rassegna 19-10-12

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Nuova Apertura ANNO66 NUMERO289

www.ilgiornaledivicenza.it

VENERDÌ19 OTTOBRE2012 € 1,20

ILRITROVAMENTO

LAFIERA

CorsoFogazzaro,spunta l’acquedottoromano

Fenomeno“Abilmente” Folladiappassionate

f PAG18

Merkel-Hollande scontro rovinoso di ANTONIO TROISE

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Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza

P

unto e a capo: ancora una volta l'Europa non riesce a parlare con una sola lingua per convincere i mercati e mettere definitivamente al sicuro la moneta unica. Ieri, a Bruxelles, l'ennesimo scontro Hollande-Merkel ha fatto emergere i soliti dissidi fra l'ala rigorista tedesca e quella, più flessibile, della Francia. Pomo della discordia, il controllo sui bilanci pubblici dei singoli Paesi. Berlino, prima di mettere mano al portafoglio per finanziare il fondo salva-Stati, chiede garanzie. E, soprattutto un controllo ferreo sui conti dei Paesi più esposti. Una strategia che rischia di limitare l'autonomia dei singoli Paesi imponendo un po' dovunque la disciplina tedesca. E che non piace a Hollande il quale insiste, soprattutto, su un altro tipo di unione, quella bancaria, per mettere al sicuro i bilanci sempre traballanti degli istituti di credito. In realtà, dietro l'ennesimo braccio di ferro di ieri, ci sono soprattutto le scadenze elettorali che impegneranno, nei prossimi mesi, la Germania. La cancelliera tedesca, infatti, deve fare i conti con un'opposizione interna sempre più forte, che non ha affatto gradito le concessioni fatte dalla Merkel sia sull'ampliamento dei margini di intervento della Bce sia sul cosiddetto fondo salva-Stati. Se a tutto questo aggiungiamo poi, i timori francesi sulla tenuta delle banche, le perplessità dei Paesi nordici, la nube di incertezze sul destino della Grecia, i rischi della Spagna, la fragile tregua italiana e la catena di scioperi e manifestazioni anche violente che si sono estese ieri da Atene a Bruxelles, viene fuori tutta la frammentazione della vecchia Europa di fronte alla crisi. Divisioni tanto più gravi dal momento che, nelle ultime settimane, i mercati avevano in qualco modo promosso lo spirito unitario che l'Europa sembrava aver miracolosamente ritrovato. Una situazione che si era subito riflessa nella forte discesa degli spread, arrivati in Italia allo stesso livello di un anno e mezzo fa, prima della drammatica bufera sulla moneta unica. Insomma, la storia non ha insegnato nulla. Molto probabilmente se fin dal primo momento l'Europa avesse ritrovato la sua compattezza per tamponare l'emergenza greca, non ci sarebbero state tante tensioni sulla moneta unica e, soprattutto, si sarebbe evitato il rischio di un vero e proprio default continentale. Invece il copione si ripete in un momento cruciale per la gestione della crisi, quando gli interventi salva-euro cominciavano a dare i primi frutti. Ora tutto torna di nuovo in discussione, con il prevalere degli egoismi nazionali e la mancanza di quella governance europea che da sempre è la grande assente al tavolo della crisi globale. •

f PAG26

LACRISI. Boom deiBtpitaliani: in3giornivenduti 18miliardi

IpartitiaMonti: «Adessobasta conil rigore»

Atene,scontriinpiazzaperitaglidelGoverno:unmorto DiktatdellaMerkel:«Poteredivetosuibilancinazionali»

VICENZA. Scomparso damercoledì, siètolto lavita

LoscultoreQuagliato trovatomortonelbosco Nereo Quagliato, 73 anni, famoso scultore vicentino, è stato trovato ieri pomeriggio senza vita in un bosco di Monte Brosimo, in località Santa Tecla a Costozza di Longare. Quagliato si era allontanato da casa in contrà Santa Lucia, mercoledì mattina, senza dire nulla alla sua compagna. All’alba sono iniziate le ricerche, fino alla tragica scoperta. f PAG24

VICENZA

Vial’Imu allefamiglie numerose «Una scelta di equità». Così il sindaco di Vicenza Achille Variati definisce la manovra fiscale sull’Imu approvata ieri dalla giunta comunale, che si traduce nell’azzeramento dell’imposta sulla prima casa per circa 400 famiglie numerose e 500 nuclei con persone disabili. f PAG20

LAPOLEMICA

LoscultoreNereo Quagliato

VICENZA

L’aperturaaSel muoveleacque allasinistra diVariati f SCORZATO PAG 21

VENETO

Mammografia fratreanni: l’iradiZaia sullaSanità f PAG 11

Dopolafesta aggrediscono un’edicolante AdAtenequestesonooredidisordiniediprotestedipiazza.Unasituazionedrammaticamenteincendiaria. fPAG 3 La legge di stabilità continua a provocare malumori e critiche fra i partiti. Sul tema sono tornati diversi big della maggioranza. Bersani ha detto che gli «errori» vanno corretti. Anche Berlusconi, rompendo un silenzio di settimane, ha chiesto che il rigore lasci spazio alla crescita. f PAG 2

PDL

FLI

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f PAG4

Santanchésfida ivertici:«Viatutti» Partitoinrivolta

CasadiMontecarlo èdelcognatodiFini «Manonhomentito»

La notte dedicata ai senza dimora finisce senza pace. Doveva essere l’iniziativa della sensibilizzazione a Vicenza, ma alla fine quello che rimane, dopo sacchi a pelo e cartoni, è l’aggressione denunciata dalla titolare di un’edicola del centro storico da parte di un clochard ubriaco. E in consiglio comunale scoppia la polemica politica. f PAG23

Gli scheletri fuori dagli armadi

C

’era da aspettarselo. In tempi come questi cosa volete che appaiano, fantasmi? Macché, la crisi è crisi anche nell’aldilà. Le lenzuola costano troppo, anche se non sono di lino. E le altre categorie spettrali non se la passano meglio. I vampiri succhiasangue hanno troppo lavoro: qualcuno li vede non solo nei serial televisivi ma anche nei palazzi del Governo. Così, in corso Fogazzaro a Vicenza non poteva che comparire uno scheletro. È già nato il dibattito sul nome, ammesso che le ossa del povero antenato,

di ANTONIO DI LORENZO vecchio di 1.200 anni, siano riportate a Vicenza. La mia proposta è di battezzarlo Carlo, naturalmente Minor. In omaggio all’altro Carlo, quello Magno, suo coetaneo. Chissà, forse l’ha conosciuto davvero quando nel 776 il fondatore del Sacro Romano Impero passò per Vicenza, si fermò nella basilica di San Felice imbandierata, ringraziò i monaci suoi alleati e fu spettatore di uno spettacolo al teatro di Berga. Ma com’è possibile che nelle stesse ore anche a Bassano sotto il castello del sanguinario Ezzelino III da Romano spunti un altro scheletro? Non può es-

sere una coincidenza che questi resti saltino fuori dopo secoli e secoli di sonno. Una ragione c’è. Basta pensare a cosa s’è scoperto in quest’anno nella Lega, dal Trota al cerchio magico, nella Regione Lazio, con Fiorito e le feste in maschera; basta pensare ai quattrini di Penati nel Pd, ai milioni di Lusi nella Margherita, alla Regione Lombardia sottosopra... Insomma, con tutti gli scheletri che sono usciti da quegli armadi, c’è da meravigliarsi che i colleghi seppelliti escano dalle tombe e abbiano voglia di aria nuova? E anche noi, del resto. •

VICENZA

IlConsigliovota gliagentiacavallo inCampoMarzo f NEGRIN PAG 22


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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 19 Ottobre 2012

VENETO

VERONA.Anzianiintossicati

Quindicianzianiportatiall’ospedalepersintomidiunaleggera intossicazioneacausadelfumoprovocatodaunincendionello scantinatodellacasadiriposoCarloSteeb.Poituttidimessi.

Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: veneto@ilgiornaledivicenza.it

INCONSIGLIO. Decisionein altomaredopoladiscussionepartita ieri

ICONTI2012. Conte

Province,il patto traLegaePdl rischiadisaltare

Bond:«Sepassano 7 su7deleghiamo il Governo a decidere,dobbiamoavere coraggiodi tagliare» Maileghisti:«No, polpettaavvelenata di Roma» Roberta Bassan VENEZIA

Il “colpo di scena”, se così si vuol chiamare, arriva nel tardo pomeriggio quando una delegazione di Cgil e Uil in rappresentanza dei dipendenti delle Province incontra capigruppo e presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato. Per la cronaca sono sei ore che i nostri politici discutono del riordino delle Province

Botta-risposta traGrazia(Udc) eFracasso(Pd) sull’area metropolitanadi Vicenza-Verona

perché ormai il tempo sta per scadere con la maggioranza di Pdl e Lega a difendere lo status quo, l’opposizione ad accusarli di essere conservatori, il Pd a perorare la sua proposta di due province metropolitane con il mantenimento di Belluno e la deroga per Rovigo. Entro martedì la proposta definitiva dovrà partire per Roma. I sindacati le suonano forte esprimendo perplessità sulla decisione delle commissioni consiliari di riproporre il mantenimento delle attuali sette province che lascerebbe mano libera a qualsiasi decisione governativa. Quello della Uil va giù duro: «Quando aspettate a tagliare?». Il capogruppo del Pdl Dario Bond lì per lì risponde: «Domani (oggi, ndr) ci impegneremo per giungere ad una decisione diversa».

Un monito che riprende in aula poco dopo, ripudiando in un certo qual modo le conclusioni a cui erano arrivate le due commissioni il giorno prima, guidate peraltro da due pidiellini e ricordate all’inizio di seduta dal relatore Costantino Toniolo. Un riordino in due fasi: inizialmente il mantenimento delle sette province in attesa di un’evoluzione amministrativa che, in una seconda fase, prevederebbe la creazione di due aree metropolitane comprendenti l’una le province di Verona e Vicenza, l’altra le province di Padova, Rovigo e Treviso integrate con la città metropolitana di Venezia e il mantenimento di Belluno. Uno status quo che in una prima fase non cambia nulla e con il rischio massacro da parte del Governo, visto che tre

Risparmi LaRegione haridotto isuoi forestali VENEZIA

IlConsiglio regionaletorna ariunirsi oggi conl’ultima parola sulriordino delleProvince delle sette province sono fuori dai criteri spending review. Bond, capogruppo Pdl, un po’ a sorpresa in aula esce dicendo che il mantenimento di sette province non risolve la situazione e anzi «non decide nulla» e auspica di prendere coraggio, sedersi intorno al tavolo e ragionare su macroaree, raccogliendo la mano tesa di Lucio Tiozzo (Pd) che aveva espresso la disponibilità a discutere una proposta insieme. Il rischio potrebbe però essere il sacrificio di Rovigo, come era nei disegni rimasti nel cassetto e che il leghista rodigino Corazzari ha bollato come «l’“accordo del tinello” partorito nelle riunioni a latere con la cancellazione della provincia di Rovigo». A questo si aggiunge un emendamento (saranno 16 in tota-

VERONA. Il dialogo avanza:«La fortezzadiBruxellesnon devetemere i patti conquellarussa»

Italia-Russia, provetecniche difuturaUnione Eurasiatica

IlmonitodiProdi:«L’Ueè divisa,ilbaricentro si spostasul Pacifico» Antonella Benanzato VERONA

Relazioni Italia-Russia da rafforzare con progetti in paesi terzi. Obiettivo: creare uno spazio comune di scambio il riconoscimento per la Federazione di una partnership forte in sede europea. È quanto emerge dalla prima giornata del Forum Euroasiatico 2012 che si svolge a Verona, a Palazzo della Gran Guardia. La due giorni organizzata da Intesa SanPaolo, “Conoscere Eurasia”, Gazprombank, Eni e il patrocinio del Consiglio dei ministri, è dedicata a innovazione e internazionalizzazione ed è stata allargata anche a Bielorussia e Cina. Dopo il saluto del sindaco di Verona, Flavio Tosi, è salito sul palco l'anima del Forum, Antonio Fallico presidente di Banca Intesa Russia e dell’associazione “Conoscere Eurasia” che ha riflettuto sulla necessità di arrivare a “un nuovo modello di sviluppo sostenibile “. Il punto sulla situazione geopolitica e le implicazioni economiche nelle relazioni tra Europa e Russia lo ha fatto via video l'ex premier Romano Prodi il quale ha messo in guardia l'Ue da un eventuale rischio di “emarginazione” causato da un ineluttabile spostamento

degli interessi economici mondiali nell'area del Pacifico. La litigiosità europea e l'incapacità di parlare con un'unica voce potrebbero impedire all'Europa di partecipare a un naturale e inevitabile processo di cambiamento. In questa evoluzione, secondo Prodi “l'Europa viene emarginata”. Le motivazioni risiedono anche nella crisi: «È stato un anno difficile: l'economia ha continuato ad andare male. Nel mondo abbiamo assistito allo sviluppo dell'Asia, l'Europa però è rimasta a zero e l'Italia chiuderà in negativo». Il Professore ha lanciato un monito: «Il messaggio che la Ue sta dando al mondo è di divisione. Non c'è da stupirsi che il baricentro si sposti verso il Pacifico». Ma l'attenzione del governo italiano nei confronti delle relazioni con la Federazione russa “è totalmente assicurata” e determinata nell'andare a sviluppare progetti “in paesi terzi”, conferma il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. Il motore dell'internazionalizzazione è la nuova Ice “sistematizzata” che beneficia anche del “muscolo finanziario” rappresentato dal coordinamento tra “Sace, Simest e Cassa Depositi e Prestiti. Un meccanismo che è il "motore" del made in Italy all'estero e

le) a firma di Laroni, Conta, Bendinelli, Padrin tutti consiglieri Pdl che si smarcano dai loro e chiedono l’azzeramento di tutte le province venete eccetto quella di Belluno. A fine giornata avranno raccolto appena una decina di firme, che però la dicono lunga sull’incertezza del voto. La Lega continua imperterrita nella sua battaglia. Lo si capisce dagli interventi di Furlanetto, Corazzari, Lazzarini che ribadiscono l’idea «di non rispondere alle imposizioni di Roma», la chiamano «polpetta avvelenata». L’assessore Roberto Ciambetti sostiene che «una revisione così calata dall’alto non è mai accaduta nella storia repubblicana». Un dibattito a cui è intervenuta anche l’assessore rodigino Isi Coppola a strenua difesa del-

l’identità del suo territorio. Nella discussione va registrato pure il “quadretto” tutto vicentino con Grazia (Udc) a interpellare Fracasso e Berlato Sella (Pd): «Vorrei capire come il Bassanese e l’Altopiano che fanno naturalmente riferimento all’area padovana possano pensare di far parte della Provincia metropolitana di Vicenza-Verona». Ma per Fracasso «non si tratta di identità. Il Vicentino peraltro - dice - ha un commissario e la gente neppure lo sa. Si tratta invece di governare alcune limitate funzioni come trasporto pubblico e pianificazione territoriale». Oggi si torna in aula. Il Consiglio sarà preceduto dall’incontro dei capigruppo, da cui dovrà uscire la quadra. La notte, come si dice in questi casi, porterà consiglio. Si spera. •

LACRISI. Mai così maleda oltre 15anni

Continualamorìa diimpreseartigiane -375intremesi Quella veneta è la seconda peggior variazione d’Italia Le aziende regionali sono sotto quota 140 mila MESTRE

L’intervento viavideodelministro Corrado Passera che mette assieme "tutti i pezzi del nostro sistema Italia".Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria punta su un'obiettivo ambizioso ma necessario: “la creazione di uno spazio unico comune” per lo scambio delle merci e delle idee. È certo che le relazioni tra Italia e Russia possano compiere “un'ulteriore salto di qualità”. Squinzi ha ricordato come l'Italia e le imprese italiane abbiano con la Russia «costruito una partnership strategica. Sono oltre 500 le imprese italiane che operano in Russia con 35 mila dipendenti e un fatturato di 5 miliar-

di». La fortezza Europa, però, non deve temere la “fortezza russa”, Ue e Federazione non sono come “Montecchi e Capuleti”. La scherzosa metafora l'ha impiegata il ministro Tatiana Valovaya, ministro dell’Integrazione e della macroeconomia della Commissione economica eurasiatica. Secondo l'esponente politica russa: «Una volta realizzata l’Unione economica eurasiatica» sarà «possibile dialogare per uno spazio economico comune. La nostra Unione è pronta a discutere per trovare un accordo, compresa una zona di libero mercato». •

«In epoca di spending review e di tagli, va segnalato che gli operai forestali regionali sono diminuiti dai 692 del 2010 ai 608 di quest’anno, senza però aver lasciato scoperto il territorio». Lo segnala l’assessore regionale alle politiche ambientali e forestali Maurizio Conte, analizzando gli interventi nel settore forestale attivati dalla Regione nel corso del 2012, per un importo complessivo che supera i 6 milioni. In particolare per gli interventi previsti dal programma Sif 2012 sono stati impegnati finora 3,7 milioni; per gli interventi urgenti 630 mila euro; per gli interventi dei servizi forestali regionali in delega da enti terzi 1,7 milioni circa. «Lo standard operativo dei Servizi Forestali Regionali - aggiunge Conte - si è ormai consolidato da più di 20 anni, per cui l’operatività sul territorio è garantita da un continuo scambio e raccolta di informazioni tra i servizi e gli enti locali. Molta parte dell’attività svolta riguarda la manutenzione della miriade di opere realizzate negli anni che, se lasciate andare, creerebbero un rischio idrogeologico per i territori».

