rassegna 12-02-13

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VICENZA

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Umana Santità

J

oseph Ratzinger da oltre un settennato porta sulle sue spalle un doppio peso. Il primo, quello di reggere le sorti della Chiesa in anni che corrono molto più veloci di quanto accadeva in passato. Il secondo, quello di aver preso il posto di Karol Wojtyla. Il successore del Papa che fu acclamato «Santo subito» nel giorno dei funerali ha avuto di fronte a sè un’impresa: reggere il confronto con un uomo passato alla Storia. Troppo diverse le due personalità, troppo straripante il carisma di Giovanni Paolo II, per cercare di seguire le sue orme: Benedetto XVI ha scelto di essere se stesso, non ha tentato di somigliare a un Santo. E lo ha fatto fino in fondo, con una scelta e una decisione profondamente umana: «Non ce la faccio più». È anche questo un modo di testimoniare la propria Fede e la consapevolezza del proprio ruolo. Wojtyla aveva manifestato anche fisicamente i due volti del suo papato: il “giovane“, prorompente pontefice che sciava, nuotava, correva da un continente all’altro, e il vecchio Papa stanco, piegato dall’età, dalle malattie, dall’attentato e che nonostante tutto ciò si aggrappava al suo pastorale per mostrarsi al mondo nella sua umanissima sofferenza. Fino all’ultimo giorno, fino a quell’Angelus in cui non riuscì a parlare affacciato alla finestra su piazza San Pietro, con un gesto di stizza perché la voce e la gola non rispondevano più alla sua volontà. Umano ma “Santo“ anche per questo, per la sua ferrea determinazione nel portare fino in fondo il peso di un compito sovrumano: «Dalla croce non si scende», disse al suo fedele segretario Stanislao Dziwisz quando chi gli stava vicino premeva perché si risparmiasse. Umano, però, è anche Ratzinger; e forse è questa la sorpresa per chi lo riteneva “solo“ un algido teologo. Perché umano è il suo dire «basta». Certo, ha spiazzato tutti; certo, ora la Chiesa si troverà in una situazione che non provava da seicento anni, con due pontefici viventi. Ma è da escludere che Benedetto XVI non abbia pensato a lungo a tutte le implicazioni che la sua scelta comporterà. Evidentemente sa che, nonostante non ci sia alcuna malattia ufficiale in corso, la sua vita volge al termine; per esempio, non è un’ipotesi contemplata quella che lo possa veder sopravvivere al suo successore. E sa, perché lo ha detto, che non ce la fa più. Cosa c’è di più alto allora di un passo indietro, nell’epoca in cui tutti sgomitano per farne solo in avanti? Adesso cominceranno a sezionare il suo Pontificato, e si scopriranno passaggi, parole, dettagli fino a ieri noti solo ai fedeli più attenti. Ma la testimonianza più alta e che resterà nella memoria di tutti è proprio quella resa ieri: Benedetto XVI ci ha detto che Sua Santità è un uomo. •

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«Nonce lafaccio più Midimetto»

AnnunciochocdiBenedetto XVI: il28 febbraioalle20 finirà ilsuopontificato.Il conclave pereleggereilsuccessore inizierà entro metàmarzo L’OsservatoreRomano: «Decisionepresa da tempo» A sorpresa, papa Ratzinger ha annunciato ieri le sue dimissioni. Non accadeva da 600 anni nella Chiesa cattolica. La Sede Vacante inizierà alle 20 del 28 febbraio. Sarà indetto un conclave per la nomina del successore, che avverrà probabilmente entro marzo. f PAG2, 3, 4 e 5

REAZIONINELMONDO

ILSUCCESSORE

ILVESCOVOPIZZIOL

L’INCONTRO

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f ROVEROTTO PAG7

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Napolitano:«Gesto Scolafavorito,mac’è «Ungestodiumiltà, Ibassanesiacena digrandecoraggio» l’ipotesidelprimo riflettelospirito conRatzinger:«Era Merkel:«Rispetto» extraeuropeo delsuoministero» stanco,sivedeva»

Neve, strade venete Beffadel “principe“ come le piste dasci anche per ibambini

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LEPIÙBELLECANZONI DEIFESTIVALDI SANREMO

VATICANO. Dopo600annilarinunciadiunPontefice.«PensoalbenedellaChiesa».Ilfratello:«Nessunamalattia,losapevoda6mesi»

di ARIO GERVASUTTI

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Venti centimetri in città, più di trenta verso il nord della provincia: il Vicentino è stato colpito come previsto dalla nevicata intensa che dovrebbe concludersi oggi. Nonostante il prodigarsi di uomini e mezzi, le strade si sono trasformate in piste da sci e gli automobilisti hanno dovuto affrontare notevoli disagi. Molti negozi hanno chiuso, annullate le sfilate di carnevale. Chiusura anche per alcuni asili. f PAG 22 e 23

FESTIVAL

Staserailvia aSanremo trapolitica ecanzoni f PAG 54 e55

Spuntano nuovi dettagli sul matrimonio “principesco“ che si sarebbe dovuto celebrare sabato a Ca’ Baroncello. Erano stati precettati anche 12 paggetti, che con le famiglie si erano impegnati in prove in chiesa. Tutti beffati dal falso “principe del Liechtenstein“ che per mesi aveva coinvolto fornitori in un evento finito nel nulla. Un’agenzia aveva predisposto un viaggio di nozze da 150 mila euro. f PAG44

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Martedì 12 Febbraio 2013

VENETO

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CIGINDEROGA. Variazionedicassa albilanciopergli ammortizzatori

650milaeuro

Lacrisi morde Altri11milioni salva-stipendi

Soccorso Alpino rifinanziato

La crisi morde, la Regione anticipa 11 milioni per la cassa integrazione in deroga. E lo fa tou court, con una variazione di cassa al bilancio 2013, in modo da avere i soldi spendibili subito. Si tratta della quota parte che la Regione ha già accantonato per gli ammortizzatori sociali e che - ha spiegato ieri l’assessore al Bilancio Roberto Ciambetti - il ministro Fornero ha chiesto di mettere sul piatto subito, «quasi a metterci in difficoltà». Invece i soldi sono pronti e questo a sua volta innescherà anche l’immissione in circolo della quota parte statale che è più cospicua, il tutto atteso come una manna rispetto alla crisi che non cede. Il piatto piange. Il tema entra di piatto nel dopogiunta di ieri, quando il governatore Luca Zaia incontra i giornalisti. Basta la domanda sullo sciopero dei lavoratori dell`Electrolux di Susegana, colosso della refrigerazione con 373 esuberi annunciati solo nello stabilimento trevigiano, per far mettere i puntini sulle “i” al governatore rispetto alle ultime polemiche che hanno chiamato in causa il ruolo della Regione.

che non ce ne interessiamo, se parliamo di questi casi, veniamo accusati di politicizzarli. Resta - ammette - una situazione tragica, anche se da tre anni a questa parte, il must di questa amministrazione è di seguire contenziosi collettivi di lavoro e posso affermare che tutti hanno avuto gli ammortizzatori. Più che fare polemiche vale la pena di fare squadra». Il riferimento esplicito è al capo della Cgil Emilio Viafora «l’unico a non aver firmato insieme alla Uil il patto per lo sviluppo del Veneto». Zaia invece porta in palmo di mano Franca Porto, alla guida della Cisl: «Condivido le sue analisi, perché si è mostrata sempre lungimirante e rispettosa dei ruoli. Criticare gli errori di chi ci ha preceduto non porta nulla al cittadino, mentre possiamo fare qualcosa solo insieme, con la volontà di lavorare fianco a fianco». Sull’Electrolux Zaia prosegue: «Siamo al fianco dei lavoratori in un momento delicatissimo per l`economia veneta con 162 mila disoccupati e 1 giovane su 4 senza lavoro». E anticipa la variazione approvata in Giunta: «Il nuovo stanziamento di 11 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali serve ad arginare una crisi di sistema».

POLEMICA. «Se non ne parliamo - premette Zaia - dicono

CIGINDEROGA.Le imprese hanno il fiatone, la Regione peral-

INVIATA A VENEZIA

Ilnuovo stanziamento serveadarginare unacrisiormaidi sistema

Soccorsoalpinoin azione

tro lo aveva denunciato da tempo: un provvedimento nazionale blocca il pagamento della Cig e della mobilità per le domande non arrivate all’Inps entro il 31 dicembre con tremila richieste di cig in deroga ancora scoperte che coinvolgono 18 mila lavoratori. E una situazione occupazionale che ogni giorno riserva sorprese. «Questi 11 milioni - osserva Zaia - sono soldi dei veneti che garantiscono lo stipendio a tutti». FORMAZIONE PROFESSIONALE. Stesso meccanismo in buona sostanza per altri 29 milioni che riguardano la formazione professionale, anche questi approvati come variazione di cassa al bilancio, che arrivano in parte da fondi FSE e da riparti statali. PEDEMONTANA. Di ieri anche un lavoro da “postino” svolto dalla Giunta veneta. Si tratta in buona sostanza del trasferimento dei fondi pubblici per la realizzazione della Pedemontana dallo Stato al Consorzio Sis che sta realizzando l’opera, giusto nei giorni scorsi è stato aperto il cantiere di Bassano del Grappa. E l’intermediario è appunto la Regione Veneto: il contributo non arriva direttamente al Consorzio, ma passa per la Regione (e per il patto di stabilità). Alla fine dello scorso anno la Giunta ha deliberato i primi 10 milioni. Ieri, sempre con il meccanismo della variazione di cassa, altri 28 milioni. Il contributo pubblico totale per l’opera, che si realizza in project financing, è di 175 milioni. Il fondo ad oggi arrivato nelle casse regionali è quello deliberato. • © RIPRODUZIONERISERVATA

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LUCA ZAIA GOVERNATOREDELVENETO

Allarme perVenezia Acquaaltaa rischiorecord VENEZIA

Zaia“salva”FrancaPorto(Cisl) epolemizza con Viafora(Cgil):«Servefare squadra».Trasferiti 28 milioni(fondistatali) allaSis perlaPedemontana Roberta Bassan

A160 CM. Nella notte

VENEZIA

L’emergenzaresta il sostegnoal redditoper i lavoratori veneti

Unaltro imprenditoresiè ucciso

Suicidi,numerosalva-vita ancheselacrisischiaccia VENEZIA

«Nonce lafacciopiù»: c’ètutta ladisperazione per una situazionelavorativa non più sostenibilenelbiglietto lasciatoai familiaridaun imprenditorediCadoneghe (Padova), AlbinoMazzaro,54 anni,che l’altroierisi ètolto la vita.L’uomononavrebbe retto alpesodellacrisi, alledifficoltà economicheche loavevano costrettoarallentare la produzionedicomponenti per bicicletteeprofilature metallichefino asospenderla. Mazzaro,schiacciatodai debiti, aveva dovutochiederela cassa integrazioneper i suoi dipendenti,intutto unadecina. Èuscitodicasain mattinatae, comehannoaccertato i carabinieri,haraggiunto lasua azienda,nellazona produttiva diVigonza,e siètolto la vita impiccandosi.Il governatore LucaZaiaieri ètornato sul temadeisuicidi rilanciandoil numeroverde anti-suicidi istituitodalla Regioneadinizio estate2012per fornire assistenzaagliimprenditoriin

difficoltà.Numerocheharicevuto 395chiamate finora,ancheda fuoriregione,più diunaal giorno. Imprenditoriallostremo che hannotrovatoascolto immediato eassistenzasanitariafino a verie propriprogrammiterapeuticia curadeiservizi territorialidi residenza.«Possiamodavvero parlaredi vitesalvate -ha commentatoZaia- la crisiuccide eportaacompiere gesti inconsulti,manon bisogna cedere».Il servizio diassistenza psicologicaeaccompagnamento terapeuticorispondealProgetto “InOltre”, numero verde 800334343».Delle 395chiamate ricevute daglipsicologidel progetto(ilservizioècoordinato dallavicentina EmiliaLaugelli), 20 sonogiunte anchedaLazio, Lombardia,Campania,Emilia Romagna,FriuliVeneziaGiulia, BasilicataeSicilia. Sullabasedelle singolevalutazioni compiute dagli psicologi,135utenti sono stati presiincarico dai servizi sanitari chelistanno seguendo inun percorsopsicologico. Diquesti, 43 sonodellaprovinciadi Vicenza,37 diPadova,20 diTreviso,21 di Venezia, 7diVerona,5diRovigo, 2 diBelluno.

LaRegioneVenetoha rifinanziatofino al2015, con 650mila euroeuro l’anno,il serviziodiSoccorso Alpino. Comehaannunciatoieri l’assessoreallasanitàLuca Coletto,èstata infatti rinnovata per untriennio la convenzione scadutalo scorso 31dicembre.«Più cheunatto dovuto- hacommentatoil presidenteLucaZaia -c’èuna precisavolontàdiessere a fiancodiquestiveriepropri angelidellemontagne evicini allefamiglie dichi hapersola vitanellosvolgimento di questoservizio».«Avere la garanziadelladisponibilità di professionisticoordinati dal 118epronti adintervenire nellesituazionipiù difficili-ha sottolineatoColetto -èun beneficioper il soccorsoalpino, perla protezione civile,per tutticoloroche frequentano le nostremontagne,ma ancheper ilturismo insenso lato».Erano stati600 mila europer il 2011 e2012.Venti sonogli articoli dellaConvenzione tra Regione eSoccorsoalpino espelelogico veneto. Inparticolare all’articolo3viene considerato loscenariooperativo consideratoostile edimpervio. Sitrattadivie alpinistiche,vie ferrateo sentieriattrezzati, vie infalesiao palestra d’arrampicataoutdoor, valanghe ozone contermini anchesusedimi stradali, ghiaccio,pisteda sci,terreno montanoingenere, forra(gola ocanyon),grotta,impianto a fune,altri terreniostilied impervicomescarpate stradali eponteggi. LaRegioneallega unprospettodivoci dispesa perla rendicontazione eil preventivo.

