QUIZ INVALSI - Italiano 2

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INVA L S I QUIZ

• PROVA UFFICIALE GUIDATA e altre inedite da svolgere in autonomia, con AUTOVALUTAZIONE

• ULTIMA PROVA UFFICIALE come verifica finale

QUIZ INVALSI - ITALIANO 2

Gli eserciziari QUIZ INVALSI contengono un ricco percorso (128 pagine!) per prepararsi con graduale autonomia alle prove nazionali di italiano e matematica, previste per le classi seconda e quinta della Scuola Primaria, e di inglese (classe quinta).

Ogni testo di italiano è così strutturato:

• una prova ufficiale guidata ;

• prove inedite da svolgere in autonomia (comprese quelle di lettura per la classe seconda) con autovalutazione ; le prove di italiano sono distinte in base agli argomenti dei testi su cui esercitarsi (un testo narrativo per classe seconda, e due testi, uno narrativo e un altro argomentativo, per la classe quinta; a seguire, gli esercizi di grammatica), indicati in alto, in ogni pagina, da specifiche icone, come ad esempio:

AMICIZIA E AVVENTURA

FAMIGLIA

ED EMOZIONI

E TANTI ALTRI ARGOMENTI...

RIFLESSIONE SULLA LINGIUA

In questo volume, a pag. 62 è presente un indice ragionato in base al quale il bambino può scegliere la prova su cui esercitarsi e barrare quelle già completate.

La tabella di autovalutazione , alla fine di ogni prova, è strutturata come un istogramma, con le risposte corrette da colorare , in modo che al bambino sia ben visibile il livello della sua preparazione ; • in fondo al libro, è riportata una prova ufficiale come verifica finale .

Ideatrice del testo: Federica Goffi

Redazione: Federica Goffi, Chiara Mammarella

Progetto grafico: Federica Goffi, Claudio Magrini

Copertina: Federica Goffi, Claudio Magrini

Impaginazione: Federica Goffi, Claudio Magrini

Illustrazioni: Istock photo

Editrice Tresei Scuola Via Meucci, 1 60020 Camerata Picena (AN) Tel. 071/946210 - Fax 071/9470951

www.tresei.com

c Tutti i diritti sono riservati

INDICE INDICE

PER ORIENTARSI

ISTRUZIONI - PROVA DI LETTURA

Prova di lettura ufficiale guidata

Prova di lettura n. 1

Prova di lettura n. 1 - AUTOVALUTAZIONE

Prova di lettura n. 2

Prova n. 2 - AUTOVALUTAZIONE

Prova di lettura n. 3

Prova n. 3 - AUTOVALUTAZIONE

Prova di lettura n. 4

Prova n. 4 - AUTOVALUTAZIONE

Prova di lettura n. 5

Prova n. 5 - AUTOVALUTAZIONE

Prova di lettura n. 6

Prova n. 6 - AUTOVALUTAZIONE

Prova di lettura ufficiale

Prova di lettura ufficiale - AUTOVALUTAZIONE

ISTRUZIONI - PROVA DI ITALIANO

Prova ufficiale guidata

INDICE DELLE PROVE PER ARGOMENTI

Prova n. 1

Prova n. 1 - AUTOVALUTAZIONE

Prova n. 2

Prova n. 2 - AUTOVALUTAZIONE

Prova n. 3

Prova n. 3 - AUTOVALUTAZIONE

Prova n. 4

Prova n. 4 - AUTOVALUTAZIONE

Prova n. 5

Prova n. 5 - AUTOVALUTAZIONE

Prova n. 6

Prova n. 6 - AUTOVALUTAZIONE

Prova ufficiale

PER ORIENTARSI!

ALLE PAGINE SEGUENTI,

TROVERAI LE ISTRUZIONI PER SVOLGERE

LA PROVA INVALSI DI LETTURA.

POI SONO PRESENTI:

- UNA PROVA DI LETTURA UFFICIALE GUIDATA;

- DIVERSE PROVE DI LETTURA CON CUI

ESERCITARTI IN AUTONOMIA;

- UNA PROVA UFFICIALE DI LETTURA COME

VERIFICA FINALE.

SUBITO DOPO, TROVERAI LE ISTRUZIONI

PER SVOLGERE LA PROVA INVALSI DI ITALIANO.

POI SONO PRESENTI:

- UNA PROVA UFFICIALE DI ITALIANO GUIDATA; - DIVERSE PROVE DI ITALIANO CON CUI

ESERCITARTI IN AUTONOMIA; - UNA PROVA UFFICIALE DI ITALIANO COME

VERIFICA FINALE.

BUON LAVORO!

In questa prova dovrai leggere delle parole e scegliere la figura corrispondente fra quattro disegni.

Per scegliere la figura metti una croce sopra il disegno giusto come nell’esempio 1:

1. Banana Esempio 1

Adesso fai tu l’esempio 2:

2. Orsacchiotto Esempio 2

Nella prova vera e propria avrai due minuti a disposizione: cerca di fare più presto che puoi*.

*Adatt. dalle istruzioni della prova nazionale di lettura, classe seconda

AIUTO!

• Ogni parola scritta nella tabella è rappresentata da un’immagine a lato. Esempio: 1. TUTA: di cosa si tratta? È un animale, una cosa o una persona?

• Cerca di immaginare il disegno corrispondente e ritrovalo velocemente tra quelli indicati, barrandolo con una X. Per verificare la correttezza delle risposte, scrivi velocemente la parola corrispondente a ogni disegno.

10:03 Pagina 2 Sono uguali a quelle scritte in tabella? SÌ NO

• Ecco un’altra strategia con cui esercitarti! Collega ogni parola al disegno corrispondente, poi ritrovalo velocemente nella tabella.

• Continua con le parole alle pagine seguenti, ritrovando velocemente i disegni corrispondenti.

21Pavone

22La�ne

23Camino

24Serpente

25Lampone

26Pirata

27Gorilla

28Vestaglia

29Ciondolo

30S琀vale

31Calendario

32Pannolino

33Aquilone

34Fazzole琀o

35Cameriere

36Pata琀ne

37Insalata

38Marinaio

39Ven琀latore

40Fenico琀ero

AUTOVALUTAZIONE

Ora osserva le tabelle e rispondi: - hai risposto correttamente alla maggior parte dei quesiti? SÌ NO - quanti punti hai totalizzato sul totale? /40 - come hai trovato questa prova? Barra la faccina corrispondente.

AUTOVALUTAZIONE

Ora osserva le tabelle e rispondi: - hai risposto correttamente alla maggior parte dei quesiti? SÌ NO - quanti punti hai totalizzato sul totale? /40 - come hai trovato questa prova? Barra la faccina corrispondente.

AUTOVALUTAZIONE

Ora osserva le tabelle e rispondi: - hai risposto correttamente alla maggior parte dei quesiti? SÌ NO - quanti punti hai totalizzato sul totale? /40 - come hai trovato questa prova? Barra la faccina corrispondente.

AUTOVALUTAZIONE

Ora osserva le tabelle e rispondi: - hai risposto correttamente alla maggior parte dei quesiti? SÌ NO - quanti punti hai totalizzato sul totale? /40 - come hai trovato questa prova? Barra la faccina corrispondente.

AUTOVALUTAZIONE

Ora osserva le tabelle e rispondi: - hai risposto correttamente alla maggior parte dei quesiti? SÌ NO - quanti punti hai totalizzato sul totale? /40 - come hai trovato questa prova? Barra la faccina corrispondente.

AUTOVALUTAZIONE

Ora osserva le tabelle e rispondi: - hai risposto correttamente alla maggior parte dei quesiti? SÌ NO - quanti punti hai totalizzato sul totale? /40 - come hai trovato questa prova? Barra la faccina corrispondente.

Rosa
Giacca
Forno
Ponte
Casco
Cuore
Bussola
Cicogna

11Furgone

12Ciambella

13Rondine

14Fragola

15Caverna

16Sacche琀o

17Tra琀ore

18Zanzara

19Cerbia琀o

20Bisco琀o

21Lanterna

22Mulino

23Criceto

24Limone

25Forbici

26Zucchina

27Medico

28Pagina

29Spazzola

30Foresta

31Girasole

32Fotografo

33Ombrellone

34Quadrifoglio

35Orecchino

36Motorino

37Pescatore

38Ambulanza

39Dinosauro

40Frigorifero

AUTOVALUTAZIONE

Ora osserva le tabelle e rispondi: - hai risposto correttamente alla maggior parte dei quesiti? SÌ NO - quanti punti hai totalizzato sul totale? /40 - come hai trovato questa prova? Barra la faccina corrispondente.

ISTRUZIONI - PROVA DI ITALIANO

La prova è composta da due parti: nella prima troverai un racconto e nella seconda degli esercizi.

Nella prima parte dovrai leggere il racconto e poi rispondere alle domande che troverai subito dopo. Per ogni domanda ci sono quattro risposte, ma una sola è quella giusta. Prima di ogni risposta c’è un quadratino con una lettera dell’alfabeto: A, B, C, D. Per rispondere, devi mettere una crocetta nel quadratino accanto alla risposta (una sola) che ritieni giusta, come nell’esempio 1.

Esempio 1

Quale giorno viene prima del giovedì?

A. Lunedì

B. Martedì

C. Mercoledì

D. Giovedì Esempio 2

Se ti accorgi di aver sbagliato, puoi correggere: devi scrivere NO vicino alla risposta sbagliata e mettere una crocetta nel quadratino accanto alla risposta che ritieni giusta, come nell’esempio 2.

Quale giorno viene dopo il lunedì?

A. Martedì

B. Mercoledì

D. Sabato NO

C. Domenica

Alcune domande sono un po’ diverse e per rispondere devi mettere una crocetta per ogni riga, come nell’esempio 3:

Esempio 3

Quale giorno viene dopo il lunedì?

Metti una crocetta per ogni riga.

a. Il martedì viene dopo il lunedì

b. La domenica viene dopo il lunedì

SÌ NO

Dopo le domande sul racconto troverai degli esercizi. Le domande e gli esempi ti diranno cosa fare.

Per fare una prova, ora rispondi a questa domanda.

Quanti sono i mesi dell’anno?

A. 4

B. 10

C. 12

D. 14

Per rispondere alle domande della prova ufficiale avrai a disposizione 45 minuti*.

*Adatt. dalle istruzioni della prova nazionale di italiano, classe seconda

Data:

COME EBBE ORIGINE L’ARCOBALENO

In un piccolo villaggio vivevano due streghe gemelle, Anna e Berta, uguali come due gocce d’acqua.

L’unica differenza tra loro era che Anna amava la pioggia, mentre Berta avrebbe voluto che splendesse sempre il sole.

Al mattino, quando si svegliava, Anna teneva gli occhi chiusi per sentire meglio. E quando udiva un gocciolio regolare sul tetto, balzava giù dal letto lanciando un grido di gioia e correva fuori.

Berta invece si tirava la coperta sulla testa, indispettita, decisa a starsene tutto il giorno a letto. Al mattino, quando si svegliava, Berta apriva gli occhi con cautela. E quando scorgeva i primi raggi di sole in giardino, balzava giù dal letto lanciando un grido di gioia e correva fuori.

Anna invece si tirava la coperta sulla testa, indispettita, decisa a starsene tutto il giorno a letto.

