rassegna 12-03-13

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L

a scelta di un nuovo Papa non è mai facile, ma non è mai nemmeno casuale. Le motivazioni che hanno convinto i cardinali a scegliere uno piuttosto che un altro dei porporati rispondono sempre a delle logiche tutte interne alla Chiesa, siano esse politiche o anche solo di potere. È stato così nel passato e sarà così anche con questa elezione che si preannuncia per altro lunga e difficile. La stessa decisione di Benedetto XVI di dimettersi avrà il suo peso nella scelta del successore: da oggi e dopo seicento anni il vicario di Cristo in terra può lasciare il suo “incarico” come un qualsiasi capo di Stato o amministratore delegato di un’azienda. Non è cosa da poco e i 115 cardinali riuniti nella Cappella Sistina ne sono certamente consapevoli. Tracciare l’identikit del futuro pontefice è difficile e si rischia di essere clamorosamente smentiti; ma alcune linee di tendenza possono essere individuate. Per la prima volta nella sua storia più recente la Chiesa nella sua struttura gerarchica è stata investita da scandali che ne hanno minato la credibilità nei confronti del popolo dei credenti: la pedofilia, i dossier di Vatileaks, le lettere del “Corvo”, la guerra dentro e fuori la banca vaticana, lo Ior, sono altrettante spine che forse hanno avuto anche un peso sulla decisione di Ratzinger. Sono questi i primi dossier che il nuovo Papa dovrà affrontare con decisione e tempestività. Come affrontarli è questione che richiama proprio agli scontri di questi mesi tra curiali e anticuriali, scontri che si riproducono proprio all’interno del Conclave. Meglio un Papa che azzeri la Curia romana o meglio un Papa che nel rinnovamento conservi le strutture di potere attuali? È domanda che si pongono da oggi anche e soprattutto i 115 porporati grandi elettori. Poi c’è la missione evangelizzatrice: come parlare e a chi parlare in un mondo che cambia sicuramente più velocemente dei rituali, per quanto affascinanti, che si perpetuano nella “città leonina”; come dialogare con le altre religioni e alzare una barriera contro il proliferare delle sette e delle comunità pseudo-religiose che sconfinano nel satanismo? Come affrontare i temi che dilaniano le società moderne: il lavoro, l’emarginazione, la povertà con interi continenti, come l’Africa, dimenticati e abbandonati a se stessi? Sono le domande e le risposte su cui dovrà riflettere e agire il nuovo Pontefice. Il loro peso non stroncò la fibra di Giovanni Paolo II ma forse ha indebolito quella di un raffinato teologo come Ratzinger. Le sue “divisioni” la Chiesa le ha, per parafrasare Stalin: ora serve un “capo”. •

LA SIGNORINA FIFÌ

L’Italiaorasfidal’India: «Imaròrestanoqui»

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Il Pontefice che verrà

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Guy de Maupassant

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VICENZA. LastazionedelleFtvhapresoilpostodiCampoMarzo.LaProvinciamobilitagliagenti

Il nuovo mercato dello spaccio La stazione delle Ferrotramvie vicentine rischia di diventare la nuova zona calda dello spaccio di droga a Vicenza, poco distante dalla tradizionale “piazza” di Campo Marzo. Così, la Polizia provinciale ora attua servizi di prevenzione e protezione degli studenti. f ROVEROTTO PAG 12

SCHIO

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f CUCOVAZ PAG26

f SARTORI eDALCEREDO PAG27

Consulentesigetta daunpalazzo: eraindepressione

Centinaiadiamici perl’ultimosaluto aEliaMarcante

Controllodi agentidella Polizia provincialealla stazionedelle Ftv,lanuova zonacaldadello spacciodi droga aVicenza

LAPOLITICA.Il Pdattacca Grillo:«Pensa soloalpotere». Presidenza diunacamera alM5S

IlPdlmarcia sulleProcure

«GuerradeiPmaBerlusconi,intervengaNapolitano».IlCavaliereancoraricoverato VATICANO. OGGI AL VIA IL CONCLAVE, ALLE 19 SCRUTINIO INIZIALE

Clamoroso a Milano: i parlamentari del Pdl, che protestano per “l’accanimento” dei Pm nei confronti di Berlusconi (ancora ricoverato) e chiedono l’intervento di Napolitano, hanno marciato sul Tribunale e sono arrivati sulla soglia dell’aula dove si tiene il processo Ruby. Intanto il Pd attacca Grillo («Pensa solo al potere») e il M5S “accetta” la presidenza di una Camera. f PAG 3

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Protezionecivile: nelleprioritàpiano anti-meteoriti f NEGRIN PAG14

CALDOGNO. Cureperdieci piccolidopo una festa

Latorta fafinire ibimbiin ospedale

LaprimafumataperilPapa L’EVENTO. Oggi alle 16.30 i 115 cardinali chiamati a eleggere il Papa che succederà al dimissionario Benedetto XVI muoveranno in processione per entrare nella Cappella Sistina, sede del Conclave. Verrà quindi pronunciata la tradizionale formula

“Extra omnes” e i porporati inizieranno i lavori a porte rigorosamente sbarrate. Per l’elezione serve la maggioranza di due terzi dei votanti: Scola e Scherer sono i favoriti, ma non sembrano avere il sostegno forte per imporsi subito. f PAG 4

Forse è stato il mascarpone usato dalla nonna per preparare la torta di compleanno del nipotino di 6 anni a giocare un brutto scherzo al piccolo e ai suoi amici, riuniti a Rettorgole per la festa di compleanno. Gli effetti di una evidente intossicazione alimentare si sono manifestati ben presto e dieci bambini sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso. f NERI PAG19

Il meglio del peggio ADESSO È IL MOMENTO GIUSTO PER CHIAMARCI!!!

VICENZA

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olo loro. Gli americani sono incredibili: figli della libertà e dell’etica calvinista, nel Paese del massimo rispetto dell’individuo è consentito il più convinto dileggio verso tutto e tutti. Non è risparmiato neanche l’Oscar, da 84 anni sacro simbolo della Gloria che incede sul tappeto rosso a Los Angeles. Eppure da 32 anni John Wilson consegna anche i “Golden Raspberry Awards”, detti anche “Razzie”, termine che sta per “spernacchiare”: in mano al prescelto - infatti - finisce un maxi lampone, dorato come l’Oscar, dal valore di

di ANTONIO DI LORENZO cinque dollari, perché il premio rappresenta una serissima canzonatura del sistema cinema. È organizzato in dieci categorie, uguali e opposte a quelle di Hollywood: cioé vince il peggior film, il peggiore attore, la peggiore sceneggiatura e così via. Il peggio al top. L’attore più premiato in assoluto è Sylvester Stallone, che ha collezionato 30 nomination e 10 premi, compreso quello di peggiore attore del XX secolo. Dal canto suo Arnold Schwarzenegger ha ricevuto un premio speciale di “perdente dei perdenti”: ha ottenuto otto nomination senza mai ricevere il Razzie

Award. E se importassimo l’idea in Italia? Sarebbe uno spasso. Ci pensate? Che so, un premio al sindaco che ha speso peggio i soldi altrui, al deputato più sfacciato nel cambiare casacca, al ministro delle riforme assurde e così via. Ci vuole coraggio, ma neanche tanto, perché possediamo smaglianti esempi di “made in Italy”, specie in campo scientifico e imprenditoriale. Ma in altri settori come vediamo anche in questi travagliati giorni di crisi politica - in Italia siamo imbattibili nel mostrare “il meglio del peggio”. •

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ARTEND

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IL GIORNALE DI VICENZA

di PIETRO PEGORARO www.tendaggiartend.com

Martedì 12 Marzo 2013

VENETO

VENEZIA.Tornal’operadelVeneziano ÈtornataieriaVenezialagrandetavolaaformadicrocefisso attribuitaaPaoloVenezianocheerascomparsadal1946dalla chiesadiSanPantaleoneMartire.

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GLIARRESTI ECCELLENTI. Dopolalunga deposizione della Minutillo,poiscarcerata, siprofilano nuoviinterrogatori

Fondi neri: «IndagaVenezia» Ilgip respinge larichiesta di spostare tutto aPadova Peròvenerdì siesprimeràilTribunale del riesame Manuela Pivato VENEZIA

L’inchiesta sulla Mantovani costruzioni resta a Venezia. Almeno per ora. Almeno fino a quando non si esprimerà in proposito anche il Tribunale del riesame che venerdì dovrà decidere le sorti di tre degli indagati che si trovano ancora in carcere: Piergiorgio Baita, fino a pochi giorni fa legale rappresentante della società veneziana, William Colombelli, presidente della Bmc Broker considerata società “cartiera” e Nicolò Buson, ormai ex responsabile amministrativo della Mantovani. L’istanza, che era stata presentata nei giorni scorsi anche negli uffici di Piazzale Roma, è stata infatti rigettata ieri mattina dal giudice per le indagini preliminari Gabriele Scaramuzza. Secondo il gip vale la regola che è competente la sede nella quale il primo magistrato iscrive il primo nome nel registro degli indagati. Dunque Venezia e l’ufficio del sostituto procuratore Stefano Ancillotto che, da qualche giorno, è stato affiancato dal collega Stefano Buccini. La medesima istanza, però, è stata

presentata anche ai giudici del riesame che, presieduti da Angelo Risi, oltre all’eventuale scarcerazione dei tre, venerdì dovranno anche valutare la richiesta avanzata dai legali di Baita - gli avvocati Longo e Rubini - di spostare il procedimento a Padova sostenendo che la sede veneziana non è competente territorialmente in quanto la società di Baita ha sede a Padova. Per l’inchiesta sulla Mantovani e sul giro di fatture ritenute false emesse da una società domiciliata a San Marino si apre dunque una settimana di fuoco. Mentre in procura a piazzale Roma continuano a sfilare i testimoni informati a vario titolo sulla gestione contabile dell’impresa di costruzioni, venerdì negli uffici di Rialto sarà una giornata cruciale. Da decidere, infatti, ci sono i destini dei tre indagati che si trovano ancora in carcere mentre, com’è noto, la quarta persona che era finita dietro le sbarre, l'ex segretaria di Giancarlo Galan Claudia Minutillo, da venerdì scorso è agli arresti domiciliari grazie alla sua collaborazione con gli inquirenti. Nei giorni scorsi la donna ha fornito una lunghissima depo-

sizione, durata oltre sei ore, davanti al magistrati che si stanno occupando della delicata inchiesta. Una deposizione che può dare un altro passo all’inchiesta. Già in settimana, infatti, alcune persone saranno ascoltate proprio dopo il racconto della Minutillo, che avrebbe spiegato alcuni dettagli non secondari rispetto alla gestione amministrativa e ai rapporti tra la Bmc e la Mantovani. Non solo: Claudia Minutillo avrebbe fornito ai magistrati alcuni elementi utili all’inchiesta, che naturalmente sono al vaglio degli inquirenti e che Ancilotto e Buccini stanno cercando di verificare. Nei prossimi giorni, dunque, l'inchiesta potrebbe riservare ulteriori sorprese, oltre a quella dell’entità del giro “reale” di fondi neri che, come sta emergendo dall'inchiesta, si aggirerebbe secondo le ultime stime a ben venti milioni di euro. E sempre nella giornata di venerdì il patron della Mantovani costruzioni cpa Romeo Chiarotto ha annunciato il rinnovo del consiglio di amministrazione dopo le dimissioni dalla presidenza di Piergiorgio Baita: l’azienda delle grandi opere venete volta pagina. •

Icontrolli dellaGuardia di finanzariguardano perora21 aziende

Ildibattito sullenuovegrandiopere

Verona,iltraforoavanza DubbisullaViadelmare Iltraforo delle Torricellea Veronava avanti.Èarrivatanei giorniscorsi lafirma della concessionedefinitiva alle impresechedovranno progettare,costruireegestire ilPassante norddella città scaligeracon traforo. Era slittataperchéil Comune aveva voluto ottenereun parere legalesullaMantovani costruzioni,l’impresa alcentro dellatempestagiudiziariaein primafilaper moltemaxiope-

redelVeneto.Sul traforo c’èstao ancheunattacco delMovimento5 Stellecontro ilsindaco Flavio Tosi: «Unoscempioambientale, conditodifrode». «Sultraforo nessunoscempio,solo scempiaggini,ignoranza delleleggi, eil solitoviziodimettereinmotola macchinadelfango», la replicadi Tosi.Intanto ilPdtrevigiano chiededifermare lasuperstrada “Viadelmare”,da TrevisoaJesolo, operainporjectdi cuiè capofilail gruppoMantovani. •

REGIONE. Finoal24

NORMAVOTATA

Dasabato la“Settimana perl’Ambiente” conl’Arpav

Oraneiboschi sipotrà anche piantare nuovi vigneti

L’Arpav (Agenzia per la prevenzione e protezione ambientale) parteciperà alla “Settimana dell’Ambiente Veneto”, evento organizzato dalla Regione dal 16 al 24 marzo. La manifestazione sarà un’occasione per sensibilizzare la cittadinanza verso le tematiche ambientali. Saranno previsti convegni, nel Salone Internazionale dedicato all’Ambiente della Fiera di Padova, e iniziativa “Porte aperte” fornendo cioè il contatto diretto dei cittadini con le realtà operative venete che attraverso la prima edizione del concorso fotografico per le scuole “Scatta l’Ambiente”. “La gestione delle emergenze ambientali: ruoli, sinergie e comunicazione” è il convegno organizzato da Arpav che si terrà mercoledì 20 alla Fiera di Padova e che ha come obiettivo quello di evidenziare l’importanza dell’integrazione tra i soggetti competenti in caso di emergenze ambientali. Il secondo convegno organizzato dall’Agenzia “La definizione di linee guida per la caratterizzazione e l’autorizzazione delle emissioni gassose a impatto odorigeno” si terrà venerdì 22 e ha come obiettivo fornire indicazioni sui differenti aspetti legati a tali tipologie di emissioni. •

