


© De Bastiani Editore, Vittorio Veneto 2024
ISBN 978-88-8466-899-8
Finito di stampare nel mese di novembre 2024
dalle Grafiche De Bastiani, Godega di Sant’Urbano (TV)
Anche questa seconda edizione non ha la pretesa di essere una classifica delle migliori aziende della Marca Trevigiana. Questi volumi raccontano piuttosto una storia, la bella storia di famiglie, imprenditori, lavoratori e collaboratori che stanno dietro il successo delle nostre aziende. Abbiamo cercato di raccontare il percorso e la tenacia che le hanno portate a festeggiare traguardi importanti. Abbiamo deciso di realizzare questa serie di libri perché è giusto dare risalto a quel terreno fertile che ha dato vita, in decenni di lavoro, al mito del Nord-est produttivo e trainante.
Le aziende menzionate sono accomunate da una caratteristica importante: tutte hanno qualcosa da raccontare, una peculiarità da evidenziare, una specialità da proporre. E in tutti i casi è emerso un dettaglio non trascurabile: il valore aggiunto di queste eccellenze sono le persone.
La Marca ospita tante realtà che hanno voglia di raccontarsi attraverso le storie riportate in questi volumi.
Le aziende appartengono ai settori più disparati, e i loro racconti sono stati inseriti in ordine alfabetico. Anche in questo secondo volume domina la varietà, visto che accanto all’azienda che festeggia il proprio compleanno decennale ci sono realtà molto giovani e innovative. Non è una questione di grandezza o di semplice “nomea”: qui c’è soprattutto chi ha qualcosa di bello da raccontare. Abbiamo cercato di scavare e di scoprire quello che si nasconde dietro quella che sembra la grigia routine lavorativa di tutti i giorni, per scoprire gli elementi che hanno portato queste aziende a diventare (veramente) delle eccellenze. Speriamo di esserci riusciti.
Dalla termoidraulica all’Idrogeno: un viaggio di passione e sviluppo tecnologico
Al System rappresenta un esempio di eccellenza nel settore della termoidraulica. Fondata nel 2007 da Carmine Alfieri, che oggi condivide la guida con Mirko Spinato, l’azienda ha saputo evolversi e adattarsi alle sfide del mercato, mantenendo sempre salde le radici nel territorio.
Carmine Alfieri, legale rappresentante dell’azienda, racconta come tutto ebbe inizio: “Dopo un breve ciclo di studi superiori, ho iniziato come apprendista presso una piccola azienda artigiana. Questo mi ha permesso di acquisire le basi del mestiere, che ho poi affinato in una realtà più strutturata.” Nel 2007, la decisione di fondare Al System segnò l’inizio di un’avventura imprenditoriale che avrebbe visto l’azienda crescere e diversificarsi.
All’inizio, Al System si concentrava sulla termoidraulica classica. “Sembra un’eternità fa,” ricorda Alfieri. Le difficoltà iniziali erano legate alla necessità di soddisfare clienti sempre più esigenti, una sfida che rimane attuale. Tuttavia, il settore ha subito un’accelerazione negli ultimi vent’anni, con nuove tecnologie e soluzioni innovative che hanno trasformato il panorama. Oggi, Al System si distingue per la sua passione per l’idrogeno, esplorando nuove frontiere sia nel riscaldamento che nel trattamento dell’acqua potabile. “Questo ci ha aperto esperienze davvero nuove ed interessanti,” spiega Alfieri. L’azienda collabora con leader del settore e si avvale di tecnologie avanzate per offrire soluzioni all’avanguardia.
Il legame con la Marca Trevigiana è un aspetto fondamentale per Al System. L’azienda si impegna a lavorare quanto più possibile con fornitori locali, contribuendo così all’economia del territorio. “Cerchiamo di far lavorare aziende e fornitori del territorio,” sottolinea Alfieri.
Guardando al futuro, Al System continua a puntare sull’organizzazione e sulla collaborazione con partner strategici. La passione per
AL SYSTEM SNC
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il mestiere e l’impegno verso l’innovazione restano i pilastri su cui si basa il successo dell’azienda. Con un occhio sempre rivolto alle nuove tecnologie e alle esigenze dei clienti, Al System è pronta ad affrontare le sfide del domani.
Amadeus Network Solution:
pionieri dell’home and building automation
Amadeus Network Solution S.r.l. è un’azienda nata da un’intuizione avuta da Alessandro Clari vent’anni fa, quella di un nuovo mercato che stava per comparire all’orizzonte, di una nuova professione da inventare e, soprattutto, dell’edificio del futuro che sarebbe stato intelligente, connesso e sostenibile.
Quando Alessandro Clari fondò l’azienda nel 2002, in Europa non si parlava ancora di system integrator, ovvero il professionista (o l’azienda) che si occupa di connettere impianti differenti e di farli lavorare in sinergia. Non andava ancora di moda la produzione energetica in proprio e gli elettrodomestici “smart” parevano ancora fantascienza, così Amadeus Network Solution fu una delle prime a inserirsi in un mercato che all’epoca non ne capiva ancora bene la collocazione.
La progettazione di sistemi per l’home and building automation, ovvero la gestione integrata in un unico sistema degli impianti di una casa o di altre tipologie di edifici, è diventata oggi una realtà affermata, e Amadeus Network Solution lavora fianco a fianco con progettisti, architetti e tecnici di fama internazionale. L’azienda ha sede principale a Montebelluna e opera anche in Svizzera come AD Group SA, e in entrambi i casi offre ai clienti la possibilità di visitare i suoi grandi showroom dove possono immergersi in ambienti
all’avanguardia e sperimentare le incredibili possibilità offerte dalle più recenti tecnologie. “In modo particolare le nostre attività si sono concentrate nella realizzazione in Italia e all’estero di hotels, ville di lusso, e edifici residenziali di medie e grandi dimensioni (dai 20 appartamenti ai 150 appartamenti) con progettazione e forniture di materiali domotici tali da permetterci di raggiungere le massime certificazioni energetiche. Per alcuni di questi progetti ci sono state pubblicazioni importanti, come nel caso di Stabio Life, progetto che ci ha coinvolti nella realizzazione del primo edificio realizzato in Ticino (Svizzera) che ha raggiunto il più alto standard svizzero di costruzione sostenibile (SNBS). Abbiamo potuto realizzare tutto ciò grazie alle nuove certificazioni acquisite a testimonianza dell’elevato livello qualitativo del nostro lavoro e delle competenze tecniche oggi raggiunte. Tecnologie che hanno destinazioni varie: dalle abitazioni private (sia ville che appartamenti) ai musei, passando per hotel, centri congressi, sale meeting e altre. Le loro funzioni sono molteplici: domotica evoluta, gestione dell’energia e dell’illuminazione negli edifici, ottimizzazione dei consumi, connessione, sorveglianza e sicurezza, home entertainment”.
“Noi siamo specializzati nella realizzazione di impianti tecnologici evoluti - spiega Alessandro Clari - il cui scopo è dar vita agli Smart Building, edifici progettati e realizzati con criteri che permettano di limitare al massimo, o talvolta perfino eliminare, il fabbisogno energetico per ottenere il riscaldamento o raffreddamento necessari, rispettando così anche l’ambiente”.
“La nostra mission è rivolta a tutti – raccontano dall’azienda –quindi il raggio dei clienti che seguiamo è davvero ampio, va dal singolo privato alla grande multinazionale. Molti sono clienti prestigiosi e dai numeri eccezionali; infatti siamo molto richiesti negli Emirati Arabi Uniti e in tutta Europa, dove realizziamo continuamente nuovi progetti. Ci conoscono anche negli Stati Uniti grazie alle numerose pubblicazioni all’interno di riviste di settore che ci hanno permesso di diffondere il nostro nome in tutto il mondo”. Per un’azienda che vive già nel futuro il tema della sostenibilità ambientale è ovviamente prioritario. Come spiega l’ad: “Uno dei nostri primi obiettivi e che più di tutti ci ha ispirato è stato quello di studiare e realizzare automazioni che mirassero a far diminuire i consumi medi di ogni edificio e contestualmente, adottando dei sistemi di produzione di energia alternativa, portassero l’edificio stesso all’indipendenza energetica”. Tra i molti progetti di Amadeus Network Solution spicca in tal senso l’edificio realizzato a Dubai per il Centro spaziale, dove la tecnologia ha raggiunto livelli di innovazione tali da garantirgli il premio di “Edificio Green dell’Anno” agli Emirates Energy Awards del 2018. Nello stesso anno è nata P. Net Project Networking S.r.l., azienda dello stesso gruppo altamente specializzata nella re -
AMADEUS NETWORK SOLUTION SRL
Vicolo Boccacavalla 30
31044 Montebelluna TV
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alizzazione di progetti e programmazione di impianti networking (reti LAN e Wi-fi) e cyber security. Il know-how acquisito in questo settore grazie a un’azienda interna al gruppo è stata un’importante opportunità di crescita per l’intero team.
“Ciò che ci ha portato fino a qui, dopo oltre 20 anni non sempre facili – racconta Alessandro Clari - è stato possibile solo per la passione che abbiamo per il nostro lavoro. Ogni sforzo e difficoltà li abbiamo superati per la forte passione. Siamo veneti, Italiani, e come tali il duro lavoro non ci affatica ma piuttosto ci gratifica l’animo. Abbiamo una forte eredità custodita dentro di noi, ciò che ci hanno insegnato i nostri genitori e tramandato i nostri nonni. Le difficoltà rappresentano solo nuove sfide; siamo consapevoli che superate queste diventeremo sempre più competitivi”. La consapevolezza delle proprie origini è del resto un punto fermo dell’azienda che, per quanto lontano possa arrivare, conserva un legame speciale con il territorio; per tale motivo è impegnata a sponsorizzare associazioni sportive locali quali lo Sporting Altamarca Futsal di Maser, l’ASD Futsal Godego e lo Sci Club Giorgione di Castelfranco Veneto. Un sostegno alle spese di queste realtà per renderle accessibili a tutti, soprattutto ai più giovani: un’altra scommessa con il futuro di Amadeus Network Solution.
L’ambulatorio Fregolent, nato nel 2011, è già un punto di riferimento
Quella che ci regalano è la forma d’amore più pura, grande e disinteressata che esista: gli animali, con la loro costante presenza e i loro piccoli gesti d’affetto, ogni giorno insegnano a noi umani la vera arte di amare e prendersi cura degli altri. Ne parliamo con la dott. ssa Glenda Fregolent, medico veterinario e direttore sanitario presso l’omonimo ambulatorio veterinario di Sernaglia della Battaglia, nella frazione di Falzè di Piave.
“Ora come non mai i nostri animali sono parte della famiglia e compagni di vita, io stessa lo provo ogni giorno sulla mia pelle, non saprei immaginare la mia vita senza animali, ne ho diversi a casa e ognuno di loro è un membro speciale della famiglia. Quasi tutti sono arrivati da abbandoni o erano giovani orfani, creando un equilibrio a volte indescrivibile tra specie diverse. Vivono tutti in armonia, uccelli, gatti, cani, scoiattoli, tartarughe e molti altri. Ma le nostre tre cagnoline anziane sono sicuramente i membri più speciali, sono due chihuahua e una galga spagnola. Proprio quest’ultima, dopo una vita in cui aveva conosciuto solo la crudeltà umana, è rinata regalandomi con la sua fiducia l’esperienza più bella della mia carriera. Non mi stancherò mai di consigliare l’adozione di un cane adulto, tanto che Isadora, così si chiama la nostra levriera, ogni giorno viene al lavoro con noi diventando la mascotte dell’ambulatorio, un componente effettivo dello staff. Tutti i nostri clienti ormai la riconoscono come segretaria speciale e lei concede sempre volentieri una coccola a tutti”.
Glenda ha sempre saputo che nella vita si sarebbe dedicata anima e corpo agli animali. Dopo la laurea, nel 2004, la dottoressa Fregolent ha avviato il suo percorso professionale collaborando con varie cliniche e ambulatori e offrendo anche servizi a domicilio, esperienze grazie alle quali ha potuto crescere e approfondire tecniche e conoscenze del campo. “Il 23 luglio del 2011, con una grande festa, ho finalmente inaugurato l’Ambulatorio Dott.ssa Glenda Fregolent,
AMBULATORIO VETERINARIO
Dottoressa Glenda Fregolent
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realizzando il sogno di tutta la vita”. Il team che collabora con lei attualmente è composto da un vasto staff di colleghi e infermiere con varie specialità ed attitudini, che accolgono e accudiscono i pazienti e proprietari nel migliore dei modi. Queste figure professionali permettono all’Ambulatorio di offrire diversi servizi: medicina interna, chirurgia, dermatologia, oncologia, neurologia, radiologia, ecografia, ecocardiografia, ortopedia, traumatologia, chirurgia mininvasiva e dei tessuti molli, analisi di laboratorio e ricoveri in Day Hospital.
Antoniazzi & Piovesana hanno fatto del concetto di ‘continuità’ il loro cavallo di battaglia per dei mobili 100% sostenibili
Mariagrazia Piovesana e Guerrino Antoniazzi erano due giovani innamorati legati da una comune passione per il mondo dell’artigianato, quando hanno dato vita alla loro impresa.
“Abbiamo cominciato una quarantina d’anni fa lavorando insieme come artigiani per diverse aziende – raccontano – poi, sul farsi del nuovo millennio, abbiamo capito che era tempo di dedicarsi a qualcosa di ‘nostro’, ideato e sviluppato interamente da noi, abbandonando pian piano le commissioni esterne”. Creatività e manualità hanno dunque forgiato la loro famiglia e la loro impresa, l’omonima Antoniazzi & Piovesana s.n.c., che dopo tutti questi decenni ancora mantiene lo stesso spirito innovativo e all’avanguardia dei primi tempi. Marito e moglie si esprimono infatti attraverso i materiali, a partire dal legno, scelti secondo un criterio ben preciso: la sostenibilità. “Per noi al primo posto ci deve essere la consapevolezza di avere un prodotto che non andrà a creare inquinamento nel corso degli anni e che è fatto per durare nel tempo”, spiegano. Il legno, così come i metalli, viene nella maggior parte dei casi recuperato dal territorio: travature di abitazioni dismesse, vecchie tavole da ponteggio, grossi alberi abbattuti per garantire la sicurezza stradale... Tutto va bene per realizzare mobili inimitabili. Nascono così quelle che i due artigiani hanno definito “contaminazioni creative”: delle collezioni personali e uniche al mondo, prodotti di qualità realizzati con materiali vissuti a cui viene donata nuova vita per rivoluzionare un’abitazione con eleganza ed essenzialità. È proprio così che è nata la collezione Continuum, vincitrice del primo premio alla Mostra dell’Artigianato Vivo 2018 di Cison di Valmarino. La linea si ispira ai valori dei due artigiani: “Ieri, oggi e domani sono in continua evoluzione, interconnessi da elementi di continuità. – spiegano Guerrino e Mariagrazia – L’identità di un materiale è fortemente legata alla sua storia passata e continuerà a trasformarsi attraverso ciò che sarà. Un materiale naturale
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vissuto può essere reinterpretato in maniera contemporanea nel presente e, allo stesso tempo, conservare la possibilità nel domani di assumere nuove forme”. Così come i materiali, anche le tecniche usate per lavorare i materiali sono naturali: i piani, ad esempio, sono realizzati con minerali cotti a caldo: “Con la cottura – spiega Guerrino – si riesce a dare resistenza e tenuta di alta qualità: è il calore a creare la fusione delle materie, che permette di non avere traspirazione e di poter utilizzare i minerali senza intervenire con sostanze chimiche come avviene, per esempio, con il marmo”.
Scelte, quelle di Mariagrazia e Guerrino, che portano ad un elevato grado di sicurezza: “Il cliente sa di far entrare materiali sani nella sua casa”, assicurano. L’ulteriore vantaggio dei mobili di Antoniazzi & Piovesana è che, se mai si volesse sostituirli, è possibile estrapolare i vari materiali e recuperarli nuovamente, per una continuità senza tempo.
50 anni nel mondo delle auto
L’autofficina “Moret” di Conegliano celebra un traguardo straordinario: 50 anni di attività. Fondata nel 1974 da Oscar Moret, l’azienda ha festeggiato questo importante anniversario il 18 maggio presso la sede di via Maggiore Piovesana, circondata dall’affetto di parenti, amici e conoscenti.
Oscar Moret, il fondatore, ha iniziato il suo percorso nel mondo dell’automobilismo a soli 14 anni, lavorando come dipendente in un’altra officina per 7 anni. Questa esperienza gli ha fornito le basi per realizzare il suo sogno: aprire la propria autofficina.
“Dopo 50 anni siamo ancora qui, e non ho nessuna intenzione di mollare”, afferma Oscar con determinazione.
Oggi, l’autofficina è gestita da un team affiatato di tre persone:
Oscar Moret, il fondatore, suo figlio Diego, e Federico Marcon, collaboratore da 16 anni. Secondo Diego, il segreto del successo dell’azienda risiede nella passione di suo padre per le automobili.
Oscar non si limita alla meccanica: ha partecipato a gare in salita e rally, nutrendo un amore particolare per le auto da corsa. Questa passione si traduce in un approccio a 360 gradi nel settore automobilistico.
Nel corso degli anni, l’autofficina Moret ha saputo evolversi mantenendo al contempo la sua clientela storica. Oscar si è sempre tenuto aggiornato sulle nuove tecnologie e attrezzature, garantendo un servizio all’avanguardia. L’officina offre riparazioni meccaniche, interventi su impianti elettrici ed elettronici, e da due anni anche un servizio di gommista. Un punto di forza dell’azienda è la capacità di riparare anche auto d’epoca, grazie alla vasta esperienza di Oscar.
Mentre celebra questo importante traguardo, l’autofficina Moret guarda al futuro con ottimismo. La combinazione di esperienza, passione e costante aggiornamento promette di mantenere l’azienda al passo con le sfide del settore automobilistico in
Via Maggiore Piovesana 114/A
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continua evoluzione. Con 50 anni di storia alle spalle e un team dedicato, l’autofficina Moret si prepara ad affrontare i prossimi decenni con lo stesso entusiasmo e professionalità che l’hanno contraddistinta finora. Auguri all’autofficina “Moret” per questo importante traguardo e per i successi futuri che verranno.
Automazioni Vettoretti, prototipi e lavorazioni ad hoc per ogni settore industriale
Con la sua storia in continua costruzione ed evoluzione, dal 1966 Automazioni Vettoretti s.r.l. è un’azienda leader nel settore dell’automazione, per il quale realizza prototipi di macchinari e lavorazioni conto terzi. “La nostra clientela ci apprezza non solo per la puntualità e la precisione del lavoro, ma anche perché garantiamo l’unicità dei prototipi – spiega il titolare Fabrizio Vettoretti – che difficilmente ripetiamo: tutte le macchine da noi progettate e realizzate differiscono da cliente a cliente. Chi investe su di noi ci dà fiducia, perciò il nostro obiettivo è quello di creare un legame che ci contraddistingue, garantendo ai nostri clienti l’esclusiva”. Con l’aiuto di 8 professionisti, da anni Fabrizio è alla guida di un’azienda che ha fatto dell’innovazione e della versatilità il suo cavallo di battaglia: “La richiesta sempre maggiore di ideazione e realizzazione di macchinari industriali – continua Fabrizio – è una sfida quotidiana, ma riusciamo ancora a seguire ogni singolo cliente dall’inizio alla fine, ascoltandone i bisogni e andando incontro alle sue esigenze, per dar vita a macchine pensate e costruite su misura”. Le attrezzature si adattano ad ogni settore, dall’edile fino all’alimentare, senza dimenticare il mondo delle infrastrutture: “Riusciamo a soddisfare qualsiasi tipo di azienda o ente – assicura Vettoretti – grazie al dettagliato studio di ogni macchinario, che viene costruito con il principale scopo di aumentare la produttività dell’azienda che lo ha commissionato”.
Proprio per essere sempre al passo con le richieste di mercato e la varietà dei suoi settori produttivi, Automazioni Vettoretti s.r.l. ha recentemente implementato il proprio parco macchine, aggiornandolo con macchinari di ultima generazione, fondamentali per una produzione rapida e altamente funzionale. La crescita di questi anni altro non è che il continuum di decenni di investimenti, sacrifici e passione da parte dei suoi titolari: “Ho assunto le redini della ditta di papà Domenico con orgoglio e volontà di mantenerne alto il Fabrizio Vettoretti
AUTOMAZIONI VETTORETTI SRL
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nome – prosegue Fabrizio – e anche perché, all’interno di questa azienda, ci sono letteralmente cresciuto. Passavo intere giornate a guardare papà all’opera tra i macchinari e questo ha fatto nascere in me la stessa passione per un lavoro tanto difficile e minuzioso, quanto soddisfacente e ricco di sfide sempre nuove. Papà è stato un grande maestro”.
Dopo oltre cinquant’anni di lavoro sul campo, Automazioni Vettoretti s.r.l. ancora pensa a crescere: “Il progetto, nei prossimi tempi, è quello di riuscire a ingrandire ancora l’azienda e il parco macchine per ampliare i progetti e garantire alla nostra fidata clientela un lavoro sempre più elaborato e tempestivo”, conclude Fabrizio.
Le nuove tecnologie al servizio della tradizione e della sostenibilità
Borgo Antico nasce come azienda a conduzione familiare nel 1973 a Ogliano di Conegliano, impronta di un territorio fatto di terre moreniche ricche di calcio, ideali per una produzione d’eccellenza che dona ai vini profumi delicati e aromi decisi. L’avventura comincia quando, con i primi ettari, Vito Marchesin decide di dar vita a una produzione di vini artigianali dal Marzemino al Verdiso, dal Merlot al Cabernet, da cui si ricavano prodotti di nicchia dalle spiccate peculiarità. Per farlo coinvolge tutta la famiglia, in particolare il figlio Leonardo, che fin da bambino amava accompagnarlo nella vigna e che in questo modo, negli anni, ha imparato tutti i segreti dell’affascinante mestiere di papà. Leonardo diventa quindi enologo e dal 1995 prende in mano le redini dell’azienda, che ad oggi si estende su 25 ettari e produce 150.000 bottiglie all’anno. “Tutti i nostri vigneti, che si trovano per la maggior parte attorno alla nostra cantina o in comuni limitrofi, sono coltivati con tecniche moderne che si rifanno alle conoscenze e alla saggezza dei vecchi vignaioli, rispettando l’uva senza aggredirla: la scelta di non utilizzare diserbanti e di ridurre al minimo l’utilizzo di prodotti chimici, nonché la vendemmia eseguita esclusivamente a mano raccogliendo in cassetta, aggiungono senz’altro valore e particolarità alle nostre produzioni. – assicura Leonardo Marchesin – A Borgo Antico infatti è stata riconosciuta la certificazione SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale di produzione integrata)”.
