rassegna 10-02-13

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ISTITUTO DI VIGILANZA

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VICENZA

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Ilconcorsonescolastico rinviatoperneve

Cricoli,nodeinomadi alrestaurodelcampo

f PAG22

C’è poco da ridere di ARIO GERVASUTTI

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Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza

S

baglia chi non prende sul serio Beppe Grillo. Così come sbaglia chi prende sul serio le parti comiche dei suoi comizi-show e le scambia per il Verbo. Vero è che le due parti non possono essere separate, ed è sull’insieme che - di solito gli elettori emettono il verdetto. Sul lato comico e di showman, non c’è partita: lui e Berlusconi sono i numeri uno. Grillo è un professionista del palcoscenico, il Cavaliere un dilettante di lungo corso, ma entrambi sanno come coinvolgere le folle. Le battute ascoltate ieri sera a Vicenza e ieri mattina a Padova dai due mattatori sono ormai note a chi segue questa campagna elettorale. Grillo tende un po’ più all’insulto, Berlusconi all’ironia anche verso se stesso («Se non approvo la restituzione dell’Imu non mi chiamo più Silvio Berlusconi». E come si chiamerà? «Giulio Cesare»). Sanno entrambi parlare alla folla. Ma la folla sa ascoltare? Il comico genovese ha illustrato i venti punti del programma elettorale a 5 stelle, che a parte i sostenitori pochi hanno avuto voglia di analizzare. Su 20 punti, 8 sono sacrosanti e realizzabili, 8 sono sostanzialmente uguali ad altri presenti nei programmi di quasi tutti i partiti, e 4 sono improponibili o sbagliati. È ovviamente un’opinione personale, pertanto discutibile: ma è un’ottima media. Se però analizziamo le proposte di altri colori politici il risultato è analogo. Ci sono idee oggettivamente accattivanti o condivisibili anche altrove. Cosa fa la differenza, quindi? La credibilità di chi fa la proposta? A torto o a ragione, quella di tutti i protagonisti delle ultime legislature parlamentari è pressocchè nulla; comunque non è superiore a quella di un comico. La scelta dei candidati? Sono sempre nominati all’interno di un circolo chiuso, si chiami esso selezione da parte del vertice o primarie o selezione via web. La qualità dei sostenitori? Se quelli del Pd sono inevitabilmente «comunisti», quelli del Pdl «evasori», quelli della Lega «baluba», quelli di Monti «banchieri», quelli di Grillo sono «una setta di invasati». Non è così, ovviamente, anche se certi soggetti autorizzano a pensarlo. Tra tutti costoro, da destra a sinistra, solo uno (Berlusconi) si è fatto sfuggire la verità anche se l’ha spacciata per progetto politico: con questi meccanismi parlamentari nessuno è in grado di governare nemmeno se ha una maggioranza enorme. Ecco perché sotto traccia si sta facendo strada l’ipotesi che dopo le elezioni tutti debbano fare un passo indietro se si vorrà dare un governo a questo Paese. Non è un caso se in questo momento guadagna terreno chi diverte di più (Grillo e Berlusconi): tutti - anche loro - sanno che dopo ci sarà poco da ridere. •

DA DOMANI IN EDICOLA

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A richiesta a solo € 8,90

SERIEB. Un gol di Semiolieuna gran difesaregalano lavittoriaesterna controil Verona

OrgoglioVicenza,ilderbyèsuo Colpaccio del Vicenza allo stadio Bentegodi di Verona. In fondo a una partita di grande sacrificio, votata alla difesa, i biancorossi portano a casa una vittoria molto importante, con un gol di Semioli al 30’ della ripresa nell’unica azione d’attacco, che vale il derby con l’Hellas. f PAG52-55

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LaJuvedomina Italiapresuntuosa laFiorentina(2-0) nonconcedeilbis: PariNapoli,vaa-5 laScoziapassa34-10

Larete di Semiolial30’ delsecondo tempograzie allaquale il Vicenzaha fatto suoilderby conilVerona al Bentegodi

LAPOLITICA. Illeader del M5Sriempiepiazza deiSignori. L’ex premier inVeneto:«Condono»

Grillo-Berlusconi, sfidasulletasse Ilcomico: «Abroghiamo Equitalia». IlCavaliere: «Trattiamo una sola imposta» VICENZA. LA VENDITA DECISA PER IL CONTENIMENTO DELLA SPESA

Temi fiscali al centro della campagna elettorale. Il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, ha tenuto un comizio-show in piazza dei Signori davanti a una folla di 7 mila persone e ha ribadito il suo progetto di “abrogazione di Equitalia”. A Padova Berlusconi ha ribadito la sua ricetta: meno tasse su famiglie e lavoro e accordo con Equitalia per una sola imposta. f PAG 3, 8 e 12

f LUCIANI PAG 13

Cadedallascalaemuore mentrepotaunalbero

All’asta14autocomunali mal’incassoèdi1.700euro LA VENDITA. Obbligato dal decreto sulla "spending review", il Comune di Vicenza ha proceduto alla riduzione del proprio parco auto con la vendita all’asta di 14 veicoli. Il risultato è stato inferiore ad

