

La guida è un elaborato di approfondimento al quaderno operativo e si rivolge esclusivamente agli operatori: logopedisti e insegnanti. Offre informazioni dettagliate sull’uso e sulle dinamiche che si articolano nelle diverse proposte operative e sui possibili obiettivi che le sottendono. Viene spiegato perché e come è stato progettato “In viaggio con Elena”, fornendo numerosi esempi con immagini estrapolate dal libro, per mostrare come poterlo utilizzare.
Dopo la presentazione si delinea la descrizione di come il libro è stato organizzato, vengono analizzati i fonemi nelle loro caratteristiche, dimostrando la scelta e lo scopo delle immagini del suono (definite immagini bucco-fonatorie), e si offrono anche spunti operativi che ognuno può approfondire e modificare, in modo da personalizzare sia l’uso che gli obiettivi del testo.
Nota sull’autrice
Giuseppina Gosciu è logopedista presso l’Istituto psico-medico-pedagogico “Centro Method”, struttura sanitaria di Perignano di Lari (Pisa), accreditata dalla regione Toscana. Svolge attività clinica e formativa sui disturbi del linguaggio e dell’apprendimento. Ha pubblicato diversi testi relativi alle competenze linguistiche approfondendo gli aspetti fonologici, tra cui “I suoni delle parole”, “Il paese dei suoni”, ”La città delle parole” (Edizioni Baraldi). Ha collaborato alla stesura della collana “L’insegnante specializzato”, con il volume “L’educazione linguistica”, e alla Guida didattica “Linea inclusiva” (Editrice Tresei Scuola), per la prevenzione e la riduzione delle difficoltà degli alunni.
Autrice: Giuseppina Gosciu
Redazione: Federica Goffi e Chiara Mammarella
Illustrazioni: Cecilia Tamburini, iStockphoto
Progetto grafico e copertina: Claudio Magrini e Valentina Ottaviani
Impaginazione: Claudio Magrini e Chiara Mammarella
ISBN 979-125573124-5
Editrice Tresei Scuola Via Meucci, 1 60020 Camerata Picena (AN) Tel. 071/946210 - 071/946378
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“In viaggio con Elena”, composto da una breve guida e dal quaderno operativo, nasce dall’esigenza di consolidare le competenze fonetico-fonologiche e stimolare la consapevolezza articolatoria e metafonologica. Quest’ultima è un prerequisito dell’alfabetizzazione e le proposte operative del testo sono state elaborate proprio per incrementare la capacità di analisi fonologica dei bambini via via che questi diventano più competenti. La struttura delle schede operative è rivolta alla discriminazione e identificazione dei fonemi, curando l’impostazione articolatoria dei singoli suoni e soprattutto la fase di generalizzazione delle competenze fonetico-fonologiche in via di acquisizione.
Lo scopo è quello di mettere in atto un training percettivo-motorio e cognitivo-linguistico attraverso l’uso sistematico, e per certi versi anche creativo, di molte immagini rappresentative del suono nella parola, tenendo presente che i suoni che noi pronunciamo variano in continuazione sulla base delle intrinseche caratteristiche vocali, ma anche in rapporto alla posizione che occupano nelle parole.
La scelta di questo percorso operativo nasce dal fatto che il bambino deve non solo riuscire ad elaborare quei suoni che già sa produrre, ma anche imparare a organizzarli e a usarli secondo precise regole linguistiche.
L’aspetto grafico non è stato sottovalutato e i diversi fonemi vengono infatti affiancati sin dall’inizio ai corrispettivi grafemi. Ho pensato di presentarli in modo divertente, come dei veri e propri personaggi, per far emergere le caratteristiche che li contraddistinguono e agevolare così il bambino nell’acquisire il processo di categorizzazione fono-grafica.
La componente fonica è dunque prevalente ma non esclusiva, infatti le immagini si alternano con le parole. Il suono e il segno grafico vengono gradualmente consolidati contemporaneamente, interscambiandosi nelle diverse proposte operative di assimilazione, discriminazione e generalizzazione delle competenze fonologiche. Il rinforzo e il consolidamento fono-fonologico si delineano in modo costante e progressivo attraverso proposte operative impostate anche sull’ampliamento lessicale e su una migliore definizione delle abilità metafonologiche: questo si è rilevato particolarmente efficace perché coinvolge il bambino nel riflettere sui diversi aspetti linguistici e sulle funzioni cognitive del linguaggio.
Inoltre, per proseguire l’allenamento pneumo-fono-articolatorio e il consolidamento dei fonemi/grafemi, si sono creati numerosi spunti coinvolgenti e interessanti che possono essere condivisi e approfonditi anche in altri contesti.
Le proposte operative presentate in questo libro sono state estrapolate dalle mie sedute logopediche e la loro efficacia è stata verificata personalmente con i bambini, che spesso hanno persino contribuito alla loro creazione.
Il testo può essere proposto già dall’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia, ma si rivela efficace in tutte quelle situazioni di difficoltà linguistiche, in particolare nei ritardi fonologici, nei disturbi di linguaggio e soprattutto come elemento di rinforzo nell’acquisizione delle competenze della letto-scrittura.
Altresì può essere di supporto in tutti gli interventi di recupero da parte degli specialisti del linguaggio, poiché offre un vasto materiale operativo dal quale prendere spunto.
