rassegna 18-02-13

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EDIZIONE DEL LUNEDÌ

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solo la tv, bellezze! Invece no: loro, i politici all'ultima settimana di campagna elettorale, credono ancora nel "bello della diretta". Sì, i vari candidati nel conto alla rovescia verso il voto più difficile da prevedere che ci sia, pensano che apparendo di qua o di là potranno influire in modo decisivo sulla volontà degli elettori. Pensieri e parole per vincere? Ma no, basta il volto per avere il voto, secondo i tanti creduloni del e nel piccolo schermo. E così, se Grillo annulla l'intervista a Sky che pur aveva annunciato, o Monti propone un dibattito televisivo con Bersani e Berlusconi, o Berlusconi si tira fuori dall'incontro che la Rai aveva promosso con tutti gli aspiranti per palazzo Chigi, insomma ogni mossa politico-parabolica diventa un affare di Stato. E dicono al Grillo parlante che si sottrae alle domande. O al Monti perorante che è presidente del Consiglio in carica, non vale. O al Berlusconi fuggente che preferisce i monologhi e i soliloqui. Ma bisognerebbe ricordare sia agli interessati, sia a quanti criticano le loro scelte, che la televisione non modifica l'orientamento dei votanti in modo sensibile almeno dal 1960. Allora, ossia oltre mezzo secolo fa, si votava in America e il faccia a faccia tra Nixon e Kennedy era una novità assoluta per la politica e per i telespettatori. Si disse che la tensione del primo e la sua barba incolta gli fecero perdere le elezioni a confronto col suo più giovane e rassicurante sfidante. Ma è, appunto, preistoria televisiva. Tant'è che il successore americano dei giorni nostri, il presidente Obama, ha stravinto le elezioni pur avendo perso, e malissimo, il primo duello in tv con l'antagonista Romney. Quisquilie, dunque, nell'era contemporanea di internet e di una consapevolezza (o indifferenza) verso i politici che i cittadini costruiscono a prescindere dal mezzo col quale essi -essipolitici-comunicano. Ormai gli elettori sono diventati adulti anche in Italia: non basta più una bella faccia, una battuta fulminante, un vestito elegante per farli cambiare partito o candidato. Perfino la celebre casalinga di Voghera ha il telecomando in mano e facebook nel computer. Se deve proprio ricredersi, lo fa da sé, informandosi e confrontandosi non già col siparietto elettorale di pronto intervento in tv, dove i politici, semmai, fanno soprattutto ridere. E forse non è un caso che sia stato proprio un comico, e grande esperto di spettacolo come Grillo, ad aver rinunciato all' “apparizione" che pur sarebbe stata l'evento (televisivo) della settimana. Quando gli italiani chiedono ai partiti di vedere “il programma", solo i partiti pensano che sia quello televisivo.

Asette giorni dalvoto, il premier Mario Montilancia unappelloa Bersanie aBerlusconi perunconfronto atre in tv. IntantoGrilloasorpresa rinunciaa unaintervistasu Sky

VICENZA. SfioratalatragediaunannoemezzodopoquelladiAlexDiStefano

Sischiantacontromano Terrore sullatangenziale Due auto distrutte, tre persone rimaste ferite, per fortuna in modo non grave. È il bilancio dell’incidente avvenuto in tangenziale, tra Vicenza Est e Torri di Quartesolo. Sembra che un’Audi guidata da romena, diretta verso la città, abbia invaso l’altra corsia procedendo per metri contromano.

f MILANIVICENZI PAG8

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Falliscel’agguato delloscippatore aunapasticciera

Ilcarrovincente rifiutailpremio «Nonlomeritiamo» Edèpolemica

f PAG 11

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Vandalomisterioso sfasciaaVicenza unadecinadiauto

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di Edgar Allan Poe

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VERSOLE ELEZIONI. Il premier lancia unappelloa Bersani eaBerlusconi. E Grillo disertaSky

di FEDERICO GUIGLIA

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LA CADUTA DELLA CASA USHER

Unadonnamuoredipaura L’Aquilatremaancora

f PAG22e23

La televisione della discordia

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Roma, sabato sera. Fuori dal Teatro Ghione, a 100 metri da San Pietro. Ad un tratto avverto un boato. “Il terremoto? mi chiedo spaventato - Oppure il Vaticano ha già fatto il nuovo Papa?”. Osservo i muri delle case, un semaforo alla fine della via, il Cupolone sospeso tra le stelle: tutto tace. Poi, da una finestra, si affaccia un signore che parla agitatissimo al cellulare: “Aò, a 113 andava la meteora der Pupone. Ammazza che sventola! E hai visto a che minuto ha segnato? Ar tredicesimo. 13 e 113. Domani sti numeri me li metto su tutte le ruote. Su

su materassi, letti e reti per rinnovo esposizione

di GIANCARLO MARINELLI quella de Torino, prima de tutto. Aò, ma l’hai vista la faccia de Conte? Ha riperso ri capelli er gobbo; sai che te dico? Da oggi in poi se Conte trova un ladro che gli sta a svaligià la casa, gli dice: Accomodati, piuttosto che fare er 113. Ha paura che invece dei carabinieri gli arriva sulla capoccia n’altro missile terra aria der Pupone”. All’improvviso, dal fondo della stanza, risuona la voce indispettita della moglie: “Paolì, e parla piano, no? Er ragazzino sta a dormì, porello”. Ma Paolì, che, nonostante pesi 120 chili, sta per Paolino, la zittisce prontamente: “Arià… (sta per Arian-

na)… e statte bona, no? Famme parlà co Carletto? Ma lo sai o no che er Capitano sta a un gol dal record de quer vichingo de Nordhal? Aò, Carletto, era dar 2004 che non li purgavamo ‘sti zebroni!”. In quel preciso momento sento la voce allarmata di un ragazzino. “Papà, ho sentito il terremoto!”. In effetti la terra, sia pur impercettibilmente, ha appena tremato. “Ma no, bello mio- gli risponde Paolino- è solo ‘na scossa de assestamento. Er terremoto già c’è stato; teribbile; epicentro Torino; 113 gradi della Scala Totti”.

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ANNO67NUMERO48


8 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA GX22721

Lunedì 18 Febbraio 2013

CRONACADIVICENZA

Ilproverbio

Virtù e fortuna non sempre dormonoinsieme

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POCHIMETRI

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EPOILO SCONTRO

Inutilelafrenata, loschianto è stato violentissimo Loschiantoèavvenutovicinoall’uscita di Torri di Quartesolo. In questo tratto la tangenziale è a duecorsie, unapersensodi marcia,senzaguardrailalcentrodellacarreggiata. Solodopo l’uscita di Vicenza est la strada si struttura a quattro corsie separate dallabarriera centrale. In questa fotosequenza ecco come si presentalastradaagli occhidell’automobilistachelaimbocca.

L’INGRESSO.LatangenzialeaTorridiQuartesolo.Quisarebbeentratala Audi A4 guidata da una romena. A bordo con lei c’era un amico, rimasto anchelui feritonell’impatto.

