A Santiago lungo il Cammino Primitivo e il Cammino Inglese

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km 30,9 km 211,9 A santiago: km 100,1 Lunghezza: Percorsi:

Dormire Castroverde: Pensión Cortés (anche ristorante), rúa Feira 48, tel. 982.312.166. Pazo de Vilabade, turismo rural, Vilabade s/n (circa 2 km prima di Castroverde), tel. 982.313.000 / 982.313.051, www.elpazo.com. Lugo: Albergue municipal, rúa das Noreas 1, tel. 618.425.578, jose.veleiro@hotmail.com. Aperto tutto l’anno (13-22 tassativo), 44 posti, 5 €. Non dispone di un ricovero per le biciclette, solo una rastrelliera esterna. Pensión Alba, praza do Campo Castelo 31, tel. 982.226.056. Hostal Porta Santiago (anche ristorante), ronda Muralla 176, tel. 982.252.405. Hotel Espana (1 stella), chiuso il sabato, rúa Vitalba 2bis, tel. 982.231.540. Bar-pensión A Ponte, estrada Vella de Santiago 216, lungo il cammino in uscita da Lugo, tel. 982.254.658. Affitta camere.

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Da Cádavo Baleira a Lugo

Mangiare Castroverde: Bar Mesón Pereira 2, rúa Outeiro 2, tel. 982.312.352. Mesón A Lenda, rúa do Doctor Fleming 2, tel. 982.313.166. Autoservicio Reguera, rúa Rosalía de Castro 96. Lugo: Ristorante Casa Rivas, Ronda Muralla 177, tel. 982.221.058. Café del Centro, praza Maior, colazioni e menu, tel. 982.228.339. Bar A Ponte, estrada Vella de Santiago 216, lungo il cammino in uscita da Lugo, apre alle 7. Cervecería Pilsen in rúa Bispo Aguirre 9. Confitería Ramón, rúa Doctor Castro 8.

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300 m 0 km

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Informazioni utili Castroverde: Ayuntamiento, praza

do Concello 2, tel. 982.312.080 / 982.312.287, www.concellodecastroverde.com. Telecentro de Castroverde, rúa dos Nenos 10. Internet gratuito. Centro de Salud (ambulatorio), rúa Rosalía de Castro 47, tel. 982.312.411 / 982.312.310. Farmacia Salvator Lertxundi, rúa Rosalía de Castro 108, tel. 982.311.206. Lugo: Ayuntamiento, tel. 982.297.202, www.lugoturismo.com. Oficina Municipal del Turismo, praza do Campo 11, tel. 982.251.658. Aperto tutti i giorni, lugoturismo@concellodelugo.org. Oficina de Turismo de Lugo (gestita dalla Xunta de Galicia), rúa Miño, tel. 982.231.361. Chiuso la domenica ma non in estate, oficina.turismo.lugo@xunta.es. Multicentro de los porches, rúa do Progreso 42 (vicino all’albergue), internet a pagamento. Hospital Provincial San José, rúa de Santiago s/n, tel. 982 296.725.

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LUGO

BIVIO MANZOI

GONDAR

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ALTO DE VAQUERIZA

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CASTROVERDE

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CÁDAVO

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Farmacia Enrique Seoane Moreno, ronda Muralla 1, aperta 24 ore, tel. 982.223.590. Farmacia Central, rúa San Pedro 2, tel. 982.227.552.

Spostarsi Castroverde: Pullman per Lugo, Cádavo e Fonsagrada: Autocares Empresa Hervei, c/o Estación de Autobuses di Lugo, tel. 982.222.900. Per Lugo e Cádavo Empresa Trigo, rúa Castelao 76, Lugo, tel. 982.221.003. Taxi Fernádez, rúa de Rosalía de Castro, Castroverde tel. 679 428 591. Lugo: Stazione ferroviaria Renfe, praza Fontau, tel. 982.220.025. Estación de Autobuses, praza de la Constitución 1, tel. 982.223.985. Pullman per Cádavo e Fonsagrada, Empresa Hervei, tel. 982.222.900. Pullman per Melide, Arzúa e Santiago (città e aeroporto), Empresa Freire, tel. 982.220.300, www.empresafreire.com. Taxi Lugo, tel. 982.213.377.

