rassegna 14-03-13

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ANNO66NUMERO72

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GIOVEDÌ14 MARZO2013 € 1,20

La Chiesa riparte dai fondamentali di ARIO GERVASUTTI

Ilcardinale di BuenosAiresJorge MarioBergoglio saluta lafolladal balcone di SanPietropochi minutidopo esserestato elettoPapa conilnome diFrancesco: «Vengodallafinedelmondo»

UnPapadallafinedelmondo JorgeBergoglio èFrancesco IlprimoPonteficesudamericano èil gesuitaarcivescovo di BuenosAires Alla quinta votazione il Conclave ha eletto ieri pomeriggio il primo Papa non europeo. È il gesuita argentino Jorge Mario Bergoglio. Ha scelto il nome di Papa Francesco. «I miei fratelli cardinali sono andati a prendermi alla fine delmondo»,lesueprimeparole.

f PAG da 2 a 9

ILCONCLAVE

LABIOGRAFIA

PIAZZASANPIETRO

ILVESCOVOPIZZIOL

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f ROVEROTTO PAG8

f GIACOMUZZO PAG9

Rottigliequilibri allaquinta votazione

Originipiemontesi eidifficilianni sottoladittatura

Ifedeliinneggiano alla“rivoluzione” nellaChiesa

«Lasemplicità saràlasuaprima caratteristica»

LAPOLITICA. IlPdlinsorge:«Bersanismentisca» VICENZA. SpuntailnomediAlbertoPellizzari Abbigliamento uomo Classico sportivo cerimonia Servizio abiti su misura Vi aspettiamo nel

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IlPdvuole l’arresto Zocca rinuncia, Pdl diSilvioBerlusconi cerca uncandidato Il Pd, per voce del capo della segreteria Maurizio Migliavacca, sarebbe pronto a votare per l’arresto di Silvio Berlusconi se gli atti sulle accuse di corruzione per la vicenda della compravendita del senatore De Gregorio fossero fondati. E per il Cavaliere è la riprova di un «complotto politicogiudiziario» in atto per eliminarlo: vogliono un «Craxi2», dice. E il Pdl fa quadrato chiedendo a Bersani di smentire. f PAG11

CALCIO

ÈCunico ilnuovo presidente delVicenza f MANTOVANI PAG 50

Passo indietro. Marco Zocca ha declinato l’offerta: non sarà lui il candidato sindaco di Vicenza per il Pdl, smentendo così il coordinatore cittadino Nereo Galvanin che aveva annunciato una strada alternativa all'alleanza con Manuela Dal Lago. Il totocandidati si rimette allora in moto. L’identikit del nuovo mister X dovrebbe corrispondere al profilo dell’avvocato Alberto Pellizzari. f MANCASSOLA PAG24

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L

a storia della Chiesa è fatta di segni. Per restare agli ultimi Papi, è stata un segno la durata del Pontificato di Giovanni Paolo I: trentatré giorni, uno per ogni anno della vita di Gesù. Il lungo Pontificato di Karol Wojtyla è stato cadenzato da una tale quantità di messaggi che risulta impossibile scegliere: basti l’ultimo, quel Vangelo posato sulla bara sfogliato dal vento e chiuso da un refolo solo alla fine del funerale. Il segno di Ratzinger è - inevitabilmente - nel gesto clamoroso delle dimissioni con la contemporanea e plateale richiesta di una nuova vita per la Chiesa. E ieri, con l’elezione dell’argentino Jorge Mario Bergoglio, il nuovo Papa in pochi istanti ha portato con sé una ventata di segni destinati a incidere profondamente nella storia vaticana. A cominciare dalla stessa scelta di un Pontefice sudamericano, ma di origini italiane, gesuita ma particolarmente vicino agli ultimi al punto da farsi chiamare Francesco, dal carattere timido ma arguto e sfrontato con i potenti. La sua prima frase, «i miei fratelli cardinali sono andati a prendermi alla fine del mondo», richiama le parole del «nuovo Papa chiamato da un Paese lontano» pronunciate da Karol Wojtyla. La seconda frase è una preghiera per il suo predecessore Benedetto XVI. Un messaggio chiaro: il Papa emerito c’è, e Francesco ne terrà conto. Bergoglio nelle prime votazioni del Conclave del 2005 si era ritrovato in competizione con Ratzinger: ai suoi sostenitori disse di non sentirsi pronto a fare il Papa, e chiese di far convergere i voti sul futuro Benedetto XVI. Scegliendo Bergoglio, la Chiesa ritorna al bivio della sua storia e percorre una nuova strada senza per questo rinnegare quella vecchia. La scelta del nome Francesco, poi, è il più universale dei messaggi possibili: una manifesta indicazione di attenzione alla povertà, di rilancio della vocazione umile della Chiesa. Si ricomincia dalle basi, dai fondamentali: la semplicità prima delle questioni teologiche, sulle orme del Santo di Assisi. I problemi del mondo, oggi, non sono solo dogmatici o ideologici: sono prima di tutto sociali. Non per questo la dimensione spirituale deve passare in secondo piano: ed il terzo segno del nuovo Pontificato è stato l’invito alla preghiera. Preghiere semplici, le prime che tutti i credenti imparano da bambini: il Padre nostro e l’Ave Maria. Il quarto segno è stato il ripetuto richiamo a Roma, al suo ruolo di Vescovo della città eterna: un Papa che viene da lontano ma consapevole che il Vaticano ha urgente necessità di una guida che plachi le lotte di potere e metta ordine nelle gerarchie. E chi più di un gesuita può essere indicato per un simile compito, dato che solo questo Ordine professa il voto di obbedienza al Papa oltre a quelli di castità, povertà e obbedienza ai superiori gerarchici. L’origine di Bergoglio, la scelta del nome, le sue prime frasi, le sue prime azioni: sono tutti chiari segni di una Chiesa che ha scelto una direzione ben precisa. Ha scelto di farsi guidare da un Papa che viene del nuovo mondo, per guidare i cattolici - e non solo loro - verso un mondo nuovo. •


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IL GIORNALE DI VICENZA

Giovedì 14 Marzo 2013

VENETO

PADOVA.Aspettanoil14˚figlio

Lasuper-famigliapadovanadeiconiugiFerruccioeAlessandra Calò,genitoridi13figli,siapprestanoabattereunnuovo record:èinarrivoil14esimobambino.«Loabbiamocercato».

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GLIARRESTI ECCELLENTIINVENETO. Ilmanagerpadovanonon èindagato: deve scontareuna pena peraltre vicende

Siè consegnatoil ricercato

MircoVoltazza haparlatoai pm perseioredel “sistemaBaita”percreare fondi neri Carlo Mion MESTRE

L’imprenditore padovano di Polverara Mirco Voltazza si è costituito ieri pomeriggio al Gico della Guardia di Finanza di Venezia. In caserma lo ha interrogato il pm Stefano Ancillotto, titolare dell’inchiesta che ha portato in carcere Piergiorgio Baita, presidente della Mantovani e Claudia Minutillo, ex segretaria di Giancarlo Galan, quando era presidente della Regione, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta. Voltazza è stato sentito, alla presenza del suo avvocato Michele Pergola, per oltre sei ore. Al pm Stefano Ancillotto ha parlato della sua lunga latitanza nell’ex Jugoslavia e ha confermato nei dettagli quanto definito dai magistrati come «metodo Baita», vale a dire il sistema delle fatture false per creare fondi neri. Il verbale dell’interrogatorio è stato secretato. Il pm lo risentirà ancora nei prossimi giorni per trovare ulteriori riscontri al colossale giro di fatture false emesse dalla società «cartiere». Insomma, la sua confessione viene valutata come un importante pas-

so in avanti nell’inchiesta che ha portato a galla una presunta evasione fiscale di almeno 10 milioni di euro. Il «giro» è molto più ampio. Voltazza era ricercato perché sul suo capo pendeva un ordine di carcerazione: deve scontare un anno e mezzo di reclusione per una condanna per peculato, ricettazione e calunnia. Non risultava indagato nell'inchiesta Mantovani, anche se la sua società con sede a Marghera è stata perquisita dalla Finanza. Il suo socio, Luigi Dal Borgo, è stato un assiduo frequentatore di Piergiorgio Baita. È il motivo per cui le loro società sono finite sotto la lente delle fiamme gialle di Venezia che stanno cercando di capire se anche in questo caso siano state emesse false fatture in favore della Mantovani. Nei giorni scorsi Voltazza ha inviato una lettera ai giornali in cui si diceva pronto a rientrare in Italia: «Rientrerò anche a costo della mia personale incolumità per fare piena luce su questa vicenda». Voltazza aveva scritto: «Dopo le falsità dichiarate sul mio conto con riferimento al caso Mantovani, una cosa è certa: ho una condanna da scontare passata in giudicato. Alla qua-

le il sottoscritto non ha mai avuto nessuna intenzione di sottrarsi. Ma mi è stato consigliato vivamente di andare fuori, onde evitare altre problematiche». Naturalmente non dice chi gli avrebbe dato il consiglio. Seguivano una serie di valutazioni, a dir poco discutibili, sull'indagine e su «finti collaboratori o pentiti dell'ultimo momento», Voltazza concludeva sostenendo che vuole rientrare in Italia: «Ho intenzione di disattendere quei consigli», scrive, «e questo anche a costo della mia personale incolumità per fare piena luce su questa vicenda». «Penso aveva aggiunto anche - all’ing. Baita e al rag. Buson che sono in carcere e stanno pagando colpe che bisognerà dimostrare, e invece “finti collaboratori e pentiti” dell’ultimo momento che sono i reali artefici di certe operazioni poco chiare». Voltazza era scappato all’estero e viveva tra Slovenia e Croazia. Ieri si è presentato nella caserma della GdF accompagnato come detto dal suo avvocato Michele Pergola. Il pm Stefano Ancillotto lo attendeva per chiedergli diverse cose sui rapporti tra Baita e, come detto, sul suo socio Luigi Dal Borgo,

motivo: «Secondoi criteridi Fitchutilizzati per l’assegnazioneed il monitoraggiodeglientilocali appartenentia Regionia Statutoordinario,ilrating massimoa questiattribuibile nonpuòesseresuperiore a quellodella Repubblica Italianainassenza diuna genuinaautonomia finanziaria».«Inaltreparole prosegueCiambetti -“paga, tasie condividi ildisastro”. È comeseinuna classe ci fossero5studentispeciali, chegodonodi untrattamento aparte, e15 studentidei quali almeno8 -9 decisamente e

VENEZIA

Altririscontriierialleindagini sui fondineri dellaGuardiadi finanza

MircoVoltazza

56 anni, residente in via Roma 58 a Pieve D'Alpago, nel Bellunese, titolare di una miriade di società. Tra queste Nsa srl, acronimo di «Non Solo Ambiente», impresa specializzata in tubi in ghisa con sede a Marghera in via Fratelli Bandiera 45/allo stesso indirizzo di Servizi e Tecnologie Ambientali, la società di Mirco Voltazza, consulente della Mantovani. Domani intanto ci sarà la prova del nove: il Tribunale del riesame giudicherà le richieste dei legali di Baita e degli altri indagati e stabilirà se le accuse reggono o se va concessa la scarcerazione. •

Vialibera ieriincommissione Affariistituzionali delConsiglio regionale,presieduta da CostantinoToniolo(Pdl),alla commissioned’inchiesta sugli appaltipubblici esulle conseguenzedell’inchiesta “Mantovani” apertadalla magistratura.La commissione inviaal Consigliodue delibere: laprimacostituirà appuntouna commissioned'inchiesta sui lavoripubblici eseguiti o in corsodiesecuzione, la seconda affiderà allastessa commissione“Affari istituzionali”funzioni d’inchiestaper analizzarele proceduredievidenza pubblica svolte dallaRegioneo daenti daquestapartecipatio vigilati. Larichiesta diistituire una commissioned'inchiesta è stataavanzatadal consigliere delPdLucio Tiozzo ecome notovedecome primo firmatarioil presidenteLuca Zaia,oltrea Carlo Alberto Tesserin(Pdl),Stefano Valdegamberi (Udc),Antonino Pipitone(Idv),DiegoBottacin (montiano)ePietrangelo Pettenò(Sinistra). La richiesta fa seguito all’inchiesta giudiziariachehacoinvoltola maggioreimpresavenetadi costruzioni,oltreadalcune

societàstrumentalidellaRegione. Lacommissione «avràuna durata diseimesi, eventualmente rinnovabili per altri sei etra isuoi compitiavrà quellodiverificare procedure,costietempi di affidamento,aggiudicazionee realizzazionedeilavoripubblicidi competenzaregionale, con particolareriguardoa quelli eseguitio incorso diesecuzione e affidamentoattraversola formula delprojectfinancing. Inoltredovrà verificare,a partire dal 2005, i rapportidicarattere commerciale intercorsitra societàpartecipate, ancheindirettamente, dalla Regione,societàpartecipatedagli entistrumentali regionali con soggettiaventisede all'estero,in particolareper quantoriguardale modalitàdiaffidamento delle fornituredibeni eservizi». La commissioneavrà9 consiglieri,5 dimaggioranzae4diopposizione elettidall'Ufficiodipresidenza del Consiglioregionale,sentiti i capigruppo.Il secondo provvedimento,proposto da Tiozzoesottoscritto daFederico Caner(Lega) eglistessi altri firmatariaffidaalla commissione AffariIstituzionaliil compitodi analizzarele proceduredi evidenza pubblicasvolte dalla Regioneedagliorganismi da questadipendenti,partecipati o vigilatichesvolgono direttamente oindirettamente funzioni,compiti eattivitàregionali. •

Bilancio, “raschiati” 10milioni peremergenze sociali elavoro

insufficienti,due otreappena appenasufficienti e trecon mediesuperiorialbuono se nonottimo: arriva la commissioneesterna, lasciain unaclassifica a partegli studentispeciali,ma boccia tuttalaclasseordinaria perchéla maggioranzadegli allievifa pena».«Mi chiedo se haancora senso pagareuna agenziadi rating affinché faccia la suavalutazione sui nostricontisepoi, allafine, indipendenteme-nteda ogni nostracaratteristica oggettivadobbiamo accettare insilenzioil votoassegnato all’Italia.Ègiusto? No».

