Tecnica7/2025

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VACANZE AL CINEMA

otto luoghi da 昀lm per un’estate

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Chiuso in redazione il 23-5-2025

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Monica Fiocchi

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TECNICA ED INFORMAZIONI DALLE AZIENDE

Anno 33 • n. 7 • luglio 2025

Sempre più spazio ai nostri esperti e professionisti, per affrontare insieme agli impresari il futuro del settore con approfondimenti, opinioni e consigli sulle principali e importanti tematiche della funeraria.

IL CONSIGLIO DELLA PSICOLOGA

VISUAL MERCHANDISING

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SAI DIRLO CON I FIORI?

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LEGGI E NORMATIVE

Carlo Ballotta �� 347 9904770

LA TUA CERIMONIA

DEATH EDUCATION

Riccardo Polo �� 346 3176436

Paola Minussi paola.celebrantelaica@gmail.com

DA COLLEGA A COLLEGA

Roberta Ridolfi e Tania Bressan dacollegaacollega@gmail.com

DAL 1993 LA RIVISTA
Tiziano Bertin

Il valore della competenza

Christian, Emanuela, Sara, Mirko e Luca Sampaolesi sono i figli dei tre fondatori. A destra, alcuni momenti dell’inaugurazione, con il taglio del nastro e la benedizione della nuova casa del commiato.

Èstata inaugurata a fine maggio, con una cerimonia emozionante e carica di significato, la Domus Caere, una struttura fortemente voluta dall’impresa Sampaolesi che celebra quest’anno mezzo secolo di attività.

Ai fratelli Alessandro, Eugenio e Pacifico Sampaolesi – che dopo una lunga esperienza maturata nel settore funebre hanno fondato l’impresa nel 1975 a Cerveteri, a cui si è aggiunta la sede di Ladispoli, sempre in provincia di Roma –nel corso degli anni si sono aggiunti anche i figli Christian, Emanuela, Sara, Mirko e Luca.

«Abbiamo fortemente voluto e creduto in questa nuova strut tura per riti cattolici, di altre re ligioni e laici, sia per un’ulte riore crescita della nostra impresa, garantendo un servi zio in più alle famiglie, sia per

Ha festeggiato i suoi

50 anni di attività l’impresa Sampaolesi, inaugurando la Domus Caere a Cerveteri, in provincia di Roma.

rispondere alla mancanza di adeguate strutture, nella zona in cui operiamo, per un ultimo e dignitoso saluto», afferma Christian Sampaolesi. «La casa del commiato ha richiesto un importante investimento e abbiamo scelto professionisti di elevata e comprovata espe -

Eugenio, Pacifico e Alessandro Sampaolesi, i tre fratelli titolari dell’impresa all’esterno della sede di Cerveteri a cui si affianca quella di Ladispoli, sempre in provincia di Roma.

Un’immagine del cantiere nel febbraio del 2023, quando è stata posata la prima pietra che, come conferma la foto sopra, è stata mantenuta e resa ben visibile all’interno della casa del commiato Domus Caere.

rienza e competenza nella realizzazione di varie strutture realizzate in tutta Italia».

PROFESSIONISTI DI ELEVATA E COMPROVATA ESPERIENZA

È stato infatti scelto lo studio Apiemme Engineering – che oltre alla sede di Brescia, da alcuni anni può contare anche su una sede romana – per occuparsi della casa del commiato Domus Caere.

«Siamo stati contattati dall’impresa Sampaolesi per progettare e realizzare una struttura di qualità, un luogo elegante e riservato, ma che risultasse al tempo stesso familiare», aggiunge Paolo Gentilini, amministratore di Apiemme Engineering, presente all’inaugurazione, «e abbiamo messo in atto tutte le nostre competenze per portare a termine questo ambizioso compito, partendo da una progettazione

che non si è limitata alla ristrutturazione di un edificio già esistente e all’ottima divisione dei vari ambienti, ma ha puntato sulla cura dei dettagli, dall’impiantistica agli arredi».

TRE SALE, ELEGANTI E ACCOGLIENTI

La Domus Caere si sviluppa su due piani e presenta tre stanze del commiato, ognuna delle quali è stata appositamente

Paolo e Riccardo Gentilini, rispettivamente amministratore e project manager di Apiemme Engineering, insieme a Emanuela e Sara Sampaolesi, dell’omonima impresa di famiglia che ha scelto il noto studio bresciano per la progettazione e la realizzazione della casa del commiato.

studiata per garantire una privacy totale alle famiglie che vogliono dare un ultimo saluto al proprio caro. Ogni ambiente è dotato di impianti audio e video, per eventuali musiche di sottofondo e le immagini in ricordo della persona scomparsa, impianti di ventilazione e tutta una serie di accorgimenti per garantire il massimo comfort. Alle tre sale si affiancano anche un’area di ristoro per le famiglie e le zone riservate allo staff, destinate alla preparazione.

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Uniti, per gestire al meglio la propria impresa •

Nasce nel 2006 il consorzio veronese Acif, con l’obiettivo di superare le sfide del settore e offrire servizi di qualità supportando le imprese associate.

Perini Renzo di Cerea, Boschiavo di San Giovanni Lupatoto, F.lli Bona di Verona, Franchini di Nogara, Ghiraldo di Isola della Scala, Bona & Bertozzi di San Bonifacio, Lessinia di Cerro Veronese, Serpelloni di Villafranca di Verona. Sono le otto imprese di onoranze funebri che unendosi, grazie a una visione condivisa,

hanno dato vita ormai vent’anni fa ad Acif, Aziende Consorziate Italiane Funebri, il consorzio veronese nato per affrontare e superare le diverse sfide del settore funebre.

Attualmente è guidato dal presidente Paolo Boschiavo, affiancato dai consiglieri Marco Serpelloni, Gianfranco Bona e Romina Franchini, figlia di Gabriele Franchini, ex presidente di Acif e tra i soci fondatori. Dalla sua fondazione, il consorzio opera per conto dei soci, lasciando però a ciascuna impresa la libertà di gestire autonomamente la propria attività.

LA FORZA DELLA COLLABORAZIONE

Oggi Acif continua a garantire un supporto concreto alle imprese associate, fornendo loro tutto ciò di cui hanno bisogno: personale qualificato, un magazzino sempre rifornito e un parco auto aggiornato, tra gli

È un legame consolidato nel tempo quello tra il consorzio veronese e il marchio Pilato.

elementi fondamentali per offrire un servizio efficiente e rispettoso delle esigenze delle famiglie.

