rassegna 16-02-13

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SABATO16 FEBBRAIO 2013 € 1,20

FESTIVALDISANREMO

VICENZA

Maggiovincetraigiovani IBigallosprintfinale

di ALBERTO PASOLINI ZANELLI

9HRLFTB*bgjaab+[N\A\C\L\G

Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza

L

’America non dice agli italiani per chi devono votare. Tanto meno lo fa Obama. Napolitano lo sapeva da tempo, forse da sempre e il suo colloquio di ieri alla Casa Bianca non ha potuto che confermare questa intuizione e consolidarne le fondamenta. Ciò non significa che il governo degli Stati Uniti (e non solo l'Amministrazione ma anche il Congresso e il mondo economico Usa) si disinteressino della nostra politica, tanto meno alla vigilia ormai immediata di un turno elettorale importante. Però lo stile di Washington non comprende né degli ukase né dei Verbotten. Semmai degli auspici, in forma rispettosa e nella sostanza prevedibili. Neppure l'America è ancora uscita dalla crisi economica planetaria che proprio sul suo suolo ha avuto le radici prime. È in ripresa ma progressiva e lenta ed è preoccupata soprattutto dall'eventualità che la situazione europea, oggi molto più grave di quella Usa, trasmetta a sua volta un contagio di ritorno, rallentando la ripresa su scala mondiale e ostacolando in particolare quella americana. Obama non si aspetta e non pretende che l'Europa esangue di oggi guidi una crescita planetaria: gli basta che non la ostacoli. A questo fine due sono gli auspici di Washington, che si completano a vicenda: che non si approfondiscano le divisioni in seno all'Ue, con spaccature o defezioni, e che a tal fine le scelte dei partner principali siano «moderate», senza avventurismi irresponsabili ma anche senza eccessi di rigore che dissanguino i più deboli. La Grecia non deve «esplodere», la Spagna non deve diventare una seconda Grecia né l'Italia un'altra Spagna. Di qui il ruolo in certo modo «privilegiato» di cui il nostro Paese ha fruito finora e continuerà a fruire: quello di «moderatore fedele», che scongiuri uno scontro frontale fra Nord e Sud, che non neghi alla Germania un ruolo guida ma che ne ammorbidisca nella misura del possibile scelte e toni, in coordinamento con la linea della Francia. Da Oltreatlantico non chiedono uno zelo rigorista, bensì un'opera di mediazione nei limiti del possibile nell'interesse dell'Italia, dell'Europa e dell'economia mondiale. Un'opzione complementare a quella esercitata direttamente su Germania e Gran Bretagna. Queste le intenzioni che Obama ha ribadito nel colloquio di commiato con Napolitano. Un’armonia facilitata anche dagli orientamenti del nuovo Segretario di Stato John Kerry, il più filo-europeo degli ultimi decenni, con un occhio di riguardo proprio per Francia e Italia. Con un dettaglio curioso: l'ambasciatore Usa a Roma è suo cognato. •

LE PIÙ BELLE CANZONI DEI FESTIVAL DI SANREMO

Telecamereovunque acacciadigraffitari

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Obama e Italia, patto per l’Europa

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LAPOLITICA. Leinchiesteirrompononellacampagna elettorale. Maroni:«Tempinon casuali»

Rissasullanuovatangentopoli Monti:«Ereditatogovernodacialtroni».Berlusconi:«Casiisolati,corruzionevapunita» Le inchieste irrompono nelle campagna elettorale e fra i leader scoppia la rissa. Il premier Monti parla senza mezzi termini di un «ritorno di Tangentopoli» e aggiunge di aver «ereditato il governo da cialtroni». f PAG 3

CENTROSINISTRA

STATIUNITI

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Bersanisioffreperfaredaponte traVendolaeilpremier:«Dirigoio»

ObamasalutaNapolitano“grandeleader” Esulfuturodell’Italiaè“fiducioso”

RUSSIA. Unbolide da 10 tonnellate sièdisintegrato a30-50km dialtezza

Pioggiadi meteoriti spaventa ilmondo Colpiteseicittà negliUrali: dannie 1.200 feriti

VICENZA. Raidladresco e vandalicoa Maddalene

Cimiterodevastato perrubare ilrame Secondo furto di rame al cimitero di Maddalene in meno di un mese. L’altra sera i ladri hanno portato via centinaia di vasi di fiori e un quindicina di grondaie: alla fine del raid nel camposanto non è rimasto un grammo di metallo. E adesso i cittadini chiedono più sicurezza e un sistema di videosorveglianza. f MILANIVICENZI PAG18

CALDOGNO. LaRegione

Ilcimitero di Maddalene

VELOD’ASTICO

Bacino:ilavori Scopertoil“corvo“ chediffamava partiranno entrol’estate conlettereanonime

Passantiosservanola scia lasciatadaun meteoritenel cielo diChelyabinsk, città nella zonadegliUrali

fPAG 6

Partirà quest’estate il cantiere per il maxi invaso di Caldogno. Ad annunciarlo è l’assessore regionale Conte che ora attende l’esito della gara d’appalto. I termini per presentare la domanda scadranno lunedì prossimo. Finora hanno chiesto di partecipare una ventina di imprese, in ballo c’è un appalto da 25 milioni di euro. f MUTTERLE PAG22

f SARTORI eFILOSOFO PAG29

VICENZA

Esorcismiebotte: storiedigenitori inbalìadeifigli f MILANIe NERI PAG14 e15

SERIEB. Dopo lavittorianel derbya Verona, un’altradifficiletrasferta peri biancorossi

IlVicenzaincercadelbisaBrescia Ladifesa èincerottata, inattaccotoccheràaBojinov eMalonga

Siamo presenti alla FIERA SPAZIOCASA

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Altra trasferta difficile per il Vicenza, di scena oggi sul campo del Brescia (fischio d’inizio alle 15). I biancorossi sognano di bissare l’inatteso successo di sette giorni fa a Verona, ma gli ostacoli da superare sono parecchi. Problemi nel reparto arretrato per Dal Canto: il tecnico dovrà arrangiarsi senza l’infortunato Di Matteo. In prima linea potrebbero partire Malonga e Bojinov.

f MANTOVANI eGUIOTTO PAG47

SERIEA

IlMilanvolainalto conSuperMario LaJuveaRoma perrestareinfuga Ilgol di Malonga controilBresciaall’andata

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IL GIORNALE DI VICENZA

Sabato 16 Febbraio 2013

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REGIONE. L’Osservatoriodel Consiglio: sono106milainuovivotanti

Feltrin:«Il voto segnerà lafine delbipolarismo»

ECCOLE SCHEDE.Il fac-simile con23simboli per Camera eSenato

81mila

IGIOVANIVENETIAL VOTO PERLA1a VOLTA (CAMERA)

Assiemealoro ci sono anche25mila persone che eranoufficialmente“immigrati”madopouna lunga permanenzanelnostro Paesehanno ottenutola citadinanza.Due “corpi elettorali”nuovi che spesso,sottolinea Feltrin, sfuggonoaisondaggi.

«Idue polistoriciperderannocirca un voto sutre» L’appellodiRuffato:«Ivenetivadano alleurne» Piero Erle

inviato a VENEZIA

«È la fine del bipolarismo». Scruta i giornalisti dall’altra parte del tavolo, il politologo Paolo Feltrin, presidente del comitato tecnico dell’Osservatorio elettorale del Consiglio regionale, per vedere se si è colta bene la portata della svolta che anche il Veneto, con tutta Italia, sta per registrare. L’incontro convocato con stampa e tv è tecnico, per presentare l’enorme mole di dati che il sito del Consiglio regionale metterà a disposizione per le elezioni del 24 e 25 febbraio. Ma basta dare un’occhiata alla scheda elettorale (vedi a fianco) e ai dati delle elezioni del 2006 e del 2008, quelle che già si sono tenute con il sistema elettorale attuale (il cosiddetto “porcellum”, così battezzato dal suo ideatore Roberto Calderoli) per tirare una conclu-

sione che è più tecnica che politica. E la spiega chiara Feltrin: «Nel 2006 e nel 2008 il centrodestra e il centrosinistra presero assieme in Veneto il 97% e il 93% dei voti validi espressi nelle urne». Oggi, con quella scheda con ben 23 simboli di partiti ma soprattutto una quindicina di schieramenti separati (e con i sondaggi usciti fino alla settimana scorsa) è evidente che il risultato sarà ben diverso. «Diciamo che messi assieme centrosinistra e centrodestra prenderanno il 65%? Significa comunque un calo del 30 per cento». Quanto alla massa degli elettori veneti, la novità maggiore è che, rispetto alle politiche di cinque anni fa, ci sono 81 mila giovani «che nel frattempo hanno via via compiuto i 18 anni - osserva il presidente del Consiglio regionale Clovodaldo Ruffato - e quindi voteran-

no per la prima volta. Non solo: ci sono 25 mila nuovi elettori che sono cittadini stranieri, immigrati per capirci, che in questi cinque anni hanno ottenuto la cittadinanza italiana. Significa un totale di 110 mila nuovi elettori, una cifra consistente». Che corrisponde probabilmente al 3% circa di quello che saranno i voti validi espressi in Veneto, visto che nel 2008 furono appunto 3 milioni in tutto le schede depositate nelle urne per la Camera (per cui votano anche i diciottenni). «Mi appello ai veneti - sottolinea il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato - perché vadano a votare. C’è l’attenzione di tutta l’Europa su quello che succederà in Italia, è necessario dare un segnale di partecipazione massiccia a queste consultazioni: è una risposta anche a livello internazionale». •

Lecifre

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ILMINIMO DISEGGI PERCHI ENTRERÀALLACAMERA

Quisoprala schedagialla perilvoto alSenato. Inalto quella rosaper il votoalla Cameranel “Veneto 1”

Ilconteggiosaràmolto complesso,perché si dovrà verificare alivellonazionale,sia per l’assegnazione delpremio dimaggioranza, siaper ilconteggiodei partitichehanno superato il4 percento, oppureil 2 percento sesonoin grandi coalizioni,ochesono“il migliorperdente”.

LANORMA ELETTORALE. Ilmeccanismo del“migliorperdente” premialecoalizionidi tre partiti

Eccoi“segreti”della legge Finie Donadi,elezionesicura

Centrodestra:“Destra”e “Fratellid’Italia” possono darsiuna mano VENEZIA

Chi ce la farà a staccare il biglietto da Venezia per Roma? Il Consiglio regionale con il sito del suo Osservatorio elettorale metterà in campo una mole impressionante di dati e proiezioni nel pomeriggio di lunedì 25 febbraio, quando le urne saranno chiuse e inizierà lo spoglio (http://risultati2013.oe.consiglioveneto.it/ politiche), sia a livello di grafici che di video per tv e di tabelle. La presentazione di ieri di Feltrin e Ruffato, coi dirigenti Claudio Rizzato e Pierpaolo Padovan, era naturalmente tecnica: niente previsioni, niente sondaggi. Ma sono bastate le spiegazioni di Feltrin per cogliere alcuni “segreti” della legge elettorale attuale quella che il Parlamento attuale non ha voluto riformare - e capire gli effetti sicuri che si verificheranno. GLI SBARRAMENTI. Al Senato,

dove tutto è suddiviso per Regioni, il Veneto eleggerà 24 rappresentanti: lo schieramento con più voti avrà il premio di maggioranza e quindi ne eleggerà 14, gli altri se ne spartiranno 10 tra tutti. Per poter eleggere almeno un senatore occorre avere l’8%, ma se si è in una coalizione che ha almeno il 20% dei voti (centrosinistra e centrodestra, salvo clamorose sorprese) basta avere il 3%, e questo tiene accese le speranze per i partiti minori delle due maggiori coalizioni.

