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EDIZIONE DEL LUNEDÌ

ANNO66NUMERO117

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LUNEDÌ29 APRILE2013 € 1,20

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IlMilangrazieal“Pazzo” restaalterzoposto

SECONDO VOLUME

f PAG22

A richiesta a € 7,80

ILGOVERNO. Mentrei ministrisonoallacerimonia alQuirinale, sparatoriadavanti a palazzo Chigi

Un’allarmante coincidenza di FEDERICO GUIGLIA

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Undisoccupatodi 46anni prendedi miradue carabinieri:neferisce unoallagambael’altro allacolonnavertebrale «Volevocolpire ipolitici»

Giuramento disangue f PAG 2, 3 e 4

LEREAZIONI. Èunanime lavalutazionedegli imprenditoridel Vicentino

“Sì”delle categorieaLetta «Oraservono le riforme»

L’INTERVISTA/1

Galan:«Voterò lafiduciaanche aZanonato»

ILVOTOAVICENZA

f PAG 12

VARIATI

GLIIMMIGRATI

L’INTERVISTA/2

Zaia:«Trascurato ilNord,quasitutti sonodelSud»

Persettefirme esclusalalista diVenetoStato: Lovatnoncisarà

f PAG9

f ROVEROTTO PAG 8

f SCORZATO PAG12

f PAG11

«Finalmente ungovernoamico diVicenza»

«Kyengeministro èunagrande conquista»

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Promosso a pieni voti. Ma con una riserva: «Ora servono subito le riforme». Le categorie economiche danno il via libera al governo Letta. Il giudizio è unanime: «Bene così». Tutti, però, chiedono di fare in fretta. «Abbiamo aspettato quasi due mesi. Adesso è necessario passare dalle parole ai fatti». f NEGRIN PAG 8

GW14575

Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza

I

nutile girarci attorno: è stata solo una coincidenza, un'inquietante coincidenza. Ma è la prima volta nella storia della Repubblica che qualcuno spara davanti a Palazzo Chigi. E che lo fa, oltretutto, nello stesso momento in cui i rappresentanti del nuovo governo, sorto dopo un'inerzia politica di sessanta giorni, giurano e s'insediano al Quirinale. Dunque, il tentato omicidio di ieri (questa è l'accusa formale) diventa anche una «significativa» coincidenza. Soprattutto se si pone attenzione alle dichiarazioni dell'attentatore («puntavo ai politici») e si va a scavare nella sua personalità. Da isolato - così sembra - aggressore. È un uomo senza lavoro: l'ha perduto da tempo. È un uomo senza famiglia: separato dalla moglie e col figlio piccolo lontano. Se non fosse per i debiti da gioco attribuitigli, e che non sono certo la stessa cosa di chi accumula debiti per mantenersi e mantenere i suoi cari, l'arrestato è il tipico signor Nessuno. Che però rispecchia la drammatica situazione che vivono tantissimi italiani con nome e cognome, le vittime inascoltate del disagio sociale ed economico. Inascoltate persino non quando sparano, ma quando si sparano, com'è accaduto con troppi imprenditori, artigiani, lavoratori: i «Caduti della crisi». Doveva essere l'allarme rosso, ben prima che entrasse in scena la violenza di Luigi Preiti, l’uomo che ha sparato ai due carabinieri. Come al solito, pagano sempre gli umili, quelli che fanno in silenzio il proprio dovere. Ma in queste ore almeno due errori vanno evitati. Il primo è di insinuare che il gesto ingiustificabile del tentato omicida sia il risultato più o meno indiretto e involontario delle campagne verbali contro il Palazzo in questi mesi: quando, alludendo ai politici, Beppe Grillo urla in piazza «arrendetevi, siete circondati!» non ispira nient'altro che una sonora risata. Ma anche le parole sono importanti. Smetterla col dileggio dell'avversario e con le risse, ecco il segnale che si pretende da una politica più matura, soprattutto in una situazione di evidenti tensioni ed esasperazioni come l’attuale. L'altro sbaglio da non commettere è quello di tirare un sospiro di sollievo solo perché non di attentato organizzato si tratterebbe, ma dell'atto di un esagitato. Le indagini diranno. Ma il governo farebbe bene a rispondere con urgenti misure per rilanciare l'economia. E il Movimento di Grillo farebbe a sua volta bene a sostenerle, le misure, se le condivide. Oppure a presentarne di diverse, per mostrare che sa essere forza rigorosa, ma costruttiva. Che il governo Letta e i suoi oppositori siano capaci di voltare pagina per il bene d'Italia e la serenità di tutti gli italiani. •

Una pizza al veleno di GIANCARLO MARINELLI

E

cco l’amena storiella della settimana sportiva: il cannibale, il rapinatore, l’avvelenatore, la verginella. 1) Dopo Mangiafuoco e Sputaorecchie Mike Tyson, c’è un nuovo eroe: si chiama Luis Suarez, gioca nel Liverpool, ed è stato squalificato 10 giornate per aver morso un avversario. Il giovin cannibale ha minimizzato: “Gli avessi dato un pugno, sarebbe stato peggio”. Suarez è già conteso da due club: la Nazionale di Al-Qaeda e la rappresentativa dei carcerieri di Guantanamo. 2) Ousmane Dramè, calciatore del

Lecce, è stato arrestato dopo aver rapinato e picchiato una prostituta. Mentre fuggiva in bicicletta, il briccone è stato però inseguito da un buon samaritano. Dramè ha provato a minacciarlo: “Vattene o ti cambio i connotati”, ma la battuta ha reso ancor più agguerrito il terzo incomodo: era un trans. 3) Nel calcio si dice: “Come si fa a marcare Messi? Bisogna sparargli”. Nella pallacanestro, si sa, sono tutti un po’ più raffinati; al posto del mitra, meglio il cianuro. Tim Grover, personal trainer dell’asso Michael Jordan, ha recentemente confessato: “Nel 1997, prima

della gara 5 dei playoff contro gli Utah Jazz, Michael venne avvelenato attraverso una pizza”. Jordan è rimasto di gesso: “Davvero era stato qualcuno degli avversari? Ed io che per tutto questo tempo ho dato la colpa a mia moglie”. 4) Il candido marciatore Alex Schwazer ha così commentato la squalifica di 3 anni e mezzo che lo terrà lontano dalle piste: “Mi aspettavo più clemenza; è un colpo tremendo”. Gli italiani, dopo la sua storiaccia a base di doping ed Epo, hanno pensato esattamente la stessa cosa. Schwazer adesso lo sa. E questa, forse, è la sanzione più dura. •

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8 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA

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Lunedì 29 Aprile 2013

CRONACADIVICENZA

Sìdellecategorie algovernoLetta «Oraleriforme» Leassociazionipromuovonoil nuovoesecutivo machiedonorisposteintempi moltorapidi Piacelasquadradeiministri sceltadal premier Promosso a pieni voti. Ma con una riserva: «Ora servono subito le riforme». Le categorie economiche danno il via libera al governo Letta. Il giudizio è unanime: «Bene così». Tutti, però, chiedono di fare in fretta. «Abbiamo aspettato quasi due mesi. Adesso non c’è più tempo ed è necessario passare dalle parole ai fatti». LASPERANZA.È questa la parola d’ordine che circola tra i presidenti delle associazioni nel giorno del giuramento. «Speranza» in un esecutivo duraturo e «speranza» in un lavoro concreto, che dia seguito alla volontà di cambiamento chiesta a gran voce dal paese. «Era ora - commenta il presidente di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto - abbiamo aspettato troppo tempo, ma finalmente il governo c’è». Il numero uno degli industriali berici si dice «meravigliato per il fatto che il presidente del Consiglio abbia deciso di puntare su giovani e su tante persone nuove. È una svolta importante. Anche Roma si è accorta dei segnali che sono stati lanciati dal territorio molto tempo fa». PASSI DA COMPIERE. Mentre si lascia in sospeso il giudizio («A priori è difficile da dare») si guarda al lavoro da fare. «Bisogna agire in fretta - prosegue Zigliotto - senza perdere altro tempo. È necessario mettere al centro l’economia e l’impresa. Abbiamo un disperato bisogno di lavoro. Solo in questo modo il paese inizierà a investire e a spendere». Tre le priorità: «In primis completa-

Dio misura il vento all’agnello tosato

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POLITICA. Dopolo stallodellescorse settimanesi spera nelrilancio

Nicola Negrin

Ilproverbio

re i pagamenti dei debiti da parte della pubblica amministrazione, ridurre gli sprechi e cambiare la legge elettorale». OSSIGENO. In poche parole «è arrivato il momento delle risposte. Da mesi - aggiunge il presidente di Confindustria Vicenza - dobbiamo fare i conti solo con tagli e tasse. Il fiato è corto e servono proposte che diano fiducia, perché la popolazione sta rinviando le spese: dai vestiti all’automobile. Il mercato interno deve tornare a muoversi. In velocità». «BRAVO LETTA». Un pensiero condiviso anche da Agostino Bonomo. Il presidente di Confartigianato si dice convinto della bontà del nuovo governo: «Ho conosciuto Letta in un paio di assemblee di categoria a Roma - afferma - e ha dimostrato di essere una persona che capisce l’economia. Questo ci fa ben sperare». Un segnale di speranza arriva an-

Siamoreduci damesiditagli etasse:ègiunto ilmomento didareossigeno

GIUSEPPEZIGLIOTTO PRESIDENTECONFINDUSTRIA

che dalla squadra scelta dal premier. «In particolare - continua - la decisione di mettere i sindaci tra i ministri è molto positiva. Hanno maggior consapevolezza delle necessità del territorio. Letta ha interpretato il segnale di cambiamento; le riforme vanno fatte subito». Le prospettive sono positive. «Penso che questa sia destinato a essere qualcosa di più di un governicchio». NOALL’AUMENTODELL’IVA.Confcommercio, intanto, indica già la strada da seguire. «Questo governo - fa sapere il presidente Sergio Rebecca - deve dire no all’aumento dell’Iva. Altrimenti i consumi caleranno in maniera significativa e tutti si troveranno in difficoltà». Rebecca considera il nuovo esecutivo «sicuramente positivo. C’è una squadra composta da volti nuovi e tutto ciò è significativo. Si dovranno fare delle scelte lungimiranti che tengano conto della realtà delle imprese». Concorda Confesercenti. «Ci auguriamo - commenta Bruno Santacatterina come categoria dei commercianti che il governo trovi un modo se possibile per non aumentare l’Iva. È un problema per tutti. È positivo che siano riusciti a fare un esecutivo». AGRICOLTURAALCENTRO.Martino Cerantola lo considera «un buon governo. Bisogna dare risposte e mettere l’agricoltura al primo punto per far ripartire l’economia. Come prima iniziativa è necessario far pressing sull’Europa per l’etichettatura del made in Italy. Spero che il governo possa durare per poter dimostrare i frutti del nostro impegno». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Hannodetto

«Unsegnale dicambiamento»

AGOSTINOBONOMO CONFARTIGIANATO Lettacapisce l’economiaequestoci fabensperare.Ha interpretatoilsegnaledi cambiamentocheèarrivato dalterritorio.Èpositivoilfatto cheabbiasceltodeisindaci comeministri

Ilgiuramentodelgoverno Letta:c’ègrandeattesaper leriformerichiestedallecategorie. ANSA

LANOVITÀ. L’UnioneImmigratiora coltiva speranzeperuna svolta

SERGIOREBECCA PRESIDENTEASCOM Questogovernodeve direnoall’aumento dell’Ivaprevistotrapochimesi. Èl’unicomodopersalvarele aziende;altrimentiiconsumi crollerannoenoncisaranno moltesoluzioni.Tuttisaranno indifficoltà

«Alministro Kyenge chiediamoloius soli» Nel 2007 era stata ospite di convegni nel Vicentino «Ridurre i tempi di attesa per la cittadinanza» Chiara Roverotto

MARTINOCERANTOLA PRESIDENTECOLDIRETTI Èunbuongoverno. Orabisognadare risposteemettere l’agricolturaalcentro dell’economia.Bisognafar pressingsull’Europaper l’etichettaturamadeinItaly

È già venuta in città ed ha tenuto una conferenza a Thiene nel 2007. Cecile Kyenge, neo ministro all’Integrazione è conosciuta per le sue battaglie civili a favore dei migranti e in particolare per il riconoscimento dello ius soli, ma anche per i suoi interventi, le prese di posizione spesso controcorrente. «A Thiene c’era un convegno per il lancio di un canale televisivo dedicato alla Costa d’Avorio e lei intervenne per spiegare quanto tutti i nuovi mezzi fossero fondamentali per mantenere contatti con la propria terra. La comunicazione, come sappiamo, riduce le distanze e permette contatti

AnnamariaCancellieri, CecileKyenge e GiorgioNapolitano veloci». Noumini Malgoubri, presidente dell’Unione Immigrati, ricorda il suo intervento nel corso di un dibattito che si tenne nell’Alto Vicentino. «Mai avrei pensato prima di vederla eletta in Parlamento e

poi addirittura nel ruolo di ministro. Si tratta sicuramente di un passo molto importante per l’Italia. Credo che Cecile Kyenge si debba concentrare su due aspetti fondamentali: lo ius soli e l’abbattimento dei


Lunedì 29 Aprile 2013

SantiePatroni delgiorno

Santa Caterina da Siena (1347-1380) personalità incommensurabile, patrona d’Italia e d’Europa e dottore della Chiesa che viene festeggiata oggi come santa guaritrice aiuta gli infermieri, è contro

l’asportazione dei seni. Ella tiene per mano nel calendario di oggi un nutrito manipolo di santi benefattori: Pietro da Verona protegge fabbricanti di birra, calzolai, fabbricantiecommerciantiditessuti,Ro-

berto di Bruges(parto), Torpete (allattamento), Tichico (soffocamento da cibo), PaolinodiBrescia(intossicazionialimentari) e Ugone o Ugo il Grande di Cluny (control’influenza).