«Con questo emendamento al Bilancio regionale andremo a recuperare ad area agricola tutte quelle zone finora considerate boschive da una vetusta legge regionale, ma che semplicemente recependo un decreto Monti possono essere piantumate e rivalutate dal punto di vista produttivo ed ambientale. La norma va a sanare un problema fondamentale per il mondo agricolo veneto, in particolare per le aree terrazzate vitivinicole della Valpolicella, del Garda, della Lessinia, della Pedemontana e del Prosecco». A dirlo è il consigliere regionale leghista Andrea Bassi, che ha così voluto dare risposta alle richieste del Settore agricolo. «Con la legge regionale vigente – spiega Bassi -, gli imprenditori già in possesso di diritti di impianto delle viti si vedevano bocciate le domande di piantumazione in area ex agricola attualmente abbandonata (e catalogata) a bosco. Questo rischiava di causare grossi danni non solo al settore vitivinicolo, uno delle locomotive economiche del Veneto, ma anche all’ambiente: le zone boschive, da anni abbandonate, non arricchiscono certo il paesaggio collinare della nostra regione, anzi». •

lievo di altre strutture. Secondo, bisogna però che le terme assicurino la stessa efficienza di riabilitazione delle strutture sanitarie oggi riconosciute, con medici, assistenti, procedure che rispettino gli standard della Regione. Quindi proprio la presenza di un comitato scientifico è essenziale per “certificare” la riabilitazione compiuta nelle strutture termali che si candidano. Terzo - lo sottolinea Muzzio con vigore - a differenza di quanto può sembrare la Regione conta di risparmiare soldi, e non di spenderne di più. All’inizio l’esperimento implica una spesa complessiva di 200 mila euro circa, suddivisa tra Regioni e Federterme. Ma in un futuro, se le strutture termali “certificate” dovessero es-

sere appunto inserite tra quelle convenzionate, potrebbero esserci sorprese. Come? La sperimentazione, spiega il prof. Fini, riguarderà al momento due protocolli: la riabilitazione di malati di Parkinson e quella di persone cui è stata inserita una protesi all’anca. Ebbene, nel secondo caso la Regione calcola che il costo termale, compreso l’albergo, sarà di 60-65 mila euro contro i 90-100mila euro di spesa nelle strutture tradizionali. E poi le strutture termali col marchio “riabilitazione” potranno anche attrarre turismo sanitario straniero, con l’apertura delle frontiere nel 2015. Si guarda ad Abano-Montegrotto ma non risulta coinvolto Recoaro, che pure è di proprietà proprio della Regione. •

CONTROLA CRISI DELSETTORE. Già attivatidue protocolli scientifici:peri malati diParkinson eper leprotesiall’anca

Terme, lasvolta: «Fare riabilitazione» Piano Stato-Regione: sperimentazioni per dimostrare che gli stabilimenti hanno gli standard sanitari Piero Erle

inviato a VENEZIA

La crisi ha colpito duro sul sistema termale veneto, e la Regione si schiera assieme al Governo (per una volta l’intesa c’è) e con Toscana ed Emilia Romagna per provare a dare una scossa con un piano molto ambizioso: trasformare almeno qualcuno degli stabilimenti termali in vere e pro-

prie “strutture di riabilitazione” riconosciute dal sistema sanitario. È una svolta storica il piano presentato ieri mattina a palazzo Balbi dall’assessore regionale alla sanità Luca Coletto - assente per infortunio il sottosegretario Adelfio Elio Cardinale - assieme al coordinatore del gruppo di lavoro su “Riabilitazione e termalismo” istituito sul tema: il prof. Massimo Fini, direttore scientifico dell’Irccs San Raffaele Pisana. Del gruppo fa parte anche Piercarlo Muzzio, direttore dell’Iov veneto. Il primo passo concreto è una fase sperimentale che ver-

rà attuata grazie al contributo economico della Regione (e delle altre due) ma anche di Federterme. Quella che si vuole fare infatti è una vera e propria operazione di cultura della salute rispetto alle procedure di “riabilitazione” - ovviamente non si parla di riabilitazione di persone colpite da traumi gravi - traducibile in tre passi. Primo, proprio il concetto di “salute” implica che la persona da curare possa recuperare un benessere non solo fisico ma anche psicologico e relazionale. E su questo non c’è dubbio che essere curati alle terme può dare ben più sol-

Letermepotrebbero diventare centri divera“riabilitazione”

TAGLIALLASANITÀ. L’assessore:«Ilpiano pergli ospedali? Tra 2mesi»

TENDE DA SOLE • TENDE DA INTERNO TENDE TECNICHE

«Il2012èinattivo:6milioni Iprivati?Rivedremoiconti» VENEZIA

ARTEND

di PIETRO PEGORARO www.tendaggiartend.com

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CARTIGLIANO - V. Monte Grappa, 59 - Tel. 0424 590382 Cell. 348 8738703 - Email: pietro.pegoraro@libero.it

«La protesta delle strutture private? Stiamo cercando, a parità di budget, di rimodulare i tagli». Ieri c’era l’assemblea a Padova delle organizzazioni della sanità privata, oggi a Marghera c’è una nuova assemblea del Comitato di crisi regionale contro la sanità veneta. Tutti schierati contro i tagli stabiliti dalla “spending review” calata sul Veneto. L’assessore Coletto apre uno “spiraglio” per quelli più colpiti

dai tagli, ma niente di più: sui 140,5 milioni disponibili «c’è chi al momento ha avuto tagli del 70%, e chi del 30%. Non possiamo tirare fuori altri soldi, ma stiamo studiando se si riesce a riequilibrare tra gli uni e gli altri». I cordoni della borsa, insomma, non si allargano, nonostante anche dalla politica siano giunti appelli a non danneggiare le strutture private e a puntare semmai a una rapida applicazione del nuovo Piano socio-sanitario in frigo da mesi - con le riduzioni di dotazioni di posti-letto e

L’assessore LucaColetto di primariati in base alle nuove “schede” di dotazione di ogni struttura. «Le schede del Piano? Devo fare un giro politico di confronto sui dettagli,

poi lo porterò in Giunta. Ci vorranno circa due mesi». Sarà più veloce invece l’annunciata delibera che istituirà la possibilità di fare visite in ospedale anche la sera e nel week end. Non c’è contraddizione con i tagli ai privati che offrono esami e visite? «No, perché qui stiamo parlando di visite specialistiche e soprattutto non ci sono costi ulteriori per il sistema pubblico perché si rientra nei budget per orari di servizio e per prestazioni aggiuntive degli specialisti stessi». Quanto ai conti della sanità veneta, nel giro di un mese si terrà il solito esame al Ministero dell’economia ma l’assessore Coletto conferma quanto già emerso nelle settimane scorse: «Ci presentiamo a Roma con un mini-utile di 6 milioni nel 2012». • P.E.


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IL GIORNALE DI VICENZA Martedì 12 Marzo 2013

BELLUNO.Rischioantraceall’Avepa Unabustacontenenteunapolveregrigiastraeun messaggiominacciosoèstatarecapitataieriallasedeAvepadi Belluno.Immobilechiusoeprofilassiantiantraceaidipendenti.

VERONA.Rapinatobenzinaio

Unbanditohaaggreditoiltitolareepoirapinatoildistributore dibenzina«SanMarcoPetroli»aVerona,neipressidellostadio Bentegodi.L’incassorubatoèstatodi5milaeuro.

LASPACCATURA. Tosieil governatoreentrambipresenti invia Bellerio

CONSIGLIOREGIONALE. Scontrosulbilancio

LaMacroregione zittiscei contrasti nellaLegaveneta

Maroniriconfermatosegretariofederale:«Ora mettetevi tranquilli». C’èmalcontentotra gli zaiani Roberta Bassan Luca Zaia, abito impeccabile, insolita barba da fare. Flavio Tosi, spezzato con giacca a quadri. I fratelli-coltelli della Lega veneta che negli ultimi giorni se la sono data di santa ragione ieri si sono presentati al direttivo federale. Non erano a braccetto e si sono seduti distanti, ma quello è il posto in cui si accomodano sempre quando approdano alle assise in via Bellerio. Il tema clou erano le dimissioni di Roberto Maroni, neogovernatore della Lombardia, dalla segreteria federale e l’analisi dell’esito elettorale, un tracollo ovunque per la Lega, salvo la vittoria di Marroni in Lombardia. I messaggi sono arrivati chiari e forti sia alla direzione del segretario regionale che ha mandato le mail di richiamo

nei confronti di esponenti di spicco (Zaia in testa) colpevoli di aver esternato sulla stampa di questione interne al partito, sia a Zaia che ha criticato la gestione del segretario veneto. Maroni ha in buona sostanza sostenuto, rivolgendosi ai segretari regionali, che è ora di ricompattare il partito, assumendosi lui stesso in prima persona la responsabilità del risultato elettorale dipeso - ha detto - dalla sua scelta di allearsi con Berlusconi e il Pdl. Per questo - ha proseguito (e qui taluni hanno letto il messaggio a Zaia) - è sbagliato scaricare i risultati sui segretari regionali. Ora i temi sono altri: macroregione del nord, amministrative tra cui (le ha citate) Vicenza e Treviso, possibili future elezioni politiche. «Remiamo tutti dalla stessa parte». Maroni ha elencato i temi dopo che il il Consiglio federale

lo ha riconfermato segretario. Il neogovernatore, come annunciato in campagna elettorale, aveva messo il proprio mandato a disposizione del parlamentino del partito che, considerato il momento di incertezza politica nazionale, ha invece voluto assicurare stabilità e unità al movimento con l'obiettivo di dare rapida attuazione al progetto della Macroregione del Nord. Respinte quindi le dimissioni con voto unanime, il Consiglio ha confermato che la durata del mandato sarà quella prevista dallo Statuto, ovvero il 2015. Ma - si vociferava - potrebbe durare un anno. È stata così deliberata la costituzione di un comitato strategico per l'attuazione del progetto della Macroregione del Nord, comitato di cui faranno parte i tre Governatori di Piemonte, Lombardia e Veneto, i capigruppo dei rispetti-

«LaGiuntanondà aiutifortiallepmi» «Bugie,c’èunpiano»

Zaiae Tosi: ierigiornatadi tregua. FOTO FADDA

IsiCoppola, assessore Pdl

LucioTiozzocapogruppo Pd

vi consigli regionali, oltre ai presidenti dei gruppi parlamentari alla Camera e al Senato e quello della delegazione al Parlamento Europeo. Tutto bene? In apparenza. Il tema della macroregione ha in realtà messo solo a tacere i dissidi nella Lega veneta. Anche perché, appena dopo che la riconferma di Maroni è diventata di dominio pubblico, i cellulari di una parte del movimento veneto (leggi zaiani) hanno cominciato a trillare con messaggini del tipo: “Gli indipendentisti sono spacciati”. Oppure: “È la fine della Liga veneta” Il fantasma per una parte del partito è appunto la Csu bavarese, il modello ostentato da Tosi e benedetto da Maroni. Il timore - si continua a sussurrare - che il vero disegno di Tosi sia quello di scalzare Zaia dal governo veneto andando oltre la Lega con le civiche e il mo-

Botta e risposta in Regione tra maggioranza e opposizione sui fondi da destinare nel bilancio 2013, al voto nei prossimi giorni, per le piccole e medie imprese venete. «Zaia e la sua maggioranza - dichiara Lucio Tiozzo capogruppo Pd pensano di spegnere l'incendio con il secchiello. Metteremo sul tavolo in aggiunta al nostro emendamento, che prevede di destinare 10 milioni di euro per i Confidi, la richiesta di utilizzare 25 milioni del Fondo affidato a Veneto Sviluppo (di complessivi 35 milioni) per metterli finalmente a disposizione e a sostegno delle Pmi sempre attraverso i Confidi. Si tratta di risorse incomprensibilmente ferme ormai da un paio d'anni». «Tiozzo - replica dura l’assessore allo Sviluppo economico Isi Coppola - ogni volta inciampa nelle materie di mia compe-

tenza e mantenendo un consolidato modus operandi, raccogliendo dati imprecisi e origliando spifferi di terza mano, spaccia come veritiere proposte che sanno molto di propaganda. Il tempo degli spot elettorali è ormai finito. Sono pronta a un confronto ampio e completo in aula, durante questa sessione di bilancio, con l’intero consiglio regionale, che vale ben più di una risposta al consigliere Tiozzo, per presentare con completezza di dati e cifre aggiornate una proposta strategica e organica di rimodulazione delle misure a sostegno delle imprese a partire dal funzionamento delle misure anticrisi, per arrivare a quelle per favorire l’accesso al credito, per garantire il microcredito, per la revisione del sistema delle garanzie, per la riorganizzazione dei fondi di rotazione». •

L’INCARICODOPOLA DIREZIONE DIIERI. Laneosenatriceapriràun dialogoonlinecoigrillini

Puppato“ambasciatrice”Pd pertrovare l’intesacon M5S

«L’ipotesidiun governissimo colPdlsarebbe un abbracciomortale» Antonella Benanzato VENEZIA

Il Pd deve arrivare in tempi brevi a un accordo con il Movimento 5 Stelle. Su base programmatica. L'alternativa sono le elezioni. Nessuna ipotesi di governissimo col Pdl, “sarebbe un abbraccio mortale”. Laura Puppato, senatrice e “pontiere” coi grillini eletti in Parlamento, lo ribadisce al termine di una lunga direzione del Pd a Roma. L'ex sindaco di Montebelluna avrà il compito di realizzare l'ambito di discussione on line, un'agora aperta con gli esponenti M5S. A saggiare il terreno con i neo-eletti 'grillini', invece, la Delegazione nominata all'assemblea del partito della quale fanno parte tre figure “storiche” dei Democrat: Rosa Calipari, Luigi Zanda e la new entry veneta, Davide Zoggia.

Senatrice Puppato, Lei ha una missione importante per dare vitaal prossimo governo: dialogherà sullo stesso terreno del M5S.

È così. Resta aperta l'iniziativa di un sito informativo dove confrontarsi, dialogare e proporre le politiche migliori. Un terreno comune nel quale potranno confluire le migliori figure del Pd, della società civile

e, naturalmente, del Movimento 5 Stelle. In questo ambito, intendiamo sciogliere i nodi per corrispondere sugli stessi punti e, sulle rispettive basi programmatiche, mettere all' ordine del giorno la volontà consensuale di attuare le riforme necessarie al Paese. La scadenza che ci si è dati è di un anno.

