ITALIANO - Classe 5a

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Opera collettiva: Editrice Tresei Scuola

Ideatrici del testo: Silvia Civerchia e Silvia Amaolo

Redazione: Federica Goffi, Silvia Amaolo, Linda Tesler

Progetto grafico: Deborah Consolani e Federica Goffi

Impaginazione: Claudio Magrini e Silvia Amaolo

Illustrazioni: istockphoto, archivio Tresei

Copertina: Eleonora Bianco

Organizzazione e direzione della creazione dell’opera: Editrice Tresei Scuola di Sbaffi Doriano

Editrice Tresei Scuola

Via A. Meucci, 1 60020 Camerata Picena (AN) Tel. 071/946210 - 071/946378

© Tutti i diritti sono riservati www.tresei.com

RISTAMPA ANNO 2023 2024 2025 2026 I II III IV

ORTOGRAFIA

Un po’ di ripasso Accento e apostrofo Le sillabe

Con o senza H? La punteggiatura Discorso diretto e indiretto Verifica

I nomi Genere e numero dei nomi Tanti tipi di nomi Gli articoli Verifica Aggettivo o pronome? Aggettivi qualificativi I gradi dell’aggettivo

LESSICO

Sinonimi, contrari e omonimi

Aggettivi e pronomi possessivi Aggettivi e pronomi dimostrativi Aggettivi e pronomi indefiniti Aggettivi e pronomi numerali Aggettivi e pronomi interrogativi Aggettivi e pronomi esclamativi Pronomi personali Pronomi relativi Verifica Essere e avere Il modo indicativo Il modo congiuntivo Il modo condizionale Il modo imperativo Verifica Il modo infinito Il modo participio Il modo gerundio Verifica

I verbi transitivi e intransitivi Forma attiva e passiva La forma riflessiva

I verbi servili I verbi impersonali I verbi irregolari Verifica Gli avverbi Le locuzioni avverbiali Le preposizioni semplici Le congiunzioni Le esclamazioni Verifica

MORFOLOGIA MORFOLOGIA PROVA INVALSI

45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 68 69 70 71 73 75 77 79 82 84 86 87 88 89 90 93 96

SINTASSI

La frase semplice La frase complessa Il soggetto Il predicato verbale Il complemento oggetto Attributo e apposizione Il complemento di specificazione Il complemento d’agente I complementi di luogo e di tempo Tanti complementi indiretti Verifica

COMPRENSIONE TESTUALE

La tigre A lezione dal maestro La musica vera Giochiamo! Le vacanze di Nicola Passeggiata scientifica Incubo Nel palazzo del Re dei Re Dov’è Lucy? Emergenza Amazzonia

EDUCAZIONE CIVICA

La nostra Costituzione Uniti per la pace Obiettivi entro il 2030 La dieta mediterranea è sostenibile Gentilezza on e offline!

A tu per tu con un leopardo L’ossigeno negli oceani Riflessione sulla lingua

3 5 6 7 8 9 10 22 11 12 15 16 18 19 20 21 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44
COMPITO DI REALTÀ
INDICE 90

UN PO’ DI RIPASSO

RICORDA

Il gruppo GN non vuole la I, eccetto che nella parola COMPAGNIA, nella prima persona plurale dell’indicativo presente e nella 1a e 2a persona plurale del congiuntivo dei verbi che finiscono in -gnare: noi insegniamo, che voi insegniate.

Sottolinea la forma corretta. 1 arance arancie spiaggie spiagge

• La maestra ci ha insegnato/insegniato a scrivere correttamente.

• Quando ho bisognio/bisogno di aiuto, i miei amici sono fantastici.

• Ora disegniamo/disegnamo un pappagallo.

• Quando disegnate/disegniate, cercate di non premere troppo con la matita.

• Matteo si trova molto a suo agio in vostra compagnia/compagna.

• Questa signora è stata la mia compagna/compagnia di giochi.

