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Anno 32 • n. 9 • settembre 2024
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DAL
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Due in un giorno
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Un furgone e una J40 su base Jaguar di Ellena sono stati acquistati lo stesso giorno dall’impresa Lachi & Menefoglio di Cuasso al Monte, in provincia di Varese.
Entrambi di colore grigio.
Un furgone appositamente allestito per seguire lo staff in tutte le varie fasi dell’attività dell’impresa e un’autofunebre J40 su base Jaguar. Sono i due modelli entrati recentemente a far parte del parco auto dell’impresa Lachi & Menefoglio di Cuasso al Monte, in provincia di Varese. Un’impresa di famiglia, fondata oltre 60 anni fa da Giu-
seppe Lachi e dalla moglie, da cui appunto l’aggiunta del cognome Menefoglio al nome dell’impresa.
Oggi è la giovane figlia Chiara a gestire con entusiasmo l’impresa di famiglia.
«Mio padre Giuseppe è stato sempre un punto di riferimento per me e continua a esserlo anche ora», afferma Chiara. «Il suo supporto e la sua presenza, infatti, non mancano
Alla storica sede legale di Cuasso al Monte, con gli uffici e lo show room, sempre in provincia di Varese si aggiungono le sedi di Bisuschio, Porto Ceresio e Lavena Ponte Tresa, dove è stata inaugurata nel
mese di settembre del 2019 una moderna casa funeraria. Le due sale per l’esposizione del defunto – Sala Cielo e Sala Terra – consentono di svolgere ogni tipo di cerimonia, non solo religiosa.
UN PARCO AUTO ARRICCHITO E RINNOVATO
La nuova casa funeraria è nata con l’obiettivo di poter offrire un servizio aggiuntivo alle famiglie del territorio, un luogo tranquillo e privato in cui accogliere tutti coloro che vogliono dare l’ultimo saluto al proprio caro in un ambiente accogliente e al tempo stesso riservato.
«Per rispondere a tutte le esi-
Chiara Lachi insieme al padre Giuseppe e allo staff dell’impresa Lachi & Menefoglio, che può contare su diverse sedi sempre in provincia di Varese. A sinistra, la J40 su base Jaguar davanti alla chiesa di Sant’Ambrogio a Porto Ceresio.
genze estetiche e di budget delle famiglie che si rivolgono a noi quando perdono un proprio caro, organizziamo da sempre cerimonie funebri personalizzate nel dettaglio», afferma Chiara Lachi, che può contare sulla propria esperienza e sui consigli e gli insegnamenti trasmessi negli anni dal padre
Giuseppe, ma anche su uno staff sempre pronto ad accogliere, con attenzione e discrezione al tempo stesso, le varie richieste.
«Il rito funebre è infatti un momento particolarmente intimo e delicato, che merita di essere celebrato in modo affine alla personalità del defunto per ren-
dergli il miglior omaggio possibile».
Anche il trasporto della salma è un momento particolarmente delicato e per questo motivo viene effettuato con discrezione e totale rispetto per il dolore dei cari del defunto.
La vicinanza territoriale con la Svizzera vede l’impresa impegnata anche nei viaggi all’estero per il rimpatrio della salma, con veicoli autorizzati che rispettano tutti gli standard di igiene e sicurezza.
Sotto, la J40 firmata Ellena a Porto Ceresio, sulle rive del lago di Lugano, e, a sinistra, accanto al nuovo furgone sempre di Ellena, entrambi scelti in tonalità grigia dall’impresa Lachi & Menefoglio.
Per rinnovare e arricchire il parco auto, Chiara si è recentemente rivolta, per la prima volta, a Ellena e nello stesso giorno ha acquistato due mezzi funebri: un furgone e una J40 su base Jaguar, entrambi di colore grigio.
Gli eleganti e moderni interni del modello J40 su base Jaguar nella versione ibrida di Ellena. Sotto, Chiara Lachi, titolare dell’impresa Lachi & Menefoglio fondata dal padre Giuseppe, accanto alla nuova autofunebre sulle rive del lago.
Non solo qualità ma anche efficienza e velocità. Spaf garantisce a tutte le imprese la disponibilità immediata e la consegna in tempi brevissimi di tutti gli accessori e le maniglie presenti nel catalogo.
L’abito da uomo con eleganza e comfort
•
Classe, eleganza e stile sono elementi riconoscibili nei modelli per uomo e donna di Modit, specializzata nella realizzazione di abbigliamento professionale dal 1989.
Soddisfare il cliente è l’obiettivo principale dell’attività svolta da Modit. E per garantire tale risultato l’azienda dispone di tutte le certificazioni internazionali, fondamentali per operare nel pieno rispetto delle normative vigenti e dei più alti standard europei.
Tutto il processo produttivo aziendale si basa sull’uso di metodi e criteri trasparenti per la responsabilità sociale e per la sostenibilità ambientale, con riduzione di rischi e pericoli in tutta la filiera tessile, dalla produzione di fibre fino alla fabbricazione dei prodotti.
Un elegante abito uomo firmato Modit, composto da giacca monopetto con rever classico dentellato e pantalone senza pinces, con tasche all’americana sul fronte. Disponibile in tre colori, dalla taglia 44 alla 64.
ELEGANZA E PRATICITÀ
PER
TUTTE LE STAGIONI
L’abito uomo di Modit ha un taglio moderno ed elegante con una vestibilità regular elegant che risulta essere comoda e confortevole, rendendolo adeguato all’uso quotidiano e professionale.
La giacca, con rever classico dentellato, essendo monopetto presenta due bottoni, tasche con pattine e spacchetti laterali, l’impuntura esterna è di tipo amf, cioè il punto speciale utilizzato per decorare i bordi del rever di una giacca su misura o di un abito sartoriale. Il pantalone è senza pinces, ha tasche all’americana sul fronte, fodera e ginocchiere interne, mentre le tasche posteriori sono caratterizzate da lunette di ribattitura per rinforzare le cuciture.
La lavorazione dell’abito è curata in ogni particolare, i tessuti estivi e invernali sono in misto lana elax. Le taglie disponibili vanno dalla 44 alla 64 ed è possibile scegliere tra tre colori: blu navy, grigio antracite e blu Napoli.
CURA DEL DETTAGLIO E ARTIGIANALITÀ
Modit garantisce al cliente la migliore vestibilità del capo. Tutti gli abiti sono realizzati grazie a un attento servizio di rilevazione taglie effettuato da personale specializzato.
È in questa maniera che si può realizzare abbigliamento pro-
fessionale dal design unico, rispettando i più alti standard qualitativi con un rigoroso processo di produzione, facendo tesoro delle esperienze di formazione e dei continui aggiornamenti professionali. Uno staff altamente specializzato e qualificato è pronto ad accompagnare, dal momento del preventivo fino all’assistenza post vendita, l’impresario che desidera una divisa per la propria attività
Con Modit l’impresario può
scegliere una produzione completamente personalizzabile per ogni esigenza, che si distingue per la manualità, la cura del dettaglio e l’artigianalità.
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Il nuovo Jolly Energy
Èstato completamente ristudiato il Jolly, il carrello per l’inserimento dei feretri nei mezzi funebri. Jolly Energy è l’evoluzione del classico Jolly automatico e permette a un singolo operatore di caricare un feretro in autonomia.
È adatto a tutte le autofunebri, grazie al rullo frontale che si alza fino al pianale del mezzo. Le ruote grandi da 20 cm consentono un movimento agevole all’interno e in vari terreni all’esterno.
Nuovo progetto di eccellenza a Pordenone
Procedono i lavori di Apiemme Engineering in Friuli Venezia Giulia per la realizzazione di una nuova casa funeraria a Pordenone.
Hanno preso il via lo scorso mese di novembre i lavori per la realizzazione di una nuova casa funeraria a Pordenone.
Si tratta di un importante e ambizioso progetto, come tanti altri portati a termine in questi anni in diverse regioni italiane da Apiemme Engineering grazie alla lunga esperienza e alla presenza di uno staff di professionisti che rispondono a tutte le figure richieste per se-
Render della casa funeraria di Pordenone che, progettata e realizzata da Apiemme Engineering, si svilupperà su due piani, con tre sale per l’esposizione del defunto e una sala del commiato predisposta per essere divisa in due camere isolate acusticamente.
guire l’iter di progettazione e realizzazione di strutture edili. Quello della casa funeraria di Pordenone è un progetto che
rappresenta l’eccellenza di Apiemme Engineering ed è in grado di distinguersi per la particolare attenzione ai dettagli,
la qualità dei materiali utilizzati e la versatilità degli spazi progettati. Per la sua realizzazione si è
partiti dalla demolizione di edi fici già esistenti, per poi procedere con la costruzione delle fondazioni e la posa dei prefabbricati.
