Il Quindicinale 1079 - 12 dicembre

Il futuro verde dell’ex Cotonificio

QUARTIER DEL PIAVE

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1079 Informazione cultura e tempo libero Anno XLIII n.22 | 12 dicembre 2024 | € 2,50

Fondato da Dario De Bastiani nel 1982

I presepi nel presepe

Elisa e Olga

Poste italiane spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CNS TV - Periodico di informazione, cultura e tempo libero - Anno XLIII n.22 - 12 dicembre 2024 - Euro 2,50 - Contiene I.P.

Azzurra e Dylan sul set

Gli appuntamenti natalizi del nostro territorio

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CONEGLIANO

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Pellegrinaggi a Serravalle

Buon Natale! Le stelle brillano ovunque ISSN 2784-9716

VITTORIO VENETO

PRIMO PIANO

Il presepe si è fermato a Mura È di nuovo Natale. Lo è più che mai a Mura, in questo piccolo paese (non chiamatelo frazione!) di sassi e cortili e corti dove da vent’anni i presepi sono di casa. Centinaia di natività, piccole, grandi, coloratissime, monocrome, artigianali, artistiche occhieggiano ovunque: negli androni, sotto i portici, sui balconcini, tra le fessure dei muri a secco, nei fienili…Ogni casa ha i suoi presepi, tutti da visitare, realizzati con materiali poveri, recuperati, reinventati. E di sera illuminano di suggestioni vicoli e viuzze incastonati nel verde

di Emanuela Da Ros

U

no, qualcuno, più di mille. Da vent’anni, la frazione di Mura (ma guai a chiamarla frazione: i residenti si ritengono un paese autonomo, anche se a livello amministrativo dipendono da Cison), ospita la più suggestiva mostra di presepi della Marca. Ogni casa, ogni rudere, ogni spazio verde, ogni finestra, ogni fessura, persino la vecchia betoniera arrugginita ha la sua capanna, Maria, San Giuseppe e il suo Gesù bambino.

Eppure quando Mirca Biz, nel 2004, ha avuto l’idea di trasformare Mura in un paese-presepe non sono mancate le perplessità. Chi verrà fino a Mura a vedere dei presepi?

Ma ormai l’idea prendeva forma, con crescente e condiviso entusiasmo, e con un’operazione di marketing molto local, la sua ideatrice aveva pensato di posteggiare le auto dei residenti lungo la strada provinciale per segnalare ai passanti che lì, a Mura di sopra, a Mura di sotto, c’era un evento, una manifestazione che attirava visitatori…”Con nostra sorpresa però - puntualizza Mirca - non fu necessario ricorrere a nessuno stratagemma pubblicitario, perché Mura si popolò presto di visitatori, di curiosi che arrivavano un po’ da tutto il Veneto per ammirare il paese-presepe. Sulla provinciale sostavano corriere di comitive, venute a vedere ciò che si era realizzato spontaneamente. E tutti i residenti davano una mano dando ciò che avevano a disposizione o offrendo la propria manodopera come Claudio o Luigi Possamai “Buso” che hanno sistemato i segnali per la via dei presepi”.

Sono tanti i ricordi che Mirca Biz snocciola quando racconta la genesi e l’evoluzione di una mostra che da

vent’anni coinvolge un intero paese, tanto che anche per l’edizione 2024 tutti gli abitanti, già da un paio di mesi, si sono messi all’opera.

Mura è tagliata in due dalla provinciale che attraversa la Vallata, da Vittorio Veneto verso Cison, Follina, Valdobbiadene. La strada passa tra Mura di sopra - poche case che un tempo avevano accanto stalla e fienile, e sentieri ora invasi dalla vegetazione tra i quali gioca a nascondino un antico ponte romano (un manufatto che da solo meriterebbe una visita) - e Mura

Un presepe lungo la strada a Mura

Mirca Biz con il suo presepe dedicato ai bambini vittime di guerra

Giovedì 12 dicembre 2024 | 5 Il Quindicinale

PRIMO PIANO

Alcuni dei presepi di Mura

A destra: Mirca Biz

di sotto, un dedalo di viuzze e borghi e cortili e corti delimitati da terrapieni e muretti a secco e case di pietra, per lo più disabitate o trasformate in casette per la villeggiatura. “Questo paese spiega Mirca - è un presepe già di suo: immerso nel verde ha mantenuto nel tempo un delizioso aspetto rurale, con le piccole abitazioni col ballatoio di legno esterno che sembrano coccolarsi e sostenersi l’una all’altra.”

Anche le persone - evidenzia Mirca - hanno il carattere e il talento della solidarietà. “Quando vent’anni fa abbiamo iniziato l’avventura della mostra dei presepi, tutta la comunità ha partecipato alla sua realizzazione mettendo a disposizione materiali per i presepi - legno, ferro, porcellana, paglia, stoffe - ma anche sottoporteghi, cortili, spazi abitativi privati. Chi veniva a Mura non entrava solo dentro il paese, ma anche dentro le sue case.

Ricordo che io e un’amica facevamo il giro delle viuzze con una carriola per raccogliere materiale da confezionare o esporre suscitando sorrisi, ma anche generosità. Ovviamente abbiamo dovuto scontrarci anche con il marciume che in qualche caso alberga negli animi: più di una volta, nottetempo, i presepi esposti sono stati vandalizzati, ma nemmeno queste angherie ci hanno fermato, anzi!”

La prima edizione del presepe di Mura fu un successo per numero di visitatori, ma anche perché grazie a essa il paese riprese vita. “Ricordo - dice ancora Mirca - che l’evento riuscì a far uscire di casa gli anziani: ci regalavano il

Il Quindicinale 6 | Giovedì 12 dicembre 2024

vino per fare il vin brulè e sfidando il freddo si univano ai giovani anche per i canti, per sentire la cornamusa. Ora mi commuove questo ricordo, perché le tante persone che sono state artefici con me di questo progetto non ci sono più; anche il sacrestano Armando o il parroco don Venanzio sono “andati avanti”.

La mamma di Mirca, Elisa Possamai (che si è prestata per la foto di copertina del Quindicinale con l’amica Olga), è una delle testimoni storiche di Mura.

“Questo paese - dice - un tempo era vitale, una grande famiglia ancorata alla terra e alle tradizioni. Ora i residenti che da generazioni sono cresciuti qui si contano sulle dita delle mani: Tranquillo, Benedetta, Jolanda, Gianfranco, Sante, Bepo, Luigi, Adriano, Gabriella, Amelia Possamai, che coi suoi 92 anni è la più vecchia del paese, la Olga e la Marina…

Cerillo…Non possiamo neanche dire di avere lasciato Mura ai giovani perché, a parte qualche famiglia che ha preso casa qui sistemando dimore che di anno in anno si riducono a ruderi se non hanno l’adeguata manutenzione,

sono davvero pochi.”

Elisa, mi incuriosisce il nome Cerillo: da dove viene? Visto che i nomi di battesimo in genere derivano da quelli dei nonni o dei bisnonni.

“Anche questa - spiega Elisa - è una curiosità suggestiva: in passato le donne che desideravano un figlio e non riuscivano ad averlo si recavano a Farra di Soligo, al tempio di San Martino a “cavar al nome”. Lì c’era un’urna colma di tanti bigliettini su cui era vergato un nome.

Le donne vi si recavano, pescavano un biglietto e se avessero avuto la grazia di partorire un figlio, maschio o femmina, avrebbero do-

PRIMO PIANO

vuto dargli o darle il nome che gli era capitato tra le mani. Qui in paese è successo diverse volte, e il nome Cerillo ricorda proprio questa storia…”

La memoria del passato di Mura è fatta anche di queste curiosità: una teoria di vecchie foto di famiglia appesa alle recinzioni di vicolo Volpera per esempio vede esposte, come un una galleria a cielo aperto, una foto di cent’anni fa in cui si vede la monoclasse del paese: dall’asilo alle “medie” bambini e ragazzi costituivano un’unica sezione: crescevano e imparavano insieme. E se qualcuno si ammalava gravemente e guariva (anche una polmonite poteva essere letale), si pensava che oltre alla scienza medica fosse stato fondamentale l’aiuto di sant’Antonio e così per un anno dalla guarigione il bambino - o la bambina - doveva portare il saio del santo in segno di ringraziamento.

“Le foto - spiega Mirca Biz che passando di casa in casa ha raccolto le immagini della famiglia-paese di Mura - documentano la nostra storia: una storia che però, tengo a evidenziarlo, si lega e intreccia con quella collettiva, perché siamo una piccola comunità che fa parte della grande comunità del mondo. Per l’edizione 2024 dei presepi ho infatti pensato di allestire a un presepe con le foto delle piccole vittime dei conflitti in corso: nella capanna della natività, tra le le pecore, e i re magi ho sistemato le foto dei bambini che in questi anni subiscono le atrocità della guerra.

Vorrei che la nostra via dea dei presepi

diventasse anche questo: uno stimolo di riflessione, un invito alla solidarietà che non ha muri, che sfida il tempo e annulla le distanze.”

Il presepio “guerra e pace” di Mirca è già pronto e in questi giorni si affianca alle centinaia di presepi piccoli e grandi già comparsi in paese.

Giganteschi fiocchi di neve realizzati con assi legno bianche delimitano il percorso che il visitatore è invitato a compiere lungo via Petrarca, via Boccaccio, via Marco Polo, via Soligo fino alla casa di Assunta Casagrande che è entusiasta dell’iniziativa. “I presepi di Mura - commenta - regalano al paese un aspetto ancora più pittoresco, sia di giorno che di sera, quando vengono illuminati e e piccole luci accese ovunque tra le case incantano ogni visitatore.” Assunta, originaria di Tarzo, molti anni fa ha scelto di stabilirsi a Mura dove abita col marito e il gatto Vasco. Amante dei felini insieme ad altre amiche nutre la colonia felina di Tovena bassa tanto che nella sua cucina accanto al pranzo per la famiglia predispone anche il cibo per la famigliola di gatti che pochi chilometri più a est attende il pasto. “Una famigliola - aggiunge Mirca - che ora sembra minacciata dai lupi, un po’ come tutte le bestie al pascolo del paese: purtroppo quasi ogni giorno pecore e asini ricoverati nei recinti diventano oggetto di predazione.”

presepi che già ora adornano le viuzze e i vicoli di Mura saranno centinaia.

Come nelle edizioni passate, potranno trovarsi anche a pelo d’acqua, sul torrente Soligo che delimita Mura di sotto, nelle legnaie dei sottoscala, nelle vasche mangiatoia usate un tempo dal bestiamo, nei fienili, in ogni androne e anche sulla tavola (può capitare di degustare il presepe di pastafrolla e savoiardi, che ha sulla superficie una nevicata da zucchero vanigliato).

“Sembra impossibile - conclude Mirca - che dopo vent’anni la mostra dei presepi di Mura esista e resista ancora.

Sembra incredibile che dal nulla siamo riusciti a creare qualcosa di così magico. Ma quando si ama il proprio paese, i risultati non possono che gratificare. Ed emozionare ancora”.

Alcuni dei presepi di Mura

Assunta Casagrande

L’edizione 2024 delle Vie dei presepi di Mura verrà ufficialmente inaugurata a metà dicembre, e da quel giorno i Giovedì 12 dicembre 2024 | 7

Il Quindicinale

NOTIZIE DALLA MARCA

Ho denunciato i neofascisti

Guido Lorenzon

Fondamentale la testimonianza di Guido Lorenzon per chiarire la responsabilità della strage di Piazza Fontana, 55 anni fa

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2 dicembre 1969, ore 16 e 37 minuti: alla Banca dell’Agricoltura in piazza Fontana a Milano scoppia un ordigno. Diciassette i morti, ottantotto i feriti. Responsabile, in un primo momento, è ritenuto Pietro Valpreda, ballerino e anarchico del gruppo “22 Marzo”. Insieme a lui Giuseppe Pinelli, ferroviere. La pista anarchica è infatti quella subito battuta dagli inquirenti. E il prof. Guido Lorenzon, trevigiano di Varago di Maserada, di quella indagine (e del processo che ne è seguito),

diventa immediatamente il testimone chiave quando, senza pensarci due volte, decide di mettere a disposizione della magistratura tutto quello che avevo visto e sentito negli incontri con Giovanni Ventura, libraio a Treviso. È lui il responsabile della strage insieme a Franco Freda e ai neofascisti veneti sostenuti dai Servizi segreti, come riconoscerà la Suprema Corte nel maggio del 2005.

Tutti impuniti però, essendo stati precedentemente assolti in via definitiva.

55 anni sono trascorsi. Cosa pensa ogni anno il 12 dicembre?

Penso che l’Italia avesse il diritto a non subire i morti provocati dalle stragi neofasciste; penso che senza la mia testimonianza l’Italia sarebbe stata diversa e degli innocenti sarebbero stati condannati. Sono passati più di cinquant’anni e penso che tanto il progetto della strage, quanto i meccanismi della ricerca della verità da parte di magistrati e di storici siano ancora attivi e che ci sono responsabilità oscure che i cittadini italiani, pur avendone il diritto, ancora non conoscono. E che ci sono persone che conoscono esattamente i fatti.

Ripensando ai rischi che ha corso (non ultimo di essere lei stesso accusato), rifarebbe quello che ha fatto? E perché?

Sono certo che lo rifarei. E’ vero, in una fase della vicenda la procura di Roma ha chiesto la mia imputazione al giudice istruttore di Treviso Giancarlo Stiz.

Ma come faccio a immaginare la mia vita se non mi fossi presentato alle istituzioni con i dati utili che possedevo per la ricerca degli assassini? E’ un obbligo morale e civile farlo, non puoi mica sottrarti, perderesti per sempre la stima di te stesso e saresti per sempre ricattabile.

Su Piazza Fontana ha scritto tanto e continua ad andare nelle scuole a raccontare cosa è stata quella strage: come reagiscono soprattutto i più giovani?

Anche quando gli studenti che incontro sono storicamente preparati dai loro insegnanti, manifestano interesse nuovo, curiosità, emozione, spesso desiderio di imitarmi nelle scelte importanti. E’ doveroso raccontare alle future generazioni la strage sia come fatto storico offuscato dal potere, ma anche come un’esperienza traumatica per le famiglie delle vittime, per i testimoni, i familiari, per gli innocenti messi in carcere, per tutte le persone normali che provano orrore per i morti provocati, in fondo, da una parte delle nostre Istituzioni.

Terrorismo nero e rosso: gli anni di piombo della Repubblica. Lei come li ha vissuti e teme qualcosa per il futuro del nostro Paese?

In questi decenni ho cercato di capire sempre più in profondità le vicende storiche della Repubblica italiana.

Durante la Guerra fredda l’Italia è stata territorio della competizione tra i blocchi. Avevamo perso la guerra voluta dal fascismo accanto ad Hitler e quindi la sovranità della Repubblica era ridotta. Si è voluto far paura alle persone e alle famiglie con i terrorismi, penso che si dovesse invece favorire lo sviluppo della coscienza civica, vera garante della collocazione dello Stato nel mondo occidentale. Non possiamo immaginare lo scenario del terrorismo nero e del terrorismo rosso privo di una regia centrale, cosa sempre possibile, più facile oggi da praticare viste le percentuali miserevoli di cittadini che vanno a votare.

Roberto Grigoletto

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Giovedì 12 dicembre 2024

NOTIZIE DALLA MARCA

Una stagione da record per l’atletica All’Auditorium della Provincia di Treviso, la tradizionale festa di fine anno per un movimento che, con circa 5.700 atleti e 48 società, si conferma leader in regione PROVINCIA. “Una stagione bella, bellissima: da 8 e mezzo”. L’atletica trevigiana, alla fine di un 2024 da ricordare, è il sorriso dolce della pesista Anita Nalesso, incoronata Atleta dell’anno in una Festa provinciale che domenica 17 novembre ha riempito l’Auditorium del Sant’Artemio per celebrare i protagonisti della stagione.

Nalesso, 17 anni, di Fiera, stella emergente di Trevisatletica, si è confermata

talento purissimo nel getto del peso, specialità in cui ha vinto entrambi i titoli italiani allieve (indoor e outdoor), portando a cinque il totale delle maglie tricolori conquistate durante la carriera giovanile, ed è giunta sesta agli Europei under 18 di Banska Bystrica.

Anita Nalesso ha raccolto l’ideale testimone dalla mezzofondista coneglianese Lorenza De Noni, Atleta trevigiana del 2023, quest’anno premiata con un riconoscimento speciale per il quinto posto negli 800 metri ai Mondiali under 20, insieme ai colleghi di specialità Giovanni Lazzaro e Catalin Tecuceanu, padovano in forza sino al 2023 alla Silca Ultralite Vittorio Veneto.

La festa provinciale, in un Auditorium strapieno (oltre 400 i presenti), ha permesso di ricordare i tanti momenti felici di un’altra stagione da record.

Lo dicono i numeri del movimento - 5.647 atleti, 48 società, 165 tecnici, 77 giudici di gara, ma lo spiegano ancora meglio i successi sul campo.

La vicepresidente nazionale Fidal Manuela Levorato: “Per l’atletica veneta è un momento particolare – ha detto l’ex velocista azzurra - ma vorrei rassicurare che tutto procede per il meglio. Il calendario è praticamente fatto, ci attende una stagione indoor piena di appuntamenti e in cui, a metà febbraio, torneranno a Padova i campionati italiani assoluti di prove multiple”. Circa 120 gli atleti chiamati sul palco, tantissimi i giovani.

Più Polizia di Stato

Pasticceri premiati

Scuole superiori e Pnrr

Provincia. “In arrivo 20 uomini e donne in divisa della Polizia di Stato e dei suoi reparti speciali in provincia di Treviso”. Lo rende noto il deputato leghista e sindaco di Tarzo Gianangelo Bof. “Questo grazie al lavoro del sottosegretariato Molteni che, in accordo con il ministro Piantedosi, ha accolto le istanze dei sindaci e dei cittadini. Un rinforzo di cui il nostro territorio sente l’esigenza, visti i recenti fatti di cronaca che riportano una serie di furti in abitazioni”.

Roncade. È ai pasticceri e alle loro meraviglie, che anche quest’anno il Gambero Rosso ha dedicato la guida Pasticceri & Pasticcerie d’Italia 2025, giunta alla 14a edizione. Unica premiata della Marca, la pasticceria Fondente di Roncade (un progetto dei due amici Luca e Danilo) si è aggiudicata Due Torte, il riconoscimento assegnato a quelle pasticcerie che si distinguono per la qualità, la creatività e la maestria nella preparazione dei dolci.

Provincia. Scuole superiori e Pnrr: sono 100 i milioni di investimenti in provincia. Il presidente Marcon: “I costi iniziali sono aumentati del 20%, abbiamo integrato con risorse aggiuntive: in questo modo abbiamo evitato che ci fossero rallentamenti nei cantieri, rispettando in tutti e 35 gli interventi avviati in Provincia di Treviso le tempistiche ministeriali”. E chiude: “Confido che il Governo tenga conto di questo sforzo degli Enti”.

Anita Nalesso

Giovedì 12 dicembre 2024 | 9 Il Quindicinale

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Lui dà le penitenze così a lungo da ripercorrere la genealogia di questo monsignore che ho incontrato per due motivi: capire che cosa fa un penitenziere, quali peccati si trova a dover ascoltare (e assolvere) e farmi raccontare una barzelletta.

Don Pier infatti “di professione” fa il confessore, o meglio il penitenziere, girando tutta la diocesi: il mercoledì mattina è a Oderzo, il venerdì a San Rocco a Conegliano, il sabato mattina a Pieve di Soligo e il mercoledì e il sabato pomeriggio in cattedrale a Ceneda.

Nominato dal vescovo “canonico penitenziere”, svolge questo servizio da tre anni, dopo essere stato parroco di Miane, di San Vendemiano e aver avuto diversi incarichi formativi anche all’interno del Seminario vescovile. Istituto dove aveva completato gli studi e inaugurato quella che l’amico e conterraneo Innocente Soligon aveva definito una “vocazione adulta”, dato che don Pier Amort si era fatto prete a 32 anni, nel 1975 (il prossimo anno festeggerà il 50° di sacerdozio).

Don Amort in cattedrale a Vittorio Veneto con il suo libro

Tra chiacchiere (e barzellette), il buonumore di don Pier Amort, canonico penitenziere della diocesi di Ceneda

E

ra biondissimo da giovane? A volte (spesso) dopo aver fatto una domanda all’intervistato, mi pento (la penitenza c’entra alla grande in questo pezzo).

Lo so che prima di scivolare verso la curiosità sciocca basterebbe aggrapparsi al parapetto del buonsenso, della buona-educazione-di-base, ma quando l’interlocutore mi mette a mio agio trovo la scivolata irresistibile. E a volte (spesso) divertente.

Ho chiesto a don Pier Amort, canonico penitenziere della diocesi, se da bambino fosse biondissimo. Una raIl Quindicinale 10 | Giovedì 12 dicembre 2024

di Emanuela Da Ros gione c’era. Più di una. Prima di tutto don Pier, che ha compiuto 81 anni lo scorso maggio, ha lineamenti e fattezze “nordiche” e sottili capelli chiari intorno alla fronte altissima, e poi raccontando qualcosa di sè - mi aveva detto che il papà Joseph era originario di Hagen Mitte, in Germania.

Don Pier Amort aveva quindi ereditato dal papà gli occhi azzurri e la carnagione chiarissima. E dalla mamma, Irma Ada, originaria di Santa Lucia?

Be’, la conversazione non è durata

Don Pier, che requisiti ci vogliono per fare il penitenziere?

Ci vuole cuore. Chi viene a confessarsi vuole trovare accoglienza, comprensione.

Lei ascolta chi confessa peccati piccoli e grandi, peccati che restano nel segreto del confessionale e di cui ovviamente non può dire nulla. Ma chi sono i peccatori? Quanti anni hanno? Sono per lo più uomini o donne?

Esiste la questione di “genere” tra i peccatori?

Vengono da me persone di tutte le età. Uomini e donne. E tanti giovani.

Persone che hanno peccato ma che nel momento in cui sentono la necessità o il desiderio di confessarsi hanno già iniziato un percorso di riparazione. Più che peccatori incontro ancora tante belle anime, persone che intraprendono un cammino di santità. Perché santi si diventa.

Ma la confessione che aiuto dà ai peccatori?

Li fa prendere coscienza della necessità di riprendere un cammino giusto. È un aiuto fondamentale.

Quali sono le penitenze che, in virtù del suo ruolo, lei assegna?

Dipende, la penitenza è fatta di tante

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

azioni: tra queste la preghiera, un pellegrinaggio…

Crede che i peccati siano aumentati negli ultimi tempi? Si siano aggravati? La società in cui viviamo ci fa assistere a tante atrocità… È indispensabile avere fiducia. Nel futuro, nell’uomo. E nel Signore, che è più forte del peccato, delle tentazioni.

Bisogna sempre avere speranza.