È peggiorata sensibilmente ieri sera la previsione meteo per l’alta marea a Venezia: il rischio era che in nottata, poco dopo le 24, la quota del mare potesse toccare una punta massima non più di 140 centimetri, come era stato indicato in giornata, ma addirittura di un metro e 60 centimetri sopra il livello medio. Un livello eccezionale, comunicato con l’ultimo aggiornamento dal centro maree del Comune, che se raggiunto sarebbe la terza misura di sempre a Venezia, dopo i 194 centimetri del 1966, che sconvolsero la città, e i 166 del dicembre 1979. In centro storico sono risuonate ieri verso le 20 le sirene che annunciano la “marea eccezionale”. •

STALKING. A Rovigo

Violenze, viene allontanato dacasa ecompagna ROVIGO

Deve lasciare l’abitazione e stare lontano dalla sua ex per almeno 300 metri: questa la misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Rovigo, Carlo Negri, nei confronti di un 25enne di Porto Viro, ritenuto colpevole di ripetute violenze fisiche e morali nei confronti della sua compagna, coetanea, con la quale viveva. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe sottoposto la donna a un vero e proprio stato di soggezione psicologica. La coppia, residente a Porto Viro, ha anche un figlio di pochi anni. Un mese fa l’ultima aggressione, la vittima è stata brutalmente picchiata dal proprio compagno. È proprio a questo punto che è scattata la segnalazione ai carabinieri di Porto Viro che hanno quindi avviato le indagini. •

VIADELMARE. Un investimento di 210 milioni da farsi ripagare conil pedaggio:lavorinel 2014

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La Regione dà il via alle procedure per la sfida tra il promotore ed eventuali sfidanti per fare l’opera VENEZIA

Si fa più vicina la realizzazione della “Via del Mare” in Veneto, che collegherà l’A4 con Jesolo e i litorali adriatici, i cui lavori potrebbero partire nel 2014. La Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore alla mobilità Renato Chisso, ha infatti avviato formalmente ieri le procedure di gara per la concessio-

ne, relativa alla progettazione definitiva ed esecutiva, costruzione e gestione dell’opera, che sarà una superstrada a pedaggio da 210 milioni. Chi gareggia sfiderà il soggetto promotore. «Con la gara spiega Chisso - arriveremo in estate all’individuazione del vincitore. Questi dovrà anzitutto porre mano ai successivi avanzamenti progettuali e, una volta esaminato ed approvato il progetto definitivo, arriveremo alla consegna dei lavori, che potrebbero iniziare entro il 2014. L’aggiudicazione avverrà con il criterio dell’offerta economicamente più

vantaggiosa, determinata sulla base dei criteri che saranno individuati nel bando». Non si andrà quindi al minimo ribasso: il 40 per cento del punteggio andrà al valore tecnico ed estetico (tipologie di costruzione, qualità dei materiali, caratteristiche estetiche ed ambientali dell’opera) e per il 60 per cento a elementi quantitativi come la durata della concessione, il tempo complessivo di costruzione, l’entità del canone di concessione, l’estensione dell’esenzione da pedaggio nei Comuni trevigiani. La Via del mare sbloccherà il

traffico turistico verso le spiagge venete di Jesolo, Cavallino ed Eraclea, dove si contano ogni anno quasi 15 milioni di pernottamenti di ospiti in prevalenza stranieri. Nasce da una proposta di finanza di progetto presentata nel 2007 dalle società Adria Infrastrutture spa, Strade del mare, e consorzio “Via del Mar” (sulla base del Piano regionale dei trasporti). L’opera è lunga 19 chilometri: collegherà l’autostrada A4 con le spiagge, dal nuovo casello di Meolo-Roncade fino alla rotatoria “Frova” in Comune di Jesolo. •


VERONA.Foibe,saltailseminario

IlsindacodiVerona,FlavioTosi,sischieraconilrettore dell’Università,Mazzucco,chehachiestodisoprassedereal seminarionegazionistasultema«Lefoibe:tramitoerealtà».

VENEZIA.Fenice,appelloaipolitici

IlsovrintendentedellaFenice,CristianoChiaratohalanciatoun appelloaicandidatialleelezioniperchèinseriscanoneiloro programmiiltemadellaculturaconinvestimentiperilFus.

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IL GIORNALE DI VICENZA

Martedì 12 Febbraio 2013

PADOVA. Drammaticoepisodio ierimattina aCampodarsego:il dirigente, operato,rimanein gravi condizioni

URNECHIUSE. Nonèstatoraggiuntoilquorum

Aveva unappuntamento perridiscuterele condizioni diunfido:si èportato lapistola edopo unalite hafattofuoco

IntantoIndipendenzaVeneta lanciaquelloperl’intera regione

Sparaaldirettoredi banca

Voleva rinegoziare con la banca le condizioni del fido da oltre 350mila euro che aveva in essere, ed ha chiesto l’ennesimo appuntamento con il direttore. Ma all’incontro, ieri mattina alle 10.30, è andato con una pistola in tasca. I dipendenti lo hanno lasciato salire al secondo piano, ma poi il livello delle voci si è alzato ed è sfociato in un alterco concluso da un gesto drammatico. Due colpi all’addome - solo uno dei proiettili è fuoriuscito - hanno ridotto in fin di vita Pier Luigi Gambarotto, responsabile della Banca Padovana di Credito cooperativo di Campodarsego. Ora il bancario lotta per salvarsi all’ospedale di Camposampiero dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico: le sue condizioni restano critiche. Lo sparatore, Luciano Franceschi, un commerciante caseario con simpatie per i movimenti venetisti (già presidente di “Stato Veneto Indipen-

dente”), è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Un altro degli “effetti collaterali” della crisi economica, che in Veneto finora ha fatto decine di morti tra artigiani e industriali soffocati dall’assenza di liquidità. Ma adesso, con il tentato omicidio di Campodarsego, il livello sembra alzarsi ulteriormente, perché a finirci di mezzo sono gli stessi dipendenti delle banche, che le nuove ferree regole di bilancio imposte dall’Ue trasformano agli occhi dei clienti in “cassieri” senza scrupoli. Per il presidente di Federcasse, che riunisce le banche cooperative e rurali, Alessandro Azzi, l’attentato a Gambarotto conferma i «rischi pesantissimi che un eccesso di semplificazione e la conseguente, anche involontaria, creazione di un “nemico” possono produrre. Troppo spesso le banche, indistintamente sono presentate dai media come insensibili alle esigenze delle famiglie e delle imprese, dedite al mantenimento di rendite di posizione. Una visione incompleta, miope e pericolo-

Ilferito: PierLuigi Gambarotto

Labanca teatrodell’aggressione acolpi dipistola

L’aggressore:LucianoFranceschi

sa». E anche per l’Abi, intervenuta con il presidente Antonio Patuelli, «il tentato assassinio del bancario padovano è anche la conseguenza di un clima di inammissibile violenza verbale e di inaccettabili generalizzazioni sulla crisi». Alla banca padovana Gambarotto è definito come persona scupolosa: «Un professionista di altissimo livello, una persona affabile e cordiale, che nella nostra banca ha saputo ricostruire un clima positivo e collaborativo» affermano dalla Banca padovana. Bisognerà capire cosa è scat-

l’ha data. Ha fatto scena muta con i carabinieri che l’hanno arrestato e anche col pm, davanti al quale si è avvalso della facoltà di non rispondere. «Non giustificare un gesto frutto della disperazione: è un episodio drammatico che deve metterci in allarme», dice l’on. Antonio De Poli (Udc). Il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato (Pdl) è corso in ospedale: «Con Pier Luigi mi lega una lunga e forte amicizia: dal 1980 al 1985 sono stato anche il suo vice alla guida del Comune di Santa Giustina in Colle». •

tato nella mente di Luciano Franceschi, titolare con un fratello di un piccolo caseificio e gestore di un negozio alimentare a Borgoricco, il paese di “Bepin” Segato, uno dei Serenissimi dell’assalto a San Marco. Secondo quanto si è appreso, l’uomo era in forti difficoltà economiche, con il rischio di ipoteche sui propri beni a causa di quel fido, e voleva rinegoziarne gli interessi, molto alti, sullo scoperto. Ma aveva portato con sè una pistola, segno che qualcosa nel suo equilibrio si era rotto. Una spiegazione per ora Franceschi non

LEREAZIONI. Zanon (Confcommercio):«Èlamisura del livellodi crisi»

«Basta farpagare isoliti» «Ebasta caccia aibancari» Piva (Bcc): «La vittima di questo gesto insensato è uno degli uomini migliori del nostro territorio» VENEZIA

«Quel che è successo oggi in quella banca del Padovano, proprio mentre nella stessa provincia di consumava l’ennesima tragedia di un imprenditore suicida, dà la misura di quanto sia drammatica la situazione delle piccole e medie

imprese schiacciate dalla crisi». L’ha detto di fronte agli esponenti della politica il presidente di Confcommercio Veneto, Massimo Zanon, che ieri mattina con l’associazione veneziana organizzava una tavola rotonda con i candidati veneziani alle prossime elezioni politiche. «Nulla giustifica il primo gesto, quello dell’imprenditore che ha sparato, ferendolo gravemente, a un direttore di banca, dopo la pressante richiesta di rientrare da un debito con l’istituto bancario - dichiara Zanon - Dipen-

Fotonotizia

denti e funzionari sono esposti a un forte rischio: oggi si è passato il segno, ed è innegabile che il clima sia ormai tesissimo. Il gesto compiuto deve far riflettere chi andrà al Governo: se a pagare il conto di scelte sbagliate sono sempre gli stessi, imprenditori e dipendenti, qualcosa non va: va cambiata rotta da subito». PIVA(BCC).Amedeo Piva, presidente della Federazione veneta delle Banche di credito cooperativo, parla di «un episodio inqualificabile, frutto di

VENEZIA. «Inizia un vero percorso di tutela del verogelato artigianale in Europa: solo in Germania sono 22 mila i veneti che lavorano nel settore». Così il presidente Zaia presentando ieri la 1a giornata europeadel gelatoartigianale votata dall’Ue:si terràil24 marzo.

un clima da caccia alle streghe. Ed inqualificabili sono anche certi commenti che sembrano voler quasi giustificare questa drammatica vicenda. Ma è possibile che si vada in banca armati di pistola? Quello che mi preme sottolineare comunque è che la vittima di

BELLUNO-VENEZIA

Nessunodei 7 Comuni bellunesi che è andato al voto domenica e ieri nel referendum per il passaggio al Trentino ce l'ha fatta. Il più vicino al quorum del 50% è stato quello di Rocca Pietore, che ha toccato il 47.47%. Gli altri sono rimasti più distanti: a Canale d’Agordo (il paese di Papa Albino Luciani) ha votato il 42.23%, a Cesiomaggiore solo il 35.31%, a Falcade il 44.92%, a Feltre si è registrato il peggior risultato col 32.36% e infine a Gosaldo ha votato il 44.58%. Già la sera di domenica, tenuto conto che era stata una discreta giornata per il meteo mentre ieri era annunciata la copiosa nevicata, il quorum era a rischio per la bassa affluenza di elettori. La campagna elettorale, per la quale si erano mobilitati soprattutto i giovani che hanno prima raccolto le firme e poi convinto i Consigli comunali a votare sì, non ha funzionato. INDIPENDENZA VENETA. Chi invece punta a una consultazione referendaria, per il 6 ottobre, che coinvolga l’intero Veneto, è il movimento Indipendenza Veneta. “Vuoi che il Veneto diventi una repubblica indipendente e sovrana? Sì o no?”. È il quesito all’art. 1 della proposta di legge regionale di

iniziativa popolare per l’indipendenza del Veneto presentata ieri. Ovviamente per muovere masse di persone occorre destare l’attenzione il più possibile, e quindi il Indipendenza Veneta annuncia che «il documento sarà sottoscritto con grande solennità sabato, 16 febbraio, a Venezia da migliaia di cittadini veneti che per l’occasione sfileranno lungo le calli della città lagunare, con partenza alle 15 sotto il ponte di Calatrava in piazzale Roma». Gli organizzatori assicurano di prevedere un afflusso senza precedenti, con 5-10 mila partecipanti, «con decine di pullman già prenotati e i treni che si annunciano pieni per una giornata storica, che vedrà una grande presenza dei media internazionali». Dopo il voto del Consiglio regionale per una verifica giuridica della possibilità di referendum Indipendenza veneta è andata avanti per la sua strada costituendo una commissione giuridica (avvocati Luca Azzano Cantarutti e Alessio Morosin, e professori Paolo Bernardini, Carlo Lottieri e Alessandro Vitale) che «ha presentato il testo del progetto di legge veneta che indice il referendum per l’indipendenza del Veneto». Tutto da vedere cosa succederà ora, ma l’obiettivo dichiarato è fare il referendum il 6 ottobre. •

VENEZIA

Bloccato setteore l’aeroporto diTessera VENEZIA

Ilgelato veneto diventa europeo

Confcommercio:l’incontrodi ieri

questo gesto insensato è uno degli uomini migliori del nostro territorio. Pier Luigi Gambarotto è un professionista di grandissima vaglia, basta il suo curriculum a spiegarlo e basta vedere come in pochi mesi ha saputo raddrizzare i conti della Banca Padovana, dopo tre anni molto difficili. E soprattutto Gambarotto è un uomo scrupoloso, positivo, attento ai rapporti umani, capace di motivare e gestire una squadra di collaboratori; in grado di valutare rischi ed opportunità; di sostenere l'economia del suo territorio; di assumere in prima persona le responsabilità del suo ruolo, mai sottraendosi agli incontri diretti con la clientela. Sono centinaia gli imprenditori che con lui hanno collaborato e che possono confermarlo». •

Èfallitoil referendumdeiComuni bellunesi perpassare con Trento

È stato reso nuovamente operativo alle 2.20 di ieri notte, l’aeroporto Marco Polo di Venezia chiuso al traffico nel tardo pomeriggio di ieri. A causare il blocco dell’attività e la sospensione a cascata di 19 partenze lo scoppio di uno pneumatico di un aereo privato con a bordo la miliardaria kazaka Gaukhar Ashkenazi detta lady Goga. Dopo lo scoppio, l'aereo

LA NUOVA STAGIONE di MAGLIERIA UOMO e DONNA Lamiliardaria LadyGoga è finito fuori pista, ma sono rimasti illesi sia l'ex compagna di Lapo Elkann, che si trovava in città per affari legati alla casa di moda Vionnet di cui è proprietaria, sia l'equipaggio. Dopo l'incidente, ha spiegato il direttore dello scalo Valerio Bonato, sono scattate le procedure d'emergenza che hanno costretto a chiudere le piste. I voli in partenza sono stati cancellati, quelli in arrivo dirottati su Ronchi dei Legionari. •

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IL GIORNALE DI VICENZA Martedì 12 Febbraio 2013

ECONOMIA VICENTINA

CUOA.CorsoperigiovanidiCaprino Inizieràil23marzoilcorsoperaspirantigiovaniamministratori (30-35anni)organizzatodalCuoa,surichiestadell'assessorato allepolitichegiovanilidelComunediCaprinoVeronese.

Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: redazione@ilgiornaledivicenza.it

L’AZIENDA. IlGruppodi Asiagoèpronto allo "sbarco” nel Golfo

Inumeri

Rigoniapproda neimercati arabi maassumerà qui Decisol’ampliamento dellostabilimentodiFoza eanchequello delsitodiAlbaredo d’Adige L’investimeno porteràa15nuove assunzioni Matteo Bernardini Miele, confetture e nocciolata, tutte rigorosamente “Made in Vicenza”, grazie al marchio asiaghese “Rigoni”, tra qualche mese invaderanno anche i mercati del Medio Oriente: dal Kuwait agli Emirati Arabi fino all’Arabia Saudita. «Stiamo chiudendo degli accordi importanti per arrivare a esportare in alcuni paesi Mediorientali - conferma Andrea Rigoni, amministratore delegato dell’azienda di famiglia in quei mercati infatti il consumo di confetture e soprattuto di nocciolata è molto elevato. Inoltre il nostro impegno rappresenta un investimento per il futuro: è un volano che abbiamo avviato, ma sappiamo come i risultati non saranno certo così immediati». Già lo scorso anno il gruppo Rigoni (che ha raggiunto un fatturato di oltre 65 milioni di euro) era sbarcato in Turchia aprendo così le porte per l’attuale affondo. «La crescita aziendale non può prescindere dalle esportazioni - riprende l’Amministratore delegato - purtroppo quello italiano è saturo, mentre all’estero ci possono essere ancora diverse opportunità».