Onorevole e se il tentativo fallisse? Quale sarebbe la via meno traumatica per il Paese? Le elezioni?

Credo che non ci sarebbe altra alternativa, a meno che i costituzionalisti non ne vedano altre. Oppure l'ipotesi di mantenere un governo tecnico che produca delle azioni necessarie per poi tornare alle urne.

In caso di tempesta finanziaria, di spread alle stelle, il Pd escluderebberecisamenteungoverno col Pdl? Dalle informazioni raccolte, c'è una minoranza risicata che potrebbe prevedere un'opzione del genere. Un governo col Pdl ci allontanerebbe dal Paese. L'ipotesi di un governissimo insieme sarebbe sicuramente un abbraccio mortale. Del resto, abbiamo obiettivi molto diversi e opposti. Una tale eventualità brucerebbe tutte le indicazioni di cambia-

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Haraggiuntodasolain5giornilacimadelKilimangiaro:Silvia Trabucco,alpinistadiMestre,42anni,da10aZanzibar.Conil supportodiseisherpa,hascalatoi5.895metridellavetta.

mento evidenziate nel Pd dalle primarie.

Quindi, tra queste tre opzioni: governodiprogramma,diminoranza o di coalizione, quale potrebbe essere una strada percorribile col Movimento 5 Stelle?

Per il Paese è auspicabile un governo stabile con una maggioranza che sia composta da Pd e M5S. Questo consentirebbe di attuare le riforme necessarie. Un governo di minoranza, se fattibile, esporrebbe a maggiore fragilità.

dello Csu bavarese. Maroni del resto è un segretario federale e governatore di Regione che in Lombardia ha annunciato che s’iscriverà non alla Lega, ma alla civica che lo ha sostenuto. Aspetto questo che ieri ha spiegato come una questione di maggiore rappresentatività. Tregua armata quindi tra Zaia e Tosi. Del resto si era capito fin dalla mattina che non ci sarebbero state scintille. A Verona si erano incrociati per l’inaugurazione della nuova caserma delle Fiamme Gialle. Tosi: «Non c’è alcun problema con Luca». Zaia: «Penso si sia chiarita la vicenda. La vera sfida è il nemico che abbiamo fuori». Parentesi: mentre Zaia sfrecciava da Milano a Breganze per un incontro in Laverda, Tosi si fermava con Maroni. Dicono i ben informati: a parlare del nuovo modello Lega. •

VENEZIA. Sparatoriaall’esterno diun bar

AgguatoaMarghera Unmortoe unferito MARGHERA

La polizia di Venezia indaga a 360 gradi sulla sparatoria dell’altra sera a Marghera, nel corso della quale è stato ucciso Isac Aidin, un macedone di 33 anni, titolare di una ditta che si occupa di posare piastrelle, già noto alle forze dell’ordine, e ferito l’amico di 32 anni, che risiede a Mira, raggiunto da due colpi di pistola. L’arma non è stata ritrovata. Da quanto si è potuto apprendere, un gruppo armato, pro-

babilmente dell'Est Europa, ha sparato contro i due in un bar di piazza Mercato. II filmati delle telecamere poste in zona sono al vaglio della squadra mobile. Gli immigrati hanno tentato di scappare ma sono stati raggiunti dai colpi. La vittima, regolare in Italia, da una decina di anni faceva l'artigiano. Il ferito è stato ricoverato a Mestre in condizioni critiche, dove è stato sottoposto anche a un intervento chirurgico. Immediata la reazione del vice sindaco di Venezia Sandro

Simionato che in una nota sottolinea che «il sanguinario episodio di Marghera inquieta per le modalità, con le quali è stato compiuto; annichilisce soprattutto l'irrompere del grave gesto criminale in mezzo al compiersi dei gesti quotidiani dei cittadini». «La ferocia e la determinazione degli assassini - prosegue il vice sindaco di Venezia - lascia sgomenti e non c'è ipotesi possibile sulle motivazioni del gesto che possa mitigare l'angoscia che ha colto ciascuno di noi dopo aver appreso la notizia. Secondo il presidente del Consiglio comunale di Venezia Roberto Turetta «Questa volta non ci si potrà voltare dall’altra parte e pensare che non ci riguarda». •

È possibile per il Pd un'interlocuzione con i singoli esponenti eletti senza dover transitare peri fondatoriGrilloe Casaleggio?

Per rispetto alle istituzioni, credo che il dialogo possa e debba transitare attraverso le figure indicate in Parlamento. Parlo di soggetti eletti e competenti che non possono di volta in volta dover ricevere l'assenso esterno sulla loro linea politica. Grillo ha saputo intercettare una protesta forte nei confronti della politica ma chi ha ricevuto un mandato deve poter contare su una certa autonomia.

Intanto, Bersani ha proposto la presidenza della Camera o del

LauraPuppato

Senato al 5 Stelle.

La Delegazione è stata appunto incaricata di saggiare l'interesse del movimento a queste due cariche. Io procedo sulla base del programma sul sito web. Quello è l'ambito in cui dovrà germinare la linea per dar vita al governo e alla riforme, con uno scambio di opinioni e di relazioni, vedremo quale sarà la loro reazione. • © RIPRODUZIONERISERVATA

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IL GIORNALE DI VICENZA

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PROGETTOINVIALEMARGHERITA. L’ampliamento vale oltre10 milioni

Matteo Bernardini Il progetto di ampliamento del polo universitario di viale Margherita sarà completato. E questa è una certezza. Sui tempi di realizzazione dell’opera: il secondo e terzo stralcio appaltati a fine febbraio 2012 dalla Provincia, di sicurezze, invece, ce ne sono molte meno. A pesare, in maniera determinante, sono infatti gli aspetti burocratici. Passaggi necessari e obbligatori per legge, sia chiaro, ma che rischiano di dilatare enormemente i tempi di progettazione ed esecuzione dei lavori. E tutto questo con grande preoccupazio-

Lacommissione provincialedeve esaminarepiùdi 500criteriprima diarrivaread assegnarel’opera

ne delle aziende coinvolte nell’operazione che muoverà una cifra pari a 10,4 milioni di euro: manna dal cielo per il settore edile vista la situazione di profonda crisi in cui versa il comparto. Complessivamente l’8 ottobre scorso, termine ultimo per presentare le offerte per partecipare al bando d’appalto europeo, le domande arrivate sono state 35. Di queste, però, al momento ne sono state aperte e analizzate solo alcune. Da qui l’apprensione degli imprenditori che temono il progetto finisca per incagliarsi nelle lungaggini della burocrazia amministrativa, diluendo oltre misura l’intero iter progettuale. A vagliare le offerte di gara è una commissione provinciale composta da due architetti e tre ingegneri indicati dagli ordini professionali. Presidente del mini-collegio giudicante è l’architetto Andrea Turetta, dirigente dell’Ufficio appalti e lavori pubblici della Provincia di Vicenza. «Ci vorrà almeno qualche

mese per vagliare tutte le offerte che ci sono arrivate - spiega Turetta - e dunque analizzarle. Stiamo infatti parlando di una selezione molto complessa: di “confronto a coppie”, con criteri valutativi quindi molto precisi». Di fatto ogni busta arrivata in Provincia dovrà essere comparata, punto su punto, con tutte le altre e dal confronto emergerà il vincitore “tecnico”. «Tra punti principali e sub elementi stiamo parlando di dover analizzare almeno 5-600 criteri d’appalto - sottolinea il dirigente provinciale sono davvero tanti. Per il momento ci riuniamo un paio di volte al mese, ma poi dovremo mettere in conto anche le festività e le ferie quindi credo che l’iter, almeno quello tecnico, non verrà completato prima di ottobre». Ma in quel momento terminerà solo una parte del lavoro burocratico, perché poi i commissari saranno chiamati a redigere una “matrice” per stabilire quale sia il progetto migliore da approva-

Ilprogetto dell’intero complessouniversitario diviale Margherita

L’intervento

10,4

IMILIONI DIEURO PER COMPLETAREL’OPERA

Labased’asta dei lavoriè di9,7 milioni, aiqualisi affiancano661milaeuro perlaprogettazione esecutivaegli oneri. re. E solo allora si potrà passare all’analisi economica delle offerte. Che partono da una base d’asta per i lavori dei due lotti (per la realizzazione dell’edificio universitario a forma rettangolare lungo 76 metri e largo 35) di 9,7 milioni di euro a cui si devono aggiungere 341 mila euro per la progettazione esecutiva a altri 320 mila di oneri per la sicurezza. Una volta aggiudicati i lavori all’impresa ritenuta migliore dalla commissione provinciale per completare il progetto esecuti-

MaschioGaspardo,conilLean risparmieunpiccodiqualità «Lasfida èabbassare iprezzisì, ma migliorandoqualitàe servizi» Quanto conviene rendere l’azienda snella con il metodo “Lean”? Tempi di consegna dimezzati, produttività per metro quadro quasi raddoppiata, il 55% in meno di metri percorsi da persone e merci, riduzione di un terzo dello stock di prodotto finito. Ma i benefici non si limitano alla riduzione dei costi; in un processo continuamente orientato al cliente essere “Lean” consente di offrire prodotti sempre più personalizzati in minor tempo e con maggiore qualità. RISULTATI IN CIFRE. È questo il risultato del processo Lean avviato nel 2008 nel gruppo padovano Maschio Gaspardo leader mondiale nel mercato delle macchine agricole illustrato sabato al Cuoa di Altavilla all’affollata platea che ha partecipato all’incontro “Trasformare l’impresa con i principi del Lean management”. Come ha spiegato l’amministratore delegato Mirco Maschio, ma-

ster Mba imprenditori al Cuoa, l’azienda di famiglia ha adottato la trasformazione Lean dal suo quartier generale di Campodarsego e la sta progressivamente estendendo a tutto il gruppo. Sette stabilimenti in Italia, tre all’estero (Romania, India e Cina), dieci filiali commerciali nel mondo, la Maschio Gaspardo, nata nel 1964, oggi occupa 1250 addetti di cui oltre la metà in Italia e l’export sfiora l’80% del fatturato del gruppo che lo scorso anno ha chiuso l’esercizio con un valore della produzione pari a 250 milioni di euro, il 36% in più rispetto al 2010. «Le tecniche Lean - ha detto Maschio - hanno migliorato tutti i processi produttivi del gruppo adeguandoli agli standard elevatissimi dei colossi esteri e permettendoci di crescere oltre le previsioni. Ora l’obiettivo è di raggiungere i 300 milioni nel 2015». «ECCOILSEGRETO».Le varie fasi della trasformazione Lean in Maschio Gaspardo con la riorganizzazione di spazi e

L’affollato incontrodi sabato alCuoa sul metodo di gestione “Lean” funzioni per rendere più fluidi ed efficienti tutti i processi, dalla produzione alla comunicazione, sono state illustrate dal docente Cuoa e consulente Riccardo Pavanato: «La Lean dà i suoi frutti a due condizioni: se inserita in una chiara strategia aziendale e se c’è l’ impegno, anzi, il “commitment” ovvero non solo lo sforzo, ma il crederci completamente di imprenditori, management, dipendenti e superando le inevitabili resistenze al cambiamento. Quando si sono uniti i settori logistica e commerciale alla Maschio Gaspardo all’inizio gli attriti tra il

IlGruppo,nel2012,haconseguitoricaviper1,5miliardi,in crescitadel7%(+3,4%acambicostanti).l’Ebitdaanteoneri nonricorrentiècresciutodel10,8%a232,3milioni.

L’Ascom Giovanipunta sulcommercio online

FONDAZIONE CUOA. Ilcasodell’azienda padovana chehatoccato i 250milioni difatturato

Cinzia Zuccon Morgani

DELONGHI.Ricavi,crescitadel7%

ILSEMINARIO. Staseraall’Esac diCreazzo

Polouniversitario: appaltoingessato impreseinquiete Leprocedureburocraticherischiano diallungare l’assegnazionedei lavori.Delle 35offerte arrivate nesonostate analizzate pocopiù diuna manciata

Martedì 12 Marzo 2013

personale sono stati fortissimi, ma poi tutti si sono resi conto dei vantaggi». Dunque applicando il metodo Lean i risultati sono tangibili, ma la domanda è: vale la pena investire nel Lean in un momento di crisi in cui si lotta sui prezzi? «La competizione sui prezzi ha spiegato il docente Cuoa Andrea Furlan - è destinata prima o poi ad essere perdente. La vera sfida è proprio quella di abbassare i prezzi migliorando qualità e servizio riducendo i costi e con la Lean è possibile. Per questo la pratica Lean è l’anello di congiunzione tra l’oggi e il futuro». •

vo e quindi dare il via al cantiere che porterà al completamento del nuovo polo universitario berico, ci saranno 1.200 giorni di tempo, ovvero circa tre anni e mezzo. I conti dunque fanno presto a farsi: prevedendo l’iter procedurale venga terminato entro la fine dell’anno (e sperando non ci siano ricorsi da prte di qualche impresa esclusa dalla commissione) il cantiere potrebbe essere aperto non prima della metà del 2014 e a questo punto scatterebbero i 1.200 giorni andando così (per essere ottimisti) verso il 2017. Ovvero cinque anni dopo la pubblicazione dei bandi per i nuovi due lotti universitari di viale Margherita. Opera che città, studenti e categorie economiche attendono, da tempo, con impazienza. L’intervento totale per l’area universitaria, coordinato dalla Provincia, è di 31,3 milioni di euro: 19 milioni relativi al primo stralcio (già realizzato), gli altri per il secondo e terzo (da completare). •

E-commerce, un’opportunità anche per il piccolo e medio dettaglio. Ma è davvero così o per queste aziende il business in rete è più virtuale che reale? Il Gruppo Giovani imprenditori di Confcommercio Vicenza vuole capire fino in fondo vantaggi e rischi delle vendite on line, chiedendo non solo l’aiuto di un esperto, ma anche analizzando le esperienze di alcuni colleghi che questa strada l’hanno già intrapresa, e con successo. L’occasione è un incontro gratuito (previa iscrizione) organizzato al Centro Formazione Esac di Creazzo (via Piazzon 40) oggi, con inizio alle ore 20.30. Qui il Gruppo Giovani