La varietà Glera è oggi protagonista della produzione ma si continuano a coltivare i vitigni autoctoni della zona citati inizialmente. Nella vinificazione del Conegliano-Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore è stata introdotta la criomacerazione, che permette di evitare l’uso di anidride solforosa e di estrarre le essenze primarie dalla buccia dell’uva per ottenere un vino ricco al palato e piacevolmente aromatico. Non viene eseguita la filtrazione per far sì che i lieviti propri dell’uva trasferiscano tutti i profumi, conferendo al
La nostra forza è anche la nostra squadra. Passione, impegno e tradizione sono i punti cardine della nostra azienda
AZIENDA AGRICOLA BORGO ANTICO
Strada delle Spezie 39 31015 Ogliano di Conegliano TV
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tempo stesso spessore al vino. L’uso dei solfiti è riservato solo alla fine della spumantizzazione – e comunque in piccole quantità – per poter conservare il vino in bottiglia: questo significa che la quantità di solforosa è talvolta minore anche rispetto a quella presente nei vini biologici. L’impegno, la dedizione e la qualità del prodotto finale sono testimoniati a livello nazionale dalle numerose recensioni comparse su riviste del settore, premi e riconoscimenti, come Vinitaly e Gambero Rosso. Inoltre, lo speciale Forum Spumanti del Concorso Enologico Internazionale Città del Vino 2024 ha attribuito una medaglia d’oro al Prosecco Superiore DOCG 2023 Conegliano - Valdobbiadene Extra Dry e al Prosecco Superiore DOCG 2023 Dry e una medaglia d’argento al Prosecco Superiore DOCG 2023 Conegliano- Valdobbiadene Brut.
Ai piedi del Grappa, i formaggi da latte crudo della famiglia Reginato
Una villa rurale, una stalla vivace, un caseificio efficiente, un punto vendita da acquolina in bocca: il tutto incorniciato dal Monte Grappa, che vigila austero sull’alacre attività della famiglia Reginato. Questo è il quadro idilliaco che si presenta a chi decide di andare a fare scorta di formaggio direttamente all’azienda agricola Muncio, che sorge sul versante sud delle prime colline di Fonte, a pochi minuti dal casello della Pedemontana.
Già dalla corte si viene ben accolti da due simpatiche statue di mucche colorate, che i fratelli Christian e Francesco, terza generazione dei Reginato, hanno messo a guardia dell’antico cancello in ferro battuto che porta alla villa rurale di famiglia. Qui da fine ‘800 vivono i Reginato, commercianti di bestiame con il bisnonno Guido, divenuti poi allevatori e casari con i nipoti Luca e Guido.
Le mucche stanno proprio accanto alla villa, in una stalla ampia e arieggiata vista pianura, dove vengono alimentate con il foraggio coltivato nei 20 ettari dell’azienda agricola: oggi sono una novantina e, grazie al loro latte fresco di munta, tocca ora a Christian, classe 1999 e a Francesco, classe 1995, divertirsi in caseificio a creare caci per valorizzare al massimo il frutto di tanto impegno.
Sarà per l’entusiasmo, sarà per la bontà del latte, sarà per l’esperienza, sarà per l’aria del Grappa: il risultato è degno di nota!
Molti formaggi dell’azienda agricola Muncio sono stati premiati come i migliori delle loro categorie in diverse edizioni del Caseus Veneti, il concorso regionale che punta proprio a valorizzare le eccellenze casearie del Veneto e quest’anno sono stati premiati come ‘Miglior Casaro di Fattoria’ alla festa dell’agricoltura di Istrana.
Nel 2002 dal restauro della vecchia stalla i fratelli Guido e Luca hanno ottenuto un’accogliente e luminosa bottega dove vendono i loro formaggi e una gustosa linea di gelato artigianale.
La nuova generazione con Francesco, che ha studiato agraria, insieme al fratello Christian, diplomato alberghiero, porta avanti con
AZIENDA AGRICOLA MUNCIO
dei fratelli Reginato
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Instagram e Facebook: azienda agricola muncio
rinnovato entusiasmo la tradizione di famiglia, aggiungendo nuove idee. E, come se non bastassero campi, stalla, caseificio e negozio, con un furgone ad hoc sono presenti nei mercati agricoli di Treviso, a Monigo e Fiera, e Mogliano.
Nel punto vendita è possibile trovare anche carne di alcuni capi che vengono portati periodicamente al macello e una piccola selezione di vini, birre e specialità alimentari di altre aziende agricole: ma non fatevi distrarre dalla merce esposta negli scaffali e concentratevi sul banco frigo dove fanno bella mostra formaggi, ricotte, mozzarelle, gelati e yogurt, tutti di produzione propria: è questo il vero motivo per cui vale la pena di recarsi all’azienda agricola Muncio!
Un’oasi di autenticità ai piedi delle Prealpi trevigiane, dove tradizione e innovazione si fondono in un’esperienza unica
Nascosta tra i dolci paesaggi pedemontani del Veneto, l’azienda agrituristica Le Vignole rappresenta un’oasi di tranquillità e autenticità. Fondata negli anni ‘60 dai nonni Luigi e Maria Grillo, oggi è gestita dalla seconda e terza generazione della famiglia, che continua a incarnarne i valori, facendo della tradizione e dell’amore per la terra una vera e propria missione. Inizialmente dedita all’allevamento di vacche da latte, l’azienda ha saputo evolversi verso la viticoltura, che dal 2013 ne è diventata l’indiscussa protagonista. Il vero segreto di questa azienda è stata la capacità di diversificarsi, affiancando alla tradizione agricola veneta l’ospitalità contadina.
Nel 2012, con l’apertura del primo nucleo dell’agriturismo, Le Vignole ha cominciato a offrire un’esperienza di soggiorno unica.
Negli anni, l’agriturismo ha continuato a crescere, aggiungendo nuove camere, realizzando una nuova sala colazioni e ampliando gli spazi dedicati all’enoturismo, senza mai perdere quella sensazione di accoglienza familiare che lo contraddistingue.
L’azienda è profondamente legata al territorio. Certificata SQNPI per la produzione integrata, ha adottato pratiche agricole sostenibili, tra cui la coltivazione di vitigni resistenti alle malattie fungine (PIWI), da cui nasce Solis, un vino bianco fermo che racchiude la passione per un’agricoltura più rispettosa dell’ambiente.
Ogni ospite è accolto come un amico di lunga data, invitato a scoprire la bellezza del territorio circostante. La struttura offre la possibilità di soggiornare sia in appartamenti con cucina che in camere con bagno privato, con servizio di prima colazione, Wi-Fi gratuito, parcheggio coperto e punto di ricarica per veicoli elettrici.
A partire da gennaio 2025, sarà possibile prenotare direttamente online tramite il sito www.alloggilevignole.it. Le Vignole collabora attivamente con il territorio, partecipando a eventi e iniziative locali per valorizzare le tipicità del luogo.
di Società Agricola Francesco Grillo e C. s.s.
Sede legale: Via Balliana 13
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Sede operativa: Strada dei Lavina 7
31016 Pinidello di Cordignano TV
M. +39 333 4348966 – +39 335 6661800
info@alloggilevignole.it www.alloggilevignole.it
Ciò che distingue Le Vignole è la capacità di far sentire ogni ospite come parte della famiglia. “Offriamo molto più di un semplice soggiorno: proponiamo un’esperienza autentica, fatta di calore umano, rispetto per la tradizione e amore per la nostra terra”, spiega Silvia Grillo, nipote dei fondatori.
Scegliere Le Vignole significa vivere un’esperienza immersiva in un angolo autentico del Veneto, dove la bellezza del paesaggio si sposa con l’ospitalità genuina di una famiglia che ha fatto dell’accoglienza la propria missione.
Quella dei supermercati Bingo è la storia di un successo del territorio, ma prima di tutto, di una famiglia. Erano i primissimi anni ’90 quando Claudio Menegazzo e la moglie Ornella Franceschi hanno dato vita, a Spresiano, al primo supermercato Bingo: “mio marito veniva da una famiglia con esperienza nel settore – racconta Ornella – così abbiamo deciso di metterci in gioco con un nostro punto vendita”. Negli anni, maturando esperienza e successi, quella dei supermercati Bingo si è trasformata in una realtà perfettamente radicata nel territorio e quello che inizialmente era un unico punto vendita è diventato una catena dislocata in tutta la provincia di Treviso e in parte del Friuli. “Oggi abbiamo mantenuto solo il supermercato di Viale Italia a Conegliano e quello di Fontanafredda in provincia di Pordenone, mentre a Spresiano resta fissa la nostra sede amministrativa”, racconta ancora la titolare. A fare la differenza per Bingo è la scelta di prodotti d’alta qualità senza vincoli di offerta: “abbiamo sempre optato per una politica che fosse indipendente a livello di prezzi, – continua la signora Franceschi – mi spiego meglio: per scelta non abbiamo offerte mensili o settimanali, cerchiamo di avere i prezzi giusti sempre. In questo modo offriamo un servizio importante al cliente, che ha la sicurezza del prezzo fisso e in generale sa cosa aspettarsi”. La fidelizzazione del cliente e l’affermazione dei supermercati Bingo nel territorio devono molto anche alla tipologia di prodotti selezionati con cura dal team.
“Cerchiamo, quanto più possibile, di rifornirci dal territorio veneto o comunque italiano, – prosegue la titolare – quindi frutta, verdura, carne e molti altri prodotti sono esclusivamente italiani”. L’attenzione alla persona si riflette anche sulla disponibilità e la gentilezza del personale: “sono molto felice e orgogliosa del mio staff – conclude Ornella – che ci ha sempre seguito fin da quando c’era ancora mio marito, mancato purtroppo qualche anno fa.
BINGO SUPERMERCATI - CLAN SRL
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Sede amministrativa:
Viale Antelao 1 - 31027 Spresiano TV
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SUPERMERCATI BINGO FONTANAFREDDA SRL
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I nostri dipendenti si sono sempre dimostrati collaborativi, sia a livello amministrativo che operativo. È anche grazie a loro se ho avuto modo di portare avanti l’eredità di Claudio”.
Dalle origini fino alla quarta generazione, grazie alla forza di Paola e Ruggero
Sin dagli inizi del secolo scorso, il nome Bonaventura era sinonimo di innovazione ferroviaria, grazie a Bonaventura Ruggero, pioniere della nascente generazione di imprenditori in questo settore. Alla sua scomparsa nel giugno del 1956, il figlio Bonaventura Luigi raccolse il testimone, portando avanti con passione e dedizione l’eredità paterna.
Nel 1955, Luigi fondò la Ditta Individuale “Bonaventura Luigi” a Treviso, nei pressi della Stazione Ferroviaria. Con l’aumento dei lavori, la sede venne trasferita a Preganziol. Qui l’azienda continuò a lavorare sia per le Ferrovie dello Stato che per clienti privati, investendo ingenti risorse nel trasporto su rotaia.
L’improvvisa scomparsa di Luigi nel 1974 gettò l’azienda nello sconforto, lasciando la moglie Paola e i due giovani figli, Patrizia e Ruggero. Con coraggio e determinazione, Paola fondò una nuova società in collaborazione con i figli: la Società Raccordi Ferroviari Bonaventura Luigi S.a.s. Grazie al supporto di validi collaboratori e successivamente del figlio Ruggero, Paola guidò l’azienda verso traguardi di prestigio, espandendo l’attività oltre i confini regionali. Ruggero Bonaventura e sua madre Paola raggiunsero riconoscimenti e fama a livello regionale e nazionale. Verso la fine del primo decennio del nuovo secolo, Paola lasciò l’amministrazione per raggiunti limiti d’età, passando il testimone a Ruggero, nominato Amministratore Unico della Società.
Nel secondo decennio del 2000, l’azienda riacquisì le certificazioni in RFI e strinse una collaborazione con la società CLF, ampliando le proprie attività. Oggi Ruggero, con l’aiuto dei figli Luigi ed Enrico, che rappresentano la quarta generazione, continua l’opera iniziata dai predecessori. La continuità è data anche dall’alternanza dei nomi della dinastia: Ruggero fu il capostipite, Luigi il fondatore, Ruggero il continuatore, Luigi è il primogenito della quarta generazione. Nonostante le sfide, la collaborazione con CLF e Salcef ha permesso
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di operare stabilmente per conto della Rete Ferroviaria Italiana. Negli ultimi anni, l’azienda ha espanso le proprie attività alla manutenzione della rete ferroviaria, al trattamento del pietrisco con amianto e ai trasporti eccezionali e di rifiuti pericolosi.
“Il progetto di espansione del nostro impianto è strettamente legato al nostro impegno per l’ambiente e riguarda un terreno che appartiene alla Bonaventura s.r.l. dagli anni 70 e che si estende tra i comuni di Preganziol e Mogliano Veneto – rende noto l’imprenditore -. Si tratta quindi di ampliare un sito già esistente, che ci permetterebbe di gestire in modo più efficiente il recupero di materiali ferroviari come le traversine di legno e cemento. Attualmente, questi materiali vengono smaltiti in Germania o inviati in discarica, ma il nostro obiettivo è trattarli direttamente qui, trasformandoli in risorse riutilizzabili”.
Affrontare la scuola con spirito d’inclusione e divertimento? Si può fare!
L’Istituto Canossiano di Treviso, fondato oltre 180 anni fa, è oggi inserito a pieno titolo nel tessuto sociale, culturale ed ecclesiale di Treviso e Provincia.
Rappresenta una realtà educativa che ha saputo adattarsi ai cambiamenti dei tempi pur mantenendo intatti i valori e la missione della Fondatrice, Maddalena di Canossa: migliorare la situazione morale, culturale e sociale delle classi più povere.
L’opera delle Madri Canossiane, grazie alla lungimiranza educativa e all’affetto dei Trevigiani, continua tutt’oggi in risposta alle nuove esigenze educative e sociali.
L’OFFERTA FORMATIVA È AMPIA E DIVERSIFICATA
Oggi l’Istituto Canossiano comprende la scuola Primaria, la scuola Media, tre percorsi liceali (Scientifico sportivo, Scienze Applicate Ecologico-Digitale e Scienze Umane Teatro e Cinema) e la Scuola di Formazione Professionale – indirizzi Grafica e Servizi d’Impresa.
La varietà dell’offerta formativa riflette l’impegno dell’istituto nel fornire un’educazione completa e integrata, in grado di rispondere alle diverse esigenze degli studenti e delle loro famiglie.
La scuola primaria si ispira ai valori canossiani e riconosce l’originalità e la centralità della persona valorizzando attitudini e capacità degli alunni, per realizzare il benessere quotidiano dei bambini. La scuola media finalizza la propria azione formativa al raggiungimento dell’autonomia da parte di ogni alunno, perché egli viva la realtà in modo responsabile, creativo e propositivo. Oltre alle competenze culturali, cura in particolare l’aspetto linguistico ed espressivo, con lezioni settimanali dedicate a questo scopo.
Il liceo scientifico presenta le opzioni di scienze applicate ecologico-digitale e sportivo: questi due indirizzi permettono agli studenti di scegliere percorsi specifici che combinano una solida formazione scientifica con attività pratiche, laboratoriali o sportive.
Il liceo delle scienze umane offre un percorso unico nel suo genere
ed integra lo studio delle scienze umane con attività teatrali e cinematografiche. Con un teatro da 300 posti, gli studenti possono sviluppare le proprie capacità espressive e sociali attraverso spettacoli e laboratori anche in lingua inglese.
La Scuola di Formazione Professionale offre i percorsi di Grafica (indirizzo ipermedia) e Servizi di Impresa (ambito amministrativo-commerciale). La disponibilità di ben 5 laboratori informatici con dispositivi e software di ultima generazione permette a ogni allievo di “imparare facendo” in ambienti aggiornati e stimolanti.
Agli alunni della scuola primaria vengono offerte attività opzionali come l’assistenza allo svolgimento dei compiti, corsi di conversazione in lingua inglese con insegnante madrelingua, corsi di teatro,
attività motoria. Gli studenti più grandi scelgono autonomamente, in base alle proprie attitudini ed interessi, attività culturali o laboratoriali opzionali che diventano parte integrante del curricolo: certificazioni linguistiche o informatiche, corsi sportivi, escursioni naturalistiche, laboratori scientifici, visite a musei o mostre, visite formative presso grandi aziende italiane.
Tutto ciò al fine di promuovere l’educazione dell’intera persona (il Self-Directed Learning).
COLLABORAZIONI E COMUNICAZIONE
L’Istituto Canossiano collabora attivamente con le altre realtà locali, promuove gli scambi culturali e partecipa a progetti Erasmus per la mobilità all’estero degli alunni. La comunicazione scuola-famiglia è gestita sia attraverso mezzi informatici che con incontri in presenza, mantenendo un contatto costante e proattivo con le famiglie. “Lavorare con i ragazzi – racconta il direttore Andrea Vitulli – richiede flessibilità e capacità di adattamento. La nostra scuola affronta queste sfide con un approccio formativo autorevole piuttosto che autoritario, cercando di far comprendere agli studenti il valore delle regole e del rispetto dei ruoli”.
UN AMBIENTE ACCOGLIENTE E INCLUSIVO
Uno degli aspetti più apprezzati dell’Istituto Canossiano è l’attenzione all’accoglienza e all’inclusione: “Conosciamo ogni studente per nome, anche se non è direttamente nella nostra classe”, spiegano i docenti, che da sempre creano un forte legame con i loro alunni. Un approccio vincente che ha dato vita ad un ambiente in cui ciascuno si sente valorizzato e parte di una comunità. Lo stesso vale per il rapporto alunno-alunno: spesso i ragazzi di classi diverse si incontrano per svolgere attività in comune o trasversali ai vari ordini di scuola (Peer Education) con l’obiettivo di favorire la conoscenza reciproca e il rafforzamento di questo senso di comunità.
DELLE FIGLIE DELLA CARITA’ CANOSSIANE
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canossatv@canossiane-treviso.it www.canossiane-treviso.it
Per celebrare i suoi 180 anni, l’istituto ha organizzato eventi significativi come la visita alla Casa Madre della Fondatrice a Verona, rafforzando il senso di appartenenza e continuità storica. Queste iniziative, insieme alle numerose uscite didattiche e attività formative, arricchiscono l’esperienza scolastica degli studenti, offrendo loro non solo conoscenze ma anche opportunità di crescita personale. L’Istituto Canossiano di Treviso rappresenta un esempio di come una tradizione educativa possa evolversi rimanendo fedele ai propri valori. Con una proposta formativa ampia e diversificata, l’attenzione costante alle esigenze degli studenti e delle famiglie, e una forte integrazione con il proprio territorio, l’istituto continua a essere un punto di riferimento nell’educazione a Treviso.
La storia di un sogno realizzato
Nel 2008, Jacopo Pellegrini ha aperto un piccolo studio odontoiatrico a Valdobbiadene, mosso da un sogno ambizioso: creare un centro dove ogni paziente potesse ricevere cure odontoiatriche di alta qualità senza preoccupazioni. “Non ci conosceva nessuno”, ricorda Pellegrini, che ha affrontato le difficoltà iniziali con determinazione. Il primo mese, il suo guadagno lordo era di soli 1000 euro, ma la sua visione era chiara: offrire un servizio che lui stesso avrebbe desiderato.
Oggi, la Clinica Pellegrini è un punto di riferimento nella Marca Trevigiana, grazie a un team multidisciplinare che copre tutte le branche dell’odontoiatria.
“La fortuna di essere più professionisti ci permette di occuparci in maniera accurata di tutte le branche dell’odontoiatria”, spiega Pellegrini. Ogni specialista porta competenze specifiche, garantendo ai pazienti trattamenti personalizzati e all’avanguardia.
Nel 2018, la trasformazione in Clinica Pellegrini S.R.L. ha segnato un nuovo capitolo.
La clinica offre orari flessibili e tecnologie avanzate come la radiologia 3D e la sedazione cosciente. “I problemi ai denti non vanno in vacanza”, sottolinea Pellegrini, spiegando l’importanza di una struttura aperta tutto l’anno. Il legame con il territorio è forte e sentito. La clinica collabora con il laboratorio odontotecnico locale di Ercole Cifelli a Montebelluna e partecipa a iniziative di prevenzione nelle scuole. “Siamo orgogliosi di far parte di questo territorio”, afferma Pellegrini, evidenziando l’importanza della comunità nella filosofia aziendale.
La missione della Clinica Pellegrini va oltre la semplice cura dentale. “Vogliamo creare valore e benessere per la comunità”, dice Pellegrini, impegnato anche in progetti educativi per i bambini. Con un team di circa venti persone, la clinica continua a crescere, mantenendo vivi i valori di innovazione e tradizione.
CLINICA PELLEGRINI SRL
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“Direttore Sanitario Dr. Jacopo Pellegrini. Iscritto all’Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Treviso nr.1133. Informazione Sanitaria ai sensi delle leggi 248/2006 e 103/2023”.
Personale di segreteria e amministrazione
Qualità, innovazione e responsabilità sociale guidano la crescita della Cooperativa
La storia di COSEMA, Cooperativa di Pulizie e Facility Systems, è un percorso di quasi quarant’anni di impegno e innovazione. Nata nel 1986 in risposta alla crisi occupazionale e al lavoro nero, ha trasformato le difficoltà in opportunità di crescita collettiva. Oggi conta quasi 150 lavoratori ed è una realtà consolidata, fondata su qualità, integrazione e sostenibilità.
Inizialmente attiva solo a Vittorio Veneto, COSEMA ha gradualmente ampliato le sue attività, operando oggi in tutto il Nord Est Italia. A testimonianza dell’impegno costante per la qualità, COSEMA ha ottenuto importanti certificazioni: ISO 9001 per la gestione della qualità, ISO 14001 per la gestione ambientale, e ISO 45001 per la gestione della sicurezza sul lavoro.
Oggi, sotto la guida femminile della Presidente Fabiana De Luca e della Vicepresidente Francesca Condotta, COSEMA si distingue non solo per la qualità dei servizi, ma anche per un modello organizzativo inclusivo, in cui le donne costituiscono la maggior parte delle socie e dipendenti. Questo rende COSEMA un esempio di leadership femminile e valorizzazione delle competenze, promuovendo formule flessibili come il part-time, che permettono un equilibrio tra vita lavorativa e personale senza compromessi sulla qualità del servizio.