Bond:«Unlavoroestenuantedilima suicapitoli,ma oraci siamo» Piero Erle

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Regione,diventanodue lecommissionid’inchiesta

CONSIGLIO REGIONALE. Ierigiornata persa,maoggi sivainaulacontantimini-tagliper4priorità

Fitchhaabbassato ancheil ratingdellaRegione «PAGHIAMO PER L’ITALIA» «Doppiamentegabbati, o se preferite“bechie bastonà”», tuonal’assessoreal bilancio RobertoCiambetti.«Non solo siamolaRegione astatuto ordinariocheconilsuo residuofiscale,assiemea LombardiaedEmilia,finanzia ilresto d’Italia,ma dobbiamo anchesopportarela equa redistribuzionedei disastri economico-finanziarialtrui», Labruttanotizia infatti è che Fitchha abbassatoa BBB-, ultimolivello primodi quello definito“junk”, cioè spazzatura,anche il rating dellaRegione.Per un semplice

Primovotoieri, ora siandràin aula

Una giornata andata completamente a vuoto, con le minoranze che convocano addirittura la stampa per denunciare la paralisi e spaccature in maggioranza Pdl-Lega. Ma dopo un pomeriggio passato in trattative la svolta pare giunta. E dopo una melina durata una settimana il Consiglio oggi cambierà marcia. Decisiva, appunto, una trattativa prima tra Pdl e Lega, iniziata all’improvviso dopo che giovedì mattina, a sorpresa, il capogruppo Dario Bond (Pdl) aveva lanciato il messaggio: «Questo bilancio va cambiato per far fronte alle emergenze del Veneto: quella sociale, quella del lavoro e quella delle imprese. A costo di raschiare soldi nei capitoli di bilancio e di andare a prendere soldi alla finanziaria “Veneto sviluppo”». E proprio ieri sera a tarda ora Bond spiegava: «È passata la mia linea». Perché in questi giorni, a quanto è emerso, c’è stato un duro confronto tra assessori e gruppi consiliari dovuto proprio all’operazione “raschiatura barile”. A quanto pare piccoli tagli da 200-300 mila euro, di qua e di là, sono caduti un po’ dappertutto sui capitoli di spesa degli assesso-

rati all’ambiente, alla cultura, all’agricoltura, e così via: in tutto 10-15 milioni. «È stato fatto - spiega Bond un grande lavoro di squadra, anche con gli assessori Roberto Ciambetti (c’era stato un duro confronto proprio giovedì scorso tra Bond e lui) e con il presidente della commissione “bilancio” Costantino Toniolo. Siamo riusciti a ricavare 10 milioni di euro per un “fondo di solidarietà”, o di emergenza sociale come lo chiama il centrosinistra, e mi sembra che sia un grande risultato, e poi abbiamo novità anche su altre cifre che dovrebbero maturare domani. È stato fatto un lavoro certosino su tutti i capitoli di bilancio e più di così è impossibile perché, l’ho detto anche in aula, di soldi non ce ne sono più. Ma non tocchiamo sanità e sociale di un solo euro, sia chiaro». Bond in aula aveva annunciato che i fondi recuperabili per l’emergenza sociale sarebbero stati destinati «non solo ai Comuni, ma anche alla rete delle Caritas diocesane, perché è giusto fare riferimento a chi la rete di solidarietà sul territorio l’ha costruita con il suo lavoro concreto». Un terzo dei fondi, quindi, potrebbe prendere questa destinazione che assicura del resto un immedia-

Consiglio:al lavoro Toniolo (asin.) e Ciambetti(secondo dadestra)

DarioBond (Pdl) to impiego per emergenze sociali vere nelle città e province venete. A quanto si è capito, è anche vicino un accordo sul trasporto pubblico locale, con circa 260 milioni per il trasporto su gomma e quasi 150 per

quello su rotaia. Grazie anche al lavoro compiuto a Roma dagli assessori Ciambetti ed Elena Donazzan, spuntano soldi che sono utilizzabili per il diritto allo studio: «Come Pdl - sottolinea Bond - puntiamo a concentrare qualcosa come 17 milioni sulle borse di studio universitarie. Siamo determinati in questo». Insomma, il quadro pare chiaro. «Dopo una riunione conferma Toniolo (Pdl) - e un confronto lungo tra forze politiche puntiamo sul concentrare risorse in quattro macroaree: trasporti, emergenze sociali, lavoro e imprese». Anche per queste ultime infatti si annunciano novità nel bilancio che sarà votato in aula, oggi o al più tardi domani. •


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IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 14 Marzo 2013

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VENEZIA.Ritornal’acquaalta

IlCentroprevisionimareediVeneziahaannunciatoperieri nottepocoprimadelle24ilritornodell’acquaaltaincittà,con unapuntamassimadimareadi110centimetrisulmediomare.

TREVISO.Digiunoperindipendenza DueattivistidiIndipendenzaVenetadichiaranoundigiunoad oltranzadaoggi,perlostallodelreferendum.AnnaDurigone MaurizioGiomositrovanonellasedetrevisanadelmovimento.

LEGA. Ilsegretariofederale del Carroccioa PalazzoBalbi

MaronivadaZaia alanciare ilmodelloTosi «Fondamentalel’apportodellelisteciviche,novità positivedaportareavantiperallargareilconsenso» Esullepolemichevenete:«Sonoragazzivivaci» Roberta Bassan

INVIATA A VENEZIA

Lapsus di Maroni che chiama Zaia Flavio. «Freudiano», scatta subito il governatore del Veneto tra i sorrisi maliziosi dei giornalisti. Un errore a cui nessuno avrebbe fatto caso in altra stagione, ma non dopo una settimana di veleni che hanno fatto agitare non poco la Lega veneta con le mail di richiamo del segretario regionale Flavio Tosi ad esponenti di spicco del Carroccio, governatore Luca Zaia in testa, rei di aver esternato su questioni interne al partito, in particolare sulla gestione di Tosi e sul tracollo elettorale del partito. Maroni corregge subito il tiro e si prosegue. L’incontro a sorpresa «organizzato all’ultimo minuto» tra il segretario federale e neogovernatore della Lombardia Roberto Maroni con Luca Zaia a Palazzo Balbi, “casa” del governatore veneto, a due giorni dalla riconferma di Maroni alla guida del partito, è la ciliegina che Zaia vuole chiamando accanto a sè, davanti ai giornalisti, il leader massimo del partito, ma molto vicino anche all’idea di movimento “oltre la Lega” sposata da Tosi. «Maroni è qui - dice Zaia - per confermare la solidità dei rapporti e parlare del grande progetto della Macroregione del Nord». Il tema scorre, ma non è l’unico. Maroni parla del futuro e della nuova fase che si apre nella Lega. Modello Verona. NUOVA SFIDA. Il progetto della nuova Lega è in itinere, lo racconta Maroni partendo dalla nuda realtà. Premette, a scanso di equivoci che «la Lega Nord è immortale e non spari-

Ilcasoberico

«DiVicenza nonmi occupoio»

ManuelaDal Lago INVIATA AVENEZIA

QuandoMaroni raccontadelle sfidedietro l’angolodellaLega ecitale elezioni amministrativedi maggioparla diTrevisoenoncitaper nulla Vicenza.A domandaprecisa sullasituazione incasaberica conla colonna storicadella Legadeputatauscente e consiglierafederaledel CarroccioManuela DalLago candidataa sindaco,che sta costruendounacivica, manon haancoral’appoggioufficiale dellaLegaNord esi troverà purecontro uncandidato del Pdl, ilsegretario federale Maroniglissa:«Non mene occupo,nonso nulla, deciderà laLiga veneta». «Quandosi partecipaa delleelezionil’unico obiettivo èquellodivincereafferma-.Sarà laLiga a deciderechi corre.Io milimitoa dareindicazioni sul piano politico».•

rà. Anche se ci sarà l’apporto delle civiche». È questo il punto: «Bisogna valutare il contesto che cambia. Fino ad un anno fa il movimento di Grillo era dato sotto il 3%, oggi rappresenta il primo partito ed è una novità votata da tanti elettori del Nord, anche leghisti. Io ho parlato spesso del modello Verona, chiamato così per semplificare, è un’esperienza che ho replicato in Lombardia raccogliendo con la lista civica che portava il mio nome oltre il 10%, gente che non avrebbe votato Carroccio, superando così anche la lista Monti e non rubando voti alla Lega, che ha raccolto alle regionali gli stessi voti della Camera. È un dato rilevantissimo, che ha superato anche quello della lista di Ambrosoli, che non è politico di carriera. Stiamo decifrando questi segnali. La lista civica non è una contraddizione - sottolinea - ma una novità positiva da portare avanti. Ora va realizzato quanto detto al Congresso - afferma - con la Lega punto di riferimento, ma allargando più possibile il consenso al Nord». Tutta da studiare la tattica, ma il segretario federale traccia la strada: spazzare via i «vecchi schemi destra-sinistra». E parla di «proposta nuova da costruire». SACRIFICIO. Non prima di aver affrontato la ripercussione del tracollo elettorale patito soprattutto in Veneto: «Sapevamo di dover fare un sacrificio elettorale per avere una vittoria politica: ho scelto quindi di puntare su uno scenario intermedio per aprire la nuova stagione della Lega. Il Veneto ha sofferto più della Lombardia, dove c’era mobilitazione per vincere le regionali. Il risulta-

PADOVA.Ottokgdihashish,arresto

ICcdiPiovediSaccohannoarrestatounmarocchino,Mohamed Kassaoui,33anni,residenteinSpagna,trovatocon8chilidi hashish,chedatempobazzicavanellabassapadovana.

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Lapsus ELUCADIVENTA FLAVIO Convenevoli, chebella Venezia, dopola sconfitta delMilan conil Barcellona èstatadura confermare l’appuntamentodioggi. Maronigigioneggia.Zaia poi,che èinterista, staal gioco.Subito serie viacon ilsegretario federaledella Legacheelenca itemiclou dellaMacroregione: infrastrutture,Cigin deroga,poi arriva alterzo. «Ilsostegno aiComuniè untema cheFlavio ha sviluppatoesu cui...». Sguardie sorrisidivertiti. LucaZaia scatta:«È freudiano».Maroni correggeiltiro, ridendoci supurelui, consapevole dellagaffe: «...Temache Flaviocome sindacoe Lucacome governatoreha sviluppatoesu cuiha molteideecheabbiamo condivisoeche riguardano ilpatto di stabilità».Si ridiventa subitoseri. Malo scivoloneè servitodopo la settimanadipolemiche LucaZaia-Flavio Tosi. to delle politiche, fin da prima del voto, me lo sono sempre intestato io, ma chi critica non ha capito la linea politica del “Prima il Nord”. Adesso si tratta di rinnovare». VIVACITÀ DEI VENETI. Archivia velocemente le polemiche in casa veneta. Sorride sulla «vivacità dei ragazzi veneti, perché servirà a stimolare anche noi lombardi. Normale dialettica - dice - che non ha provocato alcun imbarazzo». E rinvia al mittente - stavolta serio l’idea di un congresso veneto della Lega per affrontare lo scontro del dopo-elezioni visto che «c’è già stato un congresso federale che ha deciso tutto». Ergo: «Ora dobbiamo guardare avanti, abbiamo sfide nuove e importanti. Per vincerle più uniti siamo, meglio è». LA LINEA. Annuncia i nuovi capigruppo a Camera e Senato: il lombardo Giancarlo Giorgetti e il Veneto Massimo Bitonci, l’anti-Tosi. Ma avverte: «Il loro compito sarà quello di organizzare l’azione della Lega a Roma, aiutandoci qui sul territorio, dove vogliamo coinvolgere gli amministratori di qualsiasi colore politico». Modello Flavio. Quello di Verona. •

LucaZaia eRoberto Maroni ierisul balcone diPalazzoBalbi

MISSIONE. RifinanziarelaCigin derogae pressing sulleinfrastrutture

LaMacroregione pronta amobilitarsi con iComuni Tra i temi clou soprattutto la richiesta di allentare il Patto di stabilità «Altrimenti sfonderemo» INVIATA A VENEZIA

Maroni elenca i temi cardine della Macroregione del Nord, area caratterizzata dalla forte omogeneità economica, produttiva, culturale e sociale che lega tra loro le Regioni del Nord, piattaforma per il Carroccio su cui costruire forme di intesa e collaborazione per arrivare ad accordi federativi. Veneto, Lombardia, Piemonte a guida leghista iniziano a definire le linee. E ieri Maroni ne ha enucleate tre, tutte legate a temi economici: infrastrutture, Cig in deroga, patto di stabilità. Primo: «Le infrastrutture devono essere degne delle dimensioni politiche, economiche e geografiche di quella che

