VEDERE Italia n. 3/2025

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Focus Bambini

VEDERE Italia nr. 3 /2025

Direttore Responsabile: Isabella Morpurgo

VEDERE. OLTRE IL

SEMPLICE

GUARDARE...

C’è un verbo, nel nostro mestiere, che più di ogni altro rivela la differenza tra il fare e il prendersi cura, tra l’occuparsi degli occhi e il prendersi carico della visione. Quel verbo è vedere. Non si tratta di una semplice attività sensoriale: vedere significa interpretare, comprendere, agire. Per questo, chi lavora nel mondo dell’ottica, dell’optometria e della contattologia è chiamato ogni giorno non solo a rispondere a un bisogno, ma a individuarlo, spesso prima ancora che si manifesti.

Nel numero che avete tra le mani, mettiamo a fuoco due temi cruciali: la visione nei bambini e l’ipovisione. Due ambiti in cui il ruolo del professionista è insostituibile. Perché vedere un bambino non è sufficiente: bisogna cogliere i segnali di un difetto visivo, parlare con i genitori, avviare un percorso. E perché nell’ipovisione non ci si può limitare alla diagnosi o all’ausilio: occorre una presa in carico globale, fatta di empatia, aggiornamento e confronto multidisciplinare.

Oggi più che mai, l’ottica è chiamata a una responsabilità culturale. Non può e non deve ridursi alla sola vendita di montature – pur importantissima. Deve essere orgogliosa della propria specificità tecnica, della capacità di osservare in profondità, di proporre soluzioni, di fare rete con altri professionisti della visione.

Essere ottici, optometristi, contattologi significa, in fondo, scegliere ogni giorno di vedere meglio. E aiutare gli altri a farlo.

Dal tirocinio alla pratica: il mio percorso nell’ipovisione.
Riflessioni di una giovane optometrista

Optometrista e specialista di Ipovisione in Pesaro

Naomi Barucca

Durante l’università ho avuto l’opportunità di svolgere il tirocinio presso il reparto di oftalmologia pediatrica dell’ospedale Niguarda di Milano, dove affiancando gli specialisti ho potuto conoscere tanti giovani pazienti con disabilità visive, ascoltando giornalmente le difficoltà quotidiane, ma soprattutto i loro sogni. All’epoca non avevo ancora idea che quell’ambito sarebbe diventato parte integrante del mio percorso professionale. Ma quell’esperienza mi ha lasciato una traccia profonda.

Da allora ho deciso di approfondire l’argomento, scegliendo un percorso formativo che consentisse di occuparmi in modo sempre più competente di ipovisione, ma mai avrei pensato di trovare anche un altro mondo: la vista fragile.

La vista fragile è quella condizione visiva in cui non si rientra più nei canonici 10/10 dei normovedenti, ma per varie motivazioni, spesso legate a patologie, il visus si abbassa.

Sono persone con un’acuità visiva compresa normalmente tra i 7 e i 4 decimi o con un residuo campimetrico compreso tra l’80 e il 20% che pur non avendo disabilità visive, vivono un disagio costante in tutte quelle che sono le attività quotidiane che spesso vengono lasciate da parte nella gestione attraverso soluzioni visive canoniche che nascono per ipovedenti.

Un impegno di formazione continua

Chi si occupa di ipovisione si confronta con un campo in continua evoluzione, sia per quanto riguarda le tecnologie disponibili, sia per le modalità di presa in carico.

L’aggiornamento costante è fondamentale: dalle soluzioni ottiche come le lenti Pr-loop alle modalità di comunicazione con persone sia vista fragile che ipovedenti. Il ruolo dell’optometrista in questo caso è quello di cercare degli ausili ottici per aiutare la persona ipovedente nella vita di tutti i giorni, ma soprattutto accompagnare la persona con vista fragile in modo da garantire una funzionalità visiva che possa darle un autonomia maggiore anche in un futuro, tenendo sempre conto anche dell’impatto psicologico che può avere un ausilio visivo. Più assomiglierà ad un occhiale, più la persona avrà semplicità ad indossarlo; senza dimenticare la collaborazione interdisciplinare: in un’ottica di benessere della persona, è essenziale che l’optometrista col-

labori con oculisti, ortottisti, psicologi, tiflologi e tante altre figure, in modo da creare un ambiente di supporto alla persona che la possa accompagnare in questo percorso.

Uno scenario in espansione

Secondo le stime attuali, in Italia vivono circa cinque milioni di persone che convivono con malattie ottico-retiniche, di cui due milioni di persone con disabilità visiva.

Si tratta di numeri destinati a crescere, anche a causa dell’aumento della speranza di vita e della maggiore incidenza di patologie oculari cronico-degenerative.

In parallelo, si osserva un progressivo ampliamento delle esigenze visive legate alla vita quotidiana e alla partecipazione sociale, che rende ancor più necessario un supporto mirato e professionale.

In questo scenario, la vista fragile è da tenere in alta considerazione, essendo il campo che precede l’ipovisione e dove possiamo lavorare maggiormente per diminuire il disagio della persona a interagire con il mondo anche in futuro.

Il mio coinvolgimento in questo ambito nasce da un’esperienza formativa precoce, grazie alla Academy di Fonda e si è evoluto grazie ad un confronto continuo con i colleghi del network vista fragile, docenti internazionali che sto incontrando durante la magistrale di optometria dell’Università di Milano Bicocca, ma soprattutto con persone affette da deficit visivi di vario genere.

Grazie a tutto questo percorso ho capito che l’optometrista in questo mondo in continua evoluzione gioca un ruolo fondamentale, a costo che ci sia alle spalle una formazione continua, curiosità, ascolto, tanta professionalità ma soprattutto tanta voglia di aiutare la persona colpita da una patologia a non rinunciare alla propria autonomia.

Ormai non è neppure più una questione di sbarcare in un mercato di “nicchia”, ma proprio l’impronta sociale che la nostra professione può portare all’interno della cura della persona che soffre di patologie ottico-retiniche e che giornalmente vivo in prima persona, anche semplicemente consegnando un occhiale con filtri fotoselettivi.

Verso Vision2025

Cinque domande, quattro voci, un impegno: dare risposte concrete alle persone ipovedenti

Dall’8 al 12 settembre 2025 Firenze ospiterà la 15a Conferenza Internazionale dell’ISLRR –Vision 2025, evento di riferimento globale per la comunità scientifica e professionale che si occupa di ipovisione. Per l’Italia, che si presenta con un nutrito gruppo di lavoro e relatori/contributori di alto livello, sarà un’occasione unica di confronto e valorizzazione. In vista dell’evento, abbiamo raccolto le riflessioni di quattro professionisti attivi in ambito ipovisivo: gli oftalmologi Anna D’Ambrosio e Roberto Volpe, rispettivamente presidente e past-president di PRISMA, la ortottista e ottica Monica Pennino e l’ottico optometrista e ortottista Lino Scarfato, titolare di un centro ottico specializzato in ipovisione. Tutti membri attivi dell’associazione no profit PRISMA - Professionisti Riabilitazione Ipovisione Studio Malattie Associate, rappresentano specializzazioni diverse, unite da una visione condivisa: mettere al centro la persona ipovedente, con competenza e spirito collaborativo.

Buongiorno a tutte e tutti, grazie di condividere con VEDERE le vostre osservazioni. Partiamo dalla prima considerazione. L’ipovisione è problema soggettivo, che necessita di un approccio personalizzato...

“La prima vera barriera è trovare un centro adeguato: siamo ancora pochi, spesso sconosciuti ai colleghi stessi...” sostiene Anna D’Ambrosio “Il paziente deve affrontare ostacoli logistici e psicologici, ma quando trova risposte personalizzate, scopre nuove strategie per vivere meglio la propria quotidianità».

“Possiamo dire che l’ipovisione non è solo un deficit visivo ma una condizione complessa che coinvolge identità, autonomia, quotidianità» spiega Monica Pennino. «Lavorare sul campo significa quindi acquisire competenze trasversali – cliniche, pratiche, relazionali – per costruire un progetto davvero su misura».

Per Roberto Volpe, la chiave è un approccio olistico: «A parità di visione residua, l’impatto dell’ipovisione varia infatti enormemente. Serve una lettura profonda della persona, non solo del dato clinico”.

“Sicuramente” conferma Lino Scarfato “Ogni caso è unico e irripetibile. Occorre valorizzare la visione residua, adattare gli ambienti, abbattere barriere culturali e architettoniche. È una sfida che riguarda la società intera, e che può generare innovazione a beneficio di tutti».

2. L’importanza dell’équipe multidisciplinare ha quindi un ruolo centrale...

Tutti concordano: la riabilitazione visiva è un lavoro d’équipe, in cui ogni figura professionale è essenziale. Roberto Volpe ricorre a

Anna D Ambrosio

una metafora: «Ai pazienti spiego che la loro visione è come un campo da calcio, e noi professionisti siamo i tifosi che fanno il tifo per loro. L’ideale è l’équipe interdisciplinare, dove si discute insieme il percorso da seguire, caso per caso».

Anna D’Ambrosio lo dice con chiarezza: «L’ipovisione è l’ambito dell’oculistica dove la collaborazione è più determinante. L’oculista valuta, prescrive, certifica, ma deve dialogare con ortottisti, optometristi, psicologi, informatici, educatori, assistenti sociali. Solo insieme possiamo garantire continuità ed efficacia».

Il ruolo proattivo dell’ottico optometrista è sottolineato da Lino Scarfato, che afferma: «Non siamo solo fornitori di ausili: accompagniamo la persona, la ascoltiamo, costruiamo soluzioni tecniche ed emotive durature, in sinergia con gli altri specialisti», mentre Monica Pennino, dal proprio punto di osservazione, evidenzia come l’ortottista contribuisca al potenziamento funzionale: «La riabilitazione ortottica è un percorso personalizzato che aiuta la persona a sfruttare al meglio le proprie capacità residue per riconquistare autonomia».

3. Possiamo parlare di “approccio italiano” alla riabilitazione visiva?

Secondo Lino Scarfato, il modello italiano si distingue per l’integrazione tra cultura sanitaria, associazionismo e aggiornamento continuo: «L’Italia ha una rete attiva di realtà riabilitative, supportata da società scientifiche come PRISMA, Low Vision Academy e IAPB, e da un sistema sanitario orientato –almeno in teoria – all’accessibilità».

“La nostra peculiarità” afferma Roberto Volpe” sta nel ruolo centrale dell’oftalmologo, che nel nostro paese mantiene una visione clinica ampia: «All’estero spesso l’approccio è più tecnico e frammentato. In Italia, la figura del medico è ancora fondamentale per garantire il follow-up e gestire la complessità».

«Siamo chiamati a sviluppare strategie moderne per una popolazione ipovedente che, in Italia, riguarda circa il 3% della popolazione “questo l’aspetto su cui pone l’accento Monica Pennino”. È una sfida culturale prima ancora che sanitaria».

Anna D’Ambrosio, infine, evidenzia come la nostra tradizione clinica favorisca la colla-

FOCUS

Lino Scarfato

borazione: «L’oculista italiano non è ancora del tutto assorbito dalla chirurgia, e questo consente un approccio più attento e integrato, che tiene conto della persona nella sua totalità».

Specializzarsi in ipovisione: una scelta professionale e umana «Non è una strada semplice» ammette Monica Pennino. «Richiede tempo, formazione continua, risorse che spesso scarseggiano. Ma è una scelta che arricchisce profondamente sia il professionista che il paziente».

Roberto Volpe ricorda, a questo proposito, come il guadagno economico non sia l’obiettivo primario: «Lo dico spesso agli ottici: non si diventa ricchi, ma si diventa migliori. Si conquista la stima dei pazienti e la fiducia degli oculisti».

Anche Lino Scarfato concorda su questo aspetto: «È una grande occasione di crescita e differenziazione. L’ottico che lavora in questo ambito diventa un punto di riferimento, crea nuove sinergie e sviluppa competenze preziose. Ma deve affrontare anche sfide strutturali ed emotive».

L’importanza di formare i professionisti nei tempi e modi giusti riveste, in questo sen-

so, un ruolo importantissimo, come sottolinea Anna D’Ambrosio: «In PRISMA abbiamo scelto di fare corsi e congressi anche la domenica, per permettere la partecipazione a chi lavora nel weekend. È un modo per costruire una vera comunità professionale».

Vision2025, a Firenze dall’8 al 12 settembre: per l’Italia una grande occasione di visibilità, aggiornamento e confronto

Ospitare a Firenze, presso il Palazzo dei Congressi, la 15° Conferenza Internazionale sull’Ipovisione sarà per l’Italia una occasione speciale sotto differenti punti di vista. Innanzi tutto per rafforzare e sottolineare il ruolo internazionale dell’Italia nella riabilitazione visiva. Secondariamente, per supportare l’innovazione e l’apporto dei giovani ricercatori. E, ancora, per favorire il confronto diretto tra modelli diversi e stimolare la nascita di linee guida nazionali condivise.

«Vision2025 sarà l’occasione – spiega a questo proposito Anna D’Ambrosio – per mostrare al mondo quanto l’Italia sia attiva e competente in questo campo. E per costruire nuove alleanze professionali».

«Il congresso rappresenta un’occasione per confrontare esperienze internazionali e raccogliere idee” aggiunge Roberto Volpe. “Stiamo lavorando per creare una rete nazionale dei centri ipovisione, con il coinvolgimento anche delle istituzioni politiche».

Dal suo punto di vista, Lino Scarfato sottolinea l’impatto a lungo termine dell’evento:

«Conoscenze, tecnologie, buone pratiche: tutto questo potrà elevare gli standard italiani e generare ricadute concrete, anche in termini di ricerca e innovazione». Mentre Monica Pennino conclude con una visione che vuole essere ampia: «Vision 2025 è la nostra chance per costruire un network solido e condiviso. Perché sarà solo attraverso il dialogo tra professionisti, istituzioni e società civile potremo davvero migliorare la vita delle persone ipovedenti»

Vi ringraziamo per il vostro contributo... Buon lavoro e arrivederci a Firenze. Grazie!

FOCUS IPOVISIONE FOCUS IPOVISIONE FOCUS

Monica Pennino

Migliorare l’accesso ai servizi dedicati all’ipovisione: quali richieste?

Più centri specializzati e più visibilità

Anna D’Ambrosio

Percorsi riabilitativi capillari e inclusivi

Monica Pennino

Formazione continua e occasioni di confronto

Lino Scarfato

Collaborazione reale e non formale tra figure professionali

Roberto Volpe

L’équipe interdisciplinare secondo PRISMA

Non una somma di competenze, ma un’unione di sguardi sulla stessa persona

Anna D’Ambrosio

Lavorare insieme al tavolo, non solo passarsi il paziente

Roberto Volpe

Integrare prevenzione, riabilitazione, formazione e ricerca

Monica Pennino

Accompagnare il paziente anche emotivamente, non solo tecnicamente

Lino Scarfato

Vedere lontano: l’opportunità della longevità e il ruolo chiave dell’ottico indipendente

Cosa significa realmente “vedere bene”? È un concetto che trascende la mera acuità visiva e abbraccia l’autonomia, la partecipazione attiva, la piena qualità della vita. Eppure, per una percentuale sempre crescente della popolazione – oggi il 15%, destinato a salire con l’invecchiamento demografico – questo è un diritto messo alla prova dalla Vista Fragile®. Questo scenario non è solo un problema, ma un’occasione per creare impatto, per chi sarà in grado di fornire soluzioni.

In questo speciale Ipovisione, abbiamo approfondito la visione e le strategie di FONDA, Società Benefit che da sempre si dedica al benessere visivo da un punto di vista funzionale. Michele Jurilli, CEO di FONDA, ci ha offerto uno sguardo privilegiato sull’impegno e l’innovazione che guidano la missione dell’azienda nell’affrontare la sfida della Vista Fragile®.

A causa del naturale invecchiamento della popolazione, è possibile prevedere per il prossimo futuro un aumento sempre più consistente del numero di persone con la Vista Fragile®. Di pari passo, anche grazie alla maggior sensibilità di tutte le fasce di età per la propria salute, riconosciamo da qualche anno una crescente attenzione per il benessere visivo inteso come elemento fondante di una migliore qualità della vita. Sempre più persone – in ottica di prevenzione – si mettono alla ricerca di soluzioni adeguate a prevenire possibili danni alla propria vista, mentre coloro che sono già affetti da una patologia, devono affrontare la propria condizione e si impegnano per mantenere la propria capacità visiva e la propria autonomia. L’operato dei Centri Vista Fragile® ricopre in questo senso un ruolo importante, offrendo a queste persone competenza ed assistenza mirata.

Qual è l’approccio di FONDA

alla Vista Fragile®?

Siamo convinti che, in caso di patologie degenerative della vista, adottare da subito un ausilio ottico possa fare la differenza. Agire fin dalla diagnosi, attraverso un’attività di “prevenzione funzionale”, potrebbe infatti permettere di ottimizzare il residuo visivo, e quindi mantenere un certo grado di autonomia nella vita di tutti i giorni, anche in caso di conclamate condizioni degenerative.

Per poter supportare al meglio le persone con Vista Fragile®, i nostri Centri si propongono come punti di riferimento sul territorio: dove trovare personale specializzato e soluzioni adeguate a mantenere o potenziare le capacità visive. Offriamo la possibilità agli ottici-optometristi che volessero attivare un

Centro Vista Fragile® sul proprio territorio, di candidarsi per accedere ad un percorso dedicato, pensato per fornire ai partecipanti le competenze tecniche necessarie a adottare i protocolli FONDA – che permettono di valutare le necessità della persona con la Vista Fragile® e proporre la soluzione visiva più adeguata – e le soft skills utili a comunicare in maniera efficace con l’utente, i care-giver e gli altri professionisti del benessere visivo. Tutto questo si affianca a una continua attività di sensibilizzazione, svolta anche insieme ai nostri Centri Vista Fragile® attraverso attività realizzate sui loro territori di riferimento.

Quest’anno abbiamo già programmato 4 edizioni del percorso Academia FONDA per il 2025, un segnale chiaro dell’enorme interesse che il settore sta mostrando. Attualmente, vantiamo 45 Centri Vista Fragile® attivi su tutto il territorio nazionale, e ogni nuovo iscritto all’Academia può potenzialmente attivarne uno nuovo, espandendo ulteriormente questa rete di eccellenza.

La nostra missione non si ferma ai confini nazionali. Recentemente, abbiamo condotto una formazione di successo in Francia a cui hanno preso parte 40 ottici, e stiamo esportando il modello anche in Germania, Spagna e altri paesi, dimostrando il valore universale del nostro approccio. Il potenziale di differenziazione e di creazione di nuovi rapporti con la classe medica è immenso, per chi sa coglierlo, garantendo un posizionamento d’élite nel panorama ottico nazionale e internazionale.

Attività come il recente screening gratuito in piazza a Taranto, l’evento alla Facoltà di Medicina e all’ospedale di Catania, e l’aperitivo con gli oculisti di Roma in collaborazione con i 3 Centri Vista Fragile® della Capitale, non sono solo eventi, ma ponti di connessione, un modo per elevare il ruolo dell’ottico e superare il rischio della banalizzazione del servizio dell’ottico optometrista di oggi, spesso minacciato dalle grandi catene.

Queste iniziative sono il riflesso del nostro costante impegno nell’innovazione dei prodotti, frutto di collaborazioni strategiche

con importanti enti di ricerca. Il nostro obiettivo è sviluppare soluzioni sempre più capaci di migliorare la vita delle persone e perfettamente calibrate sulle specifiche esigenze di ogni utente. In questo contesto – conclude Jurilli – abbiamo compreso l’importanza cruciale per le persone con Vista Fragile® di trovare il giusto equilibrio tra funzionalità e design. È per questo che le nostre soluzioni ottiche, oltre a essere efficaci, sono progettate per essere esteticamente gradevoli, per consentire all’individuo di sentirsi pienamente a proprio agio, sia nelle attività quotidiane che nei momenti di socialità.

Il mercato per gli ottici che intendono specializzarsi e crescere professionalmente, collaborando con aziende serie, è qui, pronto per essere esplorato. La diffidenza verso il monopolio di alcune aziende e la difficoltà a distinguersi possono essere superate attraverso un percorso di specializzazione

che non solo crea nuove opportunità, ma eleva il prestigio professionale, permettendo di essere finalmente presi sul serio dalla classe medica.

Con FONDA e i Centri Vista Fragile®, il futuro della visione non è solo un servizio, ma un’opportunità di impatto sociale e di crescita senza precedenti.

