rassegna 13-03-13

Page 1

GW14229

GW14228

ANNO66NUMERO71

www.ilgiornaledivicenza.it

MERCOLEDÌ13 MARZO 2013 € 1,20

CHAMPIONSLEAGUE

VICENZA

Messistellare,ilBarça sotterrailMilan:4-0

Abitazioniabusive nell’excentraleEnel

f PAG45

La politica in tribunale di FEDERICO GUIGLIA

SALTINMENTE EDIZIONE POCKET

f PAG15

VATICANO. Nessuna sorpresaall’inizio del Conclave

Cardinalidivisi alprimo voto: lafumata è nera

Boatodidelusionealle19.41inpiazzaSanPietro OvazioneperRatzingerprimadell’“Extraomnes”

A richiesta a solo € 8,90

ARZIGNANO. Trebanditiincasadiunimprenditore

Assaltoinvilla,botte erapinada50mila€ Drammatica rapina ad Arzignano nella villa dell’industriale Mario Tolio. Tre banditi sono penetrati nell’abitazione quando la moglie dell’imprenditore è rientrata a ora di cenae hanno malmenato, minacciato e legato i due, arraffando contanti per 5 mila euro e due orologi d’oro. Tolio e la moglie sono stati liberati dopo un’ora. f CAROLLO PAG 34

VICENZA

Condottiintasati: labiglietteriaFtv chiusaperpolveri f GIACOMUZZO PAG14

VICENZA. Nuovocandidatonel fronte antiVariati

IlPdllasciasolalaLega elanciaZoccasindaco Dopo settimane di trattative e discussioni il Pdl ha sciolto le riserve: correrà da solo alle prossime amministrative. Ne ha dato notizia un comunicato che è stato etichettato con la locuzione latina “Habemus candidatum”. Il nome, ma il diretto interessato per il momento smentisce, è quello di Marco Zocca. f NEGRIN PAG16

Ilcandidato delPdl MarcoZocca

LAPOLITICA/1

Napolitanofrena ilPdl,maaigiudici chiede“equilibrio” Nessunadecisione alprimo scrutinio: alle19.41 lafumata dal comignolodellaCappella Sistinaè nera Fumata nera. Il primo voto dei cardinali elettori, rinchiusi in conclave nella Cappella Sistina si è risolto in un nulla di fatto. Alle 19.41 l’esito della votazione dal comignolo è stato accolto da un boato di delusione dalla folla in piazza San Pietro.

f PAG2-3 e ROVEROTTO PAG17

f PAG4

LAPOLITICA/2

LONIGO

Muorecinqueoredopoilparto Quattromedicisottoinchiesta

Aigrillinilaguida dellaCamera: «Oggiicandidati» f PAG5

f PAG38

BRASILE

OmicidioLotto: killerarrestato, compliceinfuga f NERI PAG20

Scaramantiche menti ADESSO È IL MOMENTO GIUSTO PER CHIAMARCI!!! NOVENTA VICENTINA Via 1° Maggio, 11

NUOVA SEDE a VICENZA

Via Trento, 194 www.spazzacamini.com • info@spazzacamini.com

800-388388

CHIAMATA GRATUITA

J

ovanotti, Saviano, Benigni, Fazio, Don Gallo, Don Ciotti, Serra, Ozpetek. No, non è la nuova formazione dell’Inter, ma gli intellettuali firmatari dell’appello “Facciamolo”. «Nella coscienza di interpretare il pensiero della maggioranza reale di italiani, dopo 20 anni di scandali, di malapolitica, di sperperi, di discredito dell' Italia nel mondo, chiediamo agli eletti in Parlamento e ai leader di impegnarsi fino allo stremo per dare al Paese un governo di alto profilo». A parte il fatto che se Jovanotti, Fazio e Don Gallo sono “intellettuali” io sono

di GIANCARLO MARINELLI Marcel Proust, vorrei chiedere agli illuminati d’Italia: non era forse meno ipocrita scrivere: «Caro Grillo, ti preghiamo in ginocchio di fare un accordo con Bersani per un governo che tagli fuori Barbablù Berlusconi?». Perché se nei «20 anni di malapolitica e di discredito dell’Italia» fossero contemplati anche lo “scandalo” Unipol, lo “sperpero” Monte Paschi di Siena e di Schiena per i poveri italioti che ancora non hanno capito dove siano finiti 2 miliardi di euro, che senso avrebbe rivolgersi al Parlamento tutto insieme appassionatamente? Spiace dirlo, ma questa marcia

funebre per dare una chance a un leader come Bersani che - come lui stesso ha riconosciuto - “non ha vinto“, non si discosta nella sostanza dalla sfilata silenziosa di coloro che davanti al Tribunale di Milano vogliono dare una flebo di consenso al Cavaliere accecato: un accanimento terapeutico. Gli appelli “imbellettuali”, per dirla con il grande Toni Cibotto, si sprecarono anche per Prodi e per Veltroni. «Quando sento parlare di intellettuali - diceva un gerarca nazista - metto mano alla fondina». Non è il caso di esagerare: ma fossi in Bersani, le metterei da un’altra parte. •

25°

ANNIVERSARIO

Cablaggio armadi elettrici Software PC - PLC - CNC Schede ed apparecchiature elettroniche Via della Tecnica - Molina di Malo (VI) Tel. 0445 637588 - Fax 0445 637589 www.sertech.it

GU17965

9HRLFTB*bgjaab+[D\A\D\L\N

Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza

E

siste un problema-giustizia per gli italiani? Eccome se esiste. Basta entrare in un qualunque tribunale del Paese per avere l'amara conferma di tutto quel che non funziona: fascicoli accatastati di processi che mai arriveranno alla fine, mancanza assoluta della “certezza della pena”, riti lunghi e cavillosi in aule, spesso, vecchie e cadenti. E poi quella bella scritta che così di rado “vale” davvero, “la giustizia è uguale per tutti”. Se la politica di questo si preoccupasse, di come finalmente arrivare a una “giustizia giusta”, e rapida, ed efficiente per tutti, avrebbe da tempo e di gran lunga il plauso dei cittadini. Invece succede che questo tema così rilevante per vivere in una società più equa, dove chi sbaglia paga, e per contribuire alla buona amministrazione dello Stato nell'esercizio di una delle sue più importanti funzioni, si sia trasformato in un ring permanente tra Silvio Berlusconi e i magistrati che lo accusano e che lo giudicano. Un ring che per la prima volta ha visto sugli spalti, cioè sulla scalinata del Palazzo di giustizia di Milano, un esercito di parlamentari del Pdl manifestare contro il trattamento riservato dalla magistratura al proprio leader e imputato nei processi in corso. Con successiva salita, stavolta al Quirinale, dei massimi rappresentanti del centro-destra per ribadire il concetto anche al presidente della Repubblica. Il quale, essendo anche presidente del Consiglio superiore della magistratura, solo una cosa poteva fare e ha fatto: esortare ogni parte al “massimo equilibrio”, ma “rammaricandosi per la manifestazione” promossa dal Pdl, e liquidando come “aberrante” l'ipotesi che possano esserci manovre in ballo per abbattere per via giudiziaria un leader politico. Temiamo che non basterà neanche la dichiarata comprensione di Giorgio Napolitano per la preoccupazioni del Pdl, che deve vedersi garantito - ha detto - il diritto alla partecipazione politica del proprio leader, per fermare il rischio del corto circuito. La politica che marcia sul tribunale va in tilt due volte. La prima per non aver riformato la giustizia nell'unico luogo preposto a farlo, il Parlamento. La seconda perché così la politica entra a gamba tesa sulla giustizia. Paradossalmente “politicizza” la giustizia, proprio l'accusa rivolta da sempre dal Cavaliere ai suoi inquisitori. Una simile contrapposizione è senza costrutto e porta al vicolo cieco. E può solo contribuire all'isolamento o autoisolamento del Pdl nel momento in cui tutti, in Parlamento, devono invece mostrare quanto sono capaci di fare l'interesse della nazione e di avere il senso dello Stato. •

IN EDICOLA


8 GU17967

IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 13 Marzo 2013

VENETO

TREVISO.Romenoinmanette

Unromenoèstatoarrestatomentreunacoppiadi connazionalièstatadenunciata:sull’autosucuiviaggiavano,i carabinieridiVittorioVenetohannotrovato6quintalidirame.

Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: veneto@ilgiornaledivicenza.it

LAREGIONE EGLIARRESTI ECCELLENTI. A palazzo Balbi unfaldonesuiconti daoltre 2milioni per glistand fieristici

FattureaS.Marino:c’èildossier “Veneto strade” consegna le carte della Bmc broker «Adesso le esamineràilNucleo ispettivointerno» Piero Erle

inviato a VENEZIA

Un alto faldone blu zeppo di documenti: lo fa vedere ai giornalisti il governatore Luca Zaia. “Veneto strade”, l’azienda della Regione e delle Province, ha consegnato ieri mattina nelle mani del presidente con il suo amministratore delegato Silvano Vernizzi - che è anche super-dirigente regionale per la viabilità - tutte le carte che riguardano la gestione degli appalti e delle spese effettuate. «Era la seconda volta che ci incontravamo con Vernizzi dopo l’annuncio che abbiamo istituito un “Nucleo ispettivo” interno - dichiara Zaia - e lui con molta diligenza e puntualità ha portato una relazione con tutte le schede relative alle fatture pagate da Veneto strade. Il dossier chiarisce scelte fatte, motivi, modalità di aggiudicazione degli incarichi, contiene fotografie degli stand fieristici che sono stati organizzati e così via». E sempre davanti ai giornalisti Zaia apre il faldone - «è tutto già registrato al protocollo della Regione» - perché alla fin fine di quei dieci centimetri di carte pare che quella che

conta davvero sia una piccola busta di plastica che contiene una decina di fogli di carta: sono le fatture che “Veneto strade” ha ricevuto e pagato alla società “Bmc broker” di San Marino. Perché questa società che aveva sede in uno dei Paesi che veniva menzionato nella cosiddetta “black list” internazionale dei Paesi che non assicurano una trasparenza nella gestione di flussi di denari, per sei anni, dal 2005 al 2010, è stata incaricata appunto di organizzare stand fieristici per “Veneto strade”. Quelle fatture, come noto, sono già in mano alla magistratura che è andata a sequestrarle il 28 febbraio: sono in tutto 2,1 milioni di euro pagati dalla società pubblica alla “Broker”. È stato spiegato al governatore Zaia come mai per fare stand si è andati fio a San Marino per una società che, dall’indagine della Guarda di finanza, figura avere una sede di 50 metri quadri e quasi nessuna attrezzatura? «No ma c’è tutto scritto nelle carte - replica il presidente - e adesso il faldone sarà affidato al segretario generale Tiziano Baggio perché lo esamini con i dirigenti che fanno parte del “Nucleo ispet-

tivo” che abbiamo istituito una settimana fa proprio per chiarire ogni aspetto che riguarda Veneto strade e Veneto acque, ma anche per controllare cosa avviene nelle altre società della Regione». Ci sono alcune coincidenze di date. Ad esempio, proprio il 2005 è sia il primo anno di incarico di “Veneto strade” alla “Bmc broker” sia l’anno in cui Claudia Minutillo lascia l’incarico di segretaria dell’allora governatore Giancarlo Galan e approda appunto nel mondo delle imprese e del gruppo Mantovani. Il 2010, viceversa, è l’anno del cambio della guardia a palazzo Balbi e Zaia ci tiene a sottolineare proprio questo, quando gli chiedono come mai Veneto strade ha deciso di allestire stand in rassegne fieristiche: «Non lo so, ma adesso non succede più. Faccio notare che tutto questo non corrisponde al periodo della mia amministrazione ma è arrivato fino al 2010, poi è cambiato il mondo». Nel faldone ci sono anche fatture a un’altra società estera per ceramiche speciali di rivestimento di gallerie. Ma quelle che contano sono quelle siglate Bmc. •

Iltitolare dellasocietà “cartiera”

AncheColombelli sièfattointerrogare daimagistrati Abituatoa unavita tra barche sullacosta ligure, autodilusso, ville,dopo 11giorni dicarcere WilliamAmbrogioColombelli erastato arrestato il28 febbraio-hachiesto diparlare conil pm Stefano Ancillotto, cheloaccusa diesserestato conla sua “BmcBroker”, sedea SanMarino,una fabbricadi fatture falsediPiergiorgio Baita(exaddiMantovani, in carcere)percirca 20 milionidi “nero”. Ieri,comesegnala RobertaDe Rossisu“La Nuova Venezia”,Colombelli, assistito dall’avv. Renzo Fogliata,per 5 lungheore -èapparso piuttostoprovato-harisposto a tuttele domandedei pm AncillottoeStefano Buccini, cheavevano cercatodimantenereriservato l’interrogatorio, annunciandodi essereimpegnatiinudienza. Dopola collaborazionealle indagini di ClaudiaMinutillo- ex segretariadiGiancarlo Galan,poi ad dell’AdriaInfrastrutture, ex compagnadiColombelli, cheha ottenutogli arrestidomiciliari davanti a sei faldonieottodvd diintercettazioni,fatture, riscontribancari,sembra incrinarsiil frontedelsilenzio.

Aquestopuntoèfacile aspettarsi quantogiàaccaduto con la Minutillo:se i riscontrialle dichiarazionidiColombelli sarannopositivi,c’è dacredere chelaProcura nonsi opporràalla richiestadi arrestidomiciliariche ladifesa avanzeràvenerdìdavanti alTribunaledel Riesame. Attenzioneperò:l’inchiestaha chiaramenteindividuatola creazionedifondi neri,mentre restaun’ipotesi quellachesiano statiutilizzatiper pagare tangenti. Nelleprossimeore potrebbe esseresentitodai pm anche il direttoreamministrativo della Mantovani,Nicolò Buson. Chi mantienelalineadelsilenzio è PiergiorgioBaita,accusato di essereil capodell’associazione a delinquere.«Noi andiamo avanti perla nostra strada,nel chiedere alRiesamel’incompetenza territorialedellaProcura di Veneziae, comunque,gli arresti domiciliari»,dicel’avv. Paola Rubini.Al Riesameèannunciata anchelapresenza dell’avvocato PieroLongo,difensore diSilvio Berlusconi.Inattesa delseguito di un’inchiesta,proseguono anchegli sviluppipolitici. Anche inComune aVeneziaungruppo diconsiglieri haformalizzatola delibera per la costituzionediunacommissione straordinariad’inchiesta sui rapporticon la Mantovani. •

natore, si ha intenzione di creare un comitato ad hoc. La decisione “intelligente”, fa sapere, è stata presa nel corso del Consiglio Federale «per sottolineare la differenza tra il ruolo amministrativo e quello politico e come elemento di laboratorio per produrre iniziative». I vincoli stringenti del Patto di stabilità, nell’opinione di Zaia, si legano anche con l’escalation di suicidi che si sono consumati sul territorio, soprattutto tra i piccoli imprenditori strozzati da crediti che non riescono a riscuotere. «Sono 60 i suicidi che ci sono stati dall’inizio dell’anno, certo ogni suicidio è una storia a sè», ha poi tenuto a precisare. Zaia ha evidenziato il pericolo “emulazio-

ne" dei gesti disperati. «Parlo coi nostri servizi pscicologici e il problema dell’emulazione esiste. In una settimana 4-5 persone si sono tolte la vita. Non si può chiudere un articolo - ha poi ammonito la stampa - scrivendo “chi sarà il prossimo?”, abbiamo una chiamata al giorno su questo tema: piuttosto mettete il numero dello sportello regionale». Il servizio di assistenza, assicura il governatore, garantisce la massima «privacy, resterà tutto in forma anonima».Una cosa chiara e forte peroò il presidente del Veneto ha voluto dirla e riguarda gli imprenditori che non pagano altri imprenditori: «Non ci deve essere l’alibi della crisi per non pagare i conti». • A.B.

VENEZIA

LaGuardia di finanzaha giàsequestrato lefatture a“Venetostrade”

Zanoni:«C’è un conflitto diinteressi» EURODEPUTATO ATTACCA Va all’attaccodella Regione l’eurodeputatotrevigiano AndreaZanoni(Idv). «Zaia risolva una voltapertuttela gravesituazionedi conflitto d'interessirappresentata dall'ing.Silvano Vernizzi , titolaredisvariati incarichi».«Ho denunciato lacosa anchea Bruxellese la Commissioneeuropeaha giàscrittoa Venezia. In capo allastessapersonasono concentratele seguenti carichepubbliche:segretarioregionaleInfrastrutture emobilità della Regione,

commissariostraordinario per laPedemontanaveneta, commissariostraordinario per ilPassante diMestre, amministratoredelegatodi Veneto Strade,presidente dellecommissioniregionali Via(Valutazione impatto ambientale)e Vas (ValutazioneAmbientale Strategica)». Tutti incarichiperaltro regolarissimie sanciti daleggi edelibere. Zanoniricordaperò chel’Ueha chiestoperalcuni progetti«informazionisulle modalitàconcui si sonosvolte leconsultazionidelleautorità ambientalicompetenti». •

«ÈIL PRIMOOBIETTIVODELLAMACROREGIONE». Ilpresidenteveneto: «Assurdoavere1,3 miliardifermi in cassa»

«Orasforare tutti ilPattodi stabilità» «Se un ente lo fa da solo lo distruggono, ma se nasce un fronte Roma non potrà mandare i carri armati» VENEZIA

Sfondare il patto di stabilità per immettere quasi “due miliardi” in Veneto e porre un freno alla spirale dei suicidi. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, conta che a farlo possano essere insieme le altre Regioni e Comuni d'Italia. Del resto l’Anci nazionale, fa sapere, «si

sta già muovendo». Il punto stampa ieri è stato l’occasione per ribadirlo: «Siamo per lo sfondamento del patto di stabilità insieme alle Regioni e ai comuni, insieme si può fare più strada. So che l’Anci nazionale si sta muovendo. Perchè sia chiaro: da soli si va al massacro, finisce che ti tagliano i trasferimenti di fondi da Roma e che ti denunciano per danno erariale. Ma se a sforare il Patto è un fronte ampio è chiaro che comunque Roma non può mandare i carri armati contro un popolo che si ribella».