COSEMA si distingue per il forte impegno etico, sancito da un codice che garantisce pratiche commerciali responsabili e trasparenti. La cooperativa crede che serietà e affidabilità siano fondamentali per costruire rapporti di fiducia solidi con clienti, fornitori e soci. In un mercato sempre più competitivo, COSEMA dimostra che l’integrità è la chiave per un successo sostenibile nel lungo termine. Tra i servizi offerti da COSEMA spiccano quelli di pulizia specializzata per uffici, locali commerciali e industriali, dove si garantiscono interventi rapidi e di qualità. L’attenzione all’igiene e alla sicurezza è massima, soprattutto in contesti particolari come i laboratori alimentari o sanitari, dove COSEMA fornisce interventi mirati e soluzioni avanzate come i trattamenti antibatterici COSEMA CARE. La cooperativa
CO.SE.MA SOCIETÀ COOPERATIVA
Via Carlo Torres 17 Int. 10
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si occupa inoltre della pulizia di vetri in parete, pannelli fotovoltaici e di interventi in altezza, garantendo un servizio completo e personalizzato. Con quasi 40 anni di esperienza nel settore, COSEMA si proietta verso il futuro con ambizione e determinazione. L’obiettivo della cooperativa è quello di perseguire una crescita sostenibile, concentrandosi sull’innovazione continua e sull’ampliamento delle proprie attività. Il successo di COSEMA è il risultato di una visione a lungo termine che ha sempre posto al centro la qualità e la responsabilità, dimostrando che è possibile prosperare economicamente mantenendo alti standard etici.
Un team sempre pronto per demolizioni, ristrutturazioni e costruzioni
Nata nel 1984 come piccola realtà attiva nell’ambito edilizio, Costruzioni Edili Tessaro deve la sua crescita e il suo successo al suo fondatore, Bruno Tessaro, che grazie al ricco bagaglio di esperienze maturate nel corso degli anni, ha saputo guadagnarsi la stima di una fetta di clientela sempre più ampia. La sua passione e professionalità sono state poi trasmesse anche al figlio Davide che, dopo essersi diplomato geometra, ha preso le redini dell’azienda di famiglia guidandola verso uno sviluppo generale: “Abbiamo ampliato sia il raggio d’azione che la gamma dei servizi offerti. – racconta –Attualmente Costruzioni Edili Tessaro si avvale della collaborazione di uno staff tecnico-amministrativo ed operativo altamente specializzato e costantemente formato, ed è presente su tutto il territorio regionale e limitrofo”. Che dobbiate costruire la casa dei vostri sogni, ristrutturare uno storico casale, demolire una vecchia struttura o dar vita a un complesso residenziale, il team di Tessaro è sempre pronto: “La nostra azienda offre una vasta gamma di servizi – assicurano dai vertici – operiamo in edilizia privata, pubblica, residenziale ed industriale e garantiamo estrema professionalità operativa nel campo di ristrutturazioni e risanamenti conservativi, nella realizzazione di opere stradali, di demolizioni ed impermeabilizzazioni. Inoltre, offriamo consulenza e assistenza immobiliare per la vendita di immobili esclusivamente da noi realizzati”. Il servizio trova il suo completamento nell’attenzione e assistenza verso il cliente: dopo un accurato sopralluogo, viene realizzato un preventivo gratuito, seguito poi da una serie di attente analisi progettuali ed esecutive. “Il nostro punto di forza è la cura del dettaglio: in fase progettuale definiamo con estrema precisione ogni fase della lavorazione attraverso lo studio dei disegni esecutivi degli impianti, delle costruzioni e delle eventuali demolizioni. Durante la fase esecutiva monitoriamo costantemente l’avanzamento delle lavorazioni e il nostro personale operativo è sempre disponibile per valutare insieme al cliente la possibilità di attuare eventuali variazioni necessarie in corso d’opera”.
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Tre sono le parole chiave alla base del lavoro della famiglia Tessaro: sicurezza, garanzia e qualità. “Il nostro sistema di gestione della sicurezza è conforme ai requisiti della norma UNI ISO 45001: 2018, grazie ad una attenta e sempre aggiornata valutazione dei rischi, volta alla loro riduzione mediante l’adozione di piani operativi preventivi che rispettano standard di miglioramento continuo. Siamo inoltre in possesso delle certificazioni ISO 9001:2015, ISO 14001:2015 e SOA OG1 III bis, che qualificano l’impresa all’esecuzione di lavori pubblici e privati”.
La gioielleria storica di Livio Da Re è una delle ultime ad avere un laboratorio artigianale
D.r.l. Laboratorio Orafo e Gioielleria è l’attività fondata nel 1994 da Livio Da Re, maestro d’arte orafa tra i pochi rimasti ad avere un laboratorio artigianale in un mercato sempre più dominato dalla vendita di prodotti industriali.
La passione di Livio per la lavorazione artistica è cominciata fin da giovanissimo: figlio di un artigiano e di una commerciante, ha ereditato le attitudini di entrambi i genitori, e dopo aver iniziato a lavorare il legno nella bottega del padre si è interessato alla riparazione di orologi e piccoli gioielli. È stato l’incontro con la scuola orafa di Venezia a far nascere definitivamente l’amore per il mestiere: ottenuto il diploma di maestro d’arte nella lavorazione dei metalli nel 1983, appena diciannovenne, Livio ha lavorato per quindici anni come dipendente di una gioielleria, per poi decidere di mettersi in proprio aprendo l’attività, di cui è unico titolare, a Colle Umberto. Livio Da Re
Nel corso di quasi trent’anni di attività la gioielleria è cresciuta e ha iniziato a trattare il settore orafo anche dal punto di vista commerciale oltre che artigianale, servendo sia privati che aziende tra la provincia di Treviso e quella di Pordenone. In un mercato in costante evoluzione, in cui i prodotti industriali conquistano sempre più spazio soprattutto attraverso i centri commerciali, un’attività come quella di Livio che conserva la sua natura artigianale è diventata particolarmente preziosa perché offre servizi ormai difficili da trovare. “La mia è una delle poche gioiellerie rimaste a fornire un’assistenza totale al cliente – spiega Livio - prima e dopo l’acquisto. La riparazione di gioielli, ma anche di orologi e sveglie (sia antichi che moderni), è un servizio difficile da trovare oggi, tanto che lavoro anche per altre gioiellerie che fanno solo da punti vendita per i grandi brand”.
D.r.l. Laboratorio Orafo e Gioielleria è anche un punto di riferimento per il territorio nella creazione ex-novo di gioielli o la loro modifica, un mercato vario nel quale la clientela apprezza particolarmente la possibilità di personalizzare l’oggetto prezioso, spesso per sottolinearne un forte significato affettivo.
Uno dei casi più diffusi in cui l’abilità del maestro artigiano del metallo è particolarmente apprezzata, e insostituibile, è quella di un gioiello ereditato che viene “ricreato” per mantenere il ricordo di una persona cara in una nuova forma, come ad esempio fedi nuziali trasformate in anelli con pietre incastonate oppure orecchini utilizzati come pendenti o anelli.
Anche la possibilità di progettare e realizzare nuovi gioielli è molto apprezzata: può avvenire partendo da una pietra portata dal cliente al maestro (anche in questo caso c’è spesso un forte legame affettivo) oppure dalle materie prime di cui dispone la gioielleria stessa, nello specifico oro e argento per quanto riguarda i metalli, smeraldi, zaffiri, rubini e diamanti per quanto riguarda le pietre naturali, e poi una selezione di pietre sintetiche.
Le innovazioni tecnologiche hanno ampliato le possibilità anche per un laboratorio artigianale, e infatti nella creazione D.r.l. Laboratorio Orafo e Gioielleria si occupa sia dello sviluppo artigianale in senso tradizionale che dello sviluppo in senso moderno, cioè avvalendosi di strumentazioni elettroniche. In entrambi i casi l’artigiano si occupa, a stretto contatto con il cliente, della progettazione del gioiello, ma nel secondo caso questa viene fatta con un software 3D e una strumentazione specifica per la fusione in cera persa. Viene realizzato un modello da sottoporre al cliente e da quello l’orafo sviluppa il gioiello vero e proprio.
“L’artigianato del gioiello sta scomparendo – spiega Livio – quando la mia generazione si ritirerà potrebbe rimanere solo la produzione industriale, non personalizzabile e molto difficilmente offerta con un servizio di riparazione disponibile. Oggi le gioiellerie con laboratorio artigianale come la mia sono tutte attività storiche, nate dai venti ai trent’anni fa: è la stessa professione del maestro orafo che sta scomparendo”.
D.R.L. LABORATORIO ORAFO E GIOIELLERIA
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Se la speranza per l’attività è quella di proseguire sulla strada tracciata e crescere ancora, soprattutto nel campo del commercio in cui si sta specializzando, l’auspicio per il futuro della professione è che si faccia avanti una nuova generazione.
“Al momento i giovani che si avvicinano al settore vanno a lavorare nelle fabbriche delle catene industriali, eppure si tratta di un’attività che dà molte soddisfazioni, – racconta Livio – essendo al momento meno diffusa, in futuro offrirà delle opportunità ai giovani artisti”.
D.r.l. Laboratorio Orafo e Gioielleria è un’attività che ha instaurato un profondo e importante legame con una clientela fidata e anche con il territorio, come dimostra il sostegno generoso a varie associazioni di volontariato delle province di Treviso e Pordenone. L’aiuto della gioielleria non manca mai quando si tratta di dare una mano alle associazioni umanitarie e di sostegno alle persone affette da disabilità, alle Pro loco impegnate in eventi di solidarietà e all’Associazione Nazionale Carabinieri, di cui lo stesso Livio Da Re fa parte.
“L’artigiano è passione, amore, emozioni, creatività, manualità, genio e sregolatezza”
Dante Bozzetto è un nome che risuona con orgoglio tra gli artigiani del Triveneto. Con un’attività che affonda le radici negli anni ‘80, Bozzetto si è distinto nel settore delle stufe in maiolica, una tradizione ereditata dallo zio, che lo ha ispirato e guidato nei primi passi di questo mestiere.
“La mia attività di artigiano inizia negli anni ‘80,” racconta Bozzetto. “Mio zio costruiva stufe in maiolica, e io ho ereditato da lui la passione e le competenze.” Questa passione, unita a una straordinaria creatività, ha permesso a Dante di specializzarsi in un settore molto particolare, rendendo ogni sua creazione un pezzo unico.
“Ogni stufa ha una presentazione personalizzata,” spiega. “Offro consulenza ai clienti e propongo soluzioni con progettazione CAD sia per l’estetica che per la tecnica. Ogni stufa è accompagnata da un libretto impianto, un vero e proprio attestato di artigianato artistico.”
Il lavoro e l’impegno di Dante Bozzetto non si sono limitati alla produzione di stufe. “Questo lavoro mi ha portato a diventare fondatore di un’associazione di categoria a livello nazionale,” ricorda con orgoglio. “Per 18 anni sono stato presidente di ASSOCOSMA, l’Associazione Nazionale Costruttori Stufe.” L’iniziativa era necessaria per individuare e riunire gli artigiani sparsi nel campo dell’edilizia e dare loro una voce unitaria.
Durante la sua presidenza, Bozzetto ha sviluppato rapporti con scuole professionali austriache, elevando il livello formativo e professionale degli artigiani italiani.
Uno dei più grandi successi di Dante Bozzetto è stato il lancio del Progetto Fuoco a Verona nel 1994, la fiera più importante del mondo per il settore. “Non è una fiera campionaria, ma una fiera del settore che rappresenta tutte le biomasse,” spiega. “L’idea è partita da me personalmente, abbiamo scritto la storia
della nostra categoria.” La fiera, che si tiene con cadenza biennale, è diventata un punto di riferimento mondiale, un luogo dove si incontrano innovazione, tradizione e futuro del riscaldamento a biomassa.
Il valore aggiunto che Dante Bozzetto offre ai suoi clienti è la consulenza. “La differenza tra un rivenditore e me è che io sono un consulente del cliente,” afferma. “Cerco di capire le esigenze, produco o rivendo ma sempre con un approccio personalizzato. Questo mi ha differenziato sul mercato e ha creato un’identità.”
Tuttavia, Bozzetto esprime una preoccupazione per il futuro del mestiere. “Ora stiamo scomparendo, non c’è più ricambio gene -
razionale. Abbiamo clienti fidelizzati da 20-30 anni e facciamo le stufe ai loro figli, ma i giovani non sembrano interessati a seguire questa strada.” Nonostante le sfide, Dante Bozzetto continua a evolversi e a innovare. “Da quest’anno sono maestro artigiano riconosciuto dalla Regione Veneto,” dice con orgoglio. Inoltre, svolge il ruolo di docente all’interno della scuola di formazione, trasmettendo il suo sapere alle nuove generazioni.
“L’artigiano esercita un’attività artistica per la produzione di beni tramite il lavoro manuale proprio e di un numero limitato di collaboratori; realizza opere esclusive,” sottolinea. “L’artigiano è l’essenza di passione, amore, emozioni, creatività, manualità, egocentrismo, a volte, pazzia, genio e sregolatezza, condivisione con i propri clienti per un legame forte che durerà per la vita.”
Bozzetto è un fermo sostenitore della tutela dell’artigianato contro la standardizzazione industriale. “L’artigiano è uno stile di vita in via di estinzione, va tutelato e protetto dalla standardizzazione industriale che ci sta trasformando in normali assemblatori di lego certificati e omologati,” avverte.
Ricorda con nostalgia gli inizi del suo mestiere. “Quanti sacrifici per imparare un mestiere, che dovrai saper gestire, capacità manuali costruttive, avere la fortuna di impararlo tramite qualche vecchio artigiano, che ti tratta da bocia (garzone) e che difficilmente ti svelerà i suoi segreti. Dovrai imparare rubando con gli occhi e con tanta pazienza, perché è proprio qui che la tecnica si unisce all’arte. La tecnica la impari a scuola, l’arte invece o ce l’hai o fai un altro mestiere.”
La storia di Dante Bozzetto è anche una storia di evoluzione costante. “Penso alle prime Kachelofen che costruivo a fine anni ‘80, materiali poveri, linee semplici, pochi colori, tre modelli di piastrelle, non c’erano sistemi di progettazione CAD e tanto meno sistemi di calcolo e dimensionamento. Stufe semplici, massive, funzionali, tuttora perfettamente funzionanti, pochissime manutenzioni.” La scelta di una stufa non può infatti prescindere dalla presa di coscienza che essa è anche una risposta ai sempre maggiori problemi di inquinamento. “Per ciò che riguarda i consumi basti pensare che il contenuto di energia di 2,5 chili di legna cor-
DANTE BOZZETTO
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risponde circa a quella di un litro di olio combustibile.”
Tra i vari fattori che condizionano il rendimento della stufa, la disposizione è certamente il più rilevante. “Molta attenzione deve essere posta anche alla disposizione rispetto a finestre o vetrate. Anche ciò che sta intorno a una stufa può diventare stufa,” conclude. Dante Bozzetto rappresenta l’essenza dell’artigianato artistico italiano. La sua storia è un esempio di come la passione, la dedizione e la creatività possano trasformare un mestiere in un’arte. Nonostante i tempi, continua a trasmettere il suo sapere, sperando che le nuove generazioni possano raccogliere il testimone e portare avanti questa nobile tradizione.
Il talento dell’imprenditorialità, del coraggio, ma soprattutto del rispetto verso l’ambiente, le persone, gli animali
Il profumo e il vigore vitale del legname fanno tutt’uno col paesaggio. I tronchi freschi di taglio dei faggi del Cansiglio sono accatastati sul terreno, poco oltre s’intravede la chioma ordinata degli ulivi, residenti discreti di una collina a prato e bosco.
È sulle Rive di Anzano, ai piedi di Fregona e più su del Cansiglio, che ha sede l’Azienda De Luca Biomasse S.r.l.
Se con gli anni, rispondendo alle necessità dei consumatori, ai cambiamenti tecnologici e con un’attenzione ai delicati equilibri ambientali, l’azienda De Luca è diventata un’attività riconosciuta e rinomata nel settore del legname e delle biomasse, il merito è di una famiglia coesa e operosa ma anche di un personaggio dal carattere mite e onesto, che è balzato agli onori della cronaca per un gesto altruistico.
Antonio De Luca, conosciuto in paese come Toni Tobèro, è colui che tra i capostipiti ha ampliato un’azienda familiare nata nel 1954, ma che fin dagli anni quaranta, con Pio De Luca, aveva fatto del taglio e commercio del legname la propria preziosa attività di sussistenza. “Mio padre Pio - racconta Antonio De Luca - era un bracciante agricolo. Lavorava la terra ‘soto paròn’. Dopo la seconda guerra mondiale ha avuto l’idea di smarcarsi dall’impiego tradizionale. Ha preso due buoi e con quelli raggiungeva ogni giorno la foresta del Cansiglio per prendere della legna che vendeva ai panifici e alle filande. Era un lavoro duro, ma è stato così che ha messo in piedi l’attività.”
Antonio e il fratello Elio hanno fatto crescere l’impresa paterna e hanno lavorato insieme fino al 1988, quando hanno deciso di dividere la società e operare ciascuno per conto proprio. “Nella seconda metà del ‘900 - racconta Antonio - l’attività di vendita e distribuzione di legname ha conosciuto due momenti di crisi: alla fine degli anni Sessanta, quando tutti sembravano essersi convertiti al gasolio da riscaldamento, e negli anni ‘80, col metano. Ma si è trattato di uno stop relativamente breve, infatti alla fine degli anni Ottanta la do -
manda di legname era tornata a crescere. Intorno al 2006 mio figlio Omar, che attualmente gestisce l’azienda, ha avuto la brillante idea di acquistare un macchinario per ridurre in scaglie il legno e trasformarlo in cippato destinato alla produzione di energia elettrica. Da allora il lavoro è sempre cresciuto.”
Oggi la De Luca Biomasse, oltre alla pluriennale attività di vendita di legna da ardere al minuto, la vendita di legna in bancali anche essicati e di pellet, propone l’innovativo servizio di cippatura eseguito con l’utilizzo di moderni macchinari.
La ditta è inoltre certificata PEFC. Questa assicura che le foreste siano gestite in linea con stringenti requisiti ambientali, sociali ed economici. Tiene traccia dei prodotti forestali, dalle foreste, gestite in maniera sostenibile, al prodotto finale.
La storia dell’azienda De Luca ha nel Dna il talento dell’imprenditorialità, del coraggio, ma soprattutto del rispetto verso l’ambiente, le persone, gli animali. A cominciare da quelli più umili: i muli.
Antonio De Luca è infatti l’alpino che ha salvato dal macello 13 dei 24 muli dismessi dall’esercito nel 1991. L’alpino che per oltre 25 anni si è preso cura di Iroso, il mulo più anziano dell’esercito. L’ultimo mulo degli alpini.
Quando il Ministero della Difesa decide di eliminare i muli dall’esercito italiano perché ‘non più consoni al servizio’, i 700 muli presenti nelle cinque brigate alpine vengono gradualmente ceduti ad aziende e privati. Nel 1993 ne restano 24 in carico alla Brigata Alpina Cadore, ma il loro destino è segnato: verranno venduti e macellati. Nel 1993 Antonio De Luca è un imprenditore che si guadagna da vivere col legname del Cansiglio. La porzione di bosco che ha avuto in concessione dalla fine degli anni Ottanta è scabrosa: i faggi crescono su un terreno impervio, non raggiungibile con auto o trattori. L’unico modo per arrivarci - pensa Antonio - sono i muli. Così De Luca - che è anche un alpino - partecipa all’ultima asta dell’esercito. La sua intenzione è di acquistare due muli e impiegarli in azienda, ma finisce col compiere un atto di straordinaria generosità: spende tutto quello che ha e ne porta a casa tredici.
I muli sottratti al macello per alcuni anni vengono impiegati nella foresta, poi vengono messi a riposo e a uno a uno, cedendo all’avanzare dell’età, chiudono gli occhi.
L’unico che sopravvive a lungo è Iroso, il mulo baio scurissimo che incarnava la virtù dell’umiltà perché, carico o meno che fosse, tene - La famiglia De Luca
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va sempre la testa bassa. Stanco, provato dagli acciacchi, cieco a un occhio, sordo, quasi senza denti, Iroso è vissuto 40 anni, sulle Rive de Anzàn, accanto ad Antonio e alla sua famiglia, o meglio: alla grande famiglia degli alpini.
Lassù in Cansiglio, la faggeta da cui tutto è partito, è ancora pressoché intatta e maestosa: oltre le fronde dei faggi più alti e delle migliaia di piccole piante che nascono spontaneamente nella foresta, si vedono il Col de Nas, il Col del Gal e in basso la Val Frattuzza. Località dove il rispetto dell’uomo verso la natura, gli ha permesso di ricevere il dono prezioso del legname, il calore della vita e dell’anima di una comunità.
La storia di Sonja, fondatrice del salone Dentro lo stile e formatrice del brand Kadus
La formazione è un po’ il lato nascosto della professione del parrucchiere. Eppure seminari, lezioni e incontri stanno diventano sempre più importanti in questo settore. Sonja Cal, che da 10 anni gestisce il salone “Dentro lo stile” di Cappella Maggiore, ci ha svelato i segreti della sua attività di formatrice e del percorso che ha iniziato circa 18 anni fa.
“Sono formatrice e consulente del brand Kadus, ad oggi parte integrante del suo gruppo stilistico di punta, posizione che mi dà l’opportunità di portare in tutta Italia corsi di formazione per colleghi con la stessa passione”, spiega. L’interesse, Sonja, lo ha sviluppato fin
da piccola: “Da giovane ho scelto di frequentare la scuola professionale apposita, dove ho appreso le basi del mestiere – racconta –. Da lì è iniziato un iter di occasioni lavorative e opportunità di frequentare corsi di aggiornamento e specializzazione. Non nego che i sacrifici siano stati molti, specie all’epoca, quando il nostro settore era decisamente meno valorizzato di adesso, ma oggi sto vedendo
non solo fantastici risultati, ma anche una grande crescita”. Sonja si dedica, soprattutto nei weekend, alla formazione dei colleghi in tutta Italia. “Spiego le caratteristiche dei prodotti e le ultime tecniche – aggiunge -. Faccio lezioni pratiche e teoriche, ho fino a 60 studenti alla volta. Formo persone molto diverse, dalla 20enne alla 60enne. Ho avuto una signora di 75 anni che faceva ancora corsi di formazione. Sono belle esperienze, perché cresco io e crescono anche gli altri: fare questa attività ti arricchisce un sacco e ti riempie l’anima”. Negli anni il rapporto con i clienti è molto cambiato. “Le persone più piacevoli le ho conosciute in ambito lavorativo. Purtroppo oggi le cose sono molto diverse: le persone si affezionano meno ai professionisti e cercano gli orari migliori e soprattutto la velocità d’esecuzione. La formazione è diventata fondamentale e complessa. Oggi non conta più tanto il prezzo, conta il modo in cui si lavora. Per questo serve un aggiornamento continuo”. Durante i corsi si occupa soprattutto di colorimetria, di chimica, della parte creativa, delle novità, della tutela del capello, dei prodotti e della loro composizione. “Il lavoro di parrucchiera è bello, ma rischia di diventare monotono – ammette -. La formazione invece ti dà sempre stimoli diversi. In questo modo riesco a trovare una grinta nuova ogni giorno. Ogni
mattina cerco di mantenere l’entusiasmo e la voglia di crescere. Io ho avuto la fortuna di scegliere il mio lavoro. Il segreto è farlo bene, con passione e umiltà. Anche perché la nostra professione si evolve molto velocemente. Quando ti rendi conto che non emoziona più, devi fermarti”. Sono anche questi gli ingredienti del successo del suo salone. Gli sforzi di Sonja e dei suoi collaboratori mirano sempre a proporre un servizio di alta qualità e personalizzato, grazie alle consulenze mirate e all’utilizzo di trattamenti specifici per i diversi tipi di cute e le differenti problematiche di ogni capello. “Curiamo la cute con olii essenziali e vegetali, facciamo ricostruzioni e rigenerazioni
dello stelo con collagene marino, acido ialuronico, cheratine, cellule fitostaminali, elastina e tanto altro e proponiamo tecniche sempre più innovative sia per le schiariture e le colorazioni che per i tagli - conferma la titolare del salone -. A tal proposito, abbiamo anche la certificazione per la terapia del taglio a caldo, tecnica unica, effettuata con particolari forbici la cui lama è riscaldata elettricamente. Il calore agisce in modo mirato attivando il processo di cauterizzazione, cioè di riparazione naturale del capello, che porta enormi benefici immediatamente visibili e di lunga durata. Questa terapia ha degli effetti che si vedono ad occhio nudo: i capelli sono decisamente più sani e più forti. In fondo i capelli sono lo specchio della salute delle persone”.