Buongiorno Nathan, recentemente avete presentato TAMI®, i vostri innovativi smart glasses progettati per migliorare la sicurezza e l’autonomia delle persone non vedenti e ipovedenti, a Sightcity 2025 (Francoforte, 21-23 maggio), la più importante manifestazione internazionale nell’ambito ipovisione/ cecità. Quali riscontri avete avuto, nel corso dell’evento?

TAMI® by LightHouse Tech

Prosegue il percorso della dinamica start up ticinese a supporto delle persone ipo- e non vedenti

Ce ne parla Nathan Deutsche, co-founder e Chief Operating Officer della società.

di Manlio Valli

SightCity è noto per essere uno degli eventi più rilevanti nel suo ambito, attirando a Francoforte partecipanti del settore e utenti da tutto il mondo, desiderosi di scoprire nuove tecnologie. In occasione della nostra prima partecipazione, abbiamo avuto l’opportunità di presentare TAMI® a numerosi visitatori. Per la prima volta abbiamo presentato l’hardware nella sua versione definitiva, suscitando gran-

de interesse e attenzione da parte dei media. Questo è un momento particolarmente importante per noi: abbiamo appena annunciato l’avvio di una raccolta fondi per sviluppare ulteriormente il progetto, ampliare i canali di vendita e rafforzare le attività di ricerca e sviluppo.

Ci vuoi ricordare le peculiarità di TAMI®? In cosa si differenzia il vostro device?

TAMI è un dispositivo unico sotto molti aspetti. È progettato per rilevare ostacoli nella parte superiore del corpo, una zona che il bastone bianco normalmente non copre, ed è pensato per persone cieche o con grave ipovisione. Utilizza vibrazioni sulle aste degli occhiali, a sinistra e a destra, per indicare la presenza di ostacoli: abbiamo lavorato a lungo su questo sistema per ridurre il carico esenza interferire con l’udito, così da poter percepire suoni e riflessi acustici. L’interfaccia è pensata per essere accessibile anche agli utenti anziani e il dispositivo è impermeabile. Un altro aspetto fondamentale è il design modulare: TAMI® può infatti montare frontali e lenti intercam-

biabili, per adattarsi al meglio allo stile e alle preferenze personali di ciascun utente.

Quali saranno i prossimi passaggi? TAMI® è già disponibile per l’acquisto?

Sì, TAMI® è già pronto e disponibile sul mercato. SightCity 2025 ha rappresentato per noi una piattaforma di lancio strategica, e stiamo lavorando per portare il device in diversi paesi europei entro l’anno, collaborando con partner che hanno esperienza nella distribuzione di ausili destinati a persone cieche e ipovedenti.

Partiamo da TAMI® per arrivare al futuro prossimo: avete in cantiere ulteriori novità/ sviluppi?

Stiamo lavorando con grande rapidità per ottenere la certificazione di TAMI® come dispositivo medico. Questo passaggio consentirà ai clienti di diversi paesi europei di accedere a sussidi economici per l’acquisto del prodotto.

Grazie mille, Nathan, Buon lavoro allora... e arrivederci a presto!

Be My Eyes

Una app che sta rivoluzionando l’accessibilità visiva a livello globale

Nel panorama sempre più ricco di soluzioni digitali dedicate all’ipovisione, Be My Eyes si distingue come una delle iniziative più innovative e inclusive.

Gratuita, intuitiva e disponibile in oltre 180 lingue, questa app mette in contatto più di 750.000 utenti ipovedenti o ciechi con una rete mondiale di oltre 8 milioni di volontari vedenti e strumenti di intelligenza artificiale, offrendo supporto visivo in tempo reale per affrontare le sfide quotidiane con maggiore autonomia.

Be My Eyes permette all’utente di avviare una videochiamata one-way con un volontario disponibile, che può descrivere oggetti, testi, colori, ambienti o fornire indicazioni visive. Il sistema seleziona il volontario più adatto in base alla lingua e alla disponibilità, garantendo un’assistenza immediata, anonima e disponibile 24 ore su 24.

È anche uno strumento che gli ottici-optometristi possono conoscere, divulgare e integrare nella loro consulenza professionale, per offrire un servizio che va oltre la correzione ottica.

L’evoluzione più recente dell’app si chiama Be My AI™: un assistente visivo basato su tecnologia GPT-4, in grado di descrivere scene, leggere testi, analizzare documenti e rispondere a domande complesse. L’utente può scegliere tra AI e volontario umano, a seconda delle necessità.

L’app è compatibile non solo con smartphone (iOS e Android), ma anche con dispositivi Windows, e verrà integrata nei nuovi Ray-Ban Meta smart glasses, permettendo un’assistenza visiva truly hands-free, utile in ambienti dinamici o in movimento.

Protezione e comfort visivo con ambelis e acunis di Eschenbach Optik

Soluzioni all’avanguardia

Le lenti comfort rosa acunis sono state sviluppate appositamente per l’uso in caso di sensibilità alla luce che può causare emicrania. In particolare, riducono la trasmissione della gamma di lunghezze d’onda intorno ai 484 nm, percepita come particolarmente sgradevole nell’emicrania legata alla fotofobia. E’ possibile così impedire l’adattamento degli occhi alle condizioni ambientali. Gli occhi vengono abbagliati molto meno quando si tolgono gli occhiali, soprattutto in ambienti chiusi, rispetto alle normali lenti da sole, che oscurano uniformemente l’intero spettro visibile. Sono disponibili in tre livelli di colorazione (25%, 50%, 75%), come clip-on, occhiali completi o lenti correttive da inserire in montature personalizzate.

Eschenbach Optik propone due soluzioni all’avanguardia per chi soffre di ipersensibilità alla luce: ambelis, pensate per la protezione quotidiana da UV e abbagliamento, e acunis, specifiche per chi soffre di fotofobia che può causare emicrania.

Con il naturale abbassamento della vista, aumenta la sensibilità alla luce e diventa difficile distinguere i contrasti. Gli occhiali ambelis offrono una protezione completa: le lenti con filtri speciali bloccano il 100% dei raggi UV e fino al 99% della luce blu ad alta energia, riducendo l’abbagliamento e migliorando la nitidezza. La montatura, moderna e confortevole, presenta bordi profondi e aste larghe per proteggere dalla luce incidente, mentre le fessure laterali impediscono l’appannamento. Ideale anche per anziani, persone con patologie retiniche o post-chirurgia oculare, ambelis è disponibile anche in versione XL da sovrapporre agli occhiali o con lenti correttive monofocali, bifocali o progressive in montature personalizzate.

Entrambe le soluzioni offrono un equilibrio ideale tra protezione, comfort e design. Eschenbach Optik dimostra così il proprio impegno nel migliorare la qualità della vita visiva, anche nei casi più delicati.

Le lenti acunis filtrano la componente di luce che viene percepita come fastidiosa

Disponibili in diversi modelli di montature, sovraocchiali o clip-on

Ulteriori informazioni www.eschenbach-vision.com

Made in Italy: Tecnologie Italiane per la Fotoprotezione

Visiva

DAI Optical Industries si distingue nel panorama oftalmico italiano per il suo approccio pionieristico alla fotoprotezione visiva. Al centro della ricerca aziendale c’è la selettività spettrale: una strategia avanzata per modulare la luce, migliorare il contrasto e ridurre lo stress visivo in condizioni complesse.

DALTONS-1 e DALTONS-2: supporto per discromatopsie

Le lenti DALTONS, nelle versioni 1 e 2, sono sviluppate per chi soffre di daltonismo rosso-verde (protanopia e deuteranopia). Migliorano la distinzione tra rosso, verde e blu, aumentando la sicurezza e la qualità visiva in vari contesti. Un esempio di alta tecnologia italiana personalizzata.

NewSunblocker: per ipovisione e patologie retiniche

I filtri NewSunblocker sono indicati per soggetti con ipovisione, retinopatie o fotosensibilità. Disponibili in lunghezze d’onda da 420 a 600 nm, bloccano selettivamente la luce blu HEV e i raggi UV, migliorando il contrasto e riducendo l’abbagliamento anche in condizioni di luce variabile.

Safer Contrast UV589: protezione e comfort

Le lenti UV589, ideali per persone over 40 o con fotofobia, bloccano selettivamente la luce a 589 nm, una delle più fastidiose. Offrono doppia protezione da UV e luce blu nociva, con un netto miglioramento del comfort e della nitidezza visiva.

Soft Living: comfort visivo per disturbi neurologici

I filtri Soft Living aiutano chi soffre di disturbi dell’elaborazione visiva (dislessia, emicrania, autismo, ADHD), modulando l’attività neuronale della corteccia visiva. Non sono dispositivi medici, ma un valido supporto funzionale per scuola e lavoro.

DAI SPORT: potenziamento cromatico per lo sport

La linea DAI SPORT, in versione monofocale e progressiva, integra la tecnologia POWER COLOR. Il CRF raggiunge il 137% rispetto al 100% delle lenti standard, offrendo maggiore intensità cromatica, profondità e contrasto nella visione sportiva outdoor.

DAI Optical Academy: un congresso per l’innovazione

Il 19 maggio 2025 si è tenuto il congresso “Filtri e Tecnologie Avanzate per il Contrasto Visivo” nell’ambito della DAI Optical Academy. Con relatori come il Prof. Montani, il Prof. Martino e il Dr. Fanelli, l’evento ha confermato l’eccellenza DAI nella promozione della cultura visiva e dell’innovazione oftalmica.

Soluzioni efficaci

Una gamma di prodotti di eccellenza per professionisti attenti alla “Visione Sensibile”.

Dal know-how sviluppato in Centro Style rispetto alla proposta di soluzioni efficaci per le esigenze dell’ipovisione, nasce il progetto “Visione Sensibile” Si parla di “Visione Sensibile” quando l’acuità visiva si attesta tra i 3/10 e i 6/10 circa in entrambi gli occhi. Si stima che in Italia vi siano 3 milioni di persone in questa condizione (circa il 25% degli ultra 65enni). Le esigenze visive che rientrano in questo ambito sono molteplici e in gran parte determinate dai cambiamenti nella società, con particolare riferimento alle condizioni di calo di visus o alle situazioni di discomfort visivo che comportano una riduzione della sensibilità al contrasto, abbagliamento, fotosensibilità, alterazione della percezione dei colori, stanchezza e affaticamento oculare.

L’incremento del comfort visivo può essere necessario, anche per i normo-vedenti, in vari casi come:

- Utilizzo di videoterminali: passare molte ore davanti a uno schermo può causare affaticamento degli occhi. L’uso di filtri selettivi, l’aumento del contrasto ed il trattamento antiriflesso possono incrementare il comfort visivo.

- Lettura: chi legge per molto tempo può trarre beneficio dall’uso di lenti specifiche o lenti di ingrandimento con luce che rendono il testo ingrandito, più nitido e contrastato.

- Condizioni di illuminazione scarsa: aumentare la quantità e la qualità della luce può aiutare in ambienti poco illuminati, migliorando la visione e riducendo la stanchezza degli occhi.

- Età: con l’invecchiamento, gli occhi possono diventare più sensibili e meno efficienti. In questi casi, l’uso di lenti speciali, filtri selettivi, illuminazione adeguata, possono migliorare il comfort visivo.

Per rispondere alle esigenze della “Visione Sensibile”, Centro Style propone un ampio catalogo di soluzioni per i professionisti della visione al fine di migliorare la qualità di vita e di visione delle persone. L’azienda è distributore esclusivo di Schweizer e Multilens per l’Italia. La partnership con quest’ultima è ultraventennale ed è nata con lo scopo di unire i rispettivi know-how per diventare il punto di riferimento per il centro ottico specializzato in ipovisione e nella visione sensibile.

SOLUZIONI EFFICACI

Una gamma di prodotti e ser vizi di eccellenza per professionisti attenti alle esigenze dell’ipovisione.

Centro Style punta da sempre a valorizzare la professionalità dell’ottico e lo suppor ta

mantenere l’autonomia nelle attività quotidiane anche al pubblico ipovedente. Gli ausili ottici per vicino, media distanza e lontano, ad uso monoculare o binoculare, conformabili alle esigenze individuali di ciascun utilizzatore, oltre a dispositivi elettronici e lenti comfor t visivo che migliora la vita.

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Per questa puntata di “Posti da...VEDERE” ci troviamo a Roma, in via Nazionale 246, ospiti di uno - attualmente il più storico - dei Centri Optariston. Un marchio che, dal 1953, significa per tanti romani, e non solo, un punto di riferimento, che ha visto passare volti e nomi noti, politici, prelati, soprattutto tantissime persone “comuni” che qui hanno trovato un valido aiuto per risolvere i propri problemi di vista. Ad accoglierci, insieme a Giuseppe Evangelistella, storico responsabile dell’area Ipovisione di Optariston e grande esperto di questo importantissimo e delicato settore, Lorenzo Labella (uno dei quattro fratelli che oggi rappresentano la terza generazione di questa impresa, ancora orgogliosamente familiare).

Optariston, che Storia!

Dal 1953, ottici in Roma. E non solo...

“Non c’è problema visivo che noi non risolviamo”. Questo il motto di Optariston, nelle parole del fondatore Lamberto Labella. La Storia di Optariston è, per certi versi, unica, e rappresenta un percorso imprenditoriale forse oggi irripetibile. A partire dal nome, sintesi dei lemmi in greco antico “Optiké” e “Ariston”, Ottica e Ottimo. Un percorso che, negli anni, ha impegnato l’azienda in molteplici aree di interesse ottico/oculistico (passando nel tempo attraverso la produzione di lenti a contatto e di liquidi, sino all’attuale focalizzazione sui centri ottici e sulla strumentazione oftalmologica).

Via Nazionale, dall’atrio di ingresso

La nostra intervista oggi parte da dove solitamente terminiamo: il “Posto da... Vedere”. A pochi passi da qui, sempre su via Nazionale, si trova, proprio accanto al Palazzo delle Esposizioni (altra occasione di visita, ndr) la Basilica di san Vitale al Quirinale. Un “Posto da... Vedere” che, a Giuseppe Evangelistella, ricorda un momento di grande importanza: ”Oltre al valore storico ed artistico, San Vitale a me in particolare evoca ancora l’emozione di un ricordo indelebile: proprio davanti a questa Basilica, passai il giorno del mio primo colloquio con il nostro fondatore, Lamberto Labella. Quando ci cammini accanto quasi non te ne accorgi, perché per accedere alla chiesa devi scendere una scalinata che partendo dall’attuale livello di via Nazionale arriva all’altezza della strada di una volta -, è il livello del 386 d.C., anno di fondazione. Stiamo parlando della prima Basilica cristiana nel cuore della Roma imperiale... passata, nel corso dei secoli e dei millenni, attraverso molteplici vicende; l’affidamento, nel 1500, ai Gesuiti e, ancora, l’elevazione, nel 1884, a “Parrocchia Romana” da parte di Papa Leone XIII. La particolarità di San Vitale è, oltre alla interessante stratificazione delle costruzioni vicine, che rispecchiano la crescita della città (San Vitale era in origine immersa nel verde

del colle del Quirinale), il fatto di essere - nonostante le dimensioni contenute - la chiesa più riccamente affrescata di Roma. Insomma, una sorpresa vera, nel cuore di un quartiere ricco di storia (basti pensare, che, percorrendo poche centinaia di metri, da San Vitale si arriva a Santa Maria Maggiore, altra imperdibile meta romana. Ricordo ancora con un sorriso il giorno - tanti anni fa, nel 1979 - che arrivai in Optariston per il mio primo colloquio di lavoro “vero”, dopo il diploma, col nostro fondatore, Lamberto Labella. La prima cosa che mi disse, vedendomi così giovane, capelli lunghi fu “ piacere, Labella... veramente a me servirebbe un ottico...”. “E io lo sono, ho studiato con suo figlio Leonardo” fu la mia risposta -. Il lunedì successivo mi telefonarono per l’assunzione. Ed oggi siamo ancora qui. Con Leonardo, mio coetaneo, abbiamo in comune un grande percorso, proprio a partire dalla scuola. Percorso che arriva oggi alla terza generazione: la prima, quella del “Capo”, la seconda generazione, la nostra, di Leonardo e mia; ora, appunto, l’arrivo e l’apporto di questi ragazzi che si sono formati, diplomati e laureati iniziando la loro strada in azienda, ognuno con le proprie specifiche. Lorenzo è uno di questi e lo scorso anno ha avuto un’idea, un libro

Lorenzo Labella e Giuseppe Evengelistella (a destra)

che raccontasse la storia della nostra realtà”. Lorenzo Labella Il libro, uscito da poco, racconta dalla fondazione nel 1953 ad oggi, la nostra storia. A partire dall’idea, per arrivare alla nascita dei Centri Ottici, dal primo negozio fino ai sei attuali. Attraverso aneddoti, citazioni, soprattutto attraverso il racconto degli uomini e delle donne che hanno contribuito al successo del progetto Optariston. Un libro che racconta l’azienda attraverso le tappe

VEDERE Qual è, oggi, il valore aggiunto di

Diciamo che, per noi, conta ancora moltissimo il fatto di essere una azienda a conduzione familiare. La cosa più importante è la nostra capacità di mantenerci indipendenti, che è esattamente la nostra collocazione, quello che ci contraddistingue, ci dà carattere. Oggi, nel nostro ambito, non è infrequente una certa omologazione, l’appiattimento delle offerte, la standardizzazione dei servizi. Ecco, in centri come i nostri entri con una aspettativa, chiedi quel quid che può fare la differenza. Quarant’anni fa c’erano i grandi ottici, alcuni conosciutissimi, veri e propri punti di riferimento. A quei tempi si era tutti abbastanza specializzati da poter seguire con accuratezza certe lavorazioni, certe situazioni magari particolari. Oggi può succedere che si perda in specializzazione, che ci si concentri più sulla quantità. Per parte nostra, abbiamo cercato sempre di lavorare sulla qualità. Va da sé, ci sono stati anche tantissimi anni in cui facevamo sia qualità sia quantità, l’aspetto economico non può mai essere tra-

San Vitale e il Palazzo delle Esposizioni

scurato, in una buona gestione. Ma possiamo dire di esserci contraddistinti sempre per l’attenzione all’aspetto qualitativo, vuoi perché al nostro interno c’era un reparto specializzato in strumentazioni oftalmologiche, vuoi perché, in ambito squisitamente ottico, quando c’erano da affrontare situazioni particolari, ci si appoggiava sempre a quei due, tre centri in Roma - tra cui noi - che sapevano lavorare ad alto livello, eseguire procedure di maggior impegno. Oggi questa cosa si è ancor più accentuata, perché se devi farti fare un paio di occhiali semplici, pronti all’uso, è verosimile che ti possa appoggiare ad un centro dove in poco tempo, con l’autorefrattometro, viene realizzato ciò che serve. Quando però si presenta qualche problema più complesso, e non mi riferisco solo all’ambito Ipovisione, allora il cerchio si restringe un po’, perché in questi casi sono necessarie competenze molto approfondite.

VEDERE Parliamo di queste particolarità, di queste competenze...

Giuseppe Evangelistella Premetto che, personalmente, sono stato molto fortunato. Quando sono venuto qui, nel ‘79, in Optariston c’era un responsabile dell’optometria di grandissima preparazione - aveva studiato negli Stati Uniti, un vero pioniere... -. E quindi, potendogli stare accanto, cominciavo a vedere, a studiare cose nuove - dato che con il solo diploma mi accorgevo di avere qualche difficoltà. Caso volle che lui, a un certo punto, accettasse di passare in una grande realtà internazionale, con il ruolo di direttore tecnico del reparto oftalmologia - ruolo di assoluto prestigio - e che quindi in pochi mesi se ne andasse lasciandomi da solo.

Avevo solo ventun’anni... devo dire che all’epoca il “Gran Capo” non era molto convinto di puntare su un giovanissimo, un giorno sì

e l’altro pure mi ripeteva di aver bisogno di qualcuno più esperto, più formato... ma nel frattempo le cose procedevano. I miei studi sull’optometria iniziarono, in pratica, che ancora non c’erano gli optometristi, a Roma esisteva solo una scuola privata, a vicolo di Monte Vecchio. Passa un anno, ne passano due, le cose procedono bene, nonostante la mia giovane età...

Con l’espansione di Optariston Oftalmologia, nei primi anni 80, l’azienda divenne una tra i primi distributori di cristallini artificiali. Questo ruolo di distributori rese necessario implementare la biometria, necessaria per la misura del cristallino artificiale. Mi fu affidato

allora anche quest’ambito, che portai avanti per tantissimi anni: arrivavano i clienti, mandati dall’ospedale, effettuavamo la rilevazione biometrica, individuavamo i cristallini e li facevamo tornare con la lente corretta. Ad un certo punto acquisimmo anche un negozio che lavorava per il cinema. Ed ecco un’altra competenza, nel mondo della celluloide...