C PAD. G STAND 317 www.diquigiovanni.it

Casini:appoggio alfuturogoverno soloperleriforme

SOLAGNA. Moltoconosciutalavittima,settantenne

ogni aspettativa. Certo, non si trattava di mezzi nuovissimi, ma l’incasso di 1.722 euro è veramente basso. Il record con una Fiat Uno del 1995, aggiudicata per 5 euro. f NEGRIN PAG 15

Un uomo di 70 anni è caduto rovinosamente da un albero che stava potando ed è morto poche ore dopo per la gravità dei traumi riportati. La tragedia a Solagna nella mattinata: Giovanni Cavallin era salito con una scala su una pianta nel giardino di conoscenti ma ha perso l’equilibrio. Inutili i tentativi di salvarlo da parte dei medici dell’ospedale di Bassano.

f CAVEDAGNA PAG47

Magnagati di ritorno

Siamo presenti alla FIERA SPAZIOCASA

VICENZA

ani (e gatti) da battaglia elettorale riempiono il gossip su giornali e web. Berlusconi adotta la cagnolina Vittoria, nome omen, e Mario Monti si fa fotografare con Trozzy. I rispettivi spin doctor avranno loro spiegato che il cane è rassicurante per l’elettore, trasmette un’immagine di familiarità e affetto. Però il gioco riesce meglio a Berlusconi che a Monti: rientra più nel suo personaggio. Il premier resta un po’ rigido con la cagnolina in braccio. Chi ricorda il calore delle foto di Alberto Moravia con lo spinone Arancio?

di ANTONIO DI LORENZO Quanto sia importante l’animale in politica lo dimostra la storia. Per presentare il cane Bo, Barack Obama convocò una conferenza stampa alla Casa Bianca. E molti ricordano ancora il gatto Socks di Bill Clinton. Anche papa Ratzinger ama i gatti: il suo Chico è diventato celebre, anche se il pontefice non ha bisogno di campagne elettorali, perché la sua è una monarchia assoluta. Il gattino Jock fu l’inseparabile compagno di Winston Churchill a Londra, al numero 10 di Downing street; e a proposito di inglesi, John Lennon aveva dieci gatti mentre Ernest Hemin-

gway a Cuba ne curava ben 56. Sosteneva: «I gatti dimostrano di avere un’assoluta onestà emotiva. Gli esseri umani quasi sempre riescono a nascondere i propri sentimenti. I gatti no». Il che, scusi maestro, è vero anche per i cani. Ora i gatti sono finiti in campagna elettorale nelle vignette-parodia sul web di Berlusconi che, dopo l’Imu, promette di restituire tutto, perfino «i gatti mangiati dai vicentini». Eh no, questo no. Passi per la nomea di vicentini magnagati, ma magnagati elettorali è troppo! •

BASSANO

Ilfalsomatrimonio delfintoprincipe: beffatiadecine f SARETTAeZALTRON PAG46


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IL GIORNALE DI VICENZA

A VICENZA Galleria Pozzo Rosso Motton San Lorenzo

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Domenica 10 Febbraio 2013

VENETO

«Nientepareggio Vinceremonoi erestituiròl’Imu» BerlusconiinVeneto:«Meno tassesulle imprese sullefamigliee sullavoro.Bersanivuole “smacchiareil giaguaro”?Troveràun leone» PADOVA

La ricetta per uscire dalla crisi è quella dell’ «equazione liberale: meno tasse su imprese, famiglie, lavoro e meno burocrazia. A cominciare da quella “tassa iniqua” chiamata Imu». Il leader del Pdl, Silvio Berlusconi arriva alla Maschio Gaspardo di Campodarsego, azienda leader nella tecnologia in agricoltura, tonico e pronto a dare battaglia alla sinistra pervasa da “un’invidia sociale” perniciosa. «GIÙLETASSE».La “pericolosa” recessione in cui è precipitato il Paese non può essere curata con il solo rigore ma con un' iniezione di sviluppo che può venire esclusivamente dalla riduzione del gravame impositi-

IlministrodegliInterni,AnnaMariaCancellieri,sièrecataieriin gondolaalRicevimentodelleAmbascierie,eventoorganizzato dall'associazioneAmicidelCarnevaleaCa'Sagredo.

Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: veneto@ilgiornaledivicenza.it

VERSOLE ELEZIONI. Ilcapodel Pdlvisita la“MaschioGaspardo”

Antonella Benanzato

VENEZIA.IlministroalCarnevale

vo. E qual è la tassa che maggiormente soffoca le aziende? Sicuramente «l'Irap, un'imposta rapina sulle imprese costrette a pagare un sovrappiù sul costo del denaro e sulla mano d'opera». Le gabelle che soffocano la ripresa del Paese potrebbero scomparire con «un condono tombale su edilizia e un'amnistia a patto di avere la maggioranza in parlamento», chiosa l'ex premier. Poi c'è l'Iva, «una tassa che deve essere saldata solo dopo l'incasso della fattura». Di fronte alla platea dei lavoratori della Maschio Gaspardo, Berlusconi ha parole d'encomio per il titolare Egidio Maschio «un imprenditore vero che si tira su le maniche» e che chiama “collaboratori” i suoi operai. Ma dall'economia l'ex premier passa all'attualità politica:

