rassegna 22-02-13

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Se le risposte non arrivano di GINO CAVALLO

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I

n condizioni normali (e, soprattutto, in un Paese normale) il rapporto tra i temi della campagna elettorale e i problemi con cui i cittadini quotidianamente si confrontano è un’equazione: quanto più gravi sono i secondi, tanto maggiore è lo spazio loro dedicato nel dibattito politico. Se proviamo ad applicare questa formula all’Italia il risultato è, manco a dirlo, sorprendente: sì perché se ne ricava che ad angosciare gli italiani non è il lavoro (che non c’è e, quando c’è, è precario). E nemmeno il rosso fisso negli indicatori che registrano lo stato di salute dell’economia: dal pil al tasso di disoccupazione giovanile, dalla competitività sui mercati internazionali all’efficienza dei servizi pubblici. Niente di tutto questo: ad agitare il sonno degli italiani sono invece le alleanze. Con chi andrà a braccetto Monti? Come finirà tra Vendola e Bersani? Tra Maroni e Berlusconi è vero amore? Su questo, e spesso solo su questo, si concentra la comunicazione politica. Nelle piazze come sul web, sulle pagine dei quotidiani e nei talk-show televisivi la politica tende a ridursi ossessivamente al “con chi”. Quanto al “che cosa”, oltre un torrente di promesse non si va. Promesse, per di più, a cui nemmeno chi le fa ha spesso l’aria di credere davvero. In un contesto del genere si spiegano anche le piazze riempite da Grillo: tutto è meglio di fumosi, noiosi teoremi. Persino una scarica di “vaffa”… Intanto la leggerezza, ma non quella di Calvino, con cui invece la politica discetta della permanenza dell’Italia nell’euro piuttosto che dei temi etici, tende a proiettare l’immagine (falsa) di un Paese distratto e svogliato. Un’immagine dai contorni sfocati, un dagerrotipo in tempi di fotografia digitale. Ora che il conto alla rovescia è iniziato possiamo legittimamente archiviare questa campagna elettorale nell’intasato archivio delle occasioni mancate a cui siamo controvoglia abbonati. Di risposte non ne sono arrivate, nemmeno sulle questioni da cui eravamo assai poco assillati: tipo, appunto, le alleanze. E la normalità resta un miraggio. Gli uomini di spettacolo fanno i leader a tempo pieno. Gli imprenditori, in attesa dei blind trust, si occupano dei nostri affari senza tralasciare i loro. Il blocco dei concorsi desertifica le cattedre universitarie giacché i legittimi occupanti puntano a trasferirsi tra Montecitorio e Palazzo Madama. Semmai rimpiangendo Palazzo Chigi. Quanto ai politici, vagano sul palcoscenico come i sei personaggi di Pirandello. Solo che stavolta l’autore non è un Nobel, dovranno accontentarsi, e noi con loro, di Marcello D’Orta. Quello di Io speriamo che me la cavo, tanto per intendersi. •

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LAPOLITICA.Ministriedeuroparlamentariprotagonistidelvotoitaliano.Napolitano:«Nientebis»

Itedeschi scendonoincampo Bersani“chiama”Merkel,Schäuble“spinge”Monti,Schulz“spara”suBerlusconi Tedeschi in campo nella campagna elettorale. Bersani si dice certo che la Merkel rispetti il Pd, il ministro delle Finanze di Berlino sostiene il premier e il presidente dell’europarlamento esorta a non votare Berlusconi. f PAG 3

VERSOLEELEZIONI

ILCASO

f GIACOMUZZO, MADRONeMARZOTTO PAG18

f ERLE PAG10

Gliappellidiassociazioniesindacati agliindecisi:«Nonpossiamodisertare»

VICENZA. Fratellialgerini in cellaper unanno: «Solo ideologi,non operativi»

Tosilanciailsuonuovomovimento LaLegalitiga:«Autogolelettorale»

BASSANO. Dueepisodi aSan Giuseppe eRosà

scuola: Assolti dalterrorismo Bullismoa finiscein ospedale 50milaeuroai“salafiti” EranostatiarrestaticomefiancheggiatoridialQaeda

Due casi di bullismo nelle scuole del Bassanese. Nel primo un alunno è stato picchiato ed è finito al pronto soccorso tre volte. Nel secondo un bambino è stato pesantemente offeso al punto da dover cambiare scuola. All’istituto “Marconi” di San Giuseppe un undicenne è tornato a casa con lividi sul viso. f SARETTA PAG 44

VICENZA. Lariapertura

Okdalla Ulss allapiscina del“Palladio”

L’arrivoallacaserma deicarabinieridi unodegliarrestati nell’operazione Numidia, nel 2006

f NERI PAG17

Completate e negative le analisi dell’Ulss alle piscine del centro Sport Palladio, dov’erano stati individuati i batteri della Legionella, con conseguente chiusura degli impianti per 22 giorni. Adesso è tutto a posto: lo hanno annunciato il sindaco Variati e l’assessore allo sport Nicolai dopo avere personalmente utilizzato gli impianti. f PAG25

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opo Barack Obama che festeggia l’elezione con bisi e polenta e baccalà, e il vicentino Carlo Cracco che diventa un’icona alla Brad Pitt, adesso la cucina veneta arriva direttamente nello spazio. Da Capo Kennedy partirà l’astronauta italiano Luca Parmitano per una missione sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) e l’Esa, l’Agenzia spaziale europea, ha pensato bene di rifornirlo di cibo di casa. Finora nello spazio esistevano solo due menu: quello russo e quello americano. Adesso troverà spazio anche la dieta mediterranea: lasagne, ri-

di ANTONIO DI LORENZO sotto al pesto, caponata, parmigiana e tiramisù. I piatti sono stati elaborati da Davide Scabin, cuoco di Torino con due stelle Michelin e alla scelta ha contribuito lo stesso Parmitano. Giustamente, visto che dovrà poi mangiarli. Intendiamoci, stiamo sempre parlando di alimenti liofilizzati: non è che sulla Iss apparecchiano la tavola e arriva il piatto di lasagne profumato. Oltretutto, dovendo conservare i cibi per 36 mesi è proprio l’olfatto il senso che ci rimette di più. Gli esperti sostengono, però, che avere di fronte piatti colorati e gustosi aiuta il morale dell’equipaggio.

E a questo obiettivo i piatti italiani sicuramente contribuiscono molto: cinquant’anni fa Yuri Gagarin, primo astronauta, mangiava una pasta di carne macinata e cioccolata che usciva da un tubetto tipo dentifricio. C’è anche un piatto veneto nello spazio, il tiramisù. Onore alla cucina di casa: mentre la ricetta del baccalà alla vicentina di Mario Baratto ha superato su YouTube le 32 mila visualizzazioni, il dolce arriva ancora più in alto. Bene. Visti i guai dell’economia e della politica in Italia, il “tirami su” è davvero la ricetta del momento. •

Duecasidi bullismo nel Bassanese

VICENZA

Chiusedueaziende con20lavoratori cinesiin“nero” f PAG 24

DUEVILLE

Disoccupato trova1.300euro elirestituisce f BILLO PAG 31


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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 22 Febbraio 2013

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VENETO

VENEZIA.Alitalia,viadalMarcoPolo «Dalprimoaprile,coniltrasferimentocoattodelpersonaleda VeneziaaMilano,AlitaliachiuderàlabaseoperativaalMarco Polo».AdenunciarloèlaFiltCgildelVenetoequellaveneziana.

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ILCASOPOLITICO. Maxi-radunoin Fieraa Verona,conoltre 1.500persone,per spiegareche dopo martedìinizierà unpiano regional-nazionale

Tosivaoltre laLega: «ProgettoCsu» Ilsegretariovenetochiede ilvotoperilCarroccio ma apredifattoloscenario diun diverso centrodestra Piero Erle Dopo tante voci l’ha ufficializzato. Flavio Tosi, segretario veneto della Lega, ha convocato a quattro giorni dal voto un incontro pubblico a Verona per “Guardare al futuro” e puntare sul modello Csu bavarese. Di fronte a oltre 1500 persone, il sindaco scaligero ha presentato il suo piano che pare puntare non solo e non tanto a livello regionale ma anche - come sottolineato dal quotidiano scaligero “l’Arena” - a livello nazionale, come è appunto la Csu bavarese che è forza di un preciso territorio ma spesso decisiva per la formazione del governo tedesco. È su questo vasto orizzonte che Tosi vuole proporre il “modello Verona”, dove un anno fa è riuscito a mettere assieme non solo la Lega ma anche un gruppo di fuoriusciti del Pdl e dove dia-

Maroni:«Nessun problemacon Flavio».Mac’èchi raccogliefirme perunnuovocongressoregionale

loga da tempo con altri gruppi e forze politiche anche ex Dc. Ed erano questi alleati ad essere protagonisti con lui sul palco della Fiera veronese l’altra sera per lanciare il progetto. “Votate Lega, con l’impegno che dopo queste elezioni si lavorerà a un progetto più largo tipo la Csu” è stato il messaggio del leader leghista, che pensa così di tenere insieme sia l’obbligo di rispettare l’ortodossìa leghista, sia l’esigenza ormai chiarissima di porsi come leader che sente di poter attirare su si sè consensi anche oltre gli “stretti” confini del partito. Un “Renzi di centrodestra”, per capirsi, che come il suo dirimpettaio pensa già probabilmente al voto che verrà: non quello di domenica e lunedì, ma quelli che seguiranno dopo e forse neanche a troppa distanza di tempo. «Noi non siamo della Lega, ma insieme alla nuova Lega e con la Lista Tosi stiamo costruendo qualcosa di nuovo, per il futuro. Facciamo un contratto: tutti i non leghisti che si fidano di Tosi votino Lega a patto che, da martedì, lui continui a lavorare verso il progetto Csu», sono state la parole chiare del vicesindaco Vito Giacino, ex pdl. «Ci sono tante persone che non votano Lega,