“C’è da fare il Nome della Rosa, con Sean Connery, chi possiamo mandare sul set? Mandiamoci Giuseppe... Quindi, a conti fatti, sono stato fortunato. Mi hanno fatto fare tutte queste cose, e ciascuna mi ha dato tanto. Abbiamo fatto diversi film, effetti particolari, per esempio per Patty Pravo delle lenti di scena con dipinti due fulmini, per Nino Manfrediquando fece i Picari e doveva essere ciecodelle lenti tutte bianche, pitturate a mano”...

VEDERE Arriviamo all’ipovisione...

Per quanto riguarda l’Ipovisione, partiamo dalla fine degli anni ‘90. Erano anni in cui, ancora, si parlava poco del problema, qualcuno si interessava alla maculopatia, ma non c’era Occhiali storici dalla collezione Optariston

Strumenti storici dalla raccolta Optariston

ancora nulla di strutturato. Lamberto Labella fu tra i primi a recarsi in Inghilterra, per seguire presso Keeler il corso di Ipovisione che era già attivo a quei tempi. In quel periodo, per una serie di vicissitudini, vennero a mancare alcuni referenti in Roma che già si occupavano del problema in ambito ottico-optometrico e ci venne quindi chiesto un maggior supporto, anche da parte di strutture oculistiche come l’ Oftalmico ed il Fatebenefratelli. Diciamo che l’ipovisione la puoi fare bene se conosci due cose: la prima riguarda l’uso degli strumenti che ti servono, che devi conoscere approfonditamente; la seconda è lo studio, devi sapere le dinamiche delle patologie correlate. Qual è il tipo di visione di un ipovedente con ipovisione centrale rispetto a quello con ipovisione periferica? L’ipovisione mista? Le differenze tra l’ipovedente giovane e l’anziano? Quali le esigenze principali? Diciamo che ci vuole un po’ di tempo per en-

trare in modo corretto in questo mondo. Non solo per le competenze, ma anche nell’approccio al soggetto ipovedente, alle sue problematiche, alle sue aspettative; cui bisogna dare un’attenzione particolare. Ed è per questo che si crea spesso un rapporto umano più profondo. Io devo dire che ho cercato di dare tanto, ho fatto ciò che potevo perché mi piace questo lavoro; ma so anche di aver ricevuto molto dal punto di vista dei rapporti, entrando nell’intimo di queste persone, nelle loro fragilità. Il discorso della visione spesse volte corrisponde anche in termini di qualità della vita. Dal punto di vista umano, il lavoro da fare è particolarmente importante, seguiamo persone che sono con noi da generazioni. E che cercano sempre noi per la continuazione di questo rapporto. Oltre a questo aspetto, ci occupiamo anche di altre problematiche, di casi particolari...

La Fontana

VEDERE Qualche esempio?

Giuseppe Evangelistella ...ad esempio, io mi occupo di realizzare delle “stampelle” per le ptosi. All’inizio, tanti anni fa, per questo problema, disponevamo di due sole tipologie di occhiali con lunette premontate, standard, due modelli, tutte già rifinite. Se si adattavano, se andavano bene, era tutto a posto. Ma in caso di difficoltà c’era poco da fare, se le lunette toccavano sopra l’occhio non succedeva nulla, se invece premevano sul bulbo potevano esserci diverse criticità. Quindi, a un certo punto ho cominciato a pensare ad una soluzione differente, realizzando un tondino di metallo rivestito con silicone inserito in una montatura - tecnica che realizziamo ancora oggi - valutando di caso in caso la forma dell’occhio per sagomare la stampella. Questa tecnica, sperimentata per la prima volta in un paziente ipovedente con ptosi, venne utilizzata nei due/tre anni successivi per una quindicina di casi l’anno.

Dopo questo primo periodo, quasi sperimentale, iniziò una collaborazione più strutturata sia con il Policlinico sia con il Gemelli che, nel caso il problema non fosse stato risolvibile né chirurgicamente né con un trattamento farmacologico, indirizzavano i pazienti a me per la realizzazione di questi supporti personalizzati. Stiamo logicamente parlando di una piccola nicchia. Ma per noi di grande soddisfazione: non ci si tira mai indietro, in questi casi facciamo tutto quello che compete, cercando di dare il massimo supporto. Ecco, questo è ciò che in realtà può differenziare i grandi gruppi dai centri ad elevata specializzazione come Optariston. Eravamo questo già all’inizio, non abbiamo perso la nostra personalità. Da noi non troverai mai occhiali a 50 euro, le offerte 2 al prezzo di uno. Sono differenti politiche e differenti approcci. Le persone che si rivolgono a noi lo sanno, sanno cosa possono

San Vitale, affreschi
San Vitale, ingresso

trovare nei nostri centri e quali i nostri servizi. E quindi abbiamo mantenuto, ed aumentato nel tempo, una clientela soddisfatta e fidelizzata.

VEDERE Lorenzo, sei il secondogenito di quattro fratelli (oltre a lui Lamberto, Luca e Lluis, ndr) tutti operativi in azienda, la terza generazione “Optariston”. Di voi, sei sicuramente il più portato alla comunicazione, al marketing e, in questo caso, a raccontarci la vostra realtà. A partire da questa sede di via Nazionale 246. Una vera sorpresa, perché passandoci davanti di sera, a negozio chiuso, si può solo intuire - dietro l’unica vetrina che si affaccia su strada - una sede estremamente piacevole da vedere, ricca di sorprese, potremmo dire un vero Tempio dell’Ottica (non manca neppure, tra i marmi, una suggestiva fontana) ...

È vero, è bello entrarci. E tuttavia c’è un aneddoto, a proposito di avere una sede troppo bella, una storia che risale al 1980. Quando mio nonno aprì il primo negozio su strada, in via Firenze 30. In precedenza, sempre nella stessa via ma al civico 43, Optariston si trovava al primo piano, dentro un appartamento, accanto al Ministero della Difesa e l’attività veniva fatta conoscere fondamentalmente attraverso una intensa attività di volantinaggio e passaparola.

Nell’ottanta, il cambio di sede. Una struttura bellissima rispetto alla precedente, un negozio elegante, su due piani, con arcate, inserti in ottone, marmi, pelle. Persino un piccolo ascensore interno. Talmente elegante che la gente era in soggezione, sembrava un museo e quindi all’inizio non entrava nessuno. Talmente elegante da dover essere un po’ semplificato, quasi imbruttito (e qui Lorenzo

Giuseppe Evangelistella, al centro, e, a destra, Leonardo Labella sui banchi del De Amicis

e Giuseppe sorridono, ndr...). In via Firenze siamo stati giusto 10 anni; nel 1989 abbiamo inaugurato questa sede in via Nazionale 246. Nel tempo, sono passati da noi moltissimi personaggi, dal mondo dello spettacolo alla politica, dai prelati ai registi... Dall’ex presidente della Repubblica che chiamava Giuseppe per effettuare un controllo - ma rimanendo rigorosamente nella propria auto, non voleva essere riconosciuto - alla grande attrice che, ormai ipovedente, aveva la necessità di poter continuare a scrivere e leggere copioni...

VEDERE Optariston e la contattologia...

Giuseppe Evangelistella La nostra contattologia è anche contattologia medica, abbiamo una lunga tradizione nelle lenti per cheratocono, sia di vecchia sia di nuova generazio-

ne. Anch’io ho seguito quest’ambito per tanti anni e sicuramente questa è una delle specializzazioni che ci appartengono. Va detto che, da parte nostra, ci siamo focalizzati sin dall’inizio soprattutto sulle lenti su misura. Dovete sapere che, tra le altre molte cose, Lamberto Labella fu tra i soci fondatori di Soleko, a Frosinone, ed acquisì negli Stati Uniti il marchio Urocon (poi Consol), produttore di liquidi per lenti a contatto. A un certo punto, quindi, in Optariston ci trovammo con l’ottica, l’oftalmologia, la produzione di lenti a contatto e di liquidi per lenti. Negli anni ’80 iniziammo a lavorare con lenti nostre, rigide, semirigide e morbide su misura - le usa e getta arrivarono molto dopo... - . Nel tempo le cose cambiarono, con la cessione dei rami di produzione delle lenti a contatto e dei liquidi. Mentre l’oftalmologia e l’ottica sono rimaste il nostro core business...

San Vitale, affreschi sopra l’altare

Mancava solo la produzione delle lenti oftalmiche; ma non si fece mancare il brevetto delle lenti a “cappello di prete” , lenti lenticolari per afachia. Come altrettanto brevettò alcuni liquidi per lenti, ancor oggi in produzione. Un ultimo aneddoto che riguarda Lamberto Labella. Un giorno di molti anni fa, uno degli oftalmologi romani di riferimento gli disse “Lamberto, ricorda che il futuro sarà l’ipovisione. Pensaci...” Aveva già intuito il cambiamento, l’aumento dei soggetti con ipovisione per motivi differenti come l’innalzamento dell’età media, l’incremento delle retinopatie... Era un ambito in cui, per quanto riguardava l’ottica, c’erano pochissimi esperti. Fu quello il motivo

per cui iniziò a seguire i corsi della Keeler, in Inghilterra. All’esame per Il diploma di maturità, per il quale portai anatomia, patologia e fisica, mi ritrovai come esaminatore proprio quel professore. Che logicamente io non conoscevo ancora. Argomenti il cristallino e la cataratta. Con lui ottenni il voto massimo, poi mi ritrovai a lavorarci come optometrista, mandato da Lamberto Labella, a Villa Fioretti. Ancora non applicavano cristallini artificiali, ma si occupavano di afachia. Io facevo la misurazione, tornavo in sede, lavoravo gli occhiali e li riportavo, pronti, dopo tre giorni. Perché il professore esigeva che i pazienti uscissero dalla clinica già dotati degli occhiali più adeguati...

VEDERE Lorenzo, cos’è per te Optariston, oggi?

Lorenzo Labella Diciamo che, a poco più di trent’anni di età, sono qui da relativamente poco. Ho dovuto - e devo tuttora - imparare tante cose, molto in fretta. E non sempre è semplice. Devo dire però che mi sono subito innamorato del “sistema” Optariston e

San Vitale, la scalinata su via Nazionale

questo mi ha fatto appassionare all’obiettivo di proseguire quello che mio nonno e mio padre hanno iniziato. Io ho frequentato il liceo ottico, lo storico De Amicis. Ho poi proseguito con la laurea in Comunicazione e con un master in Marketing. Il mio obiettivo, in questo senso, era ed è quello di arrivare a colmare una lacuna, la comunicazione digitale, di cui intuivo i possibili sviluppi. Di noi fratelli, Lamberto segue l’ambito oftalmologico. Io mi occupo della comunicazione con Luca, minore di due anni. E poi Lluis, il più giovane, dedicato alla gestione dei punti vendita e del personale.

VEDERE Dalla storia al futuro. Torniamo al libro. “La Nostra Storia - 70 anni di vita, di sfide, di successi -“ è il tuo contributo più recente, la tua realizzazione speciale.

Lorenzo Labella Sì, il libro. L’ho voluto fare proprio perché bisogna sempre ricordare le proprie origini, da dove si è iniziato, per non perdere mai la visione e la consapevolezza della nostra storia. C’è chi cambia in base all’opportunità, chi segue il vento del momento. Noi rimaniamo sempre esattamente coerenti al nostro modo di essere. E questo è fondamentale perché le nostre radici sono l’orgoglio di ciò che siamo e il nostro futuro. Mantenere ad alto livello la professione

dell’ottico è molto importante. Ma non sempre semplice. Ultimamente sto collaborando con la scuola di ottica, dove esiste una difficoltà oggettiva nel formare nuove classi. Ci sono stati 2, 3 anni in cui non si sono formate prime classi. A cascata, ci saranno 2, 3 anni in cui non ci saranno nuovi diplomati in ottica. E questo è un problema rilevante. È capitato di lavorare con giovani laureati di grande preparazione teorica, ma privi delle necessarie basi di ottica, di biometria. Impreparati a cose fondamentali come iI semplice montaggio di un occhiale. È vero, magari ci sono i tecnici specializzati per questo, ma lacune così sono davvero rilevanti. Se non hai fatto ottica, possono crearsi - anche per cose basiche come queste - mancanze enormi...

Giuseppe Evangelistella Personalmente ho fatto il tutor a diverse persone. Arrivavano da noi, qui, si faceva ipovisione, si preparavano le tesi. Una grande preparazione. Però, sotto un altro profilo, nella pratica potevano manifestarsi diverse mancanze. Vero è che nel nostro lavoro esistono diversi ambiti e non è detto che tutti debbano montare lenti. Ma se quella lente non sai

proprio come iniziare a lavorarla, avrai fatto tante cose, anche difficili, ma l’ottica l’avrai solo sfiorata in superficie. E questo può costituire un potenziale problema.

Lorenzo Labella Questo aspetto preoccupa. In un mondo in cui l’aspetto puramente commerciale si pone sopra alla cura del dettaglio, la professionalità è difficile. Chiunque sa utilizzare un autoref, ma pochi sanno utilizzare lo schiascopio, per esempio. Ed anche in optometria sì, hanno il forottero, ma spesso è tutto troppo automatizzato.

Giuseppe Evangelistella Se fai uno screening al volo, un autoref per dire che hai fatto ciò che dovevi, poi con quei dati si andrà a realizzare un’occhiale che dovrebbe essere benessere visivo, soddisfare le necessità, le esigenze personali. Mettere la persona unicamente davanti a una macchina può servire a poco. Di fatto, per noi, l’aspetto manuale è ancora fondamentale. Troppo spesso, oggi, l’automatismo e le procedure standardizzate diventano invece protagoniste. Ciò anche a discapito dell’approccio. Anche dal punto di vista psicologico, questo è importantissimo. Alcune volte le persone arrivano demoralizzate. Poi però inizi ad ascoltarle, spendi una parola in più, ti prendi il tempo che ci vuole, le conforti, le persone si sentono protette. E questo aspetto diventa cosa importante, la parte più umana - che, con la professionalità, è quasi tutto, alla fine -.

VEDERE Dal punto di vista privilegiato di chi da sempre parla di ottica, dobbiamo dire che oggi assistiamo con una certa frequenza ad un appiattimento nelle proposte, ad una focalizzazione sulla ricerca spasmodica del cliente, al privilegiare l’aspetto commerciale...

Giuseppe Evangelistella Diciamo che il nostro è un altro tipo di mentalità; non ci spiace partire dalle cose semplici, dalle richieste di tutti i giorni. Ma quando ci troviamo di fronte a casi difficili, particolari - come ne vediamo tanti - siamo più contenti, più stimolati. Non vogliamo usare un approccio che sia puramente commerciale. Vero è che, essendo 50 persone in Optariston, la sostenibilità economica ha una importanza molto rilevante. Ma detto questo, ciò che ci ha contraddistinto sempre è stato l’entusiasmo di fare le cose per bene. È in questo modo che fai conosce-

re la tua particolarità e l’orgoglio speciale di appartenere a qualcosa che, già quarant’anni fa, era il “Tempio dell’Ottica”.

VEDERE Lorenzo, in conclusione di intervista, cosa vedi nel domani di Optariston?

Lorenzo Labella per il domani, partiamo dall’oggi... attualmente, i nostri centri sono sei. In futuro si spera possano aumentare. Solo a condizione, però, di riuscire a mantenere lo standard elevato che c’è adesso. Nuovi centri potenzialmente si, quindi, a patto di garantire sempre lo stesso livello qualitativo. i nostri clienti sanno che non usciranno da uno dei nostri centri senza risolvere il loro problema. Perché il carico della riuscita di un progetto, dall’ occhiale alla lente a contatto, sarà sempre nostra responsabilità...

Children's Eyes

Piccoli occhi, grandi sfide: la salute visiva dei neonati pretermine

A cura di Enrica Ferrazzi enricaferrazzi@occhideibimbi.it - www.occhideibimbi.it

La nascita di un bambino è un evento straordinario, ma quando il piccolo arriva prima del previsto, le sfide da affrontare possono essere molteplici.

Tra queste, la salute visiva del neonato pretermine richiede un’attenzione particolare e un percorso di cura dedicato.

La prematurità, infatti, può comportare un maggior rischio di sviluppare problemi visivi, alcuni dei quali evidenti fin dai primi mesi di vita, altri che possono manifestarsi nel corso dell’infanzia.

La retinopatia del prematuro (ROP) è la patologia più nota e temuta: è determinata dalla fluttuazione dei livelli di ossigeno, che determina l’interruzione della crescita dei vasi sanguigni retinici; interessa con una maggior fre-

quenza i neonati con un peso inferiore a 600g alla nascita e con un età gestazionale inferiore alle 26 settimane, ma non rappresenta l’unica minaccia per la vista dei piccoli nati prima del termine.

Miopia, strabismo e alterazioni del fondo oculare sono alcune delle problematiche che possono presentarsi con una maggiore frequenza in questi bimbi.

Intervenire tempestivamente è fondamentale per garantire al bambino il miglior sviluppo visivo possibile e prevenire conseguenze a lungo termine sulla sua capacità di apprendimento, interazione sociale e qualità di vita. Ecco perché i controlli oculistici sin dalla nascita, in particolare per i neonati pretermine, sono un in-

vestimento prezioso per la salute del bambino.

Un percorso di cura completo per la salute visiva del neonato pretermine dovrebbe prevedere:

• Screening neonatale: per identificare eventuali patologie congenite o anomalie oculari.

• Visite oculistiche periodiche: con cadenza stabilita dall’oculista in base all’età gestazionale del bambino e alla presenza di eventuali fattori di rischio.

• Correzione tempestiva degli eventuali difetti visivi: attraverso l’utilizzo di occhiali, lenti a contatto o altri ausili visivi, qualora necessari.

• Trattamento specifico per la ROP: nei casi più gravi, può essere necessario ricorrere a laserterapia, terapie antiangiogenetiche intravitreali o eventuale chirurgia per preservare la vista del bambino.

• Supporto e informazione ai genitori: per aiutarli a comprendere l’importanza della cura degli occhi del loro bambino e a riconoscere eventuali segnali di allarme.

Naturalmente l’individuazione e la correzione precoce di eventuali problemi visivi, sono fondamentali per tutti i bambini, perché permettono di intervenire tempestivamente, massimizzando le possibilità di recupero e garantendo loro uno sviluppo ottimale.

Un programma di controlli visivi regolari dovrebbe includere per tutti i bambini:

• Screening neonatale: per identificare patologie congenite o problemi visivi significativi.

• Controllo intorno ai 6-12 mesi in caso di familiarità per ambliopia e per patologie oculari congenite: per valutare la salute oculare generale e l’allineamento degli occhi.

• Visite periodiche durante l’infanzia: anche in assenza di una particolare sintomatologia, ai 3 anni di vita è fondamentale per monitorare lo sviluppo visivo, identificare eventuali difetti emergenti e garantire la correzione tempestiva. E poi i controlli successivi a seconda di come stabilito dall’oculista curante.

Affidarsi a un oculista esperto in oftalmologia pediatrica è fondamentale per individuare la soluzione migliore per ogni piccolo paziente, garantendo una correzione visiva efficace e confortevole fin dai primi mesi di vita. Cruciale è anche il supporto dell’ottico/optometrista, e

dell’ortottista che devono lavorare in sinergia col medico per garantire la miglior presa in carico del bambino.

Dottoressa

MARIA ANTONIETTA STOCCHINO, oculista

Consulente scientifico del progetto Occhideibimbi

Occhi nuovi sul mondo: la sinergia tra oculista e ottico/optometrista per la salute visiva dei più piccoli

La vista è un senso in continua evoluzione, soprattutto nei primi mesi di vita. Per garantire un corretto sviluppo visivo ai neonati e ai lattanti è fondamentale un’azione congiunta tra oculista e ottico/optometrista. Anche perché le difficoltà comunicative non consentono ai piccoli pazienti di descrivere i propri sintomi, rendendo fondamentale l’osservazione attenta e la collaborazione tra i professionisti per interpretare i segnali e individuare eventuali problemi.

L’oculista, specializzato nella diagnosi e cura delle patologie oculari, effettua una valutazione completa della salute degli occhi del bambino, identificando eventuali difetti visivi o patologie. L’intervento dell’ottico/optometrista è altrettanto cruciale, in quanto traduce la prescrizione medica in un ausilio visivo personalizzato, garantendo una correzione efficace e confortevole.

O ancora l’ottico, nel suo lavoro con gli adulti, conoscendo i loro difetti visivi e sapendo della importanza della genetica nella trasmissione dei difetti refrattivi, può sensibilizzare i genitori nella necessità di un controllo visivo per il loro piccolo.

