ITALIANO - Classe 4a

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Opera collettiva: Editrice Tresei Scuola

Ideatrice del testo: Federica Goffi

Redazione: Federica Goffi, Silvia Amaolo, Silvia Piangerelli, Silvia Civerchia

Progetto grafico: Deborah Consolani e Federica Goffi

Impaginazione: Claudio Magrini e Federica Goffi

Illustrazioni: istockphoto, archivio Tresei Copertina: Eleonora Bianco

Organizzazione e direzione della creazione dell’opera: Editrice Tresei Scuola di Sbaffi Doriano

Editrice Tresei Scuola

Via A. Meucci, 1 60020 Camerata Picena (AN) Tel. 071/946210 - 071/946378

© Tutti i diritti sono riservati www.tresei.com

RISTAMPA ANNO 2023 2024 2025 2026 I II III IV

ORTOGRAFIA

Il cruciverba di C e G Un po’ di ripasso ortografico Attenzione alle doppie! La divisione in sillabe Verifica

LESSICO

Essere e avere Modi finiti e indefiniti dei verbi Il modo indicativo Il congiuntivo Il condizionale L’imperativo I modi indefiniti Verifica Preposizioni semplici e articolate Le congiunzioni Gli avverbi Verifica

Il genere dei nomi Il numero dei nomi Primitivi, derivati... ... e alterati Nomi concreti e astratti Nomi collettivi... e composti Verifica Gli articoli determinativi... ... e indeterminativi

Omonimi Sinonimi e contrari

MORFOLOGIA MORFOLOGIA

L’aggettivo qualificativo... ... e i suoi gradi Aggettivi e pronomi possessivi Aggettivi e pronomi dimostrativi Aggettivi e pronomi indefiniti Aggettivi e pronomi numerali Aggettivi e pronomi interrogativi ed esclamativi Pronomi personali... ... soggetto e complemento Verifica I verbi e le tre coniugazioni

SINTASSI

La frase Predicato verbale e nominale Le espansioni L’analisi logica Verifica Il microbo e lo scrittore Mi piacciono i fatti La camera della nonna Antonio e Cleopatra

COMPRENSIONE TESTUALE

EDUCAZIONE CIVICA

Le parole della Costituzione Alcuni articoli Quiz ecologico Abitudini salutari La fame nel mondo Che cos’è il Web?

88 PROVA INVALSI

Avventura negli abissi Che cos’è l’energia? Riflessione sulla lingua

3 5 8 9 10 26 27 12 14 16 17 18 19 20 24 25 28 29 30 32 34 36 38 40 41 42 48
COMPITO DI REALTÀ INDICE
50 51 52 53 54 56 57 58 60 62 63 65 66 67 68 69 70 71 74 77 80 82 83 84 85 86 87 88 92 96

LA DIVISIONE IN SILLABE

ORIZZONTALI

1. È composto da 24 ore.

2. Se è “spaziale”, serve per viaggiare nello spazio. 3. Si ricava dal manto della pecora per fare maglie e maglioni. 4. Si usa per mettere fiori o come oggetto ornamentale. 7. È sinonimo di indumento. 9. È incolore, inodore, insapore.

VERTICALI

1. Si legge nel tempo libero o per avere notizie del giorno.

5. Un evento nuovo e/o inaspettato. 6. La più piccola particella vivente del nostro corpo.

7. Si trova in alcune barche, per navi gare con la forza del vento. 8. Lo è una linea inclinata.

Osserva gli esempi, poi dividi in sillabe le parole che seguono. 2

Completa il cruciverba inserendo le parole. Attenzione: in ogni casella devi scrivere una sillaba. 1 mam/mi/fe/ro ac/qua po/sto a/si/no om/bra po/e/ta ra/gno Esempi: attenzione passione marmotta cellulare blu melone astro canestro babbuino baule stalla quaderno ape campione pugno castello ceramica

9 ORTOGRAFIA
1 5 7 2 6 8 3 4 9

1

L’AGG ETTIVO QUALIFICATIVO...

