Villegiardini - Anteprima di Febbraio 2025

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L’ INCANTO DE LAPELLEGRINA , GIARDINO D’ARTISTA IN TUSCIA

THE MAGIC OF LA PELLEGRINA , AN ARTIST’S GARDEN IN TUSCIA

Victorian style in dialogue with design

Sculptural clarity in the Melbourne villa

Elegant interiors in Milan and Florence

18 FEBBRAIO 2025 € 5,90 (ITALIA)

With English texts

Stile vittoriano in dialogo con il design

Nitidezza scultorea

nella villa di Melbourne

Atmosfere sofi sticate a Milano e Firenze

I delicati equilibri della creatività

Ritengo che una delle caratteristiche distintive di un progetto ben riuscito si possa individuare nel raggiungimento di un equilibrio tra il linguaggio del progettista e l’identità, le esigenze e le aspirazioni del committente. Ogni asimmetria in questa dinamica rischia di determinare, come è facile immaginare e come spesso si riscontra, esiti poco interessanti: da un lato la pura manifestazione della personalità del designer o dell’architetto, ovunque ripetibile e che rischia di diventare un puro esercizio di stile; d’altro canto, quando il proprietario si impone in maniera eccessiva, l’esperienza e le intuizioni creative del progettista non trovano modalità di piena espressione.

Ho posto l’accento su questo aspetto per offrire una possibile chiave di lettura dei progetti che proponiamo su questo numero, che a mio avviso rappresentano al meglio il risultato quell’auspicabile sintonia tra la professionalità del progettista e le aspirazioni dei proprietari in grado di restituire risultati di particolare qualità. l

The delicate balance of creativity. I believe that one of the key features of a successful project lies in achieving a balance between the language of the designer and the identity, needs, and aspirations of the client. Any asymmetry in this dynamic risks leading, as is easy to imagine and as is often the case, to uninteresting outcomes: on the one hand, the pure manifestation of the personality of the designer or architect, which risks turning into a pure exercise in style; on the other hand, when the owner imposes himself excessively, the experience and creative intuitions of the designer do not find a way of expression. I have emphasised this aspect in order to offer a possible key to interpreting the projects we present in this issue, which in my opinion best represent the result of that desirable harmony between the designer’s professionalism and the owner’s aspirations capable of yielding results of particular quality. ■

Sommario Febbraio 2025

12. PORTFOLIO

Immagini che raccontano i linguaggi della contemporaneità Images that display the new styles of contemporaneity

18. DESIGN ICONS a cura di Tarsilla Mucci

Alla Triennale di Milano, la mostra Elio Fiorucci racconta l’estetica inconfondibile e la creatività dell’imprenditore, cool hunter e stilista milanese

At Triennale Milano Elio Fiorucci exhibition recounts the unique aesthetic an creativity of the Milanese entrepreneur, cool hunter and fashion designer

22. TENDENZE a cura di Tommaso Santi

Le nuove collezioni outdoor per il 2025 presentate dai più prestigiosi brand. e new 2025 outdoor collections presented by the most prestigious brands

26. DIMORE DA SOGNO. UNA CONTINUA SCOPERTA

Il progetto dell’architetto Maurizio Pellizzoni ha rinnovato l’identità di una villa a Londra coniugando eleganza vittoriana e design contemporaneo

A continuous discovery. Architect Maurizio Pellizzoni’s project has renewed the identity of a villa in London by combining Victorian elegance and contemporary design

48. ARCHITETTURA. VOLUMI SCULTOREI

Un disegno razionale e ricco di valori plastici impreziosto da una ra nta palette materica con dettagli ricercati de niscono l’identità del progetto dell’architetto Jack Fugaro per una villa in un quartiere residenziale di Melbourne

Sculptural volumes. A rational design and rich in plastic values enhanced by a re ned material palette with ne details de ne the identity of architect Jack Fugaro ‘s project for a villa in a residential district of Melbourne

60. INTERIORS. POETICAMENTE ABITARE

60. INTERIORS.

Paolo Dovichi ha rmato l’intervento di interior design per un appartamento nel cuore di Milano che racchiude la memoria di viaggi, esperienze e storie lontane

Poetically living. Paolo Dovichi has designed the interiors of a at in the heart of Milan that encompasses the memory of journeys, experiences and faraway stories

76. INTERIORS. FASCINO FIORENTINO

Tra elementi originali fedelmente conservati, so sticate armonie cromatiche, arredi su misura e di design, una dimora di Firenze diventa l’emblema del perfetto connubio tra storia, memorie di famiglia e design

