rassegna 29-03-13

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VICENZA

Lecategoriepuntano suPaoloMantovani

Intribunalesaràvietato entrareconl’ombrello

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Il Presidente cammina sul filo di LUCA TENTONI

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Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza

I

l comunicato del Quirinale, che pone fine al lungo e non risolutivo giro di consultazioni svolto da Bersani, apre una nuova fase molto confusa. Quando si dice che il Presidente della Repubblica «si è riservato di prendere senza indugio iniziative che gli consentano di accertare personalmente gli sviluppi possibili» significa che gli esiti eventuali potrebbero essere anche diversi da quelli delle altre crisi. L'accertamento personale è la formula originale per definire il rapido giro di consultazioni che oggi Napolitano farà, come se alle informazioni che ha avuto Bersani e alle proposte fatte ai partiti il Capo dello Stato volesse aggiungere qualcosa che il leader del Pd non ha potuto o non ha voluto inserire nella trattativa. Potrebbe trasformarsi in una partita su due tavoli: il Presidente potrebbe mettere a disposizione dei poli le sue immediate dimissioni per far eleggere un successore con pieni poteri (anche di sciogliere le Camere) e nel frattempo dare modo ai partiti di cercare le intese possibili (o di chiudere tutte le vie e consegnare al nuovo inquilino del Colle una fine anticipata della legislatura già decisa). Se Napolitano riuscirà a mettere insieme i sì che Bersani non ha ottenuto, si andrà avanti, col leader del Pd o con un altro (tecnico o politico o alta carica dello Stato) per un Esecutivo politico o «di scopo» (cioè a breve termine e con pochi compiti). Da un lato, oggi Napolitano avrà qualche possibilità in più rispetto a Bersani (ad esempio, come si diceva, mettendo in gioco il suo posto al Quirinale o aprendo all'ipotesi di una sua rielezione), dall'altro però incontrerà resistenze sul fronte del Pd. Ieri il leader dei democratici, riferendo con un tono un po' distaccato del colloquio col «signor presidente», ha ricordato le preclusioni (del M5S) ma soprattutto le condizioni che ha ritenuto inaccettabili (quelle del Pdl). Napolitano può scegliere il nome del premier e la formula di governo che ritiene più adatta, ma deve confrontarsi con il partito che (con Sel) può impedire a chiunque di avere la fiducia a Montecitorio. Se fino a ieri era Bersani a cercare di «digerire» le condizioni dagli altri, ora le detterà con forza anche lui. Certo, il Pd sarà messo a dura prova, perchè ci sono settori disposti all'accordo col Pdl. Napolitano cammina sul filo, perché non vuole passare alla storia come il Presidente che ha lasciato il Paese in una crisi grave come questa, ma neppure come l'uomo politico che ha spaccato il suo ex partito. •

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SERIEB. ALanciano solita disattenzione difensiva,espulso Semioli, autogol diCastiglia: 2-0

DisastroVicenza,batostain10 Il Vicenza cade anche a Lanciano (2-0): tutto deciso in dieci minuti nel primo tempo. Il gol dell’ex Plasmati, il cartellino rosso a Semioli e l’autorete di Castiglia chiudono la sfida già nei primi 45’. Adesso i biancorossi, terzultimi, sono a 6 punti dalla Reggina e quindi dai playout.

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IlFamilasupera LaMigrossbatteil Pozzuoli.Neiquarti Valpe.Volasul3-1, sfideràOrvieto scudettopiùvicino

Tommaso Bellazziniin ginocchioè l’immaginedella sconfittache precipitail Vicenzasempre piùgiù in classifica

LAPOLITICA. IlCapodello Stato «approfondirà personalmente».Grillo:«Il governononserve»

Bersanicede,provaNapolitano IlleaderPd:«Nonrinuncio,matroppecondizioni».OrailQuirinaleincampo Pier Luigi Bersani è salito ieri al Quirinale dopo una settimana di consultazioni ma senza i numeri chiesti dal presidente della Repubblica per ottenere il vero e proprio incarico. A quel punto Giorgio Napolitano ha “congelato” il tentativo del segretario del Pd che tiene però a sottolineare che «non ha rinunciato» e ha preso in mano la situazione per affrontarla. f PAG 3

VICENZA. LA CRISI “FAVORISCE“ I PRANZI IN CAMPAGNA

VICENZA

TosichiamailPdl perunballottaggio Variati-DalLago f PAG 17

BRESSANVIDO. In fugaquattroarmati con fucili

Falliscel’assalto-bis allafabbricaorafa

AgriturismiesauritiaPasqua «A Pasqua sarà pienone. E per fortuna, visto che reggono bene solo in occasione delle festività comandate oppure degli eventi di famiglia: cresime o compleanni». Parla Dino Secco, Capo di Gabinetto

della Provincia. Gli agriturismi vicentini stanno sopravvivendo alla crisi e alla concorrenza della ristorazione low cost, soprattutto in franchising e rivolta ai giovani. f GIACOMUZZO PAG 25

Stessa ora, stessa azienda orafa, stessa tattica. Per la Legor group srl, che ha la sede nella zona artigianale di Bressanvido, in via del Lavoro, si è ripetuto l’incubo dell’anno scorso. Questa volta però, l’assalto è fallito. I quattro banditi armati come si sono presentati, sono pure fuggiti. Non pensavano che il guardiano riuscisse a scapparefuorieadare l’allarme.

f MILANI PAG 23

SCHIO

Sottoinchiesta anchel’amante dellasedicenne f TOLETTINI PAG 30

Bonifici francescani

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apa Francesco dovrebbe invitare Dolores Gelo Suarez a Casa Santa Marta. Umile tra gli umili, il nuovo pontefice ha conquistato tutti col suo esempio di frugale semplicità. Sta ancora nella dépendance vaticana, gli piace vivere tra gli altri sacerdoti, calza scarpe di poco prezzo comprate in qualche supermercato argentino e già si intuisce quale potrebbe essere l’effetto di questa sua allergia allo sfarzo nel momento in cui deciderà di occuparsi dello Ior, la banca vaticana già guidata da monsignor Marcinkus.

di MARINO SMIDERLE Ecco, il nuovo pontefice dovrebbe fare un bel discorsetto alla signora Dolores, 70 anni, una vita passata a fare la donna delle pulizie e adesso titolare di una pensione sociale di poche centinaia di euro al mese. È stata questa fervente cattolica a spiegare al New York Times perché, per le tradizionali processioni in programma per Pasqua, lei abbia deciso di donare 14 mila euro, praticamente tutti i suoi risparmi, alla parrocchia «per realizzare una tunica laminata in oro per vestire la statua della Vergine Maria». Certo, questo gesto stride un po’ con

la crisi che da qualche anno sta addentando la Spagna. Nel paese di Dolores, Albaida del Ajarafe, dei tremila abitanti ci sono 509 persone registrate come disoccupate. «Ma fare questo tipo di sacrificio - ha obiettato la devota pensionata - non è una questione legata al denaro, è una questione di quanta fede ciascuno di noi ha». Detto che Papa Francesco è sicuramente a favore di una Chiesa che si sostiene grazie alle libere offerte dei fedeli, non ci sarebbe da stupirsi se avesse già dato disposizione allo Ior di inviare un bonifico alla tenera Dolores. •

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Venerdì 29 Marzo 2013

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IL GIORNALE DI VICENZA

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VENEZIA.Custodivacocainapura

Unvenezianoarrestatoetrechilidicocainapurasequestratidai CcdiMestre:ilproprietariodiungarage,AndreaTalli,51anni, sorpresoacustodireladroga,delvaloredioltre300milaeuro.

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DUESENTENZE DELCONSIGLIODI STATO. Si risolvono due“grane” per palazzoBalbi, anchese i problemidi gestione perlamobilitàe perlatassasui veicoli restano

Soldiai buse bolli auto,havintola Regione Nientefondi inpiù alleaziende ditrasporto. Regolarelagara d’appalto sucui sonopoiscattatigli arresti Piero Erle Doppia vittoria per la Regione davanti al Consiglio di Stato per due grane che avevano messo in grande difficoltà Venezia. Primo: la Regione non dovrà tirare fuori soldi arretrati per le aziende di trasporto pubblico relativi al 2011. Secondo: nonostante l’arresto di un dirigente regionale e la bufera scatenata con una maxiinchiesta penale da Torino, i massimi giudici amministrati-

vi hanno sancito che il bando di gara emesso da palazzo Balbi per la gestione dei bolli auto era in regola. TRASPORTI:BOCCIATELEAZIENDE.«Ci hanno dato ragione, segno che le decisioni erano state prese con correttezza», sottolinea l’assessore alla mobilità Renato Chisso: il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione del Tar Veneto e ha ripristinato la delibera con cui era scattato il taglio del 10% dei trasferimenti alle aziende per

Gliuffici avevanooperato bene,maoraci consulteremo conlaprocura ROBERTO CIAMBETTI Assessoreregionale albilancio

Igiudicihanno riconosciutoche itaglicierano impostidaquelli decisiaRoma RENATO CHISSO Assessoreregionale allamobilità

il periodo aprile-dicembre 2011. I giudici, sottolinea l’avvocatura della Regione che ha vinto il ricorso, hanno riconosciuto che Venezia ha dovuto imporre la riduzione di contributi semplicemente perché a sua volta aveva subìto i tagli operati dal Governo nazionale. Proprio per questo, scrivono i giudici, non aveva senso fare ricorso contro le delibere, che di fatto erano l’applicazione del bilancio della Regione (il che fa pensare che le aziende avrebbero semmai dovuto impugnare proprio il bilancio stesso). La Regione ha dimostrato anche ai giudici, e la sentenza lo riporta, che che «le imprese affidatarie del servizio hanno ridotto le percorrenze complessive» in base alle quali andava poi calcolata la cifra da corrispondere le aziende nel 2011 hanno comunque ridotto: si è così dimostrato, sottolinea il comunicato di Chisso, che «il taglio delle risorse regionali era stato recepito» dalle imprese e da Province e Comuni, e quindi non si era prodotto un danno economico-finanziario alle aziende stesse. È chiaro che questa sentenza ora mette in tutt’altra luce anche il verdetto del Tar Veneto che ha già condannato la Regione anche per i tagli del

Corteoanti licenziamenti alpoliclinico

2012: la speranza per palazzo Balbi di ribaltare anche questa situazione al Consiglio di Stato è fondata. BOLLO AUTO: LA GARA ERA REGOLARE.La seconda vittoria ottenuta dalla Regione riguarda la questione bollente della gestione della riscossione del bollo auto. Come noto, lo scandalo è scoppiato con l’arresto a fine novembre del dirigente regionale Lucio Fadelli, accusato (ci sono agli atti intercettazioni di colloqui al bar tra Fanelli e i privati poi arrestati con lui) di aver cercato di “addomesticare” l’assegnazione del bando da circa 70 milioni di euro a favore della ditta piemontese Gec. Questa ditta come noto già gestiva il servizio per il Veneto in convenzione appunto con il Piemonte, e ha ottenuto (ma con vertici diversi indicati dalla magisrtatura) anche la proroga della gestione in Veneto durante la situazione di stallo attuale. La Regione aveva bloccato la gara che era già avanzata - secondo le voci, nelle due buste consegnate e rimaste rigorosamente chiuse ci sono le offerte della stessa Gec e dell’Aci - e si era riscatenata una tempesta politica perché proprio sul bando di gara indetto dalla Regione,

IeriinConsiglio

VENEZIA

Trasporti: bocciatoilricorsodelle aziendecontrola Regionesui soldi e già bloccato dal Tar su ricorso di due ditte, il Pd aveva attaccato la giunta Zaia sostenendo che si stava favorendo una ditta in particolare. Ebbene, il Consiglio di Stato ha stabilito che invece quel bando di gara funziona. Perché è corretto chiedere requisiti professionali adeguati a chi dovrà gestire «avvisi di accertamento, controllo di flussi di dati estratti». Quanto al fatto che il bando chiedeva che il gestore si dotasse di una sede nei quartieri di Venezia vicini alla sede regionale, i giudici osservano che «non può essere ritenuta aprioristicamente irragionevole la pretesa della Regione ad avere una prossimità fisica con l’appaltatore, per i servizi

che necessitano di un contatto personale diretto». La sentenza, rimarca l’assessore Roberto Ciambetti che sottolinea il buon operato della “macchina regionale”, « ha smentito e zittito innanzitutto chi nel mondo della politica aveva avanzato pesanti sospetti sul nostro operato, prospettando scenari foschi, densi di irregolarità che, da un punto di vista amministrativo, non esistono». Si procede allora con la gara? Per ora no. «Abbiamo già portato in gestione diretta in Regione alcune procedure - sottolinea Ciambetti - e in ogni caso non faremo nessun passo senza aver consultato nuovamente la procura di Torino con cui c’è piena collaborazione». •

Presidiocon bandiere, striscioniefischietti nelcortile delConsiglioregionale dei dipendentidelPoliclinico«San Marco»a rischiodi licenziamento.Laproprietà dellastrutturasanitariaprivata convenzionata diMestre ha annunciatoladecisionedi ridurredi55unità l’organico attuale,che conta280 dipendenti,a seguito deltaglio delbudgetregionale assegnato.Irappresentanti sindacali,incontrandoil presidentedellacommissione SanitàLeonardo Padrin ei consiglieriGennaro Marotta (Idv)eBruno Pigozzo (Pd), hannochiestol’intervento direttodellaRegioneper bloccareilicenziamenti, indurrela proprietà a proporre i contrattidisolidarietà e avviareuna«cabinadiregìa» perla ricollocazione dei lavoratoriinesubero. Padrin interesserà lagiunta». •


BELLUNO.AlPapatelodaPedavena

IltelousatodaPapaFrancescoperilritopasqualedellalavanda deipiedièstatorealizzatodaaltriragazzi,ospitidellacomunità VillaSanFrancescodiPedavena,con720filidallaTerraSanta.