Ma anche se il mercato interno risulta “bloccato” il gruppo Rigoni ha comunque deciso di continuare a investire potenziando la sede di Foza e ampliando lo stabilimento produttivo di Albaredo d’Adige assumendo altri 15 dipendenti. «Per ingrandire la fabbrica di Albaredo, che sarà pronta entro il prossimo anno - riprende Andrea Rigoni - abbiamo deciso di stanziare 15 milioni di euro. Quindi, una volta partita la produzione nel sito assumeremo immediatamente i nuovi dipendenti». L’azienda Rigoni è nata nel 1923 con il nome di “Apicoltura Rigoni” e oggi punta a raggiungere un fatturato di 100 milioni di euro entro il 2015 arrivando a portare l’export (in doppia cifra) al 20%. «Stiamo cercando di concentrare i nostri sforzi non solo verso i paesi lontani come quelli del Golfo, ma anche in Europa - sottolinea Andrea Rigoni - per noi resta fondamentale la presenza in Francia, Germania, Belgio, Lussemburgo e Olanda». E non solo, perché un distributore dell’impresa di Asiago è presente anche negli Stati Uniti, altro punto di riferimento per esportare marmellate, miele e gli altri prodotti “bio” nel mondo.

Intanto il Gruppo sta meditando anche su un prossimo approdo in Borsa seguendo il progetto Elite , lanciato lo scorso anno e dedicato in particolare alle piccole e medie imprese che pensano in futuro a una quotazione all’interno del mercato borsistico. «Quello Elite è un progetto per migliorare l’efficienza della nostra impresa - ammette l’Amministratore delegato però non è detto che alla fine approderemo in Borsa, certo, è comunque un’opportunità che ci lasciamo aperta in un momento particolarmente complicato come quello che sta attraversando la nostra economia». Le nuove strategie legate alla crescita del Gruppo asiaghese (compreso l’ampliamento del sito produttivo di Albaredo d’Agide in provincia di Verona) è stata resa possibile dalle risorse messe a disposizione (poco più di un anno fa) dal Fondo italiano d’investimento (Fii) entrato nel capitale della società con una quota pari al 35,5% e questo oltre alla sottoscrizione di un prestito convertibile. «L’idea - termina Andrea Rigoni - è quella di continuare a crescere: in Italia e all’estero». •

15mln ISOLDIINVESTITINEL NUOVOSTABILIMENTO

AndreaRigoni

Lasede dellaRigoni apertaadAlbaredod’Adige

«Renderemo più facile riconoscere il prodotto certificato da quello che invece rimarrà anonimo» VENEZIA

«Quello che sta accadendo alle lasagne “internazionali”, con ragù di manzo che conterrebbe anche carne di cavallo, è purtroppo un esempio di come la mondializzazione può condurre su una strada che non solo banalizza le produzioni locali, ma punisce i produttori, l’industria, la distribuzione e, di fatto, inganna i consumatori». Questo l’amaro commento dell’assessore regionale all’agricoltura e alla tutela del consumatore Franco Manzato sullo scandalo internazionale delle lasagne “ingannevoli”. Come noto, da qualche giorno è scoppiato uno scandalo

internazionale perché carne equina proveniente dalla Romania con un giro attraverso diversi Paesi europei, è andata a finire in prodotti surgelati come le lasagne ufficialmente condite con ragù di manzo (e invece in alcuni casi la carne era equina al 100 per cento) vendute dalla multinazionale svedese Findus e dalla multinazionale francese Comigel. La Findus ad esempio ha iniziato a ritirare prodotti da supermercati francesi dopo che lo scandalo era scoppiato in Gran Bretagna. «Risalire alle responsabilità è sempre doveroso - ha aggiunto l’assessore - ma non rimedia al danno e ai rischi di una strada in discesa, dove nella notte nera tutto rischia di restare nero, soprattutto i bovini. Quando la filiera si allunga a dismisura e l’obiettivo tende ad essere più economico che qualitativo, il massimo profit-

Alvia nuoveazioni promozionali perilVicentino e perilVeronese zione che oggi - ha sottolineato il neo eletto presidente del Consorzio in un passaggio - il Lessini Durello gode di un momento particolarmente felice: complice un trend di mercato che premia i vini spumanti, le nostre bollicine brillano di una popolarità che mai come oggi si è vista per questo vino che fino ad un decennio fa rischiava quasi di estinguersi. Grazie ad un importante lavoro di promozione e di valorizzazione messo in piedi dal Consorzio del Lessini Durello oggi questo spumante inizia ad avere una sua ben definita nicchia di consumatori che sempre più lo richiedo e lo ricercano. E non è un caso che dalle 180 mila bottiglie iniziali di qualche anno addietro abbiamo oggi superato la soglia delle 600 mila bottiglie». Tra gli impegni già messi in calendario dal presidente godono di ampio spazio azioni promozionali mirate sia nel Veronese che nel Vicentino,

ILFATTURATO DA OTTENERE ENTROIL2015

Nel2012 ilGruppo ha chiusocon unfatturato paria65 milionidi euro, l’obiettivoè di toccare quota100 milioni.

Carne,scandalodelle lasagne «Prestoun nostromarchio»

Lessini-Durello:Trentini presidente mento della produzione rispetto al 2010-2011 pari al +9%. Si tratta di un dato molto significativo che testimonia l’impegno dei produttori sulla via del perfezionamento qualitativo. Con il nuovo disciplinare il Lessini Durello - la cui produzione si suddivide in metodo charmat per l’80% e metodo classico per il 20% - da vino della tradizione si afferma sempre di più oggi come vino scelto dai giovani consumatori, attratti dalle sue note fresche e fruttate che con un moderato contenuto alcolico assicurano comunque il gusto della convivialità senza gli eccessi che tolgono il piacere dello stare assieme. Il Consorzio, che rappresenta oggi il 97% della produzione, è stato riconosciuto tra i primi in Italia a svolgere le funzioni erga omnes per la promozione e la tutela dal Ministero il 22/03/12. «Possiamo dire con soddisfa-

100mln

ILCASO. L’assessoreregionaleManzatointerviene suquanto sta accadendoin Europa

SUPERATELE 600MILABOTTIGLIE. Ilconsorzio rinnovai verticidopoil doppiomandatoconcluso da Andrea Bottaro

Bruno Trentini, direttore generale di Cantina di Soave, è il nuovo presidente del Consorzio di Tutela del Vino Lessini Durello. Lo ha deciso venerdì scorso il consiglio di amministrazione del consorzio, riunitosi a Soave per il rinnovo delle cariche sociali. Alla vicepresidenza sono stati riconfermati Silvano Nicolato, espressione di Cantina dei Colli Vicentini, ed Enrico Marcato, della omonima azienda Marcato. Bruno Trentini succede al manager vicentino Andrea Bottaro, rimasto alla guida del consorzio per due mandati consecutivi. La doc del Lessini Durello, che negli ultimi anni ha vissuto notevoli cambiamenti a cominciare dalla modifica del disciplinare, si conferma oggi in forte crescita. La denominazione veronesevicentina ha infatti superato le 600 mila bottiglie, facendo registrare un ulteriore incre-

Lacrescita aziendalenonpuò prescindere dall’approdonei nuovimercati stranieri

Oltrealnuovo sito ad Albaredod’Adige,ilgruppo Rigonihapotenziato anche ilsito diFoza.

con apertura anche alla valorizzazione turistica dei luoghi di produzione. In parallelo avranno luogo anche degustazioni di Durello fuori del Veneto per far apprezzare ai consumatori fuori regione questo “autentico autoctono”. «Il Durello - ha concluso Bruno Trentini - va proposto con più decisione non solo sulle tavole dei ristoranti veronesi e vicentini. Si tratta di uno spumante diverso da tutti gli altri, e proprio per il suo vincente rapporto qualità/prezzo, va promosso e fatto conoscere su larga scala. Proprio per questo continueremo la nostra presenza sulle principali fiere nazionali ed estere per un contatto diretto col consumatore». Ecco ad oggi le aziende socie del Consorzio del Lessini Durello: Az. Agr. Cecchin, Az. Agr. Fongaro, Az. Agr. Marcato, Az. Agr. Corte Moschina, Az. Agr. Sandro De Bruno, Cantina dei Colli Vicentini, Cantina di Gambellara, Cantina di

Ilneo-presidente BrunoTrentini

Questo spumanteoggi iniziaadavere unasuanicchia diconsumatori Ecrescerà» Monteforte d’Alpone, Cantina di Soave, Cantina della Val Leogra, Cantina Fattori, Az. Agr. Montecrocetta, Az. Agr. Bellaguarda, Az. Agr. Antonio Franchetto. •

to al costo più basso, il rischio che uno dei gradini celi l’inganno è sempre presente». «Aggiungo anche che una vicenda del genere ha giustamente attivato la politici. È del tutto apprezzabile che in Francia lo stesso governo sia convocato per oggi in riunione di emergenza - ha ricordato Manzato - per fronteggiare una vicenda che ha creato danni agli allevatori e all’economia di quel paese. Dovrebbe essere sempre così, anche in Italia: la politica non può chiamarsi fuori in vicende del genere, anche se formalmente private, perché il danno è collettivo». «Per quanto ci riguarda, e al di là del fatto che ciascuno può comprare legittimamente gli intrugli anonimi che meglio crede - ha continuato l’assessore veneto - noi insistiamo affinché la carne bovina dei nostri allevamenti veneti abbia la valorizzazione che merita, non

solo perché garantisce la tracciabilità lungo tutto il percorso, ma anche perché è ottima e spesso di una qualità superiore, che deriva dall’applicazione di disciplinari assolutamente precisi e rigorosi. È interesse della stessa distribuzione esaltare il produttore che fa bene il proprio mestiere accettandone i marchi». «Presto, ma in un momento successivo alle elezioni politiche per evitare speculazioni cervellotiche - ha concluso l’assessore Manzato - presenteremo il marchio dei prodotti veneti di Qualità Verificata, dove la carne bovina ha una posizione di primo piano. È un marchio che vuole rendere facilmente riconoscibile il prodotto certificato da quello più o meno anonimo, che risponde più alla burocrazia cartacea che all’impegno dei produttori e alle aspettative dei consumatori». •

LOSTUDIO. Idati congiunturali 2009-2011

Coopagroalimentari Calailfatturatodel6% Salgonoglioccupati:+4% La cooperazione agroalimentare veneta regge l’urto della crisi. Lo dicono i numeri raccolti e studiati dagli esperti di Veneto Agricoltura. L’analisi sull’andamento congiunturale 2009-2011 dimostra come diminuiscano le cooperative, il numero di soci ed il fatturato aggregato, ma aumentino il numero di addetti e il valore della produzione liquidato ad ogni singolo socio. Dati non così negativi quindi, considerato che il fatturato complessivo è diminuito, in proporzione, meno del numero dei soci, risultando di fatto accresciuto il ricavo degli associati. Nel dettaglio il numero di cooperative agroalimentari attive in Veneto nel 2011 (363) è calato del 12% rispetto al 2009, i soci hanno raggiunto le 66.850 unità (75.370 nel 2009, -11%) ed il fatturato aggregato ha raggiunto i 2,9 miliardi di euro, in flessione del 6% circa rispetto agli oltre tre miliardi del 2009. Ciò

nonostante i lavoratori sono aumentati del 4% nel 2011 rispetto al 2009 raggiungendo le 10.750 unità mentre il valore della produzione riconosciuto e liquidato ad ogni singola azienda agricola associata, come detto, è salito in media, dai 40.700 euro del 2009 ai 43.000 del 2011 ed il fatturato medio per cooperativa è cresciuto da 7,4 milioni di euro a 7,9 milioni. Considerando i vari comparti produttivi, il maggior numero di cooperative rientrano nell’ambito dei servizi (24%), e in quello ortofrutticolo (23%), seguiti dal lattiero-caseario (18%); il 30% del fatturato della cooperazione agroalimentare regionale viene generato dalle cooperative del settore vitivinicolo e il 20% da quello dei servizi, seguito dal settore lattiero-caseario (18%). Emerge l’ aumento (del 29% rispetto al 17% del 2009) delle cooperative con meno di 500 mila euro di fatturato. •


Economia 19

IL GIORNALE DI VICENZA

Martedì 12 Febbraio 2013

UNIONCAMERE.ProgettoCncb

ADACTA.EntraBerettaZanoni

ALBIERO.Premiatoilcaseificio

SisvolgeràdomaniaVeneziaalCentroculturaleDonOrioneil convegnosullaCooperazionedireteeclusterperilsuccesso imprenditorialeinEuropaCentralepromossodaUnioncamere.

LostudioAdactahaarricchitolapropriastrutturaconlanuova partnershipdiAndreaBerettaZanoni,docenteordinariodi Strategiaaziendaledell'UniversitàdiVerona.

IlcaseificioAlbierooltreadaveraumentatoilfatturatodel7% rispettoal2011haricevutoilprimopremioaDubai,alFood InnovationperlanuovaterrinaconlafettadiprovoloneDop.

FONDIANUOVEIMPRESE. Iniziativa regionalepergiovanie donne

Startup inrosa Corsaal bando Vicenzaè prima Milledomandeinpochissimeore nelladoppiasfidadiaiutare aziendediunder35efemminili Coppola:«Risultatiincoraggianti» Roberta Bassan

INVIATA A VENEZIA

Mille domande in un batter di ciglia e la voglia di fare impresa che primeggia, nonostante di questi tempi cominciare una nuova attività possa sembrare scoraggiante. In «pochissime ore» l’adesione ai nuovi bandi regionali “a sportello” che hanno messo a disposizione 10 milioni di euro di finanziamenti in conto capitale, ovvero a fondo perduto, per coprire parte delle spese di avvio di una nuova attività (e comunque fino a 75 mila euro di contributo) è stata enorme e con qualche curiosità che riguarda proprio il Vicentino. Lo ha raccontato ieri con sod-

disfazione l’assessore regionale allo sviluppo economico Isi Coppola, nel dopo giunta a Venezia, dopo aver peraltro presentato l’iniziativa giusto a Vicenza a fine gennaio in un incontro molto partecipato. Erano due anni, del resto, che la Regione non finanziava bandi specifici per giovani e donne. I bandi allo sportello che mettono a disposizione complessivi cinque milioni ciascuno per l’imprenditoria femminile e giovanile si sono aperti solo lunedì scorso, ma i numeri delle risposte sono state incoraggianti. Potenza anche del meccanismo di adesione: chi primo arriva, maggiori possibilità ha di accaparrarsi le risorse se la richiesta si presenta in re-

Ilfolto pubblicoallapresentazione deibandiaVicenza. COLORFOTO

Lecifre

L’assessore IsiCoppola gola. «Stiamo elaborando e iniziando a visionare le domande - ha fatto il punto l’assessore Coppola - e possiamo già rendere noto di averne ricevute un migliaio, in pochissime ore. La vera sfida era quella della partecipazione on-line e possiamo affermare che la risposta è stata buonissima, con circa l’ottanta per cento delle domande che sono state spedite via Pec, posta elettronica certificata». Nel dettaglio, l’assessore Coppola ha spiegato come, delle 267 domande già visionate

10mln DOPPIOBANDO GIOVANIE DONNE

Ifondi adisposizione nella procedura“a sportello” sono5 milioniper le impresediunder 35e altri 5perquelle femminili.