Indica con una X la forma corretta. 2

rocce roccie pioggie piogge

farmacie farmace bugie buge

RICORDA

Il gruppo SCE non vuole la I, ma alcune parole fanno eccezione e si scrivono con SCIE: scienza, co scienza e i loro derivati (scienziato, coscienzioso), usciere, ecc.

3

RICORDA

Le parole che al singolare terminano in CIA/GIA al plurale terminano con: - CIE/GIE, se prima di CIA/GIA c’è una vocale.

- CE/GE, se prima di CIA/GIA c’è una consonante.

Indica con una X le parole corrette.

ascensore rusciello scienza pesce moscerino uscere scena coscenza striscie

3 ORTOGRAFIA

GLI ARTICOLI

RICORDA

Gli articoli si distinguono in determinativi (IL, LO, LA, I, GLI, LE, L’) e indeterminativi (UN, UN’, UNO, UNA).

Nel brano, cerchia di rosso gli articoli determinativi e di blu quelli indeterminativi. 1

Il mese scorso, ho preso l’aeroplano con la mia famiglia e sono andato a Londra. Appena arrivati, siamo saliti su uno dei tipici taxi inglesi: il guidatore sta a destra invece che a sinistra e già mi sembrava di vivere su uno strano pianeta. Il primo giorno, a colazione, mi sono mancate le parole: come si fa a mangiare le uova e la pancetta affumicata, persino i cetriolini e l’insalata? Dove sono i biscotti, i cornetti, un dolce o magari una crostata? Gli inglesi mangiavano come se fosse tutto normale, io invece avevo gli occhi di fuori e lo stomaco in subbuglio: un’altra stranezza e avrei pensato di stare ancora sognando.

Completa la regola con le seguenti parole. 2

UN FEMMINILI NOMI CONSONANTE UNO VOCALE

RICORDA

L’articolo si usa davanti ai che iniziano per: gn, pn, ps, s + , x, y, z. Es.: uno strumento, uno zio, uno pneumatico, ecc. si apostrofa solo davanti ai nomi che iniziano per . Es.: un’aquila, un’elica, ecc.

Metti l’apostrofo dove occorre. 3

• un asta

• un astuccio

• un asteroide

• un cesto • un estate • un orco

• un ape • un camion • un allieva

• un astronave • un gattino • un ora

MORFOLOGIA 16

4

5

RICORDA

Gli ARTICOLI PARTITIVI indicano una quantità indefinita e sono formati dall’unione della preposizione semplice di con l’articolo determinativo.

Completa la tabella formando gli articoli partitivi.

+ il lo la l’ i gli le DI del

Inserisci davanti ad ogni nome l’articolo indeterminativo adatto, poi volgi al plurale usando gli articoli partitivi, come negli esempi.

• un’ostrica delle ostriche

• articolo • ortaggio • concerto • cugina

Non confondere gli articoli partitivi (che indicano una quantità indefinita, es.: “Vorrei del pane”) con le preposizioni articolate (es.: Il cane del vicino).

• un medico dei medici

• asino • ingranaggio • botte • spugna

Sottolinea gli articoli partitivi. 6

• Ci sono delle stelle magnifiche.

La gatta si è nascosta a casa dei vicini. Ho raccolto dei fiori per la festa della zia. Marta ha trovato dei vecchi abiti della nonna. Luca inviterà degli amici alla cena di domani.

MORFOLOGIA 17

PRONOMI RELATIVI

RICORDA

I pronomi relativi (che, chi, cui, il quale, la quale, i quali, le quali) mettono in relazione due frasi sostituendo un nome presente in entrambe, evitando ripetizioni.

Es.: Ho mangiato la merenda, che mi ha preparato la mamma.

PRONOME RELATIVO

Sottolinea in ogni frase la parola a cui il pronome relativo si riferisce, come nell’esempio. 1

• Luca ha ricevuto per compleanno il libro CHE sto leggendo io.

• La storia CHE mi hai raccontato ieri è vera?

• Giulia ha finito il dipinto di CUI mi ha parlato.

• Ho incontrato Federica CHE stava andando in aeroporto.

• Elena, CHE è sempre diligente, oggi non ha finito i compiti.