RICORDA

L’aggettivo qualificativo indica una qualità o evidenzia una caratteristica della persona, dell’animale o della cosa a cui si riferisce. Va sempre accordato nel genere e nel numero con il nome che affianca. Es.: soffici divani, stella luminosa, ecc.

Leggi il testo e sottolinea tutti gli aggettivi qualificativi.

Pioveva a dirotto e gli enormi goccioloni che cadevano al suolo colpivano il minuscolo corpicino di una capretta bianca. La capretta, senza pensarci troppo, corse a rifugiarsi in una capanna abbandonata sul pendio della collina. Si mise a riposare nell’oscurità aspettando tranquillamente che il temporale finisse. Ad un tratto, ansimando, qualcuno entrò nella buia capanna. Chissà chi era. La capretta impaurita si nascose e drizzò le orecchie...

(Rid. e adatt. da Y. Kimura, In una notte di temporale, Feltrinelli) ristorante leoni neve insegnante collane monti cielo lasagne

Collega ogni nome all’aggettivo qualificativo appropriato. 2 Scrivi tre aggettivi qualificativi per ogni nome. 3

severo costoso preziose alti bianca feroci calde sereno

camera allenatore automobile

MORFOLOGIA 28

... E I SUOI G RADI

Gli aggettivi qualificativi esprimono le qualità in diversi modi o gradi:

- positivo (Gianni è veloce);

- comparativo di maggioranza (Gianni è più veloce di Mirco); di minoranza (Gianni è meno veloce di Matteo); di uguaglianza (Gianni è veloce quanto Sara);

- superlativo relativo (Gianni è il più alto della classe), o assoluto, ovvero di massimo grado (Gianni è altissimo).

ll superlativo assoluto si forma aggiungendo il suffisso -issimo, oppure ripetendo due volte l’aggettivo (es.: veloce veloce), o facendolo precedere dai prefissi arci-, super-, ultra-, stra- (es.: super veloce), oppure accompagnandolo con le parole MOLTO, TANTO, ASSAI... (es.: assai ricco, molto gentile, ecc.).

1

Osserva il disegno di un gruppo di amici e confronta le altezza dei bambini cercando di usare tutti i gradi dell’aggettivo qualificativo.

Roberto Luca Simone GAlex

2

Nelle seguenti frasi sottolinea l’aggettivo qualificativo e scrivi il grado sulle righe.

• Gianni è il più grande dei suoi fratelli: va in prima Media.

• Tuo zio è strasimpatico! Ieri ci ha fatto divertire molto.

• Nadia è studiosa quanto Micaela: prendono spesso gli stessi voti.

• Il gatto è più pigro del cane, passa molto tempo a dormire.

• Il nuoto è uno sport bellissimo.

• Lunedì è stato il giorno meno caldo della settimana.

MORFOLOGIA 29
RICORDA

AGG ETTIVI E PRONOMI NUMERALI

Nei fumetti, cerchia di rosso gli aggettivi numerali e di blu i pronomi. 1

Io sono Romeo, il primo gatto della fila!

Io sono il quarto e mi chiamo Fufy.

In tutto siamo sette splendidi gattini!

Completa la tabella. 2

AGGETTIVI E PRONOMI NUMERALI

cardinali ordinali moltiplicativi uno primo singolo due triplo/triplice quarto cinque

distributivi a uno a uno, a due a due, uno ciascuno... collettivi un paio, una decina, una dozzina, un migliaio

Gli aggettivi numerali indicano in modo preciso la quantità dei nomi a cui si riferiscono. I numeri ordinali si scrivono in lettere o in cifre, con una piccola “a”, per il femminile, e “o” per il maschile, poste in alto a destra, es.: 1° giorno, 2a settimana, ecc., oppure con i numeri romani. Es.: I, II, III, IV, ecc.

I numeri cardinali si scrivono in lettere, tranne che nelle date e nelle misure.

