MA QUANDO IL PARADISO FA PAURA, PERCHÉ È COSI COMPLICATO TORNARE INDIETRO?
SEMBRA CHE NON CI SIA NIENTE DI PIÙ FACILE CHE SALIRE I GRADINI CHE PORTANO AL PARADISO…
MI CHIAMO PEPETO. ANCHE SE, SINCERAMENTE, PREFERISCO IL MIO SOPRANNOME, PEPE!
OGNI GIORNO, PER ANDARE A SCUOLA, DEVO PASSARE ALMENO UN’ORA SUI MEZZI PUBBLICI…
UN’ORA IN CUI POSSO LASCIAR LIBERA LA MIA IMMAGINAZIONE.
IN EFFETTI, A UNDICI ANNI, IMMAGINARSI SCIOCCHEZZE È UNA VERA E PROPRIA ARTE…
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E, SENZA ACCORGERSENE NEMMENO, SI PASSA DA IMMAGINARE AD AGIRE…
ERA DA COSI TANTO CHE SOGNAVO DI COMPRARE QUEI PETARDI... TROPPO FORTE!
FINALMENTE, CI SIAMO!
ERANO MESI CHE MI VOLEVO FERMARE SULLA VIA DI RITORNO, SENZA MAI OSARE FARLO DAVVERO. OGGI PERO AVEVO FINALMENTE VARCATO QUELLA SOGLIA.
CIAO PICCOLINO! CHE COSA VUOI COMPRARE? EHM… BUONGIORNO SIGNORA… VOGLIO… EHM… VORREI DEI PETARDI!
MMH… SICURO CHE I TUOI GENITORI SIANO D’ACCORDO?
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VA BE’… FA NIENTE. TANTO NON HAI INTENZIONE DI FARE QUALCHE SCIOCCHEZZA, VERO?
MI PIACE L’ATMOSFERA DI QUESTO NEGOZIO DI GIOCATTOLI, COSI` PARTICOLARE.
NO, SIGNORA, SARO BUONO.
AAAAAAAAAH…
IN UN CERTO SENSO, METTE ANCHE UN PO’ PAURA…
GRAZIE MILLE, SIGNORA!
UN’ORA IN CUI POSSO LASCIAR LIBERA LA MIA IMMAGINAZIONE.
IN EFFETTI, A UNDICI ANNI, IMMAGINARSI SCIOCCHEZZE È UNA VERA E PROPRIA ARTE…
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STRANO… DENTRO DI ME MI SENTIVO A POSTO, ANCHE SE SAPEVO BENE DI AVER FATTO UNA MARACHELLA!
CIAO MAMMA. CORRO IN CAMERA, HO UN SACCO DI COMPITI DA FARE!
MA PRUDENZA: MAMMA NICOLE ERA FURBA, E LE SAREBBE BASTATA UN’OCCHIATA PER VEDERE LA MIA FACCIA COLPEVOLE.
LA COSA STRANA È CHE A CASA NOSTRA LE CAMERE SI TROVAVANO AL PIANO DI SOTTO.
EH EH!
TROPPO FACILE! CORRO A NASCONDERE IL MIO TESORO!
EHHH!?
ASPETTA UN ATTIMO! TI SEI MOSSO, O ME LO SONO SOGNATO?
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NELLA NICCHIA DEL MURO DEL SALOTTO C’È UNA VERGINE DI MONSERRAT.
PUR NON ESSENDO BATTEZZATO, E NON AVENDO RICEVUTO ALCUNA EDUCAZIONE RELIGIOSA, ERO AFFASCINATO DA QUELLA FIGURA.
MA DAI! TROPPO FICO!
EHI, ASPETTA! NON AVER PAURA!
TORNA QUI, PICCOLO! TI VOGLIO PARLARE!
EHI!
DOVE SEI?
MA IN QUEL MOMENTO, IL PICCOLO GESÙ SCOMPARVE. STAVO VIVENDO UN’ESPERIENZA SOVRANNATURALE.
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NO!
PER FAVORE… AIUTO!
ARRGH! NO!!!
AAAAHHAAAAAH!
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AHIA!
UN VERO INCUBO…
MAMMA!
PUOI VENIRE??
MA QUELLO CHE MI SEMBRAVA ESSERE UN INCUBO SI SAREBBE PRESTO RIVELATO UN VERO
INFERNO…
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NEANCHE UN RUMORE… C’ERA UN SILENZIO SOFFOCANTE.
ERO NEL MURO…
UN MURO INVISIBILE… COSTITUITO DA MATTONI INVISIBILI CHE CREAVANO UNA FRONTIERA TRA ME E LA MIA CASA.
NONOSTANTE PROVASSI A TRATTENERMI, PRESTO COMINCIAI A LACRIMARE.
E BEN PRESTO TI SENTI SOLO, ABBANDONATO ANCHE DALLE TUE LACRIME CHE SI ALLONTANANO VERSO I RIFLESSI DI LIBERTÀ FORMATI DALLE GIUNTURE NEL MURO.
LACRIME SENZA FINE, LACRIME CHE A VOLTE TI RICORDANO CHE SEI SOLTANTO UN BAMBINO…
DEVI ARRENDERTI ALL’EVIDENZA… SEI SOLO AL MONDO.
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UN PO’ DI TEMPO DOPO…
?
C’È QUALCUNO? MAMMA, SEI TU?
SONO PEPE! SONO QUI… C’È QUALCUNO? MI SENTITE? …
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