CONTROMANO.Ladonna,forseperunadistrazione,forseperunerrore, avrebbe compiuto qualche centinaio di metri contromano. Non si sarebbeaccortadiniente se nonquando eraormai troppo tardi

L’IMPATTO. Alla prima curva il terribile impatto con un’altra Audi A4 che arrivava da Vicenza Est e che era diretta a Torri. Il conducente non è riuscitoad evitareinalcunmodo ad evitare l’impatto. COLORFOTO

L’INCIDENTE. Ierimattina primadelle treviolento scontrofrontale tra dueAudi A4all’altezzadi una curvatra leuscite di VicenzaEsteTorri diQuartesolo

Contromanointangenziale:torna l’incubo Unadelledue auto,diretta verso lacittà,avrebbe invasol’altracorsia: l’automobilistanonsi sarebbe accortache inquel puntoeraa doppiosenso Claudia Milani Vicenzi Paolo Terragin È in curva, la vede all’ultimo momento. Tenta di frenare bruscamente, sterza di colpo ma è tutto inutile. Non riesce ad evitare lo schianto con quell’auto che arriva in direzione opposta e viaggia contromano. Un altro incidente tra Torri di Quartesolo e Vicenza Est, ieri mattina, poco prima delle tre. Due Audi A4 completamente distrutte, tre persone (i due conducenti e un passeggero) feriti e una dinamica ancora tutta da chiarire. L’INCIDENTE. Lo schianto è avvenuto vicino all’uscita di Torri di Quartesolo (venendo dal comune diretti verso la città all’altezza della prima curva). Qui la tangenziale è a due corsie e non c’è il guardrail, solo più avanti diventa a quattro corsie separate dalla barriera protettiva centrale. Da una prima ricostruzione della polizia stradale sembra che Tranquillo Cortina, 63 anni di Costabissara, stesse viaggiando verso Torri di Quartesolo a bordo della sua Audi A4 quando, in direzione opposta, sulla sua corsia, è arrivata un’altra Audi A4, guidata da Andrea Emilia

Medelcu, romena residente a Malo che viaggiava con, a fianco, un amico, sempre di nazionalità romena. Inutili i tentativi di evitare l’incidente, lo schianto è stato violentissimo. In tangenziale sono accorsi i vigili del fuoco che hanno liberato i feriti dalle auto, ridotte ad un groviglio di lamiere. Sono intervenute anche le ambulanze del Suem che hanno trasportato i tre feriti in ospedale. Nessuno di loro è era grave. Ieri mattina tutti sono stati dimessi. I conducenti, come è prassi in questi casi, sono stati sottoposti a controlli per accertare se fossero sotto l’effetto l’effetto di alcol e droga e ora si attendono i risultati dei test. LADINAMICA.La polizia sta cercando di chiarire che cosa sia successo. Da una prima ricostruzione sembra che l’Audi A4 della romena stesse viaggiando contromano. Non si sa

Trepersone rimasteferite manessuna fortunatamente risultaingravi condizioni

Gliamministratorilocali

«Segnaleticamigliorata maservivano4corsie»

se, forse a causa di una distrazione, abbia invaso l’altra corsia o se, invece, e sembra proprio questa l’ipotesi più accreditata, la donna si sia confusa quando ha imboccato la tangenziale a Torri e, convinta che quel tratto fosse a senso unico e a due corsie, abbia viaggiato per metri contromano. Alla prima curva lo schianto, inevitabile e violentissimo. I PRECEDENTI. Contromano per una distrazione oppure per sfuggire all’inseguimento delle forze dell’ordine o, ancora, perché alla guida ubriachi e drogati. E poi, quasi inevitabile, lo schianto. Mese dopo mese gli incidenti di questo tipo, siano in tangenziale, in autostrada o in città si susseguono. Il 2 giugno 2011 la tragedia che aveva scosso Vicenza: un giovane aveva imboccato la tangenziale contromano; dopo pochi metri lo scontro frontale con un’auto che arrivava in senso opposto e su cui viaggiava un ragazzo di 24 anni diretto a casa. Alex Di Stefano morì sul colpo e il giorno seguente la madre, sopraffatta dal dolore, si tolse la vita. Il ragazzo che aveva provocato l’incidente era sotto l’effetto d’alcol e droga. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Sulposto è intervenuta l’ambulanza del118

Leindagini GLIACCERTAMENTI DELLAPOLIZIA STRADALE Ierimattinagli agentidella poliziastradale hanno compoiutoi rilievi e adesso stannocercandodi ricostruireladinamica dell’accaduto.Come èprassi

inquesticasiiconducenti sonostatisottopostiaitest perverificaresefossero sottol’effetto dialcol o drogheesi attendonoi risultati.Tutti sonorimasti feritima perfortuna nonin modograve

Lostupore ètrasversale, anzi bipartisanper restarenelclima elettorale.Lo esprimeil sindacodiTorridiQuartesolo DiegoMarchioro, losottoscrive ClaudioCicero assessore ubiquodiVicenza primasotto Hullweck poi sottoVariati. «Francamentenoncapisco comemaicontinuino ad accaderequestotipo di incidenti.In quelpuntobisogna dareattoa Serenissima Autostradediaverrealizzato unintervento importante: dalle freccedirezionali,aisegnali luminosifino allaseparazione dellecorsie.Di più, francamente,nonso cosasi potrebbeancorafarevisto che ancheil sottopassoèstato dotato,dopol’incidente incui persela vita AlexDiStefano,di segnaliluminosi». Stavolta, per fortuna,non cisono state vittimema ildato difattoresta sebbenequeltrattonon sia comunqueclassificato tra i "puntineri"dellaviabilità vicentina. ClaudioCicero, dal cantosuo, purconcordando con il primo cittadinodiTorri,aggiunge un invito:«Nonsi puòsbagliare neppurese si vuole.Ameno cheunononsia sotto l’effetto diqualcosao come spesso

Incidentenelgiugno 2011 succedenonsia piùnelle condizionidiguidare.Purtroppoci sonotroppe patenti chesono rinnovate automaticamente quandoinvececredo che bisognerebbeessere piùattenti. Speciealla domenicavedo gente cheguidaa cavallo dellamezzeria costringendogli altri amanovre azzardateedesponendo anchese stessiagravepericolo». Tornando inveceall’imbocco "maledetto"Cicero esprime un rammarico:«Dettochei controlli, specienelweekend, nonguastano mai,pensochese la tangenziale fossestata a4 corsie comea Padova,con unanetta separazionea centrostrada, tutti questiincidentinonsarebbero maisuccessi.Maquestoèsenno dipoi».Che riempiele fossese nonsitrovaun rimedioquando la fortunafinirà. • R.L. © RIPRODUZIONERISERVATA


SantiePatroni delgiorno

FrancescoRegis (1748-1820)passato alla storiaconiltitolo dibibliotecavivente missionarioin Cinaè ilpiùnoto dei santi festeggiatioggie vienericordato come fondatorein Cinadi innumerevoli

"conferenzedisan Vincenzo"e quindi patronidei poveri.Gli fanno compagnia san Simeonevescovodi Gerusalemmedopo l’aspostoloGiacomo ilMinore:alui si chiede diavereuna vitalunga. Giovannida Fiesole