Tra i numerosi servizi offerti dal salone Dentro Lo Stile, non mancano i total look per i matrimoni e bellissime iniziative come la donazione dei capelli per i malati oncologici: “Oltre a ciò, ci preme insistere sull’importanza della sostenibilità ambientale – aggiunge la titolare
DENTRO LO STILE
di Cal Sonja
Piazza Vittorio Veneto 32
31012 Cappella Maggiore TV
T. +39 0438 580897
dentrolostile32@gmail.com
– per questo i prodotti che vendiamo all’interno del negozio hanno dei packaging riciclati e riciclabili. Inoltre, da anni abbiamo sposato il progetto di riciclo dei capelli di Capillum, azienda che si occupa proprio della raccolta dei capelli tagliati con lo scopo di riutilizzarli per assorbire gli idrocarburi in mare e innovare l’agricoltura”. La vita sempre più frenetica e i numerosi impegni dei clienti richiedono inoltre una certa flessibilità e un’organizzazione smart. Sonja ha trovato una soluzione a portata di click: grazie ai portali Treatwell e Uala, attivi tutti i giorni a qualsiasi ora, prenotare un appuntamento presso il salone è facilissimo.
Dalle parole di Sonja emergono tutta la determinazione e la passione che l’hanno portata ad intraprendere quest’avventura. Nonostante le lunghe giornate passate in salone e la complessa amministrazione di un’attività, infatti, le soddisfazioni non mancano mai. “Se ti impegni a farlo, è un lavoro meraviglioso – conclude Sonja -. Quando la gente è contenta, mi sento gratificata”.
Dove passione e maestria si fondono con tradizione e design nell’evoluzione dell’artigianato
Nel cuore della Marca Trevigiana, dove l’arte e l’artigianato si fondono con la tradizione, sorge un’azienda che da oltre sessant’anni plasma la pietra con maestria e passione. La Deoni Marmi, fondata nel 1960 da Giancarlo Deoni, ha attraversato decenni di storia italiana, evolvendosi e adattandosi ai cambiamenti del mercato senza mai perdere la sua essenza. Oggi, alla guida di questa realtà artigianale, troviamo Daniela Deoni, figlia del fondatore e titolare dell’azienda. Con un sorriso che rivela l’orgoglio per il lavoro di una vita, Daniela racconta: “Sono entrata stabilmente in azienda nel 1990, ma il mio legame con questo mondo risale a molto prima, quando da ragazza aiutavo saltuariamente mio padre.” Il percorso di Daniela è un esempio di dedizione e continua formazione. Nel 2021, spinta dalla passione per l’arte e il design, ha conseguito il diploma presso il liceo artistico di Treviso, specializzandosi in design industriale. “La formazione non si ferma mai,” afferma con convinzione, “negli anni ho partecipato a vari corsi di contabilità aziendale, stesura di business plan, trattamento dei rifiuti e sicurezza.” La storia della Deoni Marmi è un viaggio attraverso l’evoluzione dell’artigianato italiano. Dai primi manufatti per la funeraria, l’azienda ha saputo cogliere le opportunità offerte dal boom economico degli anni ‘70, espandendosi nel settore edile e dell’arredamento. “Oggi,” spiega Daniela, “eseguiamo molti restauri e offriamo consulenza per la conservazione dei marmi e delle pietre.” Ciò che distingue la Deoni Marmi è la sua specializzazione nei lavori a massello e nelle finiture fatte a mano. “Lavoriamo per soddisfare il cliente utilizzando materie prime di qualità e valorizzando le naturali venature,” sottolinea Daniela, rivelando la filosofia aziendale che si allinea perfettamente con il valore della Marca Trevigiana del “lavorare bene”. L’impegno e la qualità del lavoro della Deoni Marmi non sono passati inosservati. Nel 2023 l’azienda ha ricevuto il riconoscimento di azienda storica, seguito nel 2024 dal prestigioso titolo di maestro artigiano conferito a Daniela. Nonostante i cambiamenti del mercato e l’avvento di nuovi materiali, l’azienda rimane fedele alla sua tradizione. “Non abbiamo seguito la moda dei vari materiali compositi che imitano il marmo e le pietre,” afferma con orgoglio Daniela.
DEONI MARMI E GRANITI
Via Postumia 39
31038 Paese TV
T. +39 0422 959184
deonimarmi@gmail.com www.deonimarmi.com
“Siamo marmisti e lavoriamo il marmo e le pietre naturali.” Il legame con il territorio è un aspetto fondamentale per l’azienda. Sebbene la provincia non offra materie prime, la Deoni Marmi si impegna a collaborare con aziende locali e a preservare le tecniche tradizionali. “Quando è possibile,” racconta Daniela, “utilizziamo tipi di marmo e lavorazioni presenti nei vecchi fabbricati sia in città che fuori”. L’azienda guarda anche al futuro, aprendo le porte ai giovani del territorio. “Ospitiamo ragazzi provenienti dalle scuole locali per l’alternanza scuola-lavoro,” spiega Daniela, “cercando di trasmettere la nostra passione per il lavoro”. Con un fatturato attorno ai 200 mila euro annui, la Deoni Marmi dimostra che la qualità e la dedizione possono far prosperare anche le piccole realtà artigianali. La storia di questa azienda è un esempio di come tradizione e innovazione possano coesistere, creando un ponte tra il passato glorioso dell’artigianato italiano e un futuro ricco di sfide e opportunità.
Dottor Leonardo Pentivolpe pioniere dell’ozono terapia
Inizia circa 42 anni fa, ad opera di un giovane medico, oggi presidente della società internazionale di ozonoterapia, che, per puro caso, trovandosi in vacanza in Germania viene attratto con irresistibile curiosità ed anche entusiasmo, dall’uso di una macchina di ozonoterapia. Allora tale terapia in Italia era inesistente, i tedeschi che già la utilizzavano da circa 20 anni, procedevano però in tale pratica, in maniera empirica.
Nel giro di breve tempo la novità terapeutica attira pochi medici, soprattutto tra Veneto e Lombardia, che si costituiscono, dopo aver confrontato i propri successi terapeutici e le proprie esperienze, in una società scientifica detta SIOOT, società scientifica di ossigeno ozono terapia, alla cui fondazione il Dottor Pentivolpe ha contribuito, oltre ad essere stato per lungo tempo responsabile, per la regione Veneto, di tale società.
Da piccolo gruppo, tale società scientifica, oggi conta migliaia di iscritti, godendo inoltre, di riconoscimento ed ufficializzazione dai vari ordini dei medici, nonché dal ministero della salute.
Nel Veneto l’inizio della pratica dell’ozono terapia risale a circa quarant’anni fa e nelle città di Treviso e Padova si collocano le prime macchine di ozono.
Ben si può intuire come allora, l’atteggiamento tanto degli organi di controllo quanto dei colleghi, nei confronti di una terapia sconosciuta, fosse carico di un certo sospetto che alle volte, non risparmiava addirittura derisione.
“Ricordo”, riferisce il dottor Pentivolpe, “di un vecchio compagno di università che mi ha interrotto bruscamente quando ho iniziato a parlare di ozonoterapia”.
Solamente la costanza, la fede nella terapia e nella sua pratica, dalla quale con il tempo scaturivano sempre più i risultati, hanno permesso al dottor Pentivolpe di perseverare fino a raggiungere, nell’ottobre del 1995 l’affissione a Treviso della prima insegna in
Italia per la pubblicità sanitaria per l’ozonoterapia, con tanto di autorizzazione rilasciata dalla regione Veneto.
Allo stesso tempo l’obiettivo più importante dei medici pionieri era di espandere la conoscenza e l’efficacia di una terapia fino ad allora ignota. Al riguardo, in foto, uno dei primi articoli del dottor Leonardo Pentivolpe a mezzo del quale si chiarivano le allora conoscenze emergenti sulla nuova terapia, si riporta la prima e l’ultima pagina di un giornale di medicina naturale stampato tra
i primi in Veneto nel 1991, con dettagli sull’azione della terapia. I nuovi canoni della moderna medicina evidenziano come la salute e la varietà della vita siano dovute solo parzialmente a ciò che ereditiamo geneticamente, altri fattori importanti sono: lo stile di vita, il luogo in cui viviamo, cosa e quanto mangiamo, l’esercizio fisico moderato, quale lavoro svolgiamo.
In altre parole, le scelte della nostra vita, le sue circostanze, l’ambiente in cui essa si realizza, determinano in massimo grado la sua qualità e la sua durata.
L’ozonoterapia, oppure altre terapie messe in atto per le svariate azioni: anti-age, integratori, fleboclisi accompagnati da drenanti o vitamine per via venosa, raggiungono il fine auspicato e il relativo successo quanto più i fattori dell’epigenetica vengono sostenuti.
L’azione e lo scopo terapeutico del dottor Pentivolpe, il quale ci ha reso partecipi della storia dell’ozono terapia in Italia sono mirati soprattutto alla concretezza dello stile di vita e della corretta alimentazione.
DOTTOR PENTIVOLPE LEONARDO
Viale Luigi Luzzatti 110 C 31100 Treviso TV
M. +39 392 1153650 studiopentivolpe@gmail.com www.ozonoterapiatreviso.it
Solo con la realizzazione di tali modalità, ogni forma di terapia beneficerà della massima efficacia e gratificazione. Dunque, l’ozono dal greco Ozein, scoperto durante alcuni esperimenti di elettrolisi dell’acqua, quasi per caso, diventa per impegno, dedizione e scelta, terapia, e questo anche grazie al coraggio e alla dedizione di quei pochi pionieri che hanno reso ed inteso la loro professione un percorso di vita.
Emporio Occhiali Fardin, dalla progettazione alla vendita, un marchio di qualità
L’Emporio Occhiali Fardin è una realtà imprenditoriale fortemente radicata nel territorio, che da trent’anni ha un negozio con laboratorio a Cordignano. È una storia aziendale che inizia nel 1993, quando Gastone Fardin decide di cambiare vita e aprire una propria attività dopo un lungo percorso lavorativo, che lo aveva visto prima dirigere il negozio alimentare di famiglia, quindi diventare presidente del gruppo di acquisto Crai Cansiglio.
All’inizio i soci sono due, nell’avventura c’è anche un amico, un commercialista di Vittorio Veneto, che crede nella scommessa di fare qualcosa di nettamente differente da quello che c’è in commercio nel mondo degli occhiali. L’azienda ha subito successo, ci lavorano un direttore e diciotto dipendenti, mentre Gastone studia e impara giorno per giorno, formandosi in azienda in quel campo totalmente nuovo per lui. Nel 1995 la prima svolta, diventa amministratore e inizia a dirigere l’azienda secondo le sue strategie, inseguendo il desiderio di investire e affermarsi nel suo territorio.
Sempre nel 1995 apre al pubblico a Cordignano il primo spaccio convenzionale di rivendita Fardin, dove vengono venduti occhiali di altissima qualità e fatti interamente in casa. Da allora, l’azienda ha investito sia nella ricerca che nella tecnologia, affrontando e vincendo nuove sfide di mercato. Gastone gestisce l’impresa con la moglie Cinzia, conosciuta però a tutti con il nome di Sandra, ma non sono soli. Emporio Occhiali Fardin è anche una storia familiare, nel corso degli anni sono entrati in azienda i figli: Giada, che si occupa delle vendite e dirige il negozio, e Andrea, che segue le spedizioni e il controllo qualità del marchio Ultra Limited. Giada, dopo aver studiato archeologia a Trieste, si è dedicata all’impresa di famiglia appassionandosi grazie al padre, crescendo in azienda ma anche prendendo il diploma di scuola di ottica.
La famiglia Fardin ha voluto percorrere anche altre strade, nuove e innovative, nel mondo degli occhiali. L’attività è proseguita nel
corso degli anni, ampliando l’offerta commerciale e accrescendo sempre di più il know-how grazie a nuovi investimenti. Tra gli altri, Ultra Limited, l’unico marchio al mondo che produce occhiali in un unico pezzo, non ne esistono di uguali, ogni modello infatti differisce dagli altri per forma e colore. Emporio Occhiali Fardin costruisce gli occhiali in Cadore, dove una storica manodopera specializzata permette di realizzarne di livello altissimo. Il negozio è stato rinnovato di recente da uno studio di design specializzato, ora è uno spazio di oltre 150 m2 diviso tra sala visite, esposizione e laboratori. È possibile scegliere tra oltre 4.000 montature, fatte in casa su misura quanto dei migliori marchi mondiali, come Gucci, Balenciaga, Yves Saint Laurent, Tommy Hilfiger, Carrera e molti altri, ma anche ricercati ed elitari come Randolph. Nel negozio con Giada lavorano Carla e Gianpaolo, optometristi di provata esperienza altamente specializzati. Un continuo aggiornamento permette una formazione di livello superiore, che è premiata da un pubblico affezionato, in continua crescita; infatti, il negozio di Cordignano può contare oltre 14.000 clienti annui. Questi numeri sono la dimostrazione di una produzione di alta qualità, frutto del lavoro e della perpetua ricerca di stile e innovazione. Nel negozio si fanno controlli visivi gratuiti e anche consegna di occhiali in giornata, perché la salute e la felicità
del cliente sono la miglior soddisfazione. Emporio Occhiali Fardin si avvale delle migliori strumentazioni e sono specializzati nelle lenti progressive. La qualità eccelsa è stata premiata con l’attestato Zeiss Specialist, il più alto concesso dalla prestigiosa Carl Zeiss Vision. Da due anni è in atto una collaborazione con Essilor, marchio leader mondiale delle lenti Transitions, un prodotto in perpetua crescita per la versatilità nell’uso interno ed esterno. Il continuo lavoro con brand di alta qualità permette di mantenere un alto livello di scientificità. La scelta di produrre esemplari unici con il marchio Ultra Limited si è rivelata una scommessa vincente. I clienti apprezzano la possibilità di avere un modello che li identifichi totalmente, potendo scegliere da un catalogo sterminato e variegato, dove forme, materiali, colori e stili sono mescolati con raffinata eleganza. Gastone Fardin è sempre stato attratto dal design, gli occhiali sono studiati e disegnati tutti da lui, che da ormai tre decenni si occupa della linea stilistica. La forma tradizionale come quella futuristica, i materiali classici quanto gli innovativi, nelle collezioni Fardin nulla è lasciato al caso, ogni pezzo ha la sua caratteristica speciale. Guardando al futuro, in campo ambientale l’azienda ha scelto, da diversi anni, di iniziare la produzione di occhiali BIO, lanciando una collezione personalissima in materiale biodegradabile che ha avuto un altissimo successo per la
EMPORIO OCCHIALI
di Fardin G. & C. SAS
Via Trieste 38
31016 Cordignano TV
T. +39 0438 995090
emporiofardinocchiali@gmail.com www.emporioocchialifardin.it
qualità superiore alla media. Con il marchio Ultra Limited si possono acquistare anche borse da donna di alta qualità: sono realizzate a mano in pelle di vitello e con eleganti finimenti, caratterizzate da abbinamenti cromatici innovativi. Emporio Occhiali Fardin crede fermamente nell’importanza della solidarietà in ogni ambito della società. Gastone vede nello sport un’occasione di formazione e educazione, vengono sponsorizzate molte società che lavorano con i giovani negli sport individuali come quelli di squadra, come atletica, podismo, pallavolo, calcio e ciclismo. Non manca mai l’appoggio per feste e sagre locali, l’aiuto alle iniziative degli Alpini o la raccolta di beneficenza grazie alle partite di calcio delle Vecchie Glorie locali.
Ennepi Costruzioni Generali: stile, qualità e tecnologia in edilizia
La Ennepi Costruzioni Generali è una giovane ditta con radici storiche: il titolare è Nicholas Piasentin, erede di una famiglia di costruttori edili di lunga data, a partire dal nonno Giovanni, che intraprese l’attività negli anni Sessanta, passando per il padre Claudio che la ingrandì negli anni Novanta.
Nicholas Piasentin è geometra e ha fatto una lunga esperienza nell’azienda paterna, prima come capo cantiere e poi come responsabile della parte tecnica. Ha fondato questa realtà imprenditoriale nel 2021, il desiderio è stato quello di creare un’azienda che si affermasse come quella creata dal padre Claudio, perseguendo una tradizione familiare che è il marchio di qualità. La scommessa si può dire già vinta dopo pochi anni, infatti, Ennepi Costruzioni Generali è un’impresa solida e altamente specializzata, che opera nell’edilizia per ristrutturazioni e costruzioni civili e industriali non solo nel territorio locale, ma anche in tutto il nord Italia, in Europa e in paesi extracomunitari.
È una ditta all’avanguardia nel campo edile, che si avvale delle ultime tecnologie sia per un alleggerimento del carico sui lavoratori quanto per la sicurezza, perché il miglioramento dell’ambiente lavorativo è una delle linee guida aziendali.
Ennepi Costruzioni Generali ha un indotto lavorativo che coinvolge circa venti persone, tra artigiani, tecnici e operatori specializzati, credendo molto nella collaborazione con le realtà di progettazione architettonica e Interior Design che operano nel raffinato mondo del Luxury.
La ricerca del dettaglio, l’italian style, la qualità dei materiali e un dialogo costante con il cliente sono punti fermi nella filosofia aziendale, per una crescita costante in termini di collaborazione e professionalità. Materiali green e innovativi, selezionati e con garanzie di qualità, perché l’edilizia del futuro risiede in questi due principi irrinunciabili.
ENNEPI COSTRUZIONI GENERALI
Via Vittorio Emanuele II 51/17
31029 Vittorio Veneto TV
T. +39 0438 1918112 ennepicostruzionigenerali@gmail.com www.ennepicostruzionigenerali.it
Questo rigoroso modus operandi è stato premiato dai clienti, che vedono nella Ennepi Costruzioni Generali una ditta in grado di gestire dall’inizio alla fine un progetto di qualsiasi tipologia edilizia. Costruirsi una casa è un desiderio per tutti, realizzare il sogno di una famiglia è un motivo di orgoglio per Nicholas ed i suoi collaboratori, che lavorano instancabilmente affinché ogni eventuale problema venga superato. I clienti che scelgono Ennepi Costruzioni Generali possono veder realizzato il loro sogno, perché la ditta è in grado di occuparsi di tutto il processo edilizio sino alle chiavi in mano, dalla progettazione alla costruzione, alle finiture di interni. L’esperienza e la professionalità acquisite negli anni permettono di trattare direttamente con i terzisti, coordinando i lavori e risparmiando in termini temporali ed economici.
Estetica Livia si racconta dopo più di tre decenni di attività
“Il nostro obiettivo è assicurare benessere sia fisico che mentale”. È questo l’approccio che guida Estetica Livia da oltre trent’anni.
L’attività è gestita da Chiara e Lara Bortot, ma la sua storia inizia molti decenni prima.
È infatti il 1972 quando la loro mamma, Livia Segat, a soli 21 anni decide di aprire il suo primo centro estetico: una scelta molto coraggiosa, non immaginava certo che sarebbe diventata una passione di famiglia che dura ancora oggi.
“Da giovanissima – racconta Livia – mi sarebbe piaciuto diventare una fisioterapista. Avevo però frequentato la scuola di avviamento professionale di indirizzo commerciale, oggi sostituita da quelle che chiamiamo scuole medie, ma che ai tempi non mi permetteva di proseguire gli studi grazie ai quali avrei potuto intraprendere quel mestiere”.
Allora ecco l’idea: diventare estetista. Una professione ancora poco conosciuta nelle nostre zone: “Molte persone mi fermavano per chiedermi in che cosa consistesse il mio lavoro. Una domanda che appare insolita per i giorni nostri se pensiamo a quanto si è espanso questo settore!”
Frequentata una scuola per imparare il mestiere, alla maggiore età Livia apre un primo centro estetico a Vittorio Veneto: un piccolo studio composto da tre cabine, una per il viso, una per i massaggi e una per la pedicure. “Dopo qualche anno però – spiega Livia – sono andata a vivere a Milano, per poi tornare nella mia cittadina natale a metà degli anni Ottanta, quando ho aperto il centro estetico che da allora non si è mai fermato”. Negli anni Estetica Livia si è spostata in varie sedi, fino a quella attuale in via Leonardo Da Vinci, inaugurata nel 2003: da oltre dieci anni ora sono le sue figlie a portare avanti l’attività, appassionate anche loro del mondo del benessere visto che fin da bambine hanno vissuto immerse fra prodotti di bellezza e osservando la madre al lavoro.
“Nel nostro centro non ci dedichiamo solo all’apparenza esteriore – spiegano Chiara e Lara -, ciò che ci sta più a cuore è il benessere completo della persona, 365 giorni l’anno. E proprio l’amore per il nostro mestiere ci ha spinte a specializzarci in ciò che ci appassionava di più: trattamenti innovativi per viso e corpo, pensati appositamente per ognuno. Chiunque si rivolga a noi, infatti, viene sottoposto ad un’analisi preliminare, in modo da scegliere un percorso personalizzato in base alle sue esigenze”. Negli anni il settore dell’estetica si è notevolmente evoluto e un aspetto che Livia e le sue figlie hanno sempre avuto a cuore, fin da quando il centro è stato aperto, è il volersi dotare delle apparecchiature più all’avanguardia e in grado di recare il maggior beneficio alla cute.
“Uno dei trattamenti che soddisfa di più le nostre clienti – riferisce Lara – è Epildream Diode Laser, una tecnologia innovativa e funzionale che, utilizzando un laser con lunghezza d’onda di 808 nanometri, garantisce un’epilazione progressiva permanente. Un’altra novità che da poco offriamo è invece “Epilfree”, un sistema di epilazione professionale che consiste nell’applicazione di una cera per rimuovere i peli e poi di due prodotti a base di ingredienti naturali che ne inibiscono la crescita. Questo trattamento è adatto a tutti i tipi di pelo e pelle e si può applicare anche sopra i tatuaggi. Il risultato è un effetto laser ma... senza laser!”