MORFOLOGIA 36
RICORDA

Nella pozione della strega Matilda sono nascosti tanti numerali: sottolinea in rosso i cardinali, in verde gli ordinali e in blu i moltiplicativi.

Per restare in allegria e amar la compagnia, questa ricetta leggi senza fretta!

- Cinque cucchiai di buon umore, così la vita ha più sapore; - Uno strato di onestà, per vivere con sincerità; - fai il triplo delle risate, per allietar le tue serate; - cento grammi di pazienza, da tener nella credenza; - scusati per primo se hai sbagliato, e verrai sempre perdonato; - dona il doppio a chi ti dà: ecco la ricetta della felicità.

Le parole sottolineate sono aggettivi (A) o pronomi (P) numerali? Barra con una X. 4

• È il secondo anno che seguo il corso di nuoto in questa piscina.

• Ho preparato alcune torte, due sono al cioccolato.

• Il mio ufficio si trova al terzo piano.

• Il quadrato ha quattro lati, il pentagono cinque.

5

A P A P A P A P

Completa le frasi, scrivendo in rosso l’aggettivo numerale e in blu il pronome suggeriti dai numeri.

• Alla gara, il mio cavallo è arrivato . 1

• Il professore ha appena chiamato il studente della lista d’esame. 3

• Per fare la crostata la mamma usa uova intere. 2

• La tesi va consegnata in copia alla segreteria. 4

• Su partecipanti, Lorenzo è arrivato ultimo, cioè . 5

• Nella cesta ci sono uova, cioè una . 10

• Te l’ho detto volte di toglierti le scarpe quando entri in casa. 1 000

MORFOLOGIA 37
3

1

I VERBI E LE TRE CONIUG AZIONI

In questo breve testo cerchia i verbi: di rosso se esprimono una cosa posseduta, di verde se indicano una qualità o un modo d’essere, di blu se specificano un’azione compiuta dal soggetto.

Matteo è felice perché ha un monopattino nuovo. Ogni giorno, dopo la scuola, con il monopattino arriva fino ai giardini, dove incontra le sue due amiche: Sara e Pamela.

Le due bambine sono molto graziose: hanno i capelli castani e gli occhi marroni. Spesso fanno merenda con un bel gelato, poi, quando vedono Matteo, corrono da lui e, insieme, iniziano a giocare.

Il verbo è formato da due parti:

- la radice è la parte che non cambia, es.: gioca, giocavano, giocano, ecc.

- la desinenza è la parte che cambia e, quando il verbo è coniugato, dà informazioni:

• sulla persona che compie l’azione. Es.: Matteo gioca (chi? Matteo).

• sul tempo dell’azione (quando gioca? Adesso).

• sul modo dell’azione (in questo caso “gioca” è al presente indicativo, un modo che esprime certezza).

La forma base del verbo è il modo infinito (giocare), che ci fa distinguere i verbi in base a tre coniugazioni:

- 1a: i verbi che terminano in -are. Es.: giocare.

- 2a: i verbi che terminano in -ere. Es.: tenere.

- 3a: i verbi che terminano in -ire. Es.: finire

Colora solo i riquadri che contengono i verbi all’infinito. 2

correva salutare cucivano pulire sono stato fuggire prendere baciò leggere ebbe vinto cantaste sparì

MORFOLOGIA 48
RICORDA

Trasforma all’infinito, cerchia la desinenza e scrivi i verbi nella tabella. 3

• mangiammo mangi are 1 a • perderò • soffrirete • avete saltato • sarò caduto • credettero • dipingevano • spensi • udite • trovaste

1a coniugazione 2a coniugazione 3a coniugazione

RICORDA

Le persone del verbo compiono l’azione e possono essere singolari (1a, 2a e 3a) e plurali (1a, 2a e 3a). Si esprimono con i pronomi personali soggetto. Es.: io canterò, essi vinsero, ecc.