Ilprof.P.FeltrineilpresidenteC.Ruffato(asin.ildirigenteC.Rizzato)

IL “MIGLIOR PERDENTE”. Diversa è la situazione della Camera, dove il Veneto manderà 51 deputati (due in più del 2008, e sono nel “Veneto 1” che comprende Vicenza) ma la distribuzione dei seggi tra schieramenti è su base nazionale, con premio di maggioranza per chi ha preso più voti. Per riuscire a entrare occorre avere il 4% dei voti a livello nazionale, a meno che - attenzione - non si sia in una coalizione che ha

superato il 10% dei voti. In quel caso basterà avere il 2% dei voti nazionali oppure essere “la miglior perdente” della coalizione, cioè quella che è rimasta sotto il 2% ma è sopra le altre. E qui viene il bello, perché sia il centrosinistra che il centro di Monti hanno in tutto tre schieramenti, per cui il terzo partito di schieramento (il Centro democratico di Donadi e il Fli di Fini) eleggerà comunque deputati essendo di

certo l’unico “miglior perdente”. Quanti ne farà? Il minimo per chiunque ce la faccia, calcola Feltrin, è di 11-12 deputati a livello nazionale. Ma anche nel centrodestra ci sarà un gioco particolare: al di là dei “colossi” Pdl e Lega, le altre liste (Destra, Fratelli d’Italia, Mir, Pensionati) tiferanno perché più di una di loro superi il 2%, perché così si “porteranno dietro” anche la miglior perdente che è rimasta sotto. • P.E.

VENEZIA. Nontrova uneuro eincendia lacartaigienica: dannienormi

Banditodà fuocoal supermarket VENEZIA

Un malvivente che aveva tentato una rapina in un supermercato «In’s» di Mestre ha dato fuoco volontariamente allo stabile. L’uomo è arrivato in bicicletta davanti al negozio, all’orario di apertura, e presa una commessa alle spalle l’ha minacciata, forse un coltello, chiedendo l’incasso, ma a quell’ora non c’era un euro in cas-

Ivigili delfuoco intervenutiin massaper domare l’incendio

sa. Innervosito, ha innescato un incendio dando fuoco alla massa di carta igienica in vendita e ha distrutto lo stabile, dandosi alla fuga. Il rogo non ha provocato danni alle persone ma ingenti lesioni (e danni per 200 mila euro) allo stabile che ospita il supermarket, in via Miranese. Le fiamme hanno distrutto scaffali, merci e suppellettili, e fatto saltare i vetri delle finestre. Sono dovute intervenire quattro squadre di vigili del fuoco, mentre i carabinieri hanno avviato un’indagine. •


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IL GIORNALE DI VICENZA Sabato 16 Febbraio 2013

VERONA.Muoreautomobilista

Unautomobilistadi87anni,AmedeoZanatta,diS.Pietro Incariano,èmortoinunoscontrofrontaleierisullaprovinciale deiLessini.L’altroconducenteèrimastoferitonongravemente.

VENEZIA.Crociere,affareda435mln IltrafficocrocieristicoaVeneziavale435milionidieuro;di questi,365milionisonodatidaipiroscaficheinbasealdecreto Clini-PasseranonpotrannopiùtransitareperlaGiudecca.

VENEZIA. Èlaprimapunizione: orasi esprimeràanche l’EnteGondola

Sospesi5giorni igondolieripresi agonfiareil conto L’Associazionedei bancali:«D’orainpoisui pontili sarannoaffisse letariffeapplicabili atutti iclienti» Antonella Benanzato VENEZIA

Come è triste Venezia. Devono averlo pensato e rimuginato i poveri turisti trovatisi a pagare a colpi di centinaia di euro un romantico giretto in gondola. A far loro giustizia ci ha pensato “Striscia la Notizia” che ha scoperchiato la pentola e messo sotto gli occhi del mondo i furbetti del remo. E la scure si è abbattuta velocemente sui gondolieri infedeli sotto forma di provvedimento disciplinare di sospensione per cinque giorni. La punizione è venuta dall’Associazione dei bancali, il sindacato di categoria. Si tratta di un provvedimento previsto dal regolamento che disciplina la professione, in attesa che arriva la sanzione definitiva da parte dell’Ente Gondola, punizione che potrebbe giungere già a metà

Unagondola a Venezia:oraletariffesaranno espostein cartelli della prossima settimana. La notizia ha fatto il giro del globo e su Venezia si sono accesi riflettori di cui il capoluogo lagunare, meta prediletta del turismo su scala planetaria, non aveva certo bisogno. Ma tant'è. Dall'Associazione dei bancali fanno sapere che i gondolieri colpevoli avrebbero già il capo cosparso di cenere. «Sono pentiti - sottolinea il presi-

dente Aldo Reato - al punto che stanno preparando una lettera di scuse. In più noi, come categoria, ci impegnamo a restituire i soldi chiesti furbescamente dai colleghi sotto inchiesta». D'accordo, ma la nomea di città dalla “cresta” facile non può essere il marchio d'infamità da appiccicare a un monumento mondiale come Venezia. E, infatti, si sta cor-

PADOVA.Tirtranciacavo,treniintilt Ètornataregolareieriversole15lacircolazioneferroviaria sullalineaMantova-Monselice,sospesaperchéuntirvarcando ilpassaggioalivellodiEste,avevaurtatoerottouncavoEnel.

Marostica

NERO GIARDINI - GEOX PRIMIGI

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TREVISO. “Murata”l’ex sede dellaProvincia: «C’eranoanchedrogati» rendo ai ripari, tentando il più velocemente possibile di mettere una pezza su un episodio a dir poco increscioso. E, mentre Venezia viene confermata prima città in Italia per la qualità degli Hotel alla Bit di Milano e le viene attribuito il “Trivago on line reputation award”, ci si interroga sulla necessità di tariffe fisse per i giri in “gondoleta”.«D'ora in poi - promette Reato - le tariffe che i gondolieri potranno applicare saranno affisse su tutti i pontili, per visibili agli ospiti della città». Anche dal Comune di Venezia è arrivato un segnale inequivocabile. L'assessore alla mobilità, Ugo Bergamo invierà a tutti i gondolieri «una lettera personale per illustrare a ciascuno le precise responsabilità che hanno nei confronti non solo degli ospiti della città ma anche e soprattutto nei confronti della Città di Venezia, la cui immagine in Italia e nel mondo intero dipende anche dalla qualità, dalla serietà, dalla competenza e dall'onestà con cui svolgono il loro lavoro». A Venezia, per dirla tutta, non sono solo i gondolieri a fare i furbetti. È di pochi giorni fa la notizia di un gruppo di turisti in taxi che ha dovuto sborsare oltre 200 euro, invece dei 70 pattuiti. Ecco perchè Ca' Farsetti vuole andare fino in fondo. Dall'assessorato partirà, quindi, “un'analoga lettera personale” indirizzata a tutti i titolari di licenza taxi, «dal momento che - dice Bergamo comportamenti negativi sono venuti alla luce» anche da lì. •

Palizzata anti-barboni Polemica su Gentilini Contrari i commercianti «Si fa un’altra via Anelli» E la Cgil : «Facendo muri andremo a schiantarci» TREVISO

Dopo le panchine rimosse nel 1997, un muro di legno anti clochard: è l’ultima iniziativa del battagliero «sceriffo» di Treviso, il vicesindaco leghista Giancarlo Gentilini che correrà ora per tornare sindaco. Ha deciso di far erigere delle palizzate in legno altre tre metri per chiudere il portico e il parcheggio dell’ex sede della Provincia, in pieno centro storico. Questo perché da molti mesi, secondo Gentilini, sono diventati un rifugio per i tanti clochard che popolano il centro storico trevigiano e rischiavano di diventare meta ambita anche per i sit-in di un collettivo di giovani. Per il comitato convocato in prefettura la loro presenza stava destando preoccupazione tra i residenti: di qui la richiesta di «protezione», prontamente accolta. «Lì c’è gente equivoca - tuona lo “sceriffo” - ora non sarà più luogo di raccolta di sfaccendati,drogati o spacciatori, perché non posso tollerarlo». Poi

Ilvicesindaco Giancarlo Gentilini l’annuncio a mezza bocca: «e non finisce qui». Il sospetto è che il vicesindaco sia deciso a riservare lo stesso trattamento per blindare altri edifici abbandonati. Gentilini non si scompone di fronte alle rimostranze di chi trova la scelta poco felice dal punto di vista estetico. «Della bellezza non me ne frega niente: prima viene la sicurezza dei miei cittadini». La vicenda, che ricorda un po’ quella di cinque anno fa con le inferriate a palazzo Angaran a ponte degli Angeli a Vicenza, ha suscitato un vespaio di polemiche. Arriva il no della Confcommercio: «È un atto che danneggia tutti», ha detto il presidente di Unascom-Confcommercio di Treviso, Guido

Pomini. «Era impensabile che a Treviso si volesse dare un’immagine simile a quella che aveva alcuni anni fa l’area padovana di via Anelli, dato che l’emergenza di cui ha parlato Gentilini si limita, di fatto, alla permanenza abituale di non più di due clochard». Secondo Pomini le immagini di Treviso con la palizzata penalizzano ingiustamente «i cittadini, i turisti e i commercianti» perché rendono la città poco attrattiva. «È comunque la riprova di quello che da anni andiamo dicendo, cioè che le non scelte del governo cittadino hanno portato a non programmare una rioccupazione degli spazi che si sono andati via via liberando in centro storico a causa di un “Risiko” immobiliare lasciato liberamente nelle mani di soggetti privati». «Se andiamo avanti a costruire muri, contro i muri andremo a schiantarci», prevede il segretario generale della Cgil di Treviso, Giacomo Vendrame. «Se questa è una risposta di pubblica sicurezza rimango allibito. Pensare di affrontare eventuali emergenze sociali con l’installazione di barriere anzichè con il dialogo è qualcosa che, cercando di nascondere i disagi, ci allontana dalle soluzioni». •


12 Economia

IL GIORNALE DI VICENZA

Sabato 16 Febbraio 2013

ECONOMIA VICENTINA

ADACTA.Seminariosull’Iva

Siterràlunedìalle15,nellasededell’UniversitàdiVicenza, l’incontroinmateriadiIVApromossodallostudioAdacta:un momentoformativoperimpreseeprofessionistidelsettore.

Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: redazione@ilgiornaledivicenza.it

ILPROGETTO. Prevististage inazienda, percorsi distudio triennali eaggiornamento formativocontinuo peri nuoviaddettidi uno deidistretti “eccellenti” delVeneto

AVicenza arriva l’“Accademia dell’oro” L’iniziativavolutadalMinisteroperrilanciare gliorafièstatapresentatadall’assessoreDonazzan Lastrutturapotrebbepartiresubitodopol’estate Matteo Bernardini Vicenza diventerà il punto di riferimento Veneto e nazionale per la formazione nel settore orafo. Lo farà attraverso l’Accademia del vetro e dell’oro. Un progetto del Miur (il Ministero per l’università e la ricerca) che l’assessore regionale Elena Donazzan ha presentato e proposto ai rappresentanti delle categorie orafe vicentine nel corso di un incontro organizzato ieri in Camera di Commercio. L’iniziativa, finanziata dal Ministero e dalla Regione, sarà così la punta di diamante di un programma legato alla formazione professionale di nuovi addetti del comparto orafo che comprenderà stage

Cerchiamola collaborazione conlecategorie permetterein campoun’azione mirata

in azienda, percorsi di studio triennali e aggiornamenti continui. «L’intenzione è quella di predisporre un’azione mirata per il settore - spiega Elena Donazzan - ed è per questo che ho voluto incontrare gli esponenti delle associazioni dell’oreficeria vicentina. È infatti necessario conoscere le loro esigenze e capire di conseguenza di cos’hanno bisogno. Dobbiamo arrivare diritti al punto senza perdere troppo tempo». La sede della nuova Accademia dei mestieri per la tutela e la promozione delle eccellenze di vetro e oro Made in Italy sarà a Venezia, ma Vicenza rappresenterà il punto di riferimento per il mondo del gioiello. «Il vetro a Venezia e l’oro a Vicenza - riprende l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione - sono due comparti che rappresentano il top del Veneto nel mondo e quindi vanno salvaguardati e rilanciati. La nuova Accademia, secondo gli schemi ministeriali, potrebbe partire dopo l’estate, tra settembre e ottobre». Da qui la volontà dell’assesso-

re di stringere un accordo con le categorie, definendo i percorsi formativi da sviluppare, già nelle prossime settimane. «Quella che abbiamo ascoltato è una proposta assolutamente importante - commenta il presidente degli orafi di Confindutria Vicenza, Giuseppe Corrado - al nostro settore, oggi in grande difficoltà, serve soprattutto una manodopera di altissima specializzazione. Dobbiamo insomma sfruttare le nostre capacità creative aiutando però i giovani a “vendere” le loro idee». Alle parole di Corrado si accodano quelle di Franco Pozzebon, di Confartigianato: «La formazione è indispensabile perché i prodotti che dovremo realizzare per restare sul mercato dovranno essere di altissimo livello». E allora, al di là delle lezioni pratiche servirà anche sviluppare delle innovative strategie di marketing per proporre ai mercati mondiali le creazioni vicentine. «Il Made in Italy certificato e saper gestire le nuove tecnologie sono passaggi fondamentali per il nostro settore», ribadisce Tranquillo Loison, presi-

Nelprogrammaanche lapresenzadel Cpv

«Diventeràilprimoente italianodelcomparto»

Un’artigianamostraunadellecreazioni degliorafi vicentini dente degli orafi di Confindustria Vicenza. «Solo chi in questi anni si è altamente specializzato sta infatti sopravvivendo», aggiunge l’imprenditore. Consenso al progetto illustrato dall’assessore Donazzan, e disponibilità a parteciparvi, arriva anche da Salvatore Bersani leader dei grossisti orafi

di Ascom: «In un momento come questo servono iniziative per rilanciare il comparto. Occorre quindi puntare sulla formazione e in particolare sulla cura del design; sulla ricerca e l’utilizzo di nuove tecnologie e sull’attenzione ai nuovi materiali» • © RIPRODUZIONERISERVATA

Quellachesi dividerà tra la sede“fisica” diVeneziaeil polo orafovicentino sarà unadelle delle“Accademiedeimestieri sulMade inItaly” previstedal Miurnelnostro Paese. Attualmentele strutture del generesonodiecie inizialmenteil governo aveva previstoche solounaparte dell’Accademia(quella legata allalavorazioneeallacreazione deiprodottiinvetro)fosse realizzatainVeneto.L’aspetto orafoinveceavrebbe dovuto esseregestitoeorganizzato ad Arezzo.Ipotesi invece scongiuratadal diretto intervento dell’assessoreElena Donazza. «Credocheun’operazione simileandasse fatta necessariamentenellanostra Regione-spiegal’esponenete dellagiunta-Zaia- dovevetroe ororappresentanodue eccellenze».Eccellenzee produzionicheora,anche grazieai nuovi percorsi formativipensati daMinistero eRegione,potrebbero rilanciareinmanieradecisa entrambii comparti.Intanto,in

ElenaDonazzan attesadel progetto-Accademia, sonopronte a partirenellanostra provincia le “Botteghedei mestieri”, altrainiziativapensata performare nuovi addettiin campoartigianale enel manifatturiero industriale. «Ilsettoreorafo haancoradelle enormipotenzialitàdaesprimere -intervieneil direttore delCpv (Centroproduttivitàveneto) L’Accademiadell’oro, poi, indentificherebbefortemente l’areaberica equellavicentina diverrebbela primastruttura del settorea livelloitaliano. Oggi infattic’èsolola Scuolad’arte e deimestieri chepossonoformare inuoviaddetti delsettore. È insommaun’opportunitàdavvero importante» • M.B.

ILREPORT SUIDISTRETTI DIINTESA SANPAOLO. Laricerca evidenziaalcuneperformance positive dellanostra regione

Vinoeocchialiveneti altopin Italia Tra i migliori undici distretti italiani che hanno fatto registrare le migliori performance di crescita e redditività a livello nazionale ce ne sono anche due veneti: quello legato al Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e l’occhialeria di Belluno. È quanto emerge dal quinto rapporto annuale sull’Economia e finanza dei distretti in-

dustriali del 2012. Che hanno fatto resgitrare un migliore andamento delle imprese dei distretti rispetto alle aree non distrettuali: nel biennio 2011-12 la crescita del fatturato per i primi risulta essere del +3%, contro invece il +1% delle zone non distrettuali. Il report è stato presentato ieri a Milano dal Gruppo Intesa Sanpaolo. La ricerca ha, in primo luogo, analizzato i bilanci aziendali per il quadriennio 2008-11 relativi a 13.098 imprese appartenenti a 144 distretti industriali e a 35.957 imprese non distrettuali specia-

lizzate nei settori produttivi rilevanti per gli stessi distretti. Il monitor fornisce inoltre un’analisi dei principali fattori che differenziano le strategie delle imprese distrettuali rispetto alle altre imprese. Vengono aggiornate con i dati più recenti le evidenze disponibili sul piano dell’internazionalizzazione (commerciale e produttiva), dell’innovazione, della certificazione di qualità e ambientale. Sono proposti inoltre i primi risultati di un’analisi condotta sui marchi registrati a livello internazionale. Nel biennio

2013-14 le imprese distrettuali dovrebbero registrare una moderata e graduale ripresa del fatturato: +1,1% nel 2013 e +4% circa nel 2014. Determinanti nel condizionare il risultato, le attese di perdurante debolezza del mercato interno, soprattutto per i settori produttori di beni di consumo, quali alcuni settori a forte specializzazione distrettuale come i mobili, il sistema moda e l’alimentare. All’interno di questi settori le imprese più attive sui mercati extra europei e con un ottimo posizionamento qualitativo e innovativo po-

tranno però sperimentare buoni tassi di crescita. Migliori prospettive di crescita interesseranno la filiera metalmeccanica che trarrà beneficio da una lenta ripresa del ciclo degli investimenti destinanti al potenziamento qualitativo e di efficienza del tessuto produttivo italiano e, soprattutto, dall’elevata competitività di molti prodotti italiani sui mercati internazionali. A sostenere i distretti anche nel biennio 2013-14 saranno la maggiore vocazione all’export, i maggiori investimenti esteri e l’innovazione. •

Alcunioperai impiegati inuna fabbrica dellanostra regione

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Risaltano le prestazioni positive fatte registrare dal prosecco trevigiano e dall’occhialeria bellunese


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IL GIORNALE DI VICENZA

Sabato 16 Febbraio 2013

CRONACADIVICENZA

Ilproverbio

Stendii piedi quanto è lungoil lenzuolo

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ILCASO/1. Poliziae 118sonointervenuti per placareun ragazzo

Botteai genitori «Sieteposseduti videvoliberare» Ilgiovanedicolpo hainiziato aparlarediSatana e siè convintoche lafamiglia andasse esorcizzata Per“purificarli”lihapicchiati eterrorizzati Claudia Milani Vicenzi Picchiati, terrorizzati e seviziati dal loro figlio. Quel ragazzo di vent’anni cambiato all’improvviso. Si è trasformato di colpo, ha iniziato a parlare del Male, di esorcismi e di Satana. Si è convinto di essere un dio e di doverli liberare, perché tutti e due erano posseduti. E allora sono iniziate le botte, i graffi e le violenze. Come quella di costringerli continuamente a vomitare per “purificarli”. È stato fermato prima che potesse far loro del male. I SOCCORSI. Quando la polizia è arrivata si è trovata di fronte ad un ragazzo di 20 anni che, fuori di sé, continuava ad urlare frasi sconnesse e senza senso. I genitori quasi non avevano il coraggio di aprire bocca. C’erano però quei lividi sul viso, quei segni sulle mani a parlare per loro. E soprattutto c’erano i loro occhi terrorizzati. Convincerli a raccontare cosa fosse successo non è stato facile, nemmeno quando è arrivata l’ambulanza che ha portato in ospedale il ragazzo e loro sono rimasti soli con gli agenti. All’inizio hanno avuto il coraggio di mormorare solo qualche parola. Poi, un po’ alla volta, è venuta fuori la verità: quegli ultimi giorni da incubo in balìa di un figlio che sembrava essersi trasformato all’improvviso in un estraneo, una persona violenta che loro non conoscevano. L’INTERVENTO. Quando i poliziotti sono stati chiamati dai dipendenti dell’Aci soccorso stradale di via della Tecnica, giovedì pomeriggio, si aspettavano di trovarsi di fronte ad

un automobilista che aveva perso la pazienza ed era diventato sempre più violento. Mai avrebbero potuto immaginare quel che è successo dopo. Tutto è nato perché la macchina della famiglia, che abita in un comune dell’hinterland, era stata rimossa nei giorni scorsi e i tre erano venuti a Vicenza per poterne tornare in possesso. Hanno aspettato non più di qualche minuto ma il ragazzo ha subito perso la pazienza. Ha dato in escandescenze e ha cominciato a minacciare i dipendenti: «Dammi subito la mia macchina oppure ti spacco la testa con un bastone». Tentare di calmarlo è stato inutile: al personale non è rimasto altro che chiamare il 113 e aspettare che arrivasse una “pantera” delle volanti. Gli agenti si sono trovati di fronte al giovane e ai genitori, entrambi di 55 anni, che avevano l’aria intimorita. Lui, invece, era fuori di sé. Ha esordito dicendo che lavora come

Litorturava mettendoloro leditainbocca percostringerli avomitare ilMale Ilgiovane èstatoportato inospedale Èancora alSanBortolo peraccertamenti

promoter per un’azienda che si occupa di energia e ha chiesto loro, con sempre maggiore insistenza, di sottoscrivere un contratto. Quando gli hanno spiegato che erano intervenuti perché aveva minacciato di picchiare i dipendenti e non certo per firmare i suoi contratti ha perso definitivamente le staffe. È stato allora che ha iniziato a parlare di «possessioni», di «Satana nel corpo dei suoi genitori e anche in quello del parroco del suo paese». «Sono dio - urlava - e li devo liberare dal male». ILRICOVERO.I poliziotti hanno cercato di calmarlo e poi è stato dato l’allarme al 118. Un’ambulanza è accorsa in via della Tecnica e lo ha trasportato al San Bortolo dove si trova tuttora ricoverato per accertamenti. Padre e madre erano impauriti, provati e, soprattutto, i segni sul loro viso e sul corpo parlavano da soli. Quelle ecchimosi e quei tagli erano la testimonianza dell’incubo degli ultimi giorni. Un po’ alla volta hanno ripercorso il dramma. Il loro racconto è diventato sempre più agghiacciante. «Non sappiamo cosa gli sia successo - hanno detto alla polizia - ma di colpo si è convinto che noi fossimo posseduti dal Male e che il suo compito fosse quello di liberarci da Satana». Per farlo usava la violenza ed è arrivato persino a bloccarli e poi a mettere loro le dita in gola per indurli a vomitare. Una tortura che, nella sua mente confusa, avrebbe dovuto finalmente purificarli e che è andata avanti fino a quando la polizia giovedì non lo ha finalmente fermato. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Iconflitti incasa MADREPICCHIATA DAL FIGLIOVAAL PRONTO SOCCORSO Ladenuncia diun avvocatodopoche una madrevicentinacontinua adesserevittimadel figlio.Ilragazzonon viene allontanato,nessuna richiestadi entrareinun centrodi recupero. Lamadreesasperata chiedeperfino la cancellazionedella residenzadel figlio dacasa sua.Ora ilpmsi ritrova ladenuncia inmano da qualchegiorno.