La collaborazione tra queste due figure permette di:

• Definire la prescrizione più adeguata: tenendo conto non solo del difetto visivo, ma anche dell’età del bambino, delle sue esigenze specifiche e del suo stile di vita.

• Scegliere la montatura ottimale: garantendo un’adeguata vestibilità, funzionalità e sicurezza per il piccolo paziente.

• Istruire i genitori sull’utilizzo e la cura degli occhiali: fornendo indicazioni pratiche per un corretto utilizzo e una corretta manutenzione dell’ausilio visivo.

• Monitorare l’adattamento del bambino agli occhiali: attraverso controlli periodici per valutare l’efficacia della correzione e apportare eventuali modifiche.

Un aspetto spesso trascurato, ma cruciale per l’efficacia della correzione visiva, è la scelta di montature di occhiali adatte alla conformazione del viso del bambino, alla sua età e al difetto da correggere, garantendo comfort e stabilità.

Da qui l’importanza di poter disporre di montature specifiche per neonati e lattanti, che rispettino alcune importanti caratteristiche:

• Materiali: leggeri, resistenti, ipoallergenici e atossici, per evitare irritazioni o reazioni allergiche.

• Vestibilità: stabile e confortevole, con ponte nasale progettato per adattarsi alla conformazione unica del naso del neonato, che è generalmente poco sviluppato e privo del setto prominente presente negli adulti. Le aste devono essere flessibili per adattarsi

alla crescita del bambino e prevenire scivolamenti (a tale scopo sono utili anche cordini o altri soluzioni)

• Sicurezza: priva di spigoli vivi o parti piccole che potrebbero essere ingerite, con lenti infrangibili per proteggere gli occhi da eventuali urti.

• Funzionalità: in grado di alloggiare lenti correttive adeguate al difetto visivo del bambino, consentendo una visione nitida e confortevole.

Investire nella salute visiva dei bambini fin dalla nascita è un atto di responsabilità e di amore. Lavorando in sinergia, oculista e ottico/optometrista possono contribuire a costruire un futuro più luminoso per i più piccoli, offrendo loro la possibilità di guardare al mondo con occhi pronti a scoprire tutte le sue meraviglie.

STRUMENTI UTILI PER COINVOLGERE, INFORMARE E FIDELIZZARE I CLIENTI

Gli ottici possono fare la differenza anche fuori dal centro ottico. Le pubblicazioni di Occhi dei Bimbi sono pensate per accompagnare i più piccoli (e i loro genitori) in un percorso di consapevolezza sulla salute visiva: sono materiali educativi, colorati, personalizzabili con il logo del centro ottico, perfetti come omaggio o supporto a iniziative di prevenzione.

In evidenza questo mese:

PEPITO E LA CACCIA ALLA BENDA

Un racconto illustrato, dolce e incoraggiante, pensato per accompagnare i bambini nel percorso della terapia visiva con maggiore serenità. Che si tratti di occlusione, dell’accettazione degli occhiali o della paura della visita oculistica, questa storia può diventare un prezioso alleato. Il protagonista è un piccolo leone strabico, tenero e coraggioso, che grazie all’aiuto dei suoi amici scopre come affrontare le sue paure… e trasformarle in forza. Disponibile anche in versione CAA, per bambini con difficoltà comunicative.

GLI OCCHI DEI BAMBINI

La guida completa per genitori (ma utile anche per ottici e ortottisti) sulla salute visiva in età pediatrica. Un volume autorevole e di facile consultazione, con il contributo di esperti del settore.

Per ordini, personalizzazioni o richieste: www.occhideibimbi.it info@occhideibimbi.it

FOCUS BAMBINI

Vedere bene per apprendere meglio

Intervista ai referenti nazionali del progetto “Bimbovisione”

Ci sono condizioni che possono fare la differenza nella crescita di un bambino. Tra queste, garantire una buona visione è forse una delle più sottovalutate - eppure decisiva - per l’apprendimento, la postura, l’attenzione e il benessere generale. Nel panorama della prevenzione visiva, il progetto “Bimbovisione: vedere bene per apprendere meglio” rappresenta un esempio concreto ed efficace di come gli Ottici Optometristi possano dialogare con il mondo della scuola e con le famiglie, fornendo strumenti e conoscenze accessibili a tutti. Attivo dal 2006 su iniziativa dell’Albo degli Ottici Optometristi di Federottica, “Bimbovisione” è oggi un’iniziativa consolidata che continua a rinnovarsi, coinvolgendo ogni anno centinaia di genitori, insegnanti e bambini in tutta Italia attraverso incontri gratuiti condotti da professionisti formati appositamente, con l’obiettivo di sensibilizzare alla prevenzione visiva e promuovere buone pratiche quotidiane. Abbiamo chiesto ai tre referenti nazionali — Enrico Armando, Bruno Maestrelli e Sofia Vicentini — di raccontarci i punti chiave del progetto e le sue evoluzioni.

di Manlio Valli

Quali sono le finalità principali di “Bimbovisione” e a chi si rivolge il progetto?

Enrico Armando Il progetto nasce con un duplice scopo: sensibilizzare genitori e insegnanti sull’importanza della prevenzione visiva nei bambini e diffondere pratiche corrette da adottare sia in classe sia a casa. Ci rivolgiamo principalmente ai bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e del primo ciclo della primaria, in un momento cruciale per lo sviluppo delle competenze visive. Gli incontri sono tenuti da Ottici Optometristi abilitati, appositamente formati sul progetto, che offrono gratuitamente una conferenza della durata di circa un’ora. Ogni intervento è pensato per essere pratico e immediatamente fruibile.

In che modo “Bimbovisione” si adatta ai cambiamenti in atto nella scuola e nella società?

Bruno Maestrelli Viviamo in un contesto sempre più tecnologico, dove l’uso di dispositivi digitali è precoce e pervasivo. Anche l’ambiente scolastico è cambiato, con l’introduzione di L.I.M., tablet e computer. “Bimbovisione” è un progetto vivo, che si aggiorna continuamente per restare in sintonia con questi cambiamenti. Oltre a trattare il funzionamento del sistema visivo, affrontiamo temi attualissimi come la progressione miopica, l’abuso di dispositivi digitali e la riduzione del gioco all’aria aperta. Oltre al funzionamento del sistema visivo il progetto tratta questi tre macro argomen-

ti andando ad evidenziare le conseguenze di comportamenti e utilizzi scorretti. Non ci limitiamo a informare: forniamo linee guida e suggerimenti per stimolare correttamente il sistema visivo e preservarne l’efficienza.

Come si svolge concretamente un incontro e quali strumenti vengono forniti ai partecipanti?

Sofia Vicentini Una volta che la scuola ha ricevuto l’informativa via mail e ha aderito all’iniziativa, organizziamo un incontro rivolto a genitori e insegnanti, tenuto da un Ottico Optometrista abilitato e sempre affiancato da almeno un col-

lega. L’incontro dura circa un’ora e affronta, in modo chiaro e coinvolgente, tematiche legate alla visione e alle sue implicazioni sul piano posturale, ambientale e cognitivo. Al termine, tutti i partecipanti ricevono un kit con materiale informativo utile per applicare concretamente quanto appreso. Inoltre, sul sito di Federottica è disponibile un’intera sezione dedicata a “Bimbovisione”, con brochure scaricabili, moduli di richiesta e un elenco aggiornato dei professionisti abilitati suddivisi per regione.

Grazie per averci raccontato “Bimbovisione”... e buon lavoro!

Per chiunque fosse interessato ad approfondire l’argomento, nella sezione “Bimbovisione” del sito www.federottica.org è possibile consultare i contenuti del progetto, i materiali informativi e contattare i referenti per organizzare un intervento nella propria scuola.

Active Frames cresce con te

Dalla nascita all’adolescenza con collezioni pensate per le esigenze di ogni fascia d’età

Active Frames è il brand Centro Style dedicato al benessere visivo dei bambini dalla nascita all’adolescenza creato in collaborazione con gli oculisti pediatrici.

Il brand presenta 9 collezioni studiate per le esigenze specifiche dei bambini di diverse fasce d’età, tenendo conto della conformazione del setto nasale, del comfort, della sicurezza e del mantenimento del centro ottico in ogni situazione di utilizzo.

- Active Soft Newborn, Made in Italy pensata per i neonati, ha caratteristiche uniche sul mercato di riferimento con un’offerta di 5 forme in 6 calibri dal 34 al 41. Si tratta di montature monoblocco in materiale morbido, ultraflessibile, con ponte anatomico centrale e aste avvolgenti dotate di un aggancio sul terminale dove viene abbinato un cordoncino elastico regolabile che permette il corretto mantenimento del centro ottico.

- Active One, è stata progettata creando un canalino in grado di accogliere lenti ad alti poteri, senza sporgenze, senza deformare la meniscatura ed evitandone la fuoriuscita in caso di urti.

- Active Spring, la collezione dedicata all’età prescolare, è stata ideata per ottimizzare

il comfort della calzata grazie all’utilizzo di aste avvolgenti realizzate in doppia iniezione e al ponte anatomico.

- Active Colours è dedicata alle esigenze dell’età scolare per questo è disponibile in tante forme e colorazioni pensate per soddisfare tutti i gusti. Active Memory è stata creata per garantire la massima resistenza agli urti. Active Sport è progettata per offrire la massima calzabilità e comfort durante il gioco.

- Active Blue Light è la collezione con lenti Blue Light Comfort plano già montate, dedicata a chi passa molte ore davanti ai Device digitali.

- Active Sun, la collezione sole, e Active Clip, le montature con clip on magnetico, rappresentano l’offerta dedicata alla protezione solare dedicata all’età scolare e pre-adolescente.

Le montature di Active Frames sono state analizzate dal laboratorio di Prontottica per evidenziare i modelli ideali per il montaggio delle lenti a defocus periferico. Per supportare l’ottico optometrista nella scelta di quelle adatte al montaggio di queste lenti sulla lente demo si trova il logo Myopia Control.

FOCUS BAMBINI

L’avanguardia DAI

Optical per l’età evolutiva

Freeform, defocus e protezione

L’innovazione oftalmica applicata al mondo dell’infanzia rappresenta da sempre un ambito di primaria importanza per DAI Optical e tutte le soluzioni pediatriche sono raccolte nel catalogo Child Lens

Il progetto MYOGA nasce dalla sinergia tra ingegneria ottica, tecnologia freeform e ricerca sulla gestione della miopia. Il principio alla base è l’integrazione del potere di defocus su una superficie continua che consente di generare fino a +2,5 diottrie di defocus, mantenendo una visione centrale nitida e confortevole.

La distribuzione di potere è concentrica e simmetrica, progettata per alterare in modo controllato la crescita del bulbo oculare e influenzare i meccanismi biochimici responsabili della progressione miopica. L’assenza di discontinuità o artefatti sulla superficie ottica garantisce un adattamento rapido, mentre l’ampia possibilità di personalizzazione – inclusi materiali fotocromatici e polarizzati – rende questa lente estremamente versatile.

Yoga Young è la prima lente della linea “Yoga” pensata per accompagnare il sistema visivo dalla giovane età fino alla presbiopia. Spesso definita “lente a doppio fuoco”, è progettata per migliorare la visione prossimale nei bambini, in particolare durante l’uso prolungato di dispositivi digitali a distanza ravvicinata (circa 20 cm).

Grazie alla ricalibrazione della superficie con tecnologia freeform, garantisce una zona periferica priva di astigmatismo da fasci obliqui e con un basso prisma indotto, a beneficio del comfort visivo. Pur prevedendo un supporto accomodativo minimo (+0,12 D), la distribuzione del potere risulta utile per ridurre gli squilibri sul sistema binoculare, soprattutto nei giovani portatori con ametropie elevate.

Già dai primi anni Duemila, il Centro R&S di DAI Optical ha avviato studi sull’interazione tra luce e tessuti oculari, dando origine al trattamento antiriflesso Blue Tech. Tale esperienza ha portato allo sviluppo del polimero SAFER, un materiale trasparente che offre una protezione quasi totale contro i raggi UV e la luce blu-viola ad alta intensità (cut-off a 420 nm). Si rivela particolarmente adatto per l’età pediatrica, durante la quale l’assorbimento della radiazione UV da parte dell’occhio è più elevato a causa della maggiore trasparenza dei mezzi diottrici e dell’ampio diametro pupillare. Consente di integrare la protezione alla base della lente, senza alterare la percezione cromatica.

HVS-1 Vision Screener

La rivoluzione nello screening visivo per bambini e adulti

Nel campo del benessere visivo, la prevenzione e il riconoscimento precoce dei disturbi visivi sono fondamentali per preservare la salute oculare, soprattutto nei pazienti più giovani. È qui che entra in gioco l’HVS-1 Vision Screener di Huvitz, uno strumento innovativo progettato per rendere la rilevazione delle anomalie visive rapida, accurata e confortevole.

Grazie alla sua tecnologia avanzata, l’HVS-1 permette di misurare errori refrattivi come miopia, ipermetropia, astigmatismo e strabismo in meno di un secondo e da una distanza di un metro. Questo rende il dispositivo ideale per:

• Neonati e bambini piccoli (a partire dai sei mesi), che non riescono a mantenere la posizione davanti a un autorefrattometro tradizionale.

• Adulti con mobilità ridotta, che possono essere esaminati comodamente senza doversi spostare.

La procedura non è invasiva e si svolge in un’unica misurazione, simile a uno scatto fotografico.

Uno dei punti di forza di HVS-1 è la tecnologia brevettata Focus LED, che utilizza una maggiore intensità luminosa per garantire misurazioni precise, riducendo l’influenza della luce ambientale. Questo consente risultati affidabili anche in condizioni difficili, con un’accuratezza ottimale in ambienti poco illuminati. Il design dell’HVS-1 include:

• Pattern visivi e suoni che attirano l’attenzione del bambino, facilitando la messa a fuoco sul centro dello schermo.

• Un sensore globale della fotocamera che riduce al minimo i movimenti durante la misurazione, garantendo dati stabili e accurati. Grazie a un potente processore quad-core e a sofisticati algoritmi, l’HVS-1 offre analisi affidabili basate sulla riflessione della luce retinica per rilevare eventuali anomalie di rifrazione o allineamento oculare. Il monitor IPS ad alta

FOCUS BAMBINI

risoluzione con ampia angolazione di visione consente una chiara visualizzazione dei dati da qualsiasi prospettiva.

La gestione dei dati è estremamente flessibile:

• Compatibile con lo standard DICOM

• Archiviazione fino a 7.000 pazienti, con possibilità di trasferimento rapido tramite USB, cavo o Wi-Fi

• Stampa dei report di screening semplice e immediata anche via stampante Bluetooth opzionale.

Specifiche tecniche principali

• Campo sferico: da -8.0D a +8.0D (accuratezza ±0.5D / ±1.0D)

• Campo cilindrico: da -3.0D a +3.0D (accuratezza ±0.5D / ±1.0D)

• Distanza di misurazione: 100 cm ± 5 cm

• Tempo medio di misurazione: ≤ 1 secondo.

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MYOPYA

La nuova tecnologia Filab per controllare lo sviluppo della progressione miopica

La ricerca scientifica ha dimostrato, grazie a numerosi studi condotti negli ultimi anni, la possibilità di controllare lo sviluppo miopico nella fascia dai 5 ai 17 anni grazie all’utilizzo di lenti a contatto, colliri contenenti atropina o apposite lenti oftalmiche.

Studi scientifici pubblicati su riviste scientifiche hanno evidenziato che a livello retinico è presente una maggiore densità di cellule retiniche nel meridiano orizzontale con una asimmetria neuronale anatomica, cioè la retina nasale periferica ha il 300% di cellule gangliari in più ed una densità di coni maggiore del 4045% rispetto alla retina tempiale. Studi hanno inoltre evidenziato come ci sia una maggiore crescita della lunghezza assiale in occhi miopi con refrazione basale più elevata a 20° della retina nasale ed una maggiore acuità visiva e sensibilità al contrasto nel meridiano orizzontale. Inoltre, esaminando la refrazione a 15° a 30° e a 40°, sia in zona nasale che temporale, si è riscontrato che in zona nasale si ha una maggiore ipermetropizzazione (retina temporale). È sulla base di queste evidenze scientifiche che Filab Lenti italiane ha sviluppato MYOPYA, lenti per il controllo della progressione miopica in grado di offrire una zona ottica a potere costante di 10mm nel centro geometrico e sul meridiano verticale (supporto accomodativo di 0.50 dt), ed una zona asimmetrica periferica sul meridiano orizzontale così distribuita:

• Lato nasale: inizia a 6 mm dal centro geometrico per raggiungere il massimo valore di 2.00 dt a 25 mm dal centro ottico

• Lato temporale: inizia a 4 mm dal centro geometrico per raggiungere il massimo valore di 2.50 dt a 25 mm dal centro ottico.

Queste lenti richiedono una preventiva visita oculistica, un breve periodo di adattamento e si ricorda che i migliori risultati si riscontrano con miopie di grado medio e basso.

Programma di disponibilità:

Poteri Indici Trattamenti

Sfero fino a -16.00 1.50 Tutti

Cilindro fino a -8.00 1.59

Prismi fino a 8.00 1.60

1.60 UV Protetta 420

1.60 Sunchrome UV Protetta 420

1.67 UV Protetta 420

Studio clinico prospettico, parallelo in doppio cieco, di coorte aperto

Lo studio è stato eseguito dal Centro di Ricerca

Medica per le malattie degli occhi di Helmhotz, Ministero della Salute della Russia, su un numero di 94 bambini miopi di età compresa tra i 7 ed i 14 anni, con equivalente sferico in refrazione in cicloplegia tra -1.00 dt e -6.00 dt.

Ad un gruppo sono state applicate lenti asimmetriche ed al gruppo di controllo (bambini di età simile) lenti oftalmiche monofocali standard.

La bambina nella foto è al diciottesimo mese di utilizzo delle lenti MYOPYA. Al terzo controllo non si è riscontrata nessuna progressione miopica.

LENTI PER IL CONTROLLO DELLO SVILUPPO MIOPICO

FOCUS BAMBINI

HOYA

Studi chiave sulla gestione

della miopia all’ARVO 2025

HOYA Vision Care ha annunciato nuove evidenze cliniche derivanti da tre importanti studi che evidenziano l’impatto della tecnologia D.I.M.S. delle lenti da vista MiYOSMART I risultati sono stati presentati nell’ambito del programma scientifico 2025 dell’azienda, Exploring New Frontiers in Myopia Management with MiYOSMART, durante il Congresso Annuale ARVO 2025 a Salt Lake City, Utah, USA.

I risultati più recenti dello studio clinico più lungo mai condotto sull’uso di lenti oftalmiche per la gestione della miopia hanno mostrato che l’uso continuo delle lenti MiYOSMART con tecnologia D.I.M.S. ha portato a una riduzione significativa della progressione miopica (-1.00D ± 0.41D, p=0.017) e dell’allungamento assiale (0.42 ± 0.18 mm, p=0.019) nell’arco degli 8 anni di follow-up.¹ Queste evidenze suggeriscono che l’uso continuo e a lungo termine delle lenti MiYOSMART* può migliorare i risultati nella gestione della miopia.

I risultati a 12 mesi dello studio randomizzato ASPECT hanno dimostrato che la combinazione di atropina con lenti D.I.M.S. a basso dosaggio (0,025%) ha bloccato la progressione miopica in circa il 40% dei bambini,² in aggiunta ai risultati iniziali dello studio italiano condotto dal professor Nucci nella combinazione di

atropina, allo 0,01% e lenti D.I.M.S.3 Il cambiamento medio della lunghezza assiale, parametro chiave nel monitoraggio della progressione miopica, è stato significativamente inferiore rispetto al gruppo trattato solo con atropina (0.07 ± 0.16 mm vs 0.18 ± 0.16 mm; p<0.001). Lo studio ha anche indagato la qualità della vita rispetto alle attività visive (VR-QoL), mostrando una tendenza al miglioramento della visione generale (p=0,049) e della competenza percepita (p=0,0 1) nei bambini trattati con la combinazione di lenti D.I.M.S. e atropina5

Un innovativo studio pilota ha valutato l’uso delle lenti D.I.M.S per la gestione della premiopia in bambini di 5 e 6 anni, suggerendo che la tecnologia D.I.M.S. possa offrire un effetto protettivo contro lo sviluppo della miopia in questa fascia d’età. In nove mesi, la refrazione sferica media (SER) è rimasta stabile, con una variazione annuale di +0,06D rispetto a -0,15D nel gruppo di controllo. Sebbene la lunghezza assiale sia leggermente aumentata (da 22,48 mm a 22,64 mm, p<0.01), lo spessore coroideale è rimasto stabile. Questi promettenti risultati preliminari suggeriscono che le lenti MiYOSMART potrebbero aiutare a prevenire lo sviluppo della miopia e a ritardarne l’insorgenza nei bambini pre-miopi in età prescolare, gettando le basi per future ricerche.4

1) Leung TW, et al. Comparison of Myopia Progression in Individuals Wearing Defocus Incorporated Multiple Segments (DIMS) Spectacle Lenses for Eight Years versus Shorter Durations. Poster number A0113. Presented 6th May, ARVO 2025.

