Le interviste di VEDERE: Davide Degl’Incerti Tocci Presidente di DaTE
Posti da VEDERE: Ottica Sostegni a Vinci
SUNCHROME INTENSIVE UV420 OFFRE UN COMFORT VISIVO ECCELLENTE Adatto per tutti gli stili di vita in qualsiasi momento della giornata
thanks to: HJ eyewear
Per ridurre in modo funzionale lo sforzo accomodativo dell’occhio quando si passano molte ore a focalizzare le aree di visione più prossimali, Ital-lenti ha sviluppato la famiglia di lenti RELAX, con 4 differenti valori di assistenza accomodativa: 0,40 – 0,60 – 0,90 e 1,25 D.
La famiglia di lenti Relax viene proposta in 2 differenti geometrie, ottimizzate e personalizzate in funzione delle esigenze e degli stili di vita del portatore:
• RELAX, versione universale per il portatore che non ha specifiche esigenze e valori correttivi standard;
• RELAX HV, personalizzabile in base ai parametri posturali del portatore.
QUANDO IL DESIGN
SI FA VEDERE
In Italia, e più in generale in Europa, il design non è solo un tratto distintivo: è un linguaggio, un patrimonio culturale, una visione. Nella filiera dell’occhialeria, questa capacità si esprime con forza in ogni fase creativa e produttiva. Le nostre aziende sanno tradurre stile e innovazione in forme che non sono mai fini a sé stesse, ma portatrici di senso, di funzione, di identità.
Senza dimenticarci che il legame, forte, tra design e performance economica si riflette nei nostri distretti dell’occhialeria: micro e piccole imprese specializzate nel design, galvanica, minuterie, macchinari e ricerca rappresentano così un vantaggio competitivo unico, un tassello imprescindibile.
Perché il design, quello autentico, non è solo moda o tendenza. È rispondere con intelligenza estetica ai bisogni della vista. È anticipare ciò che ancora non si vede. È coniugare materiali innovativi, ergonomia e sostenibilità, per creare occhiali capaci di accompagnare le persone nella vita quotidiana, nel lavoro, nelle emozioni.
Ecco allora che “Vedere” diventa qualcosa di più: non solo capacità visiva, ma Visione. Una forma di pensiero progettuale che unisce tecnica e cultura, forma e funzione, bellezza e responsabilità. E che rende la nostra occhialeria un esempio di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo.
In un momento dell’anno che, subito dopo la pausa estiva, si presenterà ricco di appuntamenti che celebreranno la creatività indipendente e la qualità progettuale, questo sguardo lungo e profondo è più che mai necessario. Perché, dal confronto e dalla ricerca, nasce il futuro.
Isabella Morpurgo Editore VEDERE Italia isabellamorpurgo@vedere.it
Laura Rattaro
Laura Rattaro,
Laura Rattaro è una designer che ha fatto della sperimentazione la propria cifra distintiva, con un approccio che combina rigore tecnico e sensibilità estetica. La sua ricerca si concentra su soluzioni estetiche innovative nei processi produttivi, come gli incollaggi degli acetati, ma è sempre guidata da un forte senso della forma e del colore. Il risultato sono occhiali che colpiscono per armonia, equilibrio e personalità. L’abbiamo intervistata per scoprire cosa ispira il suo lavoro e come si sviluppa la sua visione progettuale, sospesa tra materia e emozione.
• Come hai visto evolversi il design dell’occhiale negli ultimi decenni, e quali cambiamenti reputi più significativi?
Tutto evolve. La ricerca di nuovi materiali riciclabili o provenienti da fonti meno inquinanti per far fronte alla crisi ambientale è stata la linea guida in molti settori. Il design cambia di conseguenza. In occhialeria sono apparsi materiali fino a qualche decennio fa sconosciuti e trovo in questo la più alta dose di originalità. Dal punto di vista estetico abbiamo qualche freccia in più al nostro arco per esprimere bellezza.
EMBLEMA BIKE by Aurigane, modello AERO, occhiali in acciaio da moto con asta speciale da sottocasco. Made in Italy.
• Quanto conta per te il dialogo tra funzione e bellezza nel design dell’occhiale?
È essenziale. Siamo in Italia, nella patria del bello e ben fatto. Oltre a questo, chi progetta in occhialeria ha la grande responsabilità di rispettare in senso ampio il benessere visivo dei portatori di occhiali.
• Quanto influisce l’universo femminile nelle tue scelte progettuali per l’occhialeria?
Non credo che una buona progettazione dipenda dal genere di chi progetta. Credo che sia una questione di valori e di obiettivi. Io ho sempre in mente le persone quando disegno, loro sono la mia ispirazione.
• C’è un occhiale che consideri “icona personale” tra quelli che hai disegnato? Perché?
No, non c’è. Mi ritengo una designer “interpretativa”, cerco di fare mie le visioni dell’azienda cliente e di integrarle nel prodotto. È chiaro che tra me e il cliente deve esserci almeno un’affinità di vedute sul prodotto.
• Che ruolo hanno le emozioni, secondo te, nella scelta di un occhiale oggi?
Forma, colore, carattere e comfort sono gli ingredienti che, se miscelati con sapienza, possono far scattare una risposta emotiva. Quando questo avviene è meraviglioso e se si trasforma in scelta di acquisto, bingo! Buon design a tutti.
Lamarca modelli della famiglia Fusioni, incollaggi in acetato.
Corrado Rosson,
Con un passato in alcune delle più importanti aziende del settore – come Luxottica e Blackfin – Corrado Rosson ha forgiato uno sguardo progettuale acuto, dove tecnologia e sensibilità estetica convivono.
Nel 2018 fonda Lightbird, piattaforma creativa che incarna la sua visione di design come dialogo tra materia, innovazione e relazione umana.
Tra forme audaci, materiali ibridi e soluzioni digitali, Rosson esplora un linguaggio che mette in discussione l’occhiale come semplice accessorio, per trasformarlo in esperienza. Lo incontriamo per comprendere come evolve oggi il mestiere del designer in un settore sempre più dinamico.
• Da marchi internazionali al tuo brand: com’è cambiato il tuo approccio progettuale passando da grandi firme alla creazione indipendente di Lightbird?
Passare da grandi aziende a creare un brand indipendente è stato come passare dal recitare un copione allo scriverne uno nuovo, riga per riga. Con Lightbird ho dovuto costruire tutto da zero: identità, linguaggio, carattere. La parte più sfidante non è stata solo progettare, ma trasmettere il significato profondo del prodotto al mercato, in modo coerente e riconoscibile. È un lavoro che richiede tempo, attenzione e soprattutto autenticità.
• Hai spesso parlato di “pensiero progettuale” e non solo di stile: cosa significa per te progettare un occhiale oggi? Che tipo di domanda deve saper intercettare il design contemporaneo?
Il design contemporaneo deve saper leggere i bisogni profondi, non solo estetici ma anche culturali ed emotivi della società, intercettare canoni estetici ed anticipare macro tendenze. Soprattutto però deve saper dire qualcosa di nuovo. Solo distinguendosi ci si può permettere di non seguire la corrente ma precederla.
ELEPHANT OLB083 C109 - Light Social Collection
• Hai introdotto elementi digitali nel progetto (QR code, Light_NEST): come vedi l’evoluzione del design tra fisico e interattivo? Qual è il ruolo dell’occhiale nel sistema di relazioni del cliente?
Il nostro sistema relazionale è costituito da un numero di serie in forma grafica integrato in ogni montatura: Light_TAG. La lettura di questo QR-code aiuta, e nel contempo invoglia, i clienti finali e gli ottici ad interagire in modo più strutturato e facile tra loro e l’azienda. È il primo passo verso un design che non si esaurisce nell’oggetto fisico, ma continua nel digitale. Nel prossimo futuro vedo ancora più interattività e connessione con montature che non solo miglioreranno la vista, ma arricchiranno l’esperienza quotidiana di milioni di utenti.
• Materiali e tecniche sono parte integrante del tuo linguaggio: quanto conta la conoscenza tecnica nella tua pratica creativa? Parti dalla forma o dalla materia?
Per un designer industriale la conoscenza dei materiali è tutto, non solo un supporto al progetto ma è parte integrante del processo creativo. L’arte del creare non può prescindere dal linguaggio intrinseco del materiale che, spesso, guida la forma: la impone o la suggerisce.
• Colori, pattern, leggerezze strutturali: nei tuoi progetti si percepisce un’estetica vivace ma sempre controllata. Come costruisci l’equilibrio tra impatto visivo e portabilità quotidiana?
Tento sempre di far convivere al meglio le esigenze tecniche ed ergonomiche con quelle estetiche. Un occhiale può avere un impatto notevole sulla vita di una persona, pertanto, l’equilibrio di tutte queste caratteristiche va analizzato e progettato con attenzione. Trovare un punto di sintesi tra tecnica, comfort e impatto visivo è spesso una questione di esperienza.
PHOEBE OLB176 C254 – Light Stream Collection
AMAPOLA OLB182 C256 - Light Stream Collection
Oscar Mamooi, l’occhiale come gesto
artistico e identità visiva
Oscar Mamooi, fondatore del brand omonimo, trasforma l’occhiale in un oggetto d’arte e personalità. Con un approccio manuale e poetico, ogni sua creazione nasce dal dialogo tra materiali pregiati, simbolismi grafici e un’intuizione metaforica dello sguardo. Gli occhiali Mamooi raccontano storie, evocano emozioni: sono disegnati per chi vede il design come espressione personale, culturale e sensoriale.
In occasione di questo Focus Design abbiamo incontrato Oscar per scoprire la sua visione su artigianalità, identità, narrazione e futuro dell’occhialeria.
• La tua è una visione dell’occhiale che fonde arte e artigianato. Puoi raccontarci come nasce l’idea di “occhiale poetico” e cosa rende ogni tuo modello un piccolo racconto?
L’idea di “occhiale poetico” nasce da un’urgenza creativa: quella di trasformare un oggetto funzionale in una piccola opera d’arte da indossare. Per me l’occhiale non è mai solo un accessorio, ma un’estensione dell’identità, un dispositivo narrativo. Ogni modello prende vita da suggestioni intime, architetture visionarie, ricordi, materie vive. La mia visione mentale è lavorare l’acetato come se fosse marmo: non tanto dal punto di vista tecnico, ma concettuale. Immagino di scolpirlo, di levigarlo, di togliergli materia per far emergere l’invisibile, la struttura nascosta. Gli occhiali diventano così come “volti costruiti”, cornici glaciali o liquide che proiettano all’esterno un’emozione. Ogni dettaglio — un taglio, un volume, una sfumatura — è una parola di un linguaggio silenzioso, capace di evocare una storia diversa per chi guarda e per chi indossa. È in questo spazio tra visione e costruzione che nasce il mio occhiale poetico: un oggetto che racconta senza parlare.
mod SENSUALITY
• I tuoi modelli sono celebri per l’uso di materiali che sembrano preziosi e dettagli ricercati come incisioni e texture uniche. Come scegli materiali e finiture, e quanto conta la manualità nella realizzazione?
In realtà, i miei modelli nascono da un solo materiale: l’acetato. Ma per me non è mai un limite, anzi. È una materia duttile, viva, con una voce propria, che può trasformarsi e raccontare infinite storie. La sua natura mi permette di esplorare superfici, trasparenze, ritagli, geometrie: ogni intervento diventa una possibilità espressiva.
Non uso seta, oro o pietre. Uso solo l’acetato, ma lo interrogo come se fosse materia plastica, come se fosse vetro, come se fosse minerale. Cerco in lui vibrazioni, effetti organici, luci liquide, texture che sanno di memoria e di futuro.
Le forme nascono da un equilibrio delicato tra tecnologia e sensibilità artigianale. La tecnica principale è la termoformatura, un processo che coinvolge il calore e la pressione, ma ciò che conta davvero è come l’uomo interviene in quel passaggio, come guida e rifinisce.
Ogni curva, ogni spessore, ogni taglio
viene pensato e calibrato per far emergere l’identità dell’occhiale. È un processo dove macchina e mano dialogano, e la manualità resta fondamentale: è nel gesto finale, nella rifinitura, nella scelta di quanto lasciare grezzo e quanto portare alla perfezione che l’occhiale diventa un oggetto vivo. Non si tratta solo di produrre una forma, ma di costruire un’emozione concreta. La mano, anche quando lavora in sinergia con la macchina, è sempre estensione del pensiero. È lì che la materia si trasforma in racconto.
• Il tuo brand ha un’identità fortemente visiva e simbolica. In che modo pensi che i tuoi occhiali comunichino emozioni o personalità a chi li indossa o li osserva?
Il mio lavoro parte sempre da un’immagine mentale, da un simbolo, da un’emozione che cerco di tradurre in forma. L’occhiale non è mai solo un oggetto da indossare, ma una vera e propria dichiarazione visiva. Ha la forza di cambiare un volto, di raccontare una personalità, di evocare un mondo. Ogni modello è costruito come un segno, quasi fosse un ideogramma emotivo: ci sono geometrie taglienti, volumi spinti verso l’esterno, architetture che proteggono e al tempo stesso rivelano. Sono occhiali che non cercano consenso, ma espressione. Chi li indossa sceglie di mostrarsi, di esporsi, di raccontarsi attraverso una forma che parla al di là delle parole. E chi li osserva viene attratto da quella forza visiva, da quell’aura quasi totemica. È una comunicazione silenziosa, ma potentissima. Il mio desiderio è sempre che l’occhiale diventi un prolungamento simbolico dell’identità, un frammento di pensiero da portare sul viso. Il mio processo creativo è in costante evoluzione: ogni nuova collezione nasce dal desiderio di esplorare territori inesplorati del design, di spingere sempre più in là i confini della forma e dell’espressione. Non amo fermarmi sulle etichette o parlare di tendenze; preferisco lasciarmi guidare dall’intuizione e dalla ricerca personale per raggiungere nuovi orizzonti estetici.
• Stai sperimentando qualcosa di nuovo sul fronte del design o della sostenibilità per le prossime collezioni?
Per quanto riguarda la sostenibilità, credo che oggi se ne parli spesso in modo un po’ troppo amplificato. Siamo ancora lontani da un vero cambiamento strutturale nel settore, e i progressi concreti sono ancora piccoli passi. Tuttavia, riconosco l’importanza di questo percorso e, nel mio lavoro, cerco di adottare scelte consapevoli quando possibile, senza però trasformare la sostenibilità in un mantra o in uno slogan. La vera innovazione nasce dall’autenticità e dal rispetto profondo per la materia e per il processo.
mod INNOCENCE
mod MEMORY
Verazzo, architetta e designer di occhiali tra estetica e funzionalità
Daniela
Daniela Verazzo
Architetta di formazione e con oltre vent’anni di esperienza nel mondo del design e dell’imprenditoria, Daniela Verazzo ha lanciato ARU Eyewear nel 2019 a Milano, un brand che fonde estetica architettonica, comfort e sostenibilità.
Le sue montature, realizzate con acetati a basso contenuto di solventi e lavorazioni artigianali rigorose, traducono la sua sensibilità progettuale in oggetti indossabili che dialogano con l’esperienza quotidiana. Daniela considera l’occhiale non solo un accessorio, ma una cornice intenzionale della visione del mondo. L’abbiamo incontrata per esplorare il suo approccio creativo e il ruolo del design nel ridefinire il Made-in-Italy contemporaneo.
•. Architetta di formazione, imprenditrice nel mondo eyewear: come si è evoluto il tuo approccio progettuale passando dal disegno architettonico a una montatura quotidiana?
Si è evoluto trascorrendo moltissimo tempo in affiancamento presso le più pregevoli aziende produttrici italiane di montature in acetato, per comprendere e modificare la
progettualità in base alla diversa materia prima oltre che ai principi dell’otticaoftalmica. Ma si è evoluta facendo anche un nuovo percorso di studi, tanto da aver conseguito un paio di anni fa, anche il titolo di ottico. Ma soprattutto ho lavorato sui miei primi modelli in affiancamento con una straordinaria designer dell’occhialeria, Laura Rattaro, che con la sua esperienza e maestria, mi ha inculcato la nozione basilare che deve avere una montatura, ossia lo studio della calzata oltre che la forma.
•. Forma, materiali e sostenibilità: nei modelli come VALLS e GROP si sente un forte richiamo all’architettura e al Bauhaus. Come trasferisci nel dettaglio questo legame tra struttura e design nell’occhiale?
I modelli Valls e Grop fanno parte della capsule denominata DESIGN, con richiami appunto all’architettura, al design ed all’arte, che ho ideato e presentato durante MIDO 2024 con linee ispirate a moderni interpreti di design ed architettura di fama mondiale che hanno lasciato uno stile inconfondibile ed indelebile nella storia. I primi due modelli, presentati in quell’occasione, sono stati GAE, ispirato alla Sgarsul di Gae Aulenti e MIES, ispirato al concetto del “Less is more” di Mies Van De Rohe. Quest’anno ho integrato la capsule con GROP, concepito come tributo al pensiero innovatore di Walter Gropius e al movimento Bauhaus. Questa montatura incarna l’essenza del design moderno: funzionalità al servizio della forma. Ogni dettaglio è ridotto all’essenziale, per dare vita a un oggetto puro, genderless, pulito come l’architettura funzionalista, privo di orpelli, dove ogni linea ha una ragione. Il suo profilo netto e geometrico richiama l’estetica razionale dell’architettura modernista, tipica del Bauhaus, dove rigore e armonia si incontrano in un perfetto equilibrio visivo. Non si tratta solo di un occhiale, ma di un elemento di design integrato, pensato per chi sceglie con cura ciò che indossa, come fosse parte di un progetto più ampio: quello della propria immagine quotidiana. VALLS è invece ispirato all’architettura dinamica
mod GAE
e all’idea della deformabilità elastica di Santiago Calatrava Valls. È un modello estremamente femminile e di grande impatto visivo, con un’allusione alle forme organiche, dove le fresature circolari opache - eseguite esclusivamente a mano - del frontale lucido, simboleggiano la struttura a vista in un gioco di nervature funzionali spinte al limite dell’equilibrio statico ed estetico, con una sensazione di estrema leggerezza, nonostante le dimensioni. Al fine di accentuare l’elemento plastico del frontale, le aste, in tutte le quattro varianti colore realizzate, sono a contrasto.
•. Made-in-Italy ecosostenibile: hai scelto acetati bio e processi artigianali con basso impatto chimico. Quanto incide questa scelta sui tuoi obiettivi estetici e valoriali?
La scelta di utilizzare materiali di elevata qualità, come acetati a basso contenuto di solventi, non incide sull’obiettivo estetico ma è voluto come esternazione di valori aziendali. L’utilizzo di materiali sostenibili continua anche nella realizzazione di pochette porta occhiali realizzate a mano con materiali come cotone, polvere e resina di legno. E poi nelle collane porta occhiali, in PLA, proveniente dalla macinazione del mais, in Galalite, dalla caseina. Si completa con l’utilizzo di corrieri per le consegne che
mod GROP
si impegnano ridurre le emissioni Scope 3 attraverso l’utilizzo di SAF -Sustainable Aviation Fuel. Un vero 100% Made in Italy ecosostenibile nell’intera filiera.
