Tecnica10/2025

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CLASSE E ARTIKA

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TECNICA ED INFORMAZIONI DALLE AZIENDE

Anno 33 • n. 10 • ottobre 2025

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CLASSE E ARTIKA
DAL 1993 LA RIVISTA
Tiziano Bertin

Luogo di raccoglimento e di identità

Custodisce l’anima della comunità dell’isola il cimitero comunale di Capri, recentemente oggetto di un significativo intervento di riqualificazione.

Si affaccia su uno dei panorami più suggestivi dell’isola ed è immerso nel verde il cimitero dell’isola di Capri, gestito dal comune che, con una particolare attenzione al decoro urbano e alla conservazione del patrimonio storico, ha avviato negli ultimi anni diversi progetti di riqualificazione con l’obiettivo di migliorare la

Sotto, l’ingresso del cimitero comunale dell’isola di Capri e la camera mortuaria, con la porta verde, situata all’ingresso del cimitero che è stato coinvolto in un importante progetto di riqualificazione.

sicurezza, l’accessibilità e l’aspetto complessivo del principale luogo di sepoltura dell’isola.

Da circa un anno l’attività di riqualificazione è stata intensificata, con diversi interventi che hanno riguardato il ripristino dei vialetti e delle pavimentazioni danneggiate, la manutenzione delle edicole funerarie e delle tombe storiche, la potatura e la pulizia delle aree verdi per garantire un ambiente più curato e rispettoso, il miglioramento dell’illuminazione e della segnaletica interna, fino alla sistemazione di

Spaf, specializzata nella realizzazione di accessori e prodotti per il settore funebre, si è occupata dell’allestimento della camera mortuaria fornendo la cella frigorifera, il lavandino e i piani di lavoro indispensabili per il lavoro quotidiano degli operatori funebri.

griglie, ringhiere e parapetti. Un intervento complessivo che ha coinvolto non solo le aree esterne, ma anche gli spazi funzionali del cimitero, come la camera mortuaria, restituendo al luogo la sua piena dignità e funzione sociale.

La cella frigorifera con apertura frontale è una delle attrezzature funebri di Spaf scelte per la camera mortuaria, inserita nel progetto di riqualificazione che ha recentemente interessato il cimitero dell’isola di Capri.

I celebri Faraglioni di Capri, da sempre uno dei simboli dell’isola. Tre maestose formazioni rocciose che, a poca distanza dalla riva, emergono dal mare come sculture naturali creando un’immagine scenografica e paesaggistica di grande effetto.

QUALITÀ E AFFIDABILITÀ

AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ

Per l’allestimento della camera mortuaria – situata all’ingresso del cimitero, completamente ripavimentata e migliorata anche esternamente – il comune di Capri ha deciso di affidarsi a Spaf, la nota azienda piemontese presente nel settore funebre dagli anni Settanta. Specializzata nella produzione di maniglie che completano il cofano funebre, Spaf può anche vantare un ricco e costantemente aggiornato catalogo,

completo di accessori e soluzioni indispensabili per garantire un servizio impeccabile. La qualità e la cura dei dettagli, la scelta dei materiali e le linee stilistiche versatili, che consentono di rispondere a un’ampia varietà di richieste da parte di operatori funebri in tutta Italia, sono i tratti distintivi di Spaf. E proprio la qualità e l’affidabilità, unite all’efficienza e alla rapidità di consegna, hanno portato il comune di Capri a scegliere Spaf come partner per l’allestimento completo della camera mortuaria.

La fornitura, avvenuta con la collaborazione di Funeral Trade di Scafati, in provincia di Salerno, ha riguardato diverse attrezzature: dalla cella frigorifera ai lavandini fino ai tavoli da lavoro utilizzati dagli operatori.

Ringraziare, ma non solo •

U no strumento importante per le famiglie che, colpite da un lutto, vogliono ringraziare gli amici e i conoscenti intervenuti alla cerimonia. Ma non solo. I bigliettini vengono anche scelti da chi desidera inviare

alla famiglia un messaggio particolare, di conforto, per confermare la vicinanza e il supporto in un momento così difficile e doloroso.

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rispondere a tutte queste esigenze e spaziano dai modelli semplicemente listati a lutto fino a quelli più ricchi, per esempio con immagini sacre oppure elementi della natura.

Semplicemente listati a lutto oppure con varie immagini, i bigliettini forniti da Ftc riportano una frase di ringraziamento oppure danno la possibilità di inserire un proprio pensiero.

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Da un secolo, l'eccellenza del Made in Italy

100 anni di esperienza, valori e rispetto

L’eleganza sempre al tuo fianco •

È con questo messaggio che il centro servizi Prestige di Villanuova sul Clisi, in provincia di Brescia, si presenta da quasi quindici anni alle imprese di onoranze funebri.

Portare eleganza e qualità in ogni servizio è la missione del centro servizi bresciano, da tre lustri sul mercato con un’offerta personalizzata che, sempre contraddistinta dalla firma Prestige, ricerca la piena soddisfazione per le più svariate esigenze delle onoranze funebri sue clienti. Il perno attorno a cui ruota tutto il lavoro del centro servizi Prestige è l’avvicinarsi il più possibile alla perfezione in ogni

prestazione offerta, garantendo quindi la massima attenzione a ogni particolare, con una cura che potremmo definire quasi maniacale per ogni aspetto del servizio, dalla scelta e formazione del proprio staff fino all’acquisto delle autofunebri.

INFORMAZIONE E CONOSCENZA

Per distinguersi è necessario poter contare su personale ri-

servato e discreto, già predisposto alla massima educazione, in grado di avere un costante livello molto alto di attenzione al dettaglio, dall’inizio alla fine del rito funebre. Per questo motivo la formazione professionale risulta fondamentale: per il centro servizi Prestige deve e vuole essere un’incessante fonte di informazione e conoscenze sia pratiche sia teoriche, essenziali per garantire un servizio funebre

d’eccellenza.

«Per questa ragione oltre ai corsi base di settore proponiamo ai nostri necrofori costanti formazioni aggiuntive e corsi di aggiornamento», riferiscono i responsabili.

MODELLI CHE NON PASSANO INOSSERVATI

La scelta dell’autofunebre è un altro fattore determinante per

offrire servizi di qualità. E se da un lato l’aspetto estetico si conferma fondamentale, non vanno sottovalutate l’innovazione e la possibilità di avere sempre al proprio fianco un mezzo affidabile.