2) Guemes-Villahoz N, et al. Atropine and Spectacle lens Combination Treatment (ASPECT): 12-month results of a randomised controlled trial for myopia control using a combination of Defocus Incorporated Multiple Segments (DIMS) lenses and 0.025% atropine. Poster number B0466 . Presented 7th May, ARVO 2025.

3) Nucci P, Lembo A, Schiavetti I, et al. A comparison of myopia control in European children and adolescents with defocus incorporated multiple segments (DIMS) spectacles, atropine, and combined DIMS/atropine. PLoS ONE. 2023, 18(2):e0281816. doi. org/10.1371/journal.pone.0281816

4) Yang HY, Tsai DC. Efficacy of Defocus Incorporated Multiple Segments (DIMS) Lenses in Retarding Myopic Shifts Among PreMyopic Preschoolers: Nine-Month Results of a Pilot Study. Poster number A0104. Presented 7th May, ARVO 2025.

5) Garcia EH, et al. Vision-related quality of life in myopic children using combination treatment with atropine and DIMS (Defocus Incorporated Multiple Segments) spectacle lenses: 12-month results. Poster number A0297. Presented 5th May, ARVO 2025.

LA SOLUZIONE CHE HA RIVOLUZIONATO

LA GESTIONE DELLA MIOPIA.

La sua efficacia nel rallentare la progressione miopica è sostenuta da oltre 50 pubblicazioni scientifiche e riconosciuta da Ottici-Optometristi e Classe Medica È ideale per tutte le esigenze dei giovani miopi anche in esterni con l’esclusiva versione fotocromatica Chamaleon

Continuiamo ad agire insieme, prendendoci cura del benessere visivo dei giovani con MiYOSMART. miyosmart.it - Seguici su:

BAMBINI

Ital-Lenti Kids: protezione su misura

Soluzioni oftalmiche per ogni esigenza visiva infantile

La vista dei bambini è un bene prezioso e va protetta fin dai primi anni di vita. Ital-Lenti, con una lunga esperienza nel campo delle lenti oftalmiche, ha creato una linea dedicata proprio ai più piccoli: il catalogo Kids. Questa gamma è pensata per rispondere alle esigenze specifiche dei bambini, accompagnandoli nella crescita con soluzioni innovative e personalizzate

Uno dei disturbi più diffusi è la miopia, sempre più comune. Ital-Lenti ha sviluppato le lenti Myopica che, grazie alla tecnologia a defocus periferico, aiutano a rallentare l’avanzamento della miopia nei più giovani, correggendo il difetto visivo e contribuendo a contenerne l’evoluzione nel tempo.

Molti bambini passano ore davanti a schermi di tablet, smartphone e computer, esponendo gli occhi a luce blu e raggi UV. Le lenti Retina Kids usano un materiale speciale che filtra completamente le radiazioni ultraviolette e la porzione dannosa della luce blu, proteggendo la salute visiva e riducendo l’affaticamento.

Per difetti visivi complessi come ipermetropie elevate o astigmatismi, le lenti Open Kids offrono visione nitida e comfort, anche in versione fotocromatica Transitions® GenS™, adattandosi automaticamente alla luce e garantendo protezione solare.

Per combattere lo stress visivo da attività prolungate a distanza ravvicinata, Ital-Lenti propone le lenti Pro Studio, che alleviano l’affaticamento oculare durante studio, lettura o uso del computer, offrendo un valido supporto per mantenere il comfort visivo e ridurre lo sforzo accomodativo.

In casi particolari, come cataratta congenita o necessità di rieducazione visiva a causa di strabismi, Ital-Lenti propone soluzioni specifiche come Ultravision Kids, Pro Executive, Bifo Digital Kids e Bifo 45 Kids, pensate per correggere difetti visivi gravi e supportare lo sviluppo visivo.

Tutte le lenti della linea Kids sono realizzate con materiali leggeri e resistenti, adatti alla vita quotidiana dei bambini. Sono disponibili con trattamento antiriflesso e indurente, per aumentare la durata e resistere a graffi e impurità.

Ital-Lenti presenta il catalogo Kids: lenti oftalmiche studiate per proteggere la vista dei più piccoli.

Con soluzioni innovative come le lenti Myopica per la gestione della miopia e le lenti con polimero Retina per la protezione dalla luce blu, ogni esigenza visiva è al centro dell’attenzione.

Comfort, protezione e qualità in ogni lente, per accompagnare la crescita e il benessere visivo dei bambini. Scopri il mondo Kids di Ital-Lenti: pensato per i più giovani, con la qualità garantita di sempre. www.itallenti.com

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Rodenstock MyCon®

Controllo efficace della miopia nei bambini con tecnologia HAPD™

La miopia infantile è in aumento in tutto il mondo, favorita da stili di vita che spingono i bambini a trascorrere molte ore davanti a schermi e dispositivi digitali. Questo trend ha sollevato un’esigenza sempre più sentita tra i professionisti della visione: intervenire in modo proattivo per proteggere la vista dei più giovani anche in prospettiva futura.

A questa esigenza risponde Rodenstock, con le lenti MyCon® e MyCon® 2, progettate specificamente per il controllo attivo della miopia. Basate sulla tecnologia HAPD™ (Horizontal Asymmetrical Peripheral Defocus), le lenti offrono un approccio che va oltre la semplice correzione: da un lato garantiscono una visione nitida centrale, dall’altro agiscono sulla zona periferica per ridurre lo stimolo all’allungamento assiale del bulbo oculare, uno dei principali fattori nella progressione miopica¹.

A differenza delle lenti monofocali tradizionali, che possono favorire lo sviluppo miopico², le MyCon® dimostrano una comprovata efficacia

clinica. Uno studio europeo ha evidenziato una riduzione media del 40% della progressione miopica nei bambini tra i 6 e i 14 anni⁴. Risultati ulteriormente confermati da un programma PMPF svolto in Spagna su 158 bambini: riduzione della progressione refrattiva tra il 47% e il 64%, e fino al 55% di riduzione dell’allungamento assiale, in un periodo di 12 mesi².

Le lenti sono pensate per la vita quotidiana dei bambini: leggere, sottili, facili da indossare fin da subito e compatibili con qualsiasi montatura. Disponibili anche in versione fotocromatica, vista-sole e polarizzata, coprono le esigenze visive dai 6 ai 14 anni. La versione MyCon® 2 offre una personalizzazione ottimizzata sulla base della montatura in posizione d’uso, per una visione ancora più confortevole.

Scegliere MyCon® significa offrire ai giovani portatori una soluzione preventiva concreta, un investimento nel benessere visivo e un supporto efficace per ridurre il rischio di patologie oculari associate alla miopia progressiva³.

¹ Brennan, Noel A., et al. “Efficacy in myopia control.” Progress in retinal and eye research 83 (2021): 100923.

² Rodenstock. Rodenstock MyCon White Paper Compendium. 2025. (https://www.rodenstock-pro.com/com/mycon-whitepaper)

³ Tabernero J, et al. Vision Res. 2009.

⁴ Tarutta EP, et al. Vestn Oftalmol. 2019;135(5):46-53

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Lenti facili da usare, confor tevoli ed e caci. Decise con la miopia, amiche dei bambini.

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STEPPER EYEWEAR amplia la linea ‘Start’

Nuovi modelli in titanio e nuovo design pensato per gli adolescenti

STEPPER EYEWEAR annuncia un’importante evoluzione della sua collezione ‘Start’, lanciando nuovi modelli pensati per gli adolescenti e introducendo montature in titanio ultraleggero. L’iniziativa conferma l’impegno del brand nella creazione di occhiali tecnicamente avanzati e su misura per le esigenze visive delle nuove generazioni.

Nata dalla collaborazione con la dottoressa Alicia Thompson, esperta di antropometria facciale pediatrica, la collezione Start si basa su un approccio scientifico al design: il sistema Alpha Fit, fiore all’occhiello della linea, suddivide la gamma in sei fasce d’età – dai neonati fino ai 14 anni – per garantire una vestibilità ergonomica, stabile e confortevole in ogni fase dello sviluppo.

La novità più rilevante è l’introduzione del titanio, materiale scelto per la sua leggerezza, resistenza e compatibilità con le pelli più sensibili. Una soluzione ideale per adolescenti dinamici che necessitano di occhiali robusti ma praticamente impercettibili sul viso. Il titanio,

già ampiamente utilizzato nell’ottica professionale per adulti, viene così proposto anche in una versione progettata appositamente per i più giovani, confermando l’attenzione di STEPPER EYEWEAR per l’innovazione accessibile a tutte le età.

“Fin dall’inizio, la nostra missione è stata quella di unire scienza, comfort e design per migliorare la vita delle persone attraverso una visione migliore,” afferma Hans Stepper, fondatore del marchio. “Con l’espansione della linea Start, manteniamo il nostro impegno: offrire a bambini e adolescenti occhiali che uniscono vestibilità impeccabile, performance elevate e un design accattivante.”

Con un assortimento ancora più ampio e una costante attenzione alla precisione clinica e alla vestibilità su diverse morfologie facciali, la collezione STEPPER Start si conferma tra le proposte più avanzate nel panorama dell’occhialeria per bambini e adolescenti.

Una linea progettata per accompagnare la crescita, offrendo soluzioni visive affidabili, di alta qualità e in grado di adattarsi alle esigenze di ogni fase dello sviluppo.

FOCUS BAMBINI

Lenti Stellest®: confermata l’efficacia nel rallentare la miopia fino ai 19 anni

I nuovi dati clinici a sei anni confermano l’impatto duraturo delle lenti Essilor® Stellest® sulla progressione miopica. In parallelo, il dibattito della Myopia Awareness Week 2025 rilancia il ruolo cruciale delle famiglie e della prevenzione.

I risultati dello studio clinico di sei anni sulle lenti Essilor® Stellest® segnano un punto fermo nella gestione della miopia evolutiva. Presentati recentemente da EssilorLuxottica, i dati dimostrano che le lenti, sviluppate con tecnologia HALT, continuano a rallentare in modo significativo la progressione della miopia e l’allungamento assiale oculare anche in adolescenza, fino all’età di 19 anni. Avviata nel 2018 su un campione di bambini tra gli 8 e i 13 anni, la sperimentazione ha proseguito fino al sesto anno, confermando un rallentamento medio della progressione mio-

pica di 1,95 diottrie (57%) e dell’allungamento assiale di 0,81 mm (52%), rispetto a un gruppo di controllo estrapolato con lenti monofocali. Anche i dati a cinque anni, pubblicati sulla rivista Eye and Vision, evidenziano che l’impiego delle lenti Stellest® consente di ritardare la progressione di circa tre anni e riduce drasticamente il rischio di sviluppare miopia elevata (dal 38% al 9%).

“I dati a lungo termine consolidano l’efficacia di questa soluzione nella gestione clinica della miopia – ha dichiarato il Dr. Björn Drobe, responsabile R&D di EssilorLuxottica – e rafforza-

Alessandra Barzaghi

no il valore delle strategie di controllo miopico basate su evidenze scientifiche robuste.”

Questi risultati hanno fatto da cornice al dibattito organizzato da EssilorLuxottica in occasione della Myopia Awareness Week 2025, svoltosi al Tortona Experience Center di Milano. L’incontro ha messo al centro il ruolo della famiglia nella prevenzione e nella gestione della miopia infantile, in un contesto italiano che vede oltre il 35% dei minori sotto i 14 anni già miopi. Tuttavia, solo un genitore su tre sa cos’è la miopia e l’85% ignora le soluzioni oggi disponibili.

L’evento, moderato dalla giornalista Lorena Bianchetti, ha visto la partecipazione di figure multidisciplinari, tra cui:

• Prof. Paolo Nucci, Professore Ordinario di Oftalmologia Università di Milano, Presidente SIOPS, Consigliere SISO

• Dott.ssa Carla Tomasini, Pediatra e Nutrizionista Infantile

• Prof. Francesco Bandello, Direttore della Clinica Oculistica Università Vita-Salute San Raffaele Milano, Presidente CONPROSO, Consigliere SISO

• Giancarlo Montani, Ottico-Optometrista, Docente all’Università del Salento

• Enrica Ferrazzi, Founder di Occhi dei Bimbi

• Orsola Baggio, Co-founder GoMamiGo

• Dott.ssa Elena Maffezzoni, Ortottista, Clinica San Giuseppe Milano

• Michele Allamprese, Direttore Esecutivo APMO, Associazione Pazienti Malattie Oculari

• Alessandra Barzaghi, Marketing Director Lenses Wholesale EssilorLuxottica Italia.

“Il punto di partenza deve essere una maggiore consapevolezza – ha spiegato la pediatra Carla Tomasini –. Troppo spesso la salute visiva è trascurata, sebbene i primi anni di vita siano cruciali per lo sviluppo oculare.” Tra i messaggi chiave emersi: l’importanza di stare all’aria aperta almeno due ore al giorno, ridurre l’uso eccessivo dei dispositivi digitali e osservare precocemente eventuali segnali visivi anomali.

Il Professor Paolo Nucci ha evidenziato il ruolo dell’oculista pediatrico anche in fase di premiopia, mentre Giancarlo Montani ha illustrato le più recenti linee guida internazionali dell’IMI, che riconoscono le lenti HALT tra le soluzioni più efficaci oggi disponibili.

Al talk hanno partecipato, oltre a medici e professionisti dell’ottica, anche protagoniste attive nella sensibilizzazione, come Enrica Ferrazzi, fondatrice della community educativa “Occhi dei Bimbi” nata dalla sua esperienza personale con sua figlia che ha ricevuto una diagnosi tardiva di ambliopia, e Orsola Baggio, co-founder di GoMamiGo. Le loro testimonianze hanno rafforzato l’idea che prevenzione e informazione debbano partire dalle famiglie, coinvolte attraverso linguaggi chiari, iniziative sul territorio e strumenti educativi accessibili. “Con progetti come l’opuscolo Missione Occhi dei Bimbi vogliamo portare la cultura della prevenzione visiva in tutte le case,” ha concluso Alessandra Barzaghi, Marketing Director Lenses Wholesale EssilorLuxottica Italia. “La miopia non è solo un difetto refrattivo: è una sfida di salute pubblica che richiede l’impegno congiunto di aziende, istituzioni e famiglie.”

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Miopia infantile: nuove conferme cliniche sull’efficacia delle lenti ZEISS

MyoCare

Dal congresso ARVO 2025 arrivano dati aggiornati da Asia ed Europa

Le lenti ZEISS MyoCare confermano la loro efficacia nel rallentare la progressione miopica nei bambini, con dati positivi provenienti da due studi multicentrici attualmente in corso in Cina e in Europa, presentati al congresso ARVO 2025.

Nel campione asiatico, dopo 24 mesi di utilizzo, ZEISS MyoCare ha dimostrato una riduzione media della progressione miopica di 0,44 diottrie e 0,20 mm di allungamento assiale rispetto alle lenti monofocali. Anche la versione MyoCare S ha mostrato risultati significativi, con un rallentamento medio di 0,41 diottrie e 0,17 mm.

In Europa, i dati raccolti a 12 mesi indicano che ZEISS MyoCare ha rallentato la progressione della miopia in media di 0,21 diottrie e 0,14 mm. Inoltre, ha contribuito a ridurre il rischio di un

peggioramento rapido, dimostrando efficacia anche in pazienti con diversa storia clinica pregressa.

Nonostante la progressione iniziale risulti mediamente più elevata nei bambini asiatici, l’efficacia delle lenti si conferma in entrambe le popolazioni, sottolineando il potenziale di un approccio condiviso e globale alla gestione della miopia infantile.

Uno dei dati più rilevanti emersi dallo studio europeo riguarda il comfort nell’adattamento: l’84% dei bambini ha riferito un adattamento completo alle lenti entro tre giorni. Inoltre, oltre il 90% ha dichiarato una visione nitida sia da lontano che da vicino, anche durante le attività quotidiane e sportive. Questo conferma l’importanza della compliance nel trattamento, che si traduce in una maggiore efficacia nel controllo della progressione miopica. Queste nuove evidenze rafforzano il posizionamento delle lenti ZEISS MyoCare come soluzione clinicamente validata, capace di coniugare efficacia, comfort e adattabilità nei percorsi di gestione visiva per l’età pediatrica.

Safilens in prima linea contro la miopia giovanile

Screening visivo per i giovani del Pescara Calcio

Dopo l’attività dello screening delle scuole a Roma, ora Safilens continua l’attività di prevenzione visiva giovanile nel settore sportivo. Si è concluso infatti il progetto di screening visivo rivolto ai giovani atleti del settore giovanile del Pescara Calcio, promosso da Safilens in collaborazione con ADRICESTA Onlus, l’U.O.C. di Oculistica della ASL di Pescara, diretta dal dott. Michele Marullo, e la società sportiva biancazzurra.

L’iniziativa, che ha coinvolto 275 ragazze e ragazzi tra i 12 e i 18 anni tesserati con il settore giovanile del Pescara, si è svolta in tre giornate consecutive a fine maggio presso il centro sportivo “Poggio degli Ulivi” di Città Sant’Angelo.

Attraverso una serie di test non invasivi, i partecipanti sono stati sottoposti ad anamnesi visiva, misurazione dell’acuità visiva monoculare

e binoculare, valutazioni ortottiche e prove di lenti a contatto, con l’obiettivo di individuare precocemente eventuali difetti visivi non diagnosticati. Lo screening non sostituisce una visita oculistica completa, ma rappresenta uno strumento efficace per avviare percorsi di approfondimento, soprattutto in ambito sportivo dove la qualità della visione incide direttamente sulle prestazioni e sulla sicurezza.

La collaborazione tra realtà sanitarie, associative e sportive ha permesso di unire competenze e risorse, valorizzando l’importanza della prevenzione visiva anche fuori dall’ambiente scolastico. Come sottolineato dai promotori del progetto, una buona visione è un pilastro per una crescita armoniosa, incide sull’apprendimento e supporta il corretto sviluppo visuomotorio.

L’iniziativa segue altri progetti analoghi già realizzati da Safilens e segnala il crescente impegno dell’azienda nel promuovere la cultura della prevenzione visiva tra i più giovani, anche attraverso lo sport.

Tête à Lunettes by Caroline Abram è il marchio per bambini firmato Caroline Abram Propone una collezione allegra e alla moda, pensata appositamente per i più piccoli. Caroline reinventa i modelli iconici dei marchi Caroline Abram e Talla Eyewear, adattandoli ai volti dei bambini grazie alla sua linea Mini. Montature colorate, comode e piene di carattere, affinché anche i bambini possano avere il proprio stile!

I TITANFLEX Kids di Eschenbach Optik sono allegri, colorati, cool e flessibili, compagni ideali per i bambini.

Sono realizzati in Titanflex di alta qualità, leggero come una piuma, confortevole senza stringere e straordinariamente resistente.

I modelli in titanio, oltre alla montatura sottilissima e leggera, hanno colori spensierati come il blu oceano, verde o rosa e i terminali colorati trasparenti.

I nuovi modelli Mobility Kids 2025 accompagnano i piccoli ciclisti adattandosi perfettamente sotto il casco.

mod MINI SPRITZ 1 2048

INVU presenta la sua ultima collezione di occhiali da sole per bambini per la stagione estiva, che offre protezione UV al 100% e lenti polarizzate di alta qualità per la massima sicurezza degli occhi e una visione perfetta. Progettata pensando allo stile e al comfort, la collezione è dedicata a bambini da 0 a 15 anni, garantendo massima protezione per tutte le età.

Inoltre, i giovani trend setter possono ora scegliere di avere gli occhiali abbinati a quelli dei loro genitori grazie ai modelli ultra-cool “Mini Me” di INVU, perfetti per i piccoli fashionisti in erba che amano lo stile matchy-matchy.

Combinando la tecnologia delle lenti e delle montature di Swiss Eyewear Group con un design giocoso, INVU rende la protezione degli occhi dai raggi solari elegante, divertente e spensierata per tutta la famiglia.

Per il 2025 il brand francese IZIPIZI presenta nuove forme e palette cromatiche per adulti e bambini, in un perfetto equilibrio tra stile, comfort e funzionalità. Le novità arricchiscono le collezioni permanenti, confermando la visione del brand: rendere l’eyewear un’esperienza quotidiana e accessibile. Tra i nuovi colori Kids: Pear, verde vivace; Lilac, lilla brillante; Tortoise, motivo tartarugato in sfumature caramello e cioccolato.