1.000

DOMANDEARRIVATE INPOCHEORE

Peri bandi rivoltiaigiovani laprovinciapiù attivaè Treviso,seguitada Vicenza.Per leimprese in rosaprimeggiaVicenza.

per il bando dedicato ai giovani, la provincia più attiva è stata quella di Treviso, seguita da Vicenza, Padova, Rovigo, Venezia, Verona e Belluno. Quanto al bando riservato alle donne nelle prime 278 richieste, al primo posto per il numero di domande c’è proprio Vicenza, seguita da Treviso, Rovigo, Padova, Venezia, Belluno e Verona. Mille domande che rendono in pratica esauriti i fondi per questi specifici bandi. L’iter ora prevede l’analisi di ogni singola domanda: certo, molte non saranno ricevibili ammette l’assessore - ma speriamo si possa fare uno scorrimento di graduatoria. «Per i primi due anni di attività - ricorda Coppola - un sistema di rete formato dalle Camere di Commercio servirà da sostegno e tutoraggio alle nuove imprese». C’è voglia di partire per nuove sfide. •

ACCORDO VENETO

L’IMPRESA

AgenziaEntrate eReteImpresa offronopiù serviziweb

“IlCeppo” orapunta almercato deisurgelati

È stato siglato il protocollo d’intesa tra la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate e i rappresentanti veneti delle associazioni di categoria del mondo dell’artigianato e del commercio di Rete Impresa: Confartigianato, Casartigiani, Cna, Confesercenti e Confcommercio. L’accordo ha come obiettivo l’incremento dell’utilizzo dei servizi telematici delle Entrate da parte degli iscritti agli ordini in cambio di un’assistenza più rapida e personalizzata. Le associazioni di categoria si impegnano a promuovere l’utilizzo in particolare del canale telematico “Civis” e della posta elettronica certificata con l’obiettivo di limitare le richieste agli uffici alle sole questioni non risolvibili per via telematica. l’Agenzia si impegna a fornire risposta alle richieste di assistenza inviate tramite Pec o di riesame di irregolarità e delle cartelle di pagamento inviate attraverso “Civis” entro 10 giorni lavorativi. Inoltre l’Agenzia fornirà agli iscritti assistenza prioritaria creando un canale riservato, denominato “Cup Convenzioni”, attraverso il quale potranno essere prenotati appuntamenti agli uffici territoriali per i servizi non disponibili tramite canale telematico. •

Giorgio Naccari Il 2014 potrebbe essere l’anno del debutto nel surgelato per “Il Ceppo”, azienda di Monticello Conte Otto specializzata nella produzione di primi e secondi piatti, contorni e insalate. L’azienda inoltre sta cercando non solo di espandere i propri confini oltre Triveneto e Lombardia, ma anche di puntare all’estero: dalla Svizzera all’Austria, alla Germania. Un’operazione di ampliamento che sta provando principalmente con alcuni prodotti, dal vitello tonnato alle salse, al baccalà. «Innanzittutto - spiega Osvaldo Boscolo, presidente de “Il Ceppo” - siamo fiduciosi nel futuro e crediamo che nel 2014 possa esserci un grande segnale di ripresa. Per quel che ci concerne il mercato italiano risponde bene così come il nostro negozio di Corso Palladio a Vicenza. Ci siamo attestati attorno ai 9 milioni di fatturato e il futuro sembra essere dalla nostra parte. L’entrata nel surgelato potrebbe rivelarsi vincente ma, se avverrà, sarà solo dal prossimo anno». Dalle lasagne alle crepes, dai cannelloni al baccalà, “Il Ceppo” continua quindi nelle sue promozioni . •


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IL GIORNALE DI VICENZA GX22646

Martedì 12 Febbraio 2013

CRONACADIVICENZA

Ilproverbio

Il tempo matura il grano ma nonara il campo

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MALTEMPO. Laperturbazione hainvestito il territorioportando disagi

Lamaxi nevicata trasformalacittà inunapistada sci

Comune e Aim hanno attivato ilpiano con17 mezzi maifiocchi hanno comunque paralizzato il traffico Strade ko, rallentamenti e black-out inserata Nicola Negrin Un lunedì in bianco. Neve, neve e ancora neve. “Big snow”, come è stato soprannominato da qualcuno, non ha tradito le aspettative e ha investito il territorio portando con sé un’ondata di atmosfera natalizia in ritardo ma soprattutto tanti disagi lungo le strade. Nonostante l’impegno di decine di mezzi, sia a Vicenza che in provincia, la circolazione è andata in tilt, con code, rallentamenti e carreggiate tutt’altro che pulite. ACCUMULI. Il Vicentino è stato coperto dai fiocchi caduti con intensità dalla tarda mattinata fino a sera inoltrata. Al termine della giornata si sono registrati circa 20 centimetri di accumuli di neve. E il risultato, al di là di una Vicenza da cartolina più vicina al polo Nord che al Nordest, è che le arterie si sono trasformate in piste da sci. PIANO NEVE. I meteorologi in effetti erano stati chiari. Nonostante le misure preventive per mettere in sicurezza le vie, la nevicata sarà così intensa da rendere difficile la completa pulizia complicando qualsiasi spostamento. E così è stato. Il piano neve del Comune di Vicenza è scattato alle 10. I mezzi di Aim Valore Città sono entrati in azione con due autocarri per le salature dei tratti di strada più pericolosi, come i cavalcavia e i sottopassi. Aggiungendo poi il pronto soccorso, la questura e villa Rota Barbieri. Alle 11 è uscito un terzo veicolo, concentrandosi nella zona di Monte Berico. Con l’avanzare della perturba-

zione e l’intensificarsi della nevicata otto mezzi spargisale sono rimasti costantemente sulle strade. In serata sono arrivati i rinforzi con altri 17 mezzi esterni convenzionati, che si sono concentrati sulle strade secondarie. DISAGI. Nel complesso sono stati 25 i veicoli schierati. Ma lo sforzo non è bastato per mettere in completa sicurezza le arterie cittadine. Nel tardo pomeriggio sono arrivate numerose segnalazioni da parte di automobilisti che si sono lamentati «per la mancanza della pulizia di molte strade». Tra queste anche contrà Mure Carmini, in centro. La polizia locale, che ha lavorato ieri sera fino all’una di notte con una pattuglia aggiunta alle tre ordinarie, non ha rilevato incidenti. Gli agenti hanno monitorato la viabilità, concentrandosi nei punti critici, come viale X Giugno, pontara Santa Libera e il sottopasso di viale dello Stadio, ma non sono stati costretti a chiudere alcun tratto di strada. VIABILITÀ IN TILT. Tutte le vie, fanno sapere, sono state rese percorribili. I disagi si sono fatti sentire soprattutto lungo la statale 53, che porta a Treviso. Così come in regionale 11, dove sono si sono formate lastre di ghiaccio. Difficoltà lungo

Inpianurasisono accumulatiquasi 20centimetri eorasiteme ilformarsi delghiaccio

viale del Sole, in strada del Tormeno e in viale San Lazzaro. Caos anche a Monteviale con alcune auto in panne che hanno sbattuto sul guardrail. Per limitare i danni, gli spargisale e i trattori con le lame di Aim hanno continuato ad intervenire per tutta la notte con un turno aggiuntivo fino alle 7.30 della mattina. Un’operazione necessaria per prevenire le gelate della notte e le eventuali criticità. La viabilità vicentina è andata in tilt, con rallentamenti, ma fortunatamente il poco traffico (vista la chiusura delle scuole) non ha complicato la situazione. Poco prima delle 20 le strade erano quasi deserte. MARCIAPIEDI. Non solo strade. Anche i marciapiedi della città sono finiti ko. L’ordinanza del sindaco, che obbliga i vicentini a pulire la parte di banchina che si trova davanti all’ingresso di casa, non è stata rispettata proprio da tutti. E il risultato è che in alcune parti della città le camminate si sono trasformare in imprese. BLACK-OUT. Come se non bastassero i problemi alla circolazione, in serata si sono registrati disagi anche in alcune abitazioni che si sono trovate senza corrente elettrica per colpa di alcuni black-out improvvisi. I vigili del fuoco, coadiuvati dai tecnici di Aim Valore Città, sono intervenuti lungo la Riviera Berica, a Monte Crocetta e in via Maganza. Le zone della città sono state colpite dal medesimo problema: i rami degli alberi carichi di neve si sono appoggiati sui cavi dall’energia, provocando il cortocircuito. • © RIPRODUZIONERISERVATA

UNLUNEDÌ INBIANCO

Travia imbiancate marciapiediko epiazze deserte La maxi-nevicata che ha investitolacittànellagiornatadiieriha mandato la circolazione in tilt. Nonostantel’impegnodelComune e di Aim, che hanno schierato 17 mezzi, molte strade (soprattutto secondarie) sono diventate poco percorribili. Stesso discorso per i marciapiedi che non sonostatipuliti daivicentini

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PULIZIA.C’èchiharispettatogliordiniehaprovvedutoallapuliziadel proprioingresso

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LaBasilica palladianae piazza deiSignoricopertedalla neve nel pomeriggiodi ieri. SERVIZIO COLORFOTO

INCITTÀ. All’uscitadal lavoro lecomplicazioniviariepiù significative

Lerotatorie impazziscono Siviaggia apasso d’uomo CORSOPALLADIO.Cosìsipresentava ieri pomeriggio corso Palladio,quasideserto

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TRAFFICO IN TILT. Le auto hanno dovuto viaggiare a passo d’uomo perevitareincidenti

L’ordinanza del sindaco è stata rispettata: tutti con la pala in mano per evitare 50 euro di multa Giulia Guglielmi In un certo senso, era come se "Big Snow" avesse il tavolo riservato per il giorno e l'ora X. Infatti, della perturbazione se n'era fatto un gran parlare già nei giorni scorsi, con ipotesi neanche tanto vaghe sull'ora di arrivo. Pochi fiocchi, i primi alle nove; poi attorno alle undici si sono fatti insistenti e per l'ora di pranzo il piatto era servito: per fare un esempio, piazza dei Signori era già completamente imbiancata. Uno

Ilciclista sfidalaneve

spettacolo che, per quanto fosse annunciato da web, televisioni e giornali, non ha lasciato comunque indifferenti i vicentini. Anche perché stavolta non è stata una semplice "spolverata". I centimetri previsti sono abbondantemente caduti, creando più di qualche disagio al traffico, che si è notevolmente rallentato in coincidenza con il fisiologico andamento del "dopo lavoro". I tratti di strada più interessati da rallentamenti sono stati quelli a ridosso delle rotatorie. Complice il manto più innevato e il traffico pesante in arrivo dall'Anconetta, all' altezza della nuova rotatoria all'incrocio con via Quadri gli automobilisti hanno dovuto dotarsi di una dose aggiuntiva

LAPOLEMICA. ConfindustriaeConfartigianato protestanoper ladecisione difermare iltraffico deimezzi pesanti

Tirin rivolta: «Bloccati inutilmente» Gli autotrasportatori si lamentano per l’avviso «In mattinata si poteva circolare senza problemi» «Il nostro paese non è in grado di affrontare questo tipo di emergenze». Nel giorno della grande nevicata arriva la protesta degli autotrasportatori, fermati già in mattinata dopo i primi fiocchi caduti dal cielo. Confindustria e Confartigianato non ci stanno: «Il blocco del trasporto pesante per la neve ha penalizzato inutilmente il settore». Gianfranco Facco, presidente della sezione trasporto mer-

ci e spedizionieri di Confindustria parla di «tempistica discutibile nelle comunicazioni. È sufficiente l'annuncio di una presunta “forte nevicata" - annuncia - per bloccare tutto il settore dei trasporti e la normale attività industriale con danni ingenti per tutto il nostro sistema economico. Tutto ciò mette in evidenza come il nostro Paese non sia in grado di fronteggiare questo tipo di emergenze». Secondo l’associazione il blocco dei tir è stato totale e precoce causando un danno economico che interessa migliaia di aziende. «L'ordinanza è arrivata in previsione di

GianfrancoFacco

MariaTeresa Faresin

un maltempo che fino a lunedì pomeriggio non ha prodotto problemi particolari. A Milano nel primo pomeriggio le strade erano pulite e senza problemi - fa notare Facco -. Si è preferito impedire il normale svolgimento delle attività di un settore che garantisce il trasferimento della quasi totalità delle merci». E aggiunge: «Prima ci obbligano a dotare i nostri veicoli di catene da neve o pneumatici invernali e poi bloccano la circolazione. Così abbiamo perso una giornata completa di lavoro. Chiediamo che ci sia qualcuno in grado di capire quando è effettivamente necessario fermare i

mezzi: è necessario riconoscere alle singole prefetture margini di discrezionalità più ampi». La posizione di Confartiginato è la stessa: «L'avviso è arrivato solo all'ultimo minuto. E centinaia di colleghi sono rimasti bloccati per strada dalle 22 di domenica sera». La denuncia è di Maria Teresa Faresin, presidente di trasporti del Veneto. «I provvedimenti di limitazione della circolazione sono stati diffusi solamente a pochissime ore dall'entrata in vigore del divieto impedendo di fatto alle imprese, e alle loro organizzazioni, di organizzarsi, comunicare il blocco e far pianificare i viaggi. Ciò a scatenato le polemiche di moltissimi colleghi che si sono ritrovati con mezzi e dipendenti distanti centinaia di chilometri

dalla sede e destinati a restare bloccati non si sa nemmeno per quanto». Faresin non ritiene comprensibili le tempistiche: «Le previsioni meteo indicavano da giorni l'arrivo di questa ondata di maltempo. Possibile che solo a poche ore dall'arrivo della perturbazione si sia compresa la gravità della situazione e la necessità di inviare alle prefetture le ordinanze di divieto? Questo è un esempio di superficialità e disorganizzazione inammissibile, destinato a causare nuovi pesantissimi danni al mondo dell'autotrasporto che già è sul l'orlo del collasso. Le modalità di questo divieto hanno disatteso anche il Protocollo Operativo per la regolamentazione della circolazione dei veicoli pesanti in autostrada». • © RIPRODUZIONERISERVATA


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IL GIORNALE DI VICENZA

Santiepatroni delgiorno

Lastorialeggendaria diGiuliano detto Ospedaliereassomiglia assaiaquelladi sant’Orsomorto aipiedidel nostro MonteSummano,grande penitente e pellegrinantedopo aversterminato

l’interasuafamiglia. Èilprincipalesanto delcalendario di oggi:losi prega controi naufragielafaticadi camminareed è patronodi pellegrini,viaggiatori, saltimbanchiedi chiè allaricercadi una

abitazione.Glifannocompagnia tre guaritori:Eulalia(contro ladissenteria), Gaudenzio(alcolismo)e Modesto (preserva dalmorbillo).

