

In 29 anni di attività abbiamo risarcito con successo più di 6.600 casi di perdite di congiunti: nessun altro in Italia ha raggiunto una simile competenza.
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Anno 32 • n. 4 • aprile 2024
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Conferma di saper rispondere ai cambiamenti con l’accoglienza e l’innovazione l’impresa De Franceschi, che celebra i 60 anni di attività inaugurando la casa funeraria di Paluzza, in provincia di Udine.
Un progetto ambizioso in cui Oscar De Franceschi ha sempre creduto e che, dopo oltre due anni di lavori, si è concretizzato con la presentazione, lo scorso mese di luglio, della casa funeraria De Franceschi, che ha trasformato in realtà il desiderio dell’impresa: aggiungere cioè questo importante servizio alla già longeva attività dell’azienda, che quest’anno celebra i suoi primi 60 anni.
L’impresa con sede a Paluzza – in provincia di Udine e operativa prevalentemente nel territorio della Valle del Bût, tra le principali valli della Carnia, poco distante dal confine con l’Austria – è infatti stata fondata nel 1964 dal nonno Leone, falegname, per essere tramandata prima al figlio Lores negli anni Settanta e suc-
L’esterno della casa funeraria De Franceschi, inaugurata lo scorso mese di luglio.
cessivamente al nipote Oscar nel 2015.
Oscar De Franceschi con la figlia Lisa che, entrata in impresa nel 2023, rappresenta la quarta generazione.
Ma nel 2023 ha fatto il suo ingresso nell’impresa di famiglia anche la quarta generazione con Lisa, figlia di Oscar, in qualità di collaboratrice.
«La casa funeraria è un luogo dove dare l’ultimo saluto, con sensibilità e rispetto, a una vita vissuta, come recita tra l’altro >
il motto della nostra impresa», afferma il titolare Oscar.
«E io, ora anche assieme a Lisa, voglio offrire questo nuovo servizio a chi con fiducia si rivolge a noi, puntando sull’accoglienza e rispondendo alle differenti richieste».
Sono tre le sale – arredate in modo da poter rispondere ai gusti e alle differenti esigenze culturali, religiose o laiche –ognuna con un salottino annesso dove i parenti e gli amici possono sostare, senza allon-
tanarsi dalla struttura. «Il cuore della casa funeraria è la sala del commiato, di circa 70 metri quadrati, dove al suo interno si svolgono i riti di commemorazione del defunto sia di carattere religioso che laico, dando la possibilità anche alle persone lontane di assistervi in via telematica», spiega Oscar De Franceschi.
«La sala osservazione, l’area tecnica con la sala vestizione adibita alla preparazione della salma, gli uffici, i bagni e i parcheggi dedicati agli utenti completano infine la struttura».
Alcune immagini di Leone De Franceschi, falegname del paese, che nel 1964 ha fondato l’impresa di onoranze funebri De Franceschi gestita oggi dal nipote Oscar.
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Si affida da sempre al marchio Ellena l’impresa La Cattolica di Fossano, che anche questa volta ci presenta le ultime novità.
Passano gli anni, cambiano i gusti, le tendenze e le linee dei modelli di autofunebre. Ma l’impresa La Cattolica di Fossano, in provincia di Cuneo, conferma di apprezzare sempre il marchio Ellena, a cui si affida per il rinnovo del proprio parco auto garantendo estetica, affi-
dabilità e sicurezza durante il trasporto.
L’ultima arrivata è un modello su base Mercedes-Benz scelta di colore grigio, ma già un nuovo mezzo è stato richiesto ed è atteso nei prossimi mesi. Anche questa volta il Castello dei Principi d’Acaja, che do-
I più recenti mezzi firmati Ellena e acquistati dall’impresa
La Cattolica davanti al maestoso Castello degli Acaja di Fossano, costruito nel 1324 su ordine di Filippo di Savoia in posizione strategica per difendere la città.
mina imponente e maestoso la piazza e la città di Fossano, è stato scelto per fare da cornice alla presentazione di questo nuovo modello firmato Ellena, accompagnato da uno già presente e operativo in impresa. «Quello di Ellena è uno stile che ci ha conquistati tanti anni fa e che non ha mai smesso di piacerci», affermava in un’intervista un po’ di anni fa Gian Carlo Olivero.
E nulla sembra cambiato da allora, così come il desiderio dell’impresa La Cattolica di avere automezzi di ultima generazione sempre a disposizione nel proprio parco auto.
STORICA IMPRESA
NEL CUORE DEL CUNEESE
La storia dell’impresa la Cattolica risale agli anni Settanta, quando Gian Carlo Olivero, dopo alcuni anni di lavoro nel settore funebre come dipendente, decise di fondare una >
propria agenzia.
Possiamo descriverla ormai come una storica impresa di famiglia di Fossano, nel cuore della provincia di Cuneo, dove ad affiancare Gian Carlo ci sono il fratello Dario e figli Gianluca e Monica, che rappresentano la seconda generazione.
«Negli anni abbiamo assistito a molti cambiamenti nel nostro settore, ma siamo rimasti fedeli al nostro modo di operare, occupandoci con serietà e riservatezza delle famiglie per accompagnare il loro caro nel
Sotto, gli uffici e i locali rinnovati della sede storica dell’impresa La Cattolica, in Piazza Castello a Fossano, in provincia di Cuneo.
suo ultimo viaggio», conclude
Gian Carlo Olivero.
«Quando viene a mancare una persona cara, c’è bisogno di conforto e sostegno.
Ed è quello che il nostro staff
è sempre pronto a offrire, accostandoci ai familiari in modo etico e professionale, sostenendoli con comprensione e premura, aggiungendo valore alla comunità che si stringe nel lutto».
