rassegna 18-04-13

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L’Intersiilludeepoicede InfinalevalaRoma

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Renzi:«Nonlovotiamo».GabanellieStradarinunciano,GrillopuntasuRodotà Convulsa vigilia della prima giornata di votazioni a Camere riunite per l’elezione del Presidente della Repubblica. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha proposto la candidatura dell’ex presidente del Senato Franco Mari-

VICENZAELACORSAALCOLLE

Icandidatiasindaco“votano” perdiecipresidentidiversi f NEGRIN PAG15

IL CASO. SUI DIVIETI IL TAR DÀ TORTO A VICENZA: PRONTO IL RICORSO

ni, sulla quale ha incassato la convergenza da parte del Pdl e di Scelta Civica, causando però di fatto una spaccatura nel partito. Alla fine di una tesa assemblea dei grandi elettori di sinistra, la proposta è stata approvata ma i

“dissidenti” sono quasi un centinaio e a questo punto è molto improbabile che oggi Marini ottenga il quorum. Il Movimento 5 Stelle punterà su Rodotà, dopo la rinuncia da parte di Gabanelli e Strada. f PAG 2 e 3

VICENZA. Inun alloggioin contra’ San Francesco

Anzianomortoincasa trovatodopounmese Un anziano di 78 anni, vicentino, che viveva da solo, è stato trovato senza vita nella sua abitazione in contra’ San Francesco. Secondo le prime valutazioni dei medici, il decesso risale a circa un mese fa. L’allarme è stato dato da altri abitanti dello stabile, insospettiti dall’odore nauseabondo.

f MILANIVICENZI PAG22

LASTORIA

BASSANO

f SMIDELRE PAG13

f PAROLIN PAG 34

BARBARANO

SANPIETROINGU

f NERI PAG30

f BERGAMIN PAG 11

«Avevopersotutto mahosconfitto ladisperazione»

Salegiochi,Comunebocciato LE SENTENZE. Il Comune di Vicenza è stato bocciato due volte dal Tar del Veneto sul tema delle sale giochi e scommesse. Il Tribunale amministrativo ha infatti cancellato lo stop imposto dalla municipalità a quattro sale inaugurate tra viale San Lazzaro, corso Padova e via IV Novembre, ma ha anche annullato le regole dettate dal Comune sull’ubicazione delle sale rispetto a scuole e altri luoghi “socialmente sensibili”. Il sindaco Variati non si arrende: «Faremo ricorso, la battaglia legale continua». f MANCASSOLA PAG12

Lacasadov’è mortol’anziano

Abusiascuola: prontoilprocesso perlearrestate

Vicenzadiceno all’accorpamento delTribunale

Allavoroinorto muoredilaniato dallamotozappa

Il chip difettoso

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on la crisi di un sistema che non riusciva e forse non riesce ancora a produrre politica e tantomeno alleanze, è stato proprio Giorgio Napolitano, soprattutto in questi due ultimi anni, a farsi carico non solo della tenuta delle istituzioni democratiche ma anche di una vera e propria agenda di governo. Senza contare il suo ruolo, nella crisi economica più devastante degli ultimi cento anni, di garante del nostro Paese di fronte all’Europa e alle istituzioni internazionali. Un Giano bifronte con uno sguardo rivolto alla crisi interna e un altro sguardo puntato sulle responsabilità che ogni Paese ha nei confronti del consesso internazionale in cui siede. Per dirla tutta: quel che, nell’Europa di oggi, ciascuna autorità nazionale decide non può non avere riflessi sui nostri vicini di casa e partner. Si potrà discettare a lungo sui vincoli che la Ue ci ha imposto e impone anche ad altri ma se queste sono le regole violarle significa solo essere cacciati da quel tavolo con la concreta certezza di non potercisi più sedere. Nel nostro sistema costituzionale non tocca al capo dello Stato il governo del Paese e della sua economia; né mai nella storia repubblicana un presidente della Repubblica ha usurpato compiti di pertinenza dell’esecutivo che ha sempre tratto la sua legittimità dal voto popolare. Ma quando un sistema entra in crisi si apre un vuoto che, anche semplicemente per una legge della fisica, qualcuno prima o poi si occupa di riempire. Con la fine della prima Repubblica sono stati prima i magistrati e poi i tecnici a surrogare la latitanza di una politica pavida e ricattata. Con la crisi che ha investito l’economia mondiale già a partire dal 2008 ancora una volta i balbettii della politica e i suoi peccati nemmeno tanto nascosti, hanno portato il paese sull’orlo del baratro. C’è stato bisogno di un signore di ottant’anni per imboccare una strada che per quanto impervia e dolorosa può garantire una vera riscossa e non solo economica. Adesso che quell’ex comunista che molti ricordavano anche timido, esce di scena ci si chiede chi potrà farsi garante di fronte ai cittadini e all’ Europa che gli sforzi fatti non andranno perduti. E che la politica anche grazie al nuovo inquilino del Quirinale saprà finalmente rispondere alla sua vocazione: governare nel nome dell’equità e nell’interesse di tutti e non di consorterie e conventicole di cui non c’è veramente più bisogno, se mai ce n’è stato. Da oggi i grandi elettori sono chiamati ad una scelta che speriamo non sia frutto di tatticismi e di piccoli trucchetti per salvare un metodo ormai condannato anche dalla cronaca elettorale, ma tutta in favore dell’Italia. •

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PRIMO VOLUME

f PAG6

QUIRINALE. ConvergenzaconilPdlsullacandidaturadell’expresidentedelSenato,masinistradivisa

di RICCARDO BORMIOLI

Tende da sole Zanzariere

CAMMINATE PER TUTTA LA FAMIGLIA

Identificatoinunvideo l’uomodellebombe

f PAG37

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circa mezzanotte: il conduttore di “PiazzaPulita”, Corrado Formigli, introduce un ospite in collegamento. È il senatore del Movimento 5 Stelle Marino Mastrangeli. Formigli: «Senatore, vuol parlare solo con me o anche con gli altri politici in studio?». Risposta: «Buonasera, signor Formigli. Rispondo a lei da cittadino a cittadino. Io sono solo il cittadino Mastrangeli». Ha lo sguardo spiritato, a metà tra Hannibal Lecter e un chierichetto sorpreso dal parroco a spiar le donnine nude. E parla tale e quale al computer di “2001 - Odissea

di GIANCARLO MARINELLI nello Spazio”. Ve lo ricordate? «Buongiorno, signori, sono HAL 9000, delle officine Hal, di Urbana, nell’Illinois». Il discepolo di Santoro chiede: «Cittadino Mastrangeli, chi voterete come Capo dello Stato?». Risposta del discepolo di Grillo: «Quello che ci diranno, via web, gli iscritti al M5S». Formigli incalza: «Cittadino Mastrangeli, farete un governo con il Pd?». Risposta: «Parleremo, via web, con gli iscritti al M5S». Formigli si scalda: «Ma per ogni cosa dovete fare un referendum in Rete?». HAL 9000 Mastrangeli resiste: «Ascoltiamo sempre i nostri iscritti. Nel mio

di Alessandro Ferrari blog così mi presento: "Attivista M5S h24 da quando mi sveglio a quando vado a letto"». Formigli spariglia: «Quanto percepisce di stipendio, Cittadino Mastrangeli?». «Non lo so», il computer HAL annaspa. «Ma non dovevate tagliarvi gli emolumenti?». «Buonasera, signori, domani devo svegliarmi presto». Un po’ di fumo gli esce dalle orecchie: tilt totale. Un altro onorevole grillino sostiene convintamente che gli americani inseriscano segretamente dei microchip nel cervello di tutti i neonati. Quello di Mastrangeli deve essere difettoso. •

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IL GIORNALE DI VICENZA

ECONOMIA VICENTINA Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: redazione@ilgiornaledivicenza.it

Giovedì 18 Aprile 2013

CNA.AssembladeiGiovani

Oggialle18,nellasedediviaZampieri,siterrà l’AssembleaprovincialedeiGiovanidiCnaVicenza cheporteràall’elezionedelnuovopresidente.

LASTORIA. LaPmiche fa concorrenzaalcolosso tedesco Sennheiser

Matteo Bernardini La voce dei grandi eventi: dalla Formula1 al Moto Gp, dalle cronache giornalistiche internazionali alle altre manifestazioni sportive quali il Tour de France o l’America’s Cup di Vela, arriva nelle nostre case grazie ai microfoni realizzati da Wisycom, azienda di Romano d’Ezzelino divenuta un punto di riferimento a livello internazionale per le tecnologie sviluppate. Apparecchiature wireless, adattate alle trasmissioni da coprire, che hanno conquistato il mondo. Sono targati Wisycom, e quindi totalmente Made in Vicenza, anche i piccoli microfoni degli arbitri impiegati dalla Fifa (nelle principali competizioni calcistiche)

e dalla Fir per i match di rugby. «La nostra forza, assieme all’innovazione e alla ricerca, è quella di saperci adattare alle richieste dei clienti - spiega Franco Maestrelli, amministratore unico dell’azienda di Romano d’Ezzelino - È così che siamo diventati protagonisti nei mercati oltre confine». Perché la storia di Wisycom (che negli ultimi tempi è cresciuta a un ritmo del 30% annuo) è in controtendenza rispetto alle aziende in crisi, tanto che l’aumento di fatturato ha portato ad altre assunzioni e a sviluppare nuovi prodotti per sbarcare nel mercato statunitense. «Dove abbiamo cominciato a “seminare” ottenendo già delle buone risposte», conferma Maestrelli. Che poi aggiun-

ge: «Con l’Italia abbiamo smesso di lavorare. Diciamo che le procedure sono ingessate. C’è troppa burocrazia e quindi meno dinamismo, per non parlare delle difficoltà nel farsi pagare. Così abbiamo privilegiato il mercato estero dove insiste il 90% del nostro volume d’affari». Per capire quanto sia avanzata e ritenuta affidabile la tecnologia di Wisycom (che conta 38 dipendenti) è forse sufficiente sapere che i principali concorrenti della pmi bassanese sono i tedeschi proprietari del marchio Sennheiser: un colosso multinazionale con oltre 10 mila impiegati. «Eppure - sottolinea con orgoglio Maestrelli - quando i tecnici tedeschi incontrano i nostri, in qualche fiera o in altre manifestazioni, riconosco-

Oggialle18.30alCentrocongressidiviaFermi verràpresentatalaricercasull’imprenditoria femminileinVenetovolutadallaRegione.

Missionedi“Made inVicenza” amaggio

Wisycomdà voce aigrandieventi intuttoilmondo

Imicrofonidell’aziendadiRomanod’Ezzelino utilizzatipertrasmettereancheFormula1eMotoGp «EoraciprepariamoallosbarconegliStatiUniti»

CONFARTIGIANATO.Ricerca

EconiMondialidicalcio ilQatarsaràunbusiness perleaziendevicentine

Lasede dellaWisycom di Romano d’Ezzelino

Fondatanel 1999 FATTURATOA5 MILIONI Wisycomè statafondata nel1999a Romano d’Ezzelinocome azienda produttricedischede elettroniche.Daqui inpoi, però,è statoun crescendo chel’haportata a divenire unadelle aziendeleader nelmercatodei microfoni wireless.Attualmente l’impresaconta38 dipendentie un fatturato salito,inpochianni, da2a 5 milionidi euro. Il90%dei prodotti Wisycomsonovenduti sul mercatoesteroeoggi si preparal’approdonegli StatiUniti. • M.B.

no la loro bravura e le capacità espresse dalle tecnologie messe a punto nei nostri laboratori». Tra i fiori all’occhiello di Wisycom ci sono il ricetrasmettitore a tracolla; quello collegato alle videocamere e lo speciale zainetto che arriva a contenere sino a 6 microfoni. «Un’altra prerogativa dei nostri prodotti è quella di essere compatibili a qualsiasi sistema, e dunque banco-regia: in questo modo - puntualizza l’amministratore unico - riusciamo a dare a voce ai grandi eventi». Proprio com’è avvenuto a Parigi in occasione dell’Aida, quando Wisycom ha creato in teatro uno speciale sistema-audio con 28 microfoni “a pavimento” così da lasciare ai cantanti la possibilità si esibirsi senza alcun tipo di strumentazione. •

IMondiali diCalciochesi svolgeranno inQatar nel2022 possonorappresentare una grandeopportunitàdibusiness perle aziende delnostro territorio.Tanto cheMade in Vicenza,la societàdiscopo dellaCameradicommercio, puntapropriosul Paese arabo chehaunpilinsalita del 6%e cheperl’organizzazione dei Mondialihaprevisto investimentiper oltre50 miliardidieuro.Investimenti dedicatia nuoveinfrastrutture invistadellamanifestazione calcistica,MadeinVicenza ha cosìorganizzato recentemente duemissioniche hanno riscontratograndeinteresse tragli imprenditoriberici nei confrontidel Paeseche detieneil primato mondiale del piùaltoreddito pro-capite edel minortasso didisoccupazione. Puntidiforza chealimentano unasolidadomanda interna, chesirivolge ancheversoi prodottivicentini, tradizionalmentemolto apprezzatinell’area delGolfo. Lemissioni inQatarhanno confermatounelemento culturalefondamentale:per fare businessneiPaesi arabi sononecessarigli incontri diretticongli operatori.Made inVicenzatornerà inQatardal

6al9 maggiocon unacollettiva di aziendebericheche parteciperannoallaFiera internazionaleProjectQatar (piùi dueeventi Energy Qatar eStone Tech)ea incontri“b2b” con operatorilocali. L’attività promozionalediMade inVicenzamira cosìa rafforzarei rapporticommerciali tra la provincia bericaeil Qatar. Le aziendepossono contaresuun deskdiMade inVicenzanella capitaleDoha,cheoffre numerosi servizi:listedipotenziali partner, organizzazionediincontri, supportoper eventi eservizi di assistenzafinanziaria,legale, doganaleelegislativa. IlQatar èattualmenteritenuto il Paesepiù stabiledel Medio Orientegraziea unapopolazione omogenea,a buone condizioni politicheedisicurezza eaun clima economicofavorevole. Nonostantelacrisi globale, nel 2012ilpilècresciuto dicirca il 6%,dopoaver toccato neglianni precedentianchepicchi del16%. Aquestoquadro positivo si aggiungeil fattochenel2022 il Qatarsaràil primoPaese araboa ospitare iMondiali dicalcio. Un evento sportivoche prevedeun investimentodi4miliardididollari perla costruzionedi9nuovistadi elaristrutturazione deitre esistenti.