MassimoBitonci è la più grande regione d’Europa, vanno completate le infrastrutture da Torino a Trieste, il nostro impegno sarà rivolto al coordinamento delle iniziative, che finora è mancato». Secondo: «Rifinanziare la cassa integrazione in deroga - dice Maroni - strumento che ho inventato io quando ero al Welfare, per il quale il ministro Fornero mi ha detto che non ci sono più fondi». Terzo,

ma non ultimo, il sostegno ai Comuni e la battaglia sul patto di stabilità «che impedisce ai Comuni, pur avendo i fondi, di pagare i fornitori». «Non appena sarò insediato - sostiene Maroni - promuoverò l’azione comune a Roma, nei confronti dell’attuale Governo o di quello nuovo, se ci sarà. C’è già un’iniziativa dell’Anci e anche noi come Regioni dobbiamo sostenere l’urgenza della modifica del Patto, chiedendo che i Comuni virtuosi siano premiati e messi in condizione di fare quel che devono. Dal primo gennaio, anche i Comuni sotto i cinquemila abitanti, quelli più virtuosi, sono sotto il vincolo. La questione si risolve o convincendo il Governo a modificare il Patto o costringendolo. Siamo decisi a mobilitare i Comuni, contro quella che è un’invenzione tutta italiana». Zaia e Maroni pronti allo sfondamento con la Macroregione del Nord. •

COSTRUTTORI: «SÌAZAIA». Schiavo(Ance):«È l’ultimaratio perlasopravvivenzadelleditte»

PADOVA

«Sono stufo di recarmi ai funerali dei colleghi. Il superamento arbitrario del Patto di stabilità è l’ultima ratio per salvare il Paese. Non si tratta di una provocazione o di un atto sedizioso, ma di una questione di sopravvivenza». Luigi Schiavo, presidente dei costruttori edili di Ance Veneto, appoggia in pieno l’invito del governatore Luca Zaia rivolto a Comuni, Province e Regioni di Veneto, Lombardia e Piemonte a non rispettare più i vincoli imposti dal Patto di stabilità interno liberando le risorse disponibili

in cassa. «Siamo - continua Schiavo - al fianco dei governatori e dell’Anci, di tutti gli amministratori di Regioni e Comuni virtuosi». «Se da domani tutti smettessero di preoccuparsi dei vincoli del Patto - prosegue Schiavo - si libererebbero risorse per investimenti tali da provocare uno shock benefico per l’economia. Per l’edilizia, in particolare, più esposta di altri settori al problema dei ritardati pagamenti e del blocco dei lavori pubblici, sarebbe la svolta. E dall’edilizia, sappiamo bene, dipendono le sorti di tutti gli altri settori economici». «In questo Paese pare che

LuigiSchiavopresidente Ance

nulla si muova fin quando non si arriva a un punto di rottura. Da questa ribellione forse arriverebbe finalmente quella svolta copernicana nella gestione del bilancio pubblico che tutti si aspettano: la liberazione delle risorse per investimenti e il taglio drastico e definitivo dell’enorme ammasso di spesa improduttiva. La macchina statale non può continuare a pesare sui contribuenti per 800 miliardi! La politica nazionale, oggi impegnata a trovare improbabili alleanze su temi sterili - conclude Schiavo - dovrebbe solo rendersene conto e convergere su questo unico obiettivo». •

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«Tutti uniti persuperare quel Patto»

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Economia 19

IL GIORNALE DI VICENZA

Giovedì 14 Marzo 2013

CUOA.Seminariopernuovimanager

MILANOUNICACINA.4vicentine

ENAIP. Monaco:2vicentiniinfinale

IlCuoaospitaoggi,alle18,unseminarioinpreparazionedella2a edizionedelcorsoexecutiveinSupplyChainManagement partendodal“casehistory”diCaterpillarGlobalPavin.

Dal27al29marzoa“Intertextile”aPechinoc’èilpadiglionedi MilanoUnicaCina,con4vicentine:Bonotto-Molvena,CotonificioVeneto,MarzottodiPioveneeValdagnoeTessutiBocchese.

SarannodueallievidelcentroEnaipdiVicenzaarappresentare l’Italiaallafinaleeuropeadelconcorso“PlusPlus-L’Energia Creativa”,inprogrammasabatoaMonacodiBaviera.

NUOVISERVIZI. L’istitutodicredito berico,dopo laprimasperimentazione, puntaa estenderel’operazionea50 filiali

BpVi, da lunedìorariolungo

Ottosportelli,aVicenza quellodicontra’ Porti, rimarrannoaperti dalle8alle 19.30 Lunedì parte l’estensione dell’orario di apertura degli sportelli della Banca Popolare di Vicenza. Inizialmente saranno interessati dall’operazione otto sedi in tutta Italia: Verona, Firenze, Roma, Prato, Bergamo, Padova, Castelfranco Veneto e la filiale vicentina di Palazzo Thiene in Contra’ Porti. Gli uffici dell’istituto di credito rimarranno aperti, con orario continuato, dalle 8 alle 19.30. «Il nostro obiettivo è quello di garantire maggiore flessibilità ai servizi offerti ai nostri clienti - spiega il direttore della Banca Popolare di Vicenza, Samuele Sorato - estendendo l’orario di apertura degli sportelli siamo convinti le persone potranno arrivare più facilmente a compiere le loro operazioni bancarie». Una nuova opportunità, quindi, che si inserisce nel motto, ribadito anche martedì dal presidente Gianni Zonin, che vuole l’istituto di credito berico “gentile e veloce”. «Perchè la gentilezza costa nulla - aveva puntualizzato Zonin - e la velocità nel servire il cliente molto poco». Nelle intenzioni della Popola-

re vicentina c’è la volontà di coinvolgere nelle aperture prolungate almeno altri cinquanta sportelli entro qualche mese. «Siamo l’unica banca che in un periodo tanto delicato come quello che stiamo attraversando non ha fatto esuberi - riprende Samuele Sorato - e che, anzi, vuole valorizzare i propri dipendenti, ai quali chiediamo maggiore disponibilità per migliorare lo standard dei servizi offerti ai nostri clienti». Clienti che nel corso del 2012, BpVi ha incrementato di 71 mila unità. Ad aumentare sono stati poi anche i soci arrivando così a più di 73 mila dopo le 6 mila nuove acquisizioni nell’anno che si è da poco concluso. «Stiamo supportando, di pari passo, sia le imprese (garantendo finanziamenti a mediolungo termine) sia le famiglie sottolinea il direttore generale - confermandoci come una realtà vicina a tutti i territori del nostro Paese in cui è presente». Ma l’intenzione della banca è quella di rivedere e migliorare il modello distributivo del Gruppo in un’ottica di “multicanalità”, puntando a rafforzare l’offerta dei servizi “oltre sportello” insistendo

Lalinea“verde”

SamueleSoratodirettore generale di BancaPopolare diVicenza sull’utilizzo di internet, dei call center, della tecnologia Atm e degli smartphone. Per sostenere l’intera operazione, Banca Popolare di Vicenza ha così deciso di dedicare significativi investimenti alle strumentazioni tecnologiche con cui dotare la propria rete di filiali. Allo stesso tempo sono in fase di introduzione nuovi dispositivi Atm (ovvero bancomat) che consentiranno ai clienti della Popolare guidata da Gianni Zonin di usufruire,

STRATEGIESOCIETARIE. Iltouroperatorpunta alprimo postoin Italia

Ela banca comprail42% delGruppoOrovacanze

LaNem,controllata dallaPopolarediVicenza fa sbarcarel’istitutodi creditonel settoreturismo Banca Popolare di Vicenza entra nel settore turismo. Lo fa attraverso l’acquisizione del 42% di Orogroup spa. L’operazione è stata portata a termine tramite Nem Sgr società di gestione del risparmio controllata da Nordest Merchant e facente parte del Gruppo della Popolare berica. L’intervento di Nem ha così rafforzato la struttura finanziaria di Orovacanze (uno dei primi operatori del turismo italiani) e consentito di incrementare il numero di strutture alberghiere gestite da 18 alle attuali 24. La nuova compagine sociale è ora pronta a finanziare anche la seconda fase di crescita, che prevede l’acquisizione di ulteriori strutture ricettive ovvero di concorrenti-operatori del settore con l’obiettivo, per Orovacanze (nato a Padova nel 1996) di raggiungere gli oltre 100 milioni di euro di ricavi nei prossimi 5 anni. Nel mirino c’è così la scalata al gruppo Valtur, recentemente messo in vendita. «A fine mese presenteremo la seconda offerta per comperare Valtur - spiega Franjo Ljuljdjuraj, presidente del gruppo Orovacanze - speriamo e desideriamo concludere positivamente l’operazione così da diventare il primo tour

Unaspiaggia invasadaituristi durantel’estate operator a livello nazionale». A contendere Valtur a Orovacanze sembra restare un solo concorrente, il gruppo milanese Uvet. L’operatore turistico padovano, che negli anni scorsi ha acquisito anche Italturist, durante il periodo estivo dà lavoro a oltre 1.500 dipendenti nei villaggi turistici gestiti. Tornando all’operazione conclusa con BpVi attraverso Nem sgr, il presidente di Orovacanze sottolinea: «L’ingresso del gruppo Banca Popolare di Vicenza pone delle solide basi per ampliare ulteriormente la già ricca offerta della nostra realtà, così da assumere sempre più un ruolo di primo piano nel settore turistico-alberghiero a livello nazionale». Nel corso del 2012 Orovacanze ha accolto direttamente nelle proprie strutture oltre 600 mila clienti e si è fatto da intermediario per più di 1 milione di turisti.

«Nordest Merchant, anche attraverso l’attività di private equity svolta dalla controllata Nem sgr sta concretizzando numerose inziative - interviene il direttore generale della Popolare di Vicenza, Samuele Sorato - Tutte operazioni finalizzate al rafforzamento delle piccole e medie imprese così da favorirne lo sviluppo e l’internazionalizzazione». «L’investimento in Orogroup - termina Sorato - rientra a pieno titolo in questa strategia di forte sostegno alle aziende del territorio, e si va ad aggiungere ad altri importanti interventi realizzati recentemente in Save spa, Corvallis holding e gruppo Braccialini». Banca Popolare di Vicenza, fondata nel 1866 (come prima banca popolare veneta), con oltre 44 miliardi di euro di attivo e più di 5.500 dipendenti rappresenta la nona realtà bancaria a livello nazionale. • M.B.

in qualsiasi momento della giornata, di numerosi nuovi servizi; tra questi il versamento di denaro contante e di assegni. Ma non è ancora tutto, perché all’interno delle filiali verranno introdotti dei monitor interattivi (i cosiddetti totem) che consentiranno di accedere in modalità self service a servizi informativi sui prodotti offerti dalla banca. Banca Popolare di Vicenza, però, oltre a migliorare il proprio modello di servizio alla

STRUMENTI E SERVIZI “GREEN” BancaPopolare di Vicenza siè posta comeobiettivo quellodi diventare“Green Bank”, valorizzando le nuove tecnologiee riducendocosì l’uso della cartastampata.Filosofia chel’istitutodi credito ha ribaditoanche siglando, martedì,l’accordocon ConfagricolturaVeneto persostenerelosviluppo dellepiccole emedie impreselegateal mondo “verde”del settore agricoloregionale. clientela vuole porsi come ulteriore obiettivo quello di divenire una “Green Bank” attenta in questo modo a minimizzare gli impatti ambientali, valorizzando le nuove tecnologie riducendo, allo stesso tempo, l’utilizzo della carta stampata. «In Veneto il nostro gruppo è cresciuto dell’1,9% - conclude Samuele Sorato - e siamo anche riusciti a rafforzare la liquidità (incrementata del 13%). In questo fare altri impieghi». •

Startup,il Veneto alterzoposto pernuoveiscrizioni Dell’esercito di imprese innovative una su quattro è attiva nella produzione e sviluppo di software L'Italia investe in startup. Almeno questo è quanto emerge dalla lettura effettuata da InfoCamere dei primi dati della sezione speciale del Registro delle imprese gestito dalle Camere di commercio dedicata alle start-up innovative. Secondo la rilevazione di lunedì, sono 307 le società - costituende o già costituite da non oltre 48 mesi - aventi come obiettivo sociale esclusivo o prevalente "lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico". A partire da ieri, i dati di questo particolare universo statistico saranno oggetto di un monitoraggio periodico quindicinale elaborato da InfoCamere. Dal punto di vista geografico è il Piemonte (con 50 imprese) la regione che fa segnare il maggior numero di start up iscritte, seguita dalla Lombardia (47) e dal Veneto (39). Il Molise, al momento, è l'unica regione che non ha fatto registrare ancora alcuna iscrizione. I dati a livello provinciale dicono