L’autofunebre firmata Ellena davanti al Santuario di Cussanio conosciuto anche come Santuario della Madonna della Divina Provvidenza. Un luogo di culto molto caro ai fossanesi, in ricordo delle apparizioni della Madonna, nel verde delle campagne di Fossano.
Un’azienda con un secolo di storia come Ferrari garantisce un servizio ai massimi livelli perchè coniuga volumi di produzione tipici dell’industria con macchinari di avanguardia alla cura e passione dell’antico falegname di bottega. Una realtà produttiva italiana leader del settore, che da sempre segue ogni fase della produzione per raggiungere un prodotto finito di enorme qualità.
Alle donne è spesso riconosciuta una sensibilità più sviluppata, che consente loro di relazionarsi con le persone in un modo delicato. Ma questo non significa che non possano ricoprire anche ruoli che ancora oggi, erroneamente, si pensa siano riservati esclusivamente agli uomini.
Quello che era un mondo prettamente maschile, con ruoli e categorie stabiliti da uomini per altri uomini, vede oggi finalmente emergere donne che, sfidando ancora troppi pregiudizi, possono scegliere non solo una professione ma anche raggiungere la posizione che meritano e desiderano.
La strada da percorrere per raggiungere la parità è ancora
Gaetano Carbonara, conosciuto come Nicola, e il figlio Walter dell’impresa Caccia Services di Busto Arsizio, in provincia di Varese.
lunga, ma la motivazione, la costanza e le capacità di molte donne hanno incoraggiato la crescita in numerosi ambiti, dimostrando che il valore e le competenze nel mondo del lavoro non sono una questione di genere. Da un punto di vista sia economico sia personale, l’incremento del numero delle donne in ambiti e ruoli lavorativi ritenuti prima esclusivamente maschili è fortemente positivo in quanto determina sentimenti di realizzazione e di soddisfazione.
Se si tratta di una madre o di una neo madre, risulta necessaria una vera e propria organizzazione ed è indispensabile, per la possibilità di raggiungere un equilibrio tra il lavoro e il ruolo di madre, una risorsa
importante come il supporto di familiari e del partner.
UNA SQUADRA TUTTA AL FEMMINILE
Quando si tratta di avere un rapporto empatico con le persone, si sa, la donna ha una marcia in più.
Una sviluppata sensibilità consente di capire subito il carattere e le esigenze di chi si trova di fronte, mettendo a proprio agio le persone.
E il settore funebre, con tutte le sue particolarità legate alla situazione delicata che viene a crearsi con i dolenti, ha ancora più la necessità di poter contare su operatori con queste qualità.
Negli ultimi anni abbiamo assistito all’incremento del numero delle donne coinvolte nelle attività del settore funebre, non per forza dietro
a una scrivania o dedicate all’accoglienza, ma ricoprendo impieghi che un tempo erano esclusivamente di competenza maschile.
È di pochi mesi fa, per esempio, la nascita di una squadra formata da quattro giovani donne che hanno deciso di intraprendere la carriera di necroforo rispondendo all’annuncio dell’impresa Caccia Services di Busto Arsizio, in provincia di Varese.
«Avevo la necessità di formare una nuova squadra per la mia impresa, ma non era facile scegliere il personale adatto», ci racconta Gaetano Carbonara, conosciuto da tutti come Nicola, titolare dell’impresa Caccia Services e della casa funeraria di Busto Arsizio, oltre ad altre sedi in diverse località della provincia di Varese.
È stato il figlio Walter, che collabora in impresa insieme al fratello Matteo, a selezionare e proporre le candidature di quattro giovani donne che sono diventate dipendenti dell’impresa. «Tra le varie candidature non mancavano quelle di donne che si proponevano per questa professione», conferma Walter. «Dopo il primo incontro con quella che è diventata la nostra squadra al femminile ci siamo subito resi
conto di quanto fossero motivate e in grado di occuparsi di tutto quello che necessita per la realizzazione di un servizio funebre, dalla preparazione della salma agli addobbi fino al trasporto del feretro».
Bisbigli e sguardi tra le persone presenti hanno accompagnato l’entrata in chiesa per la prima volta della squadra formata dalle quattro giovani donne. Molto probabilmente, tra i più scettici, anche il pensiero: ma ce la faranno? Tutte le cerimonie continuano a confermare che non solo ce la fanno, esattamente come i
loro colleghi maschi, ma che questa squadra di giovani donne funziona ed è molto apprezzata.
Alessia Toraldo, Melissa Fabbro, Elisa Ghilardi e Mariachiara Terrevazzi. Queste le nuove dipendenti dell’impresa Caccia Services. Tutte con esperienze diverse –da chi ha lavorato precedentemente con anziani e disabili fino a chi si è invece dedicata allo studio, sempre in ambito funebre e perfino all’estero – molto motivate e intenzionate a realizzarsi in questo settore, non come unica possibilità di lavoro, ma come una professione in cui continuare a crescere con passione.
Dal 1978 qualità, flessibilità, assortimento
Grazie al suo sistema di ingranaggi, l’elevatore Ollilight Lift di Olivetti consente di sollevare velocemente anche i cofani più pesanti fino a 3 metri di al-
tezza. E senza inutili sforzi, utilizzando un semplice avvitatore. Si tratta di un’attrezzatura importante per garantire la salute e la sicurezza degli operatori funebri.
Il peso ridotto e la facilità di movimentazione contribuiscono a rendere Ollilight Lift un valido aiutante per gli impresari e per i loro operatori.
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conto soprattutto delle esigenze che si trovano a dovere affrontare quotidianamente gli impresari.
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perfetto bilanciamento delle dimensioni, imponenti ma mai esagerate
in materia di design e soluzioni tecniche, interpretando con originalità i segnali di cambiamento in fatto di gusto e assecondando i desideri offrendo la possibilità di personalizzare ogni mezzo.