IDATI DIFFUSI DALLACONFERENZACISET. A livellonazionale ilvalorecomplessivodel settorehasuperato i 32 miliardi

Turismo,l’incassovenetosalea5miliardi Esullenostre spiaggetengonole presenzedeitedeschi, adifferenza delrestod’Italia Il turismo si conferma una delle più importanti risorse economiche del nostro Paese. E il Veneto non fa eccezione. Anzi, nel 2012 i turisti stranieri hanno portato nelle casse della nostra regione qualcosa come 5 miliardi di euro. A livello nazionale il volume d’affari complessivo creato dalle presenze turistiche è stato di 32 miliardi. Lungo il litorale veneto, lo scorso anno, c’è stata un’ottima performance per quanto riguarda gli arrivi dei tedeschi.

È quanto emerge dai dati rilevati durante la XIII Conferenza Ciset-Banca d’Italia dedicata al turismo internazionale e ai risultati e tendenze per “incoming” e “outgoing” nel 2012. Il Veneto risulta così tra le regioni italiane con le migliori performances, tanto che le entrate sono cresciute del 5%. A precedere la nostra regione ci sono il Lazio e la Lombardia. A livello nazionale c’è stato un vero e proprio boom della

vacanza culturale che ha superato il 57% del fatturato totale legato al settore vacanza. Lo scorso anno il valore si era fermato al 55%. Un altro aumento significativo è stato quello legato alla “vacanza natura” cresciuta del 20% in termini di spesa rispetto al 2011. Ha segnato una battuta d’arresto invece il turismo balneare passato, come quota spesa, dal 21,6% del 2011 al 18,6% dello scorso anno. Su questo dato fa però eccezione il Veneto che

ha fatto segnare degli ottimi risultati, in particolare per quanto riguarda le presenze tedesche lungo le nostre coste. E infatti proprio il mercato tedesco è uno di quelli più importanti per il nostro turismo, tanto da consolidare la dinamica positiva della propria spesa con un +3,5%, rimanendo così il primo verso l’Italia con un apporto di 3,8 miliardi nel 2012 pari al 20% del totale della vacanza. In ogni caso tutti i mercati

col profilo di spesa più elevato sono in crescita: il Giappone registra una crescita del 30% dopo anni di valori stagnanti. La quota nipponica totale equivale comunque solo a 471 milioni. Salgono invece le entrate apportate dai turisti statunitensi: +9,7% pari a 2,2 miliardi. Ottima performance anche per il Regno Unito che cresce del 17,9% per un giro d’affari di 1,6 miliardi. Per la prima volta, nel 2012, il mercato cinese

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Unaspiaggia delnostrolitorale affollatadi bagnanti si avvicina all’1% del totale; la forte ascesa cinese segna un +33% pari a un totale di 370 milioni. Infine il dato relativo alle spese dei paesi del Bric che nel 2012 sono cresciute del 7,2% mentre nel 2011 si erano fermate a un +5,9%. Le entrate

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del turismo internazionale sono equiparabili alle esportazioni, infatti crescono del 3,8% un valore molto vicino a quello dell’export fatto registrare nel nostro Paese che si è fermato a una crescita totale del 3,7%. • © RIPRODUZIONERISERVATA

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IL GIORNALE DI VICENZA

Giovedì 18 Aprile 2013

VENETO

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SUMMITCONI DGDELLE ULSS. Coletto,Padrin eMantoan all’incontro diformazione peri managerscelti dallaRegione

Sanità,addio a150 primariati Ospedali,ormaiin arrivolenuove “schede”:imedici “apicali” sarannoridottia700 Franco Pepe Le nuove schede ospedaliere in Veneto taglieranno 150 primariati, mentre oggi le direzioni di strutture complesse in tutto il Veneto sono 850. Dopo l’entrata in vigore delle schede di programmazione allegate al “Piano socio-sanitario” che ricostruiranno la geografia interna degli ospedali per cancellare doppioni e sovrapposizioni, eliminare rami inutili, e alleggerire il numero dei reparti, i posti delle apicalità sanitarie diventeranno 700. In realtà, per lo più, si tratta di primariati che in questi anni sono già scomparsi o sono andati in esaurimento man mano che i titolari hanno lasciato il servizio per limiti di età, o che sono stati creati “ad abundantiam” in tempi in cui la crisi finanziaria e l’esigenza di ridurre al minimo i costi non pesavano come oggi sulle gestione della sanità regionale. Non saranno, ovviamente, toccati i primariati dei reparti-base e dei servizi specialistici che contano all’interno degli ospedali hub e spoke. Restano, perciò, con il fiato sospeso molti degli attuali facenti funzione, cioé i primari a termine chiamati a reggere negli ultimi anni divi-

sione ospedaliere rimaste prive del responsabili di ruolo, ma che sono ancora in attesa di un concorso perché nel frattempo il governatore Luca Zaia ha deciso di congelare le nomine per evitare che in assenza delle schede i direttori generali non andassero a rinfoltire strutture destinate invece ad essere magari ridimensionate nelle gerarchie. CENTO POSTI VUOTI. Attualmente, nel Veneto, i reparti in cerca di primario effettivo sono un centinaio, e tali resteranno fino alle schede. Dopo le 12 autorizzazioni approvate a palazzo Balbi nella seduta di giunta di martedì a favore di 6 Ulss - Feltre, Arzignano, Treviso, Mirano, Padova, Rovigo non è, perciò, pensabile che in queste settimane ne arrivino altre. Sono tutte cose emerse a Villa Bonin di Montecchio Precalcino in una lunga discussione tra l’assessore Luca Coletto, il presidente della quinta commissione Leonardo Padrin, il direttore generale Domenico Mantoan, e i 90 fra direttori generali, sanitari, amministrativi e del sociale che hanno iniziato il corso di formazione promosso da “Veneto Formss” alla presenza del presidente di Agenas Giovan-

ILDECRETO. «E laTaresvarinviataal2014»

Sblocca-pagamenti «Oravamodificato proComuni veneti» AnciVeneto: «Pronti gli emendamenti perché i 40 miliardi servano anche agli enti virtuosi» Piero Erle

Idirettori generali,sanitari,aministrativi e“sociali”delle Ulss veneteconvocatidalla Regione ni Bissoni. SCHEDEIN ARRIVO. Nel faccia a faccia è emerso, appunto, il problema dei primariati sospesi a causa delle schede che tardano a uscire dai cassetti veneziani, e delle sofferenze provocate in quasi tutte le Ulss da questa ormai lunga situazione di stallo. «È una polemica sterile - ha detto Coletto - . La Corte costituzionale si esprimerà il 7 maggio sull’impugnativa che riguarda il nostro Prss. Subito dopo, al massimo ai primi di giugno, le schede diventeranno pubbliche. Ci stiamo lavorando da tempo. Ho già incontrato Padrin e gli assesso-

Fotonotizia

ri. Ripeto: è solo speculazione politica, perché in fondo cambierà poco rispetto all’assetto attuale. La vera partita si giocherà sul territorio, dove dovremo attivare 4 mila posti-letto contro i 1800 che saranno soppressi negli ospedali per effetto della spending review». Di schede ha parlato pure Padrin: “Sono state già elaborate. Ora c’è bisogno di due cose: che vengano approvate presto altrimenti non si può programmare, e che siano coraggiose. Poi le scelte fatte, anche perché varranno per i prossimi 10 anni, dovranno essere spiegate chiaramente ai cittadini».

I COMPITI DEI DG. Affidati, inoltre, ai dg una serie di compiti da fare in tempi strettissimi: revisione dell’atto aziendale, riorganizzazione dei distretti, avvio delle medicine di gruppo integrate, creazione di strutture di assistenza intermedia extraospedaliera, varo delle centrali operative territoriali per le cronicità. Infine, una dichiarazione di Coletto sulle università venete: «Devono restare due. Ognuna ha un proprio ruolo e proprie eccellenze. Vanno concertati i percorsi ma non si può pensare di tagliare la formazione. L’autolesionismo non porta grandi risultati». •

Quel decreto sblocca-pagamenti rischia di servire ben poco al Veneto, perché premia i Comuni indebitati e lascia a bocca asciutta quelli che non hanno fatto opere proprio per rispettare i vincoli del Patto di stabilità imposto da Roma. E allora «la legge va modificata. Come sindaci veneti abbiamo messo appunto gli emendamenti che abbiamo affidato ad Anci nazionale perchè li presenti a Parlamento e Governo, ma informeremo anche tutti i nuovi parlamentari della regione. Il primo obiettivo peraltro - spiega il sindaco vicentino Diego Marchioro, presidente della consulta “Finanze” dell’AnciVeneto - è che quel decreto sblocca-pagamenti varato dal governo Monti sia semplificato», perché individua procedure troppo farraginose. Ma ci sono almeno due modifiche pesanti che i sindaci veneti ritengono indispensabili. Primo, «pur a saldi

invariati, e quindi con i 40 miliardi a disposizione, deve essere alzato il tetto del Patto di stabilità imposto ai singoli Comuni. Questo perché così venga redistribuita la possibilità di pagare ditte e fornitori a tutti, Comuni virtuosi e indebitati. E in ogni caso chiediamo si consenta ai sindaci di pagare stati di avanzamento di opere in corso, e non solo fatture vere e proprie emesse prima di fine dicembre». Ma c’è una seconda modifica “pesante” che i Comuni chiedono: alzare dal 13% al 25% la quota di soldi fermi in cassa che può essere utilizzata immediatamente per sbloccare i pagamenti, «perché se no questo decreto rischia di muovere solo briciole. Resta invece confermato, per noi, il limite imposto dal Governo che per ogni “lavoro” si possa al massimo pagare il 50% del dovuto», in modo da distribuire i soldi su più fronti e non concentrarli solo su poche operazioni. Infine il terzo punto su cui i Comuni tornano all’attacco: «La nuova tassa Tares va spostata al 2014», ribadisce Marchioro. «Lo Stato dev’essere in grado di racimolare altrove quegli 1,8 miliardi che voleva incassare a dicembre». •

ILFEMMINICIDIODI MONTEBELLUNA. Aveva provato ariconquistarlaconuna pagina di giornale

Una“cintura” alcampanile diSanMarco VENEZIA.Il«parondecasa»,come lo chiamano i veneziani, è guarito dai malanni dell’età e ogni possibile rischio di crollo è scongiurato: il campanile di San Marco “torna” alla città. Dopo 5 anni di lavori, con l’uso di barre di titanio a formare una cintura sotterranea per bloccare i cedimenti, per la festa del 25 aprile Venezia“ritrova”ilsuocampanile. La chiusura dei lavori sarà suggellatamartedì 23. •

L’omicidaera“avvisato”daiCc maavevaottenutoilportod’armi MatteohaacquistatolapistolaconcuihafreddatoDeniseesièucciso MONTEBELLUNA (TV)

Era già stato chiamato dai carabinieri che volevano metterlo in guardia perché la assillava dopo che l’aveva lasciato, anche se lei non aveva voluto sporgere denuncia formale per stalking. Ma lui dal 22 marzo ha ottenuto il porto d’armi a Jesolo per utilizzo sportivo in questi casi, peraltro, l’obbligo è di portare l’arma solo al poligono di tiro - e poco dopo, appena tre settimane fa, ha acquistato la pistola Beretta con cui, come noto, ha freddato lei e si è subito dopo ucciso. C’è il terribile sospetto che quel porto d’armi lo avesse chiesto proprio perché aveva ormai maturato il suo progetto di morte, Matteo Rossi, 37 anni, l’altra sera alle 19 ha seguito l’ex fidanzata Denise Morello, 22 anni, nel parcheggio interrato del centro commerciale che ospita un supermercato ma anche l’ufficio di commercialista in cui lei lavorava (lei aveva appena finito di lavorare). Lei aveva già aperta la portiera della sua Y10, e l’ha visto avvicinarsi con la pistola. Un testimone l’ha sentita gridare: «No Matteo, non farlo». Ma lui le ha sparato alla testa e subito dopo ha rivolto l’arma contro se stesso.

Appena tre mesi fa, il 25 gennaio, Matteo aveva addirittura comprato una pagina del quotidiano “il Gazzettino” per convincerla del suo amore, anche se lei proprio in quel periodo aveva deciso che voleva troncare la relazione (pare fosse stata scossa anche da un sms che lui le aveva spedito per sbaglio, e che lui giurava essere del tutto insignificante). «Questa follia per farti capire quanto sono pazzo di te, Denise», diceva la pagina piena di cuori. Ma quella parola, “pazzo”, ha assunto ora tutt’altro significato. Denise è morta all’istante. Una giovane seria, impegnata - «un angelo» l’ha definita una conoscente - che aveva iniziato a lavorare subito dopo aver conseguito il diploma di ragioneria. Con Matteo, residente a Pederobba, rappresentante di una ditta di materassi, già sposato in precedenza e con un figlio - altro dolore che si aggiunge - aveva avuto una relazione per circa un anno, intensa. Poi lei aveva deciso di lasciarlo. Ma l’uomo non si era mai arreso all’idea di perderla. E dopo che la pagina di quotidiano acquistata non aveva ottenuto l’effetto sperato - lei l’aveva letta, ma era rimasta ferma nella decisione - Matteo aveva iniziato a perseguitarla

Ilparcheggio diMontebelluna teatro dellatragedia

DeniseMorello, lavittima

MatteoRossi, omicida-suicida

di continuo con messaggi. Denise si era rivolta ai carabinieri di Montebelluna. Lui era stato chiamato in caserma: una ramanzina, il consiglio di cambiare registro e lasciar in pace l’ex fidanzata. Ma neanche i

Cc hanno potuto far qualcosa per il tragico piano che Matteo aveva maturato dentro sè: ha chiesto il porto d’armi, l’ha ottenuto, ha comprato la pistola e ha messo in atto il terribile omicidio-suicidio. •


Giovedì 18 Aprile 2013

DecollailprogettotargatoAncieDap-Dipartimentoamministrazionepenitenziariaperilreinserimentolavorativodeidetenuti:c’èunpianochedaquiagiugnocoinvolgerà50Comuni.