Davanti a ogni verbo scrivi la persona, usando un pronome personale soggetto. 4

Ricorda che alcuni verbi “irregolari”, come dire, fare, ritrarre, porre, condurre, ecc. appartengono alla 2a coniugazione anche se non terminano in -ere. • finimmo

ebbe letto

cucinarono

• prese • avrò scritto

ridette

• faranno • sentite • capirai

MORFOLOGIA 49

L’IMPERATIVO

Sottolinea i verbi all’imperativo e sotto ciascun fumetto scrivi se si tratta di: - un ordine; - un divieto; - un consiglio.

Metti nel vaso un po’ di terra, prima di rinvasare la piantina!

Aprite tutti il libro a pagina 15! Non entrate! Il parcheggio è chiuso per lavori!

RICORDA

Ricorda che il modo imperativo ha solo il tempo semplice (es.: Parla!), e solo due persone (tu e voi), es.: Corri! Prendete! Per le altre persone si usa il congiuntivo presente. Es.: Prendano (essi)! Prenda (egli)!

Coniuga i verbi al modo imperativo.

2 a persona singolare 2 a persona plurale tacere leggere andare camminare uscire

MORFOLOGIA 56
1
2

I MODI INDEFINITI

1

Completa la tabella dei modi indefiniti del verbo “salutare”.

INFINITO presente passato salutare

GERUNDIO presente passato

PARTICIPIO presente passato

2

Nelle seguenti frasi, sottolinea tutti i verbi indefiniti: di rosso se sono al presente e di verde se sono al passato, poi scrivi nei quadretti I (infinito), P (participio), G (gerundio).

• Non avendo i soldi per il biglietto, ho deciso che lo comprerò domani.

• Aver parlato a lungo con Mara è stato molto piacevole.

• Giacomo, avendo preso la macchina nuova, ha guidato per ore.

• Usciti dall’ufficio, abbiamo preso un caffè insieme.

• Esser caduti sulla soffice neve ci ha divertito tanto.

• Scendere dal treno ancora in movimento è pericoloso.

Ora scrivi tu una frase che contenga ciascun verbo indicato.

aver vinto mangiare essendo riusciti

MORFOLOGIA 57
3

1

LA FRASE

RICORDA

La frase è un insieme ordinato di parole con un senso logico. I “pezzi” della frase sono detti SINTAGMI. La frase minima è formata da due sintagmi: soggetto e predicato. Es.: Laura studia. Questa frase può essere arricchita da altre informazioni, ovvero dalle espansioni. Es.: Laura studia nella sua stanza con la sua amica Sara. Se c’è un solo predicato, la frase si definisce semplice. La frase complessa, invece, è formata da tante frasi quanti sono i verbi. Es.: Andrea è andato in vacanza con Claudio, che ha un appartamento in Sardegna. frase semplice + frase semplice frase complessa

Collega correttamente, formando le frasi minime.

• Il cavallo illumina.

• Il sole galoppa.

• Il gabbiano è felice.

• La bambina vola.

3

Riscrivi ciascuna frase dell’esercizio precedente aggiungendo un’espansione. 2

Leggi ciascuna frase e scrivi nei quadratini S se è semplice, C se è complessa, N se non è una frase.

• Nicola il gelato ha comprato un fiore.

• Aver parlato a lungo è stato necessario per chiarire la questione.

• Daniele tutti i giorni al parco.

• Sara prepara la torta al cioccolato insieme alla mamma.

• L’acqua scorre nel ruscello e i suoi zampilli producono un dolce suono.

66
SINTASSI

PREDICATO VERBALE E NOMINALE

RICORDA

Il PREDICATO VERBALE specifica l’azione compiuta dal soggetto.

Es.: Mario dipinge.

Il PREDICATO NOMINALE è composto dal verbo essere (o sembrare, parere) seguito da un nome, un aggettivo o un pronome. Ci dice cos’è o com’è il soggetto.

Es.: Andrea è stanco. Sofia è una bambina timida. Quella penna è mia. Il verbo essere è predicato verbale quando è usato da solo nel significato di “stare”, “esistere”, “trovarsi”, “appartenere”. Es.: I bambini sono al parco.

