Bianco intorno, la vera storia di Prudence Crandall e Sarah Harri

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TRADUZIONE DI STEFANO ANDREA CRESTI

BIANCO INTORNO

Testi

Wilfrid Lupano

Disegni e colori Stéphane Fert

Bianco intorno

Collana «Ariel» n. 4

I edizione: agosto 2021

Sceneggiatura: Wilfrid Lupano

Disegni e colori: Stéphane Fert

Concezione grafica e direzione artistica: Philippe Ravon

Traduzione: Stefano Andrea Cresti

Lettering: Giuseppe Allegrini

Impaginazione: Tunué

Originally published in French under the following title:

Blanc autour by Lupano, Fert

© Dargaud Benelux (Dargaud-Lombard s.a.) 2021

Direzione di collana: Simona Binni

Direzione editoriale: Massimiliano Clemente

Tunué

Via degli Ernici 30 – 04100 Latina – Italia tel. 0773 661760 | fax 0773 1875156 info@tunue.com | www.tunue.com

Stampato in Ucraina

3 – Qui c’è tutto il mondo

2 – Per sempre

1 – Nellie Bly

Gli altri titoli della collana «Ariel»

PREMESSA

Questa storia, ispirata a fatti realmente accaduti, si svolge nel 1832 a Canterbury, pacifica cittadina del Connecticut, trent’anni prima dell’abolizione della schiavitù, in quella parte settentrionale degli Stati Uniti in cui era già stata abolita. I neri sono “liberi”, qui, ma non hanno nessun diritto di cittadinanza. I neri, del resto, sono molto pochi. E la maggioranza bianca che abita nella regione pensa che siano pure troppi...

Un anno prima dell’inizio di questa storia, una sanguinosa rivolta degli schiavi, al sud, capeggiata da un certo Nat Turner, ha fatto il giro delle prime pagine dei quotidiani nazionali. In due giorni, prima di essere sgominata, la banda di rivoltosi ha massacrato una sessantina di persone –uomini, donne, bambini, anziani – provenienti da famiglie di bianchi proprietari terrieri e schiavisti...

Nat Turner, lo schiavo ribelle, il predicatore, il guru... Ma soprattutto: Nat Turner, lo schiavo che sapeva leggere e scrivere!

Male organizzata e incapace di usare le armi da fuoco depredate durante il raid, la banda viene rapidamente neutralizzata e la rivolta di Nat Turner finisce in un fuoco di paglia. Essa però segnerà in modo duraturo l’animo della gente.

In seguito a quell’episodio sanguinoso, i piantatori bianchi di quegli Stati in cui gli afroamericani sono talvolta fino a quattro volte più numerosi del resto della popolazione vivono nel terrore di finire trucidati durante la notte.

Per sicurezza, si adotteranno nuove “misure”.

Verranno proibiti gli assembramenti con più di tre neri. Si commineranno pene, si impiccheranno e si linceranno uomini e donne solo per dare l’esempio. In totale, si stima che più di tremila afroamericani siano stati messi a morte a titolo più o meno “preventivo” e punitivo durante i mesi che seguirono l’episodio di Nat Turner.

Un anno più tardi, a centinaia di chilometri di distanza, nel Connecticut, un piccolo collegio femminile si prepara ad accogliere un’allieva di colore.

Che rapporto c’è tra i due fatti? Si direbbe nessuno. Eppure...

qualcunoInquelmomento, mihafatto notare che toccava a me versare ilprimosangue.

Armato di accetta eaccompagnatodaWill, sono entrato nella camera delmiopadrone,maera troppobuioperriuscire adassestargliuncolpo mortale.

L’accettahadeviatolasuacorsae,conun balzo,l’uomoèuscitodallettoehachiamatolamoglie...

Williaml’hafinitoconuncolpod’asciaelasignoraTravis,nelsuoletto, hasubitolastessasorte.L’omicidiodeicinquemembridiquellafamigliaè statoquestionediattimi,enonunodilorosièsvegliato.

C’eraancheun neonato che dormiva nella sua culla e...*

Èstatalasuaultimaparola.

Ehi, niente violenza pe ò!

Ah ah ah!

Va’ al diavolo, tu, il tuo Nat Turne e le sue efferatezze!

Non avresti dovuto fargli male. Non è cattivo.

Ma sei matta o cosa?

Non è cattivo?! Ma se sghignazzava come un demente mentre recitava quegli orro i!

Ne vuoi un’altra? Va’ via!

fa venire la pelle d’oca.

Mi
Puah!

Che

succede?
Il bastone sembra spezzarsi, quando entra nell’acqua. Ci avevi mai fatto caso?
Ci hanno già fatto caso tutti. E allora?
Allora... ... mi snerva.

A te non dà sui nervi? All’inizio il bastone è d itto, e quando lo ti i fuo i è di nuovo d itto, ma quando entra in acqua si rompe! Non ti dà sui nervi?

Non c’è niente da capire. È così e basta. Il Signore così ha fatto il mondo.

Sarah, preparo da mangiare tre volte al giorno pe venticinque persone, oltre alle pulizie. Non ho tempo d’innervosirmi pe queste sciocchezze.

Io invece voglio capire perché. Sennò mi snerva!

Cos’è che vuoi? ... Capire perché l’acqua, le nuvole si muovono?

Perché ci sono le trombe d’a ia? I vulcani?

Perché e come, soprattutto.

Qualcosa modifica il nostro modo di vedere il bastone quando cambia ambiente, giusto?

Mmh. E allora?

Così va il mondo, tutto qui.

Non ne so niente. E me ne infischio.