L’artigianato veneto soffre. E con lui tutto l’artigianato italiano visto che un saldo negativo nel terzo trimestre (-0,10% pari a 1.414 imprese in meno) non si vedeva da oltre 15 anni. Per il Veneto però, sottolinea Confartigianato, è già la seconda volta consecutiva (nel 2011 il calo era stato dello -0,03%): nei tre mesi centrali del 2012 le 1.804 iscrizioni all’Albo imprese artigiane non hanno retto le 2.179 cessazioni. Un calo di 375 ditte che portano il patrimonio regionale sotto quota 140 mila e precisamente 139.972. Un numero che ci riporta indietro al 2001. I DATI. Veneto: -375 imprese (-0,27%), ed è la 2a peggior variazione percentuale dopo la Toscana (-0,42%). Cala il manifatturiero (-0,4%), le costruzioni (-0,42%) ed i Trasporti (-0,45%). Crescono i servizi alle imprese (+0,42%) ed alla persona (+0,16%). «La natimortalità delle imprese è un dato grossolano - commenta Giuseppe Sbalchiero Presidente regionale di Confartigiana-

Ilpresidente G. Sbalchiero to - ma importantissimo per misurare la “temperatura” dell’artigianato. E questo nuovo calo (che ha portato la riduzione di imprese a -2.248 da inizio anno), ci dice con chiarezza che non stiamo facendo abbastanza per le migliaia di imprese in forte debito di ossigeno e che stanno pagando più degli altri la crisi. Sono infatti in ulteriore crescita le cessazioni ben 2.179 in soli tre mesi. Quasi 24 al giorno! Ci preoccupa in particolare che il cuore dell’artigianato italiano sia ormai costantemente al di sotto della media nazionale». APPELLO AL GOVERNO. «L’artigianato deve entrare nell’ “Agenda Monti” - prosegue Sbalchiero - altrimenti fallisce l’Italia. Non basta fare Decreti Sviluppo per le start up. Per offrire un futuro alle giovani ge-

nerazioni occorre si facilitare la creazione d’impresa, ma è anche indispensabile dare segnali concreti alle imprese già esistenti e assicurare la continuità e la solidità del nostro tessuto produttivo. Siamo il Paese europeo con i maggiori ostacoli all’imprenditoria. A cominciare dal macigno di adempimenti burocratici che ci costa 26 miliardi l’anno. Ma quanto ancora dovremo aspettare perché vengano rimossi se il Governo li affronta con un disegno di legge di semplificazione destinato ad un lungo ed incerto iter parlamentare di approvazione? La situazione economica impone scelte più nette e orientate all’artigianato. Abbiamo bisogno di un carburante potente fatto di riforme contro burocrazia sempre più costosa, pressione fiscale alle stelle, inefficienze e sprechi della spesa pubblica, carenze infrastrutturali, tempi di pagamento, costo esorbitante dell’energia». IDIVERSISETTORI.Se entriamo nel merito dei singoli settori troviamo però delle novità interessanti: per quanto riguarda il manifatturiero positiva la tenuta dell’alimentazione (-0,08%) e della manutenzione ed installazione di impianti (+1%). Mentre per quanto riguarda la grande famiglia dei Servizi, i segni positivi superano di gran lunga quelli negativi. Bene infatti tutto quello che va a supporto delle imprese come noleggio e consulenza informatica (+0,42%). Una conferma importante viene poi dai servizi alla persona: +0,16%, pur in un momento di contrazione della capacità di spesa delle famiglie. •


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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 19 Ottobre 2012

Sispacciavageometratitolarediuncantiereneipressidiuna parrocchiapresentandosialpreteecarpendonelabuonafede perchiederesoldidagirareaunimmigrato.Èstatoarrestato.

PADOVA.BimbodiCittadella

L’alienazioneparentalerappresenta«unfattorediimportante rischioevolutivo».Loaffermaundocumentopsicoforense sull’alienazionegenitorialeredattodaungruppodi25esperti.

VENEZIA.Illibrosalvailcane

«Laculturaambientalehasalvatounavita».FrancoManzato, assessoreregionale,salutacosìilsalvataggio«canino»grazie allavenditadellibrovincitoredelPremioParchidelVeneto.

SANITÀBLOCCATA. Ilgovernatorepubblica direttamentesulsuosito il documento:riguardaMontebelluna. L’Ulss 8sidifende: nonc’erapriorità

Mammografia tra3anni: l’ira diZaia

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PADOVA.Arrestatotruffatore

INA4. Un 75enne

Contromano 10chilometri inautostrada «Anomalìainaccettabile:comesifaarisponderecosìaunacittadina?Voglioun’inchiestaapprofondita» Finisceilleso Piero Erle VENEZIA

«Liste d'attesa: mammografia a due anni. Adesso scateno l'inferno!». Due righe sul suo sito internet personale, affiancate dalla pubblicazione (vedi a lato) del documento che lo ha mandato su tutte le furie, e sul quale fa capire di aver già fatto le verifiche del caso prima di far esplodere la sua rabbia. È lo stesso governatore Luca Zaia a far esplodere il caso di malasanità. Solo pochi giorni fa un’indagine nazionale ha dimostrato che 4 donne su 100 vengono salvate dal tumore al seno grazie a uno screening preventivo, e il presidente nei giorni scorsi - lo racconta lui stesso - si è trovato di fronte una donna che gli ha fatto vedere quella prenotazione per il giugno del 2015, all’ospedale trevigiano di Montebelluna.

Zaia, rispondendo a una domanda, esclude categoricamente che nel mirino ci sia l’assessore alla sanità Coletto. «Sia chiaro: non ho alzato la voce perché voglio prendermela con qualche dirigente. La questione è un’altra: non è assolutamente accettabile che una cittadina si veda consegnare un foglio del genere con la prenotazione al 2015: mi dite voi che razza di prevenzione si fa con un’attesa di due anni e mezzo? Per questo l’ho detto e lo ripeto: voglio andare fino in fondo a questa storia». A dir la verità proprio la questione delle liste d’attesa era stata la prima posta da Zaia ai direttori generali delle Ulss dopo la sua elezione, due anni fa. «Certo - replica il presidente e i risultati si sono visti. In generale abbiamo avuto miglioramenti incoraggianti, anche all’Ulss di Asolo-Montebelluna. Ma questo è un dato ano-

Unresponso delgenerenonva nemmenoconsegnato.Sidovevano cercaresoluzioni LUCA ZAIA Presidentedella RegioneVeneto

malo, e allora voglio un’indagine millimetrica: le macchine a disposizione, il numero di addetti, gli orari di utilizzo: tutto. Lo ricordo: la legge prevede che una risposta va data data entro 180 giorni, e qui siamo fuori di ogni grazia». «Perché la seconda questione che non accetto - aggiunge - è che poi anche chi è incaricato di dare la risposta a cittadini come questa signora, abbia tranquillamente consegnato un foglio del genere senza invece reagire di fronte all’evidente follìa e dirle “Signora, ci lasci il numero di telefono: verifichiamo la situazione” e cercare una soluzione. Lo ripeto: non è possibile, vuole dire che stiamo perdendo il buon senso. Perché dobbiamo essere in grado di dare una risposta accettabile a tutti i cittadini che non hanno altra soluzione che il sistema sanitario pubblico». L’azienda sanitaria Usl 8 ieri sera ha precisato che la prescrizione a carico dell’utente «non era prioritarizzata, cioè non era indicata la sigla che prevede l’indicazione del periodo massimo di attesa» e questo perché «verosimilmente il medico prescrittore non aveva elementi clinici per indicarlo». L’Ulss ricorda che, «come previsto dalla Regione, tutte le

VENEZIA

Lamammografia pubblicata sulsuosito personaledal presidente delVeneto richieste di prestazioni non prioritarizzate e per i cittadini non residenti vengono soddisfatte in coda alla disponibilità ’P’ (180 giorni di periodo massimo di attesa)». Inoltre aggiunge che «la signora è rientrata anche nei programmi di screening aziendali eseguendo l’esame mammografi-

co, su invito, nel 2004-06-08, mentre nel 2010 ha rinunciato per motivi di salute; il successivo appuntamento del settembre 201 è stato rispettato, sempre fortunatamente con esito negativo, ed è previsto l’invio del nuovo invito biennale nel settembre 2013». «Consigliamo al presidente

Zaia - polemizza Antonino Pipitone, consigliere regionale Idv - di telefonare ai centri di prenotazione degli ospedali per richiedere esami importanti, come la mammografia. I tempi di attesa biblici sono assicurati. Se vuole prendersela con qualcuno, per questa situazione, inizi da se stesso». •

Ha percorso qualcosa come 10 chilometri in auto contromano nella corsia di sorpasso sulla A4, in uno dei tratti autostradali più trafficati d’Italia, “scansato” da decine di veicoli, è finito fortunatamente senza conseguenze contro un guard-rail. Protagonista della vicenda un 75enne veneziano, che ha imboccato la direzione sbagliata mentre percorreva il Passante di Mestre. Quando ha oltrepassato l’uscita del casello di Spinea, ha capito che stava andando nella direzione opposta a quella del suo viaggio. Con la propria Fiat Punto si è fermato in corsia d’emergenza e inciredibilmente ha fatto inversione a U, spostandosi sulla terza corsia. Da lì ha ripreso il viaggio, per una decina di chilometri, snobbando il suono dei clacson e l’avvertimento con i fari abbaglianti che gli facevano i terrorizzati automobilisti che lo vedevano arrivare in senso contrario. Ad un certo l’uomo è andato nel panico, finendo senza gravi conseguenze contro il new jersey. «Probabilmente non si ricordava più di essere in autostrada» ha spiegato la Polstrada di Venezia. •


14 Economia

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 19 Ottobre 2012

ECONOMIA VICENTINA

PALZILERI.IlbrandsbarcaaMosca

PalZileriapprodaaMosca.Daieri18efinoalunedì,ilmarchiodi abbigliamentomaschilemadeinItalysaràunodeiprotagonisti dellaMercedes-BenzFashionWeek.

Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: redazione@ilgiornaledivicenza.it

LAPOPOLARE DIVICENZAINAUGURALA NUOVASEDEAVENEZIA. «Obiettivooperativo:aprire40nuovisportelli»

BpVimira atutte le città d’Italia Zonin:«Entro3 annivogliamoessere presenti inognuno deicapoluoghi di provincia» Matteo Bernardini

INVIATO A VENEZIA

Dalla crisi economica, ai prossimi obiettivi della banca che presiede. Dalla situazione politica, a quella del Nordest fino al ruolo che devono svolgere gli imprenditori nell’attuale fase congiunturale. Gianni Zonin, presidente della Banca Popolare di Vicenza, spazia a tutto campo al termine dell’inaugurazione della nuova sede "capo-area" a Venezia (in piazzale Roma) dell’istituto di credito berico. «Non mi sento di affermare che nel 2013 ci sarà la ripresa attacca Zonin - In questo momento non si consuma, la gente è spaventata e si continua a perdere lavoro. Almeno fino a metà del prossimo anno prevedo ancora una morìa di aziende e un incremento della disoccupazione. Poi si dovrebbe cominciare a vedere la situazio-

Sarebbe auspicabile cheMarioMonti continuasse agovernare ilPaese

ne migliorare e posizionarsi in un nuovo equilibrio. Adesso però ci vorrebbe la scossa giusta». E a darla, secondo il numero uno della Popolare di Vicenza, dovrebbe essere il governo, così da impartire un cambio di passo all’intero "sistema-paese". «Finora il governo è intervenuto per tamponare una situazione che si era fatta grave - riprende Zonin - ma se vogliamo l’economia riparta davvero è necessario cambiare marcia. Servono nuovi investimenti per rilanciare il mondo produttivo. A mio avviso sarebbe auspicabile che il presidente Monti continuasse il suo lavoro. È una persona onesta, preparata e che ha a cuore l’Italia. Sono tre caratteristiche fondamentali difficili da riscontrare in altri. Il Paese per essere credibile ha bisogno di una politica credibile». Sul ruolo che la Banca Popolare di Vicenza dovrà giocare nel prossimo futuro, Gianni Zonin ha le idee chiare: «Farò di tutto perché non vi siano esuberi. Entro tre anni vogliamo essere presenti in tutti i capoluogo di provincia italiani con l’obiettivo di aprire una quarantina di nuovi sportelli, perché il rapporto con i clienti rimane fondamentale. Come priorità c’è quella

BorsaMercidiVicenza RILEVATI ALLA SALA CONTRATTAZIONI DEL 18 OTTOBRE 2012 CEREALI Frumenti teneri nazionali: Superfino alto tenore di glutine umidità 14% n.q.; Fino buono di glutine 267,00 - 270,00; Buono mercantile umidità 14% 260,00 - 262,00; Mercantile n.q. Frumenti esteri: North Spring 352,00 354,00. Francese n.q.; Granone nazionale comune: (umidità 14%) 245,00 248,00; (umidità 25%) nq; estero 275,00 - 277,00. Altri cereali: Orzo vestito estero 260,00 - 264,00; orzo vestito nazionale leggero n.q.; orzo nazionale medio 240,00 - 243,00; orzo nazionale pesante 247,00 - 250,00. FARINE - CRUSCAMI - GERME Farine di frum. tenero ad alto ten. di glutine: tipo W300 540,00 - 570,00; tipo "00" 540,00 - 542,00; tipo "0" 470,00 - 480,00; tipo "0" merce insaccata 405,00 - 407,00; tipo "0" alla rinfusa 370,00 - 375,00. Farine di granoturco: Bramata 565,00 - 570,00; Gialla nostrana 530,00 540,00; Spezzato di mais 365,00 370,00. Cascami di frumento tenero: Crusca e cruschello (alla rinfusa) autotreno 193,00 - 195,00; Crusca e cruschello (in sacco) 223,00 - 225,00; Tritello in sacco 225,00 - 228,00; Farinaccio in sacco 260,00 - 262,00. Germe di granone: Franco arrivo alla rinfusa 320,00 - 325,00.

Ilpresidente dellaBanca Popolaredi Vicenza, GianniZonin, inaugurala nuovasede veneziana di aiutare i nostri 70 mila soci (i clienti negli ultimi sei mesi sono aumentati di 41 mila unità ndr), quindi le imprese. È fondamentale tutelare l’occupazione». Poi il presidente della Banca Popolare di Vicenza non risparmia una stoccata all’agenzia di rating Standard& Poor’s: «Dico che in Italia abbiamo già un ottimo istituto di vigilanza. Per quanto riguarda Standard&Poor’s, che ha

IDATI DIFFUSI DATECNOCASA. Increscita peròladomanda diaffitti

una sede a New York alcuni uffici a Londra e poi dei ragazzini che girano chiedendo dati, aspettiamo di vedere cosa emerge dall’inchiesta di Trani». E lo sguardo torna a posarsi sul nostro territorio: «Forse il Nordest percepisce la crisi in maniera ancora più forte rispetto ad altri perché non era abituato a viverne di così intense. Il problema del Nordest sono le aziende troppo picco-

le. Per questo ci vogliono imprenditori che aumentino le dimensioni delle aziende, anche unendosi, perché per essere competitivi sui mercati serve forza. Che invece in molti casi qui da noi non c’è». «E poi lo Stato deve aiutare le aziende termina il presidente della Popolare di Vicenza - per questo è fondamentale il prossimo governo sia credibile e sappia dare fiducia agli italiani». •

MANGIMI Farina di soia tostata, nazionale (dal 2/2/2012 prot. 44% s.s.) normale CONVENZIONALE 488,00 - 490,00; nazionale (dal 2/2/2012 prot. 44% s.s.) normale O.G.M. 458,00 - 460,00; Farina di soia tostata, nazionale (dal 2/2/2012 prot. 48% s.s.) proteica CONVENZIONALE 553,00 - 558,00; nazionale proteica (dal 2/2/2012 prot. 48% s.s.) O.G.M. 468,00 - 470,00; Semi di soia nazionale CONVENZIONALE 510,00 - 515,00; farina di granone (uso zootecnico) rinfusa 215,00 - 225,00. RISI E SOTTOP. RISONI Risi: Carnaroli 910,00 - 960,00; Arborio 790,00 - 840,00; Vialone nano 1000,00 - 1040,00; Padano n.q. Sottoprodotti: Mezzagrana 355,00 385,00; Grana verde 255,00 - 265,00;

AZIENDADELLA CAMERADICOMMERCIO. Apripista alivellonazionale

Immobili, prezzi stabili Made in Vicenza, così soltantonel vicentino l’export sifa“social” Vamale peròper lecompravendite e perimutui Nicola Gobbo Vicenza barcolla, ma non molla. La crisi del mercato immobiliare non ha certo risparmiato la città del Palladio, che però nel primo semestre 2012 riesce a rappresentare un’eccezione a livello regionale. Anche se il futuro sembra tutt’altro che roseo. È il quadro fornito alla stampa dall’Ufficio studi del gruppo Tecnocasa. PREZZI. SOLO VICENZA REGGE. Nei primi sei mesi dell’anno le quotazioni delle abitazioni in Veneto sono tutte al ribasso (e così in tutta Italia, -5,4%), fatto salvo per Vicenza che si mantiene stabile. La contrazione maggiore dei prezzi a Rovigo (-11,5%), seguita da Venezia (-8,2%), Verona (-5,7%), Padova (-4,8%) e Treviso (-3,8%). «I picchi negativi avuti in passato (-15% nel 2008 e -5% nel 2010) hanno permesso a Vicenza di stabilizzarsi un po’ prima rispetto alle altre realtà - spiega Patrizio Ciato, consulente Tecnocasa -. Ma si avvertono i primi segnali di rallentamento del mercato e di contrazione dei valori in alcune realtà di città e hinterland». COMPRAVENDITE: FORTE CALO. Una stabilità che però non

sembra aver contribuito a risollevare le compravendite, calate del 24% in città e del 28,9% in provincia rispetto al 2011. Sono diminuiti sensibilmente i prezzi nel bassanese (-11,5%) mentre il mercato ha tenuto nella zona nord (Caldogno, Isola Vic.). In città l’orientamento è verso i quartieri S. Pio X, Bertesina e Bertesinella, in grado di soddisfare maggiormente una domanda che, anche in virtù del calo dei prezzi, è cambiata, con l’85% delle richieste per trilocali/quadrilocali. Sul fronte locazioni «la domanda è in aumento - sottolinea Flavio Bissoli, team manager Tecnocasa - e si stipulano soprattutto contratti con canone libero: la domanda si concentra soprattutto su bilocali e trilocali arredati. I proprietari chiedono spesso maggiori garanzie da parte degli inquilini e aumentano i casi di coloro che non riescono a pagare il canone mensile per difficoltà economiche». GIÙANCHEIMUTUI.Rimane pesantemente negativo il dato sui mutui, con Vicenza che nel primo trimestre 2012 ha fatto registrare un -58,14% rispetto all’anno precedente, con 89,74 milioni di euro erogati (Bollettino della Banca d’Italia). Viene confermata dunque una ri-