Le nuove collezioni Kids e Teens di J.F. REY celebrano la fantasia e la vivacità dell’infanzia. Per i più piccoli, forme giocose e acetati creativi evocano sogni e leggerezza. Le montature in metallo, invece, si distinguono per un design essenziale e contemporaneo, pensato per sedurre gli adolescenti attenti allo stile.

FOCUS BAMBINI

KNCO propone sette collezioni per bambini da 0 a 14 anni, con montature tecniche, resistenti e di tendenza. Dai modelli Kaliboo (0-36 mesi), ponte regolabile in silicone e acciaio chirurgico, aste biodegradabili, cerniera flessibile e cordino ultra resistente, a Pitchounes e Pitchounettes (2-6 anni), dal design sportivo e dettagli curati, fino a Catimini e Jacadi, ispirate al fashion. Non mancano le collaborazioni con Harry Potter, DC Comics con i suoi eroi Batman, Superman e Wonder Woman e l’innovativa Karavan Kids (3-8 anni), il cui modello GEO è stato nominato al Silmo d’Or 2023. Comfort, sicurezza e stile per ogni fase della crescita visiva.

KARAVAN KIDS KKZIGZAG38-By-A

mod Bianca e Leon

Lacoste Eyewear for Kids propone due colorati modelli da vista — L3661 per bambino e L3662 per bambina — che uniscono un design giocoso a elementi all’avanguardia. Realizzate in materiale bio-iniettato, queste montature sono leggere, eco-sostenibili e caratterizzate da una parte frontale fluorescente, che si illumina al buio, aggiungendo un tocco divertente a ogni avventura.

Le aste sono arricchite da una sezione girevole in gomma decorata con tre strati di colori vivaci e l’iconico motivo petit piqué. Questo effetto “color-twist” permette ai bambini di personalizzare gli occhiali ruotando le aste per svelare colori diversi, stimolando creatività ed espressione personale.

Entrambi i modelli presentano il caratteristico logo del coccodrillo Lacoste sulle aste e sono disponibili in una ricca gamma di colori trasparenti.

LOOKKINO, la linea di occhiali per bambini firmata LOOK, è progettata per accompagnare la crescita visiva e supportare le lenti a controllo della miopia. Il progetto Lookkino Myopia Management rispetta i tre requisiti chiave: centratura precisa, stabilità nei tre punti di appoggio e regolazione dell’angolo pantoscopico. Le montature, interamente made in Italy, sono realizzate con materiali esclusivi come NIL e XINOX, atossici e riciclabili, e dotate di dettagli ergonomici pensati per il benessere visivo dei più piccoli.

LOOKKINO mod LEO 3

FOCUS BAMBINI

Le nuove montature da vista e da sole della GUESS Kids Collection sono caratterizzate da colori vivaci e design stravaganti, che traggono ispirazione da farfalle, cuori e motivi animalier.

MINI GUMMY PLD 8064/S

Polaroid presenta la linea KIDS con tre collezioni da sole pensate per comfort, stile e sostenibilità. “Mini Gummy” (7-10 anni) offre occhiali da sole flessibili, leggeri e dagli abbinamenti cromatici vivaci. “Super Smart” (7 – 10 anni) propone modelli da sole e vista trendy, in materiali eco-friendly, con pattern e nuance divertenti. Per i più piccoli (4-6 anni), “Extra Flex” garantisce comfort quotidiano grazie a aste flessibili, naselli regolabili in rubber che seguono la crescita del volto e lunghi terminali morbidi progettati per aderire perfettamente dietro alle orecchie dei più piccoli, offrendo stabilità e comfort tutto il giorno.

Il 22 novembre 1995, trent’anni fa, il pubblico conobbe un cowboy affettuoso e un impavido ranger spaziale in Toy Story, il primo lungometraggio realizzato da Pixar Animation Studios. Per celebrare l’eredità di questo film rivoluzionario, Ray-Ban Kids ha creato una edizione speciale dedicata a questo anniversario: la collezione Ray-Ban | Disney and Pixar Toy Story con modelli da vista e da sole ispirati a Buzz Lightyear, con stampe audaci sulle aste e vivaci combinazioni di colori verde e blu — tutti realizzati con materiali bio-based per un futuro più sostenibile.

La collezione Kids di ReForm Eyewear integra una nuova tecnologia con materiali a memoria di forma, in grado di ritornare alla forma originale dopo ogni sollecitazione. Le montature, brevettate in oltre 100 paesi, sono flessibili, resistenti agli urti e ideali per lo stile di vita attivo dei bambini. Comfort elevato grazie alla distribuzione ottimale del peso, colori vivaci e design giocosi. Il materiale bio-based al 45% garantisce sostenibilità e durata, nel rispetto dell’ambiente.

FOCUS BAMBINI

Il modello iGreen IGV10.18 è un occhiale della linea iGreen di Thema Optical, rotondo, leggero e coloratissimo con pratici clip-on che lo trasformano in un attimo in un occhiale da sole. Dotato di due clip-on da sole, è pensato per accompagnare i più piccoli in ogni momento della giornata.

Un occhiale che guarda al loro futuro perché è eco-friendly, in materiale di origine naturale, a basso impatto ambientale.

Da oltre 15 anni stileItaliano è al fianco di bambini e ragazzi, con l’obiettivo di creare occhiali che uniscano stile, comfort e sicurezza in ogni dettaglio. La collezione Fede ne è l’esempio perfetto: forme squadrate e un frontale ricercato si fondono con incollaggi vivaci, dove i colori si incontrano in armonia.

Le aste flex accompagnano ogni movimento con leggerezza e resistenza, mentre l’angolo pantoscopico regolabile assicura una vestibilità sempre precisa, garantendo una visione corretta. L’acetato 100% italiano, affidabile, anallergico e durevole, garantisce qualità e sicurezza nel tempo.

A completare il tutto, un tocco di allegria: l’incollaggio sulle aste, brillante e colorato che rende ogni montatura unica e speciale.

mod Fede 5028

IPS Servizi e il futuro della logistica ottica

Nel settore dell’ottica, la logistica non è solo un aspetto operativo, ma un fattore strategico che può fare la differenza in termini di efficienza e soddisfazione del cliente. IPS Servizi, leader in Italia nella logistica distributiva per il comparto ottico, sta ridefinendo gli standard del settore con un approccio innovativo e dinamico. Per capire meglio questa evoluzione, abbiamo incontrato Emanuele Notaro, Chief Commercial Officer di IPS Servizi, che ci ha raccontato la filosofia aziendale e l’ultima novità: il portale IPS Plus.

IPS Servizi: logistica su misura per l’ottica

“IPS Servizi nasce con l’obiettivo di rendere la logistica un valore aggiunto per il settore ottico, non solo un semplice servizio di distribuzione” ci spiega Notaro. “Oggi, la rapidità e la precisione nelle consegne sono cruciali per ottici e aziende, ed è su questo che lavoriamo costantemente, innovando e digitalizzando ogni fase del processo”.

L’azienda ha costruito la sua leadership offrendo soluzioni personalizzate, studiate appositamente per le esigenze di chi opera nel mondo dell’ottica, dai grandi brand ai piccoli negozi indipendenti. L’obiettivo è garantire consegne rapide, tracciabili e sicure, con una gestione intelligente dei resi e un flusso di distribuzione sempre sotto controllo. La tecnologia gioca un ruolo chiave in questo scenario, permettendo di ottimizzare il processo distributivo e di rispondere in tempo reale alle richieste del mercato.

“Negli ultimi anni, il settore dell’ottica ha subito un’accelerazione notevole dal punto di vista della digitalizzazione, e la logistica non può restare indietro”, aggiunge Notaro. “Per questo motivo, investiamo costantemente in strumenti che rendano la gestione delle spedizioni più fluida e accessibile, sia per i negozianti che per i grandi player del settore”.

IPS Plus: un ecosistema digitale per il controllo delle spedizioni

L’ultima evoluzione della strategia IPS Servizi è il portale IPS Plus, una piattaforma progettata per offrire un controllo totale sulle spedizioni.

“IPS Plus è una soluzione potente e versatile, nata per semplificare la logistica di ottici e fornitori” afferma Notaro. “Grazie alla sua interfaccia intuitiva, ogni cliente può monitorare le proprie spedizioni in tempo reale, riducendo del 25% i contatti generati dalle spedizioni e ottimizzando i flussi operativi”.

Uno dei punti di forza del portale è il tracking avanzato, che permette agli utenti di seguire l’intero percorso delle spedizioni con aggiornamenti in tempo reale. Inoltre, IPS Plus introduce un sistema innovativo per la gestione dei resi, che può essere completamente automatizzato o gestito in modo personalizzato con pochi click.

“Abbiamo pensato a ogni aspetto della user experience, per offrire una piattaforma davvero funzionale e adatta alle esigenze del settore”, sottolinea Notaro. “Dal tracking alla gestione dei resi, tutto è stato studiato per migliorare

A cura di Manlio Valli

il lavoro quotidiano di chi opera nel mondo dell’ottica, con un’attenzione particolare alla semplicità d’uso e all’efficienza operativa”.

IPS Plus offre tre diverse modalità di gestione dei resi: un sistema libero, in cui il cliente inserisce i codici di autorizzazione; un’opzione di autorizzazione gestita da un operatore; e un meccanismo di autorizzazione automatica. Queste soluzioni permettono di ridurre drasticamente i tempi di gestione, migliorando l’efficienza e riducendo le interruzioni nel processo di vendita.

Innovazione e flessibilità per il futuro

Oltre alle funzioni di tracking e gestione resi, IPS Plus offre strumenti di reportistica avanzata, che permettono di analizzare i flussi logistici e ottimizzare le operazioni. Le aziende possono personalizzare le notifiche con alert e banner, ricevendo segnalazioni in tempo reale su operazioni da completare o comunicazioni di servizio. Grazie a queste funzionalità, IPS Plus non è solo un portale di gestione delle spedizioni, ma un vero e proprio hub digitale in grado di fornire dati utili per migliorare la strategia aziendale.

“Oggi i dati sono essenziali per prendere decisioni informate e ottimizzare i processi”, spiega Notaro. “Con IPS Plus, vogliamo offrire uno strumento che non solo semplifica la gestione logistica, ma aiuta anche a comprendere meglio il comportamento della propria rete distributiva, individuando aree di miglioramento e opportunità di crescita”.

Guardando al futuro, IPS Servizi continuerà a investire in tecnologie innovative per migliorare ulteriormente i propri servizi. L’obiettivo è rendere la logistica sempre più efficiente,

flessibile e personalizzabile, rispondendo con tempestività alle esigenze di un settore in continua evoluzione.

“Il nostro obiettivo è quello di offrire non solo un servizio di consegna, ma un vero e proprio ecosistema logistico che consenta agli ottici di lavorare con maggiore efficienza e competitività”, conclude Notaro. “La logistica è un elemento chiave del successo nel retail ottico e IPS Servizi vuole essere il partner di riferimento per accompagnare il settore in questa trasformazione digitale”.

Con un’azienda in costante evoluzione e un team giovane e dinamico, IPS Servizi continua a dettare il passo dell’innovazione nella logistica per l’ottica. IPS Plus rappresenta un nuovo capitolo di questa storia, portando maggiore controllo, flessibilità ed efficienza a tutti i professionisti del settore. L’ottica di domani sarà sempre più connessa, veloce e tecnologica, e IPS Servizi è pronta a guidare questo cambiamento.

Sel Optical Colora la tua estate

con Sel Optical

Le colorazioni sono da sempre uno dei “company keys product” dell’azienda. All’inizio degli anni 80 nasceva a Pontelangorino (FE) la divisione filtri con il primo stabilimento produttivo di filtri solari, al quale ha fatto seguito dopo poco tempo la divisione oftalmica con il secondo stabilimento a Pontemaodino di Codigoro (FE) incentrato sulla produzione di lenti oftalmiche e trattamenti.

Oggi Sel Optical è uno dei primari fornitori di filtri solari per i più rinomati brand di montature che rinnovano la fiducia nella produzione Made in Italy, nella completa gamma in CR39, in Nylon, Polarizzati e TAC.

Tutto il know how sui filtri solari viene utilizzato anche sulle lenti correttive vista-sole sia di stock che RX con una innovativa tecnologia di colorazione specifica realizzata per i materiali base, ma soprattutto per le lenti ad alto indice, progettata per garantire una colorazione stabile e duratura nel tempo.

Ne deriva un davvero completo campionario colori con infinite combinazioni applicabili su tutte le tipologie di lenti e materiali.

I colori SEL Optical sono anche personalizzabili su richiesta del cliente con trattamenti aggiuntivi come specchiature o flashature, studiati appositamente per chi pratica attività all’aperto.

Per l’estate 2025 l’azienda presenta una nuova collezione di “Colorazioni Pastello”, pensate per chi desidera aggiungere un tocco di personalità al proprio look.

Novità anche nel campo dei trattamenti: per assicurare alle proprie lenti una più lunga durata nel tempo e una maggiore resistenza a usura e sporco, SEL Optical offre diverse tipologie di trattamenti, che integrano tecnologie all’avanguardia. Tutti i trattamenti inoltre sono garantiti 3 anni.

LENTE + COLORE + A-KROM = SELECTA COLOR A-KROM

In abbinamento con le colorazioni (e con le lenti fotocromatiche) il reparto ricerca e sviluppo ha realizzato l’innovativo trattamento A-KROM, che grazie alla sua caratteristica di “Acromaticità” (cioè senza riflessi residui) conferisce alla colorazione delle lenti una maggiore brillantezza, migliorando l’estetica senza compromettere la performance.

A supporto dei partner commerciali l’azienda mette a disposizione dei KIT di materiali di comunicazione per i punti, utilizzabili anche in formato digitale per i social e media e specifiche promozioni consumer a supporto commerciale e marketing dei prodotti.

collezione “Colorazioni Pastello”
KIT materiali di comunicazione

Bayria Eyewear

Bayria Eyewear presenta Amman

un’ode allo sguardo magnetico della Marchesa Casati

Eccentrica, enigmatica e visionaria, la Marchesa Luisa Casati rivive nella nuova limited edition di Bayria Eyewear, “Amman” (che era il suo nome da nubile), che ne celebra lo sguardo teatrale e l’estetica ultraterrena. Realizzato in 200 esemplari numerati, questo occhiale scolpito in acetato nero assoluto presenta dettagli in bassorilievo rifiniti a mano e sopracciglia scolpite ispirate ai trucchi scenografici della Marchesa. Come lei, è un oggetto fuori dal tempo, in continua trasformazione con la luce e il movimento. Musa dei grandi artisti del Novecento e spirito libero, Casati trasformò la propria esistenza in arte vivente: notti nei cimiteri, serpenti al collo, ghepardi al guinzaglio, e uno sguardo reso ipnotico da stratagemmi teatrali. Con Amman, Bayria cattura quell’anima ribelle e decadente, offrendo un frammento del mito da indossare.

LAMARCALAMARCAMOSAICO MOSAICO

l’equilibrio perfetto tra colore e forma

La collezione MOSAICO di LAMARCA esprime l’incontro tra la maestria artigianale italiana e un design raffinato. Ogni montatura nasce da una meticolosa selezione e combinazione di lastre in acetato, lavorate con la tecnica dell’incollaggio per ottenere composizioni originali, sia nelle forme che nelle cromie. Questo processo richiede competenza e sensibilità estetica, indispensabili per creare accostamenti armonici e sorprendenti.

Alla ricerca stilistica si affianca una progettazione attenta al benessere visivo: le linee sono bilanciate, mai eccessive, pensate per adattarsi con naturalezza ai tratti del viso. I materiali, scelti con cura, assicurano leggerezza, resistenza e durata nel tempo. In ogni modello, il colore diventa protagonista e segno distintivo, trasformando l’occhiale in un accessorio di design autentico, capace di raccontare una visione estetica unica.

Tra i modelli di spicco della collezione, MOSAICO 163 si distingue per la sua forma rotonda e l’accostamento originale di tonalità vivaci, che conferiscono un carattere deciso e contemporaneo. MOSAICO 164, con la sua silhouette geometrica e la palette di colori che varia dal blu al marrone è uno dei bestseller di LAMARCA. Infine, MOSAICO 176 offre una reinterpretazione moderna delle forme classiche, arricchita da combinazioni cromatiche che spaziano dai toni caldi a quelli più neutri.

MOSAICO 164

Police X Mercedes-AMG

PETRONAS F1 Police x Mercedes

stile e velocità in una capsule esclusiva

Nasce dalla collaborazione tra Police e Mercedes-AMG PETRONAS Formula One Team una capsule collection che fonde design audace e ingegneria d’eccellenza.

Cinque modelli da sole, inclusivo di un’esclusiva online, si distinguono per linee decise, dettagli tecnici e materiali d’avanguardia, come la fibra di carbonio ricavata direttamente dalle monoposto F1. Due modelli in bio-acetato (SPLR47 e SPLR48) esprimono eleganza senza tempo, mentre SPLR49 e SPLR50, in iniettato, puntano su un’estetica sportiva e performante. Il tutto si completa con l’SPLR51, pensato per il canale e-commerce. La campagna vede protagonisti George Russell e Kimi Antonelli, volti della nuova generazione di piloti, perfetti interpreti dello spirito Police: determinazione, innovazione e stile. Ogni occhiale è certificato ufficialmente dal team Mercedes-AMG PETRONAS F1 e corredato da una custodia personalizzata.

Colore e carattere Roberta di Camerino

la nuova collezione eyewear di Roberta di Camerino

Gli occhiali Roberta di Camerino per l’estate 2025 sono un trionfo di colore e design, fedeli all’eredità di Giuliana Coen. Con 11 modelli da vista e 7 da sole, la collezione presenta forme fresche e mai scontate. Tra le novità, due clip-on con incollaggio trasparente e un modello glasant in metallo. Ogni modello è progettato con grande attenzione ai dettagli, garantendo un comfort ottimale e una qualità superiore. I colori sono audaci e vibranti, perfetti per aggiungere un tocco di personalità a ogni look estivo

George Russell
mod SPLR48

Commissione Difesa Vista ETS: prevenzione visiva tra sport e bellezza

Anche nel 2025, Commissione Difesa Vista ETS ha rinnovato il suo impegno nella sensibilizzazione alla salute oculare, con la partecipazione a due importanti appuntamenti nazionali: la Race for the Cure a Roma e, per la prima volta, la Milano Beauty Week.

Dal 8 all’11 maggio, in occasione della Race for the Cure, CDV ETS ha presidiato il Circo Massimo con tre aree tematiche dedicate alla prevenzione visiva per adulti e bambini. Oltre agli screening gratuiti effettuati da oculisti, ortottisti e ottici volontari del gruppo GreenVision, il team è stato affiancato dagli studenti del Corso di Laurea in Ottica e Optometria dell’Università Roma 3. In Area Kids, laboratori educativi e giochi hanno introdotto i più piccoli ai temi della salute visiva, mentre in Area Sport i visori VR hanno mostrato gli effetti dei difetti visivi sulle performance atletiche. Un’azione capillare resa possibile anche grazie al supporto tecnologico di ZEISS, ESSILOR e Frastema Ophthalmics. «Il nostro impegno si traduce in esperienze

dirette, concrete e coinvolgenti», ha commentato il presidente Vittorio Tabacchi. «Soprattutto per i più giovani, è fondamentale promuovere una cultura della prevenzione visiva».

Proprio ai giovani si rivolge anche l’iniziativa prevista per la Milano Beauty Week, il 20 e 21 settembre, dove CDV ETS offrirà un percorso esperienziale dedicato alla relazione tra benessere visivo e cura della persona. Focus dell’attività saranno le buone pratiche per proteggere gli occhi: dalla rimozione sicura del make-up all’uso consapevole di lampade UV e alla protezione solare in ambienti esterni. Grazie alla realtà virtuale, i visitatori potranno vivere scenari quotidiani e ricevere consigli utili per prendersi cura della vista, parte integrante della propria beauty routine.

Due eventi diversi, un obiettivo comune: rendere la prevenzione visiva parte integrante della vita quotidiana, in ogni fascia d’età.

3 conferenza stampa di Milano Beauty Week presso la Sala Alessi di Palazzo Marino a Milano

ITS Eyewear Product Manager: il Master per formare i nuovi protagonisti dell’occhialeria

Prosegue con successo il percorso del corso di alta specializzazione ITS Eyewear Product Manager, promosso da Fondazione ITS Cosmo e organizzato da Certottica Group presso il Politecnico Internazionale dell’Occhiale di Longarone. Dopo l’ottimo riscontro ottenuto nella prima sessione di selezione a maggio, è ora aperta la seconda tornata di selezioni, in programma mercoledì 16 luglio 2025. Le iscrizioni si chiuderanno lunedì 14 luglio alle ore 14.