•. Futuro dell’eyewear design: se l’occhiale diventa “cornice intenzionale della visione”, quali domande funzionali, emozionali o tecnologiche provi a intercettare nei prossimi progetti?
L’occhiale è passato da oggetto semplicemente funzionale ad elemento identificativo della persona, accessorio che completa e mette in risalto qualsiasi look. Se si pensa a Karl Lagerfeld saltano in mente i suoi iconici occhiali da sole neri o Iris Apfel, mai senza le sue enormi montature da vista rotonde. Proprio nell’ottica dell’oggetto che va ben oltre la semplice funzione, ma risulta essere un accessorio che deve anche seguire le tendenze moda, il prossimo futuro riduce le dimensioni che diventano micro rispetto agli oversize, che saranno utilizzati esclusivamente per le versioni sole, che i nostri volti hanno finora calzato, con spessori e forme decisamente minimaliste ed un ritorno all’utilizzo del metallo, con un’attenzione particolare al colore non solo della montatura quanto anche delle lenti.
mod VALLS
Lucio Stramare.
Design come memoria viva
Designer, collezionista, custode del dettaglio: Lucio Stramare - figura emblematica nel panorama dell’occhialeria italiana da oltre trent’anni - continua a lasciare un’impronta nel mondo dell’occhialeria con uno sguardo che unisce esperienza, cultura visiva e senso critico. Dopo aver fondato Punti di Vista Eyewear nel 2007, oggi affianca la figlia Giulia e il designer Sebastiano Fanfani con uno stile più libero e selettivo, dedicandosi ai progetti personali, come il suo libro “Arte del Vedere” e al tempo stesso curando una collezione privata di oltre 400 occhiali, che porta lo stesso nome, una vera narrazione tridimensionale dell’evoluzione del design, del gusto e della tecnica.
Una parte di questa collezione è stata esposta al museo XXX a Gorizia, al museo Salce di Treviso ed a Venezia nella mostra
The Lens of Time, promossa da ANFAO, dove il design dell’occhiale viene raccontato come fenomeno culturale, oltre che funzionale. Sarà presto esposta all’M9 di Mestre e molto probabilmente anche al prossimo Mido. Con Lucio Stramare abbiamo parlato del rapporto tra memoria e progetto, del piacere di “tornare a disegnare per sé stessi” e del ruolo che il passato può giocare nel generare nuove visioni.
• Dal passato al presente: l’occhiale come strumento culturale. In che modo credi che un oggetto come l’occhiale rifletta l’evoluzione dei gusti, delle tecnologie e della nostra identità sociale? Guardando alla mostra The Lens of Time, quali connessioni trovi tra occhiali storici e progetto contemporaneo? In che senso il passato può informare il futuro del design?
L’occhiale è un oggetto carico di significati. È una protesi esterna, certo, ma è diventato, e sta disegnando sempre più, un segno estetico, culturale, perfino ideologico. Guardando alla storia dell’occhiale, si legge l’evoluzione del gusto: la sobrietà borghese degli anni ’30, l’evoluzione della forma a gatto degli anni 50, la libertà creativa degli anni ’70, l’avvento delle griffe di moda negli anni ‘80.
Nella mostra The Lens of Time mettiamo in dialogo passato e presente: ogni montatura storica è un seme di riflessione per chi oggi disegna. Il passato non è nostalgia: è un archivio vivo da cui attingere per immaginare nuove forme, nuovi linguaggi. Il futuro del design nasce dalla conoscenza profonda di ciò che ci ha preceduto.
• Il collezionista come custode di memoria. Puoi raccontarci il percorso che ti ha portato a raccogliere oltre 400 occhiali per la tua collezione “Arte del Vedere” e come selezioni i pezzi da preservare o mostrare? Quali sono i criteri che definiscono il valore storico o estetico degli occhiali che conservi? O c’è piuttosto un filo narrativo che unisce i pezzi?
Tutto è nato quasi per gioco, o per amore: nell’azienda del fratello di mia nonna dove lavoravo, trovavo vecchie montature dimenticate, che sono state l’inizio di una passione che oggi si è trasformata in un libro ed una mostra entrambi dal nome “Arte del Vedere” ed un archivio di oltre 20.000 pezzi. Non scelgo solo in base al valore estetico o storico, ma seguo un filo narrativo: mi interessa raccontare il rapporto tra l’occhiale, l’epoca, il costume e lo stile in cui nasce.
Red rose
Moncler
Lucio Stramare tra sua figlia Giulia e Sebastiano Fanfani
Un pezzo è significativo se riesce a evocare un contesto, una funzione, un modo di vedere e di essere — in tutti i sensi. Arte del Vedere non è una collezione chiusa, ma un archivio in continua trasformazione, che si arricchisce costantemente tramite nuove ricerche, scoperte e modelli.
• Il dialogo con le nuove generazioni. La tua collezione e la valorizzazione del patrimonio dell’occhialeria possono stimolare interesse e innovazione tra i giovani designer. Come vedi questo ponte tra memorie storiche e creatività contemporanea?
Il mio augurio è che i giovani designer non guardino al passato come a un museo statico, ma come a un interlocutore vivo. La storia dell’occhialeria italiana è una miniera di design, invenzioni, materiali, proporzioni e tecniche spesso dimenticate.
Con Punti di Vista, abbiamo sempre cercato di portare avanti questo dialogo: recuperare non per imitare, ma per reinterpretare. Lavorare con mia figlia Giulia e il suo team è per me una grande soddisfazione, perché vedo come la memoria si trasforma in progetto, e come un’estetica “lenta”, fatta di cura e artigianalità, possa ancora parlare al futuro e per noi questo è parte fondamentale ed integrante del Made in Italy.
• Il ruolo del mentore e della consulenza. Pur non essendo più coinvolto nella gestione quotidiana di Punti di Vista Eyewear, offri supporto a tua figlia Giulia e a Sebastiano. Come descriveresti il tuo ruolo oggi: un’occasione di dialogo, confronto, ispirazione?
Oggi sono più spettatore che attore, ma il legame con ciò che ho costruito resta fortissimo. Con Giulia e Sebastiano abbiamo un rapporto di confronto costante: io porto l’esperienza, loro la visione fresca ed attuale. Mi piace pensare al mio ruolo come a quello di un “artigiano della memoria”: non impongo, ma racconto, condivido. Se un dettaglio storico può accendere un’intuizione contemporanea, allora il mio lavoro ha ancora senso.
• Progetti futuri e collezione privata. Hai in programma di rendere accessibile al pubblico una selezione della tua collezione, oltre alla mostra itinerante? Potrebbe nascere un archivio permanente o digitalizzato? Ci sono progetti, collaborazioni o incontri che ti piacerebbe realizzare ora, nel ruolo di collezionista o di divulgatore?
Il mio sogno è quello di dare alla collezione una casa permanente, fisica o digitale. Un luogo dove studenti, appassionati e professionisti possano studiare, osservare, toccare con mano l’evoluzione dell’occhiale. Stiamo valutando la digitalizzazione di parte dell’archivio, e qualche museo ci ha già contattato per progetti più strutturati. Il mio desiderio più grande, però, resta quello di continuare a incontrare persone curiose, con cui condividere storie e trasmettere la cultura e il valore che questo oggetto, l’occhiale, ha ma che è ancora troppo poco conosciuto. Perché ogni occhiale, prima ancora di essere un oggetto, è uno sguardo su un’epoca. E raccontarlo è il modo migliore per farlo vivere ancora.
Vivienne Westwood
Caputo, una nuova voce del design degli occhiali
Benedetta Giuseppina
Con uno sguardo fresco e una sensibilità visiva contemporanea, Benedetta Giuseppina Caputo rappresenta una delle giovani protagoniste dell’occhialeria italiana. Nei suoi progetti convivono sperimentazione e rispetto per la tradizione, innovazione formale e cura del dettaglio. La sua visione del design è fluida, aperta al dialogo con altri linguaggi creativi, e profondamente consapevole del ruolo che l’occhiale può giocare come espressione personale. Il suo percorso prende forma fin dall’infanzia, trascorsa nel negozio di ottica di famiglia, dove ha respirato l’atmosfera dell’artigianato e del commercio. Figura fondamentale è stata per lei il nonno Gerardo Bruzzese, ottico e mentore, che ha saputo riconoscere e incoraggiare la sua precoce immaginazione creativa. I suoi primi disegni – donne bionde vestite di nero con grandi occhiali sognanti e futuristici – si sono trasformati nel tempo in vere e proprie sculture da indossare. Più che da un’istruzione formale, la sua formazione è avvenuta “sul campo”, tra gli archivi di vecchie e nuove collezioni, dove ha affinato il proprio senso estetico e la sua identità di designer. L’abbiamo intervistata per capire come nasce un’idea e cosa significhi oggi “disegnare per il volto”.
• Nel tuo percorso di giovane designer, quali sono stati gli elementi più sorprendenti o stimolanti nel lavorare con il mondo dell’occhialeria?
Uno degli aspetti più sorprendenti è la complessità tecnica che si nasconde dietro a un oggetto apparentemente semplice come un paio di occhiali: ogni dettaglio, dalla cerniera alla curvatura delle lenti, richiede grande precisione e conoscenze specifiche. Allo stesso tempo, ho trovato affascinante il dialogo continuo tra funzionalità ed estetica. L’occhiale è un oggetto che deve adattarsi perfettamente al volto e rispondere a esigenze ergonomiche, ma è anche un accessorio che comunica stile, personalità, identità. Questa dualità lo rende un terreno fertile per la creatività.
• Cosa significa per te “disegnare per il volto”? Quali elementi consideri fondamentali nel creare un occhiale che sia espressivo ma anche indossabile?
Disegnare per il volto significa progettare un oggetto che non è solo bello da vedere, ma che entra in relazione diretta con l’identità e la personalità di chi lo indossa. Il volto è una parte profondamente espressiva del corpo umano, e l’occhiale diventa un’estensione del linguaggio non verbale: può valorizzare, trasformare…
Un occhiale ben disegnato non è solo funzionale: deve raccontare qualcosa. La sfida è creare una montatura che riesca a dialogare con la persona che la indossa e, al tempo stesso, con chi la guarda. Questo equilibrio tra espressività e indossabilità è ciò che rende affascinante disegnare per il volto.
• Come interpreti il rapporto tra artigianalità e sperimentazione tecnologica nel design degli occhiali oggi?
Personalmente, interpreto il rapporto tra artigianalità e tecnologia con grande cautela. Vengo da una formazione e una sensibilità fortemente legate alla classicità e al valore della tradizione. L’artigianato per me è un ritorno alla vita, alla materia, alla creazione autentica: è quasi un atto spirituale, dove il sapere passa attraverso le mani e dà forma a qualcosa di unico, vivo, umano.
A volte, l’eccesso di sperimentazione tecnologica, soprattutto quando si parla di intelligenza artificiale o automazione spinta, mi mette a disagio. Mi fa perdere il confine tra reale e artificiale. Sento che il rischio è quello di svuotare il gesto, di togliere profondità all’atto creativo. Detto questo, non sono contraria alla tecnologia in sé: mi definisco un artigiano moderno, perché utilizzo programmi di modellazione 3D e ho una macchina a controllo numerico, ma li vedo come
un’estensione della mano, non come una sua sostituzione. Credo in una tecnologia ‘sana’, che supporta l’uomo e non lo annichilisce. Quella che potenzia il saper fare, senza tradirne l’essenza.
• Come vivi il rapporto tra sperimentazione e artigianalità? C’è un materiale, una texture o una forma che ti ispira particolarmente in questo momento?
Credo nella bellezza della semplicità. Per me, la vera rivoluzione oggi è proprio la tradizione: un ritorno all’essenziale, alla cura, alla verità delle cose fatte bene. Come qualcuno ha detto, ‘il futuro è stato bellissimo’ ed è lì che mi piace tornare per creare.
Amo profondamente l’acetato, perché ha una matericità calda, viva, che si presta ad essere scolpita, modellata, sentita. Non inseguo la novità per forza: più che nei materiali, la mia sperimentazione avviene attraverso la forma. Ed è la natura e in particolare i fiori, la mia fonte inesauribile di ispirazione. Mi affascina come ogni petalo, ogni curva organica, racchiuda armonia, forza e delicatezza insieme. Ed è quella sensazione che cerco di portare dentro ogni occhiale che disegno.
Un sogno surrealista
Forme audaci e dettagli raffinati nella nuova collezione Linda Farrow
Per l’Autunno/Inverno 2025 Linda Farrow si ispira allo spirito visionario del surrealismo, presentando occhiali da sole dal design distintivo, dove combinazioni ardite incontrano volumi decisi e colori sorprendenti. I modelli Conor e Varo rappresentano l’anima più tecnica della collezione, con cerchi sovrapposti e laterali eleganti: rotondo e sofisticato, Conor esalta il lusso contemporaneo grazie alla doppia placcatura bicolore; Varo, con forma squadrata e doppio ponte definito, interpreta in chiave moderna l’equilibrio tra stile e funzionalità. Decisi e femminili, i modelli Kaia e Nathan si distinguono per le aste in acetato con inserto in metallo a nido d’ape. Glamour e slanciato, Kaia gioca con la tendenza stagionale nei colori bianco puro con oro bianco e rosso con oro giallo. Nathan, fedele all’heritage Linda Farrow, reinterpreta la forma rettangolare intramontabile in nuance classiche come tartarugato scuro, nero ed elegante khaki. Ogni modello è realizzato con materiali premium: acetato Mazzucchelli, titanio giapponese placcato oro e lenti solari Carl Zeiss.
LAPIMA e ABERTO
Design brasiliano, architettura modernista e artigianato, uniti dallo stesso concetto e dallo stesso DNA
In occasione della prestigiosa mostra d’arte ABERTO4, presso la Maison La Roche a Parigi, un’icona dell’architettura modernista progettata da Le Corbusier, il brand brasiliano LAPIMA ha creato due modelli esclusivi di occhiali da sole, pensati appositamente per questo evento unico.
I design sono ispirati all’architettura brutalista di Vilanova Artigas e caratterizzati da colori elettrici e vibranti del verde menta e del royal blue, che riflettono perfettamente lo spirito innovativo e contemporaneo di LAPIMA.
Realizzati in edizione limitata a soli 15 pezzi per modello, questi occhiali rappresentano autentici multipli d’arte. Una collaborazione che vuole celebrare i 200 anni di relazioni diplomatiche tra Brasile e Francia, unendo design, artigianato e cultura brasiliana in un progetto d’eccellenza.
Più che una semplice collaborazione, quello di LAPIMA è un invito alla propria individualità, infondendo linee moderne ed eleganza vintage in un look autentico dal Brasile nel mondo.
mod. Conor
Thélios nasce nel 2017 dal desiderio di LVMH, leader mondiale del lusso, di elevare l'occhiale a elemento essenziale delle collezioni delle sue Maison ed espressione autentica della loro creatività. Aprendo la strada ad una nuova esperienza di lusso nell’eyewear, Thélios presidia ogni fase della sua catena del valore, dall'ideazione alla distribuzione di occhiali da sole e montature da vista per le Maison LVMH. Grazie alla sua Manifattura all'avanguardia, situata a Longarone, Thélios è sinonimo di Alta Occhialeria: un savoir-faire avanzato, che unisce eccezionale creatività ed eccellenza manifatturiera.
Thélios gestisce una rete di distribuzione altamente selettiva con una presenza commerciale diretta in tutti i principali mercati.
Tre nuove varianti di colore per la Paper-Thin Collection
Comfort, leggerezza e design minimal firmati MODO Eyewear
Uno degli aspetti fondamentali per il comfort è la leggerezza, e la Paper-Thin Collection di MODO Eyewear ne è l’esempio più emblematico. Alla linea si aggiungono tre nuovi modelli, accomunati dalla stessa costruzione distintiva: frontale in scheletro di beta-titanio rivestito in TR90 e cerniere senza viti che uniscono frontale e aste in beta-titanio, per un look essenziale e contemporaneo.
Il più leggero della serie è il modello 4118, dalla forma a farfalla, proposto in quattro varianti cromatiche. Il modello 4129 introduce una forma oversize squadrata e arrotondata, disponibile nei colori Sand, Mauve, Navy e Grey. Infine, il modello 4130 presenta una silhouette rettangolare arrotondata con ponte alto e una costruzione in TR90 leggermente più spessa, che valorizza tonalità luminose come Crystal/Navy, Olive, Navy e il vibrante Light Turquoise.
MOVITRA x MILAN LIMITED EDITION
Eccellenza artigianale e passione rossonera in una collezione esclusiva
MOVITRA presenta la sua prima collaborazione in edizione limitata con AC Milan, il celebre club calcistico internazionale. La collezione 2025 comprende due modelli da sole, prodotti in soli 75 esemplari ciascuno, che celebrano i valori condivisi di precisione ed eccellenza. Realizzati interamente in Italia, gli occhiali nascono dall’unione tra artigianato di altissimo livello, tecnologie avanzate e materiali di pregio.
I modelli protagonisti sono PHAENOMENON 02 e AC 04, numerati e personalizzati con logo e lettering AC Milan. Il primo sfoggia incisioni laser dorate all’interno delle aste e un frontale in titanio con dettagli nei colori rossoneri, abbinati a lenti N7020 Grey e Flash Electric Black. Il secondo, dal design senza tempo in acetato raffinato, integra il logo AC Milan su barra in titanio e incisioni rosse all’interno, con lenti sfumate G7167 Grey.
mod 4118
la nuova capsule di Ottolinger e Shayne Oliver
Visiere trasparenti e swimwear d’impatto tra nostalgia e avanguardia
OTTONYMOUS segna l’avvio di una nuova e continua collaborazione tra Ottolinger e Shayne Oliver. Presentata alla sfilata parigina SS25 di Ottolinger, la capsule collection è emersa in scena dalle fauci di un gigantesco squalo, con visiere trasparenti e costumi da bagno bombshell, accompagnati dalle orchestrazioni inaugurali di Wench, il progetto musicale in arrivo di ARCA e Shayne Oliver.
Sospese tra evocazione nostalgica e spirito cutting edge, le visiere riprendono forme tipiche del gruppo Shayne Oliver, reinterpretate attraverso la palette cromatica e l’estetica distintiva di Ottolinger.
T HENRI presenta CO2 White
Diamond
Edition 111
Un modello unico con meteorite e 111 diamanti incastonati
T HENRI, brand di eyewear di alta gamma, annuncia la CO2 White Diamond Edition 111, pezzo unico da collezione. La montatura è arricchita da 111 diamanti bianchi VS1 incastonati a mano, per un totale di 1,1 carati. Il tutto per un valore di $9.040.
Il modello si basa sulla montatura CO2 della collezione Maison Galactique, che integra frammenti di meteorite risalenti a circa un milione di anni, rinvenuti a Muonionalusta, in Svezia. In questa edizione, ogni frammento è stato ulteriormente impreziosito da un diamante bianco VS1.
La lavorazione segue oltre 240 passaggi artigianali a Sabae, in Giappone, prima della rifinitura a cura di maestri gioiellieri. L’edizione White Diamond 111 è l’unico esemplare mai realizzato di questo tipo.