CHIAMPO. Territorioe architetturadi qualità

Margrafincampo pervilleedimored’arte Margraf, azienda di rilievo internazionale nella produzione e lavorazione del marmo, ha siglato un accordo di sponsorizzazione con VilleGrandTour, brand internazionale che mira alla riqualificazione e alla promozione culturale e turistica di un network di ville, castelli e dimore storiche sul territorio veneto, da villa Marzotto a Trissino, a villa Foscarini Rossi sulla Riviera del Brenta, dal Castello di Thiene a quello di Monselice E tante altre realtà ricche di tradizione. Tra gli scopi «creare un percorso storico

Dalmanifatturieroaquelle dellasanità

MircoMaschioe gli altri relatoridell’incontro sull’azienda

Unmetodoapplicabile adaziendediognitipo Ilmetodo Leansi puòapplicare perridurregli sprechi e migliorareefficienzaequalità inaziendediqualsiasi dimensioneediqualsiasi tipologia:dal manifatturiero ai servizi(è ilcaso dell’azienda sanitariadiFirenze). Dal2006il Cuoaèil riferimentoinItalia nellaformazioneediffusione dellaculturaLeanedèl’unico centroitalianoaffiliatoal Lean globalnetwork cui appartengonocentri di17 paesinei 5continenti.Come hannospiegato PaoloGubitta direttorescientifico dell’area imprenditorialitàdella Fondazione Cuoa- ePaolo Muttoni-responsabile del LeanEnterpriseCenter- il Cuoainambito Leanoffre informazione,formazione, ricerca,progettieditoriali e summitannualicon i padri fondatoridel Lean.Dal 12 aprileinizierà lasesta edizione delMasterinLean

imprenditori di Ascom ha così chiamato a raccolta tutti i colleghi per il focus sulle vendite on line. A illustrare le potenzialità degli store sul web, oltre che gli aspetti progettuali, tecnici e gestionali che riguardano l’e-commerce, sarà Andrea Morello, fondatore e amministratore della bassanese Mediacom Service. «Diamo per scontato che l’età sia correlata all’utilizzo delle nuove tecnologie – spiega Luca Semenzato, presidente del Gruppo Giovani di Ascom Vicenza -, ma non sempre è così. se siamo competitivi in un mercato locale, perché non possiamo esserlo anche su una scala ben più ampia?». •

Management,unicomaster in Italiacheformai Leanleader: 300 orediformazione neiweek-end (unobreveeuno lungoal mese) distribuitesu10mesi. Dal22 aprileal 22luglio si terrà invecela primaedizionedelLeanPratiction Courseper acquisirecompetenze perrisolvere i problemireali nel “Gemba”. Gembaèunodei termini giapponesicon i qualiprendere confidenzaperchéfondamentali inquestapraticanata inToyota neglianni’60 echecostituì il successodellacasa automobilisticagiapponese nella concorrenzacon i colossi Forde GeneralMotors. Il Gembaèil “luogodoveaccadono le cose”, l’officina,l’ufficio, ilmagazzino e doveèessenziale rimuovere i “Muda”, ovvero gli sprechidi spazio,ditempo equindidi efficienzainunprocesso “Kaizen” (dimiglioramento continuo)che favorisca la maggioreefficienza dell’aziendaela qualità dei prodotti. • C.Z.M.

Lasede dellaMargraf (Chiampo) di altissimo livello ma anche culturale, alla scoperta delle eccellenze del territorio: enogastronomia, moda» e di architettura di qualità in cui Margraf è protagonista. •

NUOVOSERVIZIO

Assolombarda ancheBpVi partecipa a“Bancopass” Anche Banca Popolare di Vicenza ha deciso di aderire al nuovo servizio Bancopass, messo a punto dall'Assolombarda per migliorare la relazione tra banca e impresa che permetterà alle aziende di ottenere da parte degli istituti di credito un contatto facile e diretto, un migliore grado di conoscenza, tempi di risposta certi, un rapporto rapido anche se cambia il referente. Il servizio è basato su alcuni strumenti gratuiti che le imprese associate potranno ottenere dal sito di Assolombarda. Il primo è un software personalizzato con i dati dell'azienda che aiuta ad analizzarli, averli a portata di mano, ordinati e ben organizzati. Il secondo è un modello di presentazione aziendale proposto da Assolombarda e condiviso dalle banche che aiuta le imprese a fornire una presentazione completa, organizzata e facile da leggere. Alle imprese che si presenteranno con questo documento le banche che hanno aderito al progetto garantiranno tempi massimi di risposta da 16 a 30 giorni. Il terzo elemento è un modello per costruire proiezioni di Conto Economico. •


12 Il Credito Cooperativo della Città di Vicenza

IL GIORNALE DI VICENZA Martedì 12 Marzo 2013

CRONACADIVICENZA

LastazioneFtv diventail mercato deglispacciatori Iresidenti:«Liarrestano eli liberanoin due giorni» Oraarrivanogli agentidella poliziaprovinciale: «Azione preventiva, proteggiamogli studenti» Come pedine si spostano, lo scacchiere è ampio. Da Campo Marzo lambisce la stazione, le vie limitrofe. Sono sempre loro, gli spacciatori. Bustine, “caramelle” di hashish avvolte nella stagnola, che passano da una mano all’altra e, come al solito, lo scambio avviene sotto gli occhi di tutti: anziani, donne, uomini, bambini e, soprattutto, studenti. Se durante l’estate il “mercato” passa tra gli alberi, i cestini del parco, o accanto ai cancelli dell’area giochi, ora i “pusher” si sono spostati nella biglietteria delle Ferrotramvie vicentine, si fermano nella sala d’aspetto, gironzolano dove ci sono le corriere parcheggiate in attesa di partire, ogni tanto litigano, alzano la voce, spaccano bottiglie. Spesso raggiungono anche il piazzale, accanto all’ex Jolly, anche quello è diventato un un altro punto di incontro tra domanda e offerta. Lo dicono i residenti: ma è sufficiente passare da quelle parti all’imbrunire per notare il via vai di gente. «Sono sempre i soliti - dicono i cittadini che li vedono dalle finestre dei condomini - vediamo le foto sul giornale quando vengono arrestati e dopo due giorni sono ancora qui a spacciare. Le carceri sono piene, vengono presi con dosi minime, ma qualcosa non funziona se poi ce li ritroviamo qui, come se nulla fosse». Troppo “movimento” alla luce del sole, quanto basta per insospettire qualche madre e, soprattutto, i dipendenti delle Ftv che in questi giorni hanno chiesto l'invio degli agenti della polizia provinciale visto che

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ILCASO. Ladrogache veniva smerciata aCampo Marzocambia“sede”

Chiara Roverotto

Ilproverbio

l'azienda è di proprietà dell’ente di contrà Gazzolle, per cercare di riportare un po’ di ordine. In particolare per le migliaia di ragazzi che ogni giorno frequentano la stazione per riprendere la via da casa dopo le lezioni. «Abbiamo deciso di rimboccarci le maniche - spiega l’ing. Paolo Ronzani dirigente provinciale - perché abbiamo notato, soprattutto, nel tardo pomeriggio che ci sono persone che alzano la voce, creano disturbo. Alcune bevono e girano visibilmente alterate. Ci sono altre segnalazioni, ma noi siamo negli uffici, sta di fatto che ci siamo mossi per mettere un freno ad una situazione che potrebbe degenerare in un degrado pesante. Da una settimana gli agenti sono in possesso di badge e hanno accesso a tutte le zone della stazione: parcheggio, sala d’aspetto e controllano le uscite su viale Milano. Si tratta di prevenzione - ribadisce l’ing.

Abbiamo dovutochiudere iserviziigienici Orasonotutti controllati

ANGELOMACCHIA DIRETTORE GENERALEPROVINCIA

Ronzani - del resto non dobbiamo dimenticare che la maggior parte della nostra clientela è composta da ragazzi, per cui l’attenzione deve essere sempre molto alta, in particolare quando si parla di droga o di possibili spacciatori». Correre ai ripari rimane la parola d’ordine anche per il direttore generale dell’Amministrazione provinciale, Angelo Macchia. «Tempo fa ho fatto chiudere i servizi igienici della sala d’aspetto perché dentro c’erano siringhe, sangue. Ora sono stati riaperti e abbiamo affidato il servizio di pulizia e controllo alla stessa ditta che si occupa delle toilette della stazione dei treni. Non potevamo ignorare quanto stava accadendo, eppure all’inizio la gente non aveva compreso: avevamo chiuso i bagni e basta. In realtà se vengono prese queste decisioni c’è sempre una ragione». In tarda mattina si vedono gruppi di immigrati che stazionano fuori dalle porte delle Ftv, sono addossati ai muri, dentro le sedie della sala d’aspetto sono in parte occupate. Nessuno dice nulla, parlare di spaccio può essere pericoloso, ma i volti dicono di più delle parole. «Abbiamo quaranta agenti - spiega il comandante della polizia provinciale, Adriano Arzenton - tra i vari servizi ora ci occupiamo anche di prevenzione. In flagranza di reato possiamo intervenire e poi chiamare le altre forze dell’ordine. Proseguiremo a lungo? Vediamo se la nostra presenza servirà come deterrente. Per ora gli agenti faranno servizio pomeridiano-serale dalle 16.30 alle 18.30 la fascia più critica stando alle testimonianze». •

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Lecifre

Gliagenti dellapoliziaprovincialein servizioalleFerrotramvieVicentine. SERVIZIO COLORFOTO ARTIGIANA

SICUREZZA. Salirannoabordocon i controllori sualcunetratte

«Agentipure sui pullman pertutelaregliautisti» «Ci sono persone che non pagano il biglietto non vogliono scendere e spesso sono violente» «Non c’è solo la stazione da controllare - puntualizza Angelo Macchia, direttore generale della Provincia - abbiamo trovato spacciatori anche nei bus fermi in attesa di partire. Ecco perché la polizia provinciale li terrà sotto controllo». Sembra la descrizione di un film dell’orrore, eppure si sa che tutte le stazioni diventano facilmente luoghi in cui si spaccia, si beve, oppure si litiga e magari spunta anche qualche coltello, come è accaduto nelle scorse settimane. «Purtroppo il problema non è solo

Vitadura ancheper gli autisti: chinon paga diventaviolento

L’INTERVENTO. L’associazione“Vivere il centro”sirivolgealsindaco

«CorsoFogazzaroa piedi Eapertoa tanteiniziative» «La pedonalizzazione è l’unica via di salvezza per una zona commerciale della città spesso dimenticata perché è un centro commerciale all’aperto con botteghe e negozi tipici». Così Riccardo Solfo, presidente dell’associazione “Vivere il centro” prende posizione sul dibattito che riguarda il futuro di quella parte di corso Fogazzaro, da pochissimo riqualificato nella pavimentazione, e di cui ora si dovrà decidere il futuro. Spiega Solfo: «Togliere le auto è l’unica soluzione.

Prova ne è il tratto alto, San Lorenzo, che da qualche anno, dopo la sostituzione dell’asfalto con il porifido è stato pedonalizzato. Lì hanno aperto battenti nuove attività e gli organizzatori di eventi, noi dell’associazione, puntiamo per le nostre manifestazioni. Qualcuno deve trovare il coraggio di far sapere all’amministrazione comunale, non per polemica, che l’associazione “I Portici di corso Fogazzaro” non può e non deve essere l’unica interlocutrice per un dibattito

sull’eventuale futura destinazione del tratto appena riqualificato. L’associazione non solo non rappresenta tutti i commercianti, ma molti, nonostante ne facciano parte, ne prendono le distanze». Di qui la proposta di Solfo: «Prima di capire a quale destinazione affidare il nuovo e bellissimo tratto, e a tal proposito un plauso va al sindaco Variati, è prioritario capire che gli interessi dei singoli non possono valicare gli interessi di altri commercianti e dei residenti

soprattutto. Questi tra l’altro sono in stragrande maggioranza a favore della pedonalizzazione, e che la stessa associazione a cui il Comune, in buona fede, perché evidentemente male informato, ha fatto riferimento negli ultimi anni, non è totalmente rappresentativa . Siamo convinti che il nuovo ripristinato tratto va animato, incentivato e aiutato, ma l’accesso per gli eventi deve essere a portata anche di altri organizzatori che già esistono e che già collaborano in zona e che non hanno, come noi, nessuna preclusione per mettersi al lavoro. L’amministrazione, ora che il problema è venuto finalmente a galla, ne prenda atto. Altrimenti il nuovo tratto è già morto ancora prima di risorgere». •


14 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Martedì 12 Marzo 2013

TRAMALTEMPO ECALAMITÀ. L’amministrazionecomunaleintegrerà nel corsodel2013 leprocedurenecessarie pergestiresituazioni critiche

Unpianopersalvarsidaimeteoriti PalazzoTrissinoaggiorneràil pianodiemergenza dellaprotezione civileperprepararsiintempo all’eventualecadutadiframmenti odisatelliti Nicola Negrin Se pensate che dopo le alluvioni, il terremoto, la neve e le bombe inesplose, i pericoli per la città siano finiti vi sbagliate di grosso. Le minacce arrivano anche dal cielo. O meglio, dall’universo. Pericoli reali, al punto tale da consigliare e costringere il Comune di Vicenza ad aggiornare il proprio piano di emergenza in vista di una possibile caduta di meteoriti o satelliti. AGGIORNAMENTO. No, non è un film di fantascienza e nemmeno uno scherzo. L’amministrazione nei prossimi mesi aggiornerà il regolamento che disciplina la protezione civile, concentrandosi sulla rivisitazione delle casistiche degli eventi che vanno gestiti. Se per l’alluvione il meccanismo, purtroppo, è ormai oliato, restano ancora delle calamità per le quali «non siamo del tutto preparati. E - spiega l’assessore Pierangelo Cangini - dobbiamo migliorare il nostro piano». Saranno dunque acquisiti gli aggiornamenti per l’emergenza bomba, la ricerca di persone disperse e le procedure in caso di caduta di meteoriti satelliti. PERICOLI DALL’UNIVERSO. Se per le prime due casistiche

non c’è niente di strano (a Vicenza negli ultimi anni ci sono state due evacuazioni in seguito al ritrovamento di ordigni) non si può dire lo stesso per il piano di emergenza anti-meteoriti. Una procedura che ricorda più Armageddon che la vita reale. «Tuttavia - assicura Cangini - riteniamo doveroso essere preparati per ogni eventualità. L’ho insegna la storia». LAPIOGGIA DIMETEORITI. In effetti basterebbe chiedere alla popolazione degli Urali che nei giorni scorsi ha visto scendere dal cielo una pioggia di meteoriti. L'evento naturale,