Questo testo è una sorta di guida che illustra il percorso presentato nel quaderno operativo, mirato a guidare la conoscenza e l’uso dei fonemi e dei relativi grafemi attraverso un ipotetico viaggio di una bambina di nome Elena. Il viaggio diventa via via un percorso reale, che introduce quello fono-fonologico.
I grafemi vocalici e consonantici sono rappresentati come personaggi, resi simpatici da caratteristiche fisiche che ne richiamano la forma e ne favoriscono il riconoscimento.
Accanto ad ogni grafema, viene descritto il fonema corrispondente e illustrato con l’immagine bucco-fonatoria.
L’immagine mette in evidenza la posizione degli organi buccali e l’aspetto fonatorio, talvolta sottolineato anche dalla posizione della mano che percepisce sia la fuoriuscita dell’aria che la vibrazione.
Il processo pneumo-fono-articolatorio viene brevemente descritto per rendere chiaro e agevole il percorso motorio.
Ogni grafema/fonema è preceduto da un disegno che rappresenta una frase le cui parole iniziano proprio con quel suono, con l’obiettivo di attivare l’attenzione su di esso.
Inoltre, il fonema viene ulteriormente rinforzato con un altro disegno che ne rappresenta il suono onomatopeico (per esempio il bambino che batte la mano sul tavolo e dice “TA TA TA!”), invitando il lettore a fare lo stesso per memorizzare la conoscenza sonora.
Ogni grafema/fonema viene ulteriormente consolidato con una serie di attività metafonologiche che conducono al riconoscimento dei segni e dei suoni all’interno delle parole, seguendo un percorso volto all’accesso e all’ampliamento lessicale.
I bambini si divertono a svolgere le attività perché rappresentano aspetti della loro vita e si riconoscono nelle richieste operative, per esempio: “Cerchiamo il suono A nei nostri nomi”, oppure “Quali animali hanno il nome che inizia con P?”.
Le diverse attività allenano le competenze foniche e grafiche contemporaneamente, singolarmente e talvolta in modo alternato per analizzare i suoni e i segni in tutte le loro caratteristiche e permettere al bambino di diventare sempre più abile e sicuro.
Prima vengono presentate le vocali e poi le consonanti. Queste si susseguono secondo un ordine prestabilito in modo che due suoni simili non siano mai vicini, dato che ciò potrebbe determinare una difficoltà di discriminazione. Questo aspetto rappresenta un elemento da tenere in considerazione quando si propongono i vari fonemi, infatti il bambino sa distinguerne due simili solo dopo che li ha consolidati singolarmente.
Seguono i suoni ponte e quindi i trigrammi.
Elena è presente in tutte le pagine del testo, è posizionata in alto e segue una “strada” che rappresenta il percorso del suo viaggio.
Si tratta di una figura importante, che accompagna il bambino e lo incuriosisce. A lei possiamo fare riferimento tutte le volte che vogliamo coinvolgerlo maggiormente, quando appare più passivo o in difficoltà. Ho sperimentato direttamente l’efficacia di un elemento trainante per stimolare l’attenzione dei bambini e la loro collaborazione; talvolta, infatti, sono loro stessi a crearsi un personaggio immaginario che li affianca facendoli sentire più sicuri.
I suoni della nostra lingua che vengono analizzati nel testo sono i seguenti:
-B-C-D-E-F-G-H-I-L-M-N-O-P-R-S-T-U-V-Z
Nella pronuncia le vocali si distinguono abbastanza facilmente, ma per le consonanti non avviene lo stesso.
Se analizziamo ogni consonante, ci accorgiamo che tra loro condividono diverse caratteristiche, creando non poche confusioni.
I fonemi P e B, per esempio, sono entrambi bilabiali e nella pronuncia appaiono quasi del tutto identici: le labbra si chiudono come per dare un bacio e l’aria fuoriesce con una spinta nella rima labiale; questo si nota chiaramente se osserviamo la postura delle labbra di chi le pronuncia. Eppure i due fonemi sono diversi perché uno – il fonema P – è sordo, nel senso che si percepisce anche senza suono (verifichiamolo pronunciando “PPPP”, senza far uscire la voce e vedremo che il suono esiste ma è chiaramente sordo). Il fonema B, invece, è sonoro e per percepirlo dobbiamo necessariamente far vibrare le corde vocali (verifichiamo anche questa modalità, ponendo una mano sulla gola per rilevare la sonorizzazione).
Ebbene queste differenze sono spesso trascurate ma, come ho già spiegato, rappresentano un elemento di identificazione estremamente importante per il bambino che impara a leggere e a scrivere. Comprenderle è determinante anche per imparare a parlare bene, quindi si tratta di un aspetto fondamentale in particolar modo per coloro che hanno difficoltà nel linguaggio.
Ho fatto una riflessione sui fonemi e B, ma lo stesso accade per tutti gli altri suoni che possono essere facilmen te confusi: ricordiamo che le differenze riguardano anche altri aspetti oltre allla sonorizzazione, per esempio la posizione della lingua e la sua funzionalità.
I suoni simili, così vengono denominati quando si differenziano per caratteristiche minime ma importanti, includono tutte le consonanti; noi, per semplificare la discri minazione, ne osserveremo due per volta.
F V S SORDA Z SORDA S SONORA Z SONORA SCI CI GI