Il progetto rientra nel Bespoke Jewel Program, con cui T HENRI trasforma selezionati modelli della propria collezione in pezzi unici attraverso l’applicazione di pietre preziose, tra cui diamanti neri, zaffiri, smeraldi e rubini.
theo eyewear × Floran Polano
Una capsule poetica nata dall’incontro tra occhialeria e moda
Theo rinnova il proprio legame con la Royal Academy of Fine Arts di Anversa collaborando con Floran Polano, studente del master in Fashion Design. La capsule di occhiali nasce come estensione della sua collezione di laurea, caratterizzata da atmosfere poetiche e malinconiche.
Le montature, realizzate con stampa 3D, riflettono la filosofia di Polano, definita “constructed beauty”: forme scultoree e una ricerca emotiva che coniuga introspezione personale e influenze letterarie. Il progetto si inserisce nel percorso di sperimentazione che da anni lega theo agli studenti dell’Accademia, trasformando idee in oggetti indossabili che raccontano una storia. Polano, già riconosciuto con l’Artos Award e apparso su Vogue China e Numéro Netherlands, guarda ora alla scena parigina come prossima tappa della sua carriera. Con questa collaborazione, la sua visione creativa trova nuova espressione attraverso l’artigianalità innovativa di theo.
Yohji Yamamoto
Eyewear: nuovo modello
YYSUN501
Smussi scolpiti, incisioni raffinate e lo spirito ribelle del maestro giapponese
La linea eyewear di Yohji Yamamoto presenta il nuovo modello YYSUN501, occhiali da sole dal design deciso che si distingue per lavorazioni a smusso e motivi incisi lungo la montatura. Le viti personalizzate, create ad hoc, completano lo stile con un dettaglio tecnico che rafforza l’impronta contemporanea. Dal 1981 Yamamoto porta avanti la sua visione di “antitesi alla moda tradizionale occidentale”, costruendo un linguaggio che unisce ribellione e poesia visiva. La collezione eyewear riflette questo approccio, alternando volumi marcati e leggerezza, metalli industriali e texture materiche, in silhouettes forti e sofisticate. Oscurità, decostruzione e tensione tra opposti restano i segni distintivi del designer, celebrato in Francia con onorificenze come il titolo di Commandeur de l’Ordre des Arts et des Lettres
Il modello YYSUN501 racchiude questa filosofia, fondendo rigore e sperimentazione in un accessorio che interpreta lo stile avant-garde tipico della maison.
DaTE si reinventa: design, musica e visione. Intervista al Presidente Davide Degl’Incerti Tocci
Cambia tutto. Luogo, format, filosofia. DaTE 2025 abbandona la sua storica sede fiorentina e approda in un simbolo della cultura contemporanea: il Cocoricò di Riccione. Un salto concettuale che trasforma il salone di riferimento per il design eyewear d’avanguardia in un’esperienza multisensoriale, dove l’eyewear incontra musica, arte, architettura e identità. A guidare questa svolta è Davide Degl’Incerti Tocci, nuovo Presidente di DaTE, che abbiamo intervistato per comprendere non solo le scelte strategiche dietro questa trasformazione, ma anche la visione di lungo termine che vuole ridefinire i confini del settore. Da un evento per addetti ai lavori a una piattaforma culturale in movimento: ecco cosa ci ha raccontato.
DaTE al Cocoricò: una scelta audace. Quali sono stati i motivi profondi che hanno portato alla scelta del Cocoricò come nuova sede di DaTE? In che modo questa location riflette l’identità e la visione dell’evento?
La scelta di Riccione e del Cocoricò come nuova sede di DaTE è nata in modo quasi spontaneo, poiché esiste una profonda affinità tra le due realtà. Riccione è da sempre legata alla creatività, è un punto di riferimento che attrae trendsetter e sperimentatori, proprio come i nostri espositori e buyer. In questo contesto, Il Cocoricò, discoteca iconica, incarna un’idea di avanguardia artistica e culturale che ci accomuna. Negli anni ha saputo trasformare la tradizionale pista da ballo in un vero e proprio teatro dell’espressione individuale, della creatività e della libertà, diventando simbolo di sperimentazione e provocazione. Allo stesso modo, DaTE intende valorizzare l’eyewear come protagonista assoluto di un palcoscenico che ne esalti l’unicità, permettendogli di esprimersi al massimo del suo potenziale. La location, dunque, riflette pienamente l’identità e la visione dell’evento: uno spazio dove innovazione, stile e personalità si incontrano.
Un format itinerante: verso nuove frontiere. Con l’annuncio di DaTE come evento itinerante, quali sono le città future in programma e come si prevede di adattare l’esperienza unica di DaTE a contesti diversi?
Confermo che DaTE sarà itinerante: crediamo sia la modalità più adatta per questo nuovo format, che ne riflette la dinamicità sia nello spirito che nella pratica. Le città che stiamo valutando per le prossime edizioni sono Roma, Milano, Napoli, ma anche Bari, Bologna, Parma. La scelta di questi luoghi nasce dalla volontà di rompere con il passato e proporre qualcosa di nuovo e diverso, senza trascurare la funzionalità. Sappiamo bene che l’efficacia di una manifestazione dipende dalla capacità di offrire reali occasioni di business e opportunità per concludere accordi commerciali significativi.
Selezione degli espositori: qualità sopra quantità.
La decisione di ridurre il numero di espositori punta a una maggiore selettività. Quali criteri sono stati adottati per questa selezione e come si prevede che influenzi l’esperienza dei visitatori?
Sì, per questa nuova edizione siamo partiti dall’idea di creare un luogo più “intimo” in cui offrire l’opportunità di creare connessioni in un’atmosfera informale, dinamica e coinvolgente.Nel nuovo spazio, gli espositori avranno l’occasione di coinvolgere i propri buyer in un’esperienza unica e distintiva, valorizzando i propri prodotti in un contesto insolito. E a proposito di brand: saranno poco più di 90, provenienti da Francia, Germania, Belgio, Danimarca, Svizzera, Stati Uniti, oltre che dall’Italia ovviamente. Siamo molto soddisfatti dell’entusiasmo che abbiamo ricevuto dalle aziende perché in pochi mesi abbiamo confermato tutte le postazioni disponibili, a dimostrazione del fatto che ci stiamo muovendo nella direzione giusta.
Interazione tra musica e design: un connubio innovativo.
In che modo l’atmosfera musicale del Cocoricò sarà integrata nell’esperienza di DaTE? Ci saranno collaborazioni con artisti o performance live che arricchiranno l’evento?
Sabato 13 settembre espositori e buyer saranno invitati a un party esclusivo con musica e intrattenimento selezionati dai DJ del Cocoricò: sarà il DaTE Disco Party, un momento di festa e divertimento che vuole essere anche una sorta di celebrazione della “rinascita” di una manifestazione che da 12 anni è fonte di ispirazione e novità per i professionisti dell’eyewear.
Comunicazione visiva: ‘Every Line Tells A Story’.
La nuova campagna di comunicazione è molto evocativa. Qual è il messaggio principale che si vuole trasmettere e come si collega al concetto di ‘Redefining Boundaries’?
La nuova campagna di comunicazione è curata da Cristina Frasca che, insieme a Dante Caretti, è socia fondatrice di DaTE. Nessuno meglio di lei conosce la storia e l’evoluzione di DaTE e nessuno meglio di lei ha saputo tradurre visivamente il nuovo concept dell’evento, il suo DNA, dove ogni linea tracciata nella campagna diventa simbolo di una nuova visione, rispecchiando l’obiettivo di DaTE: ridefinire il mondo dell’eyewear superando i limiti del design convenzionale. Ed è in questo contesto che si inserisce anche il nuovo pay-off “Redefining Boundaries”, che esprime la vocazione di DaTE come spazio di sperimentazione continua, dove i confini tra arte, moda, tecnologia e design vengono messi in discussione per dar vita a qualcosa di nuovo e audace.
Sostenibilità e innovazione: il futuro dell’eyewear.
Come DaTE affronta le tematiche di sostenibilità e innovazione tecnologica nel settore dell’occhialeria? Ci saranno espositori o progetti focalizzati su questi aspetti?
DaTE ha da sempre uno sguardo rivolto al futuro e, anche per questa edizione, i temi della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica non possono essere trascurati. La selezione degli espositori include aziende che investono in ricerca, materiali eco-compatibili e processi produttivi sostenibili, così come realtà che sperimentano nuove tecnologie nel design, nella produzione e nella distribuzione dell’occhiale.
Non si tratta solo di una tendenza, ma di una visione concreta: DaTE vuole essere piattaforma di confronto e ispirazione per chi, nel settore eyewear, sceglie di innovare in modo responsabile.
DaTE e la comunità locale: impatto e sinergie.
Qual è l’impatto previsto di DaTE sulla comunità locale di Riccione e come si intende coinvolgere attivamente il territorio nell’evento?
Credo ci sarà un reciproco scambio virtuoso. DaTE rappresenterà per Riccione un’opportunità concreta di visibilità, coinvolgimento e valorizzazione del territorio; allo stesso tempo, Riccione offrirà a DaTE un nuovo punto di partenza, da vivere e sfruttare appieno grazie alle sue caratteristiche uniche, che la rendono celebre in Italia e all’estero.
Mi aspetto un impatto positivo anche sull’indotto locale, in particolare per quanto riguarda accoglienza, ristorazione e commercio.
In generale, il nuovo format itinerante di DaTE nasce proprio con l’obiettivo di radicarsi nei luoghi che lo ospitano, trasformando ogni edizione in un’occasione per valorizzare le specificità del territorio e costruire un legame autentico con il DNA della manifestazione.
Per questa nuova puntata di “Posti da... VEDERE” ci troviamo a Vinci, luogo di nascita del grande Leonardo, immersi nella bellezza morbida della campagna toscana (Vinci fa parte della città metropolitana di Firenze). Qui ha sede Ottica Sostegni, fondata negli anni settanta a Sovigliana dai fratelli Alberto e Massimo, Maestro Ottico dal 2010 e anima imprenditoriale della struttura. Con lui il figlio Marco, ottico e responsabile del progetto Sostegni Eyewear, che oggi gestisce il centro ottico come manager responsabile. Studente universitario di ottica e optometria presso UNIFI, Marco - associato PRISMA e SOPTI - si interessa di ipovisione e di contattologia specialistica essendo anche membro del BCLA britannico. E proprio con lui, parliamo oggi di passato, presente e futuro...
Multitasking per vocazione: Ottica Sostegni, la cultura della qualità
Intervista a ruota libera con Marco Sostegni
di Manlio Valli
Marco Sostegni, ottico & CTO di Ottica Sostegni in uno dei due studi optometrici
VEDERE Buon giorno, Marco. Fin dalla nascita negli anni ’70, Ottica Sostegni è il racconto di una storia particolare, anche per la forte vocazione scientifica del vostro centro che siete riusciti a coniugare con successo ad aspetti maggiormente “di tendenza”, come ad esempio l’aver creato una vostra linea di occhiali. A cosa si deve questa capacità “multitasking”, il riuscire ad armonizzare aspetti apparentemente lontani tra loro?
MARCO SOSTEGNI Buongiorno a voi e a tutte e tutti i lettori... La strategia diversificata del nostro centro ottico nasce da una visione condivisa della mia famiglia che negli anni si è gradualmente evoluta, fino a giungere alla gestione imprenditoriale di oggi. Gestione che ci sta facendo compiere il passaggio da un livello di PMI familiare a quello di azienda strutturata. Oltre al mio percorso di studi in ottica ho potuto avere una formazione di tipo manageriale, fattore che mi ha aiutato moltissimo nel mio percorso professionale. Attualmente dirigo la nostra azienda assieme a mia madre Rosanna, mio padre Massimo e mio fratello Francesco; siamo molto uniti e rappresentiamo, nel nostro insieme, il consiglio di amministrazione. Come avete premesso, gli aspetti del nostro lavoro sono differenti e in realtà distano tra loro solamente in apparenza, uniti dal filo conduttore della nostra attenzione per i dettagli e dalla cura per il benessere visivo.
La nostra missione è quella di fornire sempre servizi e prodotti di eccellenza per la visione umana. Così, una proposta di tendenza non esclude un approccio professionale e tecnico. La vendita rappresenta solo la naturale conclusione della consulenza, siamo in primis tecnici specializzati e questa consapevolezza ci guida nel quotidiano. Penso che un centro ottico moderno debba sapere unire in modo tattico le differenti sfaccettature della professione e noi abbiamo scelto di posizionarci in un segmento molto elevato, andando dai servizi specialistici alla consulenza sulle firme più prestigiose, in un ambiente che si ispira alle boutique di alta moda. Prendo spesso spunto dalle situazioni e dalle persone che conosco, cerco di comprendere meglio quel-
lo che ritengo adatto alla nostra azienda e lo contestualizzo. Credo, in questo campo, che la capacità di ascolto sia fondamentale per un manager e da sempre mi piace approfondire le realtà presenti nel nostro settore.
VEDERE Dagli anni ’70 al 2025. Cosa è rimasto, di più importante? A cosa non avete mai rinunciato?
MARCO SOSTEGNI Posso dire che la professionalità e la passione con cui serviamo il benessere visivo delle persone non sono mai venute meno, così come la nostra attenzione volta a dare un servizio scientificamente rigoroso. Mio zio Alberto era insegnante presso la prestigiosa scuola di ottica di Vinci, oggi conosciuta come Istituto di Ricerca e di Studi in Ottica e Optometria. Fondò la nostra azienda negli anni settanta, venne affiancato da mio padre e successivamente da mia madre. Lavorarono con una dedizione encomiabile per crescere nel territorio e a loro seguì, tempo dopo, anche mio cugino Alessio, ottico. La mia famiglia ha sempre operato con entusiasmo per la professione, accogliendo ogni visitatore con gentilezza e con un caloroso sorriso. Queste doti sono per noi un vero patrimonio e ritengo siano un valore aggiunto che ci possa valorizzare molto. Occorre tuttavia mettersi in discussione ogni giorno, rivedendo gli standard secondo i criteri più rigorosi. Sono un estimatore della cultura giapponese e in ambito di business ho imparato molto studiando
Studio optometrico con topografo corneale e strumenti ZEISS di nuova generazione
il celeberrimo concetto di kaizen, ovvero il miglioramento continuo delle pratiche interne, applicato storicamente nel contesto industriale della Toyota. La formazione continua ci ha portato a potenziare le competenze e a mettere insieme una squadra di altissimo livello che oggi conta quattordici specialisti inquadrati in diverso modo. Riserviamo ai più piccoli una particolare attenzione, fattore chiave che ha avuto un naturale sbocco nelle strategie per il controllo della progressione miopica, ambito in cui operiamo a stretto contatto con i medici oculisti e con gli altri sanitari per fornire un servizio di elevato livello. Attualmente il nostro centro ha raggiunto riconoscimenti di cui siamo orgogliosi e siamo certificati come ZEISS Vision Expert, Essilor Experts Specialist, SEIKO Vision Specialist e HOYA Center.
VEDERE La tua passione, il tuo interesse specifico è legato all’ipovisione ed alla contattologia specialistica. Quali sono le leve che più ti hanno spinto in questa direzione?
MARCO SOSTEGNI Premetto che, fin da piccolo, ho sempre amato studiare e comprendere le cose che studiavo; mi sono, in questo modo, appassionato agli aspetti maggiormente impegnativi della nostra professione, per provare a fare la differenza in molte situazioni in cui non sono sufficienti le comuni competenze. Mettere le mie conoscenze al servizio delle persone e poterle aiutare a vedere meglio rappresenta per me la migliore gratificazione. Sto completando i miei studi in optometria e continuo a formarmi partecipando a congressi scientifici nazionali e internazionali come quello della British Contact Lens Association. In questo senso, sono davvero grato di avere potuto condividere la mia esperienza come relatore ai convegni della Società Optometrica Italiana (SOPTI), con un particolare interesse soprattutto verso la condizione di ipovisione in età evolutiva. La cogestione ottica del bambino con gli oftalmologi è un campo complicato e, al tempo stesso, pieno di promettenti potenzialità. Mi
Biomicroscopio digitale, topografo con Scheimpflug camera e forottero automatico
Logo in esterno del centro ottico e vetrina centrale riservata al brand Maui Jim
occupo di lenti a contatto specialistiche sia morbide che rigide, spaziando dalle applicazioni sulle cornee irregolari a quelle per il controllo della progressione miopica. La sinergia con i medici ci permette di proteggere la visione delle persone anche nelle casistiche più complesse. Tra i miei principali mentori in ambito di ipovisione, devo moltissimo a Giuseppe Migliori, docente alla scuola di ottica di Vinci e professore a contratto presso UNIFI.
Nella contattologia, invece, mi onoro di collaborare da diversi anni con Timothy George Albert, optometrista e capitano in congedo della Marina Militare degli Stati Uniti. Come Chief Technical Officer cerco di trasmettere le stesse nozioni a tutta la mia équipe, coinvolgendola negli aggiornamenti delle maggiori organizzazioni scientifiche. Ho così il piacere di lavorare con colleghi molto esperti, confrontandomi continuativamente sulle migliori pratiche tecniche.
VEDERE Dalla scienza alla creatività. Parliamo di Sostegni Eyewear. Non solo una linea
di occhialeria, ma un vero e proprio progetto ad ampio respiro che coinvolge creatività e sociale in un unicum...
MARCO SOSTEGNI Esattamente, il progetto Sostegni Eyewear nasce circa dieci anni fa per sintetizzare la nostra cultura per la qualità in una gamma di montature che porta il nostro cognome. Gli occhiali vengono attualmente disegnati e realizzati a mano in Italia, precisamente in Puglia. Mentre, nel nostro storico, ogni modello della linea originale aveva un nome ispirato alla nostra comunità locale e veniva creato presso una storica azienda del Cadore, quelli della seconda generazione portano inciso il nome dei luoghi legati al mare e alla costa toscana. Questo vuole da un lato onorare le bellezze naturali della nostra regione, richiamando anche la terra del produttore attuale, ma anche sottolineare la passione della mia famiglia per il mare che bagna la nostra costa, non a caso sia io sia mio padre siamo entrambi subacquei da tempo. La sartorialità delle montature rappresenta anche stavolta un filo conduttore
Recente ritratto della famiglia Sostegni con Massimo, Rosanna, Marco e Francesco
imprescindibile. Associare la nostra identità al prodotto significa garantirlo ulteriormente con la nostra firma; per questo motivo siamo stati attenti a trovare un fornitore che potesse rispondere perfettamente a queste esigenze.
Dal punto di vista strategico questo progetto rappresenta un tassello molto importante nella costituzione del nostro ecosistema aziendale e si colloca come un passo fondamentale in un modello di integrazione verticale. Una cosa che, attualmente, ci sta particolarmente a cuore sotto il profilo della
sostenibilità è una speciale iniziativa per cui verrà piantato un albero per ogni occhiale venduto, oltre a un analogo progetto in parallelo per contribuire a ripulire il mare dalla plastica. In questo senso, compiremo presto altri passi estendendo la proposta alla linea da sole; inoltre, la nuova collezione monterà lenti protettive italiane di alto pregio. Prevediamo infine una gamma di astucci e di accessori sostenibili da abbinare al nostro brand principale, in modo tale che tutto lo storytelling legato alla nostra progettualità risulti coerente e completo.