Terminata la fase di completamento delle opere esterne, si può ora procedere con l’esecuzione delle pareti interne e degli impianti elettrico e meccanico.
SPAZI FUNZIONALI, RISPETTOSI DEL CONTESTO URBANO E NATURALE
Operando su tutto il territorio nazionale, Apiemme Engineering continua a innovare e a offrire soluzioni che rispondono alle esigenze pratiche ed emotive delle imprese funebri, che vengono seguite e consigliate in ogni fase.
«Il progetto della casa funeraria di Pordenone rappresenta al meglio la nostra filosofia», ag-
giunge Paolo Gentilini, ammi nistratore di Apiemme Engineering.
«Dal 2012, infatti, ci distinguiamo per la capacità di gestire tutti gli aspetti della progettazione e della realizzazione di case funerarie e sale del commiato.
Un progetto d’eccellenza che si distingue per l’attenzione ai dettagli, la qualità dei materiali utilizzati e la versatilità degli spazi progettati
E con questa nuova casa funeraria viene confermata anche la particolare sensibilità nei confronti delle esigenze della comunità, creando spazi funzionali, accoglienti e rispettosi
del contesto urbano e natu rale».
GLI INTERNI
DELLA NUOVA CASA FUNERARIA
La casa funeraria di Pordenone si sviluppa su due differenti piani.
Al piano terra, per un totale di 450 metri quadrati, si verrà accolti in una hall con reception e un corridoio sul fronte della struttura, con un’ampia vetrata che si rivolge al giardino esterno, accompagna familiari, amici e conoscenti in visita nelle sale dedicate all’esposizione del defunto.
Sono previste tre sale per l’esposizione, ognuna affiancata da un salottino privato, per garantire la necessaria privacy, caratterizzata dall’illuminazione dimmerabile, per creare l’atmosfera desiderata in base anche alle richieste del
I lavori all’interno della casa funeraria. Al piano terra e al primo piano sono previste due grandi vetrate che, affacciandosi sull’ampio giardino e sulla terrazza, permettono di ricevere la luce naturale.
dolente, e la filodiffusione.
Verrà realizzata anche una grande sala del commiato già predisposta per essere divisa, in base alle esigenze, in due differenti camere ardenti isolate acusticamente.
Sempre al piano terra è previsto un bagno riservato ai dolenti, mentre un corridoio sul retro dell’edificio, indipendente e utilizzato dal personale dell’impresa, conduce ai locali per lo svolgimento del lavoro quotidiano, come le sale per la preparazione della salma, per la tanatoprassi e la stanza con la cella frigorifera.
Il secondo piano della nuova casa funeraria di Pordenone, per un totale di 135 metri quadrati, ospiterà un bagno, un locale tecnico e una zona che verrà destinata all’ampia caffetteria, con grandi vetrate che si affacciano sulla terrazza esterna con area bar.
ERCOLE by Coccato&Mezzetti rappresenta l’avanguardia dei “carrelli feretro” per operare in vani scala e spazi angusti. Privo di motore e leggero (pesa infatti solo 20 kg), ERCOLE è stato progettato per rendere controllata e sicura la discesa del feretro attraverso vani scala e spazi angusti.
Leve frenanti posizionate sul manubrio azionano i dischi da 10”; pratici cingoli in gomma dentellata assicurano un’agevole scorrimento e presa su qualunque tipologia di gradino.
Risarcimento danni gli errori da non commettere
Non è sufficiente occuparsi solo di risarcimento danni, ma bisogna tutelare le famiglie in seguito a un decesso o in relazione a qualsiasi altra problematica. Lo afferma in un’intervista Giorgio Franchetti, titolare di Echo Gestione Danni, che da anni collabora con le imprese nei casi di risarcimento danni, tutela legale e fiscale.
QUALI SONO I VANTAGGI
PER UN’IMPRESA FUNEBRE
CHE DECIDE DI COLLABORARE CON UNA SOCIETÀ DI
RISARCIMENTO DANNI
E TUTELA LEGALE
O FISCALE?
Risultati concreti, in tempistiche ragionevoli, e importanti riconoscimenti. Noi di Echo Gestione Danni siamo convinti che saper tutelare nel modo corretto la famiglia di chi ha subito un danno, anche valorizzando la figura e la vita dalla persona scomparsa, sia un plus che non può essere sottovalutato al fine della soddisfazione della famiglia stessa, con la quale l’impresa funebre può così mantenere un rapporto costante, non solo legato al momento del lutto.
Giorgio Franchetti, titolare di Echo Gestione Danni.
QUALI SONO I PUNTI
DI FORZA DI ECHO
GESTIONE DANNI?
Consentiamo a ogni impresa di onoranze funebri di offrire un servizio completo di assistenza e consulenza, per seguire quindi la famiglia oltre quello che è il servizio funebre. E se per alcuni può sembrare una visione del futuro, è in realtà ciò che offro attualmente a tutte le imprese di onoranze funebri.
LA POSSIBILITÀ, QUINDI,
DI OCCUPARSI DEL GIUSTO RISARCIMENTO
PER CHI HA SUBITO UN DANNO?
In un momento delicato come quello della perdita di un proprio caro a causa, per esempio, di un’ingiustizia, incidenti stradali mortali, infortuni sul lavoro o episodi di malasanità è fondamentale che un’impresa funebre sia in grado di sostenere i familiari della vittima anche per quanto riguarda le complesse procedure relative al risarcimento del danno causato da terzi, incluse la consulenza legale e quella fiscale. I parenti della vittima non devono mai trovarsi da soli nell’affrontare tutti gli obblighi legati all’intero procedimento necessario a ottenere il giusto risarcimento. Ma, ripeto, il nostro obiettivo è quello di portare ogni impresa funebre a gestire e seguire la famiglia con un servizio completo, a 360 gradi.
«L’impresa funebre che diventa nostra partner può contare su una società specializzata in consulenza risarcitoria, legale e fiscale», afferma Giorgio Franchetti, «per offrire alle famiglie, oltre al servizio funebre, importanti servizi aggiuntivi, con un guadagno in immagine per l’impresa stessa».
COSA INTENDE
PRECISAMENTE PER GESTIONE DEL CLIENTE
A 360 GRADI?
È un errore occuparsi esclusivamente di risarcimento danni e ritengo quindi che sia fondamentale far capire alle imprese l’importanza di affiancare le famiglie anche con altri servizi tra cui, per esempio, la previdenza funeraria, le successioni e i finanziamenti per sostenere le spese del servizio funebre. E per questo risulta indispensabile avere al proprio fianco partner esterni, affidabili e specializzati.
COME OPERA ECHO GESTIONE DANNI?
Vantiamo una comprovata esperienza acquisita sul campo negli anni e possiamo contare
sulla presenza di numerose e differenti figure di professionisti, da avvocati a commercialisti, che unendo le forze esonerano il dolente da tutte le spiacevoli situazioni che si possono andare a creare.
Al tempo stesso si attivano per esaminare il caso specifico sotto ogni possibile punto di vista per trovare in tempi brevi una risposta a qualsiasi problematica, sviluppando la strategia ottimale per ottenere la soluzione più vantaggiosa.
Un’azienda con un secolo di storia come Ferrari garantisce un servizio ai massimi livelli perchè coniuga volumi di produzione tipici dell’industria con macchinari di avanguardia alla cura e passione dell’antico falegname di bottega. Una realtà produttiva italiana leader del settore, che da sempre segue ogni fase della produzione per raggiungere un prodotto finito di enorme qualità.
A ogni impresa il suo furgone
Dalla più semplice e minimalista fino a quella più accessoriata.
Sono infinite le versioni dei furgoni firmati Chiotti, realizzati su precise indicazioni e richieste degli impresari.
Se molte scelte sono dettate esclusivamente dal gusto estetico e riguardano il colore oppure le finiture degli interni di un furgone, altre devono rispondere a specifiche esigenze.
Un mezzo funebre deve infatti essere performante in tutti gli spostamenti e in tutti i suoi utilizzi. E per questo ogni impresario, in base al territorio in cui si trova a operare o alle diverse
esigenze legate allo svolgimento del servizio funebre, ha bisogno di un veicolo che risponda perfettamente a precisi requisiti. «Le nostre personalizzazioni sono praticamente
infinite», conferma Alessia Chiotti, «anche disegnate a tavolino con il cliente e sempre con un occhio di riguardo all’estetica, per ottenere un mezzo sobrio e pratico, ma al tempo stesso elegante». Ogni impresa ha infatti esigenze differenti che si traducono quindi nella richiesta di un furgone
personalizzato, a seconda delle strade che solitamente percorre o del traffico, ma anche in base alla morfologia del territorio e dell’utilizzo che ne deve fare.