EBozza querela ilsindaco VENEZIA

ma si riconoscono in un certo modo di fare politica concreto, che non fa promesse ma attua i programmi. Che vuole cambiare il Paese partendo dal territorio», ha detto Tosi, altrettanto chiaro. IL RETROSCENA. Chi ne sa di più, spiega che il retroscena in cui collocare questa uscita di Tosi è di quelli da terremoto politico totale. Primo, perché a sorpresa è in Veneto che i sondaggi segreti danno proprio la Lega in forte calo, con un’emorragia di voti che sta finendo per la maggior parte col gonfiare a livelli notevoli il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Secondo, perché questo significa che, anche a fronte di una tenuta di consensi da parte del Pdl con i suoi alleati, è la stessa maggioranza PdlLega che regge la Regione Veneto che rischia di non essere più tale da lunedì pomeriggio, e quindi un capo che mira a traguardi più ampi lavora già adesso alla costruzione di un nuovo centrodestra che vada a prendersi quel voto maggioritario che in Veneto - che fosse per la Dc, per Forza Italia o per il Carroccio - è sempre stato sicuro. Terzo, perché tutte queste mosse danno chiara la sensazione che a Tosi non interes-

Guerraa Venezia

L’intervento diTosi in Fieraa Veronaper il progettodi unaLega che si allarga aunmodelloCsubavarese si più neanche tanto sostenere il capo Bobo Maroni, che sta giocando tutto sulla vittoria in Lombardia anche a costo di emorragie di voto leghista. MARONI: «LEGATO CON TOSI». Proprio Maroni, però, smentisce seccamente queste letture: «Tutte cose inventate dai giornali», ha risposto seccamente ieri il segretario federale della Lega nord, candidato

governatore della Lombardia. A chi lo ha interpellato sulle indiscrezioni circa un progetto autonomo del sindaco Flavio Tosi, dopo le elezioni, Maroni riferisce l’Ansa - ha risposto semplicemente: «Con Tosi ho un rapporto personale strettissimo, quindi sono tutte cose inventate dai giornali perché non sanno cosa scrivere». TENSIONI IN VENETO. Ma a con-

fermare che la tensione nel Carroccio sia alta, come del resto segnalato ieri dai maggiori quotidiani nazionali, arriva anche “ilNordest.eu” che spiega che i leghisti della prima ora, i cosiddetti “bossiani”, chiederanno la convocazione di un nuovo congresso grazie a una raccolta di firme già in atto che che verrà presentata quando i conti saranno fatti dalle urne. •

ÈguerraapertanellaLega venetatra il sindaco scaligero FlavioTosi eil consigliere regionaleSantinoBozza, di fedebossiana,cheha annunciatodiaver presentato aicarabinieri unaquerelaper diffamazione neiconfronti del segretarioregionale del partito,nonchèsindaco di Verona.Alla basedellaquerelle unaquestionegalante, perchè indichiarazioniresea radioe giornaliTosi,spiegaBozza, «ha fattoriferimento a unapresuntarelazionesentimentale tra meel’onorevolePaola Goisis. Sitrattadiunacircostanza non vera,eche urtalasuscettibilità elareputazione mia,dell’on. Goisisesoprattuttodimia moglie,con cui sonosposatoda tantianniechenon merita questotrattamentoda partedi Tosi».Bozza, nemico“politico” diTosidaquando questiha presoinmano le redini della LegainVeneto, aggiungeche a infastidirlosono ancoradipiù i motivicheil sindaco ha avanzato perspiegare le sue affermazioni,«cioèil tentativo goffodisminuirela mia battagliapoliticaall’interno dellaLega.Inrealtà io voglio vederci chiaronellagestione deisoldi:pubblici edelpartito».

LEREAZIONIVICENTINE. ErikaStefani: «Ideacondivisibile». Manuela DalLago ècritica

«Fabene, èun passoavanti» «No,confondegli elettori»

Lunedì 25 Febbraio

Busettientusiasta, Schneck plaude,Stefano Stefani inveceè glaciale

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Tutti i numeri delle 792 società di capitali vicentine con più di 10 milioni di euro di fatturato

Umori diversi, rispetto al progetto Tosi, nella Lega vicentina. «Credo che il segretario Tosi abbia fatto un grande passo»: non ha dubbi Maria Rita Busetti , segretario provinciale della Lega a Vicenza. «In altre parti d’Italia sono prima di tutto trasversali: vogliono il bene del loro territorio, e poi pensano al partito. È il momento che anche noi veneti facciamo altrettanto. Anche per la Lega il futuro è comunque la salvaguardia della regione Veneto e del Nord in un progetto che diventa davvero di livello nazionale. Tosi apre in modo intelligente su valori che sono fondanti per la Lega ma che possono essere fatti propri dal territorio. È evidente che lui è uno dei leader più importanti che abbiamo a livello italiano». Anche Attilio Schneck, commissario in Provincia, è «perfettamente d’accordo con Tosi: ha fatto benissimo. È da tempo che ho visto che lo spirito che anima la Lega si esauriva, e il suo è l’unico progetto percorribile. Il rispetto del territorio, del lavoro, non sono di destra o di sinistra ma sono obiettivi nostri che possono essere condivisi anche da chi non vota Lega: Tosi crea margini di crescita per la nostra battaglia politica». Anche Erika Stefani, vicesindaco di Trissino, candidata

dalla Lega alla Camera in “posti buoni”, vede nella proposta di un “partito del territorio” il fulcro più importante della proposta «che non è un mistero: il segretario Tosi l’aveva già anticipata anche in alcune uscite sui giornali. Ritengo sia un progetto condivisibile, anche perché si tratta di proporre sempre quello che è la base della proposta della Lega nord. La linea del rinnovamento, dell’evoluzione, mi sembra sia anche un passaggio naturale in un partito. Tosi si è fatto portatore sicuramente di un rinnovamento nella Lega che resta basato su valori cardine: quelli ci sono, ma serve anche arricchire i temi e le iniziative in modo da raggruppare in modo trasversale». Più distaccata l’on. Manuela Lanzarin: «Sono impegnata ogni minuto nella campagna elettorale per far capire le proposte della macroregione e del 75% delle tasse che resti al territorio. La Lega ha già una proposta ben definita». Ancora più fredda l’on. Manuela Dal Lago: «Non ho seguito bene la proposta di Tosi, ma credo che a tre giorni dalle elezioni andare a parlare di Csu possa creare più che altro sconcerto e confusione negli elettori perché non capiscono se stanno votando per te o per qualcos’altro: se va fatta, è una

StefanoStefani

ManuelaDalLagoe AttilioSchneck

MariaRitaBusetti

ErikaStefani

proposta da fare dopo, anche perché va capita esattamente nei suoi contenuti. Se invece l’obiettivo era convincere la lista Tosi a votare Lega, non capisco tutto questo can-can». Glaciale, addirittura, l’on. Stefano Stefani: «Questo è un argomento da Consiglio federale: ne parleremo là appena

passate le elezioni: penso che si dovranno valutare le cose e si dovranno prendere provvedimenti». Come “provvedimenti”? Stefani si limita ad aggiungere: «Non era il caso di fare iniziative come queste. I sondaggi non ci sorridono, e questo di sicuro non fa migliorare il risultato». • P.E.


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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 22 Febbraio 2013

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MALTEMPO. Dodiciore diprecipitazioni su granparte del Vicentino

Tremilaquintali disalesullestrade controneveegelo Incittàoggilescuolesarannoregolarmenteaperte Schieratiglispalatoriperliberareimarciapiedi Domenicasirischiailbisnelgiornodelleelezioni Gian Marco Mancassola Tremila quintali di sale su 900 chilometri di strade. La seconda nevicata in dieci giorni a Vicenza è stata combattuta a colpi di cloruro di sodio, seminato a partire dalle 4 di ieri fino a questa mattina. Inevitabili i rallentamenti nel pomeriggio, quando sui tetti si erano già depositati alcuni centimetri di cristalli bianchi, ma questa volta dalle grandi arterie non piovono segnalazioni di paralisi del traffico e di odissee per guadagnare il garage di casa. INCITTÀ.È propabile che l’esortazione a non abusare delle auto sotto la tormenta sia stata ascoltata. Così come, dopo le roventi polemiche della scorsa settimana, è servita anche la salatura preventiva. Tutti i mezzi di Aim Amcps sono stati schierati sulle strade del capoluogo, assegnando una corsia preferenziale ai punti più critici: viabilità principale, rotatorie, ponti, sottopassi, zona collinare di Monte Berico. Nel primo pomeriggio, quando ha iniziato a nevicare, sono entrati in azione anche gli operatori di Aim Ambiente per il trattamento delle aree più a rischio del centro storico e in prossimità delle scuole. LESCUOLE.Sulla base delle previsioni e dell’andamento della perturbazione, ieri sera è stato deciso che «le scuole del territorio comunale di Vicenza oggi resteranno aperte per lo svolgimento regolare delle lezioni». Tutti i varchi di accesso alle scuole sono stati salati da Aim. Ancora una volta da palazzo Trissino ricordano i termini dell’ordinanza che fissa

il vademecum in caso di nevicate: tutti sono tenuti a pulire il marciapiede davanti casa e non va intralciata l'attività degli spazzaneve con la sosta selvaggia. Chi non rispetta il decalogo rischia una multa di 50 euro. Già ieri sono stati allertati gli spalatori a “chiamata” che entreranno in servizio a partire dalle 7.30 di questa mattina. Saranno impiegati per la pulizia dei principali marciapiedi. IN ALTOPIANO. Nel pomeriggio si erano accumulati 5 centimetri di neve nei paesi dell’Altopiano e circa 12 centimetri in altura, in particolare attorno ai 1.800 metri. All’ora di pranzo la nevicata era decisamente intesa creando qualche problema di viabilità, non tanto per la quantità di neve caduta ma per la poca visibilità. I mezzi spargisale sono usciti intorno alle 13. Non vengono segnalati particolari guai alla circolazione, con l’eccezione di un tam-