Dialettando Lebestemeva sullatesta dechile dise:stessa cosasi dicedi chimalediceo

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Martedì 12 Febbraio 2013

auguramalealprossimo

ALTO VICENTINO. Ilpianoneveè statoattivato da tutte leamministrazioni:in azione i mezzi spargisalee spazzaneve.Mail contoèsalato

Negozichiusie Carnevale annullato IlsindacodiVillaverla hatolto dallastrada ungrosso ramo AThiene nientemanifestazione peripiccolie serrande abbassate

di pazienza. In compenso, la neve non ha causato particolari disagi alla rete ferroviaria, visto che attorno alle 18 si registravano solamente un paio di treni in ritardo provenienti da Treviso. Con buona pace dei pendolari, che non davano cenno di fastidio alcuno. Lo stesso forse non si potrà dire per gli studenti vicentini che, come ogni inverno, sperano nella nevicata record che chiuda le porte delle loro scuole. "Causa" carnevale, infatti, gli istituti sono già chiusi per ferie e fino a mercoledì. Il sogno delle vacanze extra, quindi, dovrà rimanere anche per quest'anno nel cassetto. Infine, una nota a piè di pagina. L'ordinanza comunale che disponeva indicazioni per i cittadini in caso di neve sembra essere stata recepita. Tanti i vicentini che, muniti di pala, hanno sgomberato i marciapiedi. La neve è bella, ma non vale certo una multa di 50 euro. • © RIPRODUZIONERISERVATA

SCHIO.Bollettino neve a due cifre su tutto l’Alto Vicentino, ma nonostante tutti i Comuni siano in stato di preallarme la perturbazione “Big snow”, preannunciata con lagro anticipo, crea solo limitati disagi. A Schio ieri sera la neve ha raggiunto i 15 centimetri, 25 nella zona collinare, e tutti i 30 mezzi comunali sono stati messi in moto fin dal mattino per prevenire disagi alla circolazione. Un lieve incidente è stato comunque registrato in zona industriale dove un’auto è finita fuori strada senza conseguenze per l’autista. Il fondo stradale compromesso ha causato ovunque rallentamenti, specialmente nelle ore di punta. È stata inoltre vietata la circolazione a camion e tir con peso superiore alle 7,5 tonnellate per evitare ingorghi. Identica l’ordinanza emessa dal Comune di Valli del Pasubio, dove comunque la situazione resta sotto controllo nonostante l’accumulo di neve abbia superato i 40 centimetri. Analogo il bollettino anche nella Valle dell’Astico, dove le strade dei paesi sono rimaste percorribili, sempre con la dovuta prudenza. THIENE. L’allerta ha funzionato e nel Thienese i mezzi spargisale e spazzaneve si sono messi al lavoro sin dalla tarda mattinata. Nel tardo pomeriggio il manto nevoso aveva raggiunto i 10-15 centimetri, con punte di 20 in collina. Sotto particolare controllo tutta l’area collinare, anche se fino al tardo pomeriggio di ieri non si registravano interruzioni nella viabilità. In centro a Thiene qualcuno ha approfittato per fare a palle di neve, mentre una decina di negozianti ha pensato bene di tenere chiuso, prevedendo una scarsa affluenza. Il Comune ha deciso inoltre di annullare la manifestazione “Carnevale dei piccoli” che era in programma oggi pomeriggio in

piazza Chilesotti. A Villaverla, oltre ai mezzi spargisale, è intervenuto direttamente il sindaco Ruggero Gonzo, rendendo onore al suo soprannome “sceriffo”. Su segnalazione di un cittadino, si è recato in via Martinengo per togliere dalla strada un grosso ramo. Ad aiutarlo, un ragazzo che passava in quel momento. «Una buon’anima», ha sentenziato Gonzo. VALDAGNO. Neve abbondante sia in centro cittadino e sia nella fascia collinare. Il dirigente dell’Ufficio tecnico, ha rifertito che lo spessore era di circa 10 centimetri, con una sostanziale uniformità per tutto il territorio Valdagnese. I mezzi del Comune e quelli in appalto sono impegnati con regolarità. In centro storico a Recoaro la neve ha uno strato di 20 centimetri; mentre a Recoaro Mille si raggiunge il mezzo metro di neve nuova. Nelle frazioni del circondario c’è una media di 40 centimetri Le nove ditte che hanno in appalto il piano neve sono tutte in azione, come pure la Protezìone civile e i tecnici comunali. La neve, che è cominciata a scendere da metà mattina di ieri, ha raggiunto i 20 centimetri nelle zone collinari delle frazioni di Selva di Trissino, di Quargnenta di Brogliano, di Muzzolon di Cornedo e di SantoStefano e Monteschiavi di Castelgomberto. Le sale operative dell'uffici tecnici hanno fatto fronte all' emergenza mettendo in moto il piano neve. L'obiettivo è di mantenere agibili le strade, per questo tutti i mezzi comunali e quelli dei privati appaltati, hanno continuato per tutto il pomeriggio a percorrere avanti e indietro le arterie. Da segnalare che al volante dell'unimog a Castelgomberto è lo stesso sindaco Lorenzo Dal Toso. • Hanno collaborato: Elia Cucovaz, Silvia Dal Maso, Paolo Mutterle, Alessia Zorzan, Aristide Cariolato e Luigi Centomo

Unospartinevein azione aThiene. Nell’AltoVicentino laneve ha provocatoparecchidisagi. FOTO STELLA/DONOVAN CISCATO

ASarego

Ovest Vicentino

SIROMPE UNA PALA SPAZZANEVE KO Ilguastoa uno deimezzi spazzaneve ha causato qualcheritardonello sgomberodella neve dalle stradedi Sarego proprio nelmomento dimaggior bisogno.Il mezzo incidentatoieri pomeriggiositrovava all’operaquando laparte anteriorespartineveha urtatountombino sporgente,chene ha spezzatolalama.Lo spazzaneve ha cosìdovuto interrompereilsuo interventonelle vie incui eraassegnato, creando quindipiù lavoropergli altriduegià impegnatisu altrifronti.Secondo l’assessoreFlavioZambon l’interoparco mezzi sarà di nuovoa pieno regimein mattinata. M.G. © RIPRODUZIONERISERVATA

Difficoltàperlecontrade DuebusfermiaSovizzo InValchiampo gli spartineve hannolavoratofin dalle primissimeore diierimattina, soprattuttonellezonecollinari einaltaValle, perpermettere aicittadinidi raggiungere i luoghidilavorodelfondovalle. AChiamposei mezzi hanno operatotuttoilgiorno per liberareicollegamenti tra centroefrazioni.Così anchea Nogarole,chehafattoentrare inazione altridue spartineve peraffiancare i duecomunali. Lasituazione èstata tenuta sottocontrollo anchea San PietroMussolino,Crespadoro eAltissimo.Unverocolpo di fortunalavacanza dellescuole finoa mercoledì. Il trasporto scolasticoinaltaValleèinfatti unaspinanelfiancodelle amministrazioniincasodi nevicate. Nel pomeriggiola

AChiampo sièspalato parecchio circolazionelungo laprovinciale Valchiampoèandata a rilentoda SanPietroMussolinoinsu. Difficileancheraggiungere frazioniecontrade, anche se non visono stati casidiisolamentoo di stradechiuse. Neiprossimi giorni sifaranno purei contidegli interventi,veri salassi per le magrecassedeiComuni. Qualcheproblema allaviabilità si èregistratoaSovizzoe

Monteviale. ASovizzoieri alle13 dueautobusAim nonriuscivanoa ripartiredallafermata divia Roma,neipressi dellachiesa:sono dovutiintervenire glioperatori del Comuneche, con corde eun mezzo,hannotrainato gli autobus finchèilmotore si èriavviato.A Monteviale verso le 14.30un paio dimacchinesono sbandateinvia Callecurtasalendodasotto il monteversola piazza.In entrambi icomuni i mezzi spazzanevesono statiin azionetutto ilgiorno mala circolazioneinserata èdiventata difficilesoprattuttonellezone collinari.Ad Arzignanosonostati 26i mezzi operativisulle strade finoalle 20epoi rientrati in servizionellanotte,attivi invece H24sulla viabilità diaccesso all’ospedale.Oggil’asilo nidoè comunqueaperto. AMontecchioun’ordinanza ha invecestabilitoche oggi le scuole materneparitarierimangano chiuse.Agno ChiampoAmbiente, inoltre,avvisa i cittadinichea causadelleavversecondizioni meteorologichesi potrebbero registraredisaginellaraccolta dei rifiuti. • M.P. © RIPRODUZIONERISERVATA

BASSANESE. Ilmaltempocostringe aridurrelecorse del50 percento

Le neve dimezza i treni regionali. A causa del maltempo le Ferrovie hanno annunciato la riduzione del 50 per cento dei viaggi sulla linea da Trento a Bassano. La circolazione, che riprenderà come sempre alle 4:50, vedrà in servizio un treno all’ora. La decisione, a quanto spiegano le Ferrovie, è stata presa per ragioni di sicurezza, dopo le forti nevicate della giornata. Proprio a Bassano sono entrati in azione dieci mezzi. La nevicata non ha colto alla sprovvista il Comune, che ha

fatto scattare il suo piano neve. Disagi, invece, tutta la Valbrenta dove sono caduti circa 20 centimetri di neve. A rilento il traffico lungo la statale della Valsugana da Cismon fino a Pove. A Solagna bloccata la parte alta del paese dove i mezzi spargisale e spazzaneve non sono passati se non in serata. Dalle 14 le strade si sono trasformate in piste da sci causando numerosi sbandamenti. Continui cali di corrente elettrica hanno costretto alla chiusura pomeridiana di alcune aziende e attività. Più puli-

te e percorribili le strade prossime al centro. A S. Nazario sono oltre 20 i centimetri di neve caduta. I mezzi spargisale hanno limitato la formazione di lastre di ghiaccio sulla carreggiata, ma per la pulizia completa delle strade è stato necessario attendere la sera, accentuando i rischi soprattutto nelle immissioni sulla statale della Valsugana. Nei Comuni di Pove, Campolongo, Valstagna e Cismon i mezzi spargi sale sono entrati in azione sin dalle prime ore del pomeriggio. Gli addetti comunali, insieme ai vo-

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lontari e agli uomini della Protezione civile lavorano incessantemente per riuscire a far fronte alle precipitazioni in continuo aumento. A Marostica, lungo la strada della Fratellanza, un autobus delle Ferrotramvie Vicentine è sbandato mettendosi di traverso mentre affrontava un tornante. Allertate le polizie locali della città scaligera e di Bassano. I tecnici Ftv, intervenuti, hanno rimesso in carreggiata il mezzo. A Mason le squadre del Comune sono uscite con i mezzi spargi sale e ghiaino anche nelle zone collinari, notoriamente più esposte alle conseguenze delle nevicate. A Mussolente si è giocato d'anticipo. Il sale è stato sparso ai primi fiocchi. • F.C. C.Z.


24 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Martedì 12 Febbraio 2013

Versoilvoto.Iprogrammi Le richiestedelle categoriee leproposte dei partiti

«Riforme eserietà»

«Riformeeserietà,sennòsi dissanguanogliitalianiper colpadierroriprecedenti» ALBERTOTOLDO SCELTACIVICACONMONTI

«Rilanciare iconsumi»

«Lariduzionedelletasse consenteallefamiglie diaumentareiconsumi» ERIKASTEFANI LEGANORD

LATAVOLA ROTONDA. Sei aspirantiparlamentarivicentini sisono confrontaticon Confesercenti sucosti dellapolitica erilancio dei consumi,delleimprese e dellavoro

Icandidati: «Prontia ridurci l’indennità» L’impegnodiGinato(Pd) raccolto daUdc, Lega,SceltaCivicae Pdl Regolarele domenicheaperte? Firmanotuttieccetto Zanettin Marco Scorzato «Siamo pronti ad auto-riduci l’indennità parlamentare: e poiché non la si può lasciare allo Stato, la metteremo in un fondo per il sociale che potremmo gestire in modo collegiale». Parola di sei candidati vicentini al Parlamento: un impegno trasversale ai partiti nato un po’ casualmente, ieri, sul finire di un dibattito davanti ai vertici di Confesercenti Vicenza. L’IMPEGNO. In sintesi è andata così. Si discute di riforme necessarie e riforme possibili, di tempi lunghi e leggi che s’intoppano, di taglio dei costi della politica e revisione del bicameralismo perfetto. Federico Ginato, candidato del Pd, rilancia il proprio impegno: «Se aspettiamo una legge, non cominceremo mai: io mi sono impegnato fin dalle parlamen-

Tamborra (Confesercenti) «Lasituazioneè drammatica permoltepiccole emedieimprese»

tarie a ridurmi del 30% l’indennità». Il leghista Filippo Busin commenta: «Potremmo ragionarci». «Non vorrei fare demagogia, vorrei dirlo il giorno dopo l’elezione...», incalza Alberto Toldo, di Scelta Civica con Monti. «Ma allora non lo si fa più - ribatte Ginato -. Potremmo mettere i soldi in un fondo per il sociale». «Sono d’accordo», interviene Massimo Pecori, dell’Udc. «Se è una cosa seria, gestita in modo serio, ci sto anch’io», osserva Pierantonio Zanettin, del Pdl. Alla fine Busin conferma e l’altra leghista, Erika Stefani, chiude il cerchio: «Sono pronta». Tutti ci tengono a non passare per demagoghi, ma Ginato chiosa: «La verità è che andiamo alle assemblee pubbliche, oggi, e ci contestano in quanto candidati parlamentari, non per quello che diciamo...». Come se il ruolo o la sola candidatura fossero già un marchio di “colpevolezza”; forse la politica di questi anni non ha aiutato, e un tocco di populismo ha fatto il resto. L’IMPRESA PRESENTA IL CONTO. L’autoriduzione dell’indennità è suggestiva, ma tutti i candidati sanno che sarebbe una goccia nel mare delle azioni necessarie al Paese. Confesercenti ha presentato il suo docu-

Larecessionee le ricetteper combatterla

In9mesi1.715imprese inmenonelVicentino

Latavola rotonda di Confesercenti conalcuni candidatidi Pdl,Lega,Pd, Udce SceltaCivica. COLORFOTO mento: richieste e proposte ai candidati, illustrate dal presidente Bruno Santacatterina e dal direttore Vincenzo Tamborra. Alla base i dati «preoccupanti» della recessione. «Questa campagna elettorale si sta concentrando sulle tasse e, tra queste, sull’Imu - osserva Santacatterina - ma i 4 miliardi di gettito sulla prima casa sono un’inezia rispetto all’ordine di grandezza delle risorse di cui il Paese ha bisogno per ripartire». A Tamborra il compito di illustrare la situazione «drammatica in cui versano molte piccole e medie imprese, anche nel settore del com-

RIVOLUZIONE CIVILE. Ilterzo incontrodegli“ingroiani” vicentini

«Sellegata aBersani Serve un’alternativa» Ezzelini Storti: «Il lavoro è il tema più importante» E tra i candidati c’è l’operaia Federica Perin No all’amministrazione Variati. E No a quello che chiamano il Governo Monti-Alfano-Bersani-Casini. La lunga marcia è solo agli inizi, ma Rivoluzione civile muove all’attacco dei palazzi romani e municipali con decisione. Al terzo incontro tematico cittadino, svoltosi a villa Tacchi sul tema dell’urbanistica, gli ingroiani vicentini non perdono d’occhio nessuna delle due consultazioni. Un po’ per ovvie ragioni temporali, con le politiche praticamente dietro l’angolo e le amministrative un po’ più in là ma ben staccate dall’orizzonte, un po’ per motivi strategici. Il responso dell’urna, infatti, dirà chi avrà avuto ragione nella scelta e dunque titolo e numeri per provare a riaggregare, se non addirittura a ricostruire, la sinistra nazionale (o la sinistra più a sinistra, fate voi), vittima di quel bipolarismo all’italiana, che, lungi dal tagliare il centro dal gioco, ha finito con l’estromettere proprio le ali. Lo conferma Giuliano Ezzeli-

GiulianoEzzelini Storti ni Storti, segretario di Prc e componente politico della nuova lista: «Noi vogliamo costituire un’alternativa e le nostre porte sono aperte a chi ci vorrà stare. A cominciare da Sel, che con Vendola si è legata mani e piedi a Bersani e che dovrà decidere cosa vuole fare da grande. Noi siamo aperti a tutti ma non può accadere come la volta scorsa con "Disegnare Vicenza", quando si tirarono indietro per pietire un posto a tavola nell’amministrazione rimanendo poi fuori». Netto, del resto, il solco che li divide da palazzo Trissino: «A cominciare da Borgo Berga e dalla base ex Dal Molin. E mettendoci dentro naturalmente

il Piano degli Interventi, che riteniamo un regalo ai costruttori». Agire locale ma pensare globale: Ezzelini Storti è un fiume in piena mentre attende l’arrivo dei candidati di casa nostra, a cominciare da Federica Perin, l’operaia di "Filivivi" (ex Lanerossi) da tempo impegnata contro la chiusura degli stabilimenti tessili vicentini. È il lavoro, assieme all’ambiente, il cavallo di battaglia. «Assieme alla legalità. Non si esce dalla crisi se si blocca il lavoro, ma lo sviluppo economico deve andare di pari passo con la dignità del lavoratore». Tradotto in programma, ripristino dell’articolo 18, abolizione della riforma Fornero sulle pensioni, blocco e revoca di contributi e finanziamenti alle aziende che delocalizzano, soldi a fondo perduto per le piccole imprese, il popolo delle partite Iva che contribuisce a creare occupazione. «E rafforzare gli ammortizzatori sociali che garantiscono i lavoratori. Per il resto - conclude il segreterio di Rifondazione basta applicare la Costituzione, che è di fatto il programma politico più completo». • R.L. © RIPRODUZIONERISERVATA

mercio o del turismo e della ristorazione». A lui anche quello di illustrare le proposte di Confesercenti: il documento nazionale contempla la riduzione dei consumi intermedi dello Stato; il riordino della pubblica amministrazione; le dismissioni del patrimonio pubblico; le riforme istituzionali; la revisione degli incentivi alle imprese. Così si tima un «recupero di 70 miliardi» per il quale l’associazione ipotizza una serie di impieghi: ridurre l’Irpef per i redditi medio-bassi, ridurre l’Irap e fermare il previsto aumento dell’Iva al 22%, per riportarlo poi al 20%.

brevi PDL OGGIALFANO ALVIEST CONI QUADRIDI PARTITO

Questa sera a partire dalle 18.30 al Viest Hotel è annunciata la presenza di Angelino Alfano, segretario nazionale del Popolo della libertà. L’ex ministro della giustizia del governo Berlusconi incontrerà i quadri dirigenti del Pdl vicentino e i candidati locali alle prossime elezioni politiche.