LA MASSIMA SODDISFAZIONE
Alle personalizzazioni estetiche, come il materiale scelto
per gli interni o la tinta degli esterni, per avere magari tutti i mezzi dello stesso colore, si aggiungono anche particolari più tecnici che sono fondamentali per il lavoro dell’impresario. Per esempio un allestimento che consenta il trasporto di tre cofani contemporaneamente oppure che possa sempre in-
Il furgone realizzato da Chiotti per l’impresa Pastori di Calcinato, in provincia di Brescia, molto ben organizzato, funzionale ed elegante al tempo stesso.
cludere uno spazio dedicato a paraventi, marmi o altri accessori.
Gli allestimenti possono anche prevedere armadietti, cassetti scorrevoli, vani a scomparsa, ganci, sistemi di fissaggio e ritenuta, per la sistemazione di arredi funerari e di tutta l’attrezzatura necessaria per lo svolgimento dei servizi. «La massima soddisfazione del cliente è da sempre per noi fondamentale», conclude Alessia Chiotti, «e la può garantire solo un allestimento su misura, che si adatti perfettamente alle esigenze e risponda alle richieste di ogni singolo impresario».
CHIOTTI
Alcuni modelli di furgoni di varie misure, con interni differenti, allestiti da Chiotti seguendo le indicazioni degli impresari, per soddisfare esigenze tecniche ed estetiche.
Cremazione: diamo i numeri
Si conferma sempre più importante capire quanto sta accadendo nel settore cimiteriale, crematori inclusi, in Italia, che con quasi 306mila cremazioni registrate nel 2022 si conferma al quarto posto per numero di cremazioni in Europa.
a cura di Carlo Ballotta
Bisognerebbe, in qualche modo, sopperire alla carenza dell’Istat nel rilevamento sia delle forme di sepoltura sia dell’andamento di cremazione
nel nostro Paese.
Quasi che a livello istituzionale non si voglia capire l’importanza della conoscenza di quanto sta succedendo nel
comparto cimiteriale, inteso nel suo complesso e cioè anche con i crematori.
Prendiamo a modello per quest’analisi matematica un anno atipico, il 2022, e di transizione rispetto ai picchi eccezionali di mortalità registrati in epoca di Covid-19 e ai fisiologici regressi dell’ondata rilevati degli ultimi due anni, invece. Il numero di nuovi impianti posti in esercizio negli anni è tendenzialmente stabile su valori contenuti (2 nel 2022). In questi impianti, nel 2022, si sono effettuate 259.915 cremazioni di cadaveri (244.186 nel 2021) e l’incidenza della cremazione registrata e stimata sul totale della mortalità, nello stesso periodo, è stata del 36,43%.
A tali valori sono da sommare 45.986 cremazioni di resti mortali nel 2022 (a fronte di 45.987 nel 2021).
CREMAZIONI DI RESTI MORTALI
CREMAZIONI DI CADAVERI
CREMAZIONI DI RESTI MORTALI
IN ITALIA SUPERATE LE 300MILA CREMAZIONI
ALL’ANNO
Nei crematori italiani si è effettuato nel 2022 un totale di 305.901 cremazioni (290.173 nel 2021), superando così la soglia simbolica delle 300mila cremazioni annue.
Nel 2022 le cremazioni di resti mortali sono rimaste numericamente pressoché stabili e incidono in circa il 15% delle cremazioni di cadaveri.
Da fonti autorevoli (circolare Sefit p.n. 2247 del 27/06/2023), apprendiamo che è stata, a suo tempo, pubblicata a cura della federazione dei servizi funerari pubblici italiani la consueta (si tratta di atti recentissimi, di pregevole
CREMAZIONI DI CADAVERI
valore didattico) raccolta sistematica dei dati statistici relativi allo sviluppo e al radicamento della cremazione in Italia, nel-
La mortalità in Italia nel 2022 è aumentata dello 0,63%, pari a +4.464.
l’era post Covid-19.
I motivi di tale anomalia sono riconducibili all’effetto diretto e poi, di riflesso, della pandemia nei primi mesi dell’anno in esame; al notevole incremento di mortalità nel periodo estivo, dovuto soprattutto a una forte
ondata di calore; mentre, sul finire dell’anno, si è registrata un’anticipazione della diffusione della classica epidemia influenzale, particolarmente virulenta, che ha determinato un ulteriore rilevante aumento di mortalità rispetto alle attese e alle stime.
ITALIA AL QUARTO
POSTO PER NUMERO
DI CREMAZIONI
Le 305.901 cremazioni (tra cadaveri e resti mortali) che si sono registrate o stimate in Italia nel 2022, svolte in 91 impianti, hanno portato il nostro Paese al quarto posto per numero di cremazioni eseguite in Europa, dopo Gran Bretagna, Germania e Francia.
In Italia la media di cremazioni per impianto (autorizzato) nel 2022 è di 2.856 cremazioni di cadaveri (2.743 nel 2021), 505 cremazioni di resti mortali (517 nel 2021) e di 3.361 cremazioni totali (3.260 nel 2021).
Le cremazioni di soli feretri effettuate in Italia nel corso del 2022 sono aumentate del 6,4% rispetto all’anno precedente, con un incremento numerico corrispondente a 15.729 unità.
Mentre la mortalità è aumentata dello 0,63% (pari a +4.464), segno che la tendenza a scegliere la cremazione ha riscontrato impulso e forte accelerazione anche nel 2022 e non è stata solo un distorci-
mento dovuto unicamente alla straordinarietà (Covid-19) del biennio precedente. L’aumento rispetto alle proiezioni passate è dovuto principalmente alla sensibile crescita di interesse e scelta verso la cremazione soprattutto al Nord Ovest e, in misura più contenuta, al Centro, al Sud e isole (principalmente in Sicilia).
IL RUOLO DELLE REGIONI
CON EFFICIENTI IMPIANTI
DI CREMAZIONE
Di particolare interesse l’annotazione che le regioni maggiormente dotate di efficienti impianti di cremazione (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana) mantengono un importante ruolo nell’accesso alla pratica funebre della cremazione, non solo nel corso dell’emergenza pan-
demica, ma anche in via ordinaria, segno che la garanzia
L’Italia è al quarto posto in Europa per numero di cremazioni, dopo Gran Bretagna, Germania e Francia.
del servizio effettuato e l’organizzazione dimostrata vengono riconosciute dagli utenti dei servizi funerari.
Mentre le scelte di quelle popolazioni locali (con bacini già molto ampi) si sono ormai consolidate verso una matura e consapevole scelta.
Non dimentichiamo, infatti, come la pacifica convivenza dei cittadini con l’inquietante presenza di un impianto di cre-
mazione, pur sempre entro le rassicuranti mura cimiteriali, non sia sempre un fatto così scontato.
Sta emergendo poi un fenomeno nuovo per l’Italia e cioè l’attivazione di services per trasporto feretri, ovvero operatori specializzati nel trasferimento principalmente, se non esclusivamente, di feretri e/o contenitori di resti mortali da certi territori in altri dove si possono ottenere tempi di effettuazione del servizio più contenuti e talvolta sconti tariffari o variazione di qualità del servizio. Si tratta di una tendenza che purtroppo incide sulle statistiche, poiché il rilevamento statistico è basato sui luoghi di effettuazione della cremazione e non sui luoghi di provenienza dei defunti.
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NOTIZIE
Nuove partnership in Lombardia, Emilia Romagna e Umbria per il gruppo Hofi
Il gruppo Hofi – fondato nel 2019 dalla società di investimenti Augens Capital e controllato da prestigiosi investitori, tra cui Antin Infrastructure Partners – ha recentemente concluso un accordo di partnership con le imprese di onoranze funebri La Funeraria di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, Monieri di Trescore Balneario, in provincia di Bergamo, e Naof Leggerini in provincia di Perugia: tre operazioni che rappresentano un forte acceleratore del progetto di crescita e consolidamento settoriale.
La sede milanese del gruppo Hofi, che ha recentemente concluso altri tre importanti accordi di partnership per lo sviluppo strategico nel settore delle infrastrutture funerarie.
La Funeraria di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, nella parte occidentale della provincia, al confine con la Lombardia, è entrata a far parte del gruppo Hofi lo scorso mese di giugno. Dispone di due eleganti case funerarie di recente costruzione ed esegue oltre 250 servizi all’anno.
