Nur è un paese abitato da anziani e bambini che
vivono raccontando storie di diavoli, animali
orrendi, fiabe, girotondo di pietrificazione e
tentazioni. È un luogo dove ci sono il mare e la campagna, distese di fango e koala che dormono sugli eucalipti. È il posto da cui il protagonista rievoca l’amore per la giovane Giana e il tentativo di colmare insieme a lei il vuoto di una solitudine ineluttabile.
Mauro Tetti, con una scrittura che assorbe e reinventa le pagine più immaginifiche di Calvino, di Borges e Federigo Tozzi, ci trascina in un mondo che, totalmente sopra le righe, si fa più reale della realtà.