E allora, può darsi che sia il caso anche pe tutto il resto. Non credi?

Be’, a me dà sui nervi.

Ma è matto da legare, quello! Dovrebbero inchiude lo.

Chiedi alla signo ina Crandall. Sa sempre tutto, lei.

Smamma, ti ho detto! Pssshhhhht!

Ti tira spesso le pernici addosso?

No, non spesso. Ogni tanto.

Pernici, conigli, tordi...
Cos’è?
Una pernice.

Forza, signo ine! Siete ter ibilmente in itardo! Mio padre vi aspetta!

giornata in città, signo ine!

Grazie, signo Judson!

Buongiorno, signo ina Crandall. Mi rassicura ave incrociato le vostre piccole pensionate.

In città mi chiedevano tutti dove fossero mai finite, loro che di solito sono così mattiniere. Non sapevo che ispondere!

Di solito siete più leste ad andare in città!
Cercate di tornare pe cena, Padre!
Promesso, Prudence.
Buona

Ah ah! Buongiorno, signo Judson. Spiacente che la cosa via abbia causato distu bo.

Cosa vi trattiene a casa? Non vi sarete ammalata, spero?

Le mie allieve sono insaziabili, imparano più in fretta di quanto non avessi previsto nel mio programma.

Oh, preoccuparsi delle prop ie pupille è il compito di un mecenate, in fondo.

Buona giornata, signo ina Crandall!

E di un graziosissimo vicino.

Sì, sono in itardo perché, pe questa volta, non le accompagne ò. Ma non si perderebbero l’uscita del sabato mattina pe niente al mondo.

Tranquillizzatevi, signora Judson. Sto benissimo. Ho solo una montagna di lezioni da preparare.

Ah ah! Che teso i, quelle

ragazze.

Buongiorno, signo ina.

Buongiorno, Sarah. Cercavi Ma ia? È sul retro, mi pare. È giorno di bucato.

Sì, lo so. L’ho vista. Volevo pa lare con voi.

Dimmi tutto, ti ascolto.

È a proposito di questo bastone... Voi lo sapete perché sembra che si spezzi, quando lo si tuffa in acqua?

Sì. È un fenomeno fisico chiamato ifrazione della luce.

E voi questa cosa la spiegate, nella vostra scuola?

Diciamo che... con le più grandi... tocchiamo l’argomento. È piuttosto complesso...

Sarah... Qual è la tua domanda, esattamente?

La settimana prossima sa ò a Boston, ti icordi?

Sì, sì.

Si votano una se ie di provvedimenti sul commercio e ho divesi emendamenti da difendere.

E c’è il consiglio di amministrazione della banca.

La sua domestica è spaventata perché c’è un negro che vive da solo nel boschetto, pare sia un ragazzino, che recita atrocità come fossero poesie. Pa la di teste mozzate, di bambini assassinati... Quella povera negra non vuol più allontanarsi dalla casa.

Sai cosa mi ha detto la signora Ca t idge?
Mmh, sì. Ho sentito pa lare di lui.
Recita Nat Turne .

McAlliste l’ha cacciato dalla sua prop ietà e Johnson gli ha pe fino sparato dietro. È un selvaggio.

A quanto pare, ha imparato a memo ia alcuni passi dalla confessione di Nat Turne e li recita a chi vuol senti li. P incipalmente ad alt i neg i, ecco.

Ma è... è... Come si fa a raccontare simili orro i?! Nat Turne ! Quel macellaio scervellato che ha disto to il messaggio di Dio pe giustificare i prop i massac i!

Bisogna fare qualcosa pe fermare quel moccioso! E dargli il castigo che me ita.

Lo sce iffo lo sta cercando.

Ma quando dici che recita... Ha imparato a leggere?!

Probabilmente. Oppure qualcuno glielo ha letto, sì. Più volte.

Massacrava i bianchi citando le Sacre Sc itture! Ma ti rendi conto?!

È un abominio.

Ecco le bimbe che ientrano! Yuuhuuu! Non sono adorabili?

Mmmh...

Nat Turne ! Mise icordia! Mi vengono i b ividi.

Non ci sperare, piccola.

Ha detto che ci avrebbe pensato!!

Sì, ce to. Ci pense à... Un bel po’.

E poi che te ne verrebbe, eh? Vuoi scherzare?! Me ne verrebbe... il sapere.

Il sapere!

Torna coi piedi pe terra, piccola.

Non ha detto di no.

Non ha bisogno di di telo lei! Te lo dice il mondo intero, di “no”.

Ascolta! Guarda! Senti!

È no, Sarah!
E perché?
Perché sei nera!
Non così tanto, pe ò.
AH AH AH AH...
AH AH AH AH! AH!
Tu sei tutta matta, Sarah!
Che... ?!

Buongiorno, signo ine. Buongiorno, signo ina Crandall!

Con l’inizio di quest’anno, è con grande piacere che vi annuncio che accoglieremo una nuova allieva.

Prego, Sarah.

Nel 1832, nei pressi di Boston, una “graziosa e pittoresca” scuola femminile ospita una ventina di pensionanti.

Nella regione, in quel periodo, si pensa che educare le ragazze sia piuttosto ridicolo e inutile ma, tutto sommato, niente di pericoloso.

Fino al giorno in cui la “graziosa scuola” annuncia che accoglierà soltanto ragazze... nere.

Trent’anni prima dell’abolizione della schiavitù, le quindici giovani allieve della scuola Crandall dovranno subire un’ondata di ostilità di proporzioni insensate.

L’America bianca ha paura di alcuni dei suoi figli.

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