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B

allare per fermare l'infamia delle violenze inflitte alle donne in tutto il mondo. Ieri, il giorno di San Valentino, la festa degli innamorati, è stato scelto da Eve Ensler, la femminista americana, per lanciare un grido di protesta contro le prevaricazioni subite delle donne, dallo stupro ai maltrattamenti, dalle percosse all'omicidio passando per le umiliazioni e i soprusi psicologici. E purtroppo si è ballato nelle piazze e nelle strade del mondo nel giorno in cui arrivava la notizia che uno degli «eroi» dello sport mondiale, Oscar Pistorius, aveva ucciso la fidanzata. In ogni caso dall'India, recentemente sconvolta per lo stupro collettivo e la morte di una giovane studentessa, all'Afghanistan, dove i matrimoni combinati e i delitti d'onore sono in aumento, dalla Somalia, dove ancora è diffusa la mutilazione genitale femminile ai Paesi dell'Europa, dove una donna su cinque è vittima di violenze, milioni di uomini e donne nel mondo hanno risposto all'appello dell'organizzatrice. E non è casuale se la manifestazione mondiale si è svolta proprio il giorno di San Valentino. Purtroppo le statistiche confermano ciò che è già noto: i peggiori nemici delle donne sono i loro partner, mariti e fidanzati (o gli ex) e gli abusi peggiori si consumano tra le mura famigliari. In Australia, in Canada e in Israele i partner sono responsabili dal 40 al 70 per cento dei casi di omicidio delle donne, negli Stati Uniti, un terzo delle donne uccise sono vittime dei loro compagni, in Sud Africa, ogni sei ore una donna viene uccisa dal convivente. Si calcola poi che nel mondo ci siano 60 milioni di spose bambine, ragazze al di sotto dei 18 anni costrette al matrimonio, che è una forma di violenza sessuale. E sono tante le donne che subiscono degli stupri, specialmente nei Paesi dove ci sono conflitti armati. È il caso del Ruanda dove si calcola che durante il genocidio nel 1994 tra 200mila e 500mila donne siano state violentate. «Un miliardo di donne stuprate sono un'atrocità, un miliardo di donne che ballano sono una rivoluzione», ha detto Eve Ensler. Lo stesso giorno però, Pistorius, l'atleta sudafricano disabile che aveva commosso il mondo gareggiando alle Olimpiadi con atleti normodotati, è stato fermato con l'accusa d'aver ucciso la fidanzata. Per errore, dice lui; volontariamente accusa la polizia. Resta il fatto che un’altra donna è morta per mano di un uomo. Quasi mezzo secolo dopo i grandi movimenti femministi, le donne devono ancora lottare per i diritti fondamentali. Adesso però sembra che il loro grido possa arrivare a tutti, e in tutti i posti del mondo. •

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I QUADERNI DELLA TRADIZIONE

Scinordico,oggiilvia aimondiali“master”

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Il grido di dolore delle donne

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LAPOLITICA.Polemiche perle inchiestesu Finmeccanica eSaipem. ArrestatiRizzolie Proto

«Tangenti, malenecessario» BuferasuBerlusconi:«All’esterosono“commissioni”».NuovoscontrosuiPm Si arroventa la campagna elettorale intorno alle inchieste della magistratura. Al centro della bufera c’è Silvio Berlusconi, che innesca una nuova polemica parlando dell’indagine su Finmeccanica. «La tangente è un fenome-

VATICANO

IlPapa:«Minasconderòalmondo» GiallosullanominadelcapodelloIor f PAG8

IL CASO. IL VELOCISTA SENZA GAMBE UCCIDE LA FIDANZATA-MODELLA

no che esiste», ha detto. Anzi, è una «necessità se si tratta nei Paesi del terzo mondo, dove è una sorta di commissione... Assurdi i moralismi, così non si fa l’imprenditore». Insorge il Pd, che parla id “apologia delle tangen-

Daaprileinospedale visiteanchedinotte Nuovi orari al San Bortolo, a partire da aprile, con l’obiettivo di ridurre le lunghe liste d’attesa. Le visite specialistiche si potranno fare anche dopo cena, mentre anche il sabato diventerà pienamente operativo per numerose diagnostiche, specialmente quelle radiografiche, ecografiche e con la Tac. f PEPE PAG 19

Pistorius,amoreemorte OMICIDIO. Tragedia a Pretoria, in Sudafrica. Il popolare atleta Oscar Pistorius, che ha emozionato il mondo partecipando alle Olimpiadi di Londra nonostante il suo grave handicap, che lo obbliga a usare sofisticate protesi per le gambe, amputategli in tenera età, ha sparato nella sua abitazione e ha ucciso la fidanzata, la bellissima modella sudafricana Reeva Steenkamp, 29 anni. Pistorius, 26 anni, ha cercato di accreditare la tesi di un fatale errore, dicendo di avere fatto fuoco perché pensava che in casa si fosse introdotto uno sconosciuto, ma la polizia non gli ha creduto e lo ha arrestato per omicidio. f PAG 6

iancarlo Leone, direttore di Raiuno nonché figlio dell’ex Presidente della Repubblica (ma guarda un po’…), l’aveva promesso: «Sanremo sarà pieno di idee». Eccole. 1) La Littizzetto legge una letterina a San Remo; a parte Fazio, non ride nessuno. L’applauso scatta solo alla parola “culo”. Ridateci Gino Bramieri. 2) Crozza imita Berlusconi; tra una risata e una “che figata”, butta all’aria migliaia di euro. Qualcuno lo fischia. Due persone secondo la Questura, pardon, secondo lo Rai. Qualcuna in più per chi

TONEZZA

f MADRON PAG18

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CORNEDO

ALLUVIONE

f NERI PAG34

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Stalkingalvicinato Giudiceallontana un’interafamiglia

di GIANCARLO MARINELLI conosce e sa pesare il vociare in platea. Il maestrino Fazio s’arrabbia; «È un complotto». Come Berlusca quando parla dei magistrati. Crozza trasecola, sbatte la bocca come un vecchio senza dentiera; mangia le battute verso il fondo palco. Gigi Sabani, dove sei? 3) I cantanti portano due canzoni; come, ai miei tempi, le materie all’orale della maturità. Si capisce subito che il candidato sa meglio il latino del greco; ogni volta che Fazio gli domanda «quale delle due vorresti che il pubblico votasse?», colpo di magia: La risposta combacia con il voto popolare.

L’ingressodelSan Bortolo

VICENZA

IbidellialComune: «Fattoilpossibile controlaneve»

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ti”. La Lega condanna le mazzette ma tuona contro la giustizia ad orologeria. Intanto Monti incassa la promozione di Obama e il ministro tedesco delle Finanze, Schauble, invita gli italiani a non votare il cavaliere. f PAG 3

VICENZA. Parte lariformadegliambulatori

Le idee di Sanremo

Siamo presenti alla FIERA SPAZIOCASA

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4) La coppia omosessuale che, cartelli alla mano, annuncia l’imminente matrimonio a New York. Tristissimi. Sembravano due vecchie zie che, accanto al caminetto, recitano il rosario. Ho pensato: «Nessuno si deve più sposare». Omo ed etero, indistintamente. Il telecomando si ribella e gira da solo: il finale di “Mulholland Drive” del genio David Lynch: si vede un teatro vuoto simile all’Ariston: dal palco uno spagnolo urla: «No hay banda». «Non c’è nessuna banda, la musica è finita». Poi l’ultima, fulminante battuta: «Silenzio». •

Pericolovalanghe Chiusalastrada periFiorentini

IlGeniocivile: «Inutilescavare ilettideifiumi»


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Venerdì 15 Febbraio 2013

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L’AGENZIA PERL’AMBIENTE. Senzasuccessolavendita diimmobili

Ieril’accordo

Arpav: «Non so più dovetagliare per ridurre icosti» Ildirettoregenerale Pepe devefare iconti conle ulterioririduzioni impostedalla Regione eun indebitamentopregresso di38milionidieuro Roberta Bassan

INVIATA A VENEZIA

«Stiamo risparmiando su tutto, abbiamo una macchina di servizio in 10, io mi muovo con la mia. I francobolli degli auguri di Natale li ho pagati di tasca mia, ma questo non importa, non occorre che lo scriva. È per dire che ormai non sappiamo più dove risicare». L’Arpav, Agenzia regionale dell’ambiente, che in tanti in tut-

«Usiamoun’auto diservizioin10e aS.Donàcihanno sfrattatoperché nonpagavamo piùl’affitto»

ta Italia guardano con ammirazione per le professionalità messe in campo, trascina una situazione pesante, potenza di investimenti stratosferici caricati negli anni sull’Agenzia senza averne le possibilità. Non per niente fu commissariata. Oggi l’indebitamento pregresso è intorno ai 38 milioni e tanto lavoro c’è ancora da fare. Il direttore generale Carlo Emanuele Pepe, a margine dell’incontro per la firma della convenzione col Consiglio regionale, dipinge una situazione economica ancora in grave sofferenza, anche se i numeri saranno più precisi tra qualche settimana. Fu chiamato nell’aprile 2011 per andare giù di forbici e ridisegnare «un nuovo vestito sartoriale» per l’Arpav, il percorso per un piano strategico fino al 2014 per

l’agenzia in gravissimo deficit che prevedeva la riduzione di almeno tre-quattro taglie. «Nonostante - ammette - avessimo iniziato la spending review molto prima di quella imposta a livello nazionale, per quest’anno ci attende un percorso ancora in salita. L’abito sartoriale sta costando un bel po’ di meno, ma dobbiamo trovare il modo di ripianare i debiti. La speranza è che un lavoro ancora più serrato con la Regione, con cui siamo in dialogo continuo ponendoci in obbedienza assoluta, possa portare non solo a un contenimento dei costi, ma anche a un modo per ripianare i debiti». ALTRITAGLIIN BALLO.Pepe non ne fa cenno, ma pesa come un macigno in una situazione già critica, l’ultima la nota del se-

Clima,dati diffusianche dalConsiglio INVIATA AVENEZIA

Arpav:lanuova sedevicentina dell’agenziaper l’ambientein viaZamenhof gretario generale per la sanità, con la quale è stato chiesto ad Arpav di ridurre del 20%, nel suo bilancio di previsione 2013, il carico degli oneri finanziari. E che ha innescato la levata di scudi del Pd. Non aiuta l’attuale congiuntura economica, fossero stati 5-6 anni fa sarebbe stato quasi un gioco da ragazzi, per esempio, piazzare una parte del patrimonio immobiliare. «Abbiamo messo in vendita sedi non utilizzate: due a Treviso, quella di Belluno, una a Vicenza, un appartamento a Verona e altre sedi minori. Il tutto frutterebbe circa 17 milioni. Purtroppo al momento questa strada non dà frutti. Abbiamo anche chiesto all’Agenzia del territorio un aggiornamento delle tariffe, abbassandole, per evitare il danno erariale di una vendita al di

sotto delle attuali stime». SEDI VICENTINE. Quanto al Vicentino nelle scorse settimane si era fatta avanti la chiusura delle sedi satelliti di Bassano, Thiene, Arzignano. Su Thiene il direttore è orientato a procedere. Su Bassano e Arzignano al momento non è stata presa decisione: la relazione è attesa nella settima commissione regionale presieduta da Nicola Finco. Proprio il consigliere bassanese si è fatto paladino della difesa della sede di Bassano, e non solo, su cui ha chiesto una precisa e più attenta valutazione economica e di trovare eventualmente anche punti di appoggio. La sede di Bassano è di proprietà Arpav, in condominio con l’Ulss. Anche su Arzignano ci sono remore a chiudere: «Da un lato -pe-

ILCASO. Agnoletto («miritiranoledeleghe perché incinta»)tace.Cappelletti: «Non ècosì»

Grillininella buferaa Mira Gliassessori arischio sonotre Lapresidente delConsiglio:«Noi avevamoproposto un nuovo incaricoaRoberta, hadettono» Martina Zambon MIRA

Continua la bufera sul Comune “grillino” di Mira. Come aveva anticipato ieri al nostro giornale, il sindaco Alvise Maniero sta pensando a un rimpasto di giunta per fine marzo: al momento già due dei quattro assessori “part-time” avrebbero dato informalmente la disponibilità a fare un passo indietro, mentre come noto è insorta l’avv. Roberta Agnoletto che ha fatto scoppiare un caso nazionale: «Mi tolgono le deleghe perché sono incinta». RIMPASTO.Ieri, complice un volantino con cui “Rivoluzione civile” (Rifondazione comunista) ha annunciato un sit-in di protesta per chiedere le dimissioni di Maniero, sono circolati i nomi degli assessori Michele Gatti (bilancio) e Orietta Vanin (Pari opportunità) che si era schierata in difesa della collega Agnoletto. Ma la situazione è ancora di stallo: Maniero in una nota precisa che nessuna delega è stata ritirata e che però è in corso un ripensamento in giunta e nel Movimento 5 Stelle «per garantire

un miglioramento della nostra azione amministrativa» e che questo «non può prescindere da una maggior presenza nell’attività quotidiana. Con questo obiettivo si stanno valutando possibili ridistribuzioni o sostituzioni negli incarichi, così da garantire massima efficienza e risultati nell’attività dei singoli assessorati». Intanto non ci sta a far la parte dell’ “ambasciator che non porta pena” la presidente del consiglio comunale Serena Giuliato, 35 anni, che ha dato alla Agnoletto la notizia del vicino ritiro delle deleghe. «Tengo a ribadire che non ho ricevuto alcuna delega da parte del sindaco Maniero per “licenziare” l'assessore Agnoletto». AGNOLETTO. Il day after della bufera che ha scosso la giovane amministrazione grillina di Mira è comunque segnato soprattutto dal silenzio dell'avvocato Roberta Agnoletto, assessore allo Sport e all'Ambiente che come noto con una e-mail ai dipendenti del Comune, due giorni fa, ha denunciato la sua vicina estromissione dalla giunta a causa della gravidanza (è ormai all'ottavo me-

L’assessore Agnoletto

Ilsindaco Maniero

se). Secondo l'avvocato Agnoletto, due lauree, un prestigioso incarico all'università e l'impegno politico ma solo part time per il suo assessorato, la richiesta di “fare un passo indietro” sarebbe arrivata a fine gennaio proprio dalla Giuliato. «A causa del mio stato - ha spiegato l'avvocato Agnoletto - mi è stato comunicato che da fine marzo non avrei più fatto parte della giunta». La notizia è rimbalzata inarrestabile a livello di tutti i media nazionali. Il Movimento 5 Stelle, però, rispedisce al mittente l'accusa di discriminazione ricordando come Mira sia uno dei due comuni veneziani ad avere il 50% di consiglieri donna. Da parte sua, dopo tanto clamore, l'avvocato Agnoletto si barrica dietro un “no comment” e fa sapere: «non ho velleità di alcun genere» e «a tempo debi-

to dichiarerò quanto è vero». GIULIATO. Serena Giuliato, però, ci tiene a raccontare la sua versione. «Quella sera si parlava della mole di lavoro in crescita per ogni assessore con il sindaco Alvise Maniero e con l'assessore Agnoletto. Visto che lei ed io avevamo un impegno istituzionale altrove è stata Roberta stessa a proporre di continuare il discorso mentre andavamo all'appuntamento. Il tema non era nuovo, da mesi con assessori e consiglieri si discuteva della necessità di redistribuire il carico di lavoro e ormai era tempo di prendere delle decisioni. Inizialmente abbiamo proposto a Roberta persino una nuova delega, quella al Personale, ma ha rifiutato ribadendo che i due giorni e mezzo che si era resa disponibile ad offrire re-

sa l’affitto di 30 mila euro l’anno, dall’altro però nel conto va messa l’importanza del servizio in un’area ad alta concentrazione di aziende conciarie». Ormai si gratta sulla polvere: «A San Donà di Piave ci hanno sfrattato perché non pagavamo più l’affitto, per fortuna abbiamo trovato un appoggio dai Vigili del fuoco. Stiamo andando ad esaurimento con i contratti di consulenza che erano in piedi e lavoriamo ormai tutto con i dipendenti interni per non gravare sui costi». Ancora: sinergie innovative, per esempio sulla balneazione, che non prevedono più gare ma la collaborazione tra enti pubblici. La strada è ancora lunga: «Non facciamoci illusioni - chiude Pepe - non sarà in falso piano, ma ancora in salita». •

Avoltepoco conosciuto, ma prezioso.Il lavorodell’Arpav oggiavràuna marciadi diffusioneinpiù grazie all’intesasottoscrittaieri tra il direttoreCarlo Emanuele Pepe eilpresidentedel Consiglio regionaleClodovaldo Ruffato: prevedela trasmissione dall’Arpaa palazzoFerro Finidi datitecnici suclimae ambiente,edidue rapporti sui cambiamenticlimaticiesulla risorsaidricainVeneto. I dati verranno diffusidall’Unità studi documentazionedelConsiglio, ilcui responsabile èil vicentino ClaudioRizzato, aiconsiglieri regionali,allestrutture di PalazzoFerroFini, allaGiunta, aisitidellarete venetadi ricerca.Lapesantesiccità dell’ultimaestateel’alluvione 2010,con replicalo scorso anno,sono eventi sempre più estremiesui quali èpossibile disegnarelinee ditendenzaper possibiliprevisioni future.Ad esempiolo scorso annovenivamoda4mesi dipioggiacarente primadivivere l’estate siccitosa.Cheestate2013ci attende?Seil trend èquello, vistoil meteopiovoso diquestoinverno, possibile possaarrivareun’estatemeno afosa. R.B.