«In televisione mi hanno messo contro tutti - spiega il Cavaliere - erano tutti di sinistra e di estrema sinistra. Ho chiesto “provate a dirmi una proposta del signor Bersani”: silenzio assoluto, sono tutte proposte in negativo. Noi, invece, vogliamo semplificare la vita alle imprese e anche il credito». «CON MONTI PIÙ DISOCCUPATI». Gli ingredienti non sono di certo quelli del governo tecnico targato Mario Monti: «In 13 mesi ci sono stati mezzo milione di disoccupati in più, soprattutto giovani». La famiglia è un altro dei temi che stanno a cuore al centrodestra, ovviamente quella «naturale composta da un uomo e una donna che procreano dei figli». Alla famiglia tradizionale, Berlusconi promette «me-

Festaanche allaGreen Powerdi Mirano

Tuttiibigdelpartito strettiattornoalleader PADOVA-VENEZIA

Untourper incontrarele realtà produttivedelVeneto.Berlusconihagirato la Maschio GaspardodiCampodarsegosu unacomodaauto elettrica,ha strettomani,si èfattofotografare tra gli operai.Sièfatto rincorreredai cronisticome da copione.Poi,dopoaverelodato ilpatron dell'azienda specializzatain tecnologieper l'agricolturaEgidio Maschio,ha riconosciutocheci sono aziendechela crisi lastanno combattendoa colpidi innovazione aumentandoanche gli addetti.Adascoltarloanche lo statomaggiore delPdl: il capolistaalla Camera Veneto1, GiancarloGalan, il coordinatore venetodel Pdl, Alberto Giorgetti,l'exministro e candidatoMaurizio Sacconi, RenatoBrunetta,Maurizio Paniz,ElisabettaCasellati, NicolòGhedinie ivertici regionalipidielliniClodovaldo Ruffatoe MarinoZorzato.Tutti accorsiper ascoltareil leader storicocheportail suo sostegnoa uncampagna elettoraledai toni accessi. D'altrondenelcorso della conferenzastampaalla MaschioGaspardo,Berlusconi lodicechiaroetondo: «Non saròpresidente delconsiglio, maministro dell'Economiae

delloSviluppo»,insommadue dicasteridi pesodaaccorpare.Un salutoeviaversol'abitazione dell'avvocatoNicolòGhedini in queldiSantaMaria diSala per un pranzoeuna brevesosta per riprenderefiato. Nel pomeriggio l'appuntamento-festaa Mirano allaGreen Power,aziendaattiva nelfotovoltaico.Sotto una tensostrutturaallestitainpochi giorni,adattenderel'ex premierci sonoi vertici dell'impresaeuno deisoci, l'avvocatoChristian Barzazi,candidato allaCamera Veneto2delPdl.Il direttore commercialescaldai dipendenti all'urlodi“Sayyes? Yes” rispondonotutti incoro come nellamigliortradizione statunitense.L'orchestra suona unostandardparticolamente amatodal presidente Berlusconi, èlaversione inglesedi“La Mer”di CharlesTrenet.Tragalani e frittelleservite agogo, finalmente Berlusconiarriva e,nelsuo stile, intrattieneidipendenti della GreenPowerei sostenitori conun sipariettoosè improvvisatocon unavenditricechedeveconvincerloafirmare uncontrattoper un impiantofotovoltaico. «Mase vado sul tettoepoi cado?», chiede ilCavaliere. Risateeapplausi,e ancora:«Ma l'impiantomiriscalda anchelacamera daletto?». Un invitoanon disperdere ilvoto nei piccolipartiti,una lettera agli italianiscrittanottetempo. Epoi tuttiafar festa. • A.B.

L’intervento diBerlusconi all’aziendaMaschio Gaspardo no tasse, solo noi abbiamo avuto questo coraggio. Vogliamo abolire l'Imu, ridare entro maggio quanto versato dalle famiglie perché la casa è sacra. E lo faremo nel primo Cdm perché l'Imu è una tassa dissennata che ha provocato danni enormi». Dal «deprezzamento delle case fino al 20%» alla crisi dell'industria delle costruzioni residenziali precipitate «del 54%. Si sono prodotti 360 mila disoccupati nelle costruzioni per un totale di 550 mila disoccupati in più». Berlusconi, come sempre, è un fiume in piena: se la prende col fisco, con Equitalia, insomma

col governo dei professori. «Hanno fatto sentire il contribuente italiano di fronte a uno stato ostile. Sto parlando di persone che non si sono fermate di fronte a nulla per recuperare i soldi». Ecco perché è necessario ricucire il rapporto tra cittadini e Stato. «I GRILLINI? VENGONO DAI CENTRI SOCIALI». E dalla conferenza stampa allestita nel capannone dell'azienda padovana riecco l'attacco al premier uscente Mario Monti che si è «sposato con Bersani con la benedizione della Merkel, pronti a collaborare una volta

ORAVALE500MILIONI DIFATTURATO. Compensatoil calodi mercatoperpanettoni epandori

Bauliacquistala Bistefani edèmaxi-colosso dolciario Con Buondì, Girella e Ciocorì ha ormai sostituito l’intera ex Sme nazionale che fu venduta alla Nestlè Lucio Bussi VERONA