VEDERE Possiamo dire, allora, che la sostenibilità sia per voi un aspetto cui siete particolarmente sensibili...
MARCO SOSTEGNI Sicuramente, le politiche per il basso impatto ambientale costituiscono un punto chiave della nostra azienda e insieme ai miei familiari mi sono impegnato in prima persona per farle strutturare al meglio. Sentiamo il dovere morale di lasciare alle generazioni future un pianeta migliore di quello che abbiamo trovato e investiamo seriamente in questo, ci crediamo moltissimo e senza dubbio il cosiddetto greenwashing non ha mai fatto al caso nostro. Nel nostro centro ogni spray detergente viene ricaricato, digitalizziamo la maggioranza dei documenti, utilizziamo in modo preponderante la carta riciclata oppure quella certificata FSC e ridu-
Uno scatto tratto dal primo shooting fotografico della campagna Sostegni Eyewear
Un dettaglio della zona di accoglienza riservata alle famiglie e ai loro bambini
ciamo al minimo la plastica che viene usata. Allo stesso modo prestiamo una significativa attenzione nel riciclare i documenti interni e le scatole per la logistica. Manteniamo una particolare attenzione per le montature realizzate in materiali come il bio-acetato, oltre alle gamme di lenti a contatto che supportano il recupero della plastica dai nostri oceani attraverso le organizzazioni come Plastic Bank. A questo proposito abbiamo installato un distributore di acqua e fornito le borracce in alluminio al nostro personale, in maniera da azzerare completamente il consumo di bottiglie monouso. Sempre in tale ambito promuoviamo le campagne relative al corretto smaltimento delle lenti a contatto e stiamo inserendo un servizio di consegna a domicilio con le mountain bike elettriche, un vero e proprio home delivery ecosostenibile per chi abita nel circondario. Stiamo lavorando a shopper di lusso riutilizzabili e alla creazione di una foresta aziendale tramite una startup specializzata, per compensare la produzione di carbonio. Approfitteremo infine della successiva ristrutturazione e della nuova apertura per usare materiali ecosostenibili ovunque sarà possibile, bilanciando il consumo energetico e idrico in modo da evitare ogni spreco.
VEDERE Il futuro: come vedi quello del vostro centro? Quali evoluzioni?
MARCO SOSTEGNI La visione imprenditoriale ci ha portato a migliorare in modo profondo le procedure e i processi della nostra azienda; questa era la condizione sine qua non per il nostro proposito di ristrutturazione e di espansione. Il piano strategico prevede di riprogettare il centro ottico di Sovigliana e allo stesso tempo puntiamo a poterne aprire un secondo, creando due strutture unite dal medesimo know-how e dalla stessa storia. Per terminare il nostro modello integrato mireremo a potenziare ancora la sinergia con la classe oculistica e con gli ortottisti tramite il progetto Sostegni Medical per fornire una proposta che comprenda ogni aspetto della cura per la visione. Sotto questo punto di vista, siamo orgogliosi di organizzare annualmente un congresso dedicato ai professionisti sanitari e alla collaborazione tra gli specialisti della visione. Proprio in questi mesi stiamo attivando un modello di cooperazione multidisciplinare sugli occhiali acustici, che reputo possano essere un ponte ideale per ampliare il nostro servizio senza trascurare il focus sul benessere visivo. Una sfida
Una suggestiva immagine della vallata visibile da un sentiero vicino alla chiesa
decisiva è quella di restare al passo con le tecnologie avanzate: come insegna Charles Darwin, in natura non sopravvive la specie più forte, ma quella che sa adattarsi meglio al cambiamento. Oggi abbiamo una grandissima opportunità dalle piattaforme dotate di intelligenza artificiale, che abbiamo già iniziato a implementare nei nostri flussi di lavoro. Lavoreremo, ancora, sulle attività sportive, come già stiamo facendo da circa dieci anni con la gara di golf Ottica Sostegni Open Tournament, che si gioca tradizionalmente in autunno. Siamo fieri di sponsorizzare la squadra di rugby del circondario, la Unione Rugby Montelupo Empoli (URME). Altri investimenti sono previsti nel canottaggio e nel tennis, mantenendo un tratto di unione tra attività agonistiche educative e di prestigio.
VEDERE Marco, intanto un grande grazie per questo racconto della vostra realtà. In conclusione, come tradizione, chiediamo
anche a te di chiudere questa intervista raccontandoci un “Posto da... VEDERE” da consigliare a chi visita Vinci ed i suoi dintorni. Come sempre, un luogo fuori dagli schemi, capace di affascinare e stupire...
MARCO SOSTEGNI Grazie a voi per la piacevolissima opportunità. Ho scelto un luogo intimo a cui sono molto affezionato, un piccolo borgo sopra a Vinci che si chiama Faltognano. Questo posto incontaminato rappresenta la terra di origine del ramo paterno della mia famiglia. Le pochissime abitazioni sono immerse nel verde e pare che, in questo paradiso, gli orologi si siano fermati. Conservo meravigliosi ricordi di infanzia legati alla casa dei miei nonni e alle giornate trascorse lassù, dal terrazzo si contempla un panorama che lascia senza fiato. Proprio qui si trova la chiesa di Santa Maria Assunta, già presente nel duecento e più volte trasformata e restaurata. Nel XIX secolo venne ricostruita in
La chiesa di Santa Maria Assunta, presente dal XII secolo e immersa nella natura
stile neorinascimentale a croce latina, con la navata unica e la copertura a volte. Davanti a questo edificio si erge un leccio ultrasecolare che raggiunge una maestosa altezza di circa undici metri, ha un fusto di quasi cinque metri di circonferenza e compare tra gli alberi monumentali della Toscana. Nel tempo ha avuto molteplici potature e interventi che ne hanno ridotto la dimensione e modificato il portamento che era prevalentemente a forma di cupola. La pianta ha bisogno di infiltrazioni e cure antifungine, inoltre sono state aggiunte alcune funi metalliche per prevenire la caduta dei rami. Potete ammirarla nelle fotografie
scattate dalla nostra optometrista e fotografa Barbara, che ringrazio veramente di cuore per avere immortalato un paesaggio tanto importante per me. Ogni volta in questa campagna respiro la storia dei miei antenati e trovo molta pace interiore. Ho pensato che fosse il posto ideale per esprimere quanto tengo alla mia famiglia e alla bellezza della natura... E credo che, tra questi boschi, sia nata la mia empatia nei confronti della vita che ci circonda. Sono davvero orgoglioso delle nostre radici e credo che per proiettarsi positivamente nel futuro occorra mantenere un legame saldo e continuo con il proprio passato...
La dimora originale della famiglia Sostegni, sul muro si nota lo stemma araldico
Visuale sul leccio (Quercus ilex) di Faltognano, presente da circa trecento anni
Children's Eyes
Occhi in Musica
Canzoncine per trasformare la cura degli occhi in un’esperienza positiva e inclusiva
A cura di Enrica Ferrazzi enricaferrazzi@occhideibimbi.it - www.occhideibimbi.it
Il 13 giugno ricorreva la Giornata internazionale dell’albinismo ed è stata l’occasione per presentare “Occhi in Musica”, un innovativo progetto educativo che attraverso una serie di canzoni originali rivolte ai bambini, punta a favorire la cultura della prevenzione visiva fin dalla prima infanzia, e nel contempo si prefigge l’inclusione di bimbi – come gli albini - che talvolta vengono discriminati per una loro caratteristica fisica.
Come ricorda Enrica Ferrazzi, ideatrice del progetto e co-founder insieme a Elisa Raimondi della community social @occhideibimbi, i bambini albini sono un esempio perfetto di come una o più caratteristiche fisiche possano arrivare a far sentire un bambino “diverso”.
“Indossare una benda per curare l’occhio pigro, o un paio di occhiali da sole per rendere meno dolorosa una forte fotofobia potrebbe non sembrare un problema agli occhi degli adulti, ma può diventare una montagna da scalare per chi, come un bambino piccolo, è ancora alla scoperta di sé e del mondo. È normale provare disagio, imbarazzo, o la paura di sentirsi “diversi”. Da oggi per questi bambini, c’è uno strumento in più: la musica. Perché la musica è un linguaggio universale che parla direttamente al cuore.”
OcchiDeiBimbi abbraccia virtualmente tutti i bambini albini del mondo rendendo disponibile già da oggi su tutte le piattaforme il brano “Zucchero filato”, che racconta la quotidianità di un bambino dalla pelle chiara come la neve e dai capelli soffici come zucchero filato. Strofe che cantano la bellezza della diversità e la magia nascosta in ogni bimbo, indipendentemente dall’albinismo. Perché la musica è un linguaggio universale che parla direttamente al cuore.
“Occhi in Musica” è un messaggio di accoglienza e speranza, che invita bambini, genitori e insegnanti a vedere con occhi nuovi la salute e la diversità – aggiunge Elisa Raimondi - che memore del disagio vissuto in prima persona da bambina (un’ambliopia riconosciuta tardivamente), ha dato vita due anni fa al progetto social “Ibendagnez” per supportare le famiglie con bambini che stanno affrontando il percorso, non sempre facile, del bendaggio oculare di un figlio.
Prendersi cura degli occhi in estate
La musica è anche uno strumento educativo straordinariamente efficace e può aiutare i bambini a interiorizzare messaggi complessi attraverso il ritmo e la ripetizione, apprendendo sin da piccoli comportamenti sani in modo naturale e spontaneo specie ora che arriva l’estate: l’importanza di mangiare frutta e verdura, di idratarsi in maniera adeguata, di proteggere occhi e pelle dagli effetti nocivi dei raggi UV con occhiali con lenti di qualità e creme solari, di fare visite oculistiche periodiche, senza aver timore delle tante temute “goccine”, anche prima dell’approdo alla scuola primaria. Da giugno sono arrivate online nuove canzoni dedicate ai bambini dai 3 ai 10 anni, realizzate in collaborazione con associazioni che si occupano di salute nell’infanzia. Un sound fresco, solare e tutto da ballare, perfetto per l’estate: atmosfere da vacanza, ritmi coinvolgenti e melodie pensate per piacere a tutti.
CI VEDIAMO (POCO) A SCUOLA
La ricerca milanese, partita nel 2017, evidenzia l’importanza della prevenzione visiva tra i più giovani
Dal 2017, il progetto “Ci vediamo a scuola” ha portato la prevenzione visiva direttamente negli istituti scolastici milanesi, con un programma di screening gratuito che ha coinvolto quasi quattromila studenti tra infanzia e secondaria di primo grado. Curato da Idor De Simone, ottico optometrista e ricercatore in Neuroscienze, il progetto si è avvalso della collaborazione dell’Ufficio scolastico territoriale, degli Istituti Clinici Maugeri e della Fondazione Moscati, permettendo di raccogliere dati preziosi sulla funzionalità visiva nella popolazione scolastica. Dall’analisi dei risultati emerge un quadro che invita alla riflessione. Solo il 37% degli alunni valutati è risultato emmetrope, ovvero privo di difetti visivi, mentre oltre il 55% ha mostrato una qualche forma di ametropia, come miopia, ipermetropia o astigmatismo. Tra questi, quasi tre su quattro non utilizzano alcun sistema correttivo, come occhiali o lenti a contatto. Numeri che suggeriscono come una parte significativa degli studenti viva la quotidianità scolastica senza una correzione visiva adeguata.
Il progetto ha inoltre indagato anche un altro aspetto fondamentale: la motilità oculare. Oltre la metà degli studenti valutati presenta alterazioni nei movimenti oculari, che possono influenzare la capacità di lettura, scrittura e attenzione. Difficoltà che, se non riconosciute e trattate, rischiano di incidere sul rendimento scolastico e sul benessere generale dell’alunno.
Idor De Simone
Focus sui DSA
Un’attenzione particolare è stata riservata agli studenti con diagnosi di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Nelle ultime edizioni dello screening, l’analisi dei dati ha incluso anche un gruppo di 270 studenti certificati, evidenziando che oltre il 64% di loro presenta difetti visivi e che più della metà manifesta alterazioni oculo-motorie. In molti casi, tali condizioni non risultano ancora compensate, a conferma del ruolo che una corretta valutazione visiva può giocare nel percorso educativo di questi ragazzi.
I risultati di “Ci vediamo a scuola” suggeriscono con chiarezza l’importanza di integrare percorsi di educazione e prevenzione visiva all’interno del sistema scolastico. Pro-
muovere una cultura della visione significa sostenere concretamente l’apprendimento e il benessere degli studenti, contribuendo a creare ambienti educativi più equi e attenti alle esigenze individuali.
72,9% degli studenti ametropi non utilizza correzioni visive
51% presenta alterazioni oculo-motorie
270 studenti con certificazione DSA valutati
Di questi:
64,1% con difetti visivi
57,4% con disturbi oculo-motori
63% dei DSA con difetti visivi non usa alcuna correzione
John Richmond SS25: ribellione urbana e innovazione tecnica
John Richmond SS25
La nuova collezione eyewear fonde estetica rock e soluzioni di design all’avanguardia, in 24 modelli dal carattere deciso e contemporaneo
La collezione Spring/Summer 2025 di John Richmond si distingue per il perfetto equilibrio tra inno-vazione tecnica e stile audace, articolandosi in 24 modelli: 13 da vista e 11 da sole. Ogni montatura riflette l’identità del brand, con un’estetica moderna e dettagli che esprimono un’anima ribelle e sofisticata.
Elemento centrale è la nuova cerniera, esito di un’attenta ricerca su materiali e soluzioni di design. Tecnica ed estetica si fondono in un dettaglio che conferisce personalità a ogni modello.
Le forme, ispirate a universi diversi, sono unite da tratti distintivi: lavorazioni sugli acetati con superfici sfaccettate e spessori bilanciati per un’estetica dinamica; dettagli in metallo che richiamano l’iconografia del brand—come i flower studs, il cuore spezzato con micro borchie, il logo JR col serpente intrecciato e il dettaglio lametta sui musi.
Lo stile è contemporaneo e versatile: pensato per chi cerca accessori dal forte impatto visivo, ma sempre portabili. La collezione soddisfa gusti ed esigenze diverse: da montature audaci e rock a modelli più essenziali, accomunati da una ricercatezza nei dettagli. Le forme si adattano a tutti, senza distinzioni di genere.
Anche la linea Sole riflette questa filosofia. I modelli in acetato giocano con i volumi, mentre le tre nuove montature in metallo sono le vere protagoniste: un rettangolare basso, un ovale e un aviator con doppio ponte. Pensati per chi predilige silhouette leggere e lenti dalle sfumature insolite, incluse varianti specchiate. Le lenti, in nylon con trattamento antiriflesso interno, garantiscono visione nitida e massimo comfort.
La collezione incarna l’essenza di John Richmond: spirito urbano, anima rock, sguardo proiettato al futuro.
SelColoraOptical la tua estate
con Sel Optical
È
arrivata anche la nuova collezione
Colori Pastello
Le colorazioni sono da sempre uno dei “company keys product” dell’azienda. All’inizio degli anni 80 nasceva a Pontelangorino (FE) la Divisione Filtri con il primo stabilimento produttivo di filtri solari, al quale ha fatto seguito dopo poco tempo la Divisione Oftalmica con il secondo stabilimento a Pontemaodino di Codigoro (FE) incentrato sulla produzione di lenti oftalmiche e trattamenti.
Oggi SEL OPTICAL è uno dei primari fornitori di filtri solari per i più rinomati brand di montature che rinnovano la fiducia nella produzione Made in Italy, nella completa gamma in CR39, in Nylon, Polarizzati e TAC.
Tutto il know how sui filtri solari viene utilizzato anche sulle lenti correttive vista-sole sia di stock che RX con una innovativa tecnologia di colorazione specifica realizzata per i materiali base, ma soprattutto per le lenti ad alto indice, progettata per garantire una colorazione stabile e duratura nel tempo.
Ne deriva un campionario colori davvero completo con infinite combinazioni applicabili su tutte le tipologie di lenti e materiali.
I colori SEL Optical sono anche personalizzabili su richiesta del cliente con trattamenti aggiuntivi come specchiature o flashature, studiati appositamente per chi pratica attività all’aperto.
Per l’estate 2025 l’azienda presenta una nuova collezione di “Colorazioni Pastello”, pensate per chi desidera aggiungere un tocco di personalità al proprio look.
Novità anche nel campo dei trattamenti: per assicurare alle lenti una più lunga durata nel tempo e una maggiore resistenza a usura e sporco, SEL Optical offre diverse tipologie di trattamenti, che integrano tecnologie all’avanguardia. Tutti i trattamenti inoltre sono garantiti 3 anni.
LENTE + COLORE + A-KROM = SELECTA COLOR A-KROM
In abbinamento con le colorazioni (e con le lenti fotocromatiche) il reparto ricerca e sviluppo ha realizzato l’innovativo trattamento A-KROM, che grazie alla sua caratteristica di “Acromaticità” (cioè senza riflessi residui) conferisce alla colorazione delle lenti una maggiore brillantezza, migliorando l’estetica senza compromettere la performance.
A supporto dei partner commerciali l’azienda mette a disposizione dei KIT di materiali di comunicazione per i punti, utilizzabili anche in formato digitale per i social e media e specifiche promozioni consumer a supporto commerciale e marketing dei prodotti.
I kit per i punti vendita
Ital-Lenti Relax di Ital-Lenti: il comfort visivo pensato per la vita digitale
Nell’era digitale, la visione da vicino è sollecitata costantemente: smartphone, tablet, computer e schermi di ogni tipo fanno parte della quotidianità. Questo uso prolungato può provocare affaticamento visivo, tensione oculare e mal di testa. Per rispondere a questa esigenza sempre più diffusa, Ital-Lenti ha sviluppato Relax, una lente oftalmica pensata per migliorare il comfort visivo e prevenire i disturbi associati.
Relax è una lente monofocale con supporto accomodativo: una leggera addizione nella parte inferiore facilita la messa a fuoco da vicino. Non si tratta di una lente progressiva, ma di una soluzione dedicata a chi vede nitidamente da lontano e desidera un supporto per la visione prolungata da vicino.
Indicata per giovani adulti e per chi desidera prevenire i fastidi visivi legati all’uso intensivo dei dispositivi, Relax è disponibile in diverse opzioni (0.40, 0.60, 0.90, 1.25) per adattarsi alle esigenze individuali e alle ore trascorse davanti agli schermi. Il professionista della visione può guidare nella scelta più adatta attraverso una valutazione personalizzata.
Una lente oftalmica progettata per ridurre l’affaticamento visivo legato all’uso prolungato di dispositivi elettronici.