Sommario Febbraio 2025

Florentine charm. Between carefully preserved original elements, sophisticated colour harmonies, custom-made furniture and design, a Florence abode becomes the emblem of the perfect combination of history, family memories and design

84. GALLERY a cura di Leonardo Arese

Speciale décor: tessuti d’arredamento e carta da parati

Special décor: furnishing fabrics and wallpapers

90. LETTERE AL GIARDINO di Marco Fraschini

Il non-giardino: manifesto di resistenza botanica e non-garden: manifesto of botanical resilience

92. IL TACCUINO DEL DESIGNER di Kristian Buziol

Quando le temperature si abbassano, i cristalli di brina avvolgono rami, foglie e arbusti, trasformandoli in un incantevole ricamo di luce”. ‘When temperatures drop, frost crystals envelop branches, leaves and shrubs, transforming them into an enchanting embroidery of light’

94. GRAND TOUR a cura di Elisabetta Pozzetti

UNA RISERVA DI VITA

Il recupero del paesaggio e la rigenerazione della biodiversità rendono omaggio alla forza della natura nel giardino de La Pellegrina dell’artista James P Graham, un paradiso ritrovato nel territorio della Tuscia. Un progetto realizzato in stretta sinergia con Stuart Barfoot, garden designer inglese

A preserve for life. Landscape restoration and the regeneration of biodiversity pay homage to the power of nature in the garden La Pellegrina of the artist James P Graham, a rediscovered paradise in the Tuscia region. A project realised in close synergy with English garden designer Stuart Barfoot

118. IDEE DI GIARDINO di Maurizio Usai

“L’attesa e la gioia per il preannuncio dell’arrivo della primavera, con i suoi colori, profumi e la promessa di una nuova stagione di crescita e di bellezza nel giardino.”

‘ e anticipation and joy at the heralding of the arrival of spring, with its colours, scents and the promise of a new season of growth and beauty in the garden.’

120. LA DONNA DI FIORI di Elisabetta Margheriti

Leccio, rassicurante presenza

Holm oak, a reassuring presence

122. EVENTI

Torna a Parma l’edizione primaverile di Mercantein era e spring edition of Mercantein era returns to Parma

Con FIP, impianti tecnologici chiavi in mano

Technological systems turnkey with FIP

125. VG SHOP

Tutti i prodotti pubblicati su Villegiardini, a portata di clic

124. VG Shop

. All products on Villegiardini, a click away

Il bianco e il nero

Nel centro di Torino , l’interior designer

Paola Marè ha rmato il progetto che ha t rasformato un’of cina dismessa in un moderno loft di ispirazione minimalista

mio precedente lavoro nel mondo dell’alta moda. Mi sono occupato per anni degli allestimenti di Ralph Lauren, ogni volta differenti per rispecchiare il mood delle nuove collezioni, ma al tempo stesso dovevano esprimere l’identità del marchio. Ho tradotto questa attitudine nel progettare l’architettura e gli interni.” Gli arredi inseriti nella cornice classica, tra i quali molti pezzi Made in Italy, contribuiscono a rendere gli ambienti più freschi. In salotto, lampadari in stile classico convivono con pezzi di illuminazione contemporanei, mentre tendaggi in velluto verde cangiante riflettono la luce in modi sempre diversi. Pezzi di antiquariato dai toni bianchi e blu sono punte d’accento in quasi ogni stanza. I proprietari, appassionati collezionisti d’arte e di auto d’epoca ‘rosse fiammanti’, hanno integrato nella casa una selezione di opere iconiche, tra cui diverse serigrafie di Andy Warhol. Nella zona notte, letti a baldacchino su misura, argentati o dorati, disegnano piccole stanze nelle stanze, che aumentano il senso di intimità diventando il fulcro visivo dell’ambiente. Qui, la tecnologia si integra in maniera discreta, con il televisore nascosto all’interno di un mobile su misura per rispettare la tendenza britannica a celare gli schermi, di solito installati solo nella family room L’esterno della villa è immerso in un parco la cui classicità è stata preservata attraverso la scelta di siepi in forma e sentieri sinuosi tra i quali svettano piante secolari. L’ampliamento del giardino ha previsto un’area barbecue e una piscina, parte di un progetto di espansione che ha reso la dimora ancora più adatta alle esigenze della famiglia. Un progetto che nel suo insieme ha saputo dimostrare come il dialogo tra passato e presente possa generare spazi eleganti e accoglienti, in un equilibrio armonico tra tradizione e innovazione. l