I krumiri, i biscotti e le merendine della Bistefani sono del gruppo Bauli. Il passaggio è arrivato venerdì dopo mesi di trattative e alcuni rinvii per trovare il punto d’intesa tra l’azienda veronese leader di mercato in Italia e la società di Casale Monferrato (Al) della famiglia Viale. Il gruppo Bauli centra così due obiettivi: aumentare la quota del proprio fatturato derivante dai prodotti non da ricorrenza, che arriverà così a superare il 50%, e riunire sotto le proprie insegne quasi tutti i marchi (restano fuori i gelati Motta) che facevano parte della Sme, la finanziaria pubblica ceduta nel 1993 alla Nestlè e spezzettata poi in varie aziende dolciarie. Marchi che godono ancora grande notorietà presso i consumatori: da Doria a Motta e Alemagna, rilevati tre anni fa dalla Nestlè, a Buondì, Girella, Yo Yo e Ciocorì fino a ieri di proprietà della Bistefani che le aveva acquisite sempre dalla multinazionale svizzera. Top secret il valore dell’operazione che porterà nel gruppo a un giro d’affari di poco inferio-

I“krumiri”passano dalla Bistefani allaproprietà veronese Bauli re a 500 milioni di euro sommando i 415 dell’azienda di Casteldazzano ai 75 circa della Bistefani. Tecnicamente l’operazione si è concretizzata con l’acquisizione da parte della Ruggero Bauli del 100% della finanziaria che controlla la società piemontese. «L’acquisizione è stata fatta perché eravamo interessati ai prodotti e ai marchi del gruppo Bistefani» conferma il presidente Alberto Bauli. «È la quarta volta che il nostro gruppo fa acquisizioni di prodotti in linea con il nostro orientamento di rafforzarci nei settori dolciari non di ricorrenza e nei prodotti da forno». La motivazione di fondo è la

perdita di redditività e marginalità dei prodotti da ricorrenza - pandori, panettoni e colombe pasquali - che nell’anno appena chiuso erano ancora maggioritari, con 1,2 milioni di quintali prodotti, ma solo per volumi. Con l’acquisizione, conferma Bauli, «biscotti, merendine, torte e prodotti da forno supereranno anche in volumi oltre che nei ricavi i prodotti da ricorrenza», nei quali con una quota di mercato del 35%, Bauli resta ampiamente leader di mercato, con il secondo competitor ad ampia distanza. «Noi siamo un’azienda nota e polarizzante, per questo molti guardano a noi», aveva sotto-

lineato Bauli che guida - assieme al fratello Carlo e al nipote Michele (vicepresidente) e l’ad Gastone Caprini - il colosso veronese. La Bistefani (a cui erano interessati anche altri leader dolciari nazionali come Colussi, Barilla, Galbusera) aveva acquisito Buondì, Girelle, Ciocorì e Yo-Yo che 10 anni fa erano nel portafoglio di Motta e Alemagna in casa Sme. Ha un fatturato di 74,2 milioni, in crescita rispetto all’anno precedente, ma sul quale pesa l’erosione di margini e utili. È controllata dai fratelli Renato, Alberto ed Eugenio Viale, che detengono il 33,3% a testa dell’azienda gravata da un indebitamento di una cinquantina di milioni di euro e sul quale le banche creditrici (Unicredit e Intesa Sanpaolo) hanno fermato, qualche mese fa, il rinnovo di 27 milioni di affidamenti. L’acquisizione da parte di Bauli quindi sbloccherà anche l’empasse sul fronte finanziario. «Nella nostra tradizione», dice il presidente Bauli, «manterremo la produzione nello stabilimento di Villanova di Alessandria e lo potenzieremo». E quindi il centinaio di dipendenti dello stabilimento piemontese, che nelle scorse settimane temevano per la tenuta occupazionale, possono stare tranquilli. «Martedì avremo un incontro con le maestranze». •


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IL GIORNALE DI VICENZA Domenica 10 Febbraio 2013

IlSoccorsoalpinoAltaFassaierihasoccorsounquarantenne alpinistavenetocadutoper15metri,mentrearrampicavada primodellacordatasullacascatadighiaccio«Fontanazzo».

VENEZIA.Scooterrubatoduevolte

Unoscooterèstatorecuperatodallapoliziaerestituitoalproprietario,un41ennemestrinocheavevasubitoilfurtoil18gennaioenonsapevacheintantoerastatorubatoancheal1˚ladro.

TREVISO.DenunciasuUnipol

LostudiolegaletrevigianoCalvetti-Murgiahapresentatouna denunciasuillecitipenalichesarebberostatifatticonlagestionediderivatinelgruppoUnipol.IndagalaprocuradiBologna.