Evitatalaparalisi deltraffico Incolonnamenti inAltopiano perunincidente traquattroauto Dalpomeriggio dioggitregua Madomanisera tornailrischio diimbiancate ancheinpianura

ponamento a Canove alle 16 con quattro vetture coinvolte e inevitabili rallentamenti. MEZZI PESANTI. Al termine di un vertice convocato nella prefettura di Venezia con la Protezione civile e i gestori delle più importanti infrastrutture viabilistiche, è stato deciso di non attuare il blocco della circolazione dei tir, che dieci giorni fa aveva innescato forti polemiche con l’annuncio di una class action da parte degli autotrasportatori per i danni patiti dalle aziende. LEPREVISIONI.Il brusco abbassamento delle temperature, le raffiche di vento e la neve hanno riportato in scena l’inverno dopo l’assaggio di un clima più mite offerto all’inizio della settimana. Il rischio ora è la formazione di ghiaccio. La perturbazione sprigionata dall’Europa orientale dovrebbe concedere una tregua già questo pomeriggio. La colonnina di mercurio resterà appesa a quote gelide. Nuove masse di nuvole, tuttavia, sono attese per domani: nel pomeriggio si presenterà una nuova ondata di maltempo, che porterà il secondo tempo della perturbazione annunciata sul week end elettorale. Non è esclusa un’altra razione di neve, anche in pianura, tra domani sera e domenica mattina. Sarebbe davvero un evento senza precedenti andare al voto per il rinnovo del parlamento sotto la neve. L’Arpav all’apertura dei seggi prospetta precipitazioni a tratti diffuse, nelle primissime ore probabilmente nevose fino a parte della pianura e poi da quote collinari. (Ha collaborato Gerardo Rigoni) • © RIPRODUZIONERISERVATA

CONLANEVE ADDIOPM10

Nonsolodisagi Ifiocchi scacciano lemicropolveri Questa mattina scuole regolarmenteaperteintutto ilcapoluogo.Nellanotteècontinuatalasalatura delle strade, dei marciapiedi e dei varchi di ingresso agli istituti scolastici. Il Comune ricorda che ogni vicentino è tenutoa pulireilmarciapiededifrontealla propria abitazione e a non ostacolareimezzidiAim.L’ondata di maltempo è stata un balsamo per la qualità dell’aria, con unariduzione delle polveri.

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LA“VASCA” IN CENTRO. Romantica passeggiata sotto la neve lungo uncorso Palladioimbiancato

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Secondanevicatain diecigiorni suVicenza: oggi tregua, domenicaancoramaltempo. COLORFOTO ARTIGIANA

NELL’ALTOVICENTINO. Trattamento conil salesu tutte lestrade

Fiocchimasenzadisagi traSchioe la Valdastico LA VIABILITÀ TIENE. La salatura preventiva ha contribuito a non mandareintiltlacircolazione

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LASALATURA.ImezzidiAimin24 orehannoseminato3tonnellatedi salesu 900 chilometridi strade

Situazione sotto controllo I sindaci: «Con la scorsa nevicata c’erano stati maggiori problemi» A Schio non si sono verificati disagi particolari in seguito alla nevicata. Durante la giornata è stato effettuato un trattamento con il sale sia in pianura che nelle zone collinari, come previsto dal piano antineve. Le ditte sono state comunque allertate per uscire con le lame nel caso di accumuli consistenti. Un intervento è stato richiesto ieri sera al Tretto, dove erano caduti una decina di centimetri. Sempre in serata è stato realizzato un ulteriore trattamento stradale con il sale. Salendo

CartolinadaVicenza: CampoMarzo imbiancato verso la montagna, la situazione appariva comunque buona. Anche a Valli del Pasubio infatti risultava tutto sotto controllo, grazie anche l'eccellente sistema antineve orga-

nizzato quartiere per quartiere. «Non avevamo avuto problemi nemmeno la scorsa nevicata - ha sottolineato il sindaco valligiano Armando Cunegato - nonostante i quasi 150

SOCIALE. Posticipatoamarzo il termineper presentarelerichieste

Fondazione Cariverona C’ètempoper icontributi Per richiedere i contributi messi a disposizione dalla Fondazione Cariverona ci sarà tempo fino all’11 marzo prossimo. Posticipato dunque il termine, inizialmente previsto per il 28 febbraio. Molti gli ambiti a cui la Fondazione dedica un sostegno come la salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa. La Fondazione sosterrà programmi di informatizzazione che consentano di rendere più efficace e tempestiva la gestione sanitaria e dei processi nei confronti

del paziente. Oppure acquisizioni di attrezzature diagnostiche e terapeutiche. Per quanto riguarda il settore educazione un occhio di riguardo per i progetti sui centri che gli enti noprofit di formazione professionale, accreditati presso la Regione di riferimento. Saranno valutate altresì iniziative sperimentali che promuovano contatti diretti tra laureati, dottorandi e dottori di ricerca. Un indirizzo specifico riguarderà le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado

LaFondazionesostiene lasanità

nell’acquisto di dotazioni informatiche. Per il settore arte, iniziative culturali e alcune esperienze pilota di progetti formativi sul patrimonio culturale del territorio in collaborazione con strutture museali locali. Sarà dato seguito al programma di restauro-conservazione di edifici religiosi e civili. Per il settore dell’assistenza anziani, la Fondazione sosterrà progetti che istituiscano e consolidino nuove forme di collaborazione con le strutture pubbliche o private no profit per i servizi di assistenza domiciliare. Per il settore del volontariato si darà priorità alla terza annualità del “Progetto Esodo” a favore dei soggetti in regime di detenzione, misure alternative alla pena. • © RIPRODUZIONERISERVATA


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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 22 Febbraio 2013

SantiePatroni delgiorno

Oggisi celebralafesta detta della Cattaedradi SanPietro. Maviene ricordataanchesanta Margheritada Cortona(1247-1297)unaragazzache, maltrattatadalla matrigna,scappòdi

casaeper 9 anni convisseconil nobile Arseionel castellodi Montepulciano.Il quasimarito morìammazzato e Margheritasi fece terziariafrancescana edesempio dicarità totale.Singolare

“l’incarico”di questasanta protettrice: va atrovare inpurgatorio chil’hapregata, preservadai vermiparassiti ecombatte lecattive tendenze.

Dialettando Fareelbochin:bocca piccolasorridente. Lafachi rispondeconun sorriso

ILCASO. Due algerini furonoarrestati perchésospettati di essere legatiad una cellula salafita

In carcerepererrore “Terroristi” risarciti

rassicuranteche genera subitofiducia.

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Lereazioni

«Finalmente Setteanni daincubo»

Dopouna battaglia giudiziaria laCorted’Appello riconosce aduefratelli 50mila euro atestaperingiusta detenzione Diego Neri

km di strade da gestire. Finora in quest'inverno abbiamo già speso 20 mila euro di sale, ma almeno i disagi sono stati davvero limitati». Nell'alta valle dell'Astico ieri sera aveva nevicato meno che in pianura. Le strade risultavano libere, anche perché nei giorni scorsi nei Comuni di Pedemonte, Lastebasse e Valdastico, che gestiscono in forma associata il piano antineve, erano state preventivamente trattate con il sale. «Nessun problema - ha affermato il sindaco di Pedemonte, Roberto Carotta -. Avevamo avuto dei disagi durante la precedente nevicata, ma perché erano caduti 30 cm in tre ore». Pochi centimetri anche più in basso, tra Cogollo, Arsiero e Velo, dove non si sono presentate situazioni problematiche. «Sia al mattino che alla sera - ha spiegato il primo cittadino di Velo, Giordano Rossi - lungo le strade è stato effettuato il trattamento con sale e ghiaino». • S.D.C.

Pacifisti, non terroristi. Ma per un errore giudiziario restarono in galera più di un anno, con la pesante accusa di essere fiancheggiatori in Italia del gruppo salafita legato ad Al Qaeda. Ora, dopo un complesso iter giudiziario, la Corte d’Appello ha dato loro ragione e li ha risarciti per l’ingiusta detenzione: ai “terroristi”, che tali non erano, lo Stato darà circa 50 mila euro a testa. I fratelli Farid, 43 anni, e Nabil Gaad, 31, entrambi residenti in città, possono sorridere. Meno altri due loro connazionali, Alì Touati, 40, e Khaled As, 37, pure di Vicenza, per il quale l’iter si allunga dopo il “no” della Corte al risarcimento. Per i quattro algerini mancava qualsiasi prova del “passaggio all’azione” e erano stati assolti nei tre i gradi di giudizio. Era il 21 luglio 2006 quando colui che viene identificato come l’“ideologo” del gruppo, Touati, e i tre connazionali vennero catturati dall’antiterrorismo di Venezia nel corso dell’operazione Numidia. Secondo il giudice, che aveva analizzato gli indizi raccolti dai carabinieri dei Ros di Padova, i quattro appartenevano a un circuito internazionale pericoloso, «fortemente omogeneo, di rigida ispirazione salafita». A pesare sul piano della suggestione investigativa, come

emergerà in aula, le intercettazioni telefoniche che si prestano a interpretazioni errate. Gli algerini ragionavano in un’ottica antiamericana e anticapitalistica, ruotando attorno al negozio “Mondo telefonico” di corso Santi Felice e Fortunato, in città, e Khaled As aveva contatti con l’algerino Yamine Bouhrama, condannato per terrorismo a 6 anni dal tribunale di Napoli, ma le loro idee non si erano mai concretizzate in una attività illegale. Un conto è manifestare preoccupazione per l’arresto di fratelli musulmani in Inghilterra in seguito agli attentati del 2006, un altro è commettere atti illegali. «Non si possono condannare le idee - ha sempre ribadito l’avv. Paolo Mele senior, che con i colleghi Gianluca Alifuoco e Nicola Guerra assisteva i magrebini -, siamo in uno stato di diritto e c’è un limite costituzionale, anche perché non dobbiamo dimenticare che la forza dell’Occidente è nella riaffermazione dei principi di libertà e tolleranza, che fanno sì che la nostra è una società libera e giusta, di cittadini uguali. Guai a chi dimentica questa grande lezione di civiltà». Dopo la lunga teoria di assoluzioni, i quattro algerini avevano avanzato la richiesta di equo indennizzo, che la Corte d’Appello nel 2010 aveva respinto. Poi, nel novembre

Finalmente èstato riconosciutoun indennizzo.Che nonliripaga

AVVOCATO PAOLOMELESENIOR DIFENSOREDEIFRATELLIGAAD

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Situazione generale Fase di stampo invernale che ci terrà compagnia fino a domenica. FaridGaad