Riconosciuto a livello europeo (V livello EQF), il corso biennale si propone come un’alternativa concreta alla laurea breve, formando figure altamente specializzate per il settore eyewear: Product Manager, Eyewear Designer e Prototipista. Il programma prevede 1.200 ore di lezione in aula e laboratori con focus su software come Illustrator e Rhinoceros

3D, oltre a 800 ore di tirocinio garantito presso aziende leader della filiera. Il Diploma di Tecnico Superiore rilasciato a fine percorso vanta un tasso di occupabilità superiore al 90%.

«Con questo master – commenta Corrado Facco, AD di Certottica Group – vogliamo formare i futuri creatori delle collezioni di occhiali che detteranno le tendenze del Made in Italy nel mondo». Il distretto dell’occhialeria del Bellunese, infatti, produce oltre il 70% degli occhiali di fascia medio-alta a livello globale e rappresenta un’eccellenza riconosciuta nel settore moda e design.

La qualità della formazione è confermata anche a livello internazionale: tre studenti del corso (Tommaso Piola, Rebecca Stragà ed Eleonora Torta) hanno recentemente ottenuto una Menzione di Maestria ai MasterGaMEs promossi da LVMH, grazie a un progetto ispirato al mondo Kenzo che ha reinterpretato in chiave eyewear la visione estetica di Nigo. Per partecipare alle selezioni del 16 luglio, è necessario registrarsi sul sito www.itscosmo. it, cliccando su “ISCRIVITI SUBITO” e selezionando il corso Eyewear Product Manager. Un’opportunità concreta per costruire un futuro professionale di eccellenza nel cuore della manifattura italiana.

Studenti MasterGAMES - Tommaso Piola, Rebecca Stragà e Eleonora Torta

EBO: nuove cariche e conferma del piano welfare 2025

Nel corso dell’Assemblea del 14 maggio 2025, l’Ente Bilaterale Occhialeria (EBO) ha rinnovato le proprie cariche, eleggendo Erminio Sciore (FEMCA-CISL) come nuovo Presidente per il prossimo triennio, affiancato da Sabrina Paulon (ANFAO) nel ruolo di Vice Presidente. Un passaggio di testimone all’insegna della continuità, con l’obiettivo condiviso di rafforzare strumenti di welfare e formazione a favore dei lavoratori del settore.

Confermato anche per il 2025 un articolato sistema di sostegno al reddito. Tra i principali strumenti, il bonus maternità/paternità: €500 per ogni figlio nato o adottato (ISEE fino a €30.000), richiedibile entro 60 giorni dalla nascita o adozione. Previsto inoltre un bonus studio fino a €1.000 per i figli dei dipendenti diplomati con punteggio da 90/100 in su (maturità 2025), senza limiti ISEE.

Sul fronte della formazione, EBO prosegue il sostegno a corsi gratuiti per i lavoratori delle aziende aderenti, attraverso la piattaforma Copernico sviluppata da ABLE – CERTOTTICA. L’offerta formativa, fruibile online, permette di aggiornare competenze in ambito tecnico e digitale e risponde anche agli obblighi formativi previsti dal CCNL Occhialeria. Nell’ambito del progetto Copernico, è previsto il workshop gratuito “Strategie e Soluzioni ESG d’Impatto”, in programma presso la Luiss Business School Dolomiti hub di Belluno, aperto a tutte le imprese del settore e ai dipendenti interessati ad approfondire i temi legati alla sostenibilità e alla competitività.

«Sono onorato per la fiducia ricevuta — ha dichiarato Erminio Sciore — e convinto che la sinergia tra ANFAO e le organizzazioni sindacali continuerà a produrre risultati concreti per i lavoratori». Gli fa eco Sabrina Paulon: «Crediamo molto nell’efficacia del lavoro congiunto, volto a sviluppare strumenti di welfare realmente utili, nell’interesse di aziende e dipendenti».

Per tutti i dettagli su bonus e iniziative, le richieste vanno presentate attraverso il sito ufficiale: www.entebilateraleocchialeria.it.

L’attore francese Raphaël Personnaz ha scelto il modello Columba firmato Akoni per sfilare sul red carpet del Festival di Cannes. Ispirato allo stile intramontabile della California del Sud, il design reinterpreta una silhouette iconica con linee audaci e contemporanee, mantenendo uno spirito classico. La montatura si distingue per l’equilibrio tra eleganza e disinvoltura, perfettamente in sintonia con lo stile raffinato dell’attore. Un esempio dell’estetica distintiva e dell’artigianalità di lusso che definiscono il brand.

L’icona globale Beyoncé ha indossato gli occhiali da sole Detweiler di Andy Wolf durante uno dei concerti del suo Renaissance Tour. Il modello, ispirato alle maschere da sci degli anni ’80, è un classico del brand austriaco: unisce acetato e vetro per creare una montatura dinamica e versatile. Un design d’impatto, che si distingue per stile e funzionalità, perfetto per accompagnare le performance spettacolari dell’artista sul palco.

Riconosciuta a livello globale per le sue pratiche produttive sostenibili, per cui ha ottenuto prestigiose certificazioni ambientali in diversi Paesi, CooperVision celebra il traguardo del mezzo miliardo di bottiglie di plastica sottratte agli oceani grazie alla sua iniziativa di neutralità plastica, realizzata con Plastic Bank®. Al centro della sua visione, progettare con un proposito e innovare per prendersi cura delle persone e del pianeta. Il progetto coinvolge professionisti della visione e portatori di lenti in 34 Paesi, compensando la plastica di lenti, blister e packaging, con un impegno va ben oltre, promuovendo una sostenibilità concreta offrendo screening visivi e voucher per occhiali agli operatori coinvolti.

Tre giornate di screening visivo nelle RSA toscane hanno visto CSO – Costruzione Strumenti Oftalmici – collaborare con Gruppo La Villa, registrando oltre 60 visite e numerosi casi di glaucoma, maculopatia, retinopatia diabetica e cataratta. Grazie all’unità mobile CSO, molti pazienti sono stati indirizzati a controlli specialistici. L’iniziativa ha confermato l’importanza della prevenzione visiva in età avanzata e proseguirà con nuove tappe, per garantire una migliore qualità della vita agli anziani.

Oltre cinquanta medici hanno partecipato all’incontro “Visioni Transgenerazionali” promosso da Ottica Dalpasso con Hoya Lens Italia a Parma. Tra i temi affrontati: uno studio Delphi sulla miopia giovanile e i rischi della guida nei giovani presbiti. Spazio anche alla tecnologia MiYOSMART per il controllo della progressione miopica e alle nuove lenti progressive evolute. L’evento ha confermato l’impegno di Ottica Dalpasso nella divulgazione scientifica verso oculisti e pediatri del territorio, consolidando un percorso formativo che unisce esperienza clinica e innovazione tecnologica.

Yalea, house brand del Gruppo De Rigo, presenta la seconda edizione di The Portrait of Dreams – Sisterhood, un progetto che celebra la forza dei legami femminili. Cinque coppie di “sorelle per nascita o per scelta” indossano la nuova collezione Yalea, raccontando storie di empatia, inclusione e autenticità. Tra le testimonial, le sorelle Passera, Marisa e Gigi, chef e conduttrici radiofoniche e Sara e Sabrina Guessab, gemelle francesi di origine algerina che, con il loro stile vibrante da modelle e blogger, incarnano l’autenticità come espressione di bellezza interiore.

Paola Gallas e Roberto Pregliasco, mental & business coach, torneranno a Milano il 23 e 24 novembre con “Il centro ottico competitivo”, un corso-laboratorio per sviluppare le competenze tecniche, commerciali e relazionali degli ottici. Il percorso affronta l’evoluzione del ruolo da professionista a imprenditore, migliorando la gestione del punto vendita e l’esperienza cliente. Obiettivo: aumentare performance, fidelizzazione e competitività. Il corso si terrà presso Regus Velasca.

Dal 28 aprile è disponibile il nuovo catalogo HOYA, strumento pensato per supportare i Centri Ottici Partner nella relazione con i clienti e nella differenziazione dell’offerta. L’edizione 2025 introduce le lenti VisuPro, dedicate alla presbiopia iniziale, le fotocromatiche Sensity Colours in nuove tinte moda e le Fashion Tints, ispirate ai trend cromatici. Confermati i punti di forza come MiYOSMART e il trattamento antiriflesso Meiryo, in un catalogo che coniuga innovazione, servizio e benessere visivo per ogni età.

Gianluigi Della Vecchia Sales Manager Ital-Lenti

Firmato l’accordo quadro tra Ital–Lenti e OXO – Consorzio Optocoop Italia, a rafforzare una collaborazione già avviata con il lancio del marchio MEOS. Dal 1° giugno 2025, gli ottici-optometristi del consorzio potranno accedere a prodotti Made in Italy, innovativi e personalizzati. La partnership punta a valorizzare artigianalità, filiera corta e qualità, con servizi esclusivi pensati per rispondere alle sfide del mercato, in un’alleanza strategica che unisce l’approccio indipendente di OXO con la tecnologia e la visione industriale di Ital–Lenti, per una crescita condivisa e sostenibile.

Giuseppe Basile Presidente OXO

Paola Gallas
Roberto Pregliasco

J.F. REY celebra 40 anni di innovazione, creatività e indipendenza. Nato nel 1985 a Marsiglia dalla visione di un designer fuori dagli schemi, il brand ha saputo distinguersi per stile, sperimentazione e design d’avanguardia. Ogni montatura è un’affermazione di personalità, frutto di un perfetto equilibrio tra arte e tecnologia. Per l’anniversario, J.F. REY ha in programma eventi e iniziative speciali che culmineranno a settembre, con una serata esclusiva durante SILMO Paris, per festeggiare un percorso unico nel panorama dell’occhialeria.

Kering Eyewear annuncia una partnership strategica con Google per lo sviluppo degli smart glasses del futuro. Il progetto unisce il design eyewear d’alta gamma di Kering con la tecnologia immersiva Android XR e l’intelligenza artificiale di Google, dando vita a un dispositivo innovativo pensato per l’uso quotidiano. Estetica, funzionalità e realtà estesa si fondono per ridefinire l’interazione tra mondo reale e virtuale, in connubio che segna un’evoluzione significativa nel segmento techluxury e nell’esperienza visiva connessa.

Prosegue il trend positivo di Marcolin, che nel primo trimestre 2025 registra ricavi netti pari a €147,3 milioni (+1,2%) e un EBITDA adjusted di €26,3 milioni (+2,3%), con una marginalità in crescita al 17,8%. EMEA e Americhe si confermano i mercati principali, mentre l’Asia evidenzia potenzialità nonostante una temporanea flessione.

L’andamento conferma la solidità del percorso intrapreso dal Gruppo, supportato da una gestione efficace del portafoglio licenze: tra le operazioni strategiche del trimestre, in particolare, il rinnovo anticipato fino al 2032 della licenza Max Mara.

Marcolin ha firmato un accordo di licenza quadriennale per la linea eyewear del brand newyorkese rag & bone, in partnership con GUESS?, Inc. e WHP Global La collezione di occhiali da sole e da vista si ispirerà allo stile urbano di New York, con modelli versatili e contemporanei, pensati per un pubblico moderno, attento al design e alla funzionalità. Il progetto coniuga artigianalità e lifestyle metropolitano, rafforzando la storica sinergia tra Marcolin e GUESS?, attiva da oltre trent’anni, e aprendo nuove opportunità nel segmento moda premium.

Euclid Vision Group (Mark’ennovy) ha annunciato la nomina di Christian Tomasi - professionista con una lunga esperienza nel settore delle lenti a contatto - nel ruolo di nuovo Professional Affairs Italia. In questo ambito, sarà responsabile dello sviluppo tecnico e formativo, rafforzando il supporto ai Professionisti in tutto il territorio italiano. Con questa nomina, il gruppo vuole confermare, ancora una volta, la propria attenzione verso lo sviluppo professionale e il continuo miglioramento della qualità dell’assistenza verso i clienti italiani.

Riconosciuta a livello globale per le sue pratiche produttive sostenibili, per cui ha ottenuto prestigiose certificazioni ambientali in diversi Paesi, CooperVision celebra il traguardo del mezzo miliardo di bottiglie di plastica sottratte agli oceani grazie alla sua iniziativa di neutralità plastica, realizzata con Plastic Bank®. Al centro della sua visione l’innovazione, con un progetto per prendersi cura delle persone e del pianeta. Il progetto coinvolge professionisti della visione e portatori di lenti in 34 Paesi, compensando la plastica di lenti, blister e packaging, con un impegno che va ben oltre, promuovendo una sostenibilità concreta e offrendo screening visivi e voucher per occhiali agli operatori coinvolti.

Al Met Gala 2025 di New York, Miley Cyrus ha incantato i riflettori con un look firmato McQueen, completato dagli audaci McQueen Logo sunglasses. L’outfit in pelle brunita, abbinato a un tank top con logo e stivali Birdee al ginocchio, ha espresso tutta l’attitudine rock e sofisticata della cantante. Gli occhiali, protagonisti della collezione SS25, hanno sottolineato l’identità decisa di McQueen Eyewear, perfetta espressione di uno stile inconfondibile e senza compromessi.

House of Modo ha annunciato la nomina di Andrea Palermo a Direttore Vendite Europa. Con oltre 30 anni di esperienza nel settore dell’occhialeria, Palermo guiderà la rete commerciale europea per i brand Modo, Eco e Italia Independent. L’ingresso rientra nella strategia di crescita internazionale dell’azienda e rafforza il team dirigenziale che fa capo al CEO International Giovanni Lo Faro. Un passo importante per consolidare la presenza del gruppo nei mercati chiave del continente.

MOSCOT prosegue la sua espansione internazionale con due nuove aperture, a Miami e Melbourne, portando così a 34 il numero globale di store. Le due città, ricche di energia creativa e cultura del design, riflettono perfettamente i valori del brand newyorkese, con spazi che riprendono l’estetica del celebre negozio nel Lower East Side, arredi vintage, dettagli d’epoca e riferimenti alla storia familiare. Le nuove boutique vanno a rafforzare la strategia globale di MOSCOT, fondata su artigianalità, autenticità e profondo radicamento culturale nei luoghi in cui approda.

Melbourne

MYKITA apre il suo terzo store in Giappone nel nuovo ONE FUKUOKA BLDG, portando nel cuore del Kyushu l’estetica minimalista berlinese. Il concept fonde elementi retrò e contemporanei con pareti araidashi, bancone in marmo e vetro su misura e l’iconico MYKITA WALL, che valorizza l’intera gamma vista/sole.

“Il Giappone è da sempre un riferimento per noi”, afferma il fondatore Moritz Krüger. La nuova boutique riflette il legame tra cultura e innovazione, offrendo un’esperienza visiva di alto profilo e servizi ottici premium.

Nel nuovo Mission: Impossible – The Final Reckoning, uscito a maggio 2025, Tom Cruise firma una delle acrobazie più estreme, indossando un prototipo esclusivo Oakley ECLPS025. Progettato per resistere a venti oltre i 225 km/h e a salti da oltre 2.400 metri, il modello unisce leggerezza, resistenza e visione ad alta definizione: una creazione su misura per spingersi oltre i limiti. Gli occhiali saranno esposti quest’estate nello store One Icon, a testimonianza di come Oakley continui a ridefinire l’eyewear ad alte prestazioni.

L’Occhiale di Enrico Lolli e Ottica Dell’Osa di Laura Dell’Osa entrano nel cluster OXO Super Expert, accedendo a servizi e prodotti esclusivi. Ai due nuovi soci è stata consegnata una FIAT 500 ibrida personalizzata con i loghi OXO e HOYA, strumento promozionale di forte impatto locale. La partecipazione all’evento “The Visionist” al Picciolo Golf Resort ha rafforzato il senso di comunità tra i membri: un passo che valorizza professionalità e sinergie all’interno del network.

Ray-Ban | Meta evolve il concetto di smart eyewear con l’introduzione di nuove funzioni avanzate di Meta IA, tra cui traduzione in tempo reale e invio di messaggi vocali su Instagram, presto affiancate da capacità visive live. Il modello Skyler si arricchisce di nuove varianti cromatiche, come il Grigio Gessoso con lenti Transitions® Zaffiro, protagonista della campagna con Barbara Palvin e Dylan Sprouse. Il rollout si espande in Messico, India ed Emirati Arabi Uniti, rafforzando la presenza globale di un prodotto che unisce stile iconico e tecnologia immersiva all’avanguardia.

Gli occhiali da lettura read on light, i più sottili al mondo, sono stati selezionati per le esclusive gift bag VIP dell’American Pavilion al Festival di Cannes: un debutto “cinematografico” che conferma il successo globale di un prodotto all’insegna dell’innovazione e del design elvetico.

Progettati in Svizzera, i read on light combinano stile, funzionalità e leggerezza in un design pieghevole che si richiude in un astuccio ultrasottile da 3 mm. Disponibili in 20 Paesi, sono firmati da Sandra Kaufmann e Monika Fink, già fondatrici di Sol Sol Ito

Dal 2025 Rudy Project gestisce direttamente la distribuzione del brand in Svizzera, con quattro area manager dedicati alle tre aree linguistiche, compiendo così un passo deciso verso una relazione più diretta e capillare con clienti e partner locali. Già presente in oltre 150 punti vendita, tra centri ottici e negozi sportivi, Rudy Project consolida così la sua presenza in un mercato strategico per l’eyewear sportivo, con un sito e-commerce multilingue che ne supporta l’espansione. Prossimi appuntamenti, Eiger Ultra Trail (16-20 luglio) e Ironman Thun (24 agosto).

Safilo apre il 2025 con una solida performance finanziaria, come confermato dal trading update del primo trimestre 2025: le vendite nette crescono del +2,2% a cambi costanti, toccando i 285,8 milioni di euro, con un margine EBITDA adjusted al 12%. In un contesto incerto, il gruppo migliora i margini e genera 14,4 milioni di euro di free cash flow.

Ottime le performance in Europa e Asia-Pacifico, con un recupero anche in Nord America grazie a Smith, Carrera, David Beckham, Polaroid e ai principali marchi in licenza.

L’Amministratore Delegato Angelo Trocchia sottolinea, in quest’ambito, la resilienza del business e l’impegno verso innovazione, flessibilità e valore sostenibile nel lungo termine.

Primavera speciale per SEL Optical, che ha organizzato un viaggio incentive in Madagascar per una ventina di Centri Ottici partner: un’esperienza tra natura, relazioni e visione condivisa.

Ospiti presso l’Andalina Beach Resort, i partecipanti hanno vissuto una “full immersion” tra escursioni, relax e momenti di condivisione professionale, con una iniziativa che ha rafforzato i legami umani tra l’azienda e i suoi partner, andando oltre la logica commerciale. Spazio anche al confronto su personalizzazione e mercato, temi al centro del nuovo catalogo lenti presentato a MIDO

È online il nuovo sito di Sun’s Good, brand italiano nato nel 2017 dall’amore per surf, skate e snowboard. Il marchio presenta una collezione sportiva ed essenziale, pensata per chi vive all’aria aperta con naturalezza e stile. Protagonista il sistema S.S.P.S. – Side Spoiler Protection System, che protegge da sole, vento e sabbia. Gli occhiali, 100% Made in Italy, uniscono design funzionale e sostenibilità: BIOnylon Rilsan, filiera corta, energia rinnovabile. Lenti ad alta resistenza e protezione UV completano una proposta pensata per durare nel tempo, con spirito libero e responsabile.

Thélios, eyewear expert del gruppo LVMH, annuncia Patrick Dempsey come nuovo brand ambassador di TAG Heuer Eyewear. Attore, pilota e mente creativa, Dempsey è legato alla Maison svizzera dell’orologeria di lusso dal 2014. Oggi il rapporto si rafforza con il suo ingresso ufficiale nel mondo eyewear, incarnando alla perfezione i valori del brand: precisione, performance e stile. Una scelta che consolida l’identità di TAG Heuer Eyewear come espressione di eleganza dinamica e spirito competitivo.

Un impegno che unisce estetica, protezione e innovazione al servizio dei Centri Ottici partner: dal 5 maggio, ZEISS ha introdotto un nuovo listino e ampliato l’offerta vista-sole con le colorazioni Dusk Grey, Burgundy e Midnight Blue, disponibili anche nella gamma fotocromatica PhotoFusion X. Il listino, ripensato per supportare gli ottici nella consulenza, guida alla scelta di soluzioni visive per ogni stile di vita. Le nuove lenti possono essere personalizzate con specchiature, trattamenti DuraVision e il nuovo Gold UV, che unisce eleganza e performance.