FERRETO DE FERRETI. Aimha pubblicatoun bandoda 250 milaeuro

Viaall’intervento sulpontemalato LiteconleFerrovie Approvatoilprimo stralciopersistemare trepiloni maperl’operazionecompletaservono2 milioni IlComune chiedeaiutoalle Fsche però rifiutano Nicola Negrin Il malato è grave. Ma la medicina è costosa. Da anni servono cure e terapie approfondite ma le casse piangono e dunque l’unica soluzione possibile è quella di agire con piccoli lavori. Il primo è già stato messo in programma. Il cavalcavia di Ferreto de Ferreti è pronto a entrare in sala operatoria per una parziale operazione di consolidamento. L’intervento è oneroso, circa 250 mila euro «e con quei soldi - afferma l’assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto - sistemiamo tre piloni. Purtroppo è solo una minima parte». MONITORAGGIO.L’infrastruttura in effetti non versa in ottime condizioni. La stabilità è garantita ma «la situazione continua Tosetto - va costantemente monitorata». L’età avanza, da anni il manufatto perde pezzi e come se non bastasse il terremoto dell’anno scorso fa ha peggiorato la situazione. L’amministrazione, in collaborazione con Aim, a luglio dello scorso anno ha effettuato le verifiche statiche, giungendo a una conclusione: la struttura tiene ma sono necessari circa 2 milioni di euro per sistemarla. «Una cifra confessa l’assessore ai lavori pubblici - che non abbiamo». RISORSE ESIGUE. Per cercare l’intervento immediato, palazzo Trissino ha chiesto la collaborazione delle Ferrovie dello Stato ma la risposta è stata negativa: «Purtroppo - prosegue Ennio Tosetto - hanno detto che non ci daranno un euro. Avevamo chiesto la collaborazione per sistemare i due pilo-

ni che si trovano in prossimità dei binari, che rappresentano la situazione più problematica, ma non hanno risposto in maniera positiva. Una volta davano un contributo ma adesso intervengono solamente nel caso ci sia un collegamento con la ferrovia; nel caso del cavalcavia ribadiscono di non avere responsabilità». PRIMO STRALCIO. Dovendo fare di necessità virtù, il Comune, attraverso Aim Valore Città, ha deciso di agire con una prima operazione. L’azienda ha indetto una gara «per la selezione di imprese cui ricorrere per l’affidamento dei lavori strutturali sulle pile del cavalcavia». L’INTERVENTO. L’importo a base d’asta per il primo di una lunga serie di lavori è di 247.636 euro iva esclusa, di cui 9.176 per oneri di sicurezza. «Con questa cifra - aggiunge l’assessore Tosetto - mettere-

Nonabbiamo lerisorse percoprire l’intero intervento ENNIOTOSETTO ASSESSOREAILAVORI PUBBLICI

mo in sicurezza tre piloni. Ce ne sono otto complessivamente». Come descritto nel bando pubblicato da Aim Valore Città nelle scorse settimane il lavoro consiste in un «rinforzo dei plinti di fondazione, mediante infissione di micropali e incremento dell’impronta di carico». Nell’ambito dell’operazione ci sarà inoltre «l’adeguamento strutturale delle pile del ponte, mediante irrigidimento, e l’aumento di sezione, compreso il risanamento delle armature esistenti ora in parte a vista». Nell’ambito dell’intervento «è compreso il distacco del copriferro ammalorato, il risanamento dei ferridi armatura e l’uso di speciali componenti per il ripristinodel ph della matrice cementizia». TEMPISTICHE. Il lavoro di messa in sicurezza e di adeguamento alle normative sismiche dovrebbe iniziare ad agosto. «In estate - prosegue l’assessore ai lavori pubblici - daremo il via all’intervento. Nel frattempo speriamo di trovare le risorse per avviare i lavori anche nelle altre pile della struttura». Prima di allestire il cantiere sarà necessaria un’ulteriore indagine. «Siamo usciti la scorsa settimana per controllare la situazione e si è stabilito che il lavoro che dobbiamo eseguire è importantissimo». •

(conosciutocome ilbeato Angelico proteggegliartisti. SanAgilbertoallontana letempeste esanta Bernardetta (danon confonderecon laveggente diLourdes) combattelasuperbia.

dove il design, l’ingegno, il nostro “saper fare”, nel mobile e nel complemento d'arredo, raggiungono risultati d’eccellenza». L’artigianato veneto è stato infatti protagonista nello stand della Regione del Veneto, con i prodotti dei distretti artistici artigianali, il mobile classico e in stile, le ceramiche artistiche di Nove e il vetro di Murano. Ma Spaziocasa è stata anche una finestra aperta sul mondo del design nazionale ed internazionale,

Spaziocasa si èchiusa ieri

vergogna, aiutaa diventare saggi efa abbassarelacresta.

CORSIAPREFERENZIALE Il cartellodi Lourdesarriva incittà.Come annunciato dalsindaco AchilleVariati, èstato collocato inviale Verona ilpannello che consentirà di regolarela nuova corsiapreferenziale deibus,che saràora pitturatalungol’arteria cheporta incittà. DIMENSIONI Ilpannello sitrova sullato verso laferrovia. Sitratta diun cartelloa prismi rotantia messaggio variabile grande1,7 per 2,25metri:indicherà agli automobilistiquandola corsiapreferenzialeperi bussarà a usopromiscuo o riservato. L’intervento è statoeseguito pochi giornifa eha dovuto aspettarela stabilizzazionedel plinto difondazione in calcestruzzo,cheinveceè statarealizzatacircaun mesefa. FUNZIONAMENTO Peril momento iprismi rotantidel pannello sono sprovvistidella pellicola cheandrà aformare le indicazionistradali: il rivestimentoè in programmaperquesta

IlcavalcaferroviaFerreto de Ferretiè malatoma nonci sonoi soldi percompletare l’intervento

POST-TERREMOTO. L’Amministrazionefinanzia i lavorida 10 milaeuro

Lestatuedi SantoStefano sistematedopo ilsisma

I manufatti della chiesa saranno messi in sicurezza Sono stati danneggiati poco meno di un anno fa

settimana,cosìcome l’allacciamentoelettricoe ilcollaudo.A quelpunto potrà esseredatoilviaal sistemasperimentale dellacorsiariservata ai busperalcune oreal giornonel trattodopo il cavalcavia,tra levie Ponchielli eD'Annunzio. Unsistema checonsentirà disalvare i posti auto che sitrovano lungoviale Verona,accogliendo cosìle richiestedei commerciantidellazona cheavevano protestato control’amministrazione perlascelta. • © RIPRODUZIONERISERVATA

FIERA. Oltreduecentogli espositori alla53esima edizionechiusa ieri

Sono state oltre duecento le aziende protagoniste della 53a edizione di Spaziocasa, Salone del mobile e dell’arredamento e Sposiamoci in fiera a Vicenza. «Spaziocasa è una mostra per il pubblico che risponde ad un bisogno sempre attuale: quello di conoscere le novità del nostro abitare - spiega Roberto Ditri, presidente della fiera -. Noi italiani abbiamo un rapporto speciale con la casa, importante e personale espressione del nostro vivere

"Elbisogno fa corajo, insegnaefa sbassare": il bisognofavincere la

Mobilità

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Spaziocasa,come abitare traecologia, artee design