Oggi ci misuriamo con la quintessenza della Galizia: pascoli, villaggi apparentemente disabitati, inestricabili gincane fra campi di cavoli dalle foglie gigantesche, macchie di esili betulle e boschi di antichissime querce. Non è una tappa fisicamente impegnativa, però può risultare estenuante, specie nella seconda parte, proprio per l’uniformità del paesaggio che scompagina la percezione dell’andare. È una tappa solitaria: incontreremo i primi servizi solo a Castroverde, circa 8 km dalla partenza da Cádavo; fra Castroverde e Lugo alleviano la fatica tre distributori di caffè e bevande installati lungo la strada. Da Cádavo saliremo all’Alto da Vaqueriza, l’ultimo rilievo significativo prima di Lugo, per poi scendere lungo una bellissima pista forestale. Dopo Castroverde, paesini, campi, boschetti e pascoli sembrano susseguirsi apparentemente senza fine, le località si confondono fra 88


La tappa Da Cádavo Baleira a Castroverde (km 8,7 - km 8,7) Usciti dall’albergue (1) scendiamo lungo la rúa dos Labregos, attraversiamo avenida da Meira e proseguiamo, sempre scendendo, verso il grande piazzale di Campo da Feira, dove imbocchiamo una stradina sulla destra. Al primo bivio, svoltiamo a sinistra, ancora in discesa per una stradina ondulata che si inoltra fra alberi e pascoli, fiancheggiata da cespugli di more. L’asfalto termina all’altezza di una cascina, in località Pradela, dove prendiamo lo sterrato sulla destra e iniziamo a salire lungo i primi contrafforti della sierra da Vaqueriza. Arrivati a un bivio, imbocchiamo lo sterrato sabbioso sulla sinistra che sale prima dolcemente, poi facendosi più ripido, quindi si addentra in un bosco di giovani querce dove gradatamente si spiana, immettendosi infine sulla LU-530: siamo sull’Alto da Vaqueriza o Baqueriza (835 m/slm) (2). Imbocchiamo la pista sterrata sulla destra, parallela alla carretera. Fino al 1994 fra l’alto da Vaqueriza e Castroverde correva ancora la calzada romana, ma poi i lavori di ampliamento della LU-530 l’hanno cancellata. La via prosegue serpeggiando per circa 1,5 km, costeggiando un bosco di alti pini. A sinistra il panorama si apre invece alla vista spettacolare delle lunghe creste che emergono fra le nuvole, dando l’illusione di rive lambite dal mare. Giunti a un bivio, teniamo la sinistra e iniziamo la discesa verso Vilabade per una bella pista forestale, mentre ai pini si alternano macchie di betulle. Usciamo dal bosco e sbuchiamo su una stradina asfaltata, svoltiamo a sinistra e scendiamo, in un centinaio di metri, al santuario di Nuestra Señora del Carmen, costruzione del XV secolo al centro di un grande prato fra gli alberi (3). Costeggiando l’area di sosta accanto al santuario, attrezzata con panche, tavoli e una fonte, scendiamo lungo la stradina fino all’ingresso di Vilabade (660 m/slm). La piccola località è dominata dall’imponente chiesa gotica di Santiago, edificata nel XV secolo dalla comunità francescana, che allora assisteva i pellegrini. La chiesa, rifatta nel XVII secolo, custodisce all’interno un retablo con Santiago Matamoros, ed è caratterizzata dal grande portico neoclassico (per la visita occorre chiedere le chiavi nella casa accanto a sinistra). Poco prima della chiesa, sulla destra della strada, una fonte sgorga dalla parete. Nel piazzale, accanto alla chiesa si affaccia il Palazzo Abraira Arana, anch’esso del XVII secolo, oggi convertito in agriturismo. Attraversiamo il paese tenendo la sinistra e imbocchiamo la LU-1206, una stradina asfaltata in lieve discesa, fra giardini e casette di pietra, alberi da

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loro, la distanza sembra dilatarsi. Infine, l’interminabile avvicinamento a Lugo e la faticosa salita all’albergue, capaci di sfiancare anche fisici allenati dai saliscendi asturiani. Per fortuna, le bellezze di Lugo e il suo accogliente albergue offrono il miglior lenitivo a tanta fatica.