Per l’esponente del Carroccio il patto di stabilità è di fatto «un’invenzione italiana, non europea. Rappresenta l’equa divisione del malessere che è stata fatta a livello di Italia: “prendiamo ai ricchi per darlo agli spreconi”». Infatti il Veneto ha «bloccati 1,3 miliardi di euro presso la tesoreria pubblica, mentre in giro ci sono enti locali con 2-300 milioni di rosso». L’iniziativa dello sfondamento del patto di stabilità potrebbe essere la prima azione della Macroregione del Nord, per la quale, ha sottolineato il gover-

Ilpresidente Luca Zaiacon il collegaRenzo Tondo(Friuli)

CONSIGLIO REGIONALE. Colpo discenanell’esame delbilancio2013

Cortina,stop al Codivilla IlPdl vota, la Lega s’infuria

FOCACCE ARTIGIANALI SPECIALI

PRODUZIONE PROPRIA di Pane e Dolci

PANIFICIO CUORE DI PANE - V. Monsignor Rodolfi, 19 - BASSANO DEL GRAPPA (VI) Tel. 0424 566802 Orario: 7.00/13.00 - 16.00/19.30

GU17966

VENEZIA

Il Consiglio regionale si impantana in un altro pomeriggio di emendamenti e rinvia a stamattina la svolta per il bilancio 2013, con l’annunciato deposito di alcuni emendamenti concordati da Pdl-Lega - sui quali stanno lavorando i vicentini Costantino Toniolo, presidente commissione “Bilancio”, e Roberto Ciambetti assessore al bilancio - per tagliare alcuni capitoli di bilan-

cio e concentrare risorse su due fondi: uno di emergenza sociale e uno per chi resta senza lavoro. Un colpo di scena però c’è stato, con la maggioranza spaccata nettamente in due. È stato approvato col voto decisivo del gruppo Pdl (esclusi Toniolo, Ruffato e gli assessori, mentre la Lega aveva tutta votato no), un emendamento di Pietrangelo Pettenò (Sinistra) che chiude a fine mese la sperimentazione gestionale pubblico-privata dell’ospedale Codi-

Unoscorciodell’auladelConsiglio

villa Putti di Cortina d'Ampezzo. L'emendamento approvato stabilisce che dal 1˚ aprile la società di gestione CodivillaPutti venga sciolta e la Giunta debba prevedere la gestione pubblica dell’ospedale. Non c’è stato nemmeno dibattito in aula, e questo la dice lunga su come la mossa fosse stata preparata in casa Pdl. Polemiche in aula: Toscani (Lega) parla di «voto folle». Il consigliere bellunese Sergio Reolon (Pd) plaude al voto: «A 6 anni dalla scadenza della sperimentazione e dopo 3 anni di continui solleciti e di denuncia dell'inqualificabile silenzio della Giunta, finalmente il Consiglio regionale ha assunto una decisione, sostituendosi al vuoto inaccettabile del governo veneto». • P.E.


9

IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 13 Marzo 2013

VERONA.Presotrafficante73enne

Unpensionatoveronesedi73anni,CelestinoDelFossa,è statoarrestatoieriseranelportodiGenovadopoesserestato trovatoinpossessodi31chilidihashishe8dicocaina.

VENEZIA.Save,dividendodi23mln

Save,lasocietàchegestiscel’aeroportoMarcoPolodiVenezia, hachiusoil2012conunfatturatodi352,5milionidieuro+1,5% sul2011.Ildividendoèstatoparia23milionidieuro.

VENEZIA. IlgovernatoreVisco diBankitalia ospiteieridi Ca’ Foscari

ILPROGETTO. Polemicheperl’ok delComune

«Lavoro,oltre allaflessibilità serveprotezione» «Nonpercepiamo lagravitàdelladisoccupazione trai giovani: quisoffrono più deglialtriPaesi» Antonella Benanzato VENEZIA

Gli anni Novanta hanno cambiato le logiche del mercato del lavoro introducendo la flessibilità che deve essere comunque accompagnata da “protezione" per tutti quei giovani che non riescono a collocarsi in maniera stabile e permanente. Il monito giunge dal governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, di fronte alla platea della XV edizione di AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati che il numero uno di Via Nazionale ha concluso all’auditorium dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. «Le origini della nostra crisi sono antiche e affondano le radici nei caratteri strutturali dell’economia italiana: non ci si può illudere che interventi macroeconomici che cercano di mantenere la

liquidità a livelli tali da non far crollare il credito, siano in grado di ovviare alle carenze strutturali del nostro Paese». Il governatore di Bankitalia ha rilevato che il «ponte che possono costruire è limitato», quindi «ci sono delle riforme necessarie». «Il ritardo ha portato a un appesantimento dei conti pubblici» ma «siamo in condizioni migliori di altri Paesi». ALLARMEGIOVANI.«Noi parliamo sempre di flessibilità nel mercato del lavoro e della produzione che è importante, ma non è sempre la migliore: con più flessibilità serve protezione per chi nel mercato del lavoro non trova una occupazione continua». L’analisi del governatore di Bankitalia ha rilevato la mancanza di “percezione" reale del problema della disoccupazione giovanile. La recessione ha aggravato ulterior-

mente una condizione «resa già difficile da molti anni». Nell’ultimo lustro, secondo Visco, «il tasso di occupazione giovanile è sceso drammaticamente e molto di più di quanto non sia successo per le persone adulte». «SERVONO INVESTIMENTI». Se la probabilità di trovare lavoro “si riduce" durante un periodo di recessione, «ci dovrebbe essere una tendenza a investire di più in formazione». Per farlo, tuttavia, «servono risorse e percezione»: «forse - ha continuato Visco - la percezione è mancata, e questo spiega la percentuale di giovani disoccupati: i giovani occupati sono scesi di circa 7 punti percentuali in questi 4 anni, mentre quelli che hanno continuato ad andare all'Università e a investire in formazione sono saliti solo dell'1%». «In questo

Benetton,c’è il sì peril megastore alPonte diRialto

IgnazioVisco, governatore dellaBanca d’Italia contesto i giovani hanno sofferto di piu' in Italia che altrove la grande recessione iniziata nel 2008», ha aggiunto, sottolineando come sia «mancata una forte risposta di ricerca di conoscenza per fare fronte a un mondo diverso anche a pochi anni fa, rispetto al quale il nostro sistema economico si sta aggiustando con ritardo». I GUAI DEL CREDITO. Ma anche sul fronte della concessione del credito le banche hanno una responsabilità che deve estrinsecarsi nella valutazione prospettica dell'azienda. Per questo, nell'opinione del vertice di Bankitalia, diventa cruciale poter favorire le imprese che sono in grado di essere più competitive, ma dinamicamente, con capacità di innovazione», ha detto. «IMPRESE: SERVONO MANA-

INMENODIUN ANNO. Lafinanziaria della Regione:300 milioni insostegni dal 2010al2012

Veneto Sviluppo:alle imprese 181finanziamenti anti-crisi Zaia:«Eagiornil’assessoreCoppolalanceràil“pianomicrocredito”» VENEZIA

Sono 4.759 le imprese venete che hanno beneficiato nel triennio 2010-2012 di finanziamenti agevolati erogati dalla Regione attraverso la sua società finanziaria Veneto Sviluppo, per complessivi 297 milioni di euro che hanno generato un importo di oltre 672 milioni di euro. «Sono dati - spiega in una nota il presidente Luca Zaia - che testimoniano come la Regione abbia fatto e stia facendo la sua parte, mettendo in gioco, nonostante le difficoltà di bilancio determinate dai tagli statali, un ammontare di risorse di tutto rilievo per fronteggiare la grave crisi che sta facendo molto male alle nostre aziende. Si tratta di risorse reali che già sono state erogate entro la fine dello scorso anno e stanno producendo la loro utilità, contribuendo a dare ossigeno e speranza a molti imprenditori». In particolare la cosiddetta “Misura Anticrisi” varata dalla Giunta regionale a metà del 2012 e che rientra suddetto piano di intervento di Veneto Sviluppo, ha garantito lo scorso anno un’operatività di 181 finanziamenti agevolati per un importo nominale com-

plessivo pari a oltre 31 milioni di euro. Grazie a questa stessa misura fino al prossimo 31 dicembre saranno ammissibili a finanziamento, con l’intervento dei fondi di rotazione settoriali, le operazioni di supporto finanziario a fronte di: crediti insoluti, sorti nei 18 mesi antecedenti alla data di presentazione della domanda; crediti maturati verso le pubbliche amministrazioni; rimborsi di finanziamenti a medio lungo termine a fronte di investimenti aziendali; anticipazioni a fronte di uno o più ordini accettati e/o contratti di fornitura di beni e/o servizi. Dall’ini-

zio del 2013 sono già pervenute 150 domande di ammissione a finanziamento agevolato, per un importo complessivo che supera i 25 milioni di euro. «Siamo consapevoli che ciò, comunque, non basta - ha sottolineato Zaia - e che la nostra azione a favore del sistema produttivo veneto non possa e non debba fermarsi qui». Zaia, infatti, ha annunciato che nei prossimi giorni l’assessore alle attività produttive, Isi Coppola, presenterà un progetto di “microcredito”, mentre Veneto Sviluppo sta per cantierare altre due iniziative funzionali al sostegno creditizio, derivanti da un nuovo rap-

GT18521

Èstatarintracciataacasadeigenitoridelfidanzatola19enne serbalacuidenunciadiscomparsaerastatafattadaigenitoriil 26febbraioscorso.Siètrattatodiunafugad’amore.

porto con il mondo dei Confidi, delle banche e delle associazioni di categoria. «Stiamo affrontando questa grave emergenza economica e sociale - ha concluso Zaia - con la consapevolezza che non possiamo lasciare nulla di intentato e io non mi stancherò mai di dire che noi veneti riusciremmo ad affrontare e superare questa difficile situazione se le risorse che il nostro sistema imprenditoriale genera tornassero nei nostri territori e non venissero assorbite da uno Stato vorace che premia chi spreca e penalizza le realtà virtuose come la nostra». • © RIPRODUZIONERISERVATA

GER».Il governatore della Banca d'Italia ha spiegato che «ora le aziende devono cambiare rapidamente, ma la maggior parte non ha successo, non ha manager in grado di spingere questo cambiamento e quindi hanno problemi di profitti». Per questo la loro scelta è di «tagliare i costi, risparmiando sul capitale umano, sostituendo personale anziano, più pagato, con giovani meno pagati a cui fanno svolgere lavori per cui sono troppo qualificati». «Queste imprese - ha chiosato il numero uno di via Nazionale - devono cambiare o devono uscire per far posto a imprese in grado di stare al passo con il mondo». Ma per rimettere in piedi il paese serve anche «educare al rispetto delle regole e all’affermazione del diritto - ha concluso Visco - base fondamentale per investire in tutto il resto». •

Cgia:Stato inerte PAGATI SOLO3 MILIONI LoStato hapagato alle impresesolo 3milionidi eurosuuno stockdi oltre 70miliardidi debiti: con questoritmo, persaldare il debito,ci vorrannooltre 1.900anni. Lo rileva la CgiadiMestre spiegando chesitratta diun calcolo puramente“scolastico”, mache ha ilpregio di fornireinmaniera chiara il sensodella dimensione economicadel debitoe il livello dell’inefficienza delloStatonell’onorarei propridebiti. «È una situazione-dicela Cgiacheha dell’increscioso». •

IlFontego deiTedeschi,adue passi daRialto, in unafoto d'archivio Roberto Nardi VENEZIA

Come in una partita a scacchi, con il sì del consiglio comunale alla convenzione per il cambio di destinazione del palazzo a uso commerciale, i Benetton hanno incorniciato uno “scacco matto” nella lunga diatriba per trasformare il Fontego dei Tedeschi, ai piedi del Ponte di Rialto, in un megastore con spazi aperti alla città. A un anno e mezzo dalla firma dell’accordo per il restauro e recupero del gigantesco edificio con l’intento di dare vita a un centro commerciale, l’altra sera, dopo un consiglio comunale più che infuocato, con contestazioni da parte M5S e ambientalisti, è arrivato il nullaosta al cambio d’uso di un edificio che è stato parte un tempo della storia economico-mercantile della “Serenissima”, tanto da essere affrescato esternamente da Giorgione, ma aveva subito ampi rimaneggiamenti negli interni all’inizio del secolo scorso. A giorni partiranno le richieste per passare dalle parole al cantiere e così dare il via all’intervento a firma dell’architetto Rem Koolhaas; un progetto non scevro di polemiche e di cambiamenti, prima di essere approvato dagli organi competenti sul piano monumentale. Il sì consiliare è stato accolto senza commenti ufficiali da parte dei Benetton - anni fa avevano acquistato l’edificio, ex sede delle Poste, per una cinquantina di milioni di euro ma sarà foriero probabilmen-

te di altri nuovi capitoli, visto che varie associazioni annunciano battaglia anche in sedi giudiziarie. Proclami che non preoccupano il sindaco Giorgio Orsoni: «L’amministrazione comunale ha agito con il massimo della correttezza e trasparenza. Se ci saranno indagini degli organi giudiziari ben vengano». Secondo il sindaco, le critiche partono da «pregiudizi» e si sta parlando di un immobile venduto da privati a privati, mentre qualcuno, facendo «disinformazione», ha cercato di far passare l’idea «che era di proprietà comunale». Dall’operazione, invece, il Comune ha saputo, a detta del primo cittadino, «ricavare i maggiori vantaggi possibili per Venezia»: 6 mln di euro quale contropartita per il passaggio del Fontego da uso pubblico a commerciale, spazi riservati alla collettività, come il grande cortile interno o la sala al quarto piano. Su un piano più generale, poi, c’è la realizzazione di un centro che darà lavoro «ad alcune centinaia di persone» e «la rivitalizzazione di un luogo chiuso da anni». Ottenuti i permessi per il cantiere, i lavori potrebbero iniziare nei prossimi mesi con alcune significative variazioni rispetto al progetto iniziale: lo spostamento delle scale mobili dal cortile all’interno del corpo dell’edificio, la scomparsa della grande terrazza panoramica sul Canal Grande e la realizzazione di un più semplice belvedere, un camminamento lungo il perimetro del tetto. •

Bar - Pizzeria - Ristorante Longa di Schiavon (VI) - Piazza Libertà, 15 Prenotazioni al numero 0444 665933 Info: www.eleonoramanico.com www.ristoranteinspagna.it www.2night.it/inspagna

GX22911

VENEZIA.Ritrovata19enneserba


10 GT18589

IL GIORNALE DI VICENZA

ECONOMIA&FINANZA Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: redazione@ilgiornaledivicenza.it

SOS. Ildocumentoè statorecepitoanche dall’Associazionenazionale

Matteo Bernardini Confindustria Vicenza ha deciso di dire basta alla burocrazia che blocca gli appalti frenando la ripresa del comparto edile, in questi anni uno dei più colpiti dalla crisi. E così l’Associazione di Palazzo Bonin Longare ha deciso di rompere gli indugi appellandosi direttamente a Bruxelles presentando un esposto-denuncia alla Commissione europea. Un documento redatto per chiedere che le aziende italiane, impegnate nella stipula di contratti di appalto siano sollevate dall' obbligo di dover controllare la correttezza fiscale degli altri

contribuenti della filiera. Secondo norme di legge approvate la scorsa estate, infatti, le imprese sono tenute a una serie di adempimenti burocratici, pena gravi sanzioni ai committenti, mentre gli appaltatori sono tenuti alla cosiddetta "responsabilità solidale" per gli importi dovuti al fisco dai loro subappaltatori. «Con queste nuove norme un'azienda appaltatrice deve controllare che i propri terzisti e subappaltatori abbiano versato all'erario l'Iva e le ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente - dice il vicepresidente di Confindustria Vicenza Alberto Luca -. È evidente come quest'onere appesan-

Certenorme creanodisparità finendocosìper favoriresolole impreseestere ALBERTO LUCA VICEPRES.CONF.VICENZA

tisca i costi per le aziende italiane già schiacciate da una pressione fiscale record. La normativa costringe poi a un enorme lavoro burocratico sia i terzisti, che devono produrre una documentazione per autocertificare i versamenti, sia gli appaltatori che devono sollecitare e raccogliere le dichirazioni». L'idea dell'esposto-denuncia alla Commissione Ue è nata nel corso del Coordinamento tributario Triveneto, guidato da Confindustria Vicenza. Il documento è stato quindi proposto anche a Confindustria nazionale che l'ha sostenuto e quindi presentato, ieri, alla Commissione europea. Secondo Confindustria la normativa italiana contrasta con quella europea perché prevede il trasferimento alle imprese di compiti di controllo tipicamente in capo all'amministrazione pubblica, trasferimento invece vietato dall'Europa. E allora si fa appello alla normativa comunitaria per cui la Commissione europea ha la fa-

CUOA.IncontrosumanifatturaeIct

Domanidalle17alle19.30laFondazioneCuoadiAltavilla Vicentinaospiteràilconvegno“Farcrescerelamanifatturacon leICT:casidisuccessoaNordest”.

