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«No, non direi» dico.
nestre spaccate.
«A ‘ricordo’? Ci pensi mai a ‘ricordo’?»
L’afa del pomeriggio è ancora stesa con noi fra la polvere.
«A ‘ricordo’ sì.»
«Mh» mugugni, giro la testa per guardarti.
Tieni le labbra corrucciate, le apri, poi le chiudi ancora.
«Stai per dire qualcosa di banale» ti accuso, con il dorso della mano.
«Ehi!»
La casa intanto prende un profondo respiro e lo rilascia stancamente, liberando scricchiolii lontani e botti sordi.
«Non ti sembrano un po’ la stessa cosa?» domandi.
Mi siedo di scatto. Sgrano gli occhi.
Bisbiglio «Hai sentito?».
Ti guardi attorno, nell’improvvisa agitazione strisci la torcia di plastica sul marmo.
voce quasi sommerso dal frinire: «Cosa?»
Ti metto una mano sulla spalla, schiarisco la voce, rido.
«Hai detto una cosa banale!»
irene Marchesini







Mio fratello








Ma va’! Almeno il doppio!


hai presente Mio cugino
Thomas? mi ha detto che il proprietario viveva nella villa con suo fratello gemello. Un giorno è sparito, non l’hanno più trovato.

certo! hanno trovato delle tracce!



E la stanza dei pipistrelli?






Sono mai venuti con quei macchinari per le presenze spiritiche? Quelli con gli infrarossi per vedere il calore!











io la conoscevo diversamente, cioè uguale, ma con la moglie al posto del gemello.




schifo!




Sicuramente crudi! Ah ah!








non ci provare. eravamo d’accordo.







visto? ti avevo detto che era grande!

io più di così non mi avvicino!



carta, forbice, sasso!








dai! che palle!















































































































































































































































































































































Per cosa metti a repentaglio la tua vita oggi? Ancora le tipe scomparse tra le rocce?


Tu l’hai cominciato quello che ti ho prestato?








Hai visto che ci fanno fare? A fine giornata non ho nemmeno la forza di arrivare a casa.




Quello l’ho finito da un bel po’! Oggi sono in tema!



Ma sì… è che non mi prende. Mi piacciono trame più action.

Però la forza di guardarti mezza stagione di Riverdale ce l’hai!






Poi con gli allenamenti di queste settimane…









Mamma mia Lamia, sembri Varesi.














… una specie di urlo, terribile, tipo ”uAAAR”!
Kevin se l’è fatta addosso!











Lami, Chi abbiamo adesso?














Varesi, due ore! Lu, ormai siamo a Ottobre!


Perché non glielo dici in faccia?

Non so come fai a essere amica di quella precisina! è insopportabile.



















Erotico? ah ah!






il capoluogo ha indetto un concorso di scrittura creativa al quale mi piacerebbe che voi partecipaste! il tema è…









il fantastico! Questa è un’ottima notizia perché potrete facilmente declinarlo in tanti sottogeneri.


Fantascienza, horror, fantasy e chi più ne ha più ne metta!




Perché schifo?


Sono generi che si prestano a infinite possibilità di racconti!




Tu, Lamia, che dici? A te piace scrivere! Che schifooo!



















A me Varesi fa tenerezza. È un sacco appassionato alla sua materia, si vede che ce la mette tutta. E nessuno se lo fila.








Se pesco i disgraziati che buttano le lattine qua sotto…


io sono una delle poche che si impegna nei suoi compiti!







Non so, ho altre cose per la testa. Poi in questi concorsi non si capisce mai come scelgano i vincitori…




Partecipa!
Hai scritto dei racconti stupendi quest’estate!







Devi diventare una scrittrice importante, così quando sarò capitano di serie a ti affiderò la mia biografia!




























































Lucia è la mia migliore amica. È vero, non legge mai i libri che le presto, ma ci diciamo tutto e non farei niente senza di lei. Profuma di pesche.


Con mamma invece ogni tanto non ci capiamo.
Le importa più del lavoro che del resto. Profuma di vaniglia.




La nostra vicina Marzia ci ha sempre aiutato fin dal primo giorno. È adorabile! Infatti il suo giardino è pieno di piante. Profuma di liquirizia.








Michele è uscito fuori dal nulla, all’improvviso. Un tipo strambo, ma mi incuriosisce. Profuma di menta.




