CENSIMENTO2011. Idati resi noti dall’Istat stavano il massimo del tempo possibile. In quell'occasione non abbiamo sfiorato l'argomento della sua gravidanza». Giuliato si dice “triste” per la modalità della vicenda. «Non abbiamo contestato mai il suo modo di lavorare, qui si tratta solo di ricalibrare gli incarichi, Mira è un comune di grosse dimensioni e c’è molto da fare per ottimizzare le risorse». Giuliato esprime anche la sorpresa per l'e-mail inviata a tutti i dipendenti: «Francamente ci ha preso in contropiede. Per risolvere i problemi ci siamo sempre parlati a viso aperto. Resta il senso di tristezza perché si è aggravata una situazione fino a diventare, ormai, quasi irrecuperabile nonostante l'amicizia che ci legava». CAPPELLETTI. Enrico Cappelletti, candidato vicentino del M5S per il Senato esprime «solidarietà per tutte le donne che si trovano ad essere discriminate sul lavoro, tanto più se la discriminazione avviene in concomitanza con l'evento più importante della loro vita, quello appunto della messa al mondo di un figlio» salvo poi specificare che «nel caso di specie, la gravidanza semplicemente non c'entra nulla. C'entrano la poca presenza e la scarsa attività. Nonché il venir meno, evidentemente, del vincolo di fiducia con il sindaco. Ma all'interesse dei cittadini di Mira non pensa nessuno?» chiede Cappelletti che ricorda dati alla mano: «Il M5S propone 2 capolista su 3 di sesso femminile in Veneto e la giunta di Mira è composta per la metà da uomini e per l'altra metà da donne, è quindi un esempio reale di pari opportunità». •

Veneto, 330mila residentiinpiù Quasitutti stranieri L’incremento è del 7,3% più del doppio del 2001 Il boom però è stato dei “forestieri”: +199% VENEZIA

La popolazione del Veneto ha visto un deciso aumento negli ultimi 10 anni. Lo rileva l’Istat, rendendo noti i dati del 15˚ Censimento generale della popolazione e delle abitazioni al 9 ottobre 2011. La popolazione residente in Veneto è pari a 4.857.210 individui, (l'8,2% di quella nazionale), di cui 2.364.682 maschi e 2.492.528 femmine. Rispetto al Censimento del 2001 l'incremento complessivo è di 329.516 persone: è il +7,3%), più che doppio rispetto a quello verificatosi tra il 1991 e il 2001 (146.897: era il +3,4%) e significativamente più elevato di quello osservato per la popolazione nazionale (+4,3%). Il merito va quasi esclusivamente ai nuovi residenti stranieri. Nel decennio tra i due censimenti la popolazione di cittadinanza italiana è aumentata di circa 25mila individui (+0,6%) quella straniera di 304.254 unità (+198.8%). In Italia, invece, la componente di cittadinanza italiana diminuisce di oltre 250mila individui (-0,5%) e, come nel Veneto,

quella straniera aumenta di 2.694.256 unità (+201,8%). La provincia di Vicenza è quella che presenta la maggiore varietà con il Comune di S. Pietro Mussolino che ha un aumento di stranieri del 207,7%. Segue Arzignano con il 199%. Chiudono Foza e Rotzo con solo il 5,6% e il 4,7% di stranieri. Più femmine che maschi in Veneto: vi risiedono circa 95 uomini ogni 100 donne, mentre in Italia se ne contano quasi 94 ogni 100; prevale quindi la componente femminile che supera quella maschile di 127.846 residenti. Aumentano le ultracentenarie: infatti la percentuale di persone di 65 anni e più è passata dal 18,3% (827.432 unità) del 2001 al 20,6% (1.000.197 unità) del 2011, attestandosi sopra la media nazionale (18,7%). Considerando l'età media della popolazione, che per il Veneto è pari a 43 anni, solo la provincia di Vicenza presenta un valore inferiore (42 anni); viceversa Rovigo e Belluno (46 anni) sono le province più «vecchie», seguite da Venezia (45 anni); le altre province si attestano intorno al livello medio regionale. Fra le grandi città, solo i comuni di Venezia e Verona superano i 250mila abitanti, seguiti nell'ordine da Padova, Vicenza, Treviso. Il Comune più piccolo è Laghi (Vicenza) con 123 abitanti. •


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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 15 Febbraio 2013

VERONA.Tosielamacroregione

Seperrealizzarelamacroregionesi«agiscenelsensodelNord controtuttiodellaLegacontrotutti,alloralabattagliaèpersa inpartenza».AdaffermarloèilsindacodiVerona,FlavioTosi.

TREVISO.Uccidevagatti,agiudizio UnprofessionistadelflorovivaismodiRiesePioX(Treviso), PiergiorgioPorcellato,èstatorinviatoagiudizioperaver sparatocontroigattideivicini,provocandonelamortediuno.

VERONA.Furtoinazienda:presi

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L’INCONTRO CON ICOSTRUTTORI. Ieripresentatequattro proposte

L’appellodi Ance dividei candidati alParlamento Solouna partedeipolitici appoggiaintotoil testo varatodall’associazione degliedili.Unico punto d’intesalarevisione delpatto distabilità interno Matteo Bernardini

INVIATO A MESTRE (VE)

“Idee e prospettive per l’edilizia del Veneto”. I costruttori edili dell’Ance regionale hanno usato questo titolo per l’incontro organizzato con nove candidati alle prossime politiche: Laura Puppato (PD), Alberto Giorgetti (Pdl), Massimo Bitonci (Lega), Giulio Marcon (Sel), Fabio Gava (lista Monti), Massimo Cavazzana (Udc), Giorgio Conte (Fli), Francesco Celotto (M5S) e Maurizio Milan (Fermare il Declino). Un appuntamento dove l’Associazione presieduta dal vicentino Luigi Schiavo ha messo davanti agli aspiranti parlamentari le cifre di una crisi di settore che pare senza fine e che solo in Veneto (dal 2007) ha registrato più di 40

mila disoccupati. Le proposte per cercare di invertire la rotta, i costruttori veneti le hanno riassunte in un documento composto di 4 punti: rigenerazione urbana e salvaguardia del territorio; nuovo impulso alle grandi infrastrutture; revisione del patto di stabilità; agevolazioni all’accesso al credito. Un testo sottoscritto in toto da sei candidati: Puppato, Giorgetti, Bitonci, Cavazzana, Conte e Milan. Il “grillino” Celotto e Marcon (Sel) hanno invece bocciato seccamente la richiesta di continuare a puntare sul project financing (il parternariato pubblico-privato) per la costruzione delle grandi opere, mentre Fabio Gava ha apposto il suo “autografo” solo su una parte dei punti del documento-Ance. Tutti invece si sono detti favorevoli alla ri-

modulazione del patto di stabilità interno per rilanciare da un lato l’edilizia e dall’altro per consentire alle amministrazioni locali di realizzare quelle opere pubbliche in questo momento bloccate. Alberto Giorgetti ha poi dichiarato di voler estendere in maniera permanente il “Piano Casa” regionale. «L’ultimo - ha spiegato l’ex sottosegretario del governo-Berlusconi ha generato a livello regionale più di 50 mila domande e un volano di 3 miliardi di euro». A dividere i candidati sono state le strategie da attuare nei prossimi anni per rilanciare il Veneto. Tra loro c’è chi predilige puntare ancora sulle grandi opere come la Valdastico Sud e Nord, la Tav, la Pedemontana, la Metropolitana di superficie e la Nogara-mare; e

Icandidati altavolo Ance,dasin.Marcon, Puppato, Celotto,Cavazzana, Gava, Conte,Milan,Giorgetti eBitonci chi invece guarda alla riqualificazione e alla messa in sicurezza del territorio. «Qui servono le piccole opere - ha ribadito Marcon - e per quanto riguarda le infrastrutture deve esserne valutato il loro impatto urbanistico». Per Gava invece il piano-infrastrutturale della Regione, nell’era-Galan (in cui l’ex parlamentare pidiellino è stato assessore) «ha rappresentato una visione di prospettiva. Che ora mi pare si sia persa». Poi l’esponente ora “montiano“ cavalca il tema della Città metropolitana: «Purché sappia esprimere finalmente una “capitale veneta”. Sono d’accordo dunque alla Ve-Pa (Venezia-Padova), non invece a una Città metropolitana “di campagna”». Laura Puppato ritiene «uno scandalo nazionale la gestione del progetto-Pedemontana da parte della Regione. Che ci nasconde, nonostante le richieste, anche i documenti d’appalto. L’opera doveva costare 700 milioni di euro ed è già arrivata invece a 2,6 miliardi».

Laposizionedel presidenteSchiavo

«Nonfaremopiùsconti Oralapoliticaagisca» «Siamostanchidellepromesse nonmantenute. Ilnostro èun settoreal capolinea eper questoabbiamolanciatodelle proposteprecise.Fra unanno vedremo se chi oggi le ha sottoscrittele manterrà davvero».LuigiSchiavo, presidentediAnceVenetonon vuolefare scontia nessuno.Il settoreedile nonèmaistato cosìinsofferenza da quarant’annia questaparte. Dal2007le compravenditein Venetosono calatedel48%; la Pubblicaamministrazioneèin ritardoneipagamenti per 19 miliardiele operepubbliche sonodiminuitedel 42,9%. «Apropositodiopere pubbliche-sottolinea Schiavo imaggioricostidella Pedemontananonsono da ascrivere ai costruttori,ma

LuigiSchiavo (pres. Ance) dalleopereaccessorie richieste dalleamministrazionilocali».Poi Schiavonon risparmiaun affondo almondo politicoanche per quantoriguardala Tav: «Il progettoc’è, inclusala fermataa Vicenza,eci sono anchei soldi.In questiannièmancatainvecela volontà dellanostra classe politicadiimporsia livello romano edifarpartire un’infrastruttura fondamentale» M.B.

«Manca la trasparenza - ha concordato Cavazzana - e i miliardi per le grandi opere non ci sono più». «Le infrastrutture? - ha tagliato corto Bitonci - o troviamo i soldi per farle o è ora di smetterla di raccontare storie alla gente. E ora di soldi non ce ne sono». Il “grillino” Celotto ha ribadito lo stop al project financing «che genera debito pubblico occulto. E poi opere come la Pedemontana così com’è stata prevista non si possono fare: bisogna saltino fuori le carte dell’appalto». A bocciare il parternariato pubblico-privato è anche Maurizio Milan favorevole però alla Tav e alla Metropolitana di superficie: «Sono prioritari per il territorio, ma deve essere rimodulato il loro finanziamento». Per Conte il rilancio del Veneto e del comparto edile non può fare a meno del sistema infrastrutturale «e in particolare della Tav Brescia-Padova». Progetto finanziato, ma a quanto pare bloccato nelle “secche” della “burocrazia politica”. •

ILTENTATOOMICIDIO DIPADOVA. “Venetostato”prende ledistanzeeil pmaTrevisoascolta4 indagatiche sisono“dissociati” daiparamilitari

Losparatoreaveva ladivisadella “polisia”

Ilvenetista Franceschivolevafare unsequestro e“trattare” con loStato: ildirettore dibancahareagito PADOVA

Forse non voleva sparare, pensava però a una sorta di sequestro dimostrativo del direttore di banca (che ha ferito con due colpi di pistola dopo che questi ha reagito) per avviare una “trattativa” con lo Stato italiano nel nome di San Marco. Sembra fosse questo l’obiettivo del commerciante venetista Luciano Franceschi, in carcere per il tentato omicidio del dirigente del Credito cooperativo di Campodarsego, Pier Luigi Gambarotto. Luciano Franceschi, che da subito si era dichiarato di fronte alle forze dell’ordine che lo hanno arrestato «prigioniero politi-

co», da sempre in contatto con la galassia venetista e secessionista veneta, non aveva con sè solo la pistola. I carabinieri gli hanno infatti trovato altri due caricatori con 46 proiettili calibro 7.65, due taniche di benzina (trovate nella sua auto) e una valigetta nella quale aveva messo la sua divisa da generale della “polisia veneta”, una delle formazioni paramilitari già indagate in Veneto in più occasioni dalla magistratura. L’uomo aveva chiesto un appuntamento al direttore Gambarotto per rinegoziare un fido che aveva in corso con la banca. Il suo intento probabilmente era sequestrare il bancario e di creare così un caso eclatante, per attirare l’atten-

zione dei media sulle difficoltà economiche che stanno schiacciando i piccoli imprenditori, e avviare una sorta di “trattativa” con lo Stato. Il maldestro progetto di Franceschi è poi però naufragato ed è finito malamente con il grave ferimento di Gambarotto, raggiunto da due colpi di arma da fuoco nel corso della colluttazione con il venetista. Il bancario è ancora in gravi condizioni, anche se nel corso delle ultime 24 ore è stato stazionario, inducendo i medici a un lieve spiraglio di ottimismo sull’evolversi della situazione . VENETOSTATO:«NOINO».Intanto, dai venetisti a cui si rifà Luciano Franceschi prende net-

tamente le distanze il movimento Veneto Stato attraverso le parole del suo segretario provinciale, Ruggero Zigliotto. «Simili episodi - dice Zigliotto - sono riconducibili agli anni di piombo, così come ha sottolineato anche il nostro segretario nazionale Antonio Guadagnini. Ciò che stiamo costruendo, a livello internazionale, come Veneto Stato sarà una partnerhip di altrettanti importanti popoli in quella che, secondo noi, sarà la sfida dei prossimi anni: la ricostruzione di un modello sociale europeo di popoli e non di stati così come li conosciamo. Questa campagna ci porterà alla raccolta, entro il 2013, di un milione di firme».

“POLISIA” SPACCATA. Nel frattempo la “polisia veneta” in parte si spacca. Almeno apparentemente, e davanti all’autorità giudiziaria. Sono 14, su 18 indagati dalla procura di Treviso per aver dato vita a un’associazione paramilitare, quelli che hanno infatti rifiutato di farsi interrogare dal pm Valmassoi che sta chiudendo le indagini avviate dalla Digos un anno fa. «Non riconosciamo un magistrato dello Stato italiano», il loro ragionamento. Fra gli indagati dalla Procura trevigiana ci sono il bassanese Giancarlo Carlesso, 32 anni, Sergio Bonotto, presidente del Movimento di liberazione del popolo veneto e addetto alla sicurezza di un supermercato, e

Paolo Gallina, comandante dei vigili urbani del Comune di Cornuda. Gli altri 4, invece, hanno scelto di farsi sentire, “dissociandosi” di fatto dal resto del gruppo. Si tratta di Luciano Benetti, 55 anni, di Montecchio Maggiore, di Davide Giaretta, 29, di Trissino, e dei trevigiani Tino Sgroi e Enrico Zanardo. Al magistrato hanno spiegato di essersi avvicinati al movimento per curiosità, ma di non aver mai avuto alcun ruolo operativo. I loro legali chiederanno che le loro posizioni vengano archiviate. Per gli altri, invece, potrebbe arrivare una richiesta di rinvio a giudizio. L’inchiesta della Digos aveva visto una raffica di perquisizioni - fra le provin-

LucianoFranceschi ce di Treviso, Padova, Verona e Vicenza - nel settembre scorso, quando erano state sequestrate armi (regolarmente denunciate) ma anche tesserini e uniformi della sedicente “polisia veneta”. Su internet i militanti scrivevano di voler dar vita ad uno stato veneto autonomo. • © RIPRODUZIONERISERVATA

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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 15 Febbraio 2013

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LAREGIONE ALLABIT. Riducendogliincassi lestrutture ricettivedel settoresono riuscite adaumentare anchelaquota ditedeschi, che restanoi piùaffezionati

Turismo,ilVenetocala ma restaleader Nel2012 sonostati superati i62,3 milionidipresenze Piùstranierie meno italiani, masisono dovuti ridurrei prezzi VENEZIA

Non si è ripetuto il record storico dello scorso anno, ma il Veneto si conferma in scioltezza prima Regione turistica d’Italia anche per il 2012, con 62,3 milioni di presenze, delle quali il 64,8 per cento di stranieri, e 15,8 milioni di arrivi (con quasi la stessa percentuale di stranieri: 64,7%). «Tradotto in altri termini - spiega una nota della Regione - ogni sei pernottamenti in Italia, uno (e qualcosa di più) è registrato in Veneto». I motivi del primato del Veneto sono in vetrina da oggi a domenica alla Bit, la Borsa italiana del turismo che torna nel polo fieristico milanese di Rho-Pero. PIÙ STRANIERI, MENO ITALIANI. «Il Veneto conserva insomma il suo appeal mondiale come regione ospitale e terra del bello, del buono e dell’accoglienza - sottolinea l’assessore regionale al turismo Marino Finozzi - anche se, in questo quadro sostanzialmente luminoso per un’annata critica come quella trascorsa, non mancano le ombre. I numeri confermano infatti la pesante crisi economica che morde sempre più gli italiani. Il dato positivo degli arrivi e quello non negativo delle presenze (che calano di pochissimo, nel 2011 era 63,4 milioni) è infatti ottenuto grazie al turismo straniero, mentre quello nazionale è crollato, soprattutto nella seconda metà dell’anno, con una diminuzione complessiva dell’8,7 per cento sulle presenze e del 2,9 per cento in termini di