Ledenunce aicarabinieri LAMAMMA CHEFA ARRESTARE ILFIGLIO AccadenelVeronesenel dicembrescorso.La mammaci tienea farlo sapere:«Ho fatto arrestareio miofiglio, schiavo dell’alcol. Non sapevo più comefare a gestirelamia vita famigliare».La testimonianza,arrivata tramiteil legaledel giovane, èdi una donnain lottaconla malattiadi Alzheimerdicui è affetta el’abuso di alcolcheda annicaratterizzalavita di suofiglio.Una donna capacedirivolgersi ai carabinieripur di fermare quelconsumo costante, quotidianoe implacabile dialcol chestava rovinando il figlio.

Iltribunale di Vicenza ILFIGLIO CHERUBA IL BANCOMAT ALPADRE Mesidi prelievi edecine di migliaiadieuro svaniti nel nulla.Sembrava un“ladro” imprendibile:inquasi cinquemesi conquel bancomatera riuscitoa prosciugareil conto correntesenza che nessunosene accorgesse. Facile,vistochequel “ladro”era ilfiglio che usava la tesserabancaria delpadre senza dirgli niente.Studentea Padova, vicentino,27anni, da settembredel 2011 a inizio2012 era riuscitoa spendere48 mila euro. Dopoaverpreso il bancomatdel padre,un contoche ilgenitore non usava quasi mai, aveva iniziatoi suoi prelievi. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Un’immaginetrattadal film“The Exorcismof EmiliyRose”uscitonel 2005. FOTO D’ARCHIVIO

ILCASO/2. Gestitodall’Ulss 6segue anche i casi diRovigoe Padova

AlCentro antiabusi 90nuovicasiall’anno

Mailfuturoèlegato anuovedisposizioni regionali Chiara Roverotto Quando si dice che un servizio è sotto la lente d’ingrandimento della Regione, le ragioni sono due: o di matura economica o legate ad una sorta di razionalizzazione. Quali delle due sarà valide per l’Arca, il centro antiabusi di secondo livello di via Legione Gallieno è ancora presto per dirlo. Il direttore dei Servizi sociali dell’Ulss 6, Paolo Fortuna non si sbilancia. «Sappiamo che Venezia sta valutando attentamente. Quello di Vicenza spiega - è un centro interprovinciale, di fatto copre anche Padova e Rovigo. In tutto il Veneto sono cinque, che possa essere rivisto il numero è una delle ipotesi che i tecnici stanno valutando, che i finanziamenti si possano ridurre è la seconda strada che potrebbero battere. Sta di fatto che il centro è in carico all’Ulss 6. Ci rendiamo conto di quale importanza riveste e di conseguenza, quando Venezia avrà deciso ci rimboccheremo le maniche, fermo restando che i due psicologi che lavorano all’interno sono in pianta organica a tempo indeterminato, per cui ci sarebbero problemi, almeno per il personale». Il centro è stato trasferito da contrà S. Rocco a via Legione Gallieno nel 2011. I piccoli che vengono seguiti hanno da 0-18 anni. E non devono sfuggire dal “diluvio”, ma da percosse, violenze sessuali, maltrattamenti, abusi: l’Arca è una struttura sanitaria di secondo

L’Arcain viaLegioneGallieno: segue90 minoriall’anno.ARCHIVIO

Lecifre

90

3mila

Ilcentroantiabusiè gestito dall’Ulss6,è dotato disale per gliinterrogatori protetti e lavoraancheconle forze dell’ordine.

Sitrattadiverifiche, incontri,terapiee progetti Adessere abusatesono soprattuttolefemmine dagli8 ai16anni.

INUOVICASICHE VENGONO AFFRONTATIALL’ANNO

LEPRESTAZIONI EROGATE DA TUTTAL’EQUIPE


15

IL GIORNALE DI VICENZA Sabato 16 Febbraio 2013

SantaGiuliana in calendario oggiè una giovane martirizzataa Cuma:vasta la devozionedel popoloche lainvoca come patronadei fabbricantidi burroe formaggio,dellepartorienti. Combatte i

malidel senoe impediscelacaduta precocedeicapelli.Sifesteggia in questogiorno anchesant’Onesimo che erauno schiavoamico di sanPaolo scappatodalla Grecia. Per evitarglila

penadi morte, Paoloscrisse una commoventelettera alpadrone Filemone.Omesimoèilpatrono dei lavoratorie lavoratriciin caseprivate, domesticie colf eguida gliubriachi.

Dialettando Bocada denuncesegrete: boccalarga cioè individuo cheparlatroppo ossia

traditoreospia. GV11428

Santiepatroni delgiorno

ILDRAMMA. Latestimonianza di una vicentinadi54 anni esasperatadalle continue violenze delgiovanedi19 anni. «Nonso piùche fare»

«Viscongiuro, arrestatemiofiglio» «Mipicchiada cinque anni.Non sopportaalcuna regolae alza lemani. Finora nessunaautorità èstatain gradodiaiutarci» Diego Neri

© RIPRODUZIONERISERVATA

Dal2007 ilragazzoalza lemani sullamamma Èstatoespulso daunacomunità

© RIPRODUZIONERISERVATA

Ladrammatica testimonianzadi unamamma, cheha denunciatosuofiglio cheda annilapicchia conviolenza e molto frequentemente

L'INTERVISTA

di C.R.

LUISAQUADRI,PSICOLOGA

Alcuni, sotto sotto, hanno una profonda rabbia che sfocia in disistima nei confronti dei genitori. Quindi li picchiano per avere oggetti che li facciano apparire, che li distinguano. È il loro modo per farsi notare e per soddisfare altri desideri.

Casiincrescita mail dialogo non sideve tagliare

I

n Spagna e in Francia l’Organizzazione mondiale della sanità ha già sollevato la questione da alcuni anni: troppi genitori vengono picchiati dai figli al punto che l’allarme sociale nei due Paesi è molto alto. In Italia non siamo arrivati a questo punto. «Ma si tratta di un fenomeno in netta crescita. Non abbiamo dubbi e lo notiamo nelle terapie familiari e nei singoli casi che arrivano negli studi». Maria Luisa Quadri, psicologa e psicotepeuta per molti anni ha lavorato anche negli sportelli aperti nelle scuole superiori contro il disagio e non solo.

Come regolarsi?

Perché un figlio picchia un genitore?

Sono tutti atteggiamenti legati alla disfunzionalità familiare e a tutte le strutture che vi sono all’interno

In sostanza?

Mancano, regole e norme chiare. Si tollerano atteggiamenti che dovrebbero essere combattuti fin da piccoli. I ragazzi non sono abituati alle frustrazioni e quindi reagiscono. Spesso in maniera pesante.

Quindi la colpa rimane sempre dei genitori? Diciamo che hanno buone responsabilità visto che li

MariaLuisaQuadri, psicologa crescono e troppo spesso non riescono a pronunciare dei sani funzionali “no”.

Anche gli adolescenti sono complessi?

Sì, però non sono solamente bruti, violenti ed egocentrici.

Non negare mai la realtà: i genitori come i figli si devono mettere in gioco. L’esistenza di un malessere nell’età adolescenziale è possibile, sono ragazzi ancora in formazione e, pertanto, si può ancora lavorare, ci può essere un cambiamento. Ma questo lo devono capire anche i genitori, bisogna tenere aperto il canale della comunicazione, dello scambio. Se si reagisce con rabbia si ottiene solamente altra rabbia. A volte è difficile, ma sotto la dura scorza sono giovani che hanno ancora grandi potenzialità e lo stesso vale per i genitori se sanno mettersi in discussione in maniera seria e costruttiva.

Fotonotizia Piùsicurezza coniquadricicli dellePoste INCENTROSTORICO.Conl’arrivo di sette “Free Duck” diventa sempre più ecologica la nuova flotta aziendale messa a disposizionedelcentrodidistribuzione di Vicenza per la consegna dellaposta.Sonoquadriciclileggeri dotati di motore elettrico perlatrazione.Inuoviveicolisono particolarmente indicati per laconsegnadellacorrispondenza nei centri urbani a traffico limitato e nei centri storici con stradeanguste. •

GV11427

livello: vengono proposti e attuati interventi di prevenzione, assistenza e recupero psicoterapeutico. Dal 2004 al 2010 sono stati 276 i minori seguiti dal centro. Un’escalation, se si pensa che all’inizio erano 49, poi l’emergenza negli anni ha toccato cifre importanti come nel 2007 con più di 100 casi, praticamente uno ogni tre giorni. «Una tendenza che non è mai cambiata - spiega la responsabile, dott. Michela De Bassi - in questi ultimi tre anni abbiamo avuto 90 casi all’anno e oltre 3 mila prestazioni. Da segnalare che nella nostra struttura ci sono anche le stanze abidite agli interrogatori protetti con le forze dell’ordine e gli psicologi. Ora dobbiamo capire come la Regione è intenzionata a muoversi. La situazione non è delle migliori, nè da noi nè in altri centri. Certo, la fase sperimentale nata nel 2004 si è sicuramente esaurita e, pertanto, serve un servizio strutturato. In che modo, con che soldi? Restano quesiti alla quale la Regione dovrà rispondere in tempi brevi». All’Arca, infatti, arrivano i casi più difficili di abuso. Secondo una definizione dell’Organizzazione mondiale della sanità, la condizione di maltrattamento è generata quando genitori, tutori o persone incaricate nella vigilanza e custodia dei bambini approfittano della loro condizione di privilegio e attuano condotte che provocano danno come percosse, lesioni, atti sessuali, abbandono e trascuratezza. L’abuso racchiude qualsiasi forma di violenza, in particolare quella sessuale. All’Arca i bambini, per la maggior parte femmine dagli 8 ai 16 anni, sono tutti ospitati in comunità, affidate a famiglie o comuqnue vivono in strutture protette e, tra gli utenti del centro, il 21 per cento arriva da fuori provincia. •

«L’unico piacere che posso chiedervi è quello di arrestarlo e di tenerlo in carcere finchè non comprenderà che comportandosi così non va da nessuna parte. Lo so che è assurdo che sia una madre a dirlo, ma non vedo altra soluzione per mio figlio». Ha pianto a lungo una donna vicentina quando, qualche giorno fa, è stata ascoltata dagli inquirenti. Accompagnata dal suo avvocato, si è recata in procura a Venezia - i magistrati per i minorenni sono stati i primi ad avviare un fascicolo per maltrattamenti in famiglia, che verrà trasmesso ora a Vicenza - per raccontare anni di violenze. Nel 2010 - il ragazzo, che oggi ha 19 anni, allora era minorenne - la donna aveva presentato la prima denuncia, ed ora ha deciso di rincarare la dose. Contro suo figlio: il giovane di origini sudamericane che aveva adottato a metà degli anni Novanta, felice assieme al marito di diventare genitore. La donna davanti agli inquirenti ha descritto l’evoluzione del suo rapporto con il ragazzo, che è diventato negli anni la sua croce. «L’abbiamo portato in Italia quando aveva tre anni. Alla scuola elementare, superate varie difficoltà, si era ben integrato. I veri problemi sono iniziati quando aveva 14 anni: ha iniziato a non voler più saperne delle regole. Sono proprio le regole il suo primo problema». La donna, che lavora come impiegata, spiega che il ragaz-

zo non si droga e non fa uso eccessivo di alcolici. Ma non ne vuole sapere di mantenere uno stile di vita adeguato alla sua età, e quando incontra degli ostacoli al “faccio quello che voglio” diventa violento, intrattabile, incontrollabile. «Da quando ha 14 anni mi ha picchiata decine di volte. In passato capitava di quando in quando, da un po’ di tempo è diventata quasi la quotidianità. Ed è sempre più cattivo: mi sbatte contro il muro e mi riempie di calci, spacca tutto quello che gli passa fra le mani, urla come un indemoniato». Il ragazzo non vuole andare a scuola, non vuole lavorare, passa le giornate davanti al televisore o al bar a giocare alle macchinette. Vorrebbe soldi per viaggiare e per andare al cinema o uscire con i pochi amici che lo reggono ancora. «Ho chiesto aiuto a psicologi, psicoterapeuti, servizi sociali, centri di ascolto, carabinieri, polizia, magistratura». Il tribunale per i minorenni aveva disposto che vivesse in una comunità protetta, dalla quale è scappato decine di volte fino ad essere espulso. «Ed è tornato a casa. Da madre non so davvero più che cosa fare, perchè ogni tanto si pente di avermi fatta del male, ma di rispettare qualunque regola di convivenza non se ne parla. Se non gli do i soldi li va a rubare; se uno lo guarda storto per strada alza le mani, se la televisione non funziona la butta dalla finestra. Se i vicini si lamentano per i rumori mi minaccia di botte. Non so più quale strada prendere per cercare di salvare questo giovane, aiutatemi voi». Gli inquirenti chiederanno con ogni probabilità un provvedimento di allontanamento dalla casa famigliare per tutelare la mamma. Una scelta dolorosa ma necessaria pure per un cuore di madre. «Arrestatelo, vi prego». •