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frutto e castagni. Dopo circa 2 km sbuchiamo sulla LU-530 e la imbocchiamo verso a destra, entrando a Castroverde (540 m/slm), località dall’aspetto moderno ma dove nel XVII secolo erano funzionanti due hospital per pellegrini. Dalla carretera, levando lo sguardo in alto sulla destra, possiamo vedere i resti della Torre del Homenaje risalente al XIV secolo, che sovrasta le rovine del castello di Lemos. Procediamo lungo la LU-530: dopo qualche decina di metri il cammino ci conduce a sinistra per un sentiero che sale costeggiando l’abitato e prosegue sempre diritto, fino a una strada asfaltata, dove gira a sinistra per poi imboccare una stradina che sale a destra sbucando all’altezza della panetteria Pereira. Dalla panetteria il cammino scende alla chiesa di Santiago de Castroverde (4) che risale all’inizio del XX secolo ma conserva un retablo barocco e una statua di pietra della Vergine del XVI secolo, entrambi provenienti dalla cappella del castello di Lemos. In realtà, è più breve e meno faticoso rimanere sulla carretera e proseguire diritto, addentrarsi in paese e svoltare a sinistra nella breve rúa Fleming, in fondo alla quale si arriva alla chiesa, alle spalle della quale possiamo vedere una singolare fontana a forma di ombrello mentre di fronte sorge il bar mesón Pereira. Castroverde è l’unica località dotata di servizi fra Cádavo e Lugo: conviene allora rifocillarsi e fare un po’ di spesa in uno dei numerosi bar e negozi in rúa Rosalía de Castro, il tratto urbano della LU-530. Riprendendo il cammino dalla chiesa di Santiago, ci dirigiamo a destra per una strada che esce dal paese e pochi metri dopo sbuca in un’area di sosta con una fonte e panche per sedersi. Con il bel tempo è il posto ideale per un picnic.

Da Castroverde a Gondar (km 8,6 - km 17,3) Superata l’area di sosta, ci manteniamo sulla destra e continuiamo diritto per uno sterrato di ghiaia fra i cespugli, fino a un bivio, che imbocchiamo a destra: sbuchiamo sulla LU-530, la attraversiamo, facendo molta attenzione, quindi giriamo a sinistra, passando sotto un ponte per una strada asfaltata in discesa. Proseguendo lungo questa strada costeggiamo le poche case di San Miguel del Camino e andiamo diritto, in falsopiano o in lieve discesa, inoltrandoci fra i campi. Arriviamo a un bivio, che prendiamo a destra, quindi proseguiamo diritto mentre la strada si restringe e diventa uno sterrato, incassandosi all’ombra degli alberi. Al bivio successivo giriamo a sinistra per un sentiero che scende racchiuso fra due pareti di terra per sbucare sull’asfalto, pur continuando a scendere fra campi e boschetti; superato il río Chamoso, il sentiero risale un po’ e si addentra in un querceto, procedendo a piccoli saliscendi fra gli argini coperti di muschio ed edera che delimitano i campi. Parallela, a qualche centinaio di metri, intravediamo la LU-530. All’altezza di una cascina ci immettiamo invece sulla LU-1209, andiamo a destra e proseguiamo per la carretera in leggera salita. Al bivio seguente lasciamo l’asfalto e prendiamo lo sterrato a sinistra, ricominciando a scendere. La prima 90


Vilabade, chiesa di Santa María

parte è piuttosto ripida, quindi se piove occorre fare attenzione. Raggiungiamo un minuscolo ponticello in pietra, il primo di una serie, superiamo un ruscello e procediamo diritto. A sinistra abbiamo un’area di rimboschimento con pini, a destra un bosco di querce. Usciamo dal bosco costeggiando il cimitero di Souto de Torres, di fronte al quale svetta un bel cruceiro moderno. Prendiamo la stradina asfaltata che passa davanti al cimitero dirigendoci a destra e presto raggiungiamo le prime case di Torres (507 m/slm), ci teniamo sulla sinistra, sempre sull’asfalto e attraversiamo la minuscola località, dove è stato installato un distributore di bibite (5). Ci inoltriamo fra le case, affidandoci alle frecce: usciti dall’abitato imbocchiamo uno sterrato a destra che attraversa una zona incolta di erbacce e rovi, quindi ci addentriamo in un querceto. Lo sterrato termina su una strada asfaltata, che prendiamo girando a destra: costeggiamo le poche case della località San Paio e rientriamo nel bosco, mentre la strada ridiventa uno sterrato polveroso. Sbuchiamo su un’altra stradina asfaltata, pieghiamo a destra e poco dopo a sinistra (girando ancora a destra arriveremmo alla località di Moreira, dove un cartello suggerisce di visitare la chiesa di Santa María). Proseguiamo diritti e arriviamo a Nadela, altra minuscola località senza servizi. La attraversiamo, ammirando il cruceiro nudo e un po’ storto alle spalle del cimitero, quindi seguiamo la LU-1203 che serpeggia fra i campi, fino a Vilar de Cas (510 m/slm), località più grande delle precedenti, ma ugualmente priva di servizi. Fortunatamente, sulla strada principale, in una baracca riparata, è stato installato un distributore di caffè, bibite e merendine. Accanto, sull’architrave di una bella casa di pietra, una scritta recita mi fece manuel aroso, anno 1829. Attraversiamo il paese e, alla fine dell’abitato, lasciamo la