• La città in CUI si trova Carlo è davvero stupenda.

CHE non può essere sostituito da il quale, la quale, le quali non è un pronome relativo, ma potrebbe essere una congiunzione!

Anna si stia divertendo!

Nella seguente frase: Credo che quest’anno l’inverno arriverà in anticipo. ... cosa indica la parola che? Pronome relativo.

Aggettivo. Pronome esclamativo.

MORFOLOGIA 30

VERIFICA

In ogni frase sottolinea di rosso gli aggettivi, di blu i pronomi e specificane la tipologia barrando la casella giusta con una X.

• La tana era piccolissima.

• Soltanto alcuni hanno portato i libri.

• Verresti a casa mia?

• Quali progetti hai per stasera?

• Che bella azione ha fatto il portiere!

• Ho chiamato, ma nessuno mi risponde.

• Quante figurine hai?

• Il nonno ha mangiato poche verdure oggi.

• Ho fatto sei giri di corsa in palestra.

• Questo prodotto agisce sulle macchie.

• Mattia abita al secondo piano.

• Che fortuna!

• Chiunque al tuo posto si sarebbe divertito!

COMPITO DI REALTÀ

Con i tuoi amici, realizza il GIOCO DELL’OCA DI AGGETTIVI E PRONOMI.

Potete procedere nel seguente modo:

- disegnate e realizzate su un cartellone un percorso di massimo venti caselle; - inventate delle domande inerenti agli aggettivi e ai pronomi e collegatele alle varie caselle; - procuratevi (o realizzateli voi) un dado e dei segnaposto;

- stabilite insieme le regole del gioco, formate dei gruppi di massimo cinque persone e iniziate la sfida.

MORFOLOGIA
31
POSSESSIVO DIMOSTRATIVO INDEFINITO NUMERALE INTERROGATIVO ESCLAMATIVO
QUALIFICATIVO
1

1

IL MODO GERUNDIO

RICORDA

Il modo gerundio è un modo indefinito. Si usa per esprimere un’azione ponendola in rapporto con un’altra, senza indicare persona e numero. Il gerundio ha due tempi: uno semplice (presente) e uno composto (passato).

Riscrivi le frasi sostituendo le espressioni in corsivo con il verbo al gerundio presente o passato.

• Mentre va a scuola, Laura incontra la sua vicina.

• Visto che lavoriamo vicino casa, andiamo in ufficio in bicicletta.

• Luca e Linda hanno smesso di litigare, grazie al fatto che sono intervenuti gli amici.

• Siccome oggi c’è il sole, possiamo uscire senza l’ombrello.

2

Inserisci i verbi al posto giusto in tabella. Fai attenzione: ci sono anche degli intrusi. Barrali con una X.

osando • avere conosciuto • gridato • essendo cambiati • cantando • avere saputo • avendo dormito • avemmo scoperto • avendo partecipato • guardando

GERUNDIO PRESENTE GERUNDIO PASSATO

MORFOLOGIA 40

VERIFICA

Completa la tabella inserendo i verbi al posto giusto. Poi scrivine altri a piacere, completando gli spazi a disposizione. avere osato • bevendo • avendo riso • ridente • conosciuto • sognare • salire • avere dipinto • avendo detto • respirare • avere visto • scaldare • indossando • avendo stampato • seguente • tradito • stato • avente • avere avuto • avere letto

MODI INDEFINITI

INFINITO PARTICIPIO GERUNDIO

presente passato presente passato presente passato

INVALSI

1. In quale frase il participio passato ha la funzione di aggettivo?

A. Quel libro è usato.

B. Ho usato la tua bicicletta: spero non ti dispiaccia!

C. Marco è passato a casa della nonna.

D. Sono contento di aver giocato con la mia nipotina.

2. Quale tra i seguenti verbi è un infinito passato della 2a coniugazione?

A. Bere.

C. Avere letto. D. Scoprire. B. Essendo scelti.

MORFOLOGIA 41
1

1

LA FRASE COMPLESSA

RICORDA

La frase complessa (o periodo) è una parte di testo compresa tra un punto fermo e un altro. È formata da più frasi semplici (proposizioni), tante quante sono i verbi, perché a ogni verbo corrisponde una frase.