Uncantiere edile duzione del credito concesso alle famiglie, con la città berica che presenza una variazione negativa maggiore della media regionale (-56,3%). «Dietro a tutti questi segni negativi si possono comunque nascondere delle opportunità», spiega Luca Zanini di Kiron (società di Tecnocasa). «Molti sono spaventati, quasi impauriti, spesso mal consigliati e ritengono che non sia questo il periodo migliore per comprare. I livelli di spread sono alti, ma si acquista ad un prezzo minore, senza dimenticare la rivalutazione del bene e l’eventuale futura rinegoziazione del mutuo». •

Laura Pilastro Il mondo dell’export vicentino si fa più “social” e si affida al web per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese, anche perché è nel commercio con l’estero che sembra risiedere la soluzione contro la crisi. “Made in Vicenza”, l’azienda speciale della Camera di commercio che si occupa di valorizzare i prodotti vicentini in Italia e nel mondo, ha inaugurato il suo nuovo portale “www.madeinvicenza.it”, ora più funzionale e ricco di informazioni, dotandosi anche di un account Twitter, di un canale YouTube e di una pagina su LinkedIn. Un’apertura ai social media che fa segnare all’azienda un primato all’interno del sistema italiano delle Camere di Commercio. La nuova interfaccia colorata e intuitiva del sito web consente alle aziende di rimanere aggiornate in pochi clic sulle iniziative di promozione e sulle attività di “Made in Vicenza”, effettuando ricerche per settori merceologici o per aree geografiche. Si potranno condividere opportunità d’affari, proporre i contenuti multimediali delle missioni o delle fiere all’estero o prendere contatto con gli stessi imprenditori e manager dell’export. È presente anche un’area dedicata ai desk, cioè

GermaineBarreto(direttore)eFilippo DeMarchi (presidente) agli uffici dell’azienda all’estero, con un calendario delle iniziative in corso, delle fiere in programma e delle news che riguardano i singoli Paesi interessati. È uno strumento anche di visibilità e promozione per le aziende vicentine che scelgono di guardare oltre i confini italiani per sviluppare il proprio business. Investire su questo fronte, oltre tutto, sembra un passo obbligato: secondo Filippo De Marchi e Germaine Barreto, rispettivamente presidente e direttore di Made in Vicenza, «l’export è l’unico percorso possibile per uscire dalla crisi, l’unica soluzione». «Certo - prosegue il presidente - per aiutare l’export, Made in Vicenza non basta. Manca ancora una cultura di suppor-

to alle imprese che vogliono esportare. In primis, il problema è legato al sistema del credito». Dall’inizio del 2012 ad oggi sono 520 le aziende coinvolte nelle attività di promozione e assistenza, comprese le 19 missioni all’estero, gli 8 workshop e le 44 fiere internazionali. «Le imprese vicentine esportano un po’ di tutto – conclude De Marchi - Anche se il settore metalmeccanico con il suo variegato mondo fa ancora da traino, si stanno facendo largo anche aziende che operano nel “sistema casa” e nel mercato delle energie rinnovabili. Sono questi i settori più promettenti. E noi vogliamo far capire alle aziende che è importante produrre e vendere quel che il mercato richiede». •

Farinaccio 197,00 - 203,00; Pula vergine 150,00 - 155,00. Risoni: Carnaroli 330,00 - 360,00; Vialone nano (55-60) 400,00 - 440,00; Arborio n.q. BOVINI DA MACELLO Vitelli a carne bianca: extra 3,90 4,21; Simmenthal 3,49 - 3,65; Polacchi Simmenthal 3,49 - 3,65; Polacchi bianchi e neri 1a qualità 3,21 - 3,34, 2a qualità 2,95 - 3,03; Incroci nazionali 2,97 - 3,36; Pezzati neri 2,82 - 2,92. Vitelloni: Simmenthal 2,38 - 2,45; Polacchi bianchi e neri 2,20 - 2,30; Polacchi incroci 2,30 - 2,40; Brunoalpini 1,90 - 2,00; Pezzati neri 1,95 - 2,00; Charolais 2,65 - 2,75; Limousine leggero (fino a 600 kg) 2,85 - 3,00; Limousine pesante (oltre 630 kg) 2,702,85; Biondi francesi 2,50 - 2,60; Irlanda incrocio 2,55 - 2,70. Sopranne: Limousine 2,85 - 3,00; Charolais e incrocio francese 2,60 2,70; Incroci nazionali 2,25 - 2,45; Esteri misti 2,25 - 2,45. Vacche: Simmenthal 1,40 - 1,72; Brunoalpine 1,10 - 1,42; Pezzate nere 1,10 - 1,42; Industria 1,00 - 1,20. BOVINI DA ALLEVAMENTO Vitelli da latte: Incroci belga maschio 5,50 - 6,50; femmina 4,00 - 4,80; Incroci 2,39 - 3,34; Simmenthal 4,30 4,70; Brunoalpini 1,50 - 2,00; Pezzati neri da kg 50 a kg 52 (dal 28 luglio il peso è da kg 40 a 52) 2,15- 2,35; Pezzati neri da kg 30 a kg 45 (dal 28 luglio il peso è da kg 30 a 40) n.q. Vitelli da latte esteri: Bavaresi Simmenthal 4,47 - 4,94; Tedeschi Blue Belga 4,47 - 5,23; Biondi Francesi (al capo) 550,00 - 650,00; Francesi leggeri 342,00 - 375,00; Bianchi neri francesi 1ª qualità n.q., Bianchi neri francesi 2a qualità n.q., Bianchi neri tedeschi 1a qualità 200,00 - 220,00; Cecoslovacchi 200,00 - 220,00; Polacchi 285,00 320,00; Ungheresi 210,00 - 225,00. SEMENTI CERTIFICATE Ladino selezionato standard 5100,00 - 5350,00; Trifoglio violetto selezionato 3150,00 - 3350,00; Erba medica varietà extra 3800,00 4000,00. PAGLIA Paglia pressata da mietitrebbia (arrivo) 70,00 - 80,00. PROSCIUTTI Prosciutto Veneto Berico-Euganeo: con osso del peso di kg. 8,5/10 circa 11,13 - 12,32. Disossato del peso di kg. 6/8 13,67 - 15,58.

“CONTACTLESS”

Poste,ora sipotrà pagareanche conilcellulare Poste Italiane apre una nuova frontiera nello stile di vita e rende disponibile sul mercato, prima in Italia, l’innovativo sistema di pagamento “contactless” tramite tecnologia Nfc che permetterà di comprare nei negozi abilitati e pagare via telefonino, grazie all’integrazione tra i servizi di comunicazione di PosteMobile e quelli di pagamento di BancoPosta. A breve la tecnologia Nfc sarà in dotazione anche negli uffici postali e sui palmari dei portalettere telematici per consentire ai clienti il pagamento di bollettini, raccomandate o pacchi tramite cellulare. Poste Italiane sarà dunque la prima a offrire alla propria clientela l’intera piattaforma di servizio: l’esclusiva scheda sim PosteMobile permetterà di utilizzare il telefonino come mezzo di pagamento nei punti vendita abilitati e negli uffici postali, al tempo stesso, la rete di uffici postali adotterà la tecnologia Nfc per accettare il pagamento via cellulare per operazioni postali, finanziarie o per ricarica della sim o delle carte prepagate Postepay. Basterà quindi avvicinare il cellulare al lettore per eseguire in tutta semplicità e sicurezza l’operazione di pagamento. Per gli importi fino a 25 euro non ci sarà neppure la necessità di digitare il pin, che resta invece obbligatorio per importi superiori. •


Economia 15

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 19 Ottobre 2012

BANCAPROSSIMA.Creditia90mln IlcreditoconcessonelTrivenetodaBancaProssima(istitutodi creditodelterzosettoredelgruppoIntesaSanPaolo)sfiorai 90milionidieuro(+60%rispettoafine2011).

CONERGY.Perilfotovoltaico

Dalmecspaperlacoperturadelpropriocapannonesièaffidata aConergyItaliaperlarealizzazionediunodegliimpianti fotovoltaicipiùgrandidituttalaValdiNon.

SALONEDELGUSTO.IlVenetoc’è

L’agricolturavenetasaràpresentealSalonedelgustodiTorino (dal25al29ottobre)conalcunedellesueeccellenze.Nello standregionalesaràpresenteancheVenetoAgricoltura.

LOTTAANTI-BUROCRAZIA. Zigliotto:«Già prontealtre 12proposte»

VIAGGIIN PULLMAN. Votato all’unanimità

Rimosso l’ostacolo che ingessava tutti isub-appalti DecretoSviluppo:prima vittoria di Confindustria PericontrollisuIva-Irpefbasta l’autocertificazione «Togliamo i freni allo sviluppo, riduciamo la burocrazia che pesa sul paese e sulle aziende». Come noto, il presidente di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto, lo aveva chiesto in una lettera inviata un mese fa al presidente di Confindustria nazionale Giorgio Squinzi, nella quale segnalava l’incongruenza di alcune norme inserite nel Decreto sviluppo approvato in agosto, che proprio nel momento in cui tutti riconoscono la necessità

Ilgoverno cihadatoascolto èilprimopasso versola semplificazione burocratica

L’immagine della costruzione dialcuni edificiin uncantiere edile di sburocratizzare l'apparato statale - aumentavano gli adempimenti a carico delle aziende in tema di responsabilità solidale negli appalti. «Una situazione che occorre rivedere, perché penalizza chi fa impresa, aggiunge nuovi costi e perdite di tempo», aveva spiegato Zigliotto. L’appello - annuncia una nota di Confindustria Vicenza - è arrivato a destinazione, e la ri-

chiesta del presidente degli industriali vicentini ha quindi avuto ascolto: «La norma segnalata non è stata del tutto abrogata, ma ne è stato attenuato di molto lo sfavorevole impatto economico sulle imprese». L'Agenzia delle entrate, in sostanza, ha infatti emanato una circolare «che fa propria la principale richiesta degli industriali: per evitare che le azien-

DellaValle eletto presidenteeuropeo delsodalizio Eact

Ilpresidente nazionale Squinzi e ilpresidente vicentinoZigliotto de debbano preoccuparsi che i propri appaltatori e subappaltatori siano in regola con il versamento dell’Irpef dei dipendenti e dell’Iva sui lavori effettuati, è sufficiente un’autocertificazione dell'appaltatore o del subappaltatore al posto del costoso “visto” rilasciato da un professionista abilitato». «Siamo soddisfatti perché sono state attenuate di molto le criticità della norma introdotta dal Decreto», osserva quindi il presidente Zigliotto. Che rilancia però subito: «In ogni caso - spiega - continueremo la nostra azione per attenuare il più possibile gli effetti della nuova disposizione. Sarebbe opportuno rinviarne l’applicazione a dopo l’emanazione di un provvedimento di riordino complessivo della disciplina». Raggiunto questo risultato,

Confindustria Vicenza decide di non fermarsi qui. E così proprone, attraverso Confindustria Nazionale, all’esecutivoMonti altre idee per ulteriori semplificazioni fiscali e burocratiche. «Un primo significativo passo è stato compiuto, ma la strada per ottenere le semplificazioni fiscali di cui il paese e le imprese hanno bisogno è ancora lunga - dice Zigliotto -. In questi giorni abbiamo sottoposto al governo, tramite Confindustria nazionale, un documento con 12 proposte per ottenere ulteriori semplificazioni fiscali in vari ambiti: dall' Iva all'imposta sul reddito, dalle dichiarazioni dei redditi alle modalità di versamento e di compensazione dei crediti Iva, dalle reti di imprese ai modelli Intrastat sulle operazioni comunitarie. Non molliamo la presa». •

Il vicentino Willy Della Valle, presidente nazionale di Confartigianato Turismo, è stato eletto all'unanimità presidente dell'European Alliance Coach Travel, Eact, l'associazione europea dei viaggi organizzati in autopullman nata a Colonia nel salone internazionale del turismo in autobus. Lo scopo dell'Eact è sostenere le piccole e medie imprese del settore in ambito europeo. L'alleanza, di cui fanno parte, oltre all' Italia, Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Svezia lavorerà a fianco delle istituzioni europee per salvaguardare la categoria da discriminazioni, aiutare gli organi legiferanti a comprendere le necessità del trasporto turistico nel rispetto dell'ambiente. Il moderno autobus da Gran Turismo ha emissioni vicine allo zero ed è un mezzo fortemente complementare allo sviluppo dell'economia turistica, soprattutto delle mete turistiche più piccole e non ben servite da altri mezzi. Oltre al trasporto delle persone il coach è un mezzo socializzante, sicuro, comodo in particolar modo per le persone della terza e quarta età, segmento turistico in forte crescita. Della Valle ha già avuto a Bruxelles un primo

Ilvicentino WillyDellaValle incontro alla Commissione Trasporti con il parlamentare europeo Antonio Canciàn. «Ringrazio i membri di Eact e i colleghi delle associazioni europee», ha detto Della Valle dopo la sua elezione, «e ringrazio il segretario generale Dieter Gauf per la sua competenza e costante opera a favore dei viaggi organizzati in pullman. Il motto della nostra associazione è "a coach is not a truck", per sottolineare la differenza delle condizioni di lavoro tra autisti di pullman da Gran Turismo (coach) da quelli di linea (bus)». Hanno già chiesto di far parte dell'Eact sia l’ Irlanda sia la Norvegia, mentre la Spagna si è detta e mostrata molto interessata. • M.P.


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IL GIORNALE DI VICENZA GT17383

Venerdì 19 Ottobre 2012

CRONACADIVICENZA

Ilproverbio delgiorno

Laquercia nasceda piccolaghianda

Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: redazione@ilgiornaledivicenza.it

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DAL LATASON

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PER“CADUTA”

Ilpercorso in discesadaMotta finoalleterme L’acquedottoromanopartivadalle risorgive del Latason a Motta, acirca46metrisullivellodelmare, con canalette a muro e poi ad arcate. Arrivava in città grazie a dieci metri di dislivello che consentivano un fluire placido e regolare dell’acqua. Le tracce dei pilastririnvenuteincorsoFogazzarofannolucedefinitivasultragittoversoil centroe leterme.

Ladott.MariolinaGambaillustrail ritrovamento aTosettoeVariati

Eccola base diuno dei pilastrivenutaalla luce sottoil marciapiede

Unpilastrocruciforme dadove partivanole deviazionidell’acquedotto

LASCOPERTA. Un altropezzo della città anticaemerge edelinealamappa del primo secolodopo Cristo: l’acquaarrivavada Mottaed entrava incentro da qui

CorsoFogazzaroera l’acquedottoromano Iltragittodelle arcatehasegnato l’andamento curvilineodelle case: dagliscavi peril marciapiede sonoemersi 12pilastridisostegno alle canalette Nicoletta Martelletto Immaginiamo una serie di archi e piloni ogni tre metri, sopra il tubo coperto che porta l’acqua in città. L’altezza potrebbe essere quella del primo piano delle attuali case di corso Fogazzaro: una strada sul cui andamento curvilineo ci si era interrogati a lungo. Oggi una risposta c’è: la strada e le abitazioni ad est seguono esattamente il tracciato dell’acquedotto romano. Quello che arrivava dalle risorgive del Latason, a Motta di Costabissara. Il rifornimento idrico viaggiava lungo una sopraelevata di quasi sette chilometri che aveva il suo approdo in un serbatoio, forse a San Biagio, forse vicino alle terme individuate in via Pescherie vecchie. Dodici pilastri dell’acquedotto che risale al primo secolo dopo Cristo sono stati rinvenuti sotto il marciapiede di corso

Nulladisimile intuttoilNord d’Italia.Una testimonianza davverounica MARIOLINAGAMBA SOPRINTENDENZADELVENETO

Fogazzaro ed è una scoperta che fa brilare gli occhi a Mariolina Gamba, archeologa della Soprindentenza veneta di Padova. «Si tratta della testimonianza più importante rinvenuta nel Nord Italia - spiega Non abbiamo altre tracce importanti pari a queste: è senza dubbio la prosecuzione dell'acquedotto già rinvenuto a Lobia che procede per viale Ferrarin, via Brotton e poi in corso Fogazzaro dove fino ad oggi l'orientamento ci era sconosciuto». Correva una strada in terra e ghiaino ad un livello inferiore prima della costruzione dei pilastri. Lo si vede negli scavi realizzati sotto i portici a distanza di tre metri, a metà del corso. Trovata la nuova strada sovrastante e i primi agglomerati, gli archeologi hanno chiesto ad Aim di poter aprire buchi a distanza regolare tra i civici 180 e 222 ed hanno trovato esattamente ciò che cercavano: le basi dei pilastri in calce e blocchi di calcare rivestiti in pietra bianca di Vicenza. Lastrine regolari, meravigliosamente visibili. Ogni otto pilastri a sostegno delle arcate - un metro e 40 centimetri per un metro e 80 se ne trova uno a croce, per rafforzare la rete o aprire le deviazioni. Erano solo i ricchi roma-

ni che potevano pagare il collegamento fino al loro atrio di casa, perchè per il resto l’acqua finiva in fontane pubbliche dove attingeva una città di 10 mila abitanti. Il tutto è iniziato un mese fa, quando in questa strada martoriata dai cantieri - ma che alla fine diventerà bellissima, dice il sindaco Achille Variati gli scavi per la nuova pavimentazione hanno evidenziato il primo pilastro sulla soglia di un negozio. La caccia al tesoro è stata immediata: un tesoro che il libraio Burri aveva ipotizzato con le sue tavole sui resti dell’acquedotto già dissepolto ma senza riuscire a ricostrurne l’orientamento ed il tracciato. Studi successivi hanno individuato in viale Ferrarin e poi nel Brotton il proseguimento verso il centro, lungo un cardo secondario, il Fogazzaro appunto. Un pilone venne rinvenuto nel 1983 tra le Beccariette e il corso e un decennio dopo altre due basi vennero scoperte al civico 220 di corso Fogazzaro. «Gli scavi recenti in via Ferrarin e alla base Dal Molin confermano il percorso - osserva la dott.Gamba - anche se in quel caso non abbiamo trovato manufatti paragonabili a questi attuali». Il tutto è stato fotografato e ricoperto. Nel caso di corso Fogazzaro la richie-