Sempre nel mese di giugno è entrata a far parte del gruppo Hofi anche l’impresa fondata da Salvatore Monieri, con circa 300 servizi all’anno e un’elegante casa funeraria a Trescore Balneario, in provincia di Bergamo. «L’alleanza consentirà a Hofi di rafforzarsi ed espandersi nell’area di Bergamo, da sempre al centro dei nostri programmi di crescita in Lombardia», ha dichiarato Marco Mantica, presidente di Hofi. «Il nostro progetto farà leva sulla profonda esperienza di Salvatore Monieri e dei suoi figli Michele e Veronica per proseguire nel consolidamento e nello sviluppo organico della società tramite ulteriori investimenti in strutture e uomini».
Risale a luglio, invece, il completamento dell’operazione di investimento in Naof da parte della partecipata Arof, società controllata al 100% da Hofi attraverso Impresa San Siro American Funeral. Naof opera in diverse aree della provincia di Perugia con uffici a Perugia, Assisi, Bastia Umbra ed Ellera di Corciano, con circa 380 servizi nel 2023.
Le due società potranno generare importanti sinergie tramite la condivisione delle proprie infrastrutture, tra cui la recentissima casa funeraria di Perugia di Arof. L’importante piano strategico per l’Umbria prevede l’espansione del gruppo nella regione tramite altre aggregazioni di aziende che condividano l’approccio qualitativo di Hofi, agendo da consolidatore e da base logistica e organizzativa per le società di onoranze funebri che entreranno a far parte di questa iniziativa. Al centro del progetto anche la realizzazione di case funerarie o strutture di cremazione.
I soci di Naof assicureranno la continuità gestionale della società all’interno del gruppo Hofi: il consiglio di amministrazione includerà Fosco Ceccarelli, che verrà nominato amministratore delegato, e Andrea Cerato, già presidente di Impresa San Siro, sarà presidente della società. «Siamo molto orgogliosi dell’accordo raggiunto con Hofi e Arof per la prossima fase di sviluppo di Naof», ha dichiarato Fosco Ceccarelli, uno dei soci fondatori di Naof. «Il nostro settore è in continua evoluzione e la partnership ci consentirà di affrontare al meglio le prossime sfide del mercato, migliorare la nostra struttura organizzativa e l’offerta commerciale ai nostri clienti».
RAFFINATE GEOMETRIE
Con base e coperchio ben definiti, il modello 91 di Ferrari si distingue anche per l’originale disegno geometrico della fascia centrale che esalta ancor più la forma e l’eleganza dell’intero cofano. Disponibile in frassino, appartiene alla linea Meraviglioso di Ferrari.
COME UNA CALLA…
Proprio come il fiore riportato sulla fiancata, il modello 735 Calla in larice si presenta raffinato, versatile ed elegante. Con una forma semplice, è comunque in grado di distinguersi e allo stesso tempo di adattarsi a ogni tipologia di ambiente in cui viene ospitato.
MINIMO INGOMBRO
Eliminando le cornici perimetrali, Lombarda ha realizzato un cofano che mantiene un ingombro esterno inferiore a 63 centimetri e conferma ampi spazi interni, proporzioni ed eleganza. Si tratta del modello Giada, disponibile in larice, mogano, frassino e rovere naturale e sbiancato.
IMMAGINI DAL VALORE SIMBOLICO
Sono il viso gentile e la mano della Madonna di Medjugorje che si rivolgono alla chiesa di San Giacomo, come a volerla proteggere, le immagini simboliche scelta da Lorandi per il modello 22 MM, disponibile in pinewood, frassino ed ebiara.
LOMBARDA
Marco Ghirardotti
ELEGANTE BOMBATURA
Una forma arricchita da un’elegante bombatura che si unisce alle linee semplici e raffinate. Sono le caratteristiche distintive del modello 4 Marzo di Melloni, disponibile in frassino, mogano o noce nazionale.
4 Marzo
ARMONIOSA DECORAZIONE
È una delicata decorazione a spirale quella che percorre la base del modello C8 Tortiglione di Menegardo, donando armonia all’intero cofano. Un modello disponibile in diverse essenze: yellow pine, esotico, mogano, frassino e rovere.
Tortiglione
ESSENZE E COLORI
È grazie alla continua ricerca che Scacf può presentare cofani esclusivi come il 54, disponibile in varie essenze e tonalità di colore. Le linee semplici, capaci di esaltare l’eleganza del modello, soddisfano tradizioni diverse e le richieste delle imprese e delle famiglie.
Michela Sgoluppi
❖ Leader in Italia nella progettazione integrata di Case Funerarie
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Folle viaggio di solidarietà
Si chiama Treviso ‘Ndar il progetto, tanto folle quanto ambizioso e degno di nota per la solidarietà, che vuole portare un’autofunebre in Senegal, partendo da Treviso e attraversando Italia, Marocco, Mauritania, magari anche Francia e Spagna. Ne abbiamo parlato con Francesca Brotto, che ha dato il via a questo progetto insieme all’amico Moustapha Fall. E sempre insieme affronteranno questo viaggio on the roads.
Tutto ha inizio da una chiacchierata tra due amici, Francesca e Moustapha. Moustapha nel 2020 ha perso il padre che viveva in Senegal e arrivato il momento di ac-
compagnarlo al cimitero non c’erano mezzi. Solitamente le famiglie, o meglio, chi se lo può permettere, affittano un pickup.
Quel giorno in città c’era stato
un grosso incidente e non c’erano mezzi a disposizione. Così, Moustapha e i suoi fratelli, sono stati costretti a camminare per 5 chilometri, sotto al sole cocente, con la salma
in spalla. Tornato in Italia, dove vive da più di 25 anni, Moustapha continuava a pensare che non fosse giusto vivere ciò che aveva vissuto, ma soprattutto che ogni persona deve essere trattata con dignità soprattutto nel momento del commiato. Dopo averle raccontato la storia del funerale di suo padre, Moustapha chiede a Francesca un aiuto per recuperare un’autofunebre da portare in Senegal.
MA COME FAI ARRIVARE
L’AUTOFUNEBRE IN SENEGAL?
È stata la domanda di Francesca. Come già fatto in passato con i letti di ospedale, il mammografo, l’ecografo o l’ambulanza, l’idea di Moustapha era quella di far arrivare l’autofunebre con un container.
«Ma non esiste! Ho scritto un libro che parla di donne che guidano un’autofunebre… in Senegal lo portiamo noi, via
Saranno Francesca e Moustapha ad affrontare il viaggio, insieme a una troupe di 6/8 persone e un veicolo di supporto con le attrezzature e i materiali per girare il docufilm.
L’idea prevede la partenza a novembre, ma verrà rimandata ai primi mesi del 2025 se le risorse economiche necessarie non saranno sufficienti.
La cartina indica le principali tappe del viaggio, ma nel caso di donazioni anche da Francia e Spagna che giustifichino il passaggio in questi Paesi, il percorso sarà più lungo e si attraverserà il mare a Gibilterra.
terra! E lo guido io!», ha prontamente ribattuto Francesca.
E le uniche parole pronunciate da Moustapha, a questo punto, sono state: «Te si fóra!», sei matta!
Era fine settembre 2022.
E da lì è partito tutto.
Francesca ha così contattato l’amico Ivan Trevisin, titolare dell’omonima impresa e casa funeraria in provincia di Treviso, che si è subito adoperato
per fornire contatti nel settore e aiutare a capire come trovare un’autofunebre adatta ad affrontare un viaggio di più di 6mila chilometri.
L’autofunebre verrà donata a ConsiderAfrica odv (italiana) che successivamente la donerà all’associazione Les Amis d’Enfance de Sindoné (Saint Louis – Senegal) e verrà messa a disposizione della cittadinanza.
Treviso
Genova
Tangeri
Saint Louis (Senegal)
Rosso
Nouakchott
Casablanca
L’utilizzo sarà totalmente gratuito e non verrà fatta alcuna attività commerciale.
FRANCESCA, COME AVETE ORGANIZZATO LA RACCOLTA DEI FONDI CHE SERVIRANNO PER AFFRONTARE IL VIAGGIO?
La raccolta fondi avviene tramite gli eventi che organizziamo.
Per esempio il Kus Kus Klan, serata di cous cous senegalese cucinato da Moustapha e zaetti veneti cucinati da me.
Cene in vero stile venegalese (personalissimo neologismo
derivante dalla fusione di cucina veneta e senegalese).