Previsioni

del tempo per il fine settimana in tutto il

territorio vicentino

VENERDì

- 1° + 3° Zero termico 200 m

NabilGaad

Roberto Luciani Fa arrabbiare la promessa elettorale di Silvio Berlusconi sulla restituzione dell'Imu versata. Qualche anziano vicentino quelle parole le ha prese così sul serio da presentarsi agli sportelli delle Poste di piazza Garibaldi a reclamare gli schei pagati per la prima e unica casa in suo possesso. Una vicenda da noi raccontata appena 24 ore fa ma che pure, nonostante l'articolo, si è ripropo-

sta nella giornata di ieri. «In effetti - sorridono direttore e impiegati dell'ufficio postale centrale - c'è stata un'altra richiesta, con la persona che si è un po' alterata quando gli abbiamo spiegato che le cose non stavano proprio così e che comunque bisognava aspettare quantomeno l'esito delle votazioni». Parole che pare non abbiano convinto affatto l'uomo, che anzi, scambiando il tatto usato nei suoi confronti per indolenza, ha persino apostrofato come disinformati gli

addetti in quel momento in servizio nelle loro postazioni. Per la cronaca, comunque, tutto si è concluso nella delusione dell'interessato e tra qualche borbottio. Con un'appendice divertita, visto che l'episodio ha avuto l'effetto imprevisto di stemperare l'ansia da fila tipica degli uffici postali e del giovedì di mercato e di suscitare in un clima disteso le battute argute delle persone in attesa. Lo ricorda sorridente il direttore: «Molti avevano già letto il vostro articolo e in

2011, era stata la Cassazione a dar loro ragione: i giudici veneziani avrebbero dovuto monetizzare con un “equo indennizzo” la prolungata permanenza in cella, perché un cittadino che viene ingiustamente incarcerato per più di dodici mesi da uno Stato che si dice liberale deve essere risarcito. «L’attività dei miei assistiti - sottolinea era solo di tipo politico/religioso senza alcuna concreta manifestazione illegale, come del resto hanno messo bene in luce tutte le sentenze a loro favore». Ora per i fratelli Gaad è arrivato l’ok per l’indennizzo, a meno che la procura generale non ricorra in Cassazione. «Questa somma non risarcisce i due fratelli per quello che hanno patito per un errore giudiziario, ma almeno è un segnale nei loro confronti». Ora toccherà agli altri due connazionali far valere le proprie ragioni in una vicenda che ha stravolto loro la vita. •

«Siamosoddisfatti,ma nullaci potrà restituirequell’anno della nostravita che abbiamo passatoreclusicon un’accusa infamantesul groppone. Nessunacifra.Eravamo innocenti:lo avevamodetto allora,lo ribadiamooggi.Non avevamo nessunacolpa. Finalmenteperò siamousciti daunincubodurato quasisette anni,esperiamoche questasia davverola parolafine», dicono attraversoi lorolegali i fratelli FarideNabilGaad. Peraltro,peggiodiloroè andataagli altri due connazionalichevennero arrestatiassieme aiGaad, e cioèai connazionali AlìTouati, 40anni, eKhakledAs, 37.La Cortehastabilito chenon abbianodiritto adalcun risarcimento,edè probabile chevengapropostounricorso pertutelarli. Il motivo del mancatoriconoscimentoè legatoal fattoche,nei mesi precedentilalorocattura, avrebberotenutoun comportamentochepoteva trarreinerroregli inquirenti. «Macome -ribattono -,siamo statiassolti dai giudicidi ogni ordineegrado». Secondola Cortelagunare, invece, avrebberoinqualchemodo ingannatol’Antimafia. •

© RIPRODUZIONERISERVATA

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Unmomento dell’arrestodeglialgerini incaserma deicarabinieri

Inumeri

376

IGIORNI DICARCERE SCONTATIINGIUSTAMENTE

Glialgerini sonorimasti in carcerepiù diun anno. Per nulla.Sonostati infatti assoltiintutti igradi di giudizioperchènon c’erano prove aloro caricodelle pesantissimeaccuse.

4

IMAGREBINICATTURATI DAIROS NEL 2006

Nelcorso dell’operazione Numidia,icarabinieridel Rosarrestaronoquattro algeriniche abitavano a Vicenzaconilsospettodi fiancheggiareilterrorismo dimatrice islamica.

LALETTERA DIBERLUSCONI. Richieste di rimborsoanche inComune

Altro“assalto” allePoste «Datemi l’Imu, fannulloni»

Temperature

tanti si sono lasciati andare a un commento spiritoso». Anche il Comune di Vicenza ha dovuto rispondere a chi ha preso per buono l'annuncio del leader del Pdl recapitato nella cassetta delle lettere di casa. «Io stesso – racconta il sindaco Achille Variati - ho dovuto spiegare al telefono e per strada a numerosi concittadini che mi chiedevano come fare per ottenere la restituzione dell'Imu che quella lettera di Berlusconi è solo propaganda politica. Invito tutti a distinguere tra le informazioni ufficiali relative all'Imu, ampiamente presenti sul nostro sito istituzionale, e la propaganda elettorale. Il Comune, in questa spiacevole vicenda, non c'entra proprio niente». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Residue precipitazioni al mattino poi schiarite.

SABATO

Temperature

- 3° + 3° Zero termico 400 m

Nuvole e precipitazioni nella nottata.

DOMENICA Temperature 0° + 4° Zero termico 600 m

Tempo instabile per buona parte della giornata. ?

Dove andare questo Weekend?

Nella giornata di sabato ci sarà tempo brutto su molte regioni tranne Calabria, sud Puglia e Sicilia orientale. Domenica brutto su molte regioni tranne Adriatiche centrali e Sicilia.

www.vicenzameteo.it


18 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 22 Febbraio 2013

Versoilvoto.Gliappelli

Lasocietà civile prendeposizione sulla consultazione

10.500 GLIISCRITTIADAZIONECATTOLICA TRARAGAZZI,GIOVANIEADULTI

Turrasostieneche«serveridare importanzaallaformazionedella personaedellasuacoscienza, sforzandociditrovarespazidi condivisioneeconfrontofranco»

Lapolitica elascuola

«Lascuolanonèsoloaulee banchimaancheunafetta importantediwelfare» FRANCESCOCASALE INSEGNANTE

LACHIAMATAALLE URNE. L’Acvicentinainvita alla partecipazione attivamentreleAcli chiedono«Un governoche possaunireripresa economica ed equità sociale»

Azionecattolica:no all’astensione «Nonpossiamochiamarcifuori perladistanzadellapolitica Siamodifronteadun tornante importantedellavita delPaese» «Il disagio per la distanza della politica non può trasformarsi in astensione. Non ci si può chiamare fuori in un momento fondamentale come questo. Si deve, con il proprio voto, partecipare alle prossime elezioni politiche». Così l’appello di Lucio Turra, presidente dell’Azione cattolica sulle elezioni. All’appello si uniscono anche le Acli vicentine che, in un documento chiedono «un governo capace di coniugare ripresa economica, equità sociale e rispetto». L’ANALISI DI AC. Turra in una nota rivolta agli aderenti di Azione cattolica offre alcuni spunti di riflessione: «Crediamo che la partecipazione politica agli eventi elettorali sia la prima forma di cittadinanza attiva - esordisce -. Siamo convinti di essere di fronte ad un tornante della vita del nostro Paese, tenuto conto delle gravi difficoltà economiche e sociali che richiedono un forte senso di responsabilità, di solidarietà e di condivisione». Continua il presidente di Azione cattolica: «Riteniamo sia necessa-

Ilruolo el’impegnodel variegatomondo associativo èfondamentale LUCIOTURRA PRESIDENTEAZIONE CATTOLICA

Consiglio:«Scegliere ileaderchepropongono nonquellicheattaccano»

rio un grande ripensamento culturale e progettuale nella nostra Italia e il coraggio di una svolta sulle tante disfunzioni che penalizzano soprattutto le persone che hanno meno opportunità. Molti gli aspetti critici: l’esagerato clima di contrapposizione, la crescita dell’indifferenza e di un diffuso malessere, il considerare la politica come ambito di biechi interessi e di affari». LA SVOLTA. Turra sottolinea poi l’importanza «della formazione e dell’educazione delle coscienze: la responsabilità in campo sociale e politica richiede oggi una più seria preparazione». E l’obiettivo è ben chiaro: «Costruire un paese libero, solidale, aperto, capace di innovare e rinnovare la convivenza civile nella giustizia e nella pace con uno stile e una testimonianza evangelica». Di qui l’appello: «Consideriamo fondamentale il ruolo e l’impegno del variegato mondo associativo e del volontariato espresso dalla società civile, nel quale si colloca l’Ac». ACLI. Anche le Acli vicentine hanno definito un documento in vista delle elezioni. «Intendiamo sottolineare con forza si legge - la richiesta non più rinviabile di una buona politica, attenta e non sorda o lontana dai problemi, a volte anche drammatici dei cittadini e dei lavoratori e delle piccole e medie imprese che rappresentano l’asse portante della nostra economia. Serve quindi puntare su lavoro, istruzione e formazione professionale in particolare per i giovani. Poi grande attenzione va riservata alla famiglia che va collocata al centro di ogni programmazione sociale con adeguate politiche fiscali. Infine, una innovativa politica per l’immigrazione senza dimenticare la dimensione europea come orizzonte irrinunciabile». • © RIPRODUZIONERISERVATA

RaffaeleConsiglio durante il congressodellaFim-Cisl. COLORFOTO EugenioMarzotto

Leschede elettoralividimatedal presidente delseggio.L’astensionismopotrebbe esseredecisivo

Ilsegnale degli insegnanti vicentini

«Voteremochis’impegna ainvestirenellascuola» AnnaMadron Nientevoto achi non si impegnaadinvestiresulla scuola.Il popolodell'istruzione simobilitaefirma unappello chestagirando inquestigiorni inrete, sottoscrittoda insegnanti,genitori, studentie collaboratoridiogniparte d'Italia.AVicenza l'sos hagià raccoltocentinaiadi adesioni dapartedidocenti, precari, famiglie chechiedono agran voce chealla scuolavengano restituite«dignità, qualità e libertà»come dadettato costituzionale. «Perchélascuola nonsono soloauleebanchi- fa notare FrancescoCasalea nome del movimento vicentino