In queste pagine e nelle precedenti, il living room, arredato con divani Ac Luonge e tavolino Mera entrambi di B&B Italia, coffe table Jacob di Minotti Cuscini decorativi di Hèrmes. Tra i due divani, qui a sinistra in primo piano, poltroncine in pelle Stanford di Poliform. A parete cornici di Ralph Lauren Home e specchio vintage con cornice oro. Completano l’ambientazione la consolle Slim 4 Legs di Sovet Italia sulla quale è appoggiata la lampada da tavolo Taccia di Flos Lampadari vintage. Qui a sinistra,sullo sfondo e nelle pagine precedenti, in basso a sinistra, area dining con tavolo Xilos di Maxalto abbinato a sedie Febo di Maxalto. Nelle pagine di apertura, la facciata principale della villa

On these and previous pages, the living room, furnished with Ac Luonge sofas and Mera coffee table both by B&B Italia, Jacob coffee table by Minotti Decorative cushions by Hèrmes. Between the two sofas, here on the left in the foreground, Stanford leather armchairs by Poliform. On the wall, frames by Ralph Lauren Home and vintage mirror with gold frame. The setting is completed by the Slim 4 Legs console table by Sovet Italia on which the Taccia table lamp by Flos is placed. Vintage chandeliers. Here left, in the background and in the previous pages, below left, dining area with Xilos table by Maxalto combined with Febo chairs by Maxalto. On the opening pages, the main façade of the villa

In questa pagina e in quella di sinistra, in basso, la grande scala elicoidale in cemento con finitura lucida.

Nella pagina di sinistra, in alto, l’ingresso

On this page and the one on the left, below, the large helicoidal concrete staircase with polished finish. On the left page, top, the entrance

area dining. modello

In questa pagina, l’ Nella pagina di sinistra, in alto, la cucina a isola realizzata con marmo Calacatta Oro Elettrodomestici Wolf-Subzero e Miele. In basso a destra, il caminetto Real Flame Pure Vision con rivestimento in marmo. Sulla sinistra, lo Sulla scrivania, lampada Snoopy con base in marmo di Carrara disegnata da Achille Giacomo Castiglioni

studio. e Pier per Flos.

On this page, the dining area. On the left page, above, the kitchen island made of Calacatta Oro marble Wolf-Subzero and Miele appliances.

Bottom right, the Real Flame fireplace model Pure Vision with marble cladding. On the left, the study. On the desk, Snoopy lamp with Carrara marble base designed by Achille and Pier Giacomo Castiglioni for Flos.

Iprotagonisti di questo racconto sono Daria Cipriani, fotografa italo-canadese che ha lavorato in ogni angolo del mondo, e Paolo Dovichi, giovane interior designer dall’approccio empatico e creativo, attento ai dettagli e capace di creare ambienti che riflettono anche l’identità dei committenti. “Quando mi ha contattato la prima volta”, racconta Paolo Dovichi, “Daria mi ha scritto che il suo desiderio era quello di rendere ‘casa’ uno spazio che le sembrava ancora impersonale. Mi ha infine salutato con un ‘Haa-wa’, che in Haida, lingua indigena canadese parlata sull’arcipelago Haida Gwaii, significa grazie. Ho capito subito che mi trovavo di fronte a una personalità d’eccezione… Poi l’incontro di persona è stato un vero colpo di fulmine. Sono rimasto affascinato da lei e dal racconto dei suoi viaggi, dai suoi pensieri ed esperienze, dal suo lavoro e dagli occhi delle persone immortalate, con i loro differenti usi, costumi, credenze e culti”.

L’obiettivo del progetto, vissuto fin da subito come una bella avventura, era quello di realizzare un luogo capace di accogliere Daria e tutto il suo mondo: persone, libri, ricordi, anime e fotografie, pezzi di vita che fermano il tempo in un attimo eterno. Il layout dell’appartamento, situato al quarto piano di un elegante palazzo del primo Novecento, era già stato completamente ripensato dall’architetto Marina Demetra Casu dello studio Archpiuditre e dallo studio SPS per la parte ingegneristica. Grazie allo spostamento di alcuni ambienti e all’apertura della cucina a vista, il nuovo impianto architettonico rispondeva alle esigenze della vita contemporanea. Il compito di Paolo Dovichi era quello di ‘cucire addosso’ a Daria la sua dimora, come un abito su misura. “Ho pensato: per la casa di una fotografa non c’è concept migliore che la camera oscura”, prosegue l’interior designer. Così, le pareti nere sono diventate un elemento distintivo: inizialmente quelle dello studiolo personale, successivamente anche di altri ambienti, un tema che si ripete come un fil rouge a collegare tutti gli spazi. “Il nero non scurisce l’ambiente, anzi, lo ravviva e fa risaltare tutto ciò che c’è intorno”, valorizzando le fotografie di Daria nella loro massima forza espressiva.