Ilsindaco Variatie l’assessore Tosetto

L’ipotesi:lastreinvetro permostrarealcuniresti

Illungo scavo sottoi porticidavantiall’usciodi case enegozi sta ieri pomeriggio è stata precisa: «Abbiamo bisogno di un altro giorno e mezzo per documentare altre stratificazioni e scavare fino alle fondazioni dei pilastri» ha chiesto al sindaco l’archeologa. «La collaborazione dei negozianti è stata ammirevole - assicura la dott. Gamba - chiediamo un altro po’ di pazienza». Alla fine l’intesa tra esigenze commerciali, archeologiche e della politica:

due dei dodici pilastri, all’altezza del negozio Aldighieri, resteranno a documentare l’acquedotto, coperti da una vetrata antigraffio e antiscivolo, con adeguata manutenzione, sul tipo di quelle che l’architetto Alberti sta studiando per palazzo Chiericati. Per ora foto, poi sabbia su tutto e la gettata per rifare il marciapiede. • © RIPRODUZIONERISERVATA

«Èunascoperta checonsente diricostruire conmaggiori dettaglila storiadella Vicenza romana e vogliamo chene rimangatracciavisibile ai cittadiniedai visitatoripur rispettandole esigenzedel cantiere-dichiara ilsindaco AchilleVariati -Entro i primi dieci giornididicembre, infatti, contiamodipiastrellarela pavimentazionedelportico. Intendiamoconsentirealla Soprintendenzadiprocedere conle verifiche suireperti rinvenutiper otteneremaggiori informazioni.Anche i commercianti,a cui vogliamo crearemenodisagio possibile, sisono dimostratidisponibili adaccoglierepossibilidisagi dovutialla prosecuzione delle verifiche». L’intenzione è quella dimantenerevisibili alcune traccedell'acquedotto assicuraVariati- attraversola posadilastre divetrocome già accadea Lobia,iniziativache farebbe da richiamoturistico a vantaggio quindi deglistessi commercianti.Ireperti verrebbero quindisegnalati dallacartellonistica diVicenza Romana». «Dopopalazzo Chiericati e BasilicaPalladianaanche in corsoFogazzaro emergono traccedella Vicenza romana –

ACCOGLIENZA. Un progettopensato perdonnein difficoltà

Lesuoredelle poverelle inauguranoil“villaggio” Viene inaugurato domani in contrà Burci il “villaggio” realizzato dalle suore delle poverelle dell’istituto Santa Chiara. «Il beato Palazzolo, fondatore dell'istituto delle suore delle poverelle - si legge nella nota di presentazione - ha promosso nel suo tempo l'accoglienza di giovani in stato di bisogno, ha chiesto alle sue suore di accogliere nella propria comunità persone che altri non accolgono. Le persone provenienti dal mondo del carcere fanno parte ancora oggi

L’istitutoPalazzolo di contràBurci

Irestidell’acquedottoin Lobia sottolineal'assessore ailavori pubbliciEnnio Tosetto-Una notiziaquesta checi permettedi aggiungereunsignificativo tasselloalla conoscenza della storiacittadinagrazie alcostante supportodella Soprintendenza cheoraciseguiràpasso passoper consentirnela visibilità aturisti e cittadinicon l'opportunità anche direalizzareuna pubblicazione cheraccontiil risultato deglistudi, corredatada documenti fotografici». Iltema finaleè lapubblicazione: unlibretto che-in attesa disaggi piùapprofonditida parte della Soprindentenza- raccontila storiadell’acquedotto,l’uso dell’acqua,il volto romanodi Vicenzachenoncessa distupire. Chipotrebbefinanziarlo? Soprintendenza?Comune? L’associazione deiPortici diCorso Fogazzaro? • © RIPRODUZIONERISERVATA

di un'umanità con cui difficilmente si condivide la vita». «Per favorire e concretizzare un’effettiva presa in carico di donne detenute, in esecuzione penale esterna o ex detenute, le suore delle poverelle hanno aderito al progetto “Esodo”, attivo a Belluno, Vicenza e Verona, finanziato dalla Fondazione Cariverona, costruendo un percorso di accoglienza domiciliare». È stato ristrutturato quattro monolocali da mettere a disposizione per il progetto “Al Giordano". All'interno della struttura, sono già attivi vari servizi di accoglienza residenziale (donne disabili, adolescenti, mamme-figli). Ne è nata una sorta di “Villaggio" in cui normalità e disagio si incontrano e cercano continuamente di integrarsi». • © RIPRODUZIONERISERVATA


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IL GIORNALE DI VICENZA

Storie diSanti

PaolodellaCroce,FilippoHoward, Gioeleprofeta,Giovanni diBrébeufe compagnimartirisonoalcunideisanti commemoratioggi.Manonbisogna dimenticarePietrod’Alcantarache

laureatosiaSalamancanel1515decise difarsifratefrancescanodell’Osservanza einseguitocolpermessodelPapa entrò frai Conventualiedinfine,noncontento dell’osservanzadellaRegola,fondòun

suoOrdinedettodegliAlcantarianio dell’OsservanzadiPietrod’Alcantara.Fra lepenitenzeabitualiavevaquelladi dormiresuunseggiolone.Perquestoèil patronodelleguardienotturne.

Dialettando “Pignata“inveneto significapentola opignatta ederivada pigna. “Lava

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Venerdì 19 Ottobre 2012

sempredrio alepignate“ si dicedi casalingasempre affaccendata.

SOSTA. Debuttail multiparkingaccantoalpalazzo digiustizia.Inquesto modoin città siarriva asuperare quota 9.400includendolestrisce blu

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Parcheggi,Vicenzaprimain Veneto Conl’inaugurazione diieri delpark BorgoBergasalgono a 3.170iposti auto nelle aree pubblicheasbarraincentro Apre il nuovo “parcheggio Borgo Berga” e resterà gratuito fino al 30 novembre. Con questi 400 posti, Vicenza sale nella graduatoria regionale superando Verona e Padova per numero di parcheggi a sbarra pubblici. Ma non è finita. Nel 2014 sarà completa anche la nuova piazza dietro al nuovo tribunale, nel complesso in costruzione nell’isola tra i due fiumi. Così altri cento posti auto permetteranno di servire al meglio il palazzo di giustizia, l’università e tutto il centro storico. Un tassello fondamentale l’inaugurazione di ieri del nuovo parcheggio per il completamento della riqualificazione del quartiere dove, entro fine mese, apriranno un supermercato, negozi, un ristorante, una palestra, una filiale di banca e agenzie per oltre 47 mila metri quadri. «Con questo nuovo parcheggio, che arriva circa un anno dopo a quella di park Fogazzaro, il centro storico è sempre più servito», ha commentato il direttore generale di Aim Vicenza spa, Dario Vianello. Alla cerimonia erano presenti l'amministratore delegato di Sviluppo Cotorossi Paolo Dosa e l’assessore comunale Ennio Tosetto. ILTAGLIODELNASTRO.Con questa apertura si mette a disposizione il primo stralcio di un progetto urbanistico architettonico voluto dal Comune e che ha impegnato Sviluppo Cotorossi (Gruppo Maltauro di Vicenza, Codelfa di Tortona e altri soci privati) che vale 15 mi-

Lastruttura serviràilpalazzo digiustizia l’universitàe ilcentrostorico DARIO VIANELLO DIRETTORE GENERALEDIAIM

lioni di euro solo per questo primo complesso e altri 12 milioni di euro per le infrastrutture di collegamento. «I posti auto a disposizione, 200 liberi e 200 convenzionati col supermercato, sono gestiti da Aim. Sono illuminati e videosorvegliati grazie al collegamento con il centro Aim», spiega ancora Vianello. L’accesso al park Borgo Berga sarà possibile tutti i giorni, dalle 7 alle 24 (nelle ore notturne sarà possibile, introducendo il ticket all’ingresso, recuperare l’auto). Dall’1 dicembre si pagherà: le tariffe saranno in linea con quelle del park Verdi. Il secondo piano invece sarà a disposizione dei clienti del supermercato e funzionerà sulla scorta degli altri ipermercati in centro con parcheggio annesso. I 400 posti saranno valorizzati appieno anche grazie ai due siti di Aim mobilità (www.aimmobilità.it e raffaellopicasso. aimvicenza.it) che permettono di conoscere in tempo reale la disponibilità. I PARCHEGGI. «Questa nuova struttura di proprietà di Sviluppo Cotorossi, ma gestita da Aim - continua Vianello - è molto comoda perché a due passi dalle scalette di Monte Berico, a pochi minuti da punti nevralgici e molto frequentati come l’università, lo stadio, il centro e la Basilica palladiana. Con questa struttura, i posti auto gestiti da Aim Vicenza spa salgono a quota 1.422 posti auto nei 6 parcheggi automatizzati; 1.348 posti nei 3 parcheggi di interscambio; 5.661 posti nelle strisce blu. Totale: 9.052 complessivi. Un numero notevole. Se si analizzano, in particolare, i dati che riguardano il numero degli stalli in struttura a sbarra gestite da aziende pubbliche, come Aim, Vicenza raggiunge il record: con 3.170 risulta essere prima davanti ad Avm Venezia (2719) Aps Padova (2532) e Verona (1210)». • © RIPRODUZIONERISERVATA

400

IPOSTI AUTO ALPARK BORGO BERGA

Duecentosonoliberi ealtri 200,nelsecondo piano, destinatiaiclienti dell’ipermercatoche aprirà afinemese. Ilparcheggio è gestitodaAim.

5.661 IPOSTI AUTO NELLE STRISCE BLU

Ilnuovo parcheggioasbarra “BorgoBerga” può contenerefino a400 auto. COLORFOTO ARTIGIANA

ILPROGETTO. Nel 2014saràcompletato il complessotra i due fiumi

Tribunale, il trasloco scattail 14 novembre I giudici di pace i primi nel nuovo edificio A inizio mese riaprirà via Stadio dopo i lavori Il nuovo tribunale diventerà operativo dal 14 novembre quando si trasferiranno i giudici di pace. Prima, intorno al 7 novembre, l’apertura di via dello Stadio modificata e collegata con il quartiere ex Cotorossi, riqualificato e pronto a mostrarsi in tutta la sua bellezza, come conferma Paolo Dosa, amministratore delegato di Sviluppo Cotorossi. Ma ci vorrà ancora un po’ di pazienza per il secondo stralcio. «Entro i primi mesi del 2014 sarà completato il secondo stralcio, quello della penisola tra i fiumi Bacchiglione e Retrone. Un complesso moderno, esteticamente bello, in vetro, e immerso nel verde: ecco quello che si potrà vedere guardando da Borgo Berga verso lo stralcio B. Intanto entro fine anno,

L’APPUNTAMENTO. Lamanifestazione ogni terzadomenicadel mese

Prodottitipicieartigianali C’èIlFiero a Campo Marzo Domani e domenica salto indietro nel tempo, a Campo Marzo, nelle atmosfere delle fiere dei villaggi di una volta. Tra prodotti agricoli locali e artigiani che battono il ferro, scolpiscono la pietra, intrecciano la paglia, viale Dalmazia si prepara infatti a vivere “l'invasione di Campo” di tutti quegli espositori che hanno aderito alla prima edizione della mostra-mercato "Il Fiero". Vi sarà spazio anche per baratto, animazione con artisti di strada, animali da corte e attività

per bambini. Si tratta del primo appuntamento della manifestazione che l’assessorato allo sviluppo economico e l’associazione “Il Fiero”, nata appositamente per l’evento, proporranno stabilmente ogni terza domenica del mese, con la partecipazione di Confcommercio, Confartigianato e Coldiretti. Tra gli almeno sessanta stand già confermati ci saranno infatti i prodotti enogastronomici locali, a chilometro zero, i Dop, Doc e De.co. della provincia, che si potran-

Unartigianoall’opera

DasinistraPaoloDosa, EnnioTosetto, DarioVianello si prevede di completare l’intera struttura al grezzo». Sulla piazza pedonale, ricca di verde e protetta da edifici, alti al massimo quattro piani a facciata continua a vetri, si affac-

no degustare, acquistare ed eventualmente consumare sul posto, nell'apposita area ristoro allestita al centro di viale Dalmazia. Ci saranno poi artigiani al lavoro per far vedere i mestieri di una volta e come nascono gli oggetti in vendita sui banchi. Non mancherà inoltre l'animazione con artisti di strada e un'area dedicata ai più piccoli, con truccatori e animatori che li intratterranno mentre i genitori potranno curiosare tranquilli tra gli stand. Il mercato avrà anche uno spazio dedicato al baratto, dove si potranno cercare e scambiare gli oggetti più diversi: per partecipare è sufficiente contattare l'associazione che si occuperà di svolgere le pratiche per i partecipanti. • © RIPRODUZIONERISERVATA

ceranno negozi, abitazioni e agenzie. Questo è quanto prevede il piano urbanistico: 16.400 metri quadri di direzionale, 4.900 metri quadri di residenziale, 5.100 di commer-

Aimha ingestione anchei parcheggilungo lestrade. Aquestivanno aggiuntipoi ipostisullestriscegialle chesono621.

Situazione generale L’alta pressione regalerà tempo buono, temperature gradevoli di giorno e foschie/nebbie nottetempo.

Previsioni

del tempo per il fine settimana in tutto il

territorio vicentino

VENERDì

Temperature

+ 11° + 20° Zero termico 4.400 m

ciale e oltre 20 metri quadri tra autorimesse ed un ulteriore parcheggio pubblico, sempre gestito da Aim. «La rivalorizzazione delle aree verde e la bonifica degli argini dei fiumi sono stati i due punti qualificanti del progetto. La vicinanza di due monumenti di grande interesse per la città, come l’arco palladiano delle scalette di Monte Berico e la villa Palladiana “La Rotonda”, hanno imposto un grande rigore formale ed una profonda sensibilità architettonica», precisa ancora Dosa. È l’assessore comunale ai lavori pubblici, Ennio Tosetto, a fare il quadro sugli interventi per l’adeguamento della mobilità all’interno e di accesso al nuovo e riqualificato quartiere: «Il nodo viabilistico di via dello Stadio sarà completato entro il 7 novembre, tempo permettendo. Si tratta di un intervento importante di riqualificazione completamente a carico dell’amministrazione comunale per oltre 900 mila euro. Quel tratto di strada permetterà di collegare le nuove infrastrutture realizzate da Sviluppo Cotorossi e già cedute al Comune come il ponte sul fiume, e farà da collegamento con strada Riviera Berica e via Zanecchin». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Qualche nube e foschie al mattino.

SABATO

Temperature

+ 11° + 21° Zero termico 4.200 m

Tempo buono ma attenzione alle nebbie.

DOMENICA Temperature + 12° + 23° Zero termico 4.000 m

Qualche nube in più.

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Dove andare questo Weekend?

Nella giornata di sabato ci sarà solo qualche nube su Liguria e Sardegna. Domenica le nubi interesseranno il nord-ovest e la Sardegna. www.vicenzameteo.it

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20 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 19 Ottobre 2012

LAMANOVRAFISCALE. Via libera inGiunta allamodifica delle aliquoteche “sposta”un gettitodi 650mila eurolasciando invariato ilsaldo finale. Ora pallaalConsiglio

Primacasa, niente Imuper 900 famiglie IlComunesgravainucleicon almeno4figliacarico odisabiligravi.Crescedello0,02%l’aliquotasulla secondacasa,ma calaseèdataafiglionipoti Marco Scorzato «Una scelta di equità». Così il sindaco Achille Variati definisce la manovra fiscale sull’Imu approvata ieri dalla Giunta comunale. Una manovra sulle aliquote dell’imposta sugli immobili che, di fatto, si traduce nell’azzeramento dell’Imu sulla prima casa per le circa 400 famiglie numerose e per le 500 che contano al loro interno persone con disabilità gravi. In sintesi, questa operazione comporta sgravi per 650 mila euro nei confronti di alcune categorie considerate «più svantaggiate». Ma siccome il saldo finale non può variare, quelle risorse devono essere recuperate da qualche parte: il Comune ha deciso di farlo con un incremento dello 0,02% dell’imposta sulle seconde case. Il tema degli sgravi alle famiglie più in difficoltà era stato sollevato da più parti. Per quelle con disabili, era stato caldeg-

Unamisuradi equità,unaforma disolidarietàper inucleichesono piùindifficoltà ACHILLEVARIATI SINDACO DIVICENZA

giato tra gli altri dai consiglieri comunali Sandro Guaiti, Luigi Volpiana ed Eugenio Capitanio del Pd che avevano presentato un ordine del giorno. Ieri la Giunta ha varato la delibera che ora dovrà passare all’esame del Consiglio comunale, cui spetta l’ultima parola. IMUAZERO.Il Comune non poteva operare sulle detrazioni, i cui criteri sono fissati per legge, ma solo manovrare sulle aliquote, sempre entro margini definiti dallo Stato. Ha deciso di beneficiare al massimo le famiglie numerose, cioè quelle con almeno quattro figli a carico (under 26) e quelle in cui almeno uno dei membri soffra di disabilità gravi, certificate dall’Ulss secondo le legge 104 del ’92. «Tanti sono i costi e le problematiche di queste famiglie - osserva il sindaco Variati - che abbiamo ritenuto di non dover pesare sui loro bilanci con una tassa in più sulla casa di proprietà». «In entrambi i casi - aggiunge l’assessore al bilancio Umberto Lago - poiché la legge non ci consente di fissare a zero l’aliquota sulla prima casa, abbiamo ottenuto l’azzeramento dell’imposta portandola dallo 0,40% allo 0,20% e applicando una serie di specifiche detrazioni». ALTRISGRAVI.L’amministrazione comunale ha deciso poi di

introdurre altri “sconti”. Nel caso di seconde case che siano locate al Comune perché le destini al contrasto al disagio abitativo, l’aliquota Imu applicata sarà quella della prima casa, cioè dello 0,40%. Non solo: la delibera approvata riduce dallo 0,96% allo 0,76% l’aliquota sulla seconda casa nel caso in cui questa sia data in comodato gratuito a parenti di primo e secondo grado, cioè a figli o nipoti. Anche questa era una misura richiesta con un ordine del giorno dal consiglio comunale. Infine, come gesto simbolico di una città turistica patrimonio dell’Unesco, si è deciso di ridurre allo 0,76% anche l’aliquota delle dimore storiche, a patto che siano aperte al pubblico. IRITOCCHI ALL’INSÙ. Queste variazioni pesano per circa 650 mila euro sul gettito Imu. Dal momento che il saldo finale non può variare, il costo di queste novità sarà compensato da un leggero aumento - spalmato su tanti contribuenti - dell’aliquota ordinaria per le seconde case, che passa dallo 0,96% allo 0,98%. «Le nuove aliquote valgono anche per le rate già versate - hanno fatto sapere Variati e Lago -. Chi ne ha diritto beneficerà dei conguagli al momento del saldo» che scade il 17 dicembre. • © RIPRODUZIONERISERVATA

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400

LEFAMIGLIENUMEROSE CHESARANNO SGRAVATE

Lamanovraazzeral’Imu percirca400 famiglieche hannoalmenoquattro figli acaricofinoa 26anni d’età.