Quanto all’Imu, si propone l’esenzione per la prima casa e per gli immobili d’impresa». “LIBERALADOMENICA”. Confesercenti ha proposto ai candidati di aderire alla proposta di legge d’iniziativa popolare “Liberaladomenica” per ridisciplinare le aperture domenicali nel commercio. La tesi è che il decreto Salva Italia non favorisce la concorrenza, pur proponendosi di farlo. Tutti i candidati hanno firmato, tranne uno, il pidiellino Zanettin: «Sono liberale e liberista, è questione di coerenza». • © RIPRODUZIONERISERVATA

«InVeneto, neiprimi novemesi del2012,il saldo tra imprese “nateemorte”èstato negativo (-3.760)e il46% diqueste sonovicentine (-1.715); solo nelcommercioil saldo negativo inVenetoèdi2.326 imprese,e di502nel Vicentino».Apartire daquestidatiedal documento diConfesercenti illustratidal direttoreVincenzo Tamborra, sièarticolata la tavola rotonda consei candidati al parlamento. Ildocumento ha incassato un consensotrasversale. Filippo Busin,Leganord, lamenta«un pesofiscaleinsopportabile»e ricordache«la ricetta della Legaètrattenere quial Nordil 75%delle tasseper rilanciare l’economia».Erika Stefani,sua collegadipartito, proponeil «rilanciodellePmi attraverso l’aumentodellacapacitàdi spesadelle famiglie,chesi ottienecon la riduzionedel caricofiscale».Per Pierantonio Zanettin,Pdl, ildocumento di Confesercentiè condivisibile ma“leggero”:egliproponeuna «terapiad’urto»a suondi privatizzazioni»,compresa«la cessionediaree demaniali lungole coste, anchese pure nelPdlincontroresistenze»; auspicapoi «liberalizzazioni vere, dall’energiaallafinanza». FedericoGinato,Pd, proponeil «criteriodei“costi standard” nellasanitàeinaltri settori

SantacatterinaeTamborra dellaspesapubblica per ridurregli sprechi».La spesa va rivistaanche con«l’accorpamento deiservizi deglienti locali».Ginatoauspica «il mercatoapertonei settori dell’energiaedeitrasporti, ma non inquellodell’acqua». I risparmidi risorsedovrebbero consentire«la riduzionedelcuneofiscale».Per MassimoPecori, Udc,«bisogna ridaresostegnoal consumo:la macchinaItaliariparte, se riescea farlo dalbasso. Lacoalizione di Montièl’unicacheconiuga credibilitàecompetenza,già dimostrate,conl’umanità che può portareil nostro partito». Alberto Toldo,sindaco diValdastico e candidatomontiano diScelta civica,invoca«una stagione di proposteserieediriforme, sennò ogni20annici sarà un governoche chiedeil sangueagli italianiper riparareagli errorideigoverni precedenti».Perle imprese,va azionatalalevadel «credito:oggi il vero problemaèla liquidità». M.SC. © RIPRODUZIONERISERVATA

LACURIOSITÀ. Due coniugi diSan Vito candidatida Storace

Lacoppiasi “risposa” nellelistedella Destra

I Roan non hanno grandi speranze di elezione «Ma siamo convinti che sia un voto utile» Bruno Cogo

SAN VITO DI LEGUZZANO

CGIL INCONTROCOICANDIDATI SULPIANODEL LAVORO

Domani dalle 9 alle 13 all’Alfa Hotel in via dell’Oreficeria, la Cgil incontra alcuni candidati per discutere del Piano del lavoro: saranno presenti Alessandra Moretti (Pd), Pape Diaw (Sel), Daniela Ruffini (Rivoluzione civile) e Roberto Tessaro (Centro democratico).

LADESTRA MUSUMECIAVICENZA PRESENTA I CANDIDATI

Nello Musumeci, vicesegretario nazionale de La Destra, sarà presente domani alle 18,30 al caffè “La Meneghina", in via Cavour, per un incontro politico a sostegno della lista de La Destra di Storace, lista presente sia alla Camera in Veneto 1 che al Senato.

Trentadue anni dopo aver pronunciato quello fatidico, Anna Maria e Dario hanno detto di nuovo sì. Questa volta non in chiesa davanti al celebrante ma a Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra. I "testimoni" della coppia, forse l'unica nel Vicentino tra i candidati alle politiche, sono una sessantina di elettori sanvitesi che hanno sottoscritto la candidatura; in tanti si sono complimentati per la decisione che vede i coniugi Roan uniti non solo nella vita ma anche in politica. Il lavoro svolto finora e la partecipazione attiva alle iniziative del partito di destra sociale fondato nel 2007 ha spinto i dirigenti regionali a chiedere ai due sanvitesi di candidarsi. Dario Roan, 58 anni, libero professionista nel campo dell' agricoltura, ha ricoperto in passato l'incarico di assessore comunale all'ecologia (con il gemello Daniele all'opposizio-

DarioRoan

AnnaMariaMartini

ne) ed ha fatto parte della direzione provinciale del suo partito. Correrà per un posto al Senato mentre la moglie Anna Maria Martini, 53 anni, impiegata, è stata inserita nella lista dei candidati alla Camera come indipendente. «Pur consapevoli di trovarci in una posizione di difficile eleggibilità - ammettono chiediamo agli elettori di esprimere un voto utile per La Destra che si presenta alleata con Pdl e Lega Nord. Auspichiamo che gli ex elettori di Alleanza Nazionale si riconosca-

no nel nostro movimento in quanto custode dei valori della destra sociale», In passato avaro di candidati alle politiche, per la prima volta il comune di S. Vito di Leguzzano ne vanta addirittura tre; oltre ai coniugi Roan si presenta per La Destra anche Livio Toldo, 52 anni, impiegato in una ditta tessile; anche lui ha fatto parte della direzione provinciale del partito e correrà per un posto alla Camera nel Collegio Veneto 2 (Venezia, Treviso e Belluno). • © RIPRODUZIONERISERVATA


Cronaca 25

IL GIORNALE DI VICENZA

Martedì 12 Febbraio 2013

Versoilvoto.Lescelte

Imovimentiin vista del doppioappuntamento elettorale LECOMUNALI. Exforzista eprimo cittadino unitidalleorigini nella Dc

Variati“arruola” l’exPdl Franzina perlacampagna

Ilconsiglieresaràil “coordinatoreorganizzativo” «Condividoilprogetto delsindaco,il mioimpegno ègratuito. Ildopo-voto? Nonne abbiamoparlato» Marco Scorzato Maurizio Franzina sosterrà il sindaco Achille Variati alle prossime elezioni. Lo farà - anzi già ha iniziato a farlo - da protagonista: sarà il “coordinatore organizzativo” della campagna stessa. Con una precisazione: non si ricandiderà al Consiglio comunale, ma porterà la sua «esperienza» a titolo «gratuito» a sostegno del progetto civico variatiano in quel ruolo perlopiù «tecnicooperativo». Un ruolo che si caratterizza certo in tal senso, ma dal rilevante significato politico: per Franzina, ex assessore della Giunta Hüllweck, ex berlusconiano poi pentito, è

Siamomolto contenticheun exavversario oracondivida ilnostroprogetto

JACOPO BULGARINID’ELCI PORTAVOCESINDACO VARIATI

l’approdo di una traversata personal-politico-amministrativa durata un anno e mezzo. LA“TRAVERSATA”.Era il settembre 2011 quando l’allora capogruppo del Pdl in Sala Bernarda scaricava pubblicamente Silvio Berlusconi e la sua corte di «nani e ballerine», ancor prima che spread e bunga bunga travolgessero la parabola governativa del Cavaliere. Era l’autunno 2011 e l’esecutivo tecnico delle larghe intese doveva ancora materializzarsi, quando Franzina invocava una nuova stagione di collaborazione bipartisan, di stampo civico, per l’amministrazione della città: le posizioni assunte in Consiglio comunale andavano nella direzione dell’«opposizione costruttiva» e dell’apertura al sindaco Variati, con cui Franzina condivide le origini democristiane. Al Pdl, però, quella linea non piaceva per niente e da quel fronte gridavano all’«inciucio». Tanto che, qualche mese dopo, gli diedero il benservito da capogruppo, preludio alla sua usci-

ta dal Pdl e all’approdo al gruppo Misto di cui ora è capogruppo: una terra di mezzo, un purgatorio, da dove ora riparte una nuova stagione politica. IL NUOVO INCARICO. Franzina la spiega così: «Da un lato, avevo detto che non avevo intenzione di ricandidarmi e non lo farò; dall’altro, già quand’ero nel Pdl proponevo di ragionare su una proposta civica forte, che non poteva che partire dal sindaco in carica: fu su questa visione del futuro della città che maturò la frattura col Pdl». Franzina ricorda che il suo percorso è stato «coerente, fatto di vari momenti, compresi i voti in Consiglio su bilancio e Piano degli interventi». E aggiunge: «Quando Variati mi ha chiesto se volevo dargli una mano, ho accettato, a titolo gratuito: con questo incarico di coordinare aspetti tecnici della campagna elettorale posso mettere a servizio del progetto la mia esperienza». L’obiettivo è «far passare un messaggio di continuità e di forte rinnovamento al tem-

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IMANDATIDIFRANZINA DAASSESSORECOMUNALE

Franzinaèstatoperduevolte assessoreaitempidellaGiunta Hüllweck,trail’98eil2008. Alleultimeelezionièstatoeletto consiglierecomunaleconilPdl

Larottura colPdl

«Credoinunaalleanza civicaperilbenedellacittà: suquestohorottocolPdl» MAURIZIOFRANZINA CONS.GRUPPOMISTO

Chiè

MaurizioFranzina DCE FORZAITALIA MaurizioFranzina, 52anni, èimprenditore nelsettore dell’informatica.Oggi è capogruppodelMisto in consigliocomunale. Cresciutonelmovimento giovaniledella Democrazia cristiana,apartire dall’85, Franzinaè rimastoinDc finoal ’91. Dueanni dopoè statotra i primi militanti diForzaItalia:con quei coloriè stato presidente dellacircoscrizione 6dal ’95al ’98e poi perdue mandatiassessoredella GiuntaHüllweck,con diversedeleghe,tra le qualifinanze,gemellaggi, mobilità,ediliziaprivata, urbanistica,personale. DALPDL ARENZI Nel2008, con497preferenze,è stato eletto consiglierecomunaledel Pdl, di cuiè poi diventato capogruppo.In queste vesti, un anno e mezzofa, iniziava a criticarel’azione politicadiBerlusconi ea dialogareconil sindaco Variati sullequestioni cittadine.Suquesto c’è statalarottura e l’uscita dalpartito. Anovembre ha votato alle primariedel Pd, scegliendoRenzi. •

SalaBernarda duranteunaseduta delConsiglio comunale:dalprossimo mandato i consiglierisaranno 32 po stesso: quello che non c’è a centrodestra, dove sono polverizzati e dove Manuela Dal Lago rappresenta il vecchio centrodestra, né nel Movimento 5 stelle, dove tanti giovani signori e signore sono il nulla portato in politica». «NESSUNA PROMESSA». L’incarico a Franzina non andrà ad intaccare quello di Jacopo Bulgarini d’Elci, portavoce e capo di gabinetto del sindaco, che resta lo stratega della campagna elettorale. «Siamo molto contenti - afferma Bulgarini d’Elci - che un ex avversario si sia reso conto della bontà del nostro progetto, tanto da spendersi in prima persona e senza nulla in cambio». Lo conferma Franzina: «Promesse per il dopo-voto? È un tema che non abbiamo nemmeno toccato: non mi aspetto nulla». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Lacoalizione variatiana

Pd,Udceunasolacivica Èla“squadra”delsindaco All’iniziodelmandato c’erano treliste(Pd, ListaVariati e VicenzaCapoluogo)a sostegno delsindaco AchilleVariati;a metàdelcammino, la squadra lievitò aquattro epoi acinque forze,con l’adesione diUdc e Impegnoa 360˚gradi;poi c’è statala rotturacon Claudio Ciceroela coalizione siè posizionatasuquattrogambe. Ora,invista dellaprossima campagnaelettorale per le elezionicomunalidel26 e27 maggio,i variatiani si schiererannoa trepunte:due sarannole listedipartito, quelladelPartito democratico

equelladell’Udc,eunasola la lista civica.ListaVariati eVicenza Capoluogosaranno fusein una solaformazione:saràla “lista del sindaco”manon èancoradefinita l’esattadenominazione,anchese potrebberestarequelladi Lista Variati. Ovviamentenellanuovacivica noncisarà spazioper tuttii consigliericheoggi siedonoinSala Bernardanelledue listediorigine: primo,perchéi consiglieritotali scenderannoda40a 32;secondo, perchésarà necessarioridiscuterele candidature.Sarà unodei temideiprossimi giorni. M.SC. © RIPRODUZIONERISERVATA

INFIERA. Domani alle 17 ilconfronto conottoesponenti di altrettanteliste apartiredal documentodegli Industriali

EConfindustriainterroga icandidati Domande e proposte. Gli Industriali veneti incalzano i candidati alle Politiche sui temi cari al mondo delle imprese. L’appuntamento è per domani alle 17 in Fiera con il Forum organizzato da Confindustria Padova, Unindustria Rovigo, Confindustria Verona e Confindustria Vicenza. A condurre il dibattito sarà Luca Ancetti, direttore di Tva Notizie.