Non solo tecnologie però: anche per i prodotti c’è la stessa attenzione. Vengono infatti selezionati accuratamente fra i marchi più prestigiosi, facendo attenzione alla loro provenienza e alla sostenibilità delle aziende che li producono.
Se si è quindi alla ricerca di un momento per sé, per la cura di sé stessi e del proprio benessere fisico e mentale, da Estetica Livia molti trattamenti e massaggi favoriscono il rilassamento e una pausa dallo stress quotidiano: “La nostra è un’estetica che punta allo stare bene con la propria pelle e il proprio corpo. Per questo i clienti vengono accolti in un ambiente esclusivo e organizzato in cui possono sentirsi a proprio agio”.
Questo approccio sembra proprio essere apprezzato dalle fedeli clienti del centro, che non hanno mai abbandonato Chiara e Lara nemmeno nei momenti più difficili: “Io e mia sorella – racconta Chiara – abbiamo rispettivamente due e quattro figli, avuti in periodi ravvicinati fra loro. Ci siamo trovate quindi a doverci prendere una pausa dal lavoro e a dedicare più tempo alla famiglia. Le nostre clienti però non hanno mai smesso di frequentare il nostro centro estetico, facendoci sentire apprezzate e capite, e per questo saremo sempre riconoscenti”.
ESTETICA LIVIA SNC
di Bortot Chiara e Bortot Lara
Via Leonardo Da Vinci 39 31029 Vittorio Veneto TV
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Instagram: @centroesteticalivia
Estetica Livia, nei suoi oltre tre decenni di attività a Vittorio Veneto, si è anche impegnata a livello sociale, devolvendo delle donazioni alla ricerca contro i tumori e per il servizio di trasporto per anziani. Qualche anno fa ha inoltre commissionato una pubblicità del proprio centro ad un’azienda che ha poi devoluto una piccola percentuale del ricavato all’ospedale della cittadina.
Per quel che riguarda i progetti futuri, invece, certamente non mancano le idee: “Il nostro desiderio – spiegano le due titolari – è collaborare con altre figure professionali come posturologi, naturopati, nutrizionisti ma anche fisioterapisti e professionisti di tattoo make-up da affiancare ai nostri trattamenti, sempre nell’ottica di offrire al cliente un benessere completo”.
La domanda che si pongono adesso è: “Chi prenderà le redini della nostra attività? Per ora, questo, è ancora tutto da scoprire!”
Una lunga esperienza e gli occhi puntati al futuro per tre generazioni di orologiai e gioiellieri
La storia della Gioielleria Eugenio Sartorello è quella di un’attività familiare iniziata oltre settant’anni fa e arrivata oggi alla terza generazione, un’impresa che è cresciuta e si è aperta alle nuove opportunità del mercato, ma non ha mai dimenticato di mettere al centro del proprio lavoro i desideri dei clienti.
Era il 1956 quando Eugenio Sartorello, orologiaio con anni di esperienza alle spalle, decise di mettersi in proprio aprendo una piccola bottega di vendita e riparazione di orologi a San Polo di Piave, un’attività che presto si sarebbe ampliata a gioielleria e in cui si sarebbe unita la compagna, e futura moglie, di Eugenio, Andreina Pradal. I coniugi vissero per molti anni nello stesso stabile del negozio, poi i figli Mariagrazia e Luciano hanno preso in mano l’attività facendola crescere e diventare la realtà che è oggi: un’azienda in cui sono impegnati anche i nipoti dei fondatori e che conta cinque soci (tra cui lo stesso Eugenio), due dipendenti e vari collaboratori esterni.
Oltre a proseguire nella vendita e riparazione di gioielli e orologi l’impresa della famiglia Sartorello oggi si occupa anche del mercato dell’oggettistica in argento e acciaio per casa e ufficio, inoltre offre un servizio di personalizzazione dei gioielli, anche realizzandoli ex-novo, attraverso i collaboratori esterni, a partire da un disegno o da un singolo elemento.
“Il nostro è un laboratorio qualificato attrezzato con tutto il necessario per la riparazione di orologi e gioielli – spiega Luciano Sartorello – disponiamo anche di tecnologie avanzate come saldatrice ad arco voltaico e marcatori laser e a controllo numerico per la personalizzazione, anche se questo rimane un lavoro che si basa molto sulle capacità manuali e in generale sul talento professionale”.
“La curiosità e l’attenzione alle nuove tendenze ci ha recentemente spinto ad approfondire il delicato e controverso mondo del diamante di laboratorio. Una realtà, quest’ultima, che si sta diffondendo e che richiede, da parte nostra, attenzioni e strumentazioni specifiche Il team Sartorello
EUGENIO SARTORELLO SRL
Via Mioni 14
31020 San Polo di Piave TV
T. +39 0422 856476
info@gioielleriasartorello.com
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per difendere l’investimento di chi si appresta ad acquistare un nuovo gioiello”.
“Il nostro obiettivo costante è quello di soddisfare il desiderio di quanti vengono a trovarci per fare un regalo o un acquisto personale. – racconta il titolare – Il diamante sintetico o lab grown, indistinguibile dal naturale senza una strumentazione adeguata, ha un valore di mercato molto inferiore e apre nuove opportunità di acquisto per chi desidera un gioiello importante a prezzi accessibili ma, allo stesso tempo, non soddisfa quanti aspirano all’investimento sicuro o al fascino ineguagliabile che solo la natura sa donare”. “Allo stesso modo – prosegue Luciano – è importante per noi essere in grado di personalizzare in maniera versatile la maggior parte di ciò che proponiamo per essere all’altezza dei desideri dei nostri clienti. È la filosofia che ha guidato i fondatori, che guida noi e, sono convinto, guiderà la terza generazione”.
Giuseppe Capizzi, il fondatore di Freccia Servizi, racconta la storia del suo successo
Un’esperienza ventennale e una visione chiara per il futuro sono gli elementi che animano Freccia Servizi, agenzia di comunicazione e pubblicità che ha sede a Conegliano. Il suo fondatore è Giuseppe Capizzi, visionario instancabile e creativo. “Ho sempre avuto una grande passione per la comunicazione e il mondo degli affari – spiega -. Fin dall’infanzia ho coltivato il sogno di esplorare nuove sfide e di lasciare un segno nel settore della vendita di pubblicità”.
Giuseppe è arrivato a Conegliano a soli 18 anni e nella Città del Cima ha dato vita alla sua creatura, Freccia Servizi, un’agenzia dedicata a fornire soluzioni innovative e su misura per ogni esigenza aziendale. Nel tempo l’azienda è cresciuta, e oggi può contare su un gruppo di 21 professionisti del settore. “Uniamo passione e professionalità, creatività e competenza per garantire risultati tangibili e duraturi ai nostri clienti – assicura Giuseppe -. Crediamo nel lavoro di squadra, nella sperimentazione e nelle soluzioni efficaci, per questo il network della nostra agenzia è alimentato da figure professionali specializzate in ogni forma di comunicazione di impresa. Siamo dei partner affidabili ed esperti, pronti a condurre le aziende verso il successo”.
Grazie ad una visione a 360 gradi del marketing e della comunicazione, Freccia Servizi si occupa di ogni aspetto del percorso di marketing, dalla pianificazione strategica alla realizzazione di campagne pubblicitarie. “Ogni azienda è unica, e noi creiamo strategie personalizzate per raggiungere gli obiettivi specifici di ogni cliente -. sostiene il fondatore -. La nostra sede è a Conegliano, ma operiamo su tutto il territorio italiano: siamo pronti ad essere il vostro partner strategico”.
L’anno scorso Capizzi ha pubblicato un libro intitolato “Il libro definitivo sul marketing a 360 gradi: dai social network alla pubblicità e al successo nella vendita”. “Si tratta di una risorsa indispensabile per ottenere risultati eccellenti nel mondo del marketing moderno
FRECCIA SERVIZI
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M. +39 346 2330471 frecciaservizi@gmail.com www.sfvenetaservizi.it
- conclude Giuseppe -. Portiamo le aziende al successo con stile e professionalità”.
L’azienda è nata come studio grafico specializzato, ma negli ultimi anni la passione di Giuseppe per il web e per tutto ciò che è “nuovo” ha introdotto anche i servizi di realizzazione di siti internet, di campagne di online marketing, di immagine coordinata e di render 3D. Per il primo appuntamento Freccia Servizi offre una consulenza conoscitiva gratuita e una valutazione della strategia pubblicitaria ottimale.
Da start-up a leader nel settore: la storia di Andrea Lorenzon e della sua visione per un futuro energetico sostenibile
Nel cuore della Marca Trevigiana, tra campi verdeggianti e orizzonti che si perdono verso il mare, sorge una realtà imprenditoriale che ha fatto dell’energia pulita la sua missione. La Global Energy Srl, fondata nel 2006 da Andrea Lorenzon, è oggi un faro nel settore delle energie rinnovabili e della distribuzione elettrica. Lorenzon, legale rappresentante e anima dell’azienda, racconta con passione il percorso che lo ha portato dall’essere un progettista di impianti elettrici a diventare un pioniere nel campo del fotovoltaico. “Siamo stati tra i primi a progettare ed installare impianti fotovoltaici ancora quando nessuno sapeva cosa fossero e siamo ancora qui a farlo con la stessa passione dopo quasi un ventennio”.
Gli inizi non sono stati facili. L’azienda ha dovuto lottare contro lo scetticismo e l’ignoranza diffusa riguardo all’autoproduzione di energia. “All’inizio abbiamo dovuto sudare molto per cercare di far comprendere il vantaggio dell’autoproduzione di energia, oltre a convincere le persone circa la durata ed affidabilità di tali impianti,” spiega Lorenzon. Ma la tenacia e la visione a lungo termine hanno pagato. Oggi, la Global Energy vanta un fatturato di circa 10 milioni di euro e conta una cinquantina di dipendenti altamente qualificati. Nel 2012 Lorenzon prese una decisione audace: quella di abbandonare totalmente i lavori in subappalto nel settore dell’edilizia e di concentrarsi solo ed esclusivamente sul mondo dell’energia e sui clienti diretti ed affidabili.
La Global Energy si distingue per la sua esperienza ventennale e per l’approccio “chiavi in mano” nella realizzazione di impianti fotovoltaici. “Siamo una delle poche aziende rimaste negli anni ad operare con costanza e successo in tale settore,” afferma con orgoglio Lorenzon. L’azienda non si ferma mai. Recentemente ha inaugurato una nuova sede a Cessalto, su un’area di 12.000 mq ed ha avviato la costruzione di un “villaggio” per formare e ospitare giovani tecnici da tutta Italia e dall’estero oltre ad un campo di addestramento interno
GLOBAL ENERGY SRL
Via Callunghetta 1/3
31040 Cessalto TV
T. +39 0421 328379
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per la formazione continua dei propri tecnici. Global Energy srl negli anni si è affermata anche nel settore della costruzione di elettrodotti di bassa e media tensione per i principali distributori nazionali di energia elettrica, diventando oggi un’azienda strategica per la transizione energetica. Dal prossimo anno entrerà anche nel settore dell’alta tensione per la costruzione di sottostazioni AT.
“La nostra mission è quella di aiutare le aziende e le famiglie a percorrere la propria transizione energetica. E lo facciamo con quello che sappiamo fare meglio,” conclude Lorenzon, “con gli occhi rivolti verso un futuro più verde e sostenibile”.
Gruppo Yec, software house con sedi a Milano, Conegliano e Genova, si consolida nel settore del trasporto intermodale e della logistica, e diventa una B Corp
È recente la storia imprenditoriale di Gruppo Yec, ma nel volgere di pochi anni l’azienda si è rivelata una realtà di successo, infatti, dopo la fondazione all’inizio del 2016, a partire dal 2018 ha saputo distinguersi grazie allo sviluppo, produzione e commercializzazione di servizi innovativi ad alto valore tecnologico. La mission del Gruppo Yec è chiara: supportare le aziende nella loro trasformazione digitale, migliorando la loro efficienza e competitività grazie allo sviluppo di soluzioni software su misura. Visita istituzionale Hong Kong
Il 2024 rappresenta una tappa fondamentale per Gruppo Yec, che ha consolidato la sua presenza come partner tecnologico all’interno del complesso ecosistema portuale genovese.
Questo risultato la posiziona come un attore chiave nel sostenere l’innovazione e l’efficienza del settore logistico e marittimo. In questo contesto, la tecnologia diventa uno strumento essenziale per ottimizzare le operazioni, migliorare i processi e affrontare le sfide del mercato globale dove gli ecosistemi portuali sono sempre più interconnessi.
Ma non è solo il posizionamento nel settore del trasporto intermodale a segnare il successo di Gruppo Yec: a Ottobre 2024, l’azienda è entrata a far parte delle circa 300 B Corp italiane. Questa prestigiosa certificazione internazionale attesta il suo impegno verso uno sviluppo sostenibile e socialmente responsabile. Essere una B Corp significa che Gruppo Yec non si limita a produrre risultati economici, ma si impegna attivamente a generare un impatto positivo per l’ambiente, la comunità e tutti gli stakeholder coinvolti. Nel corso degli anni, Gruppo Yec ha dimostrato di essere un partner tecnologico affidabile, in grado immagini del porto di Hong Kong
di sviluppare soluzioni software personalizzate per clienti come Spediporto, Allianz, Consorzio Servizi Portuali, Club Alpino Italiano, Torrefattori Associati, C2mac Group, Horm e molti altri.
Il tutto, sempre con un occhio di riguardo alla sostenibilità, come dimostra la certificazione B Corp.
La metodologia di lavoro Agile Kanban adottata dall’azienda riflette la sua capacità di adattarsi rapidamente alle esigenze dei clienti e del mercato. L’attenzione all’efficienza operativa, combinata con una forte spinta innovativa, è alla base del successo del Gruppo Yec, che continua a crescere anno dopo anno, puntando a diventare uno dei player italiani di riferimento per lo sviluppo di soluzioni software su misura.
Il cuore del Gruppo Yec, però, non batte solo per la tecnologia.
GRUPPO YEC SRL
Corso di Porta Vittoria 29 20122 Milano MI
M. +39 342 8044447 info@gruppoyec.com www.gruppoyec.com
L’azienda ha sempre avuto una forte vocazione sociale, sostenendo progetti di volontariato e contribuendo con donazioni e consulenze pro bono a enti no-profit. Un approccio che riflette la loro convinzione che il vero cambiamento avviene quando l’innovazione ha un impatto positivo sulle persone e sulle comunità.
In conclusione, il 2024 è l’anno in cui Gruppo Yec non solo consolida la sua posizione di leadership tecnologica, ma rafforza anche il suo impegno verso un futuro più sostenibile e inclusivo, affermandosi come un partner strategico per la trasformazione digitale delle imprese italiane e internazionali.
Idrotermica è etica, tecnologia e ricerca per un mondo migliore
L’azienda ha un’esperienza di oltre cinquant’anni, essendo stata fondata nel marzo del 1969: in quella primavera due giovani amici di Cordignano, poco più che ventenni, decisero di abbandonare la ditta nella quale lavoravano. Agostino e Mario erano dipendenti di una carpenteria metallica e idraulica, ma volevano aprire una propria attività che si occupasse di servizi termoidraulici.
Dopo decenni, continua la leadership nel mercato, dai privati alle aziende, sino agli enti pubblici.
Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta il mercato stava andando incontro a nuove richieste, infatti, la maggior parte degli immobili erano sprovvisti sia di riscaldamento che di acqua potabile in casa. Il crescente benessere degli italiani richiedeva nuove infrastrutture, per portare e convogliare le condotte idrauliche sino alle abitazioni, oltre che dotarle di impianti termici autonomi e nuove linee idrico-sanitarie.
Nel 1983 la famiglia Cesa divenne unica proprietaria e Agostino gestì e amministrò la ditta con la moglie e diversi validi collaboratori; negli anni seguenti, entrarono in azienda la figlia Helen e il genero Massimo, mentre recentemente anche i nipoti, che stanno concludendo il percorso formativo scolastico e si stanno specializzando nell’ambito termotecnico. Una tradizione familiare che è arrivata alla terza generazione, attraverso la storia imprenditoriale del territorio degli ultimi cinquant’anni.
Nel corso degli anni l’azienda ha ampliato notevolmente il campo d’azione, diventando leader nel territorio anche nel campo dell’irrigazione residenziale, sportiva ed agricola, degli impianti solari, della gestione del freddo e dell’acqua; una professionalità e una serietà che si evidenziano anche nell’occuparsi completamente dei servizi dalla progettazione alla realizzazione, alla manutenzione. Idrotermica Cesa è una ditta con un trend di crescita costante e continuo, con oltre 2500 clienti tra Veneto e Friuli, le regioni dove opera
IDROTERMICA CESA SRL
Via Piave 25
31016 Cordignano TV
T. +39 0438 995412
info@idrotermicacesa.it www.idrotermicacesa.it
principalmente, operando sempre di più come Energy Manager 4.0 per il risparmio casalingo. L’azienda è sensibile ai temi ecologici, infatti, sin dagli anni 2000 è partner d’Eccellenza di Paradigma Italia® , un grande brand che opera nel settore delle energie rinnovabili, proponendo sistemi di climatizzazione ecologici che sfruttano fonti energetiche naturali. Attraverso soluzioni concrete per il risparmio energetico, la ditta contribuisce a migliorare il comfort di abitazioni e edifici civili e industriali. La salvaguardia dell’ambiente è un tema in cui crede molto la famiglia Cesa, per un mondo più etico con soluzioni energetiche ecocompatibili.
L’azienda è impegnata nel sociale, sponsorizza molte realtà locali, associazioni e feste, dalle gare di bocce, di cui il fondatore Agostino è un gran appassionato e grande giocatore, alle gare ciclistiche.
Un’impresa orientata alla qualità e creatività, che si impegna per un futuro sostenibile
Una storia che dura da più di trent’anni quella di Julia, un’azienda a gestione familiare specializzata nel settore dell’arredamento e nella lavorazione del cuoio e della pelle.
Dal 1988 l’impresa si dedica infatti alla creazione di articoli di raffinata bellezza ed armonia, realizzati con materiali e rivestimenti accuratamente selezionati e facendo particolare attenzione alla loro origine e qualità certificata.
Julia opera nel settore Living & Contract, progettando e realizzando arredi su misura e offrendo al cliente una vasta scelta fra soluzioni, materiali ed elementi decorativi. Chiunque si rivolga all’azienda potrà trovare un’equipe di professionisti qualificati che, con la loro esperienza pluriennale, saranno in grado di interpretare e soddisfare al meglio ogni esigenza.
Tutta la produzione viene effettuata esclusivamente nella sede di Caerano di San Marco, fra Montebelluna e la città storica di Asolo, a circa 70 chilometri da Venezia. È proprio qui che la maestria artigianale e l’esperienza danno vita a prodotti ricercati e pensati per durare nel tempo.
I prodotti Julia infatti, arredano ambienti di prestigio e di forte impatto estetico, unici nello stile. Ogni loro creazione viene valorizzata al meglio, curando ogni minimo dettaglio e utilizzando materiali di alta qualità, senza mai tralasciare creatività e gusto.
Tradizione ed innovazione convivono in Julia, un’azienda in costante rinnovamento e trasformazione, sempre pronta ad affrontare le sfide del futuro. Il passaggio generazionale ha infatti spinto inevitabilmente verso un’evoluzione e una presa di responsabilità nei confronti di un mondo più sostenibile. Una nuova consapevolezza che si traduce in una visione aziendale condivisa e profondamente sensibile alle questioni ambientali e a una nuova dimensione del prodotto. La tradizione della Famiglia Longon continua di generazione in generazione
JULIA SRL
Via Altivole 1/M
31031 Caerano di San Marco TV
T. +39 0423 915309
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Per ridurre l’impatto sull’ambiente della propria produzione, Julia ha sviluppato un impegno costante nella ricerca di materiali innovativi, nell’ottimizzazione dei processi produttivi e nella riduzione degli sprechi. L’azienda impiega infatti materiali che provengono da scarti di cuoio dell’industria calzaturiera, adotta rivestimenti vegani e sostenibili e ricerca tessuti innovativi. Infine i fornitori sono selezionati in maniera mirata, in ottica di filiera corta.
Passione e un incessante percorso di crescita hanno caratterizzato l’azienda da oltre tre decenni, portandola a rispondere alle esigenze di un mercato che evolve verso proposte sempre più sostenibili, con la consapevolezza dell’importanza di dare il proprio contributo.
Cura artigianale e produzione all’avanguardia per arredamenti Made in Italy
La Falegnameria Arredamenti Marin nasce da una lunga tradizione familiare di artigianato che ha saputo rinnovarsi abbracciando le nuove tecnologie senza perdere i legami col passato. Era il lontano 1888 quando il fondatore, il bisnonno Antonio Marin, avviò la sua attività di costruttore di comò matrimoniali: una piccola bottega artigianale che, cresciuta in mano agli eredi, sarebbe diventata poi falegnameria-mobilificio. Conoscenze e abilità sono state tramandate al figlio Augusto e poi al nipote Gian Paolo, che ha gestito con passione l’azienda, rinnovandola completamente nel 2004 con nuovi spazi espositivi e macchinari moderni per la lavorazione di legno e acciaio. Martina Marin, attuale titolare assieme a Gian Paolo e rappresentante della quarta generazione della famiglia, è l’ultima in ordine di tempo ad aver risposto al richiamo di questa attività storica e, dopo essersi laureata e aver fatto varie esperienze esterne, ha deciso di spendere la propria attitudine creativa nel mobilificio. Oggi l’azienda è una realtà strutturata in un laboratorio di falegnameria, tre uffici di progettazione e vendita, magazzini e uno showroom di circa 1200 metri quadrati: l’esperienza maturata sul
campo permette una progettazione flessibile e originale di prodotti su misura e un design che va incontro a ogni esigenza del cliente, attingendo a un’ampia gamma di stili che rende questi mobili adatti sia ad abitazioni private che aziende e spazi pubblici, quali banche,
LA FALEGNAMERIA ARREDAMENTI SAS
Via dell’Industria 57
31010 Fregona TV
T. +39 0438 915024
info@marinarredamenti.it www.marinarredamenti.it
ristoranti, bar, pub, negozi e addirittura chiese. Un punto di forza è la scelta dei materiali per i prodotti realizzati: in generale materie prime selezionate e certificate, nel particolare l’utilizzo del legno, con cui il rapporto è ovviamente speciale. Il valore ricercato è quello di autenticità, quello che talvolta si trova nei legni vissuti, dalle forti personalità e le cui imperfezioni possono essere esaltate per creare un arredo che è un’opera unica. Fra i vari progetti la falegnameria sta portando avanti una sperimentazione sull’uso di materiali “a chilometro zero”, attraverso l’uso di sezioni di abeti bianchi secolari del Cansiglio utilizzato per piani massicci. L’azienda è particolarmente attenta anche alla questione della sostenibilità ambientale: attrezzature e macchinari sono sottoposti frequentemente a manutenzione per ridurre al massimo le emissioni nocive, un sistema interno di raccolta differenziata permette il recupero e il riciclo delle materie prime e degli imballaggi e durante la produzione si prediligono finiture ad acqua e pannelli a bassa emissione di formaldeide.