VERONA.Ingoiaovuli,infindivita

VENEZIA.Inventaunarapina

Èinfindivitainrianimazioneunmarocchinocheavevaingerito ovulidieroina.L’uomosièsentitomalevicinoallabasilicaSan Zeno.Hasputatoalcunepallinebianche.Inarresto,piantonato.

SPENDINGREVIEW. FrancaPorto ricandidata alla segreteriaregionale

Roberta Bassan Il meccanismo si è inceppato. Non lo nega la segretaria generale della Cisl regionale Franca Porto, l’artefice in Veneto della grande operazione di spending review sindacale, inquadrata nell’ambito della riforma organizzativa lanciata a livello nazionale. Un percorso arduo fatto di forbici e scelte coraggiose nella via della razionalizzazione di categorie (da 18 a 8), dimezzamento dei dirigenti, zone da accorpare (da 7 a 5) con l’obiettivo sì del risparmio, ma anche di liberare più risorse umane sul territorio, piuttosto che arroccarle nei fortini, per far fronte ai nuovi problemi del lavoro. Ebbene, mentre si è compiuta senza particolari strappi la fu-

sione della Cisl di Treviso con quella di Belluno, formalmente fuse in un’unica realtà sovraprovinciale che raccoglie 100 mila iscritti, con tanto di benedizione anche dal mondo industriale («È uno stimolo anche per noi - aveva applaudito il presidente di Unindustria Treviso Alessandro Vardanega - che finora abbiamo concluso poco rispetto a quanto avevamo in programma in materia di aggregazioni), il percorso si è inceppato sulla strada tra Padova e Rovigo, 120 mila iscritti totali. «INCIDENTE DI PERCORSO». La Cisl unificata di Padova-Rovigo ha da ieri un commissario, si tratta di Fausto De Simone, è stato stabilito che avrà un anno per risolvere la questione. La segretaria Franca Porto si è

messa a completa disposizione. Peraltro la sindacalista si è fin qui astenuta dal seminare giudizi sul caso: «Lo vivo con atteggiamento di ascolto per le persone della Cisl, evitando di appesantire la situazione con dichiarazioni. Si tratta di un incidente di percorso - afferma - il meccanismo si è inceppato, ma in realtà si è inceppato nella parte finale, non è in discussione il processo, tanto è vero che le categorie delle due segreterie provinciali sono già tutte accorpate. Ci siamo fermati nell’ultimo scalino e mi prendo io la responsabilità per non aver fatto tutto quello che potevo. Ora, nel rispetto delle regole della dialettica e della pazienza che ci vorrà, il commissario, che è uno di noi, avrà il compito di ripristinare le condizioni di piena rappre-

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LAVORO. Accolta l’iniziativadel Veneto

Cislinceppata sulladurastrada dellefusioni

Trevisoe Bellunogiàunica realtàsovraprovinciale LaPadova-Rovigo bloccataecommissariata «Incidentedipercorso,ma ilprocesso vaavanti»

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Unoperaiodi44annidiVigonzaèstatodenunciatodaiCcdi Strapersimulazionedireato:avevainventatounarapinaper nasconderelaperditadi1.900euroalgiocod’azzardo.

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Regione 9

IL GIORNALE DI VICENZA

Venerdì 29 Marzo 2013

Boccatad’ossigeno perlaCig in deroga Eccoaltri25 milioni Riconosciute le risorse della bilateralità Donazzan: «Ma la Sicilia aveva altre proposte»

FrancaPorto,segretaria generale dellaCislveneta sentanza della struttura». «ITER COMPLESSO». La nuova Cisl all’insegna della razionalizzazione delle risorse per garantire maggiori servizi anche in tempi di crisi non è stata una passeggiata. Franca Porto che la guida a livello regionale tiene però a precisare che il progetto generale è stato condiviso da tutti ed è possibile portarlo a buon fine proprio grazie a questa unità di veduta. Ormai mancava un soffio al suo compimento. È partita già da qualche anno la strada che sta portando alla riorganizzazione del sindacato tenendo conto dei tanti cambiamenti avvenuti nel mondo economico. I principali obiettivi sono stati quelli di arrivare ad un’unica società di servizi invece di sette, un dimezzamento

delle categorie e un accorpamento delle segreterie. Fatte salve Venezia, Vicenza e Verona (per le ultime due non è escluso un dialogo in futuro), la fusione è cosa fatta per Treviso e Belluno, ma il meccanismo si è inceppato per Padova e Rovigo: «Certo c’è stato un problema - ammette Franca Porto -, ma non si torna indietro. Lo vivo con la consapevolezza che il cammino è difficile e complicato tanto è vero che siamo i primi a realizzarlo e non mi meraviglia o scandalizza che ci possa essere stato qualche problema. Ora si tratta di proseguire». Lei guarda avanti. Ultimi appuntamenti per arrivare al finale del 18-19 aprile con il congresso regionale: Franca Porto si ricandida ad un nuovo mandato. A raccogliere i frutti. •

Arriva l’ulteriore pacchetto di risorse per la Cig in deroga. A Roma, nell’ambito della nona commissione della Conferenza delle Regioni che riunisce il coordinamento degli assessori al lavoro, è stato approvato mercoledì l’ulteriore riparto residuale della cassa integrazione in deroga pari a 260 milioni di euro. Di questi 25,12 spettano al Veneto (oltre ai 38 già ottenuti): è la 2a regione dopo la Lombardia per destinazione di risorse. Ne dà notizia l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan che ha preso parte all’incontro: «È stata accolta la proposta della Regione Veneto di vedere riconosciute anche le risorse della bilateralità, quindi messe a disposizione da lavoratori e imprese, che di fatto hanno sostenuto gli ammortizzatori sociali già individuati dalle risorse dello Stato e della Regione, aumentandone i beneficiari. Ho avuto la preoccupazione che qualche Regione volesse rimandare l’approvazione di questo ultimo riparto a fronte

L’assessore Elena Donazzan di un allargamento a settori che certamente avrebbero penalizzato le nostre piccole imprese e i nostri artigiani a cui invece queste risorse sono prioritariamente destinate. La Regione Sicilia pensava addirittura di far rientrare le migliaia di dipendenti di alcune partecipate del Comune di Palermo. Mi ha rassicurato il fatto che il Veneto in questa battaglia non è stato solo, visto che la maggioranza delle Regioni hanno richiamato all’urgenza e al senso di responsabilità a fronte di risorse che restano del tutto insufficienti». Inoltre le Regioni hanno espresso ancora una volta la preoccupazione di non avere un Governo che sappia presentare al Parlamento la gravità della mancanza di risorse per gli ammortizzatori sociali. •

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IL GIORNALE DI VICENZA

Venerdì 29 Marzo 2013

ECONOMIA VICENTINA

CGIA.Imprese,mancano32,6mld

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LAPRESIDENZA. L’expresidente dei Giovaniindustriali proposto per lasuccessione diDitri. Comune eProvinciain stand by CONFARTIGIANATO. LarichiestadiBonomo

Fiera,c’èMantovani in“pole” Lacandidaturadell’imprenditore avanzata dallecategoriee dalla CameradiCommercio Schneck:«Miprendo una settimanapervalutare» Matteo Bernardini Paolo Mantovani, 45 anni, past president dei Giovani industriali berici, è il candidato delle categorie economiche alla presidenza della Fiera di Vicenza. Venerdì scorso, dopo alcune riunioni, è arrivata la decisione di puntare su Mantovani, nominativo emerso dal Consiglio camerale composto da Confindustria, Apindustria, Ascom, Confesercenti, Confartigianato e Cna, e proposto mercoledì al sindaco Achille Variati e al presidente della Provincia, Attilio Schneck. Assieme alla Camera di commercio (che detiene il 32% del pacchetto azionario della Fiera), Comune e Provincia (con il 32% a testa) sono in-

Lasceltaarrivata dopolariunione divenerdìscorso inCameradi Commerciotrale categorie

fatti gli altri due soci forti. La risposta di Variati non è ancora giunta sul tavolo di Vittorio Mincato, presidente della Camera di commercio che ha incontrato il sindaco insieme al presidente della Provincia, Attilio Schneck. Quest’ultimo ha laconicamente commentato: «Prenderò una settimana di tempo per valutare. Mi pare illogico dare una risposta immediata sulla base di un curriculum. Personalmente ho anche altre ipotesi, diverse e qualificate. Dovrò parlarne con gli altri soci». Il curriculum di Mantovani corrisponde a una scelta di rinnovamento avanzata dalle categorie economiche: con i suoi 45 anni Paolo Mantovani, nato a Vicenza, figlio di orafi, nipote di monsignor Marchetto, studi in Inghilterra e in grado di parlare fluentemente sia il tedesco sia il francese, è stato ritenuto il candidato più adatto per continuare a portare nel mondo l’immagine di un ente che negli ultimi anni (grazie al lavoro svolto dalla squadra guidata da Roberto Ditri) ha fatto della vocazione all’internazionalizzazione il punto

forte della propria attività. E l’età è in linea con la volontà di presentare un’immagine “giovane” della Fiera. Da parte sua, Mantovani frena: «Posso dire solo che mi fa piacere far parte di una rosa per la presidenza della Fiera, ma di più non so. I tempi sono lunghi, l’assemblea che rinnoverà il Consiglio di amministrazione sarà in aprile e poi toccherà al cda scegliere il nuovo presidente». A fare la differenza in favore di Mantovani è stata soprattutto la voglia di imprimere un cambiamento generazionale alla guida di uno dei più importanti motori economici di Vicenza che manterrà comunque la direzione generale di Corrado Facco, in questi anni braccio destro del presidente uscente Ditri. Quest’ultimo da tempo ha rinunciato a una nuova candidatura per amministrare a tempo pieno la Marelli: l’impegno nell’azienda infatti rendeva impossibile il fatto di potersi occupare anche della Fiera. Entrò la metà di aprile dovrebbe compiersi il passaggio di consegne tra il Consiglio di

PaoloMantovani saràilnuovo presidente dellaFiera di Vicenza amministrazione fieristico uscente e quello che gli subentrerà e così la presidenza passerà dalle mani di Roberto Ditri a quelle di Paolo Mantovani. Che sarà chiamato a confermare e sviluppare il ruolo sempre più rilevante che la Fiera di Vicenza ricopre non solo nel settore del gioiello (con Vicenza Oro), ma anche in quelli del tempo libero, della casa e

SEMINARIO. Illustratoil casoCatalogna aipresidenti diConfindustriae Confartigianato

dei motori. «La mia è stata un’esperienza bellissima - aveva detto qualche settimana fa il presidente Roberto Ditri nell’ultima intervista rilasciata al nostro giornale - non abbiamo mai chiuso un bilancio in “rosso” e, assieme allo straordinario staff con cui ho avuto la fortuna di collaborare, abbiamo rivoluzionato l’ente». •

«Vannocompensati icreditieidebiti traStatoeimprese» «Dopo che il ministro dell’Economia Vittorio Grilli ha confermato, durante l’audizione in Parlamento, la volontà dell’esecutivo di dar vita a un provvedimento per il pagamento dei debiti arretrati che la Pubblica amministrazione ha nei confronti delle imprese, noi torniamo a insistere perché si tratti di una soluzione semplice e dall’effetto immediato». È questa la tesi sostenuta da Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza, che ricorda come a livello nazionale la stessa Confartigianato abbia elaborato un documento con una precisa proposta in materia - tramite autocertificazione dell’azienda e utilizzo di modello F24 - sottoposto anche all’attenzione del segretario del Partito democratico Pierluigi Bersani durante i suoi colloqui con le forze sociali per la formazione del nuovo governo. In sostanza, il meccanismo prevede la compensazione secca, diretta e universale - tra i debiti che gli enti pubblici hanno verso le aziende e i debiti fiscali e contributivi delle aziende verso lo Stato. Ovvero, l’impresa procede a compensare automaticamente, in tutto o in parte, i propri debiti (di

qualunque genere) verso la Pubblica amministrazione con gli importi vantati a titolo di credito commerciale, detraendoli, in tutto o in parte, dal totale dell’importo dovuto. Questo, sottolinea Bonomo, permetterebbe di superare «altre procedure complicate e rivelatesi inefficaci come la certificazione dei crediti che, alla fine, si è dimostrata un modo per pagare senza pagare. E così, agli imprenditori, al danno si è aggiunta la beffa». «In questi ultimi mesi – conclude il presidente degli artigiani vicentini – abbiamo dovuto accettare pesanti sacrifici perché, si è detto, ce lo chiedeva l’Europa. Ma ora che l’Europa, per bocca del vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, si è dimostrata disposta a scontare dal deficit pubblico italiano il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione, le nostre aziende si attendono altrettanta coerenza e velocità decisionale». Sull’argomento, nei giorni scorsi, era intervenuto anche il presidente regionale degli artigiani, Giuseppe Sbalchiero: «In questi anni abbiamo sentito annunci e promesse. Ora il tempo è scaduto. Agli imprenditori servono i fatti».