Per questo si affida a partner d’eccellenza, tra cui il marchio Pilato, recentemente confer-

Sono state scelte tutte in tinta chiara – quattro GLE Ilios e una CLS Casale – le autofunebri Pilato che costituiscono il nuovo parco auto delle Aziende Consorziate Italiane Funebri.

mato per il rinnovo del parco auto con cinque nuovi modelli: quattro GLE Ilios e una CLS Casale, tutte scelte della stessa tonalità chiara ed elegante.

Sopra, a sinistra, alcuni dei soci del consorzio Acif, che può contare anche su un team di 28 dipendenti.

San Giovanni Lupatoto (VR) tel. 045 8732238 PILATO tel. 0422 881298 www.pilato.it

Gli accessori che fanno la differenza

Troppo spesso ancora considerati elementi secondari, accessori come

le scarpe e le cravatte svolgono in realtà un ruolo cruciale nell’immagine dello staff di un’impresa funebre.

Trasmettere rispetto, professionalità e sobrietà alle famiglie è fondamentale per un’impresa di onoranze funebri e lo può fare anche prestando particolare attenzione ai dettagli. Ogni elemento dell’abbigliamento del personale contribuisce infatti a creare un’atmosfera adeguata. Le scarpe e le cravatte, per esempio, spesso considerati semplici complementi, diventano veri e propri strumenti di comunicazione, esprimono serietà, discrezione ed empatia verso le famiglie in lutto. Indossare accessori adeguati come calzature di sicurezza e cravatte non è quindi solo una questione di normativa e protocollo, ma riflette anche un profondo rispetto per il ruolo e per il momento.

NON SOLO UN DETTAGLIO ESTETICO

La cravatta, in particolare, è un simbolo di dignità e professionalità. Indossarla rappresenta un segno di considerazione verso la famiglia del defunto, contribuendo a creare un ambiente lavorativo sobrio e rispettoso. Questo accessorio non è solo un dettaglio estetico, ma un’espressione concreta dell’attenzione per i sentimenti dei cari del defunto. Le cravatte realizzate da Modit, disponibili in una vasta gamma di colori e fantasie, offrono un equilibrio perfetto tra eleganza e discrezione. Proposte in poliestere e seta, garantiscono qualità e raffinatezza, adattandosi perfettamente alle esigenze di un servizio funebre impeccabile.

SICUREZZA

ED ELEGANZA

La scarpa deve necessariamente garantire sicurezza sul luogo di lavoro e per questo motivo è realizzata con il puntale in acciaio. Questo però non significa che venga trascurato l’aspetto estetico: Modit riesce infatti a mantenere un aspetto elegante e discreto grazie alla linea english e alla tomaia in pelle fiore, oltre a un comfort elevato garantito dall’imbottitura presente nella zona del tallone. Sono a disposizione dal numero 38 al 48.

PER OGNI ESIGENZA

Specializzata nella realizzazione di abbigliamento da lavoro, dal 1989 Modit punta su classe, eleganza e stile come elementi riconoscibili in tutto l’abbigliamento professionale realizzato per uomo e donna. Soddisfare il cliente è l’obiet-

Le cravatte firmate Modit sono disponibili in poliestere o in seta, in diverse fantasie e tonalità di colore.

Garantisce la sicurezza sul luogo di lavoro la scarpa proposta da Modit, dall’aspetto elegante e discreto e dal comfort elevato.

tivo principale dell’attività svolta da Modit e per garantire tale risultato l’azienda dispone di tutte le certificazioni internazionali, fondamentali per operare nel pieno rispetto delle normative vigenti e dei più alti standard europei. Tutto il processo produttivo aziendale si basa sull’uso di metodi e criteri trasparenti per la responsabilità sociale e per la sostenibilità ambientale, con riduzione di rischi e pericoli in tutta la filiera tessile, della produzione di fibre, fino alla fabbricazione dei prodotti.

UNA PRODUZIONE COMPLETAMENTE PERSONALIZZABILE

Al cliente viene garantita la migliore vestibilità del capo. Tutti gli abiti sono realizzati grazie a un attento servizio di rilevazione taglie effettuato da personale specializzato. È in questa maniera che Modit crea abbigliamento professionale dal design unico, rispettando i più alti standard qualitativi con un rigoroso processo di produzione, facendo tesoro delle esperienze di formazione e dei continui aggiornamenti professionali.

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È un incisore professionale a punzonatura il Tpx-35, progettato per offrire massima semplicità d’uso e un’incisione precisa e veloce.

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Windows incluso, con installazione da remoto per un avvio immediato e senza problemi. Tecnoprinter consente inoltre alle imprese funebri di utilizzare il Tpx-35 senza dover affrontare un iniziale investimento, ma potendo invece contare sulla possibilità di noleggio.

rogettato per garantire precisione e rapidità in ogni lavorazione, l’incisore professionale Tpx-35 di Tecnoprinter si conferma lo strumento ideale per un’impresa di onoranze funebri, facilitando l’incisione di targhe, lastre commemorative e dettagli personalizzati. Con un’area di lavoro di 20x15 cm, viene offerta un’ampia superficie per realizzare incisioni su misura, dettagliate e di alta qualità.

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Evolversi, mantenendo la tradizione

Fondata nel 1985 da Francesco Unali e oggi guidata dal figlio Diego, l’impresa Monia Flor di Cagliari ha nuovamente confermato il marchio Ellena, scegliendo il modello G 3.0 su base Maserati Ghibli.

Il fondatore Francesco Unali, alla scrivania, insieme al figlio Diego, attuale titolare dell’impresa Monia Flor di Cagliari, affiancato dalla moglie Cristina e dalla figlia Laura.

Santa Lucia è una delle mete tradizionali per le gite fuori porta da Cagliari e dai centri abitati vicini. Qui si si trova l’omonima chiesa, sobria e umile nel suo aspetto, in mattoni di cemento e intonacata all’esterno. Originariamente situata a circa cinquanta metri dall’attuale posizione, era costruita in mattoni crudi e dotata di un loggiato esterno. Tuttavia, la scarsa manutenzione e la tipologia dei materiali portarono in breve tempo al suo deterioramento. Nel 1963 crollò il tetto e nonostante un intervento di ricostruzione, a partire dal piccolo campanile a vela, la comunità locale decise di

realizzare una nuova chiesa: le fondamenta vennero scavate a mano, la manodopera fu offerta gratuitamente e le mattonelle vennero regalate da un’impresa.

SCELTO UN NUOVO

IL FORNITORE

Dalla sua inaugurazione, nel 1967, la festa di Santa Lucia, celebrata il primo sabato dopo Ferragosto, continua a raccogliere ogni anno la popolazione in un rito tradizionale che si mantiene inalterato nel tempo. A bordo di un cocchio, trainato da buoi, il simulacro viene trasportato in processione, seguito

da un corteo di fedeli e dalle caratteristiche traccas, i carri trainati da cavalli e buoi decorati a festa.