500

LEFAMIGLIECON ALMENO UNDISABILE GRAVE

Azzeramento dell’Imu ancheper le500 famiglie condisabiligravi acarico (legge104 del’92).

650

LEMIGLIAIA DIEURO DIGETTITO “SPOSTATO”

Lemisure per lefemiglie piùsvantaggiatecostano 650 milaeuro. IlComune li recuperaalzando dipoco l’aliquotasu secondecase.

0,76%

L’IMU SULLESECONDE CASE INUSO A FIGLIONIPOTI

L’aliquotasulle seconde casesale dallo0,96%allo 0,98%.Scendeinveceallo 0,76%selacasaè datain comodatoa figlionipoti.

Lamanovracorrettivasull’Imu è voltaa sgravarealmeno900 famiglieconsiderate svantaggiate

Franco(Lega) attaccail ministro Grilli

«Ilfondoperequativo ècontroilfederalismo» «Grilliha prospettato l'impiego dipartedell’Imu per alimentare ilfondo perequativo deglienti Locali.Si trattadiuna prospettivadevastante, soprattuttose aquestoscopo verrà destinataunaquota Imu oggidi competenzadei Comuni».Il vicepresidente della Commissioneper l’attuazionefederalismo fiscale,il senatorevicentino PaoloFranco,critica così quantoaffermatodal ministro dell'Economiadurante

Ilministro dell’economiaGrilli l'audizionein commissione.«Ma il governo- sichiede l’esponente leghista- inpiùdiun’occasione

LADENUNCIA. Il Presidio mostraalcunefotografiedi una strutturarotonda in cementolarga 15metri e accusagli Usadi violaregli accordi

BasePluto, oraèscontrosul bunker-cisterna La replica degli americani «È una vasca per l’acqua» Fracasso del Pd prepara un’interrogazione a Zaia Bunker o vasca per l’acqua? Struttura militare segreta o impianto antincendio? Sulla base Pluto a Longare parte un’altra battaglia a colpi di fotografie e precisazioni. Protagonista una strana costruzione rotonda in cemento larga 15 metri che sbuca dal terreno sulla collina di site Pluto. Che per i No Dal Molin che l’hanno fotografata è la prova che gli

americani non rispettano gli accordi («Non avevano detto di non aver bisogno dei bunker nell’area?»). E per il comando Usa è invece una semplice cisterna per l’acqua con funzione antincendio. «Altro che centro di addestramento - scrivono i No base -, per Site Pluto i militari statunitensi hanno ben altri progetti. Come dimostrano le foto sono in costruzione nuove strutture sotterranee, proprio in questi giorni. Eppure, gli statunitensi avevano dichiarato di non aver alcun bisogno dei bunker presenti nell'area: allo-

ra cosa stanno realizzando nell'assoluto silenzio?». Ancora: «I progetti a stelle e strisce per Site Pluto sono avvolti nel mistero. Il Comipar, il 25 ottobre, sarà chiamato ad esprimersi senza conoscere la verità e su una relazione di sette paginette che non dicono nulla: approvare i progetti statunitensi significherebbe concedere ai militari una delega in bianco, senza conoscere prospettive, rischi e possibili danni collaterali che le nuove strutture potrebbero causare al territorio e alle comunità che lo abitano». Così «per que-

La“misteriosa” struttura di Pluto:bunker o cisternaper l’acqua?

ste ragioni, domenica prossima faremo una passeggiata popolare intorno alle recinzioni di Site Pluto, a Longare: vogliamo vedere con i nostri occhi cosa sta avvenendo». Su quella struttura in cemento interviene anche Stefano Fracasso, consigliere regionale del Pd, che ricorda la mozione approvata dal consiglio che impone alla Regione un controllo sul progetto: «Quei lavori calpestano di fatto la richiesta di trasparenza e accesso agli atti sollevata dal territorio. Pare di rivedere una storia già vista. Terremo alta l'atten-

nonsiera impegnato alasciare tuttal'Imuai territori chela generavano? Ètempo chei sindaci dianovita adunaverae propria sollevazione popolare contro il Governodeirapinatori». Nonè la primavoltache Franco attaccaGrilli, confermandola prospettivacritica delCarroccio verso ungoverno ritenutonemico delfederalismo.Unmese fa Francoaveva lamentato «l’ennesimoschiaffo delGoverno allaCommissione,dopo cheha voluto traviare a beneficiodelle cassedelloStatogran partedel lavorofattoinquattroanni di legislaturain meritoal federalismofiscale» Nell’occasioneil parlamentare vicentinodenunciavala decisione delministrodi nonpresentarsi in commissione. • © RIPRODUZIONERISERVATA

zione e presenteremo subito un'interrogazione in Regione perchè vogliamo che cittadini ed enti locali siano ascoltati». Ma arriva anche la spiegazione delle autorità americane: quella struttura in cemento è una cisterna per l’acqua, una riserva per il sistema antincendio «in supporto all’installazione militare e per la difesa nazionale». Come da richiesta, spiegano dalla guarnigione della Ederle, approvata ancora nel 2010 dal Comipar e dal Comune di Longare. La vasca, dicono gli americani, misura 15 metri di larghezza e 4,5 metri di profondità e può contenere fino a 700 metri cubi di acqua. «Non è un bunker: prende il posto di due vecchie cisterne più piccole». • AL.MO. © RIPRODUZIONERISERVATA

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Cronaca 21

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 19 Ottobre 2012

POLITICA/1. Ipartitidellacoalizionefissanoipalettiperl’allargamento

PrimarieconSel? UdceSocialisti frenanoVariati

valori, che pure aveva partecipato ad alcuni incontri nelle scorse settimane. Alessandro Pesavento, coordinatore provinciale, lamenta il fatto che quel coinvolgimento sarebbe stato solo di facciata. «In realtà da tempo Sel e i disobbedienti hanno raggiunto un accordo con Variati», scriveva nei giorni scorsi in una e-mail al suo segretario regionale Gennaro Marotta. «In tutta Italia- aggiungeva Pesavento compresa Treviso, stiamo contribuendo a fare le primarie del centrosinistra con il Pd. Solo a Vicenza il Pd fa delle “non primarie” del “non centrosinistra”». Un quadro che spinge Marotta a scrivere a Rosanna Filippin, segretario veneto del Pd, definendo quelli vicentini «pateracchi da Prima Repubblica».

Cavazza:«Bisogna discuterne». Tosetto: «Ipatti? Suiprogrammi».L’Idvattaccail Pd: «Pateracchi daPrima Repubblica».Fli e Pdl: «Ammucchiata» Primarie del sindaco? Fossero una canzone, avrebbero un ritmo latineggiante e un titolo eloquente: «Dipende». Dopo Vicenza Capoluogo, anche Udc e Psi tirano il freno sull’ipotesi di andare alle primarie per selezionare il candidato sindaco e di aprire a sinistra - a Sel e ad una parte dei No Dal Molin - la coalizione che oggi governa la città. «Il candidato è Achille Variati, non c’è bisogno di primarie», dice Ennio Tosetto, assessore ed esponente del Psi. «L’apertura a Sel va discussa nella coalizione», aggiunge Roberto Cavaz-

IlPdlprima diparlaredella nostracoalizione guardialproprio internoerifletta ACHILLEVARIATI SINDACO DIVICENZA

za, segretario dell’Udc. Se sono solo i riti della politica sarà il tempo a dirlo. Intanto sono puntini sulle “i” che si moltiplicano. Il primo a metterli era stato Giovanni Giuliari, di Vi. Capoluogo, molto cauto sull’apertura a Sel e perplesso sulle primarie in questa fase: dopo averle promosse e avervi partecipato nel 2008, Giuliari e la sua lista ritengono che il primo mandato di Variati abbia consolidato la sua leadership anche per un bis. I BATTISTRADA: VARIATI E IL PD A menare le danze, finora, sono stati però Variati - che si è detto favorevole alle primarie e che ha intessuto il dialogo con Sel - e il Pd, che le ritiene un patrimonio fondante del partito e ha votato su come farle. È evidente che esse sono anche uno strumento per allargare la coalizione a sinistra. Per non mettere il carro davanti ai buoi, il Pd ha dato mandato al sindaco di convocare il “tavolo della coalizione” per discutere di tutto ciò.

I FRENI DEGLI ALLEATI. Ed è il minimo che si attendono non solo Vi.Capoluogo ma anche Udc e Psi, ritenendo che solo in quella sede si potrà dare il via libera all’operazione primarie. «L’apertura a Sel? La valuteremo al tavolo della coalizione - ammonisce Cavazza -. Non va snaturato il senso civico del progetto amministrativo». Quanto alla distanza tra Vendola e Casini, Cavazza invita a «non confondere il patto locale con ciò che avviene a livello nazionale, dove peraltro gli scenari non sono definiti». Perplesso anche il Psi. «Le primarie? Abbiamo già Variati- dice Tosetto - non mi sembrano necessarie». Nemmeno per coinvolgere Sel? «Per quello basta che firmino un documento di adesione programmatica. Ma siamo sicuri che siano d’accordo su tutto? Su urbanistica e Pum non mi pare sia stato così, finora». L’IDVPROTESTA.Chi invece è destinato a restare fuori dalla partita-primarie è l’Italia dei

costruireunpercorso didialogo conl’attuale coalizione digoverno della cittàe un’ipotesi diprimarie. Quellocui si prestaSel,invece, è unprogettoneocentrista». Ezzelinisi spingeanchepiù inlà, prevedendouna prossima «aperturaanchea destradella ListaVariati». Secondoil leader di Rifondazione,«avremo prestoun “centro-destra-sinistra”cheavrà comerisultato quellodi alimentareil frontedei delusie dell’antipolitica:questoè il modo miglioreperfavorire il grillini». Allalucedelle ultime vicissitudini,la Federazione della sinistra,l’Italiadei valori e quella partedelmovimentoNo DalMolin chesiriconosce inCinzia Bottene -nelleultime ore“scaricata” dall’aladisobbediente del Presidio -potrebberocostruire unprogettocomune, asinistra, alternativo a quellovariatiano. M.SC.

FLI E PDL: «AMMUCCHIATA». Da centrodestra arrivano intanto le prime critiche. Futuro e libertà parla di «abbraccio infausto tra Variati, Sel e il fronte massimalista anti-americano» che «mette la parola fine all’illusione di un progetto civico e moderato». E torna a contestare l’Udc, che, secondo Fli, «presta il fianco a questa operazione politica allo scopo di mantenere un ruolo utile solo ad alcuni maggiorenti locali». Per Arrigo Abalti, consigliere comunale del Pdl, «si sta delineando una grande ammucchiata» che «crea problemi per Variati al centro: voglio vedere - dice Abalti - come potrà convivere l’Udc con l’ala dei disobbedienti e con Sel, che a livello nazionale ha allontanato proprio Casini». Variati, per ora, resta silente sulla questione. Solo una battuta di replica a queste parole: «Il Pdl? Farebbe bene a guardare a se stesso e riflettere». •

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Elettorialseggiodelle primarie inunadelle consultazioni deglianniscorsi. ARCHIVIO

Lasinistraprepara l’alternativa

IcomunistiattaccanoSel «CosìfavorisconoGrillo» Sel“sulcarro”, Italiadeivalori e Federazionedella sinistra “a terra”. La partita delleprimarie rompei coccia sinistra.Ese dall’Idvsialzano le critiche nei confrontidel Partito democratico,Rifondazione comunistamettenelmirino l’azionepoliticadiSel. «Abbiamosempre auspicato l’unitàa sinistra- afferma GiulianoEzzelini Storti, segretarioprovinciale-. A Sel avevamo chiestodimantenere coerenzacon la linea nazionale, conquanto avvenutoinrealtà comeNapoli oPalermo. Non

Lasede delmunicipio perfare unasinistra testimoniale, maper costruireuna proposta, appunto,disinistra».Su quella «baseprogrammatica»,aggiunge Ezzelini,si sarebbe potuto «anche

POLITICA/2. DopoMagaddino un altroex forzistae politicodilungo corsolascia ildirettivo

PRIMARIENAZIONALI. Lacandidata venetadel Partitodemocratico

L’excoordinatore: «Quelmanifesto su Variati èsolo l’ultima goccia»

Tra i promotori ci sono i segretari Peroni e Ponzo Domenica c’è la raccolta firme in piazza Castello

AncheCarta rompecon il Pdl «Troppe litiezeroprogetti» Se ne va anche Bruno Carta, l’ex coordinatore cittadino. Dopo Pietro Magaddino, un altro ex forzista storico lascia il direttivo del Pdl locale. Lo fa senza clamori, ma è uno strappo, l’ennesimo, che fa rumore. Carta ha scritto una lettera al segretario Nereo Galvanin e ai vertici provinciali, Sergio Berlato e Pierantonio Zanettin, in cui si dice «profondamente turbato» per quanto sta avvenendo nel partito. Una delle gocce che ha fatto traboccare il vaso è stato il discusso manifesto pulp che ritrae il sindaco Variati accanto all’uomo ucciso a Campo Marzo l’8 settembre, voluto dal Pdl cittadino. L’addio di Carta, però, nasce da lontano: «Da tempo, in questo Pdl in cui ognuno va per conto suo, non vedevo più le condizioni per continuare». Bruno Carta è stato uno dei protagonisti del centrodestra moderato vicentino degli ultimi cinque lustri. Cresciuto con i giovani democristiani in via Napoli, è stato consigliere e assessore con la Balena Bianca tra l’85 e il ’95. Ha poi lavorato in Regione, collaborando con Lia Sartori, prima di essere richiamato da “tecnico” di area forzista nel consiglio di amministrazione di Aim, nel 2004. Da fine 2010 all’inizio di quest’anno è stato coordinato-

Magaddino,Sartori, Cartae Franzinaquand’erano tuttinel Pdl re cittadino del Pdl. In quelle vesti, ha vissuto l’opposizione interna anche da parte di Nereo Galvanin che sarebbe poi diventato il suo successore. Oggi, gli scrive la lettera con cui comunica che se ne va. «Quella del manifesto è stata solo l’ultima goccia - spiega Carta -. Lede la dignità della persona e io non mi riconosco». Un altro fatto recente ha contribuito a riempire quel vaso fino a renderlo stracolmo:

«Quando vedo che il vice coordinatore del partito crea un nuovo contenitore, una potenziale lista civica che vuole andare “oltre il Pdl”, e poi mantiene la sua carica, mi chiedo dove stia la coerenza». Il riferimento è a Valerio Sorrentino e all’associazione Amo il Veneto, fondata dal gruppo di pidiellini di area ex An che fa capo a Elena Donazzan. Ma questi sono solo gli ultimi episodi: il vero problema è ciò che av-

viene nel Pdl locale. «Nel breve mandato di coordinatore cittadino - scrive Carta - ho cercato in tutti i modi di tenere unito un partito che era composto da diverse anime, a volte inconciliabili tra loro. Oggi, a nemmeno un anno di distanza, a fronte di un Pdl vicentino spaccato al suo interno, in piena diaspora e privo di un progetto di governo della città da presentare alle elezioni di primavera, non mi riconosco più nemmeno come militante». Fine della corsa, quindi. Almeno nel Pdl. «Resto un moderato, non rinnego il mio credo politico - continua Carta -. Guardo con attenzione e curiosità anche a ciò che sta facendo Renzi, credo che ponga dei temi di stretta attualità». E guardando al futuro, aggiunge: «Non ho intenzione di candidarmi, ma non è escluso che possa dare una mano a qualcuno, nell’area moderata». Con le esternazioni si ferma qui, Bruno Carta, ma bastano a tenere la porta aperta all’ipotesi che egli possa portare acqua ad una lista - anche questa solo ipotetica, ad oggi - che potrebbe essere ispirata proprio da Magaddino, l’ex assessore dell’era Hüllweck che, a fine luglio, aveva preceduto Carta nella fuga dal Pdl. • M.SC. © RIPRODUZIONERISERVATA

Nasceil comitatopro-Puppato l’outsider rosatra RenzieBersani

Né con Bersani, né con Renzi. «Abbiamo scelto di votare Laura Puppato alle primarie nazionali» del centrosinistra. Così una ventina di esponenti del Pd si costituisce in comitato e lancia l’opzione “rosa” per la premiership. Tra loro Enrico Peroni, segretario cittadino, Keren Ponzo, segretario del circolo di Trissino e coordi-

natrice del comitato, e Mattia Stella, dell’associazione Delos. «Laura è una donna forte, coraggiosa, capace di raccogliere la sfida del cambiamento con tenacia e dolcezza. Imprenditrice nel settore assicurativo, volontaria in Croazia e Bosnia durante le guerre per portare aiuti umanitari, innamorata ed orgogliosa della propria famiglia». per l’ex sindaco di Montebelluna «la politica è servizio». «Noi ci fidiamo di chi ha governato puntando sulla famiglia, sulla tutela dell’ambiente e si è battuta

in Regione Veneto, eletta con 26 mila preferenze. Laura ha un programma innovativo. Quando tutti parlano di sviluppo con le ricette del passato, lei ci racconta un futuro sostenibile». Tra l’altro, «sostiene l’estensione del matrimonio alle coppie omosessuali». Per appoggiare la sua candidatura è partita la raccolta firme. Domenica gazebo in piazza Castello. I recapiti: vicenzaxpuppato@gmail.com; Facebook “Vicenza per Puppato" e www. laurapuppato.it. • © RIPRODUZIONERISERVATA

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Marco Scorzato


22 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 19 Ottobre 2012

SICUREZZA. Dopopolemiche infuocatesi ècelebrato il consigliocomunale autoconvocato dall’opposizionedopo l’omicidio dell’8 settembre