Ilnumero

307

LESTARTUP REGISTRATE INITALIAFINO A LUNEDÌ

Laregioneche fasegnareil maggiornumero di impreseinnovativeè il Piemonteseguono LombardiaeVeneto. che è Torino, con 41, in testa nella classifica per numero di startup avviate. Il capoluogo piemontese è seguito, a distanza, da Padova (19), Trento (18), Milano (17) e Roma (16). In termini assoluti, il settore che attrae maggiormente gli startupper è quello legato alla produzione di software e la consulenza informatica, dove si contano 80 imprese pari al 26,1% del totale di aziende "innovative", subito seguito da quello della Ricerca e sviluppo (69 unità, 22,5%). Per agevolarne la nascita e lo sviluppo, il Governo ha predisposto una serie di esenzioni e agevolazioni ai fini della costituzione ed iscrizione dell'impresa nel Registro delle imprese. •

VENETOBANCA

Bimadesso èinvendita Carifac sarà incorporata Banca Intermobiliare si prepara a passare di mano. Veneto Banca, che controlla l’istituto dal 2011, «sta portando avanti un processo di valorizzazione delle attività di private banking di Banca Intermobiliare e del gruppo». «È ancora in fase di analisi», sottolinea il gruppo trevigiano, che segnala «diverse ipotesi» tra le quali «il possibile coinvolgimento di partner esterni». E fra questi, in campo per la rete di private banking di Bim, ci sarebbe il colosso svizzero Ubs. Le notizie di stampa, poi la parziale conferma da Montebelluna con una nota richiesta della Consob, hanno così riacceso in borsa i riflettori sul titolo. Le azioni sono partite a razzo e hanno passato buona parte della seduta in asta di volatilità per concludere in rialzo del 34,8% a 2,4 euro. Intanto dal prossimo giugno la Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana sarà incorporata in Veneto Banca, ma rimarrà sul territorio il marchio storico che ne contraddistingue l’identità. L’operazione è stata illustrata ieri mattina ad Ancona dal presidente di Carifac Domenico Giraldi, dal direttore generale Enrico Doni e dal presidente del Gruppo Veneto Banca Flavio Trinca. «Attualmente - ha spiegato Giraldi Veneto Banca è azionista di maggioranza di Carifac con il 67% del capitale azionario». •

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Matteo Bernardini

INFOCAMERE. Dalla nostraregione sono39


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IL GIORNALE DI VICENZA

Giovedì 14 Marzo 2013

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CRONACADIVICENZA

Costidellapolitica Romachiedetagli per700milaeuro SecondoloStatoriducendo consiglieri eassessori palazzoTrissinorisparmieràuna cifra significativa mainrealtà ladiminuzioneèdicirca 80milaeuro Sono tempi duri per la Ragioneria di palazzo Trissino. Il tasto “meno” della calcolatrice è ormai consumato a furia di sottrarre tagli su tagli imposti da Roma. Non bastava la spending review (con la riduzione di 2,2 milioni di euro) e il crollo dei trasferimenti. Il Comune nel corso del 2013 dovrà provvedere a ridurre sensibilmente i costi della politica. La sforbiciata di assessori e consiglieri è già stata annunciata. Ma l’operazione non sembra sufficiente per raggiungere i 712 mila euro calcolati dallo Stato. I CONTI NON TORNANO. «È una cifra spropositata. Forse da Roma non si rendono conto di quanto può incidere lo stipendio di un membro della giunta e il gettone di presenza di un consigliere». Con queste parole Achille Variati aveva commentato la manovra del Governo, criticando inoltre la continua riduzione dei trasferimenti e lo «strangolamento causato dal patto di stabilità». L’operazione di taglio dei costi della politica prevede la diminuzione dell’organico della macchina comunale. Non dei dipendenti (anche se in questo caso una riduzione è già stata operata) ma dell’esecutivo e del Consiglio. A partire dal prossimo mandato la giunta perderà due assessori, passando così a 8, mentre i consiglieri da 40 diventeranno 32 . «Capite bene - aveva specificato il sindaco - che non si arriverà mai a 712 mila euro». «La cifra è sovrastimata di circa 10 volte», aggiunge l’assessore al bilancio Umberto Lago.

ICOSTIDELLAPOLITICA.In effetti, come è stato più volte ribadito, la famosa Casta non abita di certo a palazzo Trissino. Non lo dicono i protagonisti, parlano i numeri. Il gettone di presenza dei consiglieri ammonta a 36,15 euro ogni seduta. Se si guarda al 2011, al momento unico dato complessivo disponibile, l’intera assemblea è costata complessiva 54.980 euro. L’indennità mensile lorda di un assessore si aggira invece attorno ai 3 mila euro (quasi 4 mila quella del vicesindaco). In base alle cifre appena elencate il taglio dei costi della politica dovrebbe portare effettivamente a un risparmio di quasi 80 mila euro. Niente a che vedere con quei 712 mila euro calcolati in maniera «ipotetica» dallo Stato. LE PREVISIONI. «Questa - aggiunge l’assessore al bilancio è una cifra su base annua. Poiché noi andiamo a elezioni in maggio/giugno il taglio è della

Èunacifra sovrastimata dicirca10volte Noiabbiamogià ridottolaspesa UMBERTO LAGO ASSESSOREAL BILANCIO

metà. Questa operazione, infatti, è operativa solo per le amministrazioni che vanno a rinnovo». I conti in ogni caso non tornano. «E il problema - spiega Lago - è che la riduzione imposta dal Governo si basa su un calcolo pro-capite: 6,47 euro per abitante. Il tutto indipendentemente dal risparmio effettivo che deriva, per noi, dalla riduzione di due assessori e otto consiglieri, che, appunto, è pari a un decimo del taglio». L’ANTICIPO.Come fare per quadrare i conti? Palazzo Trissino sembra navigare in acque tranquille, avendo anticipato i tempi nel corso del 2012. «Siamo stati previdenti - commenta il direttore della Ragioneria comunale, Mauro Bellesia - e grazie a tre manovre di estinzione anticipata dei mutui abbiamo ottenuto un risparmio sulla spesa corrente che va a compensare i tagli. Va comunque ricordato che la stima di 712 mila euro è presunta, in quanto non si conoscono ufficialmente le spettanze ufficiali per il 2013. La somma è calcolata sulla base di un decreto ministeriale del 2011». CIRCOSCRIZIONI NEL MIRINO. Secondo il numero uno della Ragioneria «la cifra prevista tiene conto anche dei costi complessivi, come quelli strutturali. Parliamo ad esempio delle circoscrizioni». Che, secondo le previsioni, non saranno toccate. «Per il momento no - assicura - ma se andiamo avanti così saremo costretti a prendere delle decisioni. È inevitabile. Nel 2013 siamo riusciti a contenere i costi. Vedremo più avanti». •

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ILTAGLIO INMILIONI DELLASPENDING REVIEW

PalazzoTrissinodeve fare i contiancheconaltri tagli comequelli imposti dalla spendingreview. Inbase a quantodecisoda Romala riduzionedellaspesa si attestaattornoa2,2 milionidi euro, già ammortizzatidal Comune.

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LETASSE VERSATE DALCOMUNE A ROMA

Inbase agli ultimicalcoli presentati dall’amministrazioneil Comunee Aim nel corso del2012 hanno versato nellecassedello Stato40 milionidi eurodi tasse. Incambio ne sonotornati solamente9.

3.123

LOSTIPENDIOLORDO MENSILEDI UNASSESSORE

Dalprossimo mandato ilconsiglio comunale perderà8consiglieri e dueassessori

ILCASO. Laproposta diSorrentino sull’ipotesidi pedonalizzazione

Dalprossimomandato la giuntaperderàdue assessori,passando così da10 a8 componenti. Il risparmiosaràdi circa74 milaeuro sesi prende comeriferimento uno stipendiobase cheè di circa3 milaeuro.

36,15

ILVALORE INEURO DELGETTONE DIPRESENZA

Inoccasione di ogniseduta ilsingoloconsigliere guadagnaun compenso paria36,15 euro. Ilcosto complessivodi tutta l’assembleanel2011 è statodi54.980. Dagiugno cisaranno 8 consiglieriin meno.

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BILANCIO&PREVISIONI. Sarà rivistol’organico di consiglioe giunta

Nicola Negrin

Ilproverbio

L’ideapercorsoFogazzaro «Referendumsulle auto» Abalti: «Serve un progetto complessivo per l’area» I grillini: «Appoggiamo le posizioni dei comitati» «La riqualificazione di corso Fogazzaro è di elevato pregio. È diventato un salotto. Riportare tutto come prima è proprio uno spreco». Arrigo Abalti, consigliere Pdl, nei mesi scorsi aveva sposato l’idea di pedonalizzare il corso: «Adesso - dice - con la recente fusione di due comitati della zona, che uniscono commercianti e residenti e che puntano a fermare le auto dalla strada fino ai Carmini, viene da chiedersi che idee abbia il sindaco Achille Variati. Il tipo di riqualificazione di pregio porta a una so-

CorsoFogazzaro è apertoal traffico, masi puntaallo stopdelle auto la scelta, a mio parere: pedonalizzare. Anche perché la presenza delle auto in una via dove il marciapiede è a livello del porfido è potenzialmente pericolosa. Serve un progetto com-

plessivo: incentivi e sconti per chi utilizza park Fogazzaro e si serve di commercianti del corso, un bancomat e altri servizi». Interviene il Movimento 5 stelle con Riccardo Allione, re-

ILAVORI. Intervento propedeuticoall’allestimento delparapetto

Cantiereaponte Pusterla Masonolegrandi pulizie È iniziata ieri mattina la pulizia interna ed esterna della balaustra di ponte Pusterla, monumento simbolo dell'alluvione del 2010. L'intervento - che tempo permettendo andrà avanti fino a domani - è necessario per procedere poi al montaggio del nuovo parapetto, in programma la prossima settimana. Come spiegato nei giorni scorsi dall'assessore ai lavori pubblici e alle infrastrutture stradali Ennio Tosetto si è dovuto attendere lo sblocco dei finanziamenti europei e il pa-

L’intervento dipulizia avviatoierisu pontePusterla

rere della Soprintendenza per incaricare la ditta Crestani 2000 della realizzazione del nuovo parapetto in ferro. Da ieri mattina, dunque, gli operai della Miotti che ha restaurato il ponte si stanno occupando della pulizia e del trattamento della pietra antica con una speciale patina protettiva, servendosi, per la parte esterna, di un'autogru con cestello sospeso sul fiume. Al fine di garantire l'esecuzione in sicurezza dei lavori, fino a domani, dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 18, risulterà chiuso il marciapiede in corrispondenza dell'intervento, mentre il traffico scorrerà a senso unico di marcia regolato da movieri per la chiusura alternata delle due corsie. • © RIPRODUZIONERISERVATA


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IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 14 Marzo 2013

SantiePatroni delgiorno

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Oggiil primopostodei santi in calendariospetta all’imperatrice di GermaniaMatilde(895-968)chiamata daisudditi lareginaidealema cheebbe unavita tribolata acausadei figli: aleisi

rivolgonoigenitori chevedono fallire il lorolavorodieducazione esoffronoper lamancanzadi rispetto.Eutichio martire inMesopotamiaaiuta adifendersi quandoci si trova difronte ad unafolla

minacciosa.Valeriaecompagnimartiri aiutanoicantantidaiquali sonoinvocati primadientrare inscena.

Dialettando

combinareaffari osi ingeriscenelle trattative fra persone.

Facendiereefacendon: faccendiere.Sichiama così coluiche si offreper

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TRASPORTOPUBBLICO. Presentatoil serviziosperimentale diAim, il primo in Italia,chepartiràlunedì e funzionerà tuttii giorni dalle20.30

L’autobus serale si chiamacon l’sms Cristina Giacomuzzo

ferente del gruppo mobilità e urbanistica: «Accogliamo con piacere la posizione del comitato e dell’associazione “Vivere il centro” che propone di chiudere il corso alle auto, proprio come previsto dal nostro programma. È la dimostrazione che il movimento è in linea con le richieste della cittadinanza». Il candidato sindaco Valerio Sorrentino incalza: «C’è bisogno di decidere. È dannoso limitarsi a prendere tempo. Alla luce delle posizioni espresse dai comitati è evidente che appare indispensabile un intervento del sindaco. Serve riunire tutti i rappresentanti, ascoltarli e concertare le iniziative per giungere all’eventuale pedonalizzazione, tenendo presente che ogni decisione dovrà essere accompagnata da una seria strategia che rivitalizzi l'area e non la desertifichi. Qualora non emerga una linea univoca, si potrebbe realizzare un referendum veloce ed informale». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Alla sera il bus non si aspetta più, ma si prenota inviando un sms. È questo il nuovo servizio di Aim Mobilità che partirà da lunedì. Si tratta dell’unico caso in Italia di trasporto pubblico notturno a chiamata. Si parte ora in modo sperimentale per tre mesi: lungo le linee 1, 2, 5, 8, si potrà arrivare in una delle 176 fermate senza necessità di cambiare o di aspettare le coincidenze al costo di due euro. «Questa è vera innovazione. E adesso non si torna più indietro perché i vantaggi sono tanti: si risparmia perché non si fanno viaggiare vuoti gli autobus, si inquina meno ed è comodo. Basta un sms». Così ieri l’Amministratore unico di Aim spa, Paolo Colla, alla presentazione dell’iniziativa. All’incontro, nella sede di contrà San Pedemuro San Biagio anche l’au di Aim Mobilità, Pio Saverio Porelli, insieme a Guido Campra del Consorzio Movincom e a Marco Guarda per la Magic bus di Altavilla che assicura: «Gli utenti di Aim viaggeranno al top del comfort: i mezzi, minivan e mini bus, sono di marche prestigiose». TAGLI E RISPARMI. L’idea nasce per rispondere alle esigenze di mobilità di trasporto pubblico nelle ore serali dovendo far fronte a pesanti tagli ai trasferimenti regionali per il settore. L’obiettivo è quello di riuscire a risparmiare in un anno 120 mila euro offrendo ai 40 mila utenti serali di Aim un servizio efficiente. Il progetto