È lungo la strada provinciale Cagliari-Santadi, che attraversa la foresta di Gutturu Mannu, proprio davanti alla chiesa di Santa Lucia, che Diego Unali, titolare dell’impresa Monia Flor di Cagliari, si è fermato per immortalare, esattamente il giorno del suo arrivo, il nuovo modello di autofunebre G 3.0 su base Maserati Ghibli firmato Ellena.

CRESCITA COSTANTE

«Non è la prima volta che ci rivolgiamo al marchio Ellena,

Un particolare del vano feretro del modello G 3.0 su base

Maserati Ghibli, recentemente acquistato dall’impresa Monia Flor di Cagliari.

che apprezziamo molto per i modelli che nel tempo confermano linee sempre innovative», afferma Diego.

«Ho scelto Ellena anche per arricchire il parco auto del centro servizi Shardana, sempre di nostra gestione, con sede a Cagliari».

Diego Unali è affiancato nella gestione dell’impresa funebre dalla moglie Cristina e dalla giovane figlia Laura.

L’impresa funebre – che ha saputo evolversi nel tempo, mantenendo la tradizione della fioreria e ampliando la propria

offerta per rispondere alle nuove esigenze – è stata fondata da Francesco, padre di Diego, nel 1985, dopo diversi anni di esperienza maturati nel settore. «Fin da ragazzino mio padre Francesco si è occupato di fiori e ha quindi deciso di aprire una fioreria a Cagliari a

cui ha dato il nome Monia Flor, specializzandosi negli addobbi funebri», conclude Diego.

L’esperienza lo ha successivamente spinto ad affiancare alla fioreria, mantenendo lo stesso nome, anche un’impresa di onoranze funebri che negli anni ha continuato la sua crescita, ampliando i servizi per poter rispondere in modo attento e puntuale ai cambiamenti. Ma la fioreria è rimasta un punto di riferimento a Cagliari, non solo per i servizi funebri, ma anche per tutte le altre occasioni o ricorrenze, da matrimoni e cerimonie varie fino a qualsiasi occasione di festa.

Un articolo apparso 25 anni fa su Tecnica, con Francesco Unali nella sede della propria impresa di Cagliari, a cui è stato dato lo stesso nome della fioreria.

www.ellenafuneralcar.com

NOTIZIE

Messina: interventi puntuali e presenza continuativa nei cimiteri

È stato aggiudicato il servizio di gestione dei servizi cimiteriali e di polizia mortuaria, per la durata di 36 mesi, nei 17 cimiteri del comune di Messina. L’importo complessivo dell’affidamento è di 3.397.370,74 euro, inclusi gli oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso. Il servizio riguarda tutte le attività connesse alla gestione dei cimiteri comunali: custodia, pulizia, manutenzione ordinaria e straordinaria, operazioni cimiteriali e attività di polizia mortuaria, assicurando interventi puntuali e una presenza continuativa in ogni struttura. «Con questa aggiudicazione», dichiarano congiuntamente il sindaco Federico Basile e l’assessore ai cimiteri Massimiliano Minutoli, «si assicurano la continuità e il miglioramento dei servizi essenziali nei cimiteri cittadini. L’obiettivo è garantire un servizio dignitoso, decoroso ed efficiente per tutti i cittadini, da sud a nord, assicurando la cura dei luoghi della memoria collettiva. In particolare, è prevista una più attenta organizzazione delle operazioni cimiteriali e un presidio costante per rispondere con tempestività alle esigenze delle famiglie».

www.comune.messina.it

Monumento definitivo, subito!

Anche l’impresa Cavallari di Ivrea, in provincia di Torino, ha scelto le soluzioni Modulapide, apprezzandone l’estetica e la possibilità di offrire subito alle famiglie un monumento definitivo.

Èormai noto agli impresari come il monumento cimiteriale che rende superfluo il concetto di lapide provvisoria.

Modulapide, basandosi sulla combinazione di componenti modulari in alluminio, non necessita di fondazioni cementizie e può essere mo-

dificata nel tempo, togliendo o sostituendo i diversi accessori. Sono più di 1.500 le combinazioni possibili, configurabili con un sem -

Il Giardino della Memoria è un accogliente spazio, arricchito da piante e riscaldato nei mesi invernali, pensato per la casa funeraria Cavallari di Ivrea.

plice programma per avere una soluzione personalizzata, comprensiva di preventivo.

PERSONALIZZATO E IMMEDIATO

«Siamo rimasti subito molto colpiti da Modulapide e dopo la nostra visita a Memoria Expo abbiamo deciso di inserire queste innovative soluzioni nella nostra offerta», conferma Luca Cavallari, titolare dell’impresa piemontese

che a gennaio 2024 ha inaugurato una casa funeraria, risultato di un ambizioso progetto di recupero di una struttura di fine Ottocento, por-

tando a convivere parti più antiche ed elementi moderni. «Il punto di forza di Modulapide è indubbiamente l’immediatezza, la possibilità cioè che viene data alle famiglie di avere subito un monumento totalmente personalizzabile, molto apprezzato esteticamente».

CASA FUNERARIA CAVALLARI Ivrea (TO)
Luca Cavallari, fondatore dell’impresa con sede a Ivrea, in provincia di Torino, con Francesco Cullere, ideatore di Modulapide insieme al fratello Lorenzo.

Completamente ristudiato

Per il carrello Jolly Energy, Olivetti ha preso l’idea vincente dietro il suo classico carrello Jolly e l’ha attualizzata, portandola a nuovi livelli di eccellenza.

Riprogettato nei materiali e nell’efficienza, il carrello Jolly Energy consente a un singolo operatore di caricare in autonomia un feretro sull’autofunebre, lavorando in totale sicurezza e senza sforzo.

Il rullo frontale regolabile garantisce la massima compatibilità con ogni autofunebre e le grandi ruote assicurano una manovrabilità ottimale.

UN RICORDO ETERNO

Simboleggia un sentimento di eternità il soffione che caratterizza la facciata della nuova urna Brenta di Bertoncello.

I semi rappresentano i ricordi eterni che si propagano nelle vite delle persone vicine, come a dimostrare che nessuno muore finchè vive nel cuore di chi resta.

È disponibile nella versione frassino chiaro o scuro.

BERTONCELLO GRAZIANO tel. 0424 848267

www.bertoncellograziano.it

ELEGANZA E SACRALITÀ

Raffinato, con sponda da 31 cm, il modello Ardesia di Ferrari si presenta privo di cornici ed è realizzato in yellow pine, esotico, mogano o frassino. Arricchito dalla raffigurazione di Cristo, è disponibile anche nella versione Madonna, per un’alternativa altrettanto suggestiva.