IDATI DEL BILANCIO2012. Irisultati dellacontrollata delGruppo BpVi

Ilturismo industriale“rende“ BancaNuova,l’utile Culturaeaziende,unica rete èdioltre26,8milioni «Porteaperte nonpershopping Raccoltadiretta:+2,3% maperoffrireuna esperienza» Nicoletta Martelletto Il turismo in fabbrica genera utili, porta movimento, collega le realtà locali e le fa conoscere all’estero. Da 15 anni Josep Maria Pey Cazorla si occupa di questo nella Catalogna dei distretti industriali e culturali. L’altro giorno ha condotto un seminario, su invito di Camera di commercio e Consorzio Vicenza è, al quale hanno preso parte anche il presidente di Confindustria Veneto Roberto Zuccato e il presidente di Confartigianato Veneto, Giuseppe Sbalchiero. Pey Cazorla con la sua società/sito Elgenerador, ha guidato il rilancio del turismo industriale in Catalogna e messo in rete oggi 30 città che stanno lavorando per sviluppare questa opportunità turistica. «Che non è quella dello shopping negli spacci aziendali, attezione - avverte Pey - Il ragionamento riguarda il patrimonio culturale, archeologico ed economico nel uso insieme: significa mettere in rete i centri di produzione moderni con le fabbriche antiche, quelle musealizzate e aprire le porte laddove si può far vedere come nasce un prodotto. In Veneto con

Aperti 8.200 nuovi conti correnti, quasi il doppio rispetto all’esercizio 2011 «Un ottimo risultato»

un ricco patrimonio manifatturiero è possibile». Dalla Catalogna il progetto si sta allargando all’Andalusia e alla regione di Valencia, attraverso “Industria viva”, ovvero le visite alle imprese attive.

Nelconcretochiriusciteamuovere?

Lavoriamo con agenzie e pacchetti tematici: penso ai percorsi nell’agroalimentare i più facili da costruire, dove il pubblico visita le produzioni, assaggia, se vuole compra. Oppure al polo chimico attivo in Catalogna, dove abbiano creato con le università flussi costanti di universitari in Farmacia che vengono a vedere le aziende che producono farmaci e visitano farmacie storiche. Ed ancora abbiamo una rete di odontoiatri che vengono a visitare gli studi spagnoli e le fabbriche di materiali dentali.

Più facile lavorare sono ci sono distretti?

Sì per la specificità dei prodotti, ma l’importante è individuare luoghi dove poter mostrare come un prodotto nasce, si progetta, cresce e arriva al consumatore. Molti produttori dichiarano di aver migliorato la loro immagine: centina-

PALERMO-VICENZA

DasinistraGiuseppe Sbalchiero,JosepPeye RobertoZuccato ia di visitatori che pensavano ad aziende inquinanti o dannose per l’ambiente, si sono dovuti ricredere.

Mi faccia qualche altro esempio che praticate con successo.

Nel settore enogastromico il turismo industriale va a nozze: penso alla produzione vitivinicola, dove si può seguire tutto il processo produttivo nei viaggi autunnali, dalla vendemmia in poi. Cito le sole cantine Torres che fanno 100 mila visitatori l’anno ed hanno 25 addetti solo a questo. Oppure per chi vuole fare esperienza diretta si visita l’ecomuseo delle farine al Castellò d’Empuries, si fa il pane in un workshop e lo si ritira pronto dopo una gita nei dintorni. I modelli sono l’Airbus, la fabbrica francese di aerei che a Saint Lazare registra 50 mila visi-

tatori l’anno per vedere come si assembla un apparecchio; oppure a Tolosa dove raggiungono il milione di visitatori. E nessuno esce con un aereo sottobraccio.

Un turismo di nicchia?

Un turismo diverso. Quando si arriva in un territorio non basta più vedere i monumenti o assaggiare un piatto: la sinergia delle offerte rende più attrattivo un territorio dove si mostra tutto, anche che cosa si produce e perchè, si ha la sensazionme di aver conosciuto davvero un paese». Le scommesse: il 12 maggio Fabbriche aperte anche nel Vicentino, ricorda Vladirmiro Riva di Vicenzaè, nel 2014 il congresso europeo a La Coruna e nel 2015 l’Anno europeo del patrimonio industriale. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Banca Nuova (istituto di credito del gruppo Banca Popolare di Vicenza) ha chiuso il 2012 in crescita facendo registrare un utile (al lordo delle imposte) pari a oltre 26,8 milioni di euro. I risultati del bilancio di esercizio del 2012 sono stati portati all’attenzione del Consiglio di amministrazione di Banca Nuova, presieduto da Marino Breganze. Al termine della riunione è stato quindi approvato il progetto di bilancio dell’istituto di credito. La raccolta diretta si è attestata a 3,79 miliardi di euro, in aumento del 2,3% rispetto all’anno precedente, mentre la raccolta indiretta ha superato il miliardo di euro facendo registrare una crescita del 4,1% rispetto al 31 dicembre 2011. Gli impieghi netti per cassa con clientela si attestano a oltre 3,26 miliardi di euro, in diminuzione del 2,5% rispetto al 2011. L’utile al lordo delle imposte è risultato pari a oltre 26,8 milioni di euro in crescita

Lasede palermitanadi Banca Nuova

MarinoBreganze rispetto ai 16,9 milioni del 2011. «Il risultato economico della Banca, guidata dal direttore generale Umberto Seretti - riporta una nota al termine della seduta del cda - è stato raggiunto dopo aver pruden-

zialmente destinato adeguati mezzi a presidio del deterioramento del credito. In particolare, le rettifiche nette su crediti realizzate nel corso del 2012 sono risultate pari ad oltre 27,7 milioni di euro in aumento rispetto ai 14,1 milioni del 2011». Nel corso del 2012 sono stati aperti oltre 8.200 nuovi conti correnti, quasi il doppio dell’anno precedente. «Il risultato ottenuto - commenta Marino Breganze - è positivo perchè, pur in un anno assai problematico per l’economia nazionale e in particolare Sicilia e la Calabria si sono raggiunti significativi risultati sia da un punto di vista commerciale che reddituale in presenza di un adeguato presidio dei rischi. Banca Nuova continua il sostegno al territorio». •


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IL GIORNALE DI VICENZA GX23089

Venerdì 29 Marzo 2013

CRONACADIVICENZA

Ilproverbio

Dipoco si contentalanatura

Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: redazione@ilgiornaledivicenza.it

ILPATTOTRA AMMINISTRAZIONI. Viveracqua estendei propri confini

L’acquasifonde Investimenti per2miliardi L’alleanza tra Vicenzae Veronaèstata allargata ancheaglialtriComuni delVeneto coinvolgendo piùdi2 milionidiabitanti: pronti maxi-interventi Nicola Negrin Un investimento record. O meglio d’oro. Non quello classico che siamo abituati a vedere sotto forma di lingotti, ma quello blu. Che porterà nel territorio vicentino e in altre realtà del Veneto opere pubbliche per due miliardi di euro. Questo l’obiettivo, e il programma, di Viveracqua, società consortile nata da una stretta di mano tra Achille Variati e Flavio Tosi e cresciuta in un anno e mezzo fino a coinvolgere 299 Comuni. I SOCI. «Quella scelta del 2011 si è dimostrata vincente». Il primo cittadino di Vicenza e Verona lo ripetono in coro. Nella mattinata di ieri si sono incontrati nella sede di Acque Vicentine, società che ha dato vita alla nuova realtà assieme a Acque Veronesi, per parlare di strategie, piani d’azione e soprattutto per accogliere Etra e Basso Piave, gli ultimi gestori che hanno deciso di partecipare all’alleanza assieme ad Acque del Chiampo, Alto Vicentino Servizi e Centro Veneto Servizi. UTENZA E PROSPETTIVE. Sette soci «che - commenta Angelo Guzzo, presidente della partecipata berica - contribuiranno a rispondere in modo congiunto ai bisogni comuni dei cittadini». Che non sono pochi, considerato che il bacino d’utenza complessivo di Viveracqua è di 2 milioni e 200 mila abitanti «ma - aggiunge Tosi - sono sicuro che si possa arrivare anche a 4 milioni». Il traguardo prefissato non è così distante e per raggiungerlo la società ha deliberato un aumento di capitale fino a 100 mila euro «per mettere assieme più gestori, garantendo così nuove entrate».

SINERGIA PER GLI ACQUISTI. L’obiettivo, come specifica il presidente Fabio Trolese «è fare massa critica rispetto a finanziatori e istituzioni». In particolare nell’ambito degli approvvigionamenti. «Ovviamente - continua Trolese - l’acquisto come società consortile cosa molto meno. La cooperazione ha già prodotto significative economie di scala, con gli acquisti in comune di energia elettrica, prodotti chimici, materiali idraulici e altre materie prime». Sono due le parole d’ordine: capacità competitiva. «Unire le forze - commenta Variati - al di là del colore politico è necessario. Non si tratta di una fusione, ma di un’alleanza che lascia in capo agli amministratori le singole governance. E questo lo ritengo fondamentale. Facciamo squadra per essere competitivi ma non perdiamo di vista il nostro territorio. Sullo sfondo c’è la necessità di mantenere gli equilibri nella discussione». INVESTIMENTI.Ma tra le priorità di Viveracqua c’è anche «la ricerca di soluzioni comuni aggiunge Trolese - per finanziare gli investimenti in programma per il miglioramento e potenziamento delle infrastrutture di acquedotto, fognatura e depurazione». Un piano d’azione su larga scala che consentirà di mettere in cantiere opere per 2 miliardi di euro, in 20 anni. «Sono numeri enormi - commenta Variati - e questo dimostra la bontà della nostra decisione». Il patto dell’acqua permetterà ai gestori di ottenere finanziamenti dal sistema bancario per effettuare immediatamente i lavori di cui sono incari-

cati, senza incrementi delle tariffe a carico degli utenti. «Aggregando i singoli piani di investimento - specifica il direttore della società consortile nata nel 2011 - abbiamo potuto redigere un piano generale di sviluppo delle infrastrutture. Si tratta di un piano di ampia portata, con un’alta rilevanza per la salvaguardia delle risorse ambientali del Veneto che ha potuto attivare un dialogo in ambito regionale su possibili linee di finanziamento». NUOVI POLI. E mentre si parla di acqua si dà un’occhiata ancheagli altri servizi. «Perché confessa Flavio Tosi - la strategia dell’unione delle forze è fondamentale per le amministrazioni, se non si vuole essere mangiati dai grandi gruppi». Proprio l’altro giorno l’assessore al bilancio Umberto Lago ha lanciato il patto tra i Comuni per il gas. Ora, il sindaco di Verona rilancia, partendo dall’energia è da quella “new.co” che è stata fondata da Aim e Agsm. «Ragioniamo su realtà che hanno dimensioni simili alle nostre - conclude - e stiamo guardando anche fuori regione per allargare l’alleanza. È fondamentale per stare sul mercato». • © RIPRODUZIONERISERVATA

27-11-2011

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Ilpatto dell’acquaprevedeinvestimentiper i prossimi vent’anni

L’incontro PARTECIPANTI Sonostati tantigli ospiti chehanno partecipato all’incontroorganizzato nellasedediAcque Vicentine.Sindacima ancherappresentati della Regione.Tra i tanti l’assessoreregionale all’ambiente,Maurizio Conte,il presidentee il vicepresidentedella commissioneambiente dellaRegione Veneto, NicolaFinco e Stefano Fracasso,cosìcomei primi cittadinideicomuni vicentini. SISTEMAA RETE AngeloGuzzo siè detto soddisfatto. «Siamo davvero fieridel fattoche Viveracquasia divenuta in brevissimo tempoun interlocutoreautorevole perlaRegione,peri regolatorinazionalie per leistituzionifinanziariee crediamofortementeche questo“sistema a rete” possaportare reali beneficial territorio, quali servizidi qualitàe infrastruttureefficienti oggienelfuturo, senza incrementirepentinidelle tariffe».