Dialettando

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Cronaca 9

IL GIORNALE DI VICENZA

Lunedì 18 Febbraio 2013

Tra i percorsi proposti in fiera, due aree espositive interamente dedicate: Spaziocomfort con le soluzioni e sistemi per una casa all’insegna dell’ecosostenibilità e Spazioaperto dedicato all’arredo da esterni e al comparto outdoor living. Durante la manifestazione anche mostre, seminari e momenti d’approfondimento sui temi del risparmio e risanamento energetico e del costruire intelligente. Infine Sposiamoci con un calendario di forum e laboratori per le giovani coppie di sposi e con le ultime novità in tema di organizzazione del matrimonio, di abiti e di location. Presenti in Fiera con una serie di iniziative e eventi collaterali anche Cna, Confartigianato e Confcommercio. •

A un anno dalla scossa arriva l’intervento. Palazzo Trissino ha dato il via all’operazione per la messa in sicurezza delle statue della chiesa di Santo Stefano. I manufatti risultavano pericolanti dopo il sisma che ha colpito il nord Italia un anno. fa. «Abbiamo installato nei giorni scorsi il ponteggio all’esterno della chiesa - afferma l’assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto - perché le statue non risultavano stabili dal punto di vista della struttura e quindi non si poteva continuare in queste condizioni». Secondo quanto comunicato da palazzo Trissino la struttura resterà montata anche dopo l'intervento di messa in sicurezza, in modo da poterla utilizzare anche per il restau-

Lachiesa transennata. COLORFOTO

L’impalcatura aSanto Stefano

ro definitivo di statue e timpano che la Sovrintendenza ha prescritto di eseguire in loco. Nel frattempo sarà possibile riaprire la porta principale di accesso alla chiesa, ora transennata a causa delle statue pericolanti. «Per i lavori di messa in sicurezza delle sculture di questa storica chiesa che è di proprietà del Comune - dichiara l'assessore Tosetto - abbiamo già

stanziato 10 mila euro. Mi auguro che riusciremo a trovare presto anche i fondi per procedere al loro restauro definitivo». Un problema non di poco conto, considerato che le casse di palazzo Trissino in questo momento non consentono ulteriori sforzi. Resta infine da capire se arriveranno ulteriori aiuti. • © RIPRODUZIONERISERVATA


10 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Lunedì 18 Febbraio 2013

DEGRADO. L’exchiesadel 1603appartiene alpolobibliotecario

Vandaliscatenati aSan Giacomo duranteilavori L’intervento sul tetto è stato avviato asettembre Non è ancora finito egià imuri sono stati sporcati Pupillo: «Gente che non siferma di fronte anulla» Chiara Roverotto Imbrattatori, vandali, non c'è angolo della città dove non lascino il segno. E non si fanno intimidire nemmeno dalle telecamere. Anzi, dove c'è il segnale o meglio l’insegna che la zona è controllata da un occhio elettronico sembra che la loro diventi quasi una sfida, un desiderio di trasgressione che non conosce uguali. Dopo i portici di Monte Berico, le scalette di Porta Monte diventate una latrina circondate da scritte di tutti i generi, a due passi da corso Palladio, in stradella San Giacomo che sbuca direttamente in contrà Riale c'è la chiesa di San Filippo e Giacomo che risale al 1603, tempio sconsacrato utilizzato per conferenze e mostre. Dal 25 settembre, data di consegna dei lavori per il recupero del tetto, l’ex chiesa è completamente circondata da ponteggi dove campeggia al centro un'enorme gru. Eppure, malgrado le coperture, tutte le

pareti sono piene di scritte colorate fatte con i pennarelli e con lo spray. Che «Luca ami Elena e che Maurizio sia un macho....» non importa forse a nessuno, fatta eccezione degli interessati, naturalmente. E nemmeno tutti i cuoricini o lucchetti tratteggiati in stile Federico Moccia, incisi su uno dei portoni verso la strada, non hanno nulla di artistico. Evidentemente apparire su Facebook, cinguettare su Twitter, messaggiare e chattare non basta. Bisogna lasciare un segnale evidente del passaggio. E cosa c'è meglio di una scritta indelebile fatta sulle pareti di una costruzione da recuperare? Molto poco, se i giovani e non sono, proseguono imperterriti nel lasciare segnali, impronte del loro passaggio in tutta la città . Quello di stradella S. Giacomo non è che l'ultimo esempio, la lista sarebbe lunghissima. Per recuperare il tetto dell’ex chiesa barocca l'amministrazione comunale ha previsto una spesa di 260 mila euro più 50 mila per gli

oneri di attuazione dei piani di sicurezza. Grosso modo 300 mila euro ai quali dovranno essere aggiunti altri finanziamenti per il recupero e la ripulitura delle pareti. Perché le scritte non hanno risparmiato un angolo e i vezzi artistici di qualche bontempone ricadranno sulle casse di un ente che ormai ha raschiato il fondo del barile. Lo scrigno di arte barocca di proprietà della biblioteca Bertoliana, che nei pavimenti tra le losanghe originali, in cotto, presenta numerosi sigilli tombali, tra i quali spicca quello del grande scultore Orazio Marinali, non importa a nessuno. Eppure le telecamere ci sono, della Bertoliana, visto che il complesso fa parte del polo bibliotecario cittadino. «Non si fermano di fronte a nulla - dice il presidente Giuseppe Pupillo deturpare ormai fa parte dell’immaginario di molti giovani. E la videosorveglianza non rappresenta un deterrente efficace e risolutivo». • © RIPRODUZIONERISERVATA

UNGIOIELLO DELBAROCCO 1

Ilcantiereèsolo allarmato

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Graffiticonlebombolette sottoi teloni checopronol’ex chiesadi SanGiacomo. COLORFOTO ARTIGIANA

Sullepareti spazioaigraffiti

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Sprayanchesui palazzi vicini

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Ilportonediventatouna “lavagna”

Parlal’assessoreDalla Pozza

«Ormaiincittàservono telecameresuicantieri» «Unatelecameraè stata installata,masi trova dopo l’angolodistradella San Giacomo.Èstata sistemata nel novembre scorsoper tentaredi arginareicontinui furtidi biciclettechesi registravano davanti alla bibliotecae, soprattutto,per tenere sotto controllopalazzo Cordellina, restauratodapoco.Mala conformazionedellastrada nonciconsente di arrivare fino all’exchiesa diS. Giacomo, quellarimaneunazona buia, restanosolole telecamere dellabibliotecache,

Lasalaoperativadeivigili evidentemente, sonoposizionate all’internooppurepiù inaltoverso loslargo». L’assessorealla Sicurezza,AntonioDallaPozza, conoscebene il problemadei

vandaliincittà. «Ognianno l’amministrazionecomunale metteinbilancio circa 20mila europer ripuliremuri,pareti o quant’altro,manon bastanomai. Purtroppoquesteschiere di giovaniche sidivertono ad imbrattaremonumenti enonsolo sifannosempre piùcorpose. Aveva vistobene l’assessorato alle politichegiovanili tempo addietro, trovandospazio peri writers. Per quellisono stati individuatipareti emuri,mentregli altri restano deturpatorienient’altro chenon hannonulladaspartire con i primi».L’assessorehaanche qualcheidea: «Ognicantieresu monumentiimportanti dovrebbe avere telecamereper controllare quellocheaccade,certo si tratta diuninvestimentodicirca 10 mila euro,maalla fine vannocomunque spesiper la puliziadelle pareti». • C.R. © RIPRODUZIONERISERVATA