PADOVA.“Iene”aggreditedaicinesi

Eraandatoalcentrovenditeall’ingrossodeicinesi,aPadova,per fareunserviziosuigiocattolirisultatinociviallasalutedei bambini,mal’inviatoLuigiPelazzade“LeIene”èstatoaggredito.

VENEZIA.Inauto55chilididroga

TregrecisbarcatialportodiVeneziasonostatitrovatidalla Guardiadifinanzaedaifunzionaridell’UfficioDoganecon55kg dimarijuananascostiabordodidueauto:sonofinitiinmanette.

CONSORZI. Inizianoad arrivare i bollettini deicontributi elepolemiche

Romano(Uvb)

Latassa bonifica rischiadi tornare ancheagli esenti Il capitolo “Concorso della Regione nella contribuzione sotto soglia” non c’è. Sparito dal bilancio regionale. L’anno scorso di questi tempi c’era l’impegno, un milione, che poi in sede di assestamento di bilancio è stato rimpinguato di altri 4,138 milioni. Ad oggi non esiste neppure uno straccio di previsione. Si tratta della somma che serve a coprire coloro che possiedono immobili urbani e dovrebbero versare ai consorzi di bonifica un contributo sotto la soglia dei 16,53 euro. Sono 450 mila micro-contribuenti, zoccolo duro in Pedemontana. Una modifica apportata lo scorso anno alla legge 12 del 2009 stabilisce che «la Regione si sostituisce ai proprietari di uno o più immobili censiti

al catasto urbano consortile tenuti al pagamento di un contributo pari o inferiore al limite di esenzione fissato annualmente dalla Giunta regionale, sulla base delle relative disponibilità finanziarie recate dal bilancio regionale». Dunque decide la Giunta sulla base delle risorse disponibili. E ad oggi il piatto piange. Lo sanno bene i vertici dei Consorzi di bonifica - che due anni fa hanno subito la cura dimagrante e da 20 sono stati ridotti a 10 (più uno irriguo) che in questi giorni si stanno organizzando per l’invio dei bollettini ad un milione 300 mila contribuenti, destinati a portare nelle casse 120 milioni con cui garantire la manutenzione di 25 mila km di canali sul territorio regionale e la sicurezza idraulica. I primi bollettini sono iniziati ad arrivare, altri sono in viaggio, altri

ancora arriveranno nei prossimi mesi, in un arco che va da aprile a giugno. Gli esenti sotto la soglia dei 16,53 euro al momento sono stati congelati. Lo ha chiesto direttamente l’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte. Così per esempio ha deliberato l’ultimo cda dell’Alta Pianura veneta presieduto da Antonio Nani, «in attesa di rideterminazioni». Per gli altri contribuenti dell’ampia area che ha raggruppato tre consorzi, gli avvisi di pagamento partiranno a metà giugno con scadenza il 31 luglio. La fetta che riguarda gli esenti è bella corposa e vale oltre un milione. Anche il Pedemontano Brenta, il primo a partire con la spedizione dei bollettini, per il momento ha messo in standby i micro-contributi. Il presidente Danilo Cuman mette i puntini sulle “i”: «Sono fidu-

Lavori diripristino deicorsi d’acquadeiConsorzi di bonifica. ARCHIVIO cioso che la Regione possa darci i soldi - afferma - perché questo vuol dire continuare a poter fare interventi che vengono incontro alle esigenze dei cittadini. Se i soldi non ci verranno dati dovremmo valutare tutti insieme il da farsi. Noi il bilancio lo abbiamo già redatto e prevede anche il capitolo degli esenti. Da qualche parte, in buona sostanza i soldi devono arrivare. «Tra l’altro prosegue - è da quattro anni che non facciamo aumenti, quest’anno l’1% in più, al di sotto addirittura dell’adeguamento Istat». Andrea Crestani, direttore dell’Unione veneta bonifiche, va dritto al tema: «Lo scorso anno il bilancio di assestamento ha coperto le esenzioni, per

SAN PIETROINGU. Voleva fresare laterradell’ortoper lasemina:inutili i soccorsi immediati

Lamotozappalorisucchia Agricoltoremuore dilaniato Danilo Pettenuzzo avrebbe compiuto 59 anni oggi: non si sa se sia stato vittima di un malore Silvia Bergamin

SAN PIETRO IN GU

La motozappa con la quale stava preparando il terreno alla semina lo ha travolto, dilaniandolo. Una fine orribile quella di Danilo Pettenuzzo, vittima ieri pomeriggio di un tragico infortunio mentre lavorava nel suo podere in via Postumia Vecchia. Proprio oggi l'uomo avrebbe compiuto 59 anni. L'agricoltore, che era vedovo da un paio d'anni, viveva con la madre di 85 anni; era il maggiore di tre fratelli, dopo di lui erano nati Rosanna e Gianfranco. Ieri, con il bel tempo dopo giornate di pioggia intensa e temperature poco primaverili, voleva finalmente coltivare l'orto dietro casa; per il suo compleanno si sarebbe proprio regalato la semina, la possibilità di dare l'avvio alle sue coltivazioni, cui dedicava tempo e passione. Il destino si è messo di traverso. Il fratello Gianfranco racconta gli ultimi istanti di vita: in pochi attimi si è consumato tutto, senza che si potesse intervenire. «Poco dopo le 15 mio fratello si trovava nell'orto, davanti casa, per fresare la terra: aveva deciso di prepara-

Lamotozappa ha straziatoilcorpo dell’agricoltore

DaniloPettenuzzo,58 anni

re il terreno per mettere a dimora qualche piantina e stava facendo pulizia, togliendo alcuni ciuffetti d'erba dall'orto». Il sole, la calma, il lavoro dei campi; non c'era fretta, tutto si stava svolgendo con la dovuta attenzione e serenità. Ma improvvisamente Danilo Pettenuzzo è rimasto impigliato nell'attrezzo agricolo, che lo ha agganciato e risucchiato. «Non riusciamo a capire come sia potuto succedere», è la sconsolata analisi del fratello, sfinito dalla vicenda. Le ipotesi si sprecano, il dramma si è consumato in pochi istanti. Forse i vestiti dell'agricoltore si sono impigliati negli ingranaggi della motozappa e ha cercato in maniera concitata di liberarsi senza riuscirci? Facendo retromarcia con il mac-

chiamare il 118; nel luogo dell’incidente, a poche centinaia di metri dal centro abitato, è arrivata un'ambulanza dal pronto soccorso di Cittadella e - considerata la gravità - si è alzato in volo anche l'elisoccorso da Padova. È invece toccato ai vigili del fuoco di Cittadella rimuovere l'attrezzo dall'orto e liberare dalle lame quel che era rimasto dello sfortunato agricoltore. I sanitari non hanno potuto fare nulla, se non constatare il decesso: le ferite riportate dal 59enne erano state troppe, profonde e letali. Un incidente sul quale dovranno far luce anche le forze dell' ordine: i carabinieri di Carmignano di Brenta e di Gazzo Padovano sono arrivati in via Postumia Vecchia per ricostruire con precisione la dinamica dell'incidente mortale. •

chinario usato chissà quante volte ha perso l'equilibrio, inciampando in una zolla? Con il sole a picco è rimasto vittima di un malore, che gli ha fatto perdere i sensi, o è andato a provocargli un abbassamento di pressione e una tragica distrazione? In pochi istanti Pettenuzzo è finito sotto le lame e non ha avuto scampo: ne hanno fatto scempio. La potenza dell'attrezzo l'ha letteralmente risucchiato. Una fine agghiacciante: il corpo dell'uomo è stato dilaniato. La madre, resasi conto di quanto stava accadendo al figlio maggiore, si è avvicinata alla motozappa per cercare di soccorrerlo, ma se lo è visto morire davanti agli occhi, senza poter fare nulla. Disperata, l'anziana ha chiesto aiuto ai vicini di casa, che si sono subito precipitati a

Autogemelli Vicenza Autogemelli Bassano Autogemelli Zanè

SERVIZIVIA WEB

Agricoltura

«Stopedilizia eFisco:patto senzadifese taglia-code anti-acqua» aglisportelli

Sparitonelbilancioregionale il capitoloche copre i450mila contribuenti sottola sogliadi16,53 euro Roberta Bassan

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cui aspettiamo a vedere. Altrimenti le risorse vanno recuperate: o finanzia la Regione o paga il contribuente. E se la volontà è di non stanziarli, almeno mettano i soldi per investimenti sulle reti idrauliche». L’assessore regionale al Bilancio Roberto Ciambetti, tirato ovunque per la giacca, va cauto: «Cercheremo di sistemare la situazione con l’assestamento di fine anno, come già realizzato nel 2011 e 2012. Ma con le cose tirate come sono, oggi le priorità sono le spese non indifferibili e quelle obbligatorie». Ancora più esplicito l’assessore Conte: «Aspettiamo a vedere quanto si riuscirà a recuperare per stabilire la soglia». Altrimenti? «Manderanno i bollettini». •

«Frenareilconsumo delsuolo sì,mala sicurezzaidraulica devepartire dal basso,dalle areeprivate,urbaneedalle campagne,coinvolgendoi cittadiniegli enti locali». L’Unione VenetaBonifiche intervienesulla questionedel bloccodelcemento nellearee a forterischiodiallagamenti. Il presidenteGiuseppeRomano tornaalleregole per unnuovo modellodisviluppo presentate dopogli allagamentidello scorsonovembre. «È necessario-sostiene -chele autoritàcompetenti mettano unfrenoall’urbanizzazionee possibilitàdi“cementificare” un’areasolose questaprevede ancheun’opera“compensativa. C’èpoi lanecessità diricreare l’invarianzaidraulicanelle aree giàedificate:un monitoraggio chemettainevidenza i puntidi debolezzanellearee urbane andandoa realizzare, attraversopianipluriennali, operea sostegno degliimpianti fognariedeireticoli discolo. In attesadi unapropostadella Regionechepossacontenere il problemadelconsumo del suolo,diciamochese si vuole costruirelo sifa soload invarianzaidraulicaadimpatto zero,senza condizionare le condizionipreesistenti dell’ambienteattorno». •

VENEZIA

Le associazioni di categoria del mondo dell’agricoltura del Veneto hanno siglato ieri un’intesa con il Fisco che ha l’obiettivo di incrementare per gli iscritti l’utilizzo dei servizi telematici, in cambio di un’assistenza più rapida. L’accordo tra Agenzia delle entrate, Confagricoltura e Cia-Confederazione italiana agricoltori del Veneto faciliterà l’accesso ai servizi di assistenza evitando inutili spostamenti e razionalizzerà al contempo l’afflusso dei contribuenti agli uffici riducendo le code. Il protocollo d’intesa tra l’Agenzia e le associazioni di categoria regionali segue l’accordo quadro siglato a livello nazionale e punta a incrementare l’utilizzo degli strumenti telematici dell’Agenzia delle entrate. Le associazioni di categoria si impegnano a promuovere presso i loro iscritti l’utilizzo in particolare del canale telematico «Civis» e della posta elettronica certificata con l’obiettivo di limitare le richieste presso gli uffici alle sole questioni non risolvibili per via telematica: l’Agenzia si impegna a rispondere entro i 10 giorni alla richiesta telematica. •

REFERENDUM. PievediCadore eTaibonalvoto

RegioneVeneto,addio DueComuni ciprovano Due Comuni pronti a dare l’addio alla Regione Veneto. Domenica 21 e lunedì 22 aprile si svolgeranno due referendum per il distacco del Comune di Pieve di Cadore (Belluno) dalla Regione Veneto e la sua aggregazione alla Regione Friuli-Venezia Giulia e per il distacco del Comune di Taibon Agordino (Belluno) dalla Regione Veneto e la sua aggregazione alla Regione Trentino-Alto Adige/Sudtirol. Gli elettori interessati, sulla base dei dati riferiti al quindicesimo giorno antecedente la

data della votazione, nel Comune di Pieve di Cadore sono 3.555, di cui 1.709 maschi e 1.846 femmine, mentre le sezioni elettorali sono 4. Nel Comune di Taibon Agordino, gli elettori sono 1.806, di cui 856 maschi e 950 femmine, mentre le sezioni elettorali sono due. Negli stessi giorni si svolgeranno anche le elezioni del presidente e del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia e degli organi elettivi di governo della Provincia di Udine e di 13 Comuni della stessa Re-

gione. Per le elezioni provinciali e comunali l’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 5 e lunedì 6 maggio. Gli elettori interessati alle elezioni nel Friuli Venezia Giulia, sulla base dei dati dell’ultima revisione semestrale delle liste sono 1.106.050, di cui 531.958 maschi e 574.092 femmine; le sezioni elettorali sono 1.374. Le operazioni di voto per le consultazioni elettorali e referendarie si svolgeranno: - domenica 21 dalle 8 alle 22 e lunedì 22 dalle 7 alle 15. Le operazioni di scrutinio inizieranno lunedì 22 aprile, subito dopo la chiusura delle votazioni ed appena ultimate le operazioni preliminari allo stesso scrutinio. •

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PADOVA.Reinserimentodetenuti

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IL GIORNALE DI VICENZA


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IL GIORNALE DI VICENZA

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Giovedì 18 Aprile 2013

CRONACADIVICENZA

Ilproverbio

I confetti non sono per gli asini.

Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: redazione@ilgiornaledivicenza.it

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ILBANCO

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VINCESEMPRE

Unabattaglia natanell’estate dell’annoscorso Ad agosto erano piovute raffiche di altolà sulla scorta di due strumenti approvati dal consiglio comunale, dai regolamenti per l’apertura delle sale gioco al decalogourbanisticocheprescriveledistanzeminimeemassime dai luoghi più sensibili. Ma in quelle settimane arriva la controffensiva delle società che gestisconolesalegiocoincittàche decidonodifare ricorso alTar. •

Lasalascommesse in viaIV Novembre, rivincitasulComune

L’ultimasalarealizzata inviale SanLazzaro

Lasalagiochi di corso Padova

ILCASO. Iltribunale amministrativodel Venetohainoltre bocciatole regoledettate da Vicenzasulla diffusione dislotmachine evideoroulette vicino alle scuole

Salescommesse, Comunebattuto IlTarcancellalostop imposto dall’Amministrazioneaquattro puntiperil giocod’azzardo Ilsindaco:«Non ciarrendiamo» Gian Marco Mancassola Il banco vince sempre. Anche al Tar. L'unica vera regola del gioco d'azzardo enunciata dal guascone George Clooney nel blockbuster “Ocean's Eleven" è stata confermata con due sentenze pesanti come macigni: non solo il tribunale amministrativo del Veneto ha

Igiudicihanno ravvisato contraddizioni traleleggistatali elenormedecise alivellolocale Variatipromette «Nonlasceremo soliicomitati elepersone colpite daludopatia»

vatorio istituito all'Agenzia delle dogane e dei monopoli.

Confusione

cancellato lo stop imposto dal Comune a quattro sale scommesse inaugurate tra viale San Lazzaro, corso Padova e via IV Novembre, ma ha anche polverizzato le regole dettate da palazzo Trissino per governare la diffusione di slot machine e videoroulette a poca distanza da scuole, centri giovanili, monumenti e altri luoghi ritenuti socialmente sensibili. «Non ci arrendiamo, la nostra battaglia legale continua - anticipa il sindaco Achille Variati ci appelleremo al Consiglio di Stato». I RICORSI. Tutto ha inizio nell' estate 2012, nel pieno di una campagna di sensibilizzazione per scoraggiare la fatale attrazione tra il gioco d'azzardo e l'illusione di rapidi guadagni galvanizzata in tempi di crisi e vacche magre. A fine dicembre il censimento delle sale scommesse ne contava 21, cresciute anche rispetto al 2011, quando erano 15. Ad agosto erano piovute raffiche di altolà sulla scorta di due strumenti approvati dal consiglio comunale. Il primo è il regolamento per l'apertura delle sale gioco, il secondo è un decalo-

PARADOSSO.«Queste sentenzemettonoancor piùinevidenzacome sul temanon vi sia oggi chiarezza,ma anzi confusione,rispetto a chi deve tutelarei cittadini». Losostiene Raffaele Colombara,consigliere comunaleuscente,cheper primoinsalaBernarda ha accesoi riflettori sui rischi dellaludopatia. «Èevidente -prosegue comegliinteressi ingioco sianoalti e loStatorisulti schizofrenico:dauna partebiscazziere, dall’altrotutoredella salute,senzaperòdare strumenticoncreti in manoachi dovrebbe tutelarla.Il nodoè ancora unavoltanormativo: come AvvisoPubblico abbiamo presentatouna proposta dilegge cheprevede maggiorepoterealle amministrazionilocali.A febbraioabbiamo fatto sottoscrivere aicandidati unimpegnoinottopunti sulladiffusione delgioco d’azzardo.Hannoaderito DanielaSbrollini eFilippo Crimì:ad essie a tuttigli altrichiediamodi portare avantiquestabattagliadi civiltàe legalità». • © RIPRODUZIONERISERVATA

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Ilnumero

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LESALESCOMMESSE CENSITEDAL COMUNE

Tante lesale dagioco d’azzardosegnalate dall’Amministrazione.Nel 2011eranoquindici. Le societàchegestiscono le salehanno ottenutosubito lasospensionedei provvedimenti eil definitivo annullamento

to “Salva Italia", e norme locali: il Comune, in particolare, avrebbe tentato di disciplinare la tutela della salute e dell' ordine pubblico in contrasto con quanto già deciso a Roma. Il prontuario comunale «non risponde ad esigenze specificamente afferenti il territorio del Comune di Vicenza, ma ad esigenze generali che richiedono una pianificazione nazionale». Le misure di contrasto alla ludopatia, in altre parole, non possono essere deliberate in sala Bernarda, ma in parlamento. Proposte e osservazioni maturate in municipio devono essere inoltrate all'osser-

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INTESA. PalazzoTrissino acquisisce ilterreno

SOLIDARIETÀ. Un challengeaperto atutti

Come era già stato annunciato da tempo, ieri è stata definito il passaggio di proprietà dei terreni di Foro Boario. In particolare è stato firmato il contratto con il quale Apa, L’Associazione provinciale degli allevatori, ha ceduto a Comune di Vicenza, Provincia di Vicenza e Camera di Commercio i 36.478 metri quadrati di terreno a Vicenza est (Foro Boario) per le rispettive quote pari a 57,28 per cento, 30,34 per cento e 12,38 per cento. In cambio i tre enti hanno autorizzato lo svincolo dell'intera area di 121 mila metri qua-

Golf e solidarietà per il Ruanda, per realizzare un centro di formazione destinato alle donne. Domenica il golf Club Colli Berici inaugura il 6˚ Soroptimist International Golf Challenge, un circuito che coinvolge 8 Soroptimist Club e 8 circoli di golf in Italia, in una sempre più stretta collaborazione col Club Soroptimist di Butare in Rwanda. Il Challenge è nato a sostegno di un progetto formativo per giovani donne in Ruanda, per l’avvio di piccole cooperative e l’acquisto e la sistemazione di un centro professionale

Accordo Apa-Comune In bucaper ilRuanda Arrival’attesafirma Garadigolf sui Berici

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go urbanistico inciso nel Piano regolatore: l'uno e l'altro prescrivono distanze minime e massime dai luoghi ritenuti più sensibili. Contro quelle ordinanze la società “Romagna Giochi" e la "Adria Gaming" hanno opposto un ricorso al Tar, ottenendo subito la sospensione dei provvedimenti e ora l'annullamento definitivo. Via libera all'apertura, senza se e senza ma. I giudici, tuttavia, si sono spinti oltre, demolendo non solo le ordinanze, ma anche i regolamenti che stavano a monte, ravvisando una contraddizione tra leggi nazionali, ribadite dal decre-

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Ungiocatorealvideopoker. Il Comunebattuto dallesalescommesseche hannovintoilricorsoalTar

L'APPELLO. «Questa sentenza nega al Comune la possibilità di tutelare il territorio e la salute dei suoi cittadini. Faremo appello perché è un pronunciamento inaccettabile», attacca Variati, che rileva «l'impotenza del governo nel contrastare il gioco d'azzardo dominato da lobby dagli interessi fortissimi» e l'incoerenza tra il dettato costituzionale che attribuisce ai Comuni pieni poteri per lo sviluppo del proprio territorio e una sentenza che svelle dalle norme tecniche proprio quei margini di manovra. «Da tempo la nostra amministrazione sta lottando contro la proliferazione del gioco d'azzardo che causa la ludopatia, la malattia dei drogati del gioco, vera e propria piaga sociale che mette in ginocchio le famiglie in particolare durante la crisi. Non lasceremo sole queste persone né i comitati sorti in questi mesi. Ci attiveremo perché anche i nostri parlamentari facciano la loro parte». Tuttavia, a breve potrebbe aprirsi un nuovo fronte giudiziario, come lascia intendere l'avv. Francesco Lanaro, uno dei legali che ha curato gli interessi di Adria Gaming: «Queste sentenze lasciano spazio alla possibilità che l'amministrazione venga citata in giudizio per una consistente richiesta di risarcimento danni». •

drati dalla precedente destinazione urbanistica legata allo svolgimento delle attività istituzionali di Apa (macello e vendita del bestiame), che sarebbe stata legata per altri anni. Lo scopo di questo scambio si spiega col fatto che il Comune di Vicenza ha acquisito a titolo gratuito una porzione di area per la realizzazione dello snodo viario di viale della Serenissima. Ora potrà vendere. Il valore dei terreni acquisiti dai tre enti è stato quantificato in 6 milioni 630 mila euro. • © RIPRODUZIONERISERVATA

stabile “Ubufatanye: la Maison des Femmes”. «Il Soroptimist - spiega Lia Bedogni, organizzatrice dell’incontro - crede nel valore della solidarietà, ma soprattutto nell’importanza di una collaborazione che miri a fornire alle persone più fragili gli strumenti per costruire il proprio futuro. Come noi ci hanno creduto molte aziende e sponsor che ci sono stati vicino in questa occasione». La giornata comprende una gara di golf su 18 buche formula stableford in 2 categorie e una gara di puttingreen, aperta a tutti, bambini ed adulti •


Giovedì 18 Aprile 2013

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Galdinovescovodi Milano (1100-1176) èilprimodei santi segnalati oggidal calendario.Fra glialtri glifannocorona Ursmarochefa camminareprestoi bambini,Corebo chedà unamanoper

cavarsela conlapubblica amministrazionee laburocrazia, santa Aiao Agia soccorechièin grande affannoperché accusatodi un delitto chenon hamai commesso e Gebuino

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IL GIORNALE DI VICENZA

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CRISI. Latestimonianzadi una donnaseguita dall’équipediSantorso

«Bastasuicidi Avevopersotutto hotrovatolavita» Ilteamdel servizioregionale guidato dalla Laugelli haricevuto600 telefonatedipersone indifficoltà «Lalettera diquesta signoraci regalaottimismo» Chi è arrivato sull’orlo del baratro ma è riuscito, contando esclusivamente sulla propria residua forza, a evitare di caderci può essere il sostegno più solido per tutti quelli che stanno per lasciarsi cadere. La lettera che potete leggere qui a fianco ne è l’esempio più lampante. L’ha scritta una donna che, come molti protagonisti di questo tempo ferito dalla crisi, si è vista crollare il mondo addosso e che, per un attimo, ha pensato che finire schiacciata poteva anche essere una soluzione. Poi ci ha ripensato. «Così come ci ha ripensato lei - argomenta Emilia Laugelli - avrebbero potuto ripensarci molti altri che invece quella tragica soluzione l’hanno adottata. Se magari avessero avuto la fortuna di parlare con questa donna, se avessero letto queste parole, forse avrebbero ricacciato il progetto del suicidio fuori dal proprio io». È per questo che l’operatore dell’èquipe del progetto regionale “InOltre” (numero verde 800/334343), coordinato dalla dott. Laugelli all’ospedale di Santorso e voluto dal governatore Luca Zaia per contrastare il fenomeno, ha tenuto al telefono per un po’ la signora mentre raccontava la sua storia a lieto fine. «Vale più questa lettera di tanti convegni - commenta Laugelli - e per questo abbiamo invitato chi l’aveva scritta a inviarla ai giornali, a renderla pubblica». E la missiva alla fine è finita nella casella postale di Simone Spetia, conduttore di “Nove in punto” su Radio24, che ha deciso di leggerla durante la

trasmissione. Poi ha fatto il giro della rete, ritwittata diverse volte, postata su facebook. Per una volta si parla di un suicidio che è stato evitato e, soprattutto, di come si può e si deve evitare che ne capitino altri. «Noi abbiamo ricevuto circa 600 telefonate - rivela Laugelli - da quando è entrato in funzione il servizio, nell’estate del 2012. Non si può certo generalizzare sui motivi che spingono una persona a pensare al suicidio, ma non si può neanche negare che la crisi economica, più grave di quel che si è abituati a pensare, non abbia alcuna influenza». A dire la verità le statistiche non confermerebbero questo dato. Il numero di suicidi è in linea con quello dei decenni precedenti. «Eppure - aggiunge Laugelli - noi sentiamo persone che ci raccontano che non arrivano alla fine del mese, che temono di perdere il lavoro, che non vedono un futuro. Non c’è dubbio che il moti-

Unacartella diEquitaliabasta perfareandare nelpanicochiha giàdeiproblemi EMILIALAUGELLI COORDINATRICE NUMEROVERDE

vo principale sia legato a questo momento economicamente negativo, che dura da diversi anni». E basta una voce amica a combattere questo trend o addirittura a invertirlo? «Non siamo solo una voce amica precisa Laugelli - amche se spesso i problemi di chi chiama si risolvono alla prima chiamata. Il nostro è un servizio attivo 24 ore su 24, con cinque operatori su piattaforma e sei per ciascuna provincia. Se chi chiama ha bisogno di un sostegno diretto organizziamo nel giro di pochisismo tempo un incontro con il referente della provincia in questione. Al momento sono 170 le persone seguite». È vero che non si può generalizzare, ma c’è qualche motivazione più frequente che ricorre nelle telefonate? «Ci siamo accorti che servirebbero delle competenze proprie del commercialista - risponde Laugelli -. Sì, perché spesso è una cartella di Equitalia a far precipitare nel panico. Già in difficoltà economica, la gente perde la testa quando teme di finire in bancarotta perché non ha i soldi per pagare quella cartella. Un suggerimento pratico, banale, può essere sufficiente a scongiurare il peggio. Poi ci sono imprenditori che non reggono all’idea di licenziare i dipendenti. Ascoltiamo tutti e se serve organizziamo incontri specifici. Se poi qualcuno leggesse la lettera di questa signora, probabilmente riceveremmo meno chiamate». Non c’è nessuna ragione che giustifichi un suicidio. Ma se a dirlo è qualcuno che aveva pensato di uccidersi. l’effetto è garantito. •