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Accogliere. Onorare. Custodire.Sono diverse le modalità di utilizzo dei bigliettini: non solo per ringraziare amici e conoscenti intervenuti alla cerimonia, ma anche per far avere alla famiglia un messaggio di conforto, che confermi la vicinanza e il supporto in un momento così difficile e doloroso.
Ftc offre un’ampia varietà di modelli, realizzati in materiali e colori differenti: da quelli semplicemente listati a lutto fino ai più ricchi, con immagini sacre oppure elementi della natura.
Facilità di montaggio e di trasporto, poco ingombro e un aspetto estetico che possa soddisfare gusti ed esigenze differenti: sono requisiti indispensabili per un fondale, che deve sapersi adattare agli stili dei locali che lo ospitano.
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12 Z/PARA 3 REV CALLE
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26 Z/PARA 3 L IM CIPRESSI
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28 ILLUMINATORE – PARAVENTI
29 Z/PARA 5 N CRISTO MIRACOLOSO
30 Z/PARA 5 N MADONNA MIRACOLOSA
Per allestire con classe ed eleganza una camera ardente sono indispensabili fondali in grado di adattarsi a ogni tipologia di ambiente.
Dalle foto scattate davanti alla sede legale del centro servizi Copif, sembra che a breve sarà attiva una nuova struttura a Torino.
Con molta curiosità, e poca discrezione, abbiamo infatti scoperto che si tratta della prima casa funeraria del centro servizi Copif, il Consorzio Piemontese Imprese Funebri guidato da Stefano Berruti in qualità di presidente, Massimo Pirrone, vicepresidente, e Gaetano Pirrone, amministratore delegato. Si svilupperà su tre piani, con dieci sale per il defunto, ampi spazi per l’accoglienza e perfino un giardino pensile.
Considerando l’avanzamento dei lavori, credo che ne sapremo di più fra pochi mesi.
Ti ha aiutato per anni nella tua attività, ora potrebbe essere salvata e valorizzata!
Se hai una vecchia autofunebre, anche non funzionante o ferma da anni nella tua rimessa, prima di contattare il demolitore che la presserebbe come qualsiasi altro rottame, invia qualche foto e un recapito telefonico a carridepoca@libero.it
Il gruppo Hofi e il gruppo Eccellenze Funerarie di Michael J. Cozzolino hanno siglato un accordo di partnership per lo sviluppo strategico nel settore delle infrastrutture funerarie nell’area liventina tra Veneto e Friuli.
Lo scorso mese di febbraio ci ha lasciati Carmelo Pezzino, nota figura di riferimento nel settore giornalistico funerario.
Direttore di TGFuneral24 e, fino al 2016, del periodico Oltre Magazine, nel 2012 ha dato vita alla Scuola Superiore di Formazione per la Funeraria rivestendo anche il ruolo di direttore.
Ha gestito la comunicazione per diversi enti e associazioni, fondato e diretto alcuni portali web sempre dedicati al settore funerario. Lo ricordiamo per l’instancabile impegno e l’attenzione nel diffondere notizie precise e accurate, confermandosi una fonte affidabile per il lettore e per gli operatori del settore, che riconoscono l’importante contributo dato al giornalismo funerario italiano.
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Variazione Dati.
Scegliere le modalità e il luogo adatti, che offrano momenti di riflessione e condivisione di ricordi con gli altri partecipanti, consente di celebrare la vita di chi non è più con noi.
NON ESISTE SEPARAZIONE DEFINITIVA FINO A QUANDO C'È IL RICORDO (ISABEL ALLENDE)
Onorare la memoria di una persona cara attraverso una cerimonia in memoria è un atto significativo che offre un momento di riflessione, condivisione e conforto per coloro che sono stati coinvolti dalla perdita. Questo tipo di evento può assumere diverse forme, da servizi religiosi a celebrazioni più laiche, ma l’obiettivo principale è sempre quello di ricordare e celebrare la vita di chi non è più con noi. È innanzitutto importante
considerare il tipo di cerimonia che meglio si adatta alla personalità e alle convinzioni della persona defunta. Se era religiosa, una cerimonia religiosa potrebbe offrire un conforto spirituale. Al contrario, se preferiva un approccio più laico, si potrebbe optare per una celebrazione informale e inclusiva, focalizzata sulle esperienze e le relazioni condivise.
LA SCELTA DEL LUOGO È CRUCIALE
Molti preferiscono una cerimonia in una chiesa o in un luogo di culto, mentre altri potrebbero optare per luoghi
più informali come parchi, spiagge o luoghi significativi per la persona defunta. La chiave è selezionare un ambiente che trasmetta il giusto tono e offra spazio per la riflessione e la connessione con gli altri partecipanti. Durante la cerimonia, è comune includere momenti di condivisione di ricordi. Parenti, amici e colleghi possono essere incoraggiati a condividere storie che ricordano la persona defunta in modi diversi, evidenziando la sua personalità, realizzazioni e l’impatto positivo che ha avuto sulla vita degli altri. Questo non solo offre un senso di apprezzamento per la vita vissuta, ma crea anche una connessione tra i partecipanti attraverso le esperienze comuni con il defunto.
PROFONDE
La scelta della musica può contribuire a creare un’atmosfera emotiva e significativa. Brani che erano cari alla persona defunta o che riflettono i suoi gusti musicali possono essere inclusi durante la cerimonia. La musica ha il potere di evocare emozioni profonde e di collegare i partecipanti al ricordo della persona cara in modo unico e tangibile. Inoltre, è possibile includere elementi simbolici come la creazione di un memoriale visivo con fotografie, oggetti
che sono state create.