CampoMarzo,sìallapoliziaacavallo Passalapropostadipattugliare ilparcocome nellegrandi città È scontrosulla prostituzione «Incittàil recordditransessuali» Nicola Negrin Tra recinzione, presidio fisso di polizia e controlli a tappeto vincono i cavalli. Doveva essere il Consiglio delle polemiche sulla sicurezza, ma alla fine trionfano le proposte. Gli scambi roventi di qualche settimana fa sono solo un ricordo. Di manifesto pulp e delle reazioni dell'amministrazione nemmeno l'ombra. Niente clima distruttivo: in sala Bernarda si cerca l'accordo. E lo si trova pure, quando a sorpresa maggioranza e opposizione si dicono favorevoli all'ordine del giorno proposto da Claudio Cicero: sperimentare il servizio di polizia a cavallo a Campo Marzo. NIENTERECINZIONE.Certo, il dibattito non è mancato. Si comincia proprio da quel manifesto pulp. Valerio Sorrentino (Pdl) si dice consapevole che «potrebbe non essere piaciuto», ma allo stesso tempo attacca la Giunta «perché non presentarsi in Consiglio è un atto grave e vergognoso». Si passa all’omicidio dell'8 settembre: «Per noi anche il sindaco è responsabile. Bisogna trovare il modo di arginare il problema. La recinzione è una soluzione». Maurizio Franzi-

na boccia la proposta: «Costa troppo, ma è vero che serve una riflessione su Campo Marzo. È necessario aumentare gli agenti sul territorio». TELECAMERE E ACCORDI. L'iniziativa è raccolta da Federico Formisano (Pd) che presenta un ordine del giorno, impegnando l'amministrazione ad «ampliare la dotazione di impianti di videosorveglianza, sperimentare forme di partenariato con altri comandi di polizia locale, richiedere la promulgazione di leggi che normino fenomeni che causano degrado». Con il documento il capogruppo del Pd, assieme ai colleghi di maggioranza, «respinge la richiesta di ritiro della delega all'assessore alla sicurezza» presentata dall’opposizione convocando il Consiglio. PRESIDIO FISSO. La Lega prova la linea dura. «Occorre abbandonare le politiche buoniste», ribadisce Sabrina Bastianello. «Dove sono finiti i mediatori?», chiede Patrizia Barbieri. Paolo Mazzuoccolo (Misto) con un comunicato chiede «le dimissioni di Dalla Pozza». Il Pdl passa alla nuova proposta con un ordine del giorno, presentato da Gerardo Meridio, che chiede «di utilizzare l'ex

Fotonotizia

Botteneattacca

«Ilsindaco hadiviso i“Nobase”» «Carosindaco,lei è riuscito a spaccarelasinistra, ilPd,il Pdl e ancheil presidio.Èdavveroun bravo politico».Trasicurezzae cavalli,nella seduta diieri c'è statospazio ancheper lo sfogo diCinziaBottene. La consiglieradiVicenzaLiberaè tiratainballo da Francesco Rucco, capogruppodelPdl, che attaccail sindaco accusandolo diaver «dato copertura politica,con Bottene, ai disobbedientidel bocciodromo chesonopartiti per parteciparealle manifestazioni deiNoTav».Ma ladiretta interessatanonci sta: «Voi parlatedime comeestremista, e invece no.Chiedete airagazzi delbocciodromo,che parteciperannoalle prossime primariedella sinistra con l'attualeprimo cittadino, come sonoandate le cose.Io non ho datocopertura politicaa nessuno».Daqui l'attacco diretto,dopoil messaggiodi fine-rapportoinviato dal Presidio. «Sonostata espulsae ghettizzata.Il sindaco ha portatoa termineun capolavoro: divideresinistra, Pd, Pdle il presidio.Parla del progettonessunoescluso,ma sembrachequisi sia fatto l'esattocontrario». • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

brevi INVIA DURANDO FESTAD’AUTUNNO ALPARCOGIOCHI

Dalle 12 alle 22 di domenica 21 ottobre via alla festa d’autunno organizzata dall’assessorato al Decentramento e dalla Pro loco di San Bortolo. Oltre a stand gastronomici , alle 15 torneo di carte a coppie. Le iscrizioni si raccoglieranno in mattinata dalle 9.30 alle 11.30 nella sede del comitato Ads Pro San Bortolo (parco giochi di via Durando 81).

EUROPARLAMENTO BERLATO (PDL)CONTRO IDIKTATDELLA MERKEL

Poliziottiacavalloin piazza deiSignoriinoccasione dell’inaugurazionedellamostrain Basilica. COLORFOTO bar davanti alla stazione, oggetto di una causa al Consiglio di Stato, per la sorveglianza di Campo Marzo da parte della polizia locale». Arriva la bocciatura. «Meglio un presidio mobile - precisa Dalla Pozza che garantisce la massima fruibilità». SÌAICAVALLI.Isabella Sala (Pd) guarda al futuro: «Mettiamo un allarme notturno a infrarossi nel parco». Claudio Cicero resta nel presente e presenta un documento di indirizzo in cui impegna «sindaco e giunta a chiedere al questore di sperimentare la vigilanza di Campo Marzo con le pattuglie

a cavallo, essendo le più flessibili e adatte al controllo dei parchi». L'idea piace. Il sindaco l'approva. Con lui anche la maggioranza (Vigneri si dice contrario) e l'opposizione. TRA SESSO. Ma oltre a Campo Marzo si parla anche di prostituzione. «Fenomeno per cui ammette l'assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza stiamo impiegando molte risorse con l'obiettivo di regolamentarlo. Vicenza ha il maggior numero di transessuali in Veneto». Cicero non ha dubbi: «Vanno riaperte le case chiuse. Si potrebbe usare la torre Girar-

di, sfruttando le vetrine». Dalla Pozza ribatte: «Anch'io sono per la riapertura; ma posso solo sollecitare, non intervenire». E DROGA. Dal sesso si passa alla droga. Achille Variati cerca di andare oltre: partendo dalla “prevenzione" e non dalla “repressione". Il sindaco si dice preoccupato «perché nelle scuole gira troppa droga. Vogliamo che si cominci a parlare di questo tema già nelle scuole medie inferiori. Come ente locale dobbiamo agire con forme educative silenziose, che non fanno notizia». •

La cancelliera tedesca ha lanciato la proposta di affidare al commissario europeo agli affari economici il diritto di veto sui bilanci nazionali degli Stati membri. «L’agenda europea - sostiene l’europarlamentare Sergio Berlato (Pdl) - non può essere dettata dagli ultimatum tedeschi, l’Unione europea non si può privare di ruoli democratici».

SCUOLAEORARI RIFONDAZIONECONTRO ILMINISTRO PROFUMO

Il governo ha proposto l’allungamento dell’orario di lavoro degli insegnanti da 18 a 24 ore settimanali. Contrari all’iniziativa Cosimo Bruzzo, coordinatore provinciale dei Giovani comunisti e Roberto Fogagnoli, responsabile del dipartimento scuola (Prc-Fds). «Lavoriamo più dei colleghi europei e siamo pagati molto meno».

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STRANIERI. Poche leregolarizzazioni registrate inVeneto; risultanocircaun terzo rispettoalla santoria del2009

«Leverebadantirestanoclandestine» NelVicentino 2.085 domande esolo210 da Ucraina eMoldavia Restanole polemiche suicosti Chiara Roverotto

Postercontrolosfruttamento

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ILNUMEROVERDE.Lacampagnacontrolosfruttamentodiesseri umani ha preso il via anche a Vicenza in occasione della “Giornata europea contro la tratta di esseri umani” che si celebra il 18 ottobre.Ilnumero verde antri-tratta è lo800-290290. •

Sanatoria chiusa. Ma le polemiche restano. Sui tempi, sui costi. Sulle nazionalità, sui “falsi assistenti familiari” come li definiscono i sindacati. In Veneto si è conclusa con 10.366 domande di emersione inviate al ministero dell’Interno, nemmeno l’8% del totale delle domande (134.576) arrivate, per via telematica, al Viminale entro la mezzanotte di lunedì 15 ottobre. VICENTINO. Ne sono partite 2.085 e, solo negli ultimi due giorni, si è toccato il picco, con oltre 400 invii. La maggior parte per lavori domestici, ma il dato rischia di essere falsato guardando alle nazionalità. La maggior parte delle domande è stata presentata da cittadini bengalesi (641), poi indiani (406) e pachistani (148). Mentre le richieste provenienti dalla Moldavia sono state 98 e dall’Ucraina 112. «È logico pensare, almeno per i primi due Paesi, che si tratti di connazionali che hanno assunto parenti per sanare la loro posizione, ma vengono impiegati in ben altre attività - spiega Ugo Ometto, responsabile del Caaf della Cgil -. Le vere badanti, quelle ucraine o moldave, so-

presenza in Italia con un documento pubblico, si è concretizzato con una quantità di domande che è pari ad un terzo di quelle presentate, oltre 29 mila nella nostra regione in occasione della sanatoria del 2009 - commenta Maurizio Cecchetto, segretario della Cisl del Veneto con delega all’immigrazione - gli uffici della Cisl mettono anche in evidenza che solo negli ultimi 2 giorni sono state inviate quasi 2 mila domande: i datori di lavoro ed i lavoratori si sono decisi all’ultimo minuto sulla logica di chi gioca al lotto: senza biglietto di certo non si vince. Non si possono penalizzare centinaia di lavoratrici ucraine e moldave che lavorano nelle nostre famiglie costringendole alla clandestinità. Anche i sindaci dovrebbero far sentire la loro voce».

no rimaste fuori e i numeri lo dimostrano: per colpa della documentazione da presentare che le tagliava fuori visto che non potevano dimostrare di essere in Italia dal 31 dicembre del 2011 e per i mille euro da versare». DOMANDE. Nel Veneto il 91% delle richieste riguardano domande per l’emersione di lavoratori domestici mentre sono solo 953 quelle per regolarizzare dipendenti di aziende (lavoratori subordinati). Diverso il dato nazionale dove la percentuale delle domande di sanatoria per lavoratori domestici è stata inferiore di 5 punti pari all’86%. Il totale delle domande presentate dal Veneto è di gran lunga inferiore ad ogni stima preventiva, comprese le più basse (circa 20 mila). Tenendo in considerazione la popolazione residente, italiana e straniera non comunitaria, i numeri regionali risultano sottodimensionati anche rispetto ad altre realtà con caratteristiche economiche e sociali simili: 36 mila richieste in Lombardia e 14 mila in Emilia Romagna. UNASCONFITTA.«Il flop, previsto fin dai primi giorni in conseguenza all’obbligo per il lavoratore di dimostrare la sua

Labadanti moldave e ucraineescluse dall’ultima sanatoria. ARCHIVIO

Ildato regionale

Ildato provinciale

10.366

2.085

Sitrattadiun terzo di quellepresentate nella regolarizzazionedel 2009 Secondoisindacati siè rivelatoun “flop”.

Trale nazionalitàspiccano bengalesi,indianie pakistani.Vicenzarimane lasecondaprovincia venetaallespalle di Verona.

LEDOMANDE INVIATEDAL VENETO PERLA SANATORIA

LERICHIESTEINVIATE AL MINISTERODAL VICENTINO

IL MINISTRO. Andrea Riccardi ministro per la Cooperazione e l’integrazione si è detto soddisfatto dell’esito della sanatoria sostenendo che sono stati recuperati ben 135 milioni di euro, mentre sempre secondo fonti governative finiranno 75 milioni in più nelle casse dell’Inps. Ma soprattutto - secondo il ministro - si è data una prospettiva di dignità ad oltre 135 mila stranieri. Comunque non ha preso in considerazione le richieste delle parti sociali che domandavano una proroga, anzi ha annunciato che il Governo sarà più duro con chi non è in regola. • © RIPRODUZIONERISERVATA


24 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 19 Ottobre 2012

LATRAGEDIA. Era uscito dallasua casadicontrà Porta SantaLuciamercoledìmattina eda allora nessuno loavevapiùvisto. Allaserala compagnaaveva dato l’allarme

Trovato mortolo scultore NereoQuagliato Ierimattina dopoore diricerche lascopertainun bosco aLongare L’uomosi sarebbetoltola vita senzalasciare lettered’addio Claudia Milani Vicenzi Quando, mercoledì sera, hanno trovato la sua auto abbandonata a Longare, poco lontano da un bosco, hanno temuto il peggio. È stata una notte d’angoscia e di inattività forzata: per i soccorritori iniziare le ricerche con il buio, in una zona così impervia, era impossibile. Le squadre hanno potuto partire solo ieri mattina. Erano al lavoro da alcune ore quando hanno fatto la tragica scoperta: il corpo senza vita di Nereo Quagliato, uno dei più noti scultori vicentini contemporanei, era sul monte Brosimo, in località Santa Tecla a Costozza di Longare. Sulle cause del decesso i carabinieri non avrebbero dubbi: l’uomo, 73 anni, si è tolto la vita impiccandosi ad un albero. Non sarebbero stati trovati, né a casa né in auto, biglietti o lettere d’addio. Non si sa quando sia avvenuta la tragedia. La compagna dello scultore, che viveva con lui in contrà Porta Santa Lucia, ha riferito di averlo salutato per l’ultima volta mercoledì mattina. Era uscito di casa, aveva preso la sua Renault Modus e, da allora, non lo aveva più visto. Sembra che Quagliato non avesse lasciato trapelare nulla e che fosse apparentemente tranquillo, come sempre. Quando, con il passare delle ore, la fidanzata ha visto che non rientrava si è preoccupata e ha dato l’allarme ai carabinieri. Poco dopo, alla centrale operativa, è arrivata un’altra telefonata. Era di una donna che abita a Longare, in via Santa Tecla, non lon-

Considerato unadellefigure dimaggiorspicco delpanorama artistico vicentino

tano dalla zona boschiva. Un posto isolato, dove una macchina abbandonata si nota subito. «È ferma in strada da ore - ha spiegato ai carabinieri - e temo sia stata rubata». Un rapido controllo della targa ed è stato chiaro che apparteneva proprio allo scultore. A quell’ora, però, iniziare le ricerche sarebbe stato impossibile. Polizia, carabinieri, soccorso alpino e protezione civile che, per ironia della sorte, avevano compiuto un’esercitazione in zona solo alcuni giorni fa, sono partiti poco dopo le 9. Con loro anche i cani addestrati per ritrovare le persone scomparse. Quattro ore dopo la tragica scoperta. Nereo Quagliato aveva cominciato a scolpire a soli 13 anni. Aveva vissuto e lavorato molto all’estero ma era sempre tornato nella sua città. Città che aveva arricchito con tante opere. L’ultima, il bronzo di Neri Pozza, era stata inaugurata solo qualche settimana fa. Ieri Pio Serafin, consigliere comunale del Pd e grande amico dello scultore era ancora sotto choc dopo aver appreso la notizia. «Non riesco a farmene una ragione, né posso immaginare che cosa l’abbia spinto a togliersi la vita - ha considerato -. Certo, c’erano stati dispiaceri, dal punto di vista lavorativo, soprattutto perché aveva la sensazione di non essere amato dalla sua città, ma sono certo che le ragioni fossero molto più profonde e a noi sconosciute». Il parlamentare Giorgio Conte ieri sera si è detto «profondamente addolorato per la scomparsa di Nereo Quagliato». «Vicenza perde un'esponente dell'arte contemporanea tra i più fecondi e innovativi - ha aggiunto -. La città ha la fortuna di poterlo ricordare ed incontrare tutti i giorni nella leggerezza della “fontana dei bambini" e nei tanti contributi alla cultura che ha lasciato». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Ilritratto dell’artista

Iniziòappenatredicenne Lesueoperepresenti inpiazze,chieseemusei Giovanna Grossato

NereoQuagliato èstato uno deigrandiartistidellacittà.Numerosele sueopere presentiaVicenza

NereoQuagliato allavoro

Ungiovane NereoQuagliato ritrattoin unafoto diPlacido Barbieri

Artistascultore diartisti e non solo:tantissimii ritratti di gentevicentina,gentecomune cheapprezzava la sua operae glichiedeva diritrarli perchéla loroimmaginerimanessenel tempo.NereoQuagliatoha scolpitoe modellatounmondo fattodi fisionomiemaanche di segniinteriori,disimboli,di archetipi:come la grande terracottade“L’uomodi Taù”, unafiguraessenziale, seduta su diunsasso, nuda,le mani intrecciatecome dichi ha decisodinon piùfare,il volto distesocon l’ombradi un sorrisoe gli occhisocchiusi su unpensiero segretocheoggi piùchemai adombra l’immaginedell’artista stesso. Questosuo modo asciuttodi scolpirenasceva dilontano,da unapratica iniziatacome un destinoquando Nereo Quagliato-nato nel1939-era appenatredicenne, e cheaveva portatoprestoi suoi frutti,già neglianniCinquanta, con premi e riconoscimentidiprestigio, acquisizionida parte di collezionipubblichee private.E Quagliatoavevavoluto ricambiarecon ungesto generosol’accoglienza chela suaarteaveva ottenuto negli anni,donando neldicembre 2010unaparteimportante della propriapersonale collezionealla Banca Popolare diVicenza,che nella sua sede storicadiPalazzoThiene ha dedicatouno spazio permanente edha permesso da quelmomentoai cittadinidi Vicenzae agli ospitidella città difruire diunavisionecoerente e riccadel lavorodelloscultore. Inquesta raccoltasono inclusi imomenti piùsignificativi di unalungacarriera che, con una tecnicachesi eranutritadelle piùintenseesperienzedella storiadell’arte italiana, era

riuscitaa leggere e a tradurre intensamentei sentimenti umani comei gestiquotidiani. A cominciareda opere come “Il dono”, a “Lesorelle”,alle molte figurefemminili, diadolescenti,di ballerinette,dibambinicoltiin differentiattitudini,diadulti pensosi,dimadri conil figlio strettotra le braccia. Nelpresentare unamostradi Quagliato,nel 1987,Giuseppe Fagginaffermò chenell’andarea visitarel’amicoaveva compreso «perchéegli nonabbiamai voluto accettarela teoria romantica secondolaquale l’operasarebbe l’immediataesplosione dell’ispirazionegenialee nonla travagliata conquista,nella dura materialitàdelmarmoe del bronzo,diunavagheggiata immagineinteriore». L’intelligenza delfare,lo scoprire passaggiodopopassaggio la possibilitàdell’attuazionedi un’ideadentrola realtà della materiaè infattiil percorso di NereoQuagliato. Daldisegno precisoincui unpensiero si definiscein terminidispaziosu un fogliobianco,al bozzettonella cretamorbida,alla scelta ponderatadelmezzo piùidoneo legno,terracotta, marmo,bronzoatradurre ingrandezze fisicamente corrispondentiil “modello”, realeo immaginato, il percorsooperativo dell’artista nonè maidisgiuntoda quello dell’artigianoe, contemporaneamente, dell’intellettuale.Anche intemi più sottilmentetesi versoun misticismointerpretatoinchiave drammatica,come la bella “Deposizione”per lachiesa di S.GiovanniBattistaadArzignano oinaltri legati alpathos della mitologiae della tragedia classica, comenelcalibratissimo “Ilcielo di Icaro”, Quagliatosapeva dare quella regolarazionaleche governagli equilibridelle formee lalucida consapevolezza delle sceltechea voltetravagliano la vita,ma sonoanche ingradodi darleun senso. • © RIPRODUZIONERISERVATA

FONDAZIONE ZOÉ. L’excalciatore DemetrioAlbertini,vicepresidente dellaFigc,haincontrato gli studenti alpalasport

«Ilmiosport èrispettodelle regole» «Hosempreamato ilcalcio,masenza costanza erispetto delleregole non cel’avreimai fatta» Roberto Luciani È arrivato con qualche giorno (complice la Nazionale in Armenia) ed un tempo calcistico di ritardo sul programma ma l’attesa non ha fiaccato la curiosità e la voglia di partecipare dei 1.333 ragazzi convenuti al palasport di via Goldoni. Studenti delle ultime classi delle medie e delle prime delle superiori, pronti ad accogliere Demetrio Albertini con un applauso fragoroso e spontaneo e poi però a “vivisezionare" il campione di Milan (soprattutto), Atletico Madrid e Lazio, e oggi vicepresidente della Federazione italiana giuoco calcio.