Lenuvoledellacrisi economicahannofattoaumentare isuicidi

Labase operativanell’Alto Vicentino

L’UniversitàdiPadova collaboraalprogetto L’ospedale diSantorsoèla basedelserviziocoordinato da EmiliaLaugelli, acapo dell’équipe“inOltre” edel repartodipsicologia clinica. Quiarrivano le telefonateesi approntanogli interventi. «Questoèun servizioche ha voluto Zaia- spiegaLaugelli che,per inciso,èstata candidatadel Pdal Senato nelleultimeelezioni politicheechestadandofrutti interessanti.Per questo abbiamostretto una collaborazionecon l’Università diPadova etraun anno l’obiettivo èquellodi pubblicareunlibro per illustrarele strategie adottate ele metodologieseguite. La casisticaèmoltovariae, per quantosiadifficilefare ricerca inprimalinea,emergono

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MAXIINCHIESTA. Parla ilpresidente diConfartigianatoBonomo

Rifiuti,arrestiper ilSistri «Vaabrogato persempre» Non sorprende la Confartigianato di Vicenza l’ondata di arresti a Napoli per le irregolarità emerse negli appalti per il Sistri, il sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti voluto nel 2009 dal ministero dell’Ambiente. «Nel contestare il Sistri fin dal primo momento afferma il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo - ci siamo continuamente chiesti il perché dell'insistenza nel volerlo a tutti costi rendere operativo, anche a fronte di evidenti e gravi

problemi tecnici». «La nostra insistenza nel pretendere le proroghe ottenute continua Bonomo - puntava proprio ad avere interventi chiarificatori sull'intera struttura del Sistri, che a nostro parere mancava di trasparenza. Grazie a tali proroghe, che hanno bloccato l'avvio del Sistri, abbiamo evitato un collasso del sistema e oggi constatiamo che i nostri dubbi erano più che fondati». «Si parla - aggiunge - di un progetto di appalto per 400 milioni di euro

AgostinoBonomo

per l'intero sistema Sistri. È una cifra enorme. Nel solo Vicentino sono 8mila le imprese produttrici di rifiuti, di cui circa il 60% artigiane, che hanno speso quasi 2 milioni di euro per iscriversi». «Le nostre imprese - conclude il presidente lottano ogni giorno per stare sul mercato, con una fatica che ormai è nota a tutti, e poi vedono che qualcuno specula su di loro sfruttando motivazioni legislative. Per noi invece il giudizio sul sistema di tracciabilità dei rifiuti è sempre stato inequivocabile: va definitivamente abrogato. Non ha più credibilità, è stato un costo per le imprese ed è completamente inutile. Sul Sistri mettiamo una pietra sopra e passiamo oltre». • © RIPRODUZIONERISERVATA

L’ospedaledi Santorso comunquedeidati interessanti chepossonoessere utili per implementarealtri serviziin futuro». Ilvero obiettivo resta quellodi darerisposte immediate achi versa insituazionididifficoltà edè arischiosuicidio. • © RIPRODUZIONERISERVATA

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Marino Smiderle


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IL GIORNALE DI VICENZA

Giovedì 18 Aprile 2013

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Versoleelezionicomunali

ITITOLIDIRALLYITALIANI CONQUISTATIDACUNICO

Legrandimanovredelleformazionipolitiche vicentine

Ilcampionevicentinodirally GianfrancoCunicohaottenuto nellasuacarriera12titoliitalianie hadisputatopiùditrecentogare nellasuacarriera

LANUOVA ENTRATA. Presentato ilprimo protagonista dellalistacivica

L’ASSEMBLEA. Lacandidataa villaTacchi

Cicerovadi corsa conilcampione Cunicoalvolante

Ilcandidato di Impegno a360˚ ha scelto di puntare sul pilota di rally vincitore di numerosi campionati «Servono più sicurezza sulle strade e meno buche» Per la sua corsa verso palazzo Trissino ha scelto di affidarsi a un campione. Un vicentino doc, che di sfide ne ha vinte tante e che ora ha messo nel cassetto la tuta e il casco per intraprendere una nuova avventura. Claudio Cicero consegna il volante della propria lista a Gianfranco Cunico, uno dei più grandi piloti italiani di rally. «Sarà lui la nostra punta di diamante». IDENTIKIT.Dopo una vita passata a bordo di una vettura, Cunico scende quindi dall’abitacolo per entrare nel mondo della politica. Il pilota, 55 anni, ha lasciato le corse poco più di un anno fa, dopo trecento gare, decine di vittorie e dodici titoli italiani vinti. «Sono nato a Vicenza - si presenta - anche se mi sento un “Nemo propheta in patria”». Sarà per il casco o sarà perché il rally è sicuramente meno popolare rispetto al calcio «ma devo dire che, nonostante io abbia sempre abitato in questa città, molte volte non sono stato riconosciuto. Certo, tutto ciò non depone a mio favore - ammette sorridendo - ma è capitato pochi giorni fa che un vicentino, dopo aver scoperto il mio cognome, mi abbia chiesto: “Ma lei è parente del pilota?”». LAPOLITICA.Il traguardo di Cunico non è più quello con i quadrati bianchi e neri, ma palazzo Trissino. «Devo dire la verità: mi sono sempre appassionato di politica», ammette il campione vicentino che già in passato si è lanciato in un’esperienza simile «anche se in un campo diverso. Tre anni fa so-

no stato eletto nel consiglio dell’Aci Csai. Ho preso talmente tanti voti - continua con il sorriso - che quasi quasi mi conveniva candidarmi per il Parlamento. Almeno mi sarei garantito una pensione». LA SCELTA. Non si può dire che quella di Cicero non sia una scelta «vincente», considerati i trofei che sono stati messi in bacheca da Cunico in 35 anni di attività. «Ho pensato a qualcuno di positivo - commenta l’ex assessore e consigliere delegato alla mobilità - e subito mi è venuto in mente Gianfranco. Aveva voglia di impegnarsi e ha accettato. Sarà la punta di diamante della nostra lista». Ciò non significa che il pilota vicentino sia destinato a diventare il capolista di Impegno a 360˚, anzi. «Non ci sarà nessuno ordine di questo tipo - continua Cicero - ma scriveremo i nomi seguendo l’alfabeto. Mi sembra la cosa più democratica che si possa fare».

Lacittàha bisogno dimaggiore manutenzione inalcunipunti GIANFRANCOCUNICO CAMPIONE DIRALLY

Saràlapunta didiamante Saperandare inautomobile èimportante CLAUDIOCICERO CANDIDATOSINDACO

INTERESSI. Sport e sicurezza sulla strada. Sono questi i principali interessi di Cunico. «Svolgo corsi di guida sicura aggiunge il campione - e penso che sia fondamentale rendere più tranquille le strade. Purtroppo qui a Vicenza non ci sono le strutture per mettere in pratica esercitazioni o lezioni». Proprio una delle priorità del programma a 360˚ è la pista di guida sicura. «Lo Stato in questo momento è molto distante dalle amministrazioni continua Cicero - ma voglio vedere se non mi dà i soldi per realizzare una struttura che può contribuire a diminuire i pericoli nelle nostre città. Mi dispiace, ma saper andare in macchina non è solo una mia fissazione. È necessario per una maggiore tranquillità». TRA BUCHE E MANUTENZIONE. E proprio a questo proposito Cunico porta quindi all’attenzione i problemi della città. «Posso parlare delle strade continua il pilota vicentino - e confermare che Vicenza ha sicuramente bisogno di interventi e di manutenzione». Ma tra i primi obiettivi c’è l’ordine: «Non è accettabile che i taxi vicino a porta Castello siano posizionati così alla rinfusa. Non voglio puntare il dito contro nessuno, ma sarebbe meglio metterli in fila, come accade in altre città». FUTURO. Nel frattempo si guarda avanti. Nei prossimi giorni saranno presentati gli altri componenti della lista a 360˚. «Stiamo cercando - conclude Cicero - di chiamare persone che hanno esperienza in diversi campi. Per una sana amministrazione». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Alcentrola candidatadeiCinqueStelle, LilianaZaltron. ARCHIVIO

EsuSan PioX irrompeiltema dellasicurezza Incontrocon lagrillinaZaltron «Ormainonsiamo piùtranquilli» Roberto Luciani

ClaudioCiceropresenta ilcampioneGianfrancoCunico. COLORFOTO

Ilprogramma

Unapistadiguidasicura traleopereprioritarie L’immaginecampeggia nella paretedellasedeelettorale, sottola slogan “Cose dafare”. Lì,cisono numerosi poster. Unodei qualimostrail progettodellapistadiguida sicura.Un’operache Cicero considerafondamentale eche, grazieal campionedi rally GianfrancoCunico,ritiene possibileerealizzabile. Sonoaltrepoi le priorità elencatedall’ex assessoree consiglieredelegato alla mobilità.Tra questeil cavalcaferrovia diAnconetta. ClaudioCicero haillustrato il renderingdiversimesi fa,dopo lostrappocon Achille Variati.A queltempo avevadetto chesi sarebberopotutiutilizzare partedeisoldi ottenuticon la venditadelle quote dell’Autostrada,eora, in

Ilrenderingdel cavalcaferrovia previsionedellasfida elettorale, rilanciala proposta. Assieme al nuovo pontec’èanche la passerelladellastazioneela rotatoriadiviale Mazzini, accanto alteatro.«Opere che sono fondamentaliper lacittà», ha sempreribaditoCicero. • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

«Riguardo alle sale da gioco, tutti gli emendamenti al Piano degli Interventi da noi proposti alla Giunta Variati, e nei quali ad esempio chiedevamo il raddoppio delle distanze dalle scuole di queste strutture, sono stati bocciati». Nella tappa elettorale di S. Pio X del Movimento 5 Stelle, Viale della Pace diventa l’occasione per ribadire, da parte dei residenti, tutte le preoccupazioni legate alla sicurezza in quella zona. Liliana Zaltron, candidata grillina allo scranno di sindaco, ascolta: «C’è una sala giochi all’esterno della quale non di rado si strattonano, di fronte l’ex Enel, residenza di un’umanità disperata, e pure un supermercato che continua a vendere alcolici fino alle 21 anche a chi è evidentemente alticcio. Con i figli e soprattutto le figlie che crescono, cominciamo a non sentirci del tutto tranquilli». A Villa Tacchi, dunque, irrompe la questione sicurezza prendendo in contropiede anche gli stessi rappresentanti dei gruppi di lavoro. Simbolo della voglia di integrazione da un cavalcavia all’altro un mappamondo di locali e di etnie - l’arteria è anche l’immagine delle difficoltà di dialogo,

esasperate dal rischio di perdita di identità dei quartieri che gravitano attorno. «Addirittura - concorda Fabrizio Zecchinati, coordinatore dei temi legati allo sviluppo - fino a qualche tempo fa in fondo a Viale della Pace agivano anche tre prostitute. Alla fine dobbiamo ringraziare gli americani se la zona non ha subito la stessa invasione di altri quartieri cittadini». E poi orti sociali, metropolitane e sopraelevate comprese. Nella piccola ma affollatissima saletta - presente Sandro Guaiti ex consigliere Pd - apertura affidata al candidato sindaco ed esposizione dei singoli punti ad opera dei referenti sotto l’occhio attento della telecamera, che trasferirà sul web la serata, e dei numerosi attivisti che seguono la campagna elettorale. Da Liliana Zaltron due impegni: il primo relativo a una serata pubblica su Aim e dintorni, l’altro ad un coordinamento con i deputati del movimento in caso di vittoria. «Noi vogliamo che i cittadini, e non le auto, siano i padroni del centro. Vogliamo riqualificare zone degradate come l’ex Macello, San Biagio, ma anche l’ex cinema Corso. Vogliamo tagliare gli sprechi e sfruttare le occasioni che arrivano dall’Europa». • © RIPRODUZIONERISERVATA

MUNICIPALIZZATE. L’uscita dall’in housenonconvince Rebesani

Selcritica sullastrategia «Troppafretta per Aim» D S TU IO AC

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NelprogrammadiCicero compareilcavalcaferroviadi Anconetta.Secondolestimedel candidatol’operacosterebbe complessivamente7milioni

«Perché tutta questa fretta di uscire dall’in house?». Tomaso Rebesani, coordinatore provinciale di Sel di Vicenza, guarda con perplessità alle strategia di Aim e Comune. «I sindacati confederali - dice - hanno, come è nei loro compiti prioritari, concordato una serie di misure che possano rappresentare una specie di salvaguardia del livello occupazionale». «Da parte nostra - prosegue questa necessità della rappresentanza dei lavoratori di ottenere strumenti di salvaguar-

dia rappresenta un'ulteriore conferma che la fretta con cui si è arrivata a questa scelta è sbagliata. Ad oggi, come spiegano tutti gli esperti da noi consultati, non esiste l'obbligo giuridico di applicare alle aziende municipali in affidamento diretto il patto di stabilità. Questo concede tempo prezioso per analizzare fino in fondo, attraverso un ampio confronto cosa conviene fare per il bene di Aim». «Non è vero che rimanendo in regime in house è negata la partecipazione alla gare - insi-

ste - si tratta di una lettura riduttiva che ha cercato di applicare in Italia il governo Berlusconi. Ci sono dei vincoli assurdi sul piano della normativa del lavoro, questo è vero, ragione per cui vale la pena battersi con il governo contro una discriminazione nei confronti delle aziende comunali rispetto alle aziende private». «In conclusione: la rapidità non è giustificata, si snatura l'identità delle municipalizzare e tutto questo senza che la città ne abbia potuto discutere a fondo». •

Lasede diAima SanBiagio


Cronaca 15

IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 18 Aprile 2013

L’elezione alQuirinale

Basta degrado

IlCapodelloStatovieneeletto conscrutiniosegreto;nelleprime duevotazioniservela maggioranzadidueterzi.Poi quellaassoluta

«Vogliamoriqualificarelearee degradatecomel’exMacelloel’ex cinemaCorso.Sideveintervenire» LILIANAZALTRON CANDIDATAMOVIMENTO5STELLE

Pubblico vsprivato

«Nonèverochecherimanendo inregimeinhouseènegata lapartecipazioneallagare» TOMASOREBESANI COORDINATOREPROVINCIALESEL

ILSONDAGGIO. Abbiamo chiesto aidieci sfidanti chesi contenderannolapoltronadi palazzoTrissinoa finemaggiodi dire qualenomesceglierebbero peril Quirinale

DaRanaa Strada: eccoi voti dei candidati Iprotagonistiche si sfideranno alleprossimeamministrative esprimonolapropriapreferenza sulPresidentedellaRepubblica Di nomi ormai se ne sono detti tanti. Il toto-Quirinale sta tenendo banco da diversi giorni, se non settimane, e oggi, dopo tanto parlare e dopo dibattiti infiniti, le Camere si riuniranno per (cercare di) arrivare alla conclusione. Le posizioni sono diverse e distanti. Non solo a Roma, ma anche a Vicenza, dove i candidati sindaco sono stati chiamati a esprimere una preferenza sul Presidenza delle Repubblica. Il risultato? Su 10 sfidanti sono emerse 10 proposte. Altro che unità. STEFANO RODOTÀ. Il primo nome quasi a sorpresa è quello di Achille Variati, sindaco che ricorda in primis di «essere stato un grande elettore nel 2006. Ho votato per Napolitano». A distanza di sette anni allunga la mano ai grillini. «Scelgo Stefano Rodotà - risponde - perché è un conoscitore dei meccanismi giuridici. Il Capo dello Stato dev’essere super partes, riconosciuto e rispettato. In seconda battuta punterei su Gustavo Zagrebelsky, costituzionalista». MILENA GABANELLI. E proprio rimanendo in casa 5 stelle ecco la scelta di Liliana Zaltron: «Milena Gabanelli - risponde la candidata prima di sapere del rifiuto della giornalista perché è una donna e non ha mai fatto politica. Ammetto di non aver avuto difficoltà a scegliere. Ho votato per lei sul web». ANNA MARIA CANCELLIERI. Un discorso a parte merita Manuela Dal Lago (vedi a lato) indicata come candidato di bandiera dalla Lega. «Premetto che non mi piace nessuno dei nomi che sono emersi fino a questo momento - spiega l’ex deputata del Carroccio - ma se devo scegliere punto sull’attuale ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri. È una donna per bene e l’ho conosciuta quando è stata prefetto a Vicenza».

EMMA BONINO. Decisione “in rosa” anche per Claudio Cicero che punta su «Emma Bonino. È una figura istituzionale, capace e brava. Senza dimenticare che ha avuto un incarico in Europa». SERGIO ROMANO. Valerio Sorrentino parte da una eslcusione: «Tutti tranne Giuliano Amato». E cala sul tavolo la proposta: «Il nome nuovo è quello di Sergio Romano: è un uomo di cultura, difficilmente attaccabile. Non si è mai schierato». Tra i nomi già espressi «dico Luciano Violante». FRANCOMARINI.Gerardo Meridio non ha dubbi e sembra anticipare: «Voterei Franco Marini perché è equilibrato e l’ho conosciuto in passato». GIOVANNI RANA. Sicuramente «fuori dal coro» il candidato di Mauro Marobin (Indipendenza Veneta). «Scelgo Giovanni Rana - risponde - perché rappresenta l’eccellenza veneta portata nel mondo. Ispira inoltre fiducia». GINO STRADA. Scelta a 5 stelle anche per Valentina Dovigo (Sel e La città respira). «Gradisco tutti i nomi espressi dal Movimento - fa sapere - ma scelgo Gino Strada perché viene dal mondo delle associazioni. Ho letto i suoi libri ed è una persona molto costruttiva».

LACURIOSITÀ. OggilaLega faràil suonome alle primevotazioni

L’ex triumviraDalLago ela doppiacandidatura

FRANCOTODESCAN.Davide Lovat (Veneto Stato) punta sulla vicentinità. «Punto sul filosofo e professore Franco Todescan. Ha un alto profilo e conosce la Costituzione. Altrimenti Sergio Romano. Il profilo è più importante del nome». UMBERTO ECO. Resta nel campo della cultura e dell’insegnamento anche Maurizio Sangineto (Un’altra Vicenza) che punta su «Umberto Eco, per la sua intelligenza e serietà. È ciò che serve al Paese». • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

NapolitanoaVicenzanel 2010

Prima di rispondere con un nome e cognome, Manuela Dal Lago (vedi a lato) scoppia in una lunga risata. E non può essere altrimenti visto che la sfidante di Variati a Vicenza è stata indicata dal suo partito come la candidata di bandiera per il Quirinale. Ecco che alla domanda «Lei chi voterebbe come Presidente della Repubblica?», l’ex triumvira del Carroccio replica dapprima con un sorriso e successivamente aggiunge: «Non si può mai dire che si vota per

se stessi, ma quasi quasi questa volta...». E aggiunge: «Non c’è nessuno, tra i nomi che si sono detti, che è sopra le parti o neutro». Da qui la decisione della Lega, che andrà avanti, nelle prime votazioni, con la scelta di Dal Lago. Paolo Franco si dice «felice se viene proposta la nostra Manuela Dal Lago. Perché Milena Gabanelli dovrebbe essere un candidato migliore?». Secondo Franco «Manuela conosce benissimo la pubblica amministrazione, è

stata parlamentare, è liberale (e non sinistrorsa come la giornalista). Non capisco chi crede che fare il Presidente della Repubblica sia una cosa che possa fare chiunque, anche se competente nella propria professione: significherebbe metterlo nelle mani della tecnoburocrazia quirinalizia». E ancora: «W Manuela Dal Lago presidente!». Sull’argomento si è espresso anche Massimo Bitonci, che ha spiegato quale sarà la strategia del Carroccio. «Sulle pro-

poste della Lega i nostri voti non sono utili nelle prime votazioni in caso di accordo tra coalizioni. Dopo queste votazioni speriamo che emerga una persona super partes, una novità. Noi vorremmo tanto una donna. A parte Manuela Dal Lago, ma il nome di una donna sarebbe importante». Certo, difficile (o meglio, impossibile) che Manuela Dal Lago vada avanti verso il Quirinale, tuttavia, come ha detto il segretario Roberto Maroni agli onorevoli leghisti «facendo il nome di una candidata sindaco possiamo contribuire a farle comunque pubblicità in vista delle elezioni amministrative, così potrà dire di essere in lizza anche per la più alta carica dello Stato». • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA


20 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA

Giovedì 18 Aprile 2013

vademecum

ILCASO/1. Dopoi primi dubbil’Amministrazione appoggia l’evento

Variatipromuove ilfestivalmusicale «InpiazzaErbe» Ilsindacohascioltole riserve ehaconfermatoche l’iniziativa sifaràcom’èstata programmata «Spazioancheaiplateatici» Nicola Negrin Avanti tutta. Dopo la frenata dei giorni scorsi, con possibili ripensamenti e incontri a porte chiuse, l’Amministrazione dà il via libera (per la seconda volta dopo la prima ufficiale) al festival musicale e artistico in piazza delle Erbe. La conferma arriva per voce di Achille Variati che, però, ribadisce che «il Comune incontrerà i proprietari delle attività per trovare la giusta soluzione sugli spazi».

lato B, venerdì 5 e sabato 6 luglio. «La decisione di novembre - commenta il sindaco non è mai stata messa in discussione. Erano solamente emerse le perplessità degli esercizi pubblici, che avevano chiesto delucidazioni sui plateatici».

LACONFERMA.Niente passi indietro, dunque. “Start up”, evento organizzato dall’associazione culturale Hyper e promosso dall’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza andrà in scena come da copione all’ombra della Basilica,

TRA TAVOLI E SEDIE. Il problema principale, secondo quanto comunicato dai locali e dallo stesso assessore allo sviluppo economico Tommaso Ruggeri, riguardava proprio i tavolini e le sedie che tre locali (Furai, Little Italy e Grottino) sistemeranno all’aperto tra pochi giorni. «Ovviamente - commenta Variati dopo aver affrontato il problema in giunta - ci saranno gli approfondimenti con i locali, in modo tale da garantire loro di poter esercitare la propria attività».

Neiprossimi giorniilComune incontrerà iproprietari deilocali peridettagli

LA PLANIMETRIA. Secondo il progetto approvato dalla giunta a novembre, e presentato dai ragazzi dell’associazione, il festival occuperà piazza delle Erbe e la Basilica palladiana, nelle stanze che durante la mostra ospitavano biglietteria, guardaroba e sala d’attesa. L’evento è a porte chiuse. E

OGGI DANTEALIGHIERI Alle16, nelle Gallerie d’Italiadipalazzo Leoni Montanari(contrà Santa Corona)laprof. Valentina Casarottoparlerà di “RosalbaCarrierae le donnedel ’700veneziano”. OGGI LETTURABIBLICA Alle19, nell’aula francescanadelconvento diSan Lorenzo lettura

Dicosasitratta START UP Ilnome,come spieganogli organizzatori,vuole intendereun «nuovo inizio».Eineffettiun festival internazionaledi musica(con dj e producers)e arteinpiazza delleErbe e inBasilica palladiananon èmai andatoinscena. COSA L’eventoè inprogramma il 5 e6 luglio. Apartiredalle 19il pubblicopotrà assistereauna coinvolgenteesibizione audio.Protagonisti sarannomusicisti del panoramaelettronico che provengono datutta Europaoltreche Italia. ARTE Ilpercorsodi arte contemporanea,con workshope conferenze,si svilupperà a partiredalle 10fino alle19. Cisaràuna valorizzazione della Basilicaconinstallazioni ambientali,opere fotografiche,sculture, operesutelae proiezioni luminoseprovenientisia daartisti ospitisia da lavori selezionati daun bandopubblicoeda un workshopuniversitario. • © RIPRODUZIONERISERVATA

biblicaanimatada GiuseppeCelso Mattellini. OrganizzalaSperi. L’ingresso èlibero. Inpiazza delle Erbeil 5 e 6 luglioarriveràilfestival di musicae arte ciò significa che sarà necessario pagare un biglietto per accedere alla piazza. Da qui la preoccupazione dei bar che, stando a quanto comunicato dall’amministrazione e dagli organizzatori, potranno trovare in ogni caso spazio all’esterno dell’area “recintata” per il festival. «Nei prossimi giorni - ammette Variati - ci saranno degli incontri per definire gli ultimi dettagli». Gli assessori Lazzari e Ruggeri si metteranno attorno a un tavolo con i proprietari degli esercizi commerciali, per studiare la planimetria e capire dove posizionare i plateatici, riducendo in caso il perimetro del festival. «Manteniamo quel rapporto che siamo riusciti a costruire con i re-

sidenti - aggiunge il primo cittadino - e con i commercianti. Abbiamo appena ridato alla città un luogo molto importante ed è necessario procedere secondo step precisi». NUOVA VITA. Variati non ha dubbi. «Si tratta di una iniziativa significativa - spiega - perché porta l’arte in città, è organizzata da giovani e soprattutto dà vita a piazza delle Erbe». Una zona di Vicenza che il sindaco uscente vuole valorizzare. «Altro che sosta lunga come dice Dal Lago - conclude Variati - qui va valorizzato il parcheggio a breve termine per le attività, ma solo toccata e fuga. La priorità è dei pedoni e dei locali». •

«Lavori agliargini, servono garanzie» L'imbuto fluviale in cui si intrecciano Tesina e Bacchiglione può generare effetti collaterali sullo smaltimento delle onde di piena nel territorio di Vicenza? Anche in giorni di placida bonaccia primaverile, il rischio idraulico resta uno dei tasti più premuti a palazzo Trissino, dove senza il bacino di Caldogno il livello di guardia è sempre alto. Di argini e di confluenze si è discusso ieri in giunta su proposta dell'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto che ha fatto il punto sulle perplessità innescate tra alcuni addetti ai lavori dagli interventi di potenziamento e innalzamento degli argini a sud di Debba, dove il Tesina si fonde nel Bacchiglione. Siamo in territorio di Longare, ma quel che accade a

Sitemeche allaconfluenza traiduefiumi sicreiuneffetto tappocherallenti ilcorsodell’acqua

valle interessa anche a monte. Tosetto in particolare chiede che il Genio Civile metta nero su bianco l'assenza di possibili controindicazioni per Vicenza: «Sarà inviata una lettera al Genio Civile per chiarire definitivamente il tipo di lavori messi in opera alla confluenza tra i due fiumi. È evidente che a noi interessa avere garanzie sul corretto deflusso dell'acqua dopo Debba: una eventuale strettoia che produca un effetto-tappo rallentando il corso del Bacchiglione può avere ripercussioni su zone a rischio alluvione lungo la Riviera Berica». Per la verità, il Genio Civile con l'ing. Gianni Carlo Silvestrin ha già escluso, sulle pagine del nostro giornale, che i lavori eseguiti sugli argini a Longare possano avere ripercussioni a nord dell'autostrada A4. «L'intervento è finalizzato alla messa in sicurezza idraulica della zona compresa tra Debba, Col de Ruga e Secula, anche sulla scorta delle informazioni fornite dall'Autorità di bacino di Venezia. Il sistema idraulico a valle dell'autostra-

Ilpunto dove ilBacchiglionee il Tesina confluisconoin unastrettoia

SABATO GATTI E ALIMENTAZIONE Viridea,incollaborazione conHill’sorganizza un corsogratuito sui fabbisogni nutrizionalie la correttaalimentazione dei gatto.L’appuntamentoè alle 15alViridea di Torri. SABATO CAMPO MARZO Appuntamentocon “Gonfiabilidi solidarietà”: l’incassosarà devoluto a “Autismotriveneto onlus”.

© RIPRODUZIONERISERVATA

L’INTERVENTO. L’innalzamento doveil Tesina sifonde conil Bacchiglioneperlamessa in sicurezzatra DebbaeSecula

Tosetto:«Letteraal GenioCivile sulleopere che sidovranno fare»

DOMANI FILMAMBIENTE Alcentro dell’Oasi Wwf deglistagni diCasale proiezionedelfilm, alle 20.45,“Ricetteperil disastro”.L’ingressoè libero.

da ha scarsa influenza su quanto può accadere nella zona di monte dell'infrastruttura viaria e quindi del centro cittadino di Vicenza, legata più ai livelli idrometrici provenienti da monte. Gli interventi attuati riguardano la sistemazione e il rafforzamento degli argini golenali in sinistra Bacchiglione, a valle della confluenza del Tesina, danneggiati con la piena del 2010, creando un profilo uniforme da monte verso valle». E circa la presenza di un "collo di bottiglia", l'ing. Silvestrin ha risposto: «Effettivamente una strettoia c'è dato che a valle della confluenza gli argini maestri si avvicinano, mentre a monte sono più distanti, e quindi il fiume ha la possibilità di espandersi. Ma l'Ufficio ha già predisposto un progetto di completamento dei lavori di messa in sicurezza idraulica della zona di Col de Ruga, per la cui realizzazione si sta attendendo il finanziamento». «Il Genio civile ha già risposto a mezzo stampa, ma poiché l'argomento è particolarmente delicato - avverte Tosetto - chiediamo che vengano fornite garanzie scritte sui progetti eseguiti e da eseguire». • G.M.M. © RIPRODUZIONERISERVATA

ILCASO/2. C’è ladiffida

IlCpv contro laProvincia perla caccia allevolpi «La Provincia, ha emanato, una delibera voluta dall’ex assessore alla caccia Marcello Spigolon, che risulta tutt’ora in vigore. Di fatto si autorizzano centinaia di cacciatori, a compiere ogni sorta di “barbarie” sulle volpi nel periodo in cui allevano i piccoli». A sostenerlo Renzo Rizzi portavoce Cpv (Coordinamento protezionista vicentino) che si rivolge al commissario Schneck «sono convinto che una persona con un minimo di sensibilità non possa accettare questi atti votati alla peggiore crudeltà e spietatezza. Inoltre mi ha colpito la notizia che il vicentino Roberto Baggio faccia parte di questi spietati “operatori abilitati.” La morte - secondo Rizzi viene inflitta con i fucili, ma prioritariamente, tramite l’uso dei cani da tana, che consiste nel rintracciare il buco dove la volpe ha deciso di figliare, mandare dentro i cani addestrati, i quali ingaggeranno una lotta all’ultimo sangue con l’animale che per difendere la prole tenta in ogni modo di farcele ma contro le mascelle dei cani addestrati, normalmente di razza jack russell o terrier, l’epilogo è quasi scontato». . Ogni anno, nella provincia, in periodo di riproduzione vengono uccisi con questi metodi cruenti circa 200 volpi. «La delibera approvata con il contributo dell’Ispra, in realtà se rispettata, renderebbe quasi impossibile l’abbattimento della volpe in tana, in zona libera, ma nel Vicentino, le delibere vengono violate - ribadisce Rizzi - per questo abbiamo inviato una lettera di diffida al commissario incaricato affinchè blocchi queste inutili barbarie». •

L’INIZIATIVA. Inprogrammasabato 27aprile

“Invasionidigitali” Cosìil Palladio viaggeràsullarete Anche Vicenza sarà teatro delle “Invasioni digitali” previste in tutta Italia per la settimana tra il 20 e il 28 Aprile 2013, grazie ad progetto ideato da Fabrizio Todisco in collaborazione con la Rete di travel blogger italiani di #iofacciorete, Officina turistica, Instagramers Italia e l’Associazione nazionale piccoli musei. L’appuntamento berico è fissato per sabato 27 aprile quando il teatro Olimpico e il Palladio museum verranno “invasi” da una quarantina di partecipanti (famiglie con bambini) che già si sono prenotati gratuitamente per scattare foto e registrare video da caricare e diffondere poi sui social media. L’obiettivo della manifestazione infatti è di diffondere la cultura dell’utilizzo di internet e dei social network per la promozione del patrimonio artistico-culturale italiano. E a Vicenza in particolare l’attenzione non poteva che concentrarsi sull’architettura palladiana. Alla sua prima edizione, “Invasioni digitali”ha già ricevuto conferma di circa 150 inva-

sioni programmate in tutta Italia, ovvero mini-eventi in musei e luoghi d'arte italiani rivolti a blogger, instagramer, appassionati di fotografia e a qualsiasi persona attiva sui social media in generale. Per i Musei civici di Vicenza, dunque, che da poco hanno attivato un account su Twitter, Facebook e Pinterest, l’iniziativa risulta particolarmente interessante e utile per dare visibilità al patrimonio artisticoculturale della città del Palladio. Nel dettaglio, il programma delle invasioni digitali previste a Vicenza - pensato per lo più per famiglie con bambini inizierà alle 10.30 con il ritrovo in viale Roma, di fronte all’hotel Campo Marzio, e proseguirà alle 11 con la caccia al tesoro alla scoperta dei capolavori che Andrea Palladio ha progettato a Vicenza (nell’area pedonale). Dopodiché spazio al gioco e al relax con un pic nic a parco Querini, cui seguirà appunto l’invasione del teatro Olimpico alle 14 e del Palladio museum alle 15. • © RIPRODUZIONERISERVATA


Cronaca 21

IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 18 Aprile 2013

SANITÀ. Prevista dal pianoregionalesocio-sanitario chedovrebbeentrarein vigore nel 2014.Medicinadi baseda riorganizzare sulterritorio

L’assistenza a domicilionon decolla Franco Pepe Territorio. Una rivoluzione che s'ha da fare, ma che tarda a scoppiare. Il piano regionale socio-sanitario e la dgr 1666 del 2011 impongono dal 1˚ gennaio 2014 un riordino globale dell’assistenza primaria con la riorganizzazione delle medicine di base all'interno delle Aft, le Aggregazioni funzionali territoriali, l’attivazione cioè di forme associative che coinvolgano tutti i 208 medici di famiglia per garantire l'accesso 24

Perildirettore generalebisogna rivederesubito imeccanismi perfarpartire ilnuovosistema Oral’impegno èquello diattivarepresto leseimedicine digruppo giàpresenti

ore su 24 ai servizi a tutti i cittadini secondo principi di equità, ma anche appropriatezza clinica e sostenibilità economica. Questo processo, però, a differenza dell’Ulss 4, dove è partito prima e ha dato vita a un modello oggi leader nel Veneto e in Italia, trova resistenze. Per questo il dg Ermanno Angonese ripropone l’urgenza di rivedere tutti i meccanismi per far decollare un sistema ormai urgente e indispensabile, riempire di contenuti concreti le 10 Aft programmate all'interno dell’Ulss 6 e creare quei presìdi specialistici in grado «di dare cure più vicine ai pazienti e mettere a disposizione una rete di cura e assistenza domiciliare che sia complementare e efficace». «Solo così - aggiunge Angonese - si potranno evitare ricoveri inappropriati in ospedale. In altre parole il San Bortolo resta il centro di riferimento per le acuzie, mentre il territorio dovrà farsi carico delle cronicità». «L'obiettivo massimo - dice il dg - è di eliminare i codici bianchi in pronto soccorso. Forse è un’utopia, ma a questo puntiamo». «Da qui lo sforzo - spiega il direttore della medicina territoriale dell’Ulss Antonio Matteazzi - di ricondurre gradualmente verso forme associative più evolute i 34 me-

Leprenotazioni RIDOTTI GLI ACCESSI ALPRONTOSOCCORSO Tra i risultatiottenuti dalle4 Utapdell’Ulss 6, graziealla propria capacitàdi attrazionee di risposta,la riduzione degli accessial prontosoccorso delSan Bortolo del 26,8% peri codicibianchi,del 38,6%percodiciverdi, del 4,6pericodici gialli,e il tagliodella spesaper assistitodel3,6 %. Diecii pazientiincodicerosso inviatial San Bortolo.In 2 annidi lavoro pure9 mila 474prelievi disangue; 6 mila578 prenotazioni al Cupdell’ospedale; 7 mila 670 medicazioni.Unico nel Veneto,poi, ilprogetto Tao,laterapia anticoagulanteorale, con 422 prestazionialmese, unacifra checolloca le Utapvicentineaivertici in Italia.Inoltreinun anno 265 ecg,116 spirometrie, 136 misurazioni-holter dellapressione.Tutto questoinambulatori specifici,conorari di aperturaallargatie la possibilitàper ilpaziente diavere una visita su appuntamento.Ora le4 Utapsistanno attrezzandoperdare un’assistenzafino a 12ore consecutive eattuare i cosiddettiPdta,ipercorsi diagnostici-terapeutici orientatialpaziente cronicoefragile, • F.P.

L’ingresso al SanBortolo.L’Ulss cercalariorganizzazione sanitaria dici di medicina generale che tuttora operano singolarmente, i 49 medici che hanno aderito all’associazione semplice e i 58 che lavorano in rete». L’impegno è, perciò, di attivare presto altre sei medicine di gruppo integrate e dieci medicine di gruppo. Su questa linea anche il Cupla che, in provincia di Vicenza, rappresenta 40 mila soci delle otto associazioni dei pensionati del lavoro autonomo. Critico e deciso l’intervento del presidente Lino Ferrin. «Ha sbagliato la Regione a mandare avanti la dgr 1510

LAPOLEMICA. Bloccatol’accordodiprogramma perlevarie ispezioni

«Ipab, buttatounanno percolpadellaRegione» Il presidente Rolando «Incomprensibile quanto accaduto, chissà se ora ci saranno i fondi regionali» Chiara Roverotto È trascorso un anno, dalla firma dell’accordo di programma tra Comune, Regione e Ipab. Intesa che doveva mettere nero su bianco la nuova gestione delle politiche per l’assistenza degli anziani in città. Non più mega istituti, ma tre comunità che dovevano sorgere a Laghetto, Maddalene e Ca’ Balbi. Centoventi posti ciascuna. Costo dell’operazione, all’interno di un programma

decennale, che doveva prendere avviò nel luglio scorso un passaggio in Consiglio comunale (che c’è stato), la firma di un decreto del presidente della Regione Luca Zaia, e 48 milioni e 450 mila euro che dovevano servire per le tre residenze (36 milioni) e per ristrutturare S. Pietro (6 milioni di euro), Salvi e San Camillo (2 milioni e 850 mila) e per il Trento (3 milioni e 600 mila). Il primo obiettivo? La struttura di Laghetto, la Regione allora aveva assegnato 5 milioni e 300 mila euro ai quali si dovevano aggiungere i proventi di una complessa operazione di alienazioni di beni di proprietà dell’Ipab per oltre 43 milioni di euro. Immobili più appe-

L’Ipabdi contràSanPietro

tibili con un cambio di destinazione urbanistica, principalmente da sociale a residenziale, che il Comune ha già inserito nel nuovo Piano degli Interventi. Fin qui quello che doveva accedere dopo la presentazione dell’accordo avvenuta un anno fa. Ma la commissione Vtr (Valutazione tecnica regionale) infatti, ha sospeso il parere sull´unica osservazione in attesa che si concluda il procedimento di vigilanza sull’Ipab voluto da una delibera del 9 gennaio scorso firmata dall’assessore Sernagiotto. In sostanza, la Vtr vuole sapere se la vicenda della relazione ispettiva, sulla quale peraltro l’Ipab ha già ampiamente controdedotto, può interferire in qualche modo con l’accordo di programma. «Abbiamo gettato tempo prezioso - dice Rolando - e solo per beghe politiche. Ma non ce lo possiamo permettere sulla pelle degli anziani». • © RIPRODUZIONERISERVATA

del luglio dello scorso anno che ha riservato risorse economiche anche ai medici che operano in rete. Questo discorso va superato. Con i 12 milioni che si spendono per i 1452 medici che lavorano singolarmente se ne potrebbero finanziare 871 nelle medicine di gruppo». Da qui, secondo Ferrin, la necessità di una forte spinta per adeguare un’organizzazione che oggi nell’Ulss 6 vede 17 medici di base operare all'interno di quattroi Utap e altri 64 nelle medicine di gruppo. «Oggi - spiega - il primo pro-

blema è di coinvolgere in questo nuovo sistema i 102 medici che hanno scelto di restare in rete, una soluzione non prevista dal Prss». E da qui pure una proposta: «Occorre un tavolo permanente formato da Ulss, Comuni, medici di base. Il Cupla è pronto a partecipare». L’esempio a operare un cambiamento radicale in questa direzione viene dalle 4 Utap sorte a Vicenza, Arcugnano, Sandrigo, Sovizzo, e in cui come detto - lavorano 17 medici, 5 infermieri, 6 collaboratori di studio, per un bacino di quasi 26 mila assistiti. Il referente delle 4 Unità territoriali per l’assistenza primaria Mauro Loison - uno dei pionieri nel Veneto di questa attività che «interpreta il ruolo del medici di medicina generale in modo più clinico e meno burocratico» ha portato dati che dimostrano la validità di queste strutture aggregative. In 2 anni ben 322 mila 620 accessi, 702 al giorno; 382 mila 959 telefonate, 652 al giorno; 605 mila 574 contatti, 1353 al giorno. Ora, però, c'è da fare un salto di qualità. «I Comuni - dice il presidente della Conferenza Giuseppe Danieli - si impegneranno». «Importante - dice il direttore dei servizi sociali Paolo Fortuna - rafforzare il ruolo del distretto». «Ma ancora più importante - spiega con realismo e franchezza il direttore sanitario Francesco Buonocore - è cominciare a colloquiare. Perché - dice - territorio e ospedale restano due mondi separati, in cui ognuno vive la propria medicina». •

Lasanità deldomani Tratecnologia ediagnostica Inizia oggi la due giorni di Medit, la fiera delle tecnologie applicate al sistema sanitario più vicino alle esigenze dei pazienti. Per il pubblico, attiva per tutta la durata dell'evento, una “Sala Simposio" (un moderno open space senza soluzioni di continuità) dove saranno protagonisti i Simposi Commerciali e Workshop tecnici, che permetterà una partecipazione continua agli incontri, che si va ad affiancare alle sale convegni istituzionali di Medit: Sala Palladio, Sala Trissino e Sala Fogazzaro. Protagonisti di Medit sono le realtà attive nel settore dei sistemi informativi in sanità, delle reti telematiche e le aziende del settore medical equipment & devices. L'Edizione 2013 si inserisce nel quadro di un percorso digitale per la salute già avviato a livello nazionale che prevede una sempre maggiore interazione tra aziende sanitarie e fornitori di tecnologia, nell' obiettivo di semplificare, tracciare e migliorare i percorsi assistenziali. Tra le iniziative ci saranno Focus su temi di grande attualità come il Fascicolo Sanitario Elettronico, la Cartella Clinica Digitale, la Prescrizione Medica Digitale, l'utilizzo della diagnostica Radiologica in Medicina Generale, il Teleconsulto interospedaliero strutturato, il ruolo della tecnologia nelle Farmacie, il procurement sanitario nell'era digitale. •

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L'INTERVISTA

di C.R. Adesso ci siamo?

Sì, lunedì prenderò una decisione dopo che il mio dirigente avrà firmato la relazione in merito a tutte le delucidazioni che sono state chieste al cda di Vicenza.

Intanto, è trascorso tempo prezioso

Non dipende da me, per le verifiche serve tempo.

RemoSernagiotto,assessore regionaleallepolitiche sociali

REMOSERNAGIOTTO,ASSESSORE

«Decideròlunedì sulcommissario »

T

irato per giacchetta in più occasioni, in questi mesi da quando è scoppiata la bufera all’Ipab di

contrà S. Pietro con una serie di ispezioni richieste dal suo assessorato, Sernagiotto ha sempre preso tempo.

Ne sono state chieste molte

Evidentemente servivano. Se poi arriva il commissario, l’accordo di programma già siglato, ingrana la quarta.

Allora, ha già deciso?

No, non ho ancora disposto nulla, volevo solamente puntualizzare che un eventuale commissariamento dell’ente di Vicenza non pregiudica i piani già previsti. Agisco solo per il bene delle Ipab e per tutti coloro che le utilizzano. •

FINALMENTE AD ASIAGO PUOI

GZ03832

L’Ulss vuolecreare delleforme associative tra i208 dottori che seguonolefamiglie. Angonese: «Evitareiricoveri inappropriati»

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IL GIORNALE DI VICENZA

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CRONACADIBASSANO

AUTO

Vicenza • Arzignano • Zanè

ILCASO. Ieri laquestione all’esamedella Giuntaberica

Soddisfatti gli avvocatibassanesi

Vicenzadiceno all’accorpamento delTribunale Lorenzo Parolin Da ieri è ufficiale: a Vicenza non c’è posto per il tribunale di Bassano e per il prossimo futuro sarà bene non spostare gli uffici giudiziari. Lo ha stabilito ieri la Giunta Variati in un parere che mette nero su bianco le anticipazioni dei giorni scorsi e fa chiarezza sull’altalena di conferme e smentite degli ultimi mesi. Dopo la pronuncia dell’Amministrazione del capoluogo, la questione finirà nei prossimi giorni sulla scrivania del presidente del tribunale di Vicenza, Oreste Carbone. Toccherà a lui riferire al Ministero in merito all’opportunità di accorpare Bassano o di congelare tutto per un mas-

simo di cinque anni. «Per ora spazio non ce n’è – dichiara l’assessore ai lavori pubblici di Vicenza, Ennio Tosetto – Del resto, il nuovo palazzo di Giustizia è stato concepito per l’organico e gli archivi vicentini, prima che il Governo ipotizzasse tagli e accorpamenti. Con l’arrivo della sezione staccata di Schio e del tribunale di Bassano ci sarebbe stato bisogno di un ridimensionamento, che allo stato attuale non è in programma». «La Giunta – aggiunge – ha confermato quanto era emerso già dai numeri: stando così le cose Bassano non può trovare posto nel nuovo palazzo di Giustizia di Vicenza. Questo perché non si tratterebbe di trasferire solo il personale, ma

anche gli archivi, facendo crescere di circa un terzo la quantità di fascicoli da conservare». Del parere espresso dalla Giunta vicentina si è parlato anche all’incontro con i parlamentari promosso ieri pomeriggio a Roma dal coordinamento “Sei da salvare” impegnato a evitare il taglio degli uffici giudiziari di Montepulciano, Pinerolo, Tolmezzo, Lucera, Rossano Calabro e Bassano. A rappresentare l’amministrazione bassanese c’era il consigliere di maggioranza Antonio Mauro. «Con la decisione della Giunta di Vicenza – commenta – la nostra battaglia riacquista vigore. Adesso l’obiettivo è coinvolgere tutte le forze interessate a mantenere in città il Tribunale». All’incontro hanno preso parte anche l’on. Daniela Sbrollini e la sen. Rosanna Filppin del Pd. Le forze politiche hanno deciso di presentare una mozione per chiedere la proroga di un anno della legge dele-

INIZIATIVE. Lapartecipazione èrivolta agliallievidi tuttalaregione

Glistudenti dimedie esuperiori disegnanoillogo dell’Urbancenter L'Urban Center coinvolge le scuole secondarie del Veneto in un grande concorso per la creazione di un marchio distintivo per l'associazione di via Porto di Brenta. Un sodalizio nato un anno fa per promuovere la partecipazione dei cittadini nelle scelte che riguardano lo sviluppo urbanistico e architettonico della città e che ora intende darsi un brand: un'immagine che la caratterizzi e la identifichi. Per trovare il logo e il simbolo giusti, i membri del gruppo hanno deciso di rivolgersi ai ragaz-

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«Ilnuovopalazzodigiustizia èstatoconcepito primadei tagli Ilgrossoproblemadispazio èrappresentato dagliarchivi»

zi, quelli delle medie e soprattutto quelli delle scuole superiori a indirizzo artistico o tecnico e hanno bandito una vera e propria gara, aperta ai singoli o ai gruppi e sponsorizzata dalla Banca di Romano e Santa Caterina. Il Comune, primo socio dell'Urban Center, guarda con soddisfazione all'iniziativa, che tiene fede agli obiettivi del centro di via Porto di Brenta, fondato proprio per incentivare il dialogo, il confronto sul tema della progettazione e sui nuovi linguaggi del contemporaneo.

«Partecipare è semplice spiega Roberto Lanaro, socio dell'Urban Center e consigliere comunale -; basterà inviare entro il 15 giugno tre fogli formato A4 con le proprie proposte per il logo e il simbolo all’apposita casella di posta elettronica dell’Urban Center». Una commissione di esperti valuterà tutti gli elaborati e ne sceglierà tre. I vincitori saranno premiati con una tavoletta Apple I-pad Mini, un riproduttore Apple I-pod Nano e un riproduttore Apple I-pod Shuffle. • C.Z.

«Un’ottimanotiziache aspettavamodaunanno»

Manifesticontro lachiusura delTribunalebassanese

Ilnuovo tribunale diVicenza ga Severino «Abbiamo preso tale decisione all’unanimità – afferma Sbrollini - ed è un bel segnale. Stiamo preparando la mozione che depositeremo la prossima settimana. Contemporaneamente, chiediamo al Governo un monitoraggio costante della situazione dei sei territori interessati, che purtroppo si trovano già ora in difficoltà». Gli avvocati bassanesi, intanto, tornano a sperare. L’obiettivo per loro è ottenere il massimo della proroga, vale a dire cinque anni». •

EnnioTosetto

Fotonotizia

Allanotizia del“No” all’accorpamento,inarrivoda Vicenza,il presidentedegli avvocatibassanesi,Francesco Savio,silasciasfuggire un superlativo. «Ottimo- dichiara– Adesso noncisono più dubbi edaqui possiamoripartire.È lanotizia cheattendevamodaun annoe dopol’altalenadi confermee smentitepossiamodire di esserecontenti.L’impegno, ovviamente,nonèfinito mail pareredellaGiunta vicentina haspazzatoviai dubbi». Quantoai prossimi passaggi, Saviohagià inmente alcune questionidarisolvere.

Stagionenel clou L’asparago Dop ritornainpiazza

Scoprirelacittà in bicicletta Studenti alla scoperta del territorio grazie ad un’iniziativa della Fiab bassanese che ha programmato una serie di uscite nei luoghi più significativi della città. Il primo tour ha preso il via dalle medie Bellavitiseha toccatol’oasi dell’ex cavaGemmaa S.Michele. • L.P.

DENUNCIATO. Risponderàdi furtoaggravato

Vandalismi incantiere Falo stage innegozio DanniaSan Giuseppe epoisottraelamerce Vandalismi in un cantiere edile di via Gaidon, a San Giuseppe di Cassola. I fatti risalgono a due giorni fa. Il grande cantiere di una ditta novese, ai confini con Ca’ Baroncello, in territorio comunale di Bassano, a due passi dal campo di rugby, in particolare durante le ore notturne, diventa facile preda di malintenzionati che approfittano del buio per introdurvisi. In questo caso, almeno stando ai primi riscontri raccolti, non si tratterebbe di furto di materiali edili ma di atti di vandalismo compiuti nel can-

tiere dove sono in fase di costruzione alcune palazzine. In via Gaidon i carabinieri nel pomeriggio di martedì hanno effettuato un sopralluogo all’interno del cantiere per verificare i fatti . Gli edifici in costruzione, in effetti, anche nel nostro comprensorio come nel resto della Provincia, negli ultimi tempi sono finiti nel mirino della malavita a caccia di materiali da piazzare clandestinamente nel mercato, in particolare il rame, divenuto sempre più prezioso. • © RIPRODUZIONERISERVATA

A Marzo gli era stata offerta l’opportunità di effettuare uno stage nel negozio di abbigliamento sportivo 90˚ minuto in città. S.A., marocchino di 19 anni, residente a Longa di Schiavon s’era pure fatto apprezzare come addetto alle vendite. All’inizio di aprile, tuttavia, la titolare ha notato un ammanco di merce mentre una dipendente s’è ritrovata il portafogli alleggerito di 20 euro. Non c’è voluto molto a puntare i sospetti su S.A., l’unico ad avere accesso a determinata merce.

«Innanzitutto–dichiara -credo cheVicenzadovràoccuparsi del traslocodelTribunaledal vecchio alnuovostabile. Poi dovrà essere affrontatala sistemazionedella sezionestaccatadiSchioe, in seguito,ci sarà mododi pensare a Bassanoinparticolareragionando nell’otticadelsistema-Regione, chenondevetagliarema potenziareerendere piùefficienti iTribunali chegià funzionano. Alcunevoci vorrebbero la Procura giàpronta altrasloco aVicenza macon tuttii problemi checisono sulpiatto credochela primacosa daevitare sialo “spezzatino”del palazzodiGiustizia bassanese». • L.P.

MANIFESTAZIONI. Lamostraconcorso

Lapresentazione dellamostraconcorsodell’asparago Dop Caterina Zarpellon

INVIAGAIDON. Controllideicarabinieri

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Giovedì 18 Aprile 2013

Come accertato dagli agenti del Commissariato, in seguito ad alcune verifiche, il giovane magrebino s’era impossessato di scarpe e pantaloncini da calcio e di due t-shirt tecniche. Il tutto per un valore di circa 500 euro. Con la polizia il 19enne si è giustificato asserendo di giocare a calcio ma di non avere il denaro per comprarsi la dotazione necessaria per praticare il suo sport preferito. Ciò tuttavia non gli ha risparmiato una denuncia a piede libero per furto aggravato. • © RIPRODUZIONERISERVATA

TRAGICOGESTO

Mussolente Sitoglie la vita a33anni Un trentatreenne di Mussolente, sposato e padre di due bambini, residente in paese da pochi anni, si è tolto la vita ieri mattina al termine del turno di lavoro. L’uomo ha raggiunto via Colderosa a Liedolo e si è impiccato ad un albero all’interno di un terreno agricolo. A trovare il corpo del poveretto è stato il proprietario del fondo, che ha allertato subito i carabinieri di Onè di Fonte. Sgomento a Mussolente dove la notizia del tragico gesto si è diffusa in breve. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Il freddo e le piogge delle scorse settimane avevano arrestato la produzione, ma con il ritorno del sereno e con l'innalzarsi delle temperature gli asparagi hanno ricominciato a crescere e ora che è davvero primavera possono presentarsi in in piazza. Domenica, il Consorzio di tutela del pregiato ortaggio locale, il Comune e la Coldiretti porteranno in centro città i coltivatori del territorio e i migliori esemplari dei gustosi ortaggi per la settantottesima Mostra concorso dell'asparago di Bassano. La manifestazione andrà in scena in piazza Libertà dove, dalle 10 alle 16, rimarranno esposti i mazzi di asparagi selezionati per la gara. La giuria sceglierà i più belli e tra le 16 e le 17 premierà i produttori vin-

citori. Per tutta la giornata il Consorzio dell'asparago di Bassano Dop rimarrà in piazza, dove verrà allestito un punto vendita dedicato esclusivamente ai turioni. In tal modo visitatori e i turisti avranno la possibilità di acquistare uno dei più ricercati e amati prodotti locali. Una specialità che rappresenta un grande strumento di promozione turistica per il comprensorio e che da qualche anno ormai può fregiarsi del prestigioso marchio europeo della Dop (Denominazione di origine protetta). Per far assaporare ai presenti tutto il gusto del vero asparago di Bassano, domenica dalle 17 alle 18 nell'ambito della kermesse, il gruppo Ristoratori bassanesi di Confcommercio e la Pro Bassano offriranno ai presenti una degustazione di risotto agli asparagi. • © RIPRODUZIONERISERVATA


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