Ardesia Cristo

FERRARI

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www.ferraricofani.it

ESTETICA E VALORE SIMBOLICO

Pensato per un commiato delicato e significativo, il modello 735 Calla di Lavalle è realizzato in pregiato legno di larice, con un elegante intaglio raffigurante delle calle, simbolo di purezza e rinascita. Un’opera artigianale ideale per cerimonie sobrie ma intense, che coniugano estetica e valore simbolico.

Calla

www.lavallecofani.com

RAFFINATO EFFETTO CROMATICO

Frutto della sapiente combinazione di diverse e pregiate essenze, il modello Giada Woods si distingue per il raffinato effetto cromatico. La creatività e la maestria artigiana di Lombarda si esprime anche nella cura dei dettagli e nell’impiego di una speciale finitura a olio che esalta le venature naturali del legno.

Ghirardotti

www.lombarda.info

LOMBARDA tel. 030 311402
Giada Woods
Luca
LAVALLE tel. 0172 373013
735
Giovanni Lavalle

RACCOGLIMENTO SCOLPITO NEL LEGNO

Un viso chinato, quello della Madonna, in raccoglimento e con un’espressione di preghiera e serenità, è stato scelto per il nuovo cofano Lorandi. Si tratta del modello 81 MN, disponibile anche nella versione con l’immagine di Cristo, realizzato in frake e ayous.

FEDE E SPIRITUALITÀ

Unisce eleganza e tradizione il modello 20 CN, il nuovo cofano realizzato con maestria artigianale da Melloni. Disponibile in larice, pinewood, frake o ayous, è impreziosito dall’immagine di Cristo con il viso rivolto verso l’alto, in alternativa anche da quella della Madonna, offrendo un simbolo di fede e spiritualità.

SIMBOLISMO, PER UN ULTIMO OMAGGIO

È stata scelta una delicata rosa, simbolo di amore eterno e rispetto, per impreziosire il modello C53 Rosa di Menegardo. Le linee armoniose e la qualità dei materiali impiegati, frassino oppure yellow pine, conferiscono a questo cofano un’estetica sobria e dignitosa, pensata per onorare al meglio la memoria del proprio caro.

UN’ARMONIA GEOMETRICA

Caratterizzato dalla complessità delle linee esagonali realizzate con sapienza dagli artigiani del marchio Rosa, il modello Armonia è realizzato in frassino, ma disponibile anche in ebiara e mogano, con finitura a cera e a cera antracite. Misura 195 cm.

www.rosasrl.net

C53 Rosa MENEGARDO tel. 045 4500532
www.menegardo cofanifunebri.it
Armonia ROSA tel. 030 2148049
David Rosa

SOSTENIBILITÀ ED ELEGANZA

Realizzato in abete senza nodi, il modello 116 rappresenta un’eccellenza nella linea Legno is Green di Scacf, un progetto dedicato alla sostenibilità con modelli rifiniti con vernici ad acqua, mentre altri vengono lasciati grezzi, esaltando la naturale bellezza del legno.

AUTENTICO GESTO D’AMORE

Pensato per chi desidera offrire un ultimo omaggio autentico e indimenticabile, il modello Zelanda di Urciuoli Global è un gesto d’amore scolpito nel legno.

Ogni intaglio, realizzato a mano con maestria artigianale, racconta una storia di rispetto e memoria.

Costantino Urciuoli

Zelanda con intaglio a mano

www.urciuoliglobal.com

Michela Sgoluppi

Memoria, arte e storia: il progetto del cimitero di Cesena

Luogo sacro che racconta la storia della città, il cimitero urbano di Cesena è protagonista di un importante progetto di valorizzazione.

C’ è anche il cimitero urbano di Cesena tra le 14 case e studi delle persone illustri e i 31 cimiteri monumentali e storici premiati con il riconoscimento regionale.

Istituito con provvedimento del governatore di Cesena nel 1813, il cimitero sorge nel luogo dove un tempo si trova-

vano la chiesa e il monastero di Santa Croce, fuori dal centro storico, come imposto dalle nuove regole dell’epoca.

La sua realizzazione fu affidata ai più importanti architetti cesenati, che gli conferirono un’impronta architettonica di grande pregio.

La planimetria del percorso del cimitero urbano di Cesena che permette di visitare le principali tombe monumentali e di approfondire la loro storia attraverso contenuti digitali accessibili tramite QR code posizionati in prossimità di ciascun monumento.

MUSEO A CIELO APERTO

Nel tempo, poi, il cimitero si è arricchito di elementi di rilevante interesse artistico: la chiesa in stile neoclassico, i porticati con colonne doriche, le eleganti cappelle gentilizie, spesso ornate con importanti opere d’arte.

«Il cimitero monumentale è, fra le altre cose, anche un vero museo a cielo aperto, luogo in cui l’arte accoglie il visitatore fin dall’ingresso e lo accompagna nel cammino lungo i viali su cui si affacciano le tombe di famiglia», ha commenta l’assessore alla cultura Camillo Acerbi. «Conserva al suo interno sculture e architetture di alto livello artistico dei maggiori artisti cesenati di Ottocento e Novecento, ma tramanda anche la memoria e i ricordi cittadini, raccontando storie epiche e tragedie che meritano di essere conosciute e riscoprite».

La targa è stata scoperta a maggio alla presenza del sindaco Enzo Lattuca, dell’assessore alla cultura Camillo Acerbi, del responsabile dei servizi cimiteriali Matteo Danesi e di Franco Spazzoli, esperto di storia locale e tra i curatori del progetto di valorizzazione avviato dal comune.

UN PERCORSO PER RISCOPRIRE LA STORIA

La cerimonia di presentazione della targa è stata anche l’occasione per illustrare ai cittadini presenti il primo progetto comunale di valorizzazione che consentirà a cesenati e visitatori di visitare e riscoprire 25 tombe monumentali e la criptaossario dei caduti di guerra. Attraverso un nuovo percorso guidato, curato dal settore comunale servizi al cittadino e innovazione tecnologica, sarà possibile conoscere la storia e l’identità della città attraverso uno dei suoi luoghi della memoria per antonomasia.

TECNOLOGIA E RESTYLING GRAFICO

Nell’ambito del progetto di restyling grafico sono stati inol-

tre presentati il nuovo logo, la sezione dedicata sul sito del comune e un percorso di visita alle principali tombe monumentali in corrispondenza delle quali da oggi è possibile fruire di contenuti di approfondimento attraverso un QR code.

Il percorso ha inizio all’ingresso del cimitero e si sviluppa lungo la teoria delle cap-

pelle gentilizie, accompagnando il visitatore alla scoperta di opere artistiche di grande rilievo, come le decorazioni liberty sulle pareti della cappella Gasperoni – Salberini, l’elegante cancello in bronzo della cappella Serra, ornato di rose, gli affreschi con immagini della resurrezione dipinti dal marchese Costantino Guidi nella tomba di famiglia.