Il respiro della gioventù, tra demonio e santità, in un fuoco di fila di domande mai banali, perché comunque spia di quello che e a cui pensano gli adolescenti. Dalle sempre gettonate “ma quanto guadagna un calciatore" all’amicizia, dalle morti di Simoncelli e Morosini ai fuori programma di Balotelli, dalle emozioni del campo ai consigli per il futuro. Una partecipazione che ha finito per dare rotondità al dialogo fra l’uomo ed i suoi interlocutori e senso completo a “Il respiro dello sport", ultima tappa del viaggio intrapreso dalla Fondazione Zoé tra i segmenti della vita. Due generazioni a confronto, ma Alberti-

ni, che anagraficamente rientra nell’orbita dei genitori e nella categoria dei potenziali “dinosauri", a sua volta non si è tirato indietro: «Io ho fatto rinunce. A 17 anni non ho vissuto la mia età tanto che ad un giornalista che mi chiedeva cosa mi mancasse, visti i successi mietuti in breve tempo con il Milan e l’Under 21, risposi: poter andare in centro e mangiare un gelato con i miei amici. Io ho sempre amato il calcio, ma senza costanza, senza responsabilità, senza rispetto delle regole, a cominciare da quelle dello spogliatoio, non sarei arrivato a questi traguardi. E soprattutto a realizzare quello che volevo essere». I so-

DemetrioAlbertiniieriospite dellaFondazioneZoé. COLORFOTO

Oltremille studentihanno affollatoilpalasport divia Goldoni

gni, desideri allo stato iniziale: averli è importante, saperli coltivare richiede forza, volontà e fatica. A far da sponda le parole dell’assessore comuna-

za e gioia». E se non diventerete calciatori affermati pazienza tanto, come scrive Borges e ha ricordato l’intervistatrice Giulia Salmaso, ogni volta che

le allo sport Umberto Nicolai: «Apprezzate quello che avete e non quello che non avete, studiate e soprattutto vivete il vostro tempo con consapevolez-

un bambino prende a calci qualcosa per la strada lì ricomincia la storia del calcio. Ed un altro sogno. • © RIPRODUZIONERISERVATA


Provincia 31

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 19 Ottobre 2012

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SCHIO

Piazza Almerico Da Schio, 18 | Telefono 0445.523.150 Fax 0445.530.544 | E-mail: red.schio@ilgiornaledivicenza.it.

MALO. Il grupposiè rivolto altribunale perl’avvio dellaproceduradi “ristrutturazionedel debito”dopo l’intesaraggiunta conlebanche

VALDASTICO

Deroma,accordoda10 milioni L’azienda occupa237 lavoratori Abreveanalogaoperazionecon Stabila,indebitataper 95milioni, checontrolla ladittadei vasi Ivano Tolettini Un accordo da 10 milioni di euro con le banche per ridare ossigeno al Gruppo Deroma in un momento difficile per il comparto dei vasi. È stato depositato in tribunale ricorrendo alle nuove norme contenute nel Decreto Sviluppo entrato in vigore a metà settembre. Il patto consentirà all’azienda che fa parte del Gruppo Stabila, il cui pacchetto azionario è posseduto dalla Capiterlina Holding, di far fronte alle necessità del mercato. Il piano finanziario firmato dal presidente Nicola Rizzi e dall’amministratore delegato Giancarlo Tamiozzo ha trovato sostegno nella Banca Popolare di Vicenza, Unicredit e Banca Popolare di Verona, che credono nella ripresa di una società che nel Vicentino occupa 237 persone, tra gli stabilimenti di Malo e Villaverla, e che ha scritto

Laprocedura saràomologata daigiudici conilvialibera del60%dei creditori

pagine importanti. All’estero la società entrata a far parte della galassia Capiterlina nel 2005 conta su altri 700 dipendenti. Dai dati depositati in tribunale nella richiesta controfirmata dall’avvocato Mario Calgaro, si apprende che il fatturato di Deroma chiuderà il 2012 attorno ai 55 milioni di euro, 3 in meno rispetto al 2011. L’esposizione debitoria ammonta sui 17 milioni di euro, di cui circa 9 milioni ipotecari. Il problema di base per Deroma è che il gruppo Stabila, che nell’agosto dell’anno scorso ha raggiunto un accordo con gli istituti di crediti per congelare i debiti in linea capitale, ha un’esposizione complessiva di 95 milioni di euro. Il fatturato del gruppo che fabbrica laterizi ed ha stabilimenti a Isola, Ronco all’Adige e Dosson, a causa della crisi dell’immobiliare ha visto una drastica riduzione dei volumi di vendita, che quest’anno dovrebbero attestarsi sui 30 milioni di euro. Stabila con un accordo di aggregazione col gruppo bresciano Vela spa ha cercato di ritrovare quell’equilibrio finanziario che le nubi recessive minano. E non è escluso che anche il gruppo di Isola, che ha comunque un patrimonio netto valutato in 70 milioni di euro, a breve ricorra

L’ad Tamiozzo

«Investimenti perrilanciare lasocietà» «Èevidente chese le banche hannodeciso difinanziarci significachel’azienda ha la capacitàdigenerarereddito e inprospettivadi rilanciarsi comeunodei produttori leadera livellointernazionale divasi. Inparticolare, la BancaPopolarediVicenza ha dimostratocon ifatti grandeattenzioneversola nostrarealtà, comeanche Unicredite Banca Popolare diVerona».Per l’amministratoredelegato GiancarloTamiozzo, cheha firmatocon l’avv.Mario Calgaro,la presentazionein tribunaledel pianodi ristrutturazionedel credito, è unpassaggio significativo.I nuovi finanziamentiper 10 milionidieuro «serviranno perraggiungere gli obiettivi dibudgetche cisiamo prefissati».Pur afronte diun mercatoasfittico, i vertici di Deromaritengono cheil peggiosiaalle spalle. «Le bancheneinostri confronti hannodimostratocoerenza e correttezza-conclude Tamiozzo-. Stiamo lavorando inlinea con le previsionidiquella stagionalitàchecaratterizza ilnostro comparto». • I.T.

Lacanonica diS.Pietro. G.M.F.

L’esterno dellostabilimento principale dellaDeromaaMalo,lungo la provinciale Pasubio. FOTO STELLA alla procedura introdotta dal governo Monti per trovare un accordo con i creditori. Tornando a Deroma, una delle cause delle difficoltà finanziarie nelle quali si sta dibattendo da anni è che l’uscita dalla borsa era stata pagata a debito. Certo, il quadro economico all’epoca era molto diverso dall’attuale, tanto più che la tipicità del mercato dei vasi di terracotta, ma non solo quelli, è la stagionalità. Una fetta rilevante, tra il 60 e 70%, del fatturato lo incassa nei primi sei mesi. La ristrutturazione del debito di Deroma sarà omologata dal tribunale con l’approvazione di almeno il 60% dei creditori chirografari •

OSPEDALEDISANTORSO. Inattesa diaccordi

MALO/2. Dadomani

Parcheggiin stallo Il busnavetta vieneprorogato

Esercitazione Miolato eletto disoccorso segretario incasa diriposo della LegaNord

La media di viaggiatori rimane sulle 300 presenze giornaliere. Il servizio di collegamento è gratuito

È stato ulteriormente prorogato il servizio di bus navetta per il trasporto gratuito all'ospedale di Santorso in attesa degli sviluppi sulla riduzione del ticket del parcheggio del nuovo nosocomio. La convenzione per garantire il servizio, totalmente gratuito, era già stata rinnovata a settembre con scadenza 20 ottobre visto che non c'è speranza che entro domani la trattativa in corso tra Ulss, Regione e Comuni giunga ad una conclusione. «Stiamo cercando di risolvere alcuni aspetti tecnici dopo che tutti i 32 sindaci dell'Ulss 4 si sono detti disponibili a sborsare i 50 mila euro annui per rendere gratuito o quasi il parcheggio dell'ospedale – spiega il sindaco di Santorso Pietro Menegozzo – In attesa di trovare la corretta formula giuridica e di avere delle risposte dalla Regione prolunghiamo oltre il 20 ottobre il servi-

Ilbus navettadell’ospedale zio di bus navetta gratuito dal parcheggio Baden Powell di fronte all'Oasi Rossi fino all' ospedale che ogni giorno trasporta una media di 300 persone. La speranza è di risolvere la questione prima della fine dell'anno». Intanto l'Unione sindacale di base intende costituire un comitato regionale che vigili sulla qualità della sanità pubblica: «Proponiamo l’organizzazione di una grande manifestazione popolare in grado di coinvolgere non solo i lavoratori e l'utenza della Ulss 4 ma tutte le altre Ulss soggette a uguali progetti». afferma Luc Thiebault. • A.L.

Lacanonica messain sicurezza dalComune

Maxi-esercitazione di protezione civile con sanitari, cinofili, soccorritori alpini, vigili urbani, figuranti, personale comunale e volontari del gruppo FIR di Vicenza per le comunicazioni. La super simulazione si svolgerà a Malo domani e domenica, dalle 8 alle 12, con lo scopo di capire come gestire al meglio le emergenze nel caso di un forte terremoto. Si fingerà una scossa sismica di 6,5 gradi della scala Richter con il conseguente e parziale crollo di Villa Clementi, l'edificio che ospita la biblioteca civica, e l' evacuazione delle scuole elementari “Rigotti" e della casa di ricovero “Muzan". Squadre e gruppi specialistici con i loro mezzi, assieme a 60 volontari della protezione civile, saranno impegnati nelle operazioni di sfollamento, ricerca e soccorso di eventuali dispersi e feriti. Controlleranno anche il traffico e viabilità, la quale proprio per la sosta dei mezzi di soccorso, sarà limitata lungo le vie Barbé, Giotto, Martiri della Libertà e De Marchi. La prova fa parte delleesercitazioni organizzate dal coordinamento “Ato 7 Alta Pianura" cui aderiscono 10 gruppi di Protezione civile. • C.R.

Catastedi vasipronte peressere trasferitenei punti vendita. STELLA

Don Francesco Alberti, da poco festeggiato come nuovo parroco, ha trovato la canonica dell'abitato di San Pietro più bella e confortevole, grazie agli interventi di manutenzione straordinaria realizzati dal Comune, secondo il progetto steso dall'ing. Iginio Mioni, di Piovene Rocchette, per una spesa di 110 mila euro, coperti per il 90 per cento da un fondo regionale, e per il rimanente da soldi del Comune. A differenza di tanti altri edifici usati dal clero e annessi alle chiese, la canonica del capoluogo, dove oltre all'abitazione del parroco ci sono pure altri locali, non è - infatti - di proprietà diocesana, ma appartiene al Comune. Di qui, l'impegno dell'ente locale per fermare il degrad. Gli interventi hanno riguardato la sistemazione del manto di copertura, la coibentazione del solaio del sottotetto, la bonifica e il risanamento degli strati di intonaci esterni. • G.M.F.

PIOVENEROCCHETTE ILPERSONAGGIO. Esamisuperatidalmaestroditaekwondoscledense

Zanotelliè cinturanera di7˚ grado È scledense l'atleta di taekwondo entrato nella ristretta cerchia dei più forti del Triveneto. Nel centro di preparazione olimpica “Bruno Zauli” di Formia , il maestro Moreno Zanotelli ha infatti sostenuto e superato a pieni voti l'esame per il 7˚ grado della cintura nera. I candidati all'esame, soltanto tre provenienti da tutta la penisola, hanno dovuto sostenere prove di difesa perso-

nale, prove di forza con rottura di tavole in legno e prove tecniche con forme di alto livello. La commissione esaminatrice presieduta dal maestro coreano Park Ghil, 9˚ grado della cintura nera e da alcuni tecnici della federazione, hanno richiesto agli atleti un'approfondita conoscenza sia della parte sportiva che marziale del taekwondo. • S.D.C. © RIPRODUZIONERISERVATA

ParkGhil e MorenoZanotelli. SDC

MarcoMiolato,LegaNord. G.M.F. Marco Miolato è stato riconfermato nella carica di segretario della Sezione della Lega Nord di Piovene Rocchette. All'atto dell'insediamento, nel discorso programmatico ha dichiarato la volontà di sostenere il percorso della Giunta guidata dal sindaco Maurizio Colman e di far conoscere alla cittadinanza iniziative e programmi della Lega. Ha quindi annunciato l'immediata mobilitazione di tutti i militanti e i sostenitori per domani e domenica, quando al gazebo allestito in Piazzale della Vittoria, verranno raccolte firme per modificare lo statuto comunale, per inserire la possibilità di presentare interrogazioni da parte di semplici cittadini, nell'ottica di una politica diretta. • G.M.F.

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Venerdì 19 Ottobre 2012

BREGANZE/1. L’incidente ieriintorno alle 15nel trattoversoMason

DUEVILLE

Camionsi ribalta Traffico in tilt sullaGasparona Paolo Mutterle Traffico impazzito ieri pomeriggio sulla nuova Gasparona nel tratto compreso tra Breganze e Mason Vicentino, dove si sono formate lunghe code in entrambe le direzioni. Attorno alle 15 un bilico che trasportava laterizi ha sbandato paurosamente poco prima del ponte sul torrente Laverda, in territorio comunale di Breganze. Il trattore stradale ha finito la sua corsa su un campo, mentre il semirimorchio è rimasto in parte nella corsia di marcia. Durante la complessa operazione di rimozione, si è resa necessaria l’istituzione di un senso unico alternato che ha paralizzato la circolazione per parecchie ore, anche per colpa

dei curiosi che si sono fermati lungo la strada. Solo in serata, una volta sgomberato il traino e i mattoni rimasti sull’asfalto, la situazione è tornata alla normalità. L’autoarticolato della ditta Max Trasporti srl di Pederobba era partito circa mezz’ora prima da Malo ed era diretto a Bassano del Grappa per un altro carico, prima di fare ritorno nel Trevigiano. Solo la prontezza di riflessi dell’autista, Michele Pescador, 47 anni, di Trento, ha evitato conseguenze più gravi. «Ho sentito delle vibrazioni e il camion si è messo di traverso - ha riferito il conducente, rimasto illeso -. Appena ho toccato i freni, non sono più riuscito a tenere il controllo; il carico si è spostato, il rimorchio ha fatto da pendolo e, quando

ho visto la fila di macchine che arrivava nell’altro senso, mi sono buttato sulla destra, in mezzo al campo. Ho pensato prima di tutto alle persone. Di camion ne fanno ancora». La motrice ha subìto seri danni: praticamente distrutto il rimorchio, mentre il materiale è stato in parte recuperato, salvo qualche biforato andato in pezzi. Come da prassi, l’uomo è stato sottoposto ad alcoltest, risultato negativo. «Sono astemio», ha dichiarato ai vigili. Secondo le prime ricostruzioni, a causare lo sbandamento e la perdita di controllo potrebbe essere stato un dosso o un tratto del manto stradale particolarmente rovinato. Non si esclude però neppure l’ipotesi di un guasto meccanico, mentre pare improbabile che il camionista corresse oltre il limite di velocità. Sul luogo dello spettacolare incidente sono intervenuti per primi i carabinieri della stazione di Marostica, seguiti dalla polizia locale di Breganze e dai militari dell’Arma di Bassano, che a turno hanno regolato il traffico.