OPEREANTI-ALLUVIONE. Ifondi sonostati erogatidal Ministero

Eancora: «I sindacidi Verona eVicenza hanno saputoguardare con lungimiranzaaldi làdelle diverseappartenenze politicheeoggi stiamo vedendo iprimi frutti».

DIALOGO Nonsolo infattodi investimentima anche per quantoriguarda ildialogo conlaRegione,con l’autorevolezzache deriva dalproprio bacino d’utenzae dallavirtuosità delleaziendechela costituiscono,Viveracqua èdivenuta l’interlocutore uniconel dialogocon l’Autoritàperl’energia elettricaeil gas,che dallo scorsoanno haassunto funzionidiregolazione e controllodei gestoridel servizioidrico. «La presenzadi un unico interlocutoreforte affermaGuzzo- ha consentitodiportare a livello nazionale osservazionie richieste volte a tutelarelegestioni virtuoseattive neinostri territori,che altrimenti avrebberoavuto scarsa voce incapitolo inquesta importantefase di revisionedel sistema». • © RIPRODUZIONERISERVATA

IlbacinodivialeDiaz versoilfinanziamento Conteconferma: «Isoldici sono edèuna priorità» Buone notizie in viale Diaz. Il piccolo bacino di laminazione studiato dal Genio civile potrebbe passare presto dalla carta al terreno. Il progetto è pronto. Manca il finanziamento. Ma proprio negli ultimi giorni è arrivata la manna dal Ministero, che ha stanziato 72 milioni per le due alluvioni che hanno colpito il Vicentino e le altre realtà del Veneto. LA PRIORITÀ. «Non abbiamo ancora deciso come verranno spesi - precisa l’assessore all’ambiente Maurizio Conte ma sicuramente il bacino di viale Diaz è in cima alla lista delle priorità». L’opera, di cui si parla da oltre due anni, costa complessivamente 12 milioni. Dev’essere realizzata a nord di viale Diaz, nella zona che costeggia il Bacchiglione fino alla base Del Din, e potrebbe accogliere 1,2 milioni di metri cubi d’acqua. I tecnici del Genio civile, in assenza di finanziamento, hanno in ogni caso preparato il progetto. Ora sembra che ci siano anche i fondi. CONTRIBUTO. La Regione, grazie al decreto siglato dal premier Monti, ha ricevuto complessivamente 72 milioni per le alluvioni: 42,5 per i fatti accaduti a novembre e 30 per il disastro del 2010. I fondi saranno gestiti da Zaia «con poteri assimilabili a quelli ottenuti nella sua veste di commissario per il terremoto».

Inviale Diazè già statorealizzato unargine: si attendeilbacino

L’operacosta 12milionidieuro epuòessere realizzata conildenaro cheèarrivato

IL VINCOLO. «In questo senso aggiunge Conte - abbiamo messo tra le priorità il bacino di laminazione di viale Diaz. I soldi ci sono, resta da capire se possiamo investirli in opere per la messa in sicurezza del territorio. Sembra che ci sia un vincolo che ci impone di utilizzarli per i danni subiti. Tut-


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IL GIORNALE DI VICENZA

SantiePatroni delgiorno

Oggicelebriamo ilVenerdì Santoche ricordalamorte delSignore incroce. Nonsi celebralamessa(unico giorno all’anno,perrispetto del sanguee della vitadonata daGesùper lasalvezza

dell’umanità)e, dicelatradizione, anche gliuccellifanno digiuno eosservano l’astinenzadallecarni.In calendario troviamoisanti Secondo(che fa il protettoredelle viti),Barachisio che

guarisceleulcerazioni dellalingua, Cirillodiaconolibanesechefaguarireil fegatoda tante infezioni,Eustachio che sconfiggelamiopia,Armogasteche proteggelacategoriadei pastori.

Dialettando Calandra,calandrina, calandrella:tre varietà di allodoleche unavolta

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venivanotenute ingabbia perilsuggestivocanto. Calandroninvece sidice di unomaccio altoe grosso.

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VERSOLE AMMINISTRATIVE. Ilnumerouno delCarroccio venetodelineale strategiein previsione della sfidacomunale

Tosispingeil Pdl conDal Lago Ilsegretarionazionale dellaLega credeinun centrodestraunito «Devonocapireche questa volta ilnostroè ilmigliorcandidato»

tavia, siccome in passato abbiamo anticipato cifre per opere di somma urgenza, si potrebbe fare una sorta di compensazione, svincolando così questo denaro». LA SICUREZZA. La cassa di espansione di viale Diaz permetterà di mettere in sicurezza la zona nord della città. «Il bacino - ha spiegato più volte Enzo Zennaro, ormai ex responsabile del Genio civile di Vicenza - servirà soprattutto a laminare i picchi di piena dell’Orolo. Così si ridurrà il rischio idraulico sulla città e si darà una soluzione anche ai nuclei abitativi a nord di viale Diaz, in particolare lungo viale Ferrarin». IL “MURO” DI TERRA. Nel frattempo il Genio ha portato avanti anche un secondo progetto, “di minima”, costato meno di un milione e realizzato d’urgenza: l’argine di contenimento lungo viale Diaz. L’intervento non risolve la situazione dei residenti a nord, che attendono la realizzazione della cassa di espansione. «Però continua Zennaro - rappresenta un’opera strategica per la difesa idraulica e andrà ad integrarsi con gli interventi a sud». Un concetto sottolineato anche da Ennio Tosetto: «È una sorta di “vallo”, come ultima spiaggia in caso di alluvioni». GLI ALTRI LAVORI. Proseguono inoltre le operazione di realizzazione del muro lungo l’argine del Bacchiglione, tra viale Diaz e porta Santa Croce. Il Genio sta intervenendo per ottimizzare l’opera, dopo le problematiche che si sono verificate a novembre dell’anno scorso, in occasione degli allagamenti che hanno danneggiato alcune proprietà. • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

TRA PAROLE E PRESENZA. Le frasi non lasciano spazio a interpretazioni. Eppure prima delle parole vengono i fatti. Uno su tutti. Flavio Tosi ieri mattina ha organizzato l’incontro della società consortile Viveracqua, nata dall’accordo tra Acque Veronesi e Acque Vicentine. E per l’appuntamento che ha messo in evidenza la bontà di una scelta che porterà investimenti per 2 miliardi nel territorio, non ha scelto la sede del gestore scaligero ma la sala conferenza dell’azienda berica. Una decisione casuale? Difficile crederlo. Visto che non è di certo nascosta l’amicizia tra il segretario nazionale del Carroccio e Achille Variati. Ma tutto ciò resta nel campo delle ipotesi e degli scenari. LA CORSA DI DAL LAGO. Quel che è certo, per ora, è che Manuela Dal Lago sfiderà il primo cittadino uscente. E che a sostenerla ci sarà anche la Lega. «Quello che ha detto Manuela pochi giorni fa - dichiara Tosi - è vero. Sono stato io a chiederle di correre da sinda-

Andremonoi alballottaggio nonigrillini Saràunabella sfidaconVariati FLAVIO TOSI SINDACODIVERONA

Situazione generale Tempo in nuovo peggioramento domenica con calo termico a inizio settimana.

co due mesi fa. Si sapeva che la sua era la candidatura più forte e più valida all’interno della Lega e del centrodestra. Non è mai stata messa in discussione». L’APPOGGIO «SCONTATO». Il corollario è già scritto. «Avevamo commissionato un sondaggio - continua il segretario del Carroccio - ma l’esito era scontato. Dal Lago è il nostro candidato. Ed è il migliore in circolazione». Anche se, va precisato, l’ex deputata non si presenterà con il simbolo verde della Lega, ma con la sua lista. «Niente di strano - ribadisce il primo cittadino di Verona - perché lei è militante leghista da vent’anni, è stata parlamentare, presidente della Provincia e quindi è della Lega a tutti gli effetti. È giusto che si candidi con una sua lista civica, perché questo si aspettano i vicentini. Chi non è del Carroccio, ma condivide la figura di Manuela, voterà per lei». L’APPOGGIO NON SCONTATO. Per completare il mosaico manca un ultimo tassello. «Ora speriamo che ci sia una convergenza da parte di tutto il centrodestra - confida Flavio Tosi - perché lei rappresenta un’alternativa». Il passaggio, però, non è scontato. Soprattutto con un Pdl che non sembra intenzionato a percorrere questa strada e a unire le forze (anche quelle interne). «La cosa più logica - annuncia - è che il Popolo della libertà converga sull’unico candidato che può vincere contro Achille Variati. Vedremo che proposte presenterà, ma non mi pare che nel centrodestra ci sia una figura lontanamente paragonabile a quella di Manuela Dal Lago». Da qui il consiglio: «Credo che il Pdl debba pensare a quello che vogliono i vicentini. Se litigano all’interno fanno un favore agli altri. Devono capire che questa volta il candida-

Previsioni

del tempo per il fine settimana in tutto il

territorio vicentino

VENERDì

5° 14° Zero termico 2.000 m

Qualche schiarita in giornata.

SABATO

Oggi alle 15 i militanti del Partito radicale nonviolento transnazionale e transpartito organizeranno un sit-in davanti al carcere Due Palazzi di Padova, San Pio X di Vicenza e a Montorio di Verona. È un’iniziativa nazionale che vedrà altri appuntamenti simili davanti alle carceri italiane che da anni scontano il problema del sovraffollamento con numeri sempre più elevati. Marco Pannella ha iniziato dalla mezzanotte del 20 marzo uno sciopero della fame per incoraggiare e rafforzare lo “Stato” a rispettare la sua pro-

Oggisit indavanti aS.Pio X

Temperature

6° 12° Ilsegretario nazionale delCarroccio FlavioTosichiama il Pdl perl’alleanza conDal Lago

Il“suicidio” LEGGE ELETTORALE «Credochei cittadini italianinon andrebbero maia votareconla stessa leggeelettorale, sarebbe davvero ilsuicidio finale dellapolitica». Flavio Tosi intervienesulla possibilità diun ritornoalleurne. «Di errorine sonostatifatti aggiunge-ma questo probabilmentesarebbe fatale. Serve una nuova leggeelettorale, tanto vale fare anchequalche altrariforma. Ridurrela burocraziaeridurre icosti delsistema pubblico».E aggiunge:«Ma prima di andarea votare bisogna dareuna rispostaalle impresechestanno morendo». • © RIPRODUZIONERISERVATA

CARCERI. Oggialle 15 in viaDella Scola

Radicali,sit inaS.Pio X Noalsovraffollamento

Temperature

to migliore l’abbiamo noi. Magari la prossima ce l’avranno loro». NIENTE FRATTURE. Il timbro è ufficiale: «Dal Lago è la migliore». A dispetto delle fratture interne. «Le beghe di partito non interessano alla gente. Sono questioni di secondo ordine. In ogni caso la candidatura di Manuela non è mai stata messa in discussione». Tanto che lo stesso Tosi nella serata di ieri ha incontrato la leghista nella sede vicentina del Carroccio «per ripartire con l’organizzazione. Sono sicuro che sarà una bella sfida con Variati. I sondaggi danno un testa a testa tra i due e arriveremo al ballottaggio». «OCCUPIAMOCI DEL VENETO». Ancora una volta le parole non tradiscono. Ma è un dato di fatto che nella giornata di ieri Leonardo Muraro, indicato da Tosi a guidare la sede vene-

Zero termico 1.800 m

ziana commissariata, sia stato contestato al grido «Vergogna, vergogna». E ancora «Bossi, Bossi». «Ma noi - sorvola il primo cittadino di Verona - dobbiamo occuparci del Veneto, dei programmi elettorali, di dare risposte alla nostra gente, alle imprese e alle famiglie. Le polemiche non m’interessano». A chi gli fa notare che il consigliere regionale “dissidente” Furlanetto ha definito Tosi «un duce», il sindaco di Verona risponde in modo sbrigativo: «Sulle questioni interne non replico, perché è una perdita di tempo per chi ci ascolta». Il segretario Tosi dribbla anche la domanda sulla possibilità, ventilata da più parti, di espulsioni all’interno della Lega Nord in Veneto. «Queste sono questioni interne e se ne parlerà solo all’interno», ribadisce. • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

Nuovo peggioramento del tempo.