Il design ottico della lente offre un passaggio fluido tra visione da lontano e da vicino, grazie a un’area di supporto ampia e ben posizionata, che accompagna lo sguardo in modo naturale. Realizzata con tecnologia free form su materiali ad alta trasparenza, leggeri e resistenti, Relax può essere abbinata al trattamento antiriflesso BluBlock, che riduce i riflessi e la luce blu di monitor e LED, oppure al polimero UVTech, integrato nella lente, per filtrare selettivamente la luce blu-violetta potenzialmente dannosa, migliorando contrasto e protezione retinica.
Relax non è solo una lente, ma uno strumento per il benessere visivo quotidiano. È consigliata per chi utilizza dispositivi digitali per molte ore al giorno, percepisce stanchezza oculare, difficoltà di messa a fuoco da vicino o desidera semplicemente prevenire l’affaticamento visivo.
Con Relax, Ital-Lenti offre una soluzione concreta, tecnologica ma facile da portare, pensata per migliorare la qualità della visione e della vita.
Nuance Audio Glasses Nuance Audio Glasses: vista e udito in un unico dispositivo smart
EssilorLuxottica ha lanciato in Italia gli occhiali che integrano correzione visiva e supporto acustico
Sono arrivati anche in Italia i Nuance Audio Glasses, la nuova frontiera dell’udito invisibile: un paio di occhiali da sole o da vista che, oltre a correggere la visione, migliorano la capacità di ascolto grazie a un sistema acustico integrato nella montatura. Pensati per adulti con perdite uditive lievi o moderate, rappresentano una soluzione tecnologica che supera barriere estetiche e sociali.
Disponibili dal primo trimestre 2025, in parallelo con il mercato statunitense, saranno distribuiti anche in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. In Italia si trovano nei negozi Salmoiraghi & Viganò, GrandVision Italia e in oltre 5.000 centri ottici e audiologici indipendenti. Il prodotto è classificato come dispositivo medico di classe IIa nell’UE e approvato dalla FDA negli USA.
Gli occhiali utilizzano microfoni direzionali e speaker a conduzione aerea per amplificare le
voci e ridurre il rumore, senza componenti visibili all’interno dell’orecchio. Tra le funzioni: due modalità audio (frontale o 360°), regolazioni personalizzabili tramite app dedicata, volume variabile e aggiornamenti firmware.
I Nuance Audio Glasses sono disponibili in due design — Square (calibro 54 e 56) e Panthos (calibro 48) — in due colorazioni, con custodia, base di ricarica wireless e cavo USB-C. Compatibili con qualsiasi lente oftalmica, possono essere abbinati alle Transitions® (grigio o smeraldo), che si adattano alle variazioni di luce, anche con prescrizione.
Grazie a questa innovazione, EssilorLuxottica punta a offrire una risposta concreta a 1,25 miliardi di persone nel mondo con perdite uditive lievi o moderate, coniugando tecnologia, discrezione ed estetica in un unico dispositivo smart.
Molto più che lenti fotocromatiche
Con Sensity Colours, consenti ai tuoi clienti di esprimere al meglio la propria personalità senza rinunciare alla funzionalità: lenti sensibili alla luce che si trasformano in una soluzione visiva e di stile unica, ogni giorno.
Per informazioni chiedi al tuo Responsabile Tecnico Commerciale o scrivi a hoyatiinforma@hoya.it
Hoya Lens Italia
Bali Eyewear:
Bali Eyewear: da un’amicizia parigina a un successo internazionale
Bali Eyewear Paris nasce nel 2018 dall’incontro tra Jérôme Charbit, Samuel Smadja e Dan Fedida, amici di lunga data uniti dalla passione per l’occhialeria. Il brand coniuga estetica contemporanea, materiali di qualità come acetato, titanio e lenti organiche, e prezzi accessibili, con una produzione attenta realizzata a Parigi.
Smadja guida la direzione artistica, Charbit la strategia aziendale, Fedida marketing e comunicazione. La proposta, che include vista, sole e skiwear, si rivolge a una clientela esigente e attenta allo stile. Ogni tre mesi vengono lanciati nuovi modelli, affiancati dalla linea esclusiva Bali X in edizione limitata.
Oggi il brand è presente in oltre 3.000 punti vendita tra Europa e Africa e punta all’espansione in USA e Sud America.
Design contemporaneo, materiali di pregio e accessibilità: il brand nato nel 2018 conquista oltre 3.000 punti vendita
Italia Independent Italia Independent lancia la 3D Sculptures Collection
Italia Independent ha presentato la 3D Sculptures Collection, una linea di occhiali da vista e da sole che esplora la terza dimensione con montature in acetato e metallo. I dettagli diventano protagonisti come veri bassorilievi 3D, con loghi scolpiti sulle aste, in un approccio che richiama l’universo artistico di Jeff Koons e la sua ricerca sul colore.
Nella linea in acetato si alternano modelli sottili (Cielo, Cuore) e bold (Coraggio, Cultura, Coccola), proposti in tonalità classiche e pastello, ma anche in abbinamenti insoliti con dettagli fluorescenti. Quattro modelli in acciaio inox (Cacao, Carisma, Chiarore, Carosello) reinterpretano la texture Camo nei classici verdi e in nuove varianti viola e blu navy, accostando finiture lucide e opache in contrasti sorprendenti. Combinazioni ibride in acetato e metallo caratterizzano Ciao, Capriccio, Caos e Certezza, dove trasparenze leggere incontrano colori intensi con effetto sirena. La collezione esprime al meglio l’essenza del concept SS25: The Art of Being Human.
Colori, texture e volumi inediti per la nuova collezione che celebra l’arte del dettaglio
mod. Capriccio
INVU lancia la maschera sportiva dal look audace e prestazioni elevate
Ultraleggera, flessibile e protettiva: la nuova proposta Swiss Eyewear Group per gli amanti dello sport e dello stile
Swiss Eyewear Group presenta la nuova maschera sportiva da sole INVU, pensata per le attività outdoor ad alte prestazioni e per chi segue le ultime tendenze. La montatura in TR 90 svizzero è ultraleggera e flessibile, per un comfort che dura tutto il giorno.
Il cuore del progetto è la tecnologia delle lenti ultra polarizzate INVU: riduzione dei riflessi, migliore contrasto e protezione UV al 100%. Il trattamento a specchio, abbinato alla montatura, esalta il design.
La forma avvolgente garantisce una protezione superiore e un’estetica futuristica. Ideale per uno stile di vita attivo, conquista anche il pubblico fashion, offrendo agli ottici una risposta concreta alla crescente domanda di occhiali sportivi.
La nuova edizione limitata dell’occhiale Red Carpet di Chopard Red Carpet di Chopard
Un gioiello ispirato alla Haute Joaillerie e dedicato al Festival di Cannes 2025
Per celebrare il 78° Festival del Cinema, Chopard rinnova la tradizione con l’occhiale Red Carpet, disegnato da De Rigo Vision. Dal 1998 partner ufficiale di Cannes, la Maison unisce moda, arte e artigianalità in creazioni che affiancano la Palma d’Oro e i premi ufficiali.
L’edizione 2025 si ispira ai collier di Haute Joaillerie: montatura rimless, frontale geometrico, aste placcate in oro 23 carati e terminali in acetato. I lati presentano un motivo floreale con 58 zirconi lavorati a mano, mentre logo e monogramma Chopard aggiungono un segno distintivo.
Prodotto in soli 499 pezzi numerati, il modello richiama le 499 rose del giardino di Caroline Scheufele, direttrice artistica della Maison. Completa l’opera una clutch in pelle nera con catena dorata e logo tridimensionale. Due le varianti: nero lucido con zirconi neri e lenti fumé, oppure oro lucido con zirconi trasparenti e lenti fumé dai riflessi dorati.
IRON PARIS: eleganza francese con spirito giapponese IRON PARIS
mod. Arc
La nuova collezione “Renaissance” rinnova i classici del brand con forme ricercate e dettagli di lusso
Cédric Achache, cresciuto tra gli showroom parigini del prêtà-porter, fonde l’estetica giapponese dei manga con la cultura della Moda ereditata dalla famiglia. Dopo oltre dieci anni di esperienza nel settore, nel 2015 fonda IRON PARIS, oggi distribuito in oltre 23 Paesi.
La nuova collezione Renaissance reinterpreta i modelli iconici del brand con montature in acetato di alta qualità, sia unisex che declinate per uomo e donna. Gli occhiali da sole Arc si distinguono per la forma ovale e la combinazione sofisticata di acetato e metallo. I modelli rimless Cosmo One e Cosmo Two offrono eleganza versatile, mentre Elegantia e Chloé si fanno notare per aste raffinate e dettagli dorati. La linea ottica completa la proposta con forme moderne e finiture in oro 24 carati.
L.G.R x Johanna Ortiz: artigianalità italiana e allure tropicale L.G.R x Johanna Ortiz
Una capsule esclusiva che celebra l’estate tra design raffinato, materiali pregiati e dettagli unici
Nasce dalla collaborazione tra L.G.R e la stilista colombiana Johanna Ortiz una capsule che unisce maestria artigianale e spirito tropicale. Protagonisti sono i bestseller Cecile e Cecile Skin, reinterpretati in quattro varianti che riflettono l’eleganza solare delle collezioni Ortiz. Montature in acetato di cellulosa lucidato a mano, inserti in pelle per il modello Skin e lenti in vetro minerale temperato con trattamenti anti-riflesso, antigraffio, oleofobico e idrofobico assicurano nitidezza ottica e protezione completa da raggi UV e IR. Sulle aste, l’incisione dorata “L.G.R for Johanna Ortiz” con i loghi iconici dei due brand sigilla l’incontro creativo. Ogni occhiale è custodito in un astuccio in pelle con panno in microfibra decorato ad hoc, omaggio all’unione di due mondi.
mod.
Cecile
GCDS svela i nuovi modelli GCDS
Il brand trasforma la “comma” in simbolo della nuova collezione eyewear, tra eleganza e energia
La virgola, o “comma”, è molto più di un segno di punteggiatura, per GCDS diventa il segno distintivo della linea eyewear della “scuderia” Marcolin. Eleganza, personalità, energia: la “comma” esprime una visione unica attraverso un design inconfondibile.
Dalla “Comma bag”, che unisce leggerezza e raffinatezza, GCDS sfida le convenzioni visive per raccontare la propria forza e attitudine contemporanea. Nella collezione eyewear, le forme geometriche asimmetriche danno vita a accessori dal carattere audace e versatile.
Nel modello GD5041 la silhouette geometrica ridisegna una shape cat-eye con look moderno e accattivante. Un modello da vista in acetato che armonizza angoli e profili frontali lavorati con magistrali fresature creando una montatura seducente e di forte carattere. Un design unico, impreziosito dai profili fresati e dall’inserto in metallo che richiama l’iconica comma e che riporta inciso il logo GCDS.
ORBIT
ORBIT
La prima collezione di occhiali da sole MIGA
Studio Made in Italy
Miga Studio ha dato vita a Orbit, la sua prima collezione di occhiali da sole interamente realizzata in Italia, segno dell’evoluzione del brand e della sua identità creativa.
Il nome richiama movimento e trasformazione continua, metafora della filosofia della maison: innovare senza perdere coerenza.
Ogni modello unisce rigore progettuale e sperimentazione, distinguendosi per la qualità dei materiali. L’acetato LA/ES Dry Block è lavorato senza solventi, offrendo purezza, resistenza e cromie intense. Le montature alternano finiture opache e lucide con bordi sfaccettati che esaltano luce e riflessi. Le lenti fotocromatiche Zeiss Adaptive Sun si adattano alle variazioni di luminosità, garantendo comfort e nitidezza, mentre le cerniere su misura assicurano stabilità e fluidità.
Ispirata alle icone del design italiano del Novecento, la collezione rende omaggio a un patrimonio unico, con un’estetica scultorea ed essenziale, audace e raffinata.
mod. GD5041
mod. Stylos e Tekne
mod. WE0386
Il torchon di WEBWEB
Rivoluzione, evoluzione e innovazione di un dettaglio diventato icona
Il torchon caratterizza le aste degli occhiali WEB, tra trasparenze di acetato multistrato e inserti metallici tridimensionali o bidimensionali dal gusto raffinato. Nato come ingranaggio dell’ingegneria aeronautica, con la sua forma attorcigliata ha ispirato un dettaglio che ha rivoluzionato l’estetica dell’occhiale da pilota, diventando un simbolo di stile.
Fin dagli esordi WEB Eyewear ha scelto il torchon come firma identitaria, trasformandolo in marchio di fabbrica. Con il supporto di Marcolin, il brand ha rafforzato la sua immagine moderna, unendo estetica, funzionalità e comfort e facendo del torchon un’icona riconoscibile.
Il modello WE0386 riprende il design originale con aste in titanio e frontale in acetato dal profilo innovativo. Una montatura leggera ed elegante che interpreta una visione contemporanea del lusso.
Sasha: la nuova silhouette eyewear firmata Alessandra Codinha e Selima Salaun Sasha
Dalla collaborazione tra la giornalista Alessandra Codinha e la designer Selima Salaun nasce Sasha, un occhiale da sole che fonde spirito classico e allure contemporanea. Ispirato da anni di amicizia e da una comune passione per il vintage, il modello prende forma da un dialogo tra shopping londinesi e immaginazione creativa, fino a rispondere con ironia alla domanda: “E se JFK e Grace Kelly avessero avuto un figlio… sotto forma di occhiali?”
Sasha è al tempo stesso elegante e audace, con un glamour che richiama le leggende estive. Proposto in quattro varianti colore, è pensato per accompagnare viaggi in barca, giornate al mare e momenti di fuga dalla quotidianità e rappresenta la sintesi perfetta tra estetica raffinata e carattere deciso.
Un modello che unisce fascino vintage e modernità, nato da un’amicizia e da una passione condivisa per la moda
Oakley x Meta Oakley x Meta
La nuova era degli occhiali intelligenti è iniziata
Design sportivo, tecnologia AI e visione potenziata: gli Oakley Meta HSTN sono i primi occhiali smart firmati Oakley e Meta pensati per chi vive lo sport e vuole condividere ogni istante. Con fotocamera 3K, speaker open-ear, assistente vocale Meta AI integrato e lenti PRIZM™, gli Oakley Meta HSTN ridefiniscono cosa può fare un occhiale.
Resistente all’acqua (IPX4), con 8 ore di autonomia e custodia con ricarica fino a 48 ore, è il compagno ideale per ogni campo da gioco. Il debutto è avvenuto in grande stile, con una campagna globale insieme a Mbappé, Mahomes, Medina e molti altri.
Inoltre, Travis Scott è entrato ufficialmente in Oakley come primo Chief Visionary del brand. Una partnership creativa pluriennale con Cactus Jack che punta a rivoluzionare estetica, storytelling e cultura del marchio.
MOSCOT SS25: la Monochrome Collection si accende di nuovi colori MOSCOT SS25
Per la Primavera/Estate 2025, MOSCOT reinterpreta la Monochrome Collection con una palette vibrante che aggiunge 16 nuove varianti a due modelli simbolo del brand. The DAHVEN, silhouette dal carattere deciso, viene proposto in tonalità inedite come Blonde con lenti Chestnut Fade, Burgundy con New York Rose, Navy con Celebrity Blue e Tortoise con Light Amber, offrendo abbinamenti pensati per esprimere personalità e stile.
Anche The MILTZEN, il classico modello arrotondato, si rinnova con cromie intense e sofisticate: dal Bamboo con Chestnut Fade all’Emerald con Forest Wood, dal Ruby con Cabernet al Vintage Rose con New York Rose.
La nuova Monochrome Collection conferma la capacità di MOSCOT di reinterpretare i propri modelli più amati con un linguaggio contemporaneo, tra radici storiche e voglia di sperimentare.
mod. The Dahven in Blonde con lenti Chestnut Fade
Sedici inedite combinazioni cromatiche rivisitano i modelli The DAHVEN e The MILTZEN, due icone dello stile newyorkese
Travis Scott - Oakley Chief Visionary
TBD Eyewear:
Lines of Eternity SOEUR EYEWEAR
SOEUR EYEWEAR
TBD Eyewear Un nuovo sguardo
Soeur firma la sua prima collezione di occhiali da sole, attorno a tre modelli dalle forme incarnate e dalle tonalità singolari, pensati come un prolungamento del suo guardaroba.
Soeur traspone il suo gusto per le linee decise e i colori in una gamma di occhiali che si sviluppa in tre modelli dal temperamento distinto: Lee, con la forma a maschera oversize, si impone per le sue linee scultoree contemporanee; Jean, con montatura cat eye, conferisce al viso finezza e femminilità; Amber, con la sua montatura metallica affusolata, incarna la purezza discreta degli anni ‘90.
Prodotti in Italia, gli occhiali fanno dialogare i materiali – acetato, metallo – con l’identità cromatica di Soeur: marrone profondo, talpa minerale, moka denso, antracite luminoso e nero intenso. L’arte del dettaglio si prolunga in una custodia realizzata su misura per ogni paio di occhiali, accompagnata da un sacchetto di cotone e da un panno firmato per la cura del prodotto.
La campagna SS25 esplora il legame tra design contemporaneo e architettura senza tempo.
La collezione “Lines of Eternity” di TBD Eyewear si ispira all’equilibrio tra la classicità di Roma e le linee essenziali del design moderno. Forme scolpite, volumi tridimensionali e materiali sostenibili definiscono tre nuovi modelli.
Leaf reinterpreta il cat-eye anni ’50 in chiave genderless, Mist guarda all’estetica Y2K con un taglio leggero e futuristico, mentre Gianni rielabora l’aviator anni ’90 con doppio ponte in acetato. La palette alterna Avana Dorata, che richiama i riflessi estivi, e Plum, con frontale burgundy e aste animalier.
Ogni modello è realizzato a mano in Italia con materiali green, confermando l’impegno del brand nella ricerca di un’eleganza essenziale e sostenibile. Una collezione che coniuga passato e futuro, stile e architettura.
mod. Leaf
A Bari il secondo appuntamento con “Eyevolution”
Grande partecipazione per l’appuntamento del Gruppo Lenti ANFAO
Si è tenuto il 4 giugno a Bari il secondo incontro di Eyevolution – Nuove connessioni per il benessere visivo, il ciclo di eventi promosso dal Gruppo Lenti ANFAO che favorisce il confronto tra professionisti della salute e specialisti della visione.
Dopo il debutto a Padova, anche l’appuntamento pugliese ha riscosso grande partecipazione, con oltre cento tra oftalmologi, ortottisti e ottici optometristi, a testimonianza della rilevanza dei temi affrontati e della volontà di rafforzare la collaborazione tra le diverse figure professionali.
«Il successo di questi incontri conferma l’esigenza di creare occasioni di dialogo tra tutti gli attori del settore visivo — ha dichiarato Massimo Barberis, Presidente del Gruppo Lenti ANFAO e Vice Presidente ANFAO —. Eyevolution è uno spazio di confronto utile e costruttivo, che arricchisce le competenze e promuove un’integrazione virtuosa tra i professionisti, nell’interesse della salute visiva dei cittadini».
Punto di forza del progetto è la formula itinerante, che permette di avvicinare le com-
petenze sul territorio e favorire sinergie locali. Protagoniste dell’iniziativa sono anche le principali aziende dell’industria oftalmica aderenti al Gruppo Lenti ANFAO: Carl Zeiss, Dai Optical, Filab, Hoya, Itallenti, Optodinamica, Optovista, Rodenstock e Seiko.