«Per questo motivo sostituiamo continuamente i nostri mezzi, affidandoci a partner qualificati che ci consentono di avere a disposizione modelli in grado di sottolineare l’elevata qualità dell’offerta», aggiungono dal centro servizi Prestige, che si rivolge da tempo a Ellena. Prima della E 514, appena entrata a far parte del ricco parco auto, sono infatti state scelte due G 3.0 su meccanica Mase-

L’interno del nuovo modello E 514 su base Mercedes-Benz di Ellena, recentemente entrato a far parte del ricco parco auto del centro servizi Prestige di Villanuova sul Clisi, in provincia di Brescia. Sopra, l’accogliente ingresso della sede del centro servizi bresciano.

Parte dello staff del centro servizi Prestige accanto alla E 514. Sotto, particolari degli interni che confermano l’eleganza estetica e la tecnologia di questa moderna autofunebre.

rati Ghibli, mild hybrid, e quattro J40 su meccanica Jaguar XF, mild hybrid e 4x4. Come già confermato in una precedente intervista rilasciata dai responsabili dell’azienda, «abbiamo scelto di puntare su una garanzia del tailor made come Ellena, che ha saputo combinare alla perfezione la

celerità delle tempistiche di realizzazione con la cura dei dettagli». Sono modelli che non passano inosservati, ognuno strutturato con peculiarità tali da poter esaudire specifiche esigenze del cliente, dal lusso alla maggior sobrietà, ma sempre nel segno dell’eleganza.

CENTRO SERVIZI PRESTIGE
sul Clisi (BS)

NOTIZIE

La sede milanese del gruppo Hofi, che prosegue nel progetto di sviluppo strategico e consolidamento nel settore delle infrastrutture funerarie.

Progetto di consolidamento: altro passo strategico di Hofi

Entra a far parte del gruppo Hofi, con una quota del 70% del capitale, il gruppo Silve, mentre la famiglia Rossi, azionista storica di Silve, mantiene il 30% e sarà presente tra gli investitori di Hofi. Questo l’accordo di partnership strategica concluso lo scorso luglio e finalizzato allo sviluppo del settore dei templi crematori e dei servizi cimiteriali.

Silve, fondata nel 1920, opera da diversi anni nel settore delle infrastrutture funerarie con un focus particolare in Toscana dove gestisce i templi crematori di Firenze e Siena, in Lazio dove gestisce il tempio di Viterbo e, più di recente, in Friuli Venezia Giulia, dove è in costruzione il nuovo tempio crematorio di Udine. Sotto la conduzione del presidente Alberto Rossi e dei suoi figli Giacomo e Bernardo, Silve si è sviluppata negli anni con grande successo anche attraverso lo sviluppo in project financing di sistemi di lampade votive e nei servizi cimiteriali diventando partner di riferimento di diversi comuni italiani nella gestione di queste importarti infrastrutture sociali.

«Siamo molto felici di aver completato questa partnership con Hofi», ha dichiarato Alberto Rossi. «Questa operazione rafforzerà il nostro gruppo familiare operativamente e finanziariamente e ci consentirà di giocare un ruolo di primo piano nel percorso di crescita del nostro settore, che vedrà la realizzazione di diverse nuove infrastrutture, fortemente sostenute da linee guida a livello regionale e comunale».

L’investimento in Silve rappresenta un passo strategico fondamentale del progetto di consolidamento settoriale avviato da Hofi nel 2019 tramite l’acquisizione della società di onoranze San Siro a Milano. Attualmente Hofi è controllata da un gruppo di prestigiosi investitori istituzionali, tra cui Antin Infrastructure Partners, Augens Capital e Columbia Threadneedle, nonché da membri del team manageriale tra cui Andrea Cerato, le famiglie Lorandi, Oliva e Pedretti, che supportano l’innovativo progetto industriale e finanziario del gruppo.

«Siamo molto orgogliosi di aver portato a termine questa importante partnership nel settore dei servizi di cremazione e dei servizi cimiteriali. Quando abbiamo immaginato la costituzione di Hofi nel 2019, il nostro obiettivo era quello di creare un grande gruppo italiano sostenuto da investitori istituzionali, per sviluppare il settore delle infrastrutture funebri sociali. Con questa partnership con la famiglia Rossi realizziamo uno straordinario passo avanti nella costruzione strategica del gruppo», ha dichiarato Marco Mantica, presidente di Hofi. La famiglia Rossi, per tradizione e cultura settoriale, sarà un partner strategico importante per spingere ulteriormente la crescita dell’area cremazioni dove Hofi già opera attivamente tramite Eco Fly, società concessionaria del crematorio di Pavia e partner operativo e finanziario dei crematori di Varese, Bergamo e Biella. L’obiettivo di Hofi e di Silve è quello di poter dare una risposta professionale alle crescenti esigenze della popolazione italiana e offrire ai propri clienti nel settore delle onoranze funebri i più alti standard di servizio e affidabilità e le più avanzate tecnologie con riferimento alla tracciabilità, sicurezza e certificazione dei processi di cremazione.

Il consiglio di amministrazione della società, nel segno della continuità con la gestione passata, sarà presieduto da Alberto Rossi coadiuvato da Giacomo e Bernardo Rossi come amministratori delegati e comprenderà esponenti della divisione cremazioni di Hofi.

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Cofani funebri: dalla Convenzione di Berlino alle possibili norme Uni

Ancor oggi, come noto – del resto – prima la legislazione speciale di polizia mortuaria attualmente in vigore, poi, di conseguenza, la stessa industria italiana del cofano funebre, per quanto riguarda le norme tecniche, sono state plasmate attorno al prototipo o concetto di cassa mortuaria definito dalla Convenzione di Berlino, dove si specificano nel dettaglio la tipologia della bara e la sua preparazione in rapporto al corretto confezionamento del feretro, come minimo per il suo trasporto transfrontaliero, pur sempre tra Stati contraenti.

a cura di Carlo Ballotta

L’accordo internazionale concernente il trasporto delle salme, stipulato a Berlino il 10 febbraio 1937 (per l’Italia in vigore dal 1° settembre 1937), prevede, all’articolo 3, che il cadavere sia deposto entro cassa metallica, ermeticamente chiusa (saldata) e collocata, a sua volta, in modo da non potersi spostarsi in una cassa di legno avente uno spessore di almeno 3 cm (richiedendo ulteriormente la cerchiatura con bande metalliche, mentre non è ammessa in sostituzione delle poco ergonomiche reggette la più pratica e discreta valvola depuratrice). Per inciso, e memoria, si ram-

menta come l’articolo 27, comma 4 Rd 21 dicembre 1942, n. 1880 (in vigore dal 1° luglio 1943) imponesse che lo spessore delle pareti della cassa di legno non dovesse essere minore di cm 4, mentre le tavole sarebbero state di un solo pezzo.