Tanti i temi in discussione: dal fisco che drena il 68,3% del reddito d'impresa al dumping fiscale di Province autonome e regioni “frontaliere"; dalla bolletta energetica zavorrata del 30% rispetto ai concorrenti europei alle rigidità di un mercato del lavoro poco inclusivo, specie per i giovani. Dall’imperativo di coniugare sviluppo e rigore agendo sul lato

della spesa, alla riforma del Titolo V della Costituzione, alle infrastrutture per rimettere in moto il Veneto, come la Tav. Sullo sfondo i dati «sconfortanti sulla produzione industriale in Italia, calata del 6,7% nel 2012». Il confronto prenderà spunto dal “Progetto Confindustria per l'Italia: crescere si può, si deve", un complesso disegno

di politica economica, fatto di azioni concrete. Il documento sarà presentato e discusso in occasione del Forum - strettamente riservato agli imprenditori associati - a cui parteciperanno otto candidati di altrettante liste del Veneto 1: Franco Bocchini (Fare per Fermare il Declino), Enrico Cappelletti (Movimento 5 Stelle), Fabio Gava (Scelta Civica con Mon-

ti), Alberto Giorgetti (Pdl), Emanuela Munerato (Lega Nord), Giorgio Santini (Pd), Stefano Valdegamberi (Udc), Alessandro Zan (Sel). Interverranno i presidenti delle 4 territoriali di Confindustria, Andrea Bolla (Verona), Gian Michele Gambato (Rovigo), Massimo Pavin (Padova), Giuseppe Zigliotto (Vicenza). • © RIPRODUZIONERISERVATA

Lasala Palladio dellaFiera duranteun’assemblea di Confindustria


Cronaca 29

IL GIORNALE DI VICENZA

Martedì 12 Febbraio 2013

ILCASO. Lareplica all’associazione“VeneziaGiulia eDalmazia”

Foibe epolemica «Nellescuole nonsidimentica»

Gliinsegnantidel Rossi,Pigafetta eLioyprecisano «Maistati contattati,lelezionisono statefatte» Anna Madron Tre scuole, una tirata d'orecchi. Restituita, però, al mittente. Perchè le affermazioni di Annamaria Fagarazzi, dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia presieduta dal fratello Coriolano Fagarazzi, non sono piaciute ai dirigenti degli istituti scolastici chiamati in causa: Rossi, Pigafetta e Lioy. «Cerco di far conoscere la nostra storia nelle scuole, ma è difficile. Lo scorso anno ho telefonato diciotto volte al Rossi e non ho mai avuto risposta e lo stesso accade con i licei Pigafetta e Lioy», aveva dichiarato Fagarazzi in occasione delle celebrazioni del Giorno del ricor-

Alcuneclassi hannoascoltato dellelezioni diunexalunno figliodiprofughi dellaDalmazia

do al Cimitero maggiore. Ma l'accusa di latitare sulle Foibe per insegnanti e presidi dei tre istituti superiori è pretestuosa. «Ho conosciuto la signora un paio d'anni fa al Rossi - riferisce il dirigente Lorenzo Gaggino - alla sua richiesta di poter intervenire a scuola risposi mettendola in contatto con l'insegnante responsabile di questi progetti, legati sia alla Giornata della memoria che del Ricordo. Non so se poi a questo contatto seguirono degli incontri veri e propri, so che nella nostra scuola ogni anno si dedica del tempo per commemorare ma anche per spiegare agli studenti pagine di storia dolorose che non possono essere trascurate». Che il dramma degli esuli istriani e delle persecuzioni entri in classe in concomitanza del 10 febbraio, giorno in cui dal 2004 si commemorano le vittime dei massacri delle Foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, lo conferma anche Piero Piazza, docente di lettere al tecnico industriale. «A tutti i professori di lettere viene con-

segnato un documento con la richiesta esplicita di ripercorrere i fatti e di spiegarli ai ragazzi che in genere su questi argomenti sono molto poco informati», spiega Piazza che come i suoi colleghi anche quest' anno ha utilizzato l'orario della lezione per approfondire uno degli ultimi tragici capitoli della seconda guerra mondiale. Lente d'ingrandimento sulla tragedia umana che ha segnato il confine orientale anche al liceo scientifico Lioy. «Personalmente non sono mai stato contattato dalla signora Fagarazzi - sottolinea il preside dell' istituto di piazza San Lorenzo, Carlo Vignato - in ogni caso è nostra preoccupazione sensibilizzare i ragazzi su fatti storici imprescindibili, seguendo anche le direttive del dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale pubblicate nel sito della scuola». Riflettori accesi sul Giorno del Ricordo anche al Pigafetta, il liceo di contrà Cordenons diretto da Roberto Guatieri. «Mercoledì 6 febbraio alcune classi quinte hanno assistito

Conte,Fli

«Igiovani devono sapere» «Ancheilsilenzio rappresenta unaformadi negazionismo inaccettabileper una democraziacompiuta: apprenderecheben treistituti superioridellacittà diVicenza hannorifiutatoo evitato di ricordarelatragedia dellefoibe edell'esododegli Italianidi Fiume,Zara,Pola, Istria, DalmaziaeVeneziaGiulia,ci rimandaal silenzioassordante duratodecenni ecancellato solocon lalegge Menian.92 del 2004.Preservare talememoria significatrasmettere alle giovanigenerazioni il ripudio di quelleideologiecheannientano ladignitàdell'uomo, educandoleinveceai principi dellademocraziaedellalibertà. IlGiorno delRicordo nonè, in tuttaevidenza, unariparazione materialeai drammid'allora, mae' comunqueun attodi giustizia,veritàe riconciliazione».Lo dichiarail deputatoGiorgioConteche, nellefunzionidivicesindacodi Vicenza,riuscì adintitolareun nuovo toponimoalla memoria degliesuliedeimartiridelle foibe.El’associazione “Mai Dimenticare”attacca il comune diMarano,colpevole, secondo l’associazionediaver dimenticatole vittimedelle foibe.Eil grupporisponde citandoinveceil Presidente delleRepubblicaNapolitano cherecentementehadefinito queitragici fatti:«un motodi odioedifuria sanguinaria,che assunsei sinistri contornidi una"pulizia etnica".» • © RIPRODUZIONERISERVATA

Unatragicaimmaginedell’epoca durantelascoperta dellefoibe inIstria. FOTO ARCHIVIO alla conferenza tenuta da Edoardo Bernkopf, figlio di profughi dalmati ed ex studente del liceo Pigafetta - fa notare Renata Battaglin, docente di storia e filosofia e referente per le iniziative di cittadinanza e costituzione - Bernkopf ha inquadrato gli eventi avvenuti nelle aree giuliana, istriana e dalmata, ricordando l'esodo degli italiani costretti a lasciare le loro case e la sua personale esperienza di ragazzo cresciuto nella memoria di un dolore mai dimenticato dalla famiglia, al punto da motivargli l'impegno per la ricerca storica». Sempre al Pigafetta, concerto al Teatro Comunale il 20 gennaio scorso dedicato alle vittime dell'Olocausto e delle Foibe e in passato visite a Trieste alle Foibe di Basovizza e alla risiera di San Sabba, oltre a incontri con storici e visione di filmati e documentari sui fatti del confine orientale messi a disposizione delle scuole dalla Regione Veneto. • © RIPRODUZIONERISERVATA

«Opportuneiniziative» LACIRCOLARE DELPROVVEDITORE L'invitoalle scuole a celebrareil Giorno del Ricordoarriva anche dal Provveditore. Èdel 6 febbraioscorsola circolarefirmata dal dirigenteareggenza dell'Ufficioscolastico provinciale Domenico Martinoe inviata atutti gli istitutidi Vicenza moltidei qualil'hanno pubblicatanel propriosito. Nellanotaincui si fa riferimentoallalegge92 del2004 cheha istituito il 10febbraiocome dataper ricordare i tragicifatti del confineorientale,si sottolineal'importanzadi «conservare erinnovare la memoriadella tragedia che hacolpito nelsecondo dopoguerramolti cittadini

Ingressodell’istituto Pigafetta istriani,fiumani e dalmati vittimedellefoibe edell'esodo dalleloro terred'origine». Confidandonella collaborazionedelle scuole, Martinoinvita apromuovere «opportuneiniziative commemorative,di studioedi approfondimento».Uninvito precisodunqueben prima dellepolemiche. • AN.MA. © RIPRODUZIONERISERVATA


30 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Martedì 12 Febbraio 2013

L’INIZIATIVA. Dopo lamostrail monumentopalladianotorna protagonista.Le sagomerosseattaccatenelle volte degliarchi enelle balaustre

DaRaffaelloverso... SanValentino LaBasilica “avvolta”da 26grandi cuoriin vista dellafestadegliinnamorati. Ilsindaco:«Simbolo d’amoreperlacittà e perquesta splendidapiazza» Giulia Guglielmi “Love is all around" l'hanno cantata per primi i The Troggs: “L'amore è dappertutto, tutto intorno", dicevano. E, aggiungiamo noi, da ieri pure attorno alla Basilica Palladiana. Ora che non è più l'immagine della Danza a Bougival di Renoir a fare da protagonista dentro ma anche fuori dal palazzo della Ragione, tocca infatti a dei grandi cuori rossi prendersi la scena. QUESTIONE DI CUORE. In tutto saranno ventisei, per la precisione, e verranno distribuiti sul lato che si affaccia su piazza dei Signori, piazzetta Palladio e piazza delle Erbe. Un'iniziativa promossa dall' amministrazione comunale, in collaborazione con Aim Valore Città Amcps, che va a toccare - è proprio il caso di dirlo il cuore della città. Quella Basilica Palladiana restituita ai cittadini e all'Italia intera nel mese di ottobre, e accompagnata da una mostra che l'ha riempita con oltre 270 mila visitatori in quattro mesi e mezzo di apertura. «Molti di loro - spiega il sindaco Achille Variati - venivano da fuori e si sono innamorati della bellezza della nostra città che hanno visto per la prima volta». Adesso, in occasio-

ne di S. Valentino, il monumento prenderà vita in maniera nuova e del tutto originale grazie a un'idea di Franco Pianegonda. «Abbiamo pensato a questa iniziativa - spiega Variati - per far diventare la Basilica un simbolo di amore nella settimana di S. Valentino. Amore per le persone care, per la città, per questa bellissima piazza». CUORI & FIOCCHI. Ieri, però, "Big Snow" si è messo di mezzo tra gli addetti di Aim che stavano allestendo la Basilica: la nevicata ha infatti frenato la

L’invitorivolto agliinnamorati èquello difotografarsi colmonumento sullosfondo Ieril’allestimento chesiaffaccia anchesupiazza delleErbe esupiazzetta Palladio

“caduta" dei cuori, che si sono fermati a dieci, addobbando quindi solo la facciata verso piazza dei Signori. Un “freno" che però ha reso ancora più suggestiva la cartolina di Vicenza, con la piazza completamente imbiancata sulla quale il rosso dei cuori risaltava ancora di più. Le sagome in forex verranno appese nelle volte degli archi, agganciati nei supporti già presenti grazie a un sottile cordino in acciaio, nelle balaustre del secondo piano e nelle estremità laterali verso la piazza, e resteranno appese fino al 18 febbraio. FOTO RICORDO. Ma l'originale allestimento, oltre ad essere perfettamente in tema con la festa degli innamorati, sarà anche un'occasione per raggiungere il centro storico e farsi fotografare. Scatti che il sindaco Achille Variati invita a diffondere tramite i social network per far conoscere la bellezza della città di Vicenza: «La Basilica - prosegue Variati - è entrata nel cuore di tanti turisti, a breve annuncia poi il sindaco - verrà riaperta soprattutto per i cittadini, l'invito ai vicentini è di venire a fotografarsi davanti alla Basilica decorata e di diffondere le loro immagini sui social network». •

vademecum CARNEVALE A S. PIETRO GallettoCrestadoro saràil simpaticoprotagonista dellafiaba russa con burattinidalle 16nella salaverdedi piazzaSan Pietro. LESTAMPEDEL ’600 Domanialle16a palazzp CordellinaMargherita Sandriparleràdi Stampe seicenteschein“ricamidi filid’oroe di seta”.

LaBasilica sottola neve coni grandicuori chesi affaccianosu piazza deiSignori. FOTO COLORFOTO

Lecifre MESSADELLE CENERI Domanialle18,30 la messaconimposizione delleceneri perleattività religiosedel patronato LeoneXIII

18

CUORIROSSIDIMENSIONE 1,5X1,5METRI

Inforex conborchia inanellata,appesinelle volte degliarchi,agganciati neisupporti giàpresenti concordinodiacciaio

LEPROVINCE ORIENTALI Giovedì a palazzo Leone MontanarilaDante Alighieriorganizzaalle 16 ilconvegnosu “Ilcalvario delleprovinceorientali” a curadel prof.Mario Giaconi

6

CUORIROSSI DIMENSIONE2X2 METRI

Inforex conborchia inanellatasaranno ancorati attraverso sottilicordinidi acciaioalle balaustredel secondopiano.

© RIPRODUZIONERISERVATA

Ieril’installazionedeigrandicuori rossiper SanValentino

IMOLTI VOLTI DI DIO Venerdì alle 17la conferenzaaPalazzo LeoniMontanaridal titolo: L’uno,dai molti volti,hindu. ParlaAntonio Rigopoulos dell’università diVenezia.

SPAZIOCASA. Ma lanevicata diieriha svuotatoi padiglioniin Fiera

L’omaggio aGio Ponti trale libreriee icomò Pezzi originali realizzati con i propri abiti che diventano sedie e tavoli da soggiorno Maria Elena Bonacini La neve svuota Spaziocasa. Ma non mancano gli “intrepidi". Corridoi semuvuoti, e non poteva essere altrimenti, ieri pomeriggio alla fiera dell'abitare, che proseguirà fino a domenica e che da domani sarà affiancata da Sposiamoci. Ma non manca qualche coraggioso che si è spinto a Vicenza. «Nonostante il tempo sono arrivati clienti da Thiene e Schio - spiega Lorenzo Brazzale, di Icona arredamenti - che oggi avevano il giorno libero e che hanno fatto ordini». Icona ha portato in fiera i pezzi della Molteni che riproducono i mobili disegnati tra gli Anni Trenta e Cinquanta da Gio Ponti. La libreria che dà l'illusione ottica di avere ripiani leggerissimi, che sono invece rinforzati all'interno; il comò senza maniglie, il tavolino che cambia colore a seconda della direzione dalla quale lo si guarda, la sedia Montecatini in alluminio. «Ponti era avantissimo già allora - continua Brazzale anche se non era molto apprezzato ed è stato rivalutato in seguito. Sono pezzi molto attuali, che stiamo vendendo bene.

