Trottole ruzzole lippa e compagnia

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Carlo Carzan illustrazioni Maddalena Gerli

ruzzole 50 GIOCHI POPOLARI DA TUTTO IL MONDO


indice 4 Introduzione 8 Struttura del libro 124 Sitografia

Giochi di strada 12 I 4 cantoni 14 I 5 sassolini 16 Ruzzole 18 Trampoli 20 Trottole 22 Meteoriti 24 Kavello 26 Saltamontone 28 Campana 30 "Da ga" il serpente

2 indice

Palla / bocce 34 Le nove buche 36 Penacio 38 Bocce quadrate 40 Bije 42 Palla prigioniera 44 Bici polo 46 Il ponte 48 Gemelli del gol 50 Kelereng

Giochi di lancio 54 Lippa 56 Barandell 58 Cornhole 60 Ladder golf 62 Gioco della “staccia” 64 Lancia la pietra 66 Catapulta 68 Quoits 70 Tiro a segno


Giochi con il cibo 74 A la nosa 76 Annassari 78 Castello di noci 80 Punta e cul 82 Righea e truc 84 ZwÄnzgerle 86 Kalagak 88 La zivera

Tappi, monete e bottoni 92 Ciclotappo 94 Mototappo 96 Battimuro 98 Quadretto 100 Pulce 102 La pesca delle parole 104 Battaglia dei tappi 106 Bersaglio a molla

Giochi da tavoliere 110 La volpe e le oche 112 Mu-torere 114 Go-moku 116 Reversi 118 Corsa d'auto 120 Awele

indice 3


introduzione Sono cresciuto tra giochi e giocattoli, non perché ne avessi tanti, semplicemente perché vendere giochi era l’attività dei miei genitori. Nel tempo, creare, proporre, leggere, consigliare, interpretare i giochi è diventato il mio lavoro. Il gioco è stato ed è tuttora il mio primo campo di allenamento alla realtà. Utile per superare i momenti più difficili, come per dare valore a quelli più felici. Si può vivere giocando, ma soprattutto si può avere un approccio ludico alla vita. Qualche anno fa, con un gruppo di ragazzi di quinta elementare abbiamo deciso di realizzare insieme una ricerca dedicata al gioco. Eravamo curiosi di sapere come giocavano i bambini di una volta e come giocano i bambini di oggi. Forse, nonostante la

4 introduzione

tecnologia, avremmo trovato qualcosa di simile, degli elementi comuni alle differenti generazioni di giocatori. La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di realizzare un questionario, con domande semplici: ·· Qual è stato il tuo primo giocattolo, ·· Ricevuto in quale occasione? ·· Di che materiale era fatto? ·· Te lo sei costruito da solo? ·· Come lo conservavi, ci tenevi molto? ·· Avevi giochi a sufficienza? ·· Adesso ritieni che i bambini abbiano giocattoli a sufficienza o in eccesso?


"L’uomo è veramente uomo soltanto quando gioca." Friedrich Schiller, Sull’educazione estetica dell’uomo, 1795

·· Quale giocattolo desideravi? Il risultato è stato sorprendente: pur evidenziando un grande uso dei giocattoli elettronici, i bambini di oggi erano fortemente interessati al gioco e ai giocattoli dei bambini di una volta. A questo punto è venuta spontanea l’idea di realizzare in concreto quei giochi e di approfondire la ricerca. Da anni, ormai, propongo ai bambini e agli adulti percorsi ludici pensati per fabbricare e provare i giochi di una volta. Quelli che si facevano per strada, che si costruivano in casa, che utilizzavano materiali semplici e di recupero. Questo libro è in qualche modo il risultato di questi anni di lavoro, di ricerca e allo stesso tempo di condivisione e partecipazione. La condivisione intesa come l’utilizzo in comune di una risorsa, in questo