VILLAVERLA. Oggièin programmal’investituradipadre Marino Rigon

L’arcivescovo diMilano premia ilmissionario

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Ilbilico, diretto versoMason,che siè ribaltatoieripomeriggiolungo la NuovaGasparona. FOTO STELLA

Lecode di autoformatesi durante leoperazionidi recupero. STELLA

BREGANZE/2

«Attacchi dabassa politica alsindaco»

Ilreligiosoentranella “Accademia Ambrosiana”

CALTRANO. Staseraperlarassegna “Senzaorario,senza bandiera”

Conil nuovo progetto “Sadi legno” nascela casa“achilometri zero” L’esperienza dell’ing. Samuele Giacometti che ha realizzato in Carnia una dimora a km zero La rassegna Senza Orario Senza Bandiera, quest’anno dedicata al “pianeta legno”, torna in sala parrocchiale stasera, alle 20.30, con la presentazione di un’interessante iniziativa in tema di risparmio energetico. Samuele Giacometti, ingegnere residente in Carnia, si è reso protagonista di un’esperienza già premiata a livello

Pieraldo Ferracin È tornato al suo paese natale padre Marino Rigon, missionario villaverlese che si è fatto conoscere ed apprezzare a livello internazionale. È tornato in Italia per un breve periodo, accogliendo l’invito del card. Angelo Scola, arcivescovo di Milano, che l’ha chiamato a far parte dell’Accademia Ambrosiana, quale “accademico di classe asiatica”. La cerimonia dell’investitura ufficiale si terrà oggi alle 18, a Milano nella sala delle Accademie. Il cardinale Scola nominerà i nuovi accademici e successivamente padre Marino terrà la prolusione sul tema “L’uomo e la società in Tagore”. Padre Marino non ama essere considerato un “personaggio”: «Ho fatto solo il mio dovere di missionario - dice - aiutando la gente e diffondendo gli insegnamenti del vangelo». Eppure in quasi 60 anni di missione in Bangladesh si è fatto stimare da tutti, tanto che nel 2008 il governo della capitale Dacca gli ha dato la cittadinanza onoraria. Nato a Villaverla il 5 febbraio del 1925, appartenente alla congregazione dei missionari saveriani, padre Marino Rigon arriva in Bangladesh nel

I vigili del fuoco bassanesi sono stati chiamati a recuperare il carburante, visto che all’interno del serbatoio erano presenti circa 500 litri di gasolio, mentre l’operaio del Comune di Breganze Claudio Valerio ha rimosso con un escavatore i blocchi di argilla spostandoli nel campo. Per raddrizzare il semirimorchio e toglierlo dalla carreggiata si è reso necessario l’intervento di una speciale gru del soccorso stradale Scremin di Bassano. Le operazioni di sgombero si sono concluse intorno alle 18.15. •

Il crac della sua azienda gli costa 6 mesi di reclusione. La pena detentiva è stata sostituita con una multa di 6.800 euro, che è stata sospesa con la condizionale. Stefano Mazzoni, 28 anni, padovano di San Giorgio delle Pertiche (assistito dall’avv. Margherita Limongi), ha patteggiato l’altra mattina davanti al giudice Babudri e al pubblico ministero onorario Conte. L’imputato era finito a processo in qualità di amministratore della “Tephra srl” di Dueville, che è stata dichiarata fallita dal tribunale di Vicenza nel maggio del 2009. Secondo la procura, l’imputato aveva aggravato il dissesto della società astenendosi dal chiedere tempestivamente il fallimento, nonostante già nel 2007 fosse palese lo stato di insolvenza visto che non erano state versate le imposte ed era stato eroso completamente il capitale sociale. Non solo: la pubblica accusa contestava a Mazzoni anche il fatto di non aver tenuto le scritture contabili nel 2008 e di non avere redatto - come emerso dalla relazione del curatore Michele Quarto - il bilancio di quell’anno di attività. Per questo era accusato di bancarotta semplice, ed era stato segnalato in procura. •

nazionale. Il professionista, di origini marchigiane, si è costruito una casa interamente in legno ma, quel che più conta, è riuscito a quantificare scientificamente il valore del risparmio energetico partendo dal presupposto che, in determinate realtà, è possibile costruirsi l’abitazione a “chilometri zero”. “Sa di legno”: questo il nome del progetto, diventato successivamente un libro edito dalla Compagnia delle Foreste, che verrà presentato anche con l’ausilio di una video proiezione nella quale si

possono riscontrare le varie fasi attuative. La realtà della Pedemontana e della montagna vicentina si presta alla replica di quanto realizzato in Carnia. Samuele Giacometti nel suo progetto ha infatti coinvolto il Comune di Prato Carnico il cui territorio comprende boschi soggetti all’uso civico, come accade in tanti comuni della nostra provincia. Da quest’ambiente ha prelevato le piante di abete poi trasformate nella sua casa che, appunto, “sa di legno”. • R.A. © RIPRODUZIONERISERVATA

MariaRitaBusetti

ratura nel 1913, del quale ha tradotto moltissime opere. «Ormai - confessa - mi sento più bengalese che italiano, perché in quel paese ho trascorso la maggior parte della mia vita. Non dimentico, però il mio paese natale, col quale sono collegato tramite mia sorella Annunciata e mio fratello Francesco, che seguono il Centro studi su Tagore». Ripartirà il 30 ottobre: «Un mese lontano dalla “mia” terra è troppo: non mi interessa che elenchino ciò che ho fatto in Bangladesh, penso piuttosto a quello che potrei fare ancora». •

«Non trovo giusto che per esprimere una critica si usino aggettivi e un linguaggo da calunnia». Sull’archiviazione della denuncia contro ignoti, per diffamazione, presentata dal sindaco di Breganze Silvia Covolo in seguito ad un articolo pubblicato sul sito www.iodemocratico.it interviene anche Maria Rita Busetti, in veste di segretario provinciale della Lega. «Considero scorretto quel consigliere - afferma - perché avrebbe potuto esprimere le sue opinioni senza scadere in un lessico da bassa politica. Ma considero scorretta anche la decisione di archiviare un episodio del genere giustificandolo come diritto di critica. Il sindaco è stato attaccato con la leggerezza tipica di chi non ha nulla da dire». • M.L.D.

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PadreMarinoRigon, 87 anni, missionario inBangladesh. P.FERRACIN 1953; da allora svolge la sua missione religiosa, sociale e culturale con l’entusiasmo che dimostra tuttora, alla bella età di 87 anni. Negli anni della rivoluzione per l’indipendenza del Bangladesh dal Pakistan (1971) si è attivato con altri volontari per curare i feriti tra i fautori dell’indipendenza. Ricorda bene le parole del colonnello Hemayeth Uddin, che ha curato lui: «Allora Dio era in cielo, ma padre Rigon era in terra e mi ha salvato». Padre Marino è noto anche per aver fatto conoscere in occidente il poeta bengalese Tagore, premio Nobel per la lette-

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Laprontezzadi riflessidel conducente,chehasterzato verso ilciglio, hapermesso dievitaredannialle persone

Bancarotta “Tephra srl” Patteggia unamulta


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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 19 Ottobre 2012

AREA BERICA BARBARANO. Laballerinaallontanatadalla casadell’exè statainterrogataierimattina dalgiudice ed haconfessato

«L’hotormentato.Peramore» «Midispiaceavergli rovinato lavitanegli ultimimesi ma diMorenosono innamorata davveroenon vivosenza dilui» Diego Neri «Sì, è vero, l’ho perseguitato negli ultimi mesi. Ma l’ho fatto per amore, perchè di Moreno sono ancora sinceramente innamorata e non riuscivo ad accettare la fine della nostra relazione. Mi dispiace di avergli rovinato la vita». Carmen Chircu si è presentata ieri mattina davanti al gip Stefano Furlani, in tribunale a Vicenza. La cittadina romena, 35 anni, che vive a Barbarano in via Fermi, è sotto inchiesta per stalking e qualche giorno fa il giudice, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Barbara De Munari, ha emesso un provvedimento che le vieta di avvicinarsi all’abitazione di via Vittorio Ve-

Ladonna èaccusata distalking neiconfronti dell’operaiocon cuiconviveva

neto, a Barbarano, dove risiede il suo ex fidanzato Moreno Cusin, un operaio di qualche anno più giovane. La donna, che lavora come ballerina in un night, aveva intrecciato una relazione con il vicentino, che però l’aveva definitivamente lasciata in giugno. Dalle settimane successive, lei aveva iniziato a stazionare sotto casa sua, minacciando e ingiuriando sia Cusin che i suoi famigliari. Inoltre lo aveva tempestato di chiamate, sms e messaggi in segretaria, dal tono molto pesante: «Voglio rovinarti - gli ha scritto fra l’altro -, mi vendicherò... se non capisci quello che voglio ti uccido... se entro lunedì non torni ti spacco la macchina... sei fortunato che non ho trovato il vetro aperto sennò ti bruciavo la macchina... hai trovato il diavolo in persona bastardo ti odio e ti amo allo stesso tempo». Quindi aveva danneggiato la sua autovettura, una Golf, rivendicando quelle azioni sempre via sms. Era arrivata anche a prenderlo a schiaffi e pugni in volto. Cusin si era rivolto più volte ai carabinieri della stazione,

CarmenChircu all’uscita daltribunale di Vicenza. COLORFOTO

L’indagine èseguitadai carabinieridi Barbarano

LONIGO/1. È tornatoin Consiglioil casodellaconvenzionecol gestore

comandati dal maresciallo De Francescantonio. Gli stessi militari, che avevano trovato conferme alle sue denunce da più persone, erano stati testimoni di alcune minacce. Ma Chircu pareva una furia irrefrenabile, tanto che il giudice ha firmato il provvedimento in tempi molto rapidi. La donna, assistita dall’avv. Elena Peron, ieri ha confessato tutto al giudice. Ha ammesso di essere diventata una stalker in quei mesi, ma di averlo fatto soprattutto per amore, oltre che per le difficoltà economiche in cui versa. Dopo aver lasciato il night vi è tornata di recente, per sbarcare il lunario. «Nelle scorse settimane ritenevo Moreno la causa di tutti i miei problemi, se mi sentivo in rovina davo la colpa a lui ha detto in tribunale -. Mi dispiace molto, perchè mi sono comportata in maniera sbagliata e ho capito di aver esagerato. Io cercavo di farlo tornare con me ma in questa maniera lo perdevo sempre di più. Quello che ha denunciato Moreno corrisponde alla verità». La difesa non ha richiesto di togliere la misura cautelare del divieto di avvicinamento. La donna ha promesso al giudice di lasciare in pace il suo ex fidanzato. Le indagini proseguiranno, ma la ballerina ha giurato di cambiare definitivamente registro. •

Il sindaco Giuseppe Boschetto ha chiesto di rinviare la discussione in quanto Franco Rebesan, l’assessore che ha seguito il caso, non era presente in aula. Le minoranze non hanno accettato alcuna proroga: la proposta di ordine del giorno della Lega è stata messa ai voti e respinta dalla maggioranza.

Lino Zonin

MONTEGALDA. Era originario diChiuppano

La questione del bar all’interno del parco Ippodromo di Lonigo torna ad accendere la discussione in Consiglio comunale. La Lega Nord ha chiesto al sindaco e alla giunta di rivedere i termini dell’accordo con cui è stata recentemente sanata la pendenza con il gestore dopo alcuni anni di mancato rinnovo della convenzione. Dopo aver valutato in 250 mila euro la somma totale spesa per la sistemazione dello stabile (di proprietà comunale) è stato concesso all’attuale gestore l’uso dei locali senza pagamento del canone fino al 30 aprile 2022. Il capogruppo della Lega Giorgio Nicolin ha affermato che «il computo metrico estimativo adottato per definire l’accordo riporta alcune voci e importi che non possono essere accettati e non possono essere messi a carico della comunità: alcune opere sono contabilizzate a corpo e non a misura, con parametri non confrontabili; si conteggia un container prefabbricato per i servizi igienici, comperato dal gestore dopo che aveva eliminato i bagni

Ilbaral parcoIppodromo in muratura, che verrà demolito a spese del Comune; il bancone bar, bene strumentale e non durevole, viene invece contabilizzato alla cifra astronomica di 61.500 euro». Il collega di Nicolin, Andrea Castiello, ha ricordato che, in base alla vecchia convenzione, il gestore del bar avrebbe dovuto occuparsi della pulizia del parco giochi dell’Ippodromo. Secondo il consigliere, il Comune ha invece dovuto provvedere alla pulizia per una spesa di oltre 50 mila euro negli ultimi otto anni. Anche Paolo Rosin, di Civitas Leonicena, ha criticato «la fretta e l’approssimazione con cui la giunta ha voluto definire la questione, sulla spinta delle istanze ricevute dalle minoranze».

L’ASSESSORE. Franco Rebesan precisa: «L’ordine del giorno della Lega andava respinto per motivi tecnici. Non è infatti al Consiglio comunale che spetta il compito di decidere sulle questioni procedurali che riguardano esclusivamente gli uffici. Una di queste è appunto la stima dei beni ottenuti in permuta, che è stata compiuta dall’Ufficio tecnico a seguito della decisione adottata dalla giunta per definire, dopo cinque anni, la pendenza con il gestore del bar. Quelli della Lega fanno finta di non ricordare che l’amministrazione precedente godeva del loro appoggio e che il ritardo accumulato dalla pratica dipende anche dalla loro incapacità nel prendere una decisione. Comunque sia - conclude Rebesan - la convenzione adottata risolve un contenzioso, risparmia una controversia legale dall’esito dubbio e mantiene attivo il servizio di ristoro al bar, il tutto senza costi eccessivi per il Comune». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Lavorò in paese per 20 anni dopo essere stato in vari centri vicentini Il funerale sarà lunedì È scomparsa a Montegalda una delle figure di riferimento, il medico condotto Letiziano Segalla, morto ieri a 81 anni. Nato a Chiuppano nel 1929, Segalla si laureò a Padova nel 1957 lavorando nella divisione ospedaliera di Schio, per poi diventare medico condotto a Dueville, Marano, Rotzo e dal ’73 al ’94 prima del pensionamento, a Montegalda dove fu stimato e apprezzato per la sua professione. Figlio di un padre emigrato in America, la madre lo sostenne negli studi durante la seconda guerra mondiale, fino alla laurea. Segalla ha voluto operare come medico condotto «perché la mia è una missione - spiegava - e resto orgoglioso delle mie origini popolari, per questo mi viene più facile curare la gente in famiglia». Un medico di altri tempi, con caratteristiche che vengono ancora ricordate dai pazienti: preciso, puntuale e competente. E con alcune particolarità che fanno da contorno alla sua personalità: «Si coricava nella pausa pomeridiana tenendosi le scarpe per essere pronto per ogni evenienza», ricordano i figli. Proverbiale l’orario di chiu-

SOSSANO CONSIGLIOCOMUNALE OSSERVAZIONIALPAT

Il Consiglio comunale di Sossano torna a riunirsi questa sera alle 20.30: all'ordine del giorno l'atto di indirizzo relativo alle modalità di valutazione delle osservazioni al Pat, il Piano di assetto del territorio. F.B.

ORGIANO INCONTROCON L’AUTORE ALLASCUOLA MEDIA

Questa sera, alle 20.45 nell’aula magna della scuola media, lo scrittore Bepi Mizzon parlerà del suo libro “Ricordi e pensieri”, ovvero i tempi in cui bastava un niente per essere felici. S.Z.

ALONTE VISITA GUIDATA ALLE PRIARE DIMONTECCHIO

Il Centro musica e cultura di Alonte organizza per domani una visita guidata al museo archeologico e alle Priare di Montecchio Maggiore. Ritrovo alle 13.30 in piazza Santa Savina. L.Z.

CAMPIGLIA CONCERTO INCHIESA PERORGANOECORO

Il 33˚ Ottobre campigliese prosegue domani, alle 20.45 in chiesa, con il concerto dell’organista Simone Vebber e il coro “Libera cantoria Pisani” di Lonigo diretto da Filippo Furlan. F.B.

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BaralparcoIppodromo Addioa Segalla Medicocondotto LaLegacritical’accordo chenonavevaorari Per il Carroccio non sono accettabili le stime su opere e beni. L’assessore: «Questioni tecniche»

brevi

LetizianoSegalla,81anni sura del suo ambulatorio, sotto il portico del municipio di Montegalda: «Gli preparavamo la cena per le 23 e a volte anche oltre la mezzanotte. Le malattie non hanno orario, si giustificava ogni volta al suo rientro». In molti ancora ricordano di averlo visto passare più volte e nello stesso giorno per la stessa strada, quando il dottore allora non viaggiava con il cellulare. Letiziano Segalla, malato da anni, è spirato ieri nella sua casa in via Castello, assistito dall’affetto dei figli Paolo, Anna e Gabriella, dei fratelli e gli amati nipoti. I funerali sono fissati per lunedì nella chiesa arcipretale del paese. • A.G. © RIPRODUZIONERISERVATA

ALBETTONE

Fermati primadelfurto Dueuomini neiguai Probabilmente stavano compiendo un sopralluogo o erano già pronti per entrare in azione e mettere a segno qualche furto. Per fortuna, però, i carabinieri li hanno bloccati prima. Risultato: due romeni denunciati, arnesi da scasso sotto sequestro e richiesta di foglio di via obbligatorio per tre anni. Mercoledì sera alle 21, in via San Vito ad Albettone, i militari della stazione di Campiglia, durante un servizio di controllo, hanno fermato due romeni a bordo di una Bmw 318 di proprietà della moglie del conducente. Si tratta di un uomo di 35 anni residente a Legnaro, in provincia di Padova e con precedenti per furto, guida in stato di ebbrezza, guida senza patente e falso in documenti e di un amico di 28 anni, che abita a Padova ed è incensurato. Sono stati perquisiti ed è stata controllata anche la loro auto. Ben nascosti c’erano due coltelli e tre cacciaviti: tutto fa pensare, dunque, che la coppia fosse pronta a mettere a segno furti nelle abitazioni o nelle auto parcheggiate lungo la strada. Per entrambi dunque, è scattata la denuncia ma è stata anche avanzata la richiesta di emissione di foglio di via obbligatorio da Albettone per entrambi per tre anni. • © RIPRODUZIONERISERVATA

LONIGO/2. Domenicaper “NewGeneration”

Battagliaacolpi di foto perlestrade del centro Il festival d’arte contemporanea New Generation a Lonigo propone un paio di interessanti iniziative legate alla riproduzione fotografica. Stasera, alle 21 a palazzo Pisani, il fotografo Alessandro Lazzarin e il regista Filippo Rezzadore terranno una conferenza-laboratorio intitolata “Emography: l’emozione della luce”, nel corso della quale verranno illustrate le diverse tecniche di ripresa e di scatto per sfruttare al meglio la tecnologia digitale. Ci si potrà iscrivere all’iniziativa in programma per do-

menica e chiamato “Urban Assault”. Si tratta di una battaglia a colpi di scatti fotografici nel corso della quale i contendenti, divisi in due squadre, dovranno nascondersi, tendere imboscate e sfuggire agli agguati dei nemici per evitare di essere paparazzati. «È una guerra senza armi e senza vittime – spiega Matteo Vanzan, direttore artistico di New Generation – L’unico scopo è quello di divertirsi e affinare le tecniche di ripresa tipiche del fotogiornalismo». • L.Z. © RIPRODUZIONERISERVATA

Fotonotizia

Ripulitalazona industriale ASIGLIANO. I volontari del gruppo alpini e i giovani dell’associazione“100%Asigliano”,“armati”disacchettieguanti,scopeerastrelli, hanno ripulito la zona industriale del paese nella “prima giornata ecologica”di Asigliano. S.Z.


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