“Assembleadifesa scuola pubblica”- èunafetta importante diwelfare cheunpaese civilenon puòpermettersidi trascurare.Per questoabbiamorivoltodieci domandeallapolitica, per capire qualepostooccupa l'istruzione nei programmideglischieramenti, se siintende ridareossigeno adun compartocheèstato oggetto di tagliimpietosi, nella consapevolezzache iproblemi sul tappetosono enormi,vedi pareggiodibilancio efiscal compact».Ma lascuola nonpuò rassegnarsiadulteriori manovree chiedepianidiinvestimento adeguati.«Nonvogliamoentrare nelmerito delleproposteche sonoarrivatesull'allungamento dell'orariodilavoro degli insegnanti-prosegueCasale vogliamo andareoltree

richiamarel'attenzionesuuna questionestrutturaleche preoccupaeallarma. Perquesto l'atteggiamentoneiconfronti delleforzepolitiche incampo questavolta èdiestrema prudenza.Non voteremo chi considerala scuola esclusivamente comeun settore a cuiattingere per ripianareil debito». Diecile domanderivolte ai politiciepubblicatesul sito “www.nonvivoteremose”cheha raccoltointerventi edibattiti sull'emergenzaistruzione. Diversi ipunti toccatichespaziano dagli investimenti“conl'obiettivo cheil finanziamentostatale allascuola pubblicaarrivial 6,2%del Pil,in mododaallineare ilnostro Paese allamedia europea”agli organici «necessariper permettere la formazionediclassi conun numeromassimo di25 alunni, ridottia 20 inpresenza diuna certificazione».Eancorasi chiede seci sia l'impegnodi «nominare comeministro dell'istruzioneuna personalitàdiprovata competenzainmateria». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Atregiornidalleurne viene da chiedersicosa andrannoa votare quelle 5.500 persone chesonoandatein mobilitànel 2012.O comela pensano quei 4.915dipendentiche l’anno scorsohanno fattoricorsoalla cassaintegrazioneper effetto delle210 crisi aziendalidiffuse intuttii settori.Diciottoal mese.I dati dell’Ufficio provinciale dellavorosono statiserviti comemacigni dal segretariodellaFim-Cisl, Raffaele Consiglio,durante il congressoprovincialediieri. E alladomanda, “perchi voteranno le tuteblu”, Consiglio allarlale braccia erisponde: «A noichiedono dirisolverei problemi,gli operaivivono l’ansiadelfuturo, mical’ansia perchi andare a votare domenica.Certo,si parladi politicamanelle assembleei blocchidestra-sinistra sono finitidaunpezzo. Èsaltato tutto,nelle fabbrichecistanno tuttidaGrilloa Berlusconi, passando perBersani eMonti, ioai lavoratori misento didire solounacosa: votateper chi fa delleproposte, nonper chi attaccagli avversari». Èilcongresso dellacrisi economicapiùdura degliultimi diecianni,quello diunaFimche

VICENZA - IL TELEFONINO C.so Palladio, 104 - Tel. 0444 544782 VICENZA Viale S. Lazzaro, 44 - Tel. 0444 961300

sipresenta comeuna delle organizzazionisindacalipiù grandi delTriveneto. Oltre 7.500iscritti e invistauna fusione conla Femca-Cisl(categoriadeichimici etessili)cheporteràadavere un’unicacategoriadell’industria da quasi13milaiscritti. Insomma dall’hotelVergilius chehaospitato ilcongressoci si candidaa diventaretra gli interlocutori istituzionalipiù forti.Partiti avvisati.«Conuna grande categoriasaremo piùpresenti sul territorioepiùinfluentia tuttii livelli. Inpochipossono comunicarecon 13milapersone». Eunodei“padri” dellaCisl, Bruno Oboe,ieriaveva salutato la platea dicendo:«Èunagrande Fimper unagrandeCisl».Poi tocca ai programmi:«La crisisi batte insieme- spiegaunRaffaele Consiglioemozionatodopoaver lettolarelazione a piùdi200 delegati-.Serve primadituttoun tavoloaperto con laProvinciae tuttele istituzioniper semplificarela burocrazia.E alle associazionidicategoria dico che dellecrisi dobbiamodiscutere primacheavvengano.Se avessimoaffrontato per tempo la questioneCeccato, probabilmentel’avremmo salvata. .«Alcentro delladiscussione bisognametterelacooperazione tracapitale elavoro.Noi siamo pronti». • © RIPRODUZIONERISERVATA

GT18456

Cristina Giacomuzzo

Ilcongresso deimetalmeccanici Cisl


20 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 22 Febbraio 2013

GIUSTIZIA. IlministroSeverinohastoppato ierilaprevista revisione dellepiante organiche

Dietrofrontsui 5giudici Maarrivail presidente IlplenumdelConsigliosuperiore dellamagistraturahaindicato FrancescoBernardini con14voti sulle24preferenze disponibili Diego Neri Da un lato la nomina ufficiale del nuovo presidente del tribunale. Dall’altro, lo stop alla promessa di cinque nuovi giudici per Vicenza. Sono notizie contrastanti quelle giunte ieri da Roma per le sorti della giustizia berica. Il ministro Paola Severino ha infatti annunciato il ritiro della proposta di revisione delle piante organiche per i tribunali italiani. Lo ha fatto, ha detto, perchè è dimissionaria in quanto il governo di cui fa parte decadrà fra qualche giorno, e ritiene che una decisione del genere debba essere presa dal nuovo Guardasigilli che sarà designato fra qualche settimana, dopo l’esito delle elezioni

Ilnuovonumero unodelpalazzo potrebbe giungereincittà fragiugno esettembre

politiche del prossimo fine settimana. Quella revisione offriva una delle poche notizie positive da molti anni a questa parte per la giustizia berica. Il ministero infatti prevedeva un aumento di organico pari a cinque giudici per il tribunale, e due pubblici ministeri per la procura, una volta accorpato il palazzo con quello di Bassano del Grappa. Una scelta giudicata molto favorevolmente dalla sezione vicentina dell’Associazione nazionale magistrati, che con il presidente Fabio Laurenzi aveva parlato di «una scelta che andava nell’ottica di favorire il territorio e in particolare aziende e cittadini, visti gli attuali carichi di lavoro di ciascun magistrato». Una situazione insostenibile quella odierna, che fa sì ad esempio che la sezione lavoro del tribunale sia ritenuta sede disagiata (con un incentivo economico ai magistrati che la scelgono come luogo di lavoro). Il Consiglio superiore della magistratura aveva giudicato negativamente non già la scelta per Vicenza, quanto l’intera

Ilnuovo presidentedeltribunale Francesco Bernardini, 71anni

Lanuovasededelpalazzodi giustiziavicentino aborgo Berga

revisione su scala nazionale, individuando come proprietà la copertura dei centinaia di posti in organico oggi scoperti (circa il 20 per cento del totale). Di fatto, l’intera partita riprenderà con il prossimo ministro, che si ritroverà l’incartamento sul tavolo. Il che significa, senza ombra di dubbio, un allungamento dei tecnici per le decisioni. Intanto. ieri il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha nominato il nuovo presidente. Si tratta, come ampiamente previsto, di Francesco Bernardini, 71 anni, oggi in servizio a Vercelli; è stato votato con 14 voti, mentre lo sfidante, il giudice trevigiano Gioacchino Termini, ne ha ricevuti 7. Tre gli astenuti. La commissione incarichi direttivi nei mesi scorsi per due volte (in seguito ad un cambio dei membri) aveva indicato il nome di Bernardini. Il nuovo presidente del tribunale di Vicenza potrebbe prendere servizio in città a partire dall’estate prossima (a giugno o settembre), nel nuovo palazzo di Giustizia a borgo Berga. Il trasloco sarà ultimato infatti almeno per la sezione penale (con tutti gli uffici collegati alla sezione) dall’attuale presidente facente funzioni, Oreste Carbone, che da un anno e mezzo ha preso il posto - e i numerosi oneri legati proprio al trasferimento di sede - lasciato vacante dal pensionamento di Giuseppe Bozza, che per anni si era speso per il potenziamento dell’organico. Bernardini viene descritto come un magistrato di lunga esperienza. Di origini leccesi, sposato con figli, attualmente presiede il tribunale piemontese. Non resterà a lungo in città, per limiti di età. • © RIPRODUZIONERISERVATA

brevi INCITTÀ/1 TENTATOFURTO PATTEGGIADUEMESI

Il cittadino marocchino Abdelilah Kharbouch, 32 anni, di Noventa, via Asiago (avv. Rizzo), ha patteggiato davanti al giudice Babudri 2 mesi e 20 giorni di reclusione e 80 euro di multa. Era stato arrestato il 22 gennaio scorso per tentato furto: aveva cercato di portar via della merce dal supermercato Lidl di via Firenze, in città, ed era stato preso.

INCITTÀ/2 VIDEOPIRATATI? ASSOLTI I NEGOZIANTI

I cittadini bangladesi Bashar Sawar, 42 anni, e Hasan Sawar, 40, di Vicenza (avv. Fiorentino), sono stati assolti ieri in tribunale. Erano accusati, in qualità di titolari del negozio “Bhai bhai” di via Roma in città, di aver messo in vendita o di aver noleggiato videocassette prive del marchio Siae e quindi piratate. I fatti risalivano al luglio 2005.

INCITTÀ/3 UBRIACO INBICICLETTA ILREATOÈ PRESCRITTO

Il cittadino marocchino Nicholas Nti, 60 anni, residente in città (avv. Bistore), è stato assolto dal giudice Carli per prescrizione. L’imputato era infatti accusato di guida in stato di ebbrezza: l’8 febbraio 2007 pedalava sulla sua bicicletta, in città, con un tasso alcolico pari a 1,32 grammi per litro. Il tempo ha cancellato l’eventuale reato.