caso della risorsa ludica, del gioco e dei materiali che lo compongono. Giocare insieme ci permette d’imparare a condividere, a mettere in comune il nostro pensiero, ma anche i nostri oggetti fisici, e in qualche modo anche il nostro tempo. Sotto questo punto di vista, giocare significa allenarsi alla gestione dei beni comuni, un modo diverso per educarci a uno stile di vita consapevole. La partecipazione intesa come coinvolgimento attivo nella vita quotidiana della nostra società, che si realizza attraverso l’espressione libera delle proprie idee, l’ascolto di quelle degli altri e il confronto dei progetti di ciascuno. Anche in questo caso il gioco ci consente di raggiungere quest’obiettivo. Credo che un libro che racconta i giochi di una volta possa essere utile a

introduzione 5


tutti, adulti e bambini. Perché riesce a metterli in relazione, riesce a creare dei momenti di vita comune, un tempo da passare insieme. Il gioco si trasforma, più o meno volontariamente, in uno strumento che rappresenta la qualità della vita. Mi piacerebbe che diventasse uno degli indicatori di sviluppo della nostra società. Quanto tempo dedichiamo al gioco? E quanto al gioco con i nostri figli, nipoti, bambini? Giochiamo con gli amici nel nostro tempo libero? Tutte queste domande potrebbero darci indicazioni sulla qualità reale della nostra vita, ben oltre gli indicatori di ricchezza quantitativa. Non a caso c’è tra queste domande che mi sono posto, un altro elemento comune, la variabile “tempo”. Se riflettiamo, quante volte diciamo

6 introduzione

ai nostri figli, agli amici: “Non ho tempo, e tantomeno per giocare!”. Solo per renderci conto, subito dopo, che il tempo lo sprechiamo, magari davanti alla tv, davanti al computer, o con un telefonino in mano. Tutto utile, senza dubbio, ma in realtà il tempo esige equilibrio, e solo quando riusciremo a trovarlo nelle varie attività che svolgiamo, riusciremo a dare un senso al nostro percorso di vita. Ancora una volta il gioco ci viene in aiuto, ci mette nelle condizioni di riflettere, di cogliere l’importanza del tempo condiviso, dedicato a se stessi e agli altri. Quella che vi propongo, è in fondo una sorta di terapia ludica, svolta attraverso il recupero dei giochi di una volta. Per il puro piacere di giocare e stare insieme agli altri. Perché Schiller aveva proprio ragione,


quando giochiamo siamo noi stessi, e con un po’ di attenzione possiamo imparare a conoscerci meglio e a venirci in aiuto. Il gioco è un luogo protetto, dove metterci alla prova, dove possiamo sbagliare senza dover cedere allo sconforto, dove possiamo rafforzare le relazioni con gli altri, ma soprattutto imparare a credere in noi stessi. È un’attività che ci coinvolge in modo completo, ci pone di fronte al raggiungimento di un obiettivo, al rispetto delle regole, ci fornisce un riscontro del nostro comportamento, ma soprattutto è un atto volontario dell’individuo. Si sceglie di giocare, di vivere gli ostacoli “gratuiti” che il gioco propone, e si fa con piacere. Il nostro primo obiettivo è di portare

quest’atteggiamento nella vita quotidiana e reale. Il gioco prevede impegno e partecipazione attiva, per questo motivo è necessario giocare seriamente, che non significa in modo serioso, semplicemente aprire la propria mente a un’attività piacevole. Quella che vivrete leggendo e praticando tutto ciò che troverete nelle prossime pagine.

introduzione 7


struttura del libro Occupiamo giardini, cortili, parchi, strade. Torniamo a passare il tempo insieme, grandi e piccoli, con i giochi di una volta o di paesi lontani. Cinquanta idee per divertirsi che arrivano dalla tradizione, italiana e del mondo, divise in 6 capitoli: giochi di strada, palla e bocce, giochi di lancio, con il cibo, tappi monete e bottoni, giochi da tavoliere. Insomma, intrattenimento assicurato per tutti i gusti, e anche per ogni stagione o momento della giornata. Perché se per alcune proposte serve un grande spazio e diversi amici con cui correre, ce ne sono altre per cui basta un foglio di carta e una penna. Abbiamo voluto recuperare queste memorie, ancora presenti e vivacissime in alcune comunità, perché il diritto al gioco è tanto