Il primo Kus Kus Klan l’abbiamo organizzato alla casa funeraria di Ivan Trevisin ed è stato un successo di partecipazione. Ne stiamo organizzando altri per settembre e ottobre. Siamo felici di andare dove le persone ci chiamano, sia privati che aziende. Stiamo cercando donazioni anche da aziende in tutta Italia, che donando possono usufruire di importanti agevolazioni fiscali. Attendiamo fiduciosi anche la risposta alla domanda di contributo inol -
trata alla Regione Veneto. Il lavoro sociale che portiamo avanti da anni sul territorio ci ha permesso di intessere rapporti di fiducia e solidarietà e il riscontro è stato immediato. Contiamo di avere risposte positive anche dalle istituzioni, dalle aziende e dalle associazioni di categoria.
Continueremo a organizzare eventi conviviali e serate di presentazione del progetto. Se sarà necessario avvieremo una raccolta fondi online.
COM’È ACCOLTO IL VOSTRO INVITO A SOSTENERE IL PROGETTO?
Il progetto piace tantissimo. Tutti ci dicono che è folle, perché al mondo mai nessuno ha attraversato il deserto con un’autofunebre, e questa follia piace. Questo ci dà la motivazione per continuare nella ricerca di ciò che serve per intraprendere questa impresa on the road per una buona causa. Il gruppo di lavoro vero e proprio è formato da una decina di persone, ma le persone che a vario titolo ci sostengono sono molte, anche se per un progetto così complesso abbiamo bisogno di tanti sostenitori.
QUALI SONO STATE LE PRINCIPALI DIFFICOLTÀ AFFRONTATE FINO A QUESTO MOMENTO? Sicuramente il reperire risorse economiche e l’autofunebre
adatta ad affrontare un viaggio di oltre 6mila chilometri.
Può sembrare banale, ma il fatto per esempio che abbia l’aria condizionata è fondamentale visto che dovremo attraversare il deserto.
SARANNO MOLTE
LE SPESE DA SOSTENERE.
Assicurazioni, carburante, pedaggi, traghetto, vitto e alloggio, documenti, biglietti aerei per il ritorno, autorizzazioni, tasse di sdoganamento del mezzo, progettazione e coordinamento, comunicazione, promozione…
Queste sono le principali spese che abbiamo considerato fino
a questo momento.
Il progetto prevede anche l’acquisto di materiale scolastico da donare ad alcune scuole della città e materiali per un’associazione che si occupa di migliorare la condizione femminile aiutando le donne ad avere un’indipendenza economica, dando loro in questo modo la possibilità di emanciparsi.
ALTRO IMPORTANTE E
AMBIZIOSO PROGETTO È
QUELLO DEL DOCUFILM. QUAL È IN QUESTO CASO
L’OBIETTIVO?
Ognuno di noi può fare qualcosa per migliorare il mondo e
Moustapha Fall, Giuliana Gallopin, che parteciperà al viaggio, Francesca Brotto e Niccolò Bruna, regista indipendente, alla serata Kus Kus Klan, una cena con piatti senegalesi e veneti, organizzata presso la casa funeraria Trevisin, per promuovere il progetto Treviso ‘Ndar.
chi ha bisogno deve essere aiutato.
Questi sono i principali messaggi che vogliamo trasmettere e il docufilm permetterebbe di dare un’ampia visibilità a questa nostra impresa. Per noi è fondamentale diffondere la cultura della solidarietà. I progetti, anche se possono sembrare folli, si possono realizzare quando ci credi veramente e le grandi imprese possono partire da una città di provincia e da due persone comuni. Essendo una produzione indipendente dobbiamo trovare anche in questo caso i finanziamenti.
Stiamo andando a presentare l’iniziativa alle aziende perché utilizzando la Taxcredit possono sostenere le produzioni cinematografiche e al contempo avere crediti d’imposta e agevolazioni fiscali.
Attualmente stiamo valutando alcune case di produzione che credano veramente in quest’impresa unica al mondo.
Per gli aggiornamenti o richiedere informazioni cell. 331 8103283 info@trevisondar.it www.trevisondar.it @trevisondar – Instagram
Dona subito!
Gli estremi per effettuare una donazione sono IT12Y0200812011000106241880
intestato a ConsiderAfrica odv causale: Donazione progetto Treviso ‘Ndar
Grazie
a tutti i nostri clienti, che ci hanno scelto per lavorare fianco a fianco con impegno e passione, in perfetta sintonia.
Tutti i NOSTRI CLIENTI, titolari delle imprese, confermano l’importanza di una solida, duratura e rispettiva collaborazione con un partner fidato, per un servizio di qualità e alla ricerca di un costante miglioramento.
NOTIZIE
Intervento da 140mila euro nei cimiteri di Ameglia
Nuovi loculi e ossari nei cimiteri di Chioggia
Confermati gli ampliamenti per circa un migliaio di nuovi luoghi destinati ad accogliere le spoglie dei defunti di tre cimiteri a Chioggia, in provincia di Venezia.
«Abbiamo dato mandato per la realizzazione di ulteriori loculi, venendo incontro alle esigenze di tante famiglie che spesso mi hanno chiesto direttamente informazioni in merito», conferma in un comunicato il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao.
«Adesso verranno versate le somme stabilite dalla delibera, per un totale di 450.000 euro, e poi partirà la fase operativa, in applicazione dei progetti già redatti dal settore lavori pubblici. È una questione di rispetto verso i defunti, anche questo è uno degli aspetti che sta a cuore alla nostra amministrazione, come tutti quelli che riguardano la vita della nostra città». Importanti le somme destinate agli interventi dei nuovi loculi e ossari: 100mila euro per il cimitero a Sant’Anna, 200mila euro per il cimitero di Chioggia e 150mila euro per quello di Sottomarina.
www.chioggia.org
È stata completata nel cimitero comunale di Montemarcello ad Ameglia, in provincia di La Spezia, la realizzazione di 12 nuovi loculi e 35 ossari.
È stato reso necessario un investimento economico di 50mila euro per tutte le opere, a cui si aggiungono circa 90mila euro per la realizzazione di opere propedeutiche al rifacimento delle coperture ammalorate di una porzione di loculi del cimitero di Ameglia.
Prenotati tutti i loculi messi a bando al Verano
Sono stati tutti prenotati i 739 loculi a un posto nel cimitero monumentale del Verano messi a bando lo scorso mese di giugno. L’avviso pubblico, online su cimitericapitolini.it e scaduto lunedì 15 luglio, ha riscosso notevole adesione: sono state, infatti 1.017 le domande pervenute per un incasso stimato pari a oltre 2 milioni di euro. «L’adesione dei romani a questo bando è stata molto positiva», dichiara Sabrina Alfonsi, assessore all’agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti. «Sono infatti pervenute più del doppio delle domande rispetto al precedente bando del 2022. Le risorse ottenute saranno messe a disposizione di Ama per il potenziamento degli interventi per il decoro e la manutenzione di tutti i cimiteri capitolini». «Registriamo con soddisfazione la buona adesione al bando per le concessioni riservate ai soli cittadini residenti nel comune di Roma e che avranno una durata trentennale», ha commentato il presidente di Ama, Bruno Manzi. Le concessioni trentennali disponibili messe a bando permettevano di effettuare la scelta fra loculi posizionati nelle diverse file delle cappelle con oneri concessioni da un minimo di 663,84 euro a 3.530,33 euro.
www.comune.roma.it
15 minuti per un monumento definitivo
Composto da una leggerissima ma resistente struttura modulare in allumino, Modulapide è l’innovativo concetto di monumento cimiteriale.
Le linee semplici e le colorazioni delicate contraddistinguono ogni soluzione Modulapide, l’innovativo concetto di monumento definitivo che può essere personalizzato in base alle diverse preferenze della fa-
miglia – aggiungendo o rimuovendo successivamente in modo semplice e veloce i vari componenti – consentendo la realizzazione di una soluzione unica e significativa.
Le caratteristiche dei mate-
riali utilizzati, le tecnologie all’avanguardia e la verniciatura certificata garantiscono a Modulapide un’eccezionale durata, resistendo alle intemperie e al passare del tempo.
Francesco Cullere, ideatore di Modulapide insieme al fratello Lorenzo, accanto a parte dello staff dopo la posa di un nuovo monumento.
POSIZIONARE
Una volta livellato il terreno è possibile posizionare la soluzione Modulapide scelta tra le varie proposte, disponibile in diversi colori e personalizzabile con differenti accessori.
RIEMPIRE
Si procede con l’inserimento della ghiaia che farà da riempimento in quanto Modulapide non necessita di fondamenta cementizie.