Una tale consistenza delle assi, oggi anacronistica forse, era (o, meglio, è tuttora operante, trattandosi di atto di diritto internazionale pattizio) presente anche agli articoli 6 e 7 della Convenzione stipulata in Roma, fra la Santa Sede e il Regno d’Italia, il 28 aprile 1938-XVI, concernente il servizio di polizia mortuaria (in

vigore dal 26 luglio 1938), aggiungendo (articolo 5) che la cassa lignea deve essere di legno “forte”, che diventa “leggero” quando, invece, essa debba esser avviata a inumazione.

DUE GRANDI CATEGORIE

In Italia, almeno in linea di massima, quando nel Dpr n. 285/1990 si considerano le casse mortuarie, si individuano due grandi categorie: quelle in semplice legno e i cofani, duplici, costituiti da una parte pur sempre in legno, altra, invece ricavata da una lastra di metallo. Il regolamento nazionale circoscrive i metalli da impie-

gare ristrettamente al piombo (non più in uso) e allo zinco, con qualche deroga, anche molto recente, ai sensi dell’articolo 31 Dpr (sostanzialmente dispositivi impermeabilizzanti rigidi o flessibili tali da poter vicariare la lamiera, garantendone al contempo la medesima ermeticità a gas e liquidi post mortali).

Oltretutto, poco si dice del legno, se non che debba essere comunque massello, salvo ricordare come in molti regolamenti comunali di polizia mortuaria del passato, spesso, si rinvenissero disposizioni appositamente studiate per l’ordi-

naria inumazione.

In questo caso le casse avrebbero dovuto essere in legno dolce, a volte con la specifica indicazione, esemplificativamente, di alcune essenze vegetali da privilegiarsi, proprio perché consigliate per la loro facile biodegradabilità, richiamata dall’articolo 75 dell’odierno regolamento governativo, in vigore dal 27 ottobre 1990.

LA PRATICA STANDARD

A tal proposito qualche ulteriore suggerimento è reperibile nella Circ. Min. Sanità n. 24/1993, che, però, è solo atto

istruttivo e, quindi, privo di valore o forza davvero cogente per tutti gli operatori del settore funerario. Più recentemente, alcune norme regionali (Liguria e Friuli Venezia Giulia, per lo meno) si sono avventurate nel prescrivere cofani ecologici o aventi determinate caratteristiche costruttive (nella fattispecie concreta si veda la norma Uni 11520, in particolare quando essi siano da adoperare nella cremazione del cadavere.

In fondo, in precedenza abbiamo individuato “due grandi classi” di bare per corpi umani, esse sicuramente si riferiscono >

alle due principali, per diffusione (almeno fino a determinate fasi temporali, a noi ancora molto vicine) pratiche funerarie contemplate dall’ordinamento e dai nostri costumi funerari. Quella standard, procedibile di default e ordinaria, è rappresentata dall’inumazione in campo comune, mentre l’altra si identifica (anche se frequentemente percepita come fosse un diritto acquisito e perfetto per tutti i defunti) nella tumulazione stagna, (Cfr.: articolo 77 Dpr 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.).

CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE

Non vi era, né vi è, una regolamentazione ad hoc per le casse mortuarie destinate alla cremazione e così si ricorre, in genere, a cofani light, all’inizio pensati appositamente per l’inumazione. Solo dal 2001, con l’articolo 8 legge 30 marzo 2001, n. 130, il Parlamento, approvando questa disposizione, ha posto una specificazione circa i materiali per la costruzione delle bare per la cremazione, demandando al Governo l’emanazione delle norme attuative. Si segnala però come questa disposizione non abbia trovato mai concreta implementazione (anche se il dies ad quem sarebbe stato entro il 4 agosto 2001!).

Anche questa differenziazione presenta aspetti meritevoli di

ulteriore considerazione. Il fatto che siano state ricordate lontane previsioni dei Regolamenti comunali di polizia mortuaria, circa le essenze vegetali con cui provvedere alla fabbricazione delle casse mortuarie, ne costituisce un primo, importante segnale.

Attualmente (almeno in termini di normativa nazionale) le caratteristiche costruttive delle casse mortuarie da utilizzare quando vi sia inumazione sono stabilite dall’articolo 75 Dpr 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., cui si rinvia. Esso rivela profonde differenze, rispetto alle casse mortuarie utilizzate per la tumulazione.

Ad esempio, lo spessore delle tavole della cassa non deve essere inferiore a 2 cm, mentre si richiede necessariamente che le tavole del fondo siano di un solo pezzo nel senso della lunghezza. Indicazione, quest’ultima, non rilevabile per il coperchio, considerato come un corpo anche tridimensionale, ovvero con le facce sistemate su diversi piani. Ma senza altre specificazioni, questa spia linguistica induce a ritenere che anche questa componente fondamentale della cassa debba rispondere allo stesso requisito di spessore. Si tratta di caratteristiche che non trovano applicazione per la tumulazione, poiché per questa forma di sepoltura si segue, invece, il dettato dell’articolo 30 Dpr n. 285/1990, in cui si rinven -

Attualmente, in termini di normativa nazionale, le caratteristiche costruttive delle casse mortuarie per inumazione sono stabilite dall’articolo 75

Dpr 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. Esso rivela profonde differenze rispetto alle casse mortuarie utilizzate per la tumulazione.

gono elementi ora in qualche modo promiscui, ora di notevole differenziazione. Ma qui ci soccorre un necessario inciso, nel senso che queste caratteristiche non trovano applicazione solamente nei casi di: tumulazione stagna, ma altresì, per il trasporto all’estero o fuori dai casi ricadenti nella Convenzione internazionale di Berlino, in quanto si applicano le prescrizioni della stessa; di trasporto da comune a comune (nota: salva la possibilità derogatoria ammessa dall’articolo 30, comma 13 Dpr 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.).