DOMENICA Temperature 6° 11° Zero termico 1.400 m

Residue precipitazioni. ?

Dove andare questo Weekend?

Nella giornata di sabato ci sarà tempo brutto su molte regioni tranne Puglia, Calabria e Sicilia. Domenica il tempo sarà incerto tranne Piemonte, Puglia, Sicilia e Sardegna.

www.vicenzameteo.it

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Un colpo di spugna per eliminare tutte le voci. «Sì, ho chiesto io a Manuela Dal Lago di correre da sindaco a Vicenza; è il miglior candidato». Le parole di Flavio Tosi mettono fine una volta per tutte a dubbi e scetticismi. Il segretario nazionale della Lega sceglie Vicenza, non a caso, per “ufficializzare” l’appoggio all’ex presidente della Provincia. E lancia anche un messaggio: «Il Pdl deve smetterla con i litigi: serve un centrodestra unito».

pria legalità, gli impegni presi, la parola data. Una forma di dialogo per trasmettere - attraverso il proprio indebolimento fisico - energia e forza alle istituzioni affinché facciano ciò che devono per rispettare le leggi, i propri annunci, le proprie dichiarazioni. A tutti e a tutti coloro che hanno votato le liste Amnistia Giustizia Libertà si propongono 5 giorni di nonviolenza e di digiuno per arrivare al cuore dello Stato, 5 giorni che sono iniziati dalla mezzanotte di domenica 24 marzo e si concluderanno alla mezzanotte di venerdì 29 marzo così da essere uniti, nell' ultimo giorno, a tutta la comunità cristiana che prevede proprio il digiuno nella ritualità del giorno che ricorda la passione di Gesù. •

Auguriamo una Buona Pasqua a tutta la nostra Clientela Piazza Roma 5/7, Creazzo Colle - Tel. 0444 520797 È gradita la prenotazione Turno di chiusura: mercoledì tutto il giorno e giovedì a pranzo


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IL GIORNALE DI VICENZA

Venerdì 29 Marzo 2013

VERSOLE AMMINISTRATIVE/1. Lapresentazionedel programmahasuscitato reazioni anchedagli avversari.Con repliche velenose alcollaboratoredella listaVariati

L’assemblea delM5S scatenalapolemica Lacandidata sindacoZaltron sulripristinodell’aeroclub all’ex DalMolin:«Vedremo».Franzina “posta”suFacebook edèscontro Roberto Luciani Undici candidati per palazzo Trissino, una squadra di calcio. Solo che qui giocano tutti contro tutti ed i ruoli non sono poi così definiti. Liliana Zaltron, candidata cittadina del Movimento 5 Stelle l’altra sera ha dovuto giocare un po’ in tutti i ruoli, dalla difesa all’attacco, passando per la regia a centrocampo. Nella zona totale grillina ci sono pochi punti di riferimento agli avversari e si è capito che non c’è tanta disponibilità nel recepire le critiche che ieri qualche ospite non allineato ha tentato di fare. INCIDENTE DIPLOMATICO. Via Turra, per ora ultima tappa. Sala gremita, molto interesse per la presentazione di programma e candidati a 5 stelle. Tra il pubblico Tomaso Rebesani, segretario provinciale di

Sel e Maurizio Franzina, neocoordinatore organizzativo della campagna elettorale del sindaco Achille Variati. A fine serata si vede pure Federico Formisano, capogruppo Pd: fitto conciliabolo con l'ex consigliere pidiellino e poi via, un attimo prima del botta (via facebook) e risposta (in diretta) tra l'esponente variatiano e i "padroni di casa". Cinque minuti pepati. Tutto nasce da un paio di domande: la prima, di una ex dipendente comunale, obietta come alcune proposte siano già cronaca amministrativa cittadina (rifiuti e dialogo Aim-Ftv): con la risposta della candidata Zaltron arriva anche qualche contestazione della platea; la seconda, una pista per aerei civili e merci all'interno del Del Din, ottiene un "vedremo". Franzina posta tutto sul social network, parla di aggressione e di cancellazione del Parco della Pace. Apriti cielo: i grillini, che nel web ci vivo-

Allargarela zonaatraffico limitatoincentro SìalPeopleMover confondieuropei LILIANAZALTRON CANDIDATOSINDACO 5 STELLE

Franzinareplica allacontestazione

«Reazioneda“ducetti” Sullaretesonolibero discrivereciòchevoglio» «Quellocheèsuccessoieri è inaccettabile.Dà lamisura del tassodi democrazia diqueste persone,ducetti chenonsanno stareal mondo». Non ci sta MaurizioFranzinache racconta l’incontroravvicinato delterzo tipocon la galassiagrillina comeunavera epropria aggressione:«Ero tranquillamentelì per ascoltare enonavevo nessunaintenzione diintervenire,quando, dopo unarispostacciadata dauno degliorganizzatoria un cittadinohodeciso di appuntareuncommentosulla miapaginaFacebook.Era una cosaper imiei amici, permetteràche scrivoquello chemipare, malorosono intervenuticon toni accesi. Vuol dire chela prossima volta scriverò anchecome erano vestiti». L’aplombèil solitoma iltono dellavoce conferma la sarcasticairritazione per una seratachereputa sconfortante anchesotto ilprofilo della comunicazioneelettorale. Espertodicampagneelettorali edicongressi, sottolinea conla matitarossa anchela visione offertadall’aspirante sindaco grillinaLilianaZaltron: «Detto chehannorifiutatodi

MaurizioFranzina risponderealla domandadiun cittadinosul mancatoaccordo a livello nazionale con il Pdtagliando cortochelì si parlava solodi politicalocale- atteggiamento cheionon misono maipermesso diavere nellamialunga attività politica-quelloche hoascoltato dallorocandidato sindaco èdiuna tristezzasconfortante.Una visionedellacittà modesta, desertificata,che siimpoverisce, senzafuturo eprospettive.Dove siinvitatuttia zappare la terra». Chiusuraal fulmicotone; «L’atteggiamento localeèla fotocopiadiquello nazionale,dove lacoppietta Grillo-Casalegnosi comportacome inuovi padronidel Paese». R.L.

L’assemblea delMovimento 5 Stelleha avutoun’eco dipolemiche no, contestano in tempo reale il resoconto definendolo scorretto. Tra rimbrotti e ironia, l'incidente rientra però subito. Un ragazzo gonfia il petto: «Se vengono a sentirci e fanno questo significa che hanno paura di noi». Poi stoppa il cronista: «Mi scusi, le dichiarazioni le fa solo il nostro addetto stampa». Disciplina ferrea. PROGRAMMA. In questo mo-

mento c’è molta curiosità rispetto al Movimento 5 stelle e il suo modello. La “diversità” rivendicata, però, è un'arma a doppio taglio. Andrea Carollo, ad esempio, non gradisce il teatrino politico di questi giorni e chiede diretto se in caso di ballottaggio o di vittoria si faranno e con chi gli accordi «per il bene di Vicenza». Roma è lontana e Zaltron possibilista. Niente compromessi pe-

rò sulla lotta agli sprechi «per liberare risorse che servono alla città»: tagli alle consulenze e agli incarichi esterni, "machete" sugli uffici dello staff del sindaco, pesantemente sfrondati di segretarie e portavoci. E ancora, stop alla cementificazione delle aree agricole, censimento di tutti gli edifici e dei loro sistemi di riscaldamento, interventi energetici sugli stessi (coibentazioni, pannelli fotovoltaici), monitoraggio costante attraverso Università e Arpav di aria, acqua e suolo e 50 litri d'acqua gratis per famiglia al mese. E ancora, allargamento Ztl, nuovi parcheggi e sistemi di comunicazione innovativi come il People Mover, sorta di teleferica che dallo stadio e da ponte Alto porterebbe in pochi minuti le persone in centro città liberando di auto e traffico le zone attraversate. Progetti accattivanti, ma le risorse? Per Liliana Zaltron e i referenti di ogni singolo punto del suo programma («in rete già a ottobre e pesantemente copiato da tanti altri») ci sono i fondi europei da sfruttare. Ad esempio per quanto riguarda la cultura: «Vogliamo trasformare l'ex macello in un museo d'arte moderna, il complesso di San Biagio in un polo per giovani artisti a 360 gradi, con sale di registrazione, palcoscenici, studi artistici». Musica per Enzo Pancera, sindacalista, che stigmatizza le esternalizzazioni. E Zaltron conferma: «Valorizzeremo risorse e professionalità esistenti all'interno del Comune». • © RIPRODUZIONERISERVATA

VERSOLE AMMINISTRATIVE/2. Ilprimo cittadinoannuncia un tourdi incontriin tuttii quartieri

VERSOLE AMMINISTRATIVE/3. Ilcoordinatoreva alla seratadel M5S

Ilsindaco:«Tralagente converità, nientepromesse irrealizzabili»

Vittorelli: «Con i 5 Stelle obiettivi comuni, ma l’altra sera ho sentito titubanze sul lato Est del Dal Molin»

Variatiapre lasede inpiazza Selai grillini:«Volete EilPdrinnovapiù dimetàlista ilparcoogli aerei?» Piazza delle Poste, sotto i portici, «vicino alla gente». Achille Variati, con una bottiglia di spumante e attorniato dai collaboratori di oggi e dai candidati di domani, ha inaugurato ieri sera il quartier generale della sua campagna elettorale. «Abbiamo scelto questo luogo centrale per farne la sede del comitato elettroale, perché sia un luogo aperto, per una campagna tra la gente, di ascolto, di confronto, di desideri, anche di sogni ma con i piedi piantati per terra. Verità, concretezza, niente promesse impossibili: vorremmo una campagna elettorale così». TOUR NEI QUARTIERI. Il primo cittadino annuncia che presto inizierà «un giro in tutti i quartieri», almeno una quindicina, toccando «anche le frazioni». «Saranno incontri aperti a tutti, agli amici e ai non amici, occasioni di confronto e ascolto. In questi anni di amministrazione - ricorda - io e la mia giunta abbiamo organizzato centinaia di incontri con i vicentini». All’inaugurazione ci sono diversi attuali collaboratori - tra cui gli assessori Giuliari, Lago, Cangini, ma anche Matteo Quero, ex consigliere provinciale ed ex assessore, Giovanni Rolando, presidente del-

AchilleVariaticon alcunigiovanisostenitori nella sedeelettorale

Traidemocratici DallaPozzasarà l’unicoassessore uscente.Cisarà postoancheperil socialistaTosetto

l’Ipab, Maurizio Franzina, neo collaboratore della campagna elettorale. E poi volti giovani, «tanti giovani», sottolinea il sindaco ringraziandoli per aver «allestito il teatro» per il battesimo della campagna elettorale il 15 marzo scorso e per aver approntato la sede in piazza delle Poste.