Questaèvera innovazione: sirisparmia, siinquinameno conpiùcomodità PAOLOCOLLA AMMINISTRATOREDIAIM

DOMANI. L’avvio dellacampagna elettorale

è stato approvato dalla Regione e costerà per questa prima fase 38 mila euro. Funzionerà dalle 20.30 alle 23.30. COMESIFA.Da lunedì non ci sarà più il bus di linea che ciclicamente percorrerà l’itinerario, di fermata in fermata. Il passaggio avverrà su richiesta, tramite sms e l’utente che verrà trasportato fino alla fermata richiesta. Colla esemplifica: «Sono in treno e arriverò in stazione fra cinque minuti? Intanto invio l’sms per richiedere il servizio bus di Aim notturno. Mi arriverà un sms di risposta in cui mi si conferma l’avvenuto pagamento (perché ho già il biglietto,o l’abbonamento o ho acquistato il ticket col telefonino) e soprattutto verrà specificato fra quanto tempo il mezzo sarà alla fermata ad aspettarmi. In questo modo si aumenta al massimo la sicurezza degli utenti che non dovranno sostare alla fermata e i mezzi saranno facilmente riconoscibili grazie al logo creato ad hoc». ILTOP.Aim nei mesi scorsi aveva svolto regolare bando di gara per affidare il servizio. Alla fine, per questioni formali, si è dovuto ripiegare sulla trattativa privata. A vincere, la ditta di Altavilla che lavora da sempre con clienti e delegazioni in ambienti fieristi e che quindi vanta un parco macchine di alta qualità. Insomma, l’utente Aim che viaggerà di sera su Mercedes o vetture simili. Per far conoscere le nuove modalità del servizio sono stati stampati 20 mila pieghevoli e non solo. Le fermate attive saranno riconoscibili dalla fascia blu nelle 176 paline. •

Comesifa PERPRENOTARE IL BUS Bastainviare un smsal numero342.4112584. Sideveindicareil numero dellafermata dadove si vuoleessereprelevati (nellepalette c’è un cartelloinbluche lo identificafacilmente).E si deve inserireil numero del bigliettocartaceo,sese ne èinpossesso,o del proprio abbonamento.C’èanche la possibilitàdi acquistareil biglietto,costo adue euro, comegiàda tempo avvieneduranteil giorno tramiteil sistemaBemoov (unaapplicazione facilmente scaricabile nellosmarthphone). Peresempio: sesiutilizza l’abbonamentoquesto il

Unbuse unminivandelservizioseraledi Aimchesi potranno chiamarecon unsmsa partiredalunedì

Dopolachiusuraper le polveri

testoda inviare: AIMS <spazio>Codice fermata <spazio>numero tessera AimCard. Ilclientericeveràpoco dopoun sms dirisposta coniltempodi attesa. L’accesso alservizio avvieneinassoluta sicurezza,inparticolare perchisi iscrivea Bemoov (www.bemoov.it) eassocia ilproprio numero di cellulareallostrumento di pagamentosu cuisi vogliono addebitaregli acquisti(adesempio la cartadicredito). ANCHEAL TELEFONO Perogni evenienza, dalle 20.30alle23.50,è sempre attivoallo 0444.394994 il Serviziocortesia diAim Mobilitàche, attraverso unoperatore, assistee forniscespiegazioni a chi desiderautilizzareil servizioseraleviasms. •

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BiglietteriastazioneFtv «Pulizieepoisiriaprirà» Ilservizio ierièstato assicurato:ibiglietti diFtv si vendevano all’edicola della stazionedellecorriere. I ticket diAim invecenell’exbotteghino Aim,difronteal piazzale dei capolineabus Aim. Ecosìsaràanche oggi,al secondogiornodichiusura dellabiglietteriacongiunta, AimeFtv.Lo stop allavenditae lospostamentodeidipendenti èstatoimposto dalloSpisal dell’Ulss6cheerastata allertatadal sindacatoCisal dellecattivesituazioniincui si trovavano a lavoraredaalmeno quattrodipendidelleaziende deltrasporto pubblicodella città.Tutta colpadel colpoalla biglietteriamessoinattonella nottetra giovedìevenerdìdella scorsasettimana daladri acrobatichesi erano calati dal

lucernariodell’edificio, avevano rottola vetratadella biglietteriaconilflessibile la cassaforte.Risultato? L’aria dentroil localechiuso esenza finestredellabiglietteriaera irrespirabile.I dipendentisi sono protetticon mascherine etute perchélapolvere,che inizialmente sisospettava potesse anche esserediamianto, irritava gola, occhiepelle.

DOPPIOINCARICO. Finoalla finedel mandato

Variati“proietta”ilfilm Morettiresta assessore degliultimicinqueanni masenza lo stipendio I militanti di Pd, lista civica “Variati Sindaco" e Udc sono al lavoro per l’appuntamento di domani al teatro comunale: alle 20.30 si alzerà infatti il sipario sulla campagna elettorale per la ricandidatura di Achille Variati a sindaco di Vicenza. Una sfida che sarà lo stesso primo cittadino a lanciare intervenendo sul palco, dove verranno svelati alcuni elementi della campagna che lo accompagnerà verso le amministrative del 26 e 27 maggio. «I traguardi di questi 5 anni di amministrazione - si legge nel comunicato di presentazio-

Inbiglietteriacon la mascherina

Martedìmattina, il dipendente Ftv,Enzo Pettinà,cheèanche segretarioprovincialedellaFaisa Cisal,aveva deciso,con il segretarioregionale confederale Mirko Maule,diproclamare lo statodiagitazione edidenunciare lasituazione alloSpisal. Spiegava ieriMaule:«Il fatto graveècheil responsabile della sicurezzaaziendalediFtv ha aggreditoverbalmentePettinà, sostenendoche“tuttii rapporti si possonodefinire chiusi”visto che abbiamochiesto l’intervento dello Spisal.Una cosa inacettabile: abbiamochiesto unacosa legittimae, peggio,lo abbiamo fattocome gesto estremodopo cheidipendenti dientrambele aziendeavevano denunciatoai rispettivirappresentantiper la sicurezzadeilavoratorila situazioneinsalubre. Abbiamo depositatounesposto alla direzionedi Ftvper comportamentoantisindacale». IntantoAim , chehainlocazionei locali,eFtv,proprietaria, annuncianochequestamattina si terràun verticeper organizzare le pulizieeriaprirei localial più presto. • CRI.GIA.

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Adue euronelle linee1, 2, 5, 8 sipotràarrivare inuna delle176 fermatepreviste.Anche ilticket sipotràacquistare col cellulare

ne - saranno ricordati attraverso video-racconti e nelle parole di numerosi testimoni. Sul palco si alterneranno infatti i racconti di alcune delle pagine più significative scritte tra il 2008 e il 2013: la Vicenza che ha reagito al fango dell'alluvione e la Vicenza che ha fatto riscoprire al mondo la Basilica; la Vicenza che ha saputo tendere la mano alle famiglie colpite dalla crisi e la Vicenza che ha percorso le strade dell’innovazione, della sostenibilità del miglioramento della qualità della vita nei quartieri». •

Alessandra Moretti resta vicesindaco. In seguito all'elezione alla Camera, l’assessore all’istruzione ha manifestato al sindaco Achille Variati la disponibilità a lasciare il suo incarico in Comune. In considerazione dell'imminente scadenza del mandato amministrativo il sindaco le ha però chiesto di mantenere la delega fino a fine maggio. Moretti ha quindi garantito la necessaria presenza settimanale in Comune, ma rinunciando in modo totale all'indennità prevista già a partire dal 1˚ marzo. •

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IL GIORNALE DI VICENZA

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VersoleAmministrative

IGIORNICHEANCORAMANCANO PRIMADELLEELEZIONICOMUNALI

Legrandimanovretra glisfidanti di Achille Variati

Ilcentrodestrasiavviaversoil votoamministrativoconunalto numerodicandidatisindaci:oggi sonoalmenoquattro,ma potrebberoesserecinque.

Ilpasso indietro

«C’è lapossibilitàdi presentareungiovane dellasocietàcivile» MARCOZOCCA CONSIGLIEREDELPDL

ILCOLPODISCENA. Ipidiellini vicentini confermano l’intenzione dicorrere da soli, mail partitoèsemprepiù diviso:i berlatiani protestanoe reclamano ildirettivo

Zoccarifiuta, Pdl incerca di un candidato Gliazzurriavviano un confronto conl’avvocato AlbertoPellizzari DalLago:«Rispetto questa scelta Iovadoavanti perlamiastrada» Gian Marco Mancassola Passo indietro. Marco Zocca ha declinato l’offerta: non sarà lui il candidato sindaco del Pdl, smentendo così lo stentoreo “habemus candidatum” scolpito dal coordinatore cittadino Nereo Galvanin nel comunicato con cui martedì il partito azzurro ha imboccato una strada alternativa all'alleanza con Manuela Dal Lago. Dalla camera lacrimatoria del Pdl berico esce un gran rifiuto: grande perché quello di Zocca, superassessore a bilancio e urbanistica durante il secondo mandato Hüllweck e capace di catturare mille voti alle elezioni 2008, era il nome di un big. «Mi ero riservato - racconta Zocca - in attesa di capire se era possibile avere una soluzione, da me condivisa, di candidare una persona giovane ma fuori dagli schemi della politica, proveniente dalla società civile. Era una soluzione coerente con il disegno politico indicato dal coordinatore cittadino Galvanin che auspica un percorso di rinnovamen-

to politico necessario per dare credibilità e forza a un progetto nuovo e pulito per la città, poiché vogliamo essere alternativi a candidati rappresentativi della prima repubblica. Questa nuova figura c’è, quindi mi rendo disponibile a fare un passo indietro». Il toto-candidati si rimette allora in moto. Una riunione ristretta ai fedelissimi di Galvanin sarebbe andata in scena ieri sera per discutere le prossime mosse. Per tutta la giornata le diverse anime dei berlusconiani hanno sgranato un rosario di nomi, moltiplicando negli ambienti del centrodestra le congetture. L’identikit del nuovo mister X dovrebbe corrispondere al profilo di Alberto Pellizzari, avvocato quarantacinquenne, che condivide lo studio legale di contrà Santa Barbara con il padre Lorenzo e il fratello Andrea, già capogruppo di Forza Italia in sala Bernarda, poi transitato sotto le insegne leghiste. Sarebbe una figura gradita ai montiani, probabili alleati del Pdl, che spingerebbero proprio per una soluzione ma-

UnamanifestazionedelPdl:il candidato sindaco ancora non c’è

Lamappapolitica LETRE ANIME Ogginel capoluogola dialetticainternaalPdl sembrametterea confrontotrecorrenti. C’è un’alachefa riferimentoal coordinatoreprovinciale SergioBerlato, c’è un’area

cheha perreferente l’assessoreregionaleElena Donazzane c’èun gruppo (maggioranzaneldirettivo cittadino)piùvicino all’ex governatoreGiancarlo Galan, alsenatoreZanettin e all’eurodeputataSartori. •

turata all’esterno dei partiti. L’affermato penalista si sarebbe preso una giornata di tempo primo di decidere. Nella centrifuga dei rumors e dei boatos, il balletto dei candidati azzurri smaschera da un lato la balcanizzazione del centrodestra, che se le elezioni fossero domani mattina si presenterebbe ai nastri di partenza con almeno quattro diversi candidati, e le profonde divisioni del Pdl vicentino, dove due terzi del partito è all’oscuro delle trattative e attende la convocazione del direttivo. Né i donazzaniani, né i berlatiani sono stati coinvolti ufficialmente o ufficiosamente. Se i primi restano prudentemente sotto coperta, i secondi non le mandano a dire: «Questo non è un partito, ma una banda. Protesterò a tutti i livelli», attacca a testa bassa Arrigo Abalti. Non si scompone oltre misura Manuela Dal Lago, determinata a proseguire la sua avventura con la lista civica che porta il suo nome e che dovrebbe essere scortata dal Carroccio. Lo slogan inciso nel logo è programmatico: “Libera dagli schemi”. «Non intendo fare polemica - si limita a dichiarare - ognuno è libero di muoversi come meglio crede. Non ci sono stati contatti con il Pdl: rispetto la loro scelta, io vado avanti per la mia strada». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Giuliaritraccia il programma

Montianiprontiallasfida «Corriamoanchenoi» «Vogliamodare continuità al risultatodellepolitiche». I montianiescono alloscoperto epreparanola sfidaalle amministrative. Fortedel notevole consenso ottenutoincittà, laScelta CivicadiMonti scendein campoanchea Vicenza, capitanatadaFrancesco Giuliari:«Vogliamodare continuitàsenza pretese».

Cosa intende?

Nonèancora decisocome opereremo.L’ideainiziale era quelladiaffiancareun candidato,maal momentonon c’ènessunocheci soddisfa.

