Guida alla Via Francigena (IV ed. aggiornata)

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lunghezza

13,5 km  302,1 km difficoltà  ● a roma

Informazioni Azienda di Promozione turistica San Gimignano, piazza del Duomo 1, tel. 0577-94.00.08, fax 94.09.03, prolocsg@tin.it, info@sangimignano.com, www.sangimignano.com.

Trasporti Autobus Train (verso Siena):

tel. 0577-20.42.46 / 0577-20.42.70, www.trainspa.it/home.html. Autobus Sita (verso Firenze): tel. 055-48.36.51, www.sitabus.it.

Ospitalità San Gimignano Convento Sant’Agostino, piazza Sant’Agostino, p. Bryan, tel. 057794.03.83, OP. Monastero San Girolamo Suore Benedettine, via Folgore 30, tel. 0577-94.05.73, www.monasterosangirolamo.it, 25 €.

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Da Gambassi Terme a San Gimignano

Tappa breve e molto piacevole con un piccolo dislivello da superare per attraversare la valle del Rio dei Casciani. In questo passaggio bisogna stare attenti al percorso, ma si capisce a intuito dove arrivare nel caso si perdesse per un attimo il sentiero e fosse necessario proseguire ad azimuth. Molto bella la Pieve di Cellole e importante il Santuario di Pancole. Acqua a Pancole e Collemuccioli.

In itinere Provenendo dalla chiesa (547), all’ingresso di Gambassi si devia a sinistra (548) per la strada che porta a Certaldo (via Franchi) poi, in corrispondenza di un curva a sinistra, si va dritti (549) seguendo il cartello stradale Luiano 3 km. Si comincia su strada asfaltata che diventa poco dopo sterrata. Con un percorso rettilineo in discesa si costeggia la cascina Riparotto, Casanuova, scendendo nella valle del Rio dei Casciani. Si passa la casa La Torre poi il ponte del Rio dei Casciani e si arriva alla fattoria Luiano di Sotto. Si abbandona lo sterrato carrozzabile per proseguire su un tratturo sempre dritti (550) in discesa (non a destra in salita) fino ai ruderi del Molino della Madonna. Si passa sul ponte un altro ramo del Rio dei Casciani e si gira a destra (551) (indicazioni VF), poi si prosegue a sinistra salendo lungo un campo tenendo la macchia di alberi alla propria sinistra. In fondo al campo si risale subito a sinistra verso la casa colonica 165


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le famose numerose torri di San Gimignano

Gli Spinai con sentiero appena tracciato (il sentiero vero e proprio portava diretto a Montecarulli che è il poggio più alto, ben visibile in alto a destra circondato da cipressi, ma ormai la traccia si è persa tra i campi lavorati), fino alla grossa aia del casolare. Da qui si esce percorrendo la sterrata a sinistra che conduce fuori dal podere, poi, ai due cipressi, si gira a destra su strada degli Spinai (552), salendo leggermente fino a La Torre (agriturismo) e passando di fianco a Montecarulli (553). Su strada battuta si arriva alla pieve di San Pietro (privata) (554). Si continua verso la Piazzetta, si tiene la destra (555) e poi si prosegue tenendo ancora la destra (è quasi un dritto) (556), lasciando a sinistra la strada che scende a Certaldo. Si arriva a Pancole (557). Da qui, percorsi altri 900 m, si imbocca a destra (558) lo sterrato in salita che porta a Collemuccioli, attraversa il paesino (incantevole), e arriva alla pieve di Cellole (559). Si continua poi fino alla strada asfaltata, si gira a sinistra (560), si passa l’ex chiesetta di San Biagio, ora privata; dopo 4,2 km si arriva a San Gimignano salendo lungo via Cannicci fino all’ingresso nel centro storico per Porta San Matteo (562).

Visitandum est Luiano e Santo Pietro  Chiesette con originario impianto romanico. Santo Pietro è edificata su una collinetta a tumulo, probabile cimitero paleocristiano. Ora è un’abitazione privata come anche Luiano. 167


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Pancole  “Nel 1668 una pastorella sordomuta, Bartolomea Ghini, aveva portato il suo gregge al pascolo. Piangeva e pregava per la siccità e la miseria e dal suo cuore sgorgò viva la preghiera. Una bella Signora le apparve e la consolò: a casa avrebbe trovato il necessario. Intanto non era più muta né sorda, e il miracolo della farina, del vino e dell’olio farà venerare la bella Signora di Pancole come ‘Madre della Divina Provvidenza’. L’apparizione della Madonna fece ritrovare l’immagine dell’edicola: nel togliere i rovi e l’edera essa fu graffiata ed il segno rimane tuttora.” (Tratto da www. immaginidimaria.it.) Nei secoli presso questa immagine è accorsa un’imponente folla di pellegrini. Presto col materiale portato dai pellegrini vi eressero la chiesa. Collemuccioli  Antico borgo fortificato con torre e poche piccole case in pietra nel quale si avverte un’atmosfera quasi incantata. La Via passa sotto una di queste case.

Pieve di Santa Maria a Cellole  Datata 1238. Luogo suggestivo con elegante chiesa romanica in travertino, con vari temi ornamentali sia all’interno che all’esterno. San Gimignano  Sce Gemiane, XIX submansio. Famosa e ben visibile da lontano con la sua caratteristica sagoma, contraddistinta dalle famose torri. Nel XIII secolo si contano nella cittadina nove ospitali e una decina di istituzioni ospitaliere. Ora sono ancora visibili le chiese degli ospitali di San Jacopo al Tempio (templari), San Giovanni e San Bartolo (entrambe dei Cavalieri di Gerusalemme), che mostrano negli architravi dei portali la croce gerosolimitana. Nella chiesa di San Jacopo sono visibili antichi affreschi che raffigurano san Giacomo.

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