2

Segui gli esempi e dividi le frasi all’interno del seguente periodo. Ricorda di cercare i verbi!

Si dice / che la lingua è viva / quando è parlata anche nel presente, come accade per esempio con l’italiano, l’inglese, il cinese ecc., e che è morta quando non c’è più nessuno che la parla, come accade per il sumerico, ad esempio.

Completa i periodi aggiungendo una o più frasi. Per unirle, usa le preposizioni e la punteggiatura adatta, come nell’esempio.

• Aprì il quaderno

e risolse il problema in un attimo.

• Giada assaggiò gli gnocchi

• Arrivarono in una spiaggia assolata

• Non ho portato fuori il cane

• La mamma ha cucinato una crostata

INVALSI

1. Quante frasi ci sono nel seguente periodo?

Come forse già sai, l’italiano deriva dal latino, che nel corso dei secoli si è trasformato fino a diventare la lingua con la quale parliamo e scriviamo quotidianamente.

A. Due. B. Sette. C. Sei. D. Cinque.

SINTASSI 56

1

2

IL SOGGETTO

RICORDA

Il SOGGETTO è la persona, l’animale, la cosa di cui si parla (es.: Gianni studia).

Generalmente è costituito da un nome, ma qualsiasi parte del discorso può svolgerne la fun zione (es.: Lavorare stanca). Una frase può presentare due o più soggetti per un solo predicato (es.: Chiara e Rosa camminano).

Il soggetto può essere anche sottinteso, se non viene espresso, oppure può essere assente, come accade con i verbi impersonali.

Sottolinea il soggetto presente in ogni frase. Dove è sottinteso, scrivilo tra parentesi, come nell’esempio.

• Hai ritrovato il tuo cagnolino al parco.

• Nel cielo è apparso l’arcobaleno.

(Tu)

• Mascherarsi a Carnevale è molto divertente!

• Abbiamo incontrato Maria al parco.

• Andiamo al mare?

• Mi sono scottato con la tazza bollente.

Unisci le frasi usando il CHE come soggetto, seguendo l’esempio.

• Ho visto un film. Il film era molto interessante.

Ho visto un film che era molto interessante.

RICORDA

A volte la funzione di soggetto può essere svolta anche dal pronome relativo che.

• Quel ragazzo gioca a pallone. Quel ragazzo è mio cugino.

• Ho visitato la città di Pisa. Pisa si trova in Toscana.

• Abbiamo visto due pesciolini. Due pesciolini nuotavano vicino alla riva.

SINTASSI 57

1

IL PREDICATO VERBALE

2

Il PREDICATO dà informazioni sul soggetto e viene definito:

• verbale, se è costituito da un verbo che specifica l’azione compiuta. Es.: Anna scrive. Anche il verbo “essere” nel significato di “stare”, “trovarsi” è predicato verbale. Es.: Anna è al mare.

• nominale, se è composto dal verbo “essere” o “sembrare”, “parere” seguito da un nome o da un aggettivo. Es.: Anna è felice.

In ogni frase sottolinea il verbo. Poi scrivi PV se si tratta di un predicato verbale o PN se si tratta di un predicato nominale.

• Lucio è stanco a causa dell’insonnia.

• Laura è tornata a casa in bicicletta.

• Il treno adesso è sul binario.

• L’acqua del ruscello era limpidissima.

• Martino, fai attenzione con il monopattino!

Completa la tabella scrivendo un predicato verbale e uno nominale per ogni soggetto.

SOGGETTO PREDICATO VERBALE PREDICATO NOMINALE

Il cane

Il vigile

I bambini

Il vento

Le nonne

SINTASSI 58
RICORDA

1

IL COMPLEMENTO OGGETTO

RICORDA

Il complemento oggetto indica l’oggetto su cui termina l’azione espressa da un verbo tran sitivo e risponde alle domande: chi?; che cosa?.