Mi ha raccontato che suo papà Joseph, tedesco di origine, era arrivato in Italia, a Santa Lucia di Piave dove lei è nato, dopo la guerra. In quegli anni difficili ha fatto il camionista, ma per cinque anni non aveva né la cittadinanza tedesca né quella italiana: di fatto era apolide, come lei stesso ha precisato. Che pensa del diritto di cittadinanza per i giovani figli di immigrati? Immagino sia d’accordo con lo ius soli…

E‘ un discorso troppo complesso per essere esaurito in poche parole; richiede un’attenta valutazione.

Me la racconta una barzelletta?

Le regalo il mio libro Un po’ di buonumore…dove ho raccolto bartezzelle e battute lette durante la trasmissione ‘Ti faccio un po’ di compagnia’. Andava in onda una volta alla settimana su una radio a bassa frequenza quando ero

parroco di San Vendemiano. L’idea era nata per venire incontro alle esigenze degli anziani che non potevano muoversi da casa. Attraverso la radio potevano ascoltare la messa e una trasmissione in cui si davano piccoli semplici consigli domestici. Ogni puntata si concludeva con delle barzellette. Alla fine ne avevo raccolte così tante da farle confluire in libro, arrivato già alla settima edizione. Il ricavato del volume - in vendita presso la libreria del seminario - ha consentito di raccogliere fondi per l’asilo parrocchiale di San Vendemiano e per aiutare l’ospedale pediatrico di Betlemme.

Oggi i social hanno in parte sostituito la radio: come li considera?

Penso che ogni cosa, ogni oggetto anche tecnologico, abbia in sé del buono: dipende da come lo si usa. Può distruggere o fare del bene.

Nel suo libro ci sono anche delle barzellette sui sacerdoti?

Sì. Quella con don Giocondo è intitolata Certi parroci furbi…A proposito mi fa leggere l’articolo prima di pubblicarlo, vero?

No. Casomai se dovesse trovarci qualcosa che non va mi darà una penitenza.

Sicuro!

Don Amort con il suo libro

Ce n’è per tutti Battute e barzellette dal libro “Un po’ di buonumore” di don Pierdomenico Amort Barzellette e colmi In treno. Perché conviene farsi male in treno? Perché il dolore è passeggero.

In banca. Due rapinatori entrano in una banca, si avvicinano al cassiere e urlano: “O ci dai i soldi o spariamo”. E il cassiere: “Sparite, sparite”.

Al semaforo. Il vigile ferma un automobilista passato col rosso: “Ma lei non lo guardava il semaforo?” “Be’, sa, quando ne hai visto uno, li hai visti tutti”.

Dal medico. Il dottore a una signora anziana: “Quanti anni ha?”

“Novantasette”. “Dica trentatrè”. “Eh,

ma non ci crede nessuno!”

Confessione. Il prete accoglie un penitente anziano: “Oh, caro, da quanti anni non vi confessate?” “Saranno almeno vent’anni”. “E cosa avete fatto in tutto questo tempo?” “Il calzolaio”.

Carabinieri. “Maresciallo, ci hanno rubato l’auto!” “Hai visto chi è stato?”

“No, però ho preso il numero di targa”.

Due scrittori. “Fuori da una casa dove si dice abbia vissuto Dante Alighieri, c’è una targa che recita “Qui ha abitato il più grande poeta italiano”. Chissà cosa scriveranno sulla mia casa quando sarò morto!” “Affittasi”.

In taxi. L’utente: “Quanto mi costerà la corsa fino all’aeroporto? “Dipende

dal tempo”. “Mettiamo che piova…”

Dalle bacheche delle parrocchie • Tema della catechesi di oggi: “Gesù cammina sulle acque”. Catechesi di domani: “In cerca di Gesù” • Per favore mettete le vostre offerte nella busta, insieme ai defunti che volete ricordare • Martedì sera cena a base di fagioli nel salone parrocchiale. Seguirà concerto.

• Care Signore, non dimenticate la vendita di beneficienza: è un buon modo per liberarvi di oggetti inutili.

Portate i vostri mariti.

Il libro “Un po’ di buonumore” di don Pierdomenico Amort

Giovedì 12 dicembre 2024 | 11 Il Quindicinale

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DI PERSONA

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VITTORIO VENETO E VITTORIESE

I migliori auguri ai lettori! ...e siete sempre i benvenuti in redazione!

C

arissimi lettori, eccoci all’appuntamento di fine anno. Il momento dello scambio degli auguri. Il momento in cui sentirsi ancora più vicini.

Questo è un periodo speciale, in cui ci concediamo un sorriso in più, un regalo in più, un po’ più di tempo libero.

Per prenderci cura di noi ma soprattutto degli altri. Per esaudire un desiderio, e formularne altri…insieme a quei buoni propositi che magari finiranno in fondo alla lista.

Qui al Quindicinale siamo felici di essere al vostro fianco, raccontando le storie, gli eventi e i personaggi che animano le città dell’Alta Marca

Trevigiana. Siamo felici dell’anno passato insieme e di quello che verrà.

Perché il Quindicinale sarà ancora, come sempre, il media di riferimento per l'informazione locale, un compagno di viaggio che tiene aggiornati sui fatti che contano. Ogni numero è pensato per ciascun lettore, per stimolare il dibattito e approfondire le questioni che ci riguardano tutti, da vicino.

La nostra redazione è sempre aperta ai vostri suggerimenti e alle vostre idee; la vostra voce è fondamentale per rendere il nostro giornale ancora più vicino alle vostre esigenze.

Con l’augurio che sia un anno ricco di soddisfazioni, salute e serenità, vi ringraziamo per la fiducia e l’affetto.

Buon Natale Felice anno nuovo!

Emanuela Da Ros e la Redazione del Quindicinale

Un anno col Quindicinale. Tanti nuovi regali riservati agli abbonati

C

on l’abbonamento al Quindicinale quest’anno abbiamo deciso di donarvi compreso nel prezzo un libro dedicato all’esplorazione e ai nuovi mondi.

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comunitario a cui apparteniamo (e che oggi non ci sorprende più).

Americhe. Ultimo volume della collana “La Serenissima alla scoperta del mondo”, dedicato ai più celebri viaggiatori ed esploratori che nel corso dei secoli hanno arricchito i territori della Repubblica di Venezia oltre gli oceani. Un viaggio suggestivo nel Nuovo Mondo, fatto di tradizioni e culture straordinarie.

Le altre scelte. Se non siete di quelli che amano i viaggi, abbiamo comunque previsto tre volumi che è possibile

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avere con un piccolo contributo aggiuntivo rispetto all’abbonamento: • “La spesa in fattoria” di Sara Armellin, con cento aziende agricole trevigiane dove è possibile acquistare direttamente i prodotti della terra • “Il Cansiglio e la sua fauna” di Francesco Mezzavilla • “Alla scoperta delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” di Giovanni Carraro, con 40 passeggiate adatte a tutti.

S. GIACOMO DI VEGLIA VITTORIO VENETO

TEL. 0438 501352

Giovedì 12 dicembre 2024 | 13 Il Quindicinale

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Studenti fanno app I ragazzi del “Città della Vittoria” realizzano un’app per gestire le manutenzioni dell’Ipab Bon Bozzolla A destra: i ragazzi del gruppo di lavoro dedicato all’applicazione con il professor Adriano Botteon e Flavia Casetta, direttrice dell’Ipab Bon Bozzolla

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n gruppo di ragazzi dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Città della Vittoria” di Vittorio Veneto ha realizzato un’applicazione web con cui l’Ipab Bon Bozzolla può ora gestire tutte le procedure di manutenzione interna della struttura. È il risultato di un progetto realizzato nell’ambito di un laboratorio informatico durato un anno. Un secondo gruppo di studenti sta lavorando invece all’implementazione dello stesso software.

Il progetto nasce da una collaborazione tra la scuola e l’Istituto Bon Bozzolla ed è stato avviato nella primavera del 2023. Nella fase preliminare, tra giugno e settembre 2023, ci hanno lavorato 4 studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Città della Vittoria” di Vittorio Veneto, nell’am-

bito di attività di PCTO (Alternanza Scuola - Lavoro). Si tratta di Gioele Varriale, Alessandro Pollazzon, Alex Bontempo e Lorenzo De Nardi.

Il lavoro è proseguito poi durante l’anno scolastico 2023/24, grazie all’impegno di 5 studenti della classe quinta C indirizzo informatico dell’ITT “Città della Vittoria e il coordinamento dal professor Adriano Botteon. Si tratta dei giovani Andrea Andretta, Alex Bontempo, Andrea Burniotto, Alessandro Buttazzi e Tommaso Dal Mas.

Hanno sviluppato il software BBM (Bon Bozzolla Manutenzioni) per la gestione delle manutenzioni interne dell’Istituto Bon Bozzolla di Farra di Soligo. Un’applicazione web basata su un database dell’Istituto che consente di gestire, pianificare e programmare tutte le operazioni di manutenzione di impianti e attrezzature dell’IPAB. Ad esempio: rottura e necessaria riparazione di letto, sollevatore, tv, lampadine, ruote carrelli. Il software andrà a sostituire l’attuale sistema di gestione delle manutenzioni cartaceo.

Il lavoro sul software nel periodo scolastico si è svolto da novembre 2023 a giugno 2024, nelle ore laboratoriali della disciplina ‘Gestione Progetto e Organizzazione d’Impresa’.

Si è arrivati ora ad una prima versione del programma, semplice e basilare, ma già utilizzabile da parte dell’IPAB. Il progetto non si ferma, ma proseguirà nei prossimi mesi. Un nuovo gruppo di studenti ha iniziato a lavorare per l’implementazione del software e per migliorarne ulteriormente le funzionalità. Roberto Silvstrin

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BALLIANA GIOIELLI Dal 1972 Orafi per passione

Viale della Vittoria, 219 - VITTORIO VENETO - tel. 0438 53897 Il Quindicinale 14 | Giovedì 12 dicembre 2024

foto di: Renato Vettorato

Buone Feste

349 2229898

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Farmacia all’ex Sauro Farmacie comunali ancora in crescita.

Bilancio positivo

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a nuova farmacia comunale di San Giacomo di Veglia sarà fatta nell’ex scuola elementare Sauro di piazza Fiume. Il progetto varato dall’ex amministratore unico della Vittorio Veneto Servizi con il sostegno della passata giunta comunale trova il sostegno anche dei successori. Lo hanno ribadito in uno degli ultimi consigli comunali sia il sindaco Mirella Balliana, sia Mario Coletti, nuovo amministratore unico della società interamente partecipata dal comune di Vittorio Veneto.

La questione è emersa mentre veniva trattato il punto relativo al controllo analogo sulla società relativo all’esercizio 2023. In aula il sindaco ha voluto fosse presente anche Coletti, alla sua prima uscita pubblica da amministratore unico. Balliana ha dettagliato alcuni dati relativi all’esercizio 2023, come l’utile di 135.952 euro che è

Via Menarè 119 SCOMIGO DI CONEGLIANO TEL. 0438 208007

stato destinato al bilancio comunale per le spese correnti del 2024.

Ha evidenziato, poi, le due criticità emerse relative alla sezione trasparenza e anticorruzione e acquisto beni, per le quali sono state date delle prescrizioni che in questi mesi sono state affrontante per essere a breve risolte. La dirigente comunale Paola Costalonga ha invece anticipato alcuni dati relativi all’andamento 2024 della società che nel primo semestre ha registrato una crescita del 3,1% ed ha una liquidità in cassa di oltre 1,2 milioni di euro. «Sono d’accordo sul recupero dell’ex Sauro» ha affermato Balliana. «Prendo in eredità un’azienda sana e robusta – ha dichiarato Coletti – con progetti

avviati come quello dell’ex Sauro.

L’avanzamento del progetto dipende ora dalla sua approvazione da parte della sovrintendenza. Non appena arriverà, ci sarà la gara per i lavori».

Quanto alle nuove progettualità per la Vittorio Veneto Servizi, Coletti ha dichiarato: «È mia intenzione esplorare nuovi servizi e sinergie con l’ospedale, l’Ulss 2 e le realtà che operano in questo settore». Coletti ha poi spiegato che al momento ritiene non percorribile «per l’aggravio di costi che comporterebbe» una nuova governance della società affidata ad un cda e non ad un amministratore unico. Con il solo voto di astensione di Braido, il punto è stato approvato da tutta l’aula.

L’ex scuola elementare “Nazario Sauro”: diventerà la nuova sede della farmacia comunale del quartiere

A sinistra: Mario Coletti, nuovo amministratore unico di Vittorio Veneto Servizi

Via Menarè 119 SCOMIGO DI CONEGLIANO TEL. 0438 208007

Giovedì 12 dicembre 2024 | 15 Il Quindicinale

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Sciolto il voto anti Covid Il vescovo scioglie il voto alla Madonna fatto durante il Covid

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Il vescovo Corrado Pizziolo

el giorno della festa della Madonna della Salute, il vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo, ha sciolto il “voto” alla Vergine che fu fatto il 12 marzo 2020, nel periodo iniziale della pandemia da Covid-19.

Si ripeterà un rito simile a quello veneziano del 1633, quando in Laguna venne debellata la peste.

La solenne celebrazione religiosa ha visto un pellegrinaggio con partenza dalla chiesa di San Silvestro a Costa di Vittorio Veneto, per salire processionalmente al santuario della Madonna della Salute, dove mons. Pizziolo ha presieduto la Santa Messa. Durante la celebrazione è stata espressa la gratitudine a Maria “Salute degli infer-

Il Quindicinale 16 | Giovedì 12 dicembre 2024

mi”, assieme alla richiesta della grazia di “saper ascoltare sempre il suo invito a fare ciò che Gesù ci insegna”.

Il voto venne formulato in una celebrazione a porte chiuse, come imponeva la normativa di allora. “Accogli, o Maria, la nostra promessa - disse Pizziolo - e il nostro impegno di venire qui, in devota processione cittadina, quando sarà passato il tempo della prova, per dirti il nostro grazie per esprimerti il nostro amore filiale”.

“Esprimiamo riconoscenza e gratitudine per la conclusione di un periodo molto difficile che abbiamo vissuto - spiega il vescovo -. Sono passati solo quattro anni ma ci pare quasi impossibile di aver vissuto isolati per diverse settimane. La pandemia ci ha insegnato la debolezza e la fragilità dell’uomo; ci ha insegnato che basta un virus per mettere in discussione la vita delle persone, ma anche delle comunità. Questo, almeno ai credenti, ha insegnato la fiducia in Dio e l’importanza della preghiera, perché ci ha dimostrato che non siamo autosufficienti e che abbiamo bisogno di Qualcuno che si prenda cura di noi”.

Flash Concerto a San Lorenzo

Vittorio Veneto. Sabato 21 dicembre alle 17:00 “Concerto di Natale” presso la chiesa di San Lorenzo di Montagna. Concerto dedicato a Giampiero Fattorel con musiche tradizionali natalizie irlandesi e scozzesi con il duo arpa-voce The Silvereel formato da Giacomo Li Volsi e Alba Cantante. Ingresso libero a offerta responsabile.

Concerto al Da Ponte Vittorio Veneto. Domenica 15 dicembre alle 18.00 presso il Teatro Da Ponte si terrà un concerto per la Città della Vittoria: “Josmil Neris e la Canzone Italiana”.

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Entrate extra per il Comune Con sanatorie e ristrutturazioni Vittorio Veneto guadagna 200 mila euro in più alla voce edilizia

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n anno di entrate extra per le casse del Comune di Vittorio Veneto alla voce edilizia: dal primo gennaio 2024 ad oggi il gettito ha subito un incremento di 126 mila euro.

“Queste entrate extra sono frutto per oltre il 50% di richieste di sanatorie paesaggistiche: il decreto Salvini ha infatti aumentato del doppio le sanzioni anche per i piccoli interventi di sanatorie edilizie – spiega il Comune in una nota -. Inoltre le maggiori entrate sono legate al fatto che, negli atti di compravendita, i notai richiedono la piena legittimità degli immobili, creando così così di fatto l’obbligo di sanare eventuali

difformità mai dichiarate. Il bilancio segna anche un +96 mila euro legati a nuovi interventi”. “Da amministratori, ci saltano agli occhi questi dati ed è nostro dovere interpretarli: bene se i vittoriesi hanno colto l’opportunità di regolarizzare le difformità, soprattutto paesaggistiche, contribuendo così a un maggior equilibrio ambientale ed estetico della nostra città”, dichiara Marco Dus, assessore alla gestione del territorio. Riccardo D’Argento

Un anno per i sottopassi

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’assessore ai lavori pubblici Giulio De Antoni, rispondendo a una domanda di attualità del consigliere Gianluca Posocco, ha ripercorso la genesi del progetto di realizzazione del sottopasso ferroviario di via Cal Larga, in zona industriale (opera ereditata dalla passata amministrazione).

«Il progetto tecnico economico del 12 dicembre 2019, unico documento che ho trovato agli atti, indicava una spesa di 2,1 milioni di euro. Il 26 giugno 2024 lo studio incaricato alla successiva progettazione dell’opera ci ha consegnato un progetto da 5,1 milioni di euro. Prima di poter avviare i lavori, va approvato il progetto definitivo e una variante urbanistica – ha detto De Antoni rispondendo a Posocco che chiedeva tempistiche sull’avvio dell’opera -. Mi domando perché questo sottopasso non sia andato avanti durante i quattro anni della passata amministrazione. Cercheremo di trovare una soluzione condivisa con Rfi. Il nuovo termine per realizzare l’opera è il 31 dicembre 2025».

La siora Pina

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ell’autunno del 1934 morì a Vittorio Veneto la popolare levatrice Giuseppina Saccomani Garatti. In quell’occasione Il Gazzettino la ricordò con un toccante articolo, del quale riportiamo qualche passo. “La siora Pina non è più. È passata portando per generazioni la benedizione e la gioia di pargoletti rosei in tutte le case. Ha raccolto il primo vagito di bimbi che or sono uomini, di donne che ormai assistono le figlie quando regalano loro nipotini.

Sempre pronta, sempre premurosa.

Il sorriso bonario era costantemente sul suo volto e i bambini “portati” da lei avevano una certa confidenza.

Talvolta, per via, le si avvicinavano domandandole: “Siora Pina, quando me pòrtea un bel fradeét, ‘na bea soreéta?” E lei, con una carezza: “Se sté boni ve contente prima de quel che credé”. Sul letto di dolore lei pensava di frequente alle so fémene e si ripeteva: “Cossa diràe quando che no le me vedarà pì?” Davanti a casa sua non sosterranno più i mariti per brevi istanti, a tutte le ore, a tutte le stagioni. Il campanello di casa, che ha annunciato tante vite schiudentesi al mondo, tace per non turbare il sonno che non ha risveglio”.

NOVANTA ANNI FA a cura di Ido Da Ros

* Quello pubblicato è l’ultimo testo che Ido Da Ros aveva preparato per la sua rubrica sul Quindicinale, prima dell’improvvisa scomparsa.

Con commozione, affetto e gratitudine lo salutiamo un’ultima volta, ricordando l’impegno, la costanza, la cura con cui aveva scritto i suoi contributi. Che hanno impreziosito il giornale, rinnovato la nostra memoria storica e che spesso ci hanno regalato un sorriso. Ciao Ido!

Serravalle di Vittorio V.to Tel. 0438 554930

Giovedì 12 dicembre 2024 | 17 Il Quindicinale

P

assione, esperienza, tradizione e innovazione dal 1987 fanno della Macelleria Breda il connubio perfetto. Continua il nostro impegno cercando di dare il meglio alla nostra clientela. Rimane solida la nostra missione: carni di prima scelta e a km0 per garantire la provenienza oltre che la qualità. Scegliamo direttamente e personalmente nell’Az. Agricola di Dam Devis e ne curiamo la macellazione e la preparazione per il banco.

Non mancano in negozio i nostri preparati facili e veloci per chi ha poco tempo da dedicare alla cucina, le selezioni di formaggi, vini e pregiati prodotti locali.

Nel fine settimana primi deliziosi che seguono la stagionalità.

Qualche esempio? Lasagne zucca e salsiccia oppure lasagne radicchio di Treviso e salsiccia e il nostro immancabile spiedo.

L’autunno ha dato inizio agli insaccati di nostra produzione e quindi salsicce, coppe, soppresse. L’e-commerce della macelleria è stato rinnovato con una navigazione più semplice, che permette alla clientela di farsi consegnare direttamente a casa, con catena del freddo garantita, l’ordine effettuato online. Un sito di acquisti che ha riscontrato parecchio successo, dando la possibilità anche ai clienti più lontani di assaporare i prodotti ricevendoli comodamente a casa.

Per il Natale come di consueto un ricco Menù, sia cotto che crudo, prenotabile sia nel punto vendita di Sarmede che di Vittorio Veneto (Macelleria Sarmede 0438/959267 - Macelleria Vittorio V.to 0438/ 689583) Ringraziamo di cuore la nostra clientela per la fiducia che negli anni continua a riporre nel nostro lavoro spingendoci sempre a voler fare meglio!

Cogliamo l’occasione per augurarvi Buone Feste!

Vi aspettiamo come sempre in negozio.

Lo staff Macelleria Breda Luca

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Dieci migranti si “diplomano” edili Concluso il progetto di formazione al Ceis promosso da Sicurform Veneto – Formedil

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i è concluso il 20 novembre scorso, con la consegna alla presenza del sindaco Mirella Balliana degli attestati di partecipazione, il percorso formativo che permetterà ora a 10 migranti ospiti del Ceis di Vittorio Veneto di poter trovare un lavoro nei cantieri edili. A promuovere questo progetto di integrazione sociale e di sostegno alle imprese edili è stata Sicurform Veneto - Formedil, in collaborazione con Confartigianato Vittorio Veneto e Confartigianato Marca Trevigiana.

Dopo l’esperienza positiva di qualche mese fa con un gruppo di ospiti del centro di accoglienza all’ex caserma Zanusso di Oderzo, il progetto è stato replicato nella struttura di via Marconi gestita dalla cooperativa sociale Integra, trovando l’adesione di 10 migranti con un’età compresa tra i 18 e i 33 anni provenienti da Burkina Faso, Benin, Guinea e Bangladesh, che hanno partecipato al percorso formativo teorico-pratico di 100 ore, partito a metà ottobre.

Alle lezioni sulla sicurezza nei cantieri e alle nozioni teoriche, si è aggiunta la parte pratica con allestimento di un cantiere ed esecuzione di lavori all’esterno dell’edificio di via Marconi dove è stata sistemata l’area con la captazione delle acque meteoriche ed eseguiti lavori di manutenzione edile, migliorando a costo zero la struttura di accoglienza.

L’iniziativa è nata a seguito del protocollo d’intesa tra il ministero degli interni e le associazioni datoriali e sindacali dell’edilizia per l’inserimento socio-lavorativo di richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale e cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità.

Per i dieci migranti ora si aprono le porte del lavoro tanto atteso. «Con questi corsi, Sicurform Veneto compie un’azione dalla molteplice valenza – sottolinea Enrico Maset, presidente di Confartigianato Vittorio Veneto, di Sicurform e di imprenditore edile –. Dal lato sociale, offre un’opportunità a questi ragazzi, contribuendo alla loro integrazione ed autonomia: un’iniziativa che ci auguriamo diventi un esempio anche per le istituzioni e per altri settori produttivi. Dal lato imprenditoriale invece, offriamo alle imprese del nuovo personale con un minimo di formazione e con i necessari attestati di sicurezza, in risposta alla

ben nota carenza di manodopera».