Eventicosì possonocapitare Bastaguardare cosaèaccaduto negliUrali PIERANGELOCANGINI ASSESSOREPROTEZIONECIVILE

che ha colpito in particolare la città russa di Chelyabinsk, è stato ripreso da decine di cittadini che hanno poi diffuso le immagini su internet. I frammenti hanno ferito alcune persone: foto e video hanno fatto il giro del mondo. Tanto che lo stesso Cangini ricorda il fenomeno: «È imprevedibile e quanto accaduto in Russia ci spinge ad aggiornare le nostre procedure». Ma non occorre nemmeno guardare troppo distante, considerato che proprio Vicenza nel settembre 2011 è stata «sfiorata» dal satellite Nasa. «La sua caduta prosegue - avrebbe potuto interessare la città, secondo gli avvisi del Centro funzionale della Regione. Il rischio era molto basso, ma abbiamo dovuto attivare le procedure». IL NUOVO PIANO. Da qui la necessità di aggiornamento. Nel documento programmatico si specifica che l’eventualità della caduta di meteoriti «è comunque remota» ma sarà in ogni caso «realizzata una procedura per monitorare lo svilupparsi dell’evento, per la diffusione delle informazioni e per l’applicazione dei provvedimenti di auto-protezione da attuare nell’ipotesi peggiore». Il piano di emergenza comunale «dovrà essere approvato dal Consiglio comunale». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Eintantosaràmigliorato ilsistemadiallarme Nonsolo meteoritio satelliti maanchepioggia. Sei frammentichecadono dall’universopreoccupano, l’attenzionemaggiore dell’amministrazionecomunale èrivoltaall’acqua, cheindiversi momentidegliannipassati ha spaventato lacittà. Perquestomotivo l’aggiornamentodelpianodella protezionecivilesarà effettuatoanchein relazione all’emergenzaalluvione.«A seguitodegli eventi verificatisi nel2010e2012èstato svolto nel2012unimportante lavoro

Unodegli ultimitest di allarme percreare un sistema diraccolta delleinformazioni relativeal meteo,ailivelli deifiumi ealle precipitazioni,finalizzato a una miglioregestione dell’allertaai

LEGAMBIENTE. Sabato ilconvegnosulla salvaguardiadelterritorio, lariqualificazionedegli edificie il verdepubblico

«Siistituisca ilconsulenteclimatico» IlpresidentediLegambiente «Dovràcertificareinuovi edifici C’èilrischiodialtre alluvioni» «Gli effetti dei cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti: l’alluvione di Vicenza nel 2010, le frane e gli smottamenti che l’Alto Vicentino conosce bene. Ma anche la “bomba d’acqua” che in un’ora di pioggia ha devastato Catania pochi giorni fa. Si deve superare la fase della negazione: questi fenomeni esistono e la politica si deve adeguare. Per questo proponiamo a Regione e a Comune l’istituzione del “consulente climatico” perché una nuova edificazione dovrà ricevere una valutazione, non solo dal punto di vista dell’impatto ambientale, ma anche climatico». Così Valentina Dovigo, presidente Legambiente, l’associazione ambientalista che ha organizzato un convegno, ma anche un concorso fotografico rivolto ai giovanissimi e non solo. Alla presentazione dell’iniziativa c’erano Chelo Giulianelli, responsabile del gruppo scout Cngei, Gaetano Sonda, responsabile progetto concorso fotografico, Renato Freddolini, fotografo rappresentante della giuria del concorso fotografico. Spiega Dovigo: «Quest’anno Legambiente si concentra sulla fragilità territoriale, in particolare sui fiumi. Fiumi che vanno valorizzati dal punto di

vista della percorribilità, per dar vita a spazi fruibili per tutti, e soprattutto per lasciar spazio al fiume in caso di esondazione. Il problema è che si è costruito troppo vicino al fiume, tanto da rendere impossibile una lunga passeggiata che costeggi il Bacchiglione, per esempio. Ma se cinquant’anni fa non si potevano prevedere cambiamenti climatici così dannosi, non si capisce come siano potuti sorgere di recente insediamenti impattanti, come quello di Borgo Berga, in un contesto così delicato». La presidente di Legambiente quindi mette sull’avviso: «Si pensa che costruendo il bacino di Caldogno si eviteranno altri disastri? No, è sbagliato. Il bacino non è la panacea di tutti i mali». E torna a parlare dei cambiamenti climatici che hanno effetti che ormai non si possono più definire «inaspettati», anzi. «Sarebbe sbagliato - continua Dovigo - voler continuare a negare l’esistenza di due dei fenomeni ricorrenti: la pioggia estrema (breve e intensa), e l’isola di calore (il riscaldamento della città mediamente più alto di quattro gradi rispetto alla periferia). Quest’ultimo fenomeno in estate comporta maggiori consumi in condizionamento ed è quindi un’area che tenderà sempre

Aponte degliAngelil’emergenza perla pienadelfiume. ARCHIVIO

Concorsofotografico RISPETTIAMOIL FIUME PERCHÉ... Èiltitolodel concorso fotograficodi Legambiente rivoltoai giovani che vorranno conuna foto rappresentareleacque del vicentino.Una seconda

sezionefuori concorso potrannoinviaremateriale chetestimonial’alluvionedel 2010.Partecipanogruppi scuoldiVicenza e provinciae altreassociazioni.Info per parteciparesu www.legambientevicenza.it

ad aumentare la tendenza a meno che non si inizi a invertire la marcia. Perché non creare dei microclimi nei quartieri realizzando dei corridoi di aria?». Tra le regole che verranno proposte al convegno anche lo stop a nuove costruzioni e lariqualificazione dell’esistente in modo integrale riuscendo ad aumentare la zona a verde. «Anche se oggi stesso diminuissimo drasticamente l’emissione di inquinamento e il riscaldamento climatico, gli effetti di tutte le devastazione fatte non si esaurirebbero prima di sei anni. Di qui la necessità di essere concreti. Serve istituire, come in Germania, Danimarca e Svezia, l’obbligo della valutazione d’impatto climatico: una valutazione su una nuova costruzione che verifichi sia gli effetti sul clima, ma anche il contrario. Vale a dire ponendosi la domanda: questo nuovo edificio potrà reggere ai cambiamenti climatici come alluvioni, frane o altri eventi? A questo è chiamata la nuova politica: individuare strumenti urbanistici nuovi e pianificare anche l’intervento della Protezione civile. Perché le “bombe d’acqua” ormai non sono più un evento eccezionale e dobbiamo essere pronti». Il convegno “Le politiche di adattamento ai cambiamenti climatici: nuova sfida per Vicenza” si terrà sabato 16 marzo alle 15 alla Cooperativa Insieme di via della Scola, 255. Ingresso libero. • CRI.GIA. © RIPRODUZIONERISERVATA

Laterrazza deirecord 3milavisite induegiorni

cittadiniea limitaredanni diun eventualeevento critico». Proprioper questomotivo nel corsodel 2013«sarà programmataun’altragiornata perla prova dellesirene diallarme, affinché- silegge neldocumento diprevisione- continui la formazionedellacittadinanza a questatipologiadiallerta». Trale variesoluzioni per mettere inallertala popolazionec’è anche l’ampliamentodelsistema di allarme,come annunciatoproprio dalprimo cittadinodopogli allagamentichehannomesso ko alcunezonedellacittà a novembre 2012.«Per l’anno incorsosi potrà fare un’esercitazionefunzionale allaprovadel sistema di allertamentocon le sirene. Sarannopoi promossi incontriper l’aggiornamentoela formazione delpersonalevolontario della protezionecivile». •

Lo spettacolo panoramico continua. Grande affluenza in Basilica palladiana anche nell'ultimo fine settimana. Il loggiato e la terrazza superiore hanno attirato 1.070 visitatori sabato 9 marzo e 2 mila il giorno dopo. Quasi 600 persone, inoltre, hanno visitato nel suo primo fine settimana di apertura la mostra “Vicenza, Pensieri e Sogni. Una città in cartolina” allestita nel salone superiore della Basilica: 180 visitatori sabato e 400 ieri. Numeri confortanti per l’esposizione che racconta la storia della città con il passare degli anni. Gli appuntamenti non sono in ogni caso terminati qui. Le logge e la terrazza della Basilica saranno accessibili gratuitamente fino al 7 aprile dal lato della nuova biglietteria su piazza delle Erbe da martedì a domenica, dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30). Nel frattempo dall'ingresso del salone degli Zavatteri che si affaccia su piazza dei Signori, invece, continuano ad entrare i visitatori della mostra sulle cartoline (fino al 7 aprile dalle 10 alle 18, biglietto 3 euro, ridotto 2 euro). Logge, terrazze e mostra saranno visitabili anche il giorno di Pasqua e il Lunedì dell'Angelo. Per informazioni sul monumento è possibile contattare la direzione musei mentre se si vogliono informazioni sulla mostra è necessario telefonare o scrivere una mail all’assessorato alla cultura. •

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IlComune ha deciso diaggiornare il piano di emergenzaper prepararsiall’eventualecadutadi meteoriti

Inprevisionedellepiene

INBASILICA

VERSOLE COMUNALI. Lanuova listacivica

Ilmanifesto chelanciala corsadi ValerioSorrentino allecomunali

Elezioni,Sorrentino giocad’anticipo Suoil primoposter «L'unica alternativa credibile». È il messaggio che campeggia dai primi quattro maxicartelloni. Protagonista è il candidato sindaco Valerio Sorrentino, che ha inaugurato ieri la campagna elettorale verso le elezioni comunali, giocando d'anticipo sugli avversari nella corsa alla poltronissima di palazzo Trissino, Sorrentino spiega così la strategia comunicativa: «Ho bisogno di tempo per far conoscere il mio simbolo. Manuela Dal Lago pare sia appoggiata dai partiti, Claudio Cicero aveva il suo simbolo già cinque anni fa, io invece sono conosciuto come vicesegretario del Popolo della libertà, mentre adesso sono al di fuori e corro con una mia civica. Anche Achille

Variati, comunque, è già partito, non solo i neofiti». Da ieri, quindi, quattro maxicartelloni lanciano il messaggio in zona Industriale, Dogana, Porta Nova e zona Stadio. «A questi ne seguiranno altri sei, mentre martedì saranno fuori in tutta la città anche quelli più piccoli». Eventuali progetti unitari nel centrodestra non interessano a Sorrentino, che dice: «Sono partito a dicembre con la mia lista civica perché è assurdo che il centrodestra sia così diviso. Speravo di essere io il candidato del centrodestra, ma qui a Vicenza si risente di una situazione più ampia. Io ho obiettivi amministrativi da perseguire». • M.E.B. © RIPRODUZIONERISERVATA


Cronaca 15

IL GIORNALE DI VICENZA Martedì 12 Marzo 2013

MOBILITÀ. Primadi realizzarel’opera vademolito ilvecchioedificio chesi trovain viaBonollo

ScintilleVariati-Cicero sullarotatoriadelteatro

L'INTERVISTA

di GIAN MARCO MANCASSOLA di una legislatura, o no?

In realtà continuiamo a essere in campagna elettorale.

Dice che non dura molto?

A giugno o in autunno si tornerà a votare. A noi è stato chiesto di tenere alto il dibattito politico.

Ilconsigliereattacca:«Si staperdendotempo: iol’avrei giàfatta» Lareplicadel sindaco:«Èstatamessa abilancio:servonoisoldi» L’ACCORDO. La strada sembrava in discesa ma con il passare dei mesi le operazioni si sono incagliate e Cicero allo stesso tempo ha perso la delega. Palazzo Trissino, prima di anticipare i tempi, ha deciso così di concretizzare l’accordo con la Banca, passando attraverso il piano degli interventi. L’intesa è stata approvata in estate e quindi ratificata un mese fa in Consiglio. L’istituto bancario si impegna a cedere gratuitamente l’area posta all’angolo tra via Bonollo e viale Mazzini di circa 576 metri quadrati, dopo aver demolito Casa Busato che si trova sulle mura. Il Comune in cambio modificherà la destinazione d’uso del Parking Europa. E potrà realizzare la rotatoria tanto attesa.

Nicola Negrin Quella rotatoria s’ha da fare. Claudio Cicero piomba in viale Mazzini dopo l’approvazione del piano degli interventi in Consiglio comunale. Il signore degli anelli che tanto aveva spinto in passato per spegnere il semaforo accanto al teatro e che aveva già presentato, ai tempi della delega alla mobilità, il progetto, ora chiede il conto all’amministrazione. «Non vedo traccia del rondò - attacca - eppure tutte le pratiche sono state completate. Il sindaco deve procedere». «Stia tranquillo - replica Variati - si farà». LA NASCITA. Il botta e risposta è destinato a continuare. E Cicero non ha intenzione di mollare la presa, dal momento che considera quell’opera una sua creatura. Poco più di un anno fa l’allora consigliere delegato in materia di viabilità diede il lieto annuncio: «Entro Pasqua 2012 saranno spente le luci dell’impianto semaforico e sarà tracciato l’anello». IL PROGETTO. L’ex assessore a 360 gradi aveva predisposto tutto: progetto, conservato nei cassetti del proprio ufficio, studio della viabilità («L’incrocio - aveva ribadito - presenta molte criticità sia per il traffico privato che per il trasporto pubblico») e la fondamentale intesa con la Banca popolare di Vicenza che, nell’ambito di un accordo urbanistico con il Comune si sarebbe fatta carico di abbattere l’abitazione all’angolo di via Bonollo. «In modo tale - precisa Cicero - da far spazio alla rotatoria». Pronto anche il costo: 150 mila euro.