La partecipazione attiva dei presenti è fondamentale per rendere la cerimonia significativa. Oltre a condividere ricordi, potrebbe
Attraverso la riflessione, la condivisione e la celebrazione della vita vissuta si crea uno spazio in cui trovare conforto
significativi o persino una presentazione multimediale che racconti la storia della vita della persona defunta. Questi elementi visivi possono fungere da punto focale durante la cerimonia, offrendo un’opportunità per riflettere sulla ricchezza della vita trascorsa e sulle connessioni
essere utile incoraggiare la scrittura di messaggi, lettere, pensieri rivolti alla persona defunta. Questi messaggi possono essere raccolti e conservati come ricordi tangibili per la famiglia o gli amici, offrendo un sostegno duraturo nel tempo. Infine, è essenziale riconoscere che la cerimonia in memoria è un momento importante per l’elaborazione del lutto, personale e collettivo. Dopo l’evento, la comunità di riferimento può continuare a svolgere un ruolo importante nell’offrire reciprocamente conforto e
supporto emotivo. La creazione di un ambiente aperto in cui le persone possano condividere i loro sentimenti e sostenersi a vicenda nel corso del tempo è un aspetto cruciale del percorso di lutto.
In conclusione, una cerimonia in memoria ben pianificata può essere un modo significativo per onorare il ricordo di una persona cara. Attraverso la riflessione, la condivisione e la celebrazione della vita vissuta, si crea uno spazio in cui ciascuna e ciascuno di noi può trovare conforto e connessione mentre si affronta il processo di lutto. Può capitare di avere il desiderio di ricordare una persona cara che non c’è più. Avete mai pensato di dedicare un momento speciale a una persona cara che ha lasciato una traccia speciale nella vostra vita? Vorreste commemorare la memoria e il ricordo di qualcuno che avete amato? Insieme possiamo trovare il modo più adatto per rendere onore alla sua memoria e creare una cerimonia che racconti la sua vita e ne celebri i momenti speciali. Perché nessuno muore, finché vive nel ricordo dei proprio cari.
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Appartiene alla linea Emozioni di Ferrari l’elegante modello Rubino, con un artistico intaglio floreale e una sponda da 31,5 cm. E per soddisfare tutte le esigenze è disponibile in varie essenze: ebiara, esotico, frassino, mogano e yellow pine.
Due urne che si uniscono e, attraverso un contatto magnetico, diventano un solo elemento. Il modello Doppia Anima in noce presentato da L’Equipe nasce per poter contenere le ceneri della coppia, unita quindi per sempre.
A dettagli molto particolari, come lo zoccolo e il bordo ricavati direttamente dal massello, si aggiungono artistiche decorazioni al modello 792 di Lavalle: l’immagine di Cristo in croce sul coperchio e, lateralmente nella fascia centrale, rami di rosa.
Le linee molto raffinate si abbinano con armonia alla forma squadrata del modello Cristallo di Lombarda: robusto e imponente, ma anche delicato, come suggerisce il nome. Disponibile in larice, frassino, ebiara, beli awoura, noce maalghi e rovere.
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Un momento solenne celebrato con un artistico ed emozionante intarsio: l’ultima cena di Gesù con gli Apostoli è rappresentata sulla fiancata del modello 94 UC realizzato da Lorandi in rovere o in ayous.
Linee semplici, ma raffinate, e una forma arricchita da un’elegante bombatura. Sono questi gli elementi distintivi del modello 4 Marzo, creato da Melloni e realizzato in diverse essenze, quali frassino, mogano o noce nazionale.
Il Made in Italy una scelta sicura e sempre vincente
Affidarsi ai produttori italiani significa scegliere la qualità, l’estetica e l’esperienza che caratterizzano da sempre il made in Italy.
Ed essere così sempre pronti a proporre alle famiglie prodotti certificati, che rispondono a precisi requisiti tecnici, nel pieno rispetto delle varie normative che regolano il nostro settore.
Approfondiamo, rispondendo a qualche domanda, il tema della cremazione in Gran Bretagna, una pratica funebre ormai molto diffusa e sempre più richiesta anche oltremanica.
a cura di Carlo Ballotta
Le regole della cremazione esigono che la cassa e tutti i suoi accessori e corredi siano appropriati, adeguati e opportuni per la cremazione, cioè realizzati in materiale facilmente combustibile. Il feretro sarà posto nella cella crematoria esattamente nella stessa condizione in cui è stato ricevuto all’ingresso, ossia sigillato attraverso gli appositi sugelli di garanzia, cui corrisponde un verbale sul corretto confezionamento dello stesso all’atto del trasporto funebre. Non sarà possibile per gli omaggi floreali essere apposti sulla cassa o nelle sue immediate vicinanze per la cremazione vera e propria, quando cioè il cofano è inserito nel forno.
SI PUÒ CREMARE IN UN FORNO CREMATORIO PIÙ DI UN CORPO ALLO STESSO TEMPO?
La complessa regolamentazione su questa pratica funebre stabilisce che ogni cremazione sia eseguita e portata a termine separatamente. Nel diritto funerario d’oltremanica, molto più aperturista, si possono ammettere eccezioni nel caso di una madre e bambino o gemelli, molti in concomitanza del parto con la madre.
In effetti: su specifica e scritta istanza dei famigliari più stretti, quando sia stata formulata una richiesta espressa, in qualche modo posta in deroga al principio generale prima enunciato, per la vigente normativa nel Regno Unito (ma anche per quella italiana!) solo madre e
bambino o gemelli possono essere deposti e racchiusi nella stessa cassa.
DOPO LA CREMAZIONE?