IL PD “DICE 33”. Alcuni di loro saranno candidati al consiglio comunale, perlopiù nella lista del Partito democratico, che forma la coalizione con Udc e Lista Variati. Proprio ieri scadevano i termini che il Pd si era dati per raccogliere le proposte di candidatura: ne sono arrivate 33, una più dei posti in lista che sono 32. Il più anziano ha 67 anni, il più giovane 18, e le donne sono circa la metà. Come già raccontato non ci sono Luigi Poletto, presidente del consiglio comunale, né gli assessori Francesca Lazzari, Umberto Lago e Pierangelo Cangini. L’unico democratico membro della Giunta uscente è Antonio Dalla Pozza. Tra i candidati anche i consiglieri uscenti Pio Serafin, Federico Formisano, Isabella Sala, Cristina Balbi, Eugenio Capitanio, Francesca Nisticò. Tra i nuovi, alcuni segretari di circolo, come Lucio Zaltron e Renato Vivian ed Elio Veronese, e poi Valter Bettiato Fava e giovani come Giacomo Possamai, Stefano Dal Prà Caputo, Bianca Ambrosini e altri ancora. Nella lista Pd troverà posto anche Ennio Tosetto, del Psi, «coerentemente» con quanto avvenuto alle Politiche, ricorda Luca fantò, segretario provinciale dei socialisti. • M.SC. © RIPRODUZIONERISERVATA

È forse il “calcio d’inizio” della campagna elettorale, l’avvio del confronto vero, quello sui temi. A “muovere il pallone” è Davide Vittorelli, coordinatore cittadino di Sinistra Ecologia Libertà, che appoggia il candidato sindaco Valentina Dovigo e insieme sostengono «la realizzazione del parco della Pace sulla parte est dell’area ex Dal Molin, nessun Aeroclub». E proprio su questo accende il confronto con una delle liste in corsa: «Cosa ne pensa il Movimento 5 Stelle di Vicenza?». «Poiché il Movimento 5 Stelle è una realtà sempre più significativa anche a Vicenza scrive Vittorelli in una nota siamo andati mercoledì sera a sentire una delle prime uscite pubbliche della candidata sindaco Liliana Zaltron. Ci sono vari obiettivi condivisibili soprattutto in merito alla salvaguardia del valore ambientale della nostra città bloccando completamente ulteriore consumo di territorio, come anche lo sviluppo di piste ciclabili in modo organico, riduzione del traffico privato a favore di quello pubblico e altro ancora». L’altra sera, «però siamo rimasti colpiti - continua il se-

Primoda sinistraDavide Vittorelli, coordinatorecittadino Sel gretario cittadino di Sel - quando abbiamo sentito Liliana Zaltron balbettare sulla parte est dell’area ex Dal Molin di fronte ad una domanda di qualcuno che voleva salvare l’Aeroclub. Non siamo d’accordo con queste titubanze e lo diciamo chiaramente agli amici vicentini del Movimento 5 Stelle». Il giovane Vittorelli vuole sottolineare che «nessuno è contrario agli Aeroclub per principio, ma 5 anni di battaglie contro la realizzazione della seconda base militare americana in città non si mettono in discussione. L'area di proprietà demaniale - prosegue la nota di Sinistra Ecologia Libertà - è stata acquisita con concessione per lungo tempo perché

la città possa riappropriarsi di un'area che per metà ospiterà una base militare. Per questo un'ampia parte di vicentini si sono impegnati perché venga trasformata in una parco a disposizione di tutta la città e che al tempo stesso sia occasione per diffondere una cultura di pace, contro la guerra come risoluzione dei conflitti internazionali come recita la nostra splendida costituzione». «Il parco della pace - conclude Vittorelli - per noi non è in discussione. Speriamo veramente che il amici del Movimento 5 Stelle considerino anche il parco della pace una grande novità ed un modo diverso di fare politica e di gestire il nostro territorio». • © RIPRODUZIONERISERVATA


Cronaca 19

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 29 Marzo 2013

EDILIZIA. Una storia infinitasembragiuntaalcapitolo conclusivo:l’istruttoria èstata protocollatapochimesi fa elasocietàha giàinstallatoi cartelliper lavendita

Lasuperficie su cuisorgeranno nuove costruzioni cheospiteranno attivitàcommercialialla periferiaovestdellacittà. FOTOSERVIZIO COLORFOTO

Ilcartello cheillustracome saràla“nuova zonaPomari” tral’ipermercatoe laCamera di Commercio

Ruspe inazione,cambia ilvolto dei Pomari Dopoanni ditrattativeericorsi arrivailpermessodicostruire Sarannorealizzatistabili commercialie direzionali Nicola Negrin Quel cartello non è passato sicuramente inosservato. Lo slogan parla chiaro: «Nasce la nuova zona Pomari». Sullo sfondo il disegno è inequivocabile, così come le scritte che campeggiano nell’intestazione: «Vendesi spazi commerciali direzionali a partire da 250 metri quadrati». Sì, perché quel progetto che è rimasto nei cassetti del Comune (e del tribunale amministrativo regionale) per lungo tempo ora è pronto a diventare realtà. E presto sarà posato il primo mattone di quello che tutti conoscono come “Piruea Pomari”. IL VIA LIBERA. Negozi, uffici e parcheggi. Il progetto ha ottenuto i permessi edificatori dall’edilizia comunale. Un ok (anche se nello specifico bisogna parlare di rinnovo del via libera già concesso nel 2003) che è

LE ATTIVITÀ COMMERCIALI. Il provvedimento, firmato dal direttore del settore edilizia, specifica che «i lavori dovranno cominciare entro un anno dal rilascio del titolo e dovranno essere ultimati entro tre anni dall’inizio dell’intervento». Nel dettaglio si dà l’ok alla realizzazione «di un nuovo fabbricato a destinazione commerciale, composto da un piano terra e da un piano interrato» che sorge su un’area di 19 mila metri quadrati, per una superficie utile di oltre 8 mila. Il nuovo stabile sarà suddiviso in due grandi unità, ciascuna con una superficie di vendita di 2.490 metri quadrati. Ogni unità commerciale avrà una rampa di accesso: al piano interrato ci sarà un’autorimessa di 8 mila metri quadrati.

Inumeri

2.490

LASUPERFICIE DIVENDITA DEI2 EDIFICICOMMERCIALI

arrivato dopo anni e anni di trattative, bocciature, ricorsi e approvazioni. Nei due grandi lotti di terreno che si trovano in via Fermi da tempo le ruspe erano entrate in azione ma ora è comparso anche il cartello. Una sorta di ufficializzazione dell’avvio dei lavori. E, soprattutto, della vendita degli spazi commerciali.

Secondoilprogetto cheha ricevutol’ok laGrc costruiràsuuna superficie lordadi3.200 metri quadratiper ciascuno

IBLOCCHI.Il piano è complesso ed è suddiviso in due stralci. Il primo riguarda solamente la parte commerciale. Il via libera alla società Grc è arrivato ai primi di gennaio, in seguito a una sentenza del Tar emessa alla fine del 2012 che ha annullato il provvedimento comunale «di rigetto dell’istanza di rinnovo del permesso di costruire» arrivato ad aprile dello scorso anno. Le zone interessate sono i due lotti di terreno che sorgono accanto all’Auchan e che al momento sono recintati con una rete da cantiere.

Neiprimi dueedifici destinatialcommercio,alti almassimo6 metri, cisaràun’autorimessa interrata

8.004

IMETRI QUADRATI DIPARKINGINTERRATO

26

IMETRI DIALTEZZA DELBLOCCODIREZIONALE

Accantoalla Camera di Commercionascerà un bloccogemelloa quello attuale:alpiano terra negozi,sopra uffici

Nelprogetto ancheuno stabile“gemello” diquello dell’ente camerale

ILPROGETTO. L’iniziativadell’associazione dei“Giovani Palladiani” impegnati avalorizzare il patrimoniodella città

IL TAR RESPINGE. Alla luce di tutto ciò l’Amministrazione nel 2008 ha alzato le barricate perché «l’apertura dei due nuovi stabili - si legge - genererebbe un’aggregazione di più esercizi commerciali che potrebbero avere le caratteristiche di parco commerciale». Ma il Tar ha bocciato lo stop del Comune perché «il rigetto poco ha a che vedere con le valutazioni di natura strettamente urbanistica ed edilizia». Da

qui l’ok obbligato del settore edilizia. L’EDIFICIO GEMELLO. Ma la partita non è finita qui. Perché, all’interno dello stesso Programma integrato di riqualificazione urbanistica edilizia e ambientale, è prevista la realizzazione di un altro stabile; questa volta all’ombra della Camera di commercio, come si può notare dallo stesso rendering che è stato inserito dalla società immobilare Cosim nel pannello pubblicitario che guarda via Fermi. L’edificio, che dovrebbe estendersi su un’area complessiva di 15 mila metri quadrati circa (compresi due stabili di un solo piano) si svilupperà in altezza al massimo per 26 metri. Una sorta di complesso gemello di quello già esistente. LECARATTERISTICHE.Il progetto presentato in Comune prevede la realizzazione al piano terra di attività commerciali per circa 2.600 metri quadrati, suddivisi in cinque stanzoni. Nei piani superiori, invece, ci saranno uffici, secondo la destinazione concessa: direzionale. Anche in questo caso è previsto un piano interrato da destinare a rimessa. • © RIPRODUZIONERISERVATA

L’INIZIATIVA. Dal 3 al7aprile conil buffet

palladiana Gazeboeappellisulwebperlabasilica Laterrazza sivisitacon glistudenti Ilgruppo distudentimobilitato peril“monumentonazionale” Roberto Luciani «Abbiamo raccolto 300 firme per chiedere che la Basilica Palladiana sia proclamata monumento nazionale. A fine mese organizzeremo un altro gazebo in contrà Cavour per invitare i vicentini a sottoscrivere il nostro appello, poi consegneremo i moduli all'amministrazione affinché prosegua ufficialmente su questa strada. Vicenza è bellissima e merita più attenzione da parte dei cittadini». Sembra un racconto di fine Ottocento ed invece le parole di Leonardo De Marzo, studente del "Fusinieri", sono cronaca che più recente non si può. Tutto inizia, infatti, non più tardi di due mesi fa in un bar e tra tre amici. A Leonardo, Giacomo e Kevin non servì nessun rito se non quello del caffè per dar vita ai "Giovani Palladia-

ni", gruppo di ragazzi, soprattutto studenti, innamorati della propria città. Da allora, prima grazie alla passaparola poi all'esempio, gli amici sono diventati 50 e quel nucleo è ora un'associazione, apartitica ma non apolitica, a tutti gli effetti con tanto di statuto, sito (tra una settimana) e indirizzo Facebook. E con un'idea meravigliosa che Leonardo, presidente e rappresentante di istituto del “Fusinieri", espone con il coraggio e quel pizzico di sana incoscienza che ogni ragazzo deve avere per far volare l'aquilone dei sogni. «Vogliamo scalzare la logica del vaso di coccio e rimettere Vicenza al posto che merita, al pari delle "cugine" Verona e Padova». Come? «Innanzitutto impegnandoci in prima persona. Noi non vogliamo delegare ma vogliamo al contrario poter esprimere il nostro punto di vista. E avere qualcuno

LaBasilica monumento nazionale:la richiestadi alcuni studenti

che ci insegni a sbattere anche la testa. E Vicenza per noi resta l'obiettivo centrale, non a caso abbiamo donato al Comune 100 piante destinate al verde pubblico». Alberi pagati di tasca propria e che hanno quasi prosciugato la cassa sociale, ma Vicenza val bene uno sforzo: «Anche se a dire il vero mi trovo a fronteggiare una burocrazia mostruosa e a 20 anni mi rendo conto di quanto sia pesante amministrare e gestire un'associazione di volontariato. Per fortuna la partecipazione dei ragazzi è entusiasta e le idee non ci mancano: ne abbiamo 27 in cantiere». Tra cui una conferenza sul Made in Italy da tenersi a fine aprile all'Università di Vicenza. La lista dei relatori è quasi al completo, «nel frattempo firmate la nostra petizione«. Perché se la mostra di pittura e la città hanno avuto così successo nei mesi scorsi un po' di merito ce l'ha anche tal Andrea Di Pietro detto Palladio. O no? • © RIPRODUZIONERISERVATA

Gli alunni del Da Schio accompagneranno i turisti. Intesa del Comune con la scuola vicentina Da mercoledì 3 a domenica 7 aprile, dalle 10 alle 17, una trentina di studenti dell'indirizzo turistico dell’istituto professionale statale cittadino Almerico Da Schio, si proporranno per accompagnare in visita gratuita vicentini e turisti che intendono conoscere da vicino la Basilica palladiana. L'iniziativa fa parte di un progetto messo a punto dall’assessore al turismo Massimo Pecori con il dirigente scolastico dell'istituto Giuseppe Sozzo e l’insegnante Rita Menegozzo, per avviare una collaborazione tra amministrazione comunale e studenti dell’indirizzo turistico che frequentano l’istituto Da Schio. Accompagnando i visitatori, gli studenti, seguiti e guidati dai loro insegnanti, avranno così modo di mettere in pratica l’apprendimento scolastico

teorico, di testare le proprie capacità e competenze nell’accoglienza di visitatori e turisti all’interno del monumento simbolo della città, dare loro informazioni pratiche, raccontare la storia del luogo. Gli studenti - che hanno approfondito la storia della città ed in particolare della Basilica - saranno in grado di dare spiegazioni oltre che in italiano, anche in inglese ed in altre lingue straniere imparate a scuola. Infine, per concludere questa prima esperienza di collaborazione tra istituto Da Schio e amministrazione comunale, domenica 7 aprile alle 17, gli studenti dell’indirizzo alberghiero della scuola, coordinati dall’insegnante Roberto Zanin, offriranno ai visitatori della Basilica un brindisi di saluto con un piccolo buffet da loro preparato. «Ringrazio insegnanti e studenti per la disponibilità – commenta l'assessore Pecori -. Questa iniziativa è l'ennesima prova che la collaborazione aiuta la promozione della città». •


20 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA

Venerdì 29 Marzo 2013

CRIMINALITÀ. InvialeMilanoun altro episodio dicriminalità

Risseeaccoltellati Tornalaguerra deglispacciatori

Ilprecedente

Forse un regolamento diconti perquestionidispaccio didroga Potevafinire comeasettembre, conl’omicidio diCampo Marzo

L’OMICIDIO DICAMPO MARZO Laseradell’8settembre, a CampoMarzo, fuucciso a coltellateRafik Ghrissi, 33 anni.L’omicidioera maturatoinun contestodi litefradue banderivali per ilcontrollo dellospaccio di drogadavantialla stazioneferroviaria. La gangdi killer siera riunita primainun barper pianificarel’aggressione. Quandoerano uscitidi casalo sapevano.Ognuno aveva conséun coltello. Arminascoste nelle cinturedei pantaloniin vistadi quellache, con tuttaprobabilità,era stata unavera e propria spedizionepunitiva. Laprocuraè certachegli ottoindagatiper l’omicidiodiRafik Ghrissi fosserotuttiarmati. Tutti insieme, secondo gli investigatori,hanno colpitolavittimaprima concalci epugni,poi conle lame.Ferite allamano,alla testaeall’addome. Proprio quest´ultima,chesarebbe statainferta daHamza Injehavrebbe causatola mortedel tunisino. •

Claudia Milani Vicenzi Sono sempre gli stessi che bazzicano viale Milano, via Torino e via Firenze. E capita che talvolta si pestino i piedi, magari per questioni legate allo spaccio di droga. E allora risse, botte, accoltellamenti. Era successo così anche lo scorso 8 settembre, quando un gruppetto di tunisini e marocchini, per far capire chi comandava, aveva organizzato una spedizione punitiva a Campo Marzo. Spedizione poi sfociata nell’omicidio di Rafik Gherissi, tunisino di 33 anni.