PRESADIPOSIZIONE. «Ene spediròun’altra»

Stopburocrazia Confindustria siappellaall’Ue

InunespostopartitodaVicenzavienechiesto cheleditteitalianenonsianocostretteacontrollare cheterzistiesubappaltatoriversinoIvaeritenute

Mercoledì 13 Marzo 2013

AppaltoUniversità Lettera diZigliotto scuotela Provincia Chiestichiarimenti sui tempi dell’iterperassegnareilavori

Escavatore all’opera inun cantiere ediledellanostra provincia coltà di mettere in mora il paese che ha mancato agli obblighi prescritti dai trattati. Se l'esposto venisse accolto, l’Italia potrebbe modificare la norma accogliendo la valutazione della Commissione, oppure appellarsi alla Corte europea che, in caso di sentenza negativa per lo Stato italiano, porterebbe all'abrogazione immediata della norma oggetto del giudizio. «Le aziende devono pensare a lavorare, rispettando le prescrizioni, ma spetta alla Pubblica amministrazione verificare il rispetto delle regole - afferma Giuseppe Zigliotto, presidente di Confindustria Vicenza -. Tra l'altro l'impresa che sarebbe tenuta a verificare il versamento dell'Iva e delle ritenute di un'altra, non ha alcuna reale possibilità di farlo. La normativa prescrive un obbligo senza fornire gli strumenti per assolverlo. L'unico modo sarebbe quello di sospendere e ritardare i pagamenti, pratica che non solo è in contrasto con le norme comunitarie ma è anche assolu-

tamente deleteria in questo periodo di crisi, in particolare nel settore delle costruzioni, il più colpito dalla norma». Oltre ai costi aziendali, c'è anche da annoverare le sanzioni (da un minimo di 5 mila fino a un massimo di 200 mila euro) stabilite in maniera fissa e non parametrate all'entità dell'appalto, a quella dell'Iva o delle ritenute non versate. «Si va a creare una situazione di disparità a favore delle imprese estere perché questa norma si applica solo ai terzisti italiani - spiega Luca -. Se il subappaltatore è italiano, c'è per lui l'obbligo di produrre la documentazione e per il suo committente quello di controllare. Mentre se il subappaltatore è straniero questo onere non esiste, con evidente svantaggio competitivo per le nostre aziende». Ora la Commissione europea ha bisogno di 8-12 mesi per valutare l'esposto. «L'auspicio - conclude Zigliotto - è che nel frattempo un intervento legislativo renda superfluo il nostro esposto». •

Sull’iter, al rallenty, che sta portando all’aggiudicazione dell’appalto di ampliamento del polo universitario di viale Margherita, interviene il presidente di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto. Che nelle scorse settimane ha inviato una lettera alla Provincia per chiedere lumi sui tempi di lavoro della commissione incaricata di vagliare le offerte ricevute. «Ho spedito una prima lettera per capire a che punto siamo e credo ne invierò anche un’altra - afferma il presidente dell’Associazione di Palazzo Bonin Longare - Tra l’altro non capisco per quale motivo questa sia una partita che deve giocare solo la Provincia, quando i finanziamenti provengono soprattutto dalla Fondazione Cariverona e dalla Camera di Commercio». L’appalto di cui stiamo parlando è quello per la realizzazione del secondo e terzo lotto del complesso accademico. L’opera è stata messa in gara partendo da una base d’asta di 9,7 milioni di euro, a cui si devono aggiungere 341 mila euro per la progettazione esecutiva e 320 mila di oneri per la sicurezza. Il costo complessivo dell’intervento per la costruzione dell’Università vicentina è stato

di 31 milioni di euro: 19 per la parte già realizzata e altri 12,3 per i due lotti rimanenti. Quest’ultimo finanziamento è coperto per 6,3 milioni dalla Fondazione Cariverona, per 4 milioni dalla Camera di Commercio di Vicenza e 2 milioni derivanti dalla vendita di alcune proprietà della Provincia. Alla gara d’appalto per il completamento del polo di viale Margherita hanno risposto 35 imprese; tra queste sei sono vicentine: Maltauro, Incos, Cosfara, Dalla Verde, Miotti e Mu. Bre. costruzioni di Marostica. E sono state proprio le aziende edili a lanciare l’allarme per il rallentamento nelle fasi di verifica delle offerte. Un’operazione che rischia di protrarsi almeno sino alla fine dell’anno portando all’apertura del cantiere (escludendo ricorsi) verso il 2017. Ovvero cinque anni dopo la pubblicazione dei bandi per i nuovi due lotti universitari. Strutture che città, studenti, e categorie economiche attendono, da tempo, con impazienza. «Tra punti principali e sub elementi stiamo parlando di dover analizzare almeno 5-600 criteri d’appalto - dicono dalla Provincia - L’iter tecnico non si concluderà quindi prima di ottobre». • M.B.

INUMERI DELLA BANCA. Bilancio in utile, acquisiti71 milaclienti in più

BpVi,il2012 si chiude con6 mila nuovisoci

www.staufen.it

STAUFEN.ITALIA srl Consulenza.Formazione.Investimenti

Firmatoieri l’accordo conConfagricolturaVeneto persostenerele aziende delsettoreagroalimentare

Il tuo partner verso la Top-Performance.

Ottimizzare i processi, eliminare gli sprechi e diventare piú competitivi? E´ piú facile se scegli un partner affidabile, esperto in Lean Management, che capisca le tue esigenze e accompagni la tua azienda in un processo graduale di riorganizzazione per raggiungere prestazioni eccellenti. In tutto il mondo e in ogni settore merceologico.

GV11570

E con i corsi di formazione della Lean Academy Staufen i tuoi collaboratori diventano registi del processo di Miglioramento Continuo in azienda.

Un accordo per sostenere la crescita e lo sviluppo delle imprese agricole in un momento di grande difficoltà economica. L’intesa è stata siglata ieri tra Banca Popolare di Vicenza e Confagricoltura Veneto. In questo modo l’istituto di credito berico mette a disposizione delle aziende associate a Confagricoltura particolari condizioni e linee di credito per sostenere le aziende del comparto. «Questo patto è frutto di un dialogo costruttivo con un settore importante come quello delle imprese agricole - dice Gianni Zonin, presidente di BpVi - Per il nostro istituto è poi un’ulteriore occasione per ribadire e rafforzare il rapporto di reciproca fiducia col territorio». Pari soddisfazione viene espressa anche dal presidente regionale di Confagricoltura, Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi: «La Banca Popolare di Vicenza rappresenta un punto di ri-

GianniZonine Giangiacomo GallaratiScotti Bonaldi ferimento per le nostre aziende. Che senza credito si troverebbero in situazione di grande difficoltà». Intanto la firma dell’accordo è stata anche l’occasione per evidenziare qualche cifra del bilancio 2012 (che chiuderà in utile) di Banca Popolare di Vicenza. «Nell’ultimo anno abbiamo acquisito 6 mila nuovi soci spiega il direttore generale Samuele Sorato - che sono così arrivati complessivamente a più di 73 mila». Sempre nel 2012 l’istituto di credito presieduto da Gianni Zonin ha inoltre ampliato (di 71 mila unità) la propria clientela. «Siamo cresciu-

ti anche negli impieghi (più del triplo) - aggiunge Sorato Su 3 miliardi di nuove erogazioni, il 75% ha riguardato imprese e famiglie. Abbiamo poi rafforzato la liquidità, che nel 2012 è aumentata del 13%, mentre quella al dettaglio è salita del 16%». Obiettivo della banca è dunque quello di supportare, in primis, famiglie e imprese. «Sosteniamo le aziende in particolare per quanto riguarda gli investimenti a mediolungo termine - conclude il direttore generale di BpVi - e questa politica, laddove siamo presenti, proseguirà anche nel corso del 2013» • M.B.


14

Mercoledì 13 Marzo 2013

C.trà Ponte delle Bele, 5 VICENZA Tel. 0444 320647 Cell. 349 7361756

Ponte delle Bele

CHIUSO LA DOMENICA

GX22927

trattoria

IL GIORNALE DI VICENZA

CRONACADIVICENZA

Ilproverbio

Siibuonoe sarai ricordato

Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: redazione@ilgiornaledivicenza.it

ILCASO. Dopoil colpoalla cassafortedei giorni scorsi,sonorimasti nelle condottedell’aria i residuidi murie metallinonpericolosi che hannoreso insalubre il locale

BiglietteriaFtvchiusaper polveri Ladenuncia delsindacatoCisal fascattarel’ispezione delloSpisal cheordina lostopeanalizza leparticelle: «Nonc’è amianto» Cristina Giacomuzzo «Niente amianto», sentenzia lo Spisal. E i dipendenti alla biglietteria di Aim e Ftv tirano un sospiro di sollievo. È questo il finale di una giornata di tensione. Quella andata in scena ieri nei locali della stazione delle corriere dove lavorano almeno quattro dipendenti delle due aziende di trasporto. Quel locale, un gabbiotto chiuso, era stato visitato dai ladri acrobati nella notte tra giovedì e venerdì. Avevano lavorato per oltre due ore in quei locali per tagliare con il flessibile la cassaforte e fuggirsene via indisturbati con 5 mila euro. La sommaria pulizia non era servita a molto visto che ieri i dipendenti lavoravano con la mascherina sul viso. «L’aria è irrespirabile ed è pieno di polvere. E se fosse amianto?». La denuncia è partita dalla Faisa Cisal che alle 9.30 ha inviato documentazione al prefetto, ad Aim Mobilità, a Ftv, proprietaria dell’immobile e allo Spisal che ha eseguito un sopralluogo imponendo, in via precauzionale, la chiusura del locale, in attesa dell’analisi sulla composizione delle polveri.

Èuna vergognache debbaintervenire unsindacatoper farpulireilocali MIRKOMAULE SEGRETARIOREGIONALECISAL

LA DENUNCIA. Ezio Pettinà lavora nella biglietteria, allo sportello informazioni di Ftv. «Sono giorni che siamo in queste condizioni: ho portato io stesso le mascherine per tutti. E l’azienda? Nonostante la denuncia della situazione da parte nostra, non si è mosso nessuno». Nel locale infatti ieri mattina c’era ancora un odore acre e la sensazione di bruciore alla gola e agli occhi assaliva chiunque vi sostava per qualche minuto. Figuriamoci lavorarci per otto ore. «Quei bocchettoni dell’aria condizionata, lì sul soffitto, sono neri, persino la lampada al neon ha cambiato colore per la quantità di polveri- mostra il segretario generale regionale Cisal, Mirko Maule -. Lì dentro l’aria è irrespirabile. Non si può lavorare così: proclamiamo lo stato di agitazione». Tutta colpa della spaccata di giovedì notte. I ladri acrobati sono entrati nello stabile Ftv passando per il lucernario del tetto dell’agenzia di viaggi, accanto alla biglietteria. Poi hanno sfondato le porte blindate della biglietteria e hanno aperto la cassaforte tagliandola con un flessibile. Un lavoro di oltre due ore. Danni ovunque. Dopo il passaggio delle forze dell’ordine per raccogliere le prove, si è ripulito, evidentemente, solo sommariamente. «Lavoriamo così da giorni - ammettono altri lavoratori - non è stato ripulito il sistema delle condotte dell’aria e qui dentro la biglietteria non c’è ricambio: così la polvere continua a girare e la respiriamo». Alcuni dipendenti oltre alle mascherine si sono dotati di guanti e tuta perché, alla lunga, si irritano occhi, gola e la pelle.

INODI

ALLOSPORTELLO CONLAMASCHERINA

LOSTATODI AGITAZIONE «Èuna vergogna che debbamuoversiun sindacatoproclamando unaformale agitazione perrenderesalubri dei locali».Cosìil segretario regionaledellaCisal, Mirko Maule, cheieri mattina,recependo i disagideilavoratori nella biglietteriacongiuntaFtv eAim,ha proclamatolo statodi agitazione e l’astensionedal lavoro «finchénon sarannorisolti iproblemi.L’ambiente non èsalubre -tuona -e i dipendentilavorano con maschereetute. Iltutto mentreleaziendenon intervengono».

Nella notte tra giovedì e venerdì scorsounabandadiladrièriuscitaadaprirelacassafortenellabiglietteria di Ftv dopo almeno dueoredilavoroconilflessibile. L’odoreelapolvereeranoancorabenevidentiierimattinaquandoè stato proclamato lo stato di agitazione dalla Cisal per l’ambientemalsanoincuiidipenden-

ti stavano lavorando da alcuni giorni. E oltre all’irritazione alla gola e agli occhi, i lavoratori erano preoccupati per l’eventuale presenza di eternit, vista l’età dell’edificio. Lo Spisal alla fine ha tolto ogni dubbio: «Non c’è traccia di amianto nelle polveri, ma solo derivati dal muro, di metalloe altrimateriali».

1

IRRITAZIONE.Idipendentidelledueaziendeditrasportohannolavorato inquesti giornilamentandofastidi agliocchi eallagola perle polveri

2 L’ACCORDO ELA CRITICA Mauleaffrontapoi iltema dell’accordodell’ottobre 2012traAim Mobilità e dipendenti.«Adesso la Cgilinun comunicato sostienecheil contratto siglatosia rischioperché leaziende,Aim e Ftv,non rispettanolapromessa, cioèandare versola fusionedelle duesocietà. Purtroppo,sta accadendo quellochenoidella Cisal avevamo predetto. Vale a direchesaranno solo i dipendentidi Aim apagare vedendosi lo stipendio ridotto.AdessoCgil denuncial’immobilistmo diFtve Aim?E ancora.Cgil siconcentra suquesto temainvecedi difendere queidipendenti cheda giornilavoravanonel disagio,respirando polveri epreoccupandosidella lorosalute? Un’altra vergogna».

Undipendentecon mascherinaalla biglietteriaFtv-Aim. COLORFOTO I TIMORI «Abbiamo richiesto l’intervento dello Spisal - denuncia Maule -. I dipendenti temono che, ci siano anche delle fibre di amianto nell’aria. Sono preoccupati». E la preoccupazione «è stata denunciata - sostengono i lavoratori - fin dal giorno della riapertura dopo l’incursione ai rispettivi responsabili della sicurezza che tuttavia minimizzavano i disagi». Solo quando si è presentato l’ispettore Spisal, in tarda mattinata, i provvedimenti. «Abbiamo ordinato l’immediata sospensione dell’attività - dichiara il direttore dello Spisal, Celestino Piz - per via precauzionale e abbiamo subito inviato in laboratorio i campioni delle polveri che i tecnici hanno raccolto nella biglietteria». Intanto, i lavoratori sono stati mandati a casa. I biglietti

erano in vendita nella vicina edicola. LE RISPOSTE. Dopo alcune ore, nel pomeriggio, l'esito delle analisi. Spiega Piz: «Nessuna traccia di amianto. Questo consente di rassicurare i lavoratori». Ora, scongiurato il pericolo eternit (avrebbe obbligato al ricorso ad una ditta specializzata per le procedure di rimozione delle fibre), si dovrà procedere con una pulizia a fondo dei locali e del condotto dell’aria. Fanno sapere Ftv e Aim: «In attesa del ripristino dei locali, il servizio biglietteria congiunta si svolgerà nell’ex biglietteria Aim, di fronte al piazzale dei capolinea bus Ai». Lo Spisal, archiviata l’emergenza, valuterà eventuali azioni nei confronti della proprietà. • © RIPRODUZIONERISERVATA

CHIUSURA. Uno sportello è stato provvisoriamente chiuso con una lastradopoil colpo cheha fruttato unbottino di5mila euro

3

IL SERVIZIO. La biglietteria riaprirà appena possibile. Intanto i ticket si possonoreperire nell’exbiglietteria diAim difronte allastazione

ILCOMITATO. Si ècostituito ilgruppo cheunisce residentiecommercianti pervalorizzare laviaappena riqualificata

«CorsoFogazzaro subitopedonale» Pronta una petizione per chiedere lo stop alle auto e quello dei bus in contrà Motton San Lorenzo «Una riqualificazione della pavimentazione così bella, merita una via pedonalizzata. E subito». È quanto sostiene un gruppo di residenti e commerciati di corso Fogazzaro dopo la riunione dei giorni scorsi che ha sancito la nascita di un comitato. «Raccoglieremo firme per una petizione da consegnare al sindaco con una serie di indirizzi per valorizzare questo tratto di strada». Così an-

nuncia uno dei residenti, Matteo Pilan, portavoce del comitato, anzi dei comitati. E spiega: «Abbiamo unificato il “Comitato sì alla pedonalizzazione di corso Fogazzaro” e quello di “Contrà Motton San Lorenzo contro il passaggio degli autobus”. Il primo, nato lo scorso settembre , sosteneva l’idea di bloccare il passaggio delle auto nel corso al sindaco. Allora la strada era ancora cantiere. In realtà, non c’è mai stato un contatto formale con l’amministrazione comunale e il gruppo è rimasto fermo, fino ad oggi. A seguito della posizione espressa nei giorni scorsi

CorsoFogazzaro riaperto dapoco,dopo ilavori alla pavimentazione

dall’associazione “I portici di corso Fogazzaro” abbiamo deciso di muoverci. Una posizione attendista sulla pedonalizzazione che la gran parte dei commercianti e dei residenti non condivide». Pilan poi spiega l’origine del secondo comitato, quello di contrà Motton San Lorenzo: «Questo gruppo aveva denunciato in passato i molteplici effetti negativi del passaggio dei bus. L’ex sindaco aveva ridotto i passaggi a tre linee. Poi, dopo la fine dei lavori di pavimentazione in quel tratto, sono tornati i bus in transito, si stima almeno trecento in un giorno.