FISSARE
Assicurandosi che il monumento sia in piano, si aggiunge altra ghiaia che permette di fissare definitivamente Modulapide al terreno, senza l’utilizzo di particolari strumenti o colle speciali.
RIFINIRE
Si aggiunge infine la ghiaia che resterà in superficie e, trattandosi di una soluzione modulare, si prepara la soluzione ad accogliere gli accessori scelti.
PERSONALIZZARE
La soluzione scelta, in questo caso, prevede l’inserimento del vaso con fiori. E il monumento definitivo è pronto!
MOTIVI FLOREALI IN PORCELLANA
DI CAPODIMONTE
Ispirate alla natura stessa, tramutandone l’ef昀mero splendore in un momento eterno, rose, calle, tulipani e altri motivi 昀oreali si fondono armoniosamente, creando composizioni che emanano un senso di serenità e bellezza senza tempo.
La parola a parenti e amici
La cerimonia funebre è un rito di passaggio che ha un impatto profondo sulle persone che vi partecipano. Tradizionalmente associata a riti religiosi, essa assume una forma diversa per coloro che non hanno un credo religioso, ma che desiderano comunque un momento di raccoglimento e di ricordo. Il commento ricevuto alla cerimonia funebre che ho avuto l’onore di celebrare, dedicata a Linda Marca e fortemente voluta dalle tre nipoti, ne è la testimonianza.
Chi opera nel settore funerario sa che è importante adattare la propria offerta e includere cerimonie laiche personalizzate che possano essere una risposta a una crescente diversificazione delle convinzioni personali e delle identità culturali. Amo la comunicazione in tutte le sue forme: adoro scrivere e raccontare storie, sono un’instancabile lettrice e ho girato il mondo come musicista. Sono celebrante accreditata Uni/Pdr 118:2021 e accompagno, chi lo desidera, in un viaggio della memoria, perché sono convinta che celebrare la vita di chi abbiamo amato possa aiutare a trovare un senso nella nostra esistenza e a vivere con maggiore serenità. paola.celebrantelaica@gmail.com www.latuacerimonia.it a cura di
«Cara Paola, la cerimonia si è svolta con grande sensibilità ed empatia. Molti parenti e amici di Linda ci hanno ringraziato per questo prezioso momento di commiato. Diverse persone ci hanno chiesto se tu avessi conosciuto Linda personalmente. La bellissima cerimonia per Linda rimarrà per sempre nella nostra memoria e nei nostri cuori». Questo commento sottolinea l’importanza di celebrare una cerimonia di commiato che vada oltre le convenzioni religiose, offrendo uno spazio significativo per coloro che vogliono onorare i loro cari in modo personale e intimo. È fondamentale che gli operatori del settore funerario comprendano e riconoscano questo bisogno, adattando le loro offerte per includere cerimonie laiche che rispondano alle aspettative di un pubblico sempre più diversificato.
L’IMPORTANZA
DELLA CERIMONIA FUNEBRE
La morte di una persona cara è un momento di grande dolore e sconvolgimento emotivo. Le cerimonie funebri servono a fornire un contesto strutturato per elaborare il lutto, permettendo a familiari e amici di riunirsi per ricordare e onorare la vita del defunto. Indipendentemente dal credo religioso, ogni individuo merita una cerimonia che rifletta la propria identità e le proprie esperienze. Una cerimonia fu-
nebre laica può essere altrettanto significativa quanto una cerimonia religiosa.
Essa offre una preziosa opportunità per esprimere amore, rispetto e ricordo in modi che risuonano personalmente con il defunto e i suoi cari.
Questo approccio può includere letture di testi, poesie, musica preferita, racconti di vita e momenti di condivisione che creano un quadro intimo e unico della persona scomparsa.
SENSIBILITÀ ED EMPATIA: INGREDIENTI CHIAVE
La sensibilità e l’empatia sono elementi cruciali nella pianificazione e nell’esecuzione di ogni cerimonia funebre.
Come indicato nel commento di ringraziamento citato precedentemente, queste qualità hanno reso la cerimonia per
Una cerimonia funebre laica può essere altrettanto significativa quanto una cerimonia religiosa.
Linda un’esperienza indimenticabile.
L’abilità di percepire e rispondere alle emozioni dei presenti, di creare un ambiente di accoglienza e rispetto, è ciò che distingue una cerimonia davvero significativa. Giorgio Galli, un amico di Linda, ha osservato:
«Quella di Linda è stata una cerimonia ben organizzata e commovente. Nelle cerimonie religiose a cui siamo più abituati ci nascondiamo sempre dietro un certo conformismo e i sentimenti sinceri sono un po’ nascosti. Ho apprezzato molto la citazione di Henry David Thoreau e mi sono affrettato a rileggerlo una volta tornato a casa. È bello soprattutto condividere con chi conosciamo per la prima volta le nostre letture e le nostre riflessioni sul mondo e sul nostro modo di partecipare alla vita degli altri».
Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.
Gli operatori del settore funerario devono essere formati non solo sulle pratiche logistiche, ma anche sulle competenze interpersonali necessarie per guidare le famiglie attraverso questi momenti difficili.
La capacità di ascoltare attentamente, di offrire parole di conforto appropriate e di adattare il servizio ai desideri specifici della famiglia è fondamentale per garantire che la cerimonia sia vissuta come un momento di autentico commiato.
CREARE CONNESSIONE E AUTENTICITÀ
Uno degli aspetti che ho trovato più toccanti del commento iniziale è il riferimento alla percezione che io avessi conosciuto Linda personalmente.
Questo senso di autenticità e connessione è vitale per una cerimonia di commiato significativa. Chi celebra deve saper raccontare la storia del defunto in modo che sembri, e sia, per-
sonale e sentito, anche se non lo ha conosciuto direttamente. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso incontri approfonditi con la famiglia, ascoltando storie e raccogliendo dettagli che rendono unico ogni individuo.
Tiziana Spada, insegnante di yoga di Linda, ha condiviso la seguente riflessione: «Non sapevo che esistesse la figura della celebrante laico-umanista; è stato proprio in occasione del funerale della mia cara amica Linda che ho conosciuto Paola e ho avuto modo di apprezzare come lei abbia saputo organizzare la cerimonia funebre con semplicità, in un ambiente naturale, rispettando completamente le caratteristiche di Linda, scegliendo con grande cura ed estrema sensibilità le parole che ha utilizzato e i brani che ha scelto e letto. Con le parole ha dipinto un acquarello di Linda.
Ero molto commossa, mi sono sentita vicina a tutti i suoi parenti e amici, unita in un caldo abbraccio di saluto alla cara Linda.
L’ho lasciata andare e da quel momento la sento più vicina alla mia anima».
IL VALORE DI UN COMMIATO BEN CELEBRATO
Una cerimonia di commiato ben celebrata lascia un’impronta duratura nella memoria dei partecipanti.
Non solo offre un’opportunità per dire addio, ma facilita anche il processo di lutto, fornendo un momento di chiusura e un ricordo condiviso. Nel caso di Linda, la cerimonia ha creato un’esperienza collettiva di memoria e affetto che rimarrà nei cuori di coloro che l’hanno amata.
Giorgio Galli ha aggiunto: «Non conoscevo la professione di Paola, ma anche con altri amici abbiamo condiviso l’importanza di affidarsi a chi ha
Offrire cerimonie laiche personalizzate soddisfa le esigenze dei non credenti e arricchisce l’offerta complessiva del settore funerario, rendendola più inclusiva e rispettosa delle diverse sensibilità.
esperienza per il momento del commiato finale.
Per quanto si esprimano desideri e modalità non si ha quasi mai la lucidità di capire cosa vorrebbe ricordare la gente di questa cerimonia.
Non si sa mai, conservo il contatto di Paola e forse mi affiderò ai suoi consigli. Molto bella la musica che è stata scelta, soprattutto quella dell’inizio con le evocazioni lontane dei tamburi e campane
tibetane, ma anche Erik Satie è stato molto dolce».
ADATTARE I SERVIZI ALLE ESIGENZE CONTEMPORANEE
Con una crescente diversificazione delle convinzioni personali e delle identità culturali, chi opera nel settore funerario deve adattare i propri servizi per rispondere a tali esigenze. Offrire cerimonie laiche che possano essere personalizzate è una risposta a questa evoluzione.
Questo approccio non solo soddisfa le esigenze dei non credenti, ma arricchisce l’offerta complessiva del settore funerario, rendendola più inclusiva e rispettosa delle diverse sensibilità.
In conclusione, celebrare una cerimonia di commiato funebre per chi non ha un credo religioso è essenziale quanto per chi ne ha uno.