Barra con una X le frasi in cui il verbo essere ha la funzione di predicato verbale. 1

Sonia e Laura, a quest’ora, sono in aereo!

Rocky è goloso di crocchette al pollo.

Gli unicorni sono animali mitologici.

Questi motorini sono di Michele e Giacomo.

Per ogni soggetto scrivi i predicati richiesti. 2

Il babbo è indaffarato a causa del trasloco.

Mi dispiace, non sono di queste parti.

Annalisa è stanca, perché ha lavorato.

Luigi è in montagna con gli amici.

Il serpente

Tommaso

Il gatto

Il cuoco Il fiore

67
predicato verbale predicato nominale
Che cosa? Che cosa fa? Chi/che cosa è? Com’è?
soggetto
Chi?
SINTASSI

ANTONIO E CLEOPATRA

Leggi il testo. 1

Ai tempi in cui l’Impero Romano si estendeva fino ai confini del mondo, Marco Antonio decise di visitare i fiorenti territori egizi. A Roma aveva preso il potere e adesso l’Egitto, con tutto ciò che vi si trovava, era suo. Altri generali romani erano stati in Egitto e avevano fatto ritorno in patria con racconti di ricchezze favolose, di lussi raffinati, ma soprattutto della regina Cleopatra. Dicevano che era la donna più bella del mondo. La più intelligente e scaltra fra tutte, capace di far innamorare qualsiasi uomo.

Antonio era sicuro di sé e non temeva per il proprio cuore. Ma appena Antonio vide Cleopatra si sentì prendere da una sorta d’incanto. E quando i loro sguardi si incontrarono, Antonio e Cleopatra capirono di essere destinati l’uno all’altro.

Roma e la sua casa sparirono dalla mente di Antonio e la dolcezza di Cleopatra annullò in lui ogni desiderio di lasciare l’Egitto. Ma Roma non poteva fare a meno del suo imperatore e del suo massimo condottiero. In cuor suo Antonio sapeva che la sua presenza era necessaria altrove, ma non riusciva a staccarsi dalla regina.

Un giorno giunse da Roma una lettera che lo richiamò ai suoi doveri: la città era in tumulto!

Antonio doveva assolutamente ripartire. Cleopatra lo lasciò andare senza protestare. Dopotutto lui aveva giurato di tornare per non lasciarla mai più.

(G. McCaughrean, Storie d’amore e d’amicizia, Einaudi Ragazzi)

Barra la risposta giusta con una X e rispondi alle domande, dove richiesto. 2

A1 Il testo che hai appena letto è...

A. un racconto realistico.

B. un racconto fantastico.

C. un testo informativo.

D. un racconto storico.

COMPRENSIONE TESTUALE 80

A2 Che vuol dire che l’Impero romano si estendeva fino ai confini del mondo?

A. Che stava quasi per scomparire. B. Che era immenso. C. Che era ancora poco esteso. D. Che non aveva confini ben definiti.

A4 La regina Cleopatra era scaltra, quindi era...

A. bellissima. B. furba. C. colta. D. raffinata.

A5

A3 I territori egizi erano fiorenti.

Ciò vuol dire che erano...

A. prosperosi. B. poveri. C. aridi. D. vasti.

Perché

Antonio non temeva per il proprio cuore?

A. Perché era sicuro di non innamorarsi di Cleopatra. B. Perché avrebbe tanto voluto innamorarsi di Cleopatra. C. Perché un imperatore non ha il cuore tenero. D. Perché aveva il cuore in buona salute.

A6 Che cosa successe, invece, quando Antonio conobbe Cleopatra?

A. Non fece altro che pensare a Roma e alla sua casa. B. Se ne innamorò a tal punto di dimenticarsi persino di Roma. C. Si convinse che l’Egitto non poteva fare a meno di lui.

D. Chiese a Cleopatra di andare a vivere a Roma, insieme a lui.

A7 Antonio fu preso da una sorta d’incanto, perché...