In questa pagina, in alto, l’ingresso principale con pavimento in resina e un modello d’epoca di Pinocchio

A parete, due fotografie di Daria Cipriani che ritraggono bambini di un orfanotrofio in Myanmar. In basso, un dettaglio del salotto con specchio

Les Grands Trans Parents di Cassina, disegnato da Man Ray nel 1938, lampada di Fornasetti appoggiata su tavolino vintage Ikea. A parete, quattro opere composite di Daria Cipriani della serie Cantico di riconciliazione

On this page, above, the main entrance with a resin floor and a period model of Pinocchio. On the wall, two photographs by Daria Cipriani depicting children from an orphanage in Myanmar

Below, a detail of the living room with a mirror Les grand

Trans Parent by Cassina, designed by Man Ray in 1938, lamp by Fornasetti resting on a vintage Ikea coffee table

On the wall, four composite works by Daria Cipriani from the series ‘Cantico di riconciliazione’.

In questa pagina e nella successiva, il salotto, nel quale spicca la dormeuse di inizio 800, con ricami originali dell’epoca, reinterpretata con un nuovo velluto di colore verde acido. Lo spazio ospita diverse icone del design: tavolo Orseolo di Carlo Scarpa per Cassina (sul quale sono appoggiate la micro-scultura Eames House Bird di Vitra e un libro del 1938 su Pinocchio con illustrazioni di Venturino Venturi); poltrona rossa modello S- Chair di Tom Dixon per Cappellini; sedia Jenette di Edra L’arredamento dello spazio è stato completato in maniera eclettica con tappeto armeno Kilim Karabakh, lampadario in cristallo di metà 800. La grande libreria, realizzata in legno laccato su disegno di Paolo Dovichi, oltre a ospitare libri illustrati e fotografici da ogni parte del mondo, delimita il salotto dallo studio. L’ambiente ospita diverse opere d’arte: al centro della libreria, La zia caterina, quadro del 600 di origini fiamminghe; a parete la grande stampa dell’opera di Daria Cipriani Geisha, esposta a Tokyo Art Fair. Nella libreria, in alto, una scultura in terracotta dell’artista Aimee Perez intitolata La famiglia; in basso un’opera di Cristiano Biavati L’uomo che si è fatto da se

On this page and the next, the living room, in which the early 19th-century dormeuse, with original embroidery from the period, stands out, reinterpreted with a new acid green velvet. The space houses several design icons: the Orseolo table by Carlo Scarpa for Cassina (on which rests the micro-sculpture Eames House Bird by Vitra and a 1938 book on Pinocchio with illustrations by Venturino Venturi); the red S- Chair by Tom Dixon for Cappellini; and the Jenette chair by Edra. The furnishing of the space was completed in an eclectic manner with an Armenian Kilim Karabakh carpet and a mid-19th century crystal chandelier. The large bookcase, made of lacquered wood and designed by Paolo Dovichi, not only houses illustrated books and photographs from all over the world, but also delimits the living room from the study. The room houses several works of art: in the centre of the bookcase, ‘La zia caterina’, a 17th century painting of fiamming origin; on the wall, a large print of Daria Cipriani’s work ‘Geisha’, exhibited at the Tokyo Art Fair. In the bookcase, above, a terracotta sculpture by artist Aimee Perez entitled ‘The Family’; below, a work by Cristiano Biavati ‘L’uomo che si è fatto da se’.