TRIPADVISORREAGISCE. Dopoladenunciadi FederalberghiVeneto su“offerte” aglioperatori

«Recensionifalse?Alt» L’accoglienzaper illeader Pdl

«C’èunastruttura organizzata perindividuarechi cerca dimanipolarele recensioni Segnaliamoancheisoli sospetti» VENEZIA

passate le elezioni». A seguire il ribelle leader del Movimento 5 Stelle, «Beppe Grillo che guida un partito di protesta legittima perché la politica ha dato immagine pessima. Abbiamo visto, però, che l'85 per cento dei suoi candidati viene dall'estrema sinistra e dai centri sociali». Il Cavaliere è certo che, per queste elezioni, non ci sarà alcun pareggio: «Vinceremo sia alla Camera che al Senato - promette - ma dobbiamo avere in Parlamento una maggioranza non viziata dalla presenza di traditori». Una piccola apertura alla sinistra la concede ma solo per discutere le

modifiche costituzionali necessarie, anche se a Bersani che lo vorrebbe smacchiare come un giaguaro, assicura che «sotto le macchie troverà un leone». Il risultato portato a casa da Monti al vertice di Bruxelles per il bilancio Ue? Solo “un contentino” per l'Italia dato che «ci hanno fatto uno sconto di 700 milioni» a fronte di 16 miliardi da pagare. Mentre al premier rumeno, Victor Ponta che teme un ritorno al governo di Berlusconi come l'incubo di un governo Ceausescu, replica con una battuta: «Bene, almeno avrò i poteri che non ho mai avuto». •

«Abbiamoanche uninvestigation teamcheutilizza metodiaggiuntivi peridentificare eventualifrodi»

REFERENDUM. Zaia:«Segno di malessere»

SetteComunibellunesi oggiscelgonoilTrentino BELLUNO

Nuovo referendum separatista, oggi e domani, nel Bellunese. Ben 33 mila veneti, residenti in sette Comuni bellunesi, dovranno dire se vogliono restare in provincia di Belluno e nel Veneto, o se preferiscono andare con il Trentino Alto Adige. Le urne saranno aperte oggi dalle 8 (si chiude domani alle 15) a Feltre, Arsiè, Cesiomaggiore, Canale d’Agordo, Falcade, Rocca Pietore e Gosaldo. Se passerà il “sì”, peraltro,

ci vorrà poi il voto dei Consigli del Veneto e del Trentino. Solo a quel punto il Governo sarà obbligato a presentare un disegno di legge da far approvare al Parlamento. E l’iter per il Comune di Lamon che confina col Trentino, come noto, si è arenato proprio in commissione parlamentare e ora decade con la fine della legislatura. Insomma, il voto di oggi e domani rischia di restare una velleità. Ma è comunque «il segno di un malessere che ha radici profonde, una vera e propria dichiarazione pubblica

del fallimento della gestione centralistica dello Stato», sottolinea in una nota il governatore veneto Luca Zaia. «Comprendo l’amarezza di un operatore economico che si trova fiscalmente ed economicamente svantaggiato nel breve spazio di un confine territoriale, senza che la Regione cui appartiene possa intervenire e perequare per impedirne la fuga. Si parla tanto e a sproposito di secessione, quando in realtà fuori dallo sterile dibattito politico, sono i cittadini e le imprese ad attuarla concretamente. Basti pensare alle 700 imprese che hanno scelto la Carinzia, dove trovano un terreno fertile per investimenti e produzione. E per la creazione di posti di lavoro». •

IVENETIAL FOREX. Consoli: «Noa Spoleto»

CessioniAntonveneta? «BpVinon interessata» «Saremmo troppo in sovrapposizione». Così Samuele Sorato, direttore generale di Banca Popolare di Vicenza, ha riposto ieri al Forex di Bergamo (il 19˚ congresso dei banchieri) alla domanda se la BpVi può essere interessata a eventuali future dismissioni in Veneto da parte del gruppo Monte dei Paschi che sta per incorporare AntonVeneta. «Nel Veneto e nel NordEst siamo abbastanza presenti e abbiamo buone quote di mercato». L’obiettivo crescita c’è ma «lo stiamo facendo in Lombardia, Emilia Romagna, To-

scana, nel Lazio. Stiamo crescendo anche al sud». BpVi intende «essere presente in tutti i capoluoghi di provincia però, ovviamente, compatibilmente con questa situazione e soprattutto dando priorità alla nostra clientela. Se abbiamo delle risorse da spendere e da investire, la nostra priorità è quella di destinarle prevalentemente ai nostri clienti e, successivamente, a programmi e a obiettivi di crescita. La BpVi ha fatto impieghi in crescita dell'1,9%: quindi anche lo scorso anno abbiamo continuato a fare impieghi» e per il 2013

TripAdvisor viene utilizzato da60 milionidi turisti almese te efficaci nell’individuare coloro che provano a manipolare il sistema attraverso tentativi multipli e diffusi, e adottiamo delle misure molto severe per punire le aziende che vengono colte in fallo. Per esempio, sulla pagina di TripAdvisor della struttura può venire pubblicata una notifica in rosso che spiega come le recensioni relative alla struttura possano essere sospette. Facciamo tutto ciò per proteggere i nostri utenti», segnala TripAdvisor che secondo uno studio svolto da PhoCusWright ha visto il 98% dei suoi utenti definire “accurate” le recensioni comparse sul sito stesso. E attenzione: «Tripadvisor ha monitorato decine di milioni di recensioni postate negli ultimi 10 anni e come risultato

siamo in grado di identificare gli schemi delle attività sospette utilizzando vari filtri sofisticati e modelli comportamentali per analizzare le recensioni. Monitoriamo e valutiamo centinaia di attributi legati alla corrispondenza elettronica, come gli indirizzi IP, il tipo di browser utilizzato e persino la risoluzione dello schermo del dispositivo utilizzato dal recensore. Le attività sospette vengono segnalate all’investigation team che utilizza metodi confidenziali aggiuntivi per identificare eventuali frodi». «Oltre alle recensioni dei viaggiatori - conclude la nota abbiamo i profili utente e più di 16 milioni di fotografie sul sito che aiutano i viaggiatori a scegliere la struttura giusta per loro». • P.E.