DISPOSIZIONI

DELL’ARTICOLO 30

L’articolo 30 appena citato è molto minuzioso e centrale in tutta l’architettura del regolamento statale e contiene corpose disposizioni, ora di risultato, ora di pura performance. Queste ultime così stringenti, forse risultano un limite per la capacità di innovare tipica del made in Italy funerario, perché determina valori minimali, ma rigidi, non suscettibili di miglioramenti in itinere dovuti al progresso tecnologico.

Ad esempio l’ordine tra le due casse (legno/metallo) è libero

(anche se si può comprendere come, dal punto di vista dei dolenti, sia preferita la presenza all’esterno della cassa lignea, esplicitamente in legno massiccio, molto più pregiata), mentre nella Convenzione di Berlino è vincolato, con l’obbligo della controcassa metallica unicamente contenuta da quella lignea. Così come l’interposizione tra le due di uno strato di materiale assorbente e biodegradabile.

Per i due metalli considerati, in via generale sono previsti, distintamente, determinati spessori. Lo zinco, è vero, nel

tempo si passiva naturalmente, ma può esser lavorato in lastre più sottili, a tutto vantaggio di leggerezza e maneggevolezza del feretro, durante la sua movimentazione. Solo per le cosiddette tumulazioni “in deroga” ex articolo 106 Dpr n. 285/1990 il Ministero della Sanità con il paragrafo 16 Circ. Min. n. 24/1993 domanda espressamente una lastra metallica laminato n. 13 secondo le norme Uni (0,74 mm, se zinco). Per le casse di legno (comma 5) è pure stabilito lo spessore minimo in 25 mm. Sono ammessi eventuali intagli quando questi assicurino, indipendentemente dallo spessore iniziale, questo spessore in tutti i punti.

EVOLUZIONI, CHE NON SEMPRE SEMPLIFICANO

LA PRODUZIONE

Qualcuno, forse, ricorda come l’articolo 28 Dpr 21 ottobre 1975, n. 803 (cioè la disposizione corrispondente precedente) prevedesse che lo spessore delle tavole della cassa di legno non dovesse essere inferiore a 30 mm (il richiamo potrebbe essere alla relazione al Consiglio di Stato per il parere su una proposta di modifica del V comma dell’articolo 28 del Dpr 21 ottobre 1975, n. 803 – Regolamento di Polizia Mortuaria, fatta del Ministero della sanità in data 9 settembre 1980).

Ciò senza cenni a possibili in-

tagli, cui ricorrere per motivazioni, più o meno, di ordine estetico e/o decorativo. Di un certo interesse i commi 6, 7, 8 e 9 con cui si dispone che, sia il fondo della cassa sia il coperchio debbano essere di ta-

A inumazione;

B tumulazione in Italia o trasporto e sepoltura di cadaveri infetti;

C trasporto relativamente agli

Stati aderenti all’Accordo di Berlino del 10 febbraio 1937.

Abbiamo individuato due grandi classi di cofani per corpi umani, che si riferiscono alle due principali, per diffusione, pratiche funerarie contemplate dall’ordinamento e dai nostri costumi funerari. Quella standard è rappresentata dall’inumazione in campo comune, mentre l’altra si identifica (anche se frequentemente percepita come fosse un diritto acquisito e perfetto per tutti i defunti) nella tumulazione stagna.

vole di un solo pezzo nel senso della lunghezza.

In altri Paesi, tuttavia, ma non in Italia, sono consentiti coperchi con cerniere che permettono l’apertura parziale a circa metà del cofano, onde consentire la visione del defunto anche prima della definitiva chiusura della cassa.

Si potrà notare come, nel tempo e nei diversi atti di diritto internazionale pattizio tuttora vigenti, vi siano state evoluzioni di vario ordine che non sempre semplificano la produzione stessa delle casse mortuarie lignee, sia sugli spessori quanto sulle essenze vegetali utilizzabili.

Possono, indicativamente, individuarsi alcuni standard, cioè le casse per:

QUAL È LA

CHIAVE DI LETTURA?

Adesso, se per un attimo accantoniamo i cofani dalla Convenzione tra la Santa Sede e l’Italia tanto più che, probabilmente, si tratta di casistica del tutto contenuta, possiamo sollevare un’ultima questione: nelle situazioni, ampiamente diffuse, in cui vi sia trasporto da comune a comune (entro i 100 km) e sia prevista l’inumazione è di rigore adottare una cassa mortuaria avente le caratteristiche ora stabilite dell’articolo 30 (ma senza la cassa metallica), ora dall’articolo 75 Dpr 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.?

C’è una chiave di lettura per questa difformità, a vostro avviso?

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NOTIZIE

La nuova edizione dell’Atlante dei Cimiteri Significativi Italiani ha visto l’ingresso del cimitero monumentale di Bastia, in provincia di Perugia. Un’iniziativa, come confermato dal sindaco Erigo Pecci, che contribuisce a valorizzare il territorio comunale nelle espressioni storico culturali, di tradizioni e costumi legati alla pietas verso i defunti. Il progetto è stato promosso dalla responsabile del settore demografico e cimiteriale di Bastia Umbra, Lorella Capezzali, che ha curato la redazione delle schede informative del cimitero di Bastia inserite nell’Atlante. Realizzato in collaborazione con il ministero della cultura, l’Atlante prevede la pubblicazione di schede descrittive e materiale fotografico dei cimiteri storici e monumentali di diverse città italiane, offrendo informazioni dettagliate su architettura, arte funeraria e personaggi illustri sepolti, favorendone la scoperta e la valorizzazione come luoghi di interesse culturale e turistico.

www.comune.bastia.pg.it

Facile da abbinare

Semplice e intuitivo, il sito www.zenitscuri.it è sempre aggiornato sulle novità e i prodotti del ricco catalogo firmato Zenit.

Un’imbottitura deve indubbiamente rispettare determinate caratteristiche estetiche per essere apprezzata dall’impresario, che si sente tranquillo nel momento in cui la utilizza o la propone al dolente.

Ma accanto a tessuti, colori e trame è importante anche la praticità, intesa soprattutto come facilità di abbinamento. E tutto questo trova conferma nel ricco catalogo di Zenit, in continuo aggiornamento.

Alcuni esempi dei modelli presenti nel ricco catalogo Zenit, con tessuti, trame e colori differenti.

UNA MORBIDA E COLORATA CAREZZA

È caratterizzata da una finitura colorata moderna la nuova linea

Brenta soft-touch. L’urna si presenta soffice al tatto, rimandando alla sensazione di una morbida carezza.