8  struttura del libro

importante da essere sancito dall’Onu nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. E giocare non può essere ormai solo sinonimo di videogame o svaghi preconfezionati, e spesso adatti a una fruizione individuale. Ci piace pensare di spendere il tempo libero con gli amici e con semplicità, per ritrovare il valore di una sana competizione che sfocia in una risata, per imparare cose nuove, per incominciare a usare le mani anche per costruire degli oggetti, non solo per muovere un joystick o digitare sulla tastiera.


provenienza

Il Paese o i Paesi in cui è nato il gioco. da 7 anni

Difficoltà

Da 1 a 3 trottole: indicano la difficoltà di realizzazione del gioco.

RUZZOLE

Italia

Ci serve: Una strada sterrata o chiusa al traffico. Un disco di legno di almeno 2 centimetri di spessore e 10 di diametro. Uno spago di circa 1 metro. Un gioco per: 1 o più partecipanti.

Il discobolo etrusco lanciava una ruzzola. Gli antichi romani giocavano con le ruzzole. Anche nel Medioevo il lancio della ruzzola era molto praticato. Potete usare un disco di legno, ma se a carnevale vi trovate a Novara di Sicilia, non fatevi sfuggire l’occasione di far ”ruzzolare” una bella forma di Maiorchino, formaggio tipico della zona.

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16 giochi di strada

Preparate il disco di legno, può essere di pochi o molti centimetri di spessore, ma 2 cm è il minimo affinché ruzzoli bene. Deve essere sufficientemente pesante, ma potete provare anche a riciclare piccoli oggetti, per creare delle mini-ruzzole. Scelto il vostro attrezzo ideale, avvolgete lo spago lungo la circonferenza. Cercate una strada adatta, sterrata, chiusa al traffico, possibilmente con un minimo di pendenza. Con un po’ di fantasia potreste realizzare un percorso su cui gareggiare.

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Tenete la fine dello spago con le dita, allungate il braccio e lanciate il disco, tenendo lo spago e imprimendo velocità alla vostra ruzzola.

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Decidete inizialmente le condizioni di vittoria. Può vincere chi riesce a far arrivare più lontano la ruzzola, con un numero di lanci prestabiliti. Potreste invece decidere di far vincere chi riesce a percorrere un percorso prefissato nel minor numero di lanci.

giochi di strada 17

illustrazioni

4 disegni che raccontano il gioco.

sezione

6 capitoli per 6 grandi famiglie di giochi.

ingredienti

L'elenco dei materiali da recuperare per giocare, e in quanti si gioca.

passaggi

Scopo del gioco e regole per iniziare a divertirsi.

struttura del libro   9



giochi di strada


da 5 anni

I4 CANTONI

12  giochi di strada

Italia / mondo

Ci serve: Uno spazio abbastanza grande, dove poter correre. Un gioco per: 5 o 10 partecipanti.


Adulti, fermatevi qualche secondo. Chiudete gli occhi e provate a ricordare tutte le volte che avete giocato ai 4 cantoni. Riaprite gli occhi e narrate ai più piccoli delle vostre sfide, delle corse per occupare il posto del compagno. Ma non raccontate troppo, piuttosto cercate uno spazio abbastanza grande e mettetevi a giocare!

1 Disegnate per terra un quadrato, o semplicemente segnate i 4 angoli/cantoni. 4 giocatori si dispongono ognuno su un cantone, mentre il quinto si mette al centro del quadrato.