«Non insegniamo solo un mestiere – sottolinea il vicepresidente di Sicurform Veneto, Pietro De Angelis, in rappresentanza delle organizzazioni sindacali dei lavoratori edili del Veneto (Fenealuil, Filca Cisl e Fillea Cgil) -, ma anche la cultura della sicurezza, fondamentale per dare dignità al mondo del lavoro».

«Questo percorso di formazione teorico-pratico è un esempio virtuoso di quello che dovrebbe essere una formazione continua e organizzata da proporre ai migranti che arrivano nel nostro territorio per lavorare» afferma il sindaco Mirella Balliana Per il vicepresidente della coop “Integra”, Claudio Battistella, l’esperienza formativa «potrà rivelarsi fondamentale per il percorso lavorativo e l’integrazione dei nostri ospiti».

«Siamo ora ben disposti ad iniziare a lavorare» dichiara uno dei partecipanti a nome del gruppo. Claudia Borsoi

La consegna degli attestati

Giovedì 12 dicembre 2024 | 19 Il Quindicinale

VITTORIO VENETO E VITTORIESE Prove tecniche di autobus in via Martiri della Libertà

Autobus in via Martiri della Libertà Novità in arrivo dalla Mom: a breve la nuova corsa

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’autobus in Via Martiri della Libertà presto sarà una realtà: questo è l’esito del sopralluogo svolto il 22 novembre scorso dai tecnici Mom, insieme all’assessore alla viabilità Marco Dus. Un autobus di linea, nelle dimensioni massime rispetto a quelli che potrebbero essere poi effettivamente utilizzati quando la nuova linea che attraverserà il centro di Serravalle verrà attivata, è apparso in piazza Flaminio e ha simulato il tratto di strada che percorrerà.

L’esito è positivo, considerato il fatto che il Comune avvierà a breve i lavori di sistemazione del fondo stradale in pavè di Via Martiri della Libertà.

Al vaglio l’utilizzo di mezzi di trasporto di dimensioni più contenute al fine di preservare il manto stradale di porfido e non interferire con vibrazioni e rumore sui palazzi storici che si affacciano sul tracciato. La

linea 31 potrà quindi transitare per il centro di Serravalle, con l’installazione di una nuova fermata in Piazza Minucci e in via Cavour.

Verrebbe altresì ripristinata la fermata Teatro da Ponte. Sempre la linea 31 avrebbe una nuova fermata presso Piazza Meschio e presso il Centro di Medicina, strategica per l’affluenza di molte persone anziane.

Prove tecniche di manovra e simulazioni anche in queste zone, piscine e Centro di Medicina, dove potrebbe transitare anche la linea 32 con adeguamento della fermata esistente attraverso la messa in sicurezza dell’area di manovra del bus.

Marco Dus: “Ringraziamo Mom per la grande flessibilità dimostrata in questo periodo di trattative, durante le quali abbiamo espresso le esigenze che ci sono pervenute dei cittadini.

Ora stiamo ultimando i dettagli e a breve partirà la campagna informativa per illustrare tutte le novità ai vittoriesi e anche ai turisti, che ci auguriamo siano fruitori di queste linee”

L’addio a Siro

Il “Flaminio” miglior scuola della provincia

Fregona. Lutto per la morte di Siro Uliana, 72 anni, residente nella frazione di Sonego. Conosciuto per la sua passione per l’apicoltura e per essere un gran maratoneta, Siro il 5 novembre era rimasto coinvolto in un grave incidente domestico: aveva perso l’equilibrio ed era caduto battendo a terra la testa e riportando un trauma cranico dal quale non si è più ripreso.

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Il Quindicinale 20 | Giovedì 12 dicembre 2024

l liceo “Flaminio” eccellenza scolastica della Marca Trevigiana. Lo ha certificato l’indagine Eduscopio 2024 della fondazione Agnelli che mette a confronto le scuole di tutta Italia. Nello specifico, il “Flaminio” si è imposto con il suo indirizzo scientifico nella classifica generale come miglior scuola trevigiana con 86,5 punti su 100, secondo l’indice FGA che mette insieme la media dei voti e i crediti ottenuti normalizzati in una scala che va da 0 a 100, dando un peso pari al 50% ad ognuno dei due indicatori.

«Abbiamo accolto questo risultato con grande soddisfazione – commenta il dirigente scolastico del liceo “Flaminio”, Alfredo Mancuso -. È frutto di un lavoro scrupoloso, attento e proficuo della dirigente che mi ha preceduto (Emanuela Da Re, ndr), recentemente scomparsa. ». Claudia Borsoi

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

L’Aquilone non vola più

Ricorrenze CARLO ZANCHETTIN n.13. 11. 1963 - m. 27. 12. 1998 25 anni sono passati ...ma il tuo ricordo è sempre vivo.

I tuoi genitori, la sorella Claudia e la nipote Aurora

MARISA DE NEGRI 16. 12. 2011 - 16. 12. 2024

Chiude dopo 37 anni il negozio di giocattoli di Angela Zanette

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ontinua la desertificazione del centro. Dopo 37 anni, infatti, chiude anche L’Aquilone, storico negozio di giocattoli che si trova nella Galleria Cavallino. Angela Zanette, proprietaria e anima del punto vendita, abbasserà le serrande per l’ultima volta il 31 dicembre. Anche in questo caso, la chiusura è stata causata dallo svuotamento del centro città e dalla crisi nera del commercio al dettaglio.

“Avrei continuato, ma qui non passa più nessuno – ammette Angela -. Mi dispiace chiudere dopo tutto questo tempo, mi piace dare consigli e stare a contatto con la gente. Sono una commerciante di vecchio stampo”. “Ormai ci sono troppi supermercati e centri commerciali, e in questo modo il centro si spopola – aggiunge -. Il commercio tradizionale non funziona più, ora ci sono internet e i grandi punti ven-

dita. Anche i clienti hanno cambiato abitudini: ormai fanno le foto in negozio e acquistano i prodotti su internet”.

Dopo la chiusura di qualche mese fa del bar “Genny”, a breve la galleria perderà anche il negozio di dischi. Il 31 dicembre chiuderà ufficialmente anche “Inferno Rock” di Francesco Torre, punto di riferimento per collezionisti e appassionati di tutto l’hinterland vittoriese. L’attività vende vinili, cd, fumetti e accessori legati al mondo della musica, e si trova proprio davanti al negozio di Angela.

“Qui iniziamo a vedere i primi segni di abbandono e degrado – sostiene la negoziante -. Nei giorni scorsi abbiamo trovato una lavagna abbandonata e le scale piene di rifiuti”.

Dietrofront invece di Michele Toffoli: la Casa della Bambola per ora non chiuderà come annunciato: “Su sollecitazione di tanti clienti, ho deciso di non chiudere racconta -.Terrò aperta l’attività per tutto il 2025”. Da mesi Toffoli sta cercando di vendere l’attività, inutilmente.

Se sarai vento, canterai se sarai acqua, brillerai se sarai ciò che sarò e se sarai tempo, ti aspetterò per sempre!

Sei sempre nei nostri cuori La tua famiglia

GIANNA DAL BO n 21. 3. 1946 - m. 27. 12. 2021 A tre anni dalla tua scomparsa, il tuo ricordo è sempre vivo in noi.

Ci manchi.

La tua famiglia

GIOCONDO DE LUCA n 29. 1. 1940 - m. 21. 12. 2022 A due anni dalla tua scomparsa sei sempre nei nostri cuori.

I tuoi famigliari

Giovedì 12 dicembre 2024 | 21 Il Quindicinale

VITTORIO VENETO E VITTORIESE Riconferme al Cesana Malanotti

Ricorrenze GIUSEPPE BORTOLUZZI 31 dicembre 1948 17 aprile 2022 Caro Giuseppe, ti ricordiamo sempre con grande affetto e con il tuo sorriso instancabile e generoso.

Sarai sempre nei nostri cuori I tuoi familiari, i tuoi amici

Da sinistra Tiziana Tonon, Roberto Paludetti (quinto) e Giuseppe Maso (ultimo)

Tiziana Tonon ancora segretario direttore

I

l Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Cesana Malanotti nella riunione del 19.11.2024 ha deliberato di rinnovare per altri tre anni l’incarico di Segretario Direttore a Tiziana Tonon, alla quale è stato rivolto un sentito ringraziamento da parte del

CDA per il proficuo lavoro svolto insieme dal 2021 al 2024, con la certezza che tale fattiva collaborazione proseguirà anche per i prossimi anni.

Nella stessa seduta il CDA, preso atto del prossimo pensionamento del Provveditore Economo Roberto Paludetti, ha assegnato a partire da fine anno a Daniela Della Torre, in servizio al Cesana Malanotti dal gennaio 2024, le funzioni di Economo.

ANTONIO PERIN Mansueto n. 5.3.1926 m. 8.12.2015

AUGUSTA ZAROS n. 8.2.1932 m. 12.11.2009

Con affetto vi ricorda il figlio Bruno.

Giovedì 12 dicembre 2024 | 23 Il Quindicinale

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Montagne di luce al Todesco Una mostra sul ruolo dell’acqua e sul suo futuro

“

Montagne di Luce” è la nuova e inedita esposizione che sarà ospitata a Palazzo Todesco di Vittorio Veneto fino al 12 gennaio 2025.

La mostra si apre con un impressionante modello originale in scala 1:85 della diga del Vajont, realizzato da ISMES alla fine degli anni cinquanta come plastico progettuale. Accanto ad esso, nella medesima scala, un modello del campanile di San Marco di Venezia, realizzato dall’Università di Udine con lo scopo di far percepire immediatamente ai visitatori l’imponenza della diga. A completezza dei due plastici, un monitor con filmati

originali sulle costruzioni delle dighe negli anni 50-70.

La mostra prosegue poi al piano superiore con 30 pannelli arricchiti da foto, mappe e grafici che raccontano, in un percorso che si snoda tra spazio e tempo, le tappe fondamentali della storia del sistema Piave-Cellina-Livenza.

La mostra si conclude con una riflessione sul futuro della montagna in un’epoca caratterizzata da una crescente scarsità di risorse idriche, in cui l’acqua è l’elemento intorno al quale si gioca la sopravvivenza dell’uomo e di molte specie animali e vegetali.

La mostra, ad ingresso gratuito, sarà aperta tutti i sabati e le domeniche, orario 10.00 – 12.00 e 15.00 – 19.00.

Durante le festività, sono previste delle aperture straordinarie nei giorni 26 dicembre, 1 gennaio e 6 gennaio.

I modellini della diga del Vajont e del campanile di San Marco a confronto, con da sinistra Mirella Balliana, Enrico Padoan e Barbara De Nardi

Lavori all’acquedotto Vittorio Veneto, lavori per la sostituzione dell’acquedotto: senso unico alternato lungo la Provinciale 86

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ono iniziati lunedì 18 novembre i lavori di sostituzione della rete acquedottistica lungo la strada provinciale 86, nel comune di Vittorio Veneto. L’intervento interesserà via Col di Lana, dall’incrocio con via dei Soldera all’intersezione con via Monticano, via Manzana e via del-

la Colonia. L’obiettivo principale del cantiere è la sostituzione delle condotte esistenti, in acciaio e polietilene, ormai datate e inadeguate a soddisfare gli attuali standard di servizio. Queste verranno sostituite con nuove condotte, più resistenti e affidabili, realizzate in ghisa “antisfilamento”, con un diametro nominale di 150 millimetri, e in acciaio, con un diametro nominale di 100 millimetri. Questo intervento, assegnato all’impresa De Nardi di Vittorio Veneto, per un investimento di Piave Servizi di 260 mila euro, si propone di migliorare l’efficienza dell’acquedotto, garantendo una migliore forni-

tura d’acqua per i cittadini, ed è parte integrante dell’accordo-quadro per la sostituzione delle condotte ammalorate delle reti idriche nel territorio di competenza di Piave Servizi. Il cantiere, che ha una lunghezza complessiva di 920 metri, si chiuderà nei primi mesi del 2025. Per garantire l’esecuzione dei lavori in sicurezza, lungo la provinciale 86 è stato istituito un senso unico alternato come da ordinanza della Provincia di Treviso. Il senso unico alternato, regolato da movieri e/o semafori, sarà in vigore fino al 20 dicembre 2024, dalle 8:15 alle 17:30, esclusi sabati e giorni festivi. Roberto Silvestrin

Giovedì 12 dicembre 2024 | 25 Il Quindicinale

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Degrado: dal Quadrilatero al Lux Il problema si è spostato alla terrazza del bar chiuso recentemente.

Braido: “Bar self-service al Quadrilatero chiuso di notte”

Ronda dei carabinieri al Quadrilatero

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ivacchi e imbrattamenti: il problema si sposta dal Quadrilatero alla terrazza del bar Lux, chiuso dopo il passaggio di gestione ad una società che riaprirà il locale il prossimo anno. Carte a terra, resti di cibo, bottiglie, lattine, sporcizia. E dal consigliere di minoranza Giovanni Braido (gruppo misto) arriva una proposta: «Degrado e sicurezza: questa amministrazione dia un segnale che c’è e che sta facendo

Il Quindicinale 26 | Giovedì 12 dicembre 2024

qualcosa. Una semplice azione a costo zero? Chiudere in orario notturno il bar self-service al Quadrilatero che, come noto, dà parecchi problemi».

Già alcuni anni fa Ascom Vittorio Veneto aveva chiesto all’allora amministrazione Miatto la chiusura di quel bar self-service posto nella galleria del Quadrilatero, punto di ritrovo per vari giovani che in passato avevano preso di mira, con comportamenti sopra le righe, negozianti e passanti, oltre ad esser stati gli autori di imbrattamenti degli spazi. Ora la proposta del consigliere è che il bar rimanga aperto solo dalle 6 alle 18.

«Ritengo che la proposta non sia negativa - afferma l’assessore al decoro Giulio De Antoni, con riferimento

alla proposta di Braido di chiudere in orario notturno il bar self-service.

- Ci passo anch’io davanti spesso ed effettivamente è un punto di incontro.

Durante il giorno è giusto che i ragazzi abbiano un posto dove potersi prendere qualcosa da bere che non sia alcol, però si può valutare la possibilità di una sua chiusura notturna e attuarla in via sperimentale per capire se può ridurre gli assembramenti».

Quanto alle nuove problematiche che si registrano in zona Lux, a ridosso dei giardini pubblici, il sindaco Mirella Balliana ne ha parlato con la polizia locale e con i carabinieri, chiedendo un’intensificazione dei controlli.

«Punisci uno, per educarne cento: io sono di questo avviso – aggiunge Braido -. Questa misura varrebbe anche per chi va in bici sotto i viali del Centro: un agente di polizia locale in borghese, un altro in divisa. Quando ne fermano uno e viene multato, la voce si sparge e forse qualcosa cambia. E invece qui nulla cambia, niente viene fatto per ridare decoro e sicurezza alla nostra città».

Claudia Borsoi

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Semprequeo non chiude Paola smentisce le voci sulla chiusura dell’Osteria: “Non è mia intenzione chiudere il mio locale né tantomeno ritirarmi”

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aola Fiorentelli, titolare della nota osteria “Semprequeo” di Serravalle, smentisce le voci sulla chiusura della sua attività. Dopo il tam-tam dei mesi scorsi Paola ha deciso di chiarire una volta per tutte la situazione, e così ha scritto una lettera aperta.

“Da diversi mesi girano voci che affermano la mia intenzione di cedere ľattività e ritirarmi – si legge nella missiva -. Io non ho mai dato seguito a questo “tam tam”, considerandole misere chiacchere del quartierino.

Fino a quando ho ricevuto la telefonata da una giornalista che mi chiedeva riscontro in merito alle voci, a suo dire diffuse da miei colleghi, circa l’imminente chiusura/cessione della mia Osteria Semprequeo. Ho deciso quindi di porre fine a queste chiacchiere e parlare personalmente a quanti hanno divulgato queste fake news:

non è mia intenzione chiudere il mio locale né tantomeno ritirarmi. Anzi, con il sostegno dei miei collaboratori stiamo portando avanti delle idee innovative da realizzare in un prossimo futuro per portare Semprequeo un passo avanti alle nuove tendenze, mantenendo uno sguardo alle tradizioni del passato. Da sempre la mia politica è quella di puntare sulla qualità sotto ogni aspetto, per cui, se mai volessi chiudere o ritirarmi, i primi a saperlo sarebbero i miei preziosi collaboratori, nonché i miei affezionati clienti”.

Roberto Silvestrin

Sponsor natalizi

Colazioni letterarie

Vittorio Veneto. Definiti gli accordi di sponsorizzazione per le attività del Natale vittoriese, per i quali era stato pubblicato l’11 novembre l’avviso pubblico. Dal territorio ha risposto la Banca di Credito Cooperativo Prealpi Sanbiagio, che si è aggiudicata la posizione di main sponsor; sarà inoltre sponsor Edra Costruzioni, con sede legale a Roma ma attiva nel trevigiano con numerosi cantieri tra opere pubbliche e private. “Come amministrazione ci siamo spesi in termini organizzativi e stanziando più di 80 mila euro per rendere armoniosa e bella la nostra città - dichiara il sindaco Mirella Balliana - potremo aiutare le associazioni del territorio che hanno risposto alla nostra iniziativa di coordinamento”.

Vittorio Veneto. Nuova proposta della Galleria Civica Vittorio Emanuele II nelle domeniche mattina di dicembre: “Colazioni letterarie” offre l’opportunità, con il biglietto d’ingresso di 3 euro, oltre che di visitare il museo e di prendere un caffè in compagnia, di incontrare le autrici di libri di recente pubblicazione. Prenotazione obbligatoria a info.vittorioveneto@aqualab.it o 388.4741241.

Giovedì 12 dicembre 2024 | 27 Il Quindicinale

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VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Sora, Meschio e Crevada sotto i riflettori Pulizia e messa in sicurezza dei fiumi: il Genio Civile al lavoro al fine di pianificare i prossimi interventi

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a diverse settimane il Genio civile sta eseguendo numerosi interventi di pulizia del torrente Sora. In questi giorni l’ente ha effettuato ulteriori sopralluoghi con i tecnici comunali e con l’assessore alla gestione del territorio Marco Dus (nel tondo qui a fianco) al fine di pianificare i prossimi interventi.

Dopo la passerella e la pulizia del torrente Sora, tuttora in corso, i prossimi lavori riguarderanno la rimozione di materiali all’altezza delle chiuse del Meschio, dove da tempo si formano accumuli di piante e ramaglie portate dalle varie piene.

Anche l’alveo del torrente Crevada

sarà oggetto di operazioni di messa in sicurezza e di pulizia: verrà rimosso il materiale che si è accumulato negli ultimi periodi, non solo nel tratto in cui attraversa il territorio di Vittorio Veneto, ma anche nel tratto che scorre verso il territorio confinante di Conegliano.

“Invitiamo i cittadini a collaborare nella segnalazione e nell’accesso alle proprietà private per la rimozione dei materiali – dichiara Giulio De Antoni, assessore alle opere pubbliche del Comune di Vittorio Veneto-. Gli operai e i mezzi del Genio Civile necessitano infatti di poter raggiungere le sponde al fine di poter prelevare ghiaie, vegetazione o quanto è funzionale al corretto funzionamento dell’assetto idrogeologico dei nostri fiumi” “Vorremmo intervenire anche sui torrenti minori, però la coperta è corta e le richieste sono molte – aggiunge l’assessore Dus -. Ringraziamo il Genio Civile per la collaborazione”.

Il fiume Meschio a nord di Serravalle

ABBIGLIAMENTO ACCESSORI

Buone Feste Giovedì 12 dicembre 2024 | 29 Il Quindicinale

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Nuova stazione meteo al Semenza L’installazione presso il rifugio del Cai di Vittorio Veneto è solo l’ultimo tassello del progetto di Andrea Costantini, grande appassionato di meteorologia e fondatore del sito meteoravanel.it

“

Da lunedì 18 novembre, la nuova stazione amatoriale presso il rifugio Semenza (zona teleferica) è ufficialmente online e attiva”. Lo rende noto Andrea Costantini, grande appassionato di meteorologia e fondatore del sito meteoravanel.it. La nuova stazione offre un servizio di monitoraggio meteorologico di alta precisione e fornisce aggiornamenti

Tanti auguri a Irma De Nadai che lo scorso 23 novembre ha festeggiato il suo 101° compleanno!

dei dati ogni 10 minuti. “I dati raccolti dalla stazione verranno progressivamente diffusi, nelle prossime settimane, su tutte le principali piattaforme di riferimento, tra cui il sito ufficiale “Pian Cansiglio Meteo Webcam”, il bot Telegram “Pian Cansiglio Meteo Webcam” e piattaforme di divulgazione gratuita come Meteonetwork e Meteo4”, riferisce l’esperto.

“Questa nuova risorsa rappresenta un valore aggiunto per il monitoraggio ambientale e contribuisce alla sicurezza e alla consapevolezza climatica nella regione – conclude Costantini -. Si ringraziano ancora una volta tutti coloro che, a vario titolo, hanno supportato e sostenuto questa nuova stazione, incluse le moltissime persone che hanno generosamente contribuito con donazioni nei mesi scorsi”.

Roberto Silvestrin

Qui a fianco: la nuova stazione meteo installata nei pressi del rifugio Semenza, sul monte Cavallo

I dati raccolti dalla stazione meteo del rifugio Semenza

Indagine per Alice

Garbelotto vince il GT3

Vittorio Veneto. È stata presentata poco prima della scadenza dei termini la querela per l’incidente occorso ad Alice Toniolli, la ciclista trentina di Mezzocorona che il 14 agosto scorso sbatté contro un muretto durante una gara ciclistica a Vittorio Veneto. La denuncia, per lesioni gravissime è stata presentata dal padre, curatore speciale della figlia, ed è stata sottoscritta dalla stessa atleta della Top Girls Fassa Bortolo. Potrà così ripartire l'indagine della Procura di Treviso sull'incidente ciclistico.

Cappella Maggiore. Marco Garbelotto ha vinto il campionato GT3isti Challenge, competizione dedicata ai possessori di Porsche GT stradali e race Cup: era il pilota più giovane.

Di Paolo Ciciliot

Giovedì 12 dicembre 2024 | 31 Il Quindicinale

L’ARTE INCONTRA L’ARTE! Masutti Marmi. L’arte del design.

Elisa Cesca. L’arte della fotografia.

Un connubio perfetto!

Il design. Espressione artistica che riguarda la progettazione e la creazione di oggetti, ambienti, prodotti funzionali ed esteticamente gradevoli e che implica l’uso di tecniche, materiali e tecnologie avanzate, oltre allo sforzo creativo e alla sensibilità estetica di chi li ha pensati.

Poche parole che esprimono l’essenza e il valore artistico della linea di oggettistica firmata Masutti Marmi. Oggetti unici ed originali, capaci di suscitare piacere ed emozione.