PROCESSO. Belluno

Quelprimario conbustarella Duevicentini partecivile C’è anche una coppia vicentina tra quelle che si sono sentite beffate dal primario di ginecologia dell’ospedale di Pieve di Cadore (Belluno). Loro chiedevano aiuto per la fecondazione assistita e lui, secondo la guardia di finanza, chiedeva soldi per ridurre i tempi dell’intervento. Così il 4 aprile nel tribunale di Belluno ci saranno anche loro tra le parti civili al processo contro il professor Carlo Cetera, accusato di concussione aggravata e continuata nonchè di interruzione di pubblico servizio. Era stato arrestato e messo ai domiciliari nel dicembre 2011, Cetera. Contro di lui anche un video girato dai finanzieri dove si vedeva il medico 2 mila euro in contanti da una donna friulana accompagnata dalla madre in un bar a San Donà di Piave (Venezia). Durante la prima visita con gli aspiranti genitori che cercavano di avere un figlio faceva capire che bisognava fare in fretta e proponeva, secondo l’accusa, di ridurre i tempi di attesa di 18-24 mesi. In cambio di 2500 euro che, spiegava il medico, servivano a pagare i biologi di una società di Bologna specializzata in tecniche di fecondazione assistita. Che però di quei soldi non ne sapevano nulla. Le indagini sarebbero partite dalla denuncia di una coppia delusa per le promesse non mantenute. Altre sei coppie, compresa quella vicentina, hanno ammesso di aver pagato. • © RIPRODUZIONERISERVATA


22 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 22 Febbraio 2013

Versoilvoto.Iprogrammi

Lepropostedei protagonisti dellacampagnaelettorale

-2

IGIORNICHEMANCANO ALLEELEZIONIPOLITICHE

A2giornidalleelezionipolitiche prosegueildibattito.AVicenza ierièintervenutoMontezemolo perSceltacivica,oggièatteso PieroFassinoperilPd

150

LEPERSONEPRESENTIIERI ALTEATROPERMONTEZEMOLO

Lacampagnaelettoralevolgeal termineeagliultimiappuntamenti c’è qualchecalodipresenze.Ierial Comunalec’erano150persone perascoltareMontezemolo

ILLEADERDI ITALIAFUTURA. Ilpresidentedella FerrarialComunale “rottama”laSeconda Repubblica eindica l’agenda delprofessore come unicaoccasione disvolta

«Viaipoliticidelfallimento,toccaaMonti» Marco Scorzato Luca Cordero di Montezemolo, il “rottamatore”. Arriva a Vicenza sotto la neve, s’infila nel ridotto del Teatro comunale e, davanti ai cronisti, estrae dalla tasca un’agendina da cui pesca una frase di Steve Jobs: «Basta con il passato...». E la declina in messaggio politico a sostegno di Scelta Civica con Monti: «Sono esterrefatto - dice il presidente di Italia Futura - Sento politici parlare come se fossero arrivati ieri mattina da Marte e non avessero avuto un ruolo fondamentale nel fallimento della seconda repubblica; e poi partiti che hanno stravotato i provvedimenti del governo Monti che pensano che gli italiani se ne siano dimenticati...». La rottamazione di Montezemolo non c’entra con la Fiat, men che meno con la Ferrari di cui è presidente, proclamata marchio più forte del mondo. Egli auspica la rottamazione di «una classe politica che ha fallito». Lo dice pensando «a un identikit generalizzato», in cui «c’è Berlusconi ma anche molti suoi avversari». E invoca «una svolta», realizzabile «con l’agenda Monti».

Votocruciale Chihafallito nellaseconda repubblica oranonpuò guidarelaterza SoloItaliae Greciapiùpovere negliultimianni Orariformarelo Statoperpoter ridurreletasse

APPELLO AL VOTO. Dopo una tappa alla Ariston Cavi di Brendola, Montezemolo interviente davanti a 150 persone al Comunale: «Non chiedo nulla per me, ma condivido una passione per il cambiamento con chi s’impegna nella Civica di Monti: volti nuovi, alla Camera nessun parlamentare uscente, gente perbene». Ritiene «queste elezioni fondamentali per il Paese» e invita a non disertare le urne: «Nella mia famiglia, come in molte altre, ci sono persone che hanno dato la vita per darci la possibilità di votare».Il lerader di Italia Futura sceglierà Monti, anche se i vicentini dell’associazione avevano criticato la composizione della lista, ritenendo mortificata la base: «Qualche ragione ce l’hanno - dice Montezemolo - ma Italia Futura avrà un ruolo importante anche dopo le elezioni, ci sarà tempo per tutti in futuro». L’AGENDA MONTI. L’appoggio a Monti nasce da una convinzione: «L’agenda del professore affronta i quattro problemi fondamentali». Li elenca: troppe tasse su impresa e lavoro; delirio normativo che sta affondando le imprese; accesso al credito; debiti dello Stato verso le aziende. La priorità è «riformare lo Stato: io sono d’accordo che chi ha di più, come me, paghi più tasse, ma prima lo Stato deve fare sacrifici al suo interno, eliminando gli sprechi e l’invadenza nell’economia». Predica «taglio dell’Irap, liberalizzazioni e privatizzazioni, nell’energia ma anche nei trasporti», dove lui è parte in causa, da presidente di Ntv. A margine, ai cronisti preannuncia che «il treno Italo avrà nuove linee in Veneto» e auspica «gare vere per aprire al mercato il servizio sulle tratte regionali». Anche dal palco auspica quelle liberalizzazioni e torna ad attaccare i politici alternatisi al governo.«Siamo l’unico Paese europeo, con la Grecia, che negli ul-

Vecchiamici

Movimento5 stelle

Oraigrillinipuntanoalto «Saremoilprimopartito edopotoccaaVicenza»

MassimoCalearo Occhialiebarba lo aiutano a“mimetizzarsi”, dura poco:«Speravo di passare inosservato», è l’esordio ironicodel deputato uscente,eletto colPdper poipassare inaltrigruppi finoad esserenominato consulentealcommercio esterodaBerlusconi, negli ultimimesi di governo. «PERAMICIZIA». Mache cifa ilnon-ricandidato CalearoalComunale dove staperarrivare Montezemolo?Èun sostegnoa Scelta Civica? «Sonovenuto a salutare unamico», risponde l’imprenditoredi Isola Vicentina,riferendosia Montezemolo.«Nonc’è altrosignificatoche questo»,aggiunge. Quanto allesueintenzioni divoto, rispondesolo a metà, lasciando apertal’ipotesi delvoto disgiunto. «SILVIO UN GENIO». «Al Senatoserve governabilità,quindi voteròo “B”o “B”, oBerlusconi o Bersani».Ma come? Calearonon siera dimesso dalPddopo cheBersani ne eradiventato illeader? «Sì,ma lamia fuuna scelta politica,non contro Bersani,che considerouna brava personae competente».Ma nonsarà Bersanila“B” percui voterà Calearo? «Noncredo -sorride credoinveceche Berlusconisia ungenio. MaallaCamera èdiverso: cisonocandidati ingamba ancheinaltreliste...». M.SC. © RIPRODUZIONERISERVATA

Trai candidati M5Sanche MicheleAlbieroed EnricoCappelletti

Lucadi Montezemolo èstato ieriprimaa Brendolae poiaVicenza

Lucadi Montezemolo allaAriston caviconDestro e i figli timi 15 anni si è impoverito». LA“SBERLAUTILE”.Il Montezemolo rottamatore rischia però di lambire territori grillini. L’osservazione è subito rigettata al mittente: «Grillo è bravo a intercettare la domanda di cambiamento, è anche facile: ma è molto più difficile dare risposte e lui non dà le risposte di cui ha bisogno il Paese». Gli fa eco Lorenzo Dellai, presidente di Trento, sul palco in qualità di candidato di Scelta Civica, con Enrico Zanetti, Alberto Toldo e Fabio Gava. «Si parla di voto utile - dice - ma c’è anche la “sberla utile”. Di

sberle alla politica ce ne sono di due tipi: quella di Grillo finisce la sera del voto; quella di Monti è declinata nei termini della governabilità e del principio di verità, non vi racconta le balle e agisce». Ecco perché quella di Ilaria Capua, virologa e capolista dei montiani, è solo ironia: «Se Berlusconi restituisce l’Imu perché noi non promettiamo una Ferrari per ogni voto?». Zanetti chiude in tono serio: «Alcuni partiti fanno promesse, i nostri sono impegni: se fra 10 anni non li avremo mantenuti sarà giusto mandarci a casa». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Nessunotsunami,nessuna bufera.Quella èrimastafuori dallasala circoscrizione6di VillaLattes, inviaThaondi Revel, doveil Movimento5 Stelleieriserahapresentato alcunidei candidati vicentini alleelezioniPolitiche2013. E cosìsi sonoritrovatiincirca unatrentinaper unachiusura in salsabericadai toni decisamenteminori rispettoa quantocisi eraabituati a vederein questeultime settimanenellepiazzeitaliane. «Colpadellaneve»assicurano, dandoappuntamentoall'ultima tappadellotsunami tourin programmaoggi a Roma. MaBeppe Grilloieriseraha fattocomunque capolino, tramiteunvideo, facendo riecheggiarele sueurlaa distanzadipochigiorni dal trionfale appuntamentodi PiazzadeiSignori. Eproprio sulleormedelcomico genovese, ilcapolista al Senato EnricoCappelletti haribadito: «Puntiamoadessere la prima forzapoliticadel paese».Oltre alui, a presentarei punti salientidelprogramma ea raccoglierele osservazioni ei suggerimentideipresenti, c'era ancheMicheleAlbiero, candidatoalla Cameraal 13˚ posto.«Questomovimentoha portatounanuova consapevolezzacivica» osservano.Eanche senon lo

dicono,fannocapire cheadesso i vecchi partiti hannopaura. «Hanno semprecercato diignorarci spiegaCappelletti- mahanno finitocon l'esserecondizionatida noi.Bastapensare alla nostre parlamentarie:abbiamoiniettato ungerme didemocrazia diretta». Cappellettisarà tra i vicentini chefarannole valigie per Roma. Maquantisarannoi grillini in Parlamento?«Noi non commissioniamosondaggi, ma puntiamoal massimo». Tanto in otticanazionale quantosubase locale.Eallora eccochequeste elezionisarannoanche«un termometroimportante» anche perle amministrative. «Possiamo governarela città»affermanocon sicurezza.Spallucce sui dubbi espressidaMontezemolo ieria Vicenza.Ma unadecisa presadi posizionesulla “ricetta”ai mali del Paeseche ilpresidentedella Ferrarihaindicato nell'agenda Monti.«Conla politica dell'austerityabbiamo perso 500milapostidilavoro, ilrapporto debito-pilèai minimistorici edè stataaccentuata larecessione: noivogliamo esattamenteil contrario».Undecisono, poi, a qualsiasitipo dialleanza. Euninterrogativo: «Restituiremoqualcosa come 100milionidieuro dirimborsi elettorali.Seanchegli altri partiti lofacessero, quantivoti prenderebbero?». • N.G. © RIPRODUZIONERISERVATA