Al via il progetto culturale sull’occhiale ideato e promosso da ANFAO: inaugurata a Venezia “THE LENS OF TIME”, la mostra che racconta la storia dell’occhiale tra arte, design e innovazione

7 maggio – 30 luglio 2025, Palazzo Flangini, Venezia

Il 7 maggio ha aperto al pubblico a Palazzo Flangini, nel cuore di Venezia, la mostra “The Lens of Time – The History of Eyewear in Italy”, ideata e promossa da ANFAO, con la curatela della Fondazione Museo dell’Occhiale e la collaborazione della Fondazione di Venezia e della Fondazione M9 – Museo del ’900.

Un racconto immersivo che attraversa sette secoli, tra arte, manifattura, innovazione e costume, per restituire all’occhiale la sua centralità come simbolo culturale, oggetto identitario, accessorio fashion e testimone del saper fare italiano. Un viaggio che prende forma in 12 tappe narrative, con oltre 150 pezzi originali provenienti da tre prestigiose collezioni italiane: il Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore, la collezione Vascellari e la raccolta Arte del Vedere di Lucio Stramare

La mostra include esperienze immersive e multimediali, come il tour virtuale al Museo di Pieve di Cadore e il totem “Timeless Frames” per “indossare” virtualmente occhiali storici e condividerli. Due installazioni dell’artista Maurizio Paccagnella,

concepite appositamente per questo progetto, chiudono il percorso espositivo con un omaggio poetico alla storia, alla materia e allo sguardo. Trasparenze, scultura che si ispira alle montagne del Cadore, dove è nata l’occhialeria italiana, e al vetro veneziano in omaggio alle prime lenti degli occhiali e al vetro di Murano, per questa installazione è stato riutilizzato l’acetato impiegato per la realizzazione delle montature degli occhiali e Sguardo nel Tempo, installazione che cristallizza la storia dell’occhiale evocando gli sguardi delle persone che li hanno indossati, unendo la storia dell’uomo con la storia dell’occhiale, attraverso una superficie fluidamente irregolare, omaggio alla laguna veneziana.

«Con The Lens of Time abbiamo voluto fermare il tempo – o meglio, attraversarlo – per raccontare l’evoluzione di un oggetto che ha saputo trasformarsi, rispecchiando società, estetiche e identità. Il Made in Italy è un nostro valore distintivo ed è fondamentale comunicarlo anche in chiave culturale.» ha dichiarato Lorraine Berton, Presidente ANFAO.

Nicola Belli, Vicepresidente ANFAO con delega a Produzione, Innovazione e Made in Italy, ha ricordato l’importanza di collegare industria e cultura, anche attraverso progetti con il mondo accademico. Con lo IUAV di Venezia sono stati attivati tre laboratori Wave che coinvolgeranno 60 studenti su tecnologia, sostenibilità e sport. Le loro idee verranno condivise in un evento a Palazzo Flangini prima della chiusura dell’esposizione.

La presentazione è stata affidata all’attrice e conduttrice Martina Colombari, che ha guidato gli ospiti nella cerimonia d’inaugurazione alla presenza della Vice Capo di Gabinetto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy Elena Lorenzini e all’Assessore allo Sviluppo Economico e al Turismo della Città di Venezia Simone Venturini

Carlo Boffi Farsetti, Vicepresidente della Fondazione di Venezia, ha celebrato la riapertura di Palazzo Flangini come nuovo spazio culturale proprio con The Lens of Time che è la prima esposizione ad esservi ospitata.

Per la Fondazione Museo dell’Occhiale, cui è stata affidata la curatela della mostra, il Presidente Vittorio Tabacchi, ha sottolineato come il Museo sia nato con un obiettivo preciso e profondamente sentito, “preservare e valorizzare la memoria storica di un oggetto che ha trasformato il nostro modo di vedere — e di essere visti. Crediamo che il Museo debba essere luogo di memoria, ma anche motore di futuro.”

Il momento conclusivo è stato affidato allo

Occhiale ad arco con astuccio produzione Spagna o Italia XVII sec Collezione Famiglia

Da sinistra: Vittorio Tabacchi, Lorraine Berton, Carlo Boffi Farsetti, Nicola Belli e Martina Colombari
Vascellari

storico dell’arte Jacopo Veneziani, con un affascinante intervento sul ruolo dell’occhiale nell’arte e nella rappresentazione visiva nei secoli.

Le curatrici della mostra, l’architetto Daniela Zambelli, Direttrice della Fondazione Museo dell’Occhiale e la storica dell’arte

Alessandra Cusinato, hanno quindi presentato il percorso espositivo in dettaglio guidando gli ospiti alla scoperta della mostra con una visita esclusiva.

Fassamano in tartaruga e madreperla fine XIX secolo

Collezione Museo dell’Occhiale

Occhiale protettivo con astuccio Venezia 1770 circa Collezione Famiglia Vascellari

Occhiali in corno Goldoni Venezia XVIII sec Collezione Museo dell’Occhiale

Guida alla visita

“THE LENS OF TIME – THE HISTORY OF EYEWEAR IN ITALY”

Un viaggio in 12 tappe nella storia dell’occhiale tra arte, moda e innovazione

La mostra racconta l’evoluzione dell’occhiale come oggetto e simbolo, attraverso un percorso cronologico e tematico che ne esplora il valore storico, tecnico e culturale. Ogni tappa è accompagnata da pannelli narrativi che arricchiscono la visita con approfondimenti e curiosità.

• Le Origini - dalle “pietre da lettura” ai primi occhiali del XIII secolo, passando per gli affreschi di Tommaso da Modena, che documentano l’uso degli occhiali tra religiosi e studiosi.

• Il Rinascimento - L’epoca dell’umanesimo porta con sé nuove tecniche di produzione delle lenti e delle montature, realizzate anche con l’utilizzo di argento, avorio e tartaruga, e nuove forme come l’“occhiale ad arco” o l’occhiale “da berretta”.

• Tra ‘600 e ‘700 – Le innovazioni tecniche introducono lenti bifocali e aste laterali. L’occhiale si adatta ai bisogni crescenti della borghesia e la produzione aumenta sia in Italia che in Francia, Germania e Inghilterra.

• Occhiali per il Sole - nel Settecento, Venezia lancia le prime lenti verdi da sole, amate dall’aristocrazia.

• Moda nell’Ottocento - Il “fassamano” conquista salotti e teatri. L’occhiale diventa accessorio di moda, amato da uomini e donne della buona società, spesso impreziosito con materiali nobili e portato con ventagli, bastoni o ciondoli.

• Da Venezia al Cadore - Si apre la stagione industriale: nasce la prima fabbrica italiana di occhiali a Calalzo di Cadore. Le montature si alleggeriscono e si sviluppano i pince-nez.

Occhiale anni Sessanta Italia
Collezione Museo dell’Occhiale
Ventaglio brisé con lorgnette in corno Francia 1730 circa Collezione Museo dell’Occhiale
Occhiale gioiello MOSCHINO, manifattura PERSOL
Torino anni Ottanta
Collezione Lucio Stramare

• Anni ’20–’40 - L’occhiale evolve grazie alla sperimentazione di materiali plastici e celluloide. In Cadore nascono aziende storiche come Lozza e Safilo. A Torino si sperimentano le lenti affumicate per il sole. I modelli diventano più sottili e rifiniti, e iniziano a conquistare il cinema.

• Occhiali a Farfalla (anni ’40-’50) – Il fascino hollywoodiano esplode: gli occhiali si fanno femminili e sofisticati, con forme allungate e creative, impreziosite da strass e inserti. Protagonista iconica, Peggy Guggenheim.

• Star degli anni ’60 - Gli occhiali incarnano lo spirito della Dolce Vita: maxi forme, Optical Art e glitter convivono in modelli indimenticabili indossati da Audrey Hepburn, Brigitte Bardot e Marcello Mastroianni.

• Sperimentare: gli anni ’70 – Colori vivaci, linee oversize e materiali inusuali raccontano una nuova libertà espressiva. Nasce MIDO, fiera internazionale dell’occhiale. L’occhiale si fa avanguardia.

Mostra “The Lens of Time”

• Gli anni ’80: l’Italia e la moda – I grandi stilisti italiani (Versace, Valentino, Ferré) firmano collezioni che fanno dell’occhiale un simbolo di lusso. Le forme si fanno decise, gli accessori diventano dichiarazioni di stile.

• L’essenza dello stile: anni ’90 – La manifattura italiana eccelle nell’innovazione tecnica. I designer giocano con materiali hi-tech e forme geometriche. L’occhiale è ormai oggetto di lifestyle e identità personale.

Due installazioni virtuali completano il percorso: una visita interattiva al Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore e un totem per selfie “d’epoca” con gli occhiali più iconici. Le opere di Maurizio Paccagnella chiudono simbolicamente il viaggio, celebrando l’essenza visiva dell’oggetto occhiale come forma, materia e memoria.

Occhiale Emilio Pucci anni Sessanta Collezione Lucio Stramare
Occhiale Nina Ricci anni Settanta Collezione Lucio Stramare

BOLD

XXL

torna il 7 e 8 settembre

2025: l’ottica si ritrova in grande stile

Torna uno degli appuntamenti più attesi dell’autunno internazionale: BOLD XXL, il salone dedicato agli ottici indipendenti dei Paesi Bassi, del Belgio e della Germania, andrà in scena il 7 e 8 settembre 2025 presso il Brabanthallen di Den Bosch, nei Paesi Bassi

Dalle 9:30 alle 18:00, i visitatori potranno immergersi in due giornate ricche di ispirazione, novità sorprendenti, networking professionale e opportunità concrete di business. Dopo il grande successo dell’edizione 2024, anche quest’anno si preannuncia una manifestazione di alto profilo, con la partecipazione di oltre 335 brand già confermati e un’offerta sempre più ampia. Tra montature da vista e da sole, lenti oftalmiche e a contatto, attrezzature, software e soluzioni per il punto vendita, BOLD XXL offrirà una panoramica completa e aggiornata sul mondo dell’ottica. Il tutto in un contesto dinamico, accessibile ed estremamente curato.

Novità 2025: debutta la Eye Care Plaza, un’area dedicata alla cura professionale della vista, con un ciclo di incontri e conferenze pensato per approfondire temi clinici e innovazioni in ambito optometrico e oftalmologico. Confermati anche il pop-up restaurant e gli immancabili food truck indoor, per un’esperienza fieristica che unisce business, contenuti e convivialità.

Visitare BOLD XXL sarà anche l’occasione per scoprire Den Bosch, città storica e vivace del Brabante Settentrionale, perfetta per unire aggiornamento professionale e piacere.

L’ingresso è gratuito, i biglietti saranno disponibili da metà giugno sul sito ufficiale.

“Con così tanti marchi presenti, nuove aree tematiche e l’inconfondibile atmosfera

BOLD, questa edizione si annuncia come un grande evento ottico,” affermano gli organizzatori.

DaTE 2025

Ottimo il riscontro da parte delle aziende che, a pochi mesi dal lancio del nuovo format, ha permesso agli organizzatori di registrare il tutto esaurito.

Mancano pochi mesi all’apertura di DaTE 2025, l’atteso appuntamento dell’eyewear innovativo, che si svolgerà da sabato 13 a lunedì 15 settembre al Cocoricò di Riccione. La lista espositori è online sul sito ufficiale a questo link: https://dateyewear. com/exhibitors/, segno tangibile dell’entusiasmo e della fiducia che le aziende ripongono in questa nuova edizione.

Accanto ai brand italiani, saranno presenti anche aziende dalla Francia, Germania, Belgio, Danimarca, Svizzera e Stati Uniti, per citare alcuni paesi di provenienza. Sono oltre 90 i brand che hanno confermato la presenza e che animeranno gli spazi dell’iconica piramide riccionese anche la sera del 13 settembre, quando espositori e visitatori potranno partecipare a DaTE Disco Party (presto, tutte le info disponibili sul sito ufficiale).

Dall’8 febbraio, giorno in cui DaTE ha debuttato a MIDO 2025 con un’imponente installazione piramidale che racchiudeva tutte le parole chiave del nuovo format (vi-

sione, innovazione, creatività, tecnologia, ecc.), sono aperte le registrazioni per i professionisti del settore e i giornalisti.

“Siamo molto soddisfatti di questo primo risultato, assolutamente non scontato – commenta Davide Degl’Incerti Tocci, Presidente di DaTE. Riuscire a confermare tutte le postazioni disponibili in pochi mesi è un primo traguardo di cui siamo particolarmente orgogliosi. Il riscontro ottenuto da espositori e partner dimostra che stiamo lavorando nella direzione giusta, e ci spinge a proseguire con ancora maggiore energia verso la prossima edizione.”

Come già anticipato, DaTE 2025 presenterà un format completamente rinnovato, pensato per rispondere alle nuove sfide e alle evoluzioni di un settore in continua trasformazione e sarà un appuntamento itinerante da vivere insieme in tante città italiane come Bologna, Napoli, Roma e Milano. DaTE è un evento a ingresso gratuito riservato ai professionisti del settore, ottici, buyer e giornalisti.

OAKLEY ha aperto il suo nuovo store esperienziale nel cuore di milano

Oakley e Percassi hanno inaugurato giovedì 8 maggio il nuovo store Oakley nel cuore di Milano, in Piazza San Babila 2/8, capitale globale della moda e delle nuove sottoculture, in previsione degli eventi sportivi invernali.

Il nuovo negozio offre innovazione ed esperienze coinvolgenti, diventando un hub per la comunità sportiva globale e un catalizzatore di progresso culturale. Con un viaggio immersivo nel passato, nel presente e nel futuro del marchio, i clienti potranno scoprire un ambiente bunker high-tech, ricreato attraverso la lente dei film del brand “Future Genesis”.

La visione di un futuro “prototopico” è introdotta da un portale in stile brutalista, che conduce a un ambiente esperienziale e ad una connessione con la natura e alla sua

rivitalizzazione. Delle teche di vetro contenenti piante sono integrate con un sistema che genera ossigeno. Inoltre, sono disseminati alcuni easter egg segreti del marchio che potranno essere scoperti dai più esperti del brand.

Il nuovo store, che si estende su due piani con una superficie di vendita di 340 metri quadrati e con 12 vetrine, offre una serie di esperienze interattive che permette ai visitatori di immergersi nell’universo Oakley e nelle sue sorprendenti invenzioni, traendo ispirazione dall’iconico headquarter di Foothill Ranch, in California.

Tra queste, una Performance Chamber, dove gli appassionati di ciclismo possono testare gli occhiali e i caschi all’avanguardia di Oakley su un simulatore di bicicletta; un Museo Interattivo, che presenta le innovazioni più dirompenti del marchio esposte in teche di vetro; un Muro interattivo Prizm per sperimentare i benefici delle lenti; e per finire un Cane Robotico ispirato al celebre cane del fondatore del brand di nome Oakley.

Lo store propone l’intera offerta Oakley in tutti i settori del marchio - dalla neve alla bicicletta, dal golf al surf, fino al lifestyle –che comprende occhiali, abbigliamento, accessori e calzature.

Optics&Love

Si è svolto il 19 maggio in una location insolita, immersa nella natura e nel silenzio il primo evento del nuovo brand Optics&Love di Alessandra Salimbene. La suggestiva cornice di Casa Serra, nel cuore del Monferrato, è stata la cornice ideale per un evento formativo e informativo dedicato agli ottici indipendenti per confrontarsi e ripensare il proprio ruolo in un mercato in costante evoluzione.

Una giornata di riflessioni e preziosi consigli per affrontare le nuove sfide e “tornare alle origini”, come afferma Alessandra, riscoprendo il ruolo originario dell’ottico - optometrista con al centro il benessere visivo e il benessere della persona.

In questo percorso sono state indicate sei parole chiave: visione occhiali belli identità tecnologia fiducia nuove sfide

Da queste parole bisogna partire per creare un nuovo paradigma per adattarsi ai cambiamenti, alle diverse abitudini di vita, alle diverse aspirazioni ed esigenze relazionali e alle nuove tecnologie. Nella creazione del nuovo paradigma il valore delle relazioni e l’importanza della cura del cliente intesa come attenzione, ascolto e professionalità deve essere la base di partenza.

Ad affiancare e supportare Alessandra nel percorso tre professioniste del settore: Maria Chiara Visentin e Rossella Bianchi, di Bludata Informatica e Lara D’Alpaos, di Lara D’ Eyewear.

Bludata, azienda informatica giunta al suo 30o compleanno, ha presentato la novità “FOCUS CLOUD” e ha sottolineato come la chiave per il futuro dell’ottica indipendente sia “la sinergia tra strumenti digitali avanzati e la centralità della relazione umana”.

LARA D’ Eyewear, brand di occhiali made in Italy, ha presentato una capsule collection realizzata insieme a Alessandra Salimbene caratterizzata da design, colore e tecnologia. Sisineyewear, questo il nome della capsule, è una collezione limitata e numerata, di 4 modelli di montature da vista con una forte identità. Ogni modello ha un nome femminile e valorizza il femminile.

La giornata si è conclusa con una tavola rotonda dal titolo “Il nuovo paradigma dell’ottico esperienziale dalla logica del dato, all’emozione della relazione, attraverso gli strumenti del digitale” che ha dato ai partecipanti ancora spunti interessanti per affrontare le nuove sfide future.

SILMO Paris 2025

SILMO Next: l’iniziativa visionaria che pensa al domani… già da ieri!

Dal 26 al 29 settembre 2025, Paris Nord Villepinte accoglierà SILMO Paris, cuore pulsante del settore internazionale dell’ottica e dell’occhialeria. Con 900 espositori, 1.500 brand e oltre 32.000 visitatori da 42 Paesi, la manifestazione riunisce l’intera filiera attorno a innovazione, tendenze, nuove collezioni e know-how d’eccellenza.

Il posto giusto per vedere, esserci, prevedere. SILMO Paris è il palcoscenico dove tutto comincia: un ambiente che celebra creatività, audacia, ingegno e convivialità.

Tra i protagonisti più attesi, SILMO Next, la piattaforma dedicata alla visione del futuro. Nata nel 2017, SILMO Next è la dimensione più avanguardista del salone, dove si incontrano innovazione tecnologica, design e riflessione prospettica. Pensata fin dall’inizio come uno spazio di intelligenza collettiva, rappresenta l’impegno concreto di SILMO nell’accompagnare il cambiamento dell’industria nel lungo periodo.

Sette anni dopo, SILMO Next si rafforza attorno a due pilastri fondamentali:

• Un Comitato di Esperti multidisciplinare, attivo tutto l’anno per individuare temi chiave e aree di sviluppo;

• Uno spazio Futurology al centro della fiera, dove vengono messe in scena le innovazioni più radicali e le dimostrazioni più immersive.

Un pensiero che non si ferma mai

Il Comitato di Esperti di SILMO Next si riunisce durante l’anno per mappare le tendenze emergenti, condividere competenze e costruire contenuti strategici. Designer, ricercatori, ottici, imprenditori e specialisti in nuove tecnologie lavorano insieme per dare forma a conferenze, workshop e pubblicazioni tematiche, proposte sia in fiera che in altri contesti durante l’anno.

Durante SILMO Paris: il laboratorio immersivo dell’ottica

Nel cuore del salone, Futurology offre un viaggio interattivo tra materiali intelligenti, realtà aumentata, occhiali connessi, intelligenza artificiale e salute visiva predittiva. In collaborazione con start-up emergenti e grandi aziende del settore, lo spazio si trasforma in una piattaforma di scambio, dove ogni professionista è invitato a riflettere, sperimentare e lasciarsi ispirare per costruire l’ottica del futuro.

La prima rivista di ottica e occhialeria nr. 3/2025

INSERZIONISTI

B2B MARKETING CONFERENCE/ANES

CENTRO STYLE

p 4

p 27 - 47

DAI OPTICAL INDUSTRIES p 25 - 49

EOS – EXPO OTTICA SUD p 2

ESCHENBACH p 23

FE-GROUP p 51

FILAB p 53

FONDA p 17

HOYA p 55

ITAL-LENTI p 57

LAMARCA EYEWEAR p 1

LIGHTHOUSE TECH p 19

LUNOR Cop II

MENICON GROUP/SOLEKO p 61

ROBERTA DI CAMERINO/JET SET GROUP Cop IV

RODENSTOCK p 59

SILMO Cop III

STEPPER EYEWEAR p 63

VISION 2025 FLORENCE p 11

La copertina di questo numero è stata generata con IA il giorno

12 giugno 2025 alle ore 16:41

Editore

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