Quindi ci sarà un vostro rappresentante?

Probabile.Abbiamogià individuatouna personalità.

Di chi si tratta?

Stiamoaspettando lasua risposta.Combinal’esperienza conl’elemento dinovità.

E l’accordo con il Pdl?

Nonabbiamo visto che candidatopresenteranno. L’intesanonèraggiunta.

FrancescoGiuliari, Scelta civica

Potrebbe arrivare?

Vedremo.Manon chiudiamo le portenemmenoa Variati eDal Lago.

Ma non ha detto che non le soddisfano?

Èvero.Pensanosoprattuttoai propriinteressi.

E se il candidato che avete scelto non accetterà?

Magarinonparteciperemo alle amministrative. Non è obbligatorio.

Quanto contano le alleanze con Fli e Udc raggiunte a livello nazionale? Niente.Con lorononci saranno accordi. • NI.NE.

© RIPRODUZIONERISERVATA

ANALISI. Leconseguenze matematichedella presenza deitanticandidati chepescano nel bacinoelettorale moderato

Lastrategianascosta del centrodestra La scelta di andare da soli pregiudica la vittoria finale ma potrebbe essere un assist per i grillini Marino Smiderle

S

i tratta di capire se l’obiettivo del centrodestra, fino a pochi anni fa maggioranza indiscussa a Vicenza, sia quello di tornare a vincere alle prossime prossime elezioni amministrative o quello di farle perdere a Variati. Se qualcuno aveva ancora dei dubbi, il risultato delle ulti-

me politiche si è incaricato di confermare che i due obiettivi non sono coincidenti. È matematico che per tornare a competere seriamente per palazzo Trissino Pdl e Lega Nord dovrebbero presentarsi uniti. Pur incerottati e con magagne varie, i due alleati sono riusciti a unire le forze anche alle ultime politiche e alle ultime Regionali in Lombardia, riducendo i danni a Roma e trionfando al Pirellone. Se non fossero stati uniti, è sempre la matematica a parlare, sarebbe stata una Caporetto su tutti i fronti. Con queste premesse, il Pdl

di Vicenza ha deciso di presentare un proprio candidato (peraltro ancora da individuare), in opposizione alla leghista Manuela Dal Lago, scesa in campo con l’appoggio della Lega Nord, o almeno di metà Lega Nord, considerato il clima non idilliaco al termine di una competizione elettorale che in questa provincia ha fatto perdere 100 mila voti al Carroccio. Aggiungiamoci poi la corsa in solitaria di Valerio Sorrentino e Gerardo Meridio, con la conferma dell’autonomo Claudio Cicero, si intuisce come quattro candidati che pescano dal medesimo stagno

Allaconquista dipalazzoTrissino. Il Pdl ci provadasolo l’obiettivo alternativo. Il ragionamento è semplice, ancorché difficilmente digeribile dagli elettori moderati: io perderò le elezioni ma posso farle perdere anche a Variati. Come? Semplice, facendo convergere i voti ottenuti al primo turno sulla candidata grillina che, a quel punto, si ritrovereb-

Leganel caos,presentata lasfiducia alla Busetti

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usufruito della ridiscesa in campo di Berlusconi e, per quanto lontano dagli antichi fulgori, adesso pretende, numeri alla mano, di indicare l’uomo giusto per contrastare Variati nella corsa alla poltrona di sindaco. Ai tempi d’oro Pdl e Lega litigavano tanto e forse più di adesso, ma alla fine un accordo lo trovavano. Ora, a parte l’ultimo sforzo per le politiche, un’intesa per le varie amministrative sembra impraticabile. Meglio ognun per sè, insomma, pur con la consapevolezza di fare il gioco di Variati. Ecco allora, in subordine,

be lanciata al ballottaggio, nonostante alle amministrative le 5 Stelle brillino tendenzialmente di meno che alle politiche (vedi i risultati in Lombardia). E il 10 giugno il risultato non sarebbe così scontato. Perché il nemico del mio nemico diventerebbe mio amico. • © RIPRODUZIONERISERVATA

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non potranno aspettarsi di raccogliere i voti necessari per vincere. Nonostante a Vicenza si prefiguri una sorta di Ircocervo capace di affiancare i montiani ai pidiellini doc. Certo, la posizione del Pdl è comprensibile se si analizzano i diversi stati di salute di Pdl e Lega. Col senno di poi si può dire che sarebbe stato meglio che il centrodestra unito avesse candidato la Dal Lago cinque anni fa, mentre adesso il bottino in termini di voti della Lega non autorizzerebbe il partito già di Bossi a esprimere il candidato. Di contro il Pdl, piaccia o non piaccia, ha

La notizia arriva come un fulmine a cielo poco sereno. Non bastava la bagarre interna tra “tosiani” e “zaiani”, ora anche il direttivo provinciale della Lega si spacca definitivamente, mettendo nel mirino il segretario Maria Rita Busetti. La notizia è rimbalzata poco dopo le 18 tra Venezia e Padova dove erano presenti i vertici regionali del partito. Nel tardo pomeriggio è stata depositata la sfiducia dalla maggioranza del direttivo provinciale. Secondo la normativa sono necessarie le firme del 50 per cento più uno dei componenti per

richiedere le dimissioni o far comunque mancare l’appoggio. E pare proprio che otto membri siano passati dalle parole ai fatti, provocando di fatto un terremoto all’interno del partito. I numeri in ogni caso non hanno importanza. Quel che conta è che la maggioranza del direttivo ha preso la strada del cambiamento. La notizia doveva restare segreta, almeno fino al prossimo direttivo provinciale (sede dove solitamente si prendono questo tipo di decisioni) ma presto si è saputa tra i big del partito. Motivazioni ufficiali

Ilsegretario MariaRita Busetti

per il momento non ce ne sono. La stessa Busetti non ha risposto nella giornata di ieri, dopo l’uscita della notizia. È facile, però, intuire come le bagarre interne del partito (con la lite tra Tosi e Zaia) abbiano portato il caos anche a Vicenza. La posizione della segretaria provinciale era già in bilico dal momento che era stata eletta nel 2011 come compromesso tra le tre correnti presenti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sembra, però, che sia stata la recente campagna elettorale, ritenuta troppo «debole» da una parte del direttivo. Ora resta da capire come si muoverà Busetti. Se cioè rassegnerà le sue dimissioni o se aspetterà il direttivo per contare e guardare in faccia i dissidenti. • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA


Cronaca 25

IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 14 Marzo 2013

CRISI& SOCIALE. Aumentano i vicentini che nonriescono asostenerei costi: nel 2012l’Amministrazione haaiutato630 nuclei perun contributo medio di442 euro

Bollettenonpagate,chiusitremilacontatori Nel2012 Aimèstata costretta asigillarne2.800permorosità Firmatol’accordo col Comune peraiutarele famiglieindifficoltà

RATE.L’obiettivo è quello di garantire un piano di rientro, che sarà diversificato a seconda che il debito sia inferiore o superiore a 1500 euro. Ai clienti morosi saranno proposti importi fissi mensili, fino a 9 rate.

l’energia e 1.900 del gas. «Ci rendiamo conto che la situazione è difficile - commenta ed è per questo che abbiamo deciso di stringere un accordo con il Comune per sostenere le famiglie che faticano a pagare le bollette».

AGEVOLAZIONI. La convenzione prende in considerazione anche i casi estremi. Se si dovesse arrivare alla sigillatura per morosità, è stata prevista la possibilità di sospenderla per 10 giorni in caso di nuclei disagiati e in situazioni di clima molto freddo. Saranno previsti anche corsi di economia domestica dove verrà insegnato alle famiglie in difficoltà come non sprecare energia. Infine, Aim ha istituito un fondo a sostegno delle famiglie disagiate pari a 15 mila euro.

Nicola Negrin Quasi 3 mila contatori staccati per morosità. Il dato, comunicato da Aim nella giornata di ieri, può raccontare meglio di mille parole la difficile situazione che stanno vivendo centinaia di famiglie vicentine. Per molti arrivare a fine mese sta diventando sempre più complicato. E la stessa bolletta si è trasformata in un ostacolo quasi insormontabile. FENOMENO IN CRESCITA. «Più di qualcuno non l’ha pagata nel corso del 2012 - afferma l’amministratore unico di Aim, Paolo Colla - e purtroppo la tendenza, se confrontata con il 2011, è in aumento». La morosità ha una sola conseguenza: «Siamo costretti a staccare i contatori», continua Colla. Nel dettaglio l’azienda ne ha dovuti sigillare 2.800 nel 2012 per quanto riguarda

L’ACCORDO.L’intesa è stata presentata nella giornata di ieri da Comune e Aim. Sono state definite le forme di agevolazione per il pagamento delle bollette riservate agli utenti che si rivolgeranno ai servizi sociali e saranno riconosciuti in situazione di disagio socio economico. L’assessorato ai servizi sociali ha individuato due profili di utenti a cui consentire modalità di estinzione del debito relativo alle bollette non pagate: quelli che hanno già diritto al bonus e chi ha un Isee pari o inferiore al minimo vitale o è privo di reddito a seguito di disoccupazione o decesso dell’unico percettore.

Latendenza èincrescita: intantifaticano adarrivare afinemese PAOLOCOLLA AMMINISTRATOREUNICOAIM

Nel2012 sonostatisigillati 2.800 contatori dell’elettricità

Inumeri

280

40%

Nel2012 sonostati aiutati 630 nucleiper pagarele bollettecon uncontributo mediodi 442 euro.

Nel2012 sonoaumentatii nucleiconminori che hannoricevutocontributi. Nel2011 eranoil38 %.

LEMIGLIAIA DIEURO EROGATE DAL COMUNE

LEFAMIGLIEITALIANE CHESONOSTATE AIUTATE

I NUMERI. L’assessore ai servizi sociali Giovanni Giuliari si dice soddisfatto. «Nel 2011 - ricorda - il Comune ha aiutato a pagare le utenze domestiche di 534 famiglie in difficoltà, con un contributo medio di 330 euro e un totale di 176.581 euro di contributi. Nel 2012 i nuclei aiutati sono stati 630 per un contributo medio di 442 euro e una cifra complessiva di 278.715 euro». «Questa iniziativa - aggiunge Colla - si inserisce in uno degli assi valoriali del riposizionamento strategico che il piano industriale di Aim individua come qualificanti. Si tratta dell'asse dell'equità, intesa come rimozione degli svantaggi ingiusti». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Nonci sono quattrinineancheper lo sport

Mancailfinanziamento “Vicenzachecorre” nontagliailtraguardo

Un’immaginedella competizione“Vicenza che corre” Latriste notiziaera nell'aria ma adessoèufficiale. L'edizione di quest'annodella“Vicenzache corre”, per tradizione in calendariosubito dopola StrAVicenza, nonci sarà.Una tristezzaperchépropriograzie aquestacorsa dipoco piùdiun chilometrosono stati moltissimigli studentichesi sonoavvicinati allosporte moltihannodeciso di proseguiresuquestastrada. Colpadellaprogrammazione sportiva scolastica, quest'anno partitacon graveritardo, colpa deifinanziamentiministeriali semprepiùstriminziti ecolpa diunosportchesempre meno tieneinconsiderazionela

scuola.«Purtroppononsiamo più ingradodipoter gestireuna manifestazionecosìimpegnativa ammetteamalincuore il professorVittorio Fontanella, responsabiledellosport scolasticoma5^ classificato nei giochiolimpici diMosca sui 1500 metrietra gli iniziatori dellasaga della“Vicenzachecorre”- mi augurochein futurola manifestazionepossariprendere perchépiangeil cuoreveder morireun'iniziativacosì bellae coinvolgente». Pagano dazio per la anchegli insegnantivicentinieche nellacorsadigruppo facevano fare ai propriallieviun percorso educativo. • G.M. © RIPRODUZIONERISERVATA

SCUOLA. Un centinaio di ragazziha manifestatoda vialeRomafino acontrà Gazzolleperprotestare controlecondizioni degli edificiche ospitanogli istituti

Glistudenti inProvincia:«Nelle classicrepe edisagi» Da palazzo Nievo assicurano: «La spesa scolastica è tra le più ingenti messe a bilancio» Anna Madron La pioggia non li ha aiutati, ma alla fine l'obiettivo è stato raggiunto. Alzare ancora una volta la voce e favore di una scuola per la quale non ci sono più soldi. Questo hanno denunciato i ragazzi del Coordinamento studenti di Vicenza e Schio che ieri mattina si sono

dati appuntamento alle 8,30 davanti alla stazione e che da lì hanno attraversato viale Roma, corso Palladio per confluire in contrà Gazzolle, davanti alla sede della Provincia. È lì infatti che i manifestanti volevano portare la loro protesta, un sos - condiviso anche da Interistituti, la rappresentanza dei genitori - a difesa di quelle scuole dove entrano tutte le mattine e vi rimangono per almeno cinque ore. Ma anche dove è inevitabile alzare lo sguardo e osservare intonaci che si sfaldano, crepe sui muri, pareti che non vedono un

pennello da decenni, infiltrazioni che provocano pozzanghere sui pavimenti delle aule. Malanni documentati dalle fotografie che gli studenti del Coordinamento hanno consegnato al direttore generale della Provincia Angelo Macchia e alla vice commissaria Francesca Galla ai quali è stato chiesto un monitoraggio degli istituti superiori ed eventuali interventi su quelli più malandati. Nessun disordine durante la manifestazione che non ha raccolto però grandi numeri. Poco più di un centinaio i gio-

Glistudenti in Corso. COLORFOTO

vani che hanno sfilato dietro allo slogan “Le vostre basi si alzano, la nostra scuola crepa”, ricordando gli istituti bisognosi di interventi tra i quali Canova, Rossi (“in alcune aule piove dentro”), Piovene, ex Martini oltre a diverse succursali tra cui quella di Lioy e Pigafetta. «Da sempre la voce “edilizia scolastica” è tra le più pesanti del bilancio, seconda solo a quella relativa alla viabilità - è la replica della Provincia - dal 2007 al 20012 sono stati investiti 1,5 milioni di euro l'anno per la manutenzione straordinaria e 600mila per quella or-

dinaria. In totale più di 12,6 milioni di euro per sistemare le scuole, ristrutturarle, adeguarle alla norme di sicurezza». Contrà Gazzolle ricorda inoltre che di recente sono stati realizzati nuovi istituti tra l'Altopiano e il Basso Vicentino, che «l'attenzione è rivolta a tutto il territorio, cercando di sopperire ai vincoli del Patto di stabilità» e che «la manutenzione ha interessato il Corradini di Thiene, l'ex Trentin e il Sartori di Lonigo, il complesso di Santa Caterina a Vicenza, la succursale del Piovene, la palestra del Fusinieri, il Lioy».