Cronaca 11

IL GIORNALE DI VICENZA Lunedì 18 Febbraio 2013

ASAN PIOX. Ieri mattina risveglio amaro peri residentidi viaRumor chehanno trovatoleloro macchine danneggiate

Ottoautoko nelraid notturno Rottigli specchietti, mandati infrantumi lunotti efinestrini graffiatetutte le carrozzerie Nonsarebbe statorubatonulla Claudia Milani Vicenzi Nessun furto, solo il piacere di rovinare e distruggere. Non hanno avuto un risveglio piacevole, ieri mattina, i residenti di via Rumor, in zona San Pio X. LE AUTO. Quando sono usciti di casa hanno scoperto che le loro auto erano state danneggiate dai vandali. Parcheggiate in strada c’erano otto macchine e tutte erano state prese di mira. I più fortunati se la sono cavata con qualche specchietto rotto, a chi è andata peggio, invece, è stata graffiata tutta la carrozzeria e ha trovato finestrini e lunotti in frantumi. Uno choc: a terra c’erano vetri ovunque, le auto erano quasi irriconoscibili. LEINDAGINI.È stato dato l’allarme alla polizia che adesso sta compiendo le indagini. Difficile pensare a un tentativo di furto. In questura stanno ancora raccogliendo le denunce delle vittime ma sembra che dai veicoli non sia stato rubato nulla. Tutto fa pensare che si sia trattato di un puro atto vandalico, messo in atto forse da qualche ubriaco dopo una serata di festa, bagordi e, soprattutto, troppo alcol. Purtroppo il raid

deve essere avvenuto in piena notte e nessuno, nella via, ha sentito nulla. La scoperta è stata fatta solo ieri mattina, quando i residenti si sono alzati. A complicare ancora di più le indagini c’è il fatto che l’area interessata non è protetta dalle telecamere. SCRITTE E DEGRADO. Purtroppo si tratta solo dell’ultimo episodio in città. Auto danneggiate, cassonetti a fuoco e soprattutto scritte sui muri. L’amministrazione pulisce e c’è chi torna subito a sporcare. Quella contro i vandali che imbrattano i muri sembra essere una battaglia persa che costa alle casse comunali decine di migliaia di euro all’anno. Basti pensare alle Scalette. Da qualche tempo non è più solo un problema di bombolette spray e graffiti sgrammaticati. Sono diventate l’approdo di sbandati che vi trovano riparo trasformando quell’antico scorcio in una latrina a cielo aperto: vomito, urina, deiezioni e come se non bastasse, ogni giorno vengono raccolti cartoni della pizza, bottiglie di vino, lattine di birra. Pochi passi più in là, verso via D’Azeglio, da quella terrazza naturale affacciata sulle meraviglie del centro storico, sul prato che scende verso il rifu-

brevi

UDIENZACONILPAPA

PENSIONATI CONGRESSOFNPCISL OGGIEDOMANI

Con lo slogan “Non smettiamo di guardare al futuro” si svolge oggi e domani all’hotel Vergilius di Creazzo il nono congresso territoriale Fnp Cisl di Vicenza. Con Maria Trentin, segretario del sindacato dei pensionati, parteciperanno 94 delegati provinciali.

FUNERALI OGGIL’ADDIOA ELIA MORTOA 17 ANNI

Iresidenti cheavevano lasciatoleauto parcheggiatein stradalehannotrovate danneggiatedai vandali gio anti-aereo di via Verdi bottiglie, lattine e siringhe.

Un’altraauto danneggiatasabato notte inviaRumor

LE TELECAMERE. L’unica arma per arginare, almeno in parte, il fenomeno degli atti vandalici sembra essere quella delle telecamere. Proprio per questo da qualche giorno 21 telecamere di sicurezza di ultima generazione sono state installate sulla Basilica e in centro e si sono andate ad aggiungere alla cinquantina già operative. «Nessuna pietà - ha spiegato il sindaco Variati - per chi sarà beccato ad imbrattare muri renderemo pubblico il nome e la foto». •

Vicentini inVaticano persalutare BenedettoXVI

DonMaxBernardi

I funerali di Elia Camerra, 17 anni, saranno celebrati oggi alle 15 nella chiesa Maria Assunta di Sovizzo. Il giovane, affetto da una grave forma di handicap, è deceduto venerdì mattina.

SPRITZELETTORALE “RIVOLUZIONE CIVILE” PRESENTA I CANDIDATI

Alle 18.45 al caffè-ristorante “Dai Nodari” in contrà Do Rode spritz con i candidati nella lista “Rivoluzione civile Ingroia”. Saranno presenti Alberto Lucarelli (giurista, professore di diritto pubblico a Napoli), la consigliera vicentina Cinzia Bottene e Roberta Radich.

Un viaggio pensato in pochi giorni che vorrebbe portare due pullman di fedeli vicentini a San Pietro dove, mercoledì 27 febbraio, si terrà l’ultima udienza papale prima delle dimissioni di Benedetto XVI. Il ritrovo non sarà come accade tutti i mercoledì nella sala Nervi, bensì in piazza San Pietro. L’idea è venuta a don Max Bernardi nel corso dell’incontro Triveneto dell’Unitalsi che si è tenuto nei giorni scorsi dai padri Scalabrini di Bassano. Detto fatto, il sacerdote si è subito messo in moto. «L’abbiamo fatto per la beatificazione di Giovanni Paolo II - spiega don Max - e ci piacerebbe ripetere quest’esperienza salutando un papa coraggioso e unico». La partenza è prevista a mezzanotte del 26, arrivo a Roma a San Pietro, partenza con pranzo ad Orte e una messa celebrata alle porte di Firenze nella chiesa di Giovanni Michelucci intitolata a San Giovanni Battista, rientro in serata verso le 21. Per informazioni chiamare il 340 4067680. •

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12 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Lunedì 18 Febbraio 2013

Versoilvoto.Iprotagonisti Lacampagna elettoraleportaincittà ibig dei partiti

Meridio Gladiatore

«MiispiroalGladiatoreche sfidal’imperatore:ilnomeè MassimoDecimoMeridio» GERARDOMERIDIO CANDIDATOMIRALSENATO

«Iocome Gandhi»

«Primaciignorano,poici combattono,ciostacolano einfineciseguono» GIANPIEROSAMORÌ LEADERDIMIR

CENTRODESTRA INFIBRILLAZIONE. Ilmovimentofapartedella coalizionedi Berlusconi manon risparmia parole alveleno nei confrontidel Popolodella libertà