Il calcolo del fabbisogno di superficie cimiteriale

Ai

sensi

dell’articolo 337 del Testo Unico Leggi Sanitarie, ogni

comune deve disporre di almeno un cimitero con reparto a inumazione: si tratta del cosiddetto campo comune. In questa norma è insito il principio implicito di rotazione delle sepolture, mentre la forma di seppellimento normale ed istituzionale continua ad essere e rimane appunto l’inumazione, ossia la deposizione dei feretri entro uno scavo ricavato nella nuda terra.

a cura di Carlo Ballotta

La superficie dei lotti di terreno destinata a campi di inumazione è individuabile come conseguenza del numero di buche stimate necessarie ai sensi dell’articolo 58 del vigente regolamento statale di polizia mortuaria. La novità sta nel fatto che il legislatore ha preso atto del netto ridimensionamento della modalità di sepoltura a sistema di inumazione, nei costumi funerari degli italiani.

Conseguentemente il calcolo dell’area occorrente non si farà più sulla mortalità media dell’ultimo decennio, bensì sulle inumazioni mediamente eseguite nell’ultimo decennio, aumentate del 50%.

Si abbia cura di calcolare l’incidenza delle aree destinate alla reinumazione di salme non

completamente mineralizzate provenienti da esumazioni ordinarie o estumulazioni nonché di eventi straordinari (quali epidemie ecc.).

Oltre a tale minimo di legge occorre aggiungere lo spazio riservato a opere, servizi e sepolture private indicate all’art. 59, che dovranno essere individuate in un apposito piano regolatore cimiteriale, comprendente anche le zone di rispetto cimiteriale determinate ai sensi dell’art. 57 e le zone dove sono previste le aree da concedere.

Proviamo astrattamente ad ipotizzare un modello di semplice simulazione, fondato sul calcolo, e non più solo sulla

libera (???) interpretazione del Dpr n. 285/1990.

Supponiamo, allora, che il turno di rotazione si compia nel giusto arco temporale o comunque, nei termini, nella “forchetta” di riferimento individuati dal Dpr 10 settembre 1990, n. 285, dato che, in sede regionale, non sempre potrebbe essere così scontato e naturale.

Con regolamenti o addirittura per legge regionale, difatti, sono state introdotte altre indicazioni, come si vedrà di seguito. In via generale, quindi senza considerare eventuali atti e provvedimenti i quali in relazione a particolari situazioni locali abbiano determinato in misura maggiore o minore la durata del turno ordinario di rotazione, (esso,

per precisione, è stabilito in 10 anni, 3.653 giorni), il dimensionamento della superficie destinata alle inumazioni può esser computato secondo una

precisa formula matematica, tenuto conto anche del coefficiente (+ 0,5) di cui all’art. 58, comma 1 del Dpr 10 settembre 1990, n. 285.

Traggo forte ispirazione nel proporre questi parametri dalle pagine del manuale La Polizia Mortuaria a cura di Sereno Scolaro, Maggioli edizioni, 2017.

=A= Campi ad inumazione per adulti, cioè per cadaveri di persone maggiori di 10 anni compiuti di età:

(([3,10 * (1,30 * Nfoi)] * [(5,9) * (2,70 * Nfii)]) * Nma) * 1,5

Nma = Nfoi = Nfii = numero delle sepolture in inumazione di persone adulte, secondo i dati statistici degli ultimi 10 anni numero delle fosse intermedie numero delle file intermedie

=B= Campi ad inumazione per bambini, cioè per cadaveri di persone minori di 10 anni compiuti di età:

(([2,50 * (1,00 * Nfoi)] * [(4,50) * (2,20 * Nfii)]) * Nmb) * 1,5

Nmb = numero delle sepolture di bambini, secondo i dati statistici degli ultimi 10 anni

LA FORMULA

DEL FABBISOGNO

COMPLESSIVO

Il fabbisogno complessivo di area per campi ad inumazione, al netto delle tare (vialetti, percorsi pedonali, fognature per le acque meteoriche, recinto, condotte idriche per fornitura di acqua potabile o non potabile o per irrigazione, eventuali impianti di irrigazione ecc.) può quindi risultare dalla formula:

[([3,10 * (1,30 * Nfoi)] * [(5,9) * (2,70 * Nfii)]) * Nma) +

(([2,50 * (1,00 * Nfoi)] * [(4,50) * (2,20 * Nfii)]))] * 1,5

Per quanto riguarda i valori di Nma e di Nmb, la loro determinazione è prescritta “…sulla base dei dati statistici delle inumazioni dell’ultimo decennio…” agevolmente rilevabili dai registri di

cui all’art. 52 Dpr 10 settembre 1990, n. 285, ma senza altre ulteriori delucidazioni. Non mancano, tuttavia, pregevoli situazioni locali in cui siano tenute vere e proprie statistiche, che rilevano, con data periodicità, le diverse tipologie di sepolture ed altro, dati che sono del tutto preziosi, specie quando vengano a costituire serie storiche di una certa con-

sistenza, per le diverse attività gestionali e di programmazione. Oltretutto, queste rilevazioni, o registrazioni, ben possono essere effettuate quando vi sia l’impiego continuo e duraturo di sistemi informatici, magari anche per la tenuta dei registri cimiteriali e delle operazioni cimiteriali. Pertanto, è possibile ricorrere alla media aritmetica, nel caso in cui tali dati segnalino una sostanziale stabilità nel ricorso alle sepolture ad inumazione, ma potrebbero essere necessarie altre impostazioni matematiche.

DATI STATISTICI, TIPOLOGIE E PRATICHE

DI SEPOLTURA

Nel caso in cui emerga che il ricorso alle inumazioni sia interessato a fenomeni dinamici, ad esempio si potrebbe applicare la media quadratica o curve idonee a rappresentare i fenomeni in atto, o almeno la ragionevole percezione di essi, in un quadro di medio o lungo periodo.

Si deve anche considerare come potrebbe essere opportuna non solo la conoscenza dei dati statistici delle effettive inumazioni dell’ultimo decennio, ma anche quella dell’accesso ad altre tipologie di sepolture oppure ad altre pratiche funerarie, in quanto ciò potrebbe consentire di individuare tendenze, anche se attualmente estranee all’inumazione, tali, però, da determinare prima

o poi effetti sul ricorso all’inumazione.

Pensiamo, ad esempio, al fabbisogno supplementare di fosse in campo speciale, salme non mineralizzate, che si determina in occasione della scadenza delle concessioni di sepolture private a tumulazione, quando elevatissima è la percentuale di defunti ancora o parzialmente integri. Non dimentichiamo, tra l’altro, che qualora il turno di rotazione fosse fissato in misura diversa dal normale decennio, il dimensionamento dell’area andrebbe misurato e previsto proporzionalmente.

