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Poca luce? Ecco le piante tolleranti e durevoli

Zamioculcas.
Viene dalle foreste africane dove cresce sotto le chiome degli alberi: il suo bel fogliame lucido tollera bene le condizioni di scarsa luminosità. Come tutte le specie tropicali da indoor, apprezza la nutrizione con Concime liquido Viridea Per Passione a base di alghe, vitamine estratti vegetali, amminoacidi ed un alto contenuto di azoto.

Pothos. Davvero indistruttibile: accetta la scarsità di luce e le cure “distratte”. Forma lunghi steli ricadenti che si possono anche fissare verso l’alto su un tutore muschiato.

Aglaonema. Proviene dalle foreste delle Filippine, perfetta per gli interni poco illuminati; le varietà con foglie screziate richiedono più luce, ma non sole.
Schefflera. Bellissima pianta che raggiunge in casa dimensioni notevoli; tollera luce media, da tenere al riparo dai raggi solari che possono bruciare il fogliame.

Aspidistra. Le foglie scure e lucide amano la penombra e l’ambiente fresco, non superiore ai 18 °C, per evitare che si formino punte e bordi secchi.

Spatifillo. Molto resistente, con brattee bianche ed erette; accetta la luce scarsa e le scarse attenzioni; spruzzature periodiche evitano che le punte delle foglie si secchino.
Anturio. Le grandi brattee lucide, rosse o anche rosa, durano molto a lungo. Apprezza elevata umidità e concimazioni ogni 15 giorni circa.
In base alla luce e alla temperatura, ci possono essere buone soluzioni per avere un bel verde. Dove c’è scarsa illuminazione scegliete specie che tollerano bene questa situazione (vedere a pag. 58). Nelle stanze poco luminose le piante vanno collocate a non oltre 1 m dalla finestra; la distanza sale a 3 m se la finestra è ampia, esposta a Sud ed è colpita dal sole per alcune ore.
Le piante che hanno bisogno di molta luce sono indicate per ambienti esposti a Est, Sud e Ovest, avendo cura di evitare i raggi diretti del sole. Schermate il vetro con una tenda bianca e leggera, perché i tendaggi pesanti tolgono troppa luce. Solo cactus e succulente, come l’aloe e l’agave, sopportano bene il sole.
Gli esemplari di grande dimensione (certi tipi di ficus, dieffenbachie, filodendri...) vanno appoggiati per terra o meglio su un grande sottovaso con ruote, se si desidera ruotarli spesso senza però spostare la posizione della pianta, per mantenere uniforme la crescita ed evitare che l’esemplare, nel tempo, pieghi il fusto e le foglie verso la luce.
Le piante di piccola dimensione possono trovare posto ideale a livello delle finestre, per raccogliere bene la luce. L’importante è che non vengano continuamente spostate (è il caso tipico della pianta collocata al centro del tavolo da pranzo), né sfiorate o urtate continuamente dal passaggio. Da evitare anche l’esposizione a correnti d’aria fredda causate da porte o finestre che vengono aperte spesso nei mesi invernali. n


Per studiare e lavorare. Circondarsi di natura aiuta anche a trovare la concentrazione, l’ispirazione e la voglia di applicarsi agli impegni professionali e allo studio.
Il fascino dei mini-terrarium
Chiedono pochissime attenzioni, ma occhio al luogo: piena luce, al riparo dal sole.


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