Perrealizzarela rotatoriavademolitol’edificio in viaBonolllo

Pianodegli interventi SULWEB Tutta ladocumentazione e lecarterelativeal piano degliinterventicheè stato approvato ilmese scorso dalconsiglio comunalee chesaràefficace a partire dalprossimo 23 marzoè comunqueconsultabilee scaricabiledalla sezione “In evidenza” del sitointernet delComunedi Vicenza all’indirizzo www.comune.vicenza.it.

INFORMAZIONI Itecnici del Comune sonoin ognicaso adisposizione per qualsiasiinformazioneal ForumCenter di piazzaBiade 26(piano terra) illunedìdalle 10.30alle 12.30,il martedì dalle16.30 alle18, ilmercoledì suappuntamento(da richiederechiamandolo0444 221470)eil giovedì dalle 10.30alle 12.30 e dalle16.30 alle18. • © RIPRODUZIONERISERVATA

POLEMICA & COSTI. Già, ma quando? Cicero preme il piede sull’acceleratore. «L’accordo è stato concluso - afferma e l’amministrazione deve fare il possibile per favorire l’intervento della Banca, che era stata lungimirante proprio al tempo dell’ideazione di questa rotatoria». Achille Variati, però, non vuole anticipare i tempi. «Dobbiamo attendere che il piano degli interventi sia efficace. Si stabilirà poi con l’istituto bancario come intervenire. Cicero stia tranquillo, quella rotatoria si farà. È stata pure messa a bilancio». Resta da capire con che soldi. Tra gli investimenti 2013 in effetti compareil rondò tra via Mazzini e via Bonollo, ma non è tra le opere finanziate. Secondo quanto scritto nel documento il costo si aggira attorno ai 350 mila euro «che in questo momento - conclude il primo cittadino - non ci sono». • © RIPRODUZIONERISERVATA

La missione di Bersani è fallita in partenza, dunque? La nostra posizione rimane favorevole a un governo delle larghe intese. Il Pd però ci respinge perché ci ritiene brutti, sporchi e cattivi. E d’altra parte i grillini continuano a negare a Bersani un appoggio. Che governo può nascere?

LamanifestazionedelPdl aMilano: Zanettin èin altoadestra. ANSA

PIERANTONIOZANETTIN

Sitorneràal voto ControBerlusconi processiassurdi

N

el cortocircuito di paradossi che saluta lo spericolato avvio della diciassettesima legislatura c’è spazio persino per l’ammutinamento dei parlamentari targati Pdl, che ieri hanno disobbedito al loro leader e si sono presentati davanti al palazzo di giustizia di Milano per manifestare contro «la persecuzione giudiziaria» a carico di Silvio Berlusconi. Accanto a Giancarlo Galan ieri a Milano è stato avvistato anche Pierantonio Zanettin, unico vicentino eletto sotto le insegne del Pdl.

Dalla stanza del San Raffaele in cui è ricoverato Berlusconi però vi aveva chiesto di non manifestare...

È vero, nella notte era arrivato

un sms che aveva spostato la protesta in una sala della Confcommercio milanese.

Chi era l’autore dei messaggini?

Angelino Alfano e Niccolò Ghedini hanno coordinato l’iniziativa.

Cosa vi ha indotto a marciare sul tribunale?

Il pathos creato dal crescendo di notizie che rimbalzavano da Milano e da Napoli.

La situazione è così grave?

Contro Berlusconi è in atto un accanimento giudiziario abnorme che fa accapponare la pelle. Lo dico da parlamentare e da avvocato: sono processi inverosimili.

Parlamentari in piazza: è uno strano prologo per il debutto

Non vale la pena nemmeno modificare il Porcellum?

La nuova legge elettorale è un mantra, ma mi sembra che nessuno abbia le idee chiare. Con tre forze politiche che si equivalgono, nessun meccanismo sarebbe in grado di garantire la governabilità.

Almeno il successore di Napolitano dovrà essere eletto da questo parlamento. Voi chi sosterrete? Non ci sono nomi per ora.

E se fosse Romano Prodi, come si vocifera a centrosinistra? Prodi di certo non lo voteremo: non farebbe che acuire le divisioni.

Curioso che il centrodestra si appelli a Napolitano con il suo pedigree politico, non trova? È l’arbitro, non solo come capo dello Stato, ma anche come presidente del Consiglio superiore della magistratura. Gli chiediamo di essere garante.

In questa campagna elettorale permanente, Berlusconi resterà il vostro leader? Certo, non può essere che lui.

Anche se la salute non è più di ferro come un tempo? Con il suo carisma ha recuperato consenso e ricostruito un partito. Il leader è lui. •

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16 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Martedì 12 Marzo 2013

SANITÀ. Sfidaaperta sulnomedi PaoloFortunaper ilsociale che godedel consenso dellaconferenzadei sindaci

DirettoriUlss,resta l’enigma IldgAngonese nonhaancora nominatolaterna alladirezione Darisolvere il“nodo” Fontana Possibilialcune soluzioni interne Franco Pepe Ermanno Angonese non si sposta di un millimetro. Ha detto e ripetuto che i tre direttori li nominerà il 31 marzo, ultimo giorno di proroga della terna uscente, e sta mantenendo la parola. In pratica Vicenza resta fra le ultime Ulss a dover ancora riempire le caselle dei colonnelli per il triennio appena iniziato. I PAPABILI. I papabili restano, pertanto, quelli di cui si chiacchiera da settimane. Per la poltrona di direttore sanitario c'è da sciogliere, innanzitutto, l'enigma di Fabrizio Fontana, tuttora in forza all'Azienda "Santa Maria della Misericordia" di Udine, l'unico sul quale Angonese si sia veramente sbilanciato. Si è sussurrato che a frenarne l'arrivo sarebbe il trattamento economico, in quanto il compenso che percepisce in Friuli dovrebbe superare di un buon 30 per cento i 106 mila euro lordi che riceverebbe a Vicenza. Secondi altri, invece, lo stipendio non sarebbe il primo pensiero di Fontana, che

Lenomine arriveranno entroil31marzo ultimogiorno diprorogaprima deirinnovi

DalgurudiObama

ha pure lui il contratto in scadenza a fine marzo, anche perché spifferi che soffiano dal Friuli lo vorrebbero, comunque, fuori da Udine. LA CONCORRENZA. L'arrivo proprio domani dal Cro di Aviano di Mauro Delendi, il nuovo dg che ha battuto la forte concorrenza dell'ex dg di Rovigo Adriano Marcolongo, chiuderebbe le porte a uno come lui cresciuto alla scuola di Carlo Favaretti. A questo punto, Fontana tornerebbe volentieri a casa all'Ulss di Bassano, per riprendersi il suo posto di apicale della prevenzione e chiudere così la carriera. Angonese, pertanto, si troverebbe senza la prima scelta, per cui, a meno di non avere già nella manica alternative segrete, dovrebbe trovare rapidamente altre soluzioni. Fra i nomi di riserva c'è Ennio Cardone rientrato alla direzione medica dell'ospedale di Noventa dopo due mandati di ds a Bussolengo e a Monselice. Ma a farsi avanti con discrezione pare ci siano anche candidati interni, fra cui il direttore del distretto cittadino Giuseppe Iannaci e un paio di primari. Stessa musica per la poltrona di direttore amministrativo. Angonese aveva pescato fra le conoscenze un manager innominato, che - racconta lo stesso dg ha declinato l'offerta perché con la paga Ulss ci rimetterebbe. Resta in pista Tiziano Zenere, dirigente regionale, ex a Thiene e a Bassano. In corsa pure Roberto Toniolo, tornato

AdrianaCaroloe MarcelloRigodanzo inun momento felice

«Miofratellopiange Speradipartecipare all’addioadAdriana»

BarackObama COMEFINANZIARE LESPESESANITARIE C'è,infine, datrovareun sostitutoa Patrizia Mangione,capodel serviziofinanziario,che da venerdì è direttore amministrativodell'Ulss 13,chiamata aMirano dal dgGinoGumirato.Sì, proprioquello cheBarack Obamavolle nelsuostaff perlariforma sanitaria Usa.Gumiratodiventò consulentedella Casa Biancanel 2008. Gumirato,43anni, padovano,economista espertodi management deisistemi sanitari, con unalunga esperienza comedirettore amministrativo, primaa Viterbo,poia Piacenza e a Chioggia. Dopoaveravviato,come direttoregenerale,il risanamentodellaAsl 8 di Cagliari.Neldicembre del 2008perlui siè aperta unanuova avventura, con lachiamatanello staff economicodel presidente Obama,appena insediato allaCasaBianca. • © RIPRODUZIONERISERVATA

L’ospedale SanBortolo dove ha sedela direzionegenerale a Vicenza, dopo due esperienze di vertice a Rovigo e all' azienda di Padova, nel suo posto di capo del personale al posto di Laura Moretti, passata a dirigere, pare con un po' di delusione, l'ufficio affari legali, prima affidato in toto a Laura Tedeschi, ora rientrata fra i ranghi. L’OUTSIDER. Ma fra gli outsiders dell'ultima ora è comparsa, a sorpresa, Sandra Zuzzi, responsabile del provveditorato all'Ulss 20, che Angonese conobbe quando era a Verona. Per il sociale, Paolo Fortuna resta forte del consenso di quasi tutti i sindaci della conferenza (solo 2 su 39 i contrari), ma la

sfida resta aperta. In lizza Fabio Nicoletti insegnante ex Ipab, Stefano Tolio direttore della sanità penitenziaria, Mariuccia Lorenzi ex di Bassano, ora tornata a dirigere l'unità infanzia e famiglia al distretto di contrà Santi Apostoli. Incertezza pure sul futuro direttore medico. Senza Fontana, con cui ha sempre lavorato, non arriverebbe da Udine nemmeno Giovanni Guarrera, il quale, nell'ipotesi del bassanese come ds, si siederebbe il posto di Livio Dalla Barba, a sua volta dirottato a tempo pieno al Poliambulatorio di contrà Mure Santa Lucia che oggi guida ad interim. • © RIPRODUZIONERISERVATA

ILCASO. Dopoche i carabinieriavevanosequestratoi beni alla bandadei supermercati

«Autopresaconlemancette» Perl’exmalascattalaconfisca Secondoilgiudice nonhanno saputogiustificare lemaxispese «Ho fatto qualche lavoretto in nero e ho messo da parte le mancette degli zii. È così che mi sono comprata la Fiat 500». Ma che parenti generosi. In quella famiglia i regali si sprecavano. Peccato solo che il giudice non abbia creduto a quelle “donazioni”; così come non ha creduto che, semplicemente con qualche vendita, qualche liquidazione e qualche attività non dichiarata si potesse mantenere un tenore di vita così elevato. E così dal sequestro preventivo si è passati alla confisca dei beni. Auto, barche, titoli e conti correnti per seicentomila euro. Tanto bravi a preparare i colpi, non altrettanto in gamba quando c’erano da gestire i soldi. Prendevano accorgimenti certo, ma non abbastanza, forse perché erano troppo sicuri di sé e si sentivano intoccabili. La vicenda è nota: nei mesi scorsi i carabinieri del nucleo investigativo di Vicenza avevano arrestato cinque persone, accusate di associazione per

delinquere finalizzata agli assalti alle casse continue dei supermercati. Gli ex componenti della banda di Maniero “faccia d’angelo” erano dei veri professionisti del crimine. Ogni assalto veniva studiato con una cura quasi maniacale, senza trascurare il minimo dettaglio: studiavano le zone per settimane, si procuravano gli alibi per giustificare gli spostamenti, nascondevano esplosivi e attrezzi nei campi vicini, non usavano mai il cellulare. Concentravano cinque, sei furti in poche settimane, poi per mesi stavano fermi a godersi la vita. Sono cinque gli assalti, tutti nel Vicentino, che i militari attribuiscono alla banda. Il sospetto, tuttavia, è che quelli messi a segno siano stati molti di più. Tra gli arrestati spiccano il 54enne Lino Cattaldo ed Eugenio Pittarello, 50 anni, anche lui pluripregiudicato e residente a Legnaro. Nei loro confronti i militari hanno applicato le leggi antimafia ed è un’idea made in Vi-

ILDELITTO. Dafissare ladatadelfunerale

Leindagini deicarabinieridelnucleoinvestigativo erano duratemesi

Unadelle barche sequestrate allabanda dell’ex maladelBrenta

cenza, quella del sequestro anticipato, perché si è trattato del primo caso nel Veneto. Il tribunale aveva trenta giorni per decidere e, dopo aver valutato la tesi accusatoria e quella difensiva, ha optato per la confisca. Tutto è partito dimostrando la pericolosità sociale dei soggetti e la sproporzione del reddito rispetto al tenore di vita. Non erano ingenui e avevano cercato di “cammuffare” i loro beni: usavano barche sotto i dieci metri così non dovevano iscriverle nei registri nautici. E quando i militari si sono presentati alla sua porta con l’elenco dei beni da sequestrare, Lino Cattaldo ha alzato le spalle: «Barche? Io non ho nessuna barca». Che infatti è intestata a uno straniero. Come le auto sono intestate a figlia e moglie. Secondo i giudici l’attività lavorativa di Cattaldo può definirsi soltanto modesta e mai avrebbe consentito di acquistare simili beni mobili. Ci sarebbe inoltre il “buco” degli ultimi cinque anni. Per questo periodo l’uomo avrebbe parlato genericamente di attività in “nero”. Situazione analoga quella di Pittarello e della moglie, proprietaria della barca che si sarebbe comprata dopo la vendita, 15 anni fa, di una tabaccheria. Vendita che le avrebbe fruttato 200 milioni di vecchie lire, ma insufficiente per garantiere una vita lussuosa. • C.M.V. © RIPRODUZIONERISERVATA

«Per mio fratello sono giorni terribili. Continua a rivivere quanto accaduto e non riesce a trattenere il pianto. Per questo ho deciso di aspettare ad andarlo a trovare. Lo farò nei prossimi giorni, non voglio causargli ulteriori sofferenze». Federico Rigodanzo, fratello di Marcello, ancora non riesce a darsi pace per la tragedia che ha colpito la sua famiglia. Lunedì scorso il pensionato, 83 anni, ha ucciso con due coltellate alla gola sua moglie, Adriana Carolo, 79 anni. Lei era malata da molto tempo di Alzheimer e negli ultimi tre anni le sue condizioni erano peggiorate. I momenti di lucidità erano sempre più brevi e più rari. Di notte dormiva pochissimo, non poteva mai essere lasciata sola, perdeva l’equilibrio e cadeva in continuazione. Inoltre non riconosceva più i suoi cari: né il marito, né i quattro figli, né i nipoti. Marcello l’ha sempre accudita con amore ma era preoccupato per il futuro. Un paio d’anni fa era stato sottoposto ad un intervento chirurgico, adesso

soffriva di acciacchi tipici dell’età ma era convinto che la sua fine non fosse troppo lontana. Non poteva sopportare l’idea che Adriana vivesse dopo di lui, di lasciarla sola ed è anche questo il motivo per cui si era sempre opposto all’ipotesi di un ricovero in una clinica specializzata. Durante l’interrogatorio ha spiegato che lunedì si era sentito peggio del solito. Era debole, la vista appannata, ormai non dormiva più: è stato allora che ha capito di non potersi più occupare di lei e l’ha uccisa. A Rigodanzo, difeso dall’avv. Sara Motta, sono stati concessi gli arresti domiciliari, nella casa della figlia Mirella, con la possibilità di vedere anche gli altri parenti. Il pensionato ha anche chiesto di poter partecipare al funerale della moglie ma il giudice non si sarebbe ancora espresso in merito. La data della funzione non è ancora stata fissata. Sembra probabile che sarà decisa nella giornata di oggi e che potrebbe essere celebrata giovedì. • C.M.V.