La serata, moderata da Barberis, ha visto gli interventi di Teresio Avitabile (Università di Catania, Presidente SISO), Giovanni Alessio (Università “Aldo Moro” di Bari), Michele Schirone (Federottica Bari BAT e e Vicepresidente Nazionale), Francesco D’Oria e Ugo Procoli (Policlinico di Bari), Giancarlo Montani (Università del Salento) e Massimiliano Serafino (IRCCS Istituto G. Gaslini di Genova), con contributi su contenuti scientifici, soluzioni ottiche e oftalmologiche.
In chiusura, i partecipanti hanno assistito a uno spettacolo immersivo al Planetario di Bari, un viaggio tra stelle e galassie che ha metaforicamente richiamato il ruolo delle tecnologie ottiche nel potenziare la visione umana.
Il ciclo Eyevolution proseguirà nei prossimi mesi in altre città italiane. Il prossimo appuntamento è previsto a Napoli il 22 ottobre.
Da sinistra: Teresio Avitabile, Massimo Barberis, Giovanni Alessio e Michele Schirone.
Il bilancio della Giornata Mondiale delle Lenti a Contatto
Un debutto che ha mobilitato il settore
Celebrata il 15 aprile 2025, la prima Giornata Mondiale delle Lenti a Contatto – promossa da Assottica Gruppo Contattologia – ha superato ogni aspettativa: 1.500 centri ottici aderenti in tutta Italia, contro i 1.000 previsti, con una distribuzione territoriale del 46% al Nord, 30% al Sud e 24% al Centro. Lombardia (15,5%) e Lazio (11,4%) guidano la partecipazione, con una fascia d’età prevalente tra i 41 e i 60 anni e una presenza femminile del 39%.
Un progetto partecipato, nato nel 2024 con il Contact Lens Inspiration Day, che ha coinvolto oltre 50 opinion leader come Ambassador. «Il nostro bilancio è molto positivo — ha commentato il presidente di Assottica, Filippo Pau, in occasione dell’Assemblea del Gruppo Contattologia che si è svolta lo scorso 27 maggio a Milano — segno della vitalità del settore e della volontà di agire in rete». Al
centro della campagna, una strategia integrata con materiali digitali e fisici, eventi nei centri ottici, controlli visivi e prime applicazioni personalizzate, oltre a un’intensa attività sui social: reel, dirette, post e contest, che hanno dato voce ai professionisti e rafforzato il loro ruolo nella promozione del benessere visivo.
Grande attenzione anche dalla stampa, con oltre 80 articoli pubblicati, e forte impatto dell’opera “Love Your Eyes” di Finley, artista simbolo della street art americana. L’opera, esposta a Roma, sarà trasformata in un murale presso l’Istituto Comprensivo Salvatore Pincherle nel settembre 2025.
Una prima edizione corale, partecipata, concreta. Un appuntamento che si candida a diventare centrale nel calendario del settore, sottolineando come il futuro della contattologia si giochi nella relazione viva tra professionisti e persone.
Valeria Cabrini
Forte crescita del mercato delle lenti a contatto nell’area EMEA nel 2024
Il mercato cresce del 7,14%, trainato dalle giornaliere monouso e dal Silicone Hydrogel
EUROMCONTACT, l’Associazione europea delle imprese produttrici di lenti a contatto e soluzioni per la manutenzione, ha pubblicato la relazione annuale sui dati di mercato per il 2024.
Il report evidenzia una crescita del 7,14% del mercato europeo delle lenti a contatto morbide che ha raggiunto un valore di i 2,328 milioni di euro. I dati, raccolti in 32 paesi dell’area EMEA, si riferiscono al valore del mercato sell-in (vendite dei produttori ai professionisti della visione).
Un risultato che conferma la resilienza del settore e la crescente domanda di soluzioni visive moderne e pratiche.
I dati, raccolti in 32 paesi dell’area EMEA, riflettono il valore del mercato “sell-in” (vendite dei produttori ai professionisti della visione) e offrono una panoramica completa delle dinamiche del comparto.
Le lenti giornaliere monouso (Daily Disposables - DD) si confermano il segmento trainante, rappresentando il 59,9% del valore totale.
Le lenti settimanali, bisettimanali e mensili (W/B-W&M) coprono il restante 40,1%.
Il materiale predominante nel mercato ri-
mane il Silicone Hydrogel, che rappresenta l’83,1% del valore nel segmento W/B-W&M e il 60,9% nel segmento DD.
Il segmento dei prodotti per la manutenzione delle lenti a contatto (CLC) ha mostrato una sostanziale stabilità.
L’uso delle lenti a contatto nella popolazione tra i 15 e i 64 anni varia significativamente nei diversi paesi europei: in Svezia la penetrazione raggiunge il valore più alto con 13,8%, seguita da Paesi Bassi (11,2%) e Danimarca (11,1%). I valori più bassi si registrano in Germania (4,5%), Francia (4,8%) e Spagna (5,0%).
Focus sul mercato italiano
Il mercato italiano delle lenti a contatto ha registrato una crescita significativa del 5,8% nel 2024, raggiungendo un valore complessivo di € 289,4 milioni, il secondo mercato per valore dopo il Regno Unito. Questo risultato evidenzia un trend positivo, trainato principalmente dal segmento delle lenti giornaliere monouso (DD-Daily Disposable), che hanno registrato una crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda i materiali, il Silicone Hydrogel costituisce l’82,7 del valore nel segmento delle lenti settimanali, bisettimanali e mensili W/B-W&M, con una crescita di 0.5% rispetto all’anno precedente.
Il mercato totale dei prodotti per la manutenzione delle lenti a contatto in Italia è cresciuto del 5,1%.
Akoni Group, (membro di Alsara Investment Group) ha cambiato il proprio marchio in AKN Group e ha acquisito Götti Switzerland e l’azienda di lenti premium Eyetech, creando il più grande hub svizzero per l’eyewear di alta gamma. L’operazione rafforza un portafoglio premium e integra due realtà complementari per design, innovazione e artigianato. “Puntiamo a superare i confini della performance e della qualità”, afferma il CEO Rosario Toscano. Sven Götti entra nel CDA e continuerà a guidare il brand sul fronte creativo.
Durante il congresso S.I.C.S.S.O. 2025, Luciano Sassano, responsabile commerciale Italia di CSO, ha ricevuto un prestigioso premio alla carriera per i suoi 52 anni di attività nell’azienda. Un riconoscimento che celebra il suo contributo e la sua dedizione al settore. Primo dipendente assunto nel 1973, ha vissuto l’evoluzione di CSO dalla produzione artigianale alle attuali tecnologie avanzate, contribuendo alla crescita sul mercato nazionale e internazionale. “È stato un grande onore crescere con CSO e lavorare ancora oggi con un team straordinario”, ha commentato Sassano durante la premiazione...
Il 6 giugno, nella cornice del Paradis Agricole a Pietrasanta, Brunello Cucinelli ha presentato la collezione eyewear Goldcraft 1978, realizzata da EssilorLuxottica. La linea, ispirata all’anno di fondazione del brand, celebra l’eccellenza artigianale giapponese e l’uso di materiali preziosi come titanio e oro 18k, con due modelli raffinati e senza tempo, svelati a un pubblico selezionato di stampa, talent e ospiti internazionali.
da sinistra Rosario Toscano e Sven Götti
Due nuovi ingressi in CooperVision Italia: Chiara Carducci entra nel Customer Marketing con un background internazionale e un focus sul supporto agli ottici indipendenti; Federico Fresa, optometrista con esperienza nel retail e nell’industria, assume il ruolo di Business Development Manager con attenzione alla gestione della miopia. Un doppio segnale dell’impegno di CooperVision verso innovazione, centralità del professionista e sviluppo di nuovi segmenti in contattologia.
Un’esperienza tra design, innovazione e stile: presentate da Alain Mikli in anteprima a Milano, nel pop-up store dedicato in Brera, le collezioni SS2025, FW2024 e, in esclusiva, la nuova FW2025. Tra materiali innovativi, edizioni limitate e tecnologie applicate (come l’NFC su montature in corno naturale), lo store ha proposto un percorso immersivo nel linguaggio visivo del brand. In evidenza anche le creazioni in bio acetato e stampa 3D, tra cui modelli tempestati di strass pensati per i collezionisti. Non mancheranno occhiali in cui la correzione visiva si combina con un’identità stilistica precisa.
Federico Fresa
Chiara Carducci
La nuova sede operativa di DAI Optical Industries in Via Newton 12 a Pero (Milano) è ufficialmente attiva. Rappresenta un traguardo significativo nel percorso di crescita e innovazione dell’azienda nel settore delle lenti oftalmiche. La scelta di Milano rafforza la presenza sul mercato, migliora l’accessibilità per clienti e partner e favorisce nuove sinergie nel comparto. La sede ospita il team DAI Optical e nuove strutture dedicate all’innovazione, dove si sviluppano soluzioni all’avanguardia per la salute visiva, con attenzione a qualità, precisione e benessere. Un passo strategico che conferma l’impegno costante dell’azienda verso l’eccellenza e la soddisfazione del cliente.
Ottica Demenego ha inaugurato un nuovo punto vendita a Trieste, in via Trenta Ottobre 16, destinando gli incassi dei primi giorni alla Fondazione Burlo Garofolo. Il negozio, 200 mq, offre tecnologie all’avanguardia per la refrazione e la gestione della miopia, un laboratorio a vista e il configuratore personalizzato Demenego Custom. L’iniziativa solidale riflette l’impegno dell’azienda per la prevenzione visiva e il sostegno al benessere delle famiglie del territorio, supportando attraverso la Fondazione l’IRCCS Burlo Garofolo, ospedale materno-infantile pubblico, punto di riferimento nazionale e internazionale per la ricerca e l’assistenza sanitaria.
Design Eyewear Group amplia con una azione strategica il proprio portafoglio, con l’acquisizione del marchio storico MENRAD, ottenendo le licenze esclusive per le collezioni eyewear di Jaguar, JOOP! e Morgan. L’operazione segue l’insolvenza di MENRAD, marchio tedesco con 125 anni di storia, e segna una nuova fase per il gruppo danese, pronto a rafforzare la propria presenza in Europa e Nord America, segnando un passo che unisce design, heritage e una visione globale, portando nuova linfa a brand iconici.
Al Festival di Cannes 2025, l’attrice francese Julia Piaton ha scelto di indossare la montatura Columba della maison di occhialeria di lusso Akoni Eyewear, valorizzando con eleganza il suo stile sobrio. Parte della Scaped Series, il modello unisce artigianalità giapponese e innovazione: acetato scolpito, design compatto e lenti ad alte prestazioni firmate Zeiss. Un accessorio che incarna la visione Akoni: precisione ingegneristica e autentico lusso.
iVision Tech rafforza la propria divisione smart devices con due operazioni strategiche: la cessione del 51% di Teknoema S.r.l. ai soci di minoranza e l’acquisizione del 100% di D.E.C Elettronica S.r.l. da Innovatek. Le operazioni, perfezionate il 27 giugno, mirano a consolidare le competenze elettroniche interne, fondamentali per lo sviluppo degli occhiali smart e del progetto “iSee”, l’occhiale tecnologico dedicato ai non vedenti. Un passo chiave verso l’integrazione tra design e innovazione ad alto contenuto tecnologico.
A Roma, nell’ambito del progetto “Carta della Salute dell’Occhio” sostenuto da Hoya, uno screening gratuito ha coinvolto 27 bambini tra i 4 e i 14 anni: 20 hanno mostrato segnali precoci di miopia. L’iniziativa, promossa da APMO con la Dott.ssa Paola Valente (Ospedale Bambino Gesù), ha evidenziato l’urgenza di interventi preventivi. Hoya ribadisce l’impegno con le lenti MiYOSMART e una strategia di sensibilizzazione che coinvolge famiglie, professionisti e istituzioni. Il progetto proseguirà con nuovi appuntamenti sul territorio per diffondere la cultura della prevenzione visiva.
Marcolin e adidas hanno annunciato il rinnovo fino al 2032 della loro partnership globale, con l’accordo di licenza eyewear per adidas Sport e adidas Originals Performance e stile, il carattere di adidas Sport Eyewear per gli atleti; adidas Originals Eyewear, per chi invece vive la cultura urbana.
Iniziata nel 2020, la collaborazione unisce l’expertise di Marcolin nell’eyewear all’innovazione sportiva e lifestyle di adidas: innovazione, sostenibilità e qualità sono i valori che continueranno a guidare questa collaborazione di successo.
Si è svolta sabato 24 maggio, nella cornice del Castello di Monteruzzo (VA), la seconda edizione del Family Day ZEISS & Real Eyes Sport: una giornata dedicata alla consapevolezza e allo sport accessibile a tutti, per sensibilizzare sul tema delle disabilità visive attraverso attività inclusive e sportive, in collaborazione con l’associazione fondata dal campione paralimpico Daniele Cassioli. L’iniziativa ha coinvolto collaboratori ZEISS, famiglie e bambini ipovedenti, creando occasioni di confronto, empatia e gioco, permettendo così di sperimentare le sfide ed abbattere i pregiudizi.
Il retailer digitale Mia Burton e la storica catena di negozi di ottica Lipari, fondata a Palermo oltre 50 anni fa, uniscono le forze per costruire un gruppo integrato e orientato alla crescita sostenibile, con l’obiettivo di offrire un’esperienza omnicanale distintiva, unendo l’expertise digitale di Mia Burton con la tradizione retail di Lipari.
La collaborazione intende rafforzare il posizionamento nel segmento eyewear premium: il nuovo gruppo punta a raggiungere 23,7 milioni di euro di ricavi nel 2025, attraverso nuovi hub logistici in Europa e negli Stati Uniti e un’espansione mirata in mercati emergenti.
In occasione del lancio del nuovo singolo “Occhi a cuore” di Jovanotti, iVision Tech ha realizzato per Saturnino Eyewear una montatura esclusiva in acetato rosso a forma di cuore, indossata dallo stesso artista. Il progetto unisce il design originale firmato Saturnino Celani – storico collaboratore del cantautore – alla capacità manifatturiera di iVision Tech, PMI innovativa del Made in Italy. Rifiniti a mano, gli occhiali celebrano l’energia, la creatività e l’identità musicale del duo, trasformando l’occhialeria in espressione visiva dell’arte e dello stile italiano.
Kering Eyewear ha acquisito Lenti Srl, azienda italiana specializzata nella produzione di lenti da sole, visiere e componenti ottici e industriali, precedentemente parte del Gruppo Safilo. Fondata nel 1996 e situata in provincia di Bergamo, Lenti conta circa 100 dipendenti ed è attiva nello stampaggio e trattamento di superfici ad alte prestazioni. L’operazione rafforza la piattaforma industriale di Kering Eyewear, ampliando le competenze interne per la produzione di lenti Made in Italy ad alto contenuto tecnologico, qualità e innovazione.
Look audace, dettagli iconici e visione chiara sullo stile: per i live, sul palco del Circo Massimo il 29 giugno e 1° luglio, Achille Lauro ha scelto Calvin Klein Jeans Eyewear, indossando i nuovi occhiali da sole CKJ25206S
Montatura rimless, silhouette rettangolare e aste in metallo flat smaltato con il monogram cK: la moda guarda dritto negli occhi. inun mix perfetto di estetica e carattere
ZEISS ha annunciato l’accordo per l’acquisizione del 100% di Brighten Optix, azienda taiwanese specializzata in ortocheratologia e lenti a contatto per la gestione della miopia. Con questa operazione, prevista per l’inizio del 2026, ZEISS rafforza la propria strategia globale nel controllo della miopia, integrando il know-how e il portfolio di soluzioni non invasive di Brighten, tra cui il marchio myOK, tra i più diffusi in Asia.
Safilo Group ha annunciato il rinnovo anticipato dell’accordo di fornitura con Kering Eyewear fino al 2029. La collaborazione consolida una partnership strategica tra due realtà chiave del settore eyewear, valorizzando il modello produttivo e distributivo integrato di Safilo. Con un approccio data-driven, innovazione stilistica e tecnologie digitali avanzate, il Gruppo conferma il proprio ruolo globale nella creazione di prodotti ad alte prestazioni e nella gestione di una filiera efficiente e capillare.
Con “Van On The Go”, Rodenstock porta la visione su misura nelle principali città italiane. Il van brandizzato, vero hub mobile per il benessere visivo, offre test gratuiti con il DNEye® Scanner e promuove l’importanza della consulenza biometrica. Al centro del progetto le lenti B.I.G EXACT® Sensitive, basate sulla sensibilità visiva individuale. Le oltre 30 tappe effettuate nel primo semestre e un alto tasso di conversione confermano l’efficacia dell’iniziativa, che valorizza il ruolo dell’ottico e rafforza il legame con il cliente.
Marcolin e GUESS? hanno rinnovato anticipatamente l’accordo di licenza esclusiva per occhiali da sole e da vista GUESS e Marciano fino al 2040. Attiva da oltre 30 anni, la partnership rappresenta un pilastro strategico per Marcolin, che continua a valorizzare l’identità del brand attraverso collezioni d’impatto, tra stile senza tempo e dettagli audaci. Un’estensione che conferma la solidità della collaborazione e la volontà di consolidare ulteriormente una visione condivisa nel segmento premium.
Oakley presenta “Artifacts From The Future”, una collezione eyewear pensata per il 2075 ma indossabile già oggi. Tra i protagonisti: Jaylen Brown, Trinity Rodman e Kylian Mbappé. La linea unisce design ultra-avvolgente e linguaggio espressivo distintivo, con modelli come Plantaris, Lateralis e Masseter. Accanto agli occhiali, la collezione Reserve SS25 propone anche capi urban-tech per esploratori contemporanei. Il lancio globale è avvenuto il 15 maggio su Oakley.com e presso retailer selezionati.
Maggio intenso per il Consorzio Optocoop Italia, con due eventi di grande rilievo: “La Visione” e “The Visionist”. Il 17-18 maggio, a Castiglione di Sicilia, la terza edizione de La Visione ha approfondito il tema della comunicazione in ottica, con il prof. Davide Bennato che ha esplorato il potere delle emozioni negli acquisti, in una coinvolgente tavola rotonda. A seguire, il 18-19 maggio, “The Visionist” ha riunito gli ottici del cluster Super Expert OXO. Durante l’evento, Giuseppe Basile ha distinto tra “vista” e “visione”, mentre Fabio Frisani ha celebrato il “coraggio creativo” che sta rinnovando il settore.
Rodenstock conferma per il 2025 il progetto Academy, punto di riferimento per la formazione continua degli ottici partner. Il nuovo programma, rinnovato e ampliato, unisce contenuti tecnici a moduli trasversali su storytelling, controllo di gestione e CRM. Obiettivo: fornire strumenti concreti per affrontare le sfide del mercato e valorizzare le lenti a valore aggiunto. L’offerta è disponibile in formato digitale e in presenza, per garantire aggiornamento costante e supporto professionale su misura.