Alla fine del processo di cremazione le ceneri (in realtà frammenti ossei ormai calcinati) vengono rimosse dalla camera di combustione del forno e trasferite (in un’area di trattamento separata). Nei crematori inglesi tutti i metalli ferrosi e non ferrosi, anche quelli nobili (per esempio protesi di titanio) sono recuperati, secondo le direttive molto pragmatiche del Codice di Cremazione, che stabilisce: “Ogni metallo rinvenuto fra le ceneri sarà recuperato secondo le procedure statuite della competente autorità di vigilanza”. Non esiste, però, a tal proposito nessuna norma
positiva, nazionale e unificante nell’ordinamento italiano. Estrema cura sarà presa per assicurare che le ceneri siano tenute separate da ogni altro resto non umano e opportunamente e adeguatamente identificate.
Le ceneri e prima ancora gli esiti da completa cremazione di ciascun cadavere saranno conservate e tenute in un contenitore separato: il cosiddetto sistema di raccolta ceneri, in attesa di atti di disposizione sulle stesse, collocazione ultima o in cinerario comune, nel malaugurato caso di disinteresse a provvedere spontaneamente da parte degli aventi titolo.
VIENE SEGUITA PER ASSICURARE CHE LE CENERI SIANO TENUTE SEPARATE?
Come già ampiamente dimostrato, ogni forno crematorio può accogliere una cassa alla volta, insomma non si possono cremare più defunti insieme, in modo massivo, promiscuo e
indistinto. Certo l’impianto nel suo complesso può esser formato da più linee di cremazione, aumentandone, così, la capacità ricettiva. L’incinerazione è un ciclo, quando questo processo ossidativo ottenuto con il calore si compie del tutto e i resti sono recuperati, per la vagliatura, solo dopo un breve stacco/pausa tecnica il forno sarà abilitato a riprendere la propria usuale attività. La “vagliatura” consiste nel polverizzare i pezzetti di ossa ancora integri con una particolare macchina. Le derivanti ceneri saranno riposte nel loro sistema di contenimento ben al sicuro da ogni possibile scambio equivoco o gesto di
profanazione. Debbono sempre esser riconducibili al cadavere di una sola e determinata persona defunta, con particolari misure identificative (per esempio la medaglia termoresistente, con il numero progressivo della cremazione e gli estremi anagrafici del de cuius).
INDICATIVAMENTE QUALE, INFINE, LA RAGIONEVOLE CAPIENZA DI UN’URNA PENSATA PER ACCOGLIERE TUTTE LE CENERI DI UNA PERSONA ADULTA?
La completa combustione di una persona di media corporatura produce ceneri il cui peso è stimabile circa tra i 2 e i 4 Kg.
Sorto nel 1545 sul colle detto del Cabalan, l’antico cimitero ebraico è uno dei luoghi più suggestivi e panoramici di Conegliano, in provincia di Treviso. Sono circa 130 le lapidi individuate, nell’area cimiteriale in uso fino al 1882-1884, la maggior parte orientata verso est in direzione di Gerusalemme.
Sono in pietra arenaria o calcarea, con strutture e decorazioni a cartiglio fogliato, a finte colonne o squadrate semplicemente secondo l’uso del tempo. Sulle lapidi le varie famiglie sono contraddistinte da stemmi simbolici.
Quello dello scoiattolo, per esempio, si riferisce alla famiglia Coneian o Conian, che ebbe tra i suoi discendenti anche Emanuele Conegliano, convertito a nome Lorenzo Da Ponte, librettista di Mozart. Ogni prima domenica del mese, a cura del Centro Coneglianese di Storia e Archeologia, è possibile visitare questa preziosa testimonianza della presenza di una integrata comunità ebraica.
Bologna: nuovo progetto per gli animali d’affezione
Vedrà la sua realizzazione tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 il nuovo progetto di Bologna Servizi Cimiteriali dedicato agli animali d’affezione. Con un investimento di mezzo milione di euro, all’interno del cimitero di Borgo Panigale a Bologna saranno presenti un impianto per la cremazione dei piccoli amici e una sala del commiato per consentire un ultimo saluto al proprio animale, un momento dotato di intensa carica affettiva per la famiglia e che necessita quindi di un apposito luogo.
Alla scoperta del mondo delle donne tra Ottocento e Novecento e delle personalità femminili sepolte a Staglieno. La figura femminile si racconta in tutte le sue sfaccettature –figlie, mogli, vedove, madri e amiche – nel percorso proposto per domenica 7 aprile al Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova, un vero e proprio museo a cielo aperto ricco di arte, di storia e di memoria della città.
Il ricavato delle visite, organizzate dal Comune in collaborazione con Explora, è interamente destinato al restauro di opere scultoree del cimitero.
Uno speciale appuntamento è dedicato giovedì 25 aprile alla Festa della Liberazione con Una passeggiata nella storia –Vite per la Libertà, per conoscere da vicino quanti hanno dato la vita per un’Italia unita e libera, dai patrioti risorgimentali fino ai partigiani sepolti nel Campo dei caduti per la Libertà.
La brasatura dolce è una tecnica di saldatura che comporta l’uso di leghe a basse temperature per unire due pezzi di metallo.
Tuttavia, ci sono alcune considerazioni importanti riguardo alla salute e alla sicurezza sul lavoro associate a questa pratica.
Assicurarsi che i lavoratori siano adeguatamente formati e supervisionati è fondamentale per ridurre al minimo il rischio di incidenti sul lavoro.
Anche nel caso della tecnica della saldatura esistono potenziali rischi associati a questa pratica.
ESPOSIZIONE A SOSTANZE NOCIVE
Durante la saldatura e la brasatura dolce possono essere emessi fumi e vapori contenenti sostanze nocive come ossidi di metalli (piombo e stagno), gas di combustione e solventi. L’esposizione prolungata a queste sostanze può
formativo.
Tania Bressan, nel settore amministrativo di un’impresa funebre, si occupa anche delle adempienze del Testo Unico sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro e del Gdpr 679. Parallelamente alle nostre occupazioni prioritarie, da oltre 10 anni ci occupiamo di sicurezza sul lavoro e di primo soccorso aziendale. Seguendo le linee guida sanitarie e attraverso la collaborazione con Formazione & Sicurezza di Fulvio Califano (società di consulenza nel settore formazione e sicurezza sui luoghi di lavoro) abbiamo creato diversi format di corsi di primo soccorso per le aziende e un progetto di primo soccorso pediatrico con dispensa tecnica.
dacollegaacollega@gmail.com
Scopo di questa rubrica è sensibilizzare tutti gli operatori del comparto sui temi della prevenzione e della sicurezza sul lavoro.
L’esperienza e la voglia di approfondire hanno portato Roberta Ridolfi e Tania Bressan, in collaborazione con Formazione & Sicurezza di Fulvio Califano, ad analizzare argomenti spesso sottovalutati nella funeraria. «Il nostro principale obiettivo è quello di riuscire a trattare argomenti, a volte complessi, in maniera semplice e alla portata di tutti.
Ci auguriamo che la cultura della prevenzione e della sicurezza sul lavoro diventi un argomento di formazione basilare e non solamente un obbligo di legge da rispettare».
causare irritazioni agli occhi, al naso e alla gola, nonché problemi respiratori. È fondamentale adottare misure di controllo delle emissioni, come la ventilazione adeguata dell’area di lavoro.
L’uso di flussanti per la saldatura può comportare l’esposizione a sostanze chimiche irritanti, come l’acido cloridrico.
Queste sostanze possono causare irritazione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie.
Alcune persone possono sviluppare allergie alle
Per chi lavora in un’impresa funebre i rischi della saldatura si riducono notevolmente in quanto non è una procedura che si esegue continuamente e si impiega, comunque, poco tempo.
leghe di saldatura contenenti stagno e piombo.
Queste allergie possono causare sintomi come eruzioni cutanee, prurito, gonfiore e difficoltà respiratorie.
La saldatura a brasatura dolce può generare radiazioni ultraviolette (UV) e infrarosse (IR). L’esposizione prolungata a queste radiazioni può danneggiare la pelle e gli occhi, causando scottature, eritemi, cataratta e altri problemi oculari.
Durante la saldatura e la brasatura dolce si lavora con temperature elevate e con l’uso di fiamme elettriche o gas.
È essenziale adottare
misure di sicurezza per prevenire incendi ed esplosioni, come l’uso di schermi protettivi, estintori di incendio e l’eliminazione di materiali infiammabili dall’area di lavoro.
Le temperature elevate utilizzate durante la saldatura e la brasatura dolce possono causare ustioni gravi da contatto con il metallo riscaldato.
È importante indossare abbigliamento protettivo, come guanti resistenti al calore, occhiali protettivi e indumenti ignifughi, per ridurre il rischio di ustioni.
Per mitigare questi rischi, è importante adottare una serie di precauzioni:
• utilizzare dispositivi di protezione individuale, come maschere per il viso, guanti, tute protettive e scarpe chiuse;
• assicurarsi di lavorare in un’area ben ventilata o utilizzare sistemi di aspirazione per rimuovere i fumi e i vapori tossici;
• evitare di ingerire cibo o bevande durante la saldatura per evitare l’ingestione di particelle di piombo o stagno;
• lavarsi accuratamente le
mani e il viso dopo il lavoro per rimuovere eventuali residui di saldatura;
• conservare e smaltire correttamente i materiali di saldatura usati, come residui di flussante e leghe di saldatura;
• sottoporsi a controlli medici regolari per rilevare eventuali segni di esposizione ai metalli pesanti o altre sostanze nocive.
C’è anche da prendere in considerazione che le saldature, nel nostro lavoro, non sono una procedura che facciamo continuamente e comunque impieghiamo relativamente poco tempo nell’effettuare la stagnatura di un feretro, quindi i rischi si riducono notevolmente. Nonostante questo, bisogna porre attenzione alle possibili ustioni che
potrebbero essere il rischio più comune. È importante seguire le linee guida di sicurezza specifiche fornite dal datore di lavoro o dalle autorità competenti e adottare tutte le precauzioni necessarie per minimizzare i rischi per la salute durante la saldatura a brasatura dolce con stagno e piombo. Queste includono la corretta formazione sull’uso degli strumenti, la manipolazione sicura delle sostanze chimiche e il controllo delle fiamme. Infine, la brasatura dolce richiede competenze specifiche per essere eseguita correttamente. La mancanza di formazione adeguata può portare a errori che compromettono la qualità delle giunzioni saldate e potenzialmente causare danni strutturali.
È fondamentale utilizzare dispositivi di protezione individuale, come maschere per il viso, guanti, tute protettive e scarpe chiuse.
Si chiama Lucius il portabara a fisarmonica in alluminio che Olivetti ha introdotto di recente nella propria gamma prodotti. La struttura in alluminio unisce leggerezza e resistenza, elementi essenziali affinché il trasporto dei feretri sia il più pratico possibile. Grazie alla tre posizioni di apertura è possibile movimentare feretri di varie misure. Alla chiusura il carrello può essere riposto in poco spazio e caricato su qualunque mezzo aziendale.
Parole Nel Vento è la nuova linea firmata Rotastyle, presentata in anteprima a Tanexpo 2024.
“La differenza consiste nel vedere ciò che tutti vedono e nel pensare ciò che nessuno ha pensato”
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All’interno della funzione funebre religiosa la musica è vista come un dialogo, una forma di preghiera che si esprime sotto forma di suono e canto. Ma qual è realmente il suo potere?
Molti pensano che la musica possa essere un qualcosa di inappropriato durante una cerimonia funebre. In realtà il suo ruolo è più importante di quello che si possa immaginare. Primo tra tutti, quello di accompagnare l’ultimo saluto della persona cara attraverso una cornice di colonne sonore che raccontano la sua storia, la raccontano passo dopo passo, rievocando momenti e ricordi che per il defunto
La musica, nella mente di chi ha perso una persona cara, aiuta a ricreare una serie di ricordi, emozioni e immagini
significavano molto. Ma non solo questo. La musica ha il potere di sostenere in quel momento i familiari che soffrono per la perdita della persona cara,
evitando momenti di silenzio che potrebbero turbare o rendere ancora più dolorosa l’esperienza.
LA SCELTA DI UN ACCOMPAGNAMENTO MUSICALE IN UNA FUNZIONE FUNEBRE
LAICA…
Nella funzione funebre religiosa il solista, dopo aver accolto il desiderio da parte dei familiari di avere dei canti durante la funzione, si mette
subito in contatto con il sacerdote della chiesa di riferimento. Vengono così presi accordi relativi ai momenti in cui il solista si alterna al celebrante, attraverso canti concordati con quest’ultimo: ingresso della salma, proclamazione dell’Hallelujah prima del Vangelo, Santo, Agnello di Dio, comunione, aspersione e conclusione con preghiera spesso rivolta alla Vergine Maria. Pertanto non vi è
Jessic a P ino
Soprano lirico e ideatrice del progetto La voce dell’anima.
La pandemia e un lutto in famiglia, due eventi che hanno stravolto la mia vita, mi hanno spinto a reinventare il mio ruolo che fino a poco tempo prima era quello di artista da teatro. Oggi con il mio canto accompagno le anime nel loro ultimo viaggio e voglio essere un supporto per le famiglie.
340 3834942 - jessicapino92@live.it
molta libertà di scelta relativa all’esecuzione del repertorio perché non può essere in alcun modo profano, bensì deve attenersi ai canti della sacra liturgia.
…E IN UNA FUNZIONE FUNEBRE RELIGIOSA
Discorso diverso per quanto riguarda la cerimonia funebre laica. Spesso i familiari hanno delle richieste ben precise durante la funzione, come quella di avere dei canti che per il compianto avevano un significato importante, dunque non legati necessariamente alla liturgia sacra.
Si ha pertanto una libertà di scelta del repertorio che consente ai familiari di spaziare con le loro richieste. È importante raccontare, passo dopo passo, i momenti che hanno scandito la vita della persona cara e la musica aiuta a ricreare nella mente dei familiari una serie di ricordi, emozioni e immagini che in quel momento li sostiene e li aiuta ad andare avanti.
che possono e devono essere rievocati grazie al potere della musica.
Significa riprodurre ancora una volta la colonna sonora della loro vita. Per questo la musica è importante, perché ci aiuta ad andare avanti, ci aiuta a ricordare e a non dimenticare.
Ricordare le persone a noi care attraverso la musica significa rendere vivo e acceso il ricordo. Significa dare valore al momento celebrativo.
Significa ringraziarle per tutti i momenti che hanno condiviso con noi, momenti
Se canti solo con la voce, prima o poi dovrai tacere. Canta con il cuore, affinché tu non debba mai tacere ma abbia qualcosa da raccontare
La forma del cuore è da sempre simbolo di amore e devozione.
Per questo è ampiamente utilizzata nell’arte funebre sia nell’accompagnamento del defunto alla sepoltura sia come omaggio da portare in camera ardente o sulla sepoltura stessa.
Per il periodo primaverile, proponiamo una composizione funeraria con fiori freschi da deporre sulla tomba, un omaggio semplice ma pregnante, dove pochi fiori artisticamente disposti bastano a esprimere un forte significato simbolico. La decorazione sarà costituita da due zone focali di interesse visuale: la zona focale primaria verrà sempre posta a sinistra mentre la secondaria, fatta di materiali meno importanti, a destra.
Materiale:
- 1 cuore di spugna Opiflor, mod. Michele cm 20 x 20 x 4
- 1 rotolo di nastro Opiflor mod. Aspa
- colla per fiori freschi
- muschio verde naturale
- rosa
- Dianthus (garofano)
- Xerophillum tenax (beargrass)
- Eucaliptus spiralus
- bacche di Hedera helix
Dopo aver bagnato il cuore di spugna idrofila, fasciamo il perimetro esterno con nastro idrorepellente Aspa, che imita l’apparenza della foglia di Aspidistra, incollando il nastro con colla per fiori freschi alla base del cuore di styrodur.
Ricopriamo la superficie del cuore con il muschio, fissandolo con graffette di filo metallico. Il muschio, oltre a servire da rivestimento estetico della spugna, servirà anche a conservarne più a lungo l’umidità.
Realizziamo nella parte sinistra un decoro floreale con boccioli di rosa e di Dianthus, oltre a qualche grappolo di bacche di Hedera helix: questa sarà la zona focale floreale primaria della composizione. Nella parte destra, che rappresenterà la zona focale secondaria, realizziamo una croce con rametti di Eucaliptus spiralus.
Realizziamo con del beargrass un decoro grafico che delimiterà il bordo esterno sinistro del cuore, conferendogli volume e aumentando l’interesse visuale.
Naturalmente potrete creare secondo questo schema altre tipologie di decori con diverse varianti utilizzando, per esempio, Eustoma e Dianthus nella zona di sinistra.
Negli anni autarchici della guerra, l’impresa Bocconi e Ghiretti di Parma si dotò di una serie di mezzi elettrici, decisamente interessanti e realizzati dalla milanese Stigler, in seguito resa famosa per la produzione dei noti ascensori Stigler Otis che divennero l’attività trainante della stessa.