IlMir di Samorì affondail Pdl:«Èfinito» Illeaderdei Moderatiinrivoluzione vaall’attacco «Èunpartito vecchio che guardasolo alpassato Restituirel’Imu?No, investiamoisoldi incultura» Nicola Negrin C’è chi decide di «salire in politica» e chi preferisce «scendere nell’arena». Uno su tutti? Gerardo Meridio, che d’ora in poi dovrà essere chiamato con un nuovo nome. «Pensando a un film ho scelto “Il Gladiatore”», annuncia il consigliere comunale che nella giornata di ieri ha lanciato la sua doppia sfida, per le politiche e per le amministrative, assieme a Gianpierò Samorì, leader del nuovo movimento dei moderati, Mir. «Avete presente la scena che vede il protagonista scendere sul campo per sfidare l’imperatore romano? Quando si trova nell’arena, faccia a faccia con il suo avversario, gli spiega chi è dicendo: sono Massimo Decimo... Meridio. Ecco, io sono Gerardo e ho scelto questo film per la mia battaglia». DALGLADIATOREAGANDHI.Certo, i paragoni in casa Mir non mancano. E se Meridio scomoda Il Gladiatore, Samorì chiama in causa Gandhi. «Noi moderati in rivoluzione - attacca dalla sala conferenze del Gran Caffè Garibaldi - ci troviamo nella stessa condizione. Crediamo in un’idea e andiamo avanti per la nostra strada; all’inizio ci ignoreranno, poi ci combatteranno, cercheranno quindi di metterci i bastoni

tra le ruote, ma alla fine ci seguiranno». Il messaggio dell’imprenditore di Modena è universale. «Tutti guardano indietro, mentre noi siamo proiettati in avanti». CONTRO IL PDL. E la critica non risparmia nemmeno il Pdl, alleato di coalizione e partito per il quale Samorì si era candidato alle primarie: «Sono rivolti al 1994, mentre noi al 2100. Questa è la differenza tra noi e il Popolo della libertà: c’è un modo di fare politica diverso, che ormai è finito. Ma hanno vita breve: sono convinto che dopo le elezioni diventerò il leader dei moderati e allora la musica cambierà». Ascoltando le parole, e le promesse, il leader di Mir sembra guadagnarsi l’etichetta di rivoluzionario. «Basta guardare alle liste - continua - noi non abbiamo inserito nessun parlamentare uscente, a differenza del Pdl. Senza dimenticare che non facciamo promesse». Il riferimento non è casuale: «Il prossimo annuncio di Berlu-

Dopoilvoto didomenica lasituazione cambierà etuttiseguiranno lanostrastrada

sconi? Mettere un bancomat che regala banconote da 100 mila euro. Ovviamente verrà detto che non ci sono soldi». E ancora sull’Imu: «La restituzione della tassa versata nel 2012 non ha senso. Dobbiamo utilizzare i soldi per scuola, istruzione e cultura». RIVOLUZIONE. Samorì ne ha per tutti. E nel ciclone finisce anche il vicecoordinatore regionale Pdl Marino Zorzato che nei giorni scorsi ha chiesto ad Alfano di «non far salire sul tram del partito chi è sceso un mese fa». «Questo affermazione - commenta - dimostra tutta la sua poca intelligenza e la scarsa conoscenza delle regole della politica. Quando sarò leader dei moderati, dopo le elezioni, chiederò le sue dimissioni». «Il Pdl - aggiunge Gerardo Meridio - è superato. Samorì è il Renzi del Popolo della libertà. Abbiamo intrapreso la strada del cambiamento». CAMBIAMENTO. L’imprenditore di Modena non si nasconde: «Sono autosufficiente dal punto di vista economico, non ho mai commesso reati e non ho evaso le tasse. Io non ho paura di dire le cose: la politica per troppo tempo è rimasta distante dalle aziende. Bisogna traslare l’inefficienza. Una soluzione? Una banca pubblica per le imprese». •

L’INCONTRO. A Noveèandato in scenal’appuntamentodel Carroccio

Lacriticadel Pd «NIENTEPROPOSTE» Nelgiorno della presentazioneilPartito democraticova all’attacco diGerardoMeridio. «Èunpersonaggio unico commentaEnricoPeroni, segretariocittadino perchésono passatisolo treannie mezzodal commissariamento dell’Ipabdalui gestita per lunghidodicianni e con coraggioha decisodi proporsicomesindaco. Tutto ilCdA dalui presiedutofu commissariato“per violazionidilegge e gravi violazionidelloStatutodi Ipab”.». FALLIMENTO Eancora: «Dopo cotanto fallimento, il Gerardo,ha decisooggidiproporsi comesfidantedi Variati. Attendiamoancorauna solaproposta perVicenza, datocheinConsiglio comunaleincinque annisi èdistinto soprattuttoper fare opposizione distruttiva». IlPdrestacollegato all’attualità:«Nel frattempocrediamo che conilsuoannuncio odiernoabbia anche già sottolineatola posizione cheotterrà alleprossime elezionicomunali, MassimoDecimo Meridio». • © RIPRODUZIONERISERVATA

GianpieroSamorìe GerardoMeridio hannopresentato ufficialmenteilmovimentoMir. COLORFOTO

Lasfidacittadina

«Variatiilludeglielettori Lomanderemoacasa» Lottaall’abusivimo, recupero delcentrostorico,noal traslocodelComune a San Lazzaroenoal nuovostadio. Sonoquestialcuni deipunti cardinedelprogramma di GerardoMeridio.Il candidato sindacodiMir, checorrerà ancheper ilSenato domenica, haleidee chiare.«Variatiha illusoi cittadini- commenta-e nonèpiùil tempo delle menzogne.L’hanno capito anchei vicentini». SecondoMeridio«Mirèla vera novità. Questosindaco è slegatodalla suacittà». Il

Meridioècontro il Domenichelli movimento sipone almomento comealternativaanche alPdl. «Siamodentrola coalizione perchéc’èquestaleggeelettorale. Lanostra listasi candidaa

sostituireil Pdldopole elezioni». Unasfida nazionale maanche locale.«Lacittà èstanca dei partiti.Io nonmi ritengocosì vecchio: hoesperienza. Manderemoa casaquesta amministrazione,cheètalmente preoccupatadiperdere che chiedeaiuto aFranzina». Infineunosguardo anchealla Lega:«Nonescludol’alleanzacon ManuelaDal Lago,perchécisono ideechecondividiamo. Probabilmenteuniremo le forze:o leicon me o io conlei. Insieme riusciremoa battereVariati. La genteèstancadiessere presain giro.Vuoleuna sicurezzadiversa. Menomulte evigilichepresidiano lasicurezza. Non servela sanzione peril divietodisosta. Cosìcome bisognalottarecontro l’abusivismoenondifendere il tendonedeiNo DalMolin come invecefaquestosindaco». • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

VERSOLE COMUNALI. Lanuovalista civica

LADOPPIA SFIDA. PastorelliconTosetto

eal centrostorico

«Comunistrozzati»

Il candidato illustra i primi punti del programma «È necessario collegare le due sfere di interesse»

Sono stati presentati i temi dell’alleanza siglata con il Pd: «Concentrati su laicità e diritti civili»

Valerio Sorrentino, candidato sindaco alle prossime elezioni comunali, ha incontrato per la prima volta i cittadini sabato ai chiostri di Santa Corona: Dopo aver illustrato i motivi per cui ha deciso di candidarsi a capo di una lista interamente civica, ha spiegato le ragioni per le quali si considera l'unica alternativa possibile e credibile all'attuale sindaco Variati. «In primo luogo - ha spiegato Sorrentino - serve abbandonare l'improvvisazione che vi è stata sinora ed effettuare un cambio completo di strategia nella gestione del turismo e del centro storico, considerandoli come priorità assoluta dell'amministrazione, con la creazione di una unica delega ad hoc, la più importante della Giunta. Una gestione che, al contrario di quanto avvenuto sino ad adesso, coinvolga le categorie e gli operatori culturali, che sia improntata a managerialità ed innovazione, che porti Vicenza a far conoscere