Oraserve competitività,e c’èun’unica strada:tagliarele tassesulsettore MARINOFINOZZI Assessoreregionale alturismo

arrivi. Il che significa che intere famiglie italiane hanno rinunciato alle vacanze e che in ogni caso la durata delle vacanze è molto più ridotta che in passato». PREZZIRIDOTTI.I numeri di arrivi e presenze non hanno lo stesso valore degli anni passati: per mantenere soprattutto la clientela tedesca - è la più affezionata e rappresenta da sola il 22,4 per cento di tutti i pernottamenti (è aumentata: +1,9% in arrivi e +2,6% in pernottamenti) - «i prezzi sono stati per così dire contingentati, con riflessi sul reddito delle imprese. Queste hanno tenuto, ma ci saranno maggiori difficoltà ad investire sulla promozione e sulla qualità dell’offerta di un comparto che rimane economicamente il più interessante, soprattutto per il Veneto, e soprattutto non è delocalizzabile». «RIDURRE LE TASSE». Il turismo - rimarca Finozzi - si conferma come il più importante settore economico regionale e nazionale, ma per farlo crescere «bisogna aumentare la concorrenzialità, ovvero diminuire i prezzi. Gli imprenditori hanno già fatto e ampiamente la loro parte, forse anche troppo se penso che in questo settore l’investimento deve essere continuo. È invece lo Stato che dovrebbe impegnarsi di più, a cominciare dalla riduzione del peso della fiscalità. È quest’ultima che porta la nostra offerta a costare da un quarto ad un quinto in più di quella del resto d’Europa e circa il doppio di quella di altre destinazioni turistiche mondiali. Significa ridurre l’Iva, il costo del lavoro, le tasse sul reddito in generale ed eliminare tutti quei balzelli, Imu e tassa di soggiorno compresa, che servono solo a fare cassa in amministrazioni pubbliche esauste, ma colpiscono la stessa possibilità di far crescere la ricchezza». •

Vale11 miliardi ÈL’8,2% DELPIL VENETO «Sequalcuno avessedei dubbisulla fondamentale importanzaeconomica del turismo,voglio ricordare precisal’assessore regionaleFinozzi-che, secondoun’indaginedel Centrointernazionaledi studisull’economia turistica(Ciset) diCa’ Foscarirelativa al2011, il turismoha generatoin Veneto unfatturatodi 11 miliardie rappresenta l’8,2%del Pil regionale,il 13%dei consumiinterni e mezzomilionedi unitàdi lavoro. Sitrattadi un fatturato chevaletre volte e mezzoquello dell’agricoltura,trevolte e mezzoquellodell’alimentare,tre volte il fatturato deltessile e abbigliamento,il 54%dell’intero fatturato regionaledel commercio». OCCUPAZIONE. In termini dioccupazione, ilturismo dàlavoroinVeneto al15% sultotale degli occupatie copreil 10,5%ditutti gli addettialturismod’Italia. Finozzisottolineala trasversalitàdel turismo rispettoall’economia veneta, doveil pilturistico èdatoda una molteplicità disettori,non dai soli alberghie ristorantiche rappresentanoanzi“solo” il30%del pilturistico(il commerciovaleil 17,1%, lalocazionedi fabbricatiil 15,3%,l’agroalimentareil 9,5%,l’artigianato il 7,7%, attivitàculturalie ricreative il6,7%, trasportiil 6,5%). TURISMOACCESSIBILE. Sempresecondo idati diffusiierida Mara Manentedirettoredel Cisetdell’Universitàdi Ca’ Foscari, sonocirca6 milioni,inItalia,i potenzialifruitori del turismoaccessibile, affettidaforme serie o minoridi disabilità. Una fettasempre più crescentedi turisti.

L’OFFERTADEGLISTAND. Nelpadiglione 1c’è anche una guidaon line

Spiaggea tutto volley Epellegrinaggi d’arte Testimonial la giocatrice Menegatti con Radio Montecarlo. E Vicenza punta su mostre e De.Co. Nicoletta Martelletto MILANO

Il turismo è il petrolio italiano. Ne è convinto il ministro Gnudi che ieri ha aperto alla fiera di Rho la 33˚ Borsa internazionale del turismo. Ma lo ripetono un po’ tutti: il presidente di Milano Fiere Perini, il vicepresidente della Ue Tajani, il Piemonte premiato da Trivago per la migliore ospitalità così come Venezia, premio Trivago per la reputazione on line e da sempre record di presenze, nonostante la crisi. A distanza l’assessore veneto Finozzi innesca la polemica con Gnudi sulle competenze passate alle Regioni e che il ministero vorrebbe riprendersi «non per graziosa concessione ma per-

AsinistraMarta Menegatti, diAriano Polesine: giocaabeachvolley chè non se ne poteva più dei baracconi di Stato». Alla vetrina internazionale il Veneto si presenta con uno stand più ridotto nel padiglione 1, dove in spazi in batteria convivono città d’arte, mare, monti, terme, laghi, parchi e sport e dove da ieri si assaggia-

no le eccellenze gastronomiche all’Enoteca Veneta. Nella nuova l’area per i social network una mascotte animata invita i visitatori ad interagire con la pagina Facebook Turismo Veneto. Lo stand ospita quest’anno Radio Montecarlo, che in di-

retta dà informazioni sul Veneto e che oggi intervisterà la nazionale di beach volley Marta Menegatti, testimonial del progetto Venice Beaches dove coltivare oltre che la tintarella anche la pratica sportiva. Sempre oggi ci sarà la presentazione della Guida Riviera del Brenta e interverrà sugli itinerari religiosi veneti (comprese le Rogazioni in Altopiano di Asiago) mons. Liberio Andreatta, vicepresidente dell’Opera Romana Pellegrinaggi. Vicenza sarà rappresentata, oltre nei circuiti della Pedemontana Veneta, dal Consorzio Vicenzaè forte di dati positivi grazie al turismo culturale legato alla riapertura della Basilica Palladiana e alla mostra “Raffaello verso Picasso”: a fine 2012 le strutture ricettive di Vicenza città fanno registrare un più 2,85 di arrivi e più 1,30 di presenze rispetto al 2011. Il Consorzio proporrà la prossima mostra curata da Linea d’ombra “Verso Monet” nel 2014, il Palladio Museum, gli itinerari di cicloturismo, le fabbriche aperte e lo shopping in particolare per il mercato cinese e russo, le manifestazioni enogastronomiche legate alle Denominazioni Comunali dei prodotti e dei piatti inventate da Veronelli. •

FONDIEUROPEI. AffollatapresentazioneieriaVenezia conl’assessore IsiCoppola delnuovobando“asportello”gestito da VenetoSviluppo

Regione,29 milioniper aziende salva-energia Potranno essere finanziati progetti che migliorino il rendimento energetico di industrie e strutture Roberta Bassan

INVIATA A VENEZIA

L’immagine è calzante e colorata, anche se il tema è assai tecnico, come sempre quando si parla di argomenti finanziari: «Cercheremo di accendere un raggio di sole». Lo usa l’assessore regionale allo sviluppo economico Isi Coppola nell’introdurre quello che è il nuovo strumento di accesso al cre-

dito presentato ieri pomeriggio a Venezia, in un incontro piuttosto affollato soprattutto di rappresentanti di categorie economiche, Confidi, Camere di Commercio. Si tratta di agevolazioni destinate al contenimento dei consumi energetici per le piccole medie imprese. Un “raggio di sole” appunto che ha il duplice significato di dare ossigeno alle imprese venete attraverso una linea di credito che sfiora i 40 milioni di euro e di premiare l’attenzione e supportare le imprese attente all’ambiente e allo sviluppo sostenibile, che utilizzano fonti rinnovabili e adotta-

no nuovi sistemi di generazione non tradizionali. Lo strumento di accesso al credito in questo caso è un mix tra fondo di rotazione e contributo in conto capitale mediante i Fondi europei di sviluppo regionali (Fsr) per investimenti finalizzati appunto al contenimento dei consumi energetici, gestito dalla finanziaria regionale Veneto Sviluppo. Ieri a illustrare le caratteristiche dello strumento c’erano il presidente Federico Grosso e il vicedirettore Luca Felletti insieme anche a Michele Pelloso, dirigente regionale del settore Industria. Il

quadro di riferimento è duplice: quello appunto di abbattere i consumi energetici da fonti tradizionali e quello di abbattere anche i costi dell’energia che, oggi come oggi, sono alti, più alti in Italia che nella media europea. La sfida appunto si chiama fonti rinnovabili: ma cercare una soluzione nuova per le imprese spesso ha costi piuttosto alti e digeribili con una certa difficoltà di questi tempi. Il ventaglio di Pmi che possono accedere al fondo è assai ampio (uno spettro di 15 settori Istat), anche in forma associata in consorzi, contratti di rete, associazioni

temporanee d’impresa. «Il credito è destinato a chi consuma - è stato detto ieri senza mezzi termini - soggetti energiferi di vario tipo». Si macinano esempi: caseifici, imprese delle materie plastiche, fonderie, alberghi, cliniche sanitarie. Le spese agevolabili vanno dal miglioramento del rendimento energetico degli impianti esistenti, alla produzione combinata di energia termica ed elettrica in cogenerazione, alla produzione di energia elettrica mediante celle a combustibile, alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il progetto

in buona sostanza risulta ammissibile qualora porti a conseguire davvero un risparmio energetico. La particolarità sta nella retroattività del finanziamento: le spese ammissibili possono essere state effettuate dal 1˚ gennaio 2010, ma i progetti ad oggi non devono ancora essere conclusi. Quanto alle cifre agevolate messe in campo si tratta di complessivi 38,8 milioni così suddivisi: una quota pubblica di 8,8 milioni in conto capitale, 15 milioni di finanziamenti agevolati e altri 15 co-finanziati dalle banche. La modalità di accesso è “a sportello”, secon-

Unimpiantodi cogenerazione


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CRONACADIVICENZA

Laneve fa litigare lescuole eVariati «Ilsaleera poco» Personalerichiamatoperpulirei vialettidegliasili Gliistitutidifendonoi bidelli:«Fatto ilpossibile maicortilisono spazienormi:un lavoropesante» Strigliata restituita al mittente. Se per Variati i bidelli si sono dimostrati poco collaborativi nello spalare e sgomberare marciapiedi e accessi dalla neve, per gli istituti «è stato fatto il possibile, nei limiti delle forze a disposizione». La tirata d'orecchi del sindaco non è piaciuta alle scuole dove il personale si è rimboccato le maniche in modo che ieri mattina, alla ripresa delle lezioni dopo i cinque giorni di ponte, gli studenti potessero entrare in classe senza rischiare scivoloni e gambe ingessate. Per il Comune però il “richiamo civico” recapitato martedì ai presidi sotto forma di mail non sempre avrebbe ottenuto la risposta desiderata perché tra il personale Ata più di qualcuno avrebbe incrociato le braccia rifiutandosi di accollarsi oneri aggiuntivi. A replicare è Giacomo Barba, amministrativo, responsabile della sicurezza del comprensivo 10, istituto che comprende cinque plessi dislocati tra il Villaggio del Sole, Maddalene e Santa Bertilla. «Abbiamo fatto più del nostro dovere - dice - spalando lungo i marciapiedi e davanti agli ingressi per evitare disagi agli alunni. Lo facciamo sempre quando nevica, indipendentemente dalle sollecitazioni che arrivano dal Comune con il quale, è bene precisarlo, non siamo vincolati da nessun contratto. Spiace vedere che oltre a metterci a disposizione della collettività senza ricevere un centesimo in più, veniamo anche criticati». Ma non è la sola puntualizzazione. «Ci danno il sale con il contagocce, il quantitativo sufficien-

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Anna Madron

Ilproverbio

te per cucinare una pasta», ironizza Barba che qualche settimana fa, ai primi fiocchi di neve, aveva chiesto ad Aim ulteriori rifornimenti. «Di due sacchi non ce ne facciamo nulla, solo il cortile delle elementari Colombo è lungo 200 metri - spiega - fortunatamente mercoledì dopo diverse telefonate sono riuscito ad ottenerne altri due». Se marciapiedi e accessi delle scuole del comprensivo 10 sono stati spalati e salati, i cortili sono invece rimasti candidi. «Sono spazi enormi, non si può pretendere che il personale si sobbarchi lavori oggettivamente molto pesanti. Senza contare che qualcuno aveva approfittato del ponte di Carnevale per chiedere giorni di ferie», fa presente la preside dell'istituto comprensivo 10 Cristina Sottil sottolineando che tra i collaboratori c'è anche chi è affetto da disabilità o da qualche acciacco. «Come faccio a chiedere ad uno che soffre di mal di schiena di spalare il cortile della Calderari», chiede Sottil. Cortili intonsi anche in moltissime altre scuole della città dove tuttora gli spazi interni di sosta si presentano come quadrati bianchi. «Sono aree troppo vaste, impensabile portar via così tanta neve col badile, ci vogliono i trattori appositi - aggiunge Giuseppe Malfermoni, presi-

Ciforniscono quantitativi disalesufficienti appenaper cucinarelapasta GIACOMO BARBA ISTITUTOCOMPRENSIVO 10

de del comprensivo 11 di via Prati e a reggenza del 3 della Riviera Berica - quanto agli accessi, i bidelli hanno svolto un lavoro straordinario, tanto che ho fatto loro i complimenti per come hanno ripulito il marciapiede di via Prati». Personale richiamato in servizio per togliere gli accumuli di neve da vialetti e ingressi negli asili nido e scuole dell'infanzia comunali. «Nella giornata del 13 i dipendenti deiplessigestiti dal Comune hanno provveduto a spalaree liberare i marciapiedi - spiega l'assessore all’Istruzione Alessandra Moretti - per quanto riguarda le altre scuole abbiamo semplicemente chiesto la loro collaborazione contando sulla responsabilità e sul senso civico che dovrebbero contraddistinguere ogni comunità». Segnalazioni di disagi arrivano anche dalle scuole superiori. Uno studente della succursale del “Piovene” ha scritto al nostro giornale per «denunciare le condizioni in cui versava il parcheggio di fronte alla scuola» ieri mattina. «Ho trovato - racconta - il piazzale innevato e gelato, a tre giorni dalla nevicata, e quindi potenzialmente pericoloso. Inoltre abbiamo parcheggiato più di un’auto a spinta, dopo che era rimasta bloccata dalla neve ghiacciata in mezzo al piazzale». •

Ilbilancio diAim INUMERI Oltre950 oredi lavorodi AimAmcpse quasi 700di AimAmbiente; un centinaiogli operatorie i responsabilidelle società delgruppo Aim coinvolti; 25mezzi specialiall’opera; 107 sitipubblici resi agibili,quasi 2mila quintalidi salesparso: eccoinumeri più significatividi duegiorni e mezzodiattivitàresi noti dallasocietà diSan Biagio. ILSALE Èstataavviatalasalatura deglioltre 600 chilometri distrade cittadine da partediAim Amcps, mentrepersonale diAim Ambienteha preso in caricoimarciapiedidelle principaliarterie del centromonumentale. Con l’intensificarsidella nevicata,sonoentrate in azionelelame perla puliziadelle stradeed è statorichiesto, dalle 17di lunedì,l’intervento degli ulteriori17 mezzidi terzisticonvenzionati.

Ilcortile innevato dellascuola Calderari:è polemica trapresidie sindaco. COLORFOTO ARTIGIANA

LOSCONTRO. IlPdlattacca ancora l’assessore alla protezione civile

MartedìAim Ambienteha distaccato29 addettia partiredalle 6chesisono occupatidei marciapiedi e degliattraversamentidel centrostorico e dell’area monumentaledella città. PUNTISENSIBILI Nellamattinatadi mercoledì lasalatura straordinariadei punti più sensibili,come indicatidal pianoneve,è ripresaalle6 conduemezzi fino alle 7.30,ora incuiè partita l’attivitàordinaria assicuratadaaltri 4 mezzi, duesquadre diaddettie 6 personeper lasalaturaa manodipiazze, marciapiedi,passerelle pedonalie rimozionedi ramaglie.•

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Ein Consiglioè battaglia «Idisagi colpadeiritardi» Cangini: «Purtroppo non tutti i cittadini hanno fatto il loro dovere pulendo i marciapiedi» Non si sciolgono le polemiche sulla maxi-nevicata. Dopo il botta e risposta dei giorni scorsi, le proteste arrivano anche in consiglio comunale. Francesco Rucco, capogruppo del Pdl, torna all'attacco con una domanda di attualità, criticando zla mancanza di tempestività nell'intervento da parte dell’amministrazione». L'assessore alla protezione civile non le manda a dire. «Abbiamo messo in moto la macchina molto prima dell'inizio della precipitazione - risponde Pierangelo Cangini - e oltre a pulire le stra-

Continuanoletensionisui disagi patitilunedìdurante lanevicata

INCOMUNE. Approvato l’attodiindirizzo sulfuturo delservizio idrico perevitare di sottostare alleregole del mercato

«L’acqua resterà unbene pubblico» Per la gestione futura spunta l’idea dei prestiti da parte degli utenti per nuovi investimenti L'acqua è un bene comune e tale dovrà rimanere. Questa la decisione del consiglio comunale che ieri ha votato la delibera che ha come obiettivo l'attuazione dell'articolo 4 dello statuto comunale: «Il servizio idrico integrato è di interesse generale e dev'essere gestito da un soggetto di servizio pubblico e non sottostare alle regole della concorrenza». «Vogliamo offrire un orientamento

per il futuro - spiega il sindaco Achille Variati - ed è vero che l'esito del referendum è una garanzia, ma bisognerà vigilare su quanto il prossimo parlamento avrà intenzione di fare. Sappiamo bene che quando c'è una nuova legislatura le decisioni, seppur definitive, possono mutare. Per questo abbiamo cercato di chiarire qual è l'indirizzo che noi vorremmo per la nostra azienda». Si guarda quindi ad Acque Vicentine. «La società è in house - aggiunge l'assessore all'ambiente Antonio Dalla Pozza - ed è totalmente pubblica e assoggettata al controllo pubblico. Rima-

L’acqua èun bene cheresteràpubblico. ARCHIVIO

ne tuttavia una società per azioni, e la legge in futuro potrebbe costringere i Comuni a metterla sul mercato. Noi non vogliamo che questa accada». Da qui la decisione di approfondire nuove forme di gestione che mantengano «saldamente pubblico» il servizio. Tante le ipotesi. «Si potrebbe prevedere la presenza degli utenti nell'assemblea di coordinamento di Acque Vicentine». Di conseguenza si pensa ai finanziamenti per le infrastrutture. «Tra le soluzioni, i prestiti obbligazionari degli utenti. Nella sostanza un cittadino investirebbe per esempio

5 mila euro che verrebbero poi restituiti in futuro. L'interesse previsto? L'utilità del lavoro svolto dall'azienda». Altra questione è la natura giuridica. «Si potrebbe trasformare Acque vicentine da spa a società consortile speciale», anticipa Dalla Pozza. Un percorso lungo, che l'amministrazione ha deciso di condividere con il forum vicentino dell'Acqua bene comune. «Già nel 2010 - afferma il rappresentante Filippo Canova - abbiamo raccolto le firme per portare avanti il percorso di modifica dello statuto e poi si è arrivati al referendum. Il secondo quesito referendario che non voleva profitti nei servizi idrici è tutt'ora inapplicato: sono state lanciate delle campagne che invitavano i cittadini ad

autoridursi la tariffa per applicare l'esito referendario». Una campagna che non è stata seguita a Vicenza. «Abbiamo già contatti con Acque vicentine - continua Canova - ed è necessario costruire un contenitore per la gestione del servizio idrico con la partecipazione dei cittadini». Il documento è stato approvato con 26 voti sì: astenuti Borò e Mazzuoccolo. Il consigliere comunale della Lista Variati, Raffaele Colombara ha presentato un ordine del giorno (approvato) in cui chiede che «il laboratorio Arpav resti a Vicenza. Altrimenti si rischia che casi come quello del Centro sport Palladio richiedano per le analisi tempi ancora maggiori rispetto agli attuali». • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA


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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 15 Febbraio 2013

Isanti Faustinoe Giovitaricordati dal calendariodi oggieranomarito e moglie. Furonomartirizzatisotto l’imperatore Adriano,sonoconsiderati ifondatori dellaChiesadi Brescia.Faustinoè

invocato controleinfestazioni dei topi. Altripatroni e guaritorisono: Euseodi SerravalleSesiacheproteggei ciabattini(era ilsuomestiere) erimedia almaldi piedi,Giorgia monaca reclusaa

ClermontinFrancia (morìnell’anno500) proteggeipiccioni eDecorosovescovo diCapua proteggeda straripamentie inondazioniefacessarelepiogge.