La sensibilità, l’empatia e l’attenzione ai dettagli personali trasformano questi momenti in esperienze significative e indimenticabili. Gli operatori e le operatrici del settore funerario hanno la responsabilità e l'opportunità di offrire servizi che rispettino e onorino le diverse esigenze delle famiglie, garantendo che ogni vita sia ricordata con dignità e amore. In modo unico e speciale. Come è giusto che sia. Solo insieme possiamo fare la differenza.
La soluzione definitiva ai tuoi problemi
Non è necessario sostituire i modelli di incisore per etichette
Roland Egx-30, Egx-30A, Egx-350 e Cs-20. Nonostante i problemi provocati da un baco, che da giugno ne impedisce il corretto funzionamento, BL ha infatti la soluzione definitiva e può ripristinare l’incisore.
L’impresario funebre che realizza le targhette nella sede della propria impresa conosce da
circa 20 anni l’incisore Roland Egx-30.
E l’unica manutenzione ordinaria necessaria rimane da
sempre la sostituzione della punta nel caso in cui la qualità d’incisione fosse visivamente compromessa.
Un esempio del messaggio di errore che da giugno coinvolge i diversi incisori, per i quali BL ha però trovato la soluzione definitiva evitando la sostituzione.
Incisore storico e ancora molto valido
Compatto, silenzioso e semplice da usare, l’incisore
Roland Egx si conferma il prodotto ideale per l’impresa funebre che vuole realizzare tar‐ghette di qualità. E in caso di problemi legati al baco, che dallo scorso giugno non ne consente il corretto funziona‐mento, l’impresario può contare sul supporto di BL per il ripristino.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
area di incisione
max 30,5 cm X 20,5 cm
velocità mandrino da 5.000 a 10.000 rpm
pulsante dedicato per la determinazione della superficie
funzionamento silenzioso, adatto anche per uffici
«Lo scorso mese di giugno, però, i più popolari sistemi operativi hanno provocato un vero e proprio baco che impedisce il corretto funzionamento di alcuni incisori, per la precisione i modelli Roland Egx-30, Egx-30A, Egx-350 e Cs-20», fanno sapere da BL.
«Invitiamo tutti gli impresari di onoranze funebri in difficoltà a contattarci per avere indicazioni e un valido supporto per la risoluzione definitiva del problema. Non è infatti necessario rottamare e sostituire uno dei modelli coinvolti con un altro incisore, perché siamo in grado di ripristinarli e consentire quindi il corretto funzionamento per la realizza-
zione delle etichette».
RIPRISTINIAMO! NON È
NECESSARIO SOSTITUIRE
Sono da sempre noti per la precisione e la qualità di incisione, ma anche per l’affidabilità i vari incisori.
E per questo BL affianca gli impresari per risolvere i problemi, evitandone la sostituzione. Dal design compatto, che consente un ingombro minimo, l’incisore elettronico realizza in tempi veramente ristretti targhette di alta qualità in plastica e in metalli leggeri come ottone, alluminio e acciaio. Molto silenzioso e bello esteticamente, si adatta perfettamente a una sua collocazione in diversi ambienti
Una delle diverse targhette personalizzabili e realizzabili con l’incisore Roland Egx-30 su plastica o metalli leggeri come ottone, alluminio e acciaio.
di lavoro, sia in laboratorio sia in ufficio.
È una risposta concreta alle esigenze degli impresari, alla ricerca di una macchina affidabile che consenta di personalizzare e soddisfare le richieste delle famiglie.
Integrazione e tolleranza, tra i giardini della memoria
Sono sette i cimiteri acattolici di Livorno, ai quali si aggiungono due di culto ebraico. Luoghi che, come documenta il nuovo libro di Lucia Frattarelli Fischer, non solo hanno un potenziale artistico, emozionale e storico, ma parlano di tolleranza e integrazione garantite già diversi secoli fa alle minoranze religiose presenti.
Un’agile guida di quasi
300 pagine con immagini e testi, in italiano e in inglese, rivolta a chi ama frequentare i giardini della memoria per il loro potenziale artistico, emozionale e storico. Ma, in un mondo contemporaneo che pare destinato a una lunga stagione di divisioni e di conflitti, il visitatore troverà a Livorno anche di che riflettere. Viene così presentato dalla casa editrice Ets il nuovo libro di Lucia Frattarelli Fischer, pubblicato nel 2024 e dal titolo
La parola e il marmo. Cimiteri acattolici di Livorno dal Seicento a oggi.
Il lavoro di Lucia Frattarelli Fischer è un viaggio nel tempo, parla, attraverso i luoghi dove riposano, di quello che queste nazioni, queste donne e questi uomini ci hanno lasciato e
Un momento della presentazione del libro di Lucia Frattarelli Fischer –La parola e il marmo. Cimiteri acattolici di Livorno dal Seicento a oggi –a Palazzo del Pegaso a Firenze.
porta con sé il messaggio straordinario che può suggerire utili forme di tolleranza e coabitazione per il futuro.
NOVE CIMITERI: SETTE ACATTOLICI E DUE DI CULTO EBRAICO
È un libro che racconta l’unicità dell’esperienza di Livorno che,
a partire da una legge speciale emanata dal granduca Ferdinando nel 1593, vide l’apertura di spazi cimiteriali e luoghi di culto nazionali, in coerenza con le leggi livornine, che con l’istituzione del porto franco e la neutralità del porto, favorivano l’afflusso in città di numerosi mercanti stranieri in quegli
La copertina del nuovo libro di Lucia Frattarelli Fischer, una guida dedicata ai cimiteri acattolici di Livorno.
anni. Sono ancora in uso l’antico e il nuovo cimitero inglese, i cimiteri olandese alemanno, greco ortodosso, della Cigna o dei Lupi, ebraico della Cigna, ebraico monumentale, dei turchi e il tempio cinerario. Ne rimangono dunque nove, due di culto ebraico e sette cimiteri acattolici, caratterizzati dalla presenza di ricche tombe in marmo di Carrara. Sono ancora in uso, ma versano in molti casi in pessimo stato. Raccontano un’altra singolarità di Livorno, insieme ad altri sette che invece sono ormai andati perduti.
INTEGRAZIONE DELLE MINORANZE GIÀ NEL XVII SECOLO
“Al confine tra le espansioni industriali e la città”, si legge nell’introduzione del libro, “si trovano i cimiteri degli ebrei, dei protestanti, dei greci orto-
dossi, arrivati da paesi lontani che si affacciano sul Mediterraneo e sui mari del Nord Europa: sono giardini rigogliosi, ricchi di piante, di monumenti, di scritture che narrano storie di uomini appartenenti a confessioni religiose e riti funerari diversi. Sono luoghi da frequentare per il loro potenziale artistico, emozionale e storico, luoghi che indirizzano il pensiero a quella nozione di tolleranza e, più in generale, di alterità e di integrazione che fu possibile garantire a Livorno alle minoranze religiose nei secoli XVII e XVIII”.
Studiosa di Livorno e della sua società “diversa”, così come della sua storia particolare, Lucia Frattarelli Fischer è componente esperta del Centro interdipartimentale di studi ebraici dell’Università di Pisa, socia della Società italiana per la storia dell’età moderna e della Società storica pisana, ha pubblicato saggi di storia urbana e di storia sociale sulla presenza delle minoranze non cattoliche nell’Italia del Seicento. «Livorno rappresenta un caso unico. Già nel Seicento aveva cimiteri non cattolici, come il grande cimitero ebraico, quello dei greci ortodossi, degli olandesi-alemanni, dei turchi, degli inglesi», ha affermato la scrittrice durante la presentazione del libro nello storico Palazzo del Pegaso a Firenze.
«La presenza variegata di questi recinti e di queste tombe è
veramente interessante. Speriamo che questa sia l’occasione per valorizzarli e riportarli allo splendore che meritano».
LETTURA DI MONUMENTI SILENTI
Per Giampaolo Berti, presidente della Società di cremazione di Livorno, «questo libro rappresenta la situazione attuale dei cimiteri livornesi, ricchi di storia e vestigia, che purtroppo oggi versano in cattive condizioni, come lo stupendo cimitero degli inglesi, abbandonato e lasciato all’incuria del tempo. È una lettura di questi monumenti silenti che costellano le nostre città e potrebbero essere recuperati, anche a vantaggio dei turisti. Siamo stati lungimiranti nell’accettare di finanziare questo libro, che abbiamo visto fin dall’inizio come un mezzo per sviluppare un simile discorso culturale a Livorno, città che ha sempre accolto con amicizia e benevolenza chi arrivava da altri Paesi, tanto che molti si fermarono e decisero di rimanere anche dopo la morte».