Le streghe gemelle avevano studiato a fondo le arte magiche: Anna la stregoneria della pioggia, Berta la stregoneria del sole.

Un venerdì era una giornata di sole e Anna, come sempre, era di cattivo umore. Seduta in camera sua, fissava il pavimento, incollerita.

Poi d’un tratto le venne un’idea. «Io sono una strega della pioggia!» gridò. «Quello stupido sole ha finito di irritarmi!»

Andò in cucina, riempì d’acqua il pentolone e lo mise sul fuoco. Quando l’acqua bollì facendo salire al soffitto il bianco vapore, Anna pronunciò la formula magica della pioggia: «Nubi scure, vento e tempesta, pioggia cadi sulla testa».

Non appena la strega Anna ebbe pronunciato la formula magica, il cielo si oscurò e cominciarono a cadere grosse gocce di pioggia.

Berta entrò in cucina, vide il pentolone fumante sul fuoco e capì.

«Se vuoi la guerra, guerra avrai» disse e tolse il pentolone dal fuoco.

Poi si infilò in camera sua sbattendo la porta alle sue spalle. Prese la clessidra dallo scaffale e quando la sabbia fine iniziò a scorrere, pronunciò la formula magica del sole: «Grandi e piccoli, dotti e ignoranti, sole scalda tutti quanti».

Non appena la strega Berta ebbe pronunciato la formula magica, la pioggia cessò. Anna corse in casa in fretta e furia e, schiumante di rabbia, spalancò la porta della stanza di Berta. «Se vuoi la guerra, guerra avrai» strillò.

Ma Berta non si mosse dalla finestra.

«Guarda laggiù, Anna!» mormorò puntando il dito verso l’esterno.

All’orizzonte, dove il cielo e la terra s’incontravano, si stagliava un arco multicolore. Era così bello e splendente che le due streghe dimenticarono la loro lite.

«È un arco di sole» sussurrò Berta.

«O un arco di pioggia» mormorò Anna.

«L’abbiamo fatto apparire noi» sussurrò Berta. «Si forma quando cade la pioggia e splende il sole contemporaneamente».

«Che bello» mormorò Anna. «Dovremmo farlo apparire più spesso». Berta annuì.

Poi rimasero a lungo alla finestra, mano nella mano, a fissare l’arcobaleno, incantate.

(Testo tratto e adattato da: J. Richter, La storia di Robert dai calzini rossi che si innamorò della strega, illustrazioni di J. Mühle, trad. it. A. Peroni, Salani Editore, Milano, 2015.)

L’inizio del racconto dà alcune informazioni su Anna e Berta che permettono di rispondere alle domande che seguono.

A1 Chi ama il sole?

A. Anna.

B. Berta.

C. Tutte e due.

D. Nessuna delle due.

A2 Chi ama la pioggia?

A. Anna.

B. Berta.

C. Tutte e due.

D. Nessuna delle due.

A3 Chi ha studiato le arti magiche?

A. Anna.

B. Berta.

C. Tutte e due.

D. Nessuna delle due.

TI AIUTO!

• Rileggi questo pezzetto di testo e le parti sottolineate.

Troverai l’informazione che ti serve per rispondere ai quesiti A1 e A2. L’unica differenza tra loro era che Anna amava la pioggia, mentre Berta avrebbe voluto che splendesse sempre il sole.

TI AIUTO!

• Rileggi questo pezzetto di testo e le parti sottolineate.

Troverai l’informazione che ti serve per rispondere al quesito A3. Le streghe gemelle avevano studiato a fondo le arti magiche: Anna la stregoneria della pioggia, Berta la stregoneria del sole.

A4 Il testo dice che Anna e Berta sono “uguali come due gocce d’acqua”. Che cosa si vuole dire con questa espressione?

A. Anna e Berta sono così piccole che sembrano delle gocce d’acqua.

B. Anna e Berta si somigliano così tanto che è difficile distinguerle.

C. Anna e Berta si muovono così veloci che sembrano gocce di pioggia.

D. Anna e Berta hanno la pelle così chiara che sembra trasparente.

TI AIUTO!

• Rileggi questo pezzetto di testo e le parti sottolineate. Rispondi alle domande che seguono e poi al quesito A4.

In un piccolo villaggio vivevano due streghe gemelle, Anna e Berta, uguali come due gocce d’acqua. L’unica differenza tra loro era che Anna amava la pioggia, mentre Berta avrebbe voluto che splendesse sempre il sole.

• Si dice che Anna e Berta sono piccole? Veloci? Hanno la pelle chiara?

SÌ NO SÌ NO

SÌ NO Le gemelle sono uguali? SÌ NO

A5 “Al mattino, quando si svegliava, Anna teneva gli occhi chiusi per sentire meglio”. Che cosa vuole sentire meglio Anna?

A. Vuole sentire se fuori c’è il rumore della pioggia.

B. Vuole sentire se qualcuno si muove in casa.

C. Vuole sentire se Berta sta facendo un incantesimo.

D. Vuole sentire se qualcuno gioca in giardino.

TI AIUTO!

• Rileggi questo pezzetto di testo e le parti sottolineate. Rispondi alla domanda che segue e poi al quesito A5

E quando udiva un gocciolio regolare sul tetto, balzava giù dal letto lanciando un grido di gioia e correva fuori.

• A quale rumore ti fanno pensare le parole sottolineate?

A6 “Berta invece si tirava la coperta sulla testa, indispettita, decisa a starsene tutto il giorno a letto”. In base al testo, che cosa può pensare Berta quando si tira indispettita la coperta sulla testa?

A.

Sono stanca, non ho la forza di alzarmi

B.

Sono stufa, voglio fare un dispetto ad Anna

C. Sono sfortunata, Anna è la mia peggiore nemica

D. Sono arrabbiata, non sopporto questo tempo

TI AIUTO!

• Rileggi questo pezzetto di testo e le parti sottolineate. Rispondi alla domanda che segue e poi al quesito A6

Al mattino, quando si svegliava, Berta apriva gli occhi con cautela.

E quando scorgeva i primi raggi di sole in giardino, balzava giù dal letto lanciando un grido di gioia e correva fuori.

• Che cos’è che faceva gridare di gioia Berta?

Ascoltare la pioggia. Vedere il sole.

• Quindi che cos’è che non fa alzare Berta dal letto? Anna. Il brutto tempo. La stanchezza.

A7 Nel racconto si dice che Anna aveva studiato la “stregoneria della pioggia” e Berta “la stregoneria del sole”. Che cosa avevano imparato le due sorelle?

A. Avevano imparato a far cambiare le stagioni.

B. Avevano imparato una a far piovere e l’altra a far brillare il sole.

C. Avevano imparato a trasformare le cose in acqua e in luce.

D. Avevano imparato una a essere felice d’inverno e l’altra d’estate.

TI AIUTO!

• Rispondi alla domanda che segue e poi al quesito A7.

Il passaggio dal sole alla pioggia, e viceversa, a cosa ti fa pensare?

Al cambiamento del tempo meteorologico.

Al cambiamento delle stagioni.

Alla trasformazione della materia di cui sono fatte le cose.

Al cambiamento delle emozioni in base alle stagioni.

A8 Nel testo si dice che “Un venerdì era una giornata di sole e Anna, come sempre, era di cattivo umore”. Che cosa puoi aggiungere a questa frase per renderla più chiara?

Un venerdì era una giornata di sole…

A. … e Anna, come sempre quando era venerdì, era di cattivo umore.

B. … e Anna, come sempre quando non sapeva cosa fare, era di cattivo umore.

C. … e Anna, come sempre quando c’era il sole, era di cattivo umore.

D. … e Anna, come sempre quando era con sua sorella, era di cattivo umore.

TI AIUTO!

• Completa la frase scrivendo la parola giusta tra le seguenti, poi rispondi alla domanda che segue e al quesito A8

la pioggia - il sole - il venerdì - sua sorella

Anna amava e non sopportava .

• Che cos’è che fa sentire di cattivo umore?

Una cosa che si ama. Una cosa che non si sopporta.

A9 Nel testo si dice “Poi d’un tratto” ad Anna “venne un’idea. «Io sono una strega della pioggia!» gridò. «Quello stupido sole ha finito di irritarmi!»”.

Quale idea viene ad Anna?

A. L’idea di smettere di essere irritata.

B. L’idea di chiudersi in casa per non vedere il sole.

C. L’idea di andare a giocare per distrarsi.

D. L’idea di fare piovere con un incantesimo.

TI AIUTO!

• Rispondi alla domanda che segue e poi al quesito A9.

• Quale azione è possibile solo ad una strega?

Giocare per distrarsi. Smettere di arrabbiarsi. Rinchiudersi in casa. Fare un incantesimo.

A10 Nel testo qui a fianco si dice “Berta entrò in cucina, vide il pentolone fumante sul fuoco e capì”.

Non appena la strega Anna ebbe pronunciato la formula magica, il cielo si oscurò e cominciarono a cadere grosse gocce di pioggia. Berta entrò in cucina, vide il pentolone fumante sul fuoco e capì . «Se vuoi la guerra, guerra avrai» disse e tolse il pentolone dal fuoco. Che cosa capisce Berta quando vede il pentolone sul fuoco?

A. Capisce che l’acqua bolle da molto tempo.

B. Capisce che le nuvole fuori sono provocate dal vapore del pentolone.

C. Capisce che è stato un incantesimo di Anna a provocare la pioggia.

D. Capisce che Anna ha sbagliato formula magica.

TI AIUTO!

• Completa il testo seguente inserendo le parole giuste, poi rispondi al quesito A10.

far bollire l’acqua - la formula magica - la pioggia le nuvole - fare l’incantesimo - la giusta formula magica

Il pentolone era servito ad Anna per con cui far arrivare .

A11 Nell’ultima parte del racconto l’arcobaleno viene chiamato in altri tre modi. Uno è “arco multicolore”. Cerca gli altri due modi in cui si parla dell’arcobaleno e scrivili sotto.

TI AIUTO!

• Rileggi questo pezzetto di testo e le parti sottolineate, poi rispondi alla domanda e ai quesiti A11 e A12.

«È un arco di sole» sussurrò Berta.

«O un arco di pioggia» mormorò Anna.

... «Si forma quando cade la pioggia e splende il sole contemporaneamente».

• La parola “contemporaneamente” si usa per indicare due eventi che si verificano...

... uno dopo l’altro nello stesso momento

A12 Alla fine del racconto appare l’arcobaleno. Perché appare?

A. Perché nello stesso momento piove e c’è il sole.

B. Perché il sole al tramonto si nasconde dietro una nuvola.

C. Perché il sole scompare quando smette di piovere.

D. Perché le nuvole sono chiare e c’è molta luce nel cielo.

A13 Nel racconto si dice che tra le due sorelle gemelle l’unica differenza è che una ama la pioggia e l’altra il sole. Se pensiamo a quello che vivono le due sorelle in tutto il racconto, che cosa possiamo dire di questa differenza?

Metti una crocetta per ogni riga. VERO FALSO

a.

È una differenza che non crea problemi

b. È una differenza solo per gioco

c.

d.

È una differenza che rischia di fare litigare

È una differenza che alla fine fa nascere qualcosa di bello

TI AIUTO!