Primi in Europa ad usare la radiofrequenza e silicone per personalizzare o realizzare borse, scarpe in pelle ed accessori
Da Colle Umberto alle più famose e prestigiose griffe della moda italiana ed internazionale. Esperienza, passione e capacità di innovare. Label Store Industries, fondata nel 2002 da Giuseppe Papa e Mirko Andriollo, è un’azienda specializzata nella produzione e lavorazione di accessori per l’abbigliamento, l’automotive, la calzatura e la piccola e grande pelletteria. Un’eccellenza del made in Italy che, di recente, ha deciso di entrare nel campo dell’arte, collaborando con l’artista tedesca Katharina Grosse. Label-Store ha messo a disposizione le proprie competenze per realizzare l’opera “Apollo Apollo”, una stampa digitale su maglia metallica di mq 52, esposta alla Biennale di Venezia, e la versione “Apollo Apollo2” di mq 103 al museo di Monaco di Baviera.
Uno dei 17 modelli di borsa in silicone per Bottega Veneta
Pelletteria Louis Vuitton x Supreme
In questi oltre vent’anni di attività, l’azienda è cresciuta e ha saputo innovare, rimanendo al passo con le richieste del mercato. Alla base di questo successo c’è la vasta esperienza nel settore dei due soci. Giuseppe Papa, già fondatore della Dualplast S.p.A., ora in mano a una multinazionale cinese, vanta un’esperienza nel settore di oltre 40 anni e detiene alcuni brevetti. Mirko Andriollo, che conosce Papa dai tempi della Dualplast, nel 2002 ha deciso di unirsi al nuovo progetto imprenditoriale. “Siamo partiti con quattro dipendenti”, ricorda Andriollo, “oggi ne abbiamo sessanta. La crescita è iniziata nel 2017, quando abbiamo iniziato a lavorare con i grandi marchi della moda, introducendo per primi in Europa l’innovativo uso della radiofrequenza per la lavorazione della pelle, con macchinari appositamente progettati e costruiti. Il tutto, unito a tecniche di lavorazione innovative, ci ha permesso di personalizzare borse e altri accessori, grazie ai quali oggi siamo presenti in tutte le principali fashion week del mondo”. In questi oltre vent’anni, Label-Store ha investito molto in ricerca e sviluppo, proponendo nuove soluzioni e materiali per rispondere alle richieste più esigenti della clientela. Il personale impiegato nelle lavorazioni è altamente specializzato grazie a percorsi formativi interni all’azienda. Label-Store offre una vasta gamma di lavorazioni tra cui incisione pantografica, HF/radiofrequenza, microiniezione a rilievo sia in pvc free che in silicone, iniezione, stampa a caldo, stampa digitale, seri-
grafia, tampografia, transfer, ricamo, saldatura ad ultrasuoni, tagli e incisione laser. L’alta specializzazione ha permesso di ridurre i tempi di campionatura e di produzione, oltre a migliorare il controllo sulla qualità del prodotto. “Il nostro principio fondamentale è offrire ai clienti un prodotto di alta qualità e innovativo – sottolinea Andriollo - supportandoli sempre con l’assistenza tecnica necessaria. I principali settori in cui operiamo includono la pelletteria per la creazione di borse, portafogli, calzature eleganti e sportive, abbigliamento, bigiotteria, orologeria, valigeria, occhialeria e automotive per alcune case automobilistiche, tra cui Maserati”. Quanto ai materiali impiegati, “negli ultimi anni – evidenzia Papa – l’at-
LABEL STORE INDUSTRIES SRL
Via del lavoro 45 31014 Colle Umberto TV
T. +39 0438 470821
info@labelstoreindustries.it www.labelstoreindustries.it
tenzione si è sempre più rivolta a materiali ecosostenibili, riciclati e a basso impatto ambientale”. In questa direzione, l’azienda ha il suo nuovo sito produttivo a Colle Umberto da 5 anni, con un impatto ambientale “green,” utilizzando pannelli fotovoltaici, auto aziendali elettriche, ma soprattutto aderendo al progetto ZDHC nato per volontà di alcuni top brand a livello mondiale. Oltre ad esser stati i pionieri europei nell’applicazione della radiofrequenza, che ha rivoluzionato il mercato dell’alta moda (come già analizzato da alcune testate giornalistiche tra cui Il Sole 24 Ore), Label-Store ha puntato prima in Europa sulla lavorazione del silicone e recentemente ha stabilito una joint-venture con aziende produttrici di strass, pietre dure e metalli vari con la ricerca di inchiostri ecologici per la stampa digitale . “Negli ultimi anni l’azienda ha investito molto in macchinari di nuova concezione e progetti di ricerca e sviluppo per rimanere al passo con i tempi e soddisfare le richieste più esigenti” sottolineano. Questo ha permesso di rispondere a tutte le richieste dei numerosi clienti di ogni settore e, in particolare, dell’alta moda. “Collaboriamo con stilisti e designer per creare capi unici venduti nei negozi più importanti del mondo”.
Il punto di forza di Label Store Industries è seguire, passo dopo passo, tutte le fasi di un nuovo prodotto, dalla sua progettazione alla realizzazione. “La progettazione di tutti gli articoli avviene grazie alla presenza di uno studio grafico interno con personale altamente qualificato e in sinergia con i tecnici della produzione. L’assenza di lavorazioni esterne ci permette di ridurre drasticamente i “lead-time” e di ottenere una qualità superiore. Recentemente, abbiamo avuto la prima esperienza nel campo dell’arte, mettendo a disposizione le nostre tecnologie e lavorazioni per nuove interpretazioni. Un ulteriore passo di un cammino segnato da numerosi nuovi progetti e traguardi da raggiungere”.
Un viaggio tra sapori autentici e un’accoglienza senza tempo
Nel cuore di Vittorio Veneto, incastonato come un gioiello tra le acque del fiume Meschio, sorge il Ristorante Le Macine. Questo luogo magico, nato dal restauro di un antico mulino, è il frutto della passione e della dedizione della famiglia Casagrande. Adriano e Giuseppe, con la loro esperienza e professionalità, hanno trasformato questo angolo di storia in un rifugio per gli amanti della buona cucina e dell’ospitalità. Il ristorante si distingue per la sua posizione unica su un’isoletta, dove il fiume lambisce dolcemente il giardino, creando un’atmosfera incantevole in ogni stagione. La sala principale, con la sua moderna veranda, offre uno spazio accogliente e luminoso, perfetto per cene romantiche o incontri conviviali. La cucina de Le Macine è un omaggio alla tradizione veneta, ar-
Adriano e Giuseppe
LE MACINE HOTEL & RISTORANTE
Via Lino Carlo Del Favero 11
31029 Vittorio Veneto TV
T. + 39 0438 940291
info@hotelristorantelemacine.it www.hotelristorantelemacine.it
ricchita da tocchi moderni che esaltano le materie prime locali. Lo chef Adriano Casagrande, con la sua maestria artigianale, propone piatti che combinano autenticità e innovazione, regalando agli ospiti un’esperienza culinaria indimenticabile.
Accanto al ristorante si trova l’hotel, che offre 13 camere eleganti e confortevoli. Ogni stanza è dotata dei migliori comfort moderni, garantendo un soggiorno all’insegna del relax e della tranquillità. La posizione strategica dell’hotel permette di raggiungere facilmente sia i centri storici che le aree industriali, rendendolo ideale per turisti e viaggiatori d’affari. Le Macine non è solo un ristorante o un hotel; è un viaggio nella storia e nella cultura di Vittorio Veneto. È il luogo dove la tradizione incontra l’innovazione, dove ogni ospite è accolto con calore e professionalità. Un’esperienza che rimane nel cuore.
La storia di Fotios Kelidis è un affascinante viaggio che inizia nel 1982 a Kerkini, una cittadina agricola della Grecia, e lo porta a Volpago del Montello all’età di 17 anni, spinto dalle difficoltà economiche della sua famiglia. Inizialmente trova lavoro in fabbrica, ma il suo legame con la terra lo spinge a coltivare l’orto dietro casa. Un giorno, un collega gli confida di dedicarsi alla cura di alcune arnie sul Montello nelle ore libere. Incuriosito, Fotios lo segue e riscopre la passione per l’apicoltura, un’attività che praticava da bambino con il nonno sulle colline di Balasica.
Nel 2017 Fotios avvia la sua avventura apistica con poche arnie, producendo miele con tecniche tradizionali greche nello scantinato di casa. Il risultato è eccellente, come conferma la moglie Mariarosaria, erborista di professione. Incoraggiato, Fotios espande la sua attività, aumenta il numero delle arnie e crea una Piccola Produzione Locale efficiente, iniziando così la sua doppia vita di operaio e apicoltore. La produzione di Miele Montello si distingue per l’attenzione alla qualità in ogni fase. Le api di Fotios seguono le fioriture in tutto il Veneto, dal Montello alle montagne Bellunesi fino alla laguna di Venezia, conferendo al miele note di sapidità uniche. La lavorazione è meticolosa: i telaini sono disopercolati manualmente e centrifugati con un filtro a maglie larghe per preservare pollini, propoli e particelle di cera che conferiscono un aroma unico e inconfondibile. Il miele crudo viene poi deumidificato a freddo, mantenendo la temperatura bassa per non alterare le proprietà organolettiche e il sapore. Segue la maturazione in serbatoi di acciaio inox per almeno 3 mesi e la composizione dei blend. Temperatura e umidità del laboratorio sono costantemente monitorate per garantire la massima qualità del prodotto.
Miele Montello offre diverse tipologie di miele, tra cui castagno, tiglio, trifoglio bianco, melata, acacia e millefiori estivo o con tarassaco, vendute direttamente a casa di Fotios o in selezionate gastronomie.
MIELE MONTELLO
di Kelidis Fotios
Via Contea 27 C
31044 Montebelluna TV
M. +39 370 350 8509
miele.montello@gmail.com www.mielemontello.it
Di ciascuna varietà, Fotios è in grado di raccontare la provenienza dei fiori, affascinando con storie che parlano di passione e memorie lontane. Con la sua dedizione, Fotios rende omaggio alle sue radici greche, al passato agricolo del nonno di cui porta orgogliosamente il nome, e alla generosa terra veneta che lo ha accolto. La sua produzione artigianale si distingue per l’equilibrio con l’ambiente e la ricerca della migliore qualità organolettica. L’azienda collabora anche con l’Associazione Vita e Lavoro di Montebelluna, dimostrando il suo impegno sociale. Tra i progetti futuri, Fotios prevede l’avvio di attività didattiche e la creazione di una crema di miele e nocciole, continuando così a innovare e a condividere la sua passione per l’apicoltura e il miele di alta qualità.
Importante traguardo per la società vittoriese, che si conferma un’icona del territorio
50 anni e non sentirli. Bernardo Beghetti e Mario Casagrande fondarono la Nottoli Nuoto nel lontano 1974, dando il via ad un’avventura costellata di successi e di enormi soddisfazioni.
Casagrande ha guidato la squadra vittoriese per 42 anni, poi nel 2016 il testimone è passato al duo tutto femminile composto da Ambra Polesel e Nadia Da Ros, che ancora oggi gestiscono gli impianti di Piazza Aldo Moro.
Grazie alla sua storia, Nottoli Nuoto è conosciuta in tutta Italia: negli anni sono infatti arrivati molti titoli italiani e diverse convocazioni in Nazionale sia Assoluta che Giovanile, anche se l’apice – per quanto riguarda l’attività agonistica – è stato raggiunto nel 2004 con la partecipazione di Francesca Segat, vittoriese doc, alle Olimpiadi di Atene.
“Nella nostra storia i risultati sportivi sono stati una costante –confermano Ambra e Nadia -. Gli agonisti sono sempre stati il nostro fiore all’occhiello. Tutti gli ottimi risultati riportati in campo internazionale dagli atleti italiani sono il frutto del lavoro fatto dalla società nel territorio”.
Grazie alla forza del gruppo e della dirigenza, la società vittoriese è riuscita a superare anche gli ultimi anni, che sono stati durissimi da tutti i punti di vista.
“Abbiamo superato gli anni della tempesta perfetta creata dal Covid, dall’aumento dei costi dell’energia e dall’ultima riforma dello sport – confermano Ambra e Nadia -. Noi gestori veniamo dall’agonismo e puntiamo molto sui nostri giovani atleti. Grazie a questo spirito di squadra Nottoli c’è, ma vorrebbe esserci anche di più”.
Il sogno nel cassetto della dirigenza vittoriese rimane quello della ristrutturazione degli impianti, la cui costruzione risale al 1968.
“L’ideale sarebbe avere, all’interno, una vasca a sfioro e una bi-level –aggiungono -. Il nostro obiettivo sarebbe quello di inserire l’attività
post-operatoria e rieducativa nel nostro programma. Poi c’è il sogno del “Palanottoli”, una struttura per il grest, il nostro fiore all’occhiello, e le nostre attività all’aperto, che potrebbe ospitare anche un angolo per la fisioterapia. All’esterno, invece, andrebbero sistemate la vasca da 50 metri e anche quella dedicata ai piccoli. Solo in questo modo potremo tornare ad organizzare delle manifestazioni, che creano un indotto da non sottovalutare”. Ristrutturazione vorrebbe dire anche ampliamento dell’impianto. “Una piscina più grande permetterebbe una frequentazione più comoda del nuoto libero – confermano Ambra e Nadia -. Ci permetterebbe di potenziare l’attività giovanile della Propaganda, che arriva fino ai 19 anni, e di inserire il nuoto pinnato e sincronizzato. Uno dei nostri obiettivi è proprio quello di aumentare la capienza della piscina, abbiamo decisamente bisogno di più spazio”.
La società vorrebbe offrire anche il servizio “Afa” (attività fisico adattata), destinato alle persone con disabilità o motricità ridotta. “Questo tipo di attività può migliorare l’autonomia delle persone, perché sviluppa la coordinazione e l’equilibrio – confermano i gestori -. In piscina si fa salute, siamo agenzie della salute. L’Afa è importante ed è una cosa che dobbiamo fare per la comunità”.
Intanto Nottoli continua ad ampliare le proprie attività e ad assicurare un ambiente inclusivo. La piscina, infatti, non si occupa
solo degli agonisti: in Piazza Aldo Moro c’è posto per tutti, dai bambini che devono imparare gli schemi motori acquatici agli adulti che praticano il nuoto libero, passando per gli anziani, che in acqua trovano una soluzione ottimale per migliorare o preservare la propria salute. Per questo Nottoli offre anche attività di aquagym, il corso di “acqua-benessere”, una sorta di ginnastica posturale dinamica in vasca piccola, corsi di aquafitness e aquaspinning. Qualche anno fa è stato invece lanciato il progetto “Aquasport”, per i ragazzi dai 10 ai 19 anni. Si tratta di un’attività che si rivolge agli atleti che hanno completato correttamente la preparazione natatoria nei quattro stili con partenze, virate e subacquee regolamentari. “È un percorso intermedio tra la scuola di nuoto e l’agonismo – spiegano Ambra e Nadia –. Gli atleti partecipano ad un circuito di manifestazioni, con un programma che rispecchia quanto svolto nell’ambito della scuola nuoto”. “Aquasport” è un modo nuovo per diffondere la cultura dell’acqua
NOTTOLI NUOTO 74 SRL
Società Sportiva Dilettantistica
Piazza Aldo Moro 6
31029 Vittorio Veneto TV
T. +39 0438 552406 info@nottolinuoto.it www.nottolinuoto.it
che mira a promuovere, incentivare e divulgare la pratica delle diverse discipline natatorie in tutte le fasce d’età giovanili. Le competizioni si tengono a livello locale, provinciale e regionale: un momento di aggregazione per le squadre di atleti che provengono da diverse parti della regione.
“Non esiste una medicina migliore dello sport – assicurano Ambra e Nadia -. Imparare a nuotare e continuare a farlo anche in tarda età è fondamentale per tutti. Il nuoto andrebbe insegnato nelle scuole, anche perché può risultare decisivo anche in situazioni di emergenza”.
Per questo Nottoli Nuoto ha deciso di puntare anche sulla formazione e sui corsi di salvamento. “Negli ultimi anni abbiamo ripreso ad organizzare i corsi per assistenti bagnanti e istruttori.
Per questo, con l’eventuale nuovo impianto, sarebbe bello avere anche una sala polifunzionale da dedicare alla formazione dei nostri ragazzi”.
Dal 1978 Officina del Compressore guarda al futuro e alle nuove generazioni
Presente nel territorio da oltre 40 anni, Officina del Compressore S.r.l. è un’azienda che da sempre guarda al futuro, garantendo vendita, installazione e manutenzione di impianti ad aria compressa in tutto il territorio italiano.
“Fondata nel 1978 a Paese, l’azienda ha sempre registrato ottimi numeri, specie negli ultimi 5 anni, dove si è assistito a una crescita media annua del fatturato del 10%”, raccontano i titolari, i fratelli Manuel e Hubert Vedelago. La società, collegata a Centro Aria Compressa S.r.l., ha l’obiettivo di intervenire con celerità e risolutezza su tutti i componenti della sala compressori: dai compressori a vite a quelli a pistoni, dagli essiccatori a ciclo frigorifero a quelli ad assorbimento, dai separatori acqua-olio ai filtri disoleatori di linea e agli scarichi automatici.
Da sempre Officina del Compressore fa della componente umana il suo elemento più importante e centrale: “Per noi è fondamentale prestare la massima attenzione al benessere dei nostri collaboratori – spiegano i fratelli Vedelago – che sono cruciali nello svolgimento di tutto il lavoro, specie in questo periodo caratterizzato da un costante aumento delle commesse”. La squadra è molto varia e comprende giovanissime new entry e dipendenti più esperti e di vecchia data.
Così la dinamicità, le innovazioni e l’apertura mentale dei giovani, entusiasti di crescere professionalmente, si legano all’esperienza, all’ampia conoscenza e alle consolidate relazioni create con i clienti dei lavoratori senior.
Officina del Compressore ha anche avviato delle partnership con alcuni Istituti professionali di Treviso per l’avvio di stage formativi che consentano agli studenti di mettere in pratica le competenze apprese a scuola sotto la supervisione e il supporto di dipendenti esperti: “L’obiettivo è quello di intercettare giovani professionisti con cui instaurare rapporti lavorativi positivi e duraturi – spiega-
Via Giuseppe di Vittorio 11
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no Manuel e Hubert – e valorizzare l’esperienza dei collaboratori più esperti mediante attività di affiancamento ai profili junior, per tramandare le competenze alle generazioni future”. Un altro elemento imprescindibile per l’azienda è l’aggiornamento delle competenze di tutti i collaboratori: assieme ai principali fornitori, tra cui Kaeser, uno dei maggiori produttori di impianti ad aria compressa al mondo, organizza corsi di formazione dedicati ai propri tecnici e installatori. Infine, da anni la ditta di Paese ha adottato una politica che premia i dipendenti per i risultati raggiunti: “Una scelta finalizzata a motivare i membri del team a migliorare costantemente le loro performance, nonché a riconoscere la loro dedizione e professionalità”, concludono i titolari. OFFICINA DEL COMPRESSORE
Fabio Padoan racconta l’evoluzione dell’azienda familiare, leader nel settore delle macchine per il giardinaggio e la piccola agricoltura, tra sfide e traguardi.
Fabio Padoan, titolare dal 2005, è il cuore pulsante di un’azienda che rappresenta un punto di riferimento nel settore delle macchine per il giardinaggio e la piccola agricoltura nelle province di Treviso e Venezia. L’azienda, fondata il 10 febbraio 1970 dai cugini Roberto e Aldo Padoan, ha saputo crescere e adattarsi alle esigenze del mercato, mantenendo un forte legame con il territorio.
Fin da piccolo, Fabio ha vissuto l’officina come una seconda casa. “Il mio tempo libero era quasi tutto in azienda”, ricorda. Dopo il diploma in ragioneria e il servizio militare in Aeronautica, nel 1990 ha iniziato a lavorare a tempo pieno, concentrandosi sul settore commerciale. Negli anni ‘90, la crescente richiesta di attrezzature per il giardinaggio ha spinto l’azienda a diversificare l’offerta. “Mio padre mi ha dato fiducia e abbiamo iniziato la trasformazione”, racconta Fabio.
Il 2005 segna un punto di svolta: Fabio acquisisce le quote dello zio e assume la guida dell’azienda. “Grossi impegni e tanta voglia di fare mi hanno portato ad acquisire i marchi più prestigiosi”, afferma con orgoglio. Oggi l’azienda è un punto di riferimento per la vendita e il noleggio di attrezzature da giardinaggio, grazie alla professionalità e all’innovazione continua.
L’impresa è nata come costruttrice e riparatrice di macchine agricole, ampliando poi l’offerta con trattori e attrezzature. Le difficoltà iniziali non sono mancate: gestione manuale delle operazioni e risorse finanziarie limitate. Tuttavia, la capacità imprenditoriale dei fondatori ha permesso di superare questi ostacoli.
Oggi l’azienda conta 16 collaboratori e offre una gamma completa di macchine per privati e professionisti. “Il cliente prima di tutto” è uno dei valori chiave che guida l’attività quotidiana.
Mio Padre all’inizio dell’attività sopra il trattore
Fabio sottolinea anche l’importanza della velocità nell’esecuzione e del rispetto reciproco.
L’azienda mantiene vivo il legame con la Marca Trevigiana partecipando a eventi locali e sostenendo lo sviluppo economico della comunità. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui premi per la fedeltà al lavoro dalla Camera di Commercio di Treviso.
Fabio attribuisce il successo dell’azienda anche ai collaboratori: “Ogni persona che ha lavorato con noi ha contribuito al nostro successo”. La capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato è
stata fondamentale per affrontare le sfide moderne. Con un occhio sempre rivolto al futuro, l’azienda continua a evolversi, offrendo consulenze personalizzate e prodotti innovativi per rispondere alle esigenze dei clienti. Un ringraziamento speciale va alle famiglie che hanno supportato i ritmi intensi del lavoro quotidiano, condividendo gioie e sacrifici
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lungo questo percorso di crescita. L’azienda si distingue per la sua capacità di innovare continuamente, mantenendo sempre alta la qualità dei servizi offerti. La missione è chiara: offrire soluzioni all’avanguardia per la manutenzione del verde pubblico e privato, garantendo sempre un servizio impeccabile.