Pierfrancesco Favino ha scelto Persol per partecipare al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, prestigioso evento dove il design automobilistico incontra l’eccellenza artigianale italiana. In questo contesto esclusivo, l’attore ha indossato un modello iconico del brand, confermando ancora una volta il legame tra Persol e il mondo dell’eleganza senza tempo. Una presenza che esalta i valori condivisi di stile, autenticità e maestria del fare italiano.
Marcolin e GANT hanno annunciato il rinnovo anticipato dell’accordo di licenza esclusiva per il design, la produzione e la distribuzione globale delle collezioni GANT Eyewear fino al 2032. Attiva dal 2013, la collaborazione unisce il know-how manifatturiero italiano all’identità stilistica americana del brand, arricchita da influenze europee. Le collezioni si distinguono per uno stile preppy contemporaneo, con montature da sole e da vista dal design raffinato, disponibili presso rivenditori selezionati e online.
Fabio Frisani e Nicola Monteasi sono i nuovi amministratori, con firma congiunta, di Optologic, la società controllata da Optocoop Italia – OXO Nell’annunciarlo Giuseppe Basile, Presidente del Consorzio, ha sottolineato l’importanza di una guida congiunta per una fase strategica di crescita. Frisani, con una lunga esperienza nei prodotti a marchio e nella logistica, porta una visione operativa e strategica solida. Monteasi, già Direttore Finanziario, rafforza la dimensione economico-finanziaria, orientando le scelte aziendali verso sostenibilità e innovazione.
Una leadership complementare per affrontare le sfide del mercato, con l’obiettivo condiviso di efficienza, qualità e valore per il cliente.
Safilens ha annunciato la pubblicazione sulla rivista scientifica internazionale Ophthalmology and Therapy, di un articolo peer-reviewed dal titolo “Post-market Surveillance Analysis of Refractive Data in Users of Delivery Tyro, a Tyrosine-Releasing Contact Lens” (Analisi dei Dati Refrattivi della Sorveglianza Post-Marketing negli Utilizzatori di Delivery Tyro, una Lente a Contatto a Rilascio di Tirosina).
L’analisi ha coinvolto 241 giovani miopi (età media 14,7 anni) per 12 mesi, in collaborazione con l’Università del Salento e la Fondazione Banca degli Occhi del Veneto. La progressione miopica media è risultata di −0,04 D contro un atteso −0,28 D; Il 94% degli occhi esaminati non ha mostrato alcun cambiamento significativo nella refrazione (≤ −0,25 D), con una riduzione dell’85% della progressione miopica rispetto ai valori attesi. Lo studio ha coinvolto 55 optometristi in tutta Italia.
“I risultati dello studio rappresentano una prima conferma clinica delle potenzialità di Delivery Tyro come opzione pratica ed efficace nel controllo della miopia” afferma Daniele Bazzocchi, coautore dell’articolo e Direttore Generale di Safilens.
Nicola Monteasi
Fabio Frisani
Yalea, house brand del Gruppo De Rigo, rinnova per il quarto anno consecutivo il proprio impegno al fianco di Women for Women International con un nuovo progetto dedicato alle adolescenti afghane. Attraverso il programma “Stronger Women, Stronger Nations”, le ragazze riceveranno formazione sociale ed economica, supporto concreto e strumenti per l’autonomia.
“Sostenere le donne significa contribuire a un cambiamento reale e duraturo”, afferma Barbara De Rigo, Chief Marketing Officer del Gruppo. Un’iniziativa che conferma i valori etici e ispirazionali di Yalea.
Sel Optical ha dato il via, il 9 giugno ad Aci Castello (CT), all’Academy Tour 2025, con un incontro dedicato alle nuove esigenze visive per vicino e intermedio. “La formazione è il cuore della nostra strategia di crescita”, ha commentato Francesco D’Anna, Direttore Commerciale del Gruppo. Al centro del programma: lenti oftalmiche funzionali, tecnologie AI applicate al free-form, e soluzioni per valorizzare la consulenza dell’ottico. Dopo l’estate, il tour toccherà Bari, Roma, Verona per concludersi nella sede di Codigoro (FE).
Victoria Beckham, photo credit HippolytePetit
Safilo annuncia un nuovo accordo di licenza decennale con Victoria Beckham per la creazione, produzione e distribuzione globale delle collezioni eyewear a marchio Victoria Beckham. La prima linea – vista e sole – debutterà con la stagione PrimaveraEstate 2026, in vendita da gennaio. Dopo il successo del brand Eyewear by David Beckham, il Gruppo di Padova rafforza così la sua presenza nel segmento fashion-luxury, consolidando il legame con uno dei nomi più influenti dello stile contemporaneo.
Carrera Eyewear (Home Brand del Gruppo Safilo) e Ducati proseguono la collaborazione con il rinnovo dell’accordo globale per lo sviluppo e la distribuzione della collezione CARRERA|DUCATI.
Confermata anche la sponsorship con Ducati Corse fino al 2027: un connubio vincente tra stile, tecnologia e performance che continua a lasciare il segno nel mondo dell’eyewear e del motorsport. Per la stagione 2025, i piloti Francesco Bagnaia e Marc Márquez saranno i protagonisti della campagna pubblicitaria per la promozione della collezione CARRERA|DUCATI
In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2025, Silhouette ha rilanciato il proprio impegno contro l’inquinamento da plastica con un modello produttivo a circuito chiuso, che riduce gli sprechi e garantisce acque reflue prive di microplastiche. Montature e lenti vengono realizzate insieme, con processi sostenibili e alta precisione, semplificando il lavoro dell’ottico. La nuova collezione Clear Sky, in SPX®+ Green, unisce estetica e consapevolezza ambientale: una storia da raccontare in vetrina e ai clienti più attenti al futuro.
Francesco Bagnaia
Durante il Festival di Cannes 2025, Persol ha celebrato il legame con il cinema presentando la collezione Steve McQueen 2025 nella suggestiva cornice de La Terrasse by Albane. Protagonista il modello 714 pieghevole in acetato, impreziosito da dettagli unici e lenti Barberini® in vetro minerale. L’edizione limitata include accessori esclusivi e una placca incisa “1968”. Tra gli ospiti dell’evento anche Pierfrancesco Favino, con party dedicati ai film Qui Brille au Combat e Vie Privée.
Rodenstock ha avviato una partnership strategica con ASSO CRAL, rete nazionale con oltre un milione di iscritti, per promuovere l’eccellenza ottica e sostenere i Centri Ottici del Rodenstock Partnership Program. L’accordo garantisce visibilità agli ottici aderenti tramite canali dedicati, geolocalizzazione e campagne mirate. Una sinergia che valorizza l’innovazione e la consulenza su misura, creando nuove opportunità di contatto con un pubblico ampio, fidelizzato e sensibile alla qualità.
Il Gruppo Safilo e Carolina Herrera hanno annunciato il rinnovo del loro accordo di licenza globale per il design, la produzione e la distribuzione delle collezioni eyewear a marchio Carolina Herrera fino a dicembre 2031.
Il rinnovo della partnership conferma il successo di una collaborazione che, fin dal suo avvio nel 2022, ha costantemente rafforzato la notorietà del marchio.
EOS 2025: Expo Ottica Sud torna a Catania per la sua decima edizione
A tre mesi dalla data, la prossima edizione di EOS si avvia verso il sold out
Da sabato 11 a lunedì 13 ottobre 2025, Expo Ottica Sud festeggerà il traguardo della decima edizione inaugurando una nuova sede espositiva: la fiera si trasferisce infatti da Taormina a Misterbianco (Catania), presso il moderno polo “Sicilia Fiera”, struttura all’avanguardia progettata per ospitare eventi business su scala nazionale. Con una superficie di oltre 5.000 metri quadrati, la manifestazione si rivolge a ottici, optometristi, buyer, professionisti della visione e aziende e si conferma il principale appuntamento per il mondo dell’ottica e dell’occhialeria nel Sud Italia, con una vocazione strategica rivolta ai mercati del Mediterraneo
«Siamo soddisfatti dell’andamento delle adesioni», dichiarano gli organizzatori di Eleventi, la società promotrice della fiera. «Abbiamo già ricevuto conferme dalla maggior parte degli espositori della scorsa edizione e nuove aziende si stanno aggiun-
gendo, interessate al potenziale strategico della nuova sede.»
Una fiera in crescita
Dopo anni nella cornice turistica di Taormina, EOS evolve e punta su una location più funzionale e logisticamente accessibile, ampliando i suoi spazi espositivi e rendendo l’esperienza fieristica più efficiente per aziende e visitatori. Le aziende interessate possono scegliere tra stand preallestiti da 16 m² (o multipli) o spazi “nudi” personalizzabili con l’allestitore di fiducia.
La lista espositori è in aggiornamento costante sul sito, nella sezione “Aziende in fiera”. Con una partecipazione sempre più ampia e una cornice organizzativa in espansione, EOS 2025 si prepara a riaffermare il suo ruolo di hub fieristico per l’ottica nel Mezzogiorno, offrendo una piattaforma concreta per relazioni, aggiornamenti e sviluppo di business.
• Dove: Sicilia Fiera, Misterbianco (CT)
• Quando: 11–13 ottobre 2025
• Sito ufficiale: expootticasud.it
• info espositori: marketing@expootticasud.it t. 320 0437522
Congresso ADOO 2025: mezzo secolo di impegno e professionalità
A Milano Marittima due giorni di formazione, confronto e riconoscimenti per celebrare i 50 anni dalla prima edizione.
Entusiasmo e partecipazione all’edizione 2025 del Congresso nazionale ADOO - Albo degli Ottici Optometristi, tenutasi il 25 e 26 maggio al Grand Hotel Gallia di Milano Marittima (RA), a 50 anni esatti dalla prima edizione svoltasi a Milano l’11 maggio 1975.
Organizzato da ADOO-Federottica, il Congresso ha offerto momenti di formazione e confronto per ottici, optometristi e aziende. Il tema di quest’anno, “Dalla teoria alla pratica: tecniche per la gestione visiva”, è stato sviluppato con sessioni pratiche molto partecipate.
Particolarmente sentito l’intervento di Andrea Afragoli, presidente di Federottica, che ha risposto con fermezza alla lettera della Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici, definendola un attacco ingiustificato alle competenze degli optometristi e alla legittimità dell’“Albo” ADOO. Afragoli ha sottolineato il ruolo determinante di Federottica e ADOO nella
nascita dei corsi di laurea in Ottica e Optometria in Italia, chiedendo rispetto, riconoscimento formativo e, nonostante le difficoltà pregresse, l’apertura di un dialogo costruttivo con la Federazione.
Durante la “Cena insieme” di domenica sera al Palace Hotel sempre a Milano Marittima, sono stati consegnati i Premi Francesco Ferrante 2025 per l’Optometria a Daniela Smania e Andrea Garagnani, ottici volontari di AMOA ETS, per il loro impegno nel donare occhiali e formare ottici nei Paesi africani in cui l’associazione opera. Insieme a loro sul palco anche il presidente di AMOA ETS, Francesco Martelli, cui è stata consegnata una targa di riconoscimento.
Nella stessa serata, sono stati insigniti del tradizionale “Salvino d’argento” per i 35 anni di attività professionale: Pietro Balbiani, Paola Bortone, Massimo Galati, Giampiero Giulianelli, Andrea Malattia, Roberto Massimo Muliero, Paolo Muscetti, Riccardo Olent, Maria Angela Piredda, Giuseppe Piredda, Raffaele Sapone, Annapaola Ugolini.
VEDERE è onorata di essere stata invitata a condividere questo appuntamento storico.
Daniela Smania e Andrea Garagnani vincitori ex-equo del Premio Francesco Ferrante
13° Evento di FILIERA Produzione Occhiali
A Castelbrando oltre 300 professionisti per un’edizione dinamica e partecipata, tra innovazione, confronto e celebrazione dell’eccellenza italiana
Oltre 300 operatori del settore si sono dati appuntamento il 9 giugno scorso a Castelbrando per il 13° evento di FILIERA Produzione Occhiali, confermando ancora una volta questo incontro come un interessante punto di riferimento per l’intera filiera dell’occhialeria italiana.
Organizzato da Eidos Communication e Cegeka, in collaborazione con MIDO, l’Associazione Italiana Ottici AIO e pubblicazioni specializzate di settore, ha visto una partecipazione numerosa, grazie anche al supporto di sponsor quali: Rodenstock, Hoya, Ital Lenti, Sisma, St Meccanica, Santi, ARIES, DWS, Optical Campus, Multi-links, Blunava, oltre agli stessi organizzatori, rappresentati da Giovanni Susti, Riccardo Susti, Davide Ancarani, Cinzia Ricciardi, Davide Pallaro e Giulia Galimberti. La conduzione dell’evento è stata affidata quest’anno a Cristian Arboit, giornalista televisivo, mentre le due tavole rotonde sono state moderate da Giovanni Susti, editore e Paolo Beducci, giornalista.
Oltre alla consolidata formula, l’evento di quest’anno ha adottato un format più veloce
e dinamico, introducendo gli “Speakers’ Corner”: brevi interventi di 5 minuti in cui ottici, operatori della produzione, agenti e consulenti hanno raccontato storie e testimonianze dirette dal settore. Questa innovazione ha permesso di arricchire la giornata con esperienze concrete e personali, favorendo un confronto più immediato e coinvolgente tra i partecipanti.
Il programma si è aperto con l’intervento di Roberto Clamar, che ha analizzato l’evoluzione dei canali di vendita e la trasformazione della relazione con il cliente, stimolando riflessioni sul cambiamento in atto nel settore. Simona Tacchini, Account Manager di MIDO e Project Leader di DaTE, ha portato la testimonianza della principale fiera internazionale e raccontato il nuovo format di DaTE 2025, mentre Marco Serpelloni di Ital-Lenti ha illustrato le ultime novità e innovazioni dell’azienda bellunese. Sandro Xausa ha ribadito il valore della filiera per la solidità del made in Italy, seguito da Mario Casini (AIO), che ha sottolineato l’importanza del contatto umano nel negozio di ottica.
La prima tavola rotonda, moderata da Paolo Beducci, ha visto protagonisti Damiano Dal Pont, Paolo Schieppati, Diego Smanio e Fabrizio Padrin, impegnati in un vivace confronto sulle prospettive dei punti vendita, degli agenti e dei distributori tra nuove tecnologie e centralità della consulenza. Giuseppe Toffoli ha proposto una riflessione sul futuro dell’ottico, mentre Domenico Concato ha lanciato la sfida del vero Made in Italy, interrogando l’On. Elena Donazzan, che ha portato un prezioso contributo istituzionale sulle politiche per la competitività e l’occupazione.
Nel pomeriggio, Valerio Nalesso di Blunava ha aperto i lavori, seguito dall’“Angolo della Tecnologia” curato da Riccardo Susti, dedicato agli smart glasses e all’innovazione digitale. Paola Aronne ha illustrato come il comportamento d’acquisto possa diventare leva di crescita, mentre Fabrizio Pradal ha affrontato le sfide future per i produttori di occhiali. Valter Mariga di Santi e Luigi Spinazzè (ST Meccanica) hanno rappresentato le ultime novità sul packaging e sull’innovazione tecnologica.
Sono seguiti altri interventi di rilievo: Adriano Lio ha raccontato l’esperienza della produzione in Italia tra tradizione e innovazione; Gildo Trevisan ha riflettuto sul ruolo dell’imprenditore in un settore in evoluzione; Michela Amadio (BNI) ha sottolineato il valore della community; Tiziano Gottardini (Optical Campus) ha evidenziato l’importanza della formazione.
La seconda tavola rotonda, moderata da Giovanni Susti, ha visto la partecipazione di Ivan Stramare, Costantino Toffoli, Lucio Stramare, Stefano Fontanella e Nicola Belli, che hanno discusso delle prospettive produttive tra artigianalità e tecnologia, offrendo uno spaccato autentico sulle sfide della manifattura italiana dell’occhiale tra il 2025 e il 2030.
Durante l’evento sono stati premiati alcuni protagonisti di eccellenza della filiera: Tullia Polzotto (Ital-Lenti), Eros Padoan (SISMA), Davide e Angela Morosi (DANOR) e Ivano Levorato, riconoscendo il loro impegno, la tradizione e la capacità di innovazione che caratterizzano le aziende italiane.
Annual Meeting CSO 2025 tra innovazione, formazione e condivisione
A Firenze la terza edizione dell’incontro internazionale: tecnologie all’avanguardia, strategie di mercato e nuove frontiere cliniche al centro dell’evento
Si è concluso il 28 giugno l’evento più atteso dell’anno per il team CSO: l’Annual Meeting 2025, giunto alla sua terza edizione. Cornice dell’evento Firenze, dove distributori e professionisti della visione si sono riuniti per un’esperienza immersiva fatta di innovazione tecnologica, sessioni interattive e momenti di networking.
L’Annual Meeting è l’appuntamento strategico per CSO, che continua a crescere in tutto il mondo: nel 2024 l’azienda ha registrato un aumento di fatturato pari al 7%
rispetto all’anno precedente, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 11,5% nel triennio 2021–2024. Il 90% del fatturato proviene dall’estero, mentre il restante 10% ègenerato dal mercato italiano. Con 200 dipendenti e una rete di 230 distributori esteri e 3 in Italia, CSO si conferma punto di riferimento a livello internazionale nel settore delle tecnologie per la diagnostica oftalmologica.
Oltre 200 partecipanti sono stati accolti a Villa Castelletti, a Signa, una location scel-
ta per il suo valore storico, artistico e culturale: un contesto che riflette lo spirito di CSO, da sempre orientato all’originalità e all’eccellenza.
«L’Annual Meeting è molto più di un evento: è un’occasione per condividere visioni, rafforzare collaborazioni e costruire insieme il futuro dell’oftalmologia – ha commentato Veronica Mura, CEO di CSO - Negli ultimi anni abbiamo consolidato la crescita, ma ciò che ci distingue davvero è la capacità di innovare ascoltando chi utilizza ogni giorno le nostre tecnologie. È per questo che mettiamo al centro della nostra strategia non solo i dispositivi, ma le persone».
Tre giorni di approfondimento e confronto
Il 26 giugno, giornata riservata ai distributori, è stata dedicata alla presentazione dei dispositivi CSO, all’analisi dei mercati di riferimento e alle strategie promozionali.
Il giorno dopo, aperto anche agli utilizzatori, ha previsto sessioni congiunte dedicate alla biometria MS-39 e all’aberrometria Osiris. La giornata si è chiusa con una cena di gala a Villa Vittoria Sabato 28 giugno ha visto l’approfondimento dell’utilizzo dell’AS-OCT e le capacità cliniche dell’MS-39, con interventi di Key Opinion Leader internazionali e specialisti CSO. A seguire, la sessione Diverse Frontiers ha esplorato i più recenti sviluppi in elettrofisiologia oculare, crosslinking corneale e diagnosi dell’occhio secco grazie ai dispositivi CSO.