2 Coloro che occupano i cantoni devono scambiarsi di posto tra loro, senza alcun preavviso.

3 Allo stesso tempo, il giocatore al centro deve cercare di occupare un cantone libero, prima che sia raggiunto da chi se lo sta scambiando. Se riesce nell’impresa, il giocatore che non ha raggiunto il cantone si disporrà al centro per il turno di gioco successivo.

4 Quando sarete esperti, potreste cambiare il modo di correre, su una gamba, saltellando o inventando voi un modo strano. E se siete in 10, provate a giocare a coppie, tenendovi per mano, vedrete che bella “confusione”.

giochi di strada  13


da 7 anni

I5 SASSOLINI

14  giochi di strada

Italia / mondo

Ci serve: 5 sassolini. Un gioco per: 1 o piĂš partecipanti.


Chiedete in giro, magari a un vostro amico che abita dall’altra parte dell’Italia, in Africa, o in un qualunque Paese europeo. Tutti conoscono il gioco dei 5 sassolini, che diventano biglie, tappi o qualunque altro materiale che riesca a stare in una mano. Un gioco d’abilità che mette alla prova la nostra velocità d’azione.

1 Cercate 5 sassolini non troppo grandi, di modo che possano stare nelle vostre mani.

2 Poggiateli per terra, prendetene uno e lanciatelo in aria. Prima di riprendere quest’ultimo e senza farlo cadere per terra, prendete un sassolino tra quelli che avete posato. Ora che avete due sassolini in mano, lanciatene uno cercando nel frattempo di prendere un’altra pietra per terra, in modo da averne tre alla fine del turno. Continuate, tenetene due in mano, lanciate la terza, prendete da terra un sassolino, e recuperate al volo la quarta pietra. Continuate così sino alla quinta pietra.

3 Rendete il gioco più difficile: provate a mettere le pietre per terra formando un quadrato, in modo che siano distanti tra loro. Non vi sarà semplice riuscire a prenderle tutte.

4 Se poi siete diventati dei campioni provate a lanciare in aria una pietra e contemporaneamente a prendere tutte quelle che sono per terra. Dopo aver superato queste tre fasi, mettete le pietre sul dorso della mano, lanciatele tutte in aria e cercate di prenderle con il palmo della mano.

giochi di strada  15


da 7 anni

RUZZOLE

16  giochi di strada

Italia

Ci serve: Una strada sterrata o chiusa al traffico. Un disco di legno di almeno 2 centimetri di spessore e 10 di diametro. Uno spago di circa 1 metro. Un gioco per: 1 o piĂš partecipanti.


Il discobolo etrusco lanciava una ruzzola. Gli antichi romani giocavano con le ruzzole. Anche nel Medioevo il lancio della ruzzola era molto praticato. Potete usare un disco di legno, ma se a carnevale vi trovate a Novara di Sicilia, non fatevi sfuggire l’occasione di far ”ruzzolare” una bella forma di Maiorchino, formaggio tipico della zona.

1 Preparate il disco di legno, può essere di pochi o molti centimetri di spessore, ma 2 cm è il minimo affinché ruzzoli bene. Deve essere sufficientemente pesante, ma potete provare anche a riciclare piccoli oggetti, per creare delle mini-ruzzole. Scelto il vostro attrezzo ideale, avvolgete lo spago lungo la circonferenza.

2 Cercate una strada adatta, sterrata, chiusa al traffico, possibilmente con un minimo di pendenza. Con un po’ di fantasia potreste realizzare un percorso su cui gareggiare.

3 Tenete la fine dello spago con le dita, allungate il braccio e lanciate il disco, tenendo lo spago e imprimendo velocità alla vostra ruzzola.

4 Decidete inizialmente le condizioni di vittoria. Può vincere chi riesce a far arrivare più lontano la ruzzola, con un numero di lanci prestabiliti. Potreste invece decidere di far vincere chi riesce a percorrere un percorso prefissato nel minor numero di lanci.

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