Nelle pagine precedenti, il salotto principale, arredato con divano Perry e coffe table, entrambi di Flexform; sullo sfondo, lampade da terra Parentesi di Flos. Lo spazio è illuminato dalla luce naturale proveniente dalla finestra realizzata da abili artigiani su disegno dell’architetto. Nella pagina di destra, un angolo relax con poltroncina San Siro Plus di Cappellini, tavolino Flute di Poliform e lampada Lamp De Marseille di Nemo. A parete, un affresco realizzato da Francesca Guicciardini. In queste pagine, ancora il salotto; sulla sinistra, in alto, mobile per servizio piatti e bicchieri realizzato da Artigiani Homewood su disegno dell’architetto; in basso, una panca rivestita con tessuto Flexform e, dietro, tende di lino con tappezzeria di Martini Arredamenti. In questa pagina, coffe table con pouf di Flexform e applique Foglio di Flos

On the previous pages, the main living room, furnished with Perry sofa and coffee table, both by Flexform; in the background, Parentesi floor lamps by Flos The space is lit by natural light from the window made by skilled craftsmen to the architect’s design. On the right page, a relaxation corner with San Siro Plus armchair by Cappellini, Flute coffee table by Poliform and Lamp De Marseille lamp by Nemo. On the wall, a fresco by Francesca Guicciardini. On these pages, the living room again; on the left, above, a cabinet for serving plates and glasses made by Artigiani Homewood to the architect’s design; below, a bench upholstered with Flexform fabric and, behind, linen curtains with upholstery by Martini Arredamenti. On this page, coffe table with pouf by Flexform and Foglio wall sconce by Flos

riconoscibili e di separazione. Anche la decorazione, presente in modo significativo su una delle pareti dell’ingresso e sul paravento nella stanza da letto, rappresenta un forte legame con il paesaggio. “L’accesso all’appartamento” continua la progettista “è caratterizzato dall’opera della pittrice Francesca Guicciardini. Si tratta di un dipinto che unisce la realtà fiorentina con la bellezza della natura della Maremma toscana, luogo d’origine della proprietaria. Oltre a donare un senso di accoglienza, diventa un punto focale interessante da ammirare anche dal vicino soggiorno”. Il motivo floreale compare anche nella zona notte su un pannello con funzione di divisorio ispirato alla tradizione cinese. Il lato interno e quello esterno sono decorati in modo totalmente differente, in modo da donare una prospettiva diversa all’osservatore. “Il paravento è diventato un prezioso filtro visivo” spiegano gli architetti. “La camera da letto, infatti, affaccia direttamente sul soggiorno e una schermatura ha permesso di garantire un buon livello di privacy, oltre a creare una piccola zona beauty”. L’appartamento si trasforma in un luminoso contenitore di ricchezze materiche e artistiche. Se da una parte rimangono visibili gli elementi dell’epoca, come il soffitto con travi di legno e alcuni arredi, dall’altra, i vari ambienti cambiano volto attraverso un gioco di cromie, un accostamento di materiali e tessuti moderni e una progettazione su misura. La cucina, per esempio, realizzata su disegno degli architetti, è caratterizzata da una vetrata fissa e opaca e un’elegante continuità cromatica con il pavimento, interrotta dal vivace giallo del tavolo e degli sgabelli. Un contrasto dinamico che esprime la perfetta fusione tra la tradizione artigianale e design contemporaneo. l

Florentine charm. Between faithfully preserved original elements, sophisticated colour harmonies, custom-made and designer furniture, a Florentine residence becomes the emblem of the perfect combination of history, family memories, and modernity. Entering one of the flats in the historical centre of Florence is like taking a journey into the architectural memory of the city. The beauty of the Renaissance façades with windows framed by arcades, the numerous paintings narrating the vicissitudes of some of the most influential Florentine families, and the characteristic beamed ceilings represent the most distinctive features of the Tuscan capital. An example of this is Piazza Santa Trinita, an irregularly shaped space that has gained a central role in the religious, cultural, and social life of the city over time. Here, architects Andrea and Margherita Serdino have imagined new tailor-made solutions for a 130-square-metre flat, integrating elements of the past and contemporary details.

‘Starting with a careful reinterpretation of the context and historical elements,’ says Margherita Serdino, ‘we searched for a chromatic and decorative common thread between the rooms, which would preserve the architectural character and cast all the spaces in a new light, also in relation to the new living requirements. We chose to use a palette characterised by warm shades ranging from pink to sugar-paper blue, an obvious reference to Florentine Renaissance religious architecture.’ From the kitchen units to the wardrobes in the master bedroom, shapes and lines are repeated throughout, becoming recognisable and defining elements. Even the decoration, prominently featured on one of the walls in the entrance hall and on the screen in the bedroom, represents a strong link to the landscape. ‘The entrance to the flat,’ continues the designer, ‘is characterised by the work of the painter Francesca Guicciardini.

Come un quadro dipinto sulle pareti, i fiori della

lo spazio con creatività.