Troppi. Di qui la decisione di unire i comitati e presentare un elenco di proposte qualificanti da proporre al sindaco Achille Variati». La prima riguarda appunto «il divieto di passaggio delle auto nella seconda parte di corso Fogazzaro, da Motton San Lorenzo fino ai Carmini». Secondo punto: «La diminuzione del costo per la sosta al park Fogazzaro per incentivare ancora di più l’afflusso in quella parte di corso». Terzo: «Più posti con strisce bianche nelle vie immediatamente adiacenti a corso Fogazzaro». E ancora. Quarto: «Un plateatico dai costi più abbordabili» perché c’è la forte esigenza, da parte dei commercianti, di rendere quella parte di corso un vero e proprio salotto per

vicentini e turisti. L’elenco continua. Quinto. «Una fermata del centro bus ai Carmini con ingresso da contrà Busato o Santa Croce» e «l’installazione di panchine lungo il corso». Per contrà Motton si chiede, poi, una «riduzione immediata del traffico di bus vecchi e inquinanti e, in prospettiva, la realizzazione della cosiddetta circolare elettrica». Conclude Pilan: «Il nostro obiettivo è di riuscire a iniziare a raccogliere le firme il prima possibile e di consegnarle al sindaco subito dopo l’inaugurazione di fine mese che chiude definitivamente le opere di riqualificazione della pavimentazione del corso Fogazzaro e apre a una nuova fase, si spera senza auto». • CRI.GIA. © RIPRODUZIONERISERVATA


15

IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 13 Marzo 2013

Isanti da ricordareoggi sonotanti: Leandrodi Siviglia, Bodrigo diCordoba, EldradodiNovalesa, Agnello diPisa, Bonifaciodi Savoia, Sancia, Teuerta, Teodora,Arabia, Ninfodora. Macolpisce

lamemorialiturgica anchedi una quaternadi santepatrone oguaritrici: CristinadiPersia(contro imali del seno), Eufrasia(aiuta afarebuoni sogni), Modestache èprotettrice delle bambine

L’EMERGENZA. Incubo peri residentidivia Marzarie vialedellaPace

Alloggiabusivi spaccioe furti nell’exsede Enel

ePatrizia (garantisce aiutoalle moglie maltrattate).Leandro diSiviglia è invocato controireumatismi.

Dialettando Iestremi xe tuti cativi -el tropoe elpoco guastael zugo:gliestremi sono

trattoria semprecattivi;iltroppo e il pocorovinailgioco

Ponte delle Bele

CHIUSO LA DOMENICA

GX22927

SantiePatroni delgiorno

C.trà Ponte delle Bele, 5 VICENZA Tel. 0444 320647 Cell. 349 7361756

DEGRADO ECRIMINALITÀ I cittadini di via Marzari e viale della Pace sono ormai esasperati:nell’exstabileEnelregnanodegrado e abbandono. Non solo: i furti nella zona sono aumentati, ci sono persone che bivaccano per strada, bevono e molestano i passanti, gli anziani non escono piùda soliperlapaura.

1

Civivonopersone dioriginemarocchina e romena Iresidenti:«La struttura va abbattutaomurata altrimentigli occupanticontinuerannoaentrare» La guardano, scuotono la testa e si immaginano come sarebbe bello se, al posto della vecchia centrale, ci fossero delle case nuove o un parco. E invece, ogni volta che si affacciano alla finestra dei loro appartamenti vedono solo edifici fatiscenti, sporcizia, degrado. Ma quello dell’estetica, tutto sommato, è solo l’ultimo dei loro problemi. Prima ci sono i furti, gli scippi, lo spaccio, le molestie continue degli accattoni, le risse e la paura. ILDEGRADO. Insomma, per chi vive in viale della Pace e, soprattutto, in via Marzari, l’ex edificio Enel è ormai un incubo. E basta dare un’occhiata oltre gli alberi (si potrebbe anche entrare, la recinzione è tagliata in più punti ma nessuno si azzarda a farlo) per capire che non esagerano. Tutti gli edifici, alcuni senza finestre, altri con il tetto in parte crollato, sono occupati. E non ci sono solo cumuli di immondizie a testimoniarlo, ma anche panni stesi all’aria e pure un fiocco azzurro che penzola da una porta. «È chiaro che qui ci sono pure bambini, anche molto piccoli - dice un residente - ma com’è possibile vivere in queste condizioni? Non è facile vedere che cosa succede là dentro ma è chiaro che sono in tanti. Dal via vai a tutte le ore almeno una cinquantina. Romeni e marocchini che, in passato, hanno pure litigato. E non parlo di discussioni, ma di risse e di violenza, forse per spartirsi gli spazi». Se si ha un po’ di pazienza e si attende in strada li si vede sbucare continuamente dalla parte di via Marza-

ri. Ogni mattina escono uomini, donne, ragazzini. Stanno fuori tutto il giorno poi, quando fa buio, ritornano. SCIPPIEFURTI.«Qualcuno non va lontano. Continua a gironzolare in viale della Pace - continua il residente -. C’è chi chiede l’elemosina, chi trascorre le ore a bere davanti al supermercato, chi molesta i passanti. Mia figlia torna in autobus alle 14. Da un po’ di tempo a questa parte non si fida più a camminare da sola. Dalla fermata a casa nostra la distanza è minima ma ha paura perché più di una volta degli uomini le hanno dato fastidio». «Io esco solo di giorno. Appena cala il buio non ci penso proprio ad andare fuori - rincara la dose una pensionata -. Del resto la mia vicina è stata scippata per ben due volte. L’ultima hanno usato la scusa classica: c’erano dei ragazzi, uno le ha sputato addosso. Poco lontano un uomo ha finto di volerla aiutare a

«Ognisettimana vediamoarrivare deifurgoni checaricano refurtiva epoispariscono» Lapolizia habloccato edenunciato duestranieri conbiciclette appenarubate

pulirsi e poi le ha strappato la catena d’oro». Nelle palazzine di via Marzaro abitano decine di famiglie. «Prima ci hanno imbrattato la facciata e abbiamo dovuto ritinteggiarla - considerano poi sono iniziati i furti e siamo stati costretti ad installare le telecamere all’entrata. Quasi tutti hanno messo l’allarme perché i colpi sono sempre più frequenti». I CORRIERI. E poi ci sono quei continui trasporti. «Una volta alla settimana - aggiungono vediamo arrivare furgoni. In pochi minuti caricano di tutto e spariscono». È successo anche lunedì quando, grazie alla segnalazione di un cittadino, la polizia ha bloccato due romeni. «Le biciclette? Le abbiamo comprate da un marocchino a venti euro». Questo si sono sentiti rispondere gli agenti quando hanno fatto aprire il camioncino e le hanno trovate. Le possibilità erano due: o quel venditore era uno sprovveduto senza il minimo senso degli affari (non ci voleva un esperto per capire che costavano un occhio) e loro avevano avuto una gran colpo di fortuna, oppure erano appena state rubate e le stavano caricando per piazzarle chissà dove. Più verosimile la seconda. E così due romeni, 48 anni il primo, 55 il secondo, sono stati denunciati per ricettazione dalla polizia. I due, in Italia senza fissa dimora, sono stati fermati vicino all’ex sede Enel. «Se non si decideranno a buttare giù gli edifici o a murare porte e finestre - concludono i cittadini non si risolverà nulla. Li cacciano e loro tornano, sempre più numerosi». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Viavaicontinuo di stranieri

2 Ivestitistesi all’aria testimonianola presenza diabusivi negliex stabili Enel diviale dellaPace. COLORFOTO

Iprecedenti

Iltetto crollato di un edificio

3

ViaMarzari: residentiesasperati

4

Larecinzione tagliata

Dopoogni sgombero lazona siripopola Neimesi scorsi,inviale Della Pace,gli agenti sisono trovati difrontrallasolita scena: nell’edificioregnava il degrado, ipavimenti eranoquasi interamentecopertidarifiuti di ognisorta,i corridoierano stati trasformatiinserviziigienici improvvisati. Sparsi ovunque, poi,c’erano materassilogorisu cuidormivano glistranieri. All’internoc’erano tredici romeni.Tuttisono stati identificati:due eranogià stati segnalatidal prefetto perché nonavevano maiprovveduto all’iscrizioneanagrafica,altri due,invece,erano ricercati dallapolizia spagnola.Gli altri nove,che nonsono risultaticon precedentisarebberoarrivati inItaliasolodapoco. Tuttisono statidenunciati per occupazioneabusiva.La societàimmobiliarebresciana proprietariadell’edificioera statainvitata a sgomberare i

Degrado,abbandonoesporcizia regnano in tuttal’area fabbricati dagliabusiviea bonificarli,tamponando ogni accessoperevitarenuove occupazioni.Invitoche, evidentemente, eracaduto nel vuoto.Pochigiorni fa nuovo intervento,questavoltaper un furto,dapartedei carabinieri. Alcunipassantiavevano notato, nellasedeabbandonata, degli stranimovimenti ehannocapito chec’eraqualcosa chenonandava. Quandolapattuglia èarrivatac’è statoil fuggifuggigenerale. Quattrouomini sono riusciti a balzaresuunaFord Escort ea darsiallafuga. Altredue persone, menoveloci, sonostateinvece bloccate.Sono dueromeni di30 anni:Augustin Martin Szekeli, incensuratoeinItaliasenza fissa dimoraedElenaFlorina Ionas che,

MANIFESTAZIONI. Presentata l’edizione2013 delconcorsodi bellezza

MissProvincia diVicenza festeggiaiprimidiecianni Domani la prima tappa Il gran finale a settembre a villa Cordellina Lombardi Il GdV si conferma partner Miss Provincia di Vicenza compie 10 anni e riparte più in forma che mai. Ricomincia domani, con la prima tappa al ristorante “Teatro" di Thiene, il concorso che ormai da dieci anni elegge la più bella del Vicentino e che da quattro è collegata con Miss Mondo Italia, mandando la vincitrice diret-

tamente alle prefinali. Ad illustrare le novità sono stati ieri Luca Ancetti, direttore di TvA, Ario Gervasutti, direttore del nostro giornale, Armando Pigna, titolare della Optional produzioni, esclusivista di Miss Mondo Italia per Veneto e Trentino Alto Adige, e Dino Secco, capo di gabinetto della Provincia. Potranno partecipare ragazze dai 16 ai 26 anni, italiane o straniere, con residenza o domicilio nel Vicentino, che non dovranno avere piena disponibilità della propria im-

magine e non aver già vinto il concorso. E se la finale 2012 ha avuto 36 mila spettatori la novità di quest'anno riguarda proprio la Tv: «Ogni tappa - annuncia infatti Pigna - avrà una trasmissione dedicata». Tra i titoli ci saranno anche Miss TvA e Miss Giornale di Vicenza. «Dall'anno scorso spiega Gervasutti - assegniamo questa fascia, confermando il nostro ruolo di partner, perché riconosciamo la serietà del concorso. Il fatto di premiare con un abbonamento al

invece,èun voltonotoalle forze dell’ordine. Complessivamentesono stati recuperatisessantametri dicavo elettricoinrame, unatorcia, due tenagliee duescalpelli,il tutto postosotto sequestro.Entrambi sonostati arrestati per tentato furtoeil giorno doposi sono presentatidavantial giudice. Hannopatteggiatoquattromesi eottantaeuro dimulta;la penaè statasospesa. L’uomohaammessodiessere statonell’ex sedeEnel percercare diportarevia ilrame. Nemmeno ElenaFlorina Ionasha negatole proprieresponsabilità, maha ripetutodiaverlofattosolo perchédisperata:«Ho seifigli da sfamareesono senza lavoro». • © RIPRODUZIONERISERVATA

GX22904

Claudia Milani Vicenzi

giornale su iPad sottolinea che le miss sono ragazze concrete». Un pensiero è andato anche al Poeta Fabio, organizzatore di Miss Piscina, che è mancato da poco. «Portare avanti questo appuntamento - sottolinea Pigna - sarebbe il miglior modo per ricordarlo». Le tappe saranno in tutta la provincia e la finale si svolgerà a settembre a Villa Cordellina di Montecchio Maggiore. Il sogno, per la vincitrice, proseguirà poi con Miss Mondo Italia. Regolamento e iscrizioni su www.tvavicenza.it, www.missprovinciadivicenza.it, telefonando a TvA (0444 388311) o a Optional produzioni (335 8424555), o ancora con i coupon che usciranno sul nostro giornale. • © RIPRODUZIONERISERVATA

SIAMO APERTI

in via Zanardelli, 3 - Vicenza (zona Santa Bertilla)


16 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 13 Marzo 2013

VERSOLE COMUNALI. Ilcoordinatorecittadino Galvaninha annunciatoladecisione con un comunicatodopoun vertice ristrettoandato in scenalunedì sera

IlPdl correin solitariae puntasuZocca Saltal’accordocon laLega:il partito sipresenterà conun proprio candidato.Favoritoilconsigliere mal’ufficialitàarriveràsolonei prossimigiorni Nicola Negrin «Habemus candidatum». Il Pdl sceglie l’attualità per annunciare la novità. Dopo settimane di trattative e discussioni il partito ha sciolto le riserve: correrà da solo alle prossime amministrative. La notizia è arrivata tramite un comunicato che è stato etichettato proprio con la locuzione latina. Il nome, anche se il diretto interessato per il momento smentisce, è quello di Marco Zocca. Ma la situazione paradossalmente è più complicata di prima. IL CANDIDATO. «Ora abbiamo un nostro candidato sindaco per Vicenza». Nereo Galvanin annuncia la decisione tanto attesa, e arrivata con qualche mese di ritardo rispetto alle previsioni, con soddisfazione anche se precisa che «il nome sarà ufficializzato nei prossimi giorni, dopo che lo stesso candidato, che ha chiesto qualche giorno per riflettere, scioglierà le riserve in merito». Il coordinatore cittadino non si sbilancia. La scelta resta topsecret. Almeno ufficialmente. Ufficiosamente non sembrano esserci dubbi: sarà Marco Zocca a guidare il gruppo. DAVANTIATUTTI.Il diretto interessato non lascia trapelare al-

cuna informazione. E mescola le carte. «Non ne so niente commenta - ed è già la seconda persona che mi telefona per chiedere informazioni. Non sono a conoscenza né del comunicato del Pdl né del candidato sindaco che dovrebbe essere stato scelto. Per quanto ne so, un nome non c’è ancora». LA DECISIONE PARZIALE. Parole che stridono con quanto affermato da Galvanin. Eppure i due hanno partecipato al medesimo vertice (ristretto) che è andato in scena lunedì sera e che ha messo la parola fine sulla tormentata questione. «In questi giorni - spiega Galvanin - ho incontrato diverse personalità politiche nell’ambito del centrodestra vicentino per arrivare a una proposta credibile e significativa. E da queste riunioni, l’ultima lunedì sera, è emersa chiara la volontà di proporre all’elettorato un proprio candidato». Dunque, niente corsa sotto l’ombrello

Ilnostro gruppoèquello conilmaggior consenso nelcentrodestra NEREOGALVANIN COORDINATORECITTADINOPDL

Lacritica diAbalti

«Senzaalleanzaunitaria sifaunfavoreaVariati»

della Dal Lago. «Il nostro gruppo politico, nell’ambito della minoranza in Consiglio comunale - prosegue Galvanin - e alla luce delle recenti elezioni, risulta essere quello con il maggiore consenso nel centrodestra». L’UFFICIALITÀ. Da qui la scelta della volata in solitaria. «La decisione definitiva - spiega Galvanin - sarà presa dal direttivo cittadino». Che sarà chiamato con ogni probabilità a mettere il timbro dell’ufficialità su Marco Zocca, nonostante il consigliere non sia della stessa idea. «Fino ad oggi mi sono sempre rifiutato - continua - e il candidato potrebbe essere anche Galvanin, Zoppello o Cattaneo. Anzi direi che Nereo è in pole position». Verità o bluff? Si saprà nei prossimi giorni. STRATEGIE. Quel che è certo per ora è che all’interno del partito regna confusione. Rucco, che aveva ribadito la necessità di appoggiare Dal Lago, preferisce «non commentare. Valuterò nei prossimi giorni». Ma è ovvio che la soluzione non è di suo gradimento. Lo stesso si dica per Abalti (vedi a lato). Il gruppo si assottiglia, e così potrebbero sorgere alleanze alternative, come quella con i montiani. •

IlPdlpunta suMarco Zocca, consigliere anzianonel 2008

L’accordocon imontiani ANNUNCIO «Oradovremocontinuare a lavorare percostruire una coalizionepiù ampia possibile».Nereo Galvanin ha giàdelineatonella suatesta lastrategia: aprirele porteai montiani.Lalistaci sarà. Ela

confermaarriva da FrancescoGiuliari: «Sì,la Sceltacivica ci saràalle amministrative.Alleanzacon ilPdl?Rientranel quadro. Nonvorremmo proporreun altrocandidato». • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

© RIPRODUZIONERISERVATA

«Questoèun belmodo per far sparireil Pdl dallascena politicadellacittà». Arrigo Abaltinon le manda certo a dire.Il consiglierecomunale, berlatiano,critica il coordinatorecittadinonon tantoper lasceltadi puntare su Zocca(«Èun bravo ragazzo, nientedadire»)quantosulla decisionedicorrereinsolitaria. «Èunasceltache nonèstata condivisacon ildirettivo cittadino.E questoladicelunga sullastrategia chesta seguendoGalvanin». Abaltinon cista. Premettedi «nonvolerfarpolemica» ma sparaazero: «Era intenzionato aunireleanime delPdl,ma sta facendo l’esattocontrarioe questadecisionedicorrerein solitariaèl’ennesima dimostrazione».Secondo il consiglierecomunale lastoria delpartitoazzurro ègià scritta: «Primadituttofacciamo un favore aVariatie successivamente decretiamo lamorte delPdlincittà. Prenderemomeno del10 per cento.Non soquanto sia consapevole NereoGalvanin; secondomec’è undisegno superioreeluièsolouno strumento.Ha favoritola frammentazioneeleuscite dal partito».Abalti parladi «fallimento. Il Pdlharaggiunto ilpunto piùbasso delconsenso

ArrigoAbalti,consigliere Pdl incittà.Il problema c’è. Èinutile nasconderselo.Le ultimeelezioni hannodimostratoquantopoco ha fattoGalvaninalla guidadel direttivocittadino. Invecediunire leanime epermettere al partito di unirsihaportato alle divisioni.E qualèil risultato?Chesiècreato unPdldiSan PietroIntrigogna. Questorappresenterà Marco Zoccaemidispiace per lui». Daquiai prossimi mesinon ci sarannogrossesorprese. «Èstata presaquestadecisione fallimentare - attaccaAbalti - che darà la vittoria a Variati omanderà alballottaggioi grillini.I nostri voti ormaisi stanno disperdendo.Eil tuttoperchéacapo del coordinamentocittadinoc’èun segretariochenonvuole migliorarela situazione;pensa all’interessedipochienon prende decisionicondivise. Nessunomiha chiestodipartecipare allaloro riunioneincui hannodeciso il loro candidato». • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