Disponibile in quattro delicate colorazioni pastello: tortora, nocciola, carta da zucchero e verde salvia, con possibilità di decoro e personalizzazione.

BERTONCELLO GRAZIANO tel. 0424 848267

www.bertoncellograziano.it

TRIBUTO ALLA BELLEZZA FUGACE DELLA VITA

Realizzata in tre pregiate essenze – rovere naturale, rovere sbiancato e noce scuro – l’urna Ortensia della collezione Floreale di Elinvenit è un tributo alla delicatezza e alla bellezza fugace della vita.

La forma Libro, da 3,6 litri, unisce armoniosamente funzionalità e stile, ed è disponibile anche in altre capienze per rispondere a diverse esigenze.

Brenta verde salvia
Brenta carta da zucchero con decoro Cuore
Brenta tortora Brenta nocciola

PASSIONE ED ESPERIENZA

Muovono tutto ciò che viene realizzato da Ferrari, che riesce a distinguersi con una produzione capace di rispondere alle esigenze di tutti. Cofani unici e personalizzabili, studiati in ogni dettaglio, dalle linee all’essenza, come il nuovo modello Atene realizzato in frassino.

IL SUCCESSO SI RINNOVA

Alberto Brusasco

«Il nostro orgoglio è essere imitati», commenta così Alberto Brusasco il successo del modello Doppia Anima, una soluzione per la coppia che consolida l’unione anche oltre la vita e che si rinnova con la versione in rovere silver.

L’ampliamento dell’offerta si affianca alle versioni in noce mutenye e frassino per consolidare un modello di successo presente nelle migliori onoranze funebri.

Doppia Anima

L’EQUIPE tel. 0131 253566 www.urnecremazione.it

FERRARI
Atene

L’ARTISTICO INTAGLIO

Con lo sguardo rivolto verso l’alto, il viso di Cristo è stato scelto dal marchio La Veneta per la fascia centrale del modello 209. L’artistico intaglio impreziosisce questo elegante cofano caratterizzato da un’altezza di 31 cm e disponibile in yellow pine, frakè e frassino.

UN’OPERA CHE PARLA AL CUORE

È pensata per un ultimo saluto personale il modello 510 in yellow pine di Lavalle, valorizzato dalla possibilità di personalizzazione tramite inserti in ottone. I soggetti disponibili — l’albero della vita, Cristo, la Madonna e il cappello d’alpino — permettono di rendere unico ogni commiato, unendo simboli di fede, memoria e identità in un’opera che parla al cuore.

510 Albero della Vita

Giovanni Lavalle

IN PROFONDO RACCOGLIMENTO

Viene rappresentata con il capo chino, in profondo raccoglimento, la Madonna nel fine intaglio del cofano 36 M di Lombarda. Un artistico modello che si affianca alle versioni 36C con l’immagine di Cristo, 36F e 36K con un motivo floreale, 36W e 36P dedicati a Papa Wojtyla e a Padre Pio.

RIGOROSA GEOMETRIA

Con il cofano 90R spazzolata Lorandi propone un modello a sarcofago dalle linee essenziali, contraddistinto da una rigorosa geometria. La croce intagliata sul coperchio impreziosisce questa soluzione, in grado di unire eleganza e semplicità.

Marco Ghirardotti

VALORIZZARE LA FORMA

È da questa idea che ha preso vita il progetto per la realizzazione del modello Picasso di Melloni. È caratterizzato dagli angoli vivi e da un coperchio piatto che sottolineano ulteriormente l’eleganza e l’originalità di questo artistico modello.

ESTETICA ELEGANTE, SENZA TEMPO

Appartiene alla linea Prestige di Rosa il modello CF, caratterizzato da una silhouette classica, con un’estetica elegante e senza tempo. Realizzato in mogano, è disponibile anche nelle essenze ebiara, frassino, frakè e resinoso.

Picasso
David Rosa

LA PARTICOLARITÀ DEGLI INCASTRI

Si contraddistingue per il particolare incastro a coda di rondine, una lavorazione artigianale utilizzata per unire in modo resistente ed esteticamente gradevole gli angoli, il modello 46 TC di Scacf, disponibile in rovere, larice e mogano.

L’ULTIMO VIAGGIO, SCOLPITO NELLA LUCE

Le sfumature uniche del fraké venato disegnano sul modello Americanina paesaggi naturali e linee irripetibili, come fossero impronte della vita vissuta. Ogni venatura racconta una storia, ogni curva celebra la bellezza dell’unicità. Per chi sceglie un commiato autentico, avvolto dalla poesia del legno e dalla memoria.

Michela Sgoluppi
Costantino Urciuoli

Stampantiper MANIFESTI

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Stampantiperricordini

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FRONTERETRO AUTOMATICO

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Fotoincisoreper

Fotoincisoreper TARGHETTEeMEDAGLIETTE

Il nuovo spazio per vivere il commiato •

È stata inaugurata lo scorso luglio a Quistello, in provincia di Mantova, la Domus San Bartolomeo, una moderna struttura che ha potuto contare su un importante intervento progettato dal noto studio di architettura Apiemme Engineering di Brescia.

Èil risultato di un’importante operazione di rigenerazione urbana la nuova casa funeraria Domus San Bartolomeo di Quistello, in provincia di Mantova. E anche questa volta, per un obiettivo così ambizioso, è stato contattato lo studio di architettura Apiemme Engineering che si è occupato di ogni aspetto del progetto architettonico.

«Siamo partiti da un’area dismessa e attraverso un intervento di demolizione e ricostruzione, grazie al nostro sviluppato know-how che ci consente di occuparci al 100% sia della progettazione sia della direzione dei lavori in cantiere, abbiamo realizzato una struttura moderna e accogliente», afferma Paolo Gentilini, amministratore delegato di Apiemme

Engineering, che opera sull’in tero territorio italiano con la sede storica di Brescia, alla quale da anni si è aggiunta anche quella di Roma. «Abbiamo creato un luogo pronto a ospitare le famiglie del territorio che necessitano di uno spazio adeguato e rispettoso del dolore per dare l’ultimo saluto al proprio caro, rispondendo a un’esigenza in costante aumento».