Like a picture on the walls, the flowers from Antonio Minervini’s

collection decorate the space with creativity.

ll tessuto Iside & Osiride si distingue per il disegno d’artista e le elaborate texture Jacquard a lampasso.

The Iside & Osiride fabric is remarkable for its artist’s design and elaborate Jacquard lampas textures.

Carta da parati Nip & Lassie Slaked della collezione Storybook Papers realizzata in collaborazione con il National Trust.

Nip & Lassie Slaked wallpaper from the Storybook Papers collection produced in collaboration with the National Trust.

Carta da parati Sight realizzata con materiali naturali ed eco-compatibili. Design Atelier Leggero.

Sight wallpaper made of natural, eco-friendly materials. Design Atelier Leggero.

3. LITTLE GREENE
2. ALESSANDRO BINI
1. SPAGHETTIWALL
collezione My Venice di Antonio Minervini decorano
My Venice
4. WALLPEPPER®

[peter]/stock.adobe.com

magari accompagnato da una bevanda calda. Per me, nulla è più piacevole per concludere la giornata di una tisana alla cannella, con il profumo avvolgente delle spezie invernali. ●

The magic of frost: embracing winter gardens. A well-designed garden retains its charm even in winter. Indeed, especially in northern regions, it transforms, revealing an essential and authentic beauty where every detail emerges with new, unexpected expressive power. As temperatures drop, frost crystals envelop branches, leaves, and shrubs, turning them into an enchanting embroidery of light, akin to a veil of ethereal organza that enhances the garden’s elegance and structure. To ensure harmony throughout the coldest months, careful planning of tree and shrub placement is crucial, leaving nothing to chance. The starting point lies in observing plants in their winter attire, when, devoid of foliage, they unveil the purity of their structure. This approach allows for the selection of species that not only maintain aesthetic value year-round but also gain allure in dialogue with the winter landscape. It’s important to consider the chromatic palette of barks and branches. Plants like Betula utilis subsp. jacquemontii, B. nigra, Acer griseum, Arbutus menziesii, Fargesia nitida ‘Jiuzhaigou’, Lagerstroemia indica, and Prunus sargentii create visual focal points even in the sparsest season, thanks to their refined textures and warm hues. Evergreens such as Taxus baccata, Cryptomeria japonica, and Arbutus unedo establish a sophisticated chromatic contrast, their deep greens standing out under the delicate frost veil. Among the trees I favour for enhancing the winter garden

Kristian Buziol è un garden designer con un’esperienza pluriennale nella progettazione di giardini, affinata attraverso una costante ricerca sull’equilibrio tra estetica e funzionalità. Il suo approfondito studio delle piante degli alberi e delle dinamiche del paesaggio si riflette in uno stile progettuale caratterizzato da un’armoniosa fluidità del disegno. Ogni suo giardino nasce da un dialogo con il contesto, nel pieno rispetto del Genius loci e dei suoi equilibri naturali. Grazie a un’attenta osservazione dell’ambiente, crea spazi caratterizzati da un’eleganza senza tempo. Opera in tutta Italia e all’estero, alternandosi tra i suoi due studi di progettazione tra Asolo e Pantelleria.

Kristian Buziol is a garden designer with years of experience in garden design, honed through continuous research into the balance between aesthetics and functionality. His in-depth study of plants, trees, and landscape dynamics is reflected in a design approach distinguished by a harmonious fluidity of design. Each of his gardens emerges from a dialogue with its surroundings, respecting the Genius loci and its natural balance. Through a keen observation of the environment, he creates spaces imbued with timeless elegance. He works across Italy and internationally, dividing his time between his two design studios in Asolo and Pantelleria

are Platanus × hispanica, notable not only for its mottled bark but also for its imposing silhouette, and Parrotia persica, with bark that peels in plates. Equally captivating are Fagus sylvatica, Cercidiphyllum japonicum, Zelkova serrata, and various species of Salix. Among shrubs, I appreciate Hamamelis mollis for its fragrant flowers that bloom in the coldest months, in shades ranging from yellow to orange to ruby. Cornus sanguinea ‘Midwinter Fire’, with its orange and red stems, visually warms the coldest days. Daphne bholua ‘Jacqueline Postill’, an evergreen with winter flowers of heavenly fragrance, and Edgeworthia chrysantha, intensely perfumed with golden or orange flowers in late winter, also hold their allure. A piece of advice I always give to my clients is not to overlook the garden in winter. Just wrap up warmly and immerse yourself in the unique atmosphere of this season. Strolls in the cold months offer different emotions compared to summer, revealing unseen details and allowing one to observe the garden in a new light, with the muffled sound of footsteps on frozen grass. After admiring the magic of frost, returning home becomes a ritual of refreshment, perhaps accompanied by a warm beverage. For me, nothing is more enjoyable to end the day than a cinnamon herbal tea, with the enveloping aroma of winter spices. ■

© Foto

characterised by thickets, where birds can nest and small mammals are unthreatened, eventually blending into the surrounding fields and woods. Situated between the large fine oval lawn and the twelve cypresses (known as ‘the twelve Apostles’) is a large wildflower meadow, reseeded every other year, providing a sharp divide between the wild and the curated.