Si chiama anche complemento diretto, perché non è collegato alla frase da preposizioni.

Es.: Laura ha incontrato Romina; L’insegnante distribuisce i compiti Può essere costituito anche da pronomi personali (es.: Andrea lo ascolterà) o dal pronome CHE (es.: Le scarpe che indossi sono rovinate).

Nelle seguenti frasi, sottolinea il verbo e cerchia il complemento oggetto.

• Il ghiro raccoglie le provviste per l’autunno.

• Abbiamo scattato una foto insieme a mamma e papà.

• I cavalli adorano le carote.

• Il fornaio ha preparato le ciambelle al cioccolato.

2

Aggiungi un complemento oggetto per completare le frasi.

• Carla ha invitato

• Per Natale vorrei

• In soffitta ho trovato

• Sara, per cortesia, chiudi

• Marco suonerà

• Cecila acquista

4

3

Scegli i verbi adatti e, con ciascuno di essi, scrivi sul tuo quaderno una frase che contenga il complemento oggetto.

viaggiare dormire

correggere salutare

tremare ricordare salire ricamare

A volte il complemento oggetto può essere “nascosto”. Cerchialo in ogni frase.

• Ti ho trovato, finalmente!

• La torta che farò sarà buonissima.

• Il messaggio che ho ricevuto è di Anna.

• Vi osservo mentre disegnate.

• Le osservazioni che hai fatto erano giuste.

• Il medico mi ha visitato ieri.

• La nonna mi ha portato al mercato.

• Il giardino che ho visto è molto curato.

SINTASSI 59

A LEZIONE DAL MAESTRO

Leggi il testo. 1

Una vetrata aperta sulla volta rischiarava lo studio del maestro Porbus: concentrata su una tela fissata al cavalletto e sulla quale erano state tracciate solo tre o quattro pennellate bianche, la luce non riusciva a giungere fino alle cupe profondità degli angoli di quel vasto ambiente; ma qualche riflesso sviato accendeva in quell’ombra rossastra argentei luccichii sul ventre di un’antica corazza da cavaliere appesa al muro, tagliava con una lama netta la cornice scolpita e lucidata a cera di un’antica credenza carica di curiose stoviglie, o screziava di punti scintillanti la trama ruvida di alcuni vecchi tendaggi di broccato d’oro dagli ampi panneggi ricadenti, buttati là a far da modello. Forme anatomiche di gesso, frammenti e torsi di antiche dee, amorosamente levigati dal bacio dei secoli, erano sparsi sui ripiani e sulle consoles Innumerevoli abbozzi, a matita colorata, a sanguigna o a penna, coprivano le pareti fino al soffitto: scatole di colori, bottiglie d’olio e di ragia, sgabelli rovesciati lasciavano a malapena uno stretto passaggio che conduceva sotto l’aureola proiettata dall’alta vetrata, i cui raggi cadevano a piombo sul pallido volto di Porbus e sul cranio d’avorio di quell’uomo straordinario.

(Da H. de Balzac, Il capolavoro sconosciuto, Passigli Editori)

Sottolinea nel testo le parole che non conosci. Cercale sul dizionario e scrivi i significati sul quaderno. 2

Barra la risposta giusta con una X. 3

A1 Di che genere è il testo che hai appena letto?

A. Regolativo. B. Informativo. C. Descrittivo. D. Realistico.

A2 Qual è nel testo il significato dell’espressione evidenziata: “amorosamente levigati dal bacio dei secoli”?

A. Che il passare del tempo ha modellato dolcemente la forma delle sculture.

B. Che le sculture si sono rovinate, perdendo l’originario splendore.

C. Che nei secoli vari pittori hanno levigato con i loro strumenti le sculture esposte.

D. Che gli amanti dell’arte apprezzano le sculture da secoli.

COMPRENSIONE TESTUALE 68

LA MUSICA VERA

Leggi il testo e sottolinea le metafore. 1

Un tempo lontano quando non c’erano ancora le orchestre con gli strumenti i violini erano i venti e i cavalli che galoppavano nella prateria i tamburi della batteria. E c’era in quella musica naturale la grancassa del temporale, il lamento della bestia ferita e il canto del fringuello insieme all’acqua del ruscello che fuggiva via.