SICUREZZA. Lastrutturache collegai FerrovieriaSan Lazzaro èstatamolte volteteatrodi spaccioe schiamazzi

Dueocchielettronici sullapasserella Installatele telecamereper contrastareildegrado Sostituirannoi cancelli notturni previstiall’inizio Droga, schiamazzi e bottiglie rotte. L’incubo per i residenti di via D’Annunzio sembra finito. Da ieri la tanto discussa passerella è nel mirino del Grande Fratello. Due telecamere sono state posizionate sul lato di San Lazzaro. Una soluzione voluta dall’amministrazione per evitare di installare cancelli da chiudere di notte. Erano stati proprio i residenti a pretendere soluzioni. Esasperati dalla presenza notturna di balordi, avevano chiesto al Comune di intervenire, vietando, di notte, l’accesso al cavalcaferrovia pedonale. Ma, come capita il più delle volte, a

quel punto era scoppiata una bega tra confinanti. Gli abitanti dell'altra sponda, infatti, si erano detti fortemente perplessi rispetto alla proposta, perché avrebbe loro impedito il collegamento al centro da viale Milano. Sono cominciati incontri e riunioni. L’assessore Dalla Pozza, in collaborazione con il consigliere comunale Raffaele Colombara, ha convocato i residenti di entrambi i lati, trovando una soluzione condivisa, destinare cioè i soldi già stanziati per i cancelli notturni all' installazione di due telecamere fisse collegate alla centrale della polizia locale.Il progetto

è costato 7.800 euro ed è stato finanziato con i ricavi della vendita delle quote autostradali. «Con queste sale a 50 il numero di telecamere installate in città e collegate al comando – spiega l’assessore alla sicurezza - e più avanti le due telecamere verranno collegate anche alla sala operativa della questura». Ma non è finita qui. «È necessaria una generale riqualificazione: servirebbero 60 mila euro. Ma ne riusciremo a investire solo la metà: mancano i soldi».«È necessario reperire i fondi - commenta Colombara - per completare i lavori, a cominciare da quelli sull'illuminazione e sul-

Lapasserella ciclopedonale collegaiFerrovieri aSan Lazzaro

Ledue telecamereinstallate sul latodi viaD’Annunzio

la struttura: quando piove risultano impraticabili scalini e piano di calpestio, che diventano pericolosi». Dalla Pozza, con la polizia lo-

telecamere di tipo “dome", con un angolo di visione molto ampio e orientabile in remoto dagli operatori di contrà Soccorso Soccorsetto: in piaz-

cale, ha avviato l'iter per un ulteriore ampliamento del sistema di videosorveglianza cittadino. Tre i punti nei quali verranno posizionate altrettante

za XX Settembre, in viale Rodolfi (all'ingresso dell'ospedale) e a Campo Marzo (verso la salita di S. Libera). • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA


Cronaca 17

IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 13 Marzo 2013

ILCONCLAVE. Lagrandeattesadei fedeli peril nuovopontefice

INMUNICIPIO

InpiazzaS. Pietro il“tifo”dei veneti perAngeloScola

Multefino a275 euro perchi fuma l’e-cigarette

gliamo un Papa libero» . Forse da condizionamenti, dossier, intanto i mille giornalisti accreditati girano cercando testimonianze, opinioni, indiscrezioni, ma i fedeli scappano, fa freddo e oggi sarà un'altra giornata incerta. Intanto anche a Vicenza si pensa alla elezione del Pontefice, in Curia da quando il nome del cardinale Scola circola con una certa frequenza c'è chi ha pensato che forse non dovrebbe diventare Papa, altrimenti Vicenza resterebbe ancora una volta senza vescovo: mons. Beniamino Pizziol infatti è stato per anni il suo assistente. E proprio il vescovo celebrerà per il nuovo pontefice un Te deum in cattedrale alle 19 se verrà eletto al mattino e alle 9 del giorno dopo se la fumata sarà bianca la sera prima. •

Sigaretta elettronica vietata nei palazzi comunali di Vicenza. Lo aveva annunciato venerdì il sindaco Achille Variati. Ora il direttore del settore Ambiente, tutela del territorio e igiene, ha firmato l'ordinanza che da lunedì 18 marzo estende il divieto di fumo già in vigore all'interno dei palazzi comunali anche alle sigarette elettroniche. Anche le sanzioni saranno le stesse, con multe tra i 27,50 e i 275 euro, ma il sindaco ha chiaramente sottolineato che «non è l'aspetto sanzionatorio, ma quello della prevenzione e della tutela della salute, che interessa promuovere all’amministrazione». Nei prossimi giorni, quindi, i cartelli con il divieto di fumo collocati negli edifici comunali verranno integrati con il nuovo obbligo. Analoga disposizione verrà assunta per i propri uffici e sportelli dalla direzione di Aim che peraltro ha già vietato l'utilizzo della sigaretta elettronica a bordo degli autobus. Il Comune, con questo provvedimento, si allinea con quanto già suggerito dall’Orgaizzazione mondiale della sanità e concretizzato dalla direzione medica del San Bortolo che ha vietato l'e-cigarette nell’area ospedaliera precisando che «in via precauzionale il divieto di fumo si estende anche alle sigarette elettroniche in quanto non vi sono elementi sicuri per escluderne la pericolosità». •

© RIPRODUZIONERISERVATA

© RIPRODUZIONERISERVATA

Ilvescovovicentino Pizziol èstatopermolti anni assistentepersonaledell’ex patriarcadiVenezia Induomoun “Tedeum” almomentodell’elezione INVIATA A CITTÀ DEL VATICANO

Fumata nera. Tutto secondo copione. Alle 19.41 dal comignolo della cappella Sistina si è alzata una cortina di fumo: era più scuro delle nuvole e ad occhio nudo non si sarebbe mai visto se non ci fossero stati i mega schermi installati in piazza che hanno permesso di vedere la nube in primo piano con i gabbiani che volteggiavano nel cielo. Ma questo è solo l'epilogo di una giornata lunghissima iniziata alle 10 tra speranze e delusioni, tra preghiere e previsioni. Innanzitutto è stato un conclave con pioggia e grandine, tuoni e fulmini hanno iniziato a sovrastare la capitale dalle 15 di ieri pomeriggio offrendo dell'Urbe un’immagine cupa. Come le migliaia di volti che si incontrano percorrendo corso Vittorio Emanuele, superando il ponte e arrivando nella città eterna in attesa che finisse la cerimonia del giuramento dei 115 cardinali e poi iniziasse la

prima votazione, segnale che la ricerca del nuovo Pastore era cominciata. «Americano, italiano, brasiliano, africano. Purché lo eleggano perché la Chiesa senza Papa - come ha ricordato l'ex portavoce della Santa Sede, Joaquin Navarro Valls - non è un’istituzione completa. Manca non solo del vertice, ma del fondamento stesso che la sorregge e la fa esistere sulla terra», confessa un sacerdote. E i fedeli a San Pietro lo capiscono. Sono divisi per etnie si riconoscono gli americani che parlano a voce alta e reclamano che il soglio di Pietro sia varcato con la veste bianca dal cardinale Timothy Dolan, arcivesco-

Occhipuntati sulcomignolo dellacappella Sistinatrafede speranza etrepidazione

vo di New York e quando, il porporato nella cappella Sistina si accinge a giurare e i video lo riprendono, dalla piazza si alza un boato, oppure da Sean Patrick O'Malley, arcivescovo di Boston. Ma nel toto Papa entrano altri cardinali, su tutti Angelo Scola già patriarca di Venezia e ora arcivescovo di Milano, grande amico di Ratzinger che segnerebbe il ritorno al Pontificato di un italiano dopo 35 anni. Ad acclamarlo i giovani, su tutti una generazione di ciellini per i quali resterà sempre “don Angelo". «È giunto il momento - racconta Adele, una studentessa veneziana -.Stiamo pregando da tempo, sarà lui la nostra guida e se non lo diventerà per tutta la cristianità, resterà un faro per la nostra regione, il Veneto». Una babele di sentimenti tra i fedeli anche i sostenitori di Odilo Pedro Scherer arcivescovo di San Paolo del Brasile con bambini che portano la bandiera legata sopra gli abiti. Alle 16 la pioggia si trasforma an-

L’attesa in piazza SanPietro: ieriserala primafumata neradalconclave. ANSA

Ilvideo L’ULTIMA UDIENZA DIBENEDETTOXVI Inun dvdilricordo del pellegrinaggioa Romadi ungruppo divicentini organizzatoinoccasione dell’ultimaudienza tenuta dapapaBenedetto XVIil 27febbraioscorso. La spedizioneera stata organizzatada donMax Bernardi,animatore del gruppo“ICare”, che ora mettea disposizionedei partecipantiun dvd richiedibiledirettamente adon Maxoppure all’ufficioMissionidel palazzodelle Operesociali inpiazzaDuomo. • © RIPRODUZIONERISERVATA

cora in grandine c' è chi cerca rifugio nel colonnato del Bernini, dopo un paio d'ore la piazza non è gremita come nel giorno dell'ultima udienza di Benedetto XVI e anche le sensazioni e l'atmosfera sono cambiati: non più lacrime agli occhi. Prevale il disorientamento, il timore che la Chiesa esca indebolita dagli scandali, dalle incertezze di governo, dagli abusi di quel potere che il Papa emerito ha raffigurato spesso come la grande tentazione. Alle 19 .30 la piazza é gremita anche se tutti sanno come andrà a finire: un gruppo di religiose della congregazione del Sacro cuore del verbo incarnato pregano, cantano, hanno gli occhi lucidi. Oggi torneranno in piazza. «È un evento storico e non lo vogliamo perdere. Preferenze? Nessuna, vo-

COMUNE. Devono trascorrere 20giorni dallaconsegna della documentazione aiconsiglieri

Consiglio,bilancio inextremis Per rispettare i tempi sarà discusso nella prima settimana di aprile ma l’11 ci sarà lo scioglimento Trenta giorni. Il conto alla rovescia a palazzo Trissino è cominciato. Ancora un mese e poi i consiglieri comunali dovranno fare i bagagli e salutare sala Bernarda. L’11 aprile ci sarà lo scioglimento del Consiglio comunale. Entro quella data dovranno essere approvati due importanti documenti: le linee guida di Aim e il bilancio di previsione 2013. Niente di strano, considerato che oggi è il 13 aprile. Il problema è che proprio quando i capigruppo avevano calendarizzato ogni singola seduta per completare l’iter entro la fine di aprile, e cioè con giorni

di anticipo, tutto il programma è saltato. Si doveva concludere il tutto entro l’ultima settimana di marzo e invece uno dei documenti più importanti di tutto l’anno, il bilancio, dovrà essere approvato durante la prima settimana di aprile, con l’acqua alla gola. Secondo i piani iniziali l’amministrazione doveva portare Aim giovedì 21 marzo, facendo seguire poi nei giorni successivi (venerdì, lunedì e martedì) il bilancio di previsione. Il programma, però, è saltato. E a comunicarlo è stato il segretario generale Caporrino che ha scritto a sindaco e assessore ribadendo che prima della discussione «devono trascorrere 20 giorni dal momento in cui tutti i consiglieri hanno ricevuto la documentazione relativa al bilancio».

IlConsiglio comunale traun mesetermineràla suaattività Il malloppo è stato consegnato proprio pochi giorni fa. La presentazione del bilancio preventivo è andata in scena sabato scorso e subito dopo tutti i faldoni sono stati spediti ai

consiglieri. I venti giorni sulla carta dovrebbero essere rispettati, ma evidentemente il conto è stato fatto partire alcuni giorni dopo. Tutto da rifare, dunque. Le se-

LʼAPPARECCHIO ACUSTICO PICCOLO COME UNA GOCCIA DʼACQUA vieni a provarlo gratuitamente Il nuovo apparecchio con Micro Tecnologia IIC si inserisce in profondità nel condotto uditivo diventando praticamente “invisibile”.

CONVEGNO. Venerdì apalazzo BoninLongare dute della commissione bilancio restano in ogni caso convocate secondo il piano che era stato stilato. Mentre slittano le convocazioni del Consiglio. Ecco dunque che il piano di Aim, che dovrà essere in prima battuta approvato dalla giunta, approderà in aula con ogni probabilità l’ultima settimana di marzo. Mentre il bilancio preventivo sarà discusso la prima di aprile. Certo, non una grande settimana se si considera che il 31 marzo è Pasqua mentre l’1 aprile è lunedì dell’Angelo. Le sedute potranno iniziare martedì, sempre che non siano previsti ulteriori rinvii. Il tempo stringe. E a quel punto ci saranno solamente sette giorni (fine settimane escluso) per portare a casa il documento più importante dell’intero anno. Il tutto prima che i consiglieri siano costretti a prendere le valigie a lasciare l’aula. • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

Sicurezzaalimentare Eccocomecomunicare L’iniziativa è organizzata dalla Centrale del latte per capire come informare senza sensazionalismi È possibile comunicare la sicurezza alimentare senza ricorrere al clamore? Se ne discuterà venerdì alle 15 in sala Trissino di Palazzo Bonin-Longare a Vicenza. L’evento è promosso dalla Centrale del Latte di Vicenza, ospite di Confindustria Vicenza. La giornata prevede l’intervento di importanti studiosi ed operatori del settore, a cui seguirà un dibattito aperto agli studenti e alla cittadinanza. Interverranno Stefano Ferrarini, veterinario dell’Ulss 6 Vicenza, su “Come funzionano i controlli, per non trovarsi a mangiare carne di

Cavallo senza saperlo”. Poi Enrico Novelli, docente di igiene degli alimenti all’Università di Padova, s’interrogherà su “Il rischio aflatossine, è un’emergenza finita o un fenomeno ricorrente?”. Gianfranco Cescatti, chimico ex direttore del laboratorio chimico di igiene a Trento, si soffermerà su “La presentazione degli alimenti, come era e com’è cambiata”. E ancora. Emiliano Feller, responsabile Centrale del Latte di Vicenza, interverrà su “Come saranno in futuro le responsabilità per gli operatori del settore?”. I quattro relatori sono anche gli autori del nuovo libro “La sicurezza alimentare. Per la produzione ed il consumo” (ed. Libreria Progetto Padova). •

Centro Sordità Elettrosonor VICENZA MONTECCHIO MAGGIORE (VI) BASSANO DEL GRAPPA (VI) SANTORSO (VI) LONIGO(VI) RUBANO (PD)

© RIPRODUZIONERISERVATA

GU17934

Chiara Roverotto


Cronaca 21

IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 13 Marzo 2013

LAVORO. Icassintegrati nel Vicentinosonooltre cinquantamila.La Provinciarespingele richiestediquattroaziende perlalegge Fornero

Fondi a piccoledosiperi disoccupati Ilministerofirmal’assenso perlecasse inderoga mal’Inps pagagli arretrati diduemesi Rispostasolo a1.680 domande Eugenio Marzotto Alla fine qualcosa si è mosso, ma c’è voluto il pressing delle imprenditoriali e sociali per mesi. Complice la fine della legislatura per non parlare del blocco elettorale e pur senza governo, il ministero del lavoro ha firmato lo sblocco dei fondi Inps destinati ai lavoratori in cassa in deroga. Verranno però pagate le retribuzioni degli ultimi due mesi, quelli di novembre e dicembre, per gli assegni di gennaio,

LaCgil:«Adesso ciaspettiamo ilsaldo2012 Migliaia dilavoratori attendonoisoldi» Solamente ilterziario mostrasegni positivicon3.000 nuoviassunti alivelloregionale

febbraio e marzo bisognerà attendere un’altra firma ministeriale. Insomma soldi con il contagocce che arriveranno ai lavoratori dopo che le aziende, soprattutto quelle piccole, hanno premuto per ottenerli. Intanto l’Inps di Vicenza ha deciso di sbloccare 1.680 domande, pari ad altrettante ditte che hanno chiesto la cassa integrazione. Il resto si vedrà. AZIENDE SENZA FONDI. Quattro invece le aziende che non otterranno i fondi messi a disposizione dalla Provincia che di solito anticipa gli assegni ai lavoratori, per non aver fatto la richiesta in tempo utile, cioè entro il 31 dicembre. Si tratta della Confezione Castelli di Brendola, 22 dipendenti, anticipazione erogata dalla Provincia in ottobre, novembre e dicembre 2012 per un totale di circa 26mila euro. La Comer di San Vito di Leguzzano, 61 dipendenti, l'hanno ricevuta solamente dal 10 al 19 dicembre (totale 12.500 euro circa) perchè poi hanno chiesto il concordato. L’azienda Coniugi Egher di Mussolente: hanno chiesto l'anticipo per 25 persone ma gli è stato negato perchè già in concordato preventivo e infine la Battilana Prefabbricati di Cornedo

Ilcommento

Spogliatoi deltennis presid’assalto dailadri

MarinaBergamin,Cgil

Tentatofurtoai campidatennis

ADESSOAFFRONTARE LEEMERGENZE MarinaBergamin segretariadella Cgil vicentinadopo l’esitodel voto politico chiede chiarezzaalnuovo parlamento:«Dalle urneè uscitauna situazione complicatissimachepuò provocareuno stallodi mesi,inunmomento incui servono risposteurgenti aibisogni delPaese. Non si dimentichididare rispostaaisoggetti più debolie allavoro. La coesionesocialeè pericolosamentea rischio esarebbero insopportabili mesie mesi di politica rissosaal solofinedi aumentareconsensi elettorali.Mano a pateracchi,bocciatidal voto: non èimmaginabile seguirepolitiche giàviste oaccedere alleillusioni elettoraliche fanno male alPaese. •

no state oltre 13 mila, l’anno prima si erano fermate a quota ottomila». Ma si apre un’altra crepa nel 2013 sul fronte delle assunzioni con le agevolazioni fiscali. È la stessa Cgil a spiegare come siano le imprese le prime ad essere penalizzate dagli ultimi provvedimenti in materia di lavoro della coppia Monti-Fornero. Nella legge di Stabilità 2013 varata dal governo Monti non viene più rifinanziato il provvedimento che consentiva ai lavoratori e alle lavoratrici licenziati di usufruire dello sgravio contributivo in caso di nuova assunzione. E in tempo di crisi le imprese non hanno nessun vantaggio a pescare dalle liste della mobilità le persone senza lavoro. •

Provano a fare un colpo ma scatta l’allarme, arrivano i Ranger e sono costretti a scappare a mani vuote. Un tentativo di furto è stato sventato l’altra notte al Circolo tennis di Costabissara. Erano le 4 quando alla sala operativa Rangers, società del Gruppo Battistolli, sono iniziate ad arrivare le segnalazioni dall’allarme. Una pattuglia è stata immediatamente inviata per compiere un sopralluogo e sono stati avvisati i carabinieri. Quando gli addetti della vigilanza sono arrivati a Costabissara hanno accertato che non si era trattato di un falso allarme. Qualcuno aveva forzato la finestra laterale dell’edificio. Dei ladri, però, non c’era traccia: la sirena dell’antifurto li aveva fatti scappare. Dopo un controllo del circolo, effettuato insieme al titolare, non si sono riscontrati ammanchi. Sono stati però danneggiati gli infissi. •

© RIPRODUZIONERISERVATA

© RIPRODUZIONERISERVATA

Unamanifestazionedeidisoccupati. In arrivo i primi fondiperla cassaintegrazionein deroga. ARCHIVIO Vicentino, 16 persone, hanno ricevuto anticipo in novembre, dicembre e gennaio per un totale di 18mila euro circa, poi hanno chiesto il concordato e quindi l'anticipo è stato bloccato.

tesa del trattamento di integrazione salariale o di mobilità a cui hanno diritto, pur essendo stato richiesto nei termini di legge, e si ritrovano senza alcun reddito o con una riduzione della loro paga».