Vicenza - Via Dello Stadio, 99 Tel. 0444 477680 Zanè (VI) - Via Monte Pasubio, 138 Tel. 0445 314400 GU17817

Montezemolo:«DaBerlusconi aisuoiavversari:iresponsabili deldisastroorasembranoscesi daMarte.Grillo?Nondàrisposte»


Cronaca 23

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 22 Febbraio 2013

Sarannotrelelisteasostegno dellaricandidaturaasindacodi AchilleVariati:duedipartito,Pde Udc,eunalistacivicachenasce dallafusionedelledueesistenti

«L’oradella sberlautile»

«Èl’oradidareunasberlaalla politica,manonquelladiGrilloche finiscelì:serveunasberlautile» LORENZODELLAI CAPOLISTASCELTACIVICATRENTINO

«Regaliamo leFerrari»

brevi

VERSOLE COMUNALI. Una coalizione atre formataanche da Pd eUdc

EVariati“sposa” lasua listacivica conVi.Capoluogo

PARTITODEMOCRATICO OGGIPIERO FASSINO INPIAZZADUOMO

L’esponente del Pd e sindaco di Torino sarà a Vicenza oggi per la chiusura della campagna elettorale: alle 17.30 con i sindaci del territorio per presentare le proposte del Partito Democratico sulle autonomie locali all' Antico Caffé Agli Scrigni in piazza Duomo; alle 18.30 sempre in piazza Duomo intervento pubblico con i candidati vicentini del Pd.

Ununicosoggetto che riunisce le dueliste esistenti Ilsindaco: «Nessun iscritto aipartiti traicandidati dellacivica». Giuliari: «Fonderci pernoi è unsogno» «Gli altri si dividono, fanno confusione; noi facciamo il contrario, ci uniamo perché condividiamo un progetto per la città, dopo aver governato insieme in questi cinque anni». È il sindaco Achille Variati a celebrare le “nozze” tra Lista Variati e Vicenza Capoluogo, le due liste civiche lo hanno appoggiato finora e che alle elezioni amministrative di maggio saranno una cosa sola: la lista “Variati Sindaco”. LA FUSIONE. La fusione è annunciata alla vigilia del voto politico, e Variati spiega subito che non è una coincidenza: «Mentre in giro c’è un’esplosione di liste e partiti - afferma - noi diamo un messaggio di segno opposto. fatto di chiarezza, semplificazione, unità e coerenza. Con una lista che è veramente civica e che rappresenterà la nostra città, nella sua pluralità. Una lista che non nasce per caso o per convenienza, ma che ha 5 anni di la-

voro alle spalle e un progetto civico di futuro». A fianco del primo cittadino ci sono il coordinatore generale della campagna “Variati 2013” Jacopo Bulgarini d’Elci, i capigruppo delle due liste in consiglio comunale Marco Appoggi (Variati Sindaco) e Filippo Zanetti (Vi.Capoluogo), il presidente dell’Associazione Vicenza Capoluogo Stefano Soprana, l’assessore Giovanni Giuliari e il consigliere Giovanni Diamanti. «CIVICA PURA». I 32 nomi dei consiglieri non sono stati svelati. Variati dice che i consiglieri uscenti che avranno tempo e voglia per ricandidarsi ci saranno. Delinea i criteri di scelta: «Sarà una civica pura, niente iscritti ai partiti tra i candidati», anche perché la coalizione che sostiene il sindaco sarà formata anche da due partiti, Pd e Udc, e chi ha la tessera dovrà salire su quei carri, se ci riuscirà. Vi sarà anche «un codi-

Chiarezzae unitàcontrola frammentazione Unafusioneche nascedallavoro ACHILLEVARIATI SINDACODIVICENZA

Unprogetto civicodacostruire apiùmani.Resta l’associazione Vi.Capoluogo GIOVANNI GIULIARI ASSESSORECOMUNALE

ce etico», di cui Zanetti sintetizza i cardini: oltre al carattere puramente civico dei candidati, vi sarà un limite di due mandati per la stessa carica (e Soprana è l’esempio vivente, dimessosi a metà mandato per aver raggiunto i 10 anni da consigliere) e l’impegno di dimettersi in caso di uscita dal gruppo consiliare. IL«SOGNO»DIVI.CAPOLUOGO.È Giovanni Giuliari, ex sfidante di Variati alle primarie del 2008, a commentare una fusione che sacrifica quantomeno il brand di “Vicenza Capoluogo”. Ma per Giuliari è tutt’altro che una resa: «Per noi la fusione è un sogno che s’avvera: oggi uniamo quanti hanno a cuore la città, senza gelosie, ci contaminiamo nella condivisione di un progetto civico da costruire a più mani». E precisa che l’associazione Vi.Capoluogo «rimane», mentre «le liste, unite, si rafforzano». «NIENTE CENCELLI». Ne è convinto anche Appoggi, Lista Variati: «Rilanciamo le potenzialità della lista e ribadiamo la nostra “novità” rispetto alla politica frammentata» e il riferimento è anche al centrodestra, dove si delinea un proliferare di liste. Per Diamanti, 22 anni, il più giovane in Sala Bernarda, «la nuova civica unisce due liste che condividono un progetto anche per i giovani e la loro inclusione». La chiosa è ancora di Variati: «Questa civica si sposa bene con le liste di Pd e Udc, i partiti che mi appoggiano e che hanno dimostrato di rispettare l’autonomia del sindaco, nelle nomine e in altri frangenti, buttando il manuale Cencelli». • M.SC. © RIPRODUZIONERISERVATA

VENETOSTATO FISCOEINDIPENDENZA INCONTROA VILLA BONIN

Lasala Bernarda duranteunaseduta delconsiglio comunale

Laletterasu internet

DalLagoscriveallacittà «Eccoperchémicandido» Hasceltoil suo sitointernet ManuelaDal Lagoper spiegare conuna lettera aivicentini i perchédellasuacandidatura a sindacodellacittà. «Premessoquestopotrei iniziareunelencodi promesse eintenti- dicela DalLago-, progettiinnovativi e rivoluzionariechi piùne hapiù nemetta. Maquestolofanno giàgli altri. Lofannotutti. In tempidicrisi edirecessione bisognariproporreiniziativee ideeal fine diriorganizzare, in modoefficaceed innovativo, tuttele risorsea disposizione peramministrare al meglio la vita,le esigenzee le aspettativedei cittadinie lottareanchecon ognimezzo affinchépressione fiscalee burocrazianon deprimano ancoraimpreseefamiglie». Duei punti indicatidalla ex presidentedellaProvincia. Il primosonogli “intenti”: «Mi candidoasindaco diVicenza scrive- perchémi riconosco nellavicentinità,nellasua storia,nelletradizioni, nella

Una cinquantina gli imprenditori e liberi professionisti l’altra sera a villa Bonin a Vicenza con il segretario vicentino di Veneto Stato, Ruggero Zigliotto che ha parlato dello Stato italiano «aguzzino» dei veneti a livello fiscale: «Dei 70 miliardi di imposte che vanno a Roma dal Veneto, ne tornano indietro di fatto solo 50 miliardi».

RIVOLUZIONECIVILE ALBERTOLUCARELLI ASANTA CORONA

Alberto Lucarelli, candidato nel collegio Veneto1 alla Camera per la lista Rivoluzione civile di Antonio Ingroia, chiuderà oggi la campagna elettorale a Padova (alle 12 e alle 21) mentre alle 18 sarà a Vicenza nei Chiostri di Santa Corona (contrà S. Corona, 2) per un incontro sul Dal Molin e sui Beni comuni assieme a Cinzia Bottene.

«Berlusconivuolerestituirel’Imu Perchénoinonpromettiamoagli italianiunaFerrariperognivoto?» ILARIACAPUA CAPOLISTASCELTACIVICAVENETO

L’INCONTRO

Ilcentrista Donadi: «Aboliamo leprefetture» «Con le Province aboliamo anche le Prefetture visto che il prefetto è ormai una figura più diplomatica e non ha quasi più funzioni di ordine pubblico». Nevica sul bagnato della macchina statale e Massimo Donadi, ex dipietrista approdato nel Centro democratico di un Tabacci reduce dalle primarie del Pd, rilancia alcune proposte per snellire e rendere efficiente l'apparato riducendo gli sprechi. Lo fa parlando di sicurezza, nel corso dell' incontro organizzato dai candidati vicentini, ospiti i rappresentanti di un paio di sindacati di polizia cittadini. Veneziano di nascita, risponde alle sollecitazioni degli agenti riguardo alle dotazioni di lavoro (a cominciare dagli automezzi) e alla certezza delle pene oggi inesistente, attaccando il ventennio di centrodestra, «che ha saputo solo agitare i fantasmi senza fornire risposte e che ha distrutto il sistema giudiziario», la Lega e le guardie padane, i sindaci sceriffi «che hanno creato una nuova polizia aumentando il numero dei vigili urbani». Non è finita perché nel mirino ci finisce anche il metodo di reclutamento in polizia «alla quale ormai accede solo chi ha ricevuto una preparazione di guerra e ha partecipato alle missioni snaturando di fatto la natura di forza popolare e democratica», la riottosità riguardo al coordinamento delle forze in campo. • R.L. © RIPRODUZIONERISERVATA