RegioneallaBit

EilVeneto vaacaccia dibrasiliani Eintantoanchela Regione Veneto, comehagià fattola Lombardia,progettadi sbarcareneicomputer dituttii turistibrasilianitramite TripAdvisor. La tecnicaèquella dell’“Advertorial”,che mette assieme“advertising” ed “editoriale"”. L’idea èquelladi entrarenelpianeta di TripAdvisor creandoviun mini-sitochepubblicizzi l’attrattivitàdelVeneto: le caratteristichebasesarebbero quellediuna unavisibilità di grandeimpattoelapossibilità diraggiungere conun messaggiocompleto ivisitatori interessati.L’advertorial dedicatoal Venetotroverebbe postonelsitobrasiliano di TripAdvisor, cheregistra oltre1 milionediutenti unicial mese, secondolepiù recenti rilevazioni.Intanto sempre la Regionesarà dagiovedì14 alla Bit-Borsainternazionaledel turismoa Milano(Rho-Pero):lo standsarà ridottorispetto al passatomapromuoverà trale altrecoseil premioIagto per il golf,l’enotecavenetacon degustazioniguidatedivini ed eccellenzeenogastronomiche, un’areanuova dedicata ai social network. MartaMenegatti, nazionaledi beachvolleyalle ultimeOlimpiadi,presenterà il progettoVeniceBeaches. •

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Lavisita all’azienda

Fare produrre recensioni pagate in modo da portare la propria struttura turistica in vetrina su internet, dove oggi vanno a fare le loro scelte i turisti prima di prenotare? L’allarme è scattato in base alle denunce pubbliche fatte da Federalbeghi del Veneto e di Venezia dopo le lettere inviate da una non meglio identificata agenzia che offriva questo tipo di servizio, subito definito “truffa” dagli albergatori. E il sistema reagisce per sbarrare la strada senza dubbi ai furbi. Con una nota, TripAdvisor - il più noto gestore internet delle recensioni sulle strut-

ture turistiche, con 60 milioni di visitatori unici al mese - segnala di essere fermamente «contraria a qualunque tentativo volto a manipolare il ranking delle strutture attraverso l’uso di recensioni fasulle. TripAdvisor non lavora e non sostiene nessuna azienda che afferma di essere in grado di ottimizzare la posizione di una struttura all’interno del sito. I tentativi volti a manipolare il posizionamento di un’azienda nelle classifiche attraverso l’invio di recensioni false è assolutamente contrario alle nostre policy e penalizzeremo qualunque azienda che venga sorpresa ad utilizzare queste agenzie». In ogni caso «i tentativi di utilizzare queste aziende da parte delle strutture sono rari in quanto la maggior parte delle strutture comprende l’enorme rischio per la propria reputazione e per il proprio business legato al tentativo di ingannare gli utenti di TripAdvisor». E in quei rari casi «i nostri sistemi antifrode - prosegue la nota - sono estremamen-

A VICENZA Galleria Pozzo Rosso Motton San Lorenzo

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VALDIFASSA.Voladaunacascata

«ha messo a budget un'ulteriore crescita». Questa performance, sottolinea Sorato, si contrappone a quella evidenziata dagli ultimi dati di Bankitalia, dai quali emerge che i finanziamenti alle imprese, quelli destinati alla clientela privata, lo scorso anno sono diminuiti dello 0,9%. Dietro alla crescita dell'istituto, ha spiegato, ci sono stati soprattutto in finanziamenti «alle piccole e medie imprese». Sempre al Forex l’ad Vincenzo Consoli di Veneto Banca ha risposto ai giornalisti che «la Popolare di Spoleto a noi non interessa, non è il momento di comprare». In Italia centrale Veneto Banca completerà nel giro di una settimana l’iter di fusione della Cassa di Fabriano. •


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IL GIORNALE DI VICENZA

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Domenica 10 Febbraio 2013

CRONACADIVICENZA

Loshowdi Grillo riempiela piazza «Bastapartiti» Circasettemilapersone ad ascoltare illeader delMovimento CinqueStelleche attaccatutti estrizzal’occhio alle partiteIva: «StopaEquitalia» Primo. Superata la definizione da sondaggisti, “delusi dalla politica”, quelli che Grillo porta in piazza sono gli incazz... dalla politica. E sono migliaia. Secondo. Era dagli anni di Almirante, Andreotti e il più recente Berlusconi del 2006 (ma c’erano anche Bossi e Fini) che piazza dei Signori non si scaldava così per delle elezioni. Terzo. Da ieri nel Vicentino è iniziato il quiz “ma questo prende i voti più a destra o a sinistra?”. Di certo quelle settemila persone che ieri hanno affollato piazza dei Signori per ascoltare per un’ora e mezzo il comico, leader del Movimento 5 Stelle, sono state trascinate da un fiume in piena «per spazzare via questa classe politica». Un’arringa senza sosta, quella di Grillo, che mira dritto contro il caso Mps-Pd-Gargamella-Bersani e l’esorcita-padre Merrin-Mario Monti, ma se la prende anche con sindacati, Napolitano ed Equitalia e la piazza risponde con tre boati da stadio. Poi il 65enne genovese flirta con il popolo delle piccole aziende venete: «Sei obbligato ad evadere le tasse o a delocalizzare con questo fisco. Abbiamo paura di aprire la cassetta delle poste, temiamo di vedere la cartella di Equitalia. L’Agenzia delle Entrate ci dica quanto pagare fin dall’inizio e poi ci lasci in pace». Urla dal palco Grillo che nel pomeriggio aveva incontrato una delegazione di piccole imprese del Trevigiano. Non affonda invece su Berlusconi e con la Lega, si limita a ricordare al governatore Zaia che «il modello Veneto non è finito e che