Dialettando Labiondina ingondoleta sonoleprimeparole del cantopopolareancora oggi

dimoda ecomposto dal venezianoAntonio Lambardi.

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Santiapatroni delgiorno

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SANITÀ. DaaprilealS. Bortolo sipotranno fare levisite ambulatorialielevariediagnostichedopo cena e nelweekend

Ora la Tac si fa anche di sabato L’obiettivodichiaratoèquello diridurrelelunghelisted’attesa Fantuz:«Ilpersonaleimpiegato verràpagatoconglistraordinari» Franco Pepe

de, abbiamo anche spalato 2 mila chilometri di marciapiedi». E ancora: «Non voglio sentire critiche da parte vostra afferma - considerato che il 13 dicembre del 2001, per una nevicata, ho impiegato quattro ore per arrivare a casa mia dalla zona industriale. Ero consigliere d'opposizione e non ho fatto cagnara». L'assessore si rivolge poi ai cittadini: «Purtroppo non tutti hanno pulito. Forse è il caso di pensare anche ai propri doveri e non solo ai diritti». Rucco non ci sta: «Questa amministrazione non ha tra le sue priorità la protezione civile e la sicurezza. Ogni anno ci sono errori e leggerezze quando ci sono eventi atmosferici particolari. Io ho impiegato un'ora lunedì per tornare a casa dalla zona industriale; e non c'era traffico. Ho visto inoltre anziani scivolare sul ghiaccio mentre aspettavano il tram. L'intervento è stato tardivo». • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

Visite di notte. Il San Bortolo apre le porte. Da aprile si potranno fare dopo cena. Sempre a cominciare da aprile il sabato diventerà veramente operativo. Dalle 8 alle 19,30 si potranno fare colonscopie, gastroscopie, mammografie, ecografie, ecocolordoppler, tac, risonanze. Cambia un'epoca. Nel Veneto sul fronte degli orari ospedalieri extra è già partita Venezia, ma Vicenza mette sul piatto un'offerta più robusta, anticipando, accanto all' Ulss 12, il progetto complessivo, da estendere a tutti gli ospedali, al quale sta lavorando l'assessore regionale alla sanità Luca Coletto per tradurre nella pratica ciò che il governatore Luca Zaia ha espressamente richiesto ai nuovi direttori generali all'atto delle recenti nomine. L'obiettivo principale è lo snellimento delle liste di attesa, cioè la priorità delle priorità. Nella griglia degli esami che andranno ad aggiungersi a quelli attivati da tempo (ma solo il sabato) sono state, infatti, inserite alcune delle prestazioni che oggi continuano a registrare i tempi di attesa più lunghi, oltre i 6 mesi, e che, pertanto, a partire da aprile, si potranno ottenere molto più rapidamente. Questo senza contare che il parco-macchine dell'ospedale potrà essere utilizzato molto di più e meglio, eliminando tempi morti e favorendo una maggiore economicità di gestione. Un'irruzione nella modernità anche questa a vantaggio dei vicentini, che potranno recarsi in ospedale al termine della giornata di lavoro, senza più la necessità di permessi. Le cifre non sono eccezionali, anche se la decisione di passare dalle parole ai fatti è la dimostrazione che non si vuole restare fermi agli annunci, ma - dice il dg Ermanno Angonese - «questo è solo l'inizio». Fa-

cendo i conti, se fino ad oggi, grazie agli ambulatori già aperti il sabato mattina a radiologia, neuroradiologia, endoscopia digestiva, si garantivano 2.500 prestazioni all'anno, d'ora in poi se ne potranno fare 2.000 in più. Insomma, uno scatto non da poco. In un anno saranno 4.500 i pazienti serali e del sabato. In un anno, guardando ai numeri più pesanti, alle migliaia di esami e raggi che l'ospedale fornisce negli orari canonici durante la settimana feriale, si sommeranno 2.000 ecocolordoppler, 1.300 risonanze, 570 mammografie, 570 ecografie del seno, 570 ecografie internistiche, 570 tac, 480 fra colonscopie e gastroscopie. «Il personale impiegato spiega il direttore sanitario Eugenio Fantuz - verrà pagato con gli straordinari. I soldi li troveremo nel bilancio senza gravare sul Servizio sanitario regionale, attingendo dai proventi della libera professione dei medici, in base a quanto stabilito dal decreto Balduzzi, un ulteriore 5 per cento con cui finanziare questo programma diretto a ridurre le liste di attese, a promuovere screening e prevenzione. Cento mila euro erano impegnati con i servizi extra che già assicuriamo. Ora ne investiremo altri 200 mila». Per il futuro il proposito è di innalzare ancora di più l'asticella, accelerando il turnover anche per le visite specialistiche. «Vedremo di mettere a disposizione gli ambulatori anche nelle ore serali feriali e il sabato - dice il direttore medico Livio Dalla Barba - anche se per la verità oggi negli orari normali riusciamo a fronteggiare le richieste in modo accettabile senza far aspettare troppo l'utenza. Le maggiori criticità le abbiamo sempre avute nelle indagini strumentali ed è a questa domanda che abbiamo dato la precedenza assoluta». •

Gliorari GLIESAMI Eccoqualesarà lamappa degliorari extra delSan Bortolo.Ilsabato, damesi, ègià operativoun pacchettochecoinvolge radiologia, neuroradiologiae endoscopiadigestiva.Il servizioprevededalle 8 alle13tac,colonscopie e gastroscopie;dalle 14alle 18mammografie e ecografiemammarie; dalle 14alle 18,30 risonanze articolari;dalle 14,30 alle 19,30risonanze spinali. Daaprileinpoi, da lunedìa venerdì, risonanze articolarie spinalisi potrannofareanche la sera,dalle 20alle23. Le primeservonoa chi deve fare un esame diambito ortopedicosuspalla, gomito,polso,mano, ginocchio,caviglia,piede. Leseconde consentonodi esplorare midollospinale, cervello, fegato.Il sabato,pertutta lagiornata,dalle 8alle 19,30,partirà una serie di altriambulatori. Dalle8 alle17aprel'endoscopia digestiva.Colonscopiee gastroscopieper scandagliarelevie digestivecon lapossibilità diasportare polipi. Dalle 14alle 18 mammografiee ecografieal seno.Due seduteal mesesi faranno alSan Bortolo,lealtredue all'ospedalediSandrigo. Dalle8 alle 12 gli ecocolordopplercardiaci perlemalattie del cuore, dellearterie,delle vene.Il cuoresulloschermo per monitoraree diagnosticarestenosi arteriosee venose, aneurismi,trombosi e insufficienzevenose. Dalle 8alle 12ecocolordoppler aitronchisovra-aorticiper inquadrareil sistema carotideo-cervicale.Dalle 8alle 13latacin radiologia.Inoltre,dalle 14 alle18,30risonanze articolari,e, dalle 14,30 alle19,30,risonanze spinali. • F.P.

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TASSE. Variati replicaaRucco (Pdl) sull’addizionale dienergia egas

«Ires,Aimpaga 1,4 milioni senzaritocchiin bolletta» «Aim non ha spalmato l'addizionale Ires all'interno delle bollette di luce e gas». Il sindaco Achille Variati risponde così alla domanda di attualità di Francesco Rucco. Il capogruppo del Pdl, nei giorni scorsi, partendo «dal rapporto dell' authority per l'energia che ha segnalato ben 199 casi in cui le imprese energetiche hanno distribuito l'addizionale Ires a carico dei consumatori», ha presentato una serie di interrogativi per capire se ciò sia stato messo in pratica anche

dall'azienda municipalizzata. Rucco chiede «a quanto ammonta l'addizionale Ires» e «come è stata pagata dal gruppo Aim», considerato che «la bolletta di luce e gas costituisce di per sé un conto salato». Sentita l'azienda, Variati in Consiglio specifica che «non risulta alcuna apertura di istruttoria da parte dell'autorità per l'energia elettrica e il gas nei confronti di Aim energy, che comunque non ha mai caricato alcun onere aggiuntivo sulle bollette». Proprio a

Untralicciodell’alta tensione

questo proposito il sindaco fa sapere che il gruppo Aim «ha versato 1.450.247 euro di addizionale Ires. Il parametro di riferimento di Aim energy nei confronti della propria clientela è da sempre il prezzo fissato trimestralmente dall'autorità per l'energia elettrica. Ai clienti che aderiscono a offerte di Aim energy sul mercato libero viene riconosciuto uno sconto rispetto al prezzo stabilito dall' autorità». Variati ha annunciato che «nel 2011 Aim energy ha commercializzato una specifica offerta “Solido Risparmio" che si presenta sul mercato libero come una tra le più convenienti sul territorio nazionale, come certificato da “Trova Offerte" sul sito ufficiale dell'autorità». • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

Situazione generale Tempo tranquillo nel week-end ma con aria più fredda da est.

Previsioni

del tempo per il fine settimana in tutto il

territorio vicentino

VENERDì

Temperature

- 2° + 6° Zero termico 600 m

Qualche nube in transito.

SABATO

Unpazientementresi sottoponea unaTac. ARCHIVIO

- 3° + 5°

Ipiani del direttoregenerale

Angonesenonsiferma «Amplieremol’offerta» «Abbiamoraccoltol'invito del presidenteZaia. Ridurrele liste diattesa sarà unodegli obbiettivicentralidellamia gestione».Il dg Ermanno Angonesenon nascondela soddisfazioneper il servizio in piùchel'Ulss èprontaa mettereadisposizionedei 330 milavicentiniche risiedonoin cittàenegli altri 38Comuni dell'Ulss6. Vicenzaèfra le primissimeaziende dellasanità pubblicavenetaa rispondere all'input.«Hannolavorato moltoladirezione sanitaria,la direzionemedica, gli uffici, per cuisiamo riuscitia varare in pocotempo unservizio che sonocerto incontrerà il favore deicittadini».Sull'abbrivio dellanuova piattaforma di prestazioninotturnee prefestiveAngonese pensagià

Temperature

Zero termico 600 m

Sole diffuso.

DOMENICA Temperature - 4° + 4° Zero termico 600 m

Poche nubi sui monti.

Ilcentro prenotazioni aun'ulterioreofferta. «Dobbiamo far quadrarele risorse,non possiamoappesantireil bilancio, manonci fermiamoqui.Stiamo giàstudiando altreipotesi.Non appenaarriveràil personale che abbiamochiesto per sanarele criticitàdeireparti con maggiori sofferenze,potremoallungare l'elencodegliesami dapoter effettuareneinuovi orari». • F.P © RIPRODUZIONERISERVATA

?

Dove andare questo Weekend?

Nella giornata di sabato ci sarà tempo brutto sulle regioni Adriatiche centro-meridionali, Basilicata, Calabria e Sicilia settentrionale. Domenica brutto sulle stesse zone e sulle Alpi. www.vicenzameteo.it


20 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 15 Febbraio 2013

Versoilvoto.Iprogrammi Le propostedei partiti e leidee deivicentiniin lizza

3

GLIINTERVENTICHIRURGICI CUIÈSTATASOTTOPOSTASTEFANI

LacandidatadellaLeganorde vicesindacodiTrissinohasubito treinterventidineurochirurgia quandounannofaèstatacolpita daunaemorragiacerebrale

2

LEDONNEVICENTINE CHE“VEDONO”ILSENATO

OltreaErikaStefani,anche RosannaFilippin,delPd,“vede” PalazzoMadama.Sarebberole primesenatricivicentine.Spera, maèpiùdura,laleghistaLanzarin

LEINTERVISTE AI CANDIDATI. Lavicesindaco diTrissinonel 2012haavuto un’emorragiacerebralee una lunga convalescenza.Con il“premio” ècertadi essere eletta

«Legadai volti nuovi, segnodi credibilità» Marco Scorzato Un anno fa la sua vita era appesa a un filo: in coma, dopo un’emorragia cerebrale. Oggi, dopo una lunga convalescenza, è tornata a vivere: una «seconda vita», dice lei, Erika Stefani, avvocato, vicesindaco di Trissino e ora candidata al Senato, quinta nella lista della Lega nord. È uno dei volti nuovi del Carroccio, un partito che, per voce del suo segretario veneto Flavio Tosi nell’ultimo spot televisivo, ammette di «non aver portato a Roma quello che era stato promesso», ma di «aver avuto il coraggio di cambiare».

Erika Stefani, a un anno dal dramma è candidata al Senato con buone probabilità d’elezione: si sente miracolata?

Se penso a come stavo un anno fa, in questo periodo, a volte sono incredula. Dopo l’emorragia cerebrale, il pri-

L’accordocon ilPdlnecessario perpotervincere inLombardia ancheselabase nonhagradito

mario Lorenzo Volpin e il reparto di neurochirurgia del San Bortolo mi hanno salvato la vita. Sono poi stata operata altre due volte, il mio percorso clinico è finito a maggio. Al risveglio dal coma mi sono chiesta che cosa avrei potuto dare in questa seconda vita: nei primi mesi è stata dura, ma poi sono migliorata molto.

Si sente di “ringraziare” l’ex tesoriereBelsitoeilcerchiomagico per la sua candidatura? (Sorride).

InfondosenzalacadutadiquellaLeganoncisarebbestatal’infornata di volti nuovi...

Persone come me possono aver trovato uno spazio anche in virtù di un momento storico particolare per la Lega. Tosi ha voluto candidati giovani e con esperienza amministrativa per recuperare fiducia dopo quei fatti che, pur da accertare, hanno minacciato la credibilità del movimento.

Crisi superata?

Il rinnovamento è un segno tangibile della nostra credibilità. D’altra parte, del passato c’è tanto di buono da conservare: il nostro obiettivo è raccogliere l’eredità dei nostri predecessori, da Stefano Stefani a Manuela Dal Lago a Paolo Franco.

La Lega è tornata alleata del Pdl. Come spiegate questa retromarcia rispetto agli intenti dichiarati agli elettori delusi?

Chiè AVVOCATOVICESINDACO Erika Stefaniha 41 anni, vivea Trissino enellavita svolgela professionedi avvocato.Dal2009è vicesindacoeassessore all’urbanisticanelsuo Comune,elettanelle file dellalista“Progetto Trissino LegaNord”.

È vero che la nostra base non ha digerito bene questo accordo, ma era necessario farlo per vincere in Lombardia: è fondamentale per conservare e rinforzare la nostra posizione al Nord. Qui dobbiamo giocarci la nostra battaglia.

Questo messaggio “regionalista” non rischia di essere un handicap in Veneto, dove si vota solo per le Politiche?

NELLALEGA Stefani siè avvicinataalla Leganord a partiredal ’95 eha seguita ilpercorso politicodel partitoda simpatizzanteperdiversi anni.Laprima tessera da militantedel Carroccio, spiega,«èdel 2007».

Non credo. L’importante è distinguere il valore della Lega in sè e il valore del voto alla Lega. Noi portiamo avanti il nostro programma, naturalmente con la forza che avremo, in base al numero di parlamentari eletti.