ManuelaDalLago cultura,nelle passioni,neltifodei nobiliegloriosicolori del suo anticoblasone». Poici sono le “convinzioni”: «Crescereinsiemesignifica vivere meglio,inunacollettività più solidale,inunambientepiù decorosoerispettosodeidiritti maeducato ancheai doveri eal rispettosociale. Perché la qualità dellavitaeil benesseredi tutti sonoprogettiche nonaccettano nélunghe pausenémeschini compromessi.Lamia convinzione ècheilruolo pubblicoesociale di un’Amministrazionesiaproprio questoe,con il vostroconsenso, farò dituttoper riuscirci». •

GV11449

Ilsindaco atrepunte


Cronaca 25

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 22 Febbraio 2013

ILCASO. Dalle12 di ierilastrutturadi viaCavalieri di VittorioVeneto haripresoa pienoritmo.L’ordinanza dichiusura risaleal 30gennaio

Legionellasparita, riaprelapiscina IlCentrosportPalladiopuò tornareapieno regime Variati eNicolai provanolasauna efannoladoccia «Ibatterinonci sonopiù,l’impianto è inordine» Chiara Roverotto Conferenza stampa in accappatoio. Achille Variati in blu, il presidente del Centro sport Palladio, Silvano Allegro in bianco e l’assessore Umberto Nicolai con un rosso sbiadito. «Siamo qui per dare sicurezza - ha precisato il sindaco - al Centro lavorano 93 persone e di questi tempi nessuna azienda può correre il rischio di avere problemi. L’Ulss ha comunicato l’esito delle analisi: tutto è in ordine. Il caso legionella è stato archiviato. Ora è importante che l’attività riprenda a pieno ritmo, senza alcun timore, che in questo momento sarebbe ingiustificato all’interno di un centro sportivo che, alla settimana, registra 10 mila presenze». Un sindaco e un assessore in accappatoio non potevano rappresentare una garanzia migliore per una struttura che ha trascorso ventidue giorni di apnea, in seguito ad un’ordinanza “contingibile e urgente” di chiusura, firmata dallo stesso Variati il 30 gennaio scorso, dopo che il settore Igiene pubblica dell’Ulss 6 aveva riscontrato una contaminazione «da legionellosi nelle docce degli spogliatoi maschili in seguito alla segnalazione della malattia di un utente che aveva frequentato la piscina».

Ventidue giorni in cui si sono susseguiti controlli, analisi. Le prime fatte eseguire privatamente dal Centro e le seconde effettuate dal Settore Igiene e sanità pubblica dell’Ulss 6 con prelievi raccolti ancora lo scorso 11 febbraio; il tempo necessario per la coltura di tutti i batteri e quindi l’esito: nessuna presenza di legionella. Ieri in mattinata erano già stati informati sia il sindaco che il direttore dell’impianto di via Cavalieri di Vittorio Veneto. Alle 12 la prima e-mail inviata a tutti gli iscritti nella quale si diceva che le attività sarebbero riprese alle 15.30. Si chiude così

Nelcentro lavorano92 persone,leanalisi dell’Ulss6sono tuttenegative ACHILLEVARIATI SINDACO DIVICENZA

Finora abbiamoperso 200milaeuro,ma icontisifaranno traduemesi SILVANO ALLEGRO PRESIDENTECENTRO PALLADIO

una vicenda che in queste settimane ha fatto molto discutere, al punto che il personale pochi giorni fa ha manifestato davanti a palazzo Trissino per essere poi ricevuto dal sindaco il quale aveva chiesto che l’impianto potesse riaprire. «Non riusciamo ancora a capire che cosa sia accaduto - spiega il presidente Allegro - i nostri controlli sono sempre stati puntuali e attenti, i dati dell’Ulss sono stati una doccia fredda. Ora ci dobbiamo riprendere. Quantificare i danni è praticamente impossibile: 200 mila euro ci possono stare, ma bisogna valutare nei prossimi mesi quante persone hanno scelto altri impianti». Che cosa è stato fatto in questi giorni? «C’è stata una consistente emissione di cloro in tutte le tubature - spiega Graziano Rossetto - mantenendo sempre temperature abbastanza elevate. In questo modo se ci fossero stati altri batteri si sarebbero distrutti.Abbiamo seguito alla lettera tutte le indicazioni che ci sono state fornite dall’Ulss, ma non siamo comunque riusciti a capire che cosa possa essere accaduto, magari un tubo morto che è stato riaperto, ma si tratta di ipotesi». «Ora non ci sono più dubbi - conclude Variati - i cittadini possono tornare tranquillamente». • © RIPRODUZIONERISERVATA

vademecum IVOLTI DI DIO Alle17nelle Gallerie d’Italiadipalazzo Leoni Montanari,l’Istituto Rezzarapropone un incontrosu: “Allah,un misteroimpenetrabile”. Neparleràl’imam Kamel Layachi,responsabile nazionaledel dipartimentodialogo interreligioso. ITALIANOSTRA

Variati, Allegro eNicolai in accappatoio allariaperturadelCentro sportPalladio. COLORFOTO ARTIGIANA

Leanalisi effettuatedall’Ulss 6

«Controllatetuttelereti Lastrutturaoraèsicura» Dalsettore Igienepubblica dell’Ulss6,direttodal dott. AndreaTodescato, arrivano duenotizie importanti :la prima chel’analisi battereologica, eseguitadall’Arpav,struttura di riferimentoregionaleper la legionella,hadato esito favorevole pertutti iprelievi eseguiti, attestandol’efficacia dellabonificadella contaminazionecheera stata riscontratalo scorso 30 gennaio.La seconda: inqueste settimanenonsono stati segnalatidallestrutture di ricoveroedai medici curantia

Lapiscina èstatariaperta cuiera stata inviata unalettera e casidilegionellosi inpersone che hannofrequentatola struttura sportiva. «Noi abbiamosolamente seguitotuttii protocolli previsti in

materia- spiegaildott.Todescato -i tempisono stati quelli tecnici necessariper perpermettere ai laboratoridiavere le colturedei batteri.Inmedia sono necessari unadecinadigiorni egli ultimi prelievierano stati eseguitilo scorso11 febbraioea questoci siamoattenuti.Inoltre- prosegue ildott.Todescato-la gestione del CentrosportPalladiohalavorato inperfetta sintoniacon il nostro servizioper raggiungere quello cheanostro avviso eral’obiettivo prioritario:assicurareall’utenza sicurezzasanitaria.Naturalemnte sonostatecontrollate tuttele reti idricheenon soloquelle delle doccedoveeranostati fattii primi prelievi.Sonostati presi vari accorgimenti.Oral’impianto è agibileintoto.A questopunto rimangonoimportanti icontrolli cheverrannoeffettuati periodicamente». • C.R.

Domanialle16neichiostri diSanta Corona Mariolina Gambadella soprintendenzadei Beni archeologiciterràuna conferenzasu: «Ultime risultanzearcheologiche dairecenti cantieriaperti aVicenza». Concluderà MarisaRigoni. MEIC Sabatoalle16 nellasede delpatronatoLeone XIIIil Meicpropone un incontro-confrontoin temadi ambiente. Trai relatori:Angelo Guzzo presidentediAcque Vicentine,Renato Sperottopresidentedi Sia eFranco Bottio, presidentedell’Accademia olimpica.

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TRIBUNALE. Fu arrestato pertentato omicidio,condannaper lesioni

Colpìcon 11 coltellate lasuaex: inflitti 2 anni Le undici coltellate inferte alla ex compagna gli costano due anni e quattro mesi di reclusione. È la condanna inflitta al termine del processo con rito abbreviato dal giudice Massimo Gerace a carico del cittadino tunisino Jaber Nehdi, 38 anni, che era stato arrestato nell’agosto di due anni fa con l’accusa di tentato omicidio. In aula, la pesante contestazione è caduta su richiesta del difensore, l’avv. Roberto Rigoni Stern; il pubblico ministero Luigi Salvadori aveva chiesto due anni e mezzo per le lesioni gravi e aggravate. La vittima, la cittadina moldava Vera Federova, 36 anni, residente in città, non si era costituita parte civile. Nehdi era accusato di essere uscito di casa con un coltello a serramanico, e di averlo usato per colpire Vera undici volte, di cui tre al volto (una profonda), causandole ferite che furono guarite in più di un mese. Il tunisino era stato arrestato dalla polizia una decina di giorni dopo l’aggressione. Quando era convinto di essere riuscito a scappare, si era spostato a Creazzo per preparare la fuga dall’Italia. Ma era stato in quel momento, grazie alle

JaberNehdi, 38anni

Illuogo dell’aggressione

tracce lasciate dal suo telefonino, che gli inquirenti, che non avevano mai smesso di cercarlo, lo avevano bloccato. Era la sera del 31 agosto 2011 quando Nehdi, al culmine di una lite, colpì l’ex fidanzata. La drammatica aggressione avvenne in strada, in contrà della Fossetta. La donna fu colpita in più parti del corpo; il tunisino affondò la lama vicino alla carotide. Secondo i detective della squadra mobile, che avevano seguito le indagini, avrebbe potuto ammazzarla. Fra i due immigrati i rapporti erano tesi. Lui, operaio di una cooperativa di facchinaggio e lei, badante, avevano convissuto per qualche tempo. Poi la donna aveva deciso di troncare il rapporto ed era andata ad abitare da sola. Il nordafricano non aveva digerito la scelta e aveva cercato di

farle cambiare idea. Già in passato aveva alzato le mani sulla badante. Quella sera, all’ennesimo “no”, era andato fuori di testa e l’aveva colpita più volte, lasciandola sanguinante in strada prima di fuggire. Mentre la donna era stata ricoverata in ospedale, lui aveva trovato riparo in viale S. Lazzaro. «Dormivo in una casa abbandonata», aveva detto. I poliziotti del vicequestore Michele Marchese, che aveva condotto le indagini con la seconda sezione della mobile, avevano setacciato ogni appartamento di amico o conoscente. Nulla. La svolta quando Nehdi si era mosso dal suo nascondiglio. Rimasto in carcere 6 mesi, il tunisino si è sempre difeso: «Non volevo uccidere Vera, ero ubriaco e non capivo nulla». • D. N. © RIPRODUZIONERISERVATA

GT18424

La violenta aggressione avvenne in centro città nell’agosto di due anni fa La donna guarì in un mese


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