LO SBLOCCO. Di fatto lo sblocco del ministero del Lavoro servirà a circa un terzo dei 50mila lavoratori in cassa integrazione e l’attesa per il rifinenziamento sale. Fabiola Carletto della segreteria Cgil di Vicenza non si fa illusioni. «La situazione è difficile bisogna intervenire subito, imprese e lavoratori non possono aspettare e se non si rifinanzia il fondo la situazione rischia la paralisi. Restano migliaia i lavoratori e lavoratrici - continua la Carletto - che sono in at-

LA REGIONE. Ci ha pensato la Regione intanto ad accantonare undici milioni di euro su scala regionale per le casse integrazioni, ma i numeri sono da paura. Gli ultimi dati di Veneto Lavoro parlano di un 2012 che si è chiuso con unidici mila posti persi nell’industria e settemila nelle costruzioni. «Si salva - fa sapere l’agenzia regionale - il settore terziario con un saldo positivo di circa tremila unità, mentre le domande di mobilità nel 2012 so-

CORRUZIONEEAPPALTI. L’ex amministratore unicoè in carceredallametà di dicembreconl’imprenditoreNicolini

Ftv, Baruchellori-chiede lalibertà Il tribunale del Riesame si è riservato. E intanto la procura è pronta a sollecitare l’immediato Valter Baruchello chiede di tornare in libertà. Lo fa per la seconda volta al tribunale del Riesame di Venezia, dopo che in gennaio la richiesta era stata respinta. La difesa, con gli avv. Gaetano Palermo e Claudio Avesani, ha discusso la sua posizione ieri mattina davanti ai giudici, che si sono riservati la decisione che potrebbe arrivare nella giornata di oggi.

Baruchello, 50 anni, ex sindaco di Isola ed ex amministratore unico di Ferrotramvie vicentine, era stato arrestato nel dicembre scorso con le accuse di corruzione e bancarotta fraudolenta. Con lui è ancora in carcere l’amico imprenditore veronese Diego Nicolini, 50 anni, che secondo il pubblico ministero di Verona Valeria Ardito lo avrebbe ricompensato con regalie, viaggi e piaceri dopo aver vinto la gara d’appalto per le pulizie e la guardiania delle corriere delle Ftv, con la sua società “Gestioni Nicolini srl”. Quell’appalto, per gli in-

FURTO. Costabissara

Valter Baruchello

quirenti, era stato studiato ad hoc per far vincere la ditta dell’amico. Tutte circostanze che le difese hanno sempre negato, ritenendo la gara regolare, e le spese di Baruchello pagate da Nicolini dei piaceri fra amici determinati da ragioni fiscali. Con loro sono altre 8 le persone indagate; all’epoca erano stati arrestati anche Marisa Bonato, la segretaria di Nicolini, e Antonio Donà, funzionario di Ftv (avv. Lino Roetta e Renzo Rizzi). Intanto, la procura scaligera avrebbe intenzione di chiudere in tempi brevissimi le inda-

gini, quanto meno a carico di Baruchello e Nicolini, per non far scadere i termini della custodia cautelare. L’intenzione degli inquirenti, non essendo ancora trascorsi tre mesi dalle manette, è quella di sollecitare il processo con rito immediato (anche se in realtà gli accertamenti e le prime perquisizioni risalgono ad un anno fa). Sarà poi il giudice a valutare la richiesta. Baruchello, descritto come molto provato dalla lunga carcerazione, spera di poter tornare in libertà. • D.N. © RIPRODUZIONERISERVATA

L’INIZIATIVA. Sabato banchettoelaboratori

LaCarovana inpiazza peril serviziocivile La Carovana del Servizio Civile arriva a Vicenza sabato e nel pomeriggio, a partire dalle 15 proporrà attività e laboratori in Piazzale De Gasperi ( vicino a Piazza Castello), per riflettere sull'importanza del servizio civile svolto dai giovani in Italia ed all'estero. La legge 6 marzo 2001, n. 64 “Istituzione del Servizio Civile Nazionale" ha come finalità il coinvolgimento delle giovani generazioni nella difesa della Patria con mezzi non armati e non violenti, mediante servizi di utilità sociale. Servizi tesi a

rafforzare le categorie più deboli e svantaggiate la partecipazione alla vita sociale, attraverso azioni di solidarietà, di inclusione, di coinvolgimento e partecipazione, che realizzano reti di cittadinanza mediante la partecipazione attiva delle persone alla vita della collettività e delle istituzioni a livello locale, nazionale, europeo ed internazionale. Si parlerà di questo sabato prossimo in un pomeriggio che insegnerà come fornire tempo al prossimo. Per legge. • © RIPRODUZIONERISERVATA


22 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 13 Marzo 2013

cambia la filosofia dell’outdoor

SCUOLA/1. Interistituti appoggiala manifestazioneindetta peroggi

Genitorisolidali conglistudenti «Protestagiusta»

INAUGURAZIONE NUOVO REPARTO SPORTIVO

Ilpresidente:«Noi siamod’accordocon iragazzi perchéiproblemirelativi all’ediliziascolastica e alleaulefatiscenti erano statisegnalati da tempo» Anna Madron

Photo: Mikey Schaefer © 2013 Patagonia, Inc.

Solidarietà agli studenti che protestano. Interistituti, l'organismo che rappresenta la componente genitori degli istituti superiori, condivide le ragioni che oggi portano gli studenti in piazza e li appoggia nella loro battaglia contro una scuola più sicura. Nel mirino dell'agitazione indetta dal Coordinamento le scuole fatiscenti, gli edifici insicuri e non conformi alle leggi. «Non si può risparmiare sulla sicurezza dei ragazzi che ogni giorno entrano in un luogo pubblico che dovrebbe essere adeguato ad accogliere centinaia di persone - sostengono gli studenti - non abbiamo più intenzione di guardare le crepe che si allargano nei muri, le porte che si staccano dai cardini o i tetti in amianto che aspettano ancora di essere rimossi. Vogliamo che ci venga garantita la sicurezza nelle scuole in cui trascorriamo tutti i giorni almeno cinque ore».

«Non possiamo che essere d’accordo con gli studenti, anche perché i problemi relativi all’edilizia scolastica e delle aule fatiscenti sono stati più volte denunciati da questo organismo - dichiara Pierangelo Peretti, presidente di Interistituti - da sempre lamentiamo la scarsa manutenzione degli edifici scolastici e soprattutto la mancanza di nuove costruzioni che rispondano all’aumento degli studenti e vadano sia a sostituire gli edifici ormai datati e fuori norma, sia ad eliminare le numerose sedi staccate». Interistituti scende nel concreto e parla di improvvisazione, promesse mancate, assenza di progettazione. «Si pensi fa notare il presidente - che l'attuale ampliamento dell’istituto Lampertico, che dovrebbe essere inaugurato il prossimo 1˚ settembre, è ancora frutto della passata amministrazione Dal Lago e l’ultima scuola costruita in città è il Quadri che per motivi di spazio non poteva più rimanere in citta-

della degli studi. Quanto al Montagna, all'inaugurazione, oltre dieci anni fa, avevamo avuto la promessa che entro tre anni si sarebbe costruito il secondo stralcio, liberando così la succursale Ghirotti, scuola media del quartiere Laghetto oggi contesa tra Provincia e Comune». Sempre in tema di scuole superiori sulle quali Interistituti accende i riflettori: l'istituto Piovene di corso San Felice, «un dedalo di aule ricavate in un edificio storico poco sicuro»; il Canova, in via Astichello, «che si ritrova con l’ultimo piano completamente inagibile, ma ugualmente riscaldato, a causa di finestre troppo piccole in proporzione alla metratura delle aule»; il Lioy e il Pigafetta, «licei vicini di casa che condividono una vecchia succursale a Motton San Lorenzo». «Basta insomma fare un giro per le scuole per avere un quadro desolante», incalza Peretti che denuncia anche la totale mancanza di servizi, vedi le mense, pensati per gli stu-

L’ACCORDO. Siglatoieriil protocollo d’intesa tra15 Comuni el’Ordine

Illavorosi può cercare anchecon lopsicologo

SABATO 16 MARZO

Ruggeri: «I consulenti hanno trovato persone molto provate e abbiamo pensato di aiutarle»

Cambia la dimensione dell’ambiente sportivo

Maria Elena Bonacini

Completamente rinnovato, nell’esposizione e nella filosofia, il nuovo reparto di Ercole offre ai propri clienti un contesto suggestivo e rilassante che permetta di fare gli acquisti in armonia con le proprie esigenze.

«Perdere il lavoro in Veneto significa veder messa in discussione la propria identità e dignità. Lo sportello psicologico servirà a sostenere rimotivare chi si trova in difficoltà». Così Nicola Micheletto, dell'Ordine degli psicologi del Veneto, spiega lo scopo del nuovo sportello, frutto della convenzione sottoscritta ieri mattina dall’ordine e dai sindaci dei Comuni che aderiscono al progetto "Cercando il lavoro". Lo sportello è solo l'ultimo dei servizi messi in campo nell' ambito del progetto, nato dal Patto sociale per il lavoro al quale finora hanno aderito 1.350 persone. Ieri, a presentarlo sono stati Tommaso Ruggeri, assessore alle attività produttive, Marco Nucolussi, presidente dell'ordine regionale degli psicologi, Micheletto, Claudio Vencato, direttore del dipartimento Infanzia, adolescenza e famiglia dell'Ulss 6, Mara Ziomi, segretaria del consiglio provinciale dei consulenti del lavoro e i rappresentanti dei Comuni aderenti: Altavilla, Arcugnano, Bolzano, Caldogno, Costabissara,

Alpinismo - Sci alpinismo - Trekking Arrampicata - Corsa - Nordic Walking

Pro Shop

GU17963

Via Tre Scalini, 1 (SS 248, Loc. Pilastroni) DUEVILLE (VI) Tel. 0444/595888 - ercole@ercole-tempolibero.it www.ercoletempolibero.it

Unamanifestazionedi studenti aVicenza. Oggi sarannoin piazza

Lacifra

3,9

MILIONICEDUTI DALLA PROVINCIAALLAREGIONE

SecondoInteristituti, l’organismoche rappresentaigenitori degli studentidegliistituti superiori,nell’ottobre scorsola Provincia avrebbeceduto alla Regione3,9 milioni dieuro coniquali, affermanoi genitori, si sarebbepotuto costruireun nuovoistituto incittà.

© RIPRODUZIONERISERVATA

brevi COLLEZIONISMO Alle10al centro Proti incontrosulcollezionismo organizzatodall’Unione Filatelicanumismatica. SITITERMALI ESTORIA Alle17ai chiostridiSan Lorenzol’associazione Amicidei museiorganizza unincontrocon Luca Trevisanidell’Universitàdi Verona cheanalizzerà le modalitàconcui gliartisti, neisecoli,

Lapresentazione delprotocollod’intesa ieria palazzoTrissino Creazzo, Dueville, Isola, Longare, Monteviale, Monticello Conte Otto, Quinto, Sovizzo, Torri di Quartesolo. Il primo sportello è stato nel 2011 quello dei consulenti, che finora hanno incontrato 368 persone. Gli studi professionali hanno poi organizzato corsi per aiutare ricollocarsi, cui hanno preso parte circa 400 persone. «Con il Cpv - sottolinea Ruggeri - abbiamo poi organizzato corsi per start up, presentando 8 business plan alle banche che hanno stanziato fondi agevolati: il Credito cooperativo di Brendola (150mila euro) e la Banca popolare di Vicenza (5 milioni)». Tra una settimana partirà quindi anche l'assistenza psicologica, con un centinaio di psicologi coinvolti. Le persone in difficoltà potranno essere segnalate da altri serviz, usufruendo di un primo consulto gratuito e, in caso, di tariffe agevolate. «I consulenti - con-

tinua l'assessore - hanno trovato persone molto provate. Per questo abbiamo pensato di aiutarle, come la Regione sta facendo con gli imprenditori». «È la prima volta che ci si occupa di chi perde il lavoro - sottolinea Nicolussi -. Il nostro scopo è aiutare a ritrovare il benessere e la stima di se stessi, sostenendo il disoccupato ma anche la famiglia. Deve essere chiaro che non si tratta di una patologia, ma di rimotivare e formulare nuove e diverse prospettive. Adesso si deve passare dal dipartimento di salute mentale e questo frena». A questo lavoro contribuirà anche l'Ulss. «Si tratta di un’emergenza che non può essere trascurata - evidenzia Vencato - e a giorni ci saranno ulteriori sviluppi sul nostro coinvolgimento, compreso il dipartimento di salute mentale, per i casi più gravi». • © RIPRODUZIONERISERVATA

denti, in particolare nella cittadella degli studi dove nemmeno i privati sopperiscono al vuoto e spiega che «prima della fine del mandato del presidente della Provincia Schneck avevamo chiesto all’assessore competente Nereo Galvanin quali interventi erano stati pianificati sulle scuole. In quell’occasione ci risposero che tutto era bloccato dal patto di stabilità e dalla mancanza di fondi, ma che erano pronti sia un piano che i progetti esecutivi. Oggi scopriamo che nel mese di ottobre 2012 la Provincia ha ceduto alla Regione 3,9 milioni di euro con i quali si sarebbe potuto costruire un nuovo istituto». •

rappresentavano il significatodel frequentareisiti termali diorigine romana. LABORATORIO BIMBI Domanialle16.30 alla libreriaGirapagina laboratorioper bambini dai5ai 10anni per lavoretti conlasabbia colorata.Iscrizione necessaria. CAROVANAINTUNISIA Staseraalle21al BocciodromodiviaRossi siparlerà della “Carovana inTunisia”con l’attivista irachenoIsmaeel Dawood.

SCUOLA/2. Iniziative

AlFusinieri chiusoilcorso di“Project management” Specializzarsi per riuscire ad entrare più facilmente nel mondo del lavoro. Ne sono convinti al tecnico commerciale Fusinieri dove si è appena concluso il corso di “Project Management”, realizzato con il patrocinio dell’Istituto italiano di project management (Isipm) di Roma, con la collaborazione dei docenti accreditati Luca Menini e Maurizio Duse e con il sostegno della preside dell'istituto, Adriana Campesan, che ha voluto fortemente l’iniziativa. «Il corso - spiega la dirigente - aveva l’obiettivo di fornire le competenze minime, da un punto di vista formale, e il “know-how” pratico, necessari alla gestione professionale di un progetto da parte di una figura professionale, quella del project manager che, ancora lentamente ma con grosse ambizioni future, si sta diffondendo nel tessuto industriale della piccola e media industria italiana e vicentina in particolare». Al corso seguirà un esame formale, presieduto da un Ispettore di Isipm, per il conseguimento della prevista certificazione Isipm-Base, riconosciuta anche dai principali organismi internazionali del settore. «Auspichiamo che l’iniziativa possa aiutare i giovani nel compito di inserirsi nel mondo del lavoro. • AN.MA. © RIPRODUZIONERISERVATA


24 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 13 Marzo 2013

SANITÀ. Prevista da tempolariqualificazionedella maxi areama dal nuovodirettore generalenessun cennosulfuturo dell’ex seminario

SanBortolo2,ilprogettonondecolla LaUil Funzionepubblica chiede spiegazionisuiritardidelpiano Scambi:«Ivicentinipagano 1,2milioniall’anno per30anni» Franco Pepe Che fine ha fatto il seminario, o meglio il San Bortolo 2, l'ospedale-clone dall'altra parte di via Rodolfi? La questione la rilancia Claudio Scambi, segretario dell'Uilfpl, l'Uil per la funzione pubblica, che esce allo scoperto con una di quelle domande che si definiscono retoriche. «È possibile che nel passaggio di consegne fra il vecchio direttore generale Alessandri e il successore Angonese si siano dimenticati del seminario? Negli anni scorsi se ne è parlato a non finire. Alessandri aveva detto e ripetuto pubblicamente decine di volte che sarebbe diventato il polo di riferimento per gli utenti esterni in modo da liberare risorse in ospedale. Addirittura si prospettava l'ipotesi di modificare la viabilità attorno all'ospedale. Invece, ora, non ne parla più nessuno».