• Rileggi le parti di testo riportate nei riquadri, poi rispondi alla domanda e al quesito A13.

Berta invece si tirava la coperta sulla testa, indispettita.

Anna, come sempre, era di cattivo umore.

«Se vuoi la guerra, guerra avrai».

«Che bello» «Dovremmo farlo apparire più spesso».

• Queste parti di testo a cosa ti fanno pensare?

A un gioco.

A dei litigi.

A dei problemi.

A un lieto fine.

A14 In base al testo, che cosa hanno imparato Anna e Berta alla fine di quel venerdì?

A. Che grazie allo studio si può trovare la soluzione a un problema.

B. Che anche se il tempo fuori non è quello che si vorrebbe, bisogna accontentarsi.

C. Che anche se si è diversi, unendo le proprie forze, si può raggiungere un risultato migliore.

D. Che per ottenere quello che si vuole è necessario essere determinati e rimanere della propria idea.

TI AIUTO!

• Rispondi alle domande che seguono e poi al quesito A14.

- Qual è la principale differenza tra Anna e Berta?

- Entrambe, all’inizio, erano disposte ad accontentarsi del tempo meteorologico che a loro NON piaceva? SÌ NO

- Perché “l’arco multicolore” che hanno creato mette d’accordo entrambe?

ESERCIZI

B1 Collega con una freccia ogni parola che trovi sulla sinistra alle caratteristiche adatte, espresse nei gruppi da 1 a 6.

Guarda l’esempio e poi associa le altre parole ai rispettivi gruppi.

Esempio

una zampa

un giardino

un racconto

un cielo

uno sguardo

un animale

Gruppo 1

lunga, unghiata, robusta, anteriore, larga

Gruppo 2

dolce, affettuoso, tagliente, sincero, sorridente

Gruppo 3

domestico, marino, notturno, selvatico, migratore

Gruppo 4

fiorito, verde, profumato, botanico, pubblico

Gruppo 5

interessante, vero, originale, fantastico, spaventoso

Gruppo 6

azzurro, nuvoloso, sereno, stellato, notturno

TI AIUTO!

• Rispondi alle domande che seguono, poi svolgi il quesito B1.

- Le parole elencate nella colonna di sinistra sono... ... nomi. ... qualità.

- Le parole elencate nella colonna di destra sono... ... nomi. ... qualità.

- Le qualità...

... devono specificare caratteristiche del nome che accompagnano? SÌ NO

... devono concordare nel genere (maschile o femminile) e nel numero (singolare o plurale) del nome che accompagnano? SÌ NO

B2 Per ogni parola scritta nella colonna A, trova la parola che ha il significato contrario nella colonna B e scrivi il numero corrispondente accanto alla parola della colonna A. Guarda l’esempio e poi continua tu.

COLONNA A

Es.: felice 3

a) comune

b) primo

c) acceso

d) luminoso

e) agitato

f) caldo

g) generoso

h) coraggioso

TI AIUTO!

COLONNA B

1. buio

2. calmo

3. triste

4. freddo 5. ultimo

6. avaro

7. pauroso

8. raro

9. spento

• Esegui gli esercizi che seguono, poi svolgi il quesito B2.

- Per ogni coppia, stabilisci se sono sinonimi o contrari. - Ora, per ogni qualità, scrivi tu un contrario.

divertito - annoiato

SINONIMI CONTRARI

SINONIMI CONTRARI

allegro - felice lungo - corto snello - magro chiusostrettodurofacile -

SINONIMI CONTRARI

SINONIMI CONTRARI

ORA SEI PRONTO PER ESERCITARTI SENZA AIUTO!

SCEGLI L’ORDINE DELLE PROVE DA SVOLGERE IN BASE

ALLE TUE PREFERENZE! VAI ALLA PAGINA SEGUENTE!

CON QUALE PROVA VUOI INIZIARE?

Scegli l’argomento del testo della prova INVALSI su cui ti eserciterai! (Puoi seguire l’ordine proposto o quello che più ti piace. Ricordati di barrare con una X le prove che hai già svolto!)

VIAGGI E AVVENTURA

pag. 63 - PROVA N. 1

L’ARIA DELL’AVVENTURA

LA SCUOLA

pag. 72 - PROVA N. 2

LA NUOVA SCUOLA

LA CASA E LE EMOZIONI

pag. 80 - PROVA N. 3

ANCH’IO SO FARE GOAL

pag. 88 - PROVA N. 4

LA RUSPA DI GINO

IO, GLI ALTRI, L’AMBIENTE

pag. 97 - PROVA N. 5

MOLLY IN MARE APERTO

IL TEMPO E LE STAGIONI FANTASIA E MAGIA

pag. 108 - PROVA N. 6

AVVENTURA DI PRIMAVERA

Data:

L’ARIA DELL’AVVENTURA

I due fratelli si alzarono e fecero colazione. Quando furono sazi corsero dalla mamma e le chiesero di poter uscire a fare un giretto lì attorno. La giornata era bella e loro volevano esplorare un po’ di mondo.

– Adesso non posso accompagnarvi, – rispose loro la mamma, – e anche vostro padre è fuori. Più tardi magari avrò un po’ di tempo e usciremo.

– Uffà! – protestò Pippo infastidito. – Io e Franco vogliamo uscire adesso, e da soli. – Da soli? – si meravigliò la mamma preoccupata. – Ma siete ancora piccoli e il mondo è pieno di pericoli!

– Non siamo più tanto piccoli, mamma – la rassicurò Franchino.

– Ormai possiamo cavarcela anche da soli. E in quanto ai pericoli faremo attenzione... La mamma sospirò pensierosa. – Va bene, – disse infine rassegnata, – uscite pure, però mi raccomando: state molto attenti a tutti gli animali a quattro zampe, a quelli con due e a quelli che ne hanno otto e più... – Franchino e Pippo fecero sì col capo, seri seri – agli animali che hanno le unghie lunghe; a quelli con le unghie corte e anche a quelli senza unghie. State attenti a quelli che strisciano nell’erba, a quelli che corrono e anche a quelli che stanno fermi. – Va bene, mamma, – disse Franchino paziente, – staremo attenti a tutti questi animali. Possiamo andare ora? – Un momento solo. Non ci sono solo gli animali, ci sono anche le cose: c’è la strada, ad esempio, e ci sono le macchine con le loro grandi ruote. E poi fate attenzione a tutto ciò che fa molto rumore, è pericoloso. Ciò che non fa nessun rumore può essere ancora peggio... – Mamma, insomma, – sbuffò Franchino innervosito, – abbiamo capito, per favore... – Tu stai esagerando. Vuoi spaventarci per non farci uscire! – esclamò Pippo. – Be’, è vero. Forse ho un po’ esagerato piccoli miei. Forse avrei preferito che rimaneste ancora un po’ qui con me.

Però è vero che c’è da stare attenti a un sacco di cose quando si va in giro. Comunque ormai siete abbastanza grandi ed è giusto che impariate, anche da soli, tutto quello che c’è da imparare. Andate pure.

Pippo e Franco appena fuori ingoiarono una sorsata d’aria e si sentirono subito meglio. L’aria era frizzante, sembrava fatta di bollicine di libertà che esplodevano allegre appena salivano nel naso; sprizzava scintille come un fuoco d’artificio; trillava di campanelli che non c’erano e profumava da far girare la testa. Era l’aria dell’avventura.

(S. Bordiglioni, in C’erano tanti animali..., Einaudi Ragazzi)

A1 Nella prima parte del testo Pippo e Franchino chiedono una cosa alla mamma che fa capire qualcosa su di loro. La prima parte del testo fa capire che...

A. ... Pippo e Franchino sono due fratelli molto pigri.

B. ... Pippo e Franchino sono due fratelli avventurosi.

C. ... Pippo e Franchino sono due amici coraggiosi.

D. ... Pippo e Franchino sono due fratelli timorosi di uscire da soli.

A2 Come reagisce inizialmente la mamma alla richiesta di Pippo e Franchino?

A. Dà subito il permesso di uscire.

B. Dà per scontato che non possono uscire senza i genitori.

C. Si stupisce della richiesta e cambia discorso.

D. Chiede il permesso al papà dei due bambini.

A3 Che cosa dice Franchino alla mamma?

A. – Il mondo è pieno di pericoli!

B. – Non possiamo cavarcela da soli!

C. – Siamo ancora piccoli per uscire da soli!

D. – Non siamo più tanto piccoli!

A4 La mamma è “rassegnata” quando dice a Pippo e Franchino che possono uscire da soli. Ciò vuol dire che la mamma...

A. ... è preoccupata.

B. ... è disperata.

C. ... si è arresa.

D. ... è arrabbiata.

A5 Secondo la mamma, a quali animali Pippo e Franchino devono prestare attenzione?

A. A tutti gli animali.

B. Agli animali che hanno più di otto zampe.

C. Agli animali che hanno le unghie.

D. A quelli che corrono e che strisciano nell’erba.

A6 La mamma è preoccupata per alcuni pericoli che Pippo e Franchino possono incontrare. Quali affermazioni riguardo alla mamma sono VERE e quali, invece, sono FALSE?

Metti una crocetta per ogni riga. VERO FALSO

Secondo la mamma...

a.

Sia le cose, sia gli animali possono essere pericolosi.

b.

c.

d.

Solo le cose che fanno rumore sono pericolose.

La strada e le macchine sono pericolose.

Non serve fare attenzione alle cose che non fanno rumore.

A7 Secondo Pippo, che cosa pensava la mamma mentre elencava tutti quei pericoli?

A. Voglio che i miei figli siano coraggiosi!

C. Voglio che i miei figli conoscano i pericoli reali!

B. Spaventerò così tanto i miei figli che non vorranno più uscire da soli!

D. Voglio che i miei figli conoscano gli animali e le cose!

A8 Quando la mamma si accorge di aver esagerato, ammette che avrebbe voluto...

A. ... che Pippo e Franchino fossero più coraggiosi.

B. ... che Pippo e Franchino fossero più prudenti.

C. ... che Pippo e Franchino fossero rimasti ancora con lei.

D. ... che il mondo, in fondo, non è così pieno di pericoli.

A9 Alla fine, la mamma crede che sia giusto far uscire da soli Pippo e Franchino? Scegli la risposta giusta e scrivi la motivazione che dà.

Sì, perché No, perché

A10 Nel testo è scritto che Pippo e Franchino “ingoiarono una sorsata d’aria”. Come potresti sostituire questa espressione?

A. Respirarono con difficoltà.

B. Fecero un bel respiro.

C. Si trovarono in mezzo a un forte vento.

D. Sentirono un leggero venticello.

A11 Le ultime righe di testo ti fanno capire che a Pippo e Franchino...

A. ... capitava spesso di vivere, da soli, delle avventure.

B. ... non capitava quasi mai di vivere da soli delle avventure.

C. ... stavano spesso all’aperto, a respirare l’aria frizzantina.

D. ... avevano timore di vivere un’avventura da soli.

A12 Che cosa piaceva di più dell’avventura ai due bambini?

A. L’aria frizzantina.

B. I suoni e i profumi della natura.

C. La libertà.

D. La presenza dei pericoli.

A13 Ora che hai letto tutto il testo, stabilisci di chi sono le affermazioni riportate in tabella.