Portiamo avanti l’eredità di Alberto
Nel cuore di San Fior, quasi quarant’anni fa, nasceva un piccolo negozio che avrebbe segnato la storia dell’ottica nella Marca. Con un modesto inizio e tanta buona volontà, Ottica Toffoli è diventato, nel corso degli anni, un luogo capace di conquistare la fiducia non solo degli abitanti locali, ma anche di persone provenienti da tutta la provincia e la regione.
L’ORIGINE DELLA PASSIONE
Alla sua base Ottica Toffoli ha una storia di passione che scorre nelle vene della famiglia: “Alberto Toffoli, fondatore dell’azienda, ha ereditato l’amore per l’ottica dai suoi genitori e zii, che erano già coinvolti in questa professione”, racconta Giorgia, figlia di Alberto, oggi alla guida dell’attività. Il suo interesse per il mondo dell’ottica è iniziato sin da giovanissimo, quando passava intere estati nell’ottica dello zio, che era una vera istituzione a Padova, per apprendere i segreti del mestiere. Da qui, la scelta di frequentare la scuola di ottica del Cadore, dove ha perfezionato le sue competenze e rafforzato la sua passione, riuscendo a trasformarla in una professione. Proprio da questa profonda connessione con la materia di studio è nato l’impulso di aprire il suo primo negozio. “Papà è partito con un piccolo negozio inaugurato in piazza a San Fior nel settembre del 1988 –racconta con nostalgia la figlia – e da lì la crescita è stata così costante, con un aumento di clientela sempre più importante, che ha preso la decisione di trasferirsi in una sede più grande sulla strada principale del paese, la Pontebbana”. Oggi, purtroppo, la mente e il cuore di Ottica Toffoli non ci sono più: “Papà ci ha lasciati a maggio del 2022 – ricorda Giorgia – ma il suo duro lavoro e i suoi sogni sono portati avanti ogni giorno da me e dalla sua collaboratrice storica Karin, con il prezioso aiuto di Silvia, che dallo scorso anno ci affianca in negozio. Inoltre, mi preme ringraziare anche la mia mamma Giuliana, compagna di una vita per papà, che lo ha sempre affiancato in negozio e a casa, una colonna portante per la nostra famiglia”.
L’ARTE DI SODDISFARE IL CLIENTE
Ciò che fin dal giorno uno distingue Ottica Toffoli è il suo impegno per la soddisfazione del cliente. Oltre alla versatilità del lavoro, che offre l’opportunità di apprendere ogni giorno nuove competenze, la vera gratificazione deriva dal momento in cui il cliente riceve i suoi nuovi occhiali e finalmente vede in modo “più chiaro” il mondo che lo circonda.
All’interno del negozio è possibile ricevere gratuitamente un servizio optometrico dedicato, condotto con cura dall’esperta ottica Karin: “Dopo una visita personalizzata nella sala apposita, proponiamo una consulenza approfondita per aiutare i clienti a scegliere le lenti più adatte in base ai risultati che vogliono ottenere. Siamo inoltre orgogliosi di guidare coloro che desiderano iniziare un percorso con le lenti a contatto, fornendo istruzioni dettagliate sull’applicazione e la cura delle lenti dopo una selezione accurata. –prosegue Giorgia Toffoli – Lo stesso servizio di consulenza viene dedicato alla scelta della lente più adatta all’occhiale e alla montatura”. “Vendiamo occhiali di ogni tipo in base alle esigenze e ai gusti del cliente – spiega Karin – infatti abbiamo un’ampia gamma di brand che si aggiunge al nostro marchio, Playlook”.
Playlook è un brand sognato, ideato e prodotto passo dopo passo, scelta dopo scelta, da Alberto Toffoli. Si tratta di montature prodotte artigianalmente in Cadore con ottimi materiali, occhiali molto apprezzati e richiesti dai clienti per l’estetica e i bellissimi colori che offrono, ma anche per la loro comprovata resistenza.
“Playlook è IL progetto di Alberto, – racconta con un filo di voce Karin, che da oltre dieci anni lo affiancava in quella che per entrambi era una grande passione, prima che un lavoro – vi ha dedicato anni di studio e ricerche: ha elaborato il nome, registrato il marchio, studiato i disegni delle linee dei più famosi best seller per creare degli occhiali fatti a mano a chilometro (quasi) zero. Ha cercato personalmente, per anni, le aziende artigiane del Cadore che potessero creare un lavoro ad hoc senza tralasciare nulla”.
Oggi Giorgia, Karin e Silvia continuano a tenere in vita questo brand studiato dalla A alla Z che offre occhiali sia da vista che da sole, puramente in acetato (“È un materiale molto resistente – ci tengono a sottolineare – con cerniere affogate o ribattute, quindi molto più difficili da danneggiare”), tutti muniti di custodia rigida e a un costo molto contenuto.
PROMOZIONI PER I CLIENTI PIÙ AFFEZIONATI
“Noi di Ottica Toffoli riteniamo che i nostri clienti meritino il meglio, – concludono le ragazze – ecco perché offriamo promozioni speciali, come il 50% di sconto sulla seconda lente da vista quando se ne acquistano due, durante il periodo da settembre a novembre. Inoltre abbiamo anche promozioni stagionali sulle montature da sole che rendono l’acquisto di occhiali da sole di alta qualità molto più accessibile”.
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UNA SCELTA DI CONFIDENZA
Per chi cerca un centro ottico affidabile, orientato al cliente e che tenga conto dei dettagli, Ottica Toffoli è il luogo adatto: la comunicazione attenta e la dedizione alla soddisfazione del cliente sono valori comuni a tutto il team, che è sempre più coeso e competente, in grado di elaborare soluzioni su misura per tutte le esigenze visive. “Siamo pronte ad accompagnarvi in un viaggio verso un incredibile comfort visivo: la vostra visione diventa la nostra missione!”, concludono Giuliana, Giorgia, Karin e Silvia.
Un negozio dove la ricerca artigiana e tecnologica fanno la differenza
A Vidor, tra le dolci colline del Quartier del Piave, c’è un negozio che da quasi tre decenni si prende cura della vista dei suoi abitanti. Nato nel 1995 con il nome di Universal, il negozio da due anni a questa parte ha assunto il nome di Ottica Vidor. Fondata da Umberto Cavalli, ex responsabile di una nota azienda del settore oftalmico, l’attività è molto più di un semplice luogo dove acquistare occhiali, essendosi affermata come punto di riferimento locale per il benessere della vista. Umberto ha iniziato appunto la sua carriera come responsabile per una ditta leader del settore, tra le principali aziende produttrici di lenti in Italia. Dopo aver accumulato una vasta esperienza sul campo, occupandosi della produzione sia di lenti che di montature, ha deciso di fare il grande passo e aprire un proprio negozio di ottica. Non è stato un percorso facile: Umberto ha dovuto affrontare molte sfide, ma la sua determinazione e passione per il mestiere lo hanno portato al successo. Con gli anni, la figlia Anna ha iniziato a lavorare al suo fianco, apprendendo da papà tutti i segreti e le tecniche del mestiere, per poi proseguire indipendentemente. Fino all’arrivo della pandemia. “Con il Covid ho deciso di tornare a casa e prendermi cura del negozio di famiglia”, racconta Anna, che da due anni ha dato un nuovo nome e un twist all’attività del padre, diventandone unica titolare e continuando la tradizione di qualità e servizio che Umberto aveva avviato. La sua bottega offre una gamma completa di servizi per la cura dell’occhio: controllo della vista, test delle lacrimazioni, applicazione di lenti a contatto e vendita di montature personalizzate. Le lenti vengono montate direttamente in negozio, garantendo un servizio rapido e di qualità. Inoltre, Ottica Vidor offre servizi di fototessere, sviluppo fotografico ed è anche un frequentato fermopoint per il ritiro e la consegna di pacchi. Un aspetto che distingue l’attività di Anna, rendendola un’eccellenza nell’area, è l’attenzione alla qualità e alla valorizzazione del territorio: “Utilizzo montature prodotte da piccole fabbriche locali di Segusino, Quero Vas e del Cadore – chiarisce la titolare – realtà di cui conosco
OTTICA VIDOR
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l’operato e che supporto per la loro qualità artigiana. Anche le lenti sono fornite da aziende di nicchia, quasi tutte made in Italy e difficili da trovare altrove, che scelgo in base al comfort o all’avanzata tecnologia”. Per mantenere alti standard qualitativi, infatti, Anna frequenta regolarmente corsi di aggiornamento, rimanendo sempre al passo con le ultime innovazioni e soluzioni e dedicando una speciale attenzione ai problemi che possono colpire gli occhi dei giovani e dei bambini. La sua dedizione e passione per il lavoro, che ha saputo trasmettere anche alla figlia Giorgia, evidenti in ogni aspetto quando si entra nel negozio, sono quel che per i clienti fa la differenza. “Scegliere Ottica Vidor significa puntare sulla qualità proporzionata al prezzo e su un’assistenza personalizzata. – assicura la titolare – Offriamo un servizio che non si trova altrove, con una ricerca continua del prodotto e del materiale migliore”.
Tradizione, materie prime selezionate, lievitazione naturale, gli ingredienti per un pane di alta qualità
Sessant’anni di pane sfornato, di passione e dedizione per il proprio lavoro, di innovazione pur mantenendo un forte legame con le tradizioni locali e grande attenzione per le materie prime. Sono questi gli ingredienti che dal 1964 fanno la storia del Panificio Boccanegra di Castelfranco Veneto, magistralmente portato avanti dalla famiglia da ben tre generazioni.
La storia del Panificio Boccanegra ha origini lontane: furono i nonni di origini veneziane, dopo la Seconda Guerra mondiale, ad intraprendere l’attività di fornai. Più tardi il figlio Gianpaolo seguì le orme dei genitori: prima un panificio a Fonte Alto e dal 1964 aprì l’attività in via San Pio X 2 a Castelfranco, in quella che è ancora oggi la sede del Panificio Boccanegra, punto di riferimento per i prodotti da forno e non solo. Gianpaolo insieme alla moglie Elda, immancabile dietro al bancone del panificio, e all’aiuto dei figli, hanno portato avanti l’attività fino al 1996, quando venne a mancare prematuramente Gianpaolo. Successivamente i figli Mario e Giorgio con le rispettive mogli, Marzia e Antonella, presero le redini del panificio dedicandosi in prima persona all’attività della panificazione, dei prodotti e dolci da forno, sperimentando e intraprendendo sempre nuove sfide guidati dalla passione e dall’ambizione di offrire sempre un prodotto fresco, genuino, a lievitazione naturale e realizzato con farine a km0. Nel corso degli anni il panificio è diventato una vera eccellenza trevigiana tanto da guadagnarsi un posto nella prestigiosa guida gastronomica “Pane e panettieri d’Italia 2025” del Gambero Rosso. L’eccellenza sta nell’impasto con cui vengono realizzati i prodotti: per creare pane, focacce, pizze e dolci fragranti e molto digeribili, vengono utilizzate farine del territorio macinate a pietra e impasti a lunga e naturale lievitazione. Gli impasti spaziano da quelli classici a quelli fatti con farina integrale macinata a pietra, ricca di fibre, a quelli di segale, di grano duro, con semi tostati, ai cereali, a base di grano duro e lievito madre.
PANIFICIO BOCCANEGRA SNC
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Il Panificio Boccanegra si distingue anche per i dolci da forno caratteristici della nostra terra e delle festività: oltre a deliziosi panettoni e focacce, immancabili nel periodo di carnevale le frittelle sfornate sempre fresche, che si sono più volte aggiudicate il primo premio nel tradizionale concorso gastronomico “La Fritola d’Oro” della Castellana. Altra dolce specialità che il panificio propone già dall’autunno è la pinza firmata Boccanegra, realizzata nella versione classica seguendo la ricetta tramandata dagli antenati, oggi molto apprezzata anche dai più giovani.
Accanto al pane e ai prodotti da forno nella bottega di via San Pio X si può trovare una ricca selezione di prodotti gastronomici di prima qualità come formaggi e salumi locali, sughi e marmellate artigianali e altre eccellenze del territorio.
La proposta di Plm Technology per la creazione di comunità energetiche
Vuoi costruire una comunità energetica anche senza investimenti da parte tua? È una proposta che dovrebbe interessare tutti, quella di Plm Technology, agenzia leader nel campo delle rinnovabili, che ora propone pacchetti dedicati a enti pubblici e privati per la creazione a costo zero (grazie ai fondi pubblici e a fondi di investimento) di comunità energetiche. Realtà in cui grazie alle energie rinnovabili si può usufruire di energia sostenibile auto-prodotta e condivisa. Una bella proposta, specialmente in tempi in cui le bollette sono alle stelle e l’ambiente è sempre più sofferente.
“Ciò su cui ci stiamo concentrando ora - riferisce Paolo Pavanello, titolare di Plm Technology - è quanto prevede il Decreto CACER, che comprende tre diverse definizioni di interventi incentivati: ‘Sistemi di autoconsumo individuale di energia rinnovabile a distanza’, ‘Sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili’ e ‘Comunità energetiche rinnovabili’. Abbiamo così potuto iniziare a proporre e portare a conclusione diversi progetti relativi alle tre configurazioni, con il supporto giuridico necessario, adattabili a enti pubblici, imprese, amministratori di condomini e privati, proponendo formule anche finanziarie di interventi di realizzazione di impianti fotovoltaici, a volte collegati con pompe di calore per il riscaldamento, per andare incontro alle richieste della Comunità Europea di rendere le abitazioni sempre più green e di abbandonare i combustibili fossili. Proponiamo inoltre soluzioni di efficientamento che rientrano nel nuovo Decreto Industria 5.0 assicurando un risparmio garantito.” Pavanello spiega che grazie ai fondi europei destinati a questo e alle coperture dello Stato che finanzia le energie sostenibili e condivise, chi non vuole investire coi propri mezzi, può ottenere una copertura finanziaria. “Sempre più gente guarda alle energie rinnovabili, c’è molta sensibilità verso l’ambiente, oltre al fatto che le bollette hanno costi sempre più insostenibili,” nota Pavanello. “A livello ambientale, fare autoproduzione di energia elettrica è un enorme vantaggio,
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grazie alla diminuzione drastica di CO2.”
Gli anni di lavoro con il mondo degli enti pubblici e la conoscenza del codice degli appalti – Paolo Pavanello ha studi universitari ed è stato sindaco di Monastier – sono ciò che contraddistingue Plm Technology, che negli anni è riuscita a trasferire nel privato le prerogative e l’esperienza del pubblico per garantire al cliente benefici a 360 gradi. “Riteniamo fondamentale che chi si rivolge a noi sia posto al centro dell’attenzione,” spiega Pavanello, “e lo facciamo proponendo indagini su misura gratuite e interventi mirati sia nel settore elettrico che termoidraulico. Garantiamo inoltre un’assistenza continua e in tempi brevi grazie ai nostri partner specializzati e altamente qualificati ubicati sia nel Triveneto che fuori.”
Pavanello aggiunge: “Enti pubblici, aziende e strutture private che si sono avvalse dei nostri servizi hanno raggiunto importanti livelli di efficienza energetica senza esborsi finanziari iniziali o accedendo ad incentivi che hanno permesso un rientro economico in poco tempo, incrementando il valore dei loro fabbricati e diminuendo il costo delle forniture di energia e gas. Le nostre proposte permettono inoltre di raggiungere gli obiettivi di redazione dei bilanci di sostenibilità obbligatori oggi per accedere ai crediti bancari e per affrontare il mercato internazionale.”
L’energia di Katy, da ricercatrice a pastora
Quella di Reghét e della sua fondatrice Katy è una storia di scelte coraggiose, dettate da un’energia contagiosa, una visione imprenditoriale ampia e diversificata e una forta spinta alla ricerca della felicità. Il nome dell’azienda, Reghét, deriva dal dialetto del luogo e indica il germoglio che “ricaccia” dopo essere stato tolto: resilienza, equilibrio, vita, tradizione, nuove possibilità. Infatti, laureata in biotecnologie mediche, Katy attualmente ha due figli, Samuele e Sebastian, 70 pecore, tre ettari e mezzo di vigneti e un marito, Manuel, con cui condivide la passione per la terra e che l’ha supportata in quella che è stata la trasformazione della sua carriera di ricercatrice in quella di imprenditrice agricola. Reghét ha così oggi diverse anime: la viticoltura di collina; gli ovini di razza Alpagota e Sarda che pascolano tutto l’anno ai piedi dell’Altopiano del Cansiglio; e il turismo esperienziale, grazie ad un agri-al-
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loggio di pregio ricavato dall’antico fienile per l’offerta ricettiva, e a diverse proposte di attività con il gregge e tra le vigne. Un piccolo caseificio corona il sogno di Katy di “ritornare in laboratorio”, e qui produce yogurt, robiole e formaggi di pecora come Piccola Produzione Locale, certificati Biologici. La mungitura viene eseguita su un apposito carro mungitore dove le pecore provenienti dal pascolo salgono per essere munte e poi riscendono per ritornare nuovamente al pascolo accompagnate dai cani pastore. Il frutto di tanto lavoro e passione è a disposizione dei clienti che possono acquistare formaggi freschi, secondo la stagione, e su prenotazione anche l’agnello. Tutto l’anno sono disponibili i vini biologici, dai bianchi fermi agli spumanti e ai rossi, il miele prodotto dalle api che alloggiano nel vigneto biologico, e alcuni lavorati prodotti con la morbida lana delle pecore.
“Quel del formajo”, il rappresentante di Colle Umberto che porta l’eccellenza italiana nel mondo
COS’È UN BROKER?
La parola inglese “broker” indica, nel settore degli affari, la figura di un intermediario che, trattenendo per sé una commissione, esegue ordini di acquisto e vendita di titoli e merci.
Dalle nostre parti, il broker è quello che comunemente chiamiamo “rappresentante”, persona particolarmente predisposta per i rapporti umani, con una naturale inclinazione per le relazioni interpersonali e la capacità di concludere accordi e contratti. Sono proprio queste le caratteristiche incarnate perfettamente da Daniele Rizzo, broker del formaggio di San Martino di Colle Umberto.
IL CORONAMENTO DI UN SOGNO
Daniele ha cominciato a fare questo mestiere nel 1991, dopo una fruttuosa esperienza presso la macelleria paesana di Luciano Bet. “Con il mio grembiule sempre sporco di sangue ricevevo questi eleganti signori in giacca e cravatta, che scendevano da belle automobili con le loro valigette in pelle e ci vendevano ogni tipo di carne.
Ammirandoli, sognavo di diventare come loro”.
La passione, unita a grande determinazione, lo ha velocemente portato a collaborare con diverse aziende italiane ed europee: “Ogni anno per lavoro faccio 100mila km, la maggior parte dei quali in macchina. Incontro più clienti alla settimana, partecipo a tutte le principali fiere. È un lavoro, ma me la spasso!”
A renderlo unico nel suo genere è anche la personalità, solare e decisa. In quasi 30 anni di carriera non ha mai avuto problemi a comunicare con clienti e fornitori, neppure in Cina!
“QUEL DEL FORMAJO”
Ebbene sì, perché Daniele si occupa della vendita di formaggi e prodotti caseari. “Propongo una gamma veramente ampia e variegata di prodotti, da tutti i formaggi DOP italiani, a quelli del nord Europa – Lituania, Estonia, Lettonia, Danimarca, realizzano prodotti eccelsi –ma in generale si può dire che vendo un po’ di tutto, dai formaggi
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più economici, a quelli più ricercati e di eccellenza”. Vendere il formaggio per lui è un gioco da ragazzi, non solo nel Bel Paese: “Vendo partite e tir di formaggio in Italia ed Europa, nei Paesi dell’Est, in quelli arabi, fino in Asia. Il mio motto è: ‘Basta i schei e ghe n’è formajo par tutti!’”
La sua è stata una scelta precisa: solo formaggi. Grattugiati, affinati, a fette, a cubetti, di capra, di pecora, di bufala, di malga… Ce n’è per tutti i gusti. I più richiesti restano però sempre loro, i nostri Parmigiano Reggiano e Grana Padano: “Il primo è il re dei formaggi, un prodotto di “nicchia” perché realizzato in sole 5 provincie del nostro Paese, mentre il secondo, prodotto in tutta l’area della Pianura Padana, è il formaggio più venduto e conosciuto al mondo”.
Nel cuore delle colline UNESCO, un rifugio eco-friendly che celebra il territorio e la tradizione
Nascosta tra le colline rigogliose di Valdobbiadene, la Roggia dei Cedri emerge come un esempio brillante di turismo sostenibile.
Questo progetto innovativo, concepito da Alberto Bortolomiol, si fonde armoniosamente con il paesaggio vitale del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, oggi Patrimonio dell’UNESCO.
Le strutture ricettive della Roggia dei Cedri sono un capolavoro di design eco-sostenibile. Cinque edifici conici, rivestiti in materiali naturali come il rovere e il castagno, si integrano perfettamente con l’ambiente circostante.
Ogni dettaglio è stato curato per garantire un’esperienza unica e rispettosa dell’ambiente: dai sistemi di recupero dell’acqua piovana per l’irrigazione dei giardini, alle soluzioni energetiche avanzate che assicurano comfort senza compromettere l’ecosistema.
La Roggia dei Cedri non è solo un luogo dove soggiornare, ma un’esperienza immersiva che invita i visitatori a riscoprire la bellezza del territorio. Gli ospiti possono godere del suono rilassante del torrente Cordana e ammirare il panorama mozzafiato delle colline circostanti, mentre si rilassano in verande arredate con mobili di design.
La visione di Bortolomiol è chiara: promuovere un turismo che rispetti l’ambiente e sia profondamente connesso con le tradizioni locali. “Il desiderio di costruire un eco-resort nasce da un legame profondo con la terra,” spiega Bortolomiol.
“Volevo creare uno spazio dove le persone potessero ritrovare un contatto autentico con la natura.”
Questo progetto, che arricchisce sicuramente il panorama turistico di Valdobbiadene, rappresenta anche un modello di eccellenza per lo sviluppo sostenibile. La Roggia dei Cedri invita i viaggiatori a vivere un’esperienza autentica, dove comfort e sostenibilità si incontrano in perfetta armonia.
La Roggia dei Cedri rappresenta una nuova frontiera del turismo
ROGGIA DEI CEDRI
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green, celebrando la bellezza della natura e l’importanza della sua conservazione per le generazioni future. Il mondo vitivinicolo sta scoprendo nuove frontiere. Non si limita a promuovere e vendere i propri prodotti, ma si impegna sempre più a valorizzare il proprio territorio. E, in questo campo, la Roggia dei Cedri è sicuramente un’eccellenza e un esempio da seguire.
Innovazione e grande attenzione al cliente nello scatolificio della famiglia Pesce
“Dentro il tuo mondo il nostro domani” è il motto che ha scelto lo scatolificio Ondulkart per esprimere una filosofia di lavoro che punta a soddisfare le esigenze del cliente partendo da un attento ascolto delle sue richieste e seguendolo passo dopo passo nella creazione del miglior prodotto possibile. Con un occhio sempre puntato all’innovazione.