La fotografia. Un’immagine meticolosamente composta, nitidamente messa a fuoco e catturata possiede un valore artistico intrinseco. Questa è Elisa Cesca.

Giovane e talentuosa fotografa veneta, che fa della fotografia documentaria il suo core business. Data la sua capacità di concentrare il racconto attraverso l’immagine, le è stato proposto di dare la sua personale visione artistica e creativa della nuova linea Masutti, uscendo dalla sua zona di comfort.

Da un incontro quasi casuale, nasce un book fotografico unico e insolito, dove la tecnica e l’estro di Elisa enfatizzano all’estremo i tratti distintivi dell’oggettistica Masutti.

La solidità della pietra esaltata dall’impalpabilità della seta, quasi a sottolineare la leggerezza delle linee, se pur geometriche.

La freddezza del tocco del Marmo di Carrara, reso brioso dal dinamismo degli elementi. La contrapposizione del colore, che amplifica la magnificenza del design.

La sfera e il cono. Figure geometriche realizzate in marmo Emperador Brown. Forme rigorose che acquisiscono un nuovo significato quando sono immortalate attraverso la fotografia.

La luna e la stella. Ecco come le ha viste Elisa. La sfera, assimilata a quel corpo celeste caratterizzato da un paesaggio irregolare, con grandi macchie scure, crateri, le sue luci e le sue ombre. Il vertice del cono, comparato ad una stella. Lucente, impalpabile, preziosa.

Lettere a De Chirico. Così Elisa interpreta Toro, Colosseo e Portaspecchio, trovando in questi tre oggetti Masutti un richiamo alle figure chiave che il famoso artista rappresentava nelle sue opere pittoriche: colonne classiche, architetture essenziali, atmosfere misteriose.

Luoghi ed elementi sospesi nel tempo e nello spazio, come in un sogno. E come in un sogno, Toro, Colosseo e Portaspecchio lasciano all’osservatore libera comprensione, per scoprire in ciascuno quel sentimento enigmatico che li contraddistingue.

Il culto della bellezza, che si manifesta attraverso l’attenzione ai dettagli e la ricerca della perfezione.

La massima espressione di eccellenza.

Essenza della vision aziendale Masutti, quella a cui ambisce in ogni sua creazione, realizzata con accuratezza e impegno dalle abili mani dei suoi mastri artigiani.

Oggetti di design.

Oggetti svincolati da ogni consuetudine.

Oggetti in grado di esprimere armonia e bellezza.

Oggetti frutto della sapiente maestria Masutti.

Ma soprattutto… Oggetti con un’anima.

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VITTORIO VENETO E VITTORIESE

I pellegrinaggi a Serravalle Da secoli le chiese di Serravalle sono meta di rogazione e pellegrinaggio da parte dei fedeli. La particolare posizione del centro, a chiusura delle valli alpine, tra colli e pianura, ha facilitato la nascita di molti culti

Il colle di Santa Augusta

I

l pellegrinaggio a Sant’Augusta è sicuramente il più noto: si sale da piazza Flaminio passando a lato del duomo e tra eleganti palazzi si raggiunge celermente la scalinata monumentale che conduce ai boschi del versante meridionale del colle. Lungo

Il Quindicinale 34 | Giovedì 12 dicembre 2024

la Via Crucis, si incontrano cappelle e oratori donati da famiglie serravallesi come ex-voto. La salita è legata al culto della santa gota, che tradizionalmente era figlia del condottiero Madruc (o Madrucco), martirizzata dal padre per la sua scelta di convertirsi al cristiane-

simo. Viene invocata contro il mal di testa, infatti nella chiesa è conservata l’arca in pietra dove vennero trovate le ossa. Secondo la tradizione, bisogna infilare la testa nella gabbia che la contiene per non soffrire più di dolori; non è casuale il capo, secondo la leggenda infatti Sant’Augusta venne seviziata, lanciata dal colle ed infine decapitata.

Sant’Augusta era venerata anche nel Bellunese, infatti fino al 1931 c’è traccia che da Cirvoi, presso Castion,

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

partissero i pellegrini alla volta del santuario sopra Serravalle. E’ noto che seguissero tre vie, a secondo delle motivazioni: il Fadalto per chieder marito o scambiare prodotti alla sagra, Forcella Zoppei sopra Revine e Pian dee Femene per motivi di salute legati allo spirito o al corpo (mal di testa e di schiena).

Nella zona di Sant’Andrea di Bigonzo, poco a est al limitare dei prati, si trova la Madonna della tos; questo culto, nato in passato intorno ad un capitello poi demolito per costruire un oratorio, è tipico della tradizione contadina, quando si ricorreva ai santi per ovviare alla mancanza della scienza. In particolare, qui venivano portati i bambini affetti da tos pagana, un tipo di affezione che in passato colpiva spesso a causa anche dell’assenza di riscaldamento e adeguato vestiario. Sin dal 1868 la processione partiva la sera del 5 agosto da Sant’Andrea e, passando tra le case sotto una luminaria temporanea, arrivava sino all’oratorio varcando un ponticello costruito per accedere alla chiesa.

Nei boschi sotto Sfadigà si trova, celato a molti, l’oratorio dedicato a San Mamante, un martire della prima cristianità vissuto come eremita tra gli animali. E’ nota la presenza in passato di pellegrinaggi da Vittorio, come attesta la scritta che lo indica come patrono dell’ecologia e legato agli animali, come dono di Dio. Diverse iscrizioni indicano come sia da sempre legato

alla pieve di Bigonzo.

Più distante, sopra Costa, il Santuario della Salute venne costruito come ringraziamento per la scomparsa della peste del 1630. E’ tradizione recarsi il 21 novembre, ma nella primavera del 2020 fu compiuto anche un pellegrinaggio dal vescovo Corrado Pizziolo per scongiurare il COVID. Michele Zanchetta

Qui sopra: l’oratorio di San Mamante In alto a sinistra: l’oratorio della Madonna della tos

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Giovedì 12 dicembre 2024 | 35 Il Quindicinale

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Pizzoc, una nuova gestione per il rifugio La famiglia Covre dopo sei anni saluta i clienti

Il rifugio Città di Vittorio Veneto in cima al Monte Pizzoc

FREGONA. Per il rifugio “Città di Vittorio Veneto” in cima al Pizzoc si è chiuso un capitolo, quello della gestione curata negli ultimi sei anni dalla famiglia Covre. Nel primo fine settimana di novembre, i gestori hanno salutato tutti i clienti che negli anni hanno raggiunto questo rifugio a quota 1.565 metri. «Dopo sei bellissimi anni – sottolinea la famiglia Covre - si conclude questa nostra meravigliosa avventura di gestione del rifugio».

La famiglia Covre avrebbe potuto rinnovare la gestione per altri sei anni al termine della naturale scadenza del contratto, come previsto dal bando a cui a suo tempo aveano partecipato e vinto, ma essendoci altre priorità di vita hanno scelto diversamente.

Il Quindicinale 36 | Giovedì 12 dicembre 2024

In tanti si sono rammaricati per questa decisione, tra loro pure il sindaco di Fregona, Giacomo De Luca, che ha incontrato un’ultima volta i gestori uscenti per cercare, ma invano, un loro cambio di decisione. «Purtroppo Noello Covre mi ha confermato che lascia, non perché le cose vadano male, anzi: gli ultimi due anni sono stati molto fruttosi. Lascia per motivi famigliari e mi

ha ribadito il suo dispiacere. E questo dispiace – sottolinea De Luca –, perché la loro è stata un’ottima gestione del rifugio e tutti ne hanno parlato sempre bene. Ora come comune procederemo a pubblicare il nuovo bando per la gestione del rifugio. Covre mi ha promesso che mi darà una mano a trovare un nuovo gestore».

Il proprietario del rifugio è il comune di Fregona che una quindicina di anni fa acquistò dall’Italcementi la struttura e i 77 ettari attorno. In questi anni sono stati fatti diversi lavori per rendere la struttura accogliente agli escursionisti.

Rimangono due criticità irrisolte: l’acqua e l’energia elettrica.

«Acqua ed energia elettrica sono i due grossi problemi che vanno risolti se vogliamo sviluppare il turismo in quest’area – sottolinea il sindaco di Fregona -. Ora ci attiveremo per capire se c’è un bando per portare l’acqua fin quassù sfruttando la rete che già serve la piana del Cansiglio e i villaggi cimbri. Quanto all’energie elettrica, daremo invece corso ad un potenziamento dei pannelli fotovoltaici presenti sulla struttura e posizionati da Savno quando ero presidente». Claudia Borsoi

Ringraziamenti Fregona. Sopresa sotto l’albero per tutte le famiglie del comune: ogni nucleo familiare riceverà infatti questo numero del Quindicinale grazie al sostegno della Pro Loco di Fregona, dell’Amministrazione comunale, dell’azienda De Luca Biomasse e della Fondazione Maria Rossi.

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

“Noi comune di serie B: andiamo con il Friuli Venezia Giulia!”

L’ira del sindaco De Luca: “Osigo e borgo Luca senza corriere, canali Rai che non si vedono e mancano servizi” FREGONA. Protestano le famiglie degli studenti che risiedono a Osigo, borgo Luca e nelle piccole borgate delle due località: da quando, il 18 ottobre, la strada provinciale 151 è stata interrotta da una frana, tra Montaner di Sarmede e Osigo di Fregona, le corriere del trasporto pubblico extraurbano gestito da Mom non arrivano più ad Osigo, ma si fermano a Mezzavilla, nei pressi del municipio.

E fino a questa fermata ogni mattina devono arrivare a piedi gli studenti che scendono a Vittorio Veneto o altri Giacomo De Luca

Università della formazione continua Fregona. Dopo una pausa di qualche anno, a Fregona è ripartita l’Università della formazione continua, voluta dall’amministrazione comunale dopo l’esperienza pre - covid durata ben diciassette anni. Le lezioni tenute da insegnanti volontari si tengono presso una aula dell’attuale scuola media ogni venerdì dalle 15.00 alle 17.00 e le tematiche spaziano dalla storia alla letteratura, dalla biologia alla medicina e molto altro come psicologia, giurisprudenza etc. Questa iniziativa ha come obiettivo fondamentale la promozione culturale ai fini del mantenimento di un ruolo attivo delle persone adulte e anziane nella società e contemporaneamente fornire occasione per socializzare, scoprire, imparare sempre di più. Da gennaio 2025 spazio alla tecnologia con “Conoscere lo smarphone e gestire il computer” dalle 17.00 alle 18.00.

Il Quindicinale 38 | Giovedì 12 dicembre 2024

comuni per frequentare le scuole superiori. Un disagio non indifferente, tanto che il sindaco Giacomo De Luca ha raccolto le proteste delle famiglie e le ha portato all’attenzione della provincia di Treviso e di Mom, ma senza – per ora – esiti.

«I cittadini sono arrabbiati – testimonia il sindaco -: questi ragazzi devono fare un sacco di chilometri a piedi per prendere la corriera, alzarsi un’ora prima e rientrare un’ora e mezza dopo rispetto al pre-frana. E pagano anche una tariffa come trasporto extraurbano, dunque più alta, per non avere, di fatto, un servizio. Poi non lamentiamoci se le famiglie spopolano questi borghi».

Disagi che non si limitano a questo.

«Anche i canali Rai qui a Fregona, in quasi tutto il paese, non si vedono. Ci avevano detto – afferma De Luca – che avrebbero sistemato tutto per settembre. I canali hanno funzionato qualche giorno e poi siamo tornati punto a capo. All’assemblea Anci di Torino, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato a noi sindaci presenti l’importanza dei piccoli comuni. Ma di questo passo, tra carenza di servizi e varie difficoltà, non meravigliamoci se piccoli comuni come Fregona, tra l’altro anche comune montano, si spopolano. Appena possono, con tutte queste difficoltà, le famiglie si spostano verso centri più grandi. A questo punto – conclude – non ci resta che pensare seriamente di passare al Friuli Venezia Giulia!». Claudia Borsoi

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Occhi elettronici su Fregona Via libera al contributo: telecamere in arrivo il prossimo anno FREGONA. Il 2025 porterà una rete di videosorveglianza anche a Fregona.

Il comune, attualmente privo di occhi elettronici perché quelli un tempo installati non sono più funzionanti né riparabili impiegando tecnologie ormai obsolete, si doterà nei prossimi mesi di telecamere. La rete sarà installata grazie ad un contributo, così da non gravare interamente sul bilancio comunale.

«Finalmente – annuncia il sindaco Giacomo De Luca – nei prossimi mesi doteremo il nostro territorio di una se-

rie di telecamere. Il progetto è della precedente amministrazione comunale e noi lo portiamo avanti, convintamente. Abbiamo partecipato a un bando regionale e, dopo un ripescaggio, siamo ora in graduatoria: attesi 120mila euro. Appena avremo l’ok, procederemo con i lavori. Le telecamere saranno posizionate nei punti strategici del paese, dalle vie d’accesso alle piazze, dalle chiese alle grotte del Caglieron. Vigili non ne abbiamo per presidiare il territorio (da agosto anche l’unico agente di polizia locale qui in servizio ha lasciato Fregona per l’impiego in un altro comune, ndr): dunque, dobbiamo contare solo sulle telecamere per scoraggiare i ladri».

Dall’autunno, con l’imbrunire e le

E telefono fu!

Una nuova antenna è stata installata nei pressi di Malga Cercenedo FREGONA. I cellulari ora squillano, anche quando ci si trova a transitare per la località Valsalega o si è in Crosetta o sul Pizzoc. Novità da fine ottobre a beneficio di camminatori ed escursionisti, ma anche di chi dovesse malauguratamente avere la necessità di fare una chiamata di emergenza in caso di incidente.

L’antenna telefonica, collocata nei pres-

giornate che si sono accorciate, anche a Fregona si sono registrati tentativi di intrusione in abitazioni. Un fenomeno che non risparmia nessun comune. Per questo entro la prossima estate il sindaco De Luca punta a rendere videosorvegliata Fregona. Claudia Borsoi

Una telecamera di videosorveglianza

Qui a fianco: la nuova antenna telefonica installata presso malga Cercenedo

si di malga Cercenedo nel territorio comunale di Caneva (PN), è entrata in funzione, dando copertura anche ai telefonini di chi si trova sul versante trevigiano della montagna. Per portare il segnale sui cellulari di chi si trova in Valsalega, località posta salendo in Cansiglio tra Fregona e la Crosetta, negli anni si era battuto il comitato Uniti per Valsalega, visti anche i numerosi incidenti stradali accorsi e le difficoltà nel chiedere aiuto via telefono. «Una vittoria del comitato “Uniti per Valsalega” che con i sindaci di Fregona, Sarmede, Cordignano e Caneva ha affrontato la

questione – commenta il coordinatore del comitato, il fregonese Daniele Dal Mas -. Ora gli utenti dell’area, grazie a WindTre, possono avere il servizio: attendiamo di vedere se anche le altre aziende di telefonia faranno qualcosa.

L’attivazione di questa antenna è un passo importante per la sicurezza in caso di emergenze. Ringrazio i sindaci e quanti hanno firmato la petizione, fatta ancora anni fa per chiedere un miglioramento della copertura telefonica in quest’area, e WindTre, che ha creduto nella valorizzazione turistica della nostra area e ha fatto importanti investimenti». C.B.

Giovedì 12 dicembre 2024 | 39 Il Quindicinale

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Casa Amica verso il trentennale In partenza il nuovo servizio diurno per 12 persone non autosufficienti

L’inaugurazione lo scorso anno della nuova ala della residenza per anziani “Casa Amica” della fondazione Maria Rossi

A destra: Laura Buso

FREGONA. Dopo il terzo ampliamento in meno di vent’anni oggi Casa Amica, struttura residenziale e centro servizi della fondazione Maria Rossi, dispone di ben 147 posti. «L’ultimo ampliamento – sottolinea la presidente della fondazione, Laura Buso – è stato molto importante, dotando la struttura di ulteriori ambienti confortevoli per gli ospiti e di una palestra.

Ora sono in fase di conclusione i lavori nel seminterrato, progetto che al mio arrivo a luglio ho trovato già avviato: qui ci saranno spogliatoi a norma per i dipendenti, ambulatori per la fisioterapia, una lavanderia con macchinari efficienti già in funzione da metà novembre, una nuova cella mortuaria, una sala benessere per i dipendenti e una sala riunioni. Il tutto per

L’ “Arcobaleno della vita” Fregona. A Fregona l’iniziativa “Arcobaleno della vita” organizzata dal Comune, si propone come punto d’incontro settimanale per i cittadini ultrasessantacinquenni e non solo desiderosi di socializzare, divertirsi e mantenersi attivi. Ogni mercoledì dalle 15.00 alle 18.00, la stanza situata sotto gli ambulatori medici di via Guglielmo Marconi, ospiterà momenti di condivisione e allegria per tutti i partecipanti. L’iniziativa, è stata pensata per creare un ambiente accogliente dove promuovere il benessere delle persone, attraverso la creazione di un gruppo in cui si riallaccino vecchie amicizie e ne nascano di nuove, ci si diverta, si stimolino l’attività fisica e mentale. Insieme si faranno giochi di società, proiezioni di film, letture, ginnastica dolce, feste, pranzi, gite e iniziative atte a promuovere uno spirito di aggregazione e solidarietà. Si promettono sorrisi e belle esperienze. Per maggiori informazioni è possibile contattare: Giuliano al n. 3926024423 o Laura al n. 3405199870.

Il Quindicinale 40 | Giovedì 12 dicembre 2024

un investimento di circa un milione e mezzo di euro». Nel frattempo l’Ulss 2 ha autorizzato i 12 posti diurni per non autosufficienti, che a breve saranno anche accreditati dalla regione Veneto. «Le richieste accedere a questi 12 posti ci sono – sottolinea Buso -: ora si tratta solo di organizzarci per partire». A questo servizio diurno si aggiunge quello già da alcuni anni attivo a favore di persone autosufficienti sole che trascorrono a Casa Amica la loro giornata beneficiando anche dei servizi qui disponibili.

«Si tratta del gruppo “marginalità sociale” nell’ambito del progetto “Casa Amica in movimento” – spiega Buso -: circa 20 persone, ma non tutte vengono tutti i giorni, usufruiscono di questo servizio di accoglienza. Sono soprattutto persone sole, che qui possono trascorrere la giornata in compagnia, svolgendo delle attività, pranzando e cenando. Non arrivano solo da Fregona, ma anche dai comuni vicini come Sarmede, Cordignano, Colle Umberto, Cappella Maggiore e Vittorio Veneto». A fianco agli operatori e ai professionisti di Casa Amica, c’è poi un gruppo di volontari impegnati ad animare con vari momenti (tornerà il 5 gennaio il panevin) le giornate degli ospiti, coinvolgendo anche i loro famigliari. «Nel 2025 – conclude la presidente – festeggeremo il trentennale di Casa Amica, struttura nata dalla generosità di Maria Rossi e che si è evoluta nel tempo in base alle esigenze». C.B.

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Mezzo secolo di Pro Loco!

Nel 2025 importante traguardo per l’associazione di Fregona

FREGONA. «Quello che si sta per chiudere è stato un anno positivo per la nostra Pro Loco». La presidente della Pro Loco di Fregona, Francesca Bertolin, riavvolge il nastro di questo 2024. Ma guarda anche avanti, perché il 2025 sarà un anno importante per l’associazione. «Festeggeremo – annuncia – il 50° della nostra Pro Loco e all’assemblea inviteremo gli ex presidenti. E poi abbiamo già confermato le data della mostra del Torchiato, che si terrà a maggio, dal 9 al 25».

Tante le attività che hanno scandito questo 2024. Oltre ai canonici servizi, come l’apertura dell’ufficio turistico in via Marconi, la Pro Loco di Fregona ha garantito per tutto l’anno la gestione del parco delle Grotte del Caglieron con il suo centro visite, il punto ristoro e informazioni, la manutenzione ordinaria delle strutture e del verde e l’organizzazione di tutta una

serie di attività di promozione, come visite guidate, eventi e la realizzazione di un’audioguida e di un virtual tour per abbattere le barriere sensoriali e fisiche di questo spazio e renderlo inclusivo. Concluso, poi, l’intervento, sostenuto da fondi Pnrr, al Molinetto del Caglieron dove è stata posata la macina all’interno del mulino per scopi didattici. E tante sono le progettualità da portare avanti anche nei prossimi mesi: le grotte anche per questa stagione invernale saranno aperte, salvo ghiaccio. Importante poi la collaborazione con la scuola media di Fregona per il progetto “Piccole guide al Caglieron” con i ragazzi che si sono cimentati nell’accoglienza dei visitatori e nella spiegazione del percorso.

Non sono mancate nei mesi scorsi, e ci saranno anche nei prossimi, le sinergie con altre realtà del territorio in ambito sportivo, sociale e culturale e sempre con il medesimo intento: promuovere Fregona a trecentosessanta gradi. In questo finire d’anno, i volontari della Pro Loco hanno posizionato decorazioni natalizie e luminarie in

paese e dato alle stampe, come ormai tradizione, il Lunario di Fregona 2025 in distribuzione in paese. C.B.

Francesca Bertolin

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Giovedì 12 dicembre 2024 | 41 Il Quindicinale

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

Come ti reinvento un’ex zona indust

Il progetto di riqualificazione dell’area dell’ex cotonificio Bassetti nelle vicinanze dell’ospedale

Ex Cotonificio: un nuovo quartiere plurigenerazionale pensato per formazione, benessere e commercio. Avvio previsto del progetto alla fine del prossimo anno

L

o straordinario sviluppo industriale del dopoguerra investe anche Conegliano facendo sorgere una serie di poli che danno lavoro a migliaia di persone, trasformando un piccolo paese di provincia a vocazione rurale in una città arricchita di persone e servizi. Oggi molte di queste grandi aree private, dismesse da tempo, si sono trasformate da inestimabile risorsa per imprenditori e dipendenti a giganteschi “buchi neri”: grossi problemi da risolvere dislocati in punti cruciali del tessuto urbano. Tra questi il più famoso e discusso è la ex Area Zanussi, in posizione centrale, ma ci sono anche la ex area Dal Vera e le ex Fornaci Tomasi in zona est, l’area Garbellotto e a ovest, in posizione strategica, l’ex Cotonificio Bassetti.

Il Quindicinale 44 | Giovedì 12 dicembre 2024

di Chiara Dall’Armellina Proprio quest’ultimo è stato acquistato nel 2023 da Luciano Mazzer, imprenditore coneglianese fondatore di un impero commerciale con aziende in diverse parti del mondo che fanno capo alla Iwis Holding, trainata da Tegola Canadese con sede a Vittorio Veneto.