Collega ogni suono naturale allo strumento musicale a cui è associato nella poesia. 2

C’era pure il sassofono stonato della vacca in mezzo al prato e il trillo del grillo e il canto lontano del mare e l’urlo di vittoria dell’uomo che iniziava la sua storia. (M. Lodi, da Il soldatino del pim pum pà, Einaudi Ragazzi) venti sassofono cavalli al galoppo grancassa temporale tamburi della batteria vacca in mezzo al prato violini

Rispondi alla domanda. 3

Oltre alla musica, tra i suoni espressi dalla poesia ci sono anche delle voci: quali sono?

Sul tuo quaderno, scrivi delle metafore riferite ai suoni che senti spesso. 4

COMPRENSIONE TESTUALE 69

LA DIETA MEDITERRANEA È SOSTENIBILE

Leggi il testo. 1

Le nostre scelte alimentari hanno un notevole impatto sulle condizioni ambientali. Per questo sarà importante anche privilegiare un’alimentazione che tuteli il rispetto per il nostro Pianeta. Con alimen tazione sostenibile si intende infatti non solo il consumo di prodotti sani, ma anche di prodotti che abbiano un’influenza poco dannosa sull’ambiente. In tal senso, uno dei modelli da seguire è sicu ramente la dieta mediterranea. Oltre a fornire i giusti nutrienti, la dieta mediterranea produce effetti positivi anche sulla sfera sociale, economica e ambientale. Privilegiare il maggior consumo di cereali, legumi, frutta e verdura di stagione rispetto a quello di carni e grassi animali, consente, ad esempio, di impiegare risorse naturali, come il terreno e l’acqua, e ridurre le emissioni di gas serra. (Adatt. e rid. da www.salute.gov.it)

Barra la risposta giusta con una X. 2 3

A1 Secondo te, un’alimentazione sostenibile...

privilegia il consumo di carni e grassi animali. A.

B. causa un aumento delle emissioni di gas serra. D.

privilegia prodotti fuori stagione. C. privilegia il consumo di cereali, legumi, frutta e verdura.

Svolgi una ricerca online sulla dieta mediterranea, con l’aiuto di un adulto, e rispondi alle seguenti domande sul quaderno.

• A quali Paesi appartiene la dieta mediterranea?

• Quali alimenti prevede e in quali consumi?

• Nel 2010 quale riconoscimento ha ottenuto dall’UNESCO? Perché?

COMPITO DI REALTÀ

Fate UN’INTERVISTA a genitori o nonni sui piatti della loro tradizione e scrivete qualche ricetta. Sono pietanze che fanno parte della dieta mediterranea o appartengono ad altre culture? Confrontatevi in classe e scambiatevi le ricette, così da provarle a casa e condividere nuovi sapori.

EDUCAZIONE CIVICA
88

GENTILEZZA ON E OFFLINE!

Leggi il testo e rispondi. 1

Probabilmente la tua giornata inizia con buongiorno e finisce con buonanotte. Allo stesso modo, anche Internet è fatto di parole, dal linguaggio di programmazione che si usa per creare un’app, alle cose che scrivono gli utenti. Per questa ragione, scegliendo con cura come comunichi, puoi cambiare il mondo, renderlo migliore, rivoluzionarlo quando non ti piace. Ognuno di noi deve scegliere con testa, cuore e onestà quali parole condividere. Internet è pazzesco: la Rete, i giochi, le chat, i social... c’è un mondo a portata di click! Ma davanti e dietro lo schermo devi imparare a capire cosa ti fa stare bene con gli altri e come puoi contribuire tu a far stare bene gli altri. Online e offline.

(Rid. da C. Cabeddu, F. Taddia, Penso, parlo, posto. Breve guida alla comunicazione non ostile, Il Castoro)

• Utilizzi Internet per svolgere delle attività? Quali?