Laterraridà quel chelesi dà

Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: redazione@ilgiornaledivicenza.it

ILCOMIZIO. Lo Tsunami Tourhafatto tappa ieripomeriggio in città

Eugenio Marzotto

Ilproverbio

può ripartire dalla forza degli artigiani», lo stesso terreno che fece forte proprio il Carroccio e che Grillo è venuto qui in Veneto a presidiare. E affonda su Monti: «Uno spietato contabile». I colpi di bazooka sono diretti tutti al Pd: «Un partito-banca che con la fondazione Monti Paschi di Siena ha espropriato i beni della collettività... e poi Napolitano viene a parlarci di privacy». E poi via a spiegare il programma: «Chiamatemi pure populista, sono anni che ci sottovalutano e intanto stiamo conquistando l’Italia». Reddito di cittadinanza al primo posto, a seguire l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e tetto degli stipendi per i manager: «Una forbice 1-12 tra dipendenti e dirigenti. Non è possibile che in Italia il rapporto del compenso tra un manager e un operaio oggi tocchi in alcuni casi anche quota 800. I lavoratori devono entrare nei consigli d’amministrazione». Altro boato.

Quando saremoaRoma apriremo ilparlamento comeunascatola disardine L’Agenzia delleEntrate cidicasubito quantopagare epoicilasci inpace

Le tre “i” berlusconiane (inglese, informatica, impresa) risuonano dal palco anche se declinate in modo diverso, per non parlare dell’abolizione dell’Imu prima casa. Un cartello lo invita a non fare accordi con Silvio: «Credere ancora in Berlusconi è come credere che Coccolino possa uscire dalla lavatrice». La piazza ride, si diverte, sente quello che vuole ascoltare su «questa Italia uccisa dal debito pubblico che hanno fatto i partiti, ma che ha la forza per ripartire. Dal basso», tuona il comico mentre manda in onda la diretta streeming sul web della tappa vicentina. Sul palco i candidati veneti di Camera e Senato, compreso Enrico Cappelletti e la candidata a sindaco di Vicenza Liliana Zaltron che dal microfono rilancia: «Possiamo cambiare, basta volerlo». Un mantra che Grillo ripete anche quando parla di Europa: «Capiamo se ha senso restarci» o di confini regionali: «Il federalismo della Lega non ha più senso, bisogna abolire le province e pensare a macro aree ripescando le idee di Miglio». E proprio sulla Lega si sofferma Grillo lontano dal palco: «All’inizio Bossi stava tra la gente come facciamo noi, poi la Lega ha scelto di stare con Berlusconi ed è morta». L’obiettivo minimo è quello di portare a Roma 120 parlamentari. «Apriremo il parlamento come una scatola di sardine». Intanto tra gli applausi Grillo se ne va con una sopressa regalata dal comitato vicentino. «È il mio rimborso elettorale». Via verso Verona, altri arrabbiati da conquistare. Magari con partita Iva. •

Lefrasi

Dallefavole alcinemahorror GARGAMELLA Ilpartito diBersani è diventato una banca chesiè dimenticatodei lavoratorie haabbracciato unocomeProfumo cresciuto apane ePd.Con l’Mpsci hannolasciato unbuco di21 miliardie lachiamano minusvalenza mase lo raccontopassoper populista

ICINESI

Siamomessicosì malechea Firenzeun cineseèvenuto ad abbracciarmi.Mihadetto che nonriesce piùa lavorare. L’Italia ènel baratro perchéè piegatadaldebitopubblico chenon abbiamofattonoi IPROCESSI Hoacarico86 processi,22 in piùdi Berlusconimamicavadoogni giornoin televisionea lamentarmi.Silvio?Credergli ecomepensareche Coccolino esistadavvero eche possa usciredalla lavatrice

Lafolla inpiazza deiSignoriche ieriha ascoltato illeaderdelMS5 aVicenza. COLORFOTO ARTIGIANA

TRALA FOLLA. Tantacuriosità perleparole del comico genovese

Iltifo eilsaltonel buio «Èl’ultimasperanza» Dalla piazza i consensi per il 65enne genovese «Ma giura che non farai l’accordo con Berlusconi» Giulia Guglielmi

L’ESORCISTAE FACEBOOK MarioMonti è come l’esorcistapadre Merringelido espietato contabile.Mache fa? Prima coni nipotinipoicon i cagnolini.Epoi Facebook...Ma nonsa neanche accendereun computer, fa tenerezza