REALTÀ UNICA

E RICONOSCIBILE

Come sempre Apiemme Engineering è stata in grado di creare una struttura moderna, con spazi funzionali ed eleganti, rispettando tutte le richieste del committente e al tempo stesso i numerosi regolamenti e le leggi in materia di strutture specializzate, come appunto una casa funeraria, di

Numerose le autorità che hanno partecipato lo scorso luglio all’inaugurazione della Domus San Bartolomeo, dai sindaci di Quistello e di San Benedetto Po, Gloriana Dall’Olio e Roberto Lasagna, al presidente della provincia Carlo Bottani, ai quali si sono aggiunte diverse figure note nel settore funerario.

cui lo studio bresciano dimostra di avere completa padronanza.

Grazie a un team di professionisti specializzati in ognuno dei molteplici rami progettuali –

dalla progettazione architettonica all’interior design, dall’ingegneria impiantistica ai calcoli strutturali, dall’acustica alla termoidraulica, dall’esecuzione sino al coordinamento e alla

direzione dei lavori – Apiemme Engineering è considerata una realtà unica e riconoscibile nel settore.

«Nel 2012, al nostro esordio nel comparto funebre, ci siamo subito fatti notare per le competenze nella realizzazione di case funerarie commissionate da importanti imprese funebri presenti da tempo nei territori delle province di Mantova,

Le immagini degli interni mettono in evidenza l’eleganza degli ambienti e l’attenzione ai particolari che sono il risultato dell’importante progetto architettonico interamente sviluppato dallo studio bresciano Apiemme Engineering, guidato da Paolo Gentilini.

Al centro, Mirko Ferraresi, titolare dell’impresa Ferraresi, che ha fortemente voluto la Domus San Bartolomeo, la nuova casa funeraria del gruppo Hofi.

Modena, Brescia e Milano.

E le richieste da parte di impresari sono aumentate anno dopo anno», aggiunge Paolo Gentilini, «così come le esperienze che ci consentono oggi di far valere il nostro vantaggio competitivo».

ALTO LIVELLO QUALITATIVO

Fortemente voluta da Mirko Ferraresi, titolare delle onoranze funebri Ferraresi di Qui-

stello, in provincia di Mantova, la Domus San Bartolomeo è la nuova casa funeraria del gruppo Hofi, che consolida in questo modo la sua presenza capillare con strutture che confermano l’alto livello qualitativo dei servizi offerti.

Al taglio del nastro della Domus San Bartolomeo, oltre alla comunità, erano presenti il parroco di Quistello, diverse autorità politiche del territorio mantovano – tra cui Gloriana

Dall’Olio, sindaco di Quistello, Roberto Lasagna, sindaco di San Benedetto Po, e il presidente della provincia di Mantova Carlo Bottani – e importanti e note figure del settore funerario nazionale.

SPAZI ELEGANTI E FUNZIONALI

La nuova casa funeraria si sviluppa su una superficie di oltre 350 metri quadrati ed è stata creata per ospitare due differenti sale destinate a ospitare famiglie e conoscenti per un ultimo saluto.

A ognuno di questi due ambienti spaziosi ed eleganti si affianca un salottino privato, per consentire la completa privacy in un momento così delicato.

La Domus San Bartolo-

meo dispone anche di un’ampia sala del commiato pensata per qualsiasi e differente tipologia di cerimonia, civile o religiosa.

Con la presenza degli uffici direzionali, qualsiasi assistenza di tipo amministrativo oppure organizzativo viene gestita direttamente negli spazi della Domus San Bartolomeo, dove sono stati allestiti anche i locali per il lavoro quotidiano dello staff, a partire dalla sala vestizione dotata di diverse attrezzature dagli elevati standard professionali.

La casa funeraria dispone di una sala del commiato, pensata per cerimonie religiose o laiche, alla quale si aggiungono due sale, ognuna con salottino privato, per consentire a famiglie, conoscenti e amici di dare l’ultimo saluto al proprio caro in un’atmosfera elegante e accogliente.

Eleganza

ogni cosa.

LA VENETA S.R.L.

Sede Legale

Via Lazzaris 27/29 | 31027 Spresiano (TV) | Tel. 0422 136 00 10

Sede Operativa

Strada Monzambano 65/B | 46040 Ponti sul Mincio (MN)

Email: lavenetasrltv@gmail.com | PEC: lavenetasrltv@legalmail.it

NOTIZIE

3 milioni di euro per i cimiteri storici e insulari di Venezia

Via libera all’ampliamento dei cimiteri di Catanzaro

La giunta comunale ha approvato in via definitiva il piano per gli interventi di ampliamento e messa in sicurezza degli impianti cimiteriali di Catanzaro nonché il progetto esecutivo per la realizzazione dei lavori.

Il quadro economico dell’intervento, inserito nel programma triennale dei lavori pubblici 2025/2027, prevede un importo totale di oltre 200mila euro.

L’elaborato progettuale contiene, tra l’altro, il cronoprogramma dei lavori, il capitolato speciale d’appalto, gli studi geologici e le planimetrie dei cimiteri di via Paglia e del quartiere Santa Maria.

www.comune.catanzaro.it

Sono recentemente stati approvati dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore ai lavori pubblici Francesca Zaccariotto, due progetti di fattibilità tecnico-economica per importanti interventi di manutenzione e riqualificazione nei cimiteri del centro storico e delle isole di Venezia. In particolare, i progetti prevedono il recupero dell’ingresso principale, la manutenzione straordinaria di alcuni fabbricati cimiteriali e di parte della viabilità interna al Cimitero del Lido. Al cimitero di San Michele si procederà con la riqualificazione dell’ingresso, della zona in concessione al fiorista, dei fabbricati dissestati lungo il muro di cinta e della portineria. È inoltre previsto il recupero dei manufatti di sepoltura interdetti nei recinti II, III e IV, il ripristino delle banchine nel recinto I (secondo stralcio), la sistemazione delle coperture dei gruppi X e XI del recinto XX e l’adeguamento dell’accessibilità ai recinti mediante la realizzazione di tre nuove rampe, estendendo il percorso agevolato anche ai recinti II, III e V, con la manutenzione straordinaria delle rampe esistenti. Verrà ripristinato il muro di cinta del cimitero di Murano e gli intonaci interni ed esterni del muro lato laguna del cimitero di Pellestrina. È invece prevista la manutenzione straordinaria delle coperture di un fabbricato nel cimitero di Burano.