Un tempo avevano il sole nascente nel simbolo, oggi una rosa rossa. Fino a vent'anni il Partito Socialista governava sicuro in una coalizione, oggi non è ancora rientrato in Parlamento e dello schieramento laico di allora potrebbe rivelarsi l'unico sopravvissuto. Corsi e ricorsi (per ora accennati) di una storia importante, incredibilmente e chissà forse profeticamente sottolineati proprio dalla canzone di Eros Ramazzotti che fa da sottofondo involontario all'incontro organizzato dai socialisti vicentini all’osteria “Ai Nodari" con Oreste Pastorelli, vicepresidente della Provincia di Rieti e candidato per Veneto 2. Già, “fermati un istante": era il 1985 l'anno in cui il garofano rosso rinuncia al libro aperto con la falce e il martello e al marxismo e sfida a sinistra il Pci. Altri anni. Oggi Pastorelli, ricevuto dall'onorevole Daniela Sbrollini e dall'assessore comunale Ennio Tosetto, sottoli-

Sorrentinolancia Isocialistibloccano L’aiutodi Zaiaai giovani «Servono degliincentivi» ladelegaal turismo ilpatto di stabilità Il governatore si è recato a un incontro della Lega «Il nostro sistema è troppo centralista» Riccardo Bonato NOVE

Trattenere le tasse dei veneti nel Veneto in un nord che abbia maggior autostima. Prima ancora non si lavori in nero, non si faccia evasione e i veneti siano più attenti a sostenere i progetti che parlano per loro e non si lascino ipnotizzare dalle piazze. A dirlo a Nove il governatore della regione Luca Zaia, per la prima volta ospite nel centro della ceramica. Il capo del governo regionale di Venezia ha chiamato sul palco un signore che conversava con lui a inizio serata: «Sono Walter, ho portato la mia azienda in Carinzia, ho lasciato a casa quattro veneti che lavoravano con me, hanno tutti famiglia. È una questione di “schei". Trattenere i soldi dei veneti in regione è essenziale - ha detto l'imprenditore, serve un piano di sostegno per le famiglie». «Non dite assolutamente che non voglio fare il referendum per l'indipendenza del Veneto - ha ripreso il governatore Zaia

LucaZaia aNove. CECCON - Per favore non fatemi lezioni di indipendenza e autonomia. Non posso indire un referendum, la normativa non me lo consente». Tra le domande spontanee, già nell'aria al momento puntuale dell'arrivo nell'auditorium della scuola media di Nove, quella sul cosa abbia fatto la Lega in anni di impegno di governo. «Non possiamo avviare politiche di defiscalizzazione, non abbiamo le competenze per poterlo fare. La nostra Costituzione è realmente federalista, ma è il sistema che è centralista». Di fronte a circa 500 persone (non molti i novesi), Luca Zaia ha parlato anche dei giovani,

per loro da troppo tempo manca per loro un programma di educazione civica, attenzione poi a non lasciarsi suggestionare dalla false aspettative del lavoro all'estero: «Sono d'accordo che sarà più affascinante lavare i bicchieri in una birreria di Londra piuttosto che in un bar a Nove, ma questi ragazzi che lavorano e studiano all'estero li volete sentire? Uno di loro - ha detto Zaia - mi ha raccontato di una laurea ad Oxford, undici anni all'estero, prende 1.500 euro al mese e vive a Londra con i costi degli alloggi di quella città». Di contro il governatore non ha mancato di indirizzare qualche frecciata ai veneti: «In venti anni della mia esperienza da amministratore sono passati davanti alla mia scrivania persone che vengono a chiedermi di aggirare i concorsi - ha affermato di fronte all'attento pubblico di Nove - Ma è questo il Veneto? Adesso quando un ragazzo viene bocciato si promuove il ricorso al Tar, una volta lo si mandava al lavoro. Ma sui ragazzi si dovrebbe intervenire con degli incentivi». Sulla macchina della giustizia: «Vorrei un apparato giudiziario che fosse più veloce». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Valerio Sorrentino ed apprezzare finalmente la propria bellezza». E ancora: «È evidente però che qualsiasi progetto sul centro storico deve andare di pari passo con la lotta contro il degrado, con i cui effetti i cittadini hanno quotidianamente a che fare e che resta un dovere ed un compito principale dell’amministrazione comunale». Altre priorità assolute sono secondo Valerio Sorrentino, il rapporto con il mondo giovanile, in primo luogo universitario, realtà invece del tutto ignorata e il mondo sportivo, le cui eccellenze non vengono valorizzate. • © RIPRODUZIONERISERVATA

OrestePastorelli nea l'alleanza firmata con Bersani, promette che il Governo lavorerà per un Veneto «che è un Paese importante ma che deve aprirsi al resto d'Italia senza steccati» e incassa il riconoscimento della parlamentare vicentina sulla necessità a sinistra di una forza che rilanci i temi dei diritti civili, del welfare e della laicità. Ecco poi la “lista della spesa" preparata da Tosetto l'amministratore: «Nuove occasioni di lavoro,investire in cultura, turismo e ricerca, basta Patto di Stabilità per i comuni virtuosi, rimodulare l'Imu, riforma degli istituti di credito. • R.L. © RIPRODUZIONERISERVATA


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IL GIORNALE DI VICENZA

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«Piùpesopolitico alVeneto» «Serveun modello che non disprezziloStato centralee che altempostesso nondivori ilruolo basilaredelle autonomie locali» Un ministro a Bassano. Ieri, per la prima volta in vita sua, Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione nel Governo Monti, è venuto in visita in città per sostenere i candidati di Scelta Civica, tra i quali le bassanesi Lorenza Breda, assessore al sociale, e Lucia Mongelli, docente, e il padovano Gianpiero Dalla Zuanna. Dopo aver partecipato alla messa a Santa Croce, il ministro ha incontrato in mattinata al cinema Metropolis un centinaio di persone, tra cui buona parte dell’Amministrazione bassanese con il sindaco Stefano Cimatti. Consapevole di parlare ad una platea dal forte sentimento “regionalista”, il ministro ha spiegato qual è la linea del partito di Monti sulle autonomie locali. «Il dramma del Veneto sta nel deficit di rappresentanza politica che ha subito negli ultimi anni - ha detto Riccardi cosa che ha portato i cittadini a fidarsi dei secessionisti. Ora si pone il problema di un nuovo rapporto tra il centro dello Stato e le Regioni. Serve un modello che non disprezzi lo Stato centrale e che non divori le autonomie locali. Può sem-

brare un paradosso, ma nel mondo globalizzato di oggi le autonomie hanno un ruolo fondamentale». Il ministro ha poi ripercorso la genesi del partito che fa capo a Mario Monti, rammentando alla platea bassanese la situazione italiana di fine 2011. «Quando ho ricevuto l’invito di Monti e del presidente Napolitano di partecipare al Governo - ha affermato - in un primo momento non volevo accettare. Poi, pensandoci a fondo, ho capito che il mio sarebbe stato una sorta di “servizio militare” per un Paese “in guerra”. Nel 2011 l’Italia stava diventando come la Grecia, con un rischio povertà altissimo. La nostra crisi avrebbe messo in ginocchio l’euro e gli altri Stati ce ne avrebbero addossato tutta la colpa». Riccardi infine ha difeso l’operato del Governo di cui ha fatto parte, spiegando le difficoltà trovate e le scelte operate. «Alcuni impegni presi dal Governo che ci ha preceduto avevano creato una situazione che ci ha imposto di prendere delle decisioni impopolari - ha concluso - Non accetto da nessun pulpito lezioni di moralità a Mario Monti. Si è candidato per scelta etica e per svolgere un servizio pubblico». •