L’adattarsi alle esigenze del territorio e del mercato è un elemento che si trova in tutta la storia di questa impresa familiare, cominciata nel 1958 quando Luigi Pesce, padre degli attuali titolari, iniziò a produrre cassette di legno da pioppo destinate al mercato ortofrutticolo. Già nel 1961 decise di convertire la produzione in scatole di cartone, prima con l’azienda Piemme e poi, nel 1969, con la fondazione di Ondulkart, inizialmente con sede a Ceggia. Nel 1986 Ondulkart si trasferì nello stabilimento di Cessalto, dove iniziò un processo di crescita costante che ha reso l’azienda quella che è oggi. A raccogliere il testimone di questa sfida è stata la seconda generazione della famiglia, prima con Antonio Pesce che, appena diciannovenne, ha iniziato a lavorare nell’impresa di famiglia nel 1976, e poi con l’arrivo del fratello Federico nel 1984. Oggi la proprietà dell’azienda è divisa tra i due fratelli e la madre Edvige De Benetti, moglie di Luigi, ma già da tempo la terza generazione, rappresentata dalle figlie di Antonio, Marta e Giulia, ha iniziato a lavorare nell’azienda portando ulteriore spirito di innovazione, soprattutto sul versante della sostenibilità ambientale.
Ondulkart oggi è un’azienda con 295 dipendenti, 82 milioni di fatturato annui, circa 1200 clienti in un raggio d’azione di 200 chilometri che copre Nord Italia, Slovenia e parte della Croazia, quattro stabilimenti con diverse specializzazioni e una gamma di prodotti che vanno dalle scatole fustellate a quelle americane, passando per espositori componibili e complementi del packaging, rivolgendosi a tutti i settori merceologici.
Antonio spiega l’approccio aziendale che punta alla soddisfazione e alla fidelizzazione grazie alla condivisione delle esigenze in fase di progettazione: “La strutturazione e la costruzione delle nostre scatole seguono le necessità dei nostri clienti, sia da un punto di vista tecnico che estetico. Tra l’altro il passaggio dalla carta vergine a quella riciclata ha comportato un’evoluzione del prodotto e una maggiore esigenza di assistenza e istruzione del cliente”.
Ma la disponibilità va anche oltre la progettazione: grazie all’organizzazione di magazzini dotati di un sistema di ubicazione precisa, l’azienda offre infatti anche servizio di stoccaggio e fornitura programmata, aspetto non secondario perché risolve ai clienti problemi logistici legati allo spazio.
Come spiegano Antonio e Federico, un’azienda come Ondulkart deve guardare avanti ma anche guardarsi attorno per essere competitiva e trovare sempre nuovi mercati in cui inserirsi.
“Cerchiamo sempre di avere impianti al massimo dell’offerta del mercato – racconta Antonio – per essere competitivi sia come prezzo che come qualità del prodotto offerto. Ad evolvere sono anche gli impianti di imballaggio dei nostri clienti, che corrono sempre più veloci e di conseguenza le nostre scatole devono essere perfette e performanti”.
“Vogliamo continuare a ottimizzare la nostra produzione – prosegue – e il nostro obiettivo futuro è la costruzione di un nuovo grande stabilimento che ci porti da quattro a tre stabilimenti e che ci permetta di ridurre costi e scarti”.
Poi c’è il rapporto con il territorio, che è nella natura del prodotto stesso, come spiega l’imprenditore: “La scatola di cartone non ha spirito d’esportazione, ha dei costi di trasporto elevati e quindi necessariamente si guarda a cosa richiedono le aziende vicine”.
“Forniamo clienti del settore del kit del mobile, grazie alle macchine da produzione che permettono di creare scatole di dimensioni maggiori rispetto alla media del mercato – racconta – e siamo competitivi e performanti anche nel settore vitivinicolo grazie alle nostre stampe ad alta definizione su cartone lucido. La versatilità dei nostri piccoli espositori ci sta permettendo di inserirci nel settore alimentare. Serviamo anche il settore metalmeccanico, quello degli occhiali, dell’abbigliamento e dell’informatica. Inoltre ci siamo attrezzati per realizzare packaging specifico per l’e-commerce”. Grazie all’implementazione negli stabilimenti di una cartotecnica e di un team che unisce competenze trasversali, Ondulkart offre un importante servizio di progettazione grafica e stampa che rende scatole ed espositori parte fondamentale del marketing delle aziende di cui è fornitrice: “Le nostre stampe policrome, realizzate in flessografia per le grandi e medie produzioni e anche in digitale per le piccole, sono estremamente apprezzate nel settore vinicolo e alimentare per la loro qualità quasi fotografica”, spiegano i titolari. In un’azienda così dinamica e vicina al territorio non manca l’attenzione alla sostenibilità ambientale e all’impegno sociale: oltre a un
SCATOLIFICIO ONDULKART SPA
Via degli Olmi 42 31040 Cessalto TV
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riciclo pressoché totale degli scarti di cartone, l’azienda è dotata di impianti fotovoltaici per la produzione in proprio di energia e si sta dedicando all’adozione del bilancio di sostenibilità richiesto dalla nuova normativa. Ondulkart crede nell’importanza dello sport e della salute e perciò ogni anno sostiene centri sportivi, squadre di diverse discipline, molte associazioni dedite alla cura, prevenzione e alla riabilitazione di persone disabili ed è impegnata anche in campagne umanitarie all’estero. Ma l’attenzione non è rivolta solo all’esterno: l’azienda è consapevole dell’importanza delle risorse che vi lavorano e si impegna a valorizzare e sostenere i dipendenti, dimostrando flessibilità, riconoscimento e aiuto nei momenti di difficoltà economico-sociale che gli ultimi tempi ci hanno fatto conoscere.
La storia di una famiglia fra vino biologico, sostenibilità e sensibilità verso gli animali
Pietro Casagrande, conosciuto da tutti con il nome di “Moro Barel”, avviò la propria attività negli anni ’60, riscattando i terreni della mezzadria. Oggi la società agricola che porta il suo nome, grazie all’impegno di Loris e Susanna supportati dai tre figli, mantiene i sani principi di un tempo.
“Negli anni abbiamo convertito l’azienda in una realtà bio – spiega Susanna, la nipote del fondatore -. Qui puntiamo molto sulla sostenibilità e sul benessere degli animali che alleviamo”.
La base agricola dell’attività, infatti, è rimasta prevalente. A inizio degli anni ’90 i genitori di Susanna hanno aperto l’agriturismo, mentre nel 2010 è stata inaugurata la parte delle camere e dell’ospitalità. “Grazie al traino delle colline del Prosecco, abbiamo avuto subito un successo inaspettato – aggiunge Susanna -. I turisti, attirati dal turismo esperienziale, arrivano da tutta Europa, soprattutto da Germania, Belgio, Austria e Olanda”.
Il “Moro Barel” rispetta tutti i canoni dell’agriturismo classico, ma è una realtà in continua evoluzione. “Ci formiamo continuamente –spiegano i proprietari -. L’80% dei prodotti che proponiamo ai nostri clienti è prodotto da noi, il resto lo acquistiamo da aziende agricole del territorio. Alleviamo e macelliamo più di 20 maiali all’anno e produciamo i nostri salumi”.
Anche il vino ricopre un ruolo fondamentale all’interno dell’azienda. Le uve e i vini prodotti dal “Moro Barel” sono tutti biologici, e Susanna e Loris hanno deciso di diversificare molto la produzione vitivinicola. L’azienda produce, oltre al Prosecco, anche Colli di Conegliano Docg rosso e coltiva diversi tipi di vitigni resistenti, tutti vini certificati bio.
“Ora in azienda è arrivata la quarta generazione – spiega Susanna -. Mio figlio ha ripreso l’usanza di allevare le api, un’attività che veniva svolta dal nonno. Qui i nostri animali vivono bene, vengono allevati all’aperto e in spazi ampi: abbiamo infatti circa 4 ettari di bosco intorno agli stabilimenti.
SOCIETÀ AGRICOLA “MORO BAREL”
Via del Colle 2
31029 Vittorio Veneto TV
T. +39 0438 560386
agriturismo@morobarel.it www.morobarel.it
In progetto per il 2025 c’è la costruzione di una stalla di nuova concezione ideata per il benessere degli animali” che prevedrà anche il recupero delle acque piovane. Ad oggi l’azienda utilizza solo energia da fonti rinnovabili, soprattutto prodotta da un impianto fotovoltaico che sfrutta diverse falde del tetto dell’agriturismo. Loris e Susanna credono fermamente nel loro progetto e nella qualità della loro offerta, e cercano di sensibilizzare le persone sulle buone pratiche della sostenibilità. Loris De Miranda è infatti presidente dell’associazione agrituristica Terranostra/Campagna Amica di Coldiretti Treviso, mentre Susanna Pagot fa parte dei cuochi contadini di Coldiretti.
Dalle “Mame d’Alpago” all’olio campione d’Europa: tutti i successi della società agricola Baccichetti
Nel cuore delle terre venete ha affondato le sue radici un’azienda agricola in cui la passione per la terra e la dedizione alla tradizione si tramandano da intere generazioni, addirittura da prima del 1800. Risalire in maniera chiara alla nascita e alle trasformazioni – familiari e professionali – dell’attività è cosa ardua, come spiega Sebastiano Baccichetti, agricoltore da tutta la vita e da decenni alla guida dell’attività familiare, prima con i fratelli e ora insieme al nipote Edoardo ed al figlio Giovanni: “Possiamo risalire ai nostri antenati degli inizi del 1800, a partire dal mio bisnonno Antonio, che diede il via a quella che sarebbe diventata una tradizione di coltivazione agricola di successo, ma sappiamo che già prima di quel tempo la famiglia era conosciuta nel territorio per le sue proprietà, tramandate di genitori in figli, e la lavorazione della terra”.
Le generazioni successive hanno portato avanti con orgoglio il nome di famiglia e l’attività agricola: “Oggi è Edoardo Baccichetti, figlio di mio fratello Tiziano, a rappresentare la quinta generazione di questa famiglia appassionata di agricoltura”, racconta con orgoglio Sebastiano, ultimo di 12 figli di una classica famiglia contadina del ‘900: “Abbiamo avuto la fortuna, rara in quegli anni, di avere delle piccole proprietà che ci permettevano di essere indipendenti – spiega – oltre a due genitori instancabili. Mia mamma Sira, specialmente, classe 1904, teneva le redini della famiglia e dell’azienda: era forte, coraggiosa e guardava sempre con interesse e motivazione al futuro e alle innovazioni”.
Da un tale spirito non potevano che nascere figli e nipoti con le stesse ambizioni, sempre pronti a lavorare sodo alla crescita della società agricola Baccichetti, che oggi svolge il proprio lavoro tra Vittorio Veneto, Refrontolo e l’Alpago, zone dal clima ideale: “Ci occupiamo della coltivazione della vite e dell’ulivo, di qualche albero da frutto per la produzione di ciliegie e albicocche e di una vasta gamma di ortaggi, prodotti a chilometro zero che vendiamo durante tutto il corso dell’anno”.
Via Enrico Toti 46
31029 Vittorio Veneto TV
T. +39 0438 560743
M. +39 335 296983 (Sebastiano) az.agr.baccichetti@gmail.com
Una vera chicca sono i fagioli detti “Mame d’Alpago”, una qualità che oggi è quasi andata perduta: “Questo tipo di legume, fino a una cinquantina di anni fa, veniva coltivato dall’Alpago fino a Feltre, Vittorio Veneto e Pieve di Soligo – spiega Sebastiano – grazie alla decisa presenza dei campi di mais. La pianta, rampicante, saliva infatti sulle piante del mais e dava vita a un fagiolo particolarissimo, perfetto per la tipica “pasta e fasoi”, perché privo di buccia e con una polpa finissima, che crea una crema, più che una minestra”. Un altro punto d’orgoglio per Baccichetti è il frantoio aziendale, seguito in prima persona dal figlio Giovanni Baccichetti, ormai esperto frantoiano, che cura e produce un olio extravergine d’oliva pregiato: “Si tratta di un olio caratterizzato da un buon fruttato, con sentori erbacei e di mandorla fresca, molto apprezzato dai consumatori”. Un prodotto che ha regalato grandi soddisfazioni a Edoardo, Sebastiano, e ai suoi figli Giovanni e Giacomo poiché è stato più volte premiato a livello nazionale e internazionale: “Nella primavera del 2021 abbiamo gareggiato, per pura curiosità e voglia di metterci in gioco, al concorso Aipo d’Argento, dal quale, un po’ a sorpresa, siamo usciti vincitori!”, raccontano. Freschezza, varietà e qualità: con la loro dedizione alla terra e alla tradizione, i Baccichetti sono veri custodi di una storia agricola centenaria!
Jessica, tecnologa alimentare classe 1983, è un vero vulcano di idee, incarnazione del detto “volere è potere”: dopo la laurea e l’avviamento del suo studio di consulenza, nel giro di pochi anni è riuscita a realizzare il sogno di acquistare dei terreni e di avviare la sua azienda agricola, originale e innovativa. Con tenacia, determinazione e un pizzico di fortuna, quella che contraddistingue gli imprenditori veneti, ha partecipato al bando AVEPA per l’ottenimento del primo insediamento in agricoltura. E con creatività, costanza e un pizzico di sana follia, quella che contraddistingue le imprenditrici venete, ha avviato un allevamento di lumache nella campagna di Gaiarine, attorniando il rustico, ora in ristrutturazione, con 3,5 ettari di vigna a lotta integrata e circa un ettaro e mezzo tra orticole e alberi da frutto e seminativi. Nonché un ulteriore ettaro e mezzo a Oderzo. Ma il cuore dell’azienda agricola sono i 6000 mq di teli coprenti, che ombreggiano il silenzioso lavoro delle sue migliaia di lumache, che prolificano felici tra erbe e ortaggi, crescendo in modo naturale senza utilizzo di mangimi artificiali. Raccolta, pulizia e cura delle lumache avvengono rigorosamente a mano: le Pomatia e le Helix Aspersa, nelle varietà Maxima e Muller, sono allevate a fini gastronomici; solo le Muller vengono anche usate per l’estrazione della preziosissima bava di lumaca, valutata a peso d’oro nella cosmesi naturale. La bava viene venduta all’ ingrosso nei laboratori cosmetici di tutta Italia e Europa, una parte viene utilizzata per creare la linea aziendale agri cosmetica a marchio registrato “Lumaca de oro”: dalla crema viso, al siero, al dopobarba, si tratta di prodotti completamente privi di acqua e ricchissimi di sostanze naturalmente benefiche. I cosmetici alimentano un florido mercato on-line e fieristico. La bava viene estratta nel proprio laboratorio ad Albina di Gaiarine con una delle macchine certificate cruelty free dal Ministero (pochissime al Mondo). Perché il business dell’azienda agricola non finisce qui: le lumache a scopo alimentare vengono vendute sfuse, congelate (richieste per preparazioni di piatti di numerose sagre paesane), insieme alle conserve di ortaggi
SOCIETÀ AGRICOLA TENUTA PRA’ DE ORO S.S.
Strada Calata 7
31018 Albina di Gaiarine TV M. +39 347 2739200 tenutapradeoro@gmail.com www.lumacadeoro.com www.tenutapradeoro.it
e confetture, sia a ristoranti che a privati. E se non bastasse, alla lunga lista di prodotti così diversi si aggiungono anche due ottimi Prosecchi Extra Dry Doc SQNPI, Prosecco Brut Doc SQNPI e il surlies Anjelin dall’etichetta creata personalmente da Jessica, il cui nome è l’unione tra il suo e quello del nonno Angelo, Passione Rose’ Pinot nero spumantizzato in rosa e in progetto per il 2025 anche vini fermi. L’ azienda è anche Enoturismo che accoglie turisti che vogliano conoscere i prodotti locali Veneti e dell’ azienda abbinati ai propri vini.
Prà De Oro dal 2023 è anche fattoria didattica e durante l’ estate accoglie i bimbi per le “settimane verdi”.
Un’azienda agricola dinamica e decisamente proiettata verso il futuro, a dimostrazione del fatto che l’imprenditoria femminile in agricoltura permette di dare una forte spinta innovativa e creativa al lavoro della terra, primario e fondante per l’essenza stessa dell’azienda agricola, ma ricco di nuove possibilità per chi è in grado di contaminarlo con tecnologie e idee. Infatti c’è un altro progetto molto importante e quindi per i curiosi consiglio di seguire la pagina facebook #soc.agr. tenutapradeoros.s. o instagram #tenutapradeoro.
Il vino autentico e sostenibile della famiglia Buffon
Tra vigneti baciati dal sole e terreni ricchi di storia, si cela quel gioiello enologico che è Tenuta Belcorvo. Fondata nel 1976 da Paolo Buffon, questa azienda vitivinicola è un punto di riferimento nel mondo del vino, e offre una vasta gamma di prodotti di alta qualità, con un’attenzione particolare per il vino sfuso.
La storia di Tenuta Belcorvo è intrisa di tradizione e passione: inizialmente la famiglia Buffon conferiva le uve alla cantina sociale, ma nel 1976 Paolo ha deciso di intraprendere la produzione del proprio vino, dando così il via, insieme alla sua compagna di vita Donata Dalle Crode, a un’epoca di crescita e successo, un’avventura vinicola che ha radici profonde e legate alla cultura agricola della famiglia. Oggi Paolo e Donata sono ancora al timone dell’azienda, affiancati dalle loro figlie Giulia e Irene. Ma il clan di viticoltori non è solo nel viaggio: “Tenuta Belcorvo è una grande famiglia che comprende circa sessanta collaboratori, una squadra coesa e appassionata”, afferma Giulia.
L’azienda si è sempre distinta per la produzione di vino sfuso, una scelta che riflette la sua autenticità e il legame con la terra: “Ci dedichiamo al mondo del vino in tutte le sue forme – spiegano i titolari – quindi oltre a offrire una vasta gamma di vini in fusto abbiamo prodotti cisternati, in bottiglia e bag-in-box. Questa versatilità permette di soddisfare sia il consumatore comune che chi è più appassionato ed esigente”.
Il team di Tenuta Belcorvo è anche profondamente impegnato nella sostenibilità ambientale: dall’agricoltura alla cantina, l’azienda adotta innovazioni che mirano a ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO2. Un impegno che è una testimonianza della responsabilità sociale della famiglia Buffon, oltre che una delle chiavi del successo di Belcorvo: l’equilibrio tra tradizione e innovazione.
“Investiamo in tecnologie all’avanguardia, mirando a migliorare costantemente la qualità dei vini e a ridurre l’impatto ambientale, ma
TENUTA BELCORVO SRL
Via Belcorvo 38
31010 Godega di Sant’Urbano TV
T. +39 0438 782292
www.tenutabelcorvo.tv
non dimentichiamo mai le nostre origini e la tradizione che ci ha reso ciò che siamo oggi”, assicurano.
Scegliere Tenuta Belcorvo equivale a optare per affidabilità, qualità e passione. Le stesse che sono riflesse nei prodotti, dal popolare spumante “Militare 15-18” (il cui nome deriva dal vigneto da cui viene prodotto, sul quale una volta c’era un aerocampo militare austroungarico) all’ultimo arrivato, lo “Spritzello”, un cocktail firmato Belcorvo che è un’innovazione pensata per gli amanti dei cocktail artigianali ed è il primo passo dell’azienda verso l’arte della mixology.
Con la sua storia ricca di tradizione e innovazione, Tenuta Belcorvo si erge come una delle eccellenze vitivinicole del Veneto, dove ha anche aperto uno stabilimento dedicato alla spumantizzazione del Prosecco in zona Colle Umberto, ma è presente anche in Friuli, con l’azienda Bollacasa Screm.
Da Rodda e il sogno di gestire la storica Trattoria Città di Venezia
Trattoria Città di Venezia è il più antico tra i ristoranti attivi della città. Fondata da una famiglia veneziana nel 1846, la trattoria di via XX Settembre ha da sempre mantenuto la sua vocazione per la cucina di pesce, diventando un punto di riferimento per gli amanti della buona tavola. Oggi questo storico locale è gestito da Nicola Da Rodda, con l’aiuto della compagna Sarah che si occupa della gestione della sala. Nicola l’ha rilevato undici anni fa, all’età di soli 27 anni, dopo una lunga formazione nei ristoranti più iconici del mondo. “Questo locale mi è sempre piaciuto, mi ha sempre affascinato la sua storia. Poi, 11 anni fa, sono riuscito a rilevarlo e così ho realizzato il mio sogno”, racconta Nicola, evidenziando il profondo legame emotivo che lo lega alla trattoria. Prima di tornare a Conegliano per prendere in mano le redini del Città di Venezia, Nicola ha affinato le sue abilità culinarie lavorando per sette anni nei prestigiosi locali di Cipriani a Venezia e per tre anni in uno dei migliori ristoranti italiani di Parigi. Questo bagaglio di esperienze ha permesso a Nicola di portare una ventata di innovazione nel menù della trattoria, senza mai tradire le tradizioni venete. Trattoria Città di Venezia si trova nella splendida cornice del Palazzo Montalban, un edificio del 1300 che aggiunge un tocco di fascino storico all’esperienza culinaria.
“Il mare è vicino: noi acquistiamo il pesce al mercato ittico di Venezia, scegliendo solo gli ingredienti migliori e il pesce più fresco per la nostra cucina. Tutti i nostri piatti sono fatti in casa e preparati al momento: anche la pasta fresca è tirata rigorosamente a mano, secondo tradizione. Del resto, proponiamo i piatti tipici della cucina veneta. A cambiare però, sono le preparazioni e gli accostamenti: cotture a bassa temperatura, ricette rinnovate con ingredienti insoliti, abbinamenti accattivanti e sorprendenti”, spiega Nicola, sottolineando l’importanza della qualità e della freschezza degli ingredienti. Il menù della trattoria propone soprattutto ricette di pesce, dagli antipasti ai secondi. Tra le specialità spiccano le crudités di mare, le capesante gratinate e una
TRATTORIA CITTÀ DI VENEZIA
Via XX Settembre 77/79
31015 Conegliano TV
T. +39 0438 23186
ristorantecittadivenezia@gmail.com www.trattoriacittadivenezia.it
varietà di antipasti.
“Nel nostro menù diamo spazio anche ai primi e secondi piatti, inclusa la pasta fatta in casa, le fritture dorate e fragranti e il pesce al forno o alla griglia”, continua Nicola. In un contesto così suggestivo e ricco di storia, la Trattoria Città di Venezia rappresenta un perfetto connubio tra tradizione e innovazione, dove ogni piatto racconta una storia fatta di passione, cura per i dettagli e rispetto per la cultura culinaria veneta. Una visita a questo ristorante non è solo un’esperienza culinaria, ma un vero e proprio viaggio nel tempo e nei sapori, che rende omaggio alle radici veneziane del locale pur guardando al futuro con creatività e originalità.