L’INIZIATIVA

DIBATTITO

“Animalart” Lezionid’arte almuseo

Gay,lesbiche eiproblemi sullavoro

Il Museo naturalistico archeologico di Vicenza, in contrà Santa Corona, ospiterà il corso di disegno naturalistico “Animalart” rivolto ai ragazzi dagli 8 ai 16 anni. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la cooperativa Biosphaera e Galla girapagina. I partecipanti avranno la possibilità di osservate direttamente le forme e le strutture fisiche degli esemplari delle collezioni naturalistiche, che aiuteranno i ragazzi ad avvicinarsi alla peculiare forma di espressione artistica del disegno naturalistico. Al termine del corso i lavori realizzati saranno esposti alla libreria Galla girapagina, in viale Verdi 26. Il corso, diviso in due classi, si compone di tre incontri in programma dalle 17 alle 19: mercoledì 13 e giovedì 14 il tema sarà “Il disegno naturalistico e l’anatomia animale”; mercoledì 20 e giovedì 21 sarà la volta di “Penne e piume, disegniamo gli uccelli”; ed infine mercoledì 27 e giovedì 28 si parlerà di “Animali con la pelliccia: i mammiferi”. Il costo del corso, comprensivo dei materiali per il disegno, è di 19,50 euro. Informazioni e iscrizioni: info@cooperativabiosphaera.it. • © RIPRODUZIONERISERVATA

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IlGay Pride aBassano nel 2012 In attesa della manifestazione del 15 giugno in centro storico a Vicenza dove si aspettano almeno 5 mila persone, arrivano le prime iniziative legate al Gay Pride (che per l’occasione si chiamerà Vi.Pride 2013). Come l’incontro sul lavoro organizzato per domani con i rappresentanti sindacali. A parlare di “Discriminazione sul lavoro nella percezione di lesbiche e gay nel Veneto” alle 20.45 nella sede dell’associazione Delos al Centro Quadrifoglio di via Cristoforo Colombo 9 è Riccardo Sartori, dell’università di Verona. Al dibattito parteciperanno poi Marina Bergamin (segretaria della Cgil di Vicenza), Gianfranco Refosco (segretario Cisl cittadina) e Grazia Chisin (segretaria Uil Vicenza). Previsti più avanti anche workshop e presentazioni di libri. •


Cronaca 21

IL GIORNALE DI VICENZA Martedì 12 Marzo 2013

LASTORIA. Ilprogettovicentino ospite degliscienziatidi Ginevra

GV11567

IlPigafetta500 stregail Cern easpetta Barroso

a cura dell’Ordine dei Medici di Vicenza

I ministri che tagliano e le regioni che sprecano

Ivelisti bericicon idue TuristiperCaso hanno presentatoil giro delmondoinbarca avelaai ricercatori chehanno scopertoilbosone diHiggs Andrea Mason GINEVRA

Possono i bosoni spingere più velocemente il Progetto Pigafetta 500 al varo? Certo che sì, quando la scienza applaude. Perchè quando 300 ricercatori, avanguardia dei 3000 che lavorano nei laboratori del Cern (quattro i fisici vicentini avvistati: Fabrizio Gasparin, Gaetano Maron, Alberto Guglielmi e Simone Federico Brazzale), per la gran parte italiani, ascoltano le avventure di Antonio Pigafetta da Vicenza detto il “lombardo” si illuminano. Accade nella sala del Consiglio del Cern di Ginevra. Qui il biglietto da visita della missione Pigafetta acquista solidità, valore e i galloni di progetto che va oltre le onde. Ricapitolamo. Il PP500, nell’occasione schierato con il presidente Odino Baù, Piero Magnabosco, Roberto Roveggio e Stefano Cotrozzi e i Velisti per Caso Syusy Blady e Patrizio Roversi armatori di Adriatica, lo scafo messo a disposizione per il giro del globo, ha stregato una platea scientifica dal palato fine anche in fatto di vela. ARRIVA BARROSO? L’idea di una spedizione sovra-nazionale verrà rilanciata presto a Bruxelles dove i parlamentari italiani riceveranno nei primi giorni di aprile la spedizione vicentina. Il piano è quello di affidare all’imbarcazione e agli equipaggi che si alterneranno a bordo il compito di

ambasciatori dell’italiantà. Ma non solo. Tra i progetti, oltre ad un sempre più probabile incontro tra i discendenti di Pigafetta e di Magellano, c’è quello di issare a bordo la bandiera della Comunità Europea, dodici stelle dorate in campo blu, il che farebbe di Adriatica e del Pigafetta uno scafo e un progetto unico. Con il sogno neanche tanto impossibile che il giorno del disormeggio da Venezia, davanti piazza S. Marco, il primo issate le vele sia applaudito nientemeno che dal portoghese Josè Barroso, presidente della Commissione Europea. L’OCEANOLOGO A BORDO. A fare il resto c’ha pensato il mestrino Andrea Bergamasco, studioso di oceanografia e primo ricercatore all’Ismar, l’Istituto di Scienze Marine di Venezia. Lo scienziato lagunare, che vanta sei spedizioni nei mari antartici, quindici nel Mediterraneo e 35 anni di ricerca, appassionato studioso dei fenomeni del cambiamento climatico, sub brevettato e appassionato di vela, ha ammaliate la platea. «A bordo faremo una serie di rilevamenti sulle temperature del mare e raccoglieremo altri dati. Sarà una ricerca omogenea - ha spiegato - nel senso che dalla partenza, da Venezia, lungo tutto il Mediterraneo e fino al ritorno, dopo 610 giorni di viaggio e 350 circa di navigazione, toccando tutti gli oceani, potremo raccogliere varie

SINDACATO. LaCgildopoil taglio agli stipendi

«Pattinonrispettati» AimMobilità:«Macché» «I lavoratori di Aim Mobilità hanno sottoscritto un accordo che aveva uno scopo nobile. Un accordo che prevedeva il taglio del salario, circa mille euro all’anno, per salvare l’azienda che prospettava la chiusura del bilancio con 3 milioni di euro. Era ottobre. Ad oggi questi sacrifici non sono valsi a nulla perché bulla si muove. Se proseguirà questo atteggiamento, siamo pronti a disdire l’accordo». Così il comunicato a firma Massimo D’Angelo, coordinatore Filt Cgil, a seguito di un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi in Confindustria con la dirigenza aziendale per fare il punto della situazione. Si legge ancora nella nota: «Oltre al danno la beffa. Le ultime dichiarazioni del commissario della Provincia, Attilio Schneck, portano ad altre strade, diverse da quella dell’integrazione tra Aim ed Ftv che erano state prospettate inizialmente e per le quali i lavoratori hanno scelto di sacrificarsi. Sembra che la Provincia

abbia abbandonato il progetto. Dell’irresponsabilità degli amministratori non devono pagare i lavoratori». Aim Mobilità replica ribadendo la ferma intenzione di proseguire nell’attuazione di quanto previsto dal piano di riorganizzazione del servizio del trasporto pubblico locale con l’obiettivo di efficientare il servizio e raggiungere l’equilibrio economico finanziario. «Per quanto di competenza, la proprietà e l’Azienda stanno procedendo con i tempi necessari alla realizzazione degli interventi previsti: sono già operative attività di acquisto coordinato tra Aim e Ftv, il servizio di officina e di biglietteria comune, mentre sul fronte degli interventi viabilistici è in fase di ultimazione l’approntamento della corsia riservata in viale Verona e viale san Lazzaro. Ciò premesso - concludono da Aim - si ritengono improprie posizioni che non tengano nel giusto conto gli interventi che Comune e Azienda stanno realizzando». •

informazioni». Il progetto prevede che i rilievi a bordo di Adriatica vengano effettuati a turno da tutti i componenti l’equipaggio. «I dati servirano per calibrare ciò che i satelliti rilevano dallo spazio», anticipa Bergamasco. CERVELLI VICENTINI. Progetto Pigafetta ha conquistato i ricercatori del Cern, i cervelloni che proprio nei giorni passati hanno confermato l’esistenza del bosone di Higgs. Ammaliato anche il vicentino Gianfranco Meggiorin, di Navi Meteo di Chiavari, professionista di valore internazionale, apprezzato per le sue conoscenze e collaborazioni da importanti velisti. E con lui l’altro vicentino Marcello Segato, incrociato nel precedente passaggio alla Lega Navale di Milano, amministratore delegato e fondatore di Seagate, progettista impegnato ad applicare lo sviluppo dell’energia eolica nella propulsione in mare. IL PIANO. L’equipaggio del Progetto Pigafetta (il giro del mondo in barca a 500 anni dall’epopea del vicentino Antonio Pigafetta, il via il 17 agosto, 40 tappe per 300 persone coivolte lungo 70 mila chilometri negli oceani) ha letteralmente alzato le vele nel capitale della ricerca scientifica d’Europa accolto anche dal console d’Italia, Andrea Bertozzi. Paola Catapano, effervescente direttrice generale della comunicazione del Cern, una laurea in fisi-

INCONTRI/1. Oggi

Astrieamore Sene parla a contràBarche I geni astrali nelle dinamiche dell'amore. È il tema che l'associazione culturale vicentina Cultura insieme, nell'ambito del ciclo di conferenze "Odi et amo. L'altra faccia dell'amore", propone per oggi, alle 17,30 al Polo giovanile di contra' Barche 55. «La trattazione - scrive la relatrice Grazia Orsi - prende l'avvio dall'importanza delle posizioni astronomiche occupate dal Sole, dalla Luna e dai pianeti in un tema natale, nonché dei loro significati simbolici e interpretativi». «Vengono poi messe a confronto le interrelazioni geometriche ed energetiche tra i vari componenti e viene spiegata l'importanza dell'ascendente, il cui valore è determinante nell'analisi complessiva del tema. Attraverso questi elementi possono essere individuati i geni astrali, dai quali si evince un quadro di fondo sulle attitudini consce e inconsce del soggetto». • S.N. © RIPRODUZIONERISERVATA

SyusyBladydeiVelistiper Casocon PaolaCatapano delCern. MASON

Ilgruppo delProgettoPigafetta invisita al progettoLhc,al Cern ca in dote, giornalista impegnata nella divulgazione della scienza, a sua volta è pronta a salire a bordo. «Elettrizzata è dire poco», spiega. Ma al di là dell’entusiamo, il progetto è serio, concreto e importante. L’idea è quella di condurre gruppi di studenti appassionati della ricerca (I ragazzi di Darwin) e giovani studiosi in alcune tappe della navigazione per effettuare una serie di misurazioni più approfondite. Una vera e propria missione didattica del Cern. PIGAFETTA&CERN.Detto che il viaggio sta coinvolgendo non solo gli appassionati vicentini, la spedizione in Svizzera ha stretto una sorta di singolare gemellaggio col Cern che a sua volta vanta un proprio Yachting Club presieduto dal-

brevi TERZAETÀ ENELCUORE ASPETTA IPROGETTI VICENTINI

C’è tempo fino al 15 marzo per le associazioni vicentine che operano a sostegno della terza età per presentare a Enel Cuore i progetti per la promozione del benessere, la prevenzione di malattie e la lotta al disagio sociale degli anziani: sono queste infatti le linee di azione su cui Enel Cuore chiama le associazioni a presentare le proposte sul sito onlus www.enelcuore.org.