Ilministro Andrea Riccardiduranteil suointerventoasostegnodeicandidati di SceltaCivica. FOTO CECCON

Ilpubblico insala ierimattina alMetropolis

Elezionidiquartiere Stavolta ilquorum c’è

Giornatadi votazioni,ieriin centrostorico. FOTO CECCON

Ancheil sindaco Cimatti alvoto

Piùeticae meno spettacolo

«Bastaconitalkshow Bisognacambiare ilmododifarepolitica»

Icandidati LorenzaBreda,GianpieroDalla Zuanna eLuciaMongelli

CENTROSTORICO. La piùvotata èMaria BrunaBenesso con176voti

Questa volta il quorum si è superato. Merito anche del sindaco Stefano Cimatti che, all’esterno del seggio, faceva da «buttadentro» invitando i cittadini a votare. E così 380 bassanesi sui 4.146 aventi diritto (più dell’8% che era la soglia minima, non raggiunta a novembre) hanno espresso le proprie preferenze - al massimo tre - per i candidati al Consiglio di quartiere del centro storico. Tredici in lizza, undici i posti disponibili. Questa la “classifica”: Maria Bruna Benesso (176 voti), Andrea Minchio (149), Erio Piva (92), Persis Animwaa (78), Marco Maurizio Rossi (74), Chiara Marchesan (63), Raffaele Di Rosa (52), Francesco Fontana (52), Guglielmo Graser (37), Bruno Ferraro (33), Magda Rigon (29), Cristiana Mattarucco (25), Donata Fornasa (23). Il presidente verrà eletto dal Consiglio la settimana prossima, i due con meno voti restano a disposizione per eventuali rinunce. «È venuto fuori l’orgoglio del quartiere - commenta Benesso - e abbiamo trovato entusiasmo anche nella casa di riposo e dalle sacramentine». • A.Z.

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VERSOLE ELEZIONI. IlministroAndrea Riccardi ieriin cittàper sostenerei candidati venetidi “SceltaCivica”

Enrico Saretta

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CRONACADIBASSANO

SALUTE. Iniziativa

“Percorso benessere” alS.Bassiano Un “Percorso benessere” per chi ha smarrito la strada delle buone abitudini alimentari e motorie. I corsi, iniziati nei giorni scorsi con una serata informativa all'ospedale di Bassano, proseguono con altri quattro incontri, aperti a tutti, in programma stasera, mercoledì, lunedì 25 febbraio e mercoledì 27 febbraio, per poi proseguire, per chi si iscrive, con il percorso di “auto aiuto”, dalla prima settimana di marzo. L’iniziativa compie sei anni ed è promossa dall'associazione “Nordic walking Montegrappa”. Nelle precedenti cinque edizioni hanno aderito ai corsi circa 500 persone, metà delle quali ha poi ha proseguito nei percorsi di sostegno e di mantenimento. L’anno scorso hanno partecipato ai corsi base circa 120 persone. L'età media, anno dopo anno, si sta abbassando sempre di più e ci sono sempre più donne. Durante il corso sarà presente una dietista che darà informazioni tecniche riguardanti il cibo e seguirà la correzione dei diari alimentari. Ci saranno anche incontri con una psicologa per approfondire le motivazioni a mangiare in maniera impropria. •

Ilministro Riccardi ha attaccatosenza mezzitermini uncerto modo difarepolitica chenegliultimianni ha praticamentemonopolizzatola scenaitaliana. I talk show, quindi,con politicisbraitanti prontia dirseledisanta ragione davanti alle telecamereper poi tornaremansueti e“amici” non appenaquestesi spengono. «InItaliala politicaè diventatateatro -hadetto Riccardi- Negli ultimianni l’eticaèvenutatotalmente a mancareacausa della spettacolarizzazionecontinua dellapolitica.Noi oravogliamo romperelatenaglia del bipolarismoeintrodurre una forzapoliticache vada contro lalogica muscolare e “spettacolare”delloscontro». Perfarequesto, secondoil ministro,ènecessario cominciareadagire inmaniera diversa,instaurando un contattoprofondo con la

società. «Inostri candidati sonotecnici chenonhannoesperienza parlamentarema checonoscono lasocietà- hasottolineatoAncheil nome “SceltaCivica” dimostraunavolontà di rapportarsia fondo con la società civile:le liste civiche,infatti, sono espressionedirivoltacontro la politicatradizionale». Aquestoproposito,l’aggancio al Movimento5 Stelleèvenuto quasinaturale. «Isentimentiele ragioni deifan diGrillononsono lontanidai nostri,ovverola rabbiaela frustrazioneversouncerto tipo di politica-haconcluso il ministroC’èperòuna cosacheci distingue: larisposta.La risposta diGrillo sembraaffidata adunuomo soloe itoni, virulentieaggressivi,sono glistessi dellapoliticaattuale. Grillononfa quelsaltodi linguaggio,cultura politicaesenso diresponsabilitàdicui il Paeseora habisogno». • E.S.

INCONTRO. APalazzo Roberticonlasorella diCarlo MariaMartini

“Ilcardinalechefaceva sognare” Una delle figure più significative della chiesa moderna, quella del cardinale Carlo Maria Martini, sarà al centro di un incontro in calendario domani alle 17,30, nella libreria Palazzo Roberti di via Jacopo da Ponte. L'iniziativa è organizzata dal gruppo bassanese dell'Ande (Associazione donne elettrici) presieduto da Ida Basso. Sarà presente Maris Martini, sorel-

la del compianto porporato che si è spento il 31 agosto dello scorso anno a Gallarate. L'incontro, intitolato “Il cardinale che faceva sognare”, sarà condotto dal giornalista Giandomenico Cortese. Interverrà don Giuseppe Grampa, sacerdote milanese collaboratore di Carlo Martini. L'appuntamento cade in un momento delicatissimo nella storia della Chiesa, a pochi

giorni cioè dall'annuncio delle dimissioni di papa Benedetto XVI che concluderà il pontificato il 28 di questo mese. Attorno alla discussione sulla figura di Martini, eminente uomo di chiesa, biblista, cresciuto nella vita ecclesiale tra i Gesuiti, potranno essere sviscerate anche tante domande che i fedeli si pongono proprio in questi giorni. • L.Z. © RIPRODUZIONERISERVATA

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Lunedì 18 Febbraio 2013


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