Itunisiniferiti: «Nonabbiamo fattonulla, nonsappiamo perchécihanno aggrediti»

VIALE MILANO. Mercoledì sera è scoppiato il caos vicino alla rotatoria tra viale Mazzini e viale Milano. Due i feriti: entrambi tunisini, irregolari e denunciati per lesioni aggravate. Ma era solo la seconda parte del regolamento di conti. Il capitolo precedente solo il giorno prima, sempre in zona viale Milano. Qui era terminata con una denuncia e un arresto. E non è un caso che in cella sia finito Magdi Tayech, parente di Moez Tayech che invece è stato ferito la sera dopo. Per lui una denuncia e ieri il viaggio verso uin centro d’identificazione ed espulsione in vista del rimpatrio. RISSA E RAPINA. La prima furibonda rissa martedì pomeriggio, quando sono stati presi di mira Mohamed Jeljli, tunisino di 34 anni, irregolare e con precedenti e la fidanzata, un’italiana di 49 anni a sua volta conosciuta alle forze dell’or-

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dine. Li hanno bloccati in quattro: urla, grida e poi la fuga con la borsa della donna. Si sono divisi e due si sono rifugiati nella sala giochi Game room di viale Milano, inseguiti da Jeljli. Il rapinatore avrebbe cercato di colpire la vittima con un coltello, per poi scappare di nuovo. In viale Milano sono accorsi i carabinieri ed è scattata la caccia ai quattro tunisini in tutta la zona. Due sono stati bloccati in via D’Annunzio poco dopo e riconosciuti dalle vittime. Uno di loro, 35 anni, irregolare e con precedenti se l’è cavata con la denuncia per rapina aggravata in concorso. È andata peggio a Magdi Tayech, 26 anni, sempre clandestino in Italia, sempre volto noto alle forze dell’ordine. Vedendo i militari ha cercato di scappare e, nella corsa, ha pure tentato di sbarazzarsi di cinque bustine di droga. Le hanno trovate poco dopo nel giardino dell’istituto Fusinieri. Per Magdi Tayech all’accusa di rapina si è anche aggiunta quella di spaccio e si è inoltre scoperto che doveva essere in carcere per una vecchia questione di droga. Gli era stato infatti revocato un decreto di sospensione di carcerazione. Questione finita? Per niente.

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l’uomo arrestato il giorno prima. Ha un vistoso taglio al braccio (la prognosi è di due settimane) e continua a ripetere di non aver fatto del male a nessuno. Ovviamente, dei coltelli, nessuna traccia. Per entrambi è scattata la denuncia per lesioni aggravate. Per Tayech anche l’espulsione: ieri è stato accompagnato al Cie, in vista del rimpatrio in Tunisia.

VialeMilanoè daanniunadelle zone “calde”dellacittà L’ACCOLTELLAMENTO. Il giorno dopo è andata in scena la seconda parte e questa volta il bilancio è stato di due accoltellati. Di nuovo viale Milano, di nuovo Mohamed Jeljli e la compagnache vengono affrontati dalla banda rivale. A dare l’allarme, alle 19.15, sono alcuni passanti: segnalano una violenta rissa ma, quando arriva la polizia, c’è solo la coppia. Il tunisino ha una ferita

PROGETTO SALUTE. L’iniziativaB Active

La“specialcard” dallefarmacie pertenersiin forma

da coltello alla mano e il viso tumefatto per le botte ed è ancora in ospedale. Dice di essere stato aggredito «senza nessun motivo». Quel che si dimentica di raccontare è che c’è un’altra persona ferita. Lo si scopre poco dopo, quando una passante avverte la polizia che in viale Trissino, steso a terra privo di sensi e sanguinante, c’è un uomo. È Moez Tayech, 31 anni, parente del-

B Active, sii attivo. È il messaggio chiaro e inequivocabile lanciato dal Centro Sport Palladio in collaborazione con l'assessorato allo sport del Comune e Federfarma Vicenza. Va letto così: fare sport previene le malattie, fa bene allo spirito, offre alle persone nuove possibilità di incontro e socializzazione. Nelle 14 farmacie aderenti alla proposta (le riportiamo sotto) i cittadini troveranno particolari scatolette di medicinali contenenti una speciale card che darà diritto ad alcuni vantaggi e proposte convenienti, tra cui una visita gratuita di idoneità medico-sportiva non agonistica a conclusione di una settimana di prova gratuita delle attività del Centro Sport Palladio. Ci sarà pure uno specialissimo foglietto illustrativo che conterrà le indicazioni sui vantaggi che può comportare una pratica sportiva regolare. Si tratta di una nuova iniziativa dedicata ai cittadini che hanno voglia di benessere. «Migliaia di vicentini potranno avvicinarsi allo sport a con-

dizioni agevolate», ha spiegato il presidente del Centro Sport Palladio Silvano Allegro. B Active offrirà anche un buono sconto di 50 euro per l'acquisto di un abbonamento annuale tra quelli previsti dalla struttura di via Cavalieri Vittorio Veneto. «Si tratta di un'iniziativa intelligente», ha commentato con soddisfazione il Sindaco Achille Variati «che guarda al sociale e dà un messaggio molto importante: svolgere attività fisica previene le malattie». Gli antichi, mai così attuali, affermavano “mens sana in corpore sano". «Lo sport non è solo prestazione - ha ricordato l'assessore allo sport Umberto Nicolai ma anche occasione per socializzare e sentirsi bene». La promozione potrà essere attivata presentando la card al Centro Sport Palladio. Per informazioni chiamare lo 0444963466. Le farmacie aderenti all'iniziativa. Cattaneo, Giacomelli, Donadelli, Carlassare, Marson, Pasinato, del Sole, Zambon Alla Fortuna, Porta Santa Croce, S. Andrea, corso Padova, Giovannetti, Campedello, Galvan, Ai Laghi, S. Chiara. • © RIPRODUZIONERISERVATA

I PRECEDENTI. Sabri Suihu, 25 anni, aveva perso la vita lo scorso novembre a causa di un miscuglio di alcol e pasticche. Poche settimane dopo due suoi amici erano stati accusati di morte in conseguenza di altro reato. Secondo la polizia gli avrebbero dato pastiglie di ansiolitico che avrebbero provocato, qualche ora più tardi, il decesso del ragazzo. Erano Mohamed Jeljli e Jamel Nemri, 25 anni, clandestino in Italia. Quest’ultimo è stato arrestato due mesi fa, per una maxi rissa in viale Milano e di nuovo dieci giorni fa per rapina. • © RIPRODUZIONERISERVATA

ILFURTO

LAPOLEMICA

Raiddei ladri alMontagna Scassinate lemacchinette

Aldrovandie sit-indelCoisp Ipoliziotti sidfendono

AlCentro SportPalladiopossibili prove gratuite evisite d’idoneità Marta Benedetti

Dal 27 al 30 aprile 2013 4 giorni

Interventodellapolizial’altra serain vialeMilano perun accoltellamentotrastranieri. ARCHIVIO

Ladriall’istituto Montagna Sono riusciti a scassinare le macchinette delle bibite e delle merendine ma, proprio mentre stavano per mettere le mani sui computer sono stati disturbati dai Rangers e sono scappati con un bottino misero, di poche decine di euro. Colpo l’altra notte all’istituto professionale Montagna, di via Mora 93. In base a quanto è stato ricostruito i ladri sono riusciti ad entrare nella scuola dopo aver forzato una delle porte di emergenza al piano terra. Hanno prima scassinato il distributore automatico e quindi sono entrati in un ufficio e hanno cercato di prendere pc, monitor e altro materiale informatico. Non hanno però fatto in tempo a portarlo via. Sono infatti arrivati gli addetti alla vigilanza e ai malviventi non è rimasto che scappare abbandonando i computer. • © RIPRODUZIONERISERVATA

«Accuse ingiuste di chi ha voluto strumentalizzare la vicenda». Luca Prioli, segretario regionale del Coisp Veneto, si dice «allibito per la mistificazione di quanto accaduto». Mercoledì, a Ferrara, il sindacato ha organizzato un sit-in in piazza. Quattro agenti (tra cui Luca Pollastri, che lavorava a Vicenza) sono stati infatti condannati per la morte di Federico Aldrovandi per omicidio colposo. Il giudice ha rigettato sia l’affidamento in prova ai servizi sociali, sia la detenzione domiciliare. «Se i colleghi di Ferrara avessero saputo che la madre del ragazzo lavora proprio in Comune - ha spiegato Prioli - non si sarebbero mai sognati di organizzare il sit-in in quella piazza. Abbiamo il massimo rispetto per il suo dolore. Ad ogni modo sono qui a formulare le mie più sincere e profonde scuse alla mamma di Aldrovandi perché siamo dispiaciuti per le circostanze non volute che le hanno rinnovato l'immenso dolore Quattro poliziotti sono in cella per omicidio colposo quando, in Italia, nessuno va in carcere per questo reato. Ci chiediamo perché la legge non debba essere uguale per tutti». «Deprecabile l’atteggiamento del sindaco - ha concluso - che da tempo era stato avvisato, non si capisce perché, se contrario, non abbia sollevato le obiezioni prima». •


24 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA

Venerdì 29 Marzo 2013

Giustizia&sicurezza

Vigilanza complessa

Ilprovvedimentoadottato per prevenire incidenti ILDIVIETO. L’ordinediservizio firmato dalpresidente Carbone

Ilnuovotribunale nonvuolerischi: ombrellivietati

«Misuravoltaatutelare l’integritàdelle persone» Mantovani:«Spero sia una cosatemporanea» Giulia Guglielmi «Io non posso entrare». Un divieto che però non riguarda stavolta Fido, il migliore amico dell'uomo. L'altolà è stato intatti imposto nel nuovo palazzo di giustizia, e riguarda gli ombrelli. Ed è un divieto d'accesso singolare quello che, a partire dal 22 marzo, vieta a tutti gli utenti - fatta eccezione per il personale in servizio e i magistrati - di portare con sé il proprio ombrello negli uffici di destinazione, che dovrà essere sistemato nelle apposite rastrelliere fornite dal Comune e sistemate nel vano d'ingresso dell'edificio. L’ordine di servizio è stato firmato dal presidente del Tribunale di Vicenza, Oreste Carbone. «È stato segnalato da più parti - si legge - e in particolare dagli addetti alla vigilanza (Ran-

gers) che gli utenti vari nel nuovo palazzo di giustizia (avvocati, privati, ditte) non usano riporre l'ombrello nelle apposite rastrelliere poste nel locale d'ingresso, ma di portarlo con sé, per tutto il tragitto fino al raggiungimento egli uffici posti prevalentemente ai piani terra, terzo e quarto». Il motivo della decisione? È presto spiegato nella stessa "circolare": «In assenza di altre misure di sicurezza e per contrastare al massimo eventuali fatti delittuosi che potrebbero veri-