Quanto al monitoraggio «l’azione svolta dai tecnici della Provincia e del Global Service è costante e dopo la scossa sismica di maggio». «Da parte nostra lasciamo alle autorità scolastiche piena libertà – conclude la Provincia - ritenendo anacronistico e antieconomico intervenire direttamente per sostituire una maniglia o un vetro rotti. Abbiamo già chiesto ai presidi i bilanci, non per punire ma semplicemente per un'analisi condivisa, essenziale in tema di distribuzione corretta delle risorse». • © RIPRODUZIONERISERVATA


Cronaca 27

IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 14 Marzo 2013

CRIMINALITÀ. Ierialle 20 rafficadi colpicontro lavetrina del locale

L’INDAGINE. L’altroieril’annunciodal Brasile

Sparanosulbar epoiscappano SanLazzarotrema

Omicidio Lotto «Prove sicure suiduearresti»

Laprocuraattende larelazione suifattidal ministero dell’Interno

Daun’autoin corsaqualcunohaesplosoi colpi conun fucile adaria compressa:trebiglie d’acciaio Tre colpi dall’auto in corsa. Tre spari, uno dopo l’altro, con un fucile ad aria compressa. Tre biglie d’acciaio che forano la vetrina. E di nuovo San Lazzaro ha paura. I COLPI. «Eravamo sulla porta a fumare una sigaretta. Di colpo la raffica. Ci siamo spaventati, certo, ma subito non abbiamo capito che cosa fosse successo. È stato solo quando abbiamo visto i fori sulla vetrina che è stato tutto chiaro. E allora sì che la paura è aumentata. Potevano ammazzarci». Fabrizio Cacco, titolare del Pronto bar, al civico 167, proprio non riesce a spiegarsi il

Iltitolare: «Intimidazione? Impossibile Hannosbagliato locale,èl’unica spiegazione»

motivo. «Un’intimidazione a me? E perché mai? - dice - Ho questo bar da sei anni, non ho mai avuto problemi con nessuno e i miei clienti sono persone per bene, perché sto attento a chi lo frequenta. Meglio guadagnare un po’ meno ma tenere alla larga chi non riga dritto. La mia idea? Questi criminali hanno sbagliato locale. Non c’è altra spiegazione». È successo alle 20, quando mezza città era incollata alla televisione, in attesa di sapere chi sarebbe stato il nuovo Papa. «Siamo usciti - ha sottolineato Floriano Forestan, amico del titolare - a fumare e intanto guardavamo lo schermo. Poi, di colpo quella raffica, tanto che ci siamo precipitati dentro. Un po’ per la paura, un po’ perché pensavamo fosse caduta una mensola piena di bottiglie. Chi avrebbe mai immaginato che sparavano?» LE BIGLIE. «Dentro era tutto in ordine. È stato solo allora che abbiamo visto la vetrata - hanno aggiunto -. C’erano tre fori. A terra una biglia d’acciaio, del diametro di almeno mezzo

centimetro». L’INDAGINE. In viale San Lazzaro sono accorsi i poliziotti delle volanti e della squadra mobile che adesso stanno cercando di capire chi abbia sparato e per quale motivo. «Se sono riusciti ad infrangere un vetro antisfondamento - ha considerato Forestan - chissà che cosa avrebbe potuto succedere se ci avessero colpiti. Tutti i colpi sono stati sparati mirando in basso. Potevano prenderci alle gambe e di sicuro ci avrebbero azzoppato». Purtroppo, però, è stato tutto troppo rapido e né il titolare né il suo amico hanno potuto vedere chi imbracciasse il fucile ad aria compressa. «Guardavamo lo schermo - dunque eravamo girati verso l’interno del bar - hanno concluso. Posso solo dire che, in quel momento, dirette verso il centro, stavano passando diverse auto, ma non c’è stato il tempo di vedere niente di più. È andata bene, certo, comunque adesso ci sono i danni da pagare. E non saranno pochi». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Ieriseral’intervento delleVolanti dellapolizia. FOTO D’ARCHIVIO

Iltitolare delbare unamico mostrano dove è finitoil“proiettile”

TommasoLotto In due su una motocicletta avevano affiancato Lotto al semaforo per rapinarlo del Rolex, lui era uscito dall’auto e loro gli avevano sparato. Gli investigatori brasiliani hanno cercato di capire cosa sia andato storto. Tra le ipotesi anche un equivoco sulla lingua. Forse i banditi dal finestrino gli hanno detto «passa, passa», che vuol dire «dammi». E lui ha capito di dover uscire dall’auto. Ma non ci sono elementi sicuri. A parte le immagini di alcune telecamere. Non quelle che riprendono l’omicidio, ma quelle sparse per il quartiere dove si vedrebbero i due sulla motocicletta che si tolgono il casco. • AL.MO.

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Aspettano la relazione delle autorità brasiliane, in procura. Tramite il servizio per la cooperazione internazionale di polizia del ministero dell’Interno. In quei fogli dovrebbero esserci nomi, cognomi e la ricostruzione delle indagini che hanno portato all’arresto due giorni fa dei presunti responsabili dell’omicidio del vicentino Tommaso Lotto. Con prove, dicono, ritenute schiaccianti. Ma c’è ancora confusione, su quell’operazione. Anche per i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria che si occupano di tenere i contatti con gli investigatori di San Paolo. Due le persone accusate dell’omicidio, una sembra sia ancora latitante. Tra i problemi anche la recente elezione del nuovo sindaco della città brasiliana. Uno dei due arrestati, secondo le notizie comunicate l’altro ieri dalla polizia di San Paolo, era già stato fermato pochi mesi dopo l’omicidio, avvenuto nel luglio del 2012. Si tratta di Marcone de Melo Bezerra, 32 anni, membro della gang di rapinatori di orologi di lusso. Che, altra voce, potrebbe in quell’occasione aver aiutato la polizia a trovare gli altri responsabili.


32 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA

Giovedì 14 Marzo 2013

SOSAMBIENTE. L’assessore DallaPozza invita tuttii vicentini anon liberarlinel parco

Glianimaliabbandonati mettonoincrisiilQuerini Iconigli creanolunghebuche sottoil terrenoprovocando instabilità mentrele gallinepiù voltehanno attraversato latrafficata viaRodolfi CENSIMENTO. E proprio per risolvere la situazione a parco Querini partirà a breve un progetto sperimentale per il censimento e il controllo dei conigli presenti. «Abbiamo preso questa decisione per porre un freno alla loro moltiplicazione annuncia Dalla Pozza - e salvaguardare allo stesso tempo l'area verde, i suoi numerosi frequentatori e non solo.

Nicola Negrin Tartarughe, galli e conigli. «Sapete quanti di questi animali sono stati collocati dall’amministrazione o sono nati all’interno del parco Querini? Nessuno». Antonio Dalla Pozza guarda con preoccupazione alla grande area verde della città, diventata ormai uno zoo. Non bastavano le nutrie a creare problemi. Adesso ci sono anche i numerosi animali che stanno crescendo lì «e che sono stati abbandonati da vicentini e non solo». IPROBLEMI. L’assessore all’ambiente parla di «comportamento sconsiderato, perché chi li lascia lì non si rende conto che altera in primis l’ecosistema del parco, come del resto è già avvenuto con le tartarughe nella peschiera». Ma non è finita qui. I problemi sono altri e sono «legati alla sicurezza». Già, perché proprio qualche giorno fa «è capitato di vedere alcuni galli attraversare la trafficata via Rodolfi racconta Dalla Pozza - e sappiamo quanto sia delicata questa arteria: in passato si sono verificati numerosi incidenti». Anche i conigli fanno la loro parte, provocando l’instabilità del terreno: «Scavano nel parco lunghi cunicoli sotterranei che, qualora crollassero, potrebbero aprire improvvise voragini nel terreno con pericolo soprattutto per i bambini». Lo zoo improvvisato ha anche dei costi per il Comune che deve sfamare gli animali. Da qui il messaggio dell’assessore: «Non abbandonate i vostri animali al Querini. È un reato e i problemi aumentano. Così non si risolvono».

Ungallo soprala panchina: alcunisonostati avvistati inviaRodolfi

Moltetartarughe vengonoabbandonate all’internodellapeschiera

Iconiglisaranno controllati esi daràilviaal censimento

ILPROGETTO.Proposto dalla veronese associazione di volontari “La voce dei conigli”, il progetto della durata di un anno che ha ottenuto il parere favorevole dei servizi veterinari dell’Ulss 6 e della sezione di Vicenza dell’Enpa - si avvale della collaborazione della clinica veterinaria Santa Cecilia di strada Cattane della dottoressa Anna Pasetto; si occuperà delle ecografie per accertare le eventuali gravidanze nelle femmine, delle sterilizzazioni (in primis quelle femminili), dell'applicazione del microchip per agevolare il monitoraggio sanitario e della vaccinazione annuale contro due malattie che si trasmettono tra conigli, la mixomatosi e la malattia emorragica virale. STATISTICHE.I volontari dell'associazione “La voce dei conigli” si occuperanno invece dell’elaborazione di statistiche sulla presenza e sulla condizione sanitaria degli esemplari presenti nel parco, del loro recupero (circa cinque alla volta) e della loro rimessa in libertà all'interno del parco una volta sottoposti alla profilassi veterinaria; ma potrebbero anche prendere in carico i conigli o affidarli ai privati che si rendessero disponibili. • © RIPRODUZIONERISERVATA

vademecum

L’INIZIATIVA. Spazio apertodal 21al24 marzo

LETTURABIBLICA ASAN LORENZO Staseraalle20,45 nell’aulafrancescanadel convento diSan Lorenzo, letturabiblicaanimata da GiuseppeCelso Mattellini, sultema “Il padrea accogliesempre”. Ingresso libero. FAUNAE AVIFUNA ALL’AUTOSCUOLA Staseraalle21nella sala AutoscuolaLaPacein

vialedella Pace65, proiezione: “Faunisticamentevostri” diVittorioBordin a cura delcircolo fotografico “Photo&Ambiente”. ARRIVANO ISABBIARELLI Oggialle16,30 alla LibreriaGirapagina, “Arrivano iSabbiarelli”. Addobbipasqualiconla sabbiacolorata e laboratoriper bambinidai 5 ai10anni. TRAPOESIA EPROSA CON“PASSAPAROLA” Dueesempi discrittura: robertoBattistellae Vampir Anaopresentati oggidalle20,30 allasala conferenzedelcentro per ladocumentazione pedagogica,in viadeiMille 41/Angolo viaBixio. FESTADEL THIPUSAM INMALESIA Siconcludeilciclo Viaggi &Avventure. Appuntamentostasera conLucianaGonzalesalle 20,45al teatro parrocchialeSant’Antonio aiFerrovieri. •