Da qualche tempo Mazzer ha deciso di investire a Conegliano, città dove abita, nonostante qualcuno glielo avesse sconsigliato, mettendosi in gioco in prima persona facendosi carico di diversi progetti: dal futuro condominio di piazza Calvi, alla riqualificazione dell’agriturismo al Canevon sulle colline fino al contestato intervento di recupero dell’immobile in via Teatro Vecchio. Il più oneroso è certamente il progetto presentato di

recente ai consiglieri comunali per il recupero dei 30mila metri quadrati dall’ex Cotonificio: un’area affacciata su via Brigata Bisagno interamente cementificata e decadente, estesa su una superficie occupata da strutture per 19mila metri quadrati con cortili e spazi di carico-scarico, incastonata tra il parcheggio dell’Ospedale, e le vie Zamboni e Dalmasso. La zona è strategica e ben servita, vicino a molti istituti scolastici e poco distante dal centro: tutte carte utili per trasformarsi in un quartiere funzionale e ben organizzato. Dai rendering il cambiamento è evidente: da attuale distesa di cemento a futuro arioso parco verde costellato da fabbricati ognuno con una propria peculiarità, inserito in un panorama collinare famoso per la sua bellezza. “Per risolvere il problema dei buchi neri c’è bisogno di grandi investimenti e si deve cercare di agevolare chi ha la possibilità di farli” premette Luciano Mazzer, critico per via di alcuni commenti poco incoraggianti ricevuti da quelli che lui definisce “Pantegana Boys”, difensori “a prescindere” di edifici fatiscenti senza alcun valore pieni di topi, come ci tiene a precisare riferendosi alla questio-

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

triale (togliendo le auto)

ne di via Teatro Vecchio. “In questo progetto abbiamo dato ampio spazio alle prospettive e al verde, con una riduzione della superficie destinata agli edifici a 8,3mila mq, quasi un terzo di quella attuale. Non ci devono essere automobili all’interno dei 17mila mq di giardini previsti, attraversati solo da percorsi pedonali e ciclabili, ma sotto sono previsti 9mila mq di parcheggi. Verranno abbattuti tutti i capannoni tranne le strutture

vicine all’attuale ingresso, destinate all’Università con uffici, polo didattico, e accanto una sala conferenze.

Io spero di riuscire a portare la facoltà di Agraria - confida Mazzer - Sull’angolo a nord-ovest affacciato verso l’area del Cerletti, in posizione panoramica, è previsto l’unico complesso residenziale con una quarantina di unità abitative. Sempre sulla parte alta della collina sorgeranno un edificio riservato ad anziani auto-

sufficienti e un centro poliambulatoriale con palestra. Sul lato est, verso il parcheggio pubblico, ci sarà un albergo destinato a stanze e affitti brevi, e lo studentato, utili per fornire servizi a tutto il resto. Completa l’intervento un Food Center coperto da un tetto verde rivestito da vegetazione (li facciamo noi), e dentro ristoranti e un negozio di alimentari”.

Il masterplan è stato curato dall’architetto La Varra, dello studio “Barreca & La Varra” di Milano, secondo una filosofia cara al proprietario. Sul loro sito si legge che la posa della prima pietra è prevista per l’autunno del 2025. C’è una visione dietro, un progetto organico che vorrebbe coinvolgere strade e percorsi pedonali di collegamento con i servizi circostanti di pertinenza del Comune. “Vorrei che l’area dell’ex Cotonificio diventasse un centro plurigenerazionale accogliente dove possano convivere persone di tutte le età, per garantirne la vitalità e l’armonia conclude Mazzer - Non volevo fosse mono-generazionale né mono-professionale, ma diversificato secondo una logica innovativa che coinvolga residenti, studenti, professionisti, anziani e turisti”.

La destinazione delle aree nel progetto

A sinistra: la vista dagli edifici della zona residenziale

Giovedì 12 dicembre 2024 | 45 Il Quindicinale

CONEGLIANO E CONEGLIANESE Flash Simon Del Grillo da Giuli

Piazza Carducci a nuovo Quasi duecento progetti internazionali per ricreare il cuore della città

P Conegliano. Simon Del Grillo, artista con origini coneglianesi, fresco vincitore del premio la Grolla D’oro, ha incontrato il Ministro della cultura Alessandro Giuli in occasione della sua visita lampo alla città di Mestre.

Mazzini: nuovi alberi

Conegliano. Iniziati i lavori per il nuovo giardino alle scuola elementare Mazzini. In arrivo un orto didattico e due aiuole ospitanti fiori e piante aromatiche.

Ventiquattro le nuove piante messe a dimora, con essenze di variegata tipologia, che va dalla lagestroemie alla quercia, passando per acero, magnolia, alberi da frutto come il susino, pero e ciliegio, che garantiranno una colorata fioritura primaverile.

iazza Carducci rappresenta il primo tassello della Città di Conegliano del futuro. Il Comune di Conegliano si è quindi affidato all’Ordine degli Architetti per creare un bando ad hoc per intervenire nell’area, bando lanciato mesi fa e ora giunto alla conclusione. Alla scadenza sono risultati 182 i progetti pervenuti, presentati da architetti e studi italiani ma anche spagnoli, tedeschi e svizzeri. Il sindaco Fabio Chies: “Siamo orgogliosi di questo, il progetto ed il bando hanno riscontrato grande partecipazione, segnale di come Conegliano possa essere una città attrattiva ora ma soprattutto nel futuro. Lavorando con un progetto così ambizioso abbiamo pensato di poter essere da volano successivamente anche per i privati che hanno aree da riqualificare”.

La commissione, composta da 5 architetti (presidente Alberto Winterle, Sabina Le Noci, Giulia de Appolonia, Danilo Gerotto, e Moira Morsut) si è riunita per esaminare le proposte per analizzare quanto pervenuto. Cinque sono i progetti che hanno avuto accesso alla fase successiva del bando, nella quale si chiede la predisposizione del progetto di fattibilità tecnico- economica. Lo scopo è quello di avere per fine gennaio 2025 il vincitore e procedere poi per l’estate con l’appalto in modo da dare inizio ai lavori con l’inizio del 2026.

Il vice sindaco Claudio Toppan: “Dobbiamo tenere in considerazione

anche altri due impegni prima dell’inizio dei lavori, ossia procedere con le modifiche della viabilità e, come promesso, aprire un tavolo di concertazione con i commercianti al fine di creare meno danno possibile alle attività produttive, organizzando al meglio il cantiere”.

Per l’intervento sono stati stanziati nel bilancio 2024 2,5 milioni di euro che verranno traslatiti nell’annualità successiva, valutando anche il possibile incremento in base al progetto e alla fattibilità dello stesso.

Conegliano si avvia ad avere circa 3 milioni di euro di cantieri considerate le scuole di Parè, la Marras, Piazza Carducci, il “Fagiolone” e la costruzione e ristrutturazione dedicata all’edilizia abitativa.

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Giovedì 12 dicembre 2024 | 47 Il Quindicinale

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

“Come siamo approdati a X Factor?

Antonio Cettolin e Francesco Da Ros sono i componenti della band coneglianese Frammenti.

Dopo quattro settimane a X Factor ora sono in sala registrazione per un nuovo album. Obiettivo?

Rompere…coi luoghi comuni

Antonio Cettolin e Francesco Da Ros durante l’esibizione gli “Home Visit”di X-Factor

L

a loro mission è “cambiare il mondo” con la musica, un obiettivo che la band coneglianese “Frammenti” ha saputo lanciare a gran voce da X Factor e intende ribadire con il nuovo album in uscita a gennaio insieme al calendario con le date del prossimo tour.

Abbiamo imparato a conoscere Antonio Cettolin “ciarlatore e chitarrista” e Francesco Da Ros “sound designer e tastierista” nelle quattro settimane di esibizioni a X Factor, dove sono approdati come concorrenti nella squadra di Paola Iezzi portando la loro arte ecclettica ispirata a Cosmo e Willie Peyote; “un progetto compatto” lo ha definito Paola (giudice di

Il Quindicinale 48 | Giovedì 12 dicembre 2024

questa edizione con Manuel Agnelli, Jack La Furia e Achille Lauro), che ha commentato: “mi sembra che voi diciate quello che volete dire con la musica”.

Ma cosa vogliono dire con la musica? Lo si coglie dalle parole scritte nel loro sito ufficiale: “Il progetto cerca di convogliare la stessa criticità musicale ed autoriale in termini nuovi, sublimando la scissione che intercorre fra arte e sociale. Tracce che vogliono essere non solo ascoltabili, ma anche ballabili, che trascinino in viaggi psichedelici con approdi d’amore e carnali. Il progetto si mette in gioco per non avere rimpianti, con l’obiettivo ultimo di entrare nelle case delle per-

di Chiara Dall’Armellina sone, e restare come ospiti nella loro memoria”.

A raccontare l’esperienza di X Factor e la genesi di questo gruppo che sta calamitando sempre più interesse nel panorama italiano è Antonio: “Ci siamo conosciuti otto anni fa in sala prove a casa mia dove Francesco era stato invitato da un altro musicista. Abbiamo iniziato a suonare insieme, anche se con qualche riserva visto che a lui piaceva la musica elettronica e a me no. A me piaceva il punk che a lui dava fastidio però, per amicizia, io ho imparato a fare musica elettronica e lui a essere ‘brutto, sporco e cattivo’ come

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

È un mistero” piace al punk. Abbiamo cercato di unire le cose, insieme all’aspetto cantautorale della musica italiana come quello rappresentato da Cosmo”. Antonio, di professione docente di italiano alla scuola professionale Dieffe di Valdobbiadene, e Francesco, architetto ora trasferitosi a Monaco di Baviera, hanno messo insieme la band “Frammenti” riunendo le loro anime artistiche qualche anno dopo essersi conosciuti. La svolta elettronica a due è avvenuta invece ad aprile di quest’anno, poco prima di essere contattati per i provini a porte chiuse dallo staff della fortunata trasmissione televisiva di Sky. “Ci hanno contattati loro. Non so dove, ma avevano sentito il nostro materiale e gli era piaciuto.

Rimane un mistero per me come siamo approdati a X Factor”.

Superato il primo step, per le audizioni erano richiesti 3 cover in italiano, 3 in inglese e 3 brani inediti. “Ci siamo dovuti organizzare velocemente perché fino a quel momento avevamo fatto solo brani inediti e non ci eravamo mai cimentati con canzoni in inglese, ma ci siamo arrangiati.”. I 3 brani inediti saranno presenti nel nuovo album. “Siamo andati lì con l’idea che facevamo qualcosa di troppo strano, particolare, diverso dal pop per essere in televisione. In realtà ci hanno smentito la prima volta e la seconda volta; poi, quando abbiamo cominciato a pensare che forse saremo riusciti a portare la musica elettronica in tv, ecco, lì è naufragato tutto”. L’obiettivo di arrivare agli Home Visit è stato raggiunto, ma non quello della vittoria, assaporata sbaragliando tutti gli altri artisti impegnati a proporre lo stesso

genere. “Le aspettative si erano alzate, perché ti trovi proiettato in un mondo strano, al centro delle attenzioni che hai sempre ricercato per quello che fai con più passione: la musica. Ti chiedono interviste, ci sono persone che ti seguono per produrti, insomma calarsi nel mondo musicale all’improvviso è una bella botta di professionalità, di energia e di autostima”.

Ai Boot Camp hanno incontrato Laura, unica partecipante poi rimasta in gara nella squadra di Paola che conoscevano già, perché avevano suonato nella stessa serata anni prima alla Festa dell’Albero di Brugnera. “Abbiamo fatto percorsi completamente diversi e, per strane vicissitudini, ci siamo ritrovati allo stesso punto”.

L’esperienza a X Factor ha segnato una tappa molto positiva nel percorso di questa band. “Finché non ci entri ti fai mille domande sulla realtà effettiva della trasmissione, ma è come si vede.

Anche l’interesse di Paola nei nostri confronti è autentico. Siamo in contatto tuttora ed è interessata davvero alla nostra musica infatti ci ha invitato a Milano per un’intervista con un giornalista alla quale probabilmente parteciperà anche lei”. Il prossimo step è l’uscita dell’album, il cui titolo sarà rivelato a breve, con 10 tracce che parlano di “amore e geopolitica”, come dicono i “Frammenti” scherzosamente. “Dentro c’è la voglia di rompere i luoghi comuni su tante cose. Si parla molto di repressione delle libertà personali che coinvolgono diversi temi a noi cari come il proibizionismo nel mondo delle droghe, dove ci dovrebbe essere una consapevolezza maggiore con meno repressione e più informa-

zione, e la libertà in campo amoroso e sentimentale. Tutte le tracce ruotano intorno all’idea che per un futuro migliore l’unico modo è trovare dei momenti per festeggiare e stare bene insieme. La musica che vogliamo fare dovrebbe servire proprio a questo: celebrare momenti e stare bene insieme al di là delle differenze che ci rendono diversi e spesso portano a esiti negativi a partire dalla vita quotidiana”.

“Più festa meno problemi” è la sintesi in note dei “Frammenti”, che per il prossimo anno promettono divertimento ascoltando la loro nuova musica, rigorosamente ad alto volume.

Antonio Cettolin e Francesco Da Ros

Giovedì 12 dicembre 2024 | 49 Il Quindicinale

freodaczionualse TIZIANA DA DALT: UNA VITA DEDICATA ALL'ARTE DELL'ACCONCIATURA

Dal sogno di una giovane apprendista al riconoscimento come miglior parrucchiera del Veneto: la storia di passione e dedizione di un'imprenditrice trevigiana

D

al sogno di una giovane apprendista al riconoscimento come miglior parrucchiera del Veneto: la storia di passione e dedizione di un'imprenditrice trevigiana" A Orsago, piccolo comune della Marca Trevigiana, si trova un salone di bellezza che è molto più di un semplice negozio di parrucchiere. È il regno di Tiziana Da Dalt, una donna che ha trasformato la sua passione in una storia di successo imprenditoriale, dimostrando che con dedizione e amore per il proprio lavoro si possono raggiungere traguardi straordinari.

Tiziana ha iniziato il suo viaggio nel mondo dell'acconciatura molto giovane, lavorando presso una parrucchiera locale. Quella che era iniziata come un'esperienza lavorativa si è presto trasformata in una vera e propria passione. "Ho partecipato a molti corsi che vanno dalla comunicazione, al colore, al taglio," racconta Tiziana, evidenziando il suo impegno costante per la formazione e il perfezionamento delle sue abilità.

Dopo 32 anni di esperienza e apprendimento, nel 2006 Tiziana ha fatto il grande passo: ha rilevato il salone della sua titolare, dando vita al salone Acconciature Idea. "La transizione è avvenuta senza alcun problema," ricorda con un sorriso, "in quanto anche prima il salone in cui lavoravo lo sentivo mio." In 12 anni di attività come titolare, Tiziana ha costantemente cercato di innovare e migliorare i suoi servizi. "Siamo sempre all'avanguardia," afferma con orgoglio. Ha introdotto l'ossigenoterapia e altri macchinari innovativi, dimostrando un impegno costante verso l'eccellenza. Abbiamo anche

introdotto un App che permette ai clienti di essere autonomi nel prenotare gli appuntamenti.

Il talento e la dedizione di Tiziana non sono passati inosservati. Nel 2023, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento come miglior parrucchiera del Veneto per taglio, colore e piega. Ma la sua carriera è costellata di momenti indimenticabili: dalla partecipazione alla Mostra del Cinema di Venezia come parrucchiera per personaggi dello spettacolo, all'esperienza unica di partecipare al Guinness World Record a Ibiza.

Ciò che veramente distingue il salone di Tiziana è l'atmosfera che si respira al suo interno. "I clienti si sentono come in famiglia," dice con orgoglio.

"Offriamo un servizio d'eccellenza." La sua specialità? Il colore. "È sempre stato quello che mi ha appassionato di più e i clienti me lo riconoscono”.

Per Tiziana, essere parrucchiera non è solo un lavoro, ma una missione: "Donare bellezza," dice semplicemente quando le si chiede di descrivere la filosofia della sua azienda.

La storia di Tiziana Da Dalt è un esempio di come la passione, unita alla dedizione e all'amore per il proprio lavoro, possa trasformare un sogno in realtà.

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CONEGLIANO E CONEGLIANESE Rassegna teatrale

Nuove condotte sui colli La rete acquedottistica interessa parte delle frazioni collinari

I Conegliano. Prosegue la rassegna “Teatro: Luogo di educazione, inclusione e cittadinanza” presso l’auditorium del Collegio Immacolata. I prossimi spettacoli (inizio ore 20:45): Sabato 14 dicembre: Il delitto della matrona Poppea Pomponia, Compagnia Teatrale Alchemia Domenica 15 dicembre: Io sono stato, Compagnia teatrale BarabaoTeatro (lunedì 16 dicembre ore 10.00 repliche per le Scuole Medie e Superiori).

Biglietti: da 6 a 12 euro.

Prevendita presso la portineria del Collegio Immacolata dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 16.30

niziati il 25 novembre scorso i lavori di Piave Servizi per il rinnovamento della rete acquedottistica distributrice di via Marcorà a Ogliano. Il cantiere, per un investimento complessivo del gestore idrico di 435 mila euro, si chiuderà indicativamente la prossima pri-

mavera e prevede la sostituzione delle vecchie condotte, ormai antiquate e soggette a guasti, con una nuova tubazione in ghisa antisfilamento dal diametro nominale di 150 millimetri, che garantirà una maggiore affidabilità e durata nel tempo. È stata quindi istituita la chiusura al traffico lungo la Sp 103 “Monticanello” (la via dei Colli) ogni giorno dalle ore 7:00 alle 18:00 esclusi sabato e festivi fino al 20 dicembre. Previste deviazioni in loco.

Nuova mensa scolastica alla “Kennedy” Conegliano. Taglio del nastro il 12 novembre scorso della nuova sala mensa della scuola elementare Kennedy, che garantisce ad alunni e personale della scuola un luogo nuovo, accogliente e colorato dove consumare al meglio il pasto e trascorrere l’ora di pausa in una sala adeguata. Il nuovo edificio a ridosso e comunicante con la scuola primaria J.F. Kennedy si sviluppa in un unico livello su una superficie lorda di 240 mq, suddivisa in un locale refettorio dimensionato per 80 posti a sedere e dei locali di servizio per il porzionamento dei pasti e il lavaggio delle stoviglie. L’edificio è in classe energetica A4 - N-Zeb, totalmente elettrico è dotato di un impianto fotovoltaico da 20 kW che permette di abbattere i costi energetici. Il costo dell'opera è di 495mila euro finanziata totalmente da contributo PNRR.

Giovedì 12 dicembre 2024 | 51 Il Quindicinale

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

La scuola sulla collina La Pietro Maset di Scomigo è l’ultima scuola primaria sulle colline tra Conegliano e Vittorio Veneto

La scuola primaria “Pietro Maset” a Scomigo

“

Quando chiude la scuola, poco dopo il paese muore”: nel film Un mondo a parte della primavera 2024 Virginia Raffaele, maestra elementare di una scuola di montagna del centro Italia, racconta ad un incredulo e spaesato Antonio Albanese la dura realtà dei piccoli borghi a rischio di spopolamento. Sono i bambini a salvare i paesi, la loro presenza sono l’ancora di salvezza per queste realtà che sono delle unicità del territorio e che possono offrire una crescita privilegiata a studenti che

Il Quindicinale 52 | Giovedì 12 dicembre 2024

si affacciano al mondo degli adulti. A Scomigo le scuole sono fortemente legate alla storia del borgo, sin dal nome, quel Pietro Maset, alpino e poi partigiano Maso, medaglia d’oro al valor militare, caduto a Piancavallo a pochi giorni dalla Liberazione. Nel primo dopoguerra, il maestro Piero Marcon in queste aule insegnava ai suoi allievi “Entra nella tua aula e fa’ che le tue mani dicano quello che tu sei”, che si può rappresentare quello che ci circonda in vari modi, anche con l’argilla, di cui i

fossi del fondovalle erano generosamente pieni, tra un campo e un bosco. Alcuni di quegli allievi sono diventati maestri di ceramica e, dopo settant’anni, ancora insegnano come realizzare in terracotta opere d’arte o strumenti d’uso quotidiano. La scuola Maset vive di questa tradizione, lo si comprende fin dall’entrata, dove le pareti ospitano le opere di giovani artisti passati che qui hanno studiato e lasciato testimonianza del loro impegno, ma guarda al futuro proponendosi come un istituto privilegiato, dove i maestri di ceramica Gianni Da Re e Sara Dall’Antonia accompagnano gli allievi in una crescita collettiva durante le ore di artistica e tecnologia.

Una recente collaborazione è mirata ad insegnare agli studenti il significato delle opere del percorso della ceramica, che si snoda tra Scomigo, San Pierin e il

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

Ecco il Marchese del Bitter Menarè, per formare giovani guide con uno spiccato amore per il bello.

Educazione all’estetica, ma anche coscienza e orgoglio di appartenere ad un territorio unico da difendere e conservare per il futuro.

Ma le scuole Maset sono anche un istituto proiettato verso il futuro, con mensa attiva tutta la settimana per permettere i rientri e il doposcuola, dove gli allievi possono completare i compiti e impegnarsi in attività non strutturate che implementano la loro formazione. Le classi, con un numero minore di alunni, permettono una cura superiore nella formazione, avvalendosi anche di un’offerta didattica variegata grazie a progetti peculiari, quali Lettura, Più Sport, Orto e Ceramica. La vicinanza alla natura, nella quale sono immersi, permette agli allievi di confrontarsi direttamente con lo spazio che li circonda, dove il verde è a pochi metri dalla scuola e il passare delle stagioni è visibile dal cortile, guardando lo splendido panorama delle Prealpi che si imbiancano d’inverno, o la nebbia che avvolge i paesi della pianura.

Michele Zanchetta

Giacomo Dall’Amico e la comicità politica

I

suoi post sono diventati un libro, “Storie semiserie di un boomer di provincia”. Giacomo Dall’Amico, imprenditore e scrittore nel tempo libero, ha iniziato a pubblicare i suoi testi su Facebook qualche anno fa, quasi per scherzo. Li ha sempre firmati con uno pseudonimo, quello del “Marchese del Bitter”. Dopo 500 pagine scritte e tanti like, ha deciso di raccogliere i suoi testi e di pubblicarli in versione cartacea. Lo ha fatto (anche) per una giusta causa: il ricavato verrà infatti donato a tre associazioni (una scelta dall’autore, le altre dai lettori).

Nel suo piccolo, Giacomo ha riscritto le regole dell’ironia, perché riesce a farla in modo educato, ragionato, preciso e sensato. I suoi post, inizialmente dei lunghi ragionamenti sulle notizie di cronaca coneglianese e locale in genere (una cosa a metà tra la rassegna stampa e il commento “politico”), hanno poi spaziato su fatti di costume, storia, favole, fino a riscrivere in chiave ironica anche la mitologia greca.

“Come diceva il mio maestro Alberto Sordi, la nostra realtà è tragica solo per un 25%, il restante 75% è comico e ci si può ridere”, sostiene l’autore.

Il Marchese ha 60 anni, è un ingegnere meccanico e gestisce una piccola azienda a San Vendemiano. Da anni si occupa di sistemi di riscaldamento e di condizionamento. È originario di Gruaro (Malcantown, come tiene a precisare), ma vive a Conegliano da 33 anni.