Metti una crocetta per ogni riga. LA MAMMA FRANCHINO PIPPO

a. Più tardi avrò un po’ di tempo e usciremo.

b. ... vogliamo uscire adesso, e da soli!

c. Vuoi spaventarci per non farci uscire!

d. Staremo attenti a tutti questi animali.

ESERCIZI

B1 Collega con una freccia ogni parola che trovi sulla sinistra alle caratteristiche adatte, espresse nei gruppi da 1 a 6.

Guarda l’esempio e poi associa le altre parole ai rispettivi gruppi.

Esempio

un vaso

un gatto

un albero

un dipinto

un lago

un leone

Gruppo 1

capiente, fragile, ornato, colorato, costoso

Gruppo 2

fiorito, vecchio, alto, spoglio, verde

Gruppo 3

prezioso, bello, grande, colorato, astratto

Gruppo 4

feroce, vecchio, pericoloso, grande, agile

Gruppo 5

profondo, salato, limpido, ghiacciato, piccolo

Gruppo 6

affettuoso, piccolo, furbo, affamato, pigro

B2 Per ogni parola scritta nella colonna A, trova la parola che ha il significato contrario nella colonna B e scrivi il numero corrispondente accanto alla parola della colonna A.

Guarda l’esempio e poi continua tu.

A

Es.: largo 4

a) noioso

b) opaco

c) chiassoso

d) antico

e) coraggioso

f) spavaldo

g) vuoto

h) confuso

B

1. moderno

2. prudente

3. preciso

4. stretto

5. interessante

6. pieno

7. silenzioso

8. pauroso

9. lucido

COLONNA
COLONNA

AUTOVALUTAZIONE

Colora i quesiti a cui hai risposto correttamente.

GRAFICO DI AUTOVALUTAZIONE

A13-d

A13-c

A13-b

A13-a

RISPOSTE CORRETTE

comprensione del testo e lessico morfologia e lessico

Ora osserva il grafico e rispondi: - hai risposto correttamente alla maggior parte dei quesiti? SÌ NO - quanti punti hai totalizzato sul totale? /32 - come hai trovato questa prova? Barra la faccina corrispondente.

Data:

LA NUOVA SCUOLA

Jay trovò il suo nome scritto su un foglietto di carta attaccato a un banco con il nastro adesivo. Si tolse lo zaino, si sedette e guardò la sua nuova insegnante che girava per l’aula. Mrs. Lane: era quello il nome scritto alla lavagna in un corsivo impeccabile. Sembrava abbastanza simpatica.

Né troppo vecchia, né troppo giovane. Né troppo rigida, né troppo esuberante. E mentre lei parlava con alcuni ragazzi, Jay decise che anche la voce di quella donna gli piaceva. Né troppo acuta, né troppo dolce.

Jay si guardò un po’ attorno e si rese conto che l’aula di Mrs. Lane era piena zeppa di libri.

C’erano cesti pieni di libri su tutti i davanzali, librerie lungo tutti i muri, e un angolo per la lettura dove i cuscini e i pouf erano circondati da un paio di larghe librerie che dal pavimento arrivavano fino al soffitto.

Jay non si sarebbe definito un topo di biblioteca, ma di solito leggeva, a volte anche due o tre libri contemporaneamente, ragion per cui l’aula gli sembrò bella. Qualcuno gli batté su una spalla, Jay si voltò e il ragazzo alle sue spalle gli sorrise e gli disse: – Ho letto il tuo nome sul banco. Ti chiami Jay, giusto? – Jay ricambiò il sorriso e annuì. – Giusto. – L’altro aveva spalle larghe, capelli biondo chiaro, e gli occhi più blu che Jay avesse mai visto così da vicino.

– Io sono Alex. Non c’eri l’anno scorso, vero? – si presentò. Jay scosse la testa. – Ci siamo appena trasferiti in città. Ieri. Dal Colorado.

Il ragazzo sorrise e vide che uno dei suoi incisivi era spezzato a metà. Così seghettato, gli faceva sembrare sbilenca l’intera bocca.

Alex si accorse che Jay lo stava fissando e disse: – Me lo sono rotto in una partita di hockey. E mia mamma dice che non c’è ragione di aggiustarlo finché non smetto di giocare a hockey. Peccato che non succederà mai. In squadra mi chiamano Zanna – e arricciò le labbra in modo che restassero scoperti solo i due incisivi. Jay decise che era un soprannome azzeccato.

(A. Clements, Uno per due, BUR)

A1 Nella prima riga del testo è scritto che “Jay trovò il suo nome su un foglietto di carta attaccato a un banco...”; di chi è il nome che vede scritto sul foglietto?

A. Della nuova insegnante.

B. Di Jay.

C. Del suo compagno di banco.

D. Di un nuovo compagno di classe.

A2 Come vedeva Jay la nuova insegnante?

A. Molto bella.

B. Troppo anziana.

C. Troppo chiassosa.

D. Abbastanza piacevole.

A3 Come potresti sostituire la parola “impeccabile”?

A. Difettoso.

B. Perfetto.

C. Normale.

D. Accettabile.

A4 Come potresti sostituire la parola “esuberante”?

A. Vivace.

B. Invadente.

C. Agitata.

D. Allegra.

A5 A Jay l’aula piaceva perché...

A. ... aveva tutti i libri in disordine.

B. ... aveva tutti i libri a posto.

C. ... era piena di libri.

D. ... conteneva i suoi libri preferiti.

A6 Nel testo è scritto che le librerie “dal pavimento arrivavano fino al soffitto”, ciò vuol dire che...

A. ... quelle librerie erano molto alte.

B. ... quelle librerie avevano una strana forma.

C. ... quelle librerie erano troppo ingombranti.

D. ... quelle librerie occupavano tutta la stanza.

A7 Quando Alex ripeté il suo nome, “Jay annuì”, che cosa vuol dire il verbo sottolineato?

A. Fare una smorfia, per evitare di rispondere.

B. Ricambiare un sorriso, dimostrando amicizia.

C. Dire di no, muovendo la testa.

D. Dire di sì, muovendo la testa.

A8 Quando Alex sorrise, “Jay vide che uno dei suoi incisivi era spezzato a metà”. Come potresti sostituire le parole sottolineate?

Risposta:

A9 Alex afferma che: – ... mia mamma dice che non c’è ragione di aggiustarlo finché non smetto di giocare a hockey.

a) A che cosa si riferisce la parola sottolineata?

A. Al naso.

B. Al braccio.

C. Al dente.

D. Al dito.

b) Che cosa vuol dire, secondo te, la mamma di Alex con queste parole?

A. Che continuando con l’hockey, il dente si sarebbe rotto di nuovo.

B. Che l’hockey è uno sport troppo pericoloso.

C. Che Alex non sarebbe mai diventato abbastanza bravo.

D. Che Alex avrebbe fatto meglio a non fare nessuno sport.

A10 Alex dice: – ... peccato che non succederà mai.

Che cosa intende?

A. Che non aveva intenzione di smettere di giocare a hockey.

B. Che non aveva intenzione di aggiustarsi il dente.

C. Che non aveva intenzione di aggiustarsi il naso.

D. Che non si sarebbe mai più spezzato il dente.

A11 Perché secondo Jay il soprannome “Zanna” era azzeccato per Alex?

A. Perché gli sembrava un soprannome simpatico.

B. Perché Alex aveva la bocca sbilenca.

C. Perché Alex aveva l’incisivo rotto molto evidente.

D. Perché Alex aveva l’abitudine di arricciare le labbra.

A12 Che cosa si può capire dal racconto che hai letto?

Metti una crocetta per ogni riga. SÌ lo puoi capire dal racconto NO non lo puoi capire dal racconto

a. Jay è un bambino che si è appena trasferito in una nuova scuola.

b. A Jay piaceva leggere libri seduto sui cuscini o sui pouf.

c. Jay fece presto amicizia con un suo compagno di scuola.

d. Alex aveva la passione per l’hockey.

ESERCIZI

B1 Le frasi che seguono hanno le parole in disordine. Riscrivi le frasi con le parole in ordine. La prima parola di ogni frase è già scritta.

Esempio

LA DI MELE TORTA PIACE NON MI

LA TORTA DI MELE NON MI PIACE

1.

QUELLA

2. VEDRÒ CON DOMANI LUCIA FILM UN

DOMANI

3. PRESO HA UN DI CUCCIOLO HUSKY DARIO

DARIO

4. IL IERI UN ALBERO PIANTATO NONNO HA

IERI

QUELLA MOLTO CARINA RAGAZZA È

B2 Collega con una freccia ogni gruppo di parole alla parola generale adatta. Guarda l’esempio e poi continua tu.

Esempio

Gruppo 1

fragola / prugna / mela / pera / melone

Gruppo 2

blu / rosso / giallo / bianco / verde

Gruppo 3

letto / armadio / sedia / divano / tavolo

Gruppo 4

farfalla / libellula / ape / mosca / zanzara

Gruppo 5

cappotto / gonna / maglione / camicia / T-shirt

Gruppo 6

torta / gelato / cioccolatino / caramella / pasticcino

Insetti

Frutti

Colori

Indumenti

Dolciumi

Mobili

AUTOVALUTAZIONE

Colora i quesiti a cui hai risposto correttamente.

GRAFICO DI AUTOVALUTAZIONE

comprensione del testo e lessico sintassi e lessico RISPOSTE CORRETTE A12-d

Ora osserva il grafico e rispondi: - hai risposto correttamente alla maggior parte dei quesiti? SÌ NO - quanti punti hai totalizzato sul totale? /25 - come hai trovato questa prova? Barra la faccina corrispondente.

Data:

ANCH’IO SO FARE GOAL

Mi sono allenato per tre mesi, un’ora tutti i pomeriggi. Mi sono spellato cinque volte le ginocchia, ho sfondato due paia di scarpette da tennis, ho saltato quattro volte il budino di cioccolato perché non facevo in tempo a mangiarlo e ho strappato due magliette nuove di zecca. Sono un terzino e domani gioco per la prima volta nella nostra squadra. Prima di andare a letto papà mi ha tenuto una lezione di gioco: moriva dalla voglia di venirmi a vedere, ma io gliel’ho proibito. Questa notte ho avuto degli incubi. Mi sono alzato dieci volte a fare la pipì e alla fine la mamma mi ha portato una tazzona di camomilla e mi ha costretto a berla. Non avrei mai creduto che una partita di calcio sarebbe stata una faccenda così grossa per me.

La partita è finita 3 a 2. Non so come, ma un goal l’ho fatto io. Mi sono trovato il pallone tra i piedi, ho schivato l’avversario che mi marcava, sono andato a porta e ho tirato. Ho sentito un grido fortissimo “Goal!!!” e tutti mi sono saltati addosso e poi mi hanno sollevato in alto, come in trionfo. Io mi sono sentito così felice che ho giocato come se ci fossi solo io in campo. Quando sono arrivato a casa sono salito in camera a cambiarmi: sul letto c’era una busta bianca con sopra scritto “Al migliore in campo. Papà”. Dentro ho trovato la fotografia di me in campo, portato in trionfo dai compagni. Che bello giocare a calcio!

(A. Nanetti, Le memorie di Adalberto, Giunti Junior)

A1 Collega le azioni compiute dal protagonista con le relative informazioni: scrivi i numeri corrispondenti.