Laconferenza stampa di presentazionedell’iniziativaa Gitando

LaFieraaccoglie a“Gitando” ilmondo sportivo Associazionieatleti saranno ospitialsalone deltempo libero Laura Pilastro Oggi una vetrina, domani forse una fiera. Riflettori accesi sul mondo dello sport vicentino che dal 21 al 24 marzo avrà uno spazio all'interno di Gitando, il salone della vacanza e del tempo libero. L'iniziativa potrebbe essere l'assaggio di un prossimo probabile evento che parlerà solo di sport berico, a patto però che «le federazioni siano più pronte a cogliere opportunità come questa». Ne è convinto l'assessore comunale allo sport Umberto Nicolai, che ieri ha presentato Sport.vi, la passerella di discipline sportive da vedere e provare, ospitata nel contesto di uno degli appuntamenti fieristici più importanti dell'anno. La manifestazione, nata dall'imput della Fipav (Federazione italiana pallavolo) e accolta dall'assessorato allo sport del Comune, dal Coni di Vicenza e dalla Fiera, è rivolta ai giovani, alle famiglie e a tutti gli appassionati di sport. A spiegare i dettagli dell'iniziativa c'erano anche Domenico Piano, presidente di Sport.vi e consigliere di Fipav, Enrico Agosti, delegato

provinciale Cip (Comitato italiano paralimpico), Marco Franceschetto, delegato provinciale Coni Vicenza e Andrea Maroso, coordinatore di Sport.vi. Sono diverse le discipline in mostra: dal calcio al baseball, dal basket alla ginnastica, dal golf al judo, dal motociclismo alla pallavolo. E ancora: karate, pesistica, scherma, tennis e tiro a segno, con tornei, esibizioni e prove gratuite. Anche lo sport paralimpico sarà valorizzato, con gare di tennis, tennis da tavolo, scherma, basket e rugby. Per i neofiti, un modo per avvicinarsi allo sport, per le federazioni l'opportunità di far conoscere meglio le proprie attività sul territorio. Per questo, dice Nicolai, «mi lascia perplesso il fatto che all' iniziativa non partecipino tutte le quaranta federazioni presenti a Vicenza», anche se dal Coni fanno sapere che alcune società hanno rinunciato per impegni di campionato o per mancanza di personale per i giorni di fiera. L'ingresso è gratuito per tutte le quattro giornate di apertura: dalle 9 alle 21 e domenica 24 marzo dalle ore 9 alle ore 20. • © RIPRODUZIONERISERVATA


50 Sport

IL GIORNALE DI VICENZA

Giovedì 14 Marzo 2013

CALCIOSERIE B. L’assembleadei soci haindicatol’erede diMasolo

Cunicopresidente «Un’accelerazione versola vendita»

Tiziano Cunicoè il nuovo presidente delVicenzaCalcio, èstato indicatoieri all’unanimità dall’assembleadei socidelclub biancorossoe oggi lasuanomina sarà ratificatadal Cda Succedea MassimoMasolo

«Mifapiacere,in fondoèilsognodi ognitifoso biancorosso,pur inunmomento assaidelicato» «Mifuchiesto anchequando vennenominato Masolo,maallora nonc’erano ipresupposti»

Haaccettatoladesignazione, oggi laratifica delCda «Prestoavrò in mano unao duebozze diofferta» Alberta Mantovani Il Vicenza ha un nuovo presidente, è Tiziano Cunico, che ieri è stato indicato dall’assemblea dei soci e che ha accettato di rivestire la carica. Entrerà nella pienezza dei poteri dopo che il consiglio d’amministrazione avrà ratificato la sua nomina, il che avverrà oggi, la giornata in cui il consigliere che assumerà la massima carica divrebbe anche essere presentato ufficialmente. Dunque il club di via Schio torna ad avere un presidente, un dirigente ben conosciuto dai tifosi perché nel Vicenza è entrato insieme al gruppo Cassingena fin dall’inizio della gestione dell’imprenditore che rilevò la società dall’Enic. In questi anni Cunico ha ricoperto cariche diverse e svolto differenti incarichi nel club, ora in

ILRITRATTO. ArrivatoconCassingena

al tunnel la vedo».

DirigentedelVicenza èdelegatoalletrattative ConsiglieredelVicenzafin dall’iniziodella gestione-Cassingena,Tiziano Cunicoil 10 settembre2007 eradiventatovicepresidente al postodiNicolaBaggio, che aveva lasciato la carica. Cunicoharicoperto taleruolo, condeleghe differenti negli anni,fino al 27ottobre 2010, quandovenne estromessoda ognicaricainoccasione dell’ennesimoricambio all’internodelCda. Il10 apriledell’anno scorso peròCunico èrientratoin societàconla carica di consigliere,delegatoin

particolareallavenditadella quotadimaggioranza delclub. Èstato propriolui,intale veste,a mettersiincontatto con Rino DalleRiveea convincerlo ad avviareunatrattativa percercare dirilevare lasocietà. Edèstato semprelui, Cunico,a tenere i contatticon l’avvocatoAngelo Massone,il legaleche rappresentalacosidetta“cordata romana”interessata all’acquisto. Oralasua nomina a presidente, oltreduemesi dopole dimissioni diMassimoMasolo, apreanche unaportaal passaggiodi proprietàdel Vicenza, comelui stessoconferma. •

Quando parla di presupposti si riferisce alla cessione della società?

«Esatto, infatti questa mia elezione deve essere vista come un'accelerazione verso la vendita del Vicenza Calcio o quanto meno verso un suo rafforzamento societario».

Per essere più precisi? particolare è delegato alla vendita della società.

Allora Cunico, stavolta sembra proprio che la massima carica di dirigente tocchi a lei.

«Sì - ci dice Tiziano Cunico l'assemblea dei soci che si è riunita nel tardo pomeriggio ha espresso con voto unanime questa indicazione, insomma mi ha chiesto di fare il presi-

dente del Vicenza Calcio».

grande difficoltà».

Se lo aspettava? In fondo il suo nome girava già da giorni.

Comunque lei avrebbe dovuto diventare presidente già quando poi venne nominato invece Massimo Masolo.

«Mi fa piacere, soprattutto perchè è il sogno di qualsiasi tifoso biancorosso e io sono prima di ogni cosa appunto un tifoso, certo è una responsabilità non da poco accettare perchè il momento come tutti sanno è assai delicato e di

LASQUADRA. Dal Canto hatutta larosa adisposizione el’incertezza riguardasoprattutto lasceltadei due centrali

Ametà campo ballano inquattro TornaCiaramitarodopolasqualifica,in concorrenza conCastiglia,Cinelli epureRigoni Francesco Guiotto Tutti pronti per la Ternana. In vista dell'importante confronto diretto in programma sabato pomeriggio al Menti, Alessandro Dal Canto avrà il vantaggio di poter effettuare le sue scelte partendo da una rosa al gran completo. Un vantaggio che però implica anche una maggiore responsabilità per il tecnico biancorosso, costretto necessariamente lasciare in panchina e in tribuna anche potenziali titolari. Centrocampisti in lizza. Se fino a questo momento i ballottaggi per una maglia da titolare avevano riguardato prevalentemente gli esterni e gli attaccanti, in questo momento l’incertezza per per un posto da titolare sembra interessare i centrali di metà campo. In lotta per due posti sono in quattro: Castiglia, Cinelli, Ciaramitaro e Rigoni. Rotazioni continue. Durante le esercitazioni tattiche effettuate ieri pomeriggio sul sintetico di Isola, infatti, Dal Canto ha fatto frequentemente cambiare le casacche ai suoi giocatori, chiamati di volta in volta a ruotare nella formazione schierata con il 4-4-2 che adotta il Vicenza o in quella messa in campo con il 3-5-2 utilizzato da Toscano, tecnico della Ternana. Il goleador. Non sarà semplice relegare in panchina Castiglia, autore del gol-vittoria a Padova (già il quinto stagionale) e protagonista di una prova in netta crescita rispetto alla brutta prestazione con il Bari. Ieri il giovane ex juventino è stato provato alternativamen-

FOTONOTIZIA. Biancorossial San Bortolo,viciniagli Amicidel rene

DasinistraCastiglia, Franco Zuffellatodegli"Amici delrene", ilprimario dinefrologia professor Claudio Ronco,Semioli,il team manager Ometto, Brighenti,il medicoRagazzi, e l’addettostampa Rossi te al fianco di Cinelli e di Rigoni; resta da capire se sia stata una semplice casualità, o se Dal Canto escluda in linea di massima un suo impiego assieme a Ciaramitaro, come è invece accaduto nell'incontro perso al Menti contro i pugliesi. La diga. Anche Cinelli a Padova ha confermato di essere un giocatore importante per questo Vicenza, probabilmente il più efficace nel rompere il gioco avversario. Da quando è arrivato in biancorosso, l'unica sua prestazione sottotono è stata forse quella di Grosseto, e la squadra senza di lui in casa con il Bari è sembrata soffri-

IRIVALI.Ternana senza Lauro infortunato LaTernana,ospitesabatoal Menti(inizio dellapartita alle 15)sarà priva dello squalificato Vitalee anche deldifensore Lauro,chesi è infortunatoinallenamento. Nelcorsodella partitella in famiglia infatti,a seguitodi unoscontrofortuito digioco conuncompagno, Lauroha riportatoun trauma contusivo all'emitorace sinistrochegli haprovocato lafrattura ditre costole.

PROSECUZIONE.Sigiocherà martedì2aprile, alle15, il secondotempodi Crotone-Ascoli,lagara cheil 2 marzoera stato interrotto perimpraticabilitàdel campo sulrisultato di 1-0peri padronidi casa.Lapartita riprenderà dal primominuto dellaripresa. ACrotonesarà impegnatoil Vicenzamartedì 19marzo (inizioalle 20,45)nel turno infrasettimanale.

re eccessivamente le ripartenze avversarie. L'incursore. Contro la Ternana rientrerà dalla squalifica Ciaramitaro, spesso titolare in coppia proprio con Cinelli. Il centrocampista ex Modena si è spesso distinto per la sua pericolosità negli inserimenti: in diverse partite è arrivato al tiro anche più frequentemente degli stessi attaccanti, pur senza riuscire finora a centrare il bersaglio. Inattesa. Rimane intanto in attesa della sua occasione Nicola Rigoni, ormai pienamente ristabilito dal lungo infortunio che lo ha costretto ai box dall'inizio del campionato. Improbabile che Dal Canto lo butti subito nella mischia da titolare, anche se il tecnico di Castelfranco ha già dimostrato ad esempio con Laczko - di essere disposto a concedere subito un minutaggio importante ai giocatori che intendere recuperare pienamente in vista del finale di stagione. Ultime prove. Dal Canto utilizzerà a pieno le ultime due sedute (oggi pomeriggio a porte chiuse e domani pomeriggio la rifinitura a porte aperte) per approfondire le sue valutazioni. Per il momento pare avviarsi ad una conferma in blocco la difesa uscita imbattuta a Padova (Brighenti, Camisa, Milanovic, Laczko), così come sulle fasce dovrebbero esserci ancora Semioli e Bellazzini. Non sono da escludere invece possibili sorprese in attacco: ieri in allenamento si sono viste le coppie Bojinov-Tiribocchi, Malonga-Giacomelli e Bessa-Bojinov. •

«È vero mi fu chiesto anche allora, ma io coerente con la mia linea di condotta non accettai perchè non c'erano i presupposti per poterlo fare mentre oggi un po' di luce in fondo

«Non aggiungo altro anche perchè l'ufficialità della nomina deve passare dal consiglio di amministrazione che si terrà domani (oggi per chi legge), certo l'accettazione da parte mia significa che nel giro di pochi giorni avrò in mano una o due bozze di offerta scritta per l'acquisizione del Vicenza Calcio e mi auguro che stavolta si possa essere davvero vicini ad una conclusione». •

ILPERSONAGGIO. Ildifensore èunpunto fermo

Camisaeiltabù-Menti «Importantevincere maservirà pazienza» Come fare ad “espugnare” il Menti? Calma e sangue freddo. È questa la raccomandazione di Alessandro Camisa, che in coppia con Milanovic e con il portiere Bremec ha costituito a Padova una muraglia invalicabile per gli attaccanti avversari.

Camisa, nuova vittoria in trasferta e zero gol subiti. Missione compiuta?

«Sì, abbiamo conquistato tre punti fondamentali, soprattutto dopo una sconfitta come quella di Bari che poteva costarci cara anche a livello psicologico».

OrmailacoppiaconMilanovicè una garanzia.

«Come ha detto anche lui abbiamo una buona intesa, ma è tutta la squadra che ci aiuta, difendendo nel modo giusto: dagli attaccanti che pressano i portatori di palla, ai centrocampisti che fanno filtro. Così anche noi difensori siamo meno bersagliati e possiamo risultare più efficaci».

Quanto è importante sapere di averealle spalleun portierecome Bremec?

«È un valore aggiunto, ci dà fiducia e sicurezza, e parla molto. E poi è innegabile che gra-

Nondovremo esseretesiemolli all’iniziocomecol Bariebisogna ricordarsichesi puòvincereal90’

zie ad alcuni suoi interventi decisivi abbiamo conservato dei risultati importantissimi: vincere in trasferta contro avversari come Verona, Brescia e Padova ci ha aiutato a ritrovare autostima e convinzione nei nostri mezzi».

Vicenza letale in trasferta, ma in difficoltà al Menti. Come se lo spiega?

«Dobbiamo gestire meglio la pressione del risultato da fare a tutti i costi. Da un lato non dobbiamo essere tesi e molli come nei primi dieci minuti contro il Bari, dall'altro dobbiamo ricordarci che le partite si possono vincere anche al novantesimo. Buttarci in avanti con frenesia sarebbe sbagliato e controproducente».

Sabato con la Ternana però bisogna vincere, o no?

«Di sicuro un successo sarebbe molto importante per accorciare le distanze e rimanere aggrappati al resto del gruppone. Però è inutile fare calcoli a prescindere: giocheremo in casa davanti al nostro pubblico, che come sempre ci sarà vicino, e noi dal primo all'ultimo minuto ci impegneremo per poter finalmente festeggiare insieme una vittoria».

I rossoverdi ultimamente segnano poco: un dato incoraggiante?

«Noi queste statistiche non dobbiamo guardarle. La classifica dice che sono davanti a noi, quindi sono avversari da rispettare e affrontare con la massima concentrazione: solo così possiamo evitare brutte sorprese». • F. G.


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