Gli interventi comportano un investimento complessivo di 3 milioni di euro. «Continuiamo a investire con determinazione» dichiara l’assessore ai lavori pubblici Francesca Zaccariotto, «per garantire decoro, sicurezza e dignità a luoghi che rappresentano la memoria storica e l’identità della nostra comunità. I cimiteri insulari e del centro storico sono luoghi di culto, ma anche spazi pubblici che testimoniano le radici e la cultura veneziana e meritano interventi continui di cura e manutenzione».

www. live.comune.venezia.it

Ca’ Farsetti, situato nel sestiere di San Marco e affacciato sul Canal Grande, è sede degli uffici municipali di Venezia insieme all’adiacente palazzo Loredan.

TRE PRODOTTI VINCENTI PER UN SUCCESSO ASSICURATO.

Da sempre puntiamo sull’eccellenza. I nostri prodotti di punta non sono solo i più richiesti; sono il frutto di esperienza, ricerca, passione e innovazione. Creati per superare le aspettative, sono testati quotidianamente dai nostri Clienti. Che si tratti del nostro prodotto più iconico o dell’ultima novità, quando scegli Coccato & Mezzetti, scegli sempre il meglio. Prova ora la qualità garantita!

Un nuovo concetto di vendita •

Scegliendo Modulapide, ogni impresa può vendere un monumento definitivo durante l’organizzazione del servizio funebre, offrendo alla famiglia un servizio completo e un risparmio sul costo del provvisorio.

Un moderno servizio di customer service garantisce la massima soddisfazione della clientela, sia per l‘acquisto del prodotto, grazie alla possibilità di effettuare appuntamenti e video call, sia per la fase post vendita andando a risolvere tempestivamente le criticità e favorendo un rapporto di fiducia reciproca.

Modulapide può contare su un ricco magazzino, fornito di componenti modulari verniciati pronti per essere spediti.

Quello di Modulapide è un importante e nuovo concetto di vendita che consente alle imprese di proporre alle famiglie, durante l’organizzazione del servizio funebre, l’acquisto del monumento definitivo. Caratterizzato da una struttura autoportante in alluminio e dai moduli intercambiabili, Modulapide non necessita di una base cementizia o del periodo di assestamento del terreno per essere collocato. Consente quindi di avere in tempi molto brevi una sepoltura in ordine e decorosa per il proprio caro, con un importante risparmio sul costo del provvisorio.

COMMERCIALE BEN

DEFINITA E DEFINITIVA

L’impresa può quindi rivolgersi alla famiglia, durante l’organizzazione del funerale, con una proposta commerciale ben definita e definitiva grazie al configuratore che, in pochi passaggi, progetta un monumento personalizzato e corredato da rendering tridimensionale, con prezzi chiari e tempi di consegna veloci. L’incisione laser, resistente all’usura e agli agenti atmosferici, e la stampa digitale, grazie alle più avanzate tecnologie, permettono inoltre agli impresari di soddisfare le famiglie con infinite soluzioni creative di qualità.

GProtegge la tua salute

li operatori funebri devono quotidianamente movimentare i cofani, per prepararli ad accogliere le salme. Questo compito, spesso pesante e faticoso, può causare seri problemi alla schiena e aumenta il rischio di infortuni, soprattutto se un cofano dovesse sfuggire di mano. È qui che entra in gioco l’elevatore Ollilight di Olivetti.

Questo potente strumento, facile da utilizzare, semplifica enormemente la movimentazione dei cofani: permette di sollevarli dagli espositori e di posizionarli con sicurezza dove si svolgerà la preparazione, riducendo lo sforzo fisico e garantendo maggiore sicurezza per gli operatori.

Blocco ruote in posizione laterale.
Ruote piroettanti con sistema frenante.

Non solo qualità ma anche efficienza e velocità. Spaf garantisce a tutte le imprese la disponibilità immediata e la consegna in tempi brevissimi di tutti gli accessori e le maniglie presenti nel catalogo.

AUTOSTORICHE da collezionare

CADILLAC 1948 BERLINA

SSiamo nel dopoguerra e il parco auto dell’impresa Bocconi e Ghiretti – storica impresa di Parma nata nel 1882 inizialmente come azienda di trasporti e allargata in seguito alla gestione delle onoranze funebri – si arricchisce di una stupenda Cadillac 1948 berlina, seguendo la moda della ricostruzione post bellica.

Era una grossa vettura convertita in autofunebre dalla carrozzeria Bertolini di Parma, che si occupava di trasformazioni generiche di carrozzeria spaziando dai furgoni ai pubblicitari, i più noti anche per la Barilla.

La carrozzeria Bertolini ebbe modo di trasformare egregiamente questa Cadillac mantenendo le linee originali e fondendole con quelle della nuova zona posteriore, guadagnandosi probabilmente la stima e la fiducia per i successivi lavori, che vennero infatti realizzati sul furgone Romeo dell’Alfa Romeo del 1955.

Modello: Ortensia

Dimensioni: 29x9,7x18 cm

Disponibile anche:

Rettangolari: cm 26x19x19

Mattone: cm 29x13x18

Cubo: cm 19x19x19

Essenza: rovere , rovere sbiancato e noce

Urna LIBRO della Linea Floreale

TELEFONI UTILI

• VALLE D’AOSTA

Crematorio Aosta (AO) 0165 551372

• PIEMONTE

Crematorio Acqui Terme (AL) 0142 726226

Crematorio Serravalle (AL) 0143 686254

Crematorio Valenzano (AL) 0131 947981

Crematorio Asti (AT) 0141 434771

Crematorio Biella (BI) 015 9248205

Crematorio Bra (CN) 0172 421627

Crematorio Eclipsy (CN)

66535

Crematorio Novara (NO) 0321 402647

Crematorio Trecate (NO) 0321 783553

Crematorio Mappano (TO) 011 9968268

Crematorio Piemontese (TO) 0121 570394

Crematorio Torino (TO) 011 2419332

Crematorio Domodossola (VB)

481988

Crematorio Verbania (VB) 0323 086780

Ami (NO)

e Orme (TO)

(TO)

del Paradiso (TO)

PONTE ARCOBALENO Via Aldo Moro, 7 - z.i. D4 - Alessandria 0131 487110 informazioni@pontearcobaleno.it www.pontearcobaleno.it

referente: Andrea B.