Azioni del protagonista

a. Mi sono allenato...

b. Ho sfondato...

c. Mi sono spellato...

d. Ho strappato...

e. Ho saltato....

Informazioni

1. ... due magliette nuove

2. ... un’ora tutti i pomeriggi

3. ... due paia di scarpe da tennis

4. ... quattro volte il budino

5. ... cinque volte le ginocchia

A2 Qual è la frase, secondo te, più adatta a riassumere il significato delle prime quattro righe del testo?

A. Ho dovuto fare molti sacrifici per allenarmi al meglio!

B. Allenarmi è stata un’esperienza divertente!

C. Per allenarmi, ho commesso delle azioni sbagliate!

D. Non avrei dovuto allenarmi così tanto!

A3 Che cosa il protagonista ha proibito al suo papà?

A. Di tenergli una lezione di gioco.

B. Di andarlo a vedere alla partita.

C. Di andarlo a vedere mentre si allenava.

D. Di aiutarlo ad allenarsi.

A4 Dalle informazioni che puoi ricavare dal testo riportato nel riquadro, cosa provava il protagonista il giorno prima della partita?

A. Calma.

B. Entusiasmo.

C. Agitazione.

D. Felicità.

Questa notte ho avuto degli incubi. Mi sono alzato dieci volte a fare la pipì e alla fine la mamma mi ha portato una tazzona di camomilla e mi ha costretto a berla.

A5 Perché il protagonista dice: “ Non avrei mai creduto che una partita di calcio sarebbe stata una faccenda così grossa per me”?

A. Perché si sentiva più preoccupato di quanto avesse pensato.

B. Perché si sentiva più stanco di quanto avesse pensato.

C. Perché si sentiva più felice di quanto avesse pensato.

D. Perché non sapeva ancora giocare bene.

A6 Come si sente il protagonista per aver segnato un goal alla partita?

A. Insoddisfatto.

B. Felice.

C. Dubbioso.

D. Agitato.

A7 Che cosa succede al protagonista subito dopo aver segnato il goal?

A. Viene accolto con trionfo dai compagni.

B. Viene acclamato dal pubblico.

C. Viene sollevato in aria dagli avversari.

D. Per un attimo, rimane in campo da solo.

A8 Che cosa trova il protagonista sopra il letto?

A. Una maglietta bianca con una scritta sopra.

B. Una foto di quando il suo papà giocava a calcio.

C. Una busta bianca con dentro una fotografia.

D. Una foto dei suoi compagni di squadra.

A9 Stabilisci se le informazioni relative al protagonista succedono PRIMA o DOPO il goal.

Metti una crocetta per ogni riga.

a. Si sente felice come non mai.

b. Non riesce a stare calmo.

c. Viene acclamato come un eroe.

d. Suo padre vorrebbe tanto vederlo giocare alla partita.

Succede PRIMA di aver segnato il goal

Succede DOPO aver segnato il goal

A10 Secondo te, chi ha scattato la fotografia?

A. Dal testo non si può sapere.

B. Una persona del pubblico.

C. Un compagno di squadra.

D. Il papà.

A11 Che cosa si può capire dal racconto che hai letto?

Metti una crocetta per ogni riga. SÌ lo puoi capire dal racconto NO non lo puoi capire dal racconto

a. Il protagonista gioca a calcio da poco tempo.

b. Anche il papà del protagonista, da giovane, giocava a calcio.

c. Il protagonista teme il suo papà perché troppo severo.

d. Prepararsi per la partita è stato molto impegnativo.

e. Il papà del protagonista è andato a vedere la partita.

A12 Il papà del protagonista...

A. ... è deluso dal comportamento di suo figlio.

B. ... è orgoglioso di come ha giocato suo figlio.

C. ... ha rispettato il desiderio del figlio di non andare alla partita.

D. ... pensa che sia bello giocare a calcio.

ESERCIZI

B1 Indica, per ogni frase, se la punteggiatura è corretta o scorretta. Guarda l’esempio e poi continua tu.

Metti una crocetta per ogni riga. Punteggiatura CORRETTA

Es. Dal fruttivendolo ho acquistato: pere, mele e arance.

a. ll gatto, dorme sul divano.

b. Che meraviglia il tramonto sul mare?

c. Perché sei arrabbiato con me?

d. Basta, non ti sopporto più!

Punteggiatura SCORRETTA

B2 Quale di queste parole dev’essere scritta con l’iniziale maiuscola?

A. andrea

B. persona

C. giraffa

D. città

B3 Le parole dell’elenco possono essere divise in due gruppi. Una parola è già stata collegata al Gruppo 1 e un’altra al Gruppo 2. Osserva bene gli esempi e poi collega tu con una freccia le altre parole al Gruppo 1 o al Gruppo 2.

Parole

Esempio PARLO

Esempio PRENDEVA

a. GIOCATE

b. DICEVANO

c. DORMIAMO

d. DISEGNAVA

e. BALLANO

f. SCRIVEVI

g. COSTRUITE

GRUPPO 1

GRUPPO 2

AUTOVALUTAZIONE

Colora i quesiti a cui hai risposto correttamente.

GRAFICO DI AUTOVALUTAZIONE

A12

A11-e

A11-d

A11-c

A11-b

RISPOSTE CORRETTE

B3-b A2

A1-e

A1-d

A1-c

A1-b

A1-a

comprensione del testo e lessico

B3-a

B2

B1-d

B1-c

B1-b

B1-a

ortografia e morfologia

Ora osserva il grafico e rispondi: - hai risposto correttamente alla maggior parte dei quesiti? SÌ NO - quanti punti hai totalizzato sul totale? /35 - come hai trovato questa prova? Barra la faccina corrispondente.

Data:

LA RUSPA DI GINO

Ai piedi del vulcano Trullo correva la strada che portava in paese. Era sempre rotta perché ogni martedì il vulcano Trullo si risvegliava, faceva un gran fumo, un gran rumore, e poi rovesciava un bel po’ di lava sotto.

Così, tutti i mercoledì, Gino il ruspista e Giulietta la sua ruspa avevano un sacco di lavoro per riaprire la strada. Un giorno, però, accadde che Gino e la sua ruspa furono sorpresi da una colata rossa che scendeva densa e veloce dai fianchi del vulcano. Non c’era stato fumo, e neanche rumore.

Gino allora portò il motore al massimo e si gettò contro la colata rossa. Come si meravigliò quando si accorse che quella che scendeva dal vulcano non scottava e non era lava!

– Che cos’è questa roba? – si chiese stupito. – Sembra marmellata di fragole...

Per accertarsene ne leccò una goccia che gli era finita sulla mano e scoprì così che quella era proprio marmellata di fragole.

“Un fiume di marmellata?! E da dove viene?” pensò il bravo ruspista.

Risalì il monte per risolvere il mistero.

Scoprì così che il fiume alla fragola usciva da una grotta. Lui e Giulietta entrarono nella grotta; c’erano delle sedie alte come una casa, un tavolo alto come un palazzo di sei piani e una credenza alta come un grattacielo. La caverna era la casa di un gigante!

Vide anche, rovesciato a terra, un barattolo grande come una piscina: la marmellata usciva da lì.

Gino si mise al lavoro: con la pala della sua ruspa spostò massi enormi verso il fondo della grotta; piano piano riuscì a chiudere l’imboccatura della casa del gigante finché il fiume di marmellata cessò del tutto.

Mentre usciva gli giunse dal fondo della grotta un brontolio cupo: forse era il gigante che rientrava! O forse no, forse era solo il vulcano che brontolava...

(S. Bordiglioni, Storie col motore, Einaudi Ragazzi)

A1 L’espressione “Ai piedi del vulcano...” che trovi all’inizio del testo, a quale immagine si riferisce?

(Osserva bene il disegno e il pallino che indica la posizione).

A2 Come potresti sostituire l’espressione “... correva la strada c he portava in paese”?

A. ... per andare in paese si doveva correre per la strada.

B. ... passava una strada per il paese dove tutti andavano di fretta.

C. ... passava la strada con cui era possibile raggiungere il paese.

D. ... la strada per il paese era adatta per correre.

A3 Collega ogni nome proprio al personaggio o alla cosa corrispondente. Attenzione: ci sono due intrusi!

Nomi propri

a. Trullo

b. Giulietta

c. Gino

Personaggi e cose

1. Un paese con la strada rotta

2. Un ruspista

3. Un vulcano che si risvegliava

4. Una ruspa

5. Un vulcano spento

A4 Qual è la definizione corretta di ruspista?

A. Un operaio addetto a riparare strade.

B. Un operaio addetto a guidare ruspe.

C. Un operaio che ripara ruspe.

D. Un esperto pilota.

A5 Leggi il pezzo di testo riportato nel riquadro.

... Gino il ruspista e Giulietta la sua ruspa avevano un sacco di lavoro per riaprire la strada.

Se non ci fosse il punto, quale sarebbe la frase corretta con cui continuare il testo?

A. ... che era stata interrotta dalla caduta di alcuni massi.

B. ... che era stata interrotta dalla lava del vulcano.

C. ... come succedeva ogni giovedì.

D. ... come succedeva ogni giorno.

A6 Da che cosa furono sorpresi un giorno Gino e la sua ruspa?

A. Dal vedere una lava rossa, con un gran fumo e rumore.

B. Dal vedere il vulcano addormentato.

C. Dal vedere una colata rossa, che scottava.

D. Dal vedere una colata rossa, senza fumo e rumore.

A7 Come si accorse Gino che quella che scendeva dal vulcano non era lava?

A. Annusandola.

B. Assaggiandola.

C. Osservandola.

D. Toccandola.

A8 Nel testo è scritto “Risalì il monte...”.

A quale monte ci si riferisce?

A. Al vulcano Trullo.

B. Alla grotta del gigante.

C. A una montagna piena di fragole.

D. A un vulcano pieno di fragole.

A9 Che cosa c’era nella grotta?

A. Delle sedie alte come palazzi.

B. Un tavolo alto come un grattacielo.

C. Una piscina molto profonda.

D. Un enorme barattolo di marmellata.

A10 Come potresti sostituire la parola “imboccatura”?

A. Credenza.

B. Armadio.

C. Serratura.

D. Entrata.

A11

Quale strategia usò Gino per risolvere il problema?

A. Spostò dei massi per chiudere il barattolo di marmellata.

B. Spostò dei massi per chiudere il vulcano.

C. Spostò dei massi per chiudere la caverna.

D. Spostò dei massi per riparare la strada.

A12 Che cosa si intende per “brontolio cupo”?

A. Un grido assordante.

B. Una lamentela tenue.

C. Una lamentela pesante.

D. Un pesante frastuono.

A13 Che cosa si può capire dal racconto che hai letto?

Metti una crocetta per ogni riga. SÌ lo puoi capire dal racconto NO non lo puoi capire dal racconto

a. Gino amava molto il suo lavoro.

b. Il gigante era ghiotto di marmellata di fragola.

c. Da quel vulcano non sarebbe mai più scesa la lava.

d. Giulietta era capace di spostare massi enormi.

ESERCIZI

B1 Metti una crocetta sulla parolina (articolo indeterminativo) giusta da mettere davanti a ogni nome.

Guarda l’esempio e poi continua tu.