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LU-1203 proseguendo per lo sterrato che ci si apre di fronte. Lo sterrato piega a destra, costeggiando una cascina, quindi passa fra un campo di mais e fitti cespugli di more e si inoltra in un bosco di alberi maestosi e antichi. Avanziamo fra curve e saliscendi nel folto degli alberi, fino alle suggestive rovine della Casa Torre de Arriba, una casa fortificata, ricostruita nel 1590. Subito dopo, la strada si biforca, noi prendiamo a sinistra, scendendo ancora in mezzo al bosco. Lungo il sentiero, sulla destra sorge un gigantesco castagno incastonato nel muretto, è il Castañeiro del Correidoiro, che ha oltre 350 anni. Raggiungiamo una radura circondata da castagni, dove sorge la chiesa di San Salvador di Soutomerille, edificata nel 1223 su di una precedente costruzione preromanica, quindi ricostruita nel 1619. All’interno sono custoditi alcuni sepolcri visigoti che si possono intravedere dalle feritoie del portone (6). Oltrepassata la chiesa, la vista si riapre su prati e boschi, mentre continuiamo all’ombra degli alberi e dei muretti. Arrivati a un bivio proseguiamo diritto, tornando all’ombra degli alberi, fino a che non raggiungiamo una cava di sabbia, dove giriamo a destra, prendiamo una stradina asfaltata e la seguiamo continuando diritto in mezzo alla campagna fino a Santa María di Gondar (479 m/ slm), dove sino all’inizio del XX secolo è stato attivo un hospital per pellegrini; sui suoi resti è stata costruita una casa, chiamata appunto casa del hospital, che si può vedere sulla destra all’uscita del paese. A pochi metri di distanza dal cammino, sulla destra, in posizione sopraelevata, si trova la chiesa di Santa María di Gondar, edificata sopra un antico castro, che custodisce all’interno tre retabli di epoche differenti. Il percorso da Gondar a Lugo era chiamato Camino Real de Oviedo, e oggi coincide praticamente con la LU-530. Verso la fine dell’abitato incontriamo l’ultimo distributore di bibite e caffè della giornata (7).

Da Gondar a Lugo (km 13,6 - km 30,9) Usciamo da Gondar lungo la LU-2917 e proseguiamo in aperta campagna, fra pascoli, orti e qualche casetta, quindi la strada inizia a salire per una rampa piuttosto ripida. Dopo circa 1,5 km di aspra e faticosa salita sull’asfalto raggiungiamo la sommità di un alto senza nome, dove sorge una cava di pietra (546 m/ slm) e la strada finalmente si spiana. Procediamo diritto per circa 200 m, quindi imbocchiamo un sentiero che scende sulla destra e si addentra nel bosco, spianandosi gradatamente. Proseguiamo per un tratto nel bosco, fino a un bivio, dove prendiamo il sentiero di sabbia sulla destra, che termina su di una stradina asfaltata. Giriamo a sinistra e attraversiamo le poche case di Santa María de Báscuas, arrivando finalmente all’incrocio con la LU-530, dove imbocchiamo lo sterrato sulla destra, parallelo alla carretera. Al bivio successivo pieghiamo a destra, poi subito a sinistra per un altro sterrato che si immette su una stradina asfaltata, svoltiamo a sinistra e usciamo sulla LU-530, che prendiamo dirigendoci a destra. Dopo 92