La Pellegrina can be described as an English garden within a Mediterranean climate, rambling in parts, where plants intermingle and grow through one another, creating unintentional combinations of expression. It is a botanical treasure housing over 500 species, including 16 magnolia and 34 roses varieties. Apart from his design skills, Stuart Barfoot has an infectious, generous, and encyclopaedic botanical knowledge; each species has its role and place in Nature. The garden is a place where

In questa pagina, in alto, davanti alla casa una delle bordure dominata dal colore bianco dei fiori; in basso, il prato fiorito con papaveri Nella pagina di destra, in alto, una distesa di margherite; in basso, la fioritura rosata di Cotinus coggygria; a destra, una macchia di arbusti tra cui spicca un Cornus kousa in piena fioritura

On this page, above, one of the borders in front of the house, dominated by white-flowering plants; below, the wildflower meadow with poppies.On the right page, above, a sweep of daisies; below, the soft pink bloom of Cotinus coggygria; to the right, a cluster of shrubs, with a striking Cornus kousa in full bloom

In questa pagina, in alto, i magnifici esemplari gemelli di Quercus cerris di 400 anni; in basso, una distesa di Anemone ‘Honorine Jobert’. Nella pagina di destra, nel giardino della piscina macchie di Aster cordifolius ‘Little Carlow’, A novae-angliae ‘Kylie’, A. novi-belgii ‘Sam Banham’ e Anemone ‘Honorine Jobert’.

On this page, above, the magnificent 400-year-old twin specimens of Quercus cerris; below, a sweep of Anemone ‘Honorine Jobert’. On the right page, in the pool garden, swathes of Aster cordifolius ‘Little Carlow’, A. novae-angliae ‘Kylie’, A. novi-belgii ‘Sam Banham’, and Anemone ‘Honorine Jobert’.

LA DONNA DI FIORI

© Foto [Alice_D]/stock.adobe.com

Leccio, rassicurante presenza 1

Da bambina uno dei miei luoghi preferiti era ‘La Città della Domenica’, un parco divertimenti faunistico situato alle porte di Perugia, il primo del suo genere nel 1963. Ci sono tornata di recente con i miei figli e, con grande gioia, ho scoperto che nulla è cambiato. In un’atmosfera fiabesca un trenino che corre su strette rotaie sopraelevate lo attraversa. Una delle fermate conduce a un fitto bosco di lecci, ormai esemplari, che accompagnano i visitatori fino alla casetta di Cappuccetto Rosso. Se ci pensate bene, quando la fiaba viene raccontata i bambini immaginano il bosco esattamente così perché il leccio è un albero tipico della macchia mediterranea. Sarebbe curioso sapere come i bambini di altre culture, per esempio giapponesi, senegalesi o svedesi, immaginano quel bosco. Quercus ilex è il nome scientifico del leccio, noto anche come elce, che appartiene alla famiglia delle Fagaceae. Originario dell’Europa meridionale e del Nord Africa, regna incontrastato lungo le fasce costiere e lacustri, sia come esemplare isolato sia in associazioni boschive che modellano il paesaggio, ma anche nelle zone interne,