16 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA

Sabato 16 Febbraio 2013

-8

Versoilvoto.Iprotagonisti

IGIORNICHEMANCANO ALL’APERTURADEISEGGI

Lacampagna elettoraleportaincittà i bigdei partiti

Mancanoottogiorniall’apertura deiseggiperleelezionipolitiche Sivotapertuttalagiornatadi domenica24efinoalpomeriggio alle15dilunedì25febbraio

21

GLIANNITRASCORSIDAQUANDO ÈSCOPPIATATANGENTOPOLI

Il17febbraio1992aMilanoviene arrestatoMarioChiesa,Psi,presidentedelPioAlbergoTrivulzioper averintascatounatangentedi7 milioni.Èl’iniziodiTangentopoli

L’INTERVISTA. IlsindacodiFirenze ha richiamatoieriun migliaio dipersone inFieraa Vicenzain occasione dellapresentazione deicandidati delpartitodemocratico

Renzi:«L’Imu incambio dellequote latte» «Nondobbiamo avere piùpaura diBerlusconiedelle sue proposte Bastaricordare quantohafatto laLega peraverepiù consensi» Marino Smiderle «No, la Wanda Osiris no». Rosanna Filippin, segretario regionale del Pd, lo chiama sul palco della Fiera e vorrebbe fargli fare la passerella. Matteo Renzi, appena arrivato da Ponte nelle Alpi, oppone un cortese ma netto rifiuto. «Non sono mica una star», si schermisce.

Eppure qualcuno pensa che lei sia come Messi, solo che il Pd non è il Barcellona e per questo l’ha sbattuta in panchina. Non esageriamo. Io la mia partita l’ho giocata e l’ho persa. Questa che stiamo giocando adesso è un’altra partita, sicuramente più importante. E l’importante è che vinca la squadra.

Lasquadrapotràanchevincere maperfareilgovernocisaràbisognodi un alleato.Monti o larghe intese?

No, guardi, qui la verità è che il partito democratico è l’unico che corre per vincere. Sono gli altri che corrono per racimolare un mezzo pareggio. Ma credo che in Veneto potrebbe arrivare una sorpresina mica male.

Il Pd davanti al centrodestra in Veneto? La Lega la vedo male, sta perdendo parecchi consensi e si capisce anche perché. Ha promesso il federalismo, ha gridato "Prima il nord" e il primo provvedimento di quel governo è stato quello di dare 120 milioni per sanare la voragine di Catania.

ConVariati formoormaiuna coppiadifatto.Mi hasostenuto dall’inizioeio torneròaVicenza

I sondaggi, almeno quelli che circolavano prima del divieto, davano però il centrodestra in vantaggio. Come pensa di rimontare? Intanto sono del parere che un politico non deve commentare i sondaggi, deve, appunto, ribaltarli. E poi ci sono altri partiti che, in un certo senso, stanno lavorando per noi. Mi dicono, per esempio, che Grillo stia rubando una montagna di voti proprio alla Lega.

Si è fatto dare da Achille Variatilaricettaperestendereatuttalaregioneilsuccessoottenuto a Vicenza?

Con Variati formiamo ormai una coppia di fatto. Lui mi ha sostenuto, con un certo coraggio, durante le primarie e io sarò al suo fianco a maggio, in occasione delle prossimeamministrative.

Variati ha detto chegrazieaRenzi «il Pd si è liberato da quello snobismo antico che lo portava a disdegnare chi la pensain modo diverso,da quella presunzione di "superiorità antropologica" che a lungo ha rinchiuso il centrosinistra in unatorred'avoriominoritaria». Un modo elegante per darle del berlusconiano? Variati ha capito tutto. Io mi sono preso tante critiche per essere andato a pranzo, mica a cena, ad Arcore. Ma lo rifarei mille volte. Così come per Firenze andrei anche dal distributore di benzina di Bettola se Pierluigi Bersani dovesse diventare presidente del Consiglio. Che poi, diciamolo, qualche errore marchiano l’abbiamo fatto anche noi del centrosinistra.

La caduta del governo Prodi?

Due volte siamo stati al governo e non siamo stati capaci di andare avanti. Questa volta

Letappe venete

MaaPadova vinceGrillo ILTOUR.Giornata intensa etuttavenetaquella di MatteoRenzi. Dopoil blitz aPonte nelle Alpi (Belluno),il sindacodi Firenzeèstato “sequestrato” dall’organizzazione regionaleevicentina del Pd. Scortatoda Rosanna Filippineda Diego Marchioro,sindacodi Torri eboss deirenziani vicentini,è arrivato in Fierapoco prima delle19. Adattenderlo i candidati (tragli altri, Ballico, speakerdella serata, Santini,Ginato,Sbrollini, Moretti,Laugelli,Crimì, Duso,Zoggia)oltre al

MatteoRenzi ierisul palco dellasalaPalladio in Fiera aVicenza. Hapresentato icandidati veneti. COLORFOTO/FULVIO IMPIUMI non sarà così. Questa volta Bersani durerà 5 anni. È l’impegno che dobbiamo prendere tutti.

Senta, lei dice che il centrosinistra non deve concentrarsi sull’antiberlusconismo. Però, dal puntodivistaelettorale,lapromessa di restituire l’Imu mette un po’ paura, o no?

sindacoAchilleVariati, AngeloGuzzo ealtri maggiorentidel Pd.Le divisionitrabersaniani e renziani,esplose durante leprimarie,sembravano unricordo.Alessandra Moretti,labersaniana più “oltranzista”, riconosce che«conRenziil Pdsaprà megliointerpretare il bisognodicambiamento e innovazione dicui ilPaese habisogno». PADOVA. Einserata la sfidadiMatteo Renzia Grilloin piazzadelle Erbe a Padova siè dimostrata impari.Se illeaderdel movimento 5stelleaveva attirato7-8.000persone, ilsindacodi Firenzenon è riuscitoa superarequota 4.000. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Ifandi Renzie delPd ieriinFiera. COLORFOTO

Tangenti?Il Pdvinceràsenza speculare.Però viagliavanzidella politicadaiCda delleaziende

InItaliasedue giovanisitrovano ingarageperfare unastartupper primacosa intervienel’Ulss

Ma restituire l’Imu non è mica impossibile, potremmo fare la stessa promessa anche noi. Sono quattro miliardi, euro più, euro meno. I furbetti delle quote latte, difesi dalla Lega nord, ce ne hanno fatti pagare più o meno altrettanti. Basta restituire anche quelli e facciamo pari.

Molti sostenitori del Pd si sono spaventati anche dopo l’acquisto di Balotelli.

E io invece sono contento che sia ritornato in Italia un campione come Balotelli. Ma uno come lui può servire per battere l’Udinese, non per vincere le elezioni. E se i nostri programmi fossero diventati legge, lui avrebbe acquisito la cit-

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DalLagoapreil sitoweb «Mandateci proposte» Manuela Dal Lago sbarca sul web con un conto alla rovescia verso il 26 maggio prossimo, data delle elezioni comunali. È da qualche giorno on line il sito internet www.manueladallago.it, una pagina bianca con una scritta rossa - “Manuela Dal Lago candidato sindaco di Vicenza” e con un orologio che conta i giorni, le ore, i minuti e i secondi che mancano all’appuntamento elettorale della prossima primavera. La deputata uscente della Lega nord, che ha annunciato di presentarsi con una sua lista

ManuelaDal Lago

civica, sta lavorando in queste settimane dietro le quinte per tessere la tela delle relazioni e delle alleanze in vista del voto amministrativo che la vede, insieme a molti altri candidati, contendere la poltrona di primo cittadino ad Achille Variati, il sindaco in carica. Ad oggi, nell’area di centrodestra dove si colloca Dal Lago, il quadro è piuttosto articolato e probabilmente Dal Lago sarà supportata da diverse liste. Al momento però lo scenario non è definito e probabilmente sarà necessario attendere il

tadinanza italiana prima di aver compiuto i 18 anni.

L’economiaèmessamale,inVeneto gli imprenditori sono arrabbiati e in difficoltà. Cosa propone il Pd?

Faccio spesso l’esempio dei due giovani americani che si ritrovano in un garage per avviare una start up. Se lo facessero a Vicenza, come nel resto d’Italia, arriverebbe l’Ulss e li farebbe sloggiare. Queste assurdità burocratiche vanno eliminate.

EdiquestorigurgitodiTangentopoli lei cosa dice?

Non mi metto a speculare politicamente sugli ultimi arresti, io dico che il Pd vincerà le elezioni senza bisogno di ricorrere a questi mezzucci. Di sicuro non ci dovranno più essere avanzi della politica nei consigli di amministrazione.

E lei resta in panchina?

Faccio il sindaco, che non è poco. E alle primarie, mi creda, ho più ricevuto che dato. • © RIPRODUZIONERISERVATA

mese prossimo e sicuramente lo svolgimento delle elezioni politiche, anche per misurare il peso relativo di Lega nord e Pdl. Nel frattempo, proprio dal neonato sito internet, Manuela Dal Lago annuncia che il 2 marzo presenterà il simbolo della propria lista e presenterà «alcune proposte per la città: le vostre», recita la pagina web. Attraverso il sito, a patto di registrarsi con nome e indirizzo di posta elettronica, è possibile per chiunque «partecipare alla campagna elettorale di Manuela Dal Lago», lasciando un messaggio o una proposta relativa al futuro della città che, secondo quanto annunciato dal sito stesso, dovrebbe diventare una proposta dell’ex presidente della Provincia. • © RIPRODUZIONERISERVATA


18 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA

Sabato 16 Febbraio 2013

CRIMINALITÀ. Saccheggiato l’altraserail camposanto diMaddalene

LAVORI STRADALI

Raidalcimitero Tombedevastate perrubare rame

Videocamere perstudiare lefognature delTormeno

ILBOTTINO.Per portare via tutto quel rame i ladri devono essere arrivati con un camion. Hanno lavorato con calma e, probabilmente dopo poche ore, si erano già liberati del bottino. Chi lo vende può guadagnare dai tre euro e mezzo fino a sei euro al chilogrammo. È in continuo aumento: due anni fa si arrivava al massimo a quattro euro. Con i prezzi alle stelle a fare affari è soprattutto il mercato nero. Merce rubata venduta sottocosto per la gioia dell’acquirente, che risparmia un bel po’ di soldi e di chi ha fatto il colpo e se ne deve sbarazzare in fretta. •