Dialettando Farprocome l’erbaai cani: averelo stessogiovamento chefal’erba aicani (chela

mangianoela... vomitano).

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Cronaca 9

IL GIORNALE DI VICENZA

Autogemelli Vicenza Autogemelli Bassano Autogemelli Zanè

LEREAZIONIDEI CANDIDATI. Dopoilgiuramento alQuirinale i concorrentiperpalazzo Trissinosi dividonotra giudizi favorevolie vocicritiche

«Sarà un governoamico di Vicenza» Variati ricorda intesaeamicizia conLetta, Delrioe Zanonato DalLago:«Servonofederalismo eun rilancioeconomicoforte»

tempi per ottenere la cittadinanza. Alcuni partiti in città volevano candidare immigrati per le amministrative, ma per loro non c’erano possibilità perchè non avevano il requisito più importante. Non ci resta che sperare con il nuovo statuto sul consigliere aggiunto e su tutta la rappresentatività che avrà alle spalle». Originaria di Kambowe nella Repubblica democratica del Congo, Cecile Kyenge vive a Castelfranco Emilia, è un medico oculista ed è in politica già da alcuni anni. «L’ho conosciuta durante un convegno - racconta padre Giovanni Magnaguagno, dei Saveriani che hanno sede in viale Trento -. In Congo ho trascorso più di 25 anni ed è una realtà che conosco bene. In Emilia Romagna ci sono molte comunità. Lei si occupa, soprattutto, di questioni legate alla sanità. Tra i suoi impegni mi hanno parlato del progetto Afia per formare medici specialisti in Congo con la collaborazione dell’università di Lubumbashi. Ha guidato una delegazione di medici italiani, poi non so come il progetto sia andato avanti. È una novità, vedremo che frutti porterà». • © RIPRODUZIONERISERVATA

«Un governo che possiamo considerare amico di Vicenza, spesso bistrattata dagli esecutivi precedenti». Achille Variati ricorda il suo rapporto con Enrico Letta (fu il primo politico a raggiungere Vicenza dopo l’alluvione del 2010), il sindaco di Padova Flavio Zanonato, il rapporto nato con il ministro Annamaria Cancellieri quando era prefetto in città e con Graziano Delrio presidente dell’Anci. «Una buona squadra e la città può puntare su interlocutori importanti. Ora servono una nuova legge elettorale e provvedimenti essenziali per uscire dalla crisi», conclude Variati. «Bisognerà vederli all’opera. Non me la sento di dare giudizi a poche ore dal giuramento. Il presidente Letta è una persona che mi piace, credo sia corretto e capace». Manuela Dal Lago prende tempo. «Non guardo all’età dei ministri o al fatto che ci siano donne. Tutti devono dimostrare di capire di che cosa ha bisogno il Paese: un rilancio economico, semplificazione vera , federalismo solido. Putroppo il Nord non è rappresentato: solo 3 ministri su 21». Avrebbe preferito andare subito al voto, il candidato sindaco Valerio Sorrentino. «È un governo che non ha alcuna rispondenza con il volere degli italiani. Non so se serva per la sopravvivenza del Paese oppure per la classe politica che lo compone. Non c’erano alternative, spero solo si tratti di un esecutivo di vita breve in grado di cambiare la legge elettorale per tornare alle urne». «La compagine è interessante - spiega Maurizio Sangineto della lista “Un’altra Vicenza” ci sono figure innovative e giovani; e c'è anche un ministro straniero, il che significa apertura. Finalmente uno spirito costruttivo». Claudio Cicero di “Impegno a 360 gradi”: «Ci sono figure nuove, che non hanno mai fatto parte di altri governi, anche

la presenza delle donne mi sembra un buon segnale. Poi tutto si vedrà strada facendo, la politica non s’improvvisa, serve esperienza. Infine, credo sia importante puntare subito su provvedimenti di natura economica». Non usa mezze parole Franca Equizi. «È solo un’accozzaglia per tirare avanti. Spero si concentrino sulla nuova legge elettorale, riducano i posti in parlamento e comincino pensare ai poveri di questo Paese». «Ci sono elementi interessanti, ma Pd e Pdl sono sempre stati in contrasto - riflette Valentina Dovigo, appoggiata da Sel - se ci saranno spostamenti di risorse dalle grandi opere alla mobilità sostenibile sarà un governo che parla anche per noi, altrimenti le differenze saranno ancora più grandi». «Un esecutivo con un mandato preciso e concreto: approvare una nuova legge elettorale e provvedimenti essenziali per aiutare l'Italia ad uscire dalle secche delle crisi, con l’obiettivo di tornare rapidamente al voto», dichiara Guido Zentile di Rifondazione Comunista. Per Mauro Marobin, di “Indipendenza veneta” «è un nuovo grande minestrone. E neanche fresco. Ci propinano rincalzi e nell’attesa i big rimangono nell’ombra a tramare per le prossime elezioni che verranno. Intanto questi ci metteranno le mani nelle tasche». «Per quanto riguarda le riforme - interviene Raffaello Giampiccolo di Alternativa comunista - anche questo governo continuerà nella guerra sociale nei confronti dei lavoratori, nel frattempo i soldi per la cassa integrazione, che finora si è dimostrata uno strumento formidabile, stanno finendo».Liliana Zaltron del Movimento 5 Stelle commenta così: «Mi sembra un mix, volevamo qualcosa di diverso. Siamo alle solite, noi abbiamo idee diverse». • C.R. © RIPRODUZIONERISERVATA

Icandidati sindaco si dividonotrachi giudicapositivamenteil nuovo governo echi invece loritieneun’operazione deludente

L’ATTENTATO. Sgomentoalla notiziadel ferimento deidue carabinieri

Edopo lasparatoria lasfida vienesospesa Variati annulla gli eventi che erano programmati La solidarietà di Aldighieri E Sbrollini è preoccupata La sparatoria davanti a palazzo Chigi ha toccato anche il mondo della politica vicentina. Il ferimento dei due carabinieri durante il giuramento del governo al Quirinale ha lasciato rammarico ma soprattutto sgomento e preoccupazione. Uno dei primi a lanciare un messaggio di solidarietà è stato il sindaco Achille Variati che «a seguito della sparatoria davanti a palazzo Chigi, a Roma, mentre giurava il Governo» ha deciso di «sospendere le attività di campagna elettorale. I nostri pensieri sono per i feriti di questo gesto ancora opaco nelle sue motivazioni: tra questi, una donna incinta e due carabinieri, servitori dello Stato colpiti mentre