circa 1,5 km ci si apre sulla destra il bivio per Manzoi, lo imbocchiamo (8) proseguendo sull’asfalto per circa 250 m, quindi giriamo a sinistra per uno sterrato che costeggia un bosco. Dopo circa 1,5 km svoltiamo a destra su una stradina asfaltata che si inoltra fra i campi, arrivando alla località As Casas da Viña (506 m/slm). Entrati in paese, pieghiamo a destra e proseguiamo fino alla fine dell’abitato, dove prendiamo uno sterrato che serpeggia in mezzo alla campagna, si addentra in un boschetto e si avvicina gradatamente alla LU-530. Usciti dal bosco, superiamo un incrocio e continuiamo diritto fra i campi, sempre più vicini alla carretera, fino a una larga piazzola asfaltata, all’altezza del raccordo fra la LU-530 e l’autostrada A-6. Lugo ci appare di fronte e sembra a portata di mano: in realtà, la strada è ancora lunga ed è inutile illudersi, bisogna avere pazienza e sopportare quelle che sembreranno inutili giravolte. Giriamo quindi a destra, prendendo un altro sterrato che si allontana dalla LU-530, fa un’ampia curva a sinistra, attraversa uno spiazzo in terra rossa e ci conduce a un ponte, su cui scavalchiamo la A-6, proseguendo poi per un altro sterrato più ampio. Al primo bivio ci manteniamo sulla sinistra, al successivo andiamo decisamente a sinistra per un sentiero più stretto, all’incrocio seguente svoltiamo ancora a sinistra, poi a destra per un sentiero che sbuca nuovamente sullo sterrato di prima, lo attraversa e va diritto, immettendosi su una stradina asfaltata. Qui giriamo a sinistra poi subito a destra, inoltrandoci fra i campi, fino a un gruppo di case, che attraversiamo. Più avanti la strada curva sulla destra e prosegue serpeggiando fra i campi e le case della località Santiago do Castelo. Dopo circa 1 km arriviamo al barrio A Chanca e ci inoltriamo fra le abitazioni di rúa da Chanca lungo una discesa piuttosto ripida che si dirige verso il fiume: alla nostra sinistra vediamo il

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Lugo, lungo la muraglia

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viaducto de A Chanca, il ponte ferroviario più importante di Spagna, lungo 298 m, su cui nel 1875 passò la prima ferrovia da A Coruña a Lugo. Percorrendo il parco urbano del Rato, superiamo il río Fervedoira nel punto in cui si unisce al río Chanca su di un ponte pedonale di origine romana. Passiamo quindi sotto la ferrovia per un tunnel, usciti dal quale attraversiamo la strada e imbocchiamo le scale di fronte a noi: saliamo fino a ronda Almirante Carrero Blanco, dove giriamo a destra imboccando carril Las Flores, al termine del quale sbuchiamo finalmente davanti alle mura romane. Attraversiamo la porta San Pedro entrando in rúa San Pedro, dopo pochi metri, nella seconda vietta sulla destra, troviamo l’albergue (H). Proseguendo diritto per la rúa San Pedro, arriviamo invece al centro di Lugo (475 m/slm) e alla cattedrale di Santa María, nella piazza omonima (9).

Cosa vedere Lugo Cattedrale di Santa María. La cattedrale di Lugo presenta una commistione di stili: la struttura primitiva è romanica e risale al XII secolo; di essa rimangono la navata centrale e i bracci del transetto. Nel XIV secolo furono costruite in stile gotico la capilla Mayor e altre cappelle, la sacrestia e il chiostro sono di stile barocco, così come la suggestiva cappella di Nostra Signora dagli Occhi Grandi, costruita fra il 1726 e il 1736. La facciata principale è di stile neoclassico. Di fronte alla cattedrale, il barocco Palazzo Episcopale, del XVIII secolo. Muraglia romana. Dichiarata patrimonio dell’umanità nel 2000, la muraglia di Lugo risale al III secolo d.C. Unico esempio di fortificazione romana che conserva integra l’intera circonferenza, è lunga 2.266 m, ha uno spessore medio di 6 m e un’altezza media di 10 m. È interamente percorribile, con la possibilità di accedervi da diversi punti della città, in corrispondenza con le sue dieci porte. Museo Provincial de Lugo, praza da Soidade 6, tel. 982.242.112, www. museolugo.com. Si trova nei locali dell’antico convento di San Francesco, di cui occupa il chiostro romanico, la cucina e il refettorio. Presenta una rappresentazione del patrimonio culturale e artistico della provincia di Lugo. Di particolare importanza la collezione di oreficeria preromana e romana. Chiuso la domenica. Chiesa di San Francisco. Accanto al Museo Provincial, risale al 1510, con tombe quattrocentesche nel transetto sinistro e un chiostro con capitelli tardo romanici. Chiesa di Santo Domingo. Praza do Santo Domingo. Risale al XIV-XV secolo. Da vedere, il portale romanico e la sacrestia barocca. Casa de los Mosaicos, rúa Doutor Castro 20-22, tel. 982.254.815. Interessanti resti architettonici e decorativi di una casa romana chiamata Domus oceani, scoperti nel 1999 nel centro di Lugo. Proiezione di un audiovisivo compresa nella visita. Chiuso al lunedì.


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