«Bepi, vien fora!», Gli urlano impazienti. Beppe Grillo era ancora rintanato nel suo camper a Cinque Stelle, mentre la piazza era strizzata addosso alle transenne e lo aspettava. E la parola che si sente pronunciare più spesso da chi è accalcato e pronto ad ascoltarlo è una sola: «Speranza». Erminia Lazzaro è di Bassano del Grappa e non ha alcun dubbio sul motivo per cui è scesa in piazza: «Sono qui per il Beppe Grillo politico - esordisce - perché è l'unico che dà voce ai pensieri della gente. Non c'è altro mezzo per mandare a casa la classe politica obsoleta che da anni dice di volerci rappresen-

Grilloduranteilcomizio mentrespiega ilsuoprogramma elettorale tare. Sarà anche un salto nel buio, ma lui è la nostra ultima speranza». Ma c'è anche chi ammette di essere presente ad ascoltarlo non solo per le idee politiche, ma anche per la natura di comico che da sempre appartiene a Beppe Grillo. È il caso di Andrea Dal Ponte, che non na-

sconde come Grillo abbia «un fascino suo per la personalità che dimostra. Certo, è pur vero che i discorsi che si fanno in materia politica girano così da vent'anni, ma lui li mette in piazza in maniera diversa». E se Stefano Consolaro dice di essere in piazza dei Signori «per curiosità», Gaetano Gravante

© RIPRODUZIONERISERVATA

L’INCONTRO. Lavisitaa Trevisodove hadiscusso conun gruppodi “capitani d’impresa”ehaparlatodel suoprogramma

Agliimprenditori:«Metteteviingioco» Il capo del movimento ha promesso di cancellare l’Irap ma ha spiegato: «Da solo non basto» «Il punto non è cosa faremo noi per loro, piuttosto loro cosa faranno per noi». Ce l’ha con le lobby che gli girano attorno Beppe Grillo ma al mondo delle imprese lancia un messaggio chiaro: «Mettetevi in gioco anche voi», siamo tutti nella stessa barca sembra dire il comico diventato politico. Ieri sera il leader di MS5 ha chiuso il tour veneto dopo che in mattinata aveva incontrato le piccole e e medie imprese.

Sa bene Grillo che in questo territorio c’è spazio per prendere voti buoni alla causa. La scintilla insomma è scoccata con gli imprenditori del Nordest delusi da Lega e Pdl. Però è difficile capire come andrà a finire. Perchè se industriali e artigiani veneti guardano con sempre maggior interesse al fustigatore dei 5Stelle non pare che Grillo voglia offrir loro cambiali in bianco: «Da solo non basto, fate qualcosa anche voi», risponde ai suoi interlocutori. Di quale fosse lo stato d’animo del comico genovese ne è testimonianza l’incontro con un centinaio di capitani d’industria veneti.

«Questa mattina a Treviso sono andato ad incontrare degli industriali. Chissà cosa mi aspettavo. Non è successo niente». In Veneto un sondaggio tra 200mila piccole imprese diffuso nei giorni scorsi da Demetra evidenziava che un artigiano su 5 (il 22,5%) è intenzionato a dare il suo voto al movimento 5Stelle. Così, tra un «vaffa» e l’altro alla classe politica, Grillo ha avviato i primi contatti ravvicinatì con l’industria del nordest. Non è andato nelle fabbriche, come Mario Monti e Silvio Berlusconi. Ha incontrato gli imprenditori senza gran-

cassa, in un albergo di Treviso. Prima una piccola delegazione a porte chiuse, guidata da Massimo Colomban, l’uomo che qualche anno ha costruito un impero con la sua Permasteelisa - di cui è rimasto presidente onorario». Poi un incontro allargato ad un centinaio di industriali e artigiani. Grillo ha illustrato i 10 punti del programma politico del movimento, soffermandosi sulla promessa più allettante, la «cancellazione dell’Irap» che i grillini vorrebbero vedere nella prima riunione del nuovo Cdm. Poi ha spiegato la proposta della defiscalizzazione sugli investimenti e l’obbligato-

rietà per gli studenti, finita la scuola, di un’esperienza diretta in azienda. Ha tuttavia chiarito che la politica non è tutto, e lui da solo non basta. «Falliscono 35 aziende ogni giorno, 650mila negli ultimi anni, le pmi delocalizzano in Svizzera e Slovenia - ha detto -. Bisogna sedersi assieme e avere un’idea, un’idea del mondo, non della politica». E ieri da Vicenza Grillo ha voluto formulare un appello preciso: «Tu industriale - ha concluso - ti devi fare eleggere e poi vai in Parlamento e vediamo se sei capace di governare come noi». • E.MAR. © RIPRODUZIONERISERVATA

BeppeGrillo aVicenzaabbraccia i suoi“fedelissimi”


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IL GIORNALE DI VICENZA Domenica 10 Febbraio 2013

Ilcalendariodi oggi èaffollato di santi delpronto soccorso. Eccoallora Scolasticasorella disanBenedetto (controitemporalie ilsonnambulismo), Austreberta(incendi),Ludano (perdita

dellavoce), Sotere (macchierosse sul viso),Silvano vescