S&A 130 Luglio-Agosto 2018

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PONTI CONCLUSIONI Questo ponte mostra chiaramente il successo che può essere raggiunto applicando un approccio ingegneristico strutturale e funzionale con una forte valenza architettonica. Infatti non sono servite decorazioni artificiali quali corrimano, guard-rail o wind screen speciali per abbellire l’opera: questa, infatti, è accattivante al primo sguardo, anche grazie al corretto inserimento e dialogo con il contesto; evidenzia da sola la sua logica strutturale e funzionale, il che - oltre a renderlo elegante - gli permetterà di attraversare il tempo senza invecchiare e senza dare segni di un’obsolescenza anticipata. Il ponte è stato progettato facendo ricorso a tutte le tecnologie e conoscenze in termini di ingegneria strutturale, ai modelli e calcoli avanzati, alle conoscenze sulle qualità e le capacità prestazionali dei materiali, ai metodi e tecnologie realizzative all’avanguardia e tenendo conto delle esigenze di durabilità. Con la realizzazione di questa struttura, le caratteristiche e le conoscenze sul comportamento dei ponti ibridi hanno fatto un balzo in avanti. Grazie alle sue dimensioni che ne hanno fatto il ponte dei record e in particolare alla più lunga campata con ferrovia esistente, il terzo ponte sul Bosforo ha consentito inoltre di studiare, sviluppare o di estrapolare da concetti noti, molti elementi costitutivi riportandoli ad una maggior scala, come ad esempio gli appoggi, i giunti, gli smorzatori, ecc.. Inoltre il progetto ha dimostrato oltre all’eleganza anche un’alta efficienza. Infatti, in confronto con i tradizionali ponti sospesi della stessa grandezza, si possono sottolineare ed elencare i seguenti vantaggi: • un’eleganza architettonica; • malgrado i carichi ferroviari, un impalcato unico snello (solo 5,50 m) se paragonato ai classici impalcati a due livelli con altezza di 12-15 m; • un’eccellente forma aereodinamica dell’impalcato in un contesto dove il vento è risultato l’elemento dimensionante; • un ottimo comportamento sismico dovuto ad un buon coefficiente di smorzamento e ad un’alta rigidezza; • un esemplare comportamento allo SLU orizzontale e verticale con piccole deviazioni che consente e facilita l’operatività della ferrovia ad alta velocità; • un buon comportamento torsionale grazie all’alta rigidezza dovuta agli stralli; • una stabilizzazione longitudinale naturale dell’impalcato dovuta al sistema dei cavi, migliorata grazie all’utilizzo degli appoggi a pendolo; • il contenimento delle dimensioni del sistema di cavi che ha limitato gli effetti aereodinamici; • un contenimento dei tempi realizzativi dovuto alla simultaneità di diverse attività di sollevamento che ha consentito di anticipare numerose attività. In conclusione, una struttura elegante in un posto unico al mondo come il Bosforo, progettata da un grande Ingegnere dalle alte capacità tecniche come Jean-François Klein, il cui entusiasmo e le qualità umane ci mancheranno molto. n (1)

Responsabile dell’Ingegneria Corporate di Astaldi SpA

www.stradeeautostrade.it

Jean-François Klein Jean-François Klein, nato l’8 Marzo 1961, ha studiato a Losanna all’Ecole Polytechnique Fédérale (EPFL) dove si è laureato nel 1985 e dove ha ottenuto il suo PhD nel 1990. Dal 1990 al 1993 è stato Assistente del Professor René Walther, partecipando a numerosi progetti (Zaltbommel Bridge nei Paesi Bassi e il Skarnsund Bridge in Norvegia). Nel 1993 ha deciso di entrare nell’uffico di progettazione di Trembet a Ginevra, che diventerà T Ingénierie, di cui è diventato Socio nel 1995, e che ha contribuito a sviluppare grazie alla sua esperienza ma anche al suo entusiasmo e alle sue qualità umane.

14. Jean-François Klein

Con T Ingénierie ha partecipato a numerosi progetti e ha contribuito agli studi e pubblicazioni di numerose associazioni, come la pubblicazione delle fib Guidance for a Good Bridge Design, e per molti anni è stato Chairman della Commissione 1 per le Costruzioni in c.a.. I suoi meriti sono stati riconosciuti con vari premi, fra cui “The Medal of the French Association de Génie Civil”, “The 2010 Fib Special Mention for Outstanding Structures for the replacement of the Geneva Airport Runway”, “The 2010 European Award of the steel industry for the Ravine Fontaine Bridge and the 2013 fib Medal of Honour”. Jean-François era una persona gentile, di grande onestà, un grande Ingegnere e un amico leale.

4-2018 STRADE & AUTOSTRADE

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