Giacomo Dall’Amico

Giovedì 12 dicembre 2024 | 53 Il Quindicinale

freodaczionualse

RISCOPRIRE I SAPORI AUTENTICI: LA MISSIONE DI EUROFRUTTA

Dalla vendita di agrumi sul Menarè a sei punti vendita di eccellenza: storia di un'impresa familiare giunta alla terza generazione

SAN FIOR

Via Marco Polo, 2 - 3

SAN VENDEMIANO Via A. De Gasperi, 59/A

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MARENO DI PIAVE Via Conti Agosti, 188

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Piazza Vittorio Emanuele, 55

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Via Roma, 163

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info@eurofruttatv.com www.eurofruttaselfservice.it

E

ra il 1970 quando Salvatore Minore lasciò la sua amata Sicilia per trasferirsi con la famiglia a Conegliano, portando con sé la passione per gli agrumi coltivati nelle terre di famiglia. Sul Menarè, il suo piccolo chiosco divenne presto un punto di riferimento, prima con la vendita di agrumi, poi con le fresche fette d'anguria che rinfrescavano le serate estive dei coneglianesi.

Ma è nel 2006 che la vera svolta prende forma, quando suo figlio Carmelo decide di dare vita a un progetto innovativo: nasce a San Vendemiano il primo punto vendita Eurofrutta.

L'idea rivoluzionaria è quella di proporre frutta e verdura al dettaglio a prezzi da grossista, introducendo il concetto di self-service nel settore ortofrutticolo.

Il successo non tarda ad arrivare. La formula vincente si basa su un principio semplice ma efficace: "Quello che vendo lo mangio tranquillamente anche a casa", afferma Carmelo Minore. Questa filosofia si traduce in una selezione accurata dei prodotti, dove la qualità è verificata personalmente attraverso l'assaggio quotidiano della merce.

Con occhio esperto e passione per l'eccellenza, Carmelo si distingue come un vero professionista del settore ortofrutticolo.

Ogni mattina, all'alba, si reca personalmente dal grossista, dove mette in campo la sua vasta conoscenza per selezionare meticolosamente i prodotti. Questa dedizione quotidiana gli permette di curare un assortimento impeccabile per il suo negozio, offrendo alla clientela solo il meglio della produzione stagionale. La sua non è una semplice attività di vendita, ma un servizio di consulenza per riuscire a dare il meglio ai propri clienti. Oggi, con sei punti vendita attivi e un team di 29 persone, Eurofrutta è diventata un punto di riferimento

nel trevigiano. L'offerta si è ampliata ben oltre la frutta e verdura: nei negozi trovano spazio prodotti artigianali accuratamente selezionati, specialità territoriali e un ricco banco di salumi e formaggi che spazia dalle eccellenze locali alle prelibatezze siciliane.

Con l'ingresso della terza generazione, rappresentata da Luana Minore, l'azienda guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici. L'innovazione si manifesta attraverso un approccio orientato sempre più alla cura del cliente accompagnandolo alla scoperta di nuovi sapori: ogni mese vengono organizzate degustazioni gratuite nei punti vendita, dove i clienti possono esplorare le infinite possibilità offerte dai prodotti freschi in combinazione con le specialità del banco gastronomico.

Eurofrutta si distingue per la sua capacità di sensibilizzare il consumatore verso una scelta alimentare più consapevole, offrendo una varietà di prodotti ortofrutticoli più ampia rispetto alle catene tradizionali. Di ogni categoria vengono offerte molteplici varietà, anche quelle meno note, incoraggiando i clienti a esplorare nuovi gusti e preparazioni. Questo impegno nell'educazione alimentare si estende anche al mondo digitale, dove l'azienda mantiene un dialogo costante con la propria community attraverso consigli e curiosità sui prodotti.

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

Il Cerletti compie un secolo Fu Mussolini a inaugurare la storica sede dell’istituto, che sopravvissuto indenne alla Seconda Guerra Mondiale - ha avuto una crescita e un’evoluzione costante

H

a compiuto un secolo la storica sede dell’Istituto Cerletti, inaugurata nel 1924 con una solenne cerimonia a cui prese parte Benito Mussolini in persona, allora presidente del Consiglio, e diverse personalità di rilievo della politica di allora.

L’occasione per rispolverare la memoria di questa istituzione coneglianese è avvenuta grazie all’incontro organizzato dall’Unione Ex Allievi della Scuola di Viticoltura e di Enologia, in collaborazione con la Dirigenza dell’ISISS Cerletti, per la rassegna “Sorsi di Storia” dal titolo “Cenni storici, dalla nascita della Scuola a oggi”. Il compito di ricostruirne le vicende è stato affidato a Claudio Botteon, ex allievo appassionato di storia che ne ha illustrato le principali tappe. Il maestoso complesso destinato a rappresentare i fasti della scuola enologica nata nel 1876, divenuta vanto dell’istruzione italiana, non era certo il classico edificio in stile fascista ma, come si può vedere ancora oggi, frutto di un progetto sontuosamente concepito dall’ingegnere Bernardo Carpenè. La nuova sede della Scuola di Viticoltura e di Enologia di via XXVIII Aprile sorge dopo le distruzioni della prima

guerra mondiale, grazie a un consistente numero di finanziamenti ottenuti tra gli altri dalla Fondazione, creata in precedenza, dalla Cassa di Risparmio e dal Ministero dell’Agricoltura per un totale di circa 2 milioni di lire, all’epoca una cifra davvero notevole. La posa della prima pietra avviene il 10 luglio 1921 alla presenza del Ministro per la Ricostruzione delle Terre Liberate dal nemico Giovanni Raineri. Il progetto si ispira a una scuola austriaca in stile rinascimentale toscano, ma tiene conto anche dei suggerimenti di Michele Giunti, direttore della Scuola dal 1895 al 1924, e del professor Giovanni Dal Masso. Al complesso, avviato con la cerimonia ufficiale del 24 settembre 1924, viene aggiunto due anni dopo il Parco della Rimembranza in ricordo dei caduti e in particolare degli ex studenti morti nella Grande Guerra, inaugurato da Emanuele Filiberto di Savoia. Al 1927 risale la realizzazione della Bottega del Vino, realizzata per festeggiare il primo cinquantenario della Scuola. Oggi questo edificio è stato scelto per collocare sotto al portico, a coronamento dell’iniziativa degli Ex Allievi, un’iscrizione restaurata appesa nella prima sede della scuola

di via Caronelli, all’epoca contrada del Ghetto, dove oggi si trova la Casa di Riposo San Antonio. La lapide risale al 1931 e ricorda la nascita della Reale Scuola di Viticoltura e di Enologia voluta “per apostolato tenace di Antonio Carpenè e di G.B. Cerletti”. Proprio a Cerletti, fondatore della stazione enologica coneglianese viene dedicato l’istituto di via XXIII Aprile nel 1936, scelto dal Ministero su una rosa di tre candidati proposti dal collegio dei professori che comprendeva Giunti e Carpenè. Tra le figure più influenti del periodo successivo va ricordato il professor Luigi Manzoni, illustre docente e sperimentatore, al quale si devono numerosi nuovi vitigni.

L’istituto sopravvive pressoché indenne alla seconda guerra mondiale, e continua a evolversi nella seconda metà del ’900 mantenendosi all’avanguardia nel quadro ampliato dalla meccanizzazione agricola. Nel nuovo millennio si conferma un punto di riferimento a livello internazionale, forte anche di numerose personalità influenti e meritevoli sfornate da generazioni di ex allievi, che continuano a mantenere vive le tradizioni e il suo illustre passato. Chiara Dall’Armellina

La sede del Cerletti in una foto storica

Giovedì 12 dicembre 2024 | 55 Il Quindicinale

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

L’ex Leiballi è del Comune “Già pronta la variante che trasforma l’area industriale a zona per servizi pubblici”

L’area ex Leiballi a San Fior

SAN FIOR. L’offerta di 500.000 euro presentata dal Comune di San Fior è l’unica pervenuta all’Ufficio Vendite Giudiziarie di Treviso, che da anni tentava di collocare sul mercato l’ex mattatoio situato in via Nazionale a San Fior, nei pressi della Statale Pontebbana.

Dopo oltre dieci anni di abbandono e degrado, l’area, espletate le formalità necessarie, passerà al Comune che prevede di realizzare numerose

Il Quindicinale 56 | Giovedì 12 dicembre 2024

strutture e spazi verdi destinati alle associazioni, ai servizi comunali e alla comunità.

“Non nascondo l’emozione,” dice il sindaco Gastone Martorel, presente la mattina del 20 novembre, alle 10.00, all’apertura dell’unica offerta giunta all’UVG. “Con tutta la giunta e gli uffici comunali stiamo lavorando da mesi per questo obiettivo che è soltanto il punto di partenza di un progetto ben più ampio” ha sottolineato il Sindaco.

“L’area, abbandonata dal 2013 a seguito del noto fallimento dell’azienda di macellazione, si estende su una superficie complessiva di circa 45.000 metri quadri e adesso, visto l’esito, non vogliamo perdere tempo,” dice Gastone Martorel. “Abbiamo già predisposto la variante che trasformerà l’area industriale e che ci permet-

terà di lavorare rapidamente. Sono necessarie nell’immediato delle opere di bonifica ambientale per le quali il sindaco è il diretto responsabile e che sono in parte già state individuate da uno studio preliminare commissionato dall’amministrazione il mese scorso, per capire il reale stato dei luoghi.

Salvo imprevisti, contiamo di poter disporre del nuovo magazzino comunale e per le associazioni entro la prossima primavera. I magazzini troveranno spazio presso gli stabili già esistenti mentre il progetto più ampio, che prevede la realizzazione di spazi polifunzionali destinati a molteplici attività sportive e culturali, prenderà corpo con il passare dei mesi. L’area sarà un luogo versatile, in grado di ospitare eventi di carattere territoriale, sportivo, artistico e non solo” ha proseguito Martorel. “Abbiamo già ricevuto numerose richieste da parte di associazioni - ha concluso - che necessitano di spazi adeguati per attività di rilevanza nazionale.

Con questo intervento, vogliamo riportare San Fior al centro dello scacchiere della Sinistra Piave”.

QUARTIER DEL PIAVE E VALLATA

Azzurra e Dylan, fratellini-attori in er I fratelli Rizzi hanno rispettivamente cinque e nove anni, vivono in provincia di Treviso e hanno già collezionato importanti esperienze.

E uno dei loro sogni è condividere almeno una volta il set...

di Fabio Zanchetta

Dylan e Azzurra

T

utto è cominciato per caso, quando Azzurra non era ancora nata e Dylan aveva solo tre anni: Giancarlo, zio dei due fratellini, ha risposto all’annuncio di un casting di Benetton per una delle famose campagne pubblicitarie di Oliviero Toscani e inviato le foto del bambino.

La risposta affermativa lo ha un po’ sorpreso, ma è anche vero che quello di Dylan non poteva che essere il volto che cercavano, perfetto per il fotografo del celeberrimo slogan “Tutti i colori del mondo”. Padre italiano, madre caraibica e lineamenti più unici che rari, Dylan e Azzurra sono i perfetti rappresentanti di quella nuova generazione di italiani capaci di annullare le distanze e comprendere meglio di tutti un mondo sempre più vario e aperto.

I fratellini, oltre a parlare la loro lingua con una cadenza che tradisce la

Il Quindicinale 60 | Giovedì 12 dicembre 2024

provenienza trevigiana, parlano da madrelingua anche l’inglese: un’abilità molto rara tra gli attori italiani della loro età, cosa che gli sta aprendo anche le porte della recitazione in importanti produzioni televisive e cinematografiche.

A cinque anni Dylan è stato selezionato per la serie televisiva “Devils”, thriller finanziario tratto dall’omonimo romanzo di Guido Maria Brera e prodotto tra Italia, Francia e Gran Bretagna. Un’eccezionale occasione di visibilità, considerando che solo in Italia la serie ha avuto passaggi sia su Sky che Netflix e conta nel cast attori internazionali come Patrick Dempsey (il dottor Shepherd della fortunata serie tv Grey’s Anatomy), Alessandro Borghi e Malachi Kirby.

Dylan è comparso in sei episodi su otto della seconda stagione di Devils: presta il volto al figlio del personag-

gio interpretato da Malachi Kirby, un banchiere che finisce invischiato negli intrighi finanziari attorno a cui ruota la trama della serie.

E non si limita a fare una semplice comparsa: in alcuni momenti chiave recita e questo ha richiesto delle lezioni specifiche per permettergli di farlo con accento britannico (la sua parte era ambientata a Londra) e non con il tipico accento giamaicano con cui parla in inglese.

Una doppia carriera da modello e attore che ovviamente convive con quella che è la normale vita di un bambino della sua età, spesa tra scuola, sport e amici, ma che conta già esperienze importanti: Dylan ha posato per pubblicità di Chicco, Yook, Primigi e per i Salam Stores di Dubai. Inoltre ha fatto la comparsa in “Il rapimento di Arabella”, film di Carolina Cavalli girato a Treviso con protagonista la star hollywoodiana Chris Pine, e in “Retirement Home”, film di Volgango de Biasi girato a Villa Manin e nel cui cast compare anche Diego Abatantuono.

La sorellina Azzurra è invece all’inizio dell’esperienza, ma anche lei è già modella e attrice: è stata scelta per una campagna pubblicitaria di Peg Perego e ha recitato come comparsa

QUARTIER DEL PIAVE E VALLATA

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in una produzione italiana di prossima uscita. Sa già che vuole proseguire su questa strada, ma la scuola le piace tanto e al momento pensa più a divertirsi in aula che recitare. Però magari un giorno sarebbe bello finire sul set con il fratellino...

Vi piace fare gli attori e i modelli?

Tra queste due cose cosa vi piace di più?

Azzurra e Dylan: Sì ci piace molto perché si possono fare sempre nuovi amici, e si viaggia tanto in treno. Fare gli attori è più facile perché è una cosa

che si fa subito, mentre le foto vanno fatte prima in un modo e poi in un altro, e poi un altro ancora.

Avete viaggiato tanto per fare foto e film?

Azzurra e Dylan: Sì siamo stati a Treviso, Udine, Roma, Milano, e anche in Toscana a Forte dei Marmi.

Lo zio Giancarlo: vivere in provincia ovviamente li limita un po’ perché è difficile organizzarsi tra scuola e lavoro per andare nelle grandi città a fare casting, set fotografici e recitare. Però hanno già fatto abbastanza e si capisce che hanno delle possibilità.

Dylan tu hai presto parte in una serie tv importante, come è stato imparare a recitare?

Dylan: Mi mandavano un foglio con le frasi da imparare, e un insegnante mi chiamava la sera per ripetere la parte, non solo le parole ma anche come farlo perché dovevo farlo british.

Dopo queste esperienze in cosa ti piacerebbe recitare?

Dylan: Volevo fare Sandokan...

Lo zio Giancarlo: qualche tempo fa ha fatto il provino per la nuova serie tv su Sandokan con Can Yaman protagonista. Dylan doveva interpretare Sandokan bambino, ma non assomiglia tanto all’attore principale così l’hanno scartato, e ci è rimasto male...

Avrai sicuramente tante altre occasioni per recitare, magari prima o poi interpreterai un supereroe dei fumetti visto che sono film che adesso vanno tanto. Intanto però c’è la scuola per tutti e due, come va lì?

Dylan: A me non piace tanto andarci, preferisco recitare, non mi piacciono italiano, matematica, geometria ma mi piacciono musica, religione e ginnastica. E poi mi piace tanto ballare.

Azzurra: A me invece piace andare a scuola e mi piacciono tutte le materie, soprattutto mi piace fare ginnastica e cantare.

Vi piacerebbe recitare assieme?

Si, magari facciamo i fratelli anche in un film!

Qui sopra da sinistra: - Dylan con Alessandro Borghi (Diavoli) - Dylan su un set fotografico - Dylan con Paul Chowdhry (Diavoli)

A sinistra: Azzurra su un set fotografico

Giovedì 12 dicembre 2024 | 61 Il Quindicinale

QUARTIER DEL PIAVE E VALLATA

Ti premiamo Shopping natalizio nei borghi: parte il concorso che mira a incentivare il commercio di prossimità e a promuovere gli acquisti natalizi

La presentazione dell’iniziativa

QUARTIER DEL PIAVE. Lo shopping natalizio si avvicina, e sette Comuni della provincia di Treviso tornano a scommettere sul commercio locale per sostenere l’economia e valorizzare i centri storici e i borghi caratteristici. Da Farra di Soligo a Follina, passando per Pieve di Soligo, Refrontolo, Sernaglia della Battaglia, Vidor e Moriago della Battaglia, prende il via la quinta edizione del concorso “Gratta & Vinci - Ti premiamo”. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Piazze Creative con il supporto della Camera

Il Quindicinale 62 | Giovedì 12 dicembre 2024

di Commercio di Treviso-Belluno e Ascom-Confcommercio ConeglianoValdobbiadene, mira a incentivare il commercio di prossimità e a promuovere gli acquisti natalizi. Il concorso si svolgerà dal 23 novembre al 24 dicembre, con un montepremi complessivo di 8.000 euro in buoni sconto.

Partecipare è semplice: con una spesa minima compresa tra 5 e 20 euro (a seconda della categoria merceologica), i consumatori riceveranno una cartolina “gratta e vinci” che permetterà di scoprire subito l’eventuale premio. I buoni sconto, del valore

compreso tra 10 e 200 euro, potranno essere utilizzati fino al 31 gennaio 2025 nei negozi aderenti, che includono circa 90 attività suddivise tra bar, alimentari e non alimentari. Questo format, già sperimentato con successo nelle edizioni precedenti, punta a rilanciare lo shopping locale in un periodo cruciale per gli acquisti, promuovendo anche la mobilità intercomunale.

Il territorio del Quartiere del Piave, che abbraccia alcuni dei borghi più suggestivi della provincia, compreso il sito Unesco di Follina, si conferma così un luogo ideale per lo shopping natalizio.

Un’occasione per sostenere i piccoli commercianti, vivere l’atmosfera festiva e scoprire le eccellenze di un’area ricca di storia e cultura. Angelo Giordano

QUARTIER DEL PIAVE E VALLATA Flash Poste, riapre l’ufficio PIEVE DI SOLIGO. L’ufficio postale di via Martin ha riaperto al pubblico mercoledì 20 novembre con il consueto orario: dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 19.05 e il sabato mattina fino alle 12.35.

Opere pubbliche per oltre 6 milioni di euro

MIANE. Varato il piano opere pubbliche 2025/27 della giunta Guizzo per oltre 6 milioni di euro.

Tra gli interventi in programma spiccano i quasi 1,3 milioni di euro per adeguare sismicamente il municipio, abbattere le barriere architettoniche e renderlo efficiente dal punto di vista energetico.

Un’altra morte sul lavoro Caduta fatale per un edile di 69 anni. Le rimostranze del sindacato REFRONTOLO. Un’altra tragedia sul lavoro nel Trevigiano. L’incidente mortale è avvenuto nel pomeriggio del 19 novembre in via Mulinetto di Refrontolo, all’interno di un cantiere edile per la ristrutturazione di un fabbricato civile.

Marino Gazzola 69 anni, dipendente di una impresa edile di Altivole, è precipitato da un'altezza di circa 5 metri. Per lui, purtroppo, non c’è stato nulla da fare, è morto sul colpo a causa di un grave trauma cranico.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del Suem 118, i carabinieri e i tecnici dello Spisal per gli accertamenti.

“Le più sentite condoglianze alla famiglia - dichiara Francesco Orrù, segretario generale della Cisl Belluno Treviso - e a tutti i colleghi e collaboratori della vittima. Nei luoghi del lavoro si sta consumando una strage inaccettabile, figlia del mancato rispetto delle misure di sicurezza che

sono obblighi di legge e che sono fondamentali per permettere lo svolgimento del lavoro in piena tranquillità. ”.

“Ci si domanda anche - aggiunge Marco Potente, segretario generale della Filca Cisl Belluno Treviso come sia possibile che un uomo di 69 anni sia ancora al lavoro su un’impalcatura di un cantiere e come sia stato montato il ponteggio da cui è precipitato: un’impalcatura montata a norma di legge impedisce la caduta dall’alto, sia essa dovuta a un malore, a un errore o a una distrazione. Le norme per garantire la sicurezza nei cantieri ci sono e vanno rispettate da tutti, in primis dai datori di lavoro. E se ciò non accade, invitiamo i lavoratori a segnalare alle forze dell’ordine gli abusi, le carenze, le mancate tutele e la carenza anche delle più elementari forme di protezione dei lavoratori”.

La Filca Cisl ha da tempo messo a disposizione dei lavoratori e dei cittadini “Un segnale per la vita”, un form online su www.filcaveneto.it per inviare in forma anonima le segnalazioni di irregolarità e insicurezza.

Marco Potente

Giovedì 12 dicembre 2024 | 63 Il Quindicinale

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UNA CENA UNICA NEL SUO GENERE ALL’ OSTARIA DA NORIO

Un locale dove convivialità e tradizione vanno a braccetto

Informazione pubblicitaria

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arra di Soligo. Danilo e Lina, proprietari dell’Ostaria da Norio, si sono prodigati con un gesto nobile, elegante e raffinato in una cena a “porte chiuse” offerta ai propri fornitori e albergatori del posto come segno di gratitudine.

“Una serata di convivialità e di ringraziamento ad albergatori, fornitori e tutte le persone che parlano bene di noi – afferma Danilo, proprietario dell’osteria – una cinquantina di invitati che ci hanno accompagnato negli anni, supportato e alleggerito certe dinamiche lavorative offrendoci i loro migliori prodotti e portandoci turisti da tutto il mondo grazie anche alle loro attività locali, cosicchè io e mia moglie Lina abbiamo voluto ricambiare offrendogli una cena nella nostra osteria come segno di riconoscimento e gratitudine nei loro riguardi”.

“Non si può pensare bene, dormire bene, amare bene se non si mangia e si beve bene – continua Danilo - Le osterie sono gli ambasciatori del nostro territorio perché portano avanti tutte quelle tradizioni che si perderebbero negli anni e che invece bisogna averne cura e mantenerle sempre vive”. Ospite d’eccezione alla serata Federico Caner, Assessore al Turismo e all’Agricoltura della Regione Veneto. “La Regione Veneto è la prima Regione d’Italia a livello turistico – dichiara Federico Caner - e i meriti più grandi sono dell’imponente e ricco territorio dove viviamo difatti non ci manca nulla tra città d’arte, Pedemontana, siti Unesco, montagne, mare, laghi e poi abbiamo dei bravissimi operatori turistici che negli ultimi anni si sono strutturati molto bene e dotati

di grandi capacità imprenditoriali. Sono qui questa sera – continua Federico Caner - per una grande capacità che Danilo e la moglie Lina hanno avuto ovvero quella di fare rete e squadra sul territorio; questa loro iniziativa la trovo geniale, ammirevole e nobile. Queste integrazioni e convivialità nutrono il nostro territorio e lo fanno crescere in maniera semplice e genuina mantenendoci con i piedi ben radicati a terra”. La serata è stata abbracciata da un ambiente familiare quasi intimo e servita con piatti tipici che rispettano la tradizione culinaria locale.