ILDRAMMA Unanno fa Stefanirischiò lavita aseguito di un’emorragiacerebrale: finìincomae una serie di interventichirurgici nel repartodi neurochirurgia dell’ospedaleSan Bortolo diVicenza lesalvarono la vita. VERSOILSENATO Lanuova vita diErika Stefani siarricchisce ora diuna nuova opportunità politica:il segretario veneto della LegaFlavio Tosil’ha inseritanellalista deicandidati peril Senato; alquintoposto, è laprima vicentina,sicuradi elezionese lacoalizione di centrodestraavràil premiodi maggioranza.

Checosavorrebbefaredasenatrice?

Vorrei essere un riferimento per il Vicentino e per la valle dell’Agno, un trait d’union tra Roma e il territorio. Nel merito, vorrei lavorare per una semplificazione normativa: oggi c’è una tale confusione nelle leggi che si traduce in costi per l’economia e le imprese.

ErikaStefani, 41 anni,candidatadellaLega nord alSenato

Ilfederalismo restalanostra battagliamanon saràfacile.L’Imu deveessereuna tassalocale

Nontemiamo laconcorrenza deivenetistiné quelladeigrillini Prioritàaltaglio dellaspesa

SCONTROVENETISTA. Ilcandidato sindacoLovat replicaaComencini (Liga):«Siamo diversi»

Veneto Stato: «Noiindipendentisti» «La sola lista autonomista è quella di Comencini, giacché Veneto Stato e Indipendenza Veneta sono per l'indipendenza del Veneto dall'Italia come stato sovrano: pertanto non è il 90% del pensiero a essere condiviso, ma solo quel 10% che rileva la sperequazione subita dal Veneto in Italia e i danni che ne derivano». Lo afferma Davide Lovat, candidato sindaco di Veneto Stato, in ri-

DavideLovat, Veneto Stato

sposta alle dichiarazioni rilasciate da Fabrizio Comencini, della Liga Veneta Repubblica. «Veneto Stato si distingue anche da Indipendenza Veneta, continua Lovat - che ritiene di ottenere l'indipendenza per via solo giuridica». Lovat, ex Lega, si dice «scettico, pur facendo gli auguri» rispetto a percorsi di devolution. E spiega. «Il motivo della mia scelta per Veneto Stato è il percorso

politico internazionale che ha scelto, coerente con i miei ideali di democrazia e libertà: Veneto Stato partecipa con gli analoghi movimenti di Catalogna, Scozia e Fiandre a un percorso congiunto per l'ottenimento dell'indipendenza delle “nazioni senza stato" e propone un modello preciso di ordinamento giuridico per il Veneto, adattando il sistema istituzionale svizzero alla nostra

AllatavolarotondadiConfesercenti ha indicato come priorità il rilancio dei consumi. Come si ottiene?

Solo riducendo le tasse, ma per ridurle bisogna prima tagliare la spesa pubblica: è questa la prima azione che dovrà fare il prossimo governo, di qualunque colore sarà. Per noi, poi, il federalismo fiscale resta l’obiettivo.

Secessione,devolution,federalismo fiscale: sono le mete o i miti della Lega?

Io voglio parlare del federalismo fiscale, che la Lega ha portato all’interno del dibattito politico fino a farlo diventare un argomento usato anche da altri partiti. Per noi oggi vuol dire trattenere almeno il 75% delle tasse al Nord.

Ma il federalismo fiscale è stato stoppato dal governo tecnico. Non sarà facile riportarlo nell’agenda della politica...

Non sarà facile, ma bisogna perseverare. È una necessità, anche per ridare fiato ai Comuni e agli enti locali. La prima cosa da correggere è l’impianto dell’Imu, il cui gettito deve restare nei territori. E con le risorse nel territorio si possono finanziare le infrastrutture e far ripartire l’economia.

Qual è l’infrastruttura prioritaria per il Veneto? La Valdastico Nord.

Alle elezioni ci saranno tre partiti venetisti a farvi concorrenza. Temete una fuga di voti in quella direzione?

Non credo che l’elettorato che apprezza la Lega possa essere attirato da questi movimenti. Noi abbiamo un programma più realistico e realizzabile del loro.

Tosi dice che alcuni ex leghisti delusi sono attirati da Grillo...

I grillini riscuotono curiosità e hanno un leader carismatico, ma l’elettore deve rendersi conto di cosa e chi va a sostenere: il candidato non è Grillo. • © RIPRODUZIONERISERVATA

RIVOLUZIONE CIVILE. Alle18.30all’AlfaHotel realtà, all'interno dell'Europa e aperto al mondo. Saremo per questo presenti a Barcellona la prossima settimana, dove un meeting internazionale segnerà un punto di svolta del processo per l'indipendenza». Infine «la ragione ideologica della mia adesione: i totalitarismi del Novecento furono nazismo, fascismo e comunismo, il totalitarismo del Duemila si chiama globalizzazione economica che asserve la politica e riduce la democrazia a tecnocrazia». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Emartedìarriva Ingroia Antonio Ingroia, candidato premier della lista Rivoluzione Civile, farà tappa a Vicenza. L’appuntamento con l’ex magistrato siciliano è per martedì alle 17.30 all’Alfa Hotel in via dell’Oreficeria. Ingroia è capolista alla Camera in tutte le Regioni d’Italia della neonata lista che è sostenuta da Italia dei valori, Federazione della sinistra, Verdi e da esponenti della società civile. • © RIPRODUZIONERISERVATA

AntonioIngroia

GW14070

ErikaStefanisolo un annofaera infin divitae oravedeil Senato «Tosi havoluto me ealtri giovani perriconquistarela fiducia»


Cronaca 21

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 15 Febbraio 2013

L’opera chedivide

Ilprolungamentoanorddell’A31 ValdasticoèvolutodalVeneto edalleistituzionivicentine, maèosteggiatoconforzadalla ProvinciaautonomadiTrento

«Trentini egoisti»

Donne inpolitica

«LalineadelPdlvenetoèafavore dellaValdasticoNord.Bisogna superarel’egoismodiTrento» MARINOZORZATO VICECOORDINATOREPDLVENETO

IlPdl corregge illeaderGiorgetti «Sìall’A31 Nord»

LEGANORD DOMANIALCOMUNALE CONTOSIE I CANDIDATI

Domani sera alle 21 la Lega nord si raduna al ridotto del Teatro Comunale. Il segretario veneto Flavio Tosi salirà sul palco insieme con tutti i candidati vicentini del Carroccio alla Camera e al Senato per un incontro-dibattito. Alle 19, Tosi sarà invece ad Arzignano per un apertivo elettorale con i militanti leghisti della Valle del Chiampo e dell’Ovest Vicentino.

Zanettine Zorzato:«La linea delpartito èafavore dell’infrastruttura».Ilcoordinatoreveneto davanti agliindustrialiavevadettono,oraaggiusta lalinea dati alle Politiche promosso da Confindustria. Il “celebrante” era Luca Ancetti, direttore di Tva Notizie e moderatore del confronto, e lo “sposo” Alberto Giorgetti, coordinatore veneto del Pdl. Domanda secca: «Siete al fianco di Vicenza e della Brescia-Padova nella battaglia per il prolungamen-

IlPdlvicentino evenetosonoa favoredell’opera Bisognasuperare ilnodeitrentini PIERANTONIO ZANETTIN COORDINATOREPROVINCIALEPDL

Lamiarisposta ènatadalrealismo Trentofamuromail Pdlpuntaacreare unaltrocontesto ALBERTO GIORGETTI COORDINATOREPDL VENETO

to a nord della Valdastico?». Risposta, secchissima, da scrivere in una lavagnetta: Giorgetti, unico tra i candidati, scrive «no». Apriti cielo. Nel firmamento pidiellino. quella di ieri è stata una giornata calda: telefonate ed sms preoccupati tra i berlusconiani, correzioni, rettifiche. Anche perché la Valdastico Nord è una delle principali richieste dalle categorie e in campagna elettorale certe sortite possono avere riflessi pesanti. Pierantonio Zanettin, vicecoordinatore del Pdl provinciale, afferma: «La posizione del Pdl vicentino e veneto è a favore della Valdastico nord. Forse Giorgetti si riferiva alle difficoltà incontrate con la Provincia di Trento». Pochi giorni fa lo stesso Zanettin indicava come infrastruttura prioritaria proprio «il prolungamento a nord dell’A31». Ora, aggiunge, «bisogna ridimensionare il peso delle Province autonome». Anche Marino Zorzato, vice coordinatore regionale, traccia questa linea: «Giorgetti? Credo ci sia stato un malinte-

AIDDAVENETO DONNEIMPRENDITRICI

brevi

ILCASO. Rettifiche tra gli azzurridopo lasorpresa dimercoledì infiera

Provate a immaginare una coppia di aspiranti sposi sull’altare e il celebrante che pone la domanda di rito: «Vuoi tu prendere...». Poi chiudete gli occhi e immaginate di ascoltare lo sposo gelare tutti con un secco: «No». È andata così, l’altra sera in fiera a Vicenza, all’incontro con i candi-

«Seicandidatealle18aPalazzo BoninLongareperdiscuteredi progettirivoltiadonneelavoro»

PDL-AMOIL VENETO DOMANIADALTAVILLA SACCONI EDONAZZAN

IndicazioniperTrentoall’uscita delcasellodell’A31a Piovene so: sappiamo che Trento e Dellai stanno facendo la guerra a quest’opera, ma noi siamo a favore della Valdastico nord. Riteniamo che la posizione di Trento sia egoista e vada superata». Ma è possibile il malinteso in una risposta secca (sì o no) a una domanda chiusa? Qualcuno nel Pdl, a microfono chiuso, teme che Giorgetti abbia ragionato da veronese, attento alle ragioni dell’Autobrennero e ai flussi in territorio scaligero. Il diretto interessato non parla di malinteso, spiega il perché di quella risposta e in parte raddrizza il tiro: «La mia risposta - afferma Giorgetti - deriva dal realismo

e dal mio vissuto: da sottosegretario all’Economia ho toccato con mano che il presidente di Trento ha detto e ridetto “mai e poi mai” alla Valdastico nord e che è disposto a ricorrere alla Corte costuzionale. Detto questo, c’è la volontà politica mia e del Pdl di lavorare per creare le condizioni affinché la chiusura sia superata». E per provare la sua convinzione, ricorda: «Quand’ero in An, andai a Trento a sostenere l’opera e scatenai la reazione dei colleghi di An trentini». Lo sposo raddrizza la risposta, ma senza il «sì» di Trento sarà dura celebrare le nozze. • M.SC. © RIPRODUZIONERISERVATA

Domani alle 10 all’Hotel Tre Torri di Altavilla, Maurizio Sacconi ed Elena Donazzan saranno protagonisti dell’incontro promosso dall’associazione “Amo il Veneto” dal titolo: “Facciamo emerge una rete per la vita”. Saranno toccati i temi della «famiglia», della «tradizione» e di «un modello di società messo in discussione dalla giurisprudenza».

LADESTRA FILIPPI:«IL RIGORE AFFOSSA L’EUROPA»

Alberto Filippi, candidato de La Destra alla Camera, attacca il governo Monti in una nota: «Non solo ha sbagliato le stime di crescita del Pl per il 2013, ma Monti, poco tecnico e molto demagogo, continua a prospettare irrealizzabili scenari di crescita fino a un miracoloso 6%». Per Filippi, «La politica del rigore ha affossato l’Europa».

LAPOLEMICA

Visitadi Alfano Galvanin «IlPdlcittadino nonc’entra» Botta e risposta, scambio di dichiarazioni a distanza, accuse e precisazioni. Il Pdl vicentino resta territorio ad alta tensione. Il coordinatore provinciale Sergio Berlato scrive ad Angelino Alfano per lamentare una «violazione della democrazia» interna al Pdl in occasione della visita del segretario nazionale a Vicenza? E allora Nereo Galvanin “scrive” la sua precisazione, a scanso di equivoci: «La visita del segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano non è stata organizzata dal coordinamento cittadino», di cui Galvanin è coordinatore. La vicenda - con coda polemica - è quella relativa all’incontro di martedì sera al Viest Hotel tra il segretario Alfano e i candidati vicentini e altri quadri di partito. All’incontro, promosso da Pierantonio Zanettin, vice coordinatore provinciale, non c’era però Berlato che ha esternato il suo «stupore e rammarico» in una lettera proprio ad Alfano. Il bersaglio della critica di Berlato non è il segretario nazionale, ma quella parte del Pdl vicentino che ha voluto quell’incontro senza invitare il coordinatore e «così delegittimando il direttivo provinciale». Zanettin, di rimando, aveva spiegato che non erano stati invitati esponenti del Pdl che si hanno partecipato a iniziative di Mir e Fratelli d’Italia». Ora dice la sua anche Galvanin, che fa sentire la sua voce di coordinatore cittadino. • © RIPRODUZIONERISERVATA

OGGIIN FIERA. Ilsindacodi Firenze saràalle 18 nella salaPalladio perlacampagna elettorale del Partitodemocratico

Renzitorna aVicenza da sponsordiBersani no, dopo il tour in camper durante la campagna elettorale per le primarie del centrosinistra. Era il 13 settembre quando Renzi inaugurava quel viaggio in Italia dal palazzo della Gran Guardia a Verona; era l’11 ottobre quando approdava a Vicenza in un Teatro comunale stracolmo, “costretto” a improvvisare un mini-comizio all’esterno dello stesso per salutare circa 300 persone che

non avevano potuto trovare posto all’interno. Sono passati quattro mesi, nel frattempo alle primarie ha vinto Bersani, nonostante l’importante affermazione di Renzi. Ora, in ossequio al patto tra quegli sfidanti, lo sconfitto sostiene il vincitore. «È l’impegno che mi ero assunto - ha dichiarato Renzi pochi giorni fa a La Stampa - ed è la normalità per i candidati che, in altri Pae-

si, si sfidano alle primarie». L’obiettivo è «remare per il Partito democratico e per la coalizione di centrosinistra». Nella giornata di oggi Renzi toccherà anche il Bellunese e Padova. Nel pomeriggio, alle 15.30, sarà a Ponte nelle Alpi; alle 18 sarà alle Piramidi di Torri di Quaresolo, paese del sindaco Diego Marchioro, coordinatore dei comitati renziani vicentini; alle 18.30 è atteso in

fiera; in serata, infine, Renzi si sposterà a Padova, dove è atteso in piazza delle Erbe per un comizio. In questa campagna elettorale avara di incontri di piazza - per l’incubo di trovarsi davanti il vuoto - Renzi accetta la sfida e anche l’inevitabile confronto con Beppe Grillo che quella piazza ha riempito. In attesa delle urne, l’unica piazza che conta. • M.SC. © RIPRODUZIONERISERVATA

PierLuigi Bersanie Matteo Renzidurante ilconfrontoin tv

Vieni a scoprirla sabato 16 e domenica 17

Vicenza - Via Dello Stadio, 99 Tel. 0444 477680 Zanè (VI) - Via Monte Pasubio, 138 Tel. 0445 314400 GX22679

Matteo Renzi torna a Vicenza, questa volta da “sponsor” di Pier Luigi Bersani. Il sindaco di Firenze salirà oggi alle 18.30 sul palco della sala Palladio della Fiera, in via dell’Oreficeria, nell’ambito del suo tour veneto di questi ultimi giorni di campagna elettorale. Per il 37enne Renzi, la tappa vicentina è solo una di quelle che rientrano nel suo viaggio in questa regione. È un ritor-


Cronaca 23

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 15 Febbraio 2013

TRIBUNALE. Ilcasodella corruzionein questuraper i giocatori

FURTO. Ilcolponel 2011:erano aidomiciliari

Passaportifalsi perilcalcioa 5 Duecondannati Dueannie7 mesiperle mazzette ricevute daun poliziotto Unanno e8 mesisonostati inflittialtitolare diuna agenzia Diego Neri Condannati il poliziotto e il titolare dell’agenzia di pratiche; assolto il procuratore sportivo. Si è chiuso ieri pomeriggio il processo di primo grado a carico di tre imputati, che erano stati arrestati dalla squadra mobile della questura nel lontano 2005, nell’ambito di un’indagine su corruzione e falsi passaporti per i giocatori di calcio a 5. Un’inchiesta, quella della seconda sezione della Mobile, comandata dal vicequestore Marchese e dall’ispettore capo Minervini, che aveva portato a testimoniare in viale Mazzini, come persona informata sui fatti, anche l’allora portiere dell’Inter Julio Cesar. Ieri il collegio presieduto da Gianesini (giudici Babudri e Maria Trenti) ha condannato a 2 anni e 7 mesi di reclusione il sovrintendente della polizia di Stato Soccorso Cresta, 55 anni, residente a Vicenza in via Valles (era difeso dagli avv. Paolo Mele senior e Agron Xhanaj); un anno e 8 mesi al titolare di un’agenzia di pratiche amministrative Gelson Aparecido Carloto De Souza, 49 an-

ni, di Montecchio Maggiore, via D’Azeglio (avv. Angelo Butera e Martina Salmistraro), mentre ha assolto il procuratore sportivo di origine argentine Javier Domingo Rebosio, 50 (avv. Alberto Pellizzari). Il pubblico ministero De Munari aveva chiesto 4 anni e mezzo a testa per Cresta e Carloto, e l’assoluzione di Rebosio. Il poliziotto - a pena espiata, sarà interdetto dai pubblico uffici per due anni, e quindi difficilmente rivestirà la divisa era accusato di corruzione, di tentata concussione nei confronti dell’immigrato Rachid Noreddine (rilascio di passaporti in cambio di quattrini), e di sfruttamento della prostituzione perché nel 2005 si era fatto consegnare denaro da una giovane dell’Est che aveva accompagnato sul marciapiede. È stato assolto dall’accusa di appropriazione indebita di un documento; la difesa chiedeva l’assoluzione anche dalla prostituzione. Carloto doveva invece rispondere dell’ipotesi di aver corrotto il pubblico ufficiale. Il caso era scoppiato in ambito sportivo e la polizia aveva eseguito accertamenti negli uffici anagrafici di Montecchio