Unodegliarredamenti originaliproposti allafiera. FOTO BONACINI

Arredamentod’autore,giovedìla presentazionedeipezzi di Ponti

Fortunatamente c'è molta voglia di design e questo ci salva. Chi viene da noi vuole progettazione, che diamo un'anima alla casa. I clienti, magari, non sono moltissimi, ma fanno ordini grossi». I pezzi di Ponti saranno presentato giovedì alle 19 durante un vernissage. La forza del design è confermata anche da Giacomo Zannoni, di Casamania, che espone pezzi originali e personalizzabili: l'armadio composto di valigie in cuoio rifinite a mano, la sedia Him&Her, che riproduce le fattezze di busto, gambe e "lato B" sia maschili che femminili, il poggiapiedi da divano con piumone incorporato e il set di tavolo e sedie Rememberme, realizzato con indumenti e resine. «Consegnando 6 chili di vestiti si può avere una sedia personalizzata - spiega - mentre per il tavolo ce ne vogliono di più. Con circa 1500 euro si possono avere tavolo e due sedie fatti con i propri indumenti». Ma Zannoni conferma anche le difficoltà del settore. «La crisi si vede - afferma - e anche se a gennaio clienti nei negozi se ne sono visti, le aziende della zona di Vittorio Veneto mi dicono che non ricevono ordini. Si prospetta un anno difficile. Tanti negozi sono destinati a chiudere e così le imprese. Credo che alla fine dell' anno ne saranno sopravvissuti 7 su 10. Una volta aprivi il negozio e avevi clienti, adesso ce la fa chi aiuta ad arredare. Quelli che resteranno, comunque, avranno in mano il mercato». Spaziocasa sarà aperto oggi dalle 15.30 alle 20. • © RIPRODUZIONERISERVATA


38 Provincia

IL GIORNALE DI VICENZA Martedì 12 Febbraio 2013

ARZIGNANO E MONTECCHIO MONTECCHIO. Esposizionedebitoria di9 milioni dieuro diprivilegiatie 18milioni di chirografaricon bancheefornitori

MONTEBELLO. L’azienda vuoletrasferirsi

Iltribunalehascrittolaparola conclusivadopounannoemezzo ditentatividisalvataggi NominatocuratoreAndreaPeruffo

Ieriun sit indifronteaicancelli «Abbiamodelle controproposte»

La“Ceccato Lavaggi” è fallita Antonella Fadda La Ceccato Lavaggi spa è fallita. Lo ha stabilito il tribunale che, dopo mesi di palleggiamento, ha scelto la linea dura. La sentenza è stata emessa venerdì scorso, ma la notizia è stata resa pubblica solo ieri in serata con la nomina del curatore fallimentare Andrea Peruffo e del giudice delegato Paola Cazzola. Sarà quindi compito del dott. Peruffo analizzare il quadro finanziario, che conosce bene essendo stato nominato commissario giudiziale l’anno scorso. All’epoca il passivo indicato era di 9 milioni di euro di privilegiati e 18 milioni di chirografari con banche e fornitori. Ma dopo mesi i debiti sono lievitati e si aggirerebbero sui 30 milioni. Il buco potrebbe essere aggirarsi sui 15-20 milioni, proprio perché l’attivo nel corso dell’ultimo anno si è deprezzato per la devastante crisi economica. L’udienza dello stato passivo è fissata il 30 aprile. La notizia era attesa da quando la proprietà dell'azienda

aveva presentato i libri in tribunale richiedendo il fallimento. L’atto del collegio decreta ufficialmente, dopo quasi un anno e mezzo, l’insolvenza della Ceccato , un pezzo di storia della città di Montecchio Maggiore. Che dà il nome ad Alte. Ora si aprirà un nuovo scenario perché i circa 30 milioni di debiti rimarranno nella vecchia società mentre potranno farsi avanti nuove proposte industriali per affittare un ramo d'azienda. In questo modo è probabile che si dia inizio ad una nuova stagione produttiva per una società con un marchio conosciuto in tutto il mondo dall’alto contenuto tecnologico. Una partita appena iniziata, in cui il curatore Peruffo e il giudice Cazzola avranno il pallino in mano a tutela dei tanti creditori. Solo allora si capirà l’effettivo impegno economico di quelle cordate di imprenditori che sono uscite allo scoperto. Sarà impensabile visti i tempi di magra pensare di occupare i 137 dipendenti attuali, da più di un anno in cassa integrazione straordinaria. Potrebbero però aprirsi nuovi

L’epilogo

Unastoria lunga77anni Unastoria industriale esociale lunga77anni acui ha posto fineil tribunale accogliendo l’istanzadifallimento del9 agosto.I 30 milionididebiti eranounfardello che pregiudicavail rilancio dell’azienda,poichèla crisi ha alteratoi valori patrimonialidi unconcordato chedoveva essereprimadicontinuità, poi liquidatorio.Si chiudecosì una parabolaimprenditoriale avviatadaPietroCeccato nel ’36,con i bruciatoriper fornida pane.Poi icompressori d’aria, leattrezzature per lestazioni diservizio,elemotociclette sportive, dando lustro aun marchiodi notorietà internazionale.Paginegloriose diintrapresaincui capitale e lavorosono stati declinati per decennicon l’orgoglio dichi sapevafare impresaedichiha contribuitoalvalorecon la passionedi un’appartenenzaa unprogettoincui i fattoridi produzioneconiugavano l’eccellenza.Il futuro sarà un contrattod’affittod’azienda. Persalvareunmarchio, forse i nucleistrategici,nonpiù il lavoroditante persone.È il passatochenonritornerà. I.T.

Cancellichiusi daierialla storicaaziendacastellana. ARCHIVIO scenari per una rinascita con eventuali reinserimenti. Potrebbe riaffacciarsi all’orizzonte anche il piemontese Alberto Soria, che aveva dimostrato interessamento ad affittare un ramo d’azienda con il gruppo torinese Gestauto. Potrebbe anche dimostrare un nuovo interessamento la società emiliana Daerg Chimica che, a settembre, aveva presentato in tribunale una proposta per rilevare un ramo d’azienda, così come altre realtà industriali della provincia che più volte avevano mostrato con-

creto, e discreto, interessamento. Sicuramente molti occhi saranno puntati sulla Federpetroli Italia e il suo presidente Michele Marsiglia che solo il giorno prima della sentenza di fallimento aveva annunciato di voler salvare la Ceccato Lavaggi. Il gruppo del settore energetico, che ha sede a Padova, aveva reso noto con un comunicato pubblicato sul suo sito web che una cordata italiana e straniera, era intenzionata a discutere il salvataggio della storica azienda di Alte. •

ARZIGNANO/1. L’invio deimateriali avvieneda dieci anniin collaborazionecon l’associazione“Unamanoaiuta l’altra”

PadreGentilin ringraziail“Da Vinci” Il missionario che opera da 25 anni nelle Filippine ha incontrato gli studenti che raccolgono cibo e aiuti Un incontro per dire grazie alla solidarietà dei giovani verso i poveri delle Filippine. Padre Giovanni Gentilin, missionario canossiano arzignanese che da 25 anni opera a Manila, ha incontrato i quasi 400 studenti del liceo “Da Vinci”. I giovani hanno ascoltato il racconto del sacerdote, che li ha ringraziati per la raccolta, che dura da dieci anni, di generi ali-

mentari, tra cui 5 mila vasi di Nutella, e materiale scolastico, spediti con tre container di aiuti lo scorso novembre. In segno di gratitudine, dopo un pensiero inviato per il Natale assieme agli auguri dell'associazione “Una mano aiuta l'altra” onlus, ha donato ad ogni liceale un monile ricavato da una noce di cocco e decorato dai componenti di una tribù del nord del Paese. I ragazzi avevano assistito, nel corso delle ore di religione, ad un filmato che documenta l'estrema povertà della zona della “Smokey Mountain”, immen-

sa discarica dove ogni giorno migliaia di poveri vagano, tra le esalazioni tossiche e altri pericoli, alla ricerca di materiale da riciclare. Il missionario ha illustrato agli studenti gli ultimi risultati della propria opera, a dieci anni dall'avvio del progetto “Regaliamo un Natale diverso ai bimbi di Tondo”, tra cui la nuova clinica dove sono curati i numerosi giovani malati di tubercolosi a causa della scarsa alimentazione e dei vapori della discarica. La promessa di padre Gentilin è di tornare fra tre anni. • MA.CA. © RIPRODUZIONERISERVATA

© RIPRODUZIONERISERVATA

I filibustieri conquistano il carnevale di Altavilla. È "La Cambusa" della 5C della scuola Anna Frank il vincitore del Grande carnevale di Altavilla che sabato pomeriggio ha colorato il centro del paese con i carri realizzati da gruppi, scuole e associazioni, non solo del paese. Ci sono le casalinghe del “Moica Rouge” ironicamente seducenti negli abiti rossi con immancabile mulino, il “Soccorso sexy” con infermiera sul cofano, i vacanzieri low cost con palme e capanna giamaicana, i piccoli aggiustatutto emuli del cartone disneyano “Man-

Anche quest’anno il Comune aderisce all’iniziativa di Radio 2 Caterpillar “M’illumino di meno”, la giornata dedicata al risparmio energetico in programma venerdì 15 febbraio. Tante le iniziative in calendario. Si parte alle 18 alla biblioteca Bedeschi con “favole al lume di candela” per i più piccoli mentre nelle piazze centrali, alla stessa ora, prenderà il via la “Lampadedromia ” ovvero una corsa a squadre per le vie della città con fiaccole a led, seconda edizione della manifestazione proposta in versione “orienteering”: le squadre in

A conquistare il “tesoro” per il carro più bello, sono i ragazzi della media Anna Frank, novelli filibustieri in perfetta tenuta piratesca con tanto di corsaro e cannone in cartapesta, proclamati vincitori al rientro in parrocchia. • M. E. B. © RIPRODUZIONERISERVATA

Gemellaggio conNovi dopogli aiuti peril sisma

© RIPRODUZIONERISERVATA

“M’illuminodimeno” Fiaccolesulla Rocca

Ilcarrovincitore. M.E.B.

SOVIZZO

gara porteranno alla cittadinanza l’invito al risparmio energetico. Dalle 19 nelle piazze ci sarà l’animazione di strada, alle 20 la possibilità di ammirare le stelle con il telescopi del gruppo Gastrofili Valdalpone. Non mancherà il chiosco ristoro a basso impatto ambientale con bevande offerte dalla Pro Loco. Durante l’evento e fino alle 22 le luci delle piazze e della Rocca resteranno spente, con illuminazione a fiaccole, mentre per i negozi è prevista un’apertura straordinaria fino alle 20.30. • L.N.

Glistudenti assieme apadreGentilin durantel’incontro. MA.CA.

Ifilibustieridellemedie conquistanoilCarnevale ny tuttofare”. Vanno a pane, salame e vino, invece, i carri dell' Osteria Pan e Vin, il “Rifugio in disco”, che unisce montagna e “Musica a ciodo” e la “Sete degli Albini”. Fiabesco il carro della repubblica di San Daniele “Raccontami una storia”, seguito da tanti funghi rossi e bianchi. Ma i più teneri sono i piccoli della materna Fusari, un allegro “Asilo Pio” popolato da animaletti in costume di peluche sulla sigla della Vecchia Fattoria e seguito da altrettante famiglie con giallissimi pulcini sulle spalle o per mano agnellini e coniglietti.

I 70 dipendenti dell'Answer Drives protestano contro la chiusura della sede di Montebello. La neve non li ha fermati, ieri mattina, e nonostante il freddo pungente sono rimasti davanti alla sede dell'azienda per due ore a dare così il via alla lotta per il proprio posto di lavoro. È della scorsa settimana, infatti, che la Nidec Asi, la multinazionale del Sol Levante di cui l'azienda di Ca' Sordis fa parte, avrebbe deciso di trasferire a Milano la produzione della Answer, che crea componenti collegati alle energie rinnovabili. «Lotteremo fino alla fine - assicurano - perché questo trasferimento non è dovuto alla mancanza di lavoro ma per la sede centrale. I vertici aziendali parlano di fondere le intelligenze vicentine con quelle milanesi? Per noi va bene ma se si parla di condividere e non certamente di chiudere. E soprattutto si deve parlare di rinnovare i prodotti ormai vecchi di 15 anni». Dello stesso parere anche Carlo Biasin di Uilm e Giuseppe Perfetto di Fiom: «Non c'è nessuna ragione economica che giustifichi questo trasferi-

Sarà un gemellaggio a suggellare il rapporto di amicizia e collaborazione nato tra il comune di Sovizzo e quello di Novi di Modena, duramente colpito dal terremoto nel maggio dello scorso anno. Sabato 23 febbraio alle 19.30 in municipio la cerimonia per la firma del gemellaggio tra il sindaco Marilisa Munari e la collega modenese Luisa Turci, alla presenza delle giunte comunali. Alle 20.30 nella chiesa di S. Maria Nascente di Tavernelle il concerto con la “Società Filarmonica Novese”, in collaborazione con l’Arrigo Pedrollo Band e il Corpo bandistico Gioacchino Rossi. Un atto voluto e condiviso dalle due amministrazioni, che hanno manifestato l'intenzione di stabilire una cooperazione duratura dopo gli eventi sismici del 2012. «Vogliamo dare ulteriore concretezza ad un rapporto di collaborazione già avviato lo scorso anno grazie al contatto con Fabio Ghiotto, vigile del fuoco di Sovizzo che prestava servizio a Novi – spiega il sindaco Munari –; loro sono già riusciti a ristrutturare le due scuole della frazione di Rovereto e del paese, ma stiamo lavorando per organizzare un altro evento destinato a raccogliere fondi per Novi che coinvolga tutte le associazioni del territorio. Per questo le inviteremo alla cerimonia». • L.N.

ARZIGNANO/2. Numerose proposteincentro

ALTAVILLA. Tantii carriche hannosfilato

AllaAnswerDrives insettanta lottano controla chiusura

Protestaaicancelli. FOTO CASTAGNA mento - osserva Biasin - Ci dovranno spiegare, conti alla mano, l'utilità di questa operazione dal momento che lo stabilimento di Montebello è di proprietà mentre a Milano è in affitto. Siamo disponibili a discutere dei contratti di solidarietà». Perfetto, a sua volta mette, l'accento sul fatto che non ci deve essere nessun esubero preconcetto mentre per Giuseppe Rosa di Fim-Cisl si è solo alle battute iniziali: «La vera discussione avverrà a breve - dice - la multinazionale ha fatto solo un annuncio e noi abbiamo fatto una controproposta che potrebbe essere utile ad entrambe le parti». • A.F. © RIPRODUZIONERISERVATA

brevi CREAZZO DIRITTIEDOVERI DELLATERZA ETÀ

Oggi alle alle 20.45 all’auditorium della scuola media secondo appuntamento dedicato agli anziani: “I diritti e i doveri dei nonni”. Relatori gli avvocati Angelo Marzo e Andrea Bombarda. Ingresso gratuito. CI.CE.

NOGAROLE UFFICIOTECNICO CHIUSOUNASETTIMANA

Da oggi al 15 febbraio l'ufficio tecnico sarà chiuso al pubblico per permettere ai tecnici di partecipare ad alcuni corsi di aggiornamento. L'ufficio riaprirà con il consueto orario a partire da lunedì 18 febbraio. M.P.

ARZIGNANO CARNEVALE RINVIATO ACAUSA DELLANEVE

A causa del maltempo, è stata rinviata a sabato 16 febbraio la sfilata dei carri allegorici prevista come di consueto per oggi. Il programma rimane quello annunciato, con ritrovo in via Kennedy alle 14. L.N.

MONTECCHIO APERITIVOCON ZAIA INPIAZZACARLI

Domani dalle 19 in piazza Carli il presidente della Regione, Luca Zaia, incontra i cittadini per un aperitivo con prodotti locali. Intervengono i candidati Lega nord alle politiche. A.F.


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