rassegna 28-03-13

Page 1

GT17647

GT17646

UOMO

DONNA

“L’abbigliamento giusto per ogni tua occasione”

“L’abbigliamento giusto per ogni tua occasione”

P.zza Rossi, 6 - SCHIO - Tel. 0445 520952

P.zza Rossi, 3 - SCHIO - Tel. 0445 524002

ANNO66NUMERO86

www.ilgiornaledivicenza.it

GIOVEDÌ28 MARZO2013 € 1,20

SERIEB

ILCASO

IlVicenzaaLanciano Èun’ultimaspiaggia

Ilpapàdelbimboconteso «Nonvedopiùmiofiglio»

f PAG48

Nel vortice dell’inciviltà di RICCARDO BORMIOLI

9HRLFTB*bgjaab+[N\K\D\C\I

LAPOLITICA. Inutilel’ultimo appellodelleader Pd. Senzanumericerti,domani incaricoadaltri

Igrillini licenzianoBersani

M5S:«Nientefiducia, Napolitano faccia unnuovo nome».Grillo:«Puttanieri Pd-Pdl» Il tentativo di Pier Luigi Bersani per trovare una maggioranza è ormai giunto al capolinea. Ieri l’incontro con il Movimento 5 Stelle ha sancito quanto ampiamente annunciato: nessun voto di fiducia a un governo guidato

dal leader del Pd. E mentre i grillini esortano Napolitano a incaricare qualcun altro, fuori dalla logica partitica, Beppe Grillo si scatena sul suo blog, con un attacco frontale ai politici di tutte le parti, definiti “puttanieri”. Ironica la

LEDIMISSIONIPERILCASOMARÒ

MontiattaccaTerzi:«Haaltriinteressi» L’exministro:«Nessunfinepersonale» f PAG4

SCHIO. MINORENNE ARRESTATA PER ESTORSIONE A UN CINQUANTENNE

A16anniricattal’amante IL CASO. Manette e carcere nella storia fra un cinquantenne e la sua amante di 16 anni. È accaduto a Schio e l’arrestata è la ragazzina, accusata di avere tentato di ricattare l’uomo, che voleva chiudere la relazione, con pretese di denaro

per non denunciare una presunta violenza. Stretto il riserbo su una vicenda che ricorda per certi aspetti quella di “Lolita”, il romanzo di Nabokov da cui Stanley Kubrick ha tratto un celebre film (nella foto, la locandina) f TOLETTINI PAG28

VICENZA

Dopogliinsulti Battiatovia dallagiunta dellaSicilia

ÈSangineto ilcandidato numero11 peril Comune

Dopo i volgari insulti alle donne del Parlamento italiano, il cantautore Franco Battiato non è più assessore al turismo della Sicilia. Il presidente Crocetta gli ha revocato la delega. f PAG 2

Maurizio Sangineto, 55 anni, musicista e pubblicitario, ex disc-jockey, è il candidato sindaco della civica “Un’altra Vicenza”, di cui è promotore Pietro Magaddino, ex Forza Italia. f SCORZATO PAG16

VENETO

VICENZA

f BASSAN PAG7

f MADRON PAG 23

BASSANO

VICENZA

f PAROLIN PAG 43

f MOGNON PAG18

C’è lacrisi maleimprese diimmigrati sono8ogni100

Digestione onirica

prestazioni convenzionate S.S.N.

di GIANCARLO MARINELLI

I novità: per tutti i clienti SE.FA.Mo PARCHEGGio GRAtUito PRESSo iL PARKinG CoPERto Di viA StRASBURGo 4 (Fronte laboratorio)

l post socratico barbiere Giuliano mi dice: «Presenti il tuo libro a Dueville? Attento a cenare da quelle parti. Ti danno i torresani. Tu diventi un torresano». Sì, va bè: vicentini magnagati e magnacolombi. A fine serata, gli organizzatori mi chiedono: «Cosa vuol mangiare?». Forse un po’ suggestionato, rispondo: «Pizza». Una capricciosa. Ben cotta, sottile. Squisita. Torno a casa e vado a letto. Strana sensazione di leggerezza. Mi ritrovo in un mare che non so descrivere; un mare traslucido con onde alte come castelli. Invadono la terraferma e le ca-

se. È uno tsunami pacifico; si prende tutto, ma non distrugge nulla. Mi rivedo bambino, assieme ai miei due fratelli, Guido e Marino. Io sono il più piccolo. Loro già ragazzi. Marino è una scultura; i capelli biondi, le spalle larghe, gli occhi chiari. Ci tuffiamo sulla groppa di un’onda gigante che ci accoccola sul dorso di una più piccola che a sua volta ci catapulta verso il cielo; schianto di schiuma e sciabordare d’angeli; montagne russe di sale e salmastro. Vertigine senza paura, l’estasi: volo, affondo, riaffioro. Intravedo mia madre: il costume ne-

replica di Bersani, che manda tanti auguri al “salvatore della patria”. È assodato che senza numeri certi il Presidente della Repubblica non manderà il leader Pd al voto di fiducia. Si avvicina un altro incarico. f PAG 2 e 3

LAPOLEMICA

Sonododicimila leaziende chenonversano icontributiInps

GV11712

Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza

I

l leader di un movimento politico che ha mandato i suoi rappresentanti in Parlamento definisce i partiti “padri puttanieri”; un famoso musicista convertitosi alla politica e alla protesta arriva a parlare di “troie” elette a Montecitorio e a Palazzo Madama; i rappresentanti di un sindacato di polizia vanno a protestare sotto l’ufficio della mamma di Federico Aldrovandi, un giovane pestato a morte da alcuni agenti, per esprimere la loro incondizionata solidarietà ai colleghi condannati... Da tempo, per non dire da anni, l’Italia sembra essere precipitata in un vortice di inciviltà che non si può ridurre solo alla rabbia e alla protesta per le condizioni di vita di vaste fasce sociali. Grillo ha certo ragione nel criticare una classe politica dimostratasi autoreferenziale, inetta e in troppe circostanze anche truffaldina. Né si può negare che nella selezione della rappresentanza politica in troppi casi si siano privilegiate altre capacità rispetto alla competenza, alla preparazione e alla dedizione all’interesse generale; e hanno ragione i poliziotti quando lamentano scarsità di mezzi e stipendi da fame per chi è chiamato a rischiare ogni giorno la vita. Ma basta questo a giustificare il ricorso a insulti o a scandalose manifestazioni in difesa di chi ha abusato del potere che può concedere una divisa? Nel nostro Paese sembra esser andato perduto non solo il senso del bene comune, dell’interesse generale, ma anche quello della comunità, della convivenza e della civiltà. Viviamo in un’Italia dove a colpi di populismo invece di individuare e indicare soluzioni ai problemi, si preferisce cercare nemici cui attribuire le responsabilità delle cose che non vanno; nemici che poi finiscono per essere le istituzioni stesse, dal Parlamento alla Corte Costituzionale, allo stesso capo dello Stato. Insomma, in una parola: la democrazia. In più alla rabbia purtroppo si accompagna ormai da troppo tempo un rancore generale per tutto ciò che è altro o è diverso: non solo l’immigrato ma anche chi ha un lavoro o riesce a trovarlo, chi può far studiare i figli o può permettersi un viaggio e una vacanza. Rancore e ripulsa persino per chi ottiene giustizia. È tutta (o solo) colpa della politica? La cattiva politica si sa genera cattivi sentimenti, ma si ha come l’impressione che cercare solo qualche nemico da additare al pubblico disprezzo, sia solo un modo per alimentare questi cattivi sentimenti finendo per «coltivare» inciviltà e rabbia. E oggi si vorrebbero sostituire gli incapaci non già con i “capaci” ma soltanto con chi sa urlare più forte e mostra di avere l’animo armato unicamente di rabbia e livore. •

f PAG6

ro sulla pelle abbronzata, le labbra screpolate dal sole. Quanto sei bella, mamma. Sorride: «Non gridate, papà sta riposando». Poi ad un tratto compare la mia amica Vladimir Luxuria. Sussurra qualcosa all’orecchio di Marino: lui la prende, la carica sulle spalle e la lancia al largo. Vladimir riemerge e urla trionfante: «Record del mondo! Ho vinto! Prima nel lancio del travestito!». Il più bel sogno della mia vita. Droga di colombo, trip torresano, Valdastico Nirvana. Tutti a mangiare a Dueville. E la prossima volta, al ristorante. Menu completo. •

Tabletascuola alpostodeilibri: iproeicontro provatial“Quadri”

Buttafuori condannato pervendita didoping


Giovedì 28 Marzo 2013

VENEZIA.SpendingreviewinCuria

LaCuriadismettelasedediCalledegliAlbanesicheospita alcuniufficidiocesani.VerràriconsegnataallaProcuratoriadiS. Marco.IlpatriarcaMoragliaproseguel’impegnodisobrietà.

TREVISO.FurtidirameallaTelecom

Caviinrameper4,68tonnellate,sottrattiallaTelecom,sono statisequestratidallaPoliziaFerroviariadiPordenonenelcorso ditreperquisizioniinaltrettanteaziendeinprovinciadiTreviso.

VENEZIA.Clonavacarte,arrestato

LaSquadramobilehaarrestatoperassociazioneadelinquere VincenzoPipino,70anni,accusatodiaverpartecipatoalla clonazionedicentinaiadicartedicreditoutilizzatepersuespese.