Alessandriaveva previstounpolo diriferimento pergliutenti liberandospazi alSanBortolo

Scambi tocca punti sensibili: «Sono passati tre mesi dalla nomina di Angonese. Il nuovo dg ha incontrato anche noi sindacati. Ci ha parlato dei tagli da fare entro il 2013 ma anche della volontà di mantenere numero e qualità di servizi. Sul seminario, però, niente, neppure una parola. La nebbia più fitta. Una cosa sola è certa: l'affitto corre. Ma lo sanno i vicentini quanto ci costa il seminario ? Un milione 220 mila euro l'anno per 30 anni. Intanto resta quasi tutto vuoto e i lavori sono fermi da un pezzo». Il segretario Uilfpl spezza, in effetti, il lungo e assordante silenzio che avvolge una questione vitale per l'Ulss. «Se si va avanti di questo passo è un capitale buttato dalla finestra, uno spreco enorme che grida vendetta. Quante nuove assunzioni si sarebbero potute fare ogni anno con questa montagna di soldi, mentre oggi i lavoratori del San Bortolo sono costretti a ritmi e carichi di lavoro che rischiano di compromettere la loro salute e quella dei cittadini fruitori dei servizi ? Quanti lavori si sarebbero fatti? Quante apparecchiature in più avremmo avuto ?». Scambi spedisce una richiesta precisa verso il terzo piano della palazzina uffici dell’Ulss: «Ora qualcuno deve

Lareplica

Con50&Più unabussola susuccessioni edonazioni

ILDIRETTORE GENERALE «Ilseminario?Èuno dei temistrategicisulla mia scrivania».IldgErmanno Angoneselapratical'ha studiataa lungo.In un angoloha unoschizzo dellazona. Nellasua carrieraha all'attivoben trenuove costruzionidi ospedali.Sache la questioneva affrontata primache diventiuncaso. Haincontratoilrettore e il consigliopergliaffari economicidelseminario, masi è riservato di ripresentarsicon proposteconcretesucosa fare pertrovare una viadi uscitaallasituazionedi stallo.Resta unultimo passaggioper perfezionarel'accordodi programmaUlss-Comune -Regione efar scattare l'operazionea lungo cullatadaAlessandri: «Mancal'autorizzazione dellaRegione pervendere inostribeni etrovare le risorseper costruire. Senzanon si vainnessuna parte.Lacittàha deciso cheilSan Bortolo deve restarequipercui si deve espandereattornoa questaarea.Lastrada è tracciata.Ora dobbiamo capireinchemodo procedererispettando gli impegniassuntima anche cercandocondizioni miglioripertutti». • F.P.

per mettere a norma il complesso. Adesso, però, spetta all’Ulss slacciare i cordoni della borsa. L'idea di Alessandri, legata all'accordo di programma con Comune e Regione, era di utilizzare il reddito che dovrebbe arrivare dalla vendita degli edifici di via IV Novembre, contrà Mure S. Lucia e S. Felice, e da una quota di 32 mila metri degli 80 mila della vasta superficie che l'Ulss ha in proprietà a Laghetto. Dalla cessione di fabbricati e terreni l'ex dg confidava di ricavare fra i 25-26 milioni. Solo che questa operazione non è mai decollata, e in questo momento l'ex seminario continua ad avere solo due scuole universitarie e la palestra della riabilitazione. Per il resto un cantiere aperto in attesa di futuro. •

Approfondire le complesse norme che regolano le successioni, in particolare le donazioni, per affrontare con maggiore consapevolezza le decisioni da prendere sulla destinazione dei propri beni. Questo l'obiettivo dell'incontro che la 50&Più-Confcommercio ha organizzato per oggi, a partire dalle 15, nella sala convegni della sede provinciale in via Faccio, e che mira a far conoscere le complesse norme che regolano la materia. Relatori saranno il notaio Francesca Boschetti e il responsabile dell'ufficio fiscale della Confcommercio Paolo Maran. A loro il compito di illustrare questo particolare tema legato alle disposizioni testamentarie: la donazione. Ne verranno presentate non solo le diverse tipologie e forme, ma approfonditi anche gli aspetti civilistici e fiscali legati ai vari contratti. «Abbiamo ritenuto di proporre questo incontro - spiega Fiorenzo Marcato, presidente della 50&Più - per fare chiarezza e orientare al meglio gli anziani sugli strumenti migliori per tutelarsi e tutelare i destinatari del proprio patrimonio. L'intervento autorevole di un notaio e di un esperto fiscalista potrà chiarire molti dubbi e suggerire le scelte più appropriate». Per informazioni sull'incontro, gratuito ed aperto a soci e in generale al mondo della terza età, si può contattare la segreteria 50&Più. •

© RIPRODUZIONERISERVATA

© RIPRODUZIONERISERVATA

L’EVENTO. Continualapresentazione alle categorieeconomiche

Versoil“Girod’Italia” «Grandeopportunità» I promotori della tappa vicentina incontrano l’Api per cercare nuovi sponsor e promuovere l’iniziativa

Un’aladell’ex seminariodove è previsto l’ampliamentodell’ospedalee lacostruzione del“SanBortolo 2” spiegarci che cosa vuole fare con il seminario. Non siamo più disposti a stare zitti. Fingere che il problema non esiste non ci piace». E, per finire, scaglia un altro sasso: «Ottima e condivisibile l'idea di ampliare la sera e nei giorni festivi gli orari di visite e esami ambulatoriali a vantaggio di chi ha bisogno, ma con quali risorse umane ed economiche? Non è che fra qualche tempo ci troveremo dinanzi a un altro progetto-seminario?». In effetti è di metà dicembre del 2011 la firma davanti al notaio, da parte dell'allora dg Antonio Alessandri e del rettore del seminario don Lucio Mozzo, del contratto trentennale definitivo di affitto, con cui l'Ulss 6, pagando, appunto, 1 milione 122 mila euro l'anno, può disporre, all'interno dell' ex seminario, di un'area di 13

mila 400 metri quadrati, più altri 10 mila metri di spazi scoperti e 7 mila 290 di parcheggio per 280 posti-auto. Prima, a partire da dicembre del 2008, l'azienda versava nelle casse del seminario 450 mila euro l'anno, per cui l'esborso totale fino ad oggi si aggira sui 2 milioni e mezzo. Sul fronte dei costi generali, invece, la spesa finale per costruire il San Bortolo 2 si aggira sui 16 milioni. Il programma prevede un unico appalto in tre stralci: il primo (3 milioni) per collocare punto prelievi e Cup, il secondo (7 milioni) per creare la sede del poliambulatorio di S. Lucia, il terzo (6 milioni) per attrezzare il dipartimento di prevenzione oggi in via IV Novembre. Finora, in base all'accordo, è stato il cda del seminario a spendere attorno ai 4 milioni

RICONOSCIMENTI. Iltrionfodellavicentina

Dasinistra, EricaSottoriva, Roberta Morescoe Paola Dallemulle

Roberto Luciani La corsa è sempre contro il tempo ma più che il cronometro è il calendario a dettare l'andatura. A due mesi dal passaggio del Giro d'Italia nel Vicentino, previsto per mercoledì 22 maggio, il comitato organizzatore della tappa berica continua il suo tour tra le associazione economiche di categoria del territorio alla ricerca degli ultimi sponsor. Lunedì sera la piccola carovana - orfana nell'occasione della presidentessa Stefania Villanova - ha fatto sosta all'Api di Vicenza per illustrare agli imprenditori, assieme al percorso e alle cifre, le opportunità di immagine e le iniziative già messe in cantiere. A Cima 400mila, l'importo stimato per organizzare tutto l'evento, mancano ancora 100mila euro, sebbene le disponibilità di sponsorizzazione riguardino un Top (50mila euro) e 6 Main (20mila euro a testa) Sponsor più una buona manciata di sponsor di tappa (5mila euro). Ovviamente cambiano le occasioni di visibilità del proprio marchio a seconda della fascia scelta.

Lapresentazione in municipiodellatappavicentina. FOTO ARCHIVIO Chi intanto ha già dato la sua adesione è Flavio Marelli, socio del gruppo Anthea: «Sono felice di esserci perché i grandi eventi, sportivi in particolare, possono diventare una casa di risonanza turistica ed economica importante per la nostra provincia». Del resto il Giro d'Italia è il sesto evento mediatico nazionale. A confermarlo, dopo gli interventi dell'assessore allo sport del comune di Vicenza Umberto Nicolai e di Alessandro Belluscio è innanzitutto Gabriele Viale: «L'impatto economico stimato è di 110 milioni di euro nel medio e 34 milioni nel breve. C'è un turismo sportivo consistente, imolto forte, il 24% sono spettatori che soggiornano, e stimiamo che arriveranno in quel giorno almeno 100mila persone nel nostro territorio».

L’INCONTRO. Oggi

Moreno Nicoletti, gran tessitore dei rapporti con Rcs, ovvero colei che organizza il tutto: «La tappa vicentina partirà da Correggio e arriverà dopo 233 chilometri in viale Roma. La Rai trasmetterà le ultime due ore, mentre l'ultima ora sarà vista in 165 Paesi. Questo significa che oltre agli atleti anche i Colli Berici e Vicenza saranno costantemente nell'occhio delle telecamere. Del resto da Gambellara si svilupperà un percorso impegnativo che diventa molto tecnico, tra "mangia e bevi" continui, a partire da Villaga. Unica incertezza, le asfaltature di alcuni tratti stradali promesse dalle amministrazioni interessate. Legate al patto di stabilità, potrebbero rivelarsi più toste e tortuose pure dello Stelvio». • © RIPRODUZIONERISERVATA

ÈEricaSottoriva ilmigliorsommelier dituttoilVeneto È vicentina il miglior sommelier del Veneto, categoria che conta 6.400 iscritti, anche se quelli attivi nell’Ais, l’Associazione italiana sommelier, sono 4.800. Erica Sottoriva, contitolare della trattoria “Al Moraro” in strada Casale a Vicenza, ha vinto il concorso indetto dall’Ais e svoltosi nei giorni scorsi alla manifestazione “Il Veneto al 300 per 100” di Susegana. Erica è arrivata prima nella categoria “professionisti”, mentre un’altra vicentina, Paola Dallemulle, mamma di Breganze, è arrivata seconda nella categoria “non professionisti”. Suo fratello gestisce a Breganze la trattoria “al Cappello”. Per la prima categoria il limite d’età è 39 anni, per la seconda 50. Grande soddisfazione nella delegazione di Vicenza, guidata dalla breganzese Roberta Moresco, che si aggiudica due riconoscimenti con

due socie di alte capacità. Nella categoria non professionisti il primo posto è andato al trevigiano Mauro Massarin. Le selezioni per il concorso hanno visto partecipare nel Veneto 16 concorrenti nella categoria professionisti e 21 nell’altra. Alle selezioni regionali sono giunti 14 candidati, sette per categoria. Di questi, alle finale sono giunti in tre. Il concorso prevede varie prove, articolate per il tipo di concorso e assai complesse: si va dall’esame scritto alle degustazioni, dalla capacità di abbinamento a quelle di accoglienza, fino alla valutazione della capacità di comunicazione. Per Sottoriva (che come Massarin ha vinto un viaggio in Portogallo offerto da Amorin Cork) si aprono le porte delle finali nazionali e, in prospettiva, c’è la competizione mondiale. • © RIPRODUZIONERISERVATA

SOCIALE. Lacooperativa “Primavera 85”

AutismoTriveneto Lacasafamiglia diLongare alvia Il progetto è stato finanziato in parte dalla Fondazione Cariverona Tofano: «Progetto utile» Con lo slogan : “Il mondo ha bisogno di tutti i tipi di mente”, Autismo Triveneto ha deciso di rimboccarsi le maniche per pensare al futuro. Progettare per assicurare una speranza e, soprattutto, per lavorare e intervenire in maniera alternativa creando un’assistenza sempre più mirata, condivisa, pensata. Con la cooperativa sociale “Primavera 85” di Sovizzo e grazie all’aiuto di Ipab che ha ceduto in comodato d’uso una casa a Longare in via Priare Vecchie, immersa nel verde dei colli della Riviera Berica, sono iniziati i lavori per la costruzione di una casa famiglia che sarà in grado di avere a disposizione otto letti più due per l’emergenza, primo esempio nel Veneto. Il progetto è stato finanziato in parte dalla Fondazione Cariverona (200 mila euro), e ne servono altri 130 mila euro. E qui la fantasia della presidente, la vicentina Antonella Tofano si è scatenata. «Innanzitutto - spiega - tutti i soldi che saremo in grado di raccogliere con concerti, cene, altri appuntamenti conviviali, verranno utilizzati in vista del re-

cupero dell’alloggio da adibire a comunità». Infatti sul sito dell’associazione, oltre a tutti i passi avanti che si stanno facendo nel recupero della struttura ci sono foto di volontari al lavoro con pennelli, trapani, scope, cavi dell’elettricità, molto rimane ancora da costruire e riadattare. Quello che l’associazione sta facendo crescere a Longare sarà il primo esempio di comunità per residenti presente nel Veneto. «Nel 2009 sempre con la cooperativa sociale Primavera 85 - aggiunge Tofano abbiamo messo in piedi un centro diurno per persone autistiche a Valmarana di Altavilla. Dopo quell’esperienza abbiamo rimesso assieme le nostre forze fisiche, intellettuali, economiche finalizzando questo nuovo progetto che verrà inserito nei piani di zona dell’Ulss 6». «Abbiamo iniziato a lavorare a questa idea lo scorso 17 dicembre - conclude la presidente Tofano - dobbiamo fare il possibile per risparmiare e prima ancora per ricevere fondi. Magari anche piccole cifre da dieci euro per noi e per i nostri ragazzi sono fondamentali. Distribuiremo volantini nelle case, penseremo, come dicevo, a concerti o ad altri appuntamenti». • C.R. © RIPRODUZIONERISERVATA


28

IL GIORNALE DI VICENZA GU17660

Mercoledì 13 Marzo 2013

www.cosarosrl.it - contatti@cosarosrl.it

SCHIO

LETRAGEDIE. Giuseppe Zigliotto,presidentedi ConfindustriaVicenzainterviene suidue recenti drammiscledensiche hanno sconvoltol’opinione pubblica

«Ilsuicidionon è lasoluzione.Reagiamo» GianniZonin,presidente BpVi: «Comebancaabbiamofattoil nostrodovere verso le aziende Toccaalgoverno adessoagire» Silvia Dal Ceredo «La vita umana conta più di ogni altra cosa e nessun senso di inadeguatezza, nessuna battaglia persa va vissuta come la sconfitta di un'esistenza». È la riflessione del presidente di Confindustria Vicenza Giuseppe Zigliotto, alla luce dei recenti drammatici fatti di cronaca che hanno interessato alcuni colleghi imprenditori scledensi, Elia Marcante e Alessandro Crivellaro, scomparsi in seguito a gesti estremi. Anche se Crivellaro non per questioni economiche. Situazioni umane segnate dal dolore, ciascuna con proprie dinamiche, in questo caso l’una diversa dall’altra: la prima tragedia segnata da difficoltà aziendali, la seconda esistenziali. «Sono vicende che muovono la pietà e la comprensione di ognuno di noi afferma Zigliotto -. Credo però che di fronte a questi nuovi drammi occorra sottolineare con forza che il suicidio non è mai una soluzione. Si tratta, in

definitiva, di una fuga. Che si lascia dietro problemi in più per chi rimane: per la famiglia, che si trova a dover affrontare gli stessi problemi di prima con in più il dolore per la perdita di un proprio caro; per i dipendenti, ai quali viene a mancare la guida dell’imprenditore, che spesso nelle nostre piccole realtà è il punto di riferimento fondamentale. Bisogna reagire, dunque. Non mollare». E per riuscire a superare i momenti difficili il presidente ha ricordato l’importanza di avere relazioni, amicizie, insomma qualcuno su cui contare. Esistono poi centri di ascolto, numeri verdi di assistenza e le associazioni di categoria a cui chiedere un sostegno. «L’importante è non perdere la forza e la voglia di ricominciare - ha osservato Zigliotto consapevoli che c’è sempre un’altra occasione, di riscatto, di rivincita». Anche dal mondo bancario locale arrivano alcune considerazioni sulle difficili situazioni con cui quotidianamente

Ildramma delconsulente

Sabatomanifestazione perchièindifficoltà

Ilrecupero dellasalma di AlessandroCrivellaro, gettatosidaun edificiodivia Veneto. FOTO CISCATO devono confrontarsi gli imprenditori. «Ci sono aziende che hanno problemi derivati dai debiti contratti a causa dei mancati pagamenti delle pubbliche Amministrazioni, oltre che alla mancanza di liquidità - ieri ha sottolineato Gianni Zonin, presidente della Banca Popolare di Vicenza, durante la sigla dell’accordo con Confagricoltura Veneto -. Situazioni che accadono solo in Italia e che mettono in difficoltà le aziende, costrette a chiudere perché finora nessuno è riuscito a creare stimoli per l’economia. Non c’è ripresa perché nessun governo ha fat-

GiuseppeZigliotto

to nulla, salvo aggiungere nuove imposte. Come banca riteniamo invece di aver fatto il nostro dovere verso le aziende, con la consapevolezza che se queste chiudono, chiudiamo anche noi». E dal Consiglio regionale arriva una proposta del capogruppo del Pdl, Dario Bond, a sostegno delle famiglie di chi si è tolto la vita: «Ci sono situazioni di indigenza derivanti da questi drammi che non possono lasciarci indifferenti. Per questo il Pdl sta portando avanti da mesi una partita finalizzata al sostegno dei fondi di solidarietà presenti sul territorio». •

Sarannocelebrati aZugliano i funeralidiAlessandro Crivellaro, il consulente informaticochelunedì siètolto lavita gettandosi dallafinestra delsuo ufficioinviaVeneto,in zonaindustriale a Schio. La datanonèancora fissata,in attesadel nullaostadaparte delmagistrato;le esequie si terrannonelpaesediresidenza dellavittima. «Difrontea questidrammi noncisono parole -commenta ilparroco diZugliano don SanteVarotto -ma solola preghiera,lavicinanza nel cordoglioeilricordo affidato a Dio». L'uomooriginariodi Breganze,chedomani avrebbe compiuto47anni, gestiva assiemea unsocioun'azienda diinformatica,la Inservicesnc. Inbasealle primericostruzioni, imotivi delgesto non sarebberoriconducibilia problemiditipo economico. La societàdiconsulenzanonera in crisi,névi eranostati contrasti frai due titolari. L'attoestremo hasconvolto famigliari, dipendentie

AlessandroCrivellaro, 47anni conoscenti,chenonsi attendevano unepilogocosì tragico.Il fattohaattirato l'attenzionedeimedia nazionali, vistoanche ilperiodo incui la crisi chemordepuòaggravarele problematicheconnessecon il maledivivere.Maesistonoanche servizidiaiuto comeil numero verde 800 334 343. Intantoil movimento indipendentistaVenetoStatoha organizzatoper sabatoa Schio unamanifestazionedidenuncia controla tassazionedelloStato e disostegnoagli imprenditoriin difficoltà.Il ritrovo èfissato perle 16davanti allastazione ferroviaria. P.MUT.