• Hai mai saputo di qualcuno che ha trattato male qualcun altro in Rete? Racconta.

• Secondo te, si può parlare con chiunque online?

• Che cosa significa la parola “cyberbullismo”?

• Se qualcuno si dimostra ostile con te, sia online che offline, pensi sia utile parlarne ai tuoi genitori?

EDUCAZIONE CIVICA 89

A TU PER TU CON UN LEOPARDO PROVA INVALSI

Il giovane zulu Manatasi si alzò sulla punta dei piedi e slacciò il sacchetto delle uova... In quel momento si accorse delle quattro zampe lasciate penzoloni giù dal ramo, proprio di fronte a lui, sullo stesso albero in cui aveva appeso il cestello. Manatasi si sentì gelare il sangue nelle vene. Il leopardo era lì, sopra di lui, che lo osservava, tranquillo. Manatasi guardò quel muso affilato, il mantello giallo maculato di chiazze nere, le zampe, la bocca socchiusa. “Cosa fare?”, si domandò per un istante. “Pensa, ragazzo, pensa”. Era la voce del saggio Babashana, questa, che gli ricordava che un vero uomo deve riuscire a cavarsela in ogni situazione con l’intelligenza. Poteva spaventarlo come tutti gli altri animali? No... il leopardo l’aveva certamente sentito arrivare, ma non si era mosso di un dito. Non lo temeva. Poteva... doveva muoversi lentamente, senza spaventarlo. Ecco. Allontanarsi come se niente fosse stato, pregando che lui non decidesse di inseguirlo. Indietreggiò, gli occhi sempre puntati su quelli del predatore.

Dall’alto del suo ramo, il leopardo sibilò e ritirò le zampe. Irrigidì il muso, scoprendo una fila di denti bianchissimi.

Manatasi si sentì bloccare il cervello e il corpo, ma con lentezza esasperante depose il piccolo cesto sui rami poco lontano dal muso dell’animale e poi... scappò con quanto fiato aveva in gola. Il suo terrore divenne reale sentendo un rumore alle sue spalle. Il leopardo era scattato, come se fosse stato fatto d’acqua. Era balzato a terra, fluidamente.

– No! – gridò Manatasi, accelerando ancora. Incespicò, ruzzolò violentemente a terra. Si riparò il viso con le mani, ma non successe niente. Incredulo, vide che il leopardo stava fiutando le uova rotolate a terra.

– Bravo... ecco. Mangiati le uova...– esclamò Manatasi, tirandosi in piedi. – Sono tutte tue! (Adatt. da P. Baccalario, La strada del guerriero, Piemme Junior)

INVALSI 90

A1 La parola “maculato”, significa:

a macchie. A. minaccioso. B. arruffato. C. striato. D.

A2 Qual è l’arma più preziosa secondo il saggio Babashana?

Il coraggio. A. Il pugnale. B. L’intelligenza. C. La velocità. D.

A3 Perché la lentezza viene definita “esasperante”?

Perché Manatasi non è sicuro di fare la cosa giusta. A.

Perché Manatasi avrebbe voluto muoversi ancora più lentamente. B.

Perché il leopardo è molto nervoso, esasperato. C.

Perché per Manatasi, in preda al panico, è difficile muoversi con estrema lentezza. D.

A4 Con quali aggettivi definiresti il protagonista della storia? Spaventato e rassegnato. A. Coraggioso e attento. B. Furioso e aggressivo. C. Debole e passivo. D.

A5 Rispondi con V (vero) o F (falso). Barra con una X.

In realtà il leopardo era molto spaventato dal bambino.

Il saggio Babashana si trova insieme a Manatasi, gli parla e osserva la scena senza intervenire.

Manatasi riesce a mettere a frutto gli insegnamenti del saggio Babashana.

Manatasi escogitò un piano per riprendere le uova.

Manatasi usa le uova per distrarre il leopardo e scappare. La storia è narrata in prima persona.

VERO FALSO

91 INVALSI
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