La grande utilità del minifrigo di Olivetti è garantita anche nella versione Sprint, con il coperchio aperto che funge da raffrescatore, mitigando gli effetti del caldo. Il minifrigo Sprint è particolarmente apprezzato dalle famiglie e dagli amici che desiderano un contatto visivo più intimo per l’ultimo saluto.
Il minifrigo F1 Sprint.
Bianchi S9 di Carlo Alberto De Feo –STORIA E CURIOSITÀ
RRiporta alla mente un noto marchio di biciclette da corsa la vettura su cui si basa l’autofunebre presentata in questo numero. Parliamo infatti della Edoardo Bianchi, azienda meccanica fondata a Milano nel 1885 da Edoardo Bianchi e che avrà modo di spaziare tra vari tipi di veicoli a motore e non solo. Infatti, dopo le prime biciclette, nel 1901 fu presentata la prima bicicletta a motore e nel 1903 la prima vettura a motore. Il seguito fu costellato di successi commerciali e di produzione, comprendenti motociclette, motocarri, automobili e autocarri.
Alla ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale, nei primi anni Cinquanta, la Bianchi partecipò alla fondazione della Autobianchi con il 33% della società, che lancerà di lì a poco la Bianchina, utilitaria di lusso
basata sulla Fiat Nuova 500. La stessa quota del 33% fu affidata a Fiat e Pirelli. Il marchio Autobianchi terminerà la sua fortunata carriera, dopo le note Bianchina e A112, con la Y10 del 1985.
La nostra protagonista è proprio una Bianchi, nella versione S9, modello nato nel 1934, che si poneva in un segmento di mercato dominato dalla Fiat 1500 e dalle Lancia Augusta prima e Aprilia in seguito.
Con una linea slanciata e sportiva, la vettura veniva offerta in diverse versioni di carrozzeria, tra le quali la
berlina, base della versione funebre presentata in questo articolo. La S9 era un’elegante berlina con una motorizzazione di 1400 cc, dalle dimensioni importanti e soprattutto comoda per i lunghi viaggi, ponendosi come vettura di livello superiore rispetto alle diffuse Fiat 1100 e sicuramente più in linea con le più signorili Lancia.
Il proprietario, Carlo Alberto De Feo, grande appassionato di auto d’epoca di 87 anni nonché conoscitore di numerose vetture del periodo a cavallo tra gli anni Quaranta e Cinquanta, si è con grande piacere offerto per raccontare la storia del ritrovamento e dell’impegnativo restauro della sua Bianchi S9 decisamente fuoriserie, certificata Asi e iscritta al Registro Storico Bianchi.
A titolo di curiosità, ci racconta che una di queste Bianchi S9, vetture certamente rare e non molto diffuse già all’epoca, ebbe un passato davvero rocambolesco, essendo appartenuta al feldmaresciallo di Hitler, il generale Albert Kesselring, che la usò sulle strade del Centro e Nord Italia, essendo stata requisita a un funzionario della Edoardo Bianchi, la casa costruttrice che la produceva.
De Feo ha ricostruito la storia di quest’auto e racconta che, prima del suo ritrovamento, giaceva abbandonata
da anni in un’officina e mal ridotta. Fu acquistata da un noto collezionista del Nord che ha avuto in seguito il piacere di sentire telefonicamente per consigli, ma, date le pessime condizioni dopo anni di abbandono, venne dallo stesso rottamata.
Per la sua S9, invece, De Feo ci racconta che non molto lontano dalla sua abitazione, a circa dieci chilometri di distanza, in località Stio, in provincia di Salerno, nella zona del Parco del Cilento, la Bianchi S9 già in versione autofunebre giaceva abbandonata da decenni in un locale semi diroccato. L’auto era stata infatti trasformata da berlina in autofunebre grazie all’opera di un artigiano del legno di Benevento, abile falegname che si occupava già all’epoca di realizzare cofani funebri.
Parleremo della trasformazione in autofunebre e delle caratteristiche della Bianchi S9 nel prossimo numero.
Per qualsiasi richiesta in merito alla vettura, marciante e attualmente in vendita, è possibile contattare il proprietario Carlo Alberto De Feo alla mail carloalbertodefeo@yahoo.it oppure telefonicamente al numero 333 2100165
TELEFONI UTILI
• ACCESSORI E MONUMENTI IN BRONZO
Caggiati (PR) 0521 5208
• ACCESSORI PER LA CERIMONIA
bigliettini / libri firma / manifesti / ricordini
Ftc (TO) 011 6471002
• ASSOCIAZIONI
Registro Italiano Cremazioni (MI) 02 87214414
• AUTOFUNEBRI E FURGONI
Bell’s Car (MB) 0362 222214
Chiotti (CN) 0175 64129
Ellena (CN) 0175 217576
Pilato (TV) 0422 881413
• CAMERE ARDENTI E ACCESSORI
BL (VA) 0331 206803
Clarius (MC) 071 987108
Coccato & Mezzetti (NO) 0321 806789
Fhp (PR) 0521 5208
Olivetti (RE) 0522 875165
Riello (BS) 030 6871315
Rotastyle (BG) 035 461214
Zenit (PV) 0382 868222
• CARATTERI PER LAPIDI
Caggiati (PR) 0521 5208
• CARRELLI ED ELEVATORI
Coccato & Mezzetti (NO) 0321 806789
Fhp (PR) 0521 5208
Olivetti (RE) 0522 875165
Riello (BS) 030 6871315
• CASSONI RECUPERO SALME
Fhp (PR) 0521 5208
Olivetti (RE) 0522 875165
Spaf (TO) 011 9771553
• CELLE FRIGORIFERE
Fhp (PR) 0521 5208
Olivetti (RE) 0522 875165
Spaf (TO) 011 9771553
• CENTRO SERVIZI
Asf Italia (BS) 030 2702592
Galassia Funeralia (RO) 351 3948702
• COFANI
Ferrari (MN) 0376 808901
Lavalle (CN) 0172 373013
Lombarda (BS) 030 311402
Lorandi (BS) 030 6900600
Melloni (BS) 030 2732598
Menegardo (VR) 045 4500532
Rotastyle (BG) 035 461214
Scacf (PG) 075 856328
• DETERGENZA E SANIFICAZIONE
Coccato & Mezzetti (NO) 0321 806789
Fhp (PR) 0521 5208
Spaf (TO) 011 9771553
• FIERE
Funéraire (Francia) +33 147565079
Funermostra (Spagna) +34 963861394
Memoria Expo (BS) 335 5311957
Myplant & Garden (MI) 02 6889080
Tanexpo (BO) 051 282611
• FRIGORIFERI PER COFANI
Fhp (PR) 0521 5208
Olivetti (RE) 0522 875165
• FUNERAL HOME - realizzazioni
Apiemme Engineering (BS) 030 225492
• HOLDING
Hofi (MI) 02 88186253
• IMBOTTITURE E VELI
Fhp (PR) 0521 5208
Zenit (PV) 0382 868222
• LAPIDI
Modulapide (VI) 335 1001305
• MACCHINARI PER INCISIONI
BL (VA) 0331 206803
Fhp (PR) 0521 5208
Olivetti (RE) 0522 875165
• MANIGLIE E ACCESSORI PER COFANI
Fhp (PR) 0521 5208
Riello (BS) 030 6871315
Rotastyle (BG) 035 461214
Spaf (TO) 011 9771553
• RISARCIMENTO DANNI
Echo Gestione Danni (FE) 350 0629040
• SOFTWARE & INFORMATICA
BL (VA) 0331 206803
• STAMPANTI
BL (VA) 0331 206803
• TAVOLI REFRIGERATI E DA VESTIZIONE
Coccato & Mezzetti (NO) 0321 806789
Fhp (PR) 0521 5208
Olivetti (RE) 0522 875165
• URNE
Caggiati (PR) 0521 5208
Ferrari (MN) 0376 808901
Fhp (PR) 0521 5208
L’Equipe (AL) 0131 253566
Lavalle (CN) 0172 373013
Lombarda (BS) 030 311402
Lorandi (BS) 030 6900600
Melloni (BS) 030 2732598
Menegardo (VR) 045 4500532
Riello (BS) 030 6871315
Rotastyle (BG) 035 461214
Scacf (PG) 075 856328
Spaf (TO) 011 9771553
• VALVOLE
Fhp (PR) 0521 5208
Olivetti (RE) 0522 875165
Ogni composizione 昀oreale è un’opera unica, che nasce da un’idea, ovvero dall’estro dell’artista, che con la sua mano plasma e dipinge questa particolare porcellana dalle precise origini storiche e geogra昀che.