Archeo n. 348, Febbraio 2014

Page 53

dove e quando «La Sardegna dei 10.000 nuraghi. Simboli e miti dal passato» Orario ma-do, 8,30-19,30; lu chiuso Info tel. 06 3226571; http://villagiulia.beniculturali.it Catalogo ARA Edizioni, Monteriggioni (SI)

In alto, sulle due pagine: due immagini dell’allestimento della mostra in corso al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. A destra: lisciatoio in pietra in forma di nuraghe quadrilobato, dal nuraghe Su Tutturu di Irgoli. Irgoli, Museo Archeologico.

ristiche tipologiche della foggia e cioè che solo in rarissimi casi si tratta di importazioni dall’area settentrionale della Sardegna. Ciò significa che gli esemplari della Penisola, che costituiscono una costante nella composizione dei corredi tombali dalla fine del IX e per tutto l’VIII secolo a.C., sono prodotti in loco. Per ciò che riguarda la funzione del recipiente, alcune analisi sui residui organici effettuate su esemplari rinvenuti in Sardegna ed Etruria hanno accertato che hanno contenuto del vino. Ciò presuppone l’introduzione di nuove forme di commensalità fra élite e di rituacolonizzazione fenicia, come Cadi- lità in ambito funerario. ce e Huelva. Analogamente ad altre tipologie di oggetti, anche le brocbottoni e fiasche chette ebbero destinazioni diverse Come per le brocche askoidi il fenell’isola e in Etruria. Infatti, se nel nomeno della rielaborazione locale primo caso la forma si rinviene si riscontra anche per altre classi di quasi esclusivamente in contesti materiali quali le cosiddette «farelegati al culto, nella Penisola essa è trine» e i «bottoni» in bronzo, caratattestata quasi esclusivamente in terizzate da un notevole distacco ambito funerario. Unica eccezione, dell’impianto figurativo rispetto ai al momento, è il rinvenimento di modelli nuragici. E altrettanto si alcuni frammenti, in strati residuali, può dire per i pendagli «a pendolo» nell’abitato del Poggio del Telegra- che raffigurano, in miniatura, le fo, a Populonia. «fiasche da pellegrino», fogge di Per quanto riguarda l’Etruria, fu ascendenza cipriota, o, secondo alforse Vetulonia, nella seconda metà cuni, filistea, che in Sardegna sono del IX secolo, a svolgere la funzione riprodotte anche in ceramica con di «diffusore» della foggia negli altri esemplari di grandi dimensioni. centri dell’Etruria meridionale. Queste rielaborazioni originali, Recenti analisi sulle argille di di- frutto di alcuni secoli di interrelaversi esemplari vetuloniesi hanno zione con la Sardegna, indicano in confermato quanto era possibile modo inequivocabile, già dalla seevincere dallo studio delle caratte- conda metà dell’VIII secolo, un definitivo «passaggio di consegne» fra gli eredi degli antichi costruttori di torri e i Tyrrenoi. La talassocrazia dell’isola dei Sardi cede il passo a quella degli Etruschi. E i nuovi componenti dell’aristocrazia di questo variegato ethnos, in cui permangono echi dei secolari rapporti con la Sardegna in diversi costumi e nei prodotti della metallurgia, rimarcarono il nuovo dominio sul mare e l’inizio di una nuova stagione, anche con la deposizione, in ricche tombe principesche orientalizzanti, di raffigurazioni di imbarcazioni bronzee. a r c h e o 55


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.