Esempio UN UNO UN’ UNA margherita

a. UN UNO UN’ UNA elicottero

b. UN UNO UN’ UNA rondine

c. UN UNO UN’ UNA aiuola

d. UN UNO UN’ UNA scoiattolo

e. UN UNO UN’ UNA aquila

f. UN UNO UN’ UNA utensile

B2 Trova la parola che non c’entra con le parole del gruppo e sottolineala, come nell’esempio.

Esempio leggere • parrucchiere

• alfabetiere • salumiere

• bicchiere

a)

costoso • tavolo

• luminoso • noioso

• colorato

b)

secchiello • fragola

• costume • matita

• nonno

c)

correre • scrivere

• gatto • parlare

• dormire

d)

tigre • cane

• giraffa • pappagallo

• matita

AUTOVALUTAZIONE

Colora i quesiti a cui hai risposto correttamente.

GRAFICO DI AUTOVALUTAZIONE

A13-d

A13-c

A13-b A13-a

RISPOSTE CORRETTE

A3-c B1-e

A3-b

A3-a

B1-d

B1-c A2 B1-b A1

B1-a

comprensione del testo e lessico ortografia e morfologia

Ora osserva il grafico e rispondi: - hai risposto correttamente alla maggior parte dei quesiti? SÌ NO - quanti punti hai totalizzato sul totale? /28 - come hai trovato questa prova? Barra la faccina corrispondente.

Data:

LA TARTARUGA MARINA

La tartaruga caretta caretta è la specie di tartaruga marina più grande presente nel nostro pianeta. Vive nel profondo del mare, è agile e nuota molto velocemente, ma di tanto in tanto si affaccia in superficie per respirare, perché non è un pesce, ma un rettile. Può rimanere sott’acqua fino a quattro ore, anche se generalmente emerge ogni venti minuti.

Ha un testa grande, con delle robuste mascelle. La sua vista

è molto acuta. In prossimità degli occhi ha delle ghiandole che servono per eliminare il sale dall’acqua.

Ha il corpo ricoperto da un robusto guscio. Lo scudo dorsale, leggermente a forma di cuore, il carapace, è formato da cinque coppie di placche cornee.

Non possiede denti ma sporgenze taglienti sul becco che sono usate per triturare il cibo. Con le sue robuste mascelle può facilmente rompere la corazza dei granchi e delle aragoste di cui si nutre.

È provvista di due paia di zampe : quelle anteriori fungono da efficienti pinne rendendola una veloce nuotatrice, mentre quelle posteriori, rigide, vengono utilizzate a terra e per scavare la buca per le uova.

Le femmine, in estate, raggiungono la spiaggia e qui scavano delle buche profonde dove depongono tantissime uova simili a palline da ping pong. Dopo circa due mesi nascono le piccole tartarughe; appena nate corrono senza fermarsi mai fino a raggiungere il mare aperto dove troveranno il cibo di cui hanno bisogno.

(Adatt. da www.elicriso.it; F. Fortunato, L’incredibile Wiki 2, Minerva Scuola)

A1 Nelle prime righe del testo , si dice che la tartaruga caretta caretta vive nel profondo dei mari, ma a volte si affaccia alla superficie. Perché?

A. Perché ha bisogno della luce del sole.

B. Perché è un rettile e ha bisogno di respirare.

C. Perché, come tutti i pesci, a volte salta fuori dall’acqua.

D. Perché in superficie trova il cibo di cui ha bisogno.

A2 Segui la freccia che parte dal corpo della tartaruga . Il pezzetto di testo collegato ti dice che il carapace è...

A. ... il corpo robusto della tartaruga.

B. ... il guscio della tartaruga, ricoperto di placche cornee.

C. ... lo scudo che serve alla tartaruga per difendersi.

D. ... la parte del corpo della tartaruga che si trova sotto il guscio.

A3 Segui la freccia che parte dalle zampe della tartaruga . Il pezzetto di testo collegato ti fa capire che...

A. ... la tartaruga ha due pinne attaccate alle zampe anteriori.

B. ... le zampe della tartaruga si trasformano in pinne.

C. ... le zampe anteriori della tartaruga hanno la funzione di pinne.

D. ... la tartaruga ha due zampe e due pinne.

A4 Segui la freccia che parte dal becco della tartaruga . Il pezzetto di testo collegato ti fa capire che...

A. ... la tartaruga ha dei denti taglienti.

B. ... riesce a triturare il cibo anche se non possiede i denti.

C. ... ha robuste mascelle che sembrano sporgenze taglienti.

D. ... non riesce a mangiare facilmente granchi e aragoste.

A5 Le ultime righe del testo , in fondo alla pagina, descrivono alcune caratteristiche che riguardano la riproduzione delle tartarughe. Quale caratteristica NON appartiene alle tartarughe appena nate ?

A. Sbucano dalle uova deposte sulla spiaggia.

B. Nascono dopo circa due mesi che sono state deposte le uova.

C. Le tartarughe appena nate corrono subito verso il mare.

D. Le uova si schiudono tra la sabbia dei fondali marini.

Data:

MOLLY IN MARE APERTO

PARTE 1

Molly era una tartaruga marina (della specie caretta caretta) che viveva nell’arcipelago di Zanzibar, un gruppo di isole molto vicino al continente Africa. Le piaceva nuotare tra le acque cristalline e le barriere coralline, insieme alle sue amiche tartarughe. Un giorno decise di lasciare la sua isola e partire per un lungo viaggio in mare aperto. Era felice ed emozionata di vedere nuovi mari e conoscere altri pesci e animali marini. Tuttavia, dopo qualche ora di nuoto si accorse che il mare non era più così pulito e bello come prima. Vide delle buste di plastica galleggiare sulla superficie dell’acqua. Pensò che fossero delle meduse strane e le toccò con il becco. Sentì che erano dure e fredde, niente a che vedere con le morbide meduse che aveva visto poco prima. Molly si sentì un po’ triste e confusa ma continuò a nuotare sperando di trovare un posto migliore. Invece, proseguendo il suo viaggio trovò altre cose brutte: pezzi di reti abbandonate dai pescatori che intrappolavano i pesci e li facevano soffrire; bottiglie di plastica, lattine galleggianti e altri oggetti metallici che riflettevano la luce del sole in modo accecante.

PARTE 2

Molly era molto triste e spaventata. Decise di scendere sott’acqua e si riparò vicino a uno scoglio molto grande, quando sentì una voce: – Ciao! Chi sei tu? Io sono Nemo, un pesce pagliaccio. Dimmi: da dove vieni?

Molly raccontò a Nemo del suo viaggio e delle cose brutte che aveva visto: la plastica, le reti, i metalli... – So cosa sono quelle cose. Sono i rifiuti abbandonati dagli umani, che fanno male a noi pesci e alle

altre creature marine come te: li ingoiamo per sbaglio o ci feriamo o ci intrappoliamo dentro... – spiegò Nemo con una certa tristezza nel cuore.

– Ma perché gli umani si comportano così? – chiese Molly incuriosita.

– Non lo so. Forse non si rendono conto di quello che fanno. O forse non gli importa. O forse sono troppo egoisti e pensano solo ai loro interessi. Rispose Nemo.

– Vorrei fare qualcosa per cambiare questa situazione. Vorrei che il mare fosse pulito e bello come prima. – disse Molly sospirando.

– Anch’io! – aggiunse Nemo. – Ma da soli non possiamo fare molto. Abbiamo bisogno dell’aiuto degli umani buoni. Quelli che amano il mare e lo vogliono proteggere. Magari un giorno ci sarà un bambino o una bambi -

na che leggerà questa storia e vorrà aiutarci a eliminare tutta la plastica dal mare. – Molly sorrise e abbracciò Nemo.

I due amici si salutarono con affetto e si promisero di rivedersi presto. Molly, con coraggio, ripartì per il suo viaggio in mare aperto.

(Adatt. da www.rugatartaruga.eu)

DOMANDE CHE RIGUARDANO LA PARTE 1

B1 All’inizio del racconto si parla di Molly. Molly è una tartaruga...

A. ... timida e spaventata.

B. ... amante della solitudine.

C. ... triste e pigra.

D. ... curiosa e avventurosa.

B2 A Molly piaceva nuotare in acque cristalline.

Come potresti sostituire la parola sottolineata?

A. Ghiacciate.

B. Limpide.

C. Opache.

D. Profonde.

B3 Molly si è messa in viaggio in “mare aperto”, ciò significa che è un mare...

A. ... in cui la terraferma non è affatto vicina.

B. ... in cui ci sono molte isole e arcipelaghi.

C. ... circondato da coste e spiagge.

D. ... che collega isole molto lontane tra loro.

B4 Leggi il pezzo di testo riportato nel riquadro.

Vide delle buste di plastica galleggiare sulla superficie dell’acqua. Pensò che fossero delle meduse strane e le toccò con il becco. Sentì che erano dure e fredde, niente a che vedere con le morbide meduse che aveva visto poco prima.

Che cosa ti fa capire?

A. Che in quel tratto di mare non c’erano più meduse.

B. Che Molly non aveva mai visto buste di plastica fino a quel momento.

C. Che le buste di plastica assomigliano alle meduse.

D. Che dove ci sono buste di plastica non ci sono meduse.

B5 Quale dei seguenti gruppi di elementi NON riguarda “le cose brutte” che ha visto Molly durante il suo viaggio?

A. Bottiglie di plastica e oggetti metallici.

B. Buste di plastica e lattine galleggianti.

C. Alghe, granchi e pesci.

D. Reti abbandonate dai pescatori.

B6 Che cosa avrebbe potuto pensare Molly mentre incontrava tutti quegli oggetti in mare?

A. So benissimo che cosa sono tutte queste cose!

C. Anche con tutte queste cose che galleggiano il mare è sempre bello!

B. Sono spaventata... non so cosa siano tutte queste cose e non le ho mai viste in mare!

D. Con tutte queste cose galleggianti, di sicuro non sarò sola!

DOMANDE CHE RIGUARDANO LA PARTE 2

B7 Che cosa spiega Nemo a Molly?

A. Chi sono gli umani e come fanno a produrre tutte quelle cose.

B. Che tutte quelle cose che ha visto non sono poi così brutte.

C. L’utilità di tutte quelle cose brutte che ha visto.

D. Che cosa sono quelle cose brutte e i danni che possono provocare.

B8 Che cos’hanno in comune Molly e Nemo?

A. Sono entrambi pesci.

B. Odiano gli umani.

C. Conoscono perfettamente gli umani.

D. Sono preoccupati per il mare.

B9 Secondo Nemo, gli umani che gettano rifiuti nel mare...

A. ... lo fanno tutti per danneggiare gli animali marini.

B. ... forse non sanno perché si comportano così.

C. ... sono sicuramente egoisti allo stesso modo.

D. ... sono tutti consapevoli di quello che fanno.

B10 Osserva le scene. Secondo te, quale di esse NON riguarda “gli umani buoni” di cui parla Nemo?

B11 Indica che cosa succede PRIMA che Molly incontra Nemo e che cosa succede DOPO . Metti una crocetta per ogni riga. SUCCEDE PRIMA SUCCEDE DOPO

a. Molly capisce quali brutti comportamenti a volte hanno gli umani.

b. Molly decide di lasciare l’isola natale e di fare un viaggio.

c. Molly incontra per la prima volta una busta di plastica galleggiante.

d. Molly vorrebbe fare qualcosa per salvare il mare.