Irilievi dellascientificadavanti apalazzoChigi svolgevano il loro dovere. Auguriamo loro un pronto recupero e ci stringiamo attorno alle loro famiglie». Anche Giorgio Aldighieri, candidato al Consiglio per la lista Dal Lago ha voluto «esprimere solidarietà per la vile ag-

gressione armata subita da due militari dell’Arma impegnati nella difesa difesa delle istituzioni democratiche. È giunta l'ora che ogni parte politica ritrovi la via del dialogo e del rispetto reciproco nelle pur legittime diverse opinio-

ni. È dovere di chiunque si proponga di rappresentare il popolo lavorare, affinché i diritti e doveri di ognuno possano essere civilmente espressi e tutelati in un clima di onesto confronto democratico». La deputata del Pd Daniela Sbrollini, che oggi sarà a Roma per la fiducia, si dice «scossa e provata. Tutte le settimane da sei anni faccio quel giro e solitamente ci sono molti controlli. Non capisco come mai questa mattina non ci fossero le transenne. E dire che in questi giorni c’era preoccupazione viste le diverse manifestazioni e tensioni sociali che ci sono da parecchio tempo. Quanto accaduto è gravissimo e fa riflettere sulle tante persone che stanno soffrendo». Il senatore Udc Antonio De Poli «ritiene l’episodio inquietante. L'Italia è “ferita” da un attacco vigliacco». Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale del Veneto chiedono «politiche concrete ma anche un tessuto sociale solido e sicuro. Ci auguriamo che questo ennesimo episodio sia chiarito in tutti i suoi aspetti». • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

ICOMMENTI. Bitonci(Lega): fiducia sospesa.Bond (Pdl)amareggiato

«Il centrodestra veneto meritava di più, meritava almeno un ministro». Lo afferma il capogruppo in Regione del Pdl, Dario Bond, commentando la formazione del nuovo governo. «Non solo in Veneto il Pdl, nell’ultima tornata elettorale, ha tenuto più che altrove in Italia - aggiunge -, ma rappresenta ancora un mondo di imprenditori e partite Iva che doveva contare di più. Mi auguro che con la nomina dei sottosegretari, che spero siano co-

munque pochi, si tenga maggiormente in considerazione la rappresentanza territoriale. Auguro comunque a Flavio Zanonato un buon lavoro - prosegue Bond -. È una persona seria e di esperienza. Spero che si possa lavorare insieme. Il suo è un ministero cruciale anche per il Veneto e le sue imprese. Per il resto non nascondo una certa amarezza». «Siamo delusi - ha detto ancora Massimo Bitonci, senatore della Lega nord - dalle scelte del presidente Letta nella

MassimoBitonci, deputatoLega

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Ilcentrodestra e l’esecutivo «C’ètroppopocoVeneto»

formazione del suo esecutivo, in quanto il Nord è nettamente sotto rappresentato, avendo solo due ministri: una scelta sbagliata, che pare una sorta di atto ostile nei confronti della parte del Paese che noi rappresentiamo». «In ogni caso - ha concluso il portavoce del Carroccio - valuteremo domani come regolarci, avendo chiesto al presidente Letta di inserire nel suo programma tre punti specifici ovvero il sostegno alla macroregione del Nord, l’equa distribuzione delle risorse prodotte con almeno il 75% che deve rimanere sul nostro territorio e la nascita della Convenzione sulle riforme per rilanciare il federalismo costituzionale e fiscale». •


10 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Lunedì 29 Aprile 2013

L’intervistadoppia

«Basta sprechi»

GalaneZaia sulnuovogovernoe iministridi Letta L'INTERVISTA/1

di MARCO SCORZATO

LucaZaia, leghista,governatore delVenetodal 2010ed ex ministro per lePoliticheAgricole

Iprotagonisti ILGOVERNATOREE L’EX LucaZaia, governatore del Veneto,esponentedi primopiano della Lega nord,eGiancarlo Galan, suopredecessore sullo scrannodi presidentedel Veneto,berlusconiano da sempre eoggi deputato delPdl. Sono levocidel Veneto dioggi e di ierial cospettodelnuovo governoguidato daEnrico Letta:unesecutivo politicoche aprenuovi scenariperipartiti e nuovi rapportitra loStatoe gli entilocali.

LUCAZAIA

«S

Presidente, dopo due mesi dal voto l’Italia ha un governo. È soddisfatto o erano preferibili altre soluzioni?

Noi della Lega abbiamo avuto una parte fondamentale nell’uscita dallo stallo, chiedendo tra i primi a Napolitano di accettare un incarico-bis. Sembra quasi un contrappasso dantesco che sia stata la Lega ad avere queste posizioni. E ora, da fuori, guardo a Roma e vedo che almeno c’è un governo.

In questo governo non ci sono i super big. È vero e questo mi fa temere che sia un governo nato in virtù di tattiche di partito che guardano al breve termine e ai calcoli di bottega.

C’è chi elogia il tasso di rinnovamento e chi, come i grillini, gridano all’inciucio: lei da che parte sta?

Saranno i fatti a dire se ci sarà o meno il cambiamento e non servirà aspettare mesi per capirlo. Ma i primi passi ci portano a pensare male...

La Lega non ha ministri: sarete all’opposizione?

La fiducia è da verificare rispetto al programma che il governo presenterà in aula. Oggi siamo incanalati verso la non fiducia, vedremo...

Che cosa potrebbe farvi cambiare idea?

Noi della Lega abbiamo presentato una richieste chiare: macroregione, la questione del 75% delle tasse

al Nord, i costi standard, le riforme. Su questi temi ci riserviamo di vedere che cosa contiene il programma del governo. Ma, ripeto, se il buongiorno si vede dal mattino... Ci sono appena 2-3 ministri del Nord, a seconda che si consideri la Bonino per le origini piemontesi o per il suo essere trapiantata a Roma. E poi le parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio...

Patroni Griffi? Quali parole?

Ha dichiarato che l’Italia deve ripartire dal rilancio del Sud. Ma io dico: una casa si fa dalle fondamenta, non dal tetto. Se manca la benzina del Nord, l’Italia non si muove.

Teme che la questione settentrionale sia snobbata?

Il Veneto è una delle quattro regioni con un residio fiscuale attivo: ogni anno la nostra Regione dà allo Stato risorse pari a 18 miliardi in più di quelle che ritornano. Se si

Salvo2-3 ministrisono tuttidelSud OraZanonato dimostriaiveneti diesserecapace applicassero i costi della Pubblica amministrazione veneta all’Italia avremmo un risparmio di 30 miliardi. Un governo deve impegnarsi a mettere ordine a questi squilibri. Populista? La realtà è che bisogna potare i rami secchi per ripartire. Se fosse un’impresa l’Italia avrebbe già portato i libri in tribunale.