La Stigler all’epoca era infatti specializzata nella produzione di autocarri elettrici medi e leggeri, ma sempre a batteria. Questi mezzi furono acquisiti dall’impresa parmense in vari allestimenti e troviamo
Carro elettrico IIa classe.
esemplari per recupero con carrozzeria chiusa, per la movimentazione di feretri anche all’interno di ospedali o cimiteri, sempre con le varie differenze che rendevano riconoscibili le classi di appartenenza. Anche nella versione bianca per bambini, purtroppo necessaria sia per l’alta mortalità infantile sia per
specifiche leggi di polizia mortuaria che imponevano l’uso del mezzo bianco per questi funerali.
Le batterie dei mezzi elettrici erano ospitate praticamente sotto al feretro e occupavano in larga misura la parte inferiore del cassone.
Dobbiamo pensare che erano dotati di batterie al piombo, con scarsa autonomia se paragonata a quella dei mezzi a benzina dell’epoca o anche solo ai moderni mezzi elettrici, ma avevano l’innegabile vantaggio di assicurare una cerimonia nel totale silenzio anche all’interno del cimitero, oltre a evitare di far respirare i gas ai dolenti che seguivano il corteo. E per questo furono usati con successo anche nel dopoguerra per molti anni.
Troviamo alcune Fiat 1100E, derivate dalla vettura, con una realizzazione in lamiera in stile simile alle ambulanze per un mezzo allestito da recupero o da trasporto, e un’altra 1100E di colore bianco per i funerali dei bambini.
Su quest’ultima notiamo che la trasformazione era totalmente in lamiera, pur mantenendo il distacco estetico con la cabina tipico dei mezzi più vecchi, che denota comunque un ottimo lavoro di modellazione dei materiali forse riconducibile alla Carrozzeria Schieppati di Milano, molto attiva nell’allestimento di autoambulanze e occasionalmente di autofunebri.
Osservandola si nota che il piccolo feretro chiaro era posizionato sempre in una posizione rialzata rispetto all’angolo di visuale, proprio per valorizzarlo durante la cerimonia.
I pennacchi qui sono di piume di struzzo bianche e un angioletto in preghiera sovrasta il vano feretro.
• ACCESSORI E MONUMENTI IN BRONZO
Caggiati (PR) 0521 5208
• ACCESSORI PER LA CERIMONIA
bigliettini / libri firma / manifesti / ricordini
Ftc (TO) 011 6471002
• ASSICURAZIONI
Giesse Risarcimento Danni (BL) 0437 215711
• ASSOCIAZIONI
Registro Italiano Cremazioni (MI) 02 87214414
• AUTOFUNEBRI E FURGONI
Bell’s Car (MB) 0362 222214
Chiotti (CN) 0175 64129
Ellena (CN) 0175 217576
Pilato (TV) 0422 881413
• CAMERE ARDENTI E ACCESSORI
BL (VA) 0331 206803
Coccato & Mezzetti (NO) 0321 806789
Fhp (PR) 0521 5208
Olivetti (RE) 0522 875165
Riello (BS) 030 6871315
Rotastyle (BG) 035 461214
Zenit (PV) 0382 868222
• CARATTERI PER LAPIDI
Caggiati (PR) 0521 5208
• CARRELLI ED ELEVATORI
Coccato & Mezzetti (NO) 0321 806789
Fhp (PR) 0521 5208
Olivetti (RE) 0522 875165
Riello (BS) 030 6871315
• CASSONI RECUPERO SALME
Fhp (PR) 0521 5208
Olivetti (RE) 0522 875165
Spaf (TO) 011 9771553
• CELLE FRIGORIFERE
Fhp (PR) 0521 5208
Olivetti (RE) 0522 875165
Spaf (TO) 011 9771553
• CENTRO SERVIZI
Asf Italia (BS) 030 2702592
• COFANI
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Ferrari (MN) 0376 808901
Lavalle (CN) 0172 373013
Lombarda (BS) 030 311402
Lorandi (BS) 030 6900600
Melloni (BS) 030 2732598
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Rotastyle (BG) 035 461214
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• DETERGENZA E SANIFICAZIONE
Coccato & Mezzetti (NO) 0321 806789
Fhp (PR) 0521 5208
Spaf (TO) 011 9771553
• FIERE
Funéraire (Francia) +33 147565079
Funermostra (Spagna) +34 963861394
Memoria Expo (BS) 335 5311957
Myplant & Garden (MI) 02 6889080
Tanexpo (BO) 051 282611
• FRIGORIFERI PER COFANI
Fhp (PR) 0521 5208
Olivetti (RE) 0522 875165
• FUNERAL HOME - realizzazioni
Apiemme Engineering (BS) 030 225492
• IMBOTTITURE E VELI
Fhp (PR) 0521 5208
Zenit (PV) 0382 868222
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Fhp (PR) 0521 5208
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• MANIGLIE E ACCESSORI PER COFANI
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• SOFTWARE & INFORMATICA
BL (VA) 0331 206803
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BL (VA) 0331 206803
• TAVOLI REFRIGERATI E DA VESTIZIONE
Coccato & Mezzetti (NO) 0321 806789
Fhp (PR) 0521 5208
Olivetti (RE) 0522 875165
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Bertoncello Graziano (VI) 0424 848267
Caggiati (PR) 0521 5208
Ferrari (MN) 0376 808901
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L’Equipe (AL) 0131 253566
Lavalle (CN) 0172 373013
Lombarda (BS) 030 311402
Lorandi (BS) 030 6900600
Melloni (BS) 030 2732598
Menegardo (VR) 045 4500532
Riello (BS) 030 6871315
Rotastyle (BG) 035 461214
Scacf (PG) 075 856328
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