Strada del Tormeno, verifiche in corso per la sistemazione delle buche, attraverso anche l’utilizzo della tecnologia. «Nelle tubature di strada del Tormeno nei prossimi giorni scenderanno videocamere specializzate a verificare la situazione delle fognature. I risultati della videoispezione saranno incrociati con quelli dei carotaggi già eseguiti per verificare la consistenza del suolo e delle strutture stradali. È infatti fondamentale scoprire se ci sono altri tratti a rischio sfondamento e quale sia la reale situazione del sottosuolo. Poi si deciderà come procedere». Lo dichiara l'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto che sta seguendo passo passo il cantiere di Acque Vicentine aperto in strada del Tormeno a fine gennaio per la formazione di una grande buca dovuta allo sfondamento della fognatura. «Completata questa fase d'indagine - precisa l'assessore - si potranno definire modalità di intervento, costi di ripristino e responsabilità in capo alla ditta che sette anni fa ha rifatto le fognature e che in queste settimane ha eseguito i primi lavori di messa in sicurezza sotto la supervisione di Acque Vicentine che ringrazio. È probabile, in ogni caso, che si tratti di un lavoro complesso che richieda il rifacimento di un tratto importante di fognatura». •

© RIPRODUZIONERISERVATA

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Portatevia quindicigrondaiee centinaiadivasi Èlasecondavoltainun meseche viene razziato Iresidentiorachiedonodiinstallarele telecamere Claudia Milani Vicenzi C’è il danno economico. C’è il fatto che è il secondo colpo in un mese. E c’è, soprattutto, lo choc che ieri mattina hanno provato in tanti quando, arrivati al cimitero, si sono accorti che il luogo sacro era stato violato. Almeno cento le tombe prese di mira. IL COLPO. I ladri sono entrati, hanno scaraventato a terra i fiori e si sono portati via i vasi. Come se non bastasse hanno pure staccato le grondaie, una quindicina. In tutto il camposanto non hanno lasciato un grammo di metallo. Quello

Fenomeno inespansione intuttaItalia edifficile dacombattere

ANTONIO DALLAPOZZA ASSESSOREALLA SICUREZZA

che non era stato portato via nel precedente raid è sparito l’altra notte. Migliaia di euro il bottino, ma il danno è ancora più pesante se si considera che un mese fa si erano conclusi i lavori dell’amministrazione comunale, costati settantamila euro: era stata posizionata una struttura in legno lamellare di 125 quintali sopra tre blocchi di loculi nel settore est della parte vecchia. LE TELECAMERE. Il cimitero non è protetto da telecamere e riuscire a scoprire gli autori del colpo sarà un’impresa. Ed è proprio un sistema di videosorveglianza che, adesso, i residenti esasperati chiedono. «Due colpi in un mese sono veramente troppi - ha considerato Elio Tessarolo, tra i primi a dare l’allarme alla polizia locale ieri mattina -. Ancora una volta i ladri sono arrivati e hanno agito indisturbati. Probabilmente non hanno nemmeno aspettato che fosse notte fonda: verso le 22 chi abita vicino al camposanto ha riferito che i

cani non hanno smesso per un attimo di abbaiare. Subito non hanno dato molto peso alla cosa ma poi, a posteriori, hanno capito ci doveva essere un collegamento con il furto». Sul problema è intervenuto anche il consigliere del Pd Sandro Guaiti che ieri è stato contattato da molti cittadini e che già in passato aveva sollecitato l’amministrazione affinché trovasse una soluzione. «Le telecamere - ha considerato possono essere un valido strumento per scoraggiare questi furti e per individuare eventuali responsabili». «Quello dei colpi di rame è un fenomeno che si sta diffondendo in tutta Italia - ha considerato l’assessore l’assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza - . Ho già dato qualche tempo fa disposizioni per intensificare i controlli della polizia locale nelle frazioni, ma è evidente che i raid notturni sono difficili da reprimere. Purtroppo ritengo che il fenomeno sia direttamente legato alla crisi economica. Penso inoltre che

L’intervento dellapolizialocalenel cimitero di Maddalenedopo ilraiddell’altra notte. COLORFOTO ci si dovrebbe anche interrogare su un altro problema: anno dopo anno possiamo contare su un numero sempre più esiguo di forze dell’ordine».

Iladri hannogettato aterrai fioriper portare viai vasi di rame

L’ANNUNCIO. Verrannoutilizzate per ilcalcetto elapallamano

Neiquartieri arrivano dueimpianti sportivi

Fiera di Vicenza

10-17 Febbraio 2013

A metà marzo e fine aprile saranno inaugurate le tensostrutture di via Riello e Maddalene Maria Elena Bonacini

13-17 Febbraio

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Salone degli Sposi

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Due tensostrutture pronte a metà marzo, un'altra a fine aprile. Saranno ultimate tra una ventina di giorni le tensostrutture di via Riello e Maddalene, quest'ultima oggetto ieri mattina di un sopralluogo al quale hanno preso parte il sindaco Achille Variati e gli assessori Umberto Nicolai (sport) ed Ennio Tosetto (lavori pubblici). La struttura, realizzata nell' area retrostante la parrocchia, grazie ad un accordo con la stessa, consiste in un impianto di 38 metri per 23, alta 11 m, con superficie di gioco in calcestruzzo armato coperto da pavimentazione in pvc. La copertura in legno lamellare, proveniente da zone a riforestazione programmata, è stata appoggiata ad una membrana in pvc. «Le misure - spiega Nicolai sono regolamentari per le competizioni agonistiche. Sia questo che l'impianto di via Turra saranno adatti anche al calcetto e alla pallamano, che a Vicenza è morta proprio per mancanza di campi di queste dimensioni».

Ilcantiere dellatensostruttura di Maddalene. FOTO BONACINI In via Turra, l'impianto sarà un po’ più grande, di 42 m per 23 e una sala riunioni per 70 persone, che sostituirà la ludoteca. Le due strutture sono costate rispettivamente 660 mila e 700mila euro, ma una volta ultimate bisognerà trovare altri 15mila euro l'una per le attrezzature sportive e gli arredamenti degli spogliatoi. Partiranno invece lunedì i lavori per l'analogo impianto di Ospedaletto, che dovrebbero concludersi ad aprile e che costerà 715mila euro. «Le due strutture - spiega Variati - saranno tenute in gestione per qualche mese dal Comune, in modo da verificare i

costi. Molti quartieri avrebbero voluto interventi simili, ma abbiamo privilegiato quelli dove non c'erano palestre. L'utilizzo, infatti, sarà prima di tutto rivolto alle scuole, poi oltre allo sport potrà ospitare teatro e altre iniziative. Servirà a fare comunità». La soluzione della tensostruttura, con costi molto ridotti rispetto ad un edificio in muratura, potrebbe essere utilizzata anche per un eventuale palazzetto. «Potrebbe essere una soluzione», conferma Variati. «Ma aggiunge Nicolai - prima bisogna valutare se effettivamente serva». • © RIPRODUZIONERISERVATA


Cronaca 19

IL GIORNALE DI VICENZA Sabato 16 Febbraio 2013

INCENTRO. Attivate 21nuovetelecamere disicurezza chesiuniscono alle giàcinquanta operative. Così Vicenzavienepromossa tra lecittà piùsorvegliated’Italia

Lottaai vandali:le fotoe i nomisuinternet Variati: «Nessuna pietàcontro chi imbrattaimuri Machinonha nullada temere nonsisenta spiato Questisonostrumenti usatidalle forzedell’ordine» Cristina Giacomuzzo Sulla Basilica e su gran parte del centro storico vigila il “grande fratello”. Da ieri 21 telecamere di sicurezza di ultima generazione sono operative grazie all’impegno della Fondazione Hruby di Milano. Queste si vanno ad aggiungere alla cinquantina già operative, promuovendo così Vicenza nella classifica delle città più “sorvegliate” d’Italia. «Chi non ha nulla da temere non deve sentirsi spiato perché si tratta di strumenti utilizzati dalle forze dell’ordine. Nessuna pietà, invece, per chi sarà beccato ad imbrattare muri, il gesto di più alta maleducazione: renderemo pubblico il nome e la foto». Parola del sindaco, Achille Variati, che ieri ha tenuto a battesimo anche la nuova webcam sulla Basilica visibile dal sito del Comune: «Daremo comunicazione a tutti i vicentini nel mondo che così, idealmente, potranno passeggiare per piazza dei Signori». LA DONAZIONE. Alla ufficializzazione della donazione, ieri al Comando della polizia locale, c’erano Carlo Hruby, vice presidente della Fondazione Enzo Hruby, l’assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza, il comandante della polizia locale, Cristiano Rosini e Danie-

le Ferrarin della Pieffe Sistemi che ha realizzato l’impianto a titolo gratuito. «Una telecamera ogni duemila abitanti e, presto, se ne aggiungeranno delle altre - sottolinea Dalla Pozza - grazie agli 80 mila euro stanziati dalla Giunta dai fondi della vendita delle quote dell’Autostrada Brescia-Padova. Oggi sono operativi 70 occhi elettronici, di cui quasi 50 con specifica funzione di sicurezza, con una crescita record dal 2008, quando ce n'erano solo 13. Tutte le telecamere sono collegate con la sala operativa della polizia locale. Ora una buona parte del centro storico è coperta anche grazie all'ottima collaborazione con le altre forze dell'ordine, in particolare la polizia di Stato, che ha la possibilità di visionare dalla propria sala controllo, con le medesime modalità, le stesse immagini a nostra disposizione». LA QUALITÀ. Conferma il comandante Rosini: «Grazie a

Crescitarecord dal2008quando incittàerano presentisoltanto 13apparecchi ANTONIO DALLAPOZZA ASSESSORESICUREZZA

queste nuove telecamere le forze dell’ordine sono nelle condizioni di operare al meglio. L’importante non è solo il numero di telecamere, ma soprattutto la loro qualità: devono infatti consentire l'effettiva individuazione di eventuali fenomeni criminosi, grazie al loro posizionamento strategico, ai dettagli che la qualità delle immagini possono offrire e all' integrazione con le altre telecamere della videosorveglianza urbana. Ringraziamo quindi la Fondazione Hruby perché ci consente di impiegare meno agenti, ma di controllare di più». Torna sulla qualità anche Dalla Pozza: «Queste telecamere permettono di cambiare angolazione e di effettuare zoom per visualizzare chiaramente i volti delle persone che transitano, in caso di reale necessità. Come detta la legge, queste immagini potranno essere consultate solo in caso di episodi delittuosi ed eventualmente utilizzate come prova. Altrimenti il materiale archiviato sarà sovraregistrato dopo sette giorni. Inoltre, l’alta tecnologia di questi ultimi apparecchi alza l’asticella della qualità di tutto il sistema e aumenterà la concorrenza tra i fornitori che in futuro ci offriranno telecamere: dovranno adeguarsi allo standard». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Lamappa INUOVISTRUMENTI Sono15 lenuove telecamerefisseche controllanoporticatoe pianoterradellaBasilica e 6 sonoquelleorientabili chesorveglianodall'alto piazzadei Signori, Biade, delleErbe,piazzetta Palladioe contrà Catena. QUELLIGIÀOPERATIVI Instazione ferroviariavialeMilano;viale RomaDalmazia;piazzaCastello; corsoPalladio -Fogazzaro; piazzaMatteotti stradellateatroOlimpico; piazzaSignori- piazza Biade;piazza S. LorenzoMontagna;giardiniSalvi contrà MuraPortaNova; giardiniSalvi -piazzaleDe Gasperi;corso S. FeliceTorino;viaTorino -Genova; vialeMilano -Firenze; via Napoli;S. Lazzaro; S. Felice -D'Annunzio; piazzale Bologna- Btg.M.Berico; Btg.M.Berico- piazzale Giusti;campoMarzo (parcogiochibambini); campoMarzo(retro Moresco);contrà Riale stradellaS.Giacomo; contrà PescherieVecchie Garibaldi;piazza Matteotti;Levà degli Angeli;pontePusterla contrà Cavour- piazza Signori;contràDel Monte; contrà Catena-Corte Bissari;piazza Erbe -Torre delTormento. •

Lacentrale delComando dellapolizialocalee,nei video, tutteleripresedelle telecamere. COLORFOTO

Ildonodella Fondazione “Enzo Hruby”

«Concentomilaeuro proteggiamolaBasilica» «Idealmenteunodei cuoridella Basilicalodedichiamoalla Fondazione EnzoHruby». Il sindacoAchille Variati nonpuò cheringraziarel’ente cheha permessodiaggiungerealle cinquantatelecameredi videosorveglianza interne alla Basilica,le 21 esterneper renderepiù sicurituttigli spazi apertichecircondanola BasilicaPalladianagrazie adun impegnodi100 milaeuro.La Fondazione èstata costituita nel2007ehalo scopodi promuovere unaculturadella sicurezzaintesaquale

Variaticon Carlo Hruby protezioneo salvaguardia deibeni idiinteresse artistico, monumentale,storicoe

paesaggisticoattraverso l’impiegoditecnologie.Il connubbiocol Comune diVicenza ènatoun annofadurante la Fiera dellasicurezzadiMilano. «L'intervento sullaBasilica palladianaècertamente fra i più prestigiosida noirealizzati eil terzoaprotezione dibeni Unesco -haspiegato ilvicepresidente dellaFondazione EnzoHruby, CarloHruby–.Il tema della videosorveglianza del restoè ancorapococonosciuto ediffuso. Quia Vicenza, invece, abbiamo riscontratouna notevole sensibilitàegrandeimpegnoe disponibilitàdaparte dell’amministrazionecomunale nelfacilitareil nostro lavoroead acceleraretutte le procedureper l’ottenimentodelleautorizzazioni dapartedellaSoprintendenza.Ed ènataun'ottima collaborazione trapubblico eprivato». • © RIPRODUZIONERISERVATA


22 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA

Sabato 16 Febbraio 2013

L’OPERA ATTESA. Oltre 25milioni di europeri lavoridiCaldogno che dovranno finireindue anni. Lunedìl’ultimogiorno perpartecipare alla gara

Maxibacino, cantierealviainestate L’assessoreregionale annuncia l’iniziolavori:«Abbiamo agito conlamassima celerità» Unventina diditteperl’appalto Paolo Mutterle Un appalto da oltre 25 milioni di euro non capita tutti i giorni e visti i tempi fa gola a molti, ma adesso c’è anche un’indicazione ufficiale. Il cantiere partirà nell’estate prossima, così come dichiarato ieri dall’assessore regionale Conte che ha intenzione di accellerare dopo il pressing di istituzioni e comuni di questi ultimi mesi. Non solo, i lavori dovranno terminare entro due anni per evitare altre disastrose piene.

Peraggiudicarsi lagara nonconteràsolo laproposta economica Conteràlatecnica Ilgrandeinvaso serviràaridurre laportata dimassimapiena deltorrente Timonchio

Sono almeno una ventina le imprese di costruzione, anche da fuori regione, che hanno manifestato il loro interesse per il bacino di laminazione di Caldogno; tanti sono stati nelle scorse settimane i sopralluoghi all'area dove sorgerà l'opera anti-piene. Quanti di questi si tradurranno in offerte concrete, lo si potrà sapere solo lunedì, termine ultimo per la partecipazione al bando di gara. L’ANNUNCIO. «Abbiamo agito con la massima celerità possibile - spiega l'assessore all'ambiente e alla difesa del suolo della Regione del Veneto Maurizio Conte - e contiamo di far iniziare i lavori entro la prossima estate. Si tratta di una delle opere più attese per la riduzione del rischio idrogeologico nell'area metropolitana di Vicenza». Il criterio adottato per l'aggiudicazione sarà quello dell' offerta più vantaggiosa. LE TECNICHE. Ma non conterà solo la proposta economica, che anzi peserà in minima parte: il 30 per cento. Per il restante 70 per cento influiranno le migliore tecniche, nel cantiere e soprattutto nella progettazione; a valutarle sarà una commissione tecnica nomina-

Lelinee guida

Nell’offerta ilripristino ambientale Laprogettazionedovrà tenere contoanchedell'oasi ornitologicadiviaVegre, situatavicinoall'arginea sud delfuturobacino. Sì,perché per l'assegnazionedell'appalto non conterannosoltanto l'offerta economicaele innovazioni tecnichesuggerite,maanche, inmisuraminore,aspetti ambientali.Lungoil margine meridionaledell'invasoc'è una vastazona depressa, soggetta inpassatoaescavazioni di argilla,chegià oggi rimane copertad'acqua daautunnoa primaverainoltrata.Negli ultimiannisi sono createle condizioniperla sosta ela nidificazionediuccelli migratoriancherari,come cavalierid'Italia, gallinelle d'acqua,piro piro,aironi guardabuoi,marzaiole, cigni e falchi dipalude. L'azienda vincitricedovrà progettarein collaborazionecon la Lipugli interventi per ilripristino, la manutenzioneela fruizionein futurodiquestazona umida checonserva alcuni gioiellidi biodiversità.Chi eseguirà i lavoridovrà inoltreripristinarei filariarborei. Verràinoltre preservatoil boschetto presentenell'area anord est di unadelledue casse,quelladi valle. • P.MUT.

Inestate inizieranno i tantoattesilavori per realizzareilmaxi invaso diCaldogno. FOTO ARCHIVIO ta dalla Regione. Niente sconti invece sui tempi di realizzazione, che saranno obbligatoriamente di due anni per permettere il consolidamento degli argini perimetrali del bacino. Sull'iter pende sempre il rischio di ricorsi da parte dei proprietari dei terreni. Da una parte c'è Coldiretti, con la quale l'intesa pare vicina, a sentire il neo-presidente Martino Cerantola. LE PROPOSTE. «Abbiamo presentato alcune proposte per portare a casa il massimo per i nostri associati, sempre nell' ipotesi della servitù di allagamento. La trattativa è a buon buon punto e conto la settima-

na prossima di avere qualcosa di concreto in mano». Dall'altra c'è però il comitato di proprietari rappresentato da Gianfranco Farina, che si oppone alla servitù di allagamento e chiede l'esproprio dei terreni. «Non ho alcuna novità - dice Farina - e nessuno è venuto a cercarmi. I proprietari hanno ricevuto solo l'avviso di apertura della procedura, ma non sanno ancora quanti soldi riceverebbero per la loro terra». L’OFFERTA.«L'offerta economica è depositata in Comune e chi vuole conoscerla può presentarsi nei nostri uffici», fa sapere il sindaco di Caldogno Marcello Vezzaro. Probabil-

GV11420

SAN BORTOLO NONRISPETTA FOGLIO DIVIA: DENUNCIATO

Lo hanno notato vagare senza motivo per il pronto soccorso e hanno dato l’allarme ai carabinieri. I militari hanno scoperto che l’uomo, 29 anni, originario di Bassano e volto noto alle forze dell’ordine, era gravato da un foglio di via obbligatorio per tre anni, emesso dal questore. Il mancato rispetto della misura gli è costato una denuncia.

© RIPRODUZIONERISERVATA

Va alcentro commerciale conlapistola Denunciato

Duechili dihashish Finisce allasbarra

«Comprendo molto bene la situazione che possono passare i gestori in questo periodo di crisi - spiega il vincitore del Gf10 che sarà accompagnato da Nicola Pernice, il suo fido autista berico di Rosà - e per questo ho deciso di dare il via a questa iniziativa». All’iniziativa è stato invitato anche il sindaco che però per impegni già precedentemente presi, non potrà essere presente. Ma Achille Variati ha mandato comunque ai titolari del locale e agli organizzatori dell’evento una lettera di vicinanza per quanto successo. La rapina ai titolari non è stato che l’ultimo fatto di cronaca che ha come vittime i titolari di locali, costretti a trasferire l’incasso senza misure di sicurezza. •

Chissà se quell’arma gli serviva per mettere a segno una rapina o se, invece, la portava in giro per darsi un tono da “duro”. Qualsiasi fosse lo scopo una cosa è sicura: gli è costata una denuncia. Difficile che, a mezzogiorno, con il via vai continuo di persone nel centro commerciale, nessuno notasse quella pistola che sbucava dalla cinturta dei pantaloni. E infatti qualcuno l’ha vista e ha dato l’allarme al 112: «Venite, c’è un uomo che gira tra i negozi armato». L’uomo è stato fermato poco dopo a bordo della sua Saab: è un operaio romeno di 29 anni che abita a Veggiano, nel Padovano e che non ha precedenti penali. Durante la perquisizione i carabinieri gli hanno trovato addosso una pistola ad aria compressa di libera vendita, modello Walther cp88, calibro 4,5. Era carica e pronta all’uso, nascosta nella cintura dei pantaloni sotto il giubbino. Non era tutto. Nelle tasche il romeno aveva anche una scatola di piombini e una bomboletta di gas per la ricarica. L’uomo è stato denunciato in stato di libertà per porto abusivo di armi: la detenzione di questo tipo di armim, infatti, è ammessa solo se questa viene tenuta smontata nel bagagliaio dell’auto e solo nel tragitto dalla propria abitazione fino al poligono di tiro. •

L’immigrato nigeriano Leonard Idehen, 36 anni, clandestino in Italia, è stato rinviato a giudizio dal giudice Morsiani - che ha accolto la richiesta del pubblico ministero De Munari - e dovrà presentarsi in tribunale il 5 maggio dell’anno prossimo. L’imputato, difeso dall’avv. Chiara Bellini, dovrà difendersi dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. L’africano era stato arrestato nel corso di un blitz delle forze dell’ordine nell’appartamento in cui viveva, in città, il giorno di Capodanno di due anni fa. La polizia giudiziaria lo trovò in possesso di due chili e 400 grammi di hashish, suddivisi in vari involucri, fra cui un sacchetto nascosto all’interno della sua valigia. Idehen fu subito ammanettato, e uscì di cella qualche tempo dopo. Si trattò di una delle tante indagini antidroga in città a carico di stranieri. Con Idehen fu arrestato anche un suo connazionale, che qualche mese dopo - le posizioni dei due furono stralciate - è stato condannato in tribunale a quasi tre anni di reclusione. Il nigeriano avrà la possibilità di spiegare chi gli avesse venduto quello stupefacente e a chi fosse destinata la droga che venne sequestrata dagli inquirenti e che è destinata alla distruzione. •

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Matteo Guarda Sarà presente senza caches per una serata benefica. Mauro Marin, il vincitore del Grande Fratello 10, stasera sarà al Rod's per portare la solidarietà ai gestori del locale rapinati nei giorni scorsi davanti casa e lanciare una campagna a favore dei gestori vittime dei malviventi. Il noto locale tra Vicenza e Creazzo, che ha aperto qualche anno fa, è salito all' onor delle cronache per la violenta aggressione da parte di alcuni rapinatori che alcuni giorni fa sono riusciti a portar via l'intero incasso costringendo con la forza i titolari Rodolfo Ferrari e Silvia Dal Cero a consegnare il guadagno frutto del loro lavoro. Marin, che aveva promosso un’analoga iniziativa che si è svolta l'ultimo dell'anno in un altro locale vicentino, (il “Civico 7” di Santorso), è stato lui stesso in prima persona vittima di un furto. Nel suo paese d'origine, Castelfranco Veneto, il suo locale “Da Profeta” è stato preso di mira dai ladri che hanno portato via l'incasso e provocato diversi danni.

mente, ma è un'ipotesi, le lettere non sono ancora state spedite in attesa dell'accordo con Coldiretti che dovrebbe essere più vantaggioso per i proprietari. L'obiettivo del maxi-invaso è di ridurre le portate di massima piena del torrente Timonchio per tempi di ritorno di cento, aumentando il grado di sicurezza idraulica a Vicenza e lungo tutto l'asta del Bacchiglione, «restituendo così - conclude l'assessore Conte - tranquillità ai cittadini, alle famiglie e alle aziende dell'area berica, che hanno patito in questi ultimi anni danni considerevoli e momenti di grande paura». •

Luciano Tregnaghi, 51 anni, di Vicenza (avv. Butera), è stato assolto dal giudice Pachera. L’imputato era accusato di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti; era stato fermato il 31 gennaio 2009 dalle forze dell’ordine alla guida di un’auto ed era stato denunciato. L’automobilista all’epoca faceva uso di alcuni farmaci come emerse dalle analisi.

TRIBUNALE

Solidarietàal Rod’s dopola rapina Ospite MarindelGF

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Gianni Massignan, 73 anni, di Creazzo (avv. Florio e De Meo), è a processo davanti al giudice Rizzi. Legale rappresentante della “Massignan G. e figli” di Monteviale, deve rispondere di lesioni colpose gravi. Nel novembre 2007 il dipendente Antonio S., 57 anni, rimase gravemente ferito fu colpito da un cassone con lesioni invalidanti.

ILCASO

Stasera la festa insieme al vincitore del Grande Fratello che parteciperà senza percepire il cachet

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26 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA

Sabato 16 Febbraio 2013

ILPROGETTO. Presenti il segretario dellaCisl regionaleFrancaPortoeCarlo Frighetto dell’AssociazioneIndustriali

Igiovanioccupano il futuro Giovedìall’istituto Rezzara ilsecondoincontro dedicato allavorogiovanile ealle nuove prospettiveoccupazionali Le problematiche giovanili viste ed elaborate dai ragazzi stessi. Si terrà giovedì alle 20.45 nella sala convegni dell' istituto Rezzara il secondo incontro del progetto "Occupiamo il futuro" partito l'anno scorso da un gruppo di lavoro formato, appunto, da giovani, insieme ad alcuni "senior" dell' istituto che dal 1964 si occupa di tematiche sociali. LAVORO.La serata avrà come titolo "L'Italia ci vuole? Verso un nuovo concetto di lavoro". Una tematica ampia, che spazia dalla crescente precarietà, alla montante disoccupazione giovanile, passando per la fuga dei cervelli dal nostro Paese, le opportunità che molti sentono di non poter trovare tra i confini patrii, le tante riforme e ricette proposte in questi anni e dalle coalizioni

L’obiettivo dellaseratasarà offrireairagazzi una“lettura” delmercato dellavoro

che si candidano governare. Difficoltà che spesso abbattono i ragazzi in cerca della prima occupazione o di un nuovo lavoro al termine di un contratto non rinnovato. L'obiettivo della serata sarà insomma fornire ai giovani una "chiave di lettura" del mercato del lavoro nel nostro tempo, per consentire loro di comprenderne il funzionamento e coglierne così i limiti ma anche le opportunità. Sul palco nessun politico, ma due rappresentanti delle forze che più strettamente si confrontano ogni giorno con le tematiche del lavoro, pur da punti di vista diversi: Franca Porto, segretaria regionale della Cisl e Carlo Frighetto, responsabile del servizio sindacale e previdenziale dell' Associazione industriali di Vicenza, che saranno moderati da Federica Bressan e Giuseppe Rodighiero. IL PROGETTO. Bressan e Rodighiero sono tra i giovani che hanno promosso l'iniziativa, insieme a Sara Magaraggia, Nicola Grolla, Mauro Marinello, Alessia De Santi, avviando un percorso pensato per stimolare i giovani del territorio a prendere coscienza e riflettere sulle trasformazioni culturali, sociali ed economiche che caratterizzano la nostra epo-

Ungiovane mentreosserva unavetrinacon annuncidi lavoro. ARCHIVIO

Ilnodoprecarietà L’EMERGENZALAVORO Afine2012erano 606milai ragazzitra i15e i24anni in cercadi lavoroe suun 11%di disoccupatiinItalia, il36% rientrava inquellafascia d'età.In questo contesto cresceinvece iltasso di

precarietàdei lavoratori under35, aumentatodiotto volte dal 2004 al2012, tra contrattia terminee finte partiteiva,passando dal 20%del 2004a oltre il40% del2012: un esercitodi 1.640mila giovani. • M.E.B.

ILCICLO. Il 24 gennaio il primo dibattito "L'Italia mi vuole? Esperienze di lavoro a confronto" si è focalizzato sempre sul lavoro, mentre il prossimo incontro, che si svolgerà il 21 marzo cambierà tematica, approfondendo un altro elemento della società, che sta vivendo profondi mutamenti e crisi. Si parlerà, infatti, dell' "Evoluzione della famiglia". Infine, il 18 aprile, l'ultimo appuntamento affronterà un argomento di respiro molto ampio, che investe molteplici aspetti della vita sociale: "Chi me lo fa fare? Esperienze di sostenibilità a confronto". Tutti gli incontri si svolgono nella sala convegni dell'istituto "Rezzara" in via della Racchetta. •

CIRCOPLÀ Domanialle17al “Forum EventiPrimavera”in via Ozanam,11andrà inscena lospettacoloperfamiglie “Circoplà,un circo...in coro”. ITALIANOSTRA Peril ciclo “Isabati culturalidi ItaliaNostra” alle 16aichiostri diSanta Coronail ricercatore pressol’Università di Verona Antonio

Carradore,terràuna conferenzasu“Giorgione. Mitoo realtà?Misteri, vicendee operedi un pittoreinombranella Veneziadei primianni del ’500”. SCLEROSIMULTIPLA IlgruppoYoung dell’Associazioneitaliana sclerosimultipla onlus sezioneprovinciale organizzaperle 20.30 nellapalestradi Torridi Arcugnanounospettacolo daltitolo“A spassoconla multipla”. Sitrattadella descrizione dell’esperienzadi un giovaneammalato di sclerosimultipla.Ingresso aoffertalibera.

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TRASPORTO

Busnotturno achiamata Ilservizioslitta Abreveilvia Il servizio serale dei bus di Aim parte. Anzi no. «Tutto rinviato a breve». Lo annunciano dalla società di contrà Pedemuro San Biagio. Il servizio notturno di trasporto a chiamata di Aim mobilità, pensato per venire incontro alle esigenze di chi necessita di muoversi coi mezzi pubblici la sera ma anche alle scarse risorse a disposizione della società visti i tagli dei trasferimenti, resta fermo al palo. Il via avrebbe dovuto avvenire lunedì, ma in realtà è tutto slittato a data da destinarsi. Il nuovo servizio prevedeva infatti la chiamata del bus tramite sms, al costo di due euro, alla fermata più vicina e comoda all’utente per poi proseguire fino alla fermata desiderata. «La gara è stata espletata spiegano dalla società Aim Mobilità -. Si è presentata un’unica azienda con la quale sono ancora in corso le trattative. Per questo il servizio notturno non può ancora decollare. Entro la fine della settimana prossima chiuderemo il contratto», annunciano ottimisti da Aim. Ad essere in trattativa dovrebbe essere la Cooperativa tassisti di Vicenza con la quale Aim Mobilità sta tentando di chiudere l’accordo definendo le ultime questioni. Se non si riuscirà si ipotizza un’altra gara. E, intanto, il bus a chiamata ancora non parte. I mezzi di Aim insomma continueranno a viaggiare mezzi vuoti la sera ancora per un po’. •

SPOSIAMOCI. InFierai giovani cercano semprepiùproposteoriginali

Invitifatticonil puzzle el’abitotornabianco Anche con la crisi le nozze tengono, cambiano le coppie che all’altare si portano anche i figli Maria Elena Bonacini

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Maria Elena Bonacini

ca, mediante la creazione di uno spazio nel quale le nuove generazioni possano incontrarsi e riflettere su alcuni dei grandi temi della loro vita. Da un iniziale "laboratorio", si è sviluppato un gruppo di lavoro composto da giovani attivi ed entusiasti che hanno elaborato una serie di proposte destinate ai loro coetanei. Proposte, dunque, “pensate dai giovani per i giovani". Da questo intenso lavoro è nato, appunto, il programma "Occupare il futuro - il ruolo dei giovani", giunto alla seconda edizione. Un occupare che non ha nulla a che vedere con movimenti di protesta, l’obiettivo è far sì che i giovani si interroghino sul loro ruolo nella società di oggi e di domani e sul loro diritto-dovere, appunto, di "occupare il futuro".

vademecum

Cenerentola esiste. Anche nel 2013. E cerca il sogno, il romanticismo, il bianco. In una parola, la fiaba. Proprio alle fiabe, infatti, è dedicato lo stand del “Club degli sposi”, unione di nove imprese legate al settore matrimoni, in questi giorni in fiera a “Sposiamoci”, la manifestazione collaterale di Spaziocasa dedicata alle coppie in attesa di compiere il grande passo. «Certo che si cerca ancora la fiaba nel 2013 - commenta Paolo Furlan - anzi, in un momento di crisi i sogni sono l’unica cosa rimasta. Cenerentola c'è ancora, e ci sono pure i “Cenerentoli”. Anche l’uomo, adesso, vuole avere un peso nelle decisioni. Nelle passate edizioni li vedevi come “cagnolini” al seguito della fidanzata, adesso è diventato più pignolo, fa domande e detta quasi più legge della donna. Per la sposa il motivo principale della presenza in fiera è il vestito, l'uomo si occupa più dei “servizi”: viaggio, foto, bomboniere». Cosa cercano, allora, Cenerentoli e Cenerentole del XXI secolo? «Le novità. Chiedono

Alcunimodellidi abitidasposache si possono vedereinFiera

Ilprogramma GLIEVENTI Moltiilaboratori dedicati aglisposi,organizzati da Vinicioemotional in collaborazioneconla Fiera: oggidalle16 alle17e domani dalle17 alle18laboratorio dedicatoalmatrimonio “Lab fortwo: l'amoreunisce”; domanidalle14 alle15“Lb forher:perla sposa, perché siaradiosa” e dalle 15.30alle 16.30“Labforhim: perlo sposo,perché sia perfetto. Perle famiglienel padiglione

Gdalle 15alle17 laboratori creatividedicati aibimbi . Per gliappassionati dibioedilizia, invece, Csclimaorganizza miniconferenzeinterattive: dalle11 alle11.20quella dedicataalcappottotermico; dalle15 alle15.20sul risanamentoenergeticoe dalle17 alle17.20sui sistemicostruttivi. Oggi e domaniSpaziocasaaperto alle 10alle20 coningresso5 euro,ridotto 3euro. • M.E.B. © RIPRODUZIONERISERVATA

proposte originali, estrose, diverse, cui non avevano pensato o che credevano costassero troppo. Insomma, originalità a basso costo». E a proposito di novità, chi cerca sempre di rinnovare sono inviti e bomboniere. “Chiedilaluna”, di Vicenza, propone 45 giri di carta con il testo dell’invito nell’etichetta centrale e copertina personalizzata con la foto degli sposi. Oppure il puzzle da 16 pezzi che gli invitati devono comporre per leggere il messaggio. «Si può fornire già finito o con i pezzettini sparsi in una busta - spiega Laura Sacerdoti -. Entrambi sono nuovissimi e stanno piacendo molto, il puzzle ancora più dei dischi». E le bomboniere? «Chiedono qualcosa di simpatico, che sia anche utile, che non resti a prendere polvere in un cassetto. Adesso praticamente ogni oggetto può diventare bomboniera. Ad esempio abbiamo i barattolini per i confetti con sopra un magnete a dolcetto, che possono servire anche come sacchettino». A farla da padroni a “Sposiamoci”, però, sono come sempre gli abiti, che pare stiano rientrando nel solco della tradizione. «Dopo anni in cui il colore era molto richiesto - racconta Monica Franceschi allo stand di Mariage - le spose stanno tornando agli abiti chiari, magari con solo qualche particolare colorato. Nonostante la crisi di matrimoni il settore tiene, cambiano però le coppie: molti convivono già e spesso hanno anche figli. In quel caso c'è anche l'abito coordinato per loro». • © RIPRODUZIONERISERVATA


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