5050193

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PRINCIPALI CREMATORI IN I TALIA

• VENETO

Crematorio Padova (PD)

Crematorio Marghera (VE)

Crematorio San Michele in Isola (VE)

Crematorio Spinea (VE)

Crematorio Vicenza (VI)

Crematorio Verona (VR)

Crematorio Conegliano (TV)

Crematorio Treviso (TV)

8205078

7292565

5286869

7292565

305275

8029952

7292565

Crematorio Bologna (BO)

CENTRO CREMATORIO EMILIANO Via Guglielmo Marconi, 7 - Fidenza (PR) 0524 340133 prenotazioni@centrocrematorioemiliano.it

(PD)

(TV)

(VE)

4318804 • TRENTINO ALTO ADIGE

Crematorio Bolzano (BZ)

Crematorio Trento (TN)

Crematorio Faenza (RA)

Crematorio Ravenna (RA)

997654

884300

663760

Crematorio Reggio Emilia (RE) 0522 1831503

Crematorio Rimini (RN) 0541 741817

Crematorio Trieste (TS)

Carezza (FE)

Ponte dell'Arcobaleno (PR)

0320225

2354255 Pets on Paradise (RN) 0541 1835556 • TOSCANA

Crematorio Arezzo (AR) 0575 21178

Crematorio Firenze (FI)

Crematorio Ponte a Ema (FI)

401372

7177078

Crematorio Grosseto (GR) 0564 1911329

Crematorio Livorno (LI)

Crematorio Turigliano (MS)

Crematorio Pisa (PI)

Crematorio Pistoia (PT)

Crematorio Siena (SI)

Petheory (PO)

404305

1925154

910280

1921503

9095389

592 043 Arca Service (SI)

• MARCHE

Crematorio Ascoli Piceno (AP)

Crematorio San Benedetto (AP)

Crematorio Fano (PU)

757077

372455

(AN)

Crematorio Perugia (PG)

5775202

Crematorio Cimitero Flaminio (RM)

Crematorio Civitavecchia (RM)

Crematorio Viterbo (VT)

CAMPANIA

Crematorio Domicella (AV)

Crematorio Mater (CE)

49236331

041029

250759

8250771

TELEFONI UTILI

• ACCESSORI E MONUMENTI IN BRONZO

Caggiati (PR) 0521 5208

• ACCESSORI PER LA CERIMONIA

bigliettini / libri firma / manifesti / ricordini

Ftc (TO) 011 6471002

• ASSOCIAZIONI

Registro Italiano Cremazioni (MI) 02 87214414

• AUTOFUNEBRI E FURGONI

Bell’s Car (MB) 0362 222214

Ellena (CN) 0175 217576

Pilato (TV) 0422 881413

• CAMERE ARDENTI E ACCESSORI

BL (VA) 0331 206803

Coccato & Mezzetti (NO) 0321 806789

Fhp (PR) 0521 5208

Olivetti (RE) 0522 875165

Riello (BS) 030 6871315

Zenit (PV) 0382 868222

• CARATTERI PER LAPIDI

Caggiati (PR) 0521 5208

• CARRELLI ED ELEVATORI

Coccato & Mezzetti (NO) 0321 806789

Fhp (PR) 0521 5208

Olivetti (RE) 0522 875165

Riello (BS) 030 6871315

• CASSONI RECUPERO SALME

Fhp (PR) 0521 5208

Olivetti (RE) 0522 875165

Spaf (TO) 011 9771553

• CELLE FRIGORIFERE

Fhp (PR) 0521 5208

Olivetti (RE) 0522 875165

Spaf (TO) 011 9771553

• CENTRO SERVIZI

Asf Italia (BS) 030 2702592

• COFANI

Bertoncello Graziano (VI) 0424 848267

Ferrari (MN) 0376 808901

La Veneta (TV) 0422 1360010

Lavalle (CN) 0172 373013

Lombarda (BS) 030 311402

Lorandi (BS) 030 6900600

Melloni (BS) 030 6900601

Menegardo (VR) 045 4500532

Rosa (BS) 030 2148049

Scacf (PG) 075 856328

Urciuoli Global (AV) 340 9560538

• DETERGENZA E SANIFICAZIONE

Coccato & Mezzetti (NO) 0321 806789

Fhp (PR) 0521 5208

Spaf (TO) 011 9771553

• FIERE

Funéraire (Francia) +33 147565079

Funermostra (Spagna) +34 963861394

Memoria Expo (BS) 335 5311957

Myplant & Garden (MI) 02 6889080

Tanexpo (BO) 051 282611

• FRIGORIFERI PER COFANI

Fhp (PR) 0521 5208

Olivetti (RE) 0522 875165

• FUNERAL HOME - realizzazioni

Apiemme Engineering (BS) 030 225492

• HOLDING

Hofi (MI) 02 88186253

• IMBOTTITURE E VELI

Fhp (PR) 0521 5208

Zenit (PV) 0382 868222

• LAPIDI

Modulapide (VI) 335 1001305

• MACCHINARI PER INCISIONI

BL (VA) 0331 206803

Fhp (PR) 0521 5208

Olivetti (RE) 0522 875165

Tecnoprinter (MI) 02 95369126

• MANIGLIE E ACCESSORI PER COFANI

Fhp (PR) 0521 5208

Riello (BS) 030 6871315

Spaf (TO) 011 9771553

• PROVVISORI

Bertoncello Graziano (VI) 0424 848267

• SOFTWARE & INFORMATICA

BL (VA) 0331 206803

Tecnoprinter (MI) 02 95369126

• STAMPANTI

BL (VA) 0331 206803

Tecnoprinter (MI) 02 95369126

• TAVOLI REFRIGERATI E DA VESTIZIONE

Coccato & Mezzetti (NO) 0321 806789

Fhp (PR) 0521 5208

Olivetti (RE) 0522 875165

• URNE

Bertoncello Graziano (VI) 0424 848267

Caggiati (PR) 0521 5208

Ferrari (MN) 0376 808901

Elinvenit (CN) 346 9453064

Fhp (PR) 0521 5208

L’Equipe (AL) 0131 253566

La Veneta (TV) 0422 1360010

Lavalle (CN) 0172 373013

Lombarda (BS) 030 311402

Lorandi (BS) 030 6900600

Melloni (BS) 030 6900601

Menegardo (VR) 045 4500532

Riello (BS) 030 6871315

Rosa (BS) 030 2148049

Scacf (PG) 075 856328

Spaf (TO) 011 9771553

Urciuoli Global (AV) 340 9560538

• VALVOLE

Fhp (PR) 0521 5208

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