A. C.

ESERCIZI

C1 Indica quali delle seguenti espressioni sono già frasi complete e corrette e quali hanno bisogno di essere completate.

Guarda l’esempio e continua tu.

Metti una crocetta per ogni riga.

Es. Mauro disegna.

a. In inverno gli orsi.

b. Lucia è arrabbiata.

c. Ieri sono andato.

d. Sara ha cantato.

COMPLETA INCOMPLETA

C2 Nei riquadri ci sono quattro nomi e quattro gruppi di qualità.

Collega con una freccia ogni nome al gruppo di qualità adatto.

NOMI QUALITÀ

Es.: un quadro

a. Un tavolo

b. Un serpente

c. Un bambino

d. Una matita

Es.: costoso, stupendo, antico

1. lungo, velenoso, attorcigliato

2. simpatico, educato, allegro

3. nuova, corta, appuntita

4. apparecchiato, alto, pesante

AUTOVALUTAZIONE

Colora i quesiti a cui hai risposto correttamente.

GRAFICO DI AUTOVALUTAZIONE

RISPOSTE CORRETTE

comprensione del testo e lessico sintassi, lessico e morfologia

Ora osserva il grafico e rispondi: - hai risposto correttamente alla maggior parte dei quesiti? SÌ NO - quanti punti hai totalizzato sul totale? /27 - come hai trovato questa prova? Barra la faccina corrispondente.

Data:

PRIME RIGHE DEL RACCONTO

AVVENTURA DI PRIMAVERA

È iniziata la primavera nel Paese dei Trillifolletti. Prezzemolino, il capo del villaggio, è un po’ preoccupato perché la primavera spesso fa girare la testa. Che pazzia faranno questa volta i Trillifolletti?

Proprio in quel momento... tre giovani Trillifolletti, Guizza, Luna e Frizzo, vogliono costruire un grande cesto con i giunchi e così decidono di andare allo stagno delle rane. Ma in gran segreto!

A1 Da queste prime righe del racconto, puoi capire che compariranno alcuni elementi e personaggi. Metti una X su ciò che ritieni NON possa appartenere alla storia.

A.
C.
D.
B.

A2 Che cosa si dice dei Trillifolletti in queste prime righe del racconto?

chi è il capo del villaggio

in quale stagione siamo

a. SÌ NO

b. SÌ NO

Si dice

quante sono le rane dello stagno

i nomi dei tre folletti

quali pazzie sono soliti fare i folletti del villaggio

perché i tre folletti vogliono recarsi allo stagno

IL RACCONTO CONTINUA

P erché andare allo stagno delle rane è proibito!

c. SÌ NO

d. SÌ NO

e. SÌ NO

f. SÌ NO

Dicono che lo stagno è maledetto, che le rane che ci vivono sono pericolose e dispettose e che fanno cadere apposta chi si avventura sulla riva, per vederlo annegare.

“Che ce ne importa?” pensano Guizzo, Luna e Frizzo. “Staremo attenti”.

E si avviano. Quando arrivano allo stagno incominciano a cogliere i giunchi. Guizzo, però, si avvicina troppo alla riva, scivola e cade all’indietro.

– Aiuto! Annego! – urla Guizzo.

Frizzo gli tende la mano, ma un piede gli scivola e anche lui cade nell’acqua.

– Aiuto! Aiuto! – grida Luna dalla riva.

E dall’agitazione finisce in acqua anche lei.

In quel momento, Ticchia la ranocchia, che osservava i folletti da tempo sopra una ninfea, lancia un richiamo: cra-cra-tru-tru-cra .

Dai nascondigli tra le canne, dai rifugi nel muschio accorrono decine e decine di rane cra-cra-tru-tru-cra-cra che veloci si tuffano in acqua... tira, spingi, solleva, issa, spingi ancora.

Ed ecco i Trillifolletti in salvo sulla riva dello stagno.

Guizzo, Luna e Frizzo ritornano al villaggio accompagnati da Ticchia la ranocchia.

Sono tutti fradici e pieni di vergogna.

Appena li vide, Prezzemolino immagina l’accaduto e bacia la zampa della ranocchia: – Signora Ticchia, avrebbe voglia di insegnarci a nuotare? – le chiede.

E così, per tutta l’estate, i Trillifolletti si allenano a nuotare e tuffarsi.

(A. M. Chapouton, I Trillifolletti e le rane, Einaudi Piccoli)

A3 Nel testo si dice che andare allo stagno è proibito.

Come potresti sostituire la parola “proibito”?

A. Pericoloso.

B. Vietato.

C. Prudente.

D. Consentito.

A4 Che cosa si dice delle rane dello stagno?

A. Che sono maledette.

B. Che scacciano chiunque si avvicini alle rive dello stagno.

C. Che vogliono far annegare chiunque si avvicini allo stagno.

D. Che sanno fare strane magie.

A5 Come potresti sostituire l’espressione “fanno cadere apposta”?

A. Fanno cadere accidentalmente.

B. Fanno cadere intenzionalmente.

C. Fanno cadere casualmente.

D. Fanno cadere involontariamente.

A6 Come potresti definire i Trillifolletti che si recano allo stagno?

A. Timorosi e prudenti.

B. Pigri e prudenti.

C. Entusiasti e prudenti.

D. Avventurosi e imprudenti.

A7 Da quello che puoi capire dal testo, che cos’è il giunco?

A. Una pianta “magica”.

B. Una pianta che cresce intorno a laghi, stagni, fiumi.

C. La pianta preferita delle rane.

D. Una pianta che è proibito raccogliere.

A8 Quale folletto cade nello stagno perché cerca di offrire il suo aiuto?

A. Frizzo.

B. Guizzo.

C. Luna.

D. Tutti e tre. A.

A9 Quale disegno rappresenta dove si trova la ranocchia mentre vede i Trillifolletti cadere?

B.
D.
C.

A10 Che cosa ha ottenuto la rana Ticchia con il suo “cra-cra-tru-tru-cra”?

A. Ha fatto un incantesimo per salvare i Trillifolletti.

B. Ha fatto in modo che altre rane accorressero in aiuto.

C. Ha ordinato ai Trillifolletti di uscire dallo stagno.

D. Ha spaventato i Trillifolletti.

A11 I Trillifolletti ritornano “fradici” al villaggio. Come potresti sostituire la parola sottolineata?

A. Puzzolenti.

B. Sporchi.

C. Bagnati zuppi.

D. Asciutti.

A12 Perché, secondo te, i Trillifolletti ritornano al villaggio “pieni di vergogna”?

A. Perché non avrebbero voluto accettare l’aiuto delle rane.

B. Perché erano stati salvati da una ranocchia.

C. Perché il capovillaggio si sarebbe burlato di loro.

D. Perché non avevano creduto al pericolo dello stagno.

A13 Baciando la zampa della rana, che cosa vuol dimostrare

Prezzemolino a Ticchia?

A. La sua superiorità.

B. La sua gratitudine.

C. La sua antipatia.

D. La sua gentilezza.

A14 Rileggi tutto il racconto. Quali informazioni puoi ricavare e quali no?

Metti una crocetta per ogni riga.

a. I tre Trillifolletti si recano allo stagno senza dire nulla al capovillaggio Prezzemolino.

b. I tre Trillifolletti non affogano grazie all’aiuto delle rane.

c. I tre Trillifolletti, alla fine, riescono a costruire il cestino di giunco.

d. La rana Ticchia accetta di dare lezioni di nuoto ai Trillifolletti.

SÌ lo puoi capire dal racconto

NO non lo puoi capire dal racconto

ESERCIZI

B1 Le frasi che seguono hanno le parole in disordine. Riscrivi le frasi con le parole in ordine. La prima parola di ogni frase è già scritta. Guarda l’esempio e poi continua tu.

Esempio

ANNA I FIORI TERRAZZA IN INNAFFIA

ANNA INNAFFIA I FIORI IN TERRAZZA

1. SARA NUOTA VOLTE ALLA PISCINA DUE SETTIMANA IN SARA

2. ANDIAMO CON OGGI AL GLI AMICI MARE

OGGI

3. HO T-SHIRT NUOVA ACQUISTATO UNA HO

4. RACCOLTO TANTE MATTEO HA CASTAGNE

MATTEO

B2 Osserva la coppia di nomi e segna con una crocetta se il secondo nome è cambiato dal maschile al femminile o da uno a tanti. Guarda l’esempio e continua tu.

DA MASCHILE A FEMMINILE DA SINGOLARE A PLURALE

Esempio: carota carote

a. teatro teatri

b. scrittore scrittrice

c. cavallo cavalli

d. libro libri

e. mirtillo mirtilli

f. maestro maestra

g. gatto gatta

h. penna penne

AUTOVALUTAZIONE

Colora i quesiti a cui hai risposto correttamente.

GRAFICO DI AUTOVALUTAZIONE

A14-d

A14-c

A14-b A14-a

RISPOSTE CORRETTE

B2-d

A2-f B2-c

A2-e

A2-d

B2-b

B2-a

A2-c B1.4

A2-b B1.3

A2-a

B1.2 A1

B1.1

comprensione del testo e lessico sintassi e morfologia

Ora osserva il grafico e rispondi: - hai risposto correttamente alla maggior parte dei quesiti? SÌ NO - quanti punti hai totalizzato sul totale? /34

- come hai trovato questa prova? Barra la faccina corrispondente.

Nel riquadro qui sotto trovi il titolo e la prima frase del racconto che leggerai.

STASERA NIENTE CELLULARE

02_italiano_Fasc_1_CIANO 1.qxp_Layout 1 17/01/25 10:59 Pagina 4

Ora di cena. Nessuno parla, né io, né Chiara, né la mamma, né il papà.

Questo inizio ti permette di rispondere alle tre domande che seguono.

Nel riquadro qui sotto trovi il titolo e la prima frase del racconto che leggerai.

STASERA NIENTE CELLULARE

Ora di cena. Nessuno parla, né io, né Chiara, né la mamma, né il papà.

A1. In quale momento della giornata si svolge la storia? Ricopia una parola che lo fa capire.

Questo inizio ti permette di rispondere alle tre domande che seguono.

A1. In quale momento della giornata si svolge la storia? Ricopia una parola che lo fa capire.

A2. Quanti sono i personaggi introdotti all’inizio del racconto?

A2. Quanti sono i personaggi introdotti all’inizio del racconto?

A3. Leggendo il titolo e l’inizio, puoi aspettarti che il racconto parli quasi sicuramente di alcune cose. Indica quali. Metti una crocetta per ogni riga.

Il racconto parlerà…

a) di una scuola

b) di una famiglia

c) di un cellulare

d) di compiti

Adesso puoi voltare pagina e leggere il racconto.

Attenzione, ricordati che non puoi più tornare indietro a rivedere le domande sul titolo.

STASERA NIENTE CELLULARE

Ora di cena. Nessuno parla, né io, né Chiara, né la mamma, né il papà.

Non avevamo mai sentito un silenzio tanto pesante in casa nostra. E pensare che è tutta colpa mia.

Veramente non l’ho fatto apposta, a far cadere il cellulare del papà.