PREVIDENZA. Dalbilancio2012 lasofferenzadel sistemaproduttivo

Sono12milaleditte chenonpagano icontributiall’Inps

Lecifre

Gliinsolutitotali sonoincrescita Milleaziende hannocoperto solo laquotaacaricodei lavoratori «Serveestendere le dilazioni»

DENUNCECON PAGAMENTI MASOLOPARZIALI

Roberta Bassan

INVIATA A VENEZIA

La crisi economica entra di petto all’Inps e non solo sul fronte dell'aumento vertiginoso delle richieste di prestazioni legate agli ammortizzatori sociali. Il piatto piange lacrime amare sul fronte delle entrate contributive dove, per la prima volta dall’inizio della crisi, si assiste ad un fenomeno che dalle nostre parti mancava: c’è una quota d’imprese che non pagano i contributi. Non c’è più fieno in cascina. Aumentano infatti le denunce contributive prive di versamenti. Nel 2012 si è assistito a circa 12 mila aziende che a fronte delle regolari denunce mensili sulla situazione dei lo-

ro dipendenti (la presentazione del modello che in buona sostanza riepiloga retribuzione, contributo dovuto, giornate di presenza e quant’altro) non hanno fatto corrispondere i regolari pagamenti. Mentre un altro migliaio d’imprese hanno pagato solo la quota a carico del lavoratore, non riuscendo a far fronte ai versamenti per quanto riguarda la quota previdenziale a carico dell'azienda. MANCATI VERSAMENTI, RISCHI. Una situazione che peraltro mette le imprese in una posizione pesantissima, con rischi sul piano penale e durc (documento unico di regolarità contributiva) negativo, con ripercussioni sui pagamenti della

9,5% DENUNCEPRIVE DIVERSAMENTI

Sitrattadiinsoluti totali, cioèdi aziende chenon hannoversato alcun contributoprevidenziale

38,3%

Aumentanoidatori di lavorochehanno versato sololaquota del dipendentepariall’8% Lasede regionaleInps aVenezia

Ildirettore Antonio Pone

Dobbiamo sottostarea decretidellanew economycheoggi nonc’èpiù,la politicaacceleri pubblica amministrazione, sugli stati di avanzamento e affidamento di lavori. Una sorta di “black list” da cui si esce solo entrando in un regime seve-

ro di rateizzazione, ma anche qui apriti cielo. È uno dei dati emersi ieri alla sede regionale Inps con il direttore per il Veneto Antonio Pone e il rappresentante del comitato regionale Franco Piacentini, per categorie e parti sociali, ad illustrare il bilancio 2012 dell’Istituto. Ma anche a fare pressing sulla politica perchè affronti la situazione delle dilazioni dei pagamenti che potrebbero rimettere in carreggiata le imprese. DATI.Le percentuali che riguardano questo tipo di fenomeno non sono esorbitanti, ma bastano a fotografare la sofferenza sempre più grave del sistema produttivo: le denunce contributive prive di versamenti aumentano del 9,56%

GW09160

7

IL GIORNALE DI VICENZA

Rosà (Vi) - Tel. 0424/581471

Maurizio Sacconi a Giorgio Santini, sindacalista di punta appena diventato deputato. Vorremmo avere almeno il sistema di dilazione che appartiene ad Equitalia spalmato su 5 anni e con 72 rate, il quale però è gravato da un aggio pesante. In ogni caso il sistema è da rivedere: nel momento in cui l’azienda si mette in regola con il ripristino dei versamenti tramite rate, anche il durc diventa positivo e la situazione è meno soffocante». AMMORTIZZATORISOCIALI.Nell’area degli ammortizzatori sociali, fulcro dell’azione di sostegno al reddito in un contesto di crisi economica, la fotografia del 2012 vede l’aumento di tutte le richieste di prestazione. In particolare, sono cresciute le richieste di indennità di disoccupazione ordinaria (+27,30%), e complessivamente la cassa integrazione (+18,43%) in tutte le sue varie forme (Cigo, Cigs, Cig in deroga). A fare la parte del leone la cassa integrazione ordinaria (+40%) e la cassa integrazione in deroga (+31,9%). Diminuiscono le ore di cassa integrazione straordinaria (-4,41%), ma va da sè: la via è quella dell’aumento delle domande di indennità di mobilità (+16,70%), anticamera del licenziamento.

dal 2012 al 2011, mentre l’incremento medio di quelli parziali (cioè le aziende che hanno versato solo la quota a carico del dipendente) è pari al 38%. Venivamo da una situazione tutto sommato positiva, pur nel cuore della crisi: nel 2011 rispetto al 2010 era stata riscontrata una sostanziale tenuta sulle entrate previdenziali, addirittura un filo di aumento delle aziende che versavano contributi e una diminuzione delle denunce insolute. La sorpresa nel 2012: diminuiti i datori di lavoro che versano con il sistema delle denunce mensili (ditte con almeno un dipendente, mondo agricolo escluso), picco negativo in provincia di Vicenza e aumento generale degli insoluti.

APPELLO. Il direttore Antonio Pone legge con una certa preoccupazione la situazione anche dal punto di vista Inps che, pur in assenza dei versamenti, riconosce le pensioni con formula piena, ma a cui risulta difficoltoso il recupero. Una delle strade per “alleviare” il quadro, così come evidenziato dal direttore, è quella di un sistema di dilazione dei pagamenti più flessibile. «Abbiamo dilazioni rigide che prevedono 24 rate in due anni - spiega - e in questo caso siamo assoggettati a decreti ministeriali che risalgono a fine anni Novanta, l’era della new economy e della crescita senza fine. Ne abbiamo parlato in più occasioni con il mondo politico, dall’ex ministro Welfare

LeonardoPadrin(Pdl)

Ipresidenti Zaia, Erranie DeFilippoallaConferenza delleRegioni

PENSIONI E INVALIDITÀ. Liquidate più pensioni rispetto al 2011 anche per l’entrata in vigore dell’ultima parte della legge Sacconi, stabili le domande d’invalidità civile. •

ROMA. Saltail confrontosuiconti2012 edal Ministeroemergel’ipotesi:via altri1,5 miliardi

Sanità,mazzatasulle Regioni Eperiprivatiarriva lasvolta Piero Erle Doveva essere la celebrazione di un altro risultato positivo strappato con le unghie dalla sanità veneta, e invece si è tradotto nella prospettiva di un’altra mazzata che i tecnici di Roma stanno per fare cadere su tutte le Regioni. VENETO: +6/7 MILIONI. Le notizie rimbalzate ieri sera da Roma erano frammentarie, ma una cosa è certa: al confronto con i tecnici del Ministero che doveva prendere nota dei risultati al 31 dicembre della sanità nelle Regioni italiane i conti sono stati tutti rinviati. Il Veneto, come aveva reso noto l’assessore regionale Luca Coletto, si presenta a Roma ancora una volta con i conti in ordine: la sanità regionale avrebbe chiuso l’anno rimanendo in utile di 6-7 milioni, pur senza imporre l’addizionale Irpef re-

IlVenetochiudei conti2012in mini-utile:6/7 milioni.Mac’èil guaiodeitagliai “convenzionati”

gionale. Il tutto con sacrifici pesanti chiesti a tutte le strutture e le Ulss e su ogni voce di bilancio. Uno “zero virgola” rispetto agli 8,6 miliardi gestiti nell’anno, ma che evita il baratro di un piano di rientro. MAXI-RISPARMIO E... MAXISTANGATA. Ma la notizia che è emersa ieri - tutte le Regioni in questi giorni sono chiamate a rendere i conti al Ministero - è che per la sanità il 2012 si è chiuso con un maxi-risparmio globale, dovuto probabilmente al fatto che ormai molte Regioni sono sottoposte appunto a “piani di rientro”, con addizionali Irpef e altro, proprio per ridurre i deficit della sanità . Morale: se la cifra complessiva stanziata nel 2012 per le Regioni era di 107 miliardi circa, con un taglio secco di un miliardo rispetto al 2011, in realtà queste assieme hanno speso meno: circa 105,5 miliardi. E allora cosa ha pensato il Ministero, che mai come in questo momento è in mano sostanzialmente solo a tecnici visto il vuoto di gestione della politica? Secondo quanto riferito alle Regioni, ha pensato che per quest’anno, il 2013, può allora tagliare altri 1,5 miliardi alla sanità, fissando 105,5 miliardi. Una notizia sconfortante: è come dire a

uno che di fronte a un’emergenza (spendig review e altro) ha deciso di mangiare solo pane e acqua per un po’ di tempo che «visto che te la sei cavata, andrai avanti così». Senza capire che il corpo, cioè le Ulss , così è destinato a deperire. INCONSIGLIOLASVOLTAPOLITICASUIPRIVATI.Proprio in tema di tagli alla sanità, peraltro, come noto da settimane si registra la dura protesta delle strutture private convenzionate - che offrono visite ed esami specialistici - che si sono viste decurtare (in alcuni casi anche di più del 50%) la cifra che le Ulss passavano loro proprio per le attività sanitarie svolte in convenzione. Si sono prospettati licenziamenti e la Giunta regionale aveva parlato di “altre risorse da mettere in campo”, ma tutto è rimasto fermo. E ieri la svolta radicale è venuta da Leonardo Padrin, presidente della commissione “Sanità” del Consiglio regionale: ha depositato una proposta di legge, con l’intenzione di portarla presto in commissione e in consiglio, che rivoluziona tutto. «Sarà il Consiglio regionale ad affrontare i problemi della sanità privata introducendo nuove norme di programmazione, trasparenza e competitività. Non possono es-

sere i lavoratori dei centri convenzionati o i cittadini a pagare il prezzo della mancata programmazione dei rapporti tra pubblico e privati in sanità e di errori aziendali. La riduzione del 30% dei budget assegnati alla sanità privata sta innescando una conflittualità senza vie di uscita tra pubblico e privato e tra imprese e lavoratori». Padrin propone criteri nuovi per la distribuzione dei 140 milioni destinati alla sanità convenzionata: «La Regione e i direttori generali delle Ulss devono rendere pubblici i criteri di assegnazione dei budget di spesa ai privati convenzionati e i privati devono essere sottoposti a rendicontazione verificabile e trasparente». Ma soprattutto si mira a una “liberalizzazione” delle strutture private, «superando le “rendite di posizione” delle convenzioni che sinora hanno privilegiato alcuni imprenditori e alcune aree geografiche»: per Padrin, i centri e le strutture autorizzate, che rispondono cioè agli standard di qualità, sicurezza ed efficienza del sistema sanitarie, devono poter operare nel territorio liberamente e saranno in competizione tra loro per essere scelte dai dg delle Ulss come «partner integrativi della sanità pubblica». •

GT15943

Padrin:«SaràilConsiglioadarenuoveregoleaicentriconvenzionati»