IL CALCOLO DELL’AREA

DEVE TENER CONTO

DELL’EFFETTIVO

TURNO DI ROTAZIONE

Anche se la norma positiva rinvia ad eventuali atti formali con cui fissare diversamente la durata del periodo di rotazione, l’esperienza insegna come non sempre quest’ultimo, specie se troppo compresso, sia sufficiente a realizzare i necessari processi di scheletrizzazione dei cadaveri, ragion per cui si ritiene che l’ampiezza dell’area vada computata proporzionalmente rispetto all’effettivo turno di rotazione, anche quando non vi siano provvedimenti giuridici di una sua differente determinazione in tal senso.

Si pone quindi l’esigenza di valutare il periodo davvero occorrente perché si abbia il com-

pletamento dei processi di scheletrizzazione dei cadaveri, ponderazione che spesso si determina sulla base di presupposti empirici, di esperienza maturata sul… campo.

TERMINOLOGIA

IMPROPRIA PER RAPPRESENTARE UNA

CONDIZIONE REALE

Una definizione più accurata dovrebbe implicare l’esecu -

zione con metodo scientifico delle esumazioni allo scadere tassativo del periodo di 10 anni, così da rilevare la percentuale di inconsunti. Il termine, al pari di quello di inde-

composti, è del tutto improprio, per non dire erroneo, ma lo si usa unicamente per ragioni di brevità espositiva.

Meglio sarebbe, invero, impiegare, semmai, per i puristi del

diritto funerario, almeno nominalmente, altra dizione medico-legale che importa il richiamo a fenomeni trasformativi e conservativi, come quella dell’art. 3, comma 1, lett. b) Dpr 15 luglio 2003, n. 254.

Questa terminologia, per quanto impropria, non solo è maggiormente sintetica, ma rappresenta senza equivocità la condizione reale e fattuale del problema resti mortali in ogni singolo cimitero, traendo da questa una prima valutazione quantitativa, che non consente una misurazione del tempo residuo necessario.

ESUMAZIONI

CON CADENZA

QUINQUENNALE?

Per ottenere un simile risultato di progressivo affinamento nel modus operandi della “macchina cimiteriale”, le esumazioni dovrebbero essere ripetute con cadenza almeno quinquennale, misurando ogni volta la percentuale residua di inconsunti, fino a pervenire, tendenzialmente, al valore dello 0,00%, in situazioni del tutto ideali e molto teoriche. Raramente si procede in questo modo per l’elevato costo gestionale, in quanto gli inconsunti di volta in volta rinvenuti

andrebbero poi ri-sepolti, preferenzialmente, e di norma nella stessa posizione o traslati in campo speciale indecomposti (richiamandosi, in proposito, anche la circolare del Ministero della sanità n. 10 del 31 luglio 1998, con cui sono stati definiti i trattamenti esperibili in occasione di esumazioni ed estumulazioni), ciò, infatti, provocherebbe l’alterazione di quel principio di non interruzione della soluzione di continuità tra le file nei campi ad inumazione, giusto per razionalizzare e massimizzare lo spazio ricettivo.

ED ECCEZIONI

Per queste ragioni, si comprende la tendenza a ricorrere a sistemi molto empirici, come l’esperienza diretta del personale operatore, che talora risulta particolarmente preziosa (ed economica). Una volta valutato il fabbisogno, almeno quello in termini di ottimizzare nell’impiego della superficie, si rende necessario valutare il dimensionamento delle tare, cioè della superficie che è destinata a funzioni ed usi diversi rispetto a quelli dell’inumazione in senso proprio.

I criteri di stima del fabbisogno di superficie rispetto a queste eccezioni possono essere diversi, ad esempio la larghezza dei percorsi pedonali e/o dei vialetti interni tra un riquadro e l’altro possono influire in modo cospicuo sul dimensionamento complessivo dell’area cimiteriale destinata a campi ad inumazione. Ma anche la presenza di impianti tecnici (esempio: di distribuzione dell’acqua all’interno del cimitero) determina tare non secondarie.

LE LEGGI REGIONALI

Va amaramente riscontrato come alcune leggi regionali [è il caso dell’art. 75, comma 7, lett. b), legge regionale Lombardia 30 dicembre 2009, n. 33 senza citare la corrispondente norma della precedente legge regionale Lombardia, 18

novembre 2003, n. 22, dell’art. 3, comma 2, let. b), legge regionale Veneto 4 marzo 2010, n. 18 e succ. modif., dell’art. 9, comma 7, lett. b), legge regionale Piemonte 3 agosto 2011, n. 15, dell’art. 4, comma 2, lett. b), legge regionale Friuli Venezia Giulia 21 ottobre 2011, n. 12, dell’art. 3, comma 2, lett. b), legge regionale Basilicata 31 maggio 2016, n. 11] abbiano previsto come la definizione dei turni di rotazione sia in qualche modo rimessa ai comuni, magari semplificando le procedure e modalità per una riduzione del turno di rotazione generalmente decennale, non si può non considerare come queste tendenze sollevino alcune perplessità, in quanto andrebbe messo in conto come determinazioni del turno ordinario di rotazione a durate inferiori possano derivare da esigenze contingenti (cui spesso in sede locale può esservi una quale “esposizione” politica) e non necessariamente coerenti con una visione di lungo periodo delle esigenze cimiteriali.

COEFFICIENTE

MOLTIPLICATORE:

QUANDO ANDREBBE

SOSITUITO

Per essere espliciti, siccome una riduzione del turno ordinario di rotazione riduce il fabbisogno di aree ad inumazione in campo comune (le uniche per cui sussista un obbligo giu-

ridico in capo ai comuni di assicurarne la disponibilità), si determina come, nel breve, si rendano disponibili maggiori aree per le finalità di cui al Capo XVIII Dpr 10 settembre 1990, n. 285, senza considerare come:

a) al termine del turno ordinario di rotazione, così ri-determinato, possano rinvenirsi cadaveri non completamente scheletrizzati;

b) siano sorte sepolture che, fisiologicamente, comportano una maggiore durata e, in genere, non consentono altrettanto l’ordinaria, o normale, scheletrizzazione dei cadaveri, situazioni che potranno emergere ben a posteriori rispetto al momento in cui sia stata ri-determinata la durata del turno ordinario di rotazione, ponendo, allora, i comuni in situazioni difficilmente affrontabili, per mancanza di spazio. In questa sede si evita, intenzionalmente, di richiamare, avendolo in parte già fatto sopra, l’anomalia della previsione dell’art. 27, comma 2 legge regionale Veneto 4 marzo 2010, n. 18 e succ. modif. e dell’art. 28, comma 2 legge regionale Basilicata 31 maggio 2016, n. 11, se non per ricordare che, in quelle regioni, il coefficiente moltiplicatore 1,5, indicato nelle formule precedenti, va, o andrebbe sostituito, dal coefficiente moltiplicatore 3.