L’OPERAZIONE. La“Spurga Milani”al Faedoripulitadagli speleologidel Caidi Malo

ILPERSONAGGIO. Scrittore cercatestimonianze suAntonioTrenti

Lastoriadell’antifranchista Grottacarsica trasformata polizia, fu processato e, dopo tre anni di carcere, espulso. Riparò in Urss, da dove poi fu mandato in Spagna a combattere contro Franco nel 1937. Dopo l'internamento nei campi di raccolta francesi riuscì a rimanere in Francia, evitando la traduzione a Ventotene assieme agli altri combattenti italiani. Tornò a Schio nel 1957, prendendo una modesta abitazione in via Pasubio in cui visse fino alla morte avvenuta nel 1979. Chi avesse informazioni o materiale può contattare lo scrittore al 3389413330. • S.D.C.

inunadiscaricaabusiva ConivolontariPro loco riempiti 35bidonida 200litri dirifiuti Bruno Cogo

AntonioTrential centro. S.D.C.

Se non hai tempo di passare nei nostri negozi effettuiamo anche servizio a domicilio per valutare oro, brillanti di una certa caratura e orologi con la MASSIMA RISERVATEZZA Contatta il nr.

345 4411479

GV11569

Lo storico scledense Ugo De Grandis è a caccia di informazioni e testimonianze per la stesura di un volume dedicato alla figura dell'antifascista scledense Antonio Trenti. Ilpersonaggio di cui De Grandis ha intenzione di ricostruire la biografia e le vicende ad essa connesse, nacque Magré , in contrà Barona, nel 1902. Fu costretto a espatriare nel 1923 assieme a gran parte degli antifascisti scledensi. Si recò in Francia dove, nel 1930, a Parigi fu protagonista di uno scontro a fuoco con dei fascisti italiani (due dei quali restarono uccisi). Ferito e catturato dalla

Il fondo della “Spurga Milani", una cavità verticale profonda più di sei metri situata a poche centinaia di metri dalla contrada Milani da cui appunto prende il nome, era ricoperto da un cumulo di immondizie di ogni genere che l’avevno trasformato in una profonda discarica abusiva già una quarantina d’anni fa. La grande apertura del suo ingresso è ben visibile anche dalla strada che da contrà Milani porta fino a contrà Soglio. Ci troviamo nella Valle delle Lore, nei boschi di Faedo, meta di tanti escursionisti che amano passeggiare in questi luoghi belli e suggestivi ma molto conosciuta e frequentata anche dagli speleologi visto che all'interno dell'altopiano carsico del “Faedo-Casaron" si sviluppano quasi 40 chilometri di gallerie già esplorate ma ce ne sarebbero almeno altrettante ancora da scoprire. La presenza di questa montagna di rifiuti non costituiva certo motivo di richiamo turistico o esplorativo e così, in occasione della giornata “Ambientiamo", il Gruppo speleologi Cai di Malo e la Pro loco di

Monte di Malo hanno deciso di dare una bella ripulita alla grotta. All'interno della cavità quattro speleologi hanno riempito 35 bidoni da 200 litri che sono stati poi sollevati e portati all' esterno da una decina di volontari mediante l'utilizzo di una teleferica con cavo d'acciaio e di un ingegnoso sistema di corde e carrucole; in sei ore di lavoro sono stati raccolti più di sette metri cubi di materiale di ogni tipo che, dalle marche dei prodotti rinvenuti, sarebbe stato gettato in gran parte negli anni '70 e '80. Si tratta perlopiù di vetro, plastica, stracci, scarpe, pneumatici, bidoni metallici e addirittura dei fornelli; fortunatamente non sono stati rinvenuti rifiuti pericolosi. Non è la prima volta che il Gruppo speleologi Cai di Malo si rende protagonista di iniziative come questa; negli anni '90, sempre a Faedo, ripulì la Spurga di contrà Zattra mentre l'intervento effettuato nel 2000 nella Spaluga di Lusiana, profonda più di 100 metri, ebbe una vasta risonanza in tutta la regione per la contemporanea bonifica di ordigni bellici. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Duespeleologiall’opera nell’anfrattodella“Spurga Milani”. B.C.

Ilrecupero deirifiuti inuno dei35 bidoniriempiti daivolontari. B.C.


Provincia 37

IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 13 Marzo 2013

EST VICENTINO TORRI DIQUARTESOLO. DomanialPalaVillanova lagiornatache riunisce tuttele26 sedi

SANDRIGO/1. Ilfunerale diMara Borriero, scomparsa a67 anni

Ildirettore, mons. DalFerro:«Aiutoa riprogettarelapropria vita»

Zuccato, presidente degli industriali veneti: «Sei riuscita a tirare fuori il meglio di tutti noi»

L’università degliadulti oltrequota quattromila Gianmaria Pitton Gli studenti aumentano di anno in anno, sono arrivati a quota 4.050; nel 1981, il primo anno, erano in 120. Le sedi attive sono 26, tutte vicentine, tranne Este e Carmignano di Brenta. Diciotto i volumi pubblicati in oltre trent’anni di attività. È la galassia dell’Università adulti/anziani di Vicenza, gemmata dall’Istituto Rezzara, che domani, a partire dalle 9, celebra al PalaVillanova di Torri di Quartesolo la giornata interUniversitaria, con la presentazione dell’annuale ricerca sul costume. Il tema, genuinamente intergenerazionale, oltre che di stretta attualità, è “Dall’emigrazione all’immigrazione”. L’occasione per la trasferta a Torri è data anche dai dieci anni della sede locale dell’Università, seguita con attenzione dal sindaco Diego Marchioro. Direttore dell’Università vicentina, che è anche sede della Federazione italiana delle Università adulti/anziani, è mons. Giuseppe Dal Ferro, che sottolinea il saluto che darà alla giornata il vescovo di Vicenza,

mons. Beniamino Pizziol.

Giulia Armeni

Mons. Dal Ferro, le iscrizioni all’Università adulti/anziani non conoscono flessioni.

«Non solo, è sorprendente anche notare come la frequenza si mantenga costante da ottobre a maggio. Di solito nei corsi di una certa durata c’è una flessione a lungo andare, ma qui non succede».

Qual è il motivo del successo dell’iniziativa?

«L’Università è un aiuto a riprogettare la propria vita dopo la pensione, un arco di tempo che ormai è di venti, trent’anni. Dà gli strumenti per saper leggere i cambiamenti che ci sono stati nella società, e per trovare una propria collocazione».

Anche nel dialogo con le giovani generazioni?

«Sicuramente. Ci sono nostri frequentanti, ad esempio, che non hanno potuto studiare in gioventù, e che grazie ai corsi, che toccano vari ambiti, possono dialogare serenamente di tutto e con tutti, anche con i figli che magari hanno studiato più di loro».

Unodegliincontridell’Universitàadulti/anziani diVicenza

Nelvostroprogrammaècentrale la ricerca annuale.

«In questo lavoro si concentrano le priorità dell’intera iniziativa: sviluppare la capacità di ricerca, per guardare la realtà con mentalità critica e creativa insieme, e acquisire la consapevolezza della propria cittadinanza europea». La giornata interUniversitaria è piuttosto fitta: dopo i saluti, il direttore Dal Ferro presen-

terà i risultati della ricerca annuale, intervallata da canti e scenette in tema presentati da varie sedi universitarie. Nel pomeriggio ci sarà un ricco programma di intrattenimento con i cori delle Università, la scenetta “La conquista di Roma” allestita dalla sede di Torri, il concerto di musica classica di Lorenzo Vignato, la danza del gruppo Kilimlab. • © RIPRODUZIONERISERVATA

MONTICELLOCONTE OTTO. La testimonianzadi una pensionata congrandeforza divolontà

«IlParkinson? Io locombatto lavorando a ferrieuncinetto» Caterina Verona ha 80 anni: «La mia passione per i lavori a maglia ha tenuto in allenamento il cervello»

Chilaconosce

«Unesempio diallegria ecoraggio»

Sara Marangon «Dico sempre che il Signore mi ha donato le mani due volte». Spiega così Caterina Verona l’enorme forza di volontà che le ha permesso di arginare il morbo di Parkinson. «Le mie mani tremavano così tanto che quando alzavo un cucchiaio di brodo, arrivava alla bocca vuoto - racconta la signora che lunedì ha compiuto 80 anni -. Poi il neurologo mi suggerì di continuare a coltivare la mia passione per i ferri e l’uncinetto. Così, facendo lavorare il cervello, comandandolo e tenendomi occupata, sono riuscita a superare quel periodo di depressione e a contenere il tremore. E che quando “sferretto” sono così concentrata che dico sempre a mio marito di “tendere” le pentole sul fuoco perché rischio ogni volta di bruciare tutto». A Vigardolo Caterina Verona è amata e conosciuta da tutti: «Undici anni fa, quando a seguito di uno strano tremore a un piede mi hanno detto che avevo il Parkinson, due sono stati i consigli più saggi che ho avuto: mia cugina mi intimò di non adagiarmi sull’uso del-

suo marito e i miei nipotini». Caterina Verona, che ha imparato a creare piccole opere d’arte a ferri e a uncinetto fin dalla tenera età, ha esposto i suoi lavori alla chiesetta di S Maria Assunta di Vigardolo, nella mostra organizzata dal Gruppo arte “Giorgio Gollin”. «Ho accettato di partecipare spiega - perché voglio lanciare un messaggio positivo a tutte le persone che stanno lottando contro questa malattia». •

«CaterinaVerona èuna personaumile, saggiaeallegra, specialmentecon le persone chenehannobisogno -spiega SoniaMiele,unadelle organizzatricidellamostra artisticaaVigardolo -. Nonostantesiaaffetta dal morbodiParkinson,affronta la malattiacon coraggioe speranza,senza mai lamentarsi.Molti alsuo posto sisarebberochiusi in casa, sentendosiunpesoper la famiglia elacomunità; noi, attraversola signoraVeronae allasua esperienza divita, proveremo adimostrare come siapossibile il contrario». «Esaltarelamagia dell’arte chevincesulla malattiaè importantissimo- fa sapereil vicesindacoClaudio Banincà-. Lospazio dellachiesettaèda anniutilizzatoper mostreed esposizionianche grazie all’aiutodelleassociazioni. La prossimainiziativaèfissata dal 16al 24marzo con la mostradi pitturadiFrancescaNicoli e MaurizioFaresin». S.M.

© RIPRODUZIONERISERVATA

© RIPRODUZIONERISERVATA

CaterinaVerona impegnata nella creazionedelle sue opere. S.M. le pastiglie; mia nipote mi spiegò come tutto partisse dal cervello. Entrambi i suggerimenti hanno dato un’importante svolta al decorso della malattia: sono migliorata moltissimo e questo mi ha restituito la forza di guardare avanti con il sorriso, impegnandomi sempre con nuovi progetti. E poi come dimenticare l’amore della famiglia? Mio marito Silvano in modo particolare, con il quale vado a ballare liscio tre volte a settimana, mia figlia,

Folla perl’abbraccio all’imprenditrice

C’erano l’imprenditore di successo, la signora impellicciata, l’anziano del paese, le conoscenti di un tempo e poi i giovani, tanti giovani, per salutare anche loro per l’ultima volta Mara Borriero, scomparsa sabato a 67 anni. In tantissimi hanno voluto testimoniare, in un unico, grande abbraccio, la vicinanza alla famiglia dell’imprenditrice, presidente della Ska srl di Sandrigo e della Meneghin srl di Povegliano, aziende produttrici di impianti per l’allevamento avicolo e per i conigli, e contitolare dell’hotel Aries di Vicenza. La comunità sandricense ha affollato il duomo dove si è celebrato il funerale e si è stretta attorno al compagno dell’industriale Ruggero Segalla e al figlio Dino Pozzato. In lotta da anni contro un male incurabile, Borriero era energica, positiva e determinata, che ha combattuto fino all'ultimo contro la malattia, senza mai lasciarsi sopraffare dal dolore: «La vicenda di Mara ci deve far riflettere, è importante saper orga-

Duomoaffollatoper ilfunerale di MaraBorriero. STUDIO STELLA nizzare bene la propria vita come fosse un’azienda - ha detto nell’omelia mons. Venanzio Rigoni -. Lo scopo del lavoro, di un imprenditore, un dirigente, un operaio, dev’essere di costruire un mondo migliore, contribuendo a diffondere benessere e credo che anche Mara, sempre attenta ai suoi dipendenti, la pensasse così. Un profilo di imprenditrice lungimirante e illuminata condiviso dai suoi collaboratori: «Ci ha trasmesso la passione per il lavoro, ci voleva bene davvero - ha ricordato una delle dipendenti di Ska - non dimenticheremo mai la sua auto parcheg-

SANDRIGO/2. Dopo ledichiarazionidiContro

«Nessunopuòdare pagellemorali achiamministra»

giata davanti alla ditta, il suo saluto mattutino, il suo profumo». Commozione nelle parole del presidente degli industriali veneti Roberto Zuccato, che ha ripercorso i lunghi anni di amicizia e vita lavorativa: «Sei riuscita a tirare fuori il meglio di tutti noi». Bella, elegante, raffinata, «attenta all’ambiente e agli animali», è stato il ricordo di Vladimiro Riva, consigliere del consorzio “Vicenza è”; presente alla cerimonia anche il sindaco di Sandrigo Giuliano Stivan e una nutrita delegazione straniera, partner in affari dell'imprenditrice. •

CAMISANO

S’incendia ilcamino Pauraper un’anziana

Roberto Ciambetti: «C’è chi pensa di avere la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi» Dopo l’invito da parte del consigliere grillino Simone Contro a un maggiore impegno per la comunità, che aveva provocato qualche sorpresa in Consiglio comunale, arriva la replica della maggioranza di Sandrigo Limpida, per voce del il consigliere comunale e assessore regionale Roberto Ciambetti. «Il consigliere Contro - dichiara Ciambetti - per volere della maggioranza coinvolto in prima persona nell’amministrazione comunale, si azzarda a sostenere che la realizzazione di opere e interventi nonché l’aggiudicazione di un bando regionale per l’ammodernamento e l’adeguamento tecnologico della biblioteca comunale siano il risultato dell’opera del Movimento 5 Stelle, quando è frutto del lavoro comune e dell’impegno di tutta la maggioranza. Certamente si possono avere idee diverse e perseguire il bene comune lungo vie differenti, ma non si può dire che la nostra comunità ha bisogno di “persone migliori”, quasi che chi ha amministrato Sandrigo fino ad oggi rientri nella categoria dei peggiori. Può darsi che chi ha go-

L’intervento deipompieri. GOBBO RobertoCiambetti vernato Sandrigo nel passato abbia sbagliato, ma nulla ci dà il diritto di assegnare pagelle morali, tanto irrispettose quanto allarmanti». «Il momento che stiamo vivendo è molto difficile - conclude il consigliere Ciambetti - e si rischia, anche involontariamente, di sollevare polemiche inutili, di soffiare sul fuoco e così dar vita a incendi pericolosi: occorre in tutti senso di responsabilità e compostezza. Problemi non ne mancano, ma non manca nemmeno chi pensa d’avere in tasca la bacchetta magica con cui risolvere temi epocali. Lasciamo stare i maghi, magie e bacchette magiche, cerchiamo di essere invece prudenti e non presuntuosi: la nostra Sandrigo ce ne sarà grata». • G.DEL.

Un vicino vede fiamme uscire dal comignolo e avverte il figlio dell’anziana che vive nell’abitazione, il quale dà l’allarme ai pompieri. Fortunatamente l’incendio si è risolto in poco tempo e senza gravi conseguenze. È successo ieri a Camisano poco prima delle 18.30, nella casa in via Pomari dove vive da sola Anna Maria Zanarella, 85 anni, mamma di Giorgio Cappellari, consigliere comunale. Ha preso fuoco la fuliggine all’interno della canna fumaria: l’intervento dei pompieri di Vicenza, arrivati in due squadre da Vicenza, ha scongiurato il peggio. I pompieri hanno messo la struttura in sicurezza: il fuoco non ha provocato danni che pregiudichino l’agibilità. • N.G. © RIPRODUZIONERISERVATA


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.