FORMAZIONE ICORSI DI ODEONLINGUE PARTONO AD APRILE

Con lo slogan «per non perdersi le vacanze» Odeon Lingue, della Società Generale di Mutuo Soccorso, organizza dei corsi intensivi di inglese, spagnolo e tedesco che inizieranno nel mese di aprile. Il centro linguistico vicentino propone dei nuovi corsi che consentiranno alle persone di apprendere le lingue straniere in un periodo molto breve.

lo scienziato Luca Canali. Ad accogliere il Pigafetta il Cern a sua volta ha schierato pezzi da novanta. A partire da Sergio Bertolucci, direttore della ricerca Microcosm, fino al benvenuto di Fabiola Gianotti, già responsabile dell’esperimento Atlas al Large Hadron Collider (Lhc). Qui, a quasi cento metri di profondità il “Pigafetta” s’è immerso visitando l’acceleratore di particelle più grande al mondo, grazie al quale è stato scoperto il bosone di Higss, per poi incontrare l’inglese Jasper Kirkby, scienziato che s’è conquistato la copertina della prestigiosa rivista Nature per le sue ricerche sulla formazione delle nubi. Prossima tappa domani a villa Marzotto, aTrissino. Altre novità all’orizzonte. • © RIPRODUZIONERISERVATA

INCONTRI/2. Domani

Isaporiveneti diCosta a“La Vigna” Domani alle 17.30 la biblioteca La Vigna ospiterà la presentazione della terza edizione della guida enogastronomica di Luigi Costa: "A tavola con le Venezie 2013: viaggio tra i sapori e le eccellenze enogastronomiche del Nordest". Il volume racconta i migliori ristoranti, vini e cantine, prodotti tipici, itinerari tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, mettendo in risalto, provincia per provincia, “virtuosi dei fornelli”, eccellenze e sapori. Per l’edizione 2013 sono stati selezionati 80 locali, 24 etichette individuate mensilmente tra le cantine sparse tra pianure e colline delle tre regioni, 20 prodotti alimentari, tra formaggi, prosciutti e speck, ma anche riso e olio. Dopo i saluti introduttivi di Mario Bagnara, presidente de "La Vigna", discuteranno con l'autore Antonio Di Lorenzo, caporedattore de Il Giornale di Vicenza, e Fausto Maculan, presidente della Strada del Torcolato e dei vini Doc Breganze. •

Mentre gli italiani si interrogano con curiosità e legittima preoccupazione su come uscire dalla posizione di stallo scaturita dai risultati elettorali, non possiamo non sottolineare che tra le tante (troppe) promesse preelettorali o nei vari “punti essenziali” sui quali gli schieramenti sono disponibili a trovare una sia pur minima intesa, i problemi della Sanità sono stati e sono quasi totalmente assenti. Si potrà obiettare che vi sono altre e più cogenti priorità che il Paese deve affrontare e noi non vogliamo sottovalutarle, anzi. Ma possiamo ricordare che anche la salute del cittadino è una priorità? E possiamo denunciare che tra spending review e proposte demagogiche, la situazione della Sanità Pubblica sta drammaticamente peggiorando e che le difficoltà economiche spingono una fascia sempre più larga della popolazione a rinunciare alle cure mediche? Possiamo dirci preoccupati che l’abbattimento della spesa pubblica, evocata da tutte le parti politiche, non si tramuti ancora una volta in tagli assurdi e immotivati alla Sanità? E possiamo suggerire che in Sanità si parli soprattutto di riordino perchè è da lì che si potranno abbattere i costi inutili e non certo dai tagli lineari che penalizzano gli onesti e fanno un baffo a chi da sempre spreca risorse a beneficio proprio e degli amici della parrocchietta? E possiamo,infine, denunciare che da troppi anni e sotto vari Ministri si sono fatte delle grandi chiacchiere, centinaia di proposte di legge, decine di provvedimenti che, quando non hanno peggiorato la situazione, sono rimaste irrealizzate? La classe politica, resasi conto che la gente non ne può più di riti stantii e del “tutto cambi perchè nulla cambi”, colta dal panico per l’ondata di ribellione che monta dalla base del Paese, parla di “rifondare lo Stato”. Benissimo, lo si faccia.

Ma oltre a una nuova legge elettorale, alla soluzione del conflitto d’interessi, al taglio dei parlamentari, alla fine del finanziamento ai partiti, alla cancellazione delle Province (in Sicilia è già stata decisa senza tante storie) ci si ponga la domanda sul ruolo delle Regioni proprio analizzando la loro gestione della Sanità. Ci si chieda perchè è miseramente naufragato il decreto Balduzzi (che certo non era il massimo!) per quanto attiene la Sanità sul territorio con assistenza 24 ore su 24: un clamoroso flop! Perchè i sacrosanti costi standard non si riescono a varare, perchè non si trova un accordo sulle tariffe prestazionali, perchè non si riesce a trasformare i piccoli ospedali in centri per i cronici o in punti di prima accoglienza, perchè restano in piedi i punti nascita con meno di 500 parti all’anno, perchè non si chiudono certi reparti e contemporaneamente si esternalizza il servizio, perchè malgrado le nuove regole per individuare i Direttori Generali le nomine sono rimaste saldamente in mano alla politica? Tanti perchè e una sola risposta: perchè l’ applicazione delle politiche sanitarie non la fanno Ministri e Parlamento ma le Regioni, con i propri politici che rispecchiano i (tanti) vizi e le (rare) virtù dei politici romani! E se a Roma invece che di doveri assistenziali ci si preoccupa solo degli aspetti economici ignorando quelli assistenziali, demandando il tutto alle Regioni in base al famigerato art. V° della Costituzione, e queste trattano la Sanità come fosse una qualsiasi Azienda manifatturiera, dove pensiamo di andare? Come può un Ministero senza poteri sul territorio, controllare spese e sprechi di una politica regionale che ha i propri “montini” “balduzzini”, “tremontini” e “scilipotini”? Non prendiamoci in giro!

Generici? No, alle donne piace il brand! Un vecchio adagio recita che “la necessità fa l’uomo ladro” e in questi tempi di recessione e disoccupazione le cronache ci dicono che sempre più spesso è così. Ma se si analizza il comportamento delle donne in farmacia potremmo coniare un altro detto:”l’ignoranza fa la donna sprecona”! A questo risultato è giunta un’indagine dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute della donna che ha analizzato il comportamento del gentil sesso in farmacia: troppo spesso la donna non sa che c’è un’alternativa al farmaco “branded”, e se lo sa non si fida. Solo una su quattro infatti chiede spontaneamente al farmacista se esiste un farmaco equivalente e la metà di queste vuole essere rassicurata sull’efficacia della scelta. Il 70 per cento dei farmacisti intervistati ritiene che questo comportamento dipenda dalla scarsa informazione sul farmaco equivalente e quindi dal timore che la sua efficacia sia inferiore al farmaco “branded”. Ma anche quando il farmacista rassicura la donna sulla validità del generico, solo 2 su 5 scelgono di acquistarlo. È dunque necessaria una maggiore informazione per

alleggerire alle famiglie la spesa dei farmaci. Ma chi deve farla? Sulla base dei dati statistici, il 92 per cento dei farmacisti dicono che questo compito spetta in primo luogo al medico di famiglia, la cui influenza è quasi sempre determinante sulle scelte degli assistiti. Le resistenze però sono più forti di quanto si possa credere: le donne si lasciano convincere a scegliere il generico sugli antinfiammatori o sugli antibiotici ma è una partita quasi persa sui farmaci per le malattie cardiache. Un altro dato significativo della ricerca ci dice che le maggiori resistenze alla scelta del farmaco equivalente viene dalle pazienti più anziane e con un basso livello culturale. Mancanza di informazione, dunque. Un dovere che non può essere attribuito ai soli medici di base ma che deve essere sentito anche dai farmacisti, dagli specialisti e dalle Istituzioni perchè, come ha sottolineato Osvaldo Brignoli, vicepresidente della Società Italiana di Medicina Generale, l’utilizzo dei farmaci equivalenti è un segno di civiltà e di consapevolezza dei problemi del Paese.


22 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Martedì 12 Marzo 2013

Glistudenti inpiazza «Bastaaulefatiscenti»

«Nonvogliamopiù fare lezionefra crepesuimurie tettiinamianto» Anna Madron È di nuovo agitazione nel mondo della scuola. Domani gli studenti diserteranno le aule per protestare contro mancati investimenti e risorse negate. La manifestazione, che porta la firma del Coordinamento studentesco di Vicenza e Schio, prenderà il via alle 8,30 dal piazzale della stazione ferroviaria e da lì il corteo percorrerà le strade del centro. «Durante lo scorso autunno i movimenti studenteschi sono riusciti a creare un fronte di conflitto reale, nel quale centinaia di migliaia di manifestanti si opponevano alle logiche di austerity della Bce e del governo Monti – spiegano i portavoce del Coordinamento -. Dopo la campagna elettorale, durante la quale tutti i partiti hanno gareggiato con promesse infondate tralasciando, ancora una volta, il tema dell’istruzione, riemerge la situazione pregressa di grave crisi causata da tagli indiscriminati al welfare e alla scuola pubblica che i governi di quest’ultimo decennio hanno ulteriormente impoverito». Nel mirino le scuole fatiscenti, gli edifici insicuri e non conformi alle leggi. «Non si può risparmiare sulla sicurezza dei ragazzi che ogni giorno

Unamanifestazionedi studenti aVicenza

L’Itc Piovenein finaleal Business Game LAGARA.L'Itc Piovene parteciperà allafinale della decimaedizione del BusinessGame"Crea la tua impresa",progettodi learningby doing interattivo einnovativo promossodallaLiuc-

Università Cattaneo di Castellanza(VA).Lafinale si svolgerà venerdì 15 marzo. Ilgioco èstato messoa punto dalCetic, il Centrodi ricerca perl'economia eletecnologie dell'informazionee della comunicazionedellaLiuc. •

entrano in un luogo pubblico che dovrebbe essere adeguato ad accogliere centinaia di persone - riprendono gli studenti -, non abbiamo più intenzione di guardare le crepe che si allargano nei muri, le porte che si staccano dai cardini o i tetti in amianto che aspettano ancora di essere rimossi. Vogliamo che ci venga garantita la sicurezza nelle scuole in cui trascorriamo tutti i giorni almeno cinque ore». Per quanto riguarda Vicenza «è la città - afferma il Coordinamento - che più di tutte è stata colpita dalla piaga delle basi militari le cui spese sono pagate per il 40% con il denaro pubblico. In questo clima di dilagante malcontento, diffuso soprattutto tra i giovani, crediamo che sia indispensabile creare una vera alternativa fatta di partecipazione attiva e lotta che nasca dai movimenti sociali e studenteschi. Per questo dopo aver raccolto le foto delle scuole della città più malridotte ed aver richiamato l'attenzione del Comune e della Prefettura sul problema dell'edilizia scolastica attraverso il flash-mob di venerdì 1 marzo e dopo aver denunciato per l'ennesima volta gli sprechi delle basi militari sul nostro territorio, abbiamo deciso di scendere in piazza». •

vademecum CONCERTO Alle18nellasala concerti delconservatoriosi esibirà ilQuartetto di flautiBerthomieu. AMICIDEIMUSEI Domanialle17nell’aula francescanadelchiostro diSan Lorenzo, l’associazioneAmici dei musei,propone,a ingresso libero,una conferenzaa curadiLuca Trevisan, Università diVerona,su

“Rappresentareil termalismo.Tracce perun percorsoiconografico”. PASSAPAROLA Giovedì alle20.30 all Centroperla documentazionedi viadei Mille,Mario Pavan su“Due esempidi scrittura: RobertoBattistellae Vampir Anaotra poesiae prosa”. SABBIARE ÈALLEGRIA Laboratorioartistico creativoperbimbi dai 5 ai 10anniper creareaddobbi diPasqua conla sabbia colorata.Appuntamento giovedì allalibreria Girapaginaalle16.30. Iscrizionenecessaria.

© RIPRODUZIONERISERVATA

L’INIZIATIVA. Ieripresentati i pacchetti

Dal mareai monti Ventisette proposte diVacanze Insieme Iscrizioniprevistedal 20marzo Contributiperiredditipiù bassi Giulia Guglielmi Anche nella primavera e nell' estate 2013 saranno “Vacanze insieme". Dopo il successo delle edizioni precedenti, l'assessorato al decentramento e alla partecipazione ha nuovamente valutato le varie alternative da proporre: delle 42 invitate a presentare delle offerte, quest'anno le associazioni saranno sei. In tutto sono 27 i pacchetti soggiorno tra i quali si potrà scegliere, passando dal mare alla montagna, dal lago alle terme fino alle coste della Croazia. Le iscrizioni saranno raccolte nelle sedi delle sette circoscrizioni da mercoledì 20 a mercoledì 27 marzo, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. «In primo luogo - dichiara l'assessore Massimo Pecori questa iniziativa è importante per dare la possibilità a tutti di non rinunciare alle vacanze, anche in questo periodo di difficoltà economica. Soprattutto perché le vacanze non sono un fatto di costume, ma rigenerativo. Il valore aggiunto, e sul quale il Comune ha prestato attenzione, è poi quello della possibilità di usufruire di questa iniziativa da parte dell'intera famiglia». Nei prossimi giorni, inoltre, verrà inviato il

calendario con le opportunità offerte quest'anno insieme a una lettera dell'assessore Pecori ai cittadini che hanno compiuto o compiranno 60 anni durante il 2013. Per quanto riguarda le previsioni di affluenza, quest'anno si aggirano attorno alle 900 presenze, dopo gli 800 partecipanti dello scorso anno e i 600 del 2000. Si ripete inoltre l'opportunità, offerta dall'amministrazione comunale, di presentare domanda di contributo integrativo per coloro che dispongono di bassi livelli di reddito. «Il contributo - spiega Pecori - va dai 300 ai 100 euro, e lo scorso anno abbiamo ricevuto trentuno richieste per il contributo». I soggiorni variano da 8 a 15 giorni e il costo va da un minimo di 635 euro a un massimo di 1055 euro per le mete italiane, mentre da 480 a 900 euro per le due destinazioni croate. Visto il successo riscontrato in passato, infatti, sono stati riproposti i soggiorni nell' isola di Ischia e a Montecatini. Tra le destinazioni marittime si potrà scegliere tra la riviera romagnola, la Calabria, la Campania, la Sardegna e la Sicilia. Per la montagna, le proposte variano tra il Cadore, Fiera di Primiero, Gallio e Vipiteno. • © RIPRODUZIONERISERVATA

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Ingre FIERA DI VICENZA 21 - 24 MARZO 2013 In contemporanea con

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Orario di apertura: Giovedi - Venerdi - Sabato: 9.00 - 21.00 Domenica: 9.00 - 20.00

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SCUOLA. Domani in città lamanifestazione promossa dalCoordinamentodi Vicenzae Schio


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