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Come un albero che si rinnova

Dalle radici profonde alla crescita: l’impresa Agatone può contare su un importante percorso che ha portato all’inaugurazione, lo scorso mese di aprile, di una moderna casa funeraria a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani.

Le radici di un albero sono forti e profonde. Le sue foglie, pur cadendo a terra, ritornano alla terra per nutrirla. Così è anche la vita: chi ci lascia non scompare mai completamente, ma continua a vivere nel ricordo di chi resta, indipendentemente dalla fede o dalle tradizioni. Questo pensiero guida l’impresa funebre

Agatone di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, che pochi mesi fa ha inaugurato una moderna e accogliente casa funeraria. Anche l’impresa ha radici solide: l’attività vede gli inizi un secolo fa, nel 1926, con una fioreria, molto conosciuta e operativa sul territorio, che ha saputo evolversi nel tempo trasformandosi nel

1984 in una moderna impresa di onoranze funebri. L’idea di creare la casa funeraria è nata dalla volontà di rispondere sempre meglio alle esigenze

Il taglio del nastro all’inaugurazione dello scorso aprile, che ha visto la presenza di autorità civili e religiose, oltre a professionisti del settore funebre e numerosi cittadini.

luogo pensato per il raccogli mento e il conforto.

QUATTRO

SALE PER L’ULTIMO SALUTO

Su una superficie di oltre mille metri quadrati, la casa funeraria Agatone offre alle famiglie quattro eleganti sale destinate

Ognuna con un nome evocativo legato al tema dell’albero – Quercia, Ulivo, Salice e Acero – sono quattro le sale destinate all’ultimo saluto del proprio caro, ognuna dotata di salottino per offrire una maggiore privacy.

ad accogliere la salma. Ogni sala – Quercia, Ulivo, Salice e Acero, questi i quattro nomi evocativi, sempre legati al tema dell’albero – è affiancata da un salottino privato che permette ai familiari di vivere il momento con maggiore intimità.

Sono stati pensati per garantire tranquillità e raccoglimento per un ultimo e dignitoso saluto anche l’ampia ed elegante sala, che ospita sia riti religiosi sia cerimonie laiche, e una confor-

tevole zona ristoro, dove le famiglie possono concedersi un momento di pausa e condivisione. All’interno della casa funeraria sono presenti anche gli ambienti tecnici e operativi, dove lo staff dell’impresa funebre si occupa della vestizione della salma e della preparazione della cerimonia funebre.

NESSUNA IMPROVVISAZIONE

È una storia generazionale importante quella della famiglia Agatone, dal nonno al padre fino al nipote Vincenzo Agatone, attuale titolare dell’impresa funebre, che oggi può contare anche sulla presenza della moglie Emili Sinacori, che ha arricchito l’attività con sensibilità e competenza.

Dopo la laurea come progettista e responsabile dell’educazione permanente, Emili ha

sempre lavorato nel sociale e si è in qualche modo reinventata per offrire un supporto alle persone che devono affrontare un lutto, sempre accanto al marito per intraprendere insieme questo importante percorso e trasformare in realtà il sogno della famiglia Agatone.

«Il mio è un ruolo di supporto che nasce dall’idea di entrare nelle case delle famiglie per aiutarle nella rielaborazione del lutto, nel cammino del dolore che purtroppo è ancora troppo spesso visto come un tabù, un argomento di cui non parlare», ha affermato Emili nel corso di un’intervista rilasciata il giorno dell’inaugurazione.

«Nessun lavoro può essere lasciato all’improvvisazione e anch’io mi sono formata come cerimoniere, perché chi opera in questo delicato settore deve essere formato e preparato, per poter entrare nelle case delle famiglie, dove regna il dolore, comprendere le esigenze di chi soffre e offrire il miglior sostegno possibile, dal primo contatto fino alla cerimonia funebre».

Una grande sala del commiato è stata pensata per ospitare la celebrazione di qualsiasi tipo di rito, religioso o laico.

CASA FUNERARIA AGATONE
Mazara del Vallo (TP) cell. 347 4369624

 Incide a punzonatura

 Area di lavoro: 20x15 cm  Di semplice u琀lizzo , facile e veloce

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FIAT 525

VVennero applicati decori in legno lavorato e sul tetto un angelo in preghiera curiosamente ricoperto da una foglia in oro all’interessante Fiat 525 utilizzata per le cerimonie, derivata direttamente dalla berlina. Un allestimento semplice nell’esecuzione, ma funzionale, con due portiere presenti posteriormente per l’accesso del feretro.

La foto venne scattata durante la seconda guerra mondiale, in quanto sui fanali anteriori erano applicati dei cappucci che riducevano il fascio di luce solo anteriore per non essere visibili dall’alto, una dotazione obbligatoria sui veicoli a motore.

Da un curioso racconto del padre di Maurizio Zenoni, attuale proprietario insieme alla sorella Laura dell’impresa Zenoni & Scarponi di Terni, sappiamo che durante quegli anni per gli pneumatici si adoperavano dei buoni per l’utilizzo di “gomme alleate” e spesso, anche per le pessime strade, fare un trasporto diventava un’impresa: una volta per un trasporto da Terni a Reggio Calabria forò ben 12 volte!

Naturalmente Elegante

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TELEFONI UTILI

• VALLE D’AOSTA

Crematorio Aosta (AO) 0165 551372

• PIEMONTE

Crematorio Acqui Terme (AL) 0142 726226

Crematorio Serravalle (AL) 0143 686254

Crematorio Valenzano (AL) 0131 947981

Crematorio Asti (AT) 0141 434771

Crematorio Biella (BI) 015 9248205

Crematorio Bra (CN) 0172 421627

Crematorio Eclipsy (CN) 0174 66535

Crematorio Novara (NO) 0321 402647

Crematorio Trecate (NO) 0321 783553

Crematorio Mappano (TO) 011 9968268

Crematorio Piemontese (TO) 0121 570394

Crematorio Torino (TO) 011 2419332

Crematorio Domodossola (VB) 0324 481988

Crematorio Verbania (VB) 0323 086780

Ponte Arcobaleno (AL)

339 9348830

Petit Ami (NO) 327 3672380

Angeli e Orme (TO) 388 1553015

Esperos (TO) 380 5050193

Oasi del Paradiso (TO) 345 8309168

• LIGURIA

Crematorio Genova (GE)