Inassenzadi metaldetector icontrollilifanno iRangersche hannochiesto garanzie

ficarsi all'interno del nuovo edificio». «Penso che sia un provvedimento provvisorio - ha commentato il presidente dell'Ordine degli Avvocati, Fabio Mantovani - dettato da esigenze di sicurezza. È certamente un provvedimento sui generis, sollecitato principalmente dalla vigilanza del Tribunale. E il presidente Carbone non poteva fare diversamente, perché la sicurezza è una cosa di estrema importanza». Nello stesso ordine di servizio il presidente Carbone lo definisce «una piccola misura volta a tutelare la sicurezza e l'incolumità delle persone», da far rispettare «in assenza di altri mezzi di rilevazione elettronica (metal detector, video sorveglianza) non ancora presenti». Perché al momento, nel nuovo palazzo di giustizia, la sicurezza è affidata per

ORESTECARBONE PRESIDENTEDELTRIBUNALE

Eccezioni ammesse

«Imagistratipassano,gli avvocatino:siamoforse personemenosicure?» FABIOMANTOVANI ORDINEDEGLIAVVOCATI

Ilprecedente ILDELITTO. Erail 26aprile 2007quandola giovane VanessaRusso venne colpitaa mortealla fermataTermini della metropolitanadi Roma. Mal'arma usatada Doina Matei,laromena di 23anni chel'aveva aggredita al terminediuna banale lite, nonera né uncoltello né tantomenouna pistola, bensìun ombrello. VanessaRusso, anch'essa ventitreenne, morì dopo quasiun giorno dicoma: la puntadell'ombrellodella Mateileaveva perforato l'orbitasinistraarrivando adeterminare la rottura dell'arteriacerebrale. Dalleimmagini a circuito chiuso,lapolizia ricostruì l'accadutoe identificò l'assassina.Subitodopo l'accaduto,infatti,laMatei aveva tentatodi fuggire assiemeadun'amica, all'epocaminorenne, ed erastataarrestata a Tolentino,nelle Marche. Perl'omicida, laquinta sezionepenale della Cassazioneha confermato nel2010la condannaa sediciannidi reclusione peromicidio preterintenzionale aggravatodai futili motivi. Unacondanna cheera stataemessadalla Corte d'Assised'appellodella Capitaleil 25novembre del2008. • GI.GU.

Ilnuovo tribunale diVicenza: gli ombrelli nonpossono entrare perdisposizione delpresidente. ARCHIVIO la gran parte ai soli Rangers. «Il fatto che il tribunale non sia pienamente efficiente sotto questo punto di vista - osserva Mantovani - può spiegare questa misura in via cautelativa. Come avvocati chiederemo comunque dei chiarimenti, soprattutto per quanto riguarda le finalità». Anche se il presidente dell'Ordine non nasconde nemmeno una leggera perplessità: «Sembra una decisione un po' penalizzante - commenta - come se gli avvocati fossero persone meno sicure dei magistrati. Ma tutto dipende dalla durata del provvedimento. Ma riconosco anche

che questa rientra in quella serie di decisioni che il presidente del Tribunale deve prendere, e che non sia certo un sistema di sfiducia verso qualche categoria». Anche perché, più che alle rastrelliere, gli ombrelli verranno affidati «alla pubblica fede, con il rischio - commenta Mantovani - che il cittadino ne trovi tre, una volta uscito». Ma la riflessione proposta da Mantovani, poi, si allarga anche al paragone con gli altri tribunali del Veneto. «Al momento - osserva - qui a Vicenza non ci sono entrate dedicate agli avvocati, dove noi possiamo entra-

re con il badge. Un sistema che invece c'è a Padova, non a Verona e Venezia». Ma il divieto di introdurre ombrelli nel nuovo palazzo di giustizia porta anche a riflettere effettivamente sulla pericolosità degli stessi, soprattutto se si torna con la memoria ad alcuni fatti di cronaca. «Potrebbe essere senza dubbio considerata un' arma impropria - commenta Mantovani -. Ricordo che quando furono installati i sistemi di sicurezza a Santa Corona, erano stati tarati talmente in alto che suonavano in continuazione». • © RIPRODUZIONERISERVATA

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VENERDÌ 29 MARZO ore 20,30 “GIRO DI RISOTTI” • risi e bisi • risotto agli asparagi • risotto zucchine e gamberetti • risotto al baccalà • risotto con le fragole

ARZIGNANO

Via Diaz (c. Comm. La Piazzetta) Tel. 0444 671640 Fax 0444 450962

BASSANO

Via Beata Giovanna Tel. 0424 227593 Fax 0424 227095

MONTECCHIO MAGGIORE Viale Trieste, 16/A (S.S.11) Alte Ceccato Tel. e Fax 0444 490703

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Via Martiri della Libertà Tel. 0445 670900 Fax 0445670988

THIENE

Via S.Vincenzo Tel. 0445 362259 Fax 0445 381888

VALDAGNO

Via G. Marzotto, 10/C Tel. 0445 401843 Fax 0445 406495

Focaccia pasquale con crema al mascarpone Acqua e vini della casa

quota di partecipazione € 18,00 È gradita la prenotazione

MENU DI PASQUA

Antipasto all’italiana Verdure croccanti all’aceto balsamico alla julienne ----------------------Maccheroncini della casa al ragù di agnello Risottino alla primavera ----------------------Lonza di maiale alle verdure Tenera di agnello glassata Patate all’erbette • Verdura cotta -----------------------Colomba pasquale con crema tiepida al profumo di vaniglia Acqua, vini della casa e caffè

quota di partecipazione € 30,00 È gradita la prenotazione

PROSSIMO APPUNTAMENTO CON LA CENA

AL BUIO: VENERDÌ 19 APRILE

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26 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA

Venerdì 29 Marzo 2013

SANITÀ. Sfumate negliultimi giorni lecandidature diFontanae Cardone.Martedì lapresentazione adirigentie primari

Ulss6,lanominaa sorpresa FrancescoBuonocore èil nuovo direttoresanitario e allafine ildgAngonese sorprendetutti Franco Pepe Ermanno Angonese scopre la seconda carta. Il direttore sanitario dell'Ulss 6 per il mandato triennale che si concluderà a fine 2015 è Francesco Buonocore. Un'indicazione a sorpresa. Un nome uscito dal cilindro del direttore generale solo negli ultimi giorni. Fino a ieri si era parlato soprattutto di Fabrizio Fontana, il medico bassanese che si è costruito una solida fama di manager in Friuli, nell'Azienda “S.Maria della Misericordia" di Udine. Era lui la prima scelta di Angonese, anche se fin dall'inizio il suo arrivo è sembrato problematico. Poi sull'orizzonte è comparso come possibile candidato Ennio Cardone, tornato al suo posto di direttore medico dell'ospedale di Noventa dopo le due consecutive esperienze di direttore sanitario a Bussolengo e a Cittadella. E, infine, sull'uscio della nuo-

Dasegnalare un’altrapartenza l’excapo delpersonale Moretti,andrà aLegnago

va direzione strategica si è affacciato Giuseppe Iannaci, direttore da 10 anni del Distretto di Vicenza, capitale del territorio-Ulss, 120 mila abitanti e una serie di competenze anche parecchio complesse. Mercoledì, dinanzi al dg che li aveva convocati, sono sfilati un po' tutti i papabili. Buonocore è arrivato da Verona, dove abita, con la moglie. Poi ieri, a 24 ore dallo scadere dei 90 giorni della proroga concessa ai direttori di area uscenti, la decisione di dare l'investitura al candidato esterno. Nativo di Pagani in provincia di Salerno, 63 anni -anche lui, quindi, come Angonese, al suo ultimo atto nelle stanze dei bottoni della sanità pubblica veneta- Buonocore viene dall'analoga esperienza vissuta per 5 anni come direttore sanitario a Legnago, all' Ulss 21 e al direttore amministrativo Giuseppe Cenci (oggi al vertice dell'Ulss 5). Nel suo curriculum la laurea in medicina a Padova nel 1982, la specializzazione in chirurgia d'urgenza, l'incarico di primario dal 2002 del pronto soccorso di Borgo Trento a Verona, il coordinamento del Creu, Centro regionale per l'emergenza e l'urgenza. Dopo la conferma di Paolo Fortuna a direttore dei servizi sociali, ecco dunque, ora l'investitura di Buonocore. A questo punto resta sco-

vademecum ITALIANOSTRA Oggidalle 10alle19 esposizionedel Cristo Deposto.Alle10 benedizionea apertura, a seguire presentazionedel Cristo restauratoacura diGiovanna Dalla Pozza(foto). A PalazzoBraschi Brunello, incorsoPalladio 67, alle 18l’ensemble vocale strumentale“Il teatro armonico”eseguirà brani sultema “Stabat mater”. IntervieneCarmeloConti.

Fantuzlascia

EugenioFantuzlascia INQUELRUOLO DAL2004 Arriva Buonocore eva in pensioneEugenioFantuz, checomedirettore sanitarioha accompagnato,daottobre del2004, quasi tuttala doppiagestionedell'ex dg AntonioAlessandri. Una carrierabrillante.La laureaa Padova,le specializzazioniin pediatriaeneonatologia sempre alBò,quella di adolescentologiaal FatebenefratellidiMilano, maestricome Franco Zacchelloe Giuseppe Brera.Poi l'esperienza ospedalierainiziatanel 1972alSan Bortolo nella pediatriaalloraguidatada GianfrancoToniolo. Quindi,l'area maternodel Servizioper l'educazione, unperiododi reggenza delladirezionesanitaria ai tempidel dgAntonio Petrella». F.P.

Ilneodirettore sanitarioBuonocoresi vaccina quand’eraall’Ulss 21 perta solo la casella di direttore amministrativo per la quale sono in lizza almeno tre candidati, fra i quali due interni: Roberto Toniolo, attuale capo del personale dopo un quinquennio di manager amministrativo all'azienda ospedaliera di Padova, e Tiziano Zenere, dirigente regionale ed ex manager anche lui alle Ulss di Bassano e di Thiene. Potrebbe, però, scapparci la sorpresa anche qui. Angonese però vuole protrarre la suspense fino all'ultimo. Oggi, comunque, l'annuncio. Poi la delibera di nomina dei tre direttori, e martedì alle 12 è già fissato, nell'aula ma-

gna della scuola-convitto, l'incontro di presentazione della nuova terna dirigenziale a tutti i primari e all'intera “nomenklatura" apicale dell' azienda berica. Intanto, c'è da segnalare un'altra partenza. Dopo Patrizia Mangione, responsabile del servizio finanziario, passata alla direzione amministrativa dell'Ulss 13 di Mirano, lascia un altro nome eccellente della gestione-Alessandri. Laura Moretti, ex capo del personale, oggi alla guida dell'ufficio legale, andrà a fare il direttore amministrativo proprio a Legnago. • © RIPRODUZIONERISERVATA

VENERDÌSANTO Oggi,Venerdì Santo, nella cappelladelmonastero dellecarmelitane scalze, inviaD’Azeglio19, alle 7 ufficioletture-lodi; seguirà alle15la celebrazionedella Passionedel Signore. MAXI-UOVODI PASQUA Domanialle16.30 nella GalleriaParco Città invia Quadri,ci sarà apertura dell’uovogigante di30 chilidi cioccolato,che verrà distribuito gratuitamente.Il pomeriggiosaràallietato daun rinfrescocon musica,omaggied esibizioni.Entratalibera. © RIPRODUZIONERISERVATA

L’INCONTRO. Araceli

Cristianesimo eIslam «Formazione ascuola» «Più formazione all'interno delle scuole, magari con veri e propri operatori del dialogo, per creare momenti di conoscenza reciproca tra islam e cristianesimo. Il dialogo è un obbligo perché il nostro destino è vivere insieme». Il mediatore culturale dell'associazione Amici di Ravenna è intervenuto ieri assieme a don Giuliano Zatti, teologo e docente di Dialogo interreligioso all'Istituto superiore di Scienze religiose di Padova, all'incontro di aggiornamento che l'ufficio Irc di Vicenza per l'insegnamento della religione cattolica ha organizzato per i docenti. Al centro della conferenza che si è tenuta nel coro delle monache della chiesa di Araceli, il tema del dialogo cristiano-islamico. «L'Islam in Italia non è ancora diventato un "islam italiano". È un fenomeno molto legato all'immigrazione, pur essendovi già le seconde e anche terze generazioni di immigrati musulmani. Ci si sente ancora molto legati alle terre d'origine», spiega Toumi. Sulla stessa lunghezza d'onda il teologo padovano Giuliano Zatti: «Sembra quasi che l'incontro con il mondo musulmano sia una questione risolta, in realtà non è così, siamo in una situazione di stallo. Negli anni '90 se ne parlava di più, ora siamo distratti da altre questioni. Mancano iniziative incisive che riguardino la promozione della convivenza tra i due mondi». • L.P .

© RIPRODUZIONERISERVATA


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