dove si spinge fino a quote di 1.000-1.200 metri. Come tutte le querce, fin dall’antichità è considerato un albero sacro, simbolo di robustezza e longevità. Da sempre legato alla tradizione contadina, rappresenta la fertilità dei mesi solari, l’ospitalità e la protezione oltre alla forza primordiale e alla resilienza necessaria per affrontare periodi difficili, come l’attuale fase di cambiamento climatico. Quercus ilex è una specie rustica, a crescita lenta e straordinariamente longeva: esistono esemplari che sembrano monumenti naturali. Il fusto, generalmente diritto e singolo, sostiene chiome dense; la corteccia, inizialmente grigio-brunastra e lucida, si scurisce con il tempo, fessurandosi e formando scaglie di forme variabili. Le foglie, semplici e persistenti, nella fase giovanile sono tomentose e seghettate, in quella matura diventano coriacee, a margine intero, con la pagina superiore verde scuro e l’inferiore di un caratteristico colore argenteo. È una specie monoica, con fiori maschili, amenti verdi-giallastri, che convivono con quelli femminili, meno evidenti, sulla stessa pianta e, tra ottobre e novembre, produce una grande quantità di ghiande. Il leccio predilige posizioni soleggiate, terreni profondi, ben drenati e ricchi di sostanza organica. Pur essendo originario di regioni a inverni miti, si adatta anche al settentrione, purché il clima resti temperato o ci sia un microclima favorevole. Versatile, può essere utilizzato per creare grandi siepi o quinte frangivento; in questi casi, le piante devono essere potate regolarmente all’inizio della primavera per mantenere una vegetazione densa e compatta. Per il suo alto valore ornamentale e la

loro titubanti, poi prendono coraggio, e in pochi giorni la massa sfolgorante dei fiori è lì, a decretare che la primavera è arrivata. l

Heralds of spring. There is a clear turning point in every garden that marks a distinct change in rhythm as winter gives way to spring. It is not the same for every garden; in fact, it varies according to climate, exposure, and the plants that inhabit the space. In my opinion, that point is marked by the flowering of the almond trees. Entering my garden at Petra Majore, just above the gate, the gaze is inevitably drawn to the vast granite tafoni suspended over the dense grove of holm oaks, strawberry trees, and cork oaks, occasionally illuminated by the glaucous glow of junipers. A vision of rocks and scrub, solemn and unshakable. One day in early February, clouds of white flowers with hints of pink, buzzing with bees, stand out vividly against this dark evergreen backdrop, their strength and intensity unknown to landscapes dominated by deciduous species. It is like an alarm clock, reminding me that it is time to step up the pace of garden maintenance. Soon it will be too late to act without risking damage to the new shoots pushing through the soil, already sprouting abundantly through the mulch that I hurriedly spread generously to preserve the precious moisture and create a dark contrasting backdrop, against which the new vegetation will stand out beautifully. After all, what would a painting be without shadows to give substance and depth to the light? On this soft blanket of humus, rows of small flowers emerge: the ones which are often dramatically referred to as the heralds of spring. Not mere

Da sempre affascinato dal mondo naturale, Maurizio Usai si è laureato in Ingegneria Edile e Architettura a Cagliari, proseguendo parallelamente in proprio gli studi sulle tecniche di coltivazione, l’arte del giardino, il carattere dei paesaggi. I suoi giardini nascono dalle suggestioni derivanti dal luogo e dai suoi abitanti e dall’attenta osservazione degli equilibri ambientali; sono caratterizzati dalla ricchezza e accuratezza delle composizioni vegetali e dei cromatismi e dalla fluidità del disegno architettonico. Petra Majore, nel Nordest della Sardegna, è il suo nuovo laboratorio privilegiato di sperimentazione.

Always captivated by the natural world, Maurizio Usai graduated in Building Engineering and Architecture from the University of Cagliari. Alongside his formal education, he pursued independent studies in cultivation techniques, garden art, and landscape character. His gardens are inspired by the essence of the place and its inhabitants, along with a careful observation of environmental balances. They are distinguished by the richness and precision of their plant compositions, vibrant colour schemes, and the fluidity of their architectural design. Petra Majore, in northeastern Sardinia, is his new favoured laboratory for experimentation.

messengers, but soldiers ready to challenge the elements, for February can be treacherous with sudden warmth, sly frosts, and violent bursts of wind. In the damp and shady depths of the valley, troops of Cyclamen coum, as anarchic as only cyclamens can be, alternate with squads of Crocus minimus ‘Spring Beauty’, whose glorious but fleeting incursions brighten the ground. In the more open, exposed areas, the flowers of Mediterranean hellebores (Helleborus argutifolius, H. lividus, and their hybrids H. x sternii) bloom papery amidst clumps of large, serrated, veined, and marbled leaves. The dry stone wall along the northern boundary, warm and dry, is the uncontested domain of Chasmanthe aethiopica ‘Duckittii’, advancing like Macedonian phalanxes in perpetual assault on their surroundings. Among sturdy clumps of light leaves, arching spikes rise like ferns, adorned with flowers in the most glorious yellow. They seem to explore the space around them hesitantly, then gather courage, and within days, the dazzling mass of flowers is there, declaring that spring has arrived. ■

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