Archeo n. 386, Aprile 2017

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SPECIALE • DOMUS AUREA

abitanti di Roma, come di tanti visitatori occasionali, la Domus Aurea resta soffocata, distante, «rimossa» per l’appunto, innanzitutto per via del suo stato e delle sue condizioni di conservazione, che ne impediscono la piena e libera frequentazione.

CONVIVENZA E SOSTENIBILITÀ Al tempo stesso, il salvataggio della Domus non può ignorare le esigenze della convivenza con l’antico e della sua sostenibilità: occorre dunque portare avanti e concludere il progetto di risanamento e conservazione del monumento da un lato e, dall’altro, offrire ai bambini che ogni giorno giocano nel Parco del Colle Oppio una valida alternativa, non solo in termini di fruibilità del «loro» giardino, ma anche di vivibilità del quartiere in cui vivono. La «rimozione» persistente della Domus Aurea oggi è questa: abitanti e cittadini che non sono ancora in condizione di esperire e (con)vivere, In alto, a sinistra: particolare decorativo dipinto e a rilievo della volta della Sala di Ettore e Andromaca. A sinistra: le decorazioni pittoriche sulle pareti e la volta del Grande Criptoportico. Nella pagina accanto, a sinistra: particolare della volta del Corridoio delle Aquile. Nella pagina accanto, a destra: particolare della conchiglia dell’abside della Sala di Achille a Sciro.

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