«Essere presenti in tutto il mondo con una rete così ampia di distributori significa affrontare ogni giorno mercati e culture diverse, ma con una visione condivisa: offrire strumenti affidabili, precisi e in continua evoluzione – ha affermato Gilda Mura, Vice President di CSO - Eventi come l’Annual Meeting ci permettono di rafforzare questa rete, creare dialogo e far crescere insieme le competenze e l’innovazione».
LOFT sbarca a Santa Monica con un nuovo evento eyewear di lusso
Un ex ufficio postale storico diventa la nuova cornice californiana per l’evento eyewear indipendente, in programma il 24 e 25 ottobre 2025.
LOFT Eyewear Show, l’appuntamento di riferimento per l’occhialeria indipendente di alta gamma negli Stati Uniti, annuncia una nuova sede per l’edizione autunnale 2025: la soleggiata Santa Monica, in California. Dopo anni di successi a New York, San Francisco e Las Vegas, LOFT si sposta per la prima volta sulla spiaggia della West Coast, scegliendo un luogo iconico: l’ex ufficio postale di Santa Monica, edificio storico risalente al 1938 e simbolo dell’architettura
Art Deco dell’era del New Deal. Chiuso nel 2012, lo spazio rivive oggi come location d’eccezione per la manifestazione del 24 e 25 ottobre 2025.
Richard Mewha, fondatore dell’evento, ha sottolineato l’importanza di ambienti che ispirino creatività e connessione: “Vogliamo offrire un’esperienza che vada oltre la
semplice fiera commerciale, favorendo il dialogo, la scoperta dei designer e naturalmente il divertimento.”
Il format, che da sempre propone collezioni esclusive e un’atmosfera rilassata, prevede per questa edizione una serata di benvenuto il venerdì e una giornata interamente dedicata all’esposizione il sabato. Non mancheranno i consueti servizi di accoglienza con bar, catering e bevande pomeridiane.
Louis Fullagar, direttore marketing di LOFT, ha evidenziato la volontà di rinnovarsi: “Abbiamo amato San Francisco, ma cercavamo qualcosa di completamente diverso. Santa Monica rappresenta il mix perfetto tra accessibilità, fascino e vivacità, e l’entusiasmo iniziale ci conferma che sarà un grande successo.”
MIDO vince ancora: la campagna di comunicazione
premiata per il terzo anno consecutivo
“Refocusing On Humans” conquista il 1° premio Mediastar e il 1° premio Periodica nella sezione stampa
Nell’edizione numero 29 del premio tecnico della pubblicità Mediastars, la campagna di MIDO, Refocusing On Humans, conquista ben tre premi nella sezione stampa: 1a classificata Mediastar, 1a classificata Periodica e Special Star per la Direzione Creativa. La cerimonia di premiazione si è svolta venerdì 6 giugno presso l’Auditorium san Fedele di Milano.
Per il terzo anno consecutivo, la comunicazione di MIDO conquista uno dei principali riconoscimenti del mondo Adv. Un risultato che va oltre il singolo concept creativo: a
da sinistra: Monia Innocenti (MIDO), Max Galli e Sara Lometti (Mixer Group) con i presentatori della serata
essere premiata è la capacità di voler costruire campagne sempre nuove, attuali, in grado di parlare con forza al pubblico e alla stampa, pur mantenendo una direzione chiara e riconoscibile. Un successo che testimonia la solidità della visione strategica di MIDO e la qualità del lavoro di squadra.
“Refocusing on Humans”, scattata da Uli Weber e ideata da Max Galli in collaborazione con Mixer Group, rimette al centro l’uomo ed è un elogio alla creatività umana e alla sua capacità artigianale di creare bellezza. Affidata a un grande artista della fotografia, la campagna racconta tutta la meravigliosa autenticità dell’essere umano, riflettendo lo spirito creativo e unico del mondo dell’eyewear.
Giunto alla 29ª edizione, il premio della pubblicità Mediastars viene assegnato ogni anno alle migliori campagne italiane, riconoscendo e valorizzando la professionalità e il talento di quanti operano nel campo della comunicazione a livello nazionale. Per questa edizione si sono candidati e sono stati valutati, da una giuria di esperti e professionisti del settore, 550 progetti circa.
“REFOCUSING ON HUMANS
A new eyewear perspective”
Agenzia: Mixer Group
Direzione Creativa: Max Galli
Fotografia: Uli Weber
Art Director: Max Galli
Copy: Sara Lometti
Elaborazione Digitale: Matteo Tranchellini
Thélios inaugura il nuovo stabilimento a Longarone: nasce un polo d’eccellenza nell’occhialeria di lusso Made in Italy
Il nuovo stabilimento, completamente riqualificato che ospita la lavorazione del metallo, conta 20 mila metri quadri in cui lavorano circa 400 persone. Insieme alla Manifattura destinata all’acetato, Thélios raddoppia la superficie produttiva e crea un polo d’eccellenza che vede oltre 1.300 persone impiegate sul territorio
Thélios, l’eyewear expert del Gruppo LVMH, ha inaugurato il 10 luglio il suo nuovo sito produttivo completamente dedicato alla lavorazione del metallo. Questo traguardo è stato celebrato alla presenza dell’Assessore della Regione Veneto, Valeria Mantovan, e del Presidente di LVMH Italia, Toni Belloni.
Il nuovo stabilimento si estende su 20 mila metri quadri e si aggiunge all’adiacente Manifattura inaugurata nel 2018 e dedicata all’acetato, favorendo la nascita di un unico
polo d’eccellenza per l’occhialeria di lusso autenticamente Made in Italy.
Le lavorazioni del metallo e dell’acetatoper le collezioni eyewear delle Maison del Gruppo LVMH che si affidano a Théliospotranno così svolgersi in un unico luogo dalla superficie produttiva complessiva di 40.000 metri quadri. In questo modo, verrà facilitato lo sviluppo dei processi e la massima qualità in tutte le fasi del ciclo, insieme al confronto e allo scambio tra i vari dipartimenti dell’azienda.
L’inaugurazione segna la conclusione di un ambizioso progetto avviato nel 2023, con la revisione dei piani di sviluppo di Thélios per salvaguardare il know-how presente sul territorio, che ha portato all’acquisizione dello stabilimento ex-Safilo e l’assorbimento di circa 250 lavoratori, inseriti in organico con mesi di anticipo rispetto al piano industriale iniziale.
Il nuovo sito produttivo è stato oggetto di un importante intervento di ristrutturazione, volto a uniformare lo stile architettonico con quello della preesistente Manifattura e a migliorare la qualità degli spazi, sia in termini estetici che funzionali. Il progetto di ristrutturazione, che ha riguardato impianti, illuminazione, aree comuni e zone verdi, ha restituito un complesso moderno e funzionale e ha comunque consentito la prosecuzione delle attività produttive senza alcuna interruzione.
Così ha dichiarato Toni Belloni, Presidente di LVMH Italia: “LVMH rafforza ulteriormente la sua presenza in Italia con un investimento industriale che consolida l’infrastruttura di Thélios, leader nell’occhialeria di alta gamma. Le nostre Maison ricercano l’eccellenza in ogni categoria di prodotto. Il saper fare italiano è ideale per lo stile, il design, la qualità di realizzazione delle collezioni eyewear.”
Ha aggiunto Alessandro Zanardo, CEO di Thélios: “Questa inaugurazione rappresen-
Da sinistra verso destra: Toni Belloni, Presidente di LVMH Italia; Alessandro Zanardo, CEO di Thélios; Valeria Mantovan, Assessore della Regione Veneto e Roberto Padrin, Sindaco di Longarone e Presidente della Provincia di Belluno.
ta per noi un traguardo e contestualmente una nuova partenza: da un lato celebriamo la fine di un percorso che ha restituito valore a un sito produttivo strategico per il distretto; dall’altro, apriamo una nuova fase per Thélios, che ci permetterà di potenziare i processi e le sinergie tra i reparti. Con oltre 1.300 persone oggi impiegate, Longarone diventa sempre più il cuore pulsante della nostra visione industriale.”
L’Assessore regionale Valeria Mantovan ha concluso: “Come Regione del Veneto, abbiamo avuto un ruolo attivo nel percorso di sviluppo del nuovo polo produttivo Thélios a Longarone. Fin dai primi segnali di dismissione dello stabilimento da parte di Safilo nel 2023, siamo intervenuti con l’Unità di Crisi aziendali per garantire soluzioni condivise a tutela dell’occupazione e della continuità produttiva. Il risultato è stato l’acquisizione del sito da parte di Thélios, che ha assorbito 250 lavoratori e mantenuto l’impegno di valorizzare competenze e produzione. Gli investimenti compiuti confermano l’importanza strategica del distretto dell’occhialeria per Thélios e per il gruppo LVMH”.
Con questo investimento, Thélios rafforza ulteriormente il proprio ruolo di riferimento nell’eyewear di lusso, progettando, producendo e distribuendo occhiali per alcune delle Maison più prestigiose del Gruppo: Dior, Fendi, Celine, Givenchy, Loewe, Kenzo, Berluti, Bulgari, TAG Heuer e Fred; Stella McCartney e per i brand proprietari, Barton Perreira e Vuarnet.
Marcolin ha celebrato il debutto della prima collezione K-Way Eyewear con un evento a Milano
Design distintivo, dettagli funzionali e atmosfere glamour hanno accompagnato la presentazione dei nuovi modelli.
Il 12 giugno la Terrazza Martini a Milano è stato il palcoscenico per il lancio ufficiale della prima collezione K-Way Eyewear by Marcolin.
E’ stato un evento esclusivo per celebrare il nuovo capitolo di K-Way® nel mondo dell’eyewear assieme a Marcolin con un mix di design innovativo, dettagli iconici e funzionalità.
Rappresentanti della Press, celebrity, tastemaker e creativi, tra i quali anche l’attore Giacomo Ferrara, l’attrice Beatrice Grannò, la cantante VALE LP, Erica Vitulano, Ethan Lara, Alessia Morelli, Sofia Sole, Tommaso Zorzi, Stefano Guerrera e Daniel Doria, oltre a poter provare i nuovi occhiali hanno anche assistito all’esibizione della cantante Joan Thiele e apprezzato la musica dal dj set di Fatima
Tra i modelli presentati spiccava il modello KW0002, la sua forma geometrica in acetato ha una sofisticata costruzione del frontale, in cui sono inseriti strati di colore che rimandano al Tape di K-Way. Il design è ricco di dettagli iconici, come la K che scolpisce le aste. Il modello è proposto anche con lenti fotocromatiche. Il modello KW0015 ha un’innovativa shape rotonda dall’anima sportiva e con un’attitudine decisamente trendy. Questo occhiale da sole della linea “L’Action” presenta nuovi elementi tecnici di design uniti a inserti che esprimono l‘identità del brand. Gli spoiler laterali in gomma incrementano le prestazioni del modello, garantendo una maggiore protezione sociale e la K sulle aste firma lo stile K-Way con indiscutibile carattere. L’occhiale è proposto anche con lenti polarizzate.
SILMO d’Or 2025
Dalla Couture al Design:
Olivier Lapidus presiederà la giuria dei SILMO d’Or
SILMO Paris ha scelto Olivier Lapidus come presidente della giuria dei SILMO d’Or 2025. Il designer francese porterà uno sguardo innovativo e trasversale, dove design contemporaneo, artigianato e tecnologia incontrano il mondo dell’ottica. La sua nomina testimonia la volontà di aprire la manifestazione a nuove prospettive, con lo sguardo rivolto al futuro.
Lapidus ha iniziato la carriera da Balmain, per poi trascorrere alcuni anni in Giappone. È stato direttore artistico della maison di famiglia Lapidus, quindi di Lanvin nel 2017, prima di dedicarsi completamente al design. Più recentemente ha firmato per Dior una maschera di fotobiomodulazione, al confine tra benessere e tecnologia.
La sua ricerca ha sempre integrato la tecnologia nei processi creativi: dagli abiti in fibre ottiche con Cédric Brochier al pizzo frattale ispirato da Benoît Mandelbrot, fino ai tessuti microincapsulati e alle stampe generate da strutture musicali. Molti progetti sono stati sviluppati con istituti di ricerca come CEA, CNRS e CEVA, unendo tradizione artigianale e innovazione scientifica.
Vincitore del Dé d’Or per la moda nel 1994, negli anni 2000 ha intrapreso un percorso indipendente tra moda, design e interior.
Nel 2013 ha firmato l’Hotel Félicien a Pari-
gi, combinando materiali nobili e atmosfere immersive. Oggi esplora i confini tra arredo, decorazione e nuovi usi contemporanei, con un approccio che fonde estetica e tecnologia.
Tra i suoi progetti più recenti, la collezione Lounge Bar realizzata con il gruppo CAA, presentata quest’anno a Les Places d’Or al Le Meurice, esprime al meglio questa visione: un lusso funzionale ed esperienziale, che unisce design, innovazione e creatività.
Innovazione, giovani talenti e networking: l’anima di opti 2026
La direttrice Cathleen Kabashi racconta cosa aspettarsi dalla prossima edizione della fiera tedesca
Dal 16 al 18 gennaio 2026 Monaco tornerà ad essere un hotspot per l’ottica oftalmica. In un’intervista, la direttrice Cathleen Kabashi spiega cosa rende unico l’evento e cosa attendersi dalla prossima edizione.
Cosa rende speciale opti 2026?
“La passione dei protagonisti! opti è il primo grande incontro dell’anno: porta energia, ispirazione e concrete opportunità di business. È lo specchio e il network dell’intero settore. Nel 2026 punteremo ancora su un concept forte, con tendenze, tecnologie innovative, servizi personalizzati e contatti internazionali.”
Quali temi centrali?
“Uno in particolare: i giovani talenti. Sono fondamentali per il futuro della professione e cercano dialogo e ispirazione. Lo dimostra il successo dell’opti NEXT GENERATION HUB e l’entusiasmo raccolto a maggio durante OptoMEETry, evento VDCO Youngs. La loro energia creativa e apertura a nuove prospettive è ciò di cui l’industria ha più bisogno.”
La ricetta del successo?
“Il contatto diretto con il mercato. Collaboriamo con tutte le anime del settore: dai produttori di lenti a contatto, con cui stiamo sviluppando nuove idee per TOMORROW VISION, ai produttori di apparecchi acustici e alle start-up dell’occhialeria, protagoniste dell’area opti VISIONARY. Siamo ‘cacciatori di tartufi’, sempre alla ricerca di spunti per rendere opti 2026 ancora più ricco del 2025. I feedback dei 21.000 visitatori e 330 espositori dell’ultima edizione ci guidano a perfezionare il format con piccoli ma mirati miglioramenti.”
Cosa aspettarsi come visitatori?
“La creatività degli espositori, la forza innovativa dei prodotti, nuovi trend e idee. Non solo per l’ottica: opti è un vero festival dell’industria che unisce le persone, genera entusiasmo ed è il miglior avvio per un anno di business di successo. E un piccolo spoiler: ascoltate con attenzione…”
Date da segnare in agenda
• opti 2026: 16–18 gennaio
• opti 2027: 29–31 gennaio
• opti 2028: 14–16 gennaio
ExpoCECOP 2025: trasformare ostacoli in opportunità
Il 14 e 15 settembre, CECOP torna con forza per accogliere il suo congresso annuale: un appuntamento imperdibile per gli ottici indipendenti del gruppo, che si terrà a Roma, presso l’Hotel Shangri-La. Sotto il claim “Trasformare gli ostacoli in opportunità”, questa edizione metterà al centro la resilienza dell’ottica indipendente, esplorando come adattarsi alle sfide attuali per convertirle in occasioni di crescita e successo. Come in ogni edizione, CECOP rinnova il suo impegno verso gli associati, offrendo accesso alle novità più rilevanti del settore.
Il congresso inizierà sabato 14 settembre con una sessione di benvenuto e un momento di coaching guidato da uno speaker esterno al settore, che aiuterà i partecipanti a guardare oltre la routine quotidiana e ad affrontare il cambiamento con nuove prospettive. A seguire, un dinamico shopping time darà spazio alle proposte dei principali fornitori del settore. La giornata si concluderà con un aperitivo e la cena di gala, durante la quale si terrà la cerimonia di premiazione dei National Optics Awards (NOA), alla presenza di partner, associati e stampa specializzata (www.nationalopticsawards.it).
La seconda giornata sarà dedicata a diverse sessioni formative, realizzate in collaborazione con i fornitori del gruppo, che affronteranno tematiche cliniche e gestionali di grande attualità nel mondo dell’ottica. In programma anche una speciale attività di team building, in cui gli ottici si confronteranno su casi pratici e scenari reali, rafforzando il lavoro di squadra.
“Da CECOP sottolineiamo l’importanza di creare spazi in cui la community ottica possa condividere esperienze, acquisire nuove competenze e rafforzare le relazioni con gli attori chiave del settore”, afferma Marta Rivera, Strategic Partners Manager di CECOP. Per Cecilia Corsaro, Direttore Commerciale CECOP Italia, “il vero valore dell’evento è nel creare connessioni umane e professionali che ispirano, motivano e generano crescita per tutti: ottici, partner e l’intero ecosistema CECOP”.
L’edizione precedente ha visto la partecipazione di circa 80 ottici associati provenienti da tutta Italia e di 15 partner tra i principali brand di lenti oftalmiche, contattologia ed eyewear. Un risultato che conferma l’importanza di ExpoCECOP come piattaforma di incontro strategica per l’intera filiera.
Addii
Addio
a Barbara McReynolds, co-fondatrice di l.a.Eyeworks
Una pioniera dell’occhialeria indipendente, capace di trasformare intuizioni visionarie in progetti concreti e duraturi.
Con profondo dolore il mondo dell’occhialeria indipendente ha dovuto salutare anche Barbara McReynolds, scomparsa il 18 maggio a Los Angeles. Insieme a Gai Gherardi, venuta a mancare il 16 marzo, ha fondato l’azienda americana l.a.Eyeworks, diventata un punto di riferimento per creatività, anticonformismo e avanguardia stilistica.
Come hanno scritto i suoi collaboratori: “Barbara possedeva un talento raro: sapeva trasformare le idee più visionarie in progetti concreti, dando struttura e durata ai sogni della maison. Fidandosi del suo intuito, era capace di distinguere l’essenziale, di cogliere l’ispirazione e tradurla in realizzazioni
tangibili, con determinazione e precisione. Il suo contributo è stato fondamentale per fare di l.a.Eyeworks non solo un marchio di occhiali, ma un laboratorio di linguaggi estetici e culturali. Senza di lei non ci sarebbe la storia di questo brand, amato e riconosciuto in tutto il mondo.
Oggi Barbara e Gai, due pioniere straordinarie, se ne vanno insieme, lasciando un’eredità fatta di coraggio, immaginazione e libertà creativa. Il loro spirito rimarrà vivo nell’opera di l.a.Eyeworks e nel cuore di chi le ha conosciute e amate.”
La redazione di VEDERE si unisce nel cordoglio.
La prima rivista di ottica e occhialeria nr. 4/2025
INSERZIONISTI
B2B MARKETING CONFERENCE/ANES
EOS – EXPO OTTICA SUD
La copertina di questo numero è stata generata con IA il giorno 13 agosto 2025 alle ore 00:34
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