“Ringrazio mia moglie, il mio staff e tutti gli invitati – conclude Danilo -

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QUARTIER DEL PIAVE E VALLATA Flash Revine, centro polifunzionale completato REVINE LAGO. Anche l’ultimo stralcio è stato concluso. Così il 30 novembre l’amministrazione Magagnin ha voluto inaugurare il completamento dei lavori nel centro polifunzionale di via Fornaci. Uno spazio a servizio della comunità e dell’associazione Avab Revine Lago - Tarzo.

I lavori erano stati avviati durante l’amministrazione Zardet.

L’investimento complessivo è stato di oltre 1,2 milioni di euro.

Travagin e il panettone REVINE LAGO. Andrew Travagin, titolare con la moglie della Pizzeria Ai Laghi, ha vinto la medaglia di bronzo al Campionato Mondiale del Panettone 2024. Il successo giunge dopo la medaglia d’oro per la Migliore Colomba italiana, sempre campionato Fipgc 2024, e l’argento nel 2023.

Un asilo nido a Follina Opera progettata e appaltata in tempi record con i fondi Pnrr FOLLINA. Il comune di Follina avrà un asilo nido, un servizio richiesto ed atteso da molte famiglie, con bambini di età inferiore ai 3 anni, che devono conciliare anche l’attività lavorativa.

Il progetto, nato nel corso del 2024, si concretizzerà durante il 2025, quando prenderanno avvio i lavori. È stata una corsa contro il tempo progettare l’opera e poi appaltarla. Obiettivo dell’amministrazione Carniello era, infatti, non perdere il finanziamento Pnrr da 576mila euro arrivato a metà giugno, proprio nei giorni in cui la sindaca veniva eletta.

Nei mesi precedente, l’amministrazione Collet aveva partecipato ad un bando europeo per realizzare un asilo nido in paese, un progetto innovativo per la comunità follinese.

La struttura, che potrà accogliere fino a 24 bambini, sorgerà in centro a Follina, in via Calcinoni, su

un’area verde di proprietà comunale che confina con la scuola dell’infanzia “Asilo infantile”. L’investimento complessivo sarà di 920mila euro, coperto, oltre che con fondi Pnrr, da un mutuo acceso dal comune con Cassa depositi e prestiti. I lavori di edificazione della struttura dovranno iniziare entro il 31 gennaio 2025 e terminare entro il 31 marzo 2026. L’opera è stata appaltata in tempi record alla ditta Terna Costruzioni di Pieve di Soligo che ha presentato la migliore offerta, al ribasso. C.B.

Il progetto del nuovo asilo nido di Follina

Giovedì 12 dicembre 2024 | 65 Il Quindicinale

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Il Quindicinale 66 | Giovedì 12 dicembre 2024

Natale è anche tra le pagine. Ed è l’occasione migliore per rendere il libro il regalo più apprezzato. Ecco alcuni suggerimenti MAI GIOCATO A SCACCHI CON LA STORIA? È appena arrivato nelle librerie La scacchiera di Morci, Tralerighe editore, di Emanuela Da Ros e Bernardino Pasinelli.

La storia (vera) si svolge a Sarnico (Bergamo), nel 1942. Nella piccola località sul lago d’Iseo giungono, come internati dal regime fascista, alcuni ebrei slavi in fuga dalla ex Jugoslavia.

Tra loro c’è Morci, un ragazzo di 15 anni i cui genitori sono stati deportati in Polonia. Morci chiede a una ragazza, Tina, di comprargli qualcosa da mangiare. La ragazza, di famiglia antifascista, gli regala la sua spesa: è l’inizio di una profonda amicizia. Tina insegna l’italiano a Morci e lui le insegna a giocare a scacchi sulla sua scacchiera di legno.

Quando lui riuscirà a fuggire in Svizzera e salvarsi dalle persecuzioni e dai fascisti della Repubblica Sociale Italiana, quella scacchiera rimarrà a Tina che la custodirà per tutta la vita con un foglietto allegato: «Da restituire a Morci». Dopo 75 anni Edy, la nipote di Tina, troverà la scacchiera. La storia di Morci e di Tina è raccontata nel romanzo La scacchiera di Morci, Tralerighe editore. Il libro, scritto a quattro mani da Emanuela Da Ros e dallo storico Bernardino Pasinelli, è stato presentato in anteprima alla Fiera della microeditoria di Chiari (Brescia) grazie ad Andrea Giannasi, storico, edi-

tore e direttore del Centro Studi di Storia Contemporanea “Carlo Gabrielli Rosi” di Lucca.

PINOCCHIO! SIAMO TUTTI CON TE. Le straordinarie avventure di Pinocchio hanno emozionato (e fatto riflettere) generazioni di lettori.

Capolavoro della letteratura italiana per l’infanzia (e non solo), il romanzo ha come protagonista un burattino che prende vita tra le mani di Mastro Geppetto, il suo papà falegname. Pinocchio andando nel mondo e incontrando buoni e cattivi, furbi e imbroglioni, compagni di sventura e lestofanti, ci fa partecipe delle sue peripezie, diventando l’antieroe più umano che ci sia.

Scritto da Carlo Collodi nel 1883, Le avventure di Pinocchio continua ad affascinare lettori di tutte le età con la sua magia e le sue morali senza tempo.

Il fascino del personaggio risiede non solo nelle sue avventure rocambolesche,

BUONE FESTE! FOCUS

ma anche nei temi profondi che tocca: la crescita, l’importanza dell’onestà e il potere del pentimento e del riscatto.

Collodi mescola abilmente realismo e fantasia, dando vita a figure straordinarie come il Grillo Parlante, la Fata Turchina e il gatto e la volpe.

Lo stile narrativo di Collodi è vivace e spesso ironico, offrendo una lettura piacevole e riflessiva al tempo stesso. La sua capacità di parlare direttamente ai giovani lettori, senza mai essere condiscendente, rende questo libro un’opera preziosa che ha attraversato i confini del tempo e della cultura.

E preziosa, accuratissima a livello editoriale, è l’edizione proposta dalla Libreria Acqua Alta di Venezia che da qualche tempo propone ai lettori una collana di classici da rileggere, amare, conservare.

L’edizione di Pinocchio firmata Libreria Acqua Alta è arricchita dai disegni di Attilio Mussino.

NONNO, COS’È IL SINDACATO? Dedicato ai nonni, ai genitori, agli zii, ai vicini di casa e di banco, ma soprattutto ai giovani lettori, ecco un libro ideale come regalo di Natale. Scritto da Angelo Petrosino per le Edizioni Conoscenza, con le Illustrazioni di Alberto Ruggieri, il libro risponde a una domanda che i ragazzi spesso ci (si) pongono: quando sentiamo di uno sciopero o di una manifestazione sindacale, cosa vogliano queste persone che protestano e a volte creano un disagio agli altri? Il volume cerca di spiegarlo attraverso il racconto appassionato di un nonno al suo nipotino. Le vicende narrate diventano così un’occasione preziosa per parlare di diritti, di lavoro, di libertà individuali e collettive, del valore della nostra Costituzione e di chi ha contribuito a immaginare e a realizzare la democrazia nel nostro Paese, con sofferenza e sacrifici: da Piero Gobetti a Giacomo Matteotti ad Antonio Gramsci, da Pietro Calamandrei a Giuseppe Di Vittorio e così via. Una storia di lotte e di conquiste per capire meglio il nostro presente e prefigurare il futuro delle nuove generazioni.

Giovedì 12 dicembre 2024 | 67 Il Quindicinale

FOCUS BUONE FESTE!

Le stelle di Natale brillan

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Il Quindicinale 68 | Giovedì 12 dicembre 2024

Mercatini, presepi e vetrine a tema natalizio, con un’attenzione all’artigianato e alla gastronomia locale VALLATA. A Cison di Valmarino la Pro Loco di Cison dà appuntamento a Stelle a Natale, i mercatini di Natale che come tradizione animano nei primi due weekend di dicembre il borgo addobbato per le feste. Dopo il 7 e 8 dicembre, Stelle a Natale - giunta alla 21esima edizione - ritorna il 14 e 15 dicembre, sempre dalle 10 alle 19. In una veste tutta invernale e ricca di spirito natalizio, lungo un percorso che si snoda per le vie e il borgo, è possibile acquistare prodotti artigianali, decorazioni natalizie, tante idee regalo e prodotti enogastronomici tipici della tradizione italiana. Apertura straordinaria del Museo della radio d’epoca,

la collezione donata da Rino Venezian e Lizio Brandalise. A Borgo Capretta Mugnai, oltre il ponte, bancarella del libro e del fumetto. Non mancheranno i punti ristoro per pranzo (apertura alle 12) a Case Marian, piazza Roma e Borgo Capretta Mugnai. Sabato 14 dalle 15 alle 17 nell’ex scuola elementare “Le storie in valigia”, magici racconti per tutti i bambini con Maura.

Domenica 15 dalle 14 alle 16 in piazza Roma, alla casetta di Babbo Natale, sarà presente Babbo Natale in persona per scrivere insieme a lui la letterina.

Lungo il percorso concerto delle cornamuse con i Calengol a partire dalle 16 e alle 17 al teatro La Loggia “Il giro del mondo in 80 giorni”, racconto musicale per orchestra di fiati e voce narrante a cura della Filarmonica di Pieve di Soligo con gli amici strumentisti del Quartier del Piave.

A CastelBrando in occasione di Stelle a Natale visite guidate al castello dalle 10.30 alle 12 e dalle 14 alle 18, albero

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di Natale vivente più grande d’Italia e al teatro Tenda il presepe delle colline.

A Mura di Cison di Valmarino a partire dal 15 dicembre c’è Mura a Natale, mostra di presepi (orario 10-18) con tanti eventi culturali e punto ristoro che animeranno le giornate del 15, 22, 25, 26 e 29 dicembre e poi dell’1, 5 e 6 gennaio.

A Farra di Soligo, fino al 6 gennaio, quinta edizione di Presepi in cammino mostra di presepi itinerante che coinvolge cittadini, negozianti e associazioni del paese impegnata a realizzare delle natività nei luoghi all’aperto a Farra, Soligo e Col San Martino con mappe che si possono scaricare dal sito www.farra.it così da facilitare la visita. A cura della Pro Loco di Soligo il grande albero di Natale sulla collina di San Gallo.

A Miane l’amministrazione comunale ha coinvolto tutti i cittadini nel concorso di bellezza per davanzali o balconi e vetrine di Natale “In buona luce” per rendere il paese più incantevole duran-

te le festività (regolamento sul sito internet del comune). Le premiazioni si terranno il 18 dicembre alle 20.30 nel teatro Antiga.

A Revine Lago il comitato Sacre Rappresentazioni dà appuntamento all’87esima edizione del Presepe Vivente nella suggestiva cornice di Revine il 26 e 29 dicembre, alle 15, per la rappresentazione della natività e poi il 5 e 6 gennaio per l’adorazione dei Magi, sempre alle 15. L’appuntamento è sul sagrato della chiesa di San Matteo a Revine. In campo tra interpreti e figuranti un centinaio di persone, quasi tutte del paese.

A Pieve di Soligo si pattina sul ghiaccio grazie alla pista posizionata nel cortile di palazzo Vaccari, sul retro del municipio. Ad abbellire il centro paese e le frazioni gli alberi di Natale.

Immancabile poi l’appuntamento con Babbo Natale a cui si potrà scrivere la propria letterina da imbucare nelle apposite cassette collocate nel territorio comunale.

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Giovedì 12 dicembre 2024 | 69 Il Quindicinale

FOCUS BUONE FESTE!

La magia del Natale vittoriese Fino al 6 gennaio, Vittorio Veneto sarà la città del Natale grazie a “La magia del Natale”

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Il Quindicinale 70 | Giovedì 12 dicembre 2024

VITTORIO VENETO. Un unico cartellone di eventi natalizi, curato dal Comune, animerà le piazze e le vie della città, con iniziative pensate per grandi e piccini, creando un’atmosfera unica e coinvolgente.

Un Villaggio di Natale in centro. Fino al 6 gennaio, Piazza del Popolo ospiterà il suggestivo Villaggio di Natale, un’iniziativa dell’Associazione Vittorio al Centro. Le caratteristiche casette in legno accoglieranno stand enogastronomici, dove sarà possibile gustare sapori autentici e natalizi. Le serate saranno animate da un ricco programma musicale, con DJ set e concerti dal vivo, per rendere ogni visita al Villaggio un’esperienza speciale.

Luci, alberi e decorazioni: il Natale si accende. Quest’anno il Comune ha deciso di installare alberi di Natale, illuminazioni e decorazioni in Piazza Flaminio, Piazza Meschio e Piazza del Popolo. Luminarie e addobbi natalizi arricchiranno le vie pubbliche e i quartieri cittadini.

Divertimento per i più piccoli alla Kinder Haus. Per i genitori che desiderano dedicarsi allo shopping natalizio, la Kinder Haus, con il supporto di Elly Animation, sarà il luogo perfetto per lasciare i bambini in un ambiente sicuro e divertente. Le attività, che richiedono

prenotazione, garantiranno intrattenimento e creatività, permettendo a tutta la famiglia di godersi al meglio l’esperienza natalizia.

Eventi per tutti: moda, sport e solidarietà. Il calendario è ricco di appuntamenti per tutti i gusti: • 15 dicembre: Santa Klaus Run. Una corsa in giacche rosse e barbe bianche per scoprire, correndo o passeggiando, i borghi più belli della città nella magica cornice invernale.

• 15 dicembre: Il Natale è di Moda. Una sfilata dedicata alle aziende locali di abbigliamento, arricchita dalle performance musicali di Alessia Toffoli e Hot-ice, per celebrare lo stile e la creatività di Vittorio Veneto.

• 26 dicembre: 8a Little Run. Alle 9:30, dal Marco Polo Sporting Center, partirà una passeggiata di beneficenza, aperta a tutti, a favore del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto. Un percorso ludicomotorio di 6 o 15 km per condividere la gioia del Natale con uno scopo solidale.

• 31 dicembre: Festa di fine anno. Piazza del Popolo sarà il centro delle celebrazioni per salutare il 2024 e accogliere il nuovo anno, grazie alla musica e all’energia di Radio Piterpan.

Altri appuntamenti natalizi La magia del Natale non finisce qui.

Babbo Natale, a bordo della sua slitta rossa, accompagnato dai suoi elfi, farà visita al centro cittadino per regalare un sorriso a grandi e piccini. Inoltre, gli appassionati di artigianato e decorazioni potranno ammirare le creazioni degli hobbisti nei mercatini.

BUONE FESTE! FOCUS

Il ritorno di Natale a Borgo Olarigo

Appuntamento a domenica 22 dicembre VITTORIO VENETO. Ritorna, a distanza di cinque anni esatti, l’appuntamento con “Natale a Borgo Olarigo”, la rievocazione cristiana della Notte Santa tra le vie del borgo serravallese.

L’ultima edizione, l’ottava, si tenne il 22 dicembre 2019. Poi la pandemia ha bloccato tutto, ma non la voglia degli abitanti di addobbare ed illuminare il borgo durante il periodo natalizio.

Ora, dunque, la ripartenza anche della rievocazione, con appuntamento domenica 22 dicembre. Riprendere le fila non è stato facile, ma la voglia di riproporre quel momento di attesa del Natale condiviso con la comunità era tanta. Alla regia ci sono le famiglie di Olarigo con la collaborazione della parrocchia di Serravalle. Domenica 22 dicembre l’appuntamento è alle 17, con partenza da via Tommaseo nei pressi del passaggio a livello ferroviario. Da qui prenderà avvio la rievocazione cristiana: guidati dalla stella

cometa, Maria e Giuseppe busseranno alle varie case del borgo in cerca di ospitalità, ma tutti, chi per un motivo, chi per un altro, non avranno posto da offrire. Troveranno infine riparo in una grotta, la grotta della Madonna di Lourdes di via Bassano del Grappa, dove si comporrà il presepe e terminerà la rievocazione.

L’edizione 2024 di “Natale a Borgo Olarigo” può ancora una volta contare sulla preziosa collaborazione del Coro Ana Vittorio Veneto che animerà con i canti i vari momenti della rievocazione, quest’anno interpretata dagli allievi dell’Accademia Teatrale Da Ponte, coinvolti per la prima volta in questa iniziativa.

Al termine, come tradizione, le famiglie di Olarigo offriranno ai presenti un dono e nel borgo ci sarà per tutti un caldo ristoro. Borgo Olarigo rimarrà addobbato fino al 6 gennaio 2025 e in particolare la notte del 24, 25 e 26 dicembre le migliaia di luci accese renderanno l’atmosfera ancora più suggestiva. Maggiori informazioni sulla pagina Facebook “Borgo Olarigo”.

Giovedì 12 dicembre 2024 | 71 Il Quindicinale

FOCUS BUONE FESTE!

Festività a misura di bam

Tra mercatini, villaggi incantati dove incontrare Babbo Natale e piste di pattinaggio saranno come sempre Conegliano e San Vendemiano a contendersi il dicembre più ricco di eventi CONEGLIANESE. A Conegliano il Natale 2024 è stato inaugurato lo scorso 8 dicembre con una parata in grande stile che ha lanciato una delle novità più attese di quest’anno: “Sognando Babbo Natale”, un villaggio natalizio incantato dove i più piccoli possono incontrare Santa Claus e partecipare a laboratori didattici, show cooking e essere protagonisti nell’addobbo degli al-

Il Quindicinale 72 | Giovedì 12 dicembre 2024

beri. “Quest’anno abbiamo deciso di puntare molto su un Natale a misura di bambino, perché sono i bambini il Natale per noi – spiega l’assessore con delega agli eventi Claudia Brugioni - Il calendario prevede molti appuntamenti pensati specificatamente per i più piccoli, tra momenti magici e musicali, laboratori didattici e anche degli gnomi che dimostreranno come costruire dei

BUONE FESTE! FOCUS

mbino giocattoli” “Magia del Natale 2024”, questo il nome del grande evento contenitore organizzato dall’associazione Club Serenissima Storico che durerà fino all’Epifania, prevede comunque anche spazi per i più grandi, a cominciare dalle immancabili casette “food & drink” che quest’anno sono posizionate in viale Carducci, lasciando quindi liberi corso Vittorio Emanuele II e via Mazzini. La Scalinata degli Alpini e Piazza Cima saranno anche quest’anno luoghi centrali del Natale coneglianese, grazie alla pista di pattinaggio, quest’anno progettata con una cornice inedita, “emozionale”, e vari eventi tra cui uno spettacolo di fontane di luci a tema natalizio che si svolgerà il 22 dicembre. Il 31 dicembre Radio Company presenterà l’evento di fine anno alla base della Scalinata degli Alpini.

Non meno denso di eventi il Natale a San Vendemiano, dove già dal 30 novembre è tornato il format di “Magie d’Inverno” nel piazzale delle manifestazioni, anticipato il 2 novembre dall’apertura della fortunata pista di pattinaggio coperta di fronte al municipio del co-

mune che con i suoi 1100 metri quadrati di ghiaccio ha riscosso molta fortuna gli anni scorsi.

Anche qui grande spazio ai più piccoli, a cui è dedicato il laboratorio a tema “Incanto di neve”, ad accesso libero e su prenotazione, che si concluderà il 19 dicembre. Sempre per i più giovani per due domeniche di fila, il 29 dicembre e il 5 gennaio, arriverà a San Vendemiano il Ludobus, progetto itinerante che permette l’esperienza della collezione di giocattoli ecosostenibili e tradizionali Legnogiocando.

Non mancheranno anche spettacoli e musica: il 21 dicembre, il 4 e 11 gennaio con i set di DJ Tommy, il 22 dicembre con la serata “Belgafor”, il Gran Concerto di fine anno, il concerto del River Gospel Mass Choir l’11 gennaio, il Music Area Winter Stage e il set di DJ Ray il 12 gennaio.

Infine c’è spazio anche per la cultura con la mostra d’arte “Effetto neve, paesaggi inattesi” curata da Lorena Gava e che fino al 12 gennaio permetterà di ammirare i dipinti a tema di Cesare Baldissin e Daniela Borsoi.

Fabio Zanchetta

Giovedì 12 dicembre 2024 | 73 Il Quindicinale

BUONE FESTE! FOCUS

E tu di che regalo sei?

Un quiz tra il serio e il faceto tutto da ...scartare

S

copri quale regalo ti rappresenta di più rispondendo a queste 10 domande. Scegli sempre una delle tre opzioni di risposta: spero che questo quiz ti diverta e ti aiuti a scoprire qualcosa di nuovo su te stesso! Buon divertimento!

Qual è il tuo modo preferito di trascorrere il tempo libero?

A) Leggere un libro o guardare un film.

B) Uscire con gli amici e socializzare.

C) Fare sport o attività all’aria aperta.

Quale colore ti rappresenta meglio?

A) Blu, perché è calmo e profondo.

B) Rosso, perché è vivace e appassionato.

C) Verde, perché è fresco e naturale.

Qual è il tuo tipo di musica preferita?

A) Musica classica o jazz.

B) Pop o rock.

C) Musica folk o acustica.

Se potessi viaggiare, dove andresti?

A) In una città storica.

B) In una località balneare.

C) In montagna per fare trekking.

Quale tipo di cibo preferisci?

A) Cucina gourmet o piatti raffinati.

B) Fast food o cibo da strada.

C) Piatti vegetariani o vegani.

Come ti descriveresti in una parola?

A) Riflessivo/a.

B) Estroverso/a.

C) Avventuroso/a.

Qual è il tuo film preferito?

A) Un dramma intenso.

B) Una commedia divertente.

C) Un film d’azione emozionante.

Che tipo di regalo preferisci ricevere?

A) Qualcosa di personale e significativo.

B) Un’esperienza da condividere con gli amici.

C) Un oggetto utile per le tue avventure.

Quale animale ti piace di più?

A) Un gatto, per la sua indipendenza.

B) Un cane, per la sua lealtà.

C) Un uccello, per la sua libertà.

Qual è la tua stagione preferita?

A) Inverno, per la neve e le feste.

B) Estate, per il sole e le vacanze.

C) Primavera, per i fiori e il risveglio della natura.

RISULTATI: i profili Profilo A: Il Regalo Riflessione Se hai scelto principalmente opzioni A, sei un pensatore profondo e apprezzi i regali che hanno un significato personale. Ti piacciono i regali che raccontano una storia o che sono stati scelti con cura. Un libro speciale o un oggetto artigianale sarebbe perfetto per te!

Profilo B: Il Regalo Esperienza Se hai optato soprattutto per le risposte B, sei una persona socievole e ami condividere momenti con gli altri.

I regali che ti piacciono di più sono quelli che offrono esperienze da vivere insieme: concerti, cene o viaggi sono l’ideale per te!

Profilo C: Il Regalo Avventura Se hai scelto prevalentemente opzioni C, sei un avventuriero nel cuore! Ami l’azione e la natura, quindi i regali che ti attraggono di più sono quelli utili per le tue avventure all’aperto: attrezzatura sportiva, gadget tecnologici o esperienze avventurose come escursioni o sport estremi!