Il papà mi ha sgridato e mi ha anche urlato: «E stasera niente tv!»

E così adesso siamo qui, tutti e quattro in silenzio. E nessuna parola. Nessun messaggio. Nessuno parla, si sente solo il ronzio del frigorifero.

Ma improvvisamente il papà chiede:

«Hai tagliato i capelli, Chiara?»

«Da tre mesi, papà».

«Stai bene, così».

Torna ancora un poco di silenzio e poi il papà, sorridendo, dice alla mamma:

«Sai, cara, è proprio buona questa minestra!»

«È la prima volta che me lo dici!»

«Sul serio?» fa il papà. «Non mi ero mai accorto. Buona davvero. Squisita».

Dopo un po’ Chiara spiega che è tornata col suo ragazzo, quello che mi stava simpatico.

Allora anche a me viene da raccontare, sorridendo, del mio compagno Andrea, che in classe tutti prendono in giro perché è piccolino e magro e non si sa difendere.

Il papà ascolta attentamente e poi mi chiede:

«Sai difendere qualcuno che non ries ce a farsi rispettare, Luca, o fai finta di non vedere?»

«Ma io ho paura...»

«Dunque puoi farcela!» insiste il papà.

«Come sarebbe?»

«Sarebbe che il coraggio non è l’assenza della paura» mi dice guardandomi dritto negli occhi.

«Il coraggio è fare quello che è necessario malgrado la paura!»

Tutto questo il papà lo dice con gli occhi che gli brillano, come se fosse anche lui in classe con me.

Io sto zitto, allora, faccio sì sì con la testa.

Poi faccio la faccia seria, perché penso a domani, a quando difenderò Andrea contro tutti e farò vedere loro chi sono.

La mamma intanto mi guarda e sorride, perché lei nella mia testa ci legge come dentro un libro aperto.

«A letto, adesso Luca!» dice la mamma.

Ma, proprio quando sto per infilarmi sotto le coperte, entra mio padre con un libro in mano e comincia a leggere.

Questa non me l’aspettavo, non me l’aspettavo proprio.

È bravo a leggere, il mio papà, non me n’ero mai accorto. Legge lentamente, senza fretta. Fa durare le emozioni. Le parole gli scappano di bocca delicate come bolle di sapone diffondendo a volte un suono, altre volte un sapore, altre volte ancora un profumo.

Io ascolto in silenzio. Ascolto e penso che sono stato proprio cattivo, a rompere il cellulare.

E subito dopo penso una cosa strana; penso che invece sono stato proprio bravo.

(Testo tratto e adattato da: A. Ferrara, Stasera niente cellulare, illustrazioni di A. Ferrara, Interlinea S.r.l. edizioni, Novara, 2020.)

1.qxp_Layout 1 17/01/25 10:59 Pagina 8

B1. Dopo avere letto questo racconto possiamo capire che cosa è successo all’inizio della storia.

Qual è il fatto da cui parte tutta la storia?

A. □ Qualcuno fa cadere il telecomando della tv

B1. Dopo avere letto questo racconto possiamo capire che cosa è successo all’inizio della storia.

B. □ Qualcuno rompe un cellulare

Qual è il fatto da cui parte tutta la storia?

C. □ Qualcuno aspetta un messaggio

D. □ Qualcuno lascia il frigorifero aperto

A. □ Qualcuno fa cadere il telecomando della tv

B. □ Qualcuno rompe un cellulare

C. □ Qualcuno aspetta un messaggio

D. □ Qualcuno lascia il frigorifero aperto

B2. Come possiamo descrivere la situazione della famiglia all’inizio del racconto?

A. □ C’è un silenzio pieno di stanchezza

B. □ C’è un silenzio pieno di speranza

B2. Come possiamo descrivere la situazione della famiglia all’inizio del racconto?

C. □ C’è un silenzio pieno di curiosità

D. □ C’è un silenzio pieno di tensione

A. □ C’è un silenzio pieno di stanchezza

B. □ C’è un silenzio pieno di speranza

C. □ C’è un silenzio pieno di curiosità

D. □ C’è un silenzio pieno di tensione

B3. Chi pensa la frase che trovi nel fumetto?

B3. Chi pensa la frase che trovi nel fumetto?

E pensare che è tutta colpa mia.

E pensare che è tutta colpa mia.

figlia: Chiara papà mamma figlio: Luca

A. □ B. □ C. □ D. □

figlia: Chiara papà mamma figlio: Luca

A. □ B. □ C. □ D. □

B4. Chi perde la pazienza all’inizio della storia?

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B4. Chi perde la pazienza all’inizio della storia?

B5. La frase “Ma improvvisamente il papà chiede:” introduce un cambiamento nella situazione. Quale?

A. □ I genitori e i figli cominciano a parlare tra loro

B. □ I figli cominciano ad attirare l’attenzione dei genitori sui loro problemi

C. □ I genitori e i figli cominciano a cenare

D. □ I genitori cominciano a capire come si è rotto il cellulare

B6. Sotto viene riportato in breve il dialogo tra Luca e il papà. Scegli le parole corrette per completare il testo e scrivile sui puntini. Attenzione: nella lista ci sono due parole sbagliate.

ringrazierà / tutti / voglia / difenderà / paura

In classe di Luca c’è un compagno piccolo e magro che ……………………………. (1) prendono in giro.

Il papà incoraggia Luca ad aiutare il suo compagno.

Luca allora decide che la prossima volta ……………………………. (2) Andrea.

Sarà coraggioso e supererà la ……………………………. (3) di mettersi contro i compagni.

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B7. Verso la fine del racconto Luca pensa: “Questa non me l’aspettavo, non me l’aspettavo proprio”. Che cosa non si aspettava Luca?

A. □ Non si aspettava che la mamma leggesse i pensieri nella sua testa

B. □ Non si aspettava che la mamma lo mandasse a letto presto

C. □ Non si aspettava che il papà andasse in camera sua a leggere per lui

D. □ Non si aspettava che il papà sapesse fare le bolle di sapone mentre parlava

B8. Perché alla fine della storia Luca pensa che è stato proprio bravo a rompere il cellulare?

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A. □ Perché così il papà comprerà un cellulare più moderno

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B. □ Perché così la mamma ha preparato una minestra speciale

B9. Chi racconta la storia che hai letto?

C. □ Perché così hanno vissuto un momento bello in famiglia

B9. Chi racconta la storia che hai letto?

A. □ Il papà

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A. □ Il papà

B. □ La mamma

D. □ Perché così tutti si sono accorti che Chiara si è tagliata i capelli

B. □ La mamma

C. □ Chiara

C. □ Chiara

B9. Chi racconta la storia che hai letto?

D. □ Luca

D. □ Luca

A. □ Il papà

B. □ La mamma

C. □ Chiara

D. □ Luca

B10. Che cosa si può capire dal racconto che hai letto?

B10. Che cosa si può capire dal racconto che hai letto?

Metti una crocetta per ogni riga.

Metti una crocetta per ogni riga.

B10. Che cosa si può capire dal racconto che hai letto?

Metti una crocetta per ogni riga.

a) A volte un fatto sfortunato può diventare una fortuna

a)

A volte un fatto sfortunato può diventare una fortuna

b) A volte chi fa un danno deve ripagarlo

b) A volte chi fa un danno deve ripagarlo

a) A volte un fatto sfortunato può diventare una fortuna

c) A volte dopo che ci si è arrabbiati, si sente il desiderio di essere più gentili

c) A volte dopo che ci si è arrabbiati, si sente il desiderio di essere più gentili

b) A volte chi fa un danno deve ripagarlo

Si può capire dal racconto NON si può capire dal racconto

Si può capire dal racconto NON si può capire dal racconto

Si può capire dal racconto NON si può capire dal racconto

ESERCIZI

ESERCIZI

C1. Leggi le due frasi in ciascun riquadro e indica se la parola sottolineata ha lo stesso significato in tutte e due le frasi oppure no.

C1. Leggi le due frasi in ciascun riquadro e indica se la parola sottolineata ha lo stesso significato in tutte e due le frasi oppure no.

a)

a)

b)

b)

c)

c)

d)

d)

e)

e)

Metti una crocetta per ogni riga.

Metti una crocetta per ogni riga.

La parola sottolineata…

La parola sottolineata… …ha lo stesso significato …NON ha lo stesso significato

…ha lo stesso significato …NON ha lo stesso significato

La mamma ha cucinato le penne all’arrabbiata.

La mamma ha cucinato le penne all’arrabbiata.

Ho messo in ordine le penne nel mio astuccio.

Ho messo in ordine le penne nel mio astuccio.

Paolo è un mio caro amico.

Paolo è un mio caro amico.

Il cane è il migliore amico dell’uomo.

Il cane è il migliore amico dell’uomo.

Il postino ci ha portato cinque lettere. Conosco tutte le lettere dell’alfabeto.

Il postino ci ha portato cinque lettere.

Conosco tutte le lettere dell’alfabeto.

Il nostro vicino di casa è un signore alto e magro.

Il nostro vicino di casa è un signore alto e magro.

Luca è più alto di me.

Luca è più alto di me.

Abbiamo trovato due ricci nel giardino.

Abbiamo trovato due ricci nel giardino.

Il parrucchiere ha fatto dei ricci biondi ad Anna.

Il parrucchiere ha fatto dei ricci biondi ad Anna.

C2. Quale tra le seguenti frasi è corretta?

C2. Quale tra le seguenti frasi è corretta?

A. □ Ieri sono nati il fratellino di Andrea.

A. □ Ieri sono nati il fratellino di Andrea.

B. □ Il coccodrillo mostrò i suoi denti affilati.

B. □ Il coccodrillo mostrò i suoi denti affilati.

C. □ C’erano una volta un ombrellino azzurro.

C. □ C’erano una volta un ombrellino azzurro.

D. □ Sara e Laura è la mia amica del cuore.

D. □ Sara e Laura è la mia amica del cuore.

AUTOVALUTAZIONE

Colora i quesiti a cui hai risposto correttamente.

GRAFICO DI AUTOVALUTAZIONE

RISPOSTE CORRETTE B10-c

A3-b C1-d A3-a

comprensione del testo e lessico

lessico e morfologia

Ora osserva il grafico e rispondi: - hai risposto correttamente alla maggior parte dei quesiti? SÌ NO - quanti punti hai totalizzato sul totale? /24 - come hai trovato questa prova? Barra la faccina corrispondente.

QUIZ INVALSI

Gli eserciziari QUIZ INVALSI contengono un ricco percorso (128 pagine!) per prepararsi con graduale autonomia alle prove nazionali di italiano e matematica, previste per le classi seconda e quinta della Scuola Primaria, e di inglese (classe quinta).

Ogni eserciziario di italiano e matematica è così strutturato:

• una prova ufficiale GUIDATA e altre inedite da svolgere in AUTONOMIA, con autovalutazione (un istogramma, con le risposte corrette da colorare);

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L’eserciziario di inglese contiene:

• prove inedite: quella d’ingresso GUIDATA e altre da svolgere in AUTONOMIA, con autovalutazione;

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• ULTIME PROVE UFFICIALI come verifica finale;

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In omaggio per l’insegnante: le soluzioni dei quesiti, sia nella versione cartacea, sia online (area riservata Primaria, sul sito www.tresei.com).

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