A. l’Egitto era un luogo meraviglioso.

B. Cleopatra gli fece un incantesimo. C. rimase affascinato da Cleopatra. D. Cleopatra aveva dei bellissimi occhi.

COMPRENSIONE TESTUALE 81

PROVA INVALSI

AVVENTURA NEGLI ABISSI

Arrivammo fino all’isola di Ceylon, famosa per le grandissime ostriche con le perle.

– Volete partecipare alla pesca delle perle? – propose il capitano Nemo una volta a terra. – Corpo di mille collanine, certo che lo voglio! – si entusiasmò Ned.

Ci dirigemmo alla baia delle Perle Giganti. Una volta giunti a destinazione indossammo gli scafandri e ci buttammo in acqua. Il fondo della barriera era lastricato di molluschi.

– Venite con me! – fece cenno Nemo. Ci scortò in una grotta. In un angolo c’era un’ostrica di straordinarie dimensioni. Il capitano ne forzò il guscio, che si aprì, rivelando la più grossa perla che ci fosse mai capitato di vedere. Il capitano non raccolse il prezioso oggetto, ma richiuse con cura l’ostrica.

– Perché non l’ha presa? – chiese Ned.

– Ogni volta che vengo a vederla è più grande e più bella. La lascio qui perché a me non interessa possederla: a me basta guardarla... – rispose umilmente il capitano.

Detto questo ci invitò a lasciare quel luogo. Intorno a noi c’erano decine di pescatori di perle che nuotavano sul fondo del mare.

Proprio in quel momento l’ombra di un grosso squalo si profilò davanti a uno dei pescatori. Il poveretto, che si era accorto troppo tardi del pericolo, si sentì perduto e restò immobile in preda al terrore. Lo squalo, come se avesse percepito la paura della sua vittima, si scagliò contro il pescatore e gli assestò un tremendo colpo di coda che lo fece svenire.

– Dobbiamo aiutare quel poveretto! – gridò Nemo e si scagliò contro l’animale. Il capitano lottava con tutte le sue forze contro il pericoloso pesce: gli tirava le pinne, gli infilava le dita negli occhi e cercava in ogni modo di colpirlo con un pugnale. Lo squalo però era forte e non ne voleva sapere di lasciarsi sopraffare. Quando Ned si accorse che il capitano era in difficoltà, inforcò il suo arpione e corse in suo aiuto.

– Prendi questo, brutto muso! – disse mentre colpiva quella terribile creatura dai denti affilatissimi.

Lo squalo capì presto che non era aria e decise di sparire in tutta fretta. Nel frattempo Consiglio si era precipitato ad aiutare il pescatore, che era rimasto in acqua troppo a lungo e avrebbe rischiato di annegare. Lo portò in superficie, lo adagiò con delicatezza e lo fece rinvenire. Quando riprese le forze, il capitano Nemo gli diede in regalo un sacchetto di perle di primissima qualità.

(Adatt. da J. Verne, Ventimila leghe sotto i mari, Dami editore)

INVALSI
88

A1 Che cosa può aver pensato Ned quando il capitano gli propose di partecipare alla pesca delle perle?

Pescheremo tante ostriche dalle perle giganti!

A.

Ci tufferemo in mare, ma non pescheremo neppure un’ostrica!

C.

A2 Che cos’è uno scafandro?

A. B. C.

Un motoscafo molto veloce.

Un’attrezzatura per immergersi in acqua.

Una canna da pesca.

D. La rete per pescare le ostriche.

Ci tufferemo in mare, ma il capitano non ci lascerà pescare le ostriche!

B.

Pescheremo tante ostriche, ma non quella con la perla gigante!

D.

A3 Come potresti sostituire l’espressione “lastricato di molluschi”?

A. B. C. D.

Rivestito di molluschi.

Privo di molluschi. Adatto ai molluschi.

Ricoperto di pietre e molluschi.

INVALSI
89
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