Agosto
Immagini di Anna Maria Matone Testi di Attilio Fortini
Temperino rosso edizioni Š 2014
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Quando lo sguardo è distratto i rumori dolci si perdono nel chiasso Un'idea può eluderlo le parole intanto aspettano
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La mia vita può essere raggiunta solo da una carezza e quando ciò accade…? allora qualcuno ha saputo toccarmi l'esistenza
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Cara immaginazione a volte penso tra me e me solo quando parlo con te Ma tu chi sei? Poi è solo pensandoti che riesco a starmi accanto
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Il miglior modo per risolvere i problemi della gente è UCCIDERLA poi ci sono anche tanti modi per farlo, e in più sono SCIENTIFICI Chissà quando la storia smetterà d'insegnarlo
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Le antinomie si fondano su ciò che contraddicono è per questo che sono sempre paradossali
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6 Dio non ha bisogno dell'uomo per realizzare il suo disegno se l'uomo gli può essere di una qualche utilità è solo per conoscere ciò che non sa L'uomo è cavaliere del caso
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7 Ăˆ meglio non conoscere nessuno piuttosto che conoscere tanta gente in quanto nel primo caso si è certi di non conoscere nessuno mentre nel secondo non si è mai sicuri di conoscere qualcuno
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8 Il tempo lo conosco bene: è un mascalzone! Da lui ci si può aspettare di tutto La cosa peggiore? Andarsene sempre via!
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Tutto è come il tempo che pur non smettendo mai di passare trascorre in continuazione
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Bisogna aver molto tempo da perdere per tentare d'intuire l'essenziale
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L'uomo non coincide con il suo corpo è l'idea che ha di se stesso quell'idea che la sua arte fa nascere e che tutte le cose illumina Ciò che è in gioco in quell'idea è la sostanza del suo destino
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La vita eterna non può essere oltre la vita difatti nessuno può avere la certezza che un giorno morirà così come, una volta morto, nessuno può dire d'esserlo La vita eterna non può che essere ora
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Il fascino di una donna sta nel saper sempre essere quel sogno che giunge dal mare con una conchiglia
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14 Io so comprendere tutto e so fare quasi tutto l'unica cosa che non so fare sono i soldi Se sapessi fare i soldi probabilmente non comprenderei pi첫 nulla e non saprei fare quasi pi첫 niente a parte i soldi
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15 Guardare solo con le proprie idee offusca la vista guardare solo con i propri occhi offusca il cervello tanti vedono solo con le loro idee molti solo con i loro occhi
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Bisogna far attenzione a non perdere la propria stella cadente se poi c'è nuvolo non importa ci basti sapere che è sempre là ad attenderci
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Dialogo muto della coscienza: stai zitto! Come? Fai silenzio!
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18 Per non perdersi nella folla bisogna seguire una sola persona in una biblioteca cercare un solo libro in una cittĂ scegliere la strada giusta Invece per non perdersi mai si deve vivere un solo desiderio smarrirsi in continuazione
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19 L'acqua fresca della sorgente, non sgorga per ordinanza i fiori dei campi, non appassiscono per decreto le onde del mare, non si avvalgono dell'indulto le nubi del cielo, non cadono in prescrizione la saetta, non abbaglia col mutuo le loro leggi non sono le nostre leggi
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20 Tutti abbiamo bisogno del tempo degli altri siamo tutti vampiri e chi non ha altro da dare lo vende ed è cosÏ che il sangue si tramuta in oro
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Essenzialmente due cose AeB
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Io e te siamo tre io, te, noi
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Cosa importa sapere come finirà il Secolo quando già all'inizio non si è stati molto attenti
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Ho smesso d'aspettarmi quello che mi potrà succedere per far in modo che quello che mi accadrà sia ciò che attendevo
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25 Essere un filosofo è come essere nulla essere un artista è come essere nulla essere un uomo è come essere nulla essere nulla e ho detto tutto
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Non ho molto da dire sul mio tempo è quello che è ciò che posso dire è quello che mi attendo da lui
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Se per apparire si deve soffrire saggio sarebbe poter scomparire
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Odio il podio e il pulpito Amo tutte le tenerezze del mondo
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Finché c'è morte (altrui) c'è speranza (propria)
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Chi ha tempo da perdere non ha ancora perso la possibilitĂ della felicitĂ
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Le corsie degli ospedali hanno la capacitĂ di ricordarmi che sono un salmone che nuota contro corrente
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Anna Maria Matone, fotografa, è nata a Teramo nel 1956, quindi si è trasferita a Sanremo, in Liguria, dove tuttora vive e lavora. Il suo coinvolgimento con la Fotografia è iniziato all’età di trent’anni, dopodiché questa sua passione non l’ha più abbandonata. In tutti questi anni ha scattato un numero illimitato di fotografie i cui protagonisti sono soprattutto le persone che insegue dentro un’esistenza oltre i limiti. Una ricerca slow sul gigantismo di tutto, gli spazi dilatati, una vita senza soluzione di continuità, 24 ore open. La sua è un’indagine accurata sulla malinconia del nostro tempo, sulle passioni tristi, su Il Tempo del Fuori del Dentro, e da qui le tematiche principali: l’insofferenza al male di vivere; l’arte di ricordare per raccontare gusti, ricordi, credenze o semplici deliri estetici; la gestualità con l’infinita gamma d’espressioni e il palcoscenico personale per mettere in scena quel particolare concetto di stile che si chiama personalità. Un’ansia di camminare da cui, dice, non riuscirà più a liberarsi. Numerosi sono i suoi riconoscimenti artistici e le mostre personali realizzate, sia in Italia che all’estero.
Attilio Fortini, filosofo di formazione, la sua attività si è sviluppata principalmente in forma interdisciplinare miscelando la pittura, la performance, l'installazione, la video arte, la scrittura. Ha realizzato diversi progetti coinvolgenti più modalità espressive e collaborazioni, quali ad esempio Artisticman nel 1994 e History now del 1996. Alcune sue pubblicazioni sono i romanzi: Il pelo dell’acqua del 2002, Terra preta del 2009, E Zarathustra parlò col fuoco del 2011; i saggi: Assenze prime del 2007, Il far venire all'essere dell'arte nel 2010, Metafisica del successo del 2010 e Il Fortinelli del 2011. Email: attilio.fortini@libero.it Sito: www.attilio-fortini.net
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