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Giovedì 12 dicembre 2024 | 75 Il Quindicinale

BUONE FESTE! FOCUS

A San Vendemiano c’è Magie d’Inverno La pista di ghiaccio più grande della Marca

SAN VENDEMIANO. Riparte “Magie d’inverno”, la manifestazione natalizia che propone la pista più grande della provincia, le tradizionali casette e taverne e tanti spettacoli ed eventi per tutti.

La grande apertura si è tenuta già il 2 novembre: nei weekend il pubblico può pattinare e divertirsi sul ghiaccio, con anche gli allenamenti e le attività inerenti all’hockey e al pattinaggio.

Un nutrito calendario eventi accompagnerà i visitatori e, alla data di partenza, vi sarà anche l’inaugurazione delle mostre “Effetto neve. Paesaggi inattesi” e “Verdarte out-side”.

Tanti eventi quindi a partire sin dall’inizio con musica dal vivo, i giochi dimenticati, le fontane danzanti e l’arrivo di San Nicolò. Ci sarà anche l’accensione di un albero di Natale con il coinvolgimento dell’Istituto Comprensivo delle Scuole Primarie di San Vendemiano e tanti laboratori.

“Siamo pronti a ripartire con un ricco calendario e tante novità” – dichiara

l’assessore Mirco Zago -. “Eventi, laboratori, musica e molto altro coinvolgeranno bambini e famiglie. Per noi è importante riuscire a donare momenti di serenità e svago a tutti coloro prenderanno parte a “Magie d’inverno”, pattinando inoltre nella nostra pista di pattinaggio sempre pronta ad ospitare tutto e tutti, pubblico e sport”.

Le iniziative sportive prevedono l’avviamento al pattinaggio e all’ho-

ckey. Ci saranno gli allenamenti dedicati per far sì che i piccoli atleti, e non solo, diventino protagonisti di un qualcosa di unico nella provincia di Treviso oltre alla partecipazione a campionati, tornei e gare. Grazie all’impegno dell’associazione SanveSport20.26 con gli avviamenti e l’hockey ed Ice Team Sanve con il pattinaggio, San Vendemiano è pronta a vivere una nuova stagione sul ghiaccio.

PAVIMENTI IN LEGNO Via Fossa, 5 - FOLLINA - 0438 85450 I www.duecielle.com / info@duecielle.com Giovedì 12 dicembre 2024 | 77 Il Quindicinale

RUBRICHE BONUS NATALE: UN AIUTO PER FAMIGLIE E PENSIONATI

P Problemi Sociali a cura di Michele Cais

er il Natale 2024, il governo italiano ha previsto un contributo economico per sostenere le famiglie e incentivare i consumi durante le festività. Il “Bonus Natale” sarà erogato in una misura massima di 100 euro e destinato a lavoratori dipendenti in possesso di specifici requisiti reddituali e familiari.

Innanzitutto il reddito complessivo non deve superare i 28.000 euro. Il nucleo familiare può comprendere coniuge e figli fiscalmente a carico.

Si precisa che il Bonus Natale non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF. Il sostituto d’imposta è tenuto a riconoscere il Bonus unitamente alla tredicesima mensilità ma la richiesta deve essere fatta direttamente dal lavoratore dipendente che dovrà presentare un’apposita autocertificazione. Questo con-

tributo si inserisce in un pacchetto di misure mirate a contrastare l’aumento del costo della vita, particolarmente significativo durante il periodo natalizio, e rappresenta un sostegno importante per le famiglie italiane, aiutandole a fronteggiare le spese extra legate alle festività.

COSA CAMBIA PER I PENSIONATI? Il governo italiano ha confermato anche per il 2024 l’erogazione di un bonus Natale per i pensionati, una misura destinata a supportare il potere d’acquisto delle persone anziane in vista delle festività. Questo bonus si traduce in un contributo economico straordinario che viene corrisposto in aggiunta alla pensione di dicembre.

L’importo varia a seconda del reddito del beneficiario e del tipo di pensione

percepita. Nel 2024, l’importo del bonus potrebbe arrivare fino a 500 euro per i pensionati con redditi bassi. I pensionati con redditi più elevati potrebbero ricevere un contributo ridotto o non riceverlo affatto. La misura ha lo scopo di contrastare l’aumento dei costi legati all’inflazione e alle spese natalizie, che pesano maggiormente sulle persone a basso reddito.

Per ottenere il bonus, non è necessario presentare alcuna domanda: l’importo sarà accreditato direttamente sul conto corrente del pensionato, insieme alla pensione di dicembre, o inviato tramite bonifico domiciliato per chi non ha un conto bancario. Il bonus Natale rappresenta una boccata d’aria per i pensionati, che vedono il loro potere d’acquisto eroso dall’aumento dei prezzi, in particolare per i beni di prima necessità.

“XE TUTTO VERO!”: E LA PALA D’ORO È SALVA

V il Cuore Veneto a cura di Alberta Bellussi A destra: la Pala d’oro della Basilica di San Marco a Venezia

enezia è unica e lo sappiamo, e ha un gioiello anch’esso unico al Mondo: la Pala d’oro.

La Basilica di San Marco ospita al suo interno la preziosa Pala d’oro, una maestosa opera bizantina di oreficeria prodotta nel X secolo. La sua realizzazione ha richiesto una tecnica sopraffine di decorazione artistica a smalto chiamata cloisonné (sottili fili o listelli o piccoli tramezzi metallici (di solito rame), celle o alveoli (detti in francese cloisons), vengono saldati o incollati a una lastra di supporto dell’opera da costruire; successivamente quindi, nelle zone rilevate dal metallo, viene colato dello smalto, ottenendo quindi una sorta di mosaico le cui tessere sono circoscritte esattamente dai listelli metallici.

Negli anni venne impreziosita sempre più fino a suo completamento nel XIV secolo; la struttura, posta sull’altare maggiore della Basilica, è in stile gotico in argento e oro e misura 334x212cm.

Sono rappresentate numerose immagini sacre con al centro il Cristo circondato dagli Evangelisti, ai lati profeti, apostoli, arcangeli e in cornice la storia di vita di San Marco.

Ma la particolarità che lascia tutti abbagliati sono le 1.927 gemme che contiene: 526 perle, 330 granati, 320 zaffiri,

Il Quindicinale 78 | Giovedì 12 dicembre 2024

300 smeraldi, 183 ametiste, 75 rubini, 175 agate, 34 topazi, 16 corniole, 13 diaspri. Data la sua grande preziosità sembra strano che sia arrivata a noi senza essere stata trafugata, in realtà è stata in serio pericolo come racconta la tradizione. Napoleone, trovatosi al suo cospetto durante l’invasione, fu tratto in inganno da un “gioco” linguistico tutto Veneziano che ha permesso di salvarla; Xe tutto vero! dissero i

veneziani all’Imperatore senza troppo pensare che la parola italiana vero in dialetto veneto significa anche “vetro”.

Napoleone, per fortuna, comprese che l’opera era tutta di vetro e quindi priva di valore e la lasciò al suo posto portando in Francia altri preziosi. Grazie a questo qui pro quo dialettale, la Pala d’Oro fu salvata, concedendoci il privilegio di poterla ammirare ancora nella sua bellissima “casa” di origine.

RUBRICHE SEI ANNI DI TEDX A TREVISO

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’ultima, un paio di mesi fa, è stata l’edizione numero sei del “TedX” a Treviso.

Anima, mente e cuore - oltre che licenziatario - è Nicolò Rocco.

Brillante e talentuso trentacinquenne di Treviso, diploma al classico “Antonio Canova”, laurea in Scienze politiche a Padova, si è distinto, e non da ieri, sia sul fronte professionale che su quello politico. Un imprenditore, co-fondatore di “GreenGo” società benefit che accompagna le imprese e le organizzazioni nella valorizzazione dei fattori Esg e nella transizione sostenibile. È andato in America nel 2018 per ottenere dalla Fondazione “Ted” il consenso ad esportare a Treviso questo fortunato format di conferenze nato per ispirare e divulgare conoscenza, grazie agli interventi di diciotto minuti massimo di menti brillanti chiamati speaker, locali e internazionali.

La prima volta a Palazzo dei Trecento sono andati in cento. Le ultime tre edizioni tutte sold out: oltre 700 posti

occupati al teatro comunale del capoluogo. E che da evento cittadino è diventato provinciale e regionale.

“Un palco attento alle dinamiche globali, sul quale gli oltre 120 speaker (Elisabetta Dami, creatrice di

“Geronimo Stilton”, tra questi), che si sono avvicendati nel corso delle sette edizioni, hanno anticipato con i loro speach l’agenda sociale e politica, con il comune denominatore dell’innovazione” - spiega Nicolò Rocco.

Ispirare, coinvolgere, divulgare, condividere sono le parole d’ordine del TedX. “Ma prima di tutto ispirare: gli speaker suscitano idee e spronano a cambiare il punto di vista nella vita di tutti i giorni. A questo serve il TedX, a migliorarci come persone”.

Quello dei TedX trevigiani è già un piccolo grande patrimonio, fruibile in rete. Due milioni finora le visualizzazioni dei video condivisi.

Cinquanta volontari, partner che sono diventati sempre di più edizione dopo edizione, una macchina organizzativa che continua a lavorare, magari non tutto il tempo con la stessa intensità ma per tutto l’anno e sapientemente coordinata dalla dolcissima metà di Nicolò, Anna Zenoni. Galeotto il TedX che li ha fatti incontrare e convolare a nozze il 22 giugno scorso.

A tu per tu a cura di Roberto Grigoletto

A sinistra: Nicolò Rocco

DA UN SANTO A UN ALTRO

L

a parrocchiale di Collalbrigo in origine era intitolata ai SS. Dionisio, Rustico e Eleuterio, ma nel corso dei secoli è stata cambiata la dedicazione in San Dionigi Aeropagita, uno dei santi più antichi del cristianesimo, citato negli Atti degli Apostoli e vissuto ad Atene nel I secolo d.C. La chiesa si trova sulla cima del colle della frazione e vi si accede salendo un’ampia scalinata.

Le origini sono sconosciute, abbiamo notizie soltanto a partire dal 1124. La frazione diede il nome all’omonima famiglia, che sin dall’età medievale sedette nelle più alte cariche del comune di Conegliano. Come detto, la prima menzione è del XII secolo, ma sappiamo che la chiesa fu ricostruita nel Cinquecento, come attesta una fonte del 1551 che la cita come filiale della pieve di San Pietro di Feletto.

L’attuale edificio è stato ricostruito nel XIX secolo, precisamente nel 1874 in seguito al terremoto dell’anno prece-

dente che lesionò diverse chiese nella pedemontana. Fu edificata su progetto dell’ing. Tirindelli, che disegnò una severa facciata tripartita da pilastri, coronati da pinnacolarità, con rosone centrale sopra il portale.

Lo spazio interno venne diviso in tre navate in stile classicista, con cupola sovrastante il transetto. Nel primo Novecento Vittorio Casagrande dipinse i pennacchi con i quattro evangelisti, mentre Luigi Salvadoretti decorò le navate laterali. Nell’abside si trova la pala d’altare di Silvio Sanfiori, raffigurante San Dionigi in trono tra i santi Rustico e Eleuterio, la beata Giuliana da Collalto e Sant’Augusta; dipinta nel 1916, raccoglie alcune delle figure religiose più seguite nel territorio ed è una riproduzione di un’originale cinquecentesca di Silvestro Arnosti, artista attivo nel Cenedese tra XVI e XVII secolo.

Il campanile fu costruito nel 1855 su progetto dell’ing. Da Riz.

Autorizzazione Ufficio per l'Arte Sacra e i Beni Culturali Diocesi di Vittorio Veneto n°1253.189/2015

La fede tra le colline a cura di Michele Zanchetta

A sinistra: la chiesa di Collalbrigo

Giovedì 12 dicembre 2024 | 79 Il Quindicinale

RUBRICHE UNA PASSEGGIATA ATTORNO AD UN MULINO DA FIABA

Alla scoperta delle Prealpi a cura di Giovanni Carraro

Giovanni Carraro

Giovanni Carraro

Alla scoperta delle Colline del Prosecco

di Conegliano e Valdobbiadene

Alla scoperta delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene

40 itinerari a piedi, 405 km di sentieri Il Cammino delle Colline del Prosecco nell’area Patrimonio dell’Umanità

S

iamo a un paio di chilometri a nord di Refrontolo, in posizione centrale rispetto alle Colline del Prosecco. Il Molinetto della Croda rappresenta una delle mete più gettonate di tutto lo scenario turistico trevigiano, ma è anche una tappa per magnifiche passeggiate. Tra le varie soluzioni escursionistiche, vi è un anello che si percorre a piedi in poco più di due ore. Si parte dal parcheggio del Molinetto e si cammina in direzione nord su via San Zuanet, compiendo una breve salita ed alcune curve. Da notare, sulla sinistra, la presenza Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene rappresentano un indiscutibile patrimonio di cultura e di bellezze paesaggistiche dove trovano spazio proposte di escursioni a piedi, alcune del tutto inedite, inserite nel

territorio di 29 comuni della Core Zone UNESCO, della Buffer Zone e della Commitment Zone.

Una guida che offre passeggiate adatte a tutti, dalle semplici camminate di pianura tra borghi e città d’arte, agli itinerari più impegnativi e avventurosi sui rilievi maggiori della dorsale collinare.

405 km di sentieri costituiti da 40 percorsi base e 29 varianti, comprendenti il Cammino delle Colline del Prosecco da compiere in quattro tappe giornaliere tra Vidor e Vittorio Veneto.

I singoli itinerari sono minuziosamente descritti e corredati da mappe Tabacco, altimetria, grado di difficoltà, distanza,

georeferenziazione, foto di dettaglio e approfondimenti storici e culturali.

I tracciati GPS sono scaricabili nel sito www.collineconeglianovaldobbiadene.it.

Percorso tratto dal libro “Alla scoperta delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”, di Giovanni Carraro, De Bastiani Editore

E

Grado di difficoltà: escursionistico Punto di partenza e arrivo: Refrontolo, Molinetto della Croda Tempo richiesto: 2h 15m Aumento di quota: m 256 Distanza: km 6,3 Info e dati: www.ibit.ly/5GF47

Il Quindicinale 80 | Giovedì 12 dicembre 2024

di un costone roccioso di conglo- prato, quindi seguiamo una strada merato che presenta un pertugio forestale che sale ripida per tornanti alla base. È la galleria Rosada, una fino a raggiungere il crinale del colle vecchia miniera di carbone fossi- in un punto di osservazione spettale che funzionò da metà Ottocento colare dove sorge il bivacco Marsini fino al secondo dopoguerra come detto popolarmente Casinet de Och molte altre nell’area posta (qui confluisce la varianattorno al Molinetto della te). Continuiamo a salire Croda. Continuiamo sulla sempre sul filo di cresta, strada e, dopo un rettiliquindi ci immettiamo in neo, giungiamo in località un largo sentiero per poi Piote dove alcuni cartelli giungere all’ex agriturismo GPS E INFO indicano il sentiero n.1050B, Mondaresca. Da qui si proche si imbocca svoltando a destra. cede seguendo il cartello “Croda Attraversiamo un ponticello sul tor- del Mus – Pecolon” mantenendoci rente Lierza per poi entrare in un ad ovest del Monte Mondaresca.

Dopo qualche piacevole passaggio nel bosco, incontriamo un uliveto ed in seguito percorriamo una strada cementata che scende ripida tra i vigneti fino ad arrivare in località Vallotai, dove ci immettiamo sulla strada asfaltata che ci riporterà nuovamente al Molinetto della Croda a chiudere il giro.

Variante Bivacco Marsini Poco dopo la partenza, è possibile scegliere una variante più impegnativa che si raccorda con il sentiero principale al Bivacco Marsini.

La traccia inizia poco dopo l’agriturismo Da Muner, all’altezza di un ponte sul torrente Lierza e percorre il ripido e affilato crinale del colle dove è posto il bivacco. Tempo di percorrenza: 20’, distanza: km 0,7.

cultura, arte & spettacolo

PRESEPI ARTISTICI

Fino al 4 febbraio 2025 Refrontolo, Molinetto della Croda Si rinnova l’appuntamento al Molinetto della Croda per ammirare la consueta mostra di presepi artistici con una nuova raccolta di opere del nostro territorio.

“Vi troverete in uno scenario unico che vi coinvolgerà in una atmosfera presepiale senza eguali.”

La mostra interna, giunta alla sua ventisettesima edizione, è visitabile nell’orario di apertura del Molinetto, mentre l’area esterna che è stata allestita con luci a tema è visitabile liberamente.

Orario di apertura: venerdì e sabato: ore 10:30-12:30 e 15:00-18:00, domenica e festivi: ore 10:30-18:30 N.B. Gli orari di apertura potrebbero subire delle variazioni in funzione della disponibilità dei volontari.

Per informazioni ed aggiornamenti: info@ molinettodellacroda.it www.molinettodellacroda.it Tel 0438 978199 oppure 347 2658327

NATALE A COLLALTO

14 e 15 dicembre 2024 Borgo di Collalto, Susegana Mercatino di Natale, intrattenimento, giochi e laboratori per bambini nella Casa di Babbo Natale con gli Elfi. Stand enogastronomici con somministrazione di prodotti tipici come l’escusiva torta Bianca di Collalto, lo zucchero filato e lo spettacolo di bolle di sapone.

Sabato 14 dicembre. 9.30 Apertura mercatino, 10.00 Inaugurazione con le autorità, 14.30 Passeggiata storica con Sergio Soldan. Banda di Susegana con concerto di Natale diffuso, 18.30 Aperitivo sotto la torre con DJ set, 21.00 Chiusura mercatino. Domenica 15 dicembre. 9.00 Apertura mercatino, 10.30 Passeggiata storica con Sergio Soldan, 14.30 Passeggiata storica con Sergio Soldan, 20.00 Chiusura mercatino.

Domenica 22 dicembre. 16.00 Festival Organistico Internazionale di Collalto.

Giovedì 26 dicembre. 14.30/17.00 Presepio Vivente Domenica 29 dicembre. 15.00 Presepe Vivente Info: www.nataleacollalto.it

ABSTRACT

MOSTRA FOTOGRAFICA WILD LIFE XPERIENCE

Fino al 2 febbraio 2025 Conegliano, Palazzo Sarcinelli Presso la Galleria 900 e fino al 2 febbraio è possibile visitare “Wild Life Xeprience Kenya”, una mostra fotografica di Giuseppe Zoppè e Pasquale Viscuso.

Le fotografie sono tratte da 10 giorni di safari fotografico in Kenya.

All’interno della galleria sono esposti settanta fotoquadri naturalistici in grandi dimensioni, stampati su Canvas 100% cotone.

Sarà inoltre visibile anche il documentario di questa esperienza, realizzato da Luca Vecellio, che si è recato in Kenya insieme a Giuseppe e Pasquale.

Durante l’esposizione verranno proposti degli aperitivi con i fotografi in collaborazione con Radio Company.

L’ingresso è libero.

Info: www.wildlifexperience.it

Giovedì 12 dicembre 2024 | 81 Il Quindicinale

RUBRICHE & ANNUNCI BUDINO DI FAGIOLI DI LAMON

In cucina con Armando Zanotto

Ricetta tratta da “Il Veneto che ti fa gola”, di Armando Zanotto, De Bastiani Editore

Ingredienti per 4 persone: 200 g. di fagioli di Lamon, 80 g. di panna, 100 g. di zucchero, 2 tuorli d’uovo, ½ l. di latte, 1 stecca di vaniglia, la scorza di un arancio, 1 piccola stecca di cannella, 1 bicchiere di maraschino, 4 cucchiai di “crema per sottofondo di dolci” (ricetta pag.), 1 pizzico di sale. Per la salsa: 80 g. di cioccolato fondente, ½ bicchiere di latte, ½ bicchierino di rhum.

Preparazione: la sera prima di eseguire la ricetta, mettete i fagioli a bagno nel latte. Mettete in una casseruola il latte, i fagioli precedentemente scolati e sciacquati con l’acqua fredda, 50 g. di zucchero, la scorza d’arancio, la vaniglia, precedentemente punzecchiata con la punta del coltello, il maraschino, la cannella e cuocete a fuoco dolce per circa 1 ora fino a ultimazione di cottura.

Scolate i fagioli e togliete la cannella e

la buccia di arancio. Passateli nel passaverdure con il dischetto più fine e poi frullateli. Mettete il passato di fagioli in un recipiente di vetro e lasciate raffreddare. Nel frattempo montate i tuorli con lo zucchero rimanente e incorporatevi i fagioli e la panna montata. Versate il contenuto negli stampini e metteteli in frigorifero per 2 ore circa. Nel frat-

LA LANTERNA DI DIOGENE

a cura di Nello Della Giustina

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Iconico. Già logorati da espressioni come assolutamente sì o e quant’altro, nel corso dell’estate siamo stati inondati dall’uso dell’aggettivo iconico, poco o per niente usato in precedenza se non in semiotica o in ambito artistico, a indicare identità tra immagine e realtà riprodotta. Diogene si è divertito a raccogliere termini di uso non sempre comune che derivano dal medesimo etimo: iconoclàsta, iconoclastìa (la distruzione delle immagini nella Chiesa d’Oriente nell’ottavo secolo). Gli episodi affrescati delle chiese medievali costituirono per secoli la Bibbia degli illetterati che in tal modo apprendevano la storia dei Santi e della Chiesa. Chi non ha peraltro in casa un’icona della secolare tradizione ortodosso - bizantina? Per finire con iconolatria, l’adorazione delle immagini, che fa venire in mente l’episodio mosaico e l’idolatria.

Dio è rappresentabile? Questione controversa, da sempre dibattuta. Una domanda: se in Occidente fosse stata vietata la riproduzione del sacro attraverso le immagini, avremmo il patrimonio artistico da tutto il mondo invidiato?

Periodico di informazione, cultura e tempo libero Iscritto al n. 480 del registro stampa del tribunale di Treviso il 17/12/1981 e al n. 3086 del registro nazionale della stampa il 24 /04/1991 Editoriale il Quindicinale srl .

Viale della Vittoria, Galleria IV Novembre, 4 - Vittorio Veneto (TV), Contatti: Tel 0438.550265 | E-mail: redazione@ilquindicinale.it Siti internet: www.oggitreviso.it | www.ilquindicinale.it Direttore responsabile Emanuela Da Ros Stampa Grafiche De Bastiani snc. Via Marco Polo, 14 - Godega S. Urbano (TV) Abbonamenti e pubblicità Telefono: 0438.550265 Via internet: www.ilquindicinale.it Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Iscrizione al R.O.C. (Registro degli Operatori di Comunicazione) N 016571

Il Quindicinale 82 | Giovedì 12 dicembre 2024

tempo preparate la salsa di cioccolato, sciogliendo il cioccolato fino ad ottenere una giusta densità; infine lasciatelo raffreddare. Togliete il semifreddo dagli stampini e adagiatelo sui piatti, che guarnirete con la salsa di cioccolato e la base di crema.

Portate in tavola quando il budino ha raggiunto la temperatura giusta.

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