Rubarono17fucili auncollezionista Tornano in carcere

Devonoscontare quattroanni Tuttie due conprecedenti penali

Lereazioni

«Decisioni darivedere inAppello» «Nonc’eraalcun favoreggiamentodella prostituzione;Soccorso Cresta eralegatoa quelladonna daun sentimentod’amore,non certo dauninteresseeconomico, ed eraanzi preoccupatochenon si ammalasseecercava difare in modochenon siprostituisse più-hadetto ieril’avv. Paolo Melesenior, difensore del poliziotto-.Ironia dellasorte, sembraquasicheil destino sia racchiusonelsuo nome. Cercheremodifare il modoche ilnostro soccorso possa giovargliinAppello». AncheCarloto sirivolgerà ai giudicidisecondogradocontro lacondanna.«Crediamoche nonvifossero elementi per giungereadunacondanna -ha dettol’avv. AngeloButera -.La suaposizione era defilata, non hacorrottonessuno. Attendiamole motivazioni del collegio». Soddisfattoinvecel’avv. AlbertoPellizzari, che assisteva Rebosio.«Lasua estraneitàalle accuse era evidente fin daprincipio,ela procurahachiesto correttamentel’assoluzione». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Unapunizione duranteunapartita dicalcio a 5. ARCHIVIO

SoccorsoCresta

GelsonCarloto DeSouza

Maggiore, Lonigo e Mira e, fra le società sportile, all’Arzignano Grifo di Andrea Ghiotto. Il poliziotto (che all’epoca lavorava appunto all’ufficio passaporti della questura), ricostruirono i colleghi, si era fatto oliare accettando fra i 250 e i 500 euro per ciascun “favore” per rilasciare passaporti in quali-

tà di oriundi a giocatori di calcetto brasiliani di talento anche se in realtà non avevano un’ascendenza italiana. A pagare era Carloto, che sistemava le pratiche garantendo agli immigrati un documento valido e alle società sportive calciatori in regola. • © RIPRODUZIONERISERVATA

L’APPELLO. Dopolachiusura del CentrosportPalladio perle analisipositive albatterio

Ilcaso-legionellain municipio «Lapiscinaè ok,variaperta» Idipendentisi rivolgono aVariati: «Orarischiamo ilpostodilavoro» Giulia Guglielmi Dopo la direzione, tocca al personale del Centro Sport Palladio. Sono giorni di grande via vai nelle sale di palazzo Trissino con il caso della Legionella che vede il sindaco, Achille Variati, impegnato a mediare su due fronti. Da un lato c'è l'impegno di «dover comunque garantire - dichiara il primo cittadino - l'assoluta sicurezza ai cittadini», mentre dall'altro assicura oltremodo la sua «pressante presenza per trovare al più presto una soluzione». RICHIESTE. L'incursione nella segreteria generale del Comune è andata in scena alle 11 di ieri, quando 35 dipendenti del Centro Sport Palladio si sono presentati per avere un confronto con il sindaco. “Noi siamo il personale del Centro Sport Palladio”, recitavano i cartelli che portavano al collo. Un messaggio chiaro che è stato sviscerato dai tre portavoce in sala Stucchi, dove sono stati

ricevuti da Variati, assieme al direttore del settore ambiente tutela del territorio e igiene Danilo Guarti. «Non siamo qui né per protestare né per disturbare - esordisce Mattia Ierardi, gestore del bar del Centro - ma sono ormai quindici giorni che siamo presenti solo formalmente. Se il Centro Sport non riapre, rischiamo di perdere il posto di lavoro». Non solo. Dei 110 dipendenti del centro, circa una quarantina sono assunti con lettere d'incarico: cioè vengono retribuiti secondo le ore di lavoro svolte. «Questo vuol dire - prosegue Ierardi - che non percepiranno lo stipendio di febbraio». A questo si aggiungono i disagi tecnici, dal momento che al Centro Sport Palladio si allena anche la squadra di nuoto agonistica. «Abbiamo dovuto chiedere appoggio alle piscine comunali - spiega l'allenatrice Francesca Malagutti ma possiamo allenarci dieci alla volta». La domanda, poi, è una: «Perché - chiede il responsabile della piscina Antonio Trevisan - non si può riapri-

Idipendenti delCentro SportPalladio apalazzoTrissino. COLORFOTO

Noallariapertura parziale LAREPLICA. L'Ulss 6boccia l’ipotesidi riapertura parzialedel CentroSport Palladio.«Impossibilespiegail direttoredel serviziodell'UlssAndrea

Todescato-servono spogliatoioedocce accessibili.Nonsi possono usaredoccedi altripiani: la commistionenon garantisce l’igienenecessaria».

re parzialmente l'impianto?». E ancora: «Nessuno discute l'operato dell'Ulss, ma a cosa servono i centri accreditati se poi la stessa Ulss deve fare poi le controanalisi?». SOLUZIONI.«Purtroppo - replica Variati - la legionella è un batterio che, per scoprirlo, necessita di una coltura obbligata di dieci giorni. È vero che il sindaco è per legge l'autorità sanitaria, ma lo è dal punto di vista formale perché non si muove senza il supporto tecnico del servizio di igiene pubblico dell'Ulss». Variati ammette poi di essersi esposto in prima persona con il direttore generale dell'Ulss 6, Ermanno Angonese, per riuscire a ottenere almeno la riapertura parziale: «Ho cercato di capire - racconta - se i due prelievi fatti dal centro accreditato che hanno dato esito negativo possano consentire la riapertura almeno di una parte del Centro Sport Palladio. Sono in attesa di una risposta, ma temo che sarà difficile». Rincara Trevisan del CsP: «Riteniamo che ci sia stato un errore di forma. È stata infatti imposta la chiusura della piscina, ma la legionella non può diffondersi lì per la presenza del cloro. Non a caso la bonifica è stata effettuata con l’utilizzo del cloro». Variati in conclusione ha promesso di sottoporre questo ulteriore dato all’Ulss. • © RIPRODUZIONERISERVATA

GiuseppeColangelo

DavideTorsello

Alessandro Mognon

tare, come si diceva, 4 anni e 4 mesi per porto d’armi abusivo e furto aggravato in concorso. Davide Torsello invece è stato raggiunto nella sua abitazione in via Europa a Lonigo (anche lui agli arresti domiciliari) dai militari della locale stazione. Come per Colangelo gli è stato notificato l’ordine di carcerazione per espiare la pena di 4 anni emesso dalla procura generale della Repubblica presso la corte d’appello di Venezia. Anche Torsello è un volto noto alle forze dell’ordine con numerosi precedenti. I due vicentini erano stati arrestati il 25 febbraio 2011 dai carabinieri dopo che nella loro auto, fermata a Noventa di Piave, veniva trovata una pistola. E nella casa di Colangelo ne era spuntata un’altra, risultata tra quelle rubate a Nanto. Il resto delle armi erano nascoste nella legnaia della casa del terzo complice ad Arcugnano. Che aveva invece scelto di patteggiare 3 anni. •

Era la notte tra il 17 e il 18 gennaio del 2011 quando in tre erano entrati nella casa di un collezionista di armi di Nanto e gli avevano rubato un mini-arsenale di 17 fucili, due pistole e un migliaio di munizioni. Colpo finito male: i carabinieri li avevano presi e Davide Torsello, 38 anni, di Longare e Giuseppe Colangelo, 41 anni di Vicenza erano finiti in manette prima e davanti al giudice poi (il terzo complice aveva patteggiato a parte). Condanna per Torsello e Colangelo: 4 anni a testa. Che adesso dovranno scontare dietro le sbarre. L’altro ieri infatti i carabinieri di Vicenza sono andati a prenderli per accompagnarli in carcere. Colangelo lo hanno trovato nella comunità di recupero Progetto Jonathan di via Mora dove era agli arresti domiciliari. Colangelo, che ha precedenti penali, dovrà scon-

brevi GUARDIA DI FINANZA BANDODI CONCORSO PERSETTEUFFICIALI

Scade il 18 febbraio prossimo il bando di concorso per 7 allievi ufficiali del ruolo aeronavale. Possono partecipare giovani dai 17 ai 22 anni in possesso del diploma di scuola superiore, o che lo conseguano quest’anno. Per informazioni consultare il sito www.gdf.gov.it

INCITTÀ DENUNCIAPERLESIONI CALUNNIAPRESCRITTA

Ana Maria Emaldi, 31 anni, di Vicenza (avv. Morsoletto), è stata assolta per prescrizione. L’imputata era accusata di calunnia: il 16 settembre 2004 avrebbe denunciato di lesioni ai danni di suo figlio Ezio Simonetti (avv. Della Mea), sapendolo innocente.

LONGARE «RIFIUTAL’ALCOLTEST» VIENEPROSCIOLTO

Il cittadino nigeriano Mercy Ibizugbe, 40 anni, di Santa Maria di Sala (avv. Vial), è stato assolto dall’accusa di aver rifiutato l’alcoltest dopo un incidente avvenuto a Longare il 12 ottobre 2008. Per il giudice il fatto non è previsto come reato.

PROCESSO

Accusata ditruffa Laquerela èritirata Le parti hanno trovato un accordo economico e pertanto la presunta vittima ha ritirato la querela. Il giudice Babudri, l’altro pomeriggio, ha assolto Valentina Gaspari, 37 anni, di Altavilla (avv. Mario Allegra). L’imputata era accusata di truffa per una vicenda che risaliva all’aprile 2008. In base a quanto era stato ricostruito, Rosa Ielo (assistita dall’avv. Paolo Mele senior) voleva acquistare il bar “Relax” in centro a Vicenza, di proprietà della società amministrata da Gaspari; quest’ultima le avrebbe fatto intendere una serie di vantaggi, come quello che i guadagni erano ottimi e che sul locale gravavano debiti limitati. Pertanto Ielo acquistò il locale pagandolo, in tesi d’accusa, una cifra più alta del valore effettivo tenuto conto anche delle cambiali. La procura riteneva che gli artifizi e raggiri avessero indotto in errore l’acquirente sulla effettiva convenienza dell’affare. Una tesi contestata da Gaspari. Dopo le prime udienze in tribunale, però, le parti hanno raggiunto un’intesa e l’imputata è stata assolta. • © RIPRODUZIONERISERVATA


26 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 15 Febbraio 2013

vademecum

Gliesperti: inutile scavare gli alvei control’alluvione

IMOLTI VOLTI DI DIO Continuanoi“Venerdì culturali”dell’Istituto di Scienzesociali Rezzara. Oggialle16 alle Gallerie d’Italiaapalazzo Leoni Montanariildocente dell’Università diVenezia, AntonioRigopoulos parlerà su“L’Uno,dai molti volti hindu”. ETIOPIAE IMPERO Nell’ambitodellamostra “AethiopiaPorta Fidei. I

«L’accumulodisabbiae ghiaiaapontedegli Angeli nonhainfluenzasullepiene delBacchiglione» Variati: «Ènecessario ilmaxibacino diCaldogno» Nicola Negrin La pulizia del letto del fiume non è un intervento rilevante per evitare il rischio alluvione. Non è un commento ma la “sentenza" del Genio civile che, su invito del sindaco, mette fine a una polemica infinita che più volte è andata in scena dal disastro del primo novembre 2010 a oggi. «Si può senz’altro affermare che l'entità complessiva del materiale che si deposita nell'alveo del Bacchiglione, almeno per quanto riguarda il tratto cittadino, non è rilevante e la sua asportazione non avrebbe l'utilità sperata per migliorare

il deflusso delle acque». La frase porta la firma del direttore uscente Enzo Zennaro, che nei giorni scorsi ha risposto ad Achille Variati. Il sindaco «non avendo ricevuto sufficienti chiarimenti» pochi mesi fa ha deciso di scrivere al Genio ponendo alcuni quesiti. «Il deposito di sabbie, ghiaia e altri materiali - specifica il primo cittadino nella missiva - nell'immaginario collettivo di tanti miei concittadini significa diminuzione del volume di portata d'acqua del torrente e del fiume e aumento delle altezze dell'acqua». Per questo motivo il sindaco, facendo sue le preoccupazioni dei vicentini, ha posto una serie di

Ilmateriale depositatonel trattocittadino delfiumenonè cosìrilevante ENZOZENNARO GENIOCIVILE DIVICENZA

domande. «La rimozione di tali materiali - chiede Variati - significa aumento della portata dell'acqua e quindi potenzialmente aumento della sicurezza idraulica? A quando risalgono, se ve n'è traccia in archivio, gli ultimi lavori sistematici di pulizia degli alvei?». La lettera è stata inviata da palazzo Trissino il 21 novembre del 2012, dieci giorni dopo gli allagamenti che hanno tenuto in scacco la città. E la replica di Zennaro, che si è fatta attendere, è arrivata a fine gennaio, ma è stata resa pubblica nella giornata di ieri. Le dichiarazioni del direttore uscente del Genio civile non lasciano spazio a interpretazioni. «Qualche tempo fa - spiega Zennaro - è stato commissionato uno studio idraulico per la tratta fluviale in ambito cittadino. Il modello elaborato evidenzia alcune situazioni, in particolare a ponte degli Angeli e a ponte Pusterla, in cui la corrente subisce dei rallentamenti che favoriscono locali sedimentazioni del materiale

Gliisolotti di sabbiacreati dal Bacchiglionesottoponte degliAngeli in sospensione e producono gli accumuli ben noti in prossimità dei ponti». Gli accumuli citati sono quelli che si vedono sotto le arcate del manufatto. In particolare all'altezza di Levà degli Angeli gli isolotti hanno fatto molto discutere. Ebbene «lo studio dimostra come tali accumuli non abbiano influenza sullo smaltimento delle piene del Bacchiglione». Per questo motivo «non è rilevante la loro asportazione». Il Genio specifica allo stesso tempo che dopo il primo novembre «è stata eseguita la pulizia dell'alveo nei tronchi superiori tra Caldogno e Duevil-

le con l'asportazione di 90 mila metri cubi di depositi. Tali interventi producono un effetto positivo ma non possono essere replicati in ambito cittadino per le diverse caratteristiche del Bacchiglione». Il sindaco si dice soddisfatto. «Finalmente - commenta - sgombriamo il campo da una leggenda metropolitana che può distrarre dall'unico obiettivo utile: lavorare tutti assieme per realizzare le opere necessarie per salvare Vicenza dal rischio piene: il bacino di Caldogno, e gli altri interventi su argini e fognature». • © RIPRODUZIONERISERVATA

coloridell’Africa cristiana”domenica alle 16almuseo diocesano vienepromossala conferenzadiAgostino Soldati,docente all’Universitàdi Padova, sultema “Etiopia: storiadi unimpero,di una Chiesae diuna lingua”. LACURA DELDIABETE IlGruppo diiniziativa culturalediSanta Bertilla organizzaperlunedì alle 15.15nell’aula magna dellamediaCalderari un incontroconGiuseppe Erle,giàprimario dell’ospedale,su “Recenti acquisizioninellacuradel diabete”.

L’INCONTRO.Domani

“Promozione dellaricerca” portaa scuola lacuradi sé L’associazione vicentina per la promozione della ricerca organizza per domani alle 17,30 al patronato Leone XIII, un incontro sul tema “Promuovere a scuola l’educazione ad avere cura di sè”. Introdurrà il prof. Giuseppe Longo, docente in Scienze della formazione all’università di Verona. Interverranno poi Teresa Maria Piazza (Scienze pedagogiche università di Verona) e Marta Bedin (Scienze del governo e politiche pubbliche - università di Padova). Educare ad avere cura di sè è apprendere l’arte dell’esistere che si costruisce alla luce dell’esperienza. La complessità della società richiede, inoltre, l’acquisizione da parte dei ragazzi della capacità critica che sia a loro di aiuto, come strumento e come chiave di lettura del sistema sociale e produttivo. Ecco che allora la conoscenza dei fondamentali del diritto può essere di aiuto. A scuola significa individuare e organizzare esperienze educative che siano le migliori possibili, per particolari gruppi di studenti, in specifici contesti rispetto all’obiettivo. Di questo e di altro ancora parleranno i relatori invitati dall’associazione promozione ricerca, fondata da poco per rendere note le tesi di laurea più interessanti degli studenti vicentini, All’esposizione del tema seguirà poi un dibattito tra i presenti. • © RIPRODUZIONERISERVATA

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L’INDAGINE. IlGeniocivilerisponde alle richiesteavanzate dalsindaco


Cronaca 27

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 15 Febbraio 2013

ILAVORI. L’obiettivoèquello di ottenerelacertificazione ambientale come accade peri campusstatunitensi

Seicentoalberiperil DelDin Unmilione dieurovieneinvestito nelverdenell’area dellabaseUsa Sonoprevisti altri5 milaarbusti e500 piantedeivivaivicentini

L’OBIETTIVO. L’obiettivo è quello di fare della base americana un modello di riferimento per la bio-edilizia e la prima in assoluto ad ottenere la certificazione Leed (Leadership in energy and environmental design) per l’intero complesso, paragonabile a un campus universitario. «Prendiamo molto sul serio l’impegno a proteggere e salvaguardare l’ambiente e non abbiamo risparmiato niente per assicurare che Del Din, progetto autorizzato dal governo italiano, sia verde sul serio», ha detto il colonnello David Buckingham, comandante della guarnigione di Vicenza in occasione della piantumazione di nuovi alberi presso la nuova base a Del Din il 5 febbraio. L’intero complesso si estende su una superficie di quasi 600 mila metri quadrati e di

82

MILALE PIANTINE PERIRIVESTIMENTI

Lepiante egli arbustisono statitutti acquistati dai vivailocali. Spesoquasiun milionedi euro.

600

MILAI METRI QUADRI DELLABASEDELDIN

L’imponenteinvestimento inverde servirà arendere labasesimilead un campusnelle intenzioni deivertici militari.

to Usa e offrire a i nostri soldati un ambiente più salubre e piacevole dove poter vivere e lavorare». L’ARREDOURBANO.Le linee guida per la progettazione del verde di Del Din sono state quelle di trasmettere un’impressione di unità e equilibrio creando delle quinte urbane ideali per incorniciare e valorizzare l’impatto visivo dei diversi tipi di edifici, ha spiegato Bruno Manea, il tecnico responsabile dell’architettura del verde e dell’arredo urbano del cantiere. Come esempio tangibile del carattere unitario di questa progettazione, l’asse portante del verde per tutta la lunghezza del sito è rappresentato da una grande varietà di frassini. Infatti filari di frassini sono già piantati lungo i prati dei comandi compagnia

«Nessuna sospensione pergli abusi inValletta»

mentre gruppi di aceri, lecci, querce, ontani e carpini saranno distribuiti ad arte intorno ai vari edifici insieme a decine di altre specie tra cui tassi, cipressi, magnolie, pini, alberi di Giuda e lagerstroemie. Per avere un’idea dell’entità dei lavori di giardinaggio in corso, basti pensare, ha spiegato Manea, che solo per le aiuole che delimitano i marciapiedi delle due palazzine dormitori è prevista la messa a dimora di oltre 20 mila vasi di piantine tappezzanti. Con la primavera alle porte, migliaia di cespugli di ginepri, pachisandre, pervinche e rose adorneranno presto i sentieri di una base pensata soprattutto per la viabilità pedonale e dove il traffico veicolare è limitato ai soli mezzi di servizio o di emergenza. • E.MAR. © RIPRODUZIONERISERVATA

© RIPRODUZIONERISERVATA

Ilcolonnello DavidBuckingham mentrepianta unalbero allabase Del Din:ne sonoprevisti1.100

Lecifre

Filmambiente Ciaksiparte conl’edizione numerodue Filmambiente al via per la seconda edizione. La rassegna di film itinerante coinvolgerà oltre una trentina di realtà sociali e culturali di 14 Comuni della provincia di Vicenza. «La caratteristica - spiega il presidente di Festambiente Aldo Prestipino - è quella di essere una rassegna costruita a più mani, da realtà sociali complementari impegnate nel condividere la difesa dell'ambiente e a costruire percorsi di economia sostenibile». Il programma partirà oggi in coincidenza con la giornata “M'illumino di meno” promossa dal Comune di Vicenza. Alle 18.30 a il Barco della Cooperativa insieme, per un aperitivo musicale a lume di candela in compagnia del gruppo musicale Les Manouches Bohemiens. Anche le proiezioni cominceranno oggi e proseguiranno fino a giugno per 50 pellicole. Alla presentazione dell’iniziativa con Prestipino c’erano anche Francesco Maule, della Cooperativa Insieme, e Walter Ronzani, di Legambiente, che hanno precisato come il tema scelto quest'anno per Filmambiente sia quello del paesaggio inteso nella sua bellezza e come bene comune: tre punti di riferimento che saranno al centro di Festambiente Vicenza dal 25 al 30 giugno. Con una novità: le proiezioni verranno infatti utilizzati spazi originali, come le fattorie di Brendola e Bressanvido e la ricicleria ovest di Vicenza. • GI.GU.

questi un terzo sono sono sistemati a verde. Anche questo verde contribuisce alla certificazione Leed Gold attraverso pratiche che consentono riduzione dei consumi di acqua e l’uso di piante autoctone che richiedono minime cure e consentono quindi di contenere i costi di manutenzione. IL COMANDANTE. «Scopo primario della progettazione del verde di Del Din è quello di valorizzare il carattere visivo e la qualità ambientale dell’installazione», ha dichiarato Buckingham, aggiungendo che la varietà della flora, attentamente selezionata da esperti del settore, predilige l’uso di piante native proprio per garantire le condizioni ideali per la crescita di esemplari forti e robusti. Abbiamo già piantato oltre 600 dei 1.100 grandi alberi previsti per Del Din», ha precisato il comandante, «e oltre agli alberi, stiamo piantando 5 mila arbusti e oltre 82 mila tra piantine tappezzanti e striscianti che crescono tipicamente nel nord Italia e tutte acquistate da vivai della zona». Tutto ciò in linea «con il nostro impegno di fare di questa nuova base una delle installazioni più sostenibili dell’eserci-

CONSIGLIODISTATO

Gliedifici in VallettadelSilenzio Abuso della Valletta del Silenzio: il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di Agricola Maine di sospendere la sentenza del Tar Veneto che aveva confermato l'annullamento del permesso di costruire. Lo rende noto il Comune in un comunicato in cui si legge: «Ciò significa che l'appello proseguirà nel merito senza che siano stati ravvisati elementi idonei a togliere fondamento alla sentenza del Tar e che, nel frattempo, il Comune può proseguire nelle procedure relative all'abbattimento dell'abuso». La vicenda ha avuto inizio sette anni fa. Il Comune ha ordinato la demolizione, ma i privati stanno resistendo davanti ai tribunali amministrativi. «L'ordinanza del Consiglio di Stato conferma le nostre ragioni - dichiara l'assessore all'edilizia privata Pierangelo Cangini - che sono quelle della legalità e del rispetto delle regole, da parte di chiunque». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Salone internazionale della caccia della natura e del tiro sportivo

Fiera di Vicenza 23-25 Febbraio 2013 Biglietti Intero € 15,00 Ridotto € 10,00 Orari Sabato e Domenica dalle 9.00 alle 19.00 Lunedì dalle 9.00 alle 16.00

www.huntingshow.it

GW14041

Gli americani sembrano aver preso molto sul serio il fattore ambientale e mentre si avvicina il giorno dell’apertura del Del Din prevista per la seconda metà dell’anno, sono stati piantati 600 alberi sui 1.100 previsti. Dei 260 milioni di euro dell’importo complessivo dell’appalto di Del Din, circa un milione è stato destinato alla sistemazione del verde.

RASSEGNA. Daoggi


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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 15 Febbraio 2013

VALDAGNO CORNEDO. Iconiugi indagatiper stalkingnei confrontidialcune famigliedella zonadiviaSan Sebastiano perché bloccanoil loro transito

Molestanoivicini,allontanatidicasa Ilgiphapreso ilprovvedimento neiconfronti diuna coppia,che adessovivein albergo,dopo le ripetutedenunce aicarabinieri Diego Neri Marito e moglie allontanati dalla loro abitazione di proprietà perchè tormentano il vicinato. È uno dei primi provvedimenti del genere in Italia quello adottato dal giudice Furlani, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Pecori ed ha ordinato ai carabinieri di sbattere fuori di casa Luigino Mariano Spanevello, 58 anni, e la moglie Francesca Bicego, 55, residenti a Cornedo in via San Sebastiano 41. La coppia, che è indagata per stalking, violenza privata e mancata esecuzione di un provvedimento del giudice, da qualche giorno - grazie all’interessamento del Comune e del sindaco Martino Montagna -

Ierisisonodifesi spiegando diaveragito seguendo leindicazioni deilorolegali

nella camera di una pensione. I fatti contestati dalla procura sarebbero iniziati nel 2009. La strada dove sorge l’abitazione dei coniugi Spanevello una laterale della salita che porta alla chiesa di San Sebastiano, un gioiello del ’500 che sorge sopra il centro di Cornedo - è chiusa; da lì si accade anche ad un secondo stabile, dove abitano Luigina Pretto, Dirk Klose, la moglie Manuela Falloppi e i loro figli. Stando a quanto è emerso nel corso delle indagini, gli Spanevello avrebbero bloccato l’accesso alla strada: con cartelli, sassi o segnali stradali impediscono di entrare. Non solo: avrebbero rigato le auto di chi parcheggia in zona, e sarebbero soliti filmare con una telecamera chi transita di lì. A loro dire, infatti, quella strada non solo è privata, ma è anche pericolosa perchè c’è il rischio che cadano dei sassi dal vicino versante del bosco. In questa maniera, però, avrebbero rovinato i rapporti con il vicinato e creato una situazione insostenibile: le altre famiglie non possono accedere nonostante anche le disposi-

zioni del tribunale diano loro ragione. I vicini, assistiti dall’avv. Alberto Petrin, avevano sporto denuncia, allegando anche i disegni fatti dai bambini che vivevano con angoscia la situazione. I carabinieri della compagnia di Valdagno sono intervenuti in più occasioni per cercare di calmare le acque, ma di recente l’atteggiamento della coppia si sarebbe fatto anche aggressivo. Un clima potenzialmente esplosivo, che ha preoccupato gli inquirenti: un anno e mezzo fa, a Cereda di Cornedo, una lite fra vicini era finita nel dramma. Il giudice ha ordinato ai militari del luogotenente Summa di consegnare agli indagati il provvedimento che vieta loro di avvicinarsi a casa. Ieri mattina marito e moglie, difesi dagli avv. Nicola Mele e Gianfranca Bressanello, si sono presentati dal giudice per farsi interrogare. Mortificati per l’accaduto, hanno spiegato di aver ritenuto di compiere esclusivamente il loro dovere di cittadini, perchè la strada è pericolosa e avevano timore che qualcuno potesse farsi del male e che la responsabilità ricadesse su di loro. Anzi, Spanevello e Bicego hanno sottolineato che a consigliare di mettere i cartelli di divieto erano stati i legali che li avevano seguiti in sede civile. Hanno espresso il desiderio di tornare a casa loro; il giudice si è riservato. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Lastrada diaccesso alleabitazionidiSpanevello(conle imposteverdi) edeisuoi vicini

Ilpm PaoloPecori

Unapattuglia deimilitari dell’Armadurante unservizio

LAPOLEMICA

Nerie Fongaro replicano aSchneck sultunnel «Una Provincia commissariata e non eletta non può fare scelte politiche come la cessione della concessione del traforo». Il sindaco Alberto Neri e il leghista Carlo Fongaro replicano ad Attilio Schneck, che aveva risposto «compratevi il tunnel» alla proposta valdagnese, appoggiata dal sindaco scledense Luigi Dalla Via, di ridurre il pedaggio a un euro. «Se la Provincia vuole cedere ai Comuni la concessione spiega Fongaro - lo farà secondo l'effettiva spesa sostenuta, detraendo le somme risparmiate nella manutenzione della provinciale dello Zovo». Concorda Neri: «I Comuni hanno ceduto la concessione alla Provincia che dovrebbe comportarsi da ente pubblico, alleggerendo da tasse lavoratori e aziende. Esistono le condizioni economiche ridurre il pedaggio». Fongaro ribatte all'ipotesi di privatizzazione: «La legge sulle gare dei servizi di interesse pubblico obbliga a mettere in gara solo quelli con “rilevanza economica", escludendo dalla privatizzazione le attività definite “non economiche, da gestire in funzione dell'interesse generale”: il tunnel risulta una strada pubblica per l'integrazione dell'Alto Vicentino». • VE.MO. © RIPRODUZIONERISERVATA


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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 15 Febbraio 2013

CRONACHE DELLA PROVINCIA TORRI/1. Progetto sperimentaleper tre mesi.Andata eritorno sulla trattada eperVicenza

Ibus aMarola eLerino per raggiungere ilcentro Grazieall’accordocon le Aimi mezzipubblici farannolaspola convia Roma12 volte algiorno Nicola Gobbo Frazioni e centro del paese a breve saranno collegati. Il tanto atteso bus circolare a Torri di Quartesolo presto sarà realtà. Aim e Comune hanno finalmente trovato un accordo e il nuovo servizio dovrebbe entrare in funzione nel corso del prossimo mesi di marzo, permettendo così il collegamento tra le frazioni di Marola e Lerino con il capoluogo. Ad oggi Torri è servito da due linee Aim - con capolinea una nel centro del capoluogo, l'altra in quello di Lerino - lasciando però scoperta buona parte di territorio. Ma il vuoto verrà ora colmato con dodici corse al giorno, mettendo la parola fine ad un iter iniziato nel 2005, grazie «alla nuova politica di Aim», come ha sottolineato il sindaco Diego Marchioro e al recente rinnovo del contratto di pubblico trasporto. Una risposta concreta ad un tema molto sentito dalla cittadinanza, come testimoniano le

quasi mille firme raccolte tempo fa dai consiglieri di minoranza del gruppo “L'Intesa". «Sono state un'ottima ricerca di mercato, uno stimolo a portare a termine l'impegno che mi ero assunto anni fa spiega l'assessore Gianfranco Carli che ha curato il progetto in collaborazione con l'architetto Roberto Grisolia -. Ora confidiamo che a rispondere positivamente siano proprio i cittadini». Il servizio, che al Comune costerà 100 euro al giorno, sarà in forma sperimentale per tre mesi, dal lunedì al sabato, con sei corse al mattino e sei al pomeriggio, equamente divise nelle tratte di percorrenza (Vicenza-Torri-Lerino-Marola-Vicenza e Vicenza-Marola-Lerino-Torri-Vicenza). Al mattino il primo autobus partirà dal capolinea di Lerino verso Torri alle 9.45 e dal capolinea di Torri verso Lerino alle 9.50, mentre l'ultimo alle 11.45 da Lerino e alle 11.50 da Torri. Al pomeriggio il primo partirà da Lerino alle 15.45 e da Torri alle

Alcuniautobus delle Aimin serviziosulla linea “1” 15.50, mentre l'ultimo alle 17.45 da Lerino e alle 17.50 da Torri. Per l'utilizzo del servizio basterà il biglietto urbano (costo 1,20 euro), che dovrà essere acquistato nelle rivendite all'interno del territorio comunale. Un bus circolare che viene così incontro alle esigenze delle fasce deboli della popolazione e ai tanti che hanno la necessità di spostarsi dalle frazioni al capoluogo, e viceversa, anche solo per recarsi negli uffici comunali, ma che potrebbe fungere da incentivo all'utiliz-

zo dei mezzi pubblici sgravando la zona dal peso di un traffico in costante aumento. A rimanere irrisolta è ora la questione legata al centro commerciale “Le Piramidi”, zona non ancora raggiunta dai mezzi di Aim. «Ne abbiamo discusso - conclude l'assessore -, ma si tratterebbe di altri 67 mila euro l'anno, costo attualmente non sopportabile dall' Amministrazione e al momento non siamo ancora riusciti a raggiungere un accordo con “Le Piramidi"» •

MONTICELLOC.O. Ilfuneraleè oggialle 15

L’ultimoabbraccio all’impiegatamorta incasaper infarto Ha gettato nello sconforto familiari, amici e conoscenti la scomparsa improvvisa di Sonia Sella, l'impiegata deceduta nella sua abitazione di Cavazzale nella notte di martedì. Cinquant'anni, un lavoro come assistente amministrativa, Sonia Sella sarebbe morta per cause naturali, da imputare probabilmente ad un attacco di cuore. Madre di una figlia già grande e sposata, che l'aveva resa nonna di una bambina di due anni, da settembre aveva ricominciato a lavorare all'istituto comprensivo “Don Bosco" di Cavazzale, ritornando nella scuola dove era cominciato il suo percorso professionale e nel paese dove abitava da venticinque anni. Impiegata nel settore amministrativo, la signora Sella aveva infatti lavorato per diversi anni all'ufficio scolastico provinciale, dove lavora attualmente anche il fratello Luigi, il primo ad accorrere nell'abitazione della donna in via Europa, luogo della tragedia. A lui infatti è toccato il triste compito di trovare la sorella e di avvertire i soccorritori, che hanno trasportato immediatamente la donna in ospedale senza però poter fare nulla per salvarle la vita. «In questa disgrazia vorrei non aggiungere

BOLZANOV. Processo

L’esibizione lungola strada glicosta 40giorni

altro dolore ai miei genitori e a mia nipote», si limita a dire Sella. La conoscevano ancora poco i colleghi dell'istituto comprensivo “Don Bosco", ma tutti, dirigente scolastica, corpo insegnante e personale della scuola, hanno voluto ricordare la dolcezza e la sensibilità dell'impiegata manifestando vicinanza alla famiglia. Per la preside Daniela Cervio, informata della tragedia dai famigliari della donna, si tratta di una dolorosa perdita, su cui però preferisce non rilasciare ulteriori commenti. I funerali sono stati fissati per oggi, alle 15, nella chiesa parrocchiale di San Matteo a Cavazzale. • G.AR.

Si era spogliato vicino ad una strada pubblica esibendo le sue nudità. Era stato notato dalla polizia stradale che lo aveva fermato, identificato e denunciato in procura. Ieri mattina, il padovano Vincenzo Gasparin, 56 anni, residente a San Martino di Lupari, ha patteggiato davanti al giudice Morsiani un mese e dieci giorni di reclusione. La pena è stata sospesa con la condizionale. L’imputato doveva rispondere di atti osceni in luogo pubblico per fatti che risalivano al 12 ottobre dello scorso anno. In quelle settimane, i poliziotti della stradale stavano compiendo una serie di controlli mirati soprattutto in alcune aree di sosta della Valdastico, segnalate dagli automobilisti come luoghi di ritrovo di esibizionisti o di coppie clandestine. Nel giro di pochi giorni furono almeno una decina le persone segnalate in procura per atti osceni. Non era questo il caso del professionista padovano, che però era stato sorpreso in atteggiamenti secondo gli inquirenti inequivocabili. Gasparin (difeso dall’avv. Alessandro Dall’Igna) ha preferito scendere a patti per chiudere rapidamente la vicenda giudiziaria a suo carico. •

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SoniaSella

TORRI/2. Un giovaneè statotravolto daun’auto in viaCamisana.È ricoverato alSan Bortolo

BARBARANO. I carabiniericontrollano alcunigiovani inuna macchina

Ha urtato il ciclista e lo ha fatto cadere. Spaventata a morte, non si è fermata se non qualche chilometro dopo. In preda all’angoscia, ha chiamato una parente e si è fatta riaccompagnare sul luogo dell’incidente. Il ferito, nel frattempo, era stato già accompagnato in ospedale. È quanto accaduto ieri alle 10.45 alla rotatoria fra via Camisana e via Borsellino a Lerino di Torri di Quartesolo. In base ad una prima ricostruzione della polizia stradale del consorzio di Torri, il ciclista camerunense Basil Mangwa

Avevano scelto una stradina isolata fra i campi, qualche fabbrica e poche case in via Stazione a Ponte di Barbarano. Solo che l’altra sera alle 21 per quella strada è passata una pattuglia dei carabinieri della locale caserma. Ed è finita con un controllo, la scoperta di alcuni grammi di marijuana e la segnalazione alla prefettura dei tre giovani trovati nella macchina. A insospettire i militari di Barbarano, quando sono passati davanti alla Seat Ibiza parcheggiata in quella zona così isolata, era stato il rapido mo-

Investeciclista,fugge etorna Tredenunceperfumo Yonkam, 28 anni, residente a Camisano, stava pedalando verso il centro di Torri quando è stato travolto da una Volkswagen Golf nera. Due testimoni hanno assistito alla scena ed hanno visto la conducente scappare. In via Camisana si è precipitata l’ambulanza del Suem, che ha soccorso il ferito e lo ha trasportato d’urgenza al San Bortolo con un codice di media gravità. L’africano ha subito un serio trauma cranico ma non corre pericolo di vita. Mentre gli agenti del comandante Bertozzo erano impe-

gnati nei rilievi, verso le 11.45 si è presentata la cittadina albanese Alice Hoxha, 30 anni, residente a Camisano. La donna, in evidente stato di choc, ha spiegato con il supporto di una parente di essere stata alla guida della Golf: «Mi sono spaventata e non ho capito più nulla. Ho chiesto aiuto perchè non sarei riuscita a guidare e mi sono fatta accompagnare subito qua». Gli agenti non hanno potuto fare altro che ritirarle la patente e segnalarla in procura per l’omissione di soccorso. • © RIPRODUZIONERISERVATA

LONIGO. È diventato un casolamancatasostituzionedel toner

Biblioteca,stampante ko Lino Zonin Il punto internet della biblioteca “Giovanni Lovato” di Lonigo è al centro di un piccolo caso che riguarda la cartuccia di toner della stampante collegata al terminale. Dallo scorso dicembre l’inchiostro è esaurito e finora non si è trovato il modo di rimediare. Gli utenti della biblioteca, in particolare gli studenti che la frequentano numerosi ogni giorno, sono scontenti perché non possono stampare i documenti scaricati dalla rete e devono rimediare con salvataggi

e con il ricorso ad altri supporti esterni. Più di qualcuno si è lamentato con i responsabili della biblioteca, i quali condividono le rimostranze degli utenti ma dichiarano di non poter fare nulla per rimediare, essendo la competenza di questo tipo di rifornimento in capo al municipio. Possibile che per trovare una cartuccia di toner ci vogliano più di due mesi? A villa Mugna spiegano che la gestione informatica comunale è stata rinnovata all'inizio del 2012 dopo la scadenza di una precedente convenzione di tipo troppo oneroso per

le casse pubbliche. Da allora, ad occuparsi del centro elaborazione dati del Comune è un tecnico esterno il quale è oberato di lavoro e concentra le sue energie sul funzionamento del sistema generale, tralasciando gli aspetti meno urgenti, come quello legato alla famosa cartuccia di toner. Comunque, assicurano i responsabili, le istanze degli studenti hanno superato il breve spazio che divide la biblioteca dal municipio: sembra che l'ordine per l'acquisto del toner sia partito e che fra qualche giorno la stampante possa entrare nuovamente in funzione. •

Irilievi dell’incidente. COLORFOTO

SOSSANO BOTTEIN STRADA ILREATOÈ PRESCRITTO

Graziano Pillon, 58 anni, di Orgiano (avv. Dal Ben e Mazzeo), è stato assolto per prescrizione. Era accusato di aver picchiato, il 24 maggio 2004, a Sossano, Luciano Tregnaghi (avv. Butera), causandogli lesioni serie.

POJANAMAGGIORE MIILLUMINODI MENO STASERAPERUN’ORA

Stasera alle 20.30 gli assessorati alla Cultura e alle Politiche Giovanili presentano la festa del risparmio energetico “M’illumino di meno”, alla sala poliubnzionali Geremia. Per un’ora le luci del Centro saranno spente. S.Z.

CAMISANO INCONTRIDEL CAI CONBEPI MAGRIN

Alle 20.30 nella sala parrocchiale di S. Maria la sezione Cai di Camisano organizza con Bepi Magrin la presentazione del libro “Viaggi diversi”: nel regno di Lò, regione himalajana da poco accessibile agli occidentali.

ALONTE TESSERAMENTO PERIL“CORLANZONE”

Il moto club Corlanzone di Alonte ha aperto le iscrizioni per il nuovo anno sociale. Le tessere “vintage” e “member” costano 40 euro, quelle “sport” 110 euro. Informazioni e iscrizioni contattando il presidente Renato Valle. L.Z.

vimento di uno dei tre ragazzi che sembrava aver nascosto qualcosa sotto al sedile. Così la pattuglia si era fermata ed era iniziato il controllo. Alla guida della Seat c’era D.M.D., studente 21enne di Villaga, incensurato; accanto a lui una ragazza di 19 anni, C.G., residente a Barbarano, anche lei studentessa e incensurata. Con loro nell’auto c’era poi K.K.A., nato in Bulgaria ma residente a Sossano, 22 anni, con precedenti penali. I carabinieri, dopo aver visto quello strano gesto di uno dei tre alla vista della pattuglia, de-

cidevano di perquisire l’auto. Ed ecco che sotto il sedile trovavano una bustina con 10 grammi di tabacco mischiato a della marijuana. Da sotto un parasole poi spuntava anche un’altra bustina con all’interno un grammo di cannabis. I tre ragazzi venivano così segnalati alla prefettura come consumatori di stupefacenti oltre al ritiro della patente di guida per il 21enne che era al volante. In più dovranno sottoporsi tutti e tre a un programma di recupero per tossicodipendenti. • AL.MO. © RIPRODUZIONERISERVATA

SAREGO. Sulsitocomunale esu YouTube

Scrutatorisorteggiati conunvideo pubblico L’amministrazione comunale di Sarego ha messo sul sito istituzionale e sul canale ufficiale YouTube il video della riunione della commissione elettorale in cui sono stati sorteggiati i venti scrutatori che saranno in servizio ai 5 seggi per le politiche in programma domenica 24 e lunedì 25 febbraio. I seggi numero 1 e 2 avranno sede alla primaria del capoluogo in via Busentin, i numeri 3 e 4 alla primaria di Meledo in via Chiesa e il numero 5 alla primaria di Monticello di Fara, in via Palladio. L'Ufficio elettorale comuna-

le a partire da martedì 19 a sabato 23 resterà aperto dalle 9 alle 19 mentre nei giorni di votazione rispetterà gli orari di apertura dei seggi per effettuare il voto ovvero domenica 24 dalle 8 alle 22 e lunedì 25 dalle 7 alle 15. Il Comune, inoltre, informa che negli stessi giorni e negli stessi orari sarà attivo il servizio di trasporto pubblico fino al seggio per i cittadini disabili. Per usufruire del servizio e concordare modalità e orari sarà necessario mettersi in contatto con gli uffici municipali. • M.G.


Bassano 47

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 15 Febbraio 2013

ROMANO. Intervistaalsindaco RossellaOlivodopo l’assoluzione

POZZOLEONE. Ilgran finale questoweekend

«Paesetranquillo Visionedrogata daitonieccessivi» «Doposette annidiprocessi orapossodedicarmiai cittadini Hofiducia nelle istituzioni malagiustizia vacambiata» Enrico Saretta A una settimana dalla sentenza di assoluzione da parte della Corte d’Appello di Venezia sulla “vicenda Lorenzato”, il sindaco di Romano, Rossella Olivo, appare sollevata e tranquilla, benché, come tiene a precisare, «anche se la condanna in primo grado fosse stata confermata sarei tranquilla lo stesso, perché io non ho fatto nulla di male».

SindacoOlivo,setteannidiprocessi terminati con un’assoluzionepiena “perché il fatto non sussiste”.Comeèriuscitaaconciliare gli impegni di amministratore con la necessità di difendersi?

«Non è stato facile perché prepararmi ai processi ha comportato sia un notevole dispendio di tempo sia una forte pressione emotiva. Pensiamo solo alla campagna elettorale del 2007, che è stata improntata

dai miei avversari esclusivamente sul mio rinvio a giudizio. Una campagna pesantissima da sopportare emotivamente, con volantini diretti ad attaccarmi. Pure la campagna del 2012 è stata incentrata dai miei avversari sulla condanna che avevo ricevuto e mai sui programmi. Ho ricevuto attacchi che nulla avevano a che fare con la politica vera e propria. Ma ho resistito, in parte grazie al mio carattere forte e deciso, ma anche grazie ai miei cittadini, che mi sono stati vicini sostenendomi in vario modo. Non per nulla a Romano sono l’unico sindaco ad essere stato eletto ben tre volte. Al di là di questo, adesso mi aspetto che tutti quei soggetti che hanno contribuito a volantinare contro di me basandosi sulla prima sentenza si preoccupino di informare i cittadini sull’assoluzione».

Qualèoralasuaposizionesulla giustizia italiana?

«La mia posizione non è cambiata: ho fiducia nelle istituzioni anche se la mia esperienza con la giustizia non è stata il massimo. Innanzitutto il soggetto che ha seguito le mie indagini era a tutti gli effetti un soggetto “politico”. Poi sono stata sottoposta ad un impianto accusatorio che non reggeva e ho subito sette anni di processi che si sono conclusi con una piena assoluzione “perché il fatto non sussiste”, e non “per mancanza di prove”. Credo quindi che serva una riforma della giustizia a livello nazionale, assolutamente».

Dopo la sentenza crede che la situazioneaRomanopossatornare alla normalità?

«Ritengo che la visione esterna che si ha di Romano sia “drogata”, perché mai come in questi anni il comune è stato tranquillo e solido: lo testimoniano le mie rielezioni, che confermano che i cittadini si sentono ben governati. Il problema è che ci sono dei soggetti particolari che, alzando i toni e ricorrendo a comportamenti “eccessivi” nelle forme e nel linguaggio, danno l’idea che Romano sia un comune agitato. Ma in realtà non è così». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Amigliaiain paese perlatradizionale fieradi S.Valentino

L’inaugurazione dell’antica fiera diPozzoleone Ilsindaco di Romano,Rossella Olivo

L’iniziativa

Alezione diautodifesa femminile aS.Cuore Uncorsodedicato all’autodifesafemminileavrà inizioa SacroCuore diRomano il22 febbraio. Gliincontri, chesi terranno ognivenerdì, dalle19 alle20, sinoal 22marzo, mirerannoad insegnarealle partecipantiil metodo“ViperSystem”,un concentratodioltrevent’anni diesperienza nelcampo marzialedellaVta,Ving Tsun Academy,studiato

Marco Chemello appositamenteper persone aventi l’esigenza disapersi difendereinmanierapronta ein untempo ridottodifrequenza in situazioniadaltorischio. Duranteil corso,che complessivamente dureràquattro ore,verranno esaminatigli aspetti piùimportanti sul temadella difesapersonale,con lo studio praticodelle situazionirealidi pericoloedellesoluzioni chesi possonotrovare per uscirne indenni.Inoltre, verrà insegnato a sapergestirela paura,eanzi ad usarnel’effetto perrisultare devastanti(verso uneventuale aggressore). Gliincontrisi terrannonella palestradelle scuole primariedi SacroCuore,inviaLanzarini e sarannotenuti daLuca Bertoncello.La prenotazione è obbligatoriaedeffettuabilesul sitodelViperSystem. • E. S. © RIPRODUZIONERISERVATA

Attrezzature agricole per tutte le esigenze, trattori nuovi e vecchi, piante, carni e formaggi, stufe e pannelli fotovoltaici, prodotti artigianali e oggettistica fai-da-te: era vasta la tipologia di prodotti esposti nel primo fine settimana della fiera di S. Valentino a Pozzoleone. Dopo l'inaugurazione di sabato scorso, tenuta dal sindaco Egidio Cecconello, la prima vera giornata di fiera si è svolta con ordine in una splendida giornata di sole. Come tradizione, molte persone, nonostante la concorrenza del concomitante carnevale a Bassano, hanno “invaso” il piccolo paese vicentino. Tra le numerose proposte presentate, meritevole d'attenzione è stata la mostra "Artisti in fiera" allestita da Moreno

Gasparetto, Greta Borsato ed Eros Mantovani al centro giovanile; l'esposizione, caratterizzata da opere realizzate con le tecniche ad olio, china, matita, acrilico e raku, sarà aperta anche domani e domenica. Inoltre, tra le vie del paese strette dalla presenza di oltre 300 ambulanti, s'è potuto apprezzare il concerto campanario del gruppo “Corde e musica”, una dimostrazione pratica di aratura con buoi e la visita al campanile del paese. Ora le attenzioni e gli sforzi del comitato organizzatore e delle associazioni che lo appoggiano sono tutte indirizzate a questa settimana, ricca di appuntamenti che sfocerà domenica, ultima giornata di fiera. Un lavoro impegnativo ma che ogni anno porta grandi soddisfazioni e visibilità regionale a Pozzoleone e alle proprie tradizioni. • © RIPRODUZIONERISERVATA

ROSÀ. Iladri sonoentrati praticandoun varco nellarecinzione

CAMPOLONGO. Finoalla finedi febbraio

TEZZE. Al Centrodiurnoanziani delcapoluogo

Ancora furti all’interno dell’ecocentro di via Cà Diedo, a Cusinati di Rosà. L’ultimo si è verificato fra lunedì e martedì scorso. Questa volta, i ladri hanno preso di mira i contenitori di vestiti e scarpe usate. Li hanno aperti e buttato tutto all’aria, alla ricerca dei capi migliori. I vecchi indumenti vengono raccolti nei vari ecocentri di Rosà e poi destinati a scopi umanitari. Qualcuno si è servito da solo. Il Centro è aperto al mercoledì ed al sabato. Negli altri giorni,

Le iscrizioni alla scuola dell’infanzia “Madonna del Carmine” di Campolongo rimarranno aperte fino alla fine di febbraio. Nei nuovi spazi ricavati all’interno delle ex scuole elementari, messe a disposizione dall'Amministrazione Comunale e inaugurate lo scorso ottobre, è stata realizzata una scuola ampia e funzionale. Tra i servizi offerti, quello della mensa e dell’accoglienza anticipata alle 7.45, senza aggravi economici per le famiglie. Da quest’anno è stata istituita anche la sezione Primavera,

Il gruppo “Amici della Montagna” di Tezze, in collaborazione con la Pro loco e il Cai di Bassano, e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, ha organizzato tre serate culturali. Gli incontri si terranno nella sede del Centro diurno anziani del capoluogo. Il primo appuntamento è in programma sabato 23 febbraio, alle 20.30. Angelo Baron e Domenico Gnoato presenteranno gli aspetti paesaggistici di Rutas de Las Joyas Altus Andinas, fra il deserto di Atacama e il Salar de Uyuni.

Cusinati,nuovofurto all’ecocentro Sparitivestiti escarpe usate avvengono i furti. Gli sconosciuti fanno man bassa di tutto quello che potrebbe servire. In particolare, sono presi di mira vecchi computer e televisori, dai quali possono essere recuperati schede e componenti. I ladri entrano attraverso varchi praticati nella recinzione sul lato est, causando non pochi danni. La mancanza di un sistema di videosorveglianza lascia agli sconosciuti mano libera. • M.B.

Via Montello, 50 (S.S. Marostica - Bassano) Tel. e Fax 0424 77323

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L’ecocentrodi Cusinati

Scuoladell’infanzia Aperteleiscrizioni

per bambini tra i 24 e i 36 mesi. «Siamo orgogliosi del servizio offerto - spiega il sindaco Mauro Illesi -. In questo modo i bambini hanno la possibilità di frequentare un ambiente dove condividere fin da subito le prime esperienze di vita sociale, sotto la presenza vigile di insegnanti preparati. La scuola è ancor più in grado di rispondere ai bisogni dei bambini e delle famiglie, anche attraverso percorsi più adatti alla loro formazione». • F.C. © RIPRODUZIONERISERVATA

Lamontagna narrata lungotreconferenze

Nella serata di sabato 2 marzo, invece, sarà presentato il filmato, curato da Alberto e Federico Bordignon, che racconta le uscite effettuate dal Gam nello scorso anno e che hanno coinvolto numerosi soci. Sabato 9 marzo, alle 20,30, Gianni Frigo, presidente del Cai di Bassano, illustrerà infine gli aspetti paesaggistici della Carnia, zona cerniera dell’Europa. Gli incontri sono gratuiti e aperti a quanti sono appassionati di montagna. • M.B. © RIPRODUZIONERISERVATA


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