Tra i ministri del Nord ci sono Zanonato e Delrio. Partiamo dal primo, sindaco di Padova, suo avversario politico, ora allo Sviluppo economico.

Quella di Zanonato è una delle tante nomine di partito di questo governo. Ora avrà la responsabilità del successo o dell’insuccesso dell’operato del governo per i veneti. Da questa Regione se ne sono andate 700 aziende per 13

Conosce bene il tema, ma poi sono i risultati che contano. Questo governo sarà un banco di prova per tutti.

Alle Politiche agricole, dove lei fu ministro, c’è la pidiellina De Girolamo. Se la ricorda la sua frase sui veneti-contadini?

È stata una battuta infelice o quantomeno pronunciata in un contesto di poca chiarezza, ma non faccio polemiche. Ho anche avuto modo di conoscerla, in commissione agricoltura....

ZANONATO Tra i neoministri, uno è veneto:è Flavio Zanonato, sindacodiPadova, esponentedel Pdcon radicipolitichenel Pci. La cronaca,anzi,la storia politicadel Veneto raccontadi un’aspra rivalità conl’ex governatoreGalan e anche conl’attualepresidente Zaia.Nessunodei dueha tifatoperla suapresenza nelgoverno, ma adesso lo chiamano-pur contoni e sfumaturediversi- alla prova dei fatti.

Se si parla di integrazione il Veneto è un modello. Questa scelta è una sfida, certo, ma io non condivido la sua idea dello ius soli per la cittadinanza. Lo ius sanguinis va benissimo: dieci anni di residenza e io aggiungerei anche un esame dettagliato di lingua italiana, storia e cultura e tradizioni locali.

È il minimo da fare. Do per scontato che una proposta sia sul tavolo del primo consiglio dei ministri. Ma serve ben altro all’Italia e al Nord. • © RIPRODUZIONERISERVATA

anno usato il bilancino, ma tutto sommato questo governo non è male». Giancarlo Galan scopre nel tardo pomeriggio di sabato che l’unico ministro veneto della squadra di Letta è il suo arcinemico Flavio Zanonato, e ufficialmente non fa una piega. Ufficiosamente, è un altro paio di maniche. «Non modifico il giudizio negativo sul sindaco Zanonato, ma voterò convinto la fiducia a questo governo, anche a Zanonato, dando la mia disponibilità a collaborare così come è avvenuto in passato perfino quando ero governatore del Veneto».

Zanonato e lei avete collaborato? Dove e quando?

L’abbiamo fatto, ma non con la frequenza con la quale io avrei voluto e lui avrebbe dovuto e potuto.

Per me non è facile dimenticare che Zanonato è nato come funzionario del Pci e tale è rimasto. È quello che finì a processo perché fu fermato a un casello autostradale con una busta piena di soldi; se fosse capitato a me, mi avrebbero dato 20 anni di galera. Invece lui fu assolto perché non sapeva cosa c’era nella busta che gli avevano dato i compagni. Contava talmente poco, che non gliel’avevano detto.

Letta ha voluto Cécile Kyenge, origini congolesi, come ministro dell’Integrazione. Una scelta politica che in casa Lega qualcuno ha contestato. E lei?

E la legge elettorale?

GiancarloGalan,ex presidente delVeneto, ex ministro e oggideputato delPopolo dellaLibertà

E gli scontri all’arma bianca, le querele incrociate?

È campana, è avvocato, di sicuro non è un tecnico. Ma conteranno i risultati.

Abbiamo bisogno di azioni vigorose per il rilancio dell’economia e del lavoro. E le risorse vanno prese dal taglio degli sprechi.

GIANCARLOGALAN DEPUTATOPDL

L'INTERVISTA/2

«H

E che competenza ha nel settore?

Che cosa si aspetta il Veneto da questo governo?

«Subitotrecose:leggiper leimprese,leggeelettorale eriformaistituzionale»

Lavoreròcon il mio nemicoZanonato

mila posti di lavoro, ci sono 170 mila disoccupati, i suicidi. Zanonato è uno che ha spesso dichiarato di saper fare meglio degli altri. Ora che è ministro tocca a lui: dimostri di essere capace.

Delrio, Pd, già sindaco di Reggio Emilia e presidente dell’Anci è agli Affari Regionali. La rassicura la nomina di un esperto di enti locali?

LUCAZAIA GOVERNATOREVENETO

«Statoda riformare»

GIANCARLOGALAN

IlNordè trascurato Lafiducia?Èdura e il buongiorno si vede dal mattino, non c’è da essere molto ottimisti: questo è un governo politico, dove i partiti hanno dettato i loro nomi, ma i big sono tutti fuori e ci sono appena 2-3 ministri del Nord. I presupposti per vedere una Lega a fare un’opposizione costruttiva ci sono tutti». Luca Zaia, presidente del Veneto, per l’ufficialità delle posizioni leghiste vuole però aspettare: oggi alle 15 il governo chiede la fiducia al Parlamento e solo allora il Carroccio si esprimerà.

«Oraprioritàaeconomia elavoro:lerisorsevanno presedachilespreca»

DEGIROLAMO AllePoliticheagricole, dicasteroche fuguidato daZaiae daGalan,è stata indicataNunziaDe Girolamo,Pdl, campana, chepochimesi fa uscìcon un’infelicebattutasui veneti-contadini: parole chesuscitarono vibranti polemiche,inpartedovute all’estrapolazionedelle stessedal contestoincui eranostatepronunciate.

Se le dava fastidio da sindaco di Padova, figuriamoci adesso che sarà anche ministro. Gli voterà la fiducia?

Può restare sindaco, anche se non è elegante, perché la Legge glielo consente. Ma sono curioso di vedere cosa succederà a Padova.

E la fiducia? Sarà lui il riferimento del Veneto...

Ma non funziona così: un ministro è ministro di tutta l’Italia. Siamo una potenza mondiale, mica un paesello. Prima viene l’Italia, poi il Veneto. Facendo il bene dell’Italia si fa di conseguenza

il bene del Veneto.

Insisto: la fiducia?

Ma certo che voterò la fiducia a questo governo: è un gruppo positivo, innovativo. Con me dentro sarebbe stato perfetto, ma ho capito perfettamente la logica che all’ultimo momento ha portato a questo tipo di scelte.

All’ultimo momento? Vuol dire che anche lei era nel giro dei “papabili“? Avevo già ricevuto i complimenti per la nomina via Sms, sabato a mezzogiorno.

Quindi prima che Letta salisse al Colle da Napolitano, lei era nella lista? Sono ricostruzioni di voi giornalisti. Io mi limito a dire che avevo ricevuto i complimenti e le congratulazioni da Roma sabato mattina.

Al suo ex ministero dell’Agricoltura c’è Nunzia De

Avevogià ricevutoi complimentivia sms,poinonsono entratonellalista deiministri Girolamo: un paio di mesi fa si è distinta per aver detto che i veneti sono una massa di contadini.

È una battuta che si farà perdonare velocemente. È la mia prediletta: la De Girolamo è sveglia, rapida, intelligente, onesta. È davvero brava.

È il simbolo di questo governo Pd-Pdl: ha sposato il deputato del Pd Boccia...

Ecco, questa invece deve proprio farsela perdonare: sposare un comunista... A parte gli scherzi, è la dimostrazione che non siamo beceri come vogliono dipingerci: noi quelli di sinistra li sposiamo, perfino.

E di Beatrice Lorenzin alla Sanità, cosa ne pensa?

Alla Sanità va una chierica

bigotta. Speriamo bene... Era tra quelli che volevano manifestare davanti all’ambasciata di Francia contro la legge Hollande sui matrimoni gay.

Ma che ne sanno di agricoltura e sanità la De Girolamo e la Lorenzin? È un ragionamento sbagliato. Non solo non è necessario che il ministro lo faccia uno specialista della materia, ma non è nemmeno opportuno. Un oculista metterebbe l’occhio al centro del mondo ospedaliero e perderebbe di vista il senso generale (il fratello di Galan è primario oculistico, ndr). Il ministro non è una delle parti in causa: deve fare l’arbitro.

Alfano vicepremier è l’investitura del nuovo corso del Pdl o la longa manus di Berlusconi?

È la domanda più importante e difficile. Ma non so rispondere. Attorno a questo quesito ruota tutto, nel governo e nel futuro del Pdl.

Quanto durerà questo governo?

Non credo tantissimo. Pesano le prossime europee, che sono elezioni vere. E poi ci saranno le regionali. Dubito che battaglie come quelle possano infuriare rimanendo a braccetto a Roma.

Ma faranno in tempo a fare la nuova legge elettorale?

Ne dubito. La situazione però è davvero al limite, e allora magari... Questa porcata doveva servire a tutelare il gruppo dirigente dei partiti, ma come si è visto nel Pd non è bastato. E il mito delle primarie come “compensazione popolare" è crollato.

Ma allora a cosa servirà questo governo? Spero a fare tre cose: una serie di leggi a favore delle imprese e quindi dei lavoratori, una legge elettorale decente e una riforma istituzionale di stampo europeo: così com’è oggi, nessuno può governare questo Paese, neanche Letta e la sua banda di “giovani”. • G.D.V.

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Cronaca 11

IL GIORNALE DI VICENZA Lunedì 29 Aprile 2013

Versoleamministrative

Imovimentideipartiti vicentini invistadel 26-27maggio

350

LEFIRMENECESSARIE PERPRESENTARELALISTA

Perpresentareunalistainvista delleelezioniamministrative sononecessariealmeno350 firme.VenetoStatonehaportate 401:solo343sonostateaccolte

«Meno sprechi»

«Ilnostroobiettivoè ridurreglisprechidella pubblicaamministrazione» ANDREAPITTARELLO LISTANOPRIVILEGIPOLITICI

ILCOLPODISCENA. Comeanticipato ierisièrisolto il“giallo” dellalista venetista: molte sottoscrizionisonostate rifiutateperché non corrette

VenetoStato esclusopersettefirme Lacommissione circondariale neharitenute valide solo 343 Ilpartito delcandidatoLovat nonsipresenteràalleComunali Nicola Negrin Niente da fare. Veneto Stato non si presenterà alle prossime elezioni amministrative. Il “giallo” anticipato nella giornata di ieri si risolve nel peggiore dei modi per il partito capitanato da Davide Lovat. La commissione circondariale elettorale ha respinto la lista depositata venerdì. Più di cinquanta firme sono state bocciate. E la quota minima di 350 non è stata raggiunta per sole sette sottoscrizioni. CORSA A UNDICI. Scendono così a undici i candidati sindaco che si sfideranno il 26 e 27 maggio. Dopo la presentazio-

ne a sorpresa di Equizi, che aveva fatto salire il numero degli sfidanti a 12, arriva un altro colpo di scena, che riporta la conta dei pretendenti a quota undici. Con 18 liste totali. Lovat non ci sarà. Gli unici indipendentisti saranno i candidati di Indipendenza Veneta, guidati da Mauro Marobin. L’ESCLUSIONE. Prima di guardare avanti è necessario capire cosa è accaduto nelle ultime 48 ore. «Siamo stati esclusi commenta Davide Lovat - non c’è molto da aggiungere». L’ex leghista si dice «rammaricato» e cerca di spiegare quanto accaduto a palazzo Trissino negli ultimi due giorni. «Avevamo raccolto 401 firme - raccon-

Noncapiamo I401firmatari possonoessere contattati perlaconferma DAVIDE LOVAT CANDIDATOSINDACO

Consulenze IlM5Schiede icontiaAim IlMovimento5stelle replica all’amministratoreunicodiAim, PaoloColla. «Apprendiamo dallastampal’intenzione di muoverequerela. Abbiamo citatoi compensi per l'anno 2011paria 498 milaeuro attribuendoliper errore materialeall’amministratore unico.Diamo la rettificama poniamole seguenti domande perle qualici aspettiamo doverosarisposta:le consulenzecorrispostenel periodo2008-2011 daAim per l'ammontaredi5.314.038euro achi sono stateaffidateeper qualimotivi?Eancora: i dirigentidal 2008al 2011sono quasiraddoppiati:per quali mansioniecosti? Quali equanti investimenticheesulanodal territoriovicentinosono stati realizzatinelperiodo 2008-2012?Einfine: l’utile 2011di2,8milioniècostituito per87 per centodalla plusvalenza.Terminate le operazionistraordinariecome siricaverà l'utile?». • © RIPRODUZIONERISERVATA

LACERIMONIA. Èstata sistematauna lapide

Unmomento dellapresentazionedelle liste inComune con lefirmenecessarie. COLORFOTO ta - e già al momento della presentazione della lista ne hanno rifiutate più di trenta, anche per cognomi sbagliati di una sola lettera». Ma la parola definitiva è arrivata solamente ieri mattina. «Hanno convocato il nostro segretario Ruggero Zigliotto - aggiunge - comunicando che la nostra lista era stata esclusa perché altre firme non avevano ricevuto l’ok della commissione in quanto doppie». Una selezione che ha portato a ritenere valide solamente 343 sottoscrizioni: «Sette in meno di quelle

RACCOLTAFIRME

«Lacomunità americana devedialogare connoi»

«Icittadini chiedono disistemare lapasserella»

fante di nove mesi che è morto in braccio alla sua mamma». Ecco poi Luigi Bortolaso, Alessandra Bortolaso, Otello Dalla Rosa, Narciso Gentilin, Riccardo Sgreva, Antonio Tosato, Emma Tosato, Alessandro Zilio e ancora Antonio Tosato. «So che avete cercato questa lapide da tempo - afferma Achille Variati - in un clima di spiritualità e fratellanza». Il primo cittadino, riferendosi all’alluvione del 2010, ha poi ricordato la sofferenza di una frazione «che è riuscita a trovare nell’unione la forza per andare avanti. Qui vedete la campagna, ma bisogna ricordare che voi siete una città. C’è ancora tanto lavoro da fare per darvi una mano, e il sindaco che verrà non dovrà dimenticare che anche questa è città. Anche Ca’ Tosate è cuore di Vicenza». • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

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Ca’Tosatericorda idiecicivili caduti inguerra 68anni fa

SELEL’EDILIZIA PATTOPERILRIUSO DEIVECCHI IMMOBILI

Ciro Asproso (gruppo urbanistica di Sel) approva la casa delle start up progettata in contrà Burci e propone un protocollo d'intesa tra Comune, categorie e università per valorizzare il patrimonio edilizio, pubblico e privato, dismesso a causa della crisi o perché in attesa di trasformazione.

PRCSIPRESENTA ECCOILPROGETTO PERLEELEZIONI

LISTASÌ DAL MOLIN

«Dialogo con la comunità americana e riduzione degli sprechi». Sono questi gli obiettivi della lista No privilegi politici - Sì Dal Molin. «Abbiamo presentato più di 400 firme in Comune a Vicenza - commenta Andrea Pittarello, che ha ritirato la candidatura a sindaco per appoggiare Manuela Dal Lago - e ora siamo ufficialmente in campagna elettorale per le elezioni comunali. Portiamo avanti i nostri programmi che in primis vedono un' apertura e dialogo con la comunità americana, fonte di beneficio economico per la nostra città come abbiamo documentato più volte. Inoltre, vogliamo portare nell'amministrazione comunale uno spirito nuovo, una forte trasparenza e un'attenzione a quelli che possono essere gli sprechi e i costi troppo elevati». Si parla poi di manutenzione. «Vogliamo avvicinare i servizi dell'Amministrazione alle vere esigenze dei cittadini, non fare promesse che rimangono solo sulla carta. Ci chiediamo dove sono andati i soldi ricavati dalla vendita delle quote del Comune della società autostrade Brescia-Padova, che sono più di venti milioni di euro, visto che le strade e i marciapiedi della città sono a pezzi. Non portiamo avanti slogan ma fatti e vogliamo dare molta informazione ai cittadini». •

Ilmomento dellabenedizione dellalapidea Ca’Tosate. COLORFOTO

Una lapide per ricordare i dieci civili caduti nella seconda guerra mondiale. A 68 anni di distanza Ca’ Tosate celebra le vittime che sono scomparse il 28 aprile del 1945. Lo fa con una lapide voluta dall’unione delle associazioni di Campedello scoperta ieri mattina dal sindaco Achille Variati e dal presidente Giovanni Negri. «In questo luogo - commenta Negri - dieci compaesani sono stati uccisi brutalmente. È nostro compito ricordare quanto accaduto, perché un popolo senza memoria del passato è un popolo senza futuro. Dobbiamo tutti operare per trasmettere un messaggio di speranza, di unione e di pace». La lapide riporta i nomi dei dieci vicentini scomparsi in quel tragico 28 aprile di 68 anni fa. Tra loro anche «Angelo Sgreva - continua Negri - un in-

Lareplica

brevi

Laraccolta firmecon iresidenti «Orti urbani in via Ca’ Alte e riqualificazione della passerella dei Ferrovieri». Queste le richieste emerse tra residenti e frequentatori nel punto di ascolto organizzato sotto il ponte ciclopedonale che collega San Felice con i Ferrovieri. «Abbiamo raccolto più di 300 firme - commenta il candidato della Lista Variati, Raffaele Colombara - per promuovere i due progetti. L'area per la quale si chiede la destinazione ad orti urbani è quella tra il fiume e la ferrovia in fondo a Ca' Alte, lungo via Maganza; un’area di circa 8 mila metri quadri su terreno comunale». Ma non solo. «Bisogna rifare il pavimento della passerella, sistemare l'illuminazione, allargare il corridoio per le biciclette, sistemare le protezioni laterali; insieme a un potenziamento dei controlli». • © RIPRODUZIONERISERVATA

necessarie. Mi sembra molto strano». LA REAZIONE. Lovat cerca di mantenere la calma. «Non voglio pensare male - commenta l’ormai ex candidato - ma a questo punto mi rendo conto che Veneto Stato è incompatibile con l’Italia. Ognuno si può fare la sua idea, ma ciascuno dei 401 firmatari può essere contattato al telefono per confermare di aver appoggiato la nostra lista. Evidentemente il cambiamento non è così facile per la città di Vicenza».

ILPROGETTO.Ma niente è ancora concluso. «Il nostro progetto va avanti - conclude Lovat e presenteremo il programma di indipendenza con catalani e scozzesi. Questo è un incidente di percorso. Volevamo utilizzare Vicenza solamente come una vetrina per far conoscere le nostre idee e mi ero prestato solo per quello; eravamo consapevoli di non poter ottenere chissà quale risultato. Ma evidentemente non ci sarà modo di partecipare alla campagna elettorale». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Questo pomeriggio alle 15 nella sede provinciale di via Alberto Mario il Partito della Rifondazione comunista presenterà nel corso di una conferenza stampa il progetto per le prossime elezioni amministrative a Vicenza. Il candidato sindaco di Rifondazione comunista è Guido Zentile.

ASSEMBLEA VARIATI QUESTASERA INCIRCOSCRIZIONE6

Alle 20.45 il sindaco Achille Variati incontrerà i cittadini della circoscrizione 6 a villa Lattes in via Thaon de Revel 44. La serata fa parte del ciclo di incontri che sta interessando tutti i quartieri della città. Il programma delle assemblee è sul sito www.achillevariati.it


Cronaca 13

IL GIORNALE DI VICENZA Lunedì 29 Aprile 2013

LAMANIFESTAZIONE. Riflettori puntatisuibolidi deglianni ’20e ’30

vademecum

Dive senza tempo Leautod’epoca sfilanoinPiazza

SPERI Oggialle20.45 nell’aula francescanadellachiesa diSan Lorenzo ilprof. AntonioZanellaterrà una conversazione sul tema: “F.M.Gerlich:un giornalista controHitler”. Ingresso libero INVECCHIARE CONSAGGEZZA Alle18il gruppoAnap, pensionatidi Confartigianato,organizza

Unaventina digioiellida collezione hannoinvaso ilcentro storicoscortateda splendide modelle Inpistaleggendarie RollsRoyce,Bugattie Balilla

DIVE. Affascinanti. E lo diventano ancora di più di fronte alla più che tecnologica “Tender" Fornasari, cartina di tornasole, voluta dagli organizza-

anche un "Poirot", fanno pure parte della storia del cinema e scusate se è poco. LE BELLEZZE. Abbinamento che neppure stavolta è sfuggito alla regola, grazie alle 22 splendide modelle che nel pomeriggio hanno accompagnato la sfilata, contromano, in corso Palladio. Per una volta, però, riflettori sui proprietari, che definire appassionati è persino riduttivo. Il padovano Nilo Caberlin, ad esempio, quando non è al lavoro è nel capannone dove conserva la sua Vauxall sportiva, un "transatlantico" del 1929, rarissimo: «Ne sono stati realizzati 4-5 esemplari, è un’auto da corsa che sviluppa fino a 130 chilometri all’ora. Anche lei è stata chiamata in un film». •

CorsoPalladio ha fattodacornice allasfilata di meraviglioseauto d’epoca. COLORFOTO ARTIGIANA

unincontroal centro congressodivia Fermicon lopsicanalistaAlfeo Foletto su:“Invecchiare consaggezza”. POETIDIALETTALI Alle16il Cenacolodei poetidialettalisi riunirà nellabiblioteca“LaVigna” perlapresentazionedei poetiMarialinda Cicchelero,Max Paggin, Stefano Tomasoni. Acura diMarianoContiero. CONSERVATORIO Domanialle18nellasala concertidel conservatorio “ArrigoPedrollo” siesibirà ilduopianistico Federica Righinie RiccardoZadra.

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Vai alla fotogallery sul sito internet:

www.ilgiornaledivicenza.it

LaBalilla chiusa fabbricata nel 1932sfila incorso Palladio

L’ESPOSIZIONE. IncorsoFogazzaro lamanifestazione accompagnatadagli standgastronomici

Einvetrina lemitiche Harley Una carrellata di modelli della casa americana in mostra: dai chopper alle moto del centenario Non solo auto d’epoca nell’ultima domenica di aprile. Alla manifestazione organizzata dall’assessorato al turismo assieme ad “Astego motori d’epoca" di Sarcedo e con il supporto del negozio “Cristina S." e di Confartigianato, ha voluto fare eco anche l’associazione “I Portici di Corso Fogazzaro" che ha deciso di invitare nel cuore di Vicenza, nell’ambito

dell’iniziativa “Il Corso degli eventi", un altro mito dei motori rombanti, stavolta su due ruote. A fare da richiamo le mitiche Harley Davidson americane, “mostri" più o meno cromati della famosa casa motociclistica americana. Diversa la formula rispetto alla manifestazione automobilistica, nella quale, va detto, non è mancato pure qualche “portoghese" che ha tentato di imbucarsi con auto più recenti. In pratica, ogni proprietario ha potuto mettere in bella mostra, dalle 11 alle 17, la sua moto, trascorrendo qualche

LeHarleyDavidsonin esposizione incorsoFogazzaro

L’auto di NonnaPapera

L’INCONTRO. Promossoda “Cultura Insieme” ora in compagnia di altri appassionati del marchio statunitense e ammirando i nuovi modelli presentati dai rappresentanti della concessionaria vicentina. Un’esposizione accattivante - dalle versioni chopper con manubrio apehanger e con il piccolissimo serbatoio peanut, fino ai modelli del centenario - ammirata e apprezzata da tantissimi vicentini in un corso Fogazzaro chiuso al traffico parzialmente, dal semaforo di San Lorenzo, e corroborato dalla presenza di stand gastronomici. Ed è solo l’inizio se è vero che il calendario di appuntamenti si ripeterà ogni sabato di chiusura al traffico fino al 29 giugno. • R.L. © RIPRODUZIONERISERVATA

Millefacce dell’amore traartee letteratura Quando l’amore, attraverso l’arte, la mitologia e la letteratura, ha mille facce. È il tema che, nell’ambito degli incontri promossi dall’associazione vicentina Cultura Insieme, illustrerà la docente Mara Seveglievich al polo giovanile di contra’ Barche 55, domani alle 17,30. Un argomento suggestivo ed intrigante: “Triangoli, coppie anomale, teste mozzate: c’est la vie, c’est l’amour, c’est l’art”. «Quello dell’amore e delle sue (mille) facce - scrive la relatrice Seveglievich - è un tema da sempre cruciale per

la storia dell’arte, come per la letteratura. E grandi protagoniste sono le donne, benché viste (e dipinte) da un’ottica maschile, salvo rare eccezioni, come quella famosissima di Artemisia Gentileschi e delle sue Giuditte, interpretabili in chiave di revanche femminile, se non femminista ante litteram. Ecco dunque una strepitosa parata pittorica di eroine bibliche tagliatrici di teste, ma anche di triangoli adulterini in chiave ironica, o il tema della donna caduta». • S.N. © RIPRODUZIONERISERVATA

GW14563

«Io dico sempre che con queste auto vediamo il futuro dal passato». Pensiero e parole di Jacopo Balbo, 30 anni, alla sua seconda guida della mastodontica e splendida Vermorel ZX del 1927, avuta da suo padre Francesco. Storie di cuore e di dedizione dentro l’abitacolo delle trenta vetture mitiche, più che storiche, selezionate per la manifestazione “C’era una volta...Auto & Moda di altri tempi". Macchine del tempo che solo a vederle danno emozione, figuriamoci poi salirci sopra e percorrere le poche centinaia di metri che separano Campo Marzo da piazza dei Signori. Un viaggio rumoroso dentro la storia ma pure, a pensarci bene, nella vita di ognuno di noi.

tori per raccontare l’evoluzione della specie e della società. Genio e sperimentazione, sorprendono per le forme e pure per i dettagli, come l’interno in lamiera ma dipinto come fosse radica e la cornice del tergicristallo della Vauxall Light Six del 1935 comprata a Edimburgo da Antonio Santagiuliana, la carrozzeria Weymann struttura di legno, rivestimento in pelle industriale, stile tardo Liberty - della citata Vermorel, il portabaule, più che portabagagli, della Fiat 514 del 1929, la inconsueta Fiat 501 del 1922, carrozzata inglese, che sembra uscita da un cartoon di Walt Disney - «la macchina di Nonna Papera» esclama qualcuno - o da un film di Stanlio e Ollio. Dive, appunto, anzi star, sussiegose come Greta Garbo, eleganti d un po’ altezzose come Gloria Swanson, briose e versatili come Shirley Temple. Qualcuna di loro, dalla Nash Healey usata da Audrey Hepburn in Sabrina, alla stessa Vauhxall di Santagiuliana, utilizzata in 15 film, tra cui

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Roberto Luciani


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