010 8361871

Crematorio La Spezia (SP) 0187 517570

Crematorio Savona (SV) 019 2072430

Ofa Cremazioni (GE) 333 4350203

• LOMBARDIA

Crematorio Bergamo (BG) 035 240711

Crematorio Brescia (BS) 030 3361932

Crematorio Como (CO) 031 252570

Crematorio Cremona (CR) 0372 801077

Crematorio Lodi (LO) 0371 423064

Crematorio Cinisello Balsamo (MI) 02 66023274

Crematorio Lambrate (MI) 02 88445560

Crematorio Mantova (MN)

PRINCIPALI CREMATORI IN I TALIA

Crematorio Cesena (FC) 0547 663736

Crematorio Ferrara (FE) 0532 230110

Crematorio Il giardino della cremazione (FE) 0532 864658

Crematorio Modena (MO) 059 828967

Crematorio Piacenza (PC) 0523 593511

Crematorio Parma (PR) 0521 290494

Crematorio Faenza (RA) 0546 663760

Crematorio Ravenna (RA) 0544 451398

Crematorio Reggio Emilia (RE) 0522 1831503

Crematorio Rimini (RN) 0541 741817

L’Ultima Carezza (FE)

320 0320225

Pets on Paradise (RN) 0541 1835556

• TOSCANA

Crematorio Arezzo (AR)

0575 21178

Crematorio Firenze (FI) 055 401372

Crematorio Ponte a Ema (FI) 347 7177078

Crematorio Grosseto (GR) 0564 1911329

Crematorio Livorno (LI) 0586 404305

Crematorio Turigliano (MS) 0585 1925154

Crematorio Pisa (PI) 050 910280

Crematorio Pistoia (PT) 0573 1921503

Crematorio Siena (SI) 366 9095389

Petheory (PO)

592 043

Arca Service (SI) 0577 574615

• MARCHE

Crematorio Ascoli Piceno (AP)

Crematorio San Benedetto (AP)

Crematorio Fano (PU)

Fenice (AN)

Cineraria (MC)

UMBRIA

Crematorio

298594

757077

372455

605805

2998135

TELEFONI UTILI

• ABBIGLIAMENTO

Modit (TO) 011 9696366

• ACCESSORI E MONUMENTI IN BRONZO

Caggiati (PR) 0521 5208

• ACCESSORI PER LA CERIMONIA

bigliettini / libri firma / manifesti / ricordini

Ftc (TO) 011 6471002

• ASSOCIAZIONI

Registro Italiano Cremazioni (MI) 02 87214414

• AUTOFUNEBRI E FURGONI

Bell’s Car (MB) 0362 222214

Ellena (CN) 0175 217576

Pilato (TV) 0422 881413

• CAMERE ARDENTI E ACCESSORI

BL (VA) 0331 206803

Clarius (MC) 071 987108

Coccato & Mezzetti (NO) 0321 806789

Fhp (PR) 0521 5208

Olivetti (RE) 0522 875165

Riello (BS) 030 6871315

Zenit (PV) 0382 868222

• CARATTERI PER LAPIDI

Caggiati (PR) 0521 5208

• CARRELLI ED ELEVATORI

Coccato & Mezzetti (NO) 0321 806789

Fhp (PR) 0521 5208

Olivetti (RE) 0522 875165

Riello (BS) 030 6871315

• CASSONI RECUPERO SALME

Fhp (PR) 0521 5208

Olivetti (RE) 0522 875165

Spaf (TO) 011 9771553

• CELLE FRIGORIFERE

Fhp (PR) 0521 5208

Olivetti (RE) 0522 875165

Spaf (TO) 011 9771553

• CENTRO SERVIZI

Asf Italia (BS) 030 2702592

• COFANI

Bertoncello Graziano (VI) 0424 848267

Ferrari (MN) 0376 808901

Lavalle (CN) 0172 373013

Lombarda (BS) 030 311402

Lorandi (BS) 030 6900600

Melloni (BS) 030 6900601

Menegardo (VR) 045 4500532

Rosa (BS) 030 2148049

Scacf (PG) 075 856328

Urciuoli Global (AV) 340 9560538

• DETERGENZA E SANIFICAZIONE

Coccato & Mezzetti (NO) 0321 806789

Fhp (PR) 0521 5208

Spaf (TO) 011 9771553

• FIERE

Funéraire (Francia) +33 147565079

Funermostra (Spagna) +34 963861394

Memoria Expo (BS) 335 5311957

Myplant & Garden (MI) 02 6889080

Tanexpo (BO) 051 282611

• FRIGORIFERI PER COFANI

Fhp (PR) 0521 5208

Olivetti (RE) 0522 875165

• FUNERAL HOME - realizzazioni

Apiemme Engineering (BS) 030 225492

• HOLDING

Hofi (MI) 02 88186253

• IMBOTTITURE E VELI

Fhp (PR) 0521 5208

Zenit (PV) 0382 868222

• LAPIDI

Modulapide (VI) 335 1001305

• MACCHINARI PER INCISIONI

BL (VA) 0331 206803

Fhp (PR) 0521 5208

Olivetti (RE) 0522 875165

• MANIGLIE E ACCESSORI PER COFANI

Fhp (PR) 0521 5208

Riello (BS) 030 6871315

Spaf (TO) 011 9771553

• PROVVISORI

Bertoncello Graziano (VI) 0424 848267

• SOFTWARE & INFORMATICA

BL (VA) 0331 206803

• STAMPANTI

BL (VA) 0331 206803

• TAVOLI REFRIGERATI E DA VESTIZIONE

Coccato & Mezzetti (NO) 0321 806789

Fhp (PR) 0521 5208

Olivetti (RE) 0522 875165

• URNE

Bertoncello Graziano (VI) 0424 848267

Caggiati (PR) 0521 5208

Ferrari (MN) 0376 808901

Elinvenit (CN) 346 9453064

Fhp (PR) 0521 5208

L’Equipe (AL) 0131 253566

Lavalle (CN) 0172 373013

Lombarda (BS) 030 311402

Lorandi (BS) 030 6900600

Melloni (BS) 030 6900601

Menegardo (VR) 045 4500532

Riello (BS) 030 6871315

Rosa (BS) 030 2148049

Scacf (PG) 075 856328

Spaf (TO) 011 9771553

Urciuoli Global (AV) 340 9560538

• VALVOLE

Fhp (PR) 0521 5208

Olivetti (RE) 0522 875165

SIRMIONE (LOMBARDIA)

Affacciata sul lago di Garda, Sirmione è uno dei luoghi più intensi di Call Me by Your Name, 昀lm delicato e sensuale 昀rmato da Luca Guadagnino.

Le Grotte di Catullo, il Castello Scaligero e le acque termali avvolgono il visitatore in un’atmosfera sospesa, dove ogni scorcio sembra una dichiarazione d’amore.

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