14 Il Credito Cooperativo della Città di Vicenza

IL GIORNALE DI VICENZA

Giovedì 28 Marzo 2013

CRONACADIVICENZA

Casseall’asciutto Solo200milaeuro perleasfaltature IlComune utilizzeràpartedall’avanzodel2012 mariusciràasistemare solamente due strade Saràdata prioritàavia PecoriGiraldie Saviabona Dalle stelle alle stalle. Che il 2013 sia destinato a essere un anno di sacrifici per palazzo Trissino non è una novità dell’ultima ora. I fasti del 2012, coronato dai numerosi interventi messi in cantiere grazie ai soldi dell’autostrada, sono solo un ricordo. Ora l’Amministrazione è costretta a stringere la cinghia. Meno denaro fresco significa meno spese e meno asfaltature. Altro che i milioni della stagione passata. In cassa ci sono 200 mila euro. «E le priorità - annuncia l’assessore Ennio Tosetto - sono già state individuate». PRIMA DI TUTTO. Sono due le strade che palazzo Trissino ha messo nella lista delle cose da fare. Pecori Giraldi in primis e Saviabona poi. Proprio l’arteria che collega Santa Bertilla alla rotatoria dell’Albera era finita al centro di critiche nei mesi scorsi. Il manto stradale è completamente distrutto. Tanto che per motociclisti e ciclisti ogni passaggio diventa un rally pericoloso. A dire la verità nel corso del 2012 il Comune aveva messo in programma la riqualificazione della via, trovando i soldi nei ribassi d’asta «ma quella cifra - commenta l’assessore Tosetto - è stata risucchiata dal Cis. Dunque ci siamo trovati improvvisamente senza risorse». LASECONDAOPERAZIONE.Stesso discorso per strada di Saviabona, sotto i ferri da diversi mesi. «In questo caso - spiega l’assessore ai lavori pubblici dobbiamo completare l’intervento che abbiamo avviato

Da un pugno chiuso non ne esceenon ne entra

Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: redazione@ilgiornaledivicenza.it

LAVORI &BILANCIO. Il2013di palazzoTrissinosiannuncia “magro”

Nicola Negrin

Ilproverbio

grazie ai soldi dell’autostrada. La via non versa in ottime condizioni ed è necessaria un’operazione di riqualificazione». POCHE RISORSE. Il tutto, però, cozza contro le casse del Comune, che sono praticamente vuote, a causa anche del patto di stabilità. Come ribadito dal sindaco Achille Variati e dal numero uno della Ragioneria Mauro Bellesia l’Amministrazione è riuscita a mettere da parte nel corso dello scorso anno 2 milioni 300 mila euro, 500 mila dei quali sono già vincolati per le amministrative di fine maggio. Ne restano un milione e 700 mila. «E di questi aggiunge Tosetto - ne utilizzeremo circa 200 mila per le asfaltature: dunque per riqualificare via Pecori Giraldi e strada di Saviabona. Sono le zone più critiche della città, considerato che nel 2012 siamo riusciti a sistemare molti dei punti neri che erano sparsi per il territorio».

Purtroppo noncisonopiù isoldidell’A4 Maquestezone vannosistemate ENNIOTOSETTO ASSESSOREAILAVORI PUBBLICI

IL 2012 È UN RICORDO. L’anno passato, però, è ormai distante. Sia in termini di tempo, che di numeri. È sufficiente considerare che nel 2012 sono stati investiti 12 milioni di euro, ricavati dalla vendita delle quote dell’autostrada, per riqualificare strade, marciapiedi e piste ciclabili. «Nel complesso - aveva ribadito a inizio gennaio il sindaco Achille Variati - sono stati interessati 160 mila metri quadrati di manto stradale». Una cifra che sarà impossibile da raggiungere nei prossimi dieci mesi. BUCHE. Non resta che arrendersi alle buche che sono rimaste in alcune arterie. Anche se, come anticipato pochi giorni fa, a breve ci sarà un’altra iniezione di bitume caldo. Con 100 mila euro verranno riqualificate le strade interessate dal passaggio del Giro d’Italia. ULTERIORI. Resta da capire se palazzo Trissino riuscirà nei prossimi mesi ad incassare altro denaro. A breve, come scritto a lato, dovrebbe arrivare un milione e 400 mila euro dal Centro sport Palladio. Una cifra che si trasformerebbe in una vera e propria boccata d’ossigeno e che consentirebbe all’Amministrazione di mettere in cantiere altri lavori. «Ci sono altre strade da sistemare - ammetta Ennio Tosetto - ma finché non ci sono risorse certe non possiamo programmare nulla». •

Banca telefonica di BANCA DEL CENTROVENETO

un bonifico, la ricarica della carta di credito la movimentazione del conto corrente l’accredito dello stipendio o della pensione comprare o vendere titoli a distanza monitorare i listini azionari... una ricarica del cellulare...

sempre, ovunque, basta una telefonata assistenza dedicata e professionale

Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Per le condizioni contrattuali si rinvia ai fogli informativi disponibili presso le nostre filiali e sul sito www.centroveneto.it

RIDURRELAVELOCITÀ «Dossoe camioninstrada Lobia:ancora nessuna rispostaaicittadini». Lo affermaSandroGuaiti, consiglierecomunaledel Pd, cheha presentato un’interrogazioneal sindaco.Guaiti ricordache «instradadi Lobianel mesedi lugliosonostati posizionatialcunidossi conl’intentodi ridurrela velocità dei mezziin circolazione»eche »unodi questidossi artificialiè statoposizionato vicino alleabitazioni».Secondoil consiglierequesto «crea notevolidisturbi ai residenti,qualifortie fastidiosi rumori e una seriedi vibrazionichesi ripercuotonosulle abitazioniconprobabili danniallestesse». «NESSUNARISPOSTA» «Nonostanteripetute segnalazioniagli ufficie unainterrogazione, a distanzadiquasi ottomesi nessunarisposta èstata dataaicittadini- aggiunge Guaiti-. Considerato inoltrecheinstrada di Lobiavige ildivieto di transitoagli autocarri superiorialle 10 tonnellatee inattesa di unarisposta esaustiva su taliquestioni daparte degliuffici prepostie dall’assessore

PATRIMONIO. Sichiude dopo quasi 30anni una vicendatormentata

In arrivooltreun milione dall’accordocon lepiscine Il Centro sport Palladio verserà l’importo per i lavori non eseguiti e acquisirà l’area

competente»,Guaiti chiedealsindaco disapere «comemaia distanza di circaottomesi nessunosi degnadi risponde ai cittadini». Ilconsiglierechiede inoltrequaleragioneabbia indottol’amministrazione comunalea mantenere inalteratala situazione:e quindi«come mainon si siaprovvedudoa togliere ildossoartificialecome richiestodai residenti». •

© RIPRODUZIONERISERVATA

o passi in banca... o chiami BANCA TELEFONICA • • • • • •

L’interrogazione

Tutto concluso, o quasi. Ancora pochi giorni e il Comune chiuderà una tormentata vicenda, lunga quasi trent’anni. Prima di stappare lo spumante bisognerà attendere l’approvazione del consiglio comunale, convocato per la prossima settimana, ma nel frattempo l’Amministrazione può sorridere: l’accordo è stato siglato. Il patto è quello tra palazzo Trissino e il Centro sport Palladio. Non una semplice stretta di mano, ma una botta e risposta che va avanti dal 1984. La storia è stata raccontata e anticipata proprio venti giorni fa

IlCentro sportverserànellecasse delComune piùdi un milione

ILGEMELLAGGIO. Ilviaggiodeidonatori rinsalda l’amicizia natanell’83

FidasaLecce30annidopo Riviveil“pattodelsangue” Trent’anni fa l’emergenza, oggi il ricordo di un gesto di solidarietà che si celebra con un viaggio. Sono 350 i donatori di sangue che il 5 aprile scenderanno a Lecce per ricordare lo storico gemellaggio suggellato nel 1983 quando la Puglia chiedeva aiuto per far fronte alla talassemia, ricevendo la generosa risposta dei vicentini. Con l’iniziativa “Pullman della solidarietà”, Fidas di Vicenza e Fidas di Lecce rinsaldano un’amicizia di lungo corso. L’evento patrocinato dalla Re-

gione Veneto e dal Comune di Vicenza ha ottenuto la medaglia di riconoscimento del Presidente della Repubblica ed è stato presentato ieri nella sede dell’associazione in via Baracca, alla presenza del presidente della Fidas vicentina Mariano Morbin, del suo omologo leccese Italo Gatto in collegamento videotelefonico, del sindaco Achille Variati, del direttore generale dell’Ulss 6 Ermanno Angonese e del direttore del dipartimento trasfusionale Alberta Alghisi.

«Il gemellaggio di 30 anni fa ha un grande valore sociale, morale e culturale - dichiara Morbin - e chi c’era allora serba ancora un ricordo commosso, legato soprattutto alla straordinaria accoglienza dei leccesi». Tra coloro che fino all'8 aprile parteciperanno all'iniziativa, c'è anche qualcuno di quel piccolo esercito di 750 persone che accorse in Puglia nell'83, dando esempio, come sottolineato dal sindaco, «di partecipazione attiva al benes-

sere della comunità, perché i donatori di sangue della Fidas non danno solo un contributo concreto alla singola persona che ne ha bisogno». E Vicenza è la terza provincia italiana per numero di donatori, con un totale di circa 20 mila persone iscritte alla Fidas che effettuano 35 mila donazioni l'anno. Dopo l'arrivo in Salento, i vicentini verranno accolti in alcune strutture alberghiere della provincia. Durante il soggiorno sono previste donazioni di sangue, una sfilata lungo le principali vie del centro e una cerimonia ufficiale alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Gallipoli e del presidente della Provincia di Lecce. • L.P. © RIPRODUZIONERISERVATA


15

IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 28 Marzo 2013

SantiePatroni delgiorno

Tutilone monaco di Sangallo in Svizzera aveva una abilità artigianale da far svenire tutti gli altri mortali. Morì nel 915 ed è passatoallastoriacertamenteperlastazza fisica ma soprattutto perché fu poeta,

scrittore,pittore,scultore,architetto,musicista, fabbro e meccanico, esperto in strumenti.Cosaquasiincredibile.Losifesteggia oggi questo celeste tuttofare in compagnia con san Prisco che protegge

mezzadriecoldiretti,santaSperanzache protegge i ciechie san Guntranno, che rimedia ai dissensi famigliari. Oggi è il Giovedì Santo ed inizia il cosiddetto triduo sacro,cuore della SettimanaSanta.

Dialettando “Ciapar una caldana”: prendere una caldana o calura o scarmana.Significa contrar-

reunaqualchemalattialegata dal grande scaldarsi in fretta e dal raffreddarsi con altrettantavelocità.

Il Credito Cooperativo della Città di Vicenza

LATRASFORMAZIONE. Inprevisione dell’approdo sulmercato tra unanno, Aim sta definendo l’alleanza conaltrigestori del Vicentino

PattotraComuni perlarete delgas PalazzoTrissinovuole stringere l’intesacon lealtresocietà perfarnascereuna newco ebandiresolamente unagara La scadenza si avvicina. Ancora 12 mesi e Aim sarà chiamata alla prima sfida del mercato libero: la gara per il gas. L’appuntamento è importante. Palazzo Trissino, che proprio martedì sera ha deliberato l’uscita dell’azienda dalla gestione in house, non vuole farsi trovare impreparato. La navigazione nel mare aperto della concorrenza è difficile. E per non perdere la rotta, il Comune è pronto a stringere un’alleanza con le altre amministrazioni comunali del Vicentino.

su questo giornale, quando ancora le trattative erano in corso. Ora l’accordo, che è stato sigillato dalla Giunta, c’è ed è frutto di un’operazione delicata. Nel dettaglio il Comune vende l’area su cui sorge il complesso sportivo, consente l’ampliamento ai privati, rinuncia a opere compensative come il parco Robinson e altre strutture sportive ma incassa denaro fresco: un milione e 400 mila euro. Soldi che potranno essere immediatamente investiti per interventi sul territorio. La delibera, firmata dal ragioniere capo Mauro Bellesia, attende solamente l’ok del Consiglio. «L’operazione si legge nel documento - va considerata complessivamente per il fatto che in questo momento di pesante crisi economica vi è la disponibilità di un operatore interessato, a fini di investimento sul territorio vicentino, ad acquistare immobili senza dilazioni di pagamento. A tutto beneficio delle casse comunali». • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

L’INTESA. Niente è stato messo nero su bianco. «Stiamo ancora lavorando», precisa l’assessore al bilancio Umberto Lago. Tuttavia la strada sembra essere tracciata. «È in corso un ragionamento - continua con gli altri sindaci, per capire come agire e cercare di bandire un’unica gara per il gas». La logica è quella di unire le forze per essere più competitivi all’interno dell’ambito vicentino, resistendo agli attacchi delle società “straniere”. UNA NUOVA SOCIETÀ. Lo strumento pensato è quella della newco, «una nuova compagnia - spiega Lago - che sia fon-

Nonsitratta diunafusione Èunastrategia perunireleforze nelterritorio UMBERTO LAGO ASSESSOREAL BILANCIO

data dalle società che parteciperebbero alle gare». Tra le principali oltre ad Aim ecco Pasubio Group. «Non è una fusione - continua - ma è una società che nasce per partecipare alla gara, in modo tale che si possano sfruttare le reti di proprietà». In base alla realizzazione della “new.co” «si valuterà chi farà da stazione appaltante. Certo, Vicenza parte avvantaggiata, considerato il valore delle reti». IL VALORE. Proprio in vista delle gare, e con l’obiettivo di stabilire quale peso avrà Aim nel mercato del gas, l’Amministrazione ha approvato la delibera che stabilisce i criteri di calcolo «per definire il valore industriale delle reti». Un documento importante, considerato che se Aim non dovesse risultare vincitrice della gara per la distribuzione del gas, il nuovo fornitore dovrà pagare al Comune e all’azienda il valore delle reti. Di qui la necessità di valorizzare adeguatamente gli impianti di distribuzione che, di fatto, rappresentano una risorsa della comunità. «Aim - continua Umberto Lago - ha affidato il compito a uno dei maggiori esperti della materia, il professor Arrigo Pareschi, ordinario di impianti industriali alla facoltà di ingegneria di Bologna». L'esperto ha redatto una relazione contenente i criteri generali e l'elenco dei prezzi. Ora si dovrà procedere al calcolo vero e proprio del valore industriale delle reti. Numeri ufficiali non ce ne sono, ma si parla di qualche decina di milione di euro. «Si tratta – conclude – della prima delibera propedeutica all'espletamento della gara del gas il cui iter deve essere avviato entro l'anno». • NI.NE.

2VEnergy UNPRIMOPASSO Lapremessa èdoverosa: nonsi parla difusione e nemmenodiacquisto. Tuttavia un primo passo nell’ottica dell’integrazioneAim l’ha giàcompiutopochimesi fa conAgsm. LASOCIETÀ Afinedicembreènata 2V Energy,una “new.co” partecipatainmaniera pariteticada AimEnergy e AgsmEnergia. Vicenzae Verona hanno strettoil pattoche porterà

all’acquistodi gased energiaper300 milioni. CRESCITA La2VEnergy èuna nuova societàchesi candidaad entrare«nellatop 5dei player nazionalidel settoredell’energia e del gasquantoa volumi acquistati»,è stato ribaditodurantela presentazione.Nel primo annodi attivitàprevededi trattare«700milionidi metricubi digas ecirca 2,5miliardi dikilowattora dienergia elettricaperun importocomplessivo di 300 milioni»,haspiegato PaoloPaternoster, presidentediAgsm e della nuova società. COMMENTO Soddisfatti Variati eTosi. «Abbiamofatto un’operazioneconcreta di integrazionedelle politicheindustrialiche porterà benefici ai cittadinieallenostre società». • © RIPRODUZIONERISERVATA

© RIPRODUZIONERISERVATA

IlComune è prontoastringereun pattocon lealtre Amministrazioniper la garadelgas

Isindacati sull’uscita dall’in house

«Ladeliberarecepisce lenostreindicazioni» Esulladelibera approvata l’altraserainConsiglioche sanciscel’uscita dallagestione inhousediAim, siesprime ancheil sindacatocheinquesti giornistatrattando con Aim sul futurodeglioltremille dipendenti. «Ladelibera el’ordine del giornosuAim votato recepisconole richiestedi garanziacheabbiamo avanzato allaproprietà eall’aziendaa frontedellalorodecisionedi usciredall’inhouse», scrivonoin unanotai segretari diCgil,Cisl eUil,Marina Bergamin, GianfrancoRefoscoeGrazia Chisin. «Queidocumenti,insieme al PianoIndustriale ealla Relazionetecnico-economica sull’attivitàdelgruppo Aimci consentonodiproseguire il confronto,sospesonei giorni

Lasede di Aim incontràS.Biagio scorsisul puntoper noi nodale dellaproprietàinteramente pubblicadellacapogruppoedelle controllate». Ipunti principalisui quali però bisogneràtrovareun accordo

sono:la certezzachelaproprietà resteràinteramente pubblicadi AimSpa econtrollatecome tutela diunpatrimonio dellacittà,dei lavoratoriedegli utenti.Tutela e incrementodell’occupazione complessiva dell’Azienda, anche mediantel'adozionedi'clausole sociali'digaranzia el’estensione delleattività, oraconsentita. La responsabilitàsociale dell’impresadeverestare il principioispiratore diAim. ProprietàeAim come soggetto attivoeriferimento peraltre Societàdigestione diServizi PubbliciLocali(inprimis con FTV), alfine dimaturare le aggregazioni ele innovazioni necessarieaduno svilupposostenibile ediqualità. PianiIndustriali precisi, oggetto dipuntualiconfronti Società per Società,chedevono essere improntatia principi diefficacia, serietà,trasparenza,sobrietà nei costidegliorganismi sociali, garanziaoccupazionale. «Nelleprossimeoreriprenderà il confrontocon Aim, machiediamo unimpegnoformale anchealla proprietàovveroal Sindaco AchilleVariati.Seguiranno le assembleedei lavoratori». • © RIPRODUZIONERISERVATA

TRASPORTI. Oggil’incontro conl’aziendache gestisce ilservizio

Confcommercio Vicenza ha aperto il dialogo con Aim sul problema della mancanza di biglietti per gli autobus in alcune tabaccherie e rivendite della città. La questione è stata affrontata in un faccia a faccia, tra Paolo Colla, amministratore unico di Aim, Giampaolo Rossi, direttore di Aim Mobilità, Davide Giuliari e Alberto Gaspari, rispettivamente presidente e vicepresidente della Fit-Confcommercio provinciale. I rappresentanti dei tabaccai hanno riferito le difficoltà

di gestire la situazione attuale, poiché è difficile far capire ai clienti che si recano nei punti vendita e non trovano i biglietti per l'autobus, che a loro volta i tabaccai non hanno potuto acquistare i titoli di vendita da Aim. Di fatto Aim Mobilità, cambiando alcune modalità della distribuzione dei ticket, ha lasciato sprovviste alcune rivendite a cui era scaduto il contratto. Ma ora la situazione pare tornata alla normalità. I dirigenti dell'azienda di trasporto han-

no infatti chiarito che il nuovo contratto non prevede modifiche sostanziali delle condizioni già applicate all'attuale distribuzione. Tant'è che oggi è in programma un nuovo incontro, nel quale Aim Mobilità illustrerà ai dirigenti FitConfcommercio le proprie strategie future, in modo che i tabaccai siano informati e a loro volta possano dare indicazioni agli utenti su come utilizzare al meglio i mezzi pubblici. «Considerando che le tabac-

© RIPRODUZIONERISERVATA

ra Augu i a tutt ti i clien a Buon a Pasqu SPECIALITÀ TIPICHE VICENTINE - CUCINA CASALINGA Stradella Pozzetto, 10 - Tel. 0444 323504 - VICENZA

GX23077

Tabaccaie bigliettiper bus Ascomoraapreildialogo

cherie sono di fatto il primo front office dell'azienda di trasporto pubblico locale - spiega Giuliari - una maggiore condivisione degli obiettivi è condizione indispensabile affinché ogni punto vendita possa fornire informazioni corrette ai cittadini. Non credo sarà difficile trovare un'intesa in tal senso». «Di certo - conclude - non possiamo metterci a discutere le strategie aziendali di Aim Mobilità, orientate verso la diffusione delle biglietterie automatiche e dell'acquisto del titolo di viaggio via sms, ma possiamo senz'altro sostenere la bontà del servizio di vendita offerto dalle 200 circa rivendite di biglietti in città e nella prima periferia». •


16 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA

Giovedì 28 Marzo 2013

Versoleamministrative

Le manovre delle formazionipolitiche in vistadel voto

11

ICANDIDATISINDACOCHEFINORA HANNOANNUNCIATOLACORSA

Lefigurechehannogiàannunciato lacorsaasindacosono11:Variati, DalLago,Cicero,Lovat,Dovigo, Sorrentino,Meridio,Zaltron, Marobin,PittarelloeSangineto

LANUOVA CIVICA. Ilpubblicitarioed ex musicistacorreràda sindaco

INPARLAMENTO. Idebitidel settorepubblico

Un’altraVicenza sceglieSangineto «Fuoridaipartiti»

EnricoCappelletti, senatore delMovimento 5stelle

Ilcandidato:«Sìalrinnovamento,madamoderati» IspiratoredellalistaèMagaddino,exFI:«Porto esperienza».Carta:«Troppipersonalismiadestra» Marco Scorzato Musicista, regista, pubblicitario. E ora candidato sindaco a Vicenza. Nei suoi 55 anni Maurizio Sangineto è stato, tra l’altro, il chitarrista di Gianna Nannini, ha fondato una band, i Firefly, e venduto dischi negli Usa, ha lavorato come regista e ora opera nel mondo della pubblicità e della comunicazione. E la politica? «Al di fuori dei partiti». Sangineto, da ieri, è il candidato sindaco di “Un’altra Vicenza”, la nuova lista civica che si presenterà alle Comunali con il nome dell’omonima associazione. «FORMICHINE LABORIOSE». «È un progetto civico cui stiamo lavorando da quasi un anno, i soci fondatori sono una quartantina: tra “grilli” e “giaguari” noi vorremmo essere le formichine laboriose e che magari danno anche un po’ fastidio agli altri concorrenti», spiega Pietro Magaddino, portavoce del gruppo e «probabile candidato in lista». Ex assessore forzista e fuoriuscito l’estate scorsa dal direttivo del Pdl, il suo è uno dei due volti riconducibili a una storia partitico-amministrativa locale. L’altro è quello di Bruno Carta, ex coordinatore del Pdl in città, anch’egli sfilatosi ad agosto dalla dirigenza azzurra: «Sostengo la civica - spiega - ma non sarò in lista». DALLA STRADA. Rinnovamento, rilancio, società civile, mo-

derazione: sono le parole più utilizzate da “Un’altra Vicenza”. E siccome anche i luoghi “comunicano”, Sangineto ha voluto che il battesimo pubblico avvenisse «in strada»: cronisti convocati in contrà Do Rode, davanti alla libreriaDo Rode, chiusa da qualche tempo, sotto la lapide che commemora Virgilio Scapin. «Questo è un luogo-simbolo della vita e della cultura di Vicenza: ma proprio in questa strada quattro negozi sono chiusi, compresa la libreria, nonostante lo sforzo di chi ci lavorava». «RILANCIO».Dalla strada per invocare «il rilancio» della città. Il simbolo della civica è una freccia blu che punta all’insù (e verso destra). «Né a destra,

Siamodiversi daaltre“liste civiche”:ilnostro èuncandidato davverocivico PIETROMAGADDINO PORTAVOCE“UN’ALTRAVICENZA”

né a sinistra, ma uno slancio in alto», avverte Sangineto. «Vicenza è «una città bella, con potenzialità, ma involuta dal punto di vista economico, turistico e ambientale» e che «ha bisogno di essere più sicura, più viva e più vivibile». In che cosa precisamente? E come rilanciarla? «Il programma lo spiegheremo nei prossimi giorni», glissa il candidato, senza entrare nel dettaglio. «COSTRUTTIVI». Alla prima uscita, egli ribadisce lo «spirito civico e costruttivo: non siamo contro nessuno, né contro Dal Lago, né contro il Pdl, né contro Variati». Vero anche che nella civica c’è un tocco d’azzurro, con i due ex forzisti Magaddino e Carta. Il primo dice di voler «portare l’esperienza amministrativa», ma di aver «accettato di iniziare la sfida collettiva a patto di non essere il candidato sindaco». Una «differenza non da poco - rilveva -rispetto ad altre liste civiche». Non li cita, ma il pensiero corre ad altri esponenti del centrodestra - Manuela Dal Lago, Claudio Cicero, Valerio Sorrentino - che guidano le loro liste civiche. «STOP PERSONALISMI». Bruno Carta non elude il tema della «frammentazione dei moderati», si legga centrodestra. «Da coordinatore del Pdl - ricorda ho cercato di fare sintesi, ma ho fallito». In parte è un «mea culpa per qualche errore che ho commesso», in parte è il ri-

1

LALISTACHESOSTIENE LACANDIDATURADISANGINETO

MaurizioSanginetoèilcandidato sindacodi“Un’altraVicenza” l’associazionechesiappresta adiventarelistacivicaechesta periniziareunacorsainsolitaria

«Sbloccocrediti? Alleimprese nonalle banche» MaurizioSangineto presentail simboloin contràDoRode. COLORFOTO

Chiè DAIFIREFLYA MANCINI «Vegetariano, amagli animali,girailpiù possibileinbicicletta e praticamolto sportperché fa bene alcorpo ealla mente.Eterosessuale,non èsposato maconosce i valori della famigliae dell’educazione.Cristiano primache cattolico, apprezzail buddismo. È controlaviolenza». Inizia cosìilprofilo diMaurizio Sanginetosul sito www.unaltravicenza.it Hainiziato«facendo della passioneperlamusica un lavoro», fondando Vicenza RadioStare poila band Firefly.Hafatto ilregista e poisi èdedicato a comunicazioneeweb, creandositiperaziende, entiopersonaggi come PaoloRossi e Roberto Mancini.Una decina d’anni fa ha creatoil portale Vicenza.com,e dueanni fa l’agenzia“Ideazioni”. © RIPRODUZIONERISERVATA

conoscimento dell’esistenza di «troppi personalismi». E aggiunge: «Spero che questa lista e questa candidatura che va oltre i partiti possano aiutare ad aggregare i moderati: è uno sforzo per rinnovare la politica che non poteva che partire da un candidato civico». «MODERATI MA NUOVI». «Su una quarantina di persone, ce ne sono due che hanno avuto esperienza di partito - commenta Sangineto pensando a Magaddino e Carta - Oggi sembra che aver militato nei partiti sia una cosa di cui scusarsi, ma non è così: ognuno ha la sua storia, e a me ad esempio piace molto Matteo Renzi, ma non mi interessa il Pd. E chiosa: «Se ci fosse stato Renzi alle Politiche, forse oggi io non sarei qui, perché il cambiamento sarebbe già in atto. Invece, anche a Vicenza, siamo in corsa proprio per iniziare un rinnovamento nella moderazione». E precisa «per non sembrare grillino», che «non vogliamo buttare via tutto per poi trovarci, come il Parlamento, senza sapere con quali idee riempire quello spazio». •

Cappelletti,senatoredelM5S: «I40miliardi tutti alleaziende» «Le aziende hanno un assoluto bisogno che vengano sbloccati i crediti vantati nei confronti della Pubblica amministrazione. Come M5S abbiamo visto dunque di buon occhio l’iniziativa del Governo di sbloccare i primi 40 miliardi, pure scaglionati in due anni», ma a patto che siano destinati «alle imprese e non alle banche». Lo afferma in una nota Enrico Cappelletti, senatore vicentino del Movimento 5 stelle. Che spiega tutta la «sorpresa» suscitata nei parlamentari grillini «quando, leggendo a pagina 4 della relazione del 21 marzo 2013 e presentata al Parlamento dal premier Monti e dal Ministro dell’Economia Grilli, abbiamo letto che: “Nel valutare gli effetti sull’economia reale di un simile provvedimento si è tenuto conto che una parte dei pagamenti alle imprese confluirà immediatamente nel settore creditizio...». «Ma come - si chiede Cappel-

letti - a fronte di una stima di 140 miliardi di crediti vantati dalle aziende, ne vengono corrisposti solo 40 in due anni, e neppure direttamente alle aziende ma alle banche? Noi crediamo che tutti i 40 miliardi di euro del decreto sui debiti della pubblica amministrazione debbano essere destinati alle imprese. Le banche possono attendere. Il gruppo parlamentare al Senato del Movimento 5 Stelle chiederà con una risoluzione che tutto l’ammontare di questo provvedimento venga destinato alle imprese». Secondo i grillini «durante l’esperienza del Governo Monti le banche hanno già ricevuto molto». «Il Movimento 5 Stelle - conclude la nota di Cappelletti - accoglie dunque con favore la relazione del senatore Monti e del Ministro Grilli, ma a condizione che questa tranche di pagamenti venga, per intero, destinata alle imprese». • © RIPRODUZIONERISERVATA

© RIPRODUZIONERISERVATA

LOSCENARIO. Ledue componenti principaliche sostengono ilsindacouscentestanno discutendodi equilibrie uomini

TraPdeLista Variati saràun belderby Ilpartito orachiedepiù spazio i“civici”difendonol’autonomia Marino Smiderle

L

e formazioni devono ancora essere annunciate ma la stracittadina tra Pd e la lista Vicenza per Variati fa già discutere. Non è una partita politica inedita, per la verità. Cinque anni fa, se teniamo conto che al campionato particolare del centrosinistra partecipava anche Vicenza Capoluogo da poco confluita nei ranghi variatiani, la sfida tra alleati finì in parità: 15,8% al Pd e 16% ai civici. Allora andavano tutti d’amore e d’accordo, anche perché erano in pochi quelli che speravano nel successo finale, dato per improbabile da tutti i sondaggisti, e quindi non c’erano

tanti posti da spartire. Contro tutti i pronostici, però, le squadre in campo centrarono una clamorosa vittoria. E Variati, esperto trait d’union dei due mondi, non ci mise molto a confezionare una squadra condivisa. Talmente condivisa, per capirci, che la capolista della lista Variati sindaco, Alessandra Moretti, scelta come vice a palazzo Trissino, non ci mise molto a trasferirsi politicamente alla direzione nazionale del Pd. Insomma, due squadre che formavano in realtà un’unica nazionale pronta a giocare la partita più complicata, quella dell’amministrazione cittadina. Cinque anni dopo la situazione è completamente diversa. Le aspettative di una riconfer-

ma di Variati sono forti e per questo la dialettica tra due mondi, civica e partito, che raramente sono sulla stessa lunghezza d’onda è, come dire vivace. Che il brand del ticket sia il sindaco lo testimonia la richiesta del Pd di ospitare nel proprio simbolo, cosa mai vista finora, il nome Variati. Altrimenti, paventavano i piddini berici, gli elettori sarebbero stati più attirati dal logo celeste della nuova lista alleata. A questo punto si aprono due competizioni: la prima, comune, è quella contro centrodestra e Movimento 5 Stelle, gli avversari da battere per riconquistare palazzo Trissino; la seconda. interna all’alleanza, è quella di stabilire le regole d’ingaggio in vista di un possibile nuovo mandato amministrativo.

Oggiaprela sede INAUGURAZIONE. Aprei battentioggilasedeche ospiterà ilcomitato elettoraledella campagna Variati 2013.Lo spazio, al numero18 dipiazza delle

Poste, sarà inaugurato alle 18.30.All’appuntamento interverràlo stesso Variati nellasuaseconda uscitain veste dicandidato, dopo il discorsotenutoa teatro. •

Messa in termini brutali: quanti e quali assessori vanno al Pd e alla lista civica? È chiaro che rispondere a questa domanda in questo momento è impossibile per due motivi: primo, bisogna aspettare i risultati delle urne per capire il perso rispettivo delle due componenti; secondo, bisogna conoscere i nomi dei candidati che parteciperanno alla tenzone e il relativo consenso accordato dagli elettori. A prescindere da questo, il Pd si sta già muovendo per guadagnare posizioni e, comunque, per recitare un ruolo più significativo rispetto a quello, invero marginale, che è riuscito a ritagliarsi durante questo mandato. Di contro Variati, che ha sempre mantenuto una sobria distanza dalla politica partitica (non a caso ha scelto di appoggiare Renzi alle ultime primarie), fa della sua autonomia una bandiera.

Dueelettorialleprimarie delPddi Vicenzaa LevàdegliAngeli C’è chi dice che l’intenzione del sindaco sarebbe quella di modificare sensibilmente la compagine di giunta, mentre in casa Pd sarebbero fedeli al motto “squadra che vince non si cambia”. Le intenzioni vere si scopriranno al momento della presentazione delle liste. Si tratta di capire, per esempio quanti assessori uscenti saran-

no ricandidati. E non è trascurabile nemmeno l’effetto nuovo statuto, che prevede la presenza di almeno tre donne in giunta e che impone quindi una particolare attenzione nella scelta delle candidate. Sarà un derby acceso, una partita nella partita. Da tripla. • © RIPRODUZIONERISERVATA


Cronaca 17

IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 28 Marzo 2013

Ilcantore delMancio

MaurizioSangineto,dettoSangy, nonèunnomesconosciutopergli interisti.Ilcandidatosindacocura ilsitodell’exallenatorenerazzurro RobertoMancini

Trastudenti eprogetti

«Questione distile»

«InComuneserveunufficiochesi occupidell’università:ilCentro sportivosarebbel’ideale» VALERIOSORRENTINO CANDIDATOSINDACO

ILPROGRAMMA ELETTORALE. L’ex pidiellino presentai punti principaliche lo accompagneranno da quiafinemaggio

«AlDalMolinilparcosportivo»

«ConRolandononc’è unproblema diincompatibilità,mapernoièuna questionedistile» JACOPOBULGARINID’ELCI PORTAVOCECAMPAGNAVARIATI

LASCELTA. Dopoun colloquio conil sindaco

Sorrentinolanciala campagna «Ilcentro storicovavalorizzato Proporròun assessoredelegato elesentinelle deldecoro» «Credibilità, affidabilità e certezze». Una in particolare: «Non appoggerò Variati al ballottaggio». È stato uno dei primi a presentarsi sul campo. E così, dopo aver tolto il velo dal proprio simbolo e stampato i maxi-poster affissi in alcuni punti della città, Valerio Sorrentino lancia il suo programma elettorale. «Lo faccio ora a scanso di equivoci. Queste sono le mie priorità: non vendo sogni come, invece, fa qualcun altro». LA POSIZIONE. Cartellina arancione sotto mano e adesivo con il corridore stampato, Sorrentino anticipa i tempi e si lancia verso il traguardo guardandosi a sinistra e a destra. «Io sono l’unica vera alternativa credibile all’Amministrazione uscente - attacca - e nelle altre liste c’è solo confusione. Non voglio metterci il naso». Impossibile, però, non gettare l’occhio all’interno della sua ex casa. «Nel centrodestra mancano delle vere e proprie anime anti-variatiane - prosegue senza dimenticare che ci sono state, e ci sono ancora, spaccature di tipo personale. Serviva

Sonounodei pochichenon faràmail’accordo conVariatidopo ilprimoturno VALERIOSORRENTINO CANDIDATOSINDACO

Ilpresidente dell’Ipab GiovanniRolandoall’istitutoSalvi

un candidato in grado di ottenere il consenso dei delusi da Variati». NESSUN APPOGGIO A VARIATI. E quello «sono io». Il candidato non parla con presunzione ma lo dice chiaro e tondo: «Mancano due mesi al voto - annuncia - e di una cosa sono sicuro: non appoggerò Variati dopo il primo turno. Nemmeno se viene da me e dice: “Ti do l’assessorato allo sport”. Io sono credibile. Sono visto come quello che è contro questa Amministrazione e lo sarà anche dopo il 26 maggio, a differenza di altri che sono pronti ad appoggiarla in previsione del ballottaggio». VERSO DESTRA. Sorrentino non fa nomi. Ma mentre si allontana dal centrosinistra, inevitabilmente si avvicina al centrodestra. Soprattutto in caso di riunificazione. «Se le altre liste intendessero appoggiare la mia candidatura, non avrei nessun problema aconfrontarmi conloro su programmi e nomi». LA LISTA. Nel frattempo l’ex vicesindaco corre da solo. E si prepara a compilare la lista. «Venti nomi ci sono già - ammette e tra due settimane circa la depositerò». Il candidato arancione parla di rinnovamento. «Nessuno dei candidati ha trascorsi in politica». Tra loro ci sono «imprenditori, commercianti, e studenti. In poche parole sono rappresentanti della società civile». E proprio guardando ai giovani, con particolare attenzione al mondo universitario, che Sorrentino lancia il suo programma. IL PROGRAMMA. «È già pubblicato - premette - e le priorità sono definite in maniera chiara: dobbiamo pensare ai ragaz-

Rolandorinuncia alposto inlista «Restoall’Ipab» RealizzareilCentrosportivo universitario alparcodellaPace: questa laproposta diSorrentino

CampoMarzo «ABBANDONATO» Piùvolte nelpassato Sorrentinoha ribadito la necessitàdiriqualificare CampoMarzo. Eoratorna allacarica.«È abbandonato-commenta -e servono progetti concretie capaci di attirareicittadini».

Ilcandidato con alcunideicandidati aconsiglieri

Sututtisecondo Sorrentinoserve«un sistemadi chioschie il recuperodi locali abbandonati»senza dimenticare«lapresenza sulcampo. Èchiaro chegli interventidirepressione sonodiesclusiva competenzadelleforze dell’ordine,ma assicurare uncostante controllo èun formidabilemezzodi prevenzione. Sarebbe sufficientelapresenza di 4custodi». • © RIPRODUZIONERISERVATA

zi che frequentano l’università, con un ufficio dedicato in Comune». In cima alla lista, però, c’è il turismo «inevitabilmente legato al centro storico. Bisogna eliminare il degrado dal cuore della città e sfruttare in maniera manageriale tutte le bellezze che offre Vicenza. C’è bisogno di una programmazione a lungo termine, con un assessorato dedicato». C’è poi la questione sicurezza «mai risolta da questa Amministrazione. Per noi è un presupposto. Bisogna far sentire ai cittadini la presenza del Comune. E per questo è necessario trasferire la sede della poli-

NOPRIVILEGI POLITICI. Lapresentazionedel programmaelettorale

Pittarellopunta sugli Usa «IlDelDin èuna risorsa» Roberto Luciani Entusiasmo. Nella sede di ponte degli Angeli di “No Privilegi Politici” la soddisfazione è palese e lo sottolineano i volti dei candidati, arrivati per il brindisi pasquale e per l’intervista da mettere sul web, e le parole di Andrea Pittarello, sfidante di Variati per la lista lanciata quasi tre lustri fa da Silvano Giometto. «La squadra è al completo, abbiamo 32 nomi di cui almeno 11-12 donne. La settimana

prossima la sottoporremo al giudizio dei vicentini cominciando a raccogliere le firme per la presentazione. Faremo almeno tre gazebo, in piazza Matteotti, piazza Castello e contrà Cavour». Servono 350-400 sottoscrizioni, un tetto affatto proibitivo, e difatti Pittarello non ne sembra preoccupato. «Guardi, il giorno dopo che ho ufficializzato la candidatura ho riscontrato da parte delle persone, nel mio quartiere, tanta soddisfazione per la scelta fatta. Una cosa posso dire fin da subito: se an-

drò all’opposizione non farò salti della quaglia come quelli dell’Udc e Cicero, che hanno puntellato la giunta Variati patrtendo dall’opposizione. No, io mi batterò per il bene della città anche dall’opposizione. Ma noi partiamo per vincere». Cavallo di battaglia la trasparenza amministrativa. «Cinque anni fa tutti parlavano di sistemare strade e di tolleranza zero. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: se non è un disastro poco ci manca. Trasparenza a 360 gradi. Prendiamo la mostra in Basilica Palla-

diana: il sindaco Variati non ci ha ancora detto qual’è stato il rapporto costi-benefici. A parte il fatto che il restauro del capolavoro palladiano parte dalla giunta Hüllweck, vorremmo sapere qual è stata la reale ricaduta in termini di presenze alberghiere, ad esempio. Perché sennò resta uno spot». Toni pacati ma linguaggio grillino: Pittarello strizza l’occhio ai “5 stelle" ma ricorda: «Quello che dicono loro lo diceva Giometto nel ’98, ma allora lo deridevano tutti. Seconda cosa, per noi il Del Din può essere una risorsa. Non possiamo pensare ora che c’è di creare un ghetto, dobbiamo sfruttarla per farci conoscere negli Usa. La mia idea è che diventi ambasciatore di Vicenza e della sua bellezza». • © RIPRODUZIONERISERVATA

zia locale al Domenichelli e presidiare la zona». Ma c’è di più: «Per controllare il centro sono convinto che si possano utilizzare anche i volontari, che diventerebbero sentinelle del decoro». L’ultimo capitolo, ma non meno importante, è quello dedicato allo sport. «Collegandomi al discorso università - fa sapere Sorrentino - propongo che al parco della Pace sia realizzato il Centro sportivo universitario». Infine, un sogno nel cassetto, anche se preferisce chiamarlo obiettivo: «Portare anche a Vicenza la maratona». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Ilpresidente:«Prioritàai servizi aglianziani: èuna fase delicata» Aveva raccolto le firme per potersi candidare al Consiglio comunale nelle file del Pd, ma alla fine ha scelto di rinunciare alla corsa politico-amministrativa per dare «continuità di gestione alla guida dell’Ipab». Giovanni Rolando ha deciso di restare presidente dell’Istituto che gestisce i servizi agli anziani. La scelta è maturata dopo un incontro con il sindaco Achille Variati e con i colleghi del Consiglio di amministrazione dell’Ipab. «La presentazione della candidatura, per la quale avevo raccolto le firme, ho inteso condividerla con tutti loro», spiega Rolando. E la decisione è quella di non interrompere il cammino intrapreso. «Il sostegno del sindaco al nostro operato ci è stato confermato in Consiglio comunale e nell’incontro che abbiamo avuto - spiega il presidente dell’Ipab, nominato da Variati due anni e mezzo fa - Dunque, noi del Cda rimaniamo tutti ai nostri posti. La mia candidatura avrebbe richiesto energie e tempo per la campagna elettorale che inevitabilmente non mi avrebbero consentito di potermi dedicare con tutte le mie forze alla causa per i nostri anziani». L’ex consigliere comunale aggiunge: «Il mio sogno e quello del Cda è progettare e realizzare la prima nuova casa di riposo a Laghetto per non autosuf-

ficienti. Ora che il Piano degli Interventi è stato approvato dal Consiglio comunale è possibile partire, e subito». E ancora: «Non intendo certo abbandonare l’Ipab in questo momento alle mire di certi politicanti». Il riferimento implicito è al contenzioso in atto con la Regione, in particolare con l’assessorato guidato da Remo Sernagiotto, sulla gestione dell’ente. Una “partita a scacchi” (politica) ancora tutta da giocare, di fronte alla quale Comune e vertici dell’Ipab serrano i ranghi. Tra il ruolo di presidente dell’Ipab e quello di candidato al consiglio comunale «non vi è un problema di incompatibilità giurdica - osserva Jacopo Bulgarini d’Elci, coordinatore della campagna elettorale di Variati -. Ma per noi è una questione politica, di stile, che ci differenzia dall’amministrazione di centrodestra: ricordo che il sindaco Hüllweck nominò Gerardio Meridio all’Ipab appena prima di lasciare l’incarico». Bulgarini sottolinea che «il sindaco Variati, per tutte le nomine che ha fatto, ha chiarito che il mandato termina con le nuove elezioni». Tornando alla campagna elettorale, Rolando promette di dare «una mano ai giovani candidati» e di portare «un contributo nelle iniziative pubbliche nei quartieri». • M.SC. © RIPRODUZIONERISERVATA

GENERALE COSTRUZIONI S.A.S. di E. Vignato & C. Vicenza - Trieste

Amministrazione Condomini Gestioni Immobiliari Vendita diretta immobili propri VILLA affiancata, in zona a due passi dal centro, 330 mq. su tre livelli, immersa nel verde del parco privato, terrazza, garage doppio e posti auto esterni. Si valuta eventuale affitto.

POSTO AUTO scoperto a 20 metri da Ponte degli Angeli

Tel. 0444.92.87.41 - www.generalecostruzioni.com

GW14095

Nicola Negrin


18 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA

Giovedì 28 Marzo 2013

CRIMINALITÀ. Movimentato episodio nel pomeriggio inviale Milano

L’INCIDENTE. Ieri instrada delle Cattane

Rapinainstrada epoi lafuga Bloccatiindue Mentrescappavaunmalvivente siè liberatodisacchettididroga Icarabinierilihanno ritrovati nelgiardinodelFusinieri Claudia Milani Vicenzi Botte, rapina, inseguimento e ancora minacce con il coltello e lancio di droga nel giardino di una scuola. E alla fine vengono bloccati in due e si scopre che non solo sono irregolari e con precedenti, ma che uno di loro doveva pure tornare in carcere, per una vecchia storia di spaccio di droga. Pomeriggio movimentato, quello di

Sbandain scooter efinisce aterra Ventiduenneferito Portatod’urgenza alSanBortolo nonsarebbeinpericolo divita

Ilprecedente

martedì, tra via Cairoli, viale Milano e via D’Annunzio e il bilancio è di un arresto, una denuncia, due uomini che sono riusciti a scappare ai carabinieri e due feriti.

Lavittima lihainseguiti inunasalagiochi edèstata minacciata conuncoltello

LITE E RAPINA. Come sia scoppiata la lite poi sfociata in aggressione è ancora da chiarire. Le vittime, un’italiana di 49 anni e un tunisino di 34, entrambi residenti a Vicenza, hanno raccontato di essere stati avvicinati da quattro ragazzi, anche loro tunisini. Forse si conoscevano, forse la coppia voleva comperare un po’ di hashish: di sicuro ben presto è scoppiata una discussione furibonda. Urla, grida e poi via, con la borsa della donna, con dentro 270 euro. Gliela hanno strappata e sono scappati a piedi, inseguiti dall’amico di lei.

Duecomplici sonoriusciti acorrerevia esonoancora ricercati daimilitari

LAFUGA.Il gruppetto si è separato: due sono riusciti a fuggire, gli altri si sono rifugiati nella sala giochi Game room di viale Milano, la stessa dove, solo una settimana fa, un pachistano era stato rapinato da due tunisini. E qui, tra le urla dei clienti, è andata in scena la seconda parte. Solo che questa volta non ci si è limitati a

MagdiTayech

Interventodeicarabinieri inviale Milanodopouna rapina. ARCHIVIO

Interventodellapolizialocale ieriinstrada delleCattane. COLORFOTO

DIECIGIORNI FA UN’ALTRA RAPINA Solodiecigiorni fa al Gameroomdi viale Milano alcivico30 uncliente pachistanoera stato pestatoe rapinato dadue tunisini.Stava giocando quandoglisi erano avvicinatie,appena lui aveva vintoalle slot machine,gli avevano chiestounpo’ disoldi.Al suorifiuto gliavevano primagettato aterra tutte lemonete vinte,poilo avevano riempito di botte. Quandoera arrivata la poliziauno stava già scappandoversovia Firenzel’altroera ancora nellocale. Tuttie due avevano letasche pienedi monetee perentrambi era scattatol’arresto.

calci e pugni ed è spuntato anche un coltello. Il rapinatore avrebbe cercato di colpire la vittima per poi scappare di nuovo.

Una sbandata improvvisa, lo scooter che finisce contro il marciapiede e si rovescia, il ragazzo che viene sbalzato sull’asfalto. All’arrivo dei soccorsi è immobile a terra e viene trasportato d’urgenza in ospedale. L’incidente è successo ieri pomeriggio alle 17 in strada delle Cattane, vicino a via Lanza e ha visto coinvolto un ragazzo di 22 anni di Costabissara che, a bordo di uno scooter Yamaha 125, era diretto verso il centro città. Oltre all’ambulanza del Suem sono accorsi gli agenti della polizia locale che hanno compiuto i rilievi e stanno cercando di ricostruire l’accaduto. Nell’incidente non sono stati coinvolti altri veicoli. In base alle testimonianze di alcuni passanti che hanno assistito impotenti alla sua caduta

L’ARRESTO. In viale Milano sono accorsi i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile ed è scattata la caccia ai quattro tunisini in tutta la zona. Due sono stati bloccati in via D’Annunzio poco dopo e riconosciuti dalle vittime. Uno di loro, 35 anni, irregolare e con precedenti se l’è cavata con la denuncia per rapina aggravata in concorso. È andata peggio a Magdi Tayech, 26 anni, sempre clandestino in Italia, sempre volto noto alle forze dell’ordine. Quando il ragazzo ha visto i militari non solo ha cercato di scappare. Durante la fuga ha pure tentato di sbarazzarsi di

alcune bustine di droga. Poco dopo i carabinieri ne hanno trovate cinque nel giardino dell’istituto Fusinieri, in tutto quasi dieci grammi di hashish. Per Magdi Tayech, dunque, all’accusa di rapina si è anche aggiunta quella di spaccio di droga. Non solo, dai controlli è emerso che l’uomo doveva essere in carcere per una vecchia questione di droga. Gli era stato infatti revocato un decreto di sospensione di carcerazione. Prima di finire in cella, però, il trasporto in ospedale. Tra una fuga e l’altra, Tayech, infatti, si è fratturato la gamba sinistra ed è stato giudicato guaribile in trenta giorni. Ferite, ma non in modo grave anche le due vittime dell’aggressione. Hanno traumi ed escoriazioni e guariranno in una settimana. • © RIPRODUZIONERISERVATA

TRIBUNALE. Iltrafficodisostanze dopanti scopertodai carabinierinel 2005,tre i denunciati

Anabolizzantiperipalestrati Condannatoun ex buttafuori

Penadidue annie10 mesi,sequestrate oltre100 scatole difarmaci Alessandro Mognon I carabinieri lo avevano tenuto d’occhio per quasi due settimane. Lui, Fernando Scettri, padovano di 32 anni, nel 2005 era il buttafuori del Kiss & Kiss. Ma tanto per arrotondare trafficava fuori dal locale anche con gli anabolizzanti destinati ai frequentatori di palestre. Così i militari lo avevano denunciato assieme ad altre due persone per ricettazione e violazione della legge sul doping, dopo aver sequestrato oltre cento confezioni di farmaci di cui era vietata la vendita. E ieri per Scettri a distanza di sette anni è arrivata la condanna a 2 anni e dieci mesi di re-

Leconfezioni arrivavano dalPadovano Poiletrattative fuoridaunlocale notturno

clusione. Era l’ultimo del gruppo, Scettri: nel 2010 il geometra Gianluca Gennaro, 41 anni, di Isola, aveva patteggiato un anno e 7 mesi di reclusione e 4700 euro di multa mentre Gianni Bonetto, 34, di Padova era stato invece condannato dopo il processo con rito abbreviato a un anno e 4 mesi e 2000 euro di multa. Entrambe le pene erano state condonate dall’indulto. Scettri invece tra un’udienza e l’altra è arrivato fino ad oggi. I tre dovevano rispondere della ricettazione di 80 confezioni di anabolizzanti, mentre il solo Gennaro di altre 68 confezioni che nascondeva in una cassettiera nella ditta dove lavorava. Era il 2005, si diceva, quando a Vicenza era spuntata l’ombra del doping. I Nas e i carabinieri avevano sequestrato farmaci che, al di fuori di ogni controllo, venivano assunti dai giovani frequentatori delle palestre. L’indagine, denominata in gergo “Aster”, aveva portato alla scoperta di quel

Unsequestrodi sostanze anabolizzanti

sembra che il ragazzo abbia perso il controllo della moto e non sia riuscito ad evitare di andare a sbattere contro il marciapiede. L’impatto è stato forte, lo scooter si è rovesciato e il conducente è stato sbalzato con violenza sull’asfalto. Sono stati i testimoni i primi a dare l’allarme. All’arrivo del personale del 118 il giovane era steso a terra, non riusciva a muoversi e le sue condizioni sono parse gravissime. Trasportato d’urgenza al San Bortolo è per fortuna migliorato con il passare delle ore e non è in pericolo di vita. A causa dell’incidente in strda delle Cattane, a quell’ora molto trafficata, si sono formate lunghe colonne. Solo dopo oltre mezz’ora la circolazione ha ripreso a scorrere regolarmente. • © RIPRODUZIONERISERVATA

L’INTERVENTO. Ieri alle 19in vialeMilano traffico di farmaci che arrivava dal Padovano e che, attraverso una fitta serie di incontri all’esterno di un locale di Vicenza, interessava molti appassionati di body building dell’hinterland della città. In tutto i militari avevano così trovato quelle oltre cento confezioni di sostanze dopanti. L’indagine era partita da una serie di segnalazioni su quel traffico di anabolizzanti nelle palestre vicentine. I carabinieri avevano così messo sotto osservazione il buttafuori del Kiss & Kiss fino a quando non lo avevano notato mentre ritirava delle scatole di farmaci regolarmente in commercio in farmacia ma solo con ricetta medica e per certe patologie - dal rappresentante Gianni Bonetto. I medicinali erano poi finiti nelle mani di Gennaro che li nascondeva nella ditta dove lavorava. L’anno dopo, il 2006, i carabinieri del Nas di Padova avevano scoperto un altro mega traffico di sostanze dopanti. Addirittura una tonnellata di capsule anabolizzanti ottenute da 42 chili di principio attivo importato dalla Cina. In quell’occasione erano state sette le persone arrestrate fra Padova, Venezia e la Sicilia, mentre altre 27 erano state indagate. Fra queste due vicentini, residenti in città e a Malo, appassionati di culturismo. In carcere era finito anche un noto campione di body building padovano. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Durantela rissa spuntanoi coltelli Duein ospedale Un ferito si è allontanato dopo la lite ed è stato trovato svenuto a terra in via Trissino poco dopo Sono stati chiamati per un accoltellamento in viale Milano ma non hanno fatto quasi in tempo ad arrivare che alla centrale operativa è giunta una seconda chiamata, sempre per un accoltellamento, questa volta in via Trissino. E dopo pochi minuti hanno scoperto che i due episodi erano collegati. I feriti sono due, nessuno dei quali in gravi condizioni. Il primo se l’è cavata con un taglio alla mano, il secondo, invece, è stato colpito al braccio. È un episodio ancora molto confuso. Gli agenti delle volanti e della squadra mobile stanno cercando di capire che cosa, esattamente, sia successo. Sembra che alle 19 il tunisino, irregolare e con una sfilza di precedenti, stesse camminando in viale Milano con la sua fidanzata italiana. Avrebbero incontrato tre conoscenti, sempre tunisini e sarebbe scoppiata una violenta rissa. Rissa durante la quale sono

Rissain viale Milano spuntati i coltelli, tanto che il ragazzo è stato ferito ad una mano. Non è stato però l’unico. Dopo 40 minuti una passante ha dato l’allarme perché in viale Trissino c’era un uomo sanguinante e svenuto a terra. Anche lui era stato colpito da una lama e, come si è scoperto dopo, aveva preso parte alla rissa. Si tratta di un ragazzo, anche in questo caso volto noto alle forze dell’ordine. Le indagini della polizia sono in corso e si stanno valutando le responsabilità dei due, che saranno probabilmente denunciati per rissa aggravata. • © RIPRODUZIONERISERVATA


26 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA

Giovedì 28 Marzo 2013

L’INTERVISTA. Gliobiettivi delnuovopresidentedellePennenere

Adunataalpini «Grandevetrina pertuttalacittà» L’intervento diLucianoCherobin,eletto un mesefa «Perrafforzarela nostracandidaturaserve l’aiutodelterritorio.Apertura ascuoleeChiesa» Federico Murzio Son trascorsi poco più di trenta giorni dalla sua elezione a presidente degli alpini vicentini e il cellulare di Luciano Cherobin suona in modo frenetico. Il 52enne architetto di Marola a capo di 20 mila iscritti, è seduto dietro la scrivania che fu per nove anni di Giuseppe Galvanin, e soprattutto che fu di Giovanni Dalla Vecchia, il presidente che portò per la prima, e finora unica volta l'adunata nazionale a Vicenza; il prossimo a farlo, in realtà, potrebbe essere proprio lui. Presidente, quali sono le prime impressioniaunmesedall'elezione? Mi sto impegnando per dare alla sezione una nuova organizzazione con l'obiettivo di coinvolgere maggiormente ogni membro del consiglio sezionale nella vita associativa, da un lato; dall'altro, cercare la fascia dei 30-50enni che hanno svolto il servizio militare negli alpini ma che finora non hanno mai partecipato alla vita associativa. Nuovaorganizzazione? L'idea è creare dei gruppi di lavoro che possano sviluppare e creare nuove attività associative. Lo scopo è anche quello di farci conoscere meglio e iniziare nuovi sodalizi su un piano di parità con la scuola, la Chiesa, le amministrazioni

Unafoto dell’adunataprovinciale deglialpini delsettembre2012

Ventimilaiscritti ILNUOVOPRESIDENTE LucianoCherobin, è il 12esimopresidentedella sezioneAna diVicenza. Natoa Lupiadi Sandrigo, residentea Marola, Cherobinè sposatoe ha due figli.Unpercorsonell’Ana iniziatoai tempidella ristrutturazionedel Torrionedi viale D’Alviano neglianni ‘90,e chel’ha portatoinpassato a rivestireanche l’incarico di vicepresidentenazionale. •

LucianoCherobin

LAVORI &DEGRADO. Sei edificisonostati presi d’assaltodai volatili pubbliche, le associazioni di categoria, gli enti economici. Cosa cambierà nelle attività deglialpini? I nostri valori sono collettivi e condivisibili. Il primo tra questi è la solidarietà, cioè aiutare le persone a recuperare dignità nella crisi economica. Ciò deve avvenire all'interno dell'associazione, dove non sono poche le famiglie in difficoltà, ma anche fuori: il vicino della porta accanto che pure non è alpino ma come l'alpino soffre disagi quotidiani. Adunatanazionaledel2016:quali passi sono stati fatti e quali restanoancora dafare? Dopo la delibera del consiglio sezionale e del consiglio comunale di Vicenza, ci siamo attivati per convincere le sezioni del Triveneto ad appoggiare unitariamente la candidatura di Vicenza nella sede nazionale di Milano. La decisione definitiva di quest'ultima, però, arriverà tra poco più di un anno, a settembre 2014. L'importante è che anche la città si faccia trovare pronta. Inche senso? L'adunata è comunemente riconducibile ai tre giorni che precedono la sfilata conclusiva domenicale. Di fatto è un evento che racchiude molte attività distribuite nell'arco di un anno richiamando persone da tutto il Paese. Ecco perché può essere considerata un momento di promozione della città al quale potranno affiancarsi altri eventi culturali. All'ordine del giorno c'è anche la sede della colonna mobile della protezione civile Ana Triveneto all'interno della "Cittadella della prevenzione e della sicurezza" a Laghetto.Ache punto siamo? Stiamo predisponendo ciò che serve a porre le basi affinché questo progetto si sviluppi definendo anche tutti gli aspetti finanziari. Non si può tuttavia prescindere dal fatto che se vogliamo l'adunata nazionale, la sezione dovrà presentarsi nei prossimi mesi con uomini, mezzi e risorse economiche tali da convincere la sede nazionale a optare per Vicenza 2016. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Dopopiazza deiSignori,i piccionihanno invasoalcune scuolecomunali dellacittà

Èbattagliaai piccioni cheinvadono lescuole IlComune hastanziato70mila europerinstallare glispilli dissuasoriin alcuniistituti dellacittà I piccioni invadono le scuole. E il Comune corre ai ripari. Deiezioni, odore, e sporcizia. Da qualche mese alcuni edifici pubblici sono presi d’assalto. La vicenda non è nuova ma negli ultimi mesi è peggiorata. E così l’Amministrazione ha deciso di procedere all'installazione di dissuasori per migliorare le condizioni igieniche di alcuni istituti comunali in cui la nidificazione dei volatili ha portato all'accumulo delle deiezioni in corrispondenza di davanzali, cornicioni, architravi e ingressi. ILCOSTO.L’importo complessivo è di circa 70 mila euro, grazie ai quali palazzo Trissino metterà mano in sei scuole.«Abbiamo raschiato il fondo del barile per recuperare le somme necessarie a dar seguito a questo progetto - spiega l'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto, presentando l'intervento - e così , dopo i falchi in centro storico e al tribunale, e i dissuasori elettrici nella Loggia del Capitaniato in piazza dei Signori, che hanno

in ogni caso dato buoni risultati, tocca ora alle scuole dove già non siamo intervenuti fino a questo momento». Gli istituti sono stati segnalati dai dirigenti scolastici. «E l'elenco delle priorità è stato stilato in collaborazione con l'assessorato all'istruzione, così come abbiamo proceduto per gli interventi di manutenzione negli edifici e nelle palestre». PRIMO INTERVENTO. Le prime tre scuole in cui Aim Amcps interverrà entro aprile sono la primaria Da Porto, le medie Ambrosoli e le elementari Tiepolo per un totale di 16 mila euro (più Iva e oneri per la sicurezza). «Questa operazione -

Ledeiezioni lordanol’ingresso dellestrutturee negliultimimesi lasituazioneè peggiorata

prosegue Tosetto - partirà a breve, Già nel mese di aprile si potrà mettere in sicurezza definitiva gli edifici». SECONDA TRANCHE. Tra maggio e giugno invece toccherà alle elementari Zanella, alle medie Barolini e alle medie Muttoni per altri 49 mila euro complessivi. «Alla Zanella - si legge nella delibera approvata dalla giunta - si riscontrano aree di degrado negli elementi decorativi; i punti più colpiti sono corrispondenti agli ingressi delle due facciate principali». Lo stesso si dica per la Barolini, «dove la situazione commenta Tosetto - è ancora più grave», e alla Muttoni «che è particolarmente colpita vicino alla palestra». IL LAVORO. Nel dettaglio verranno installate file di spilli sui davanzali e sui tetti, rete metalliche alle cornici di gronda e reti metalliche rigide elettrosaldate davanti alle finestre di piccole dimensioni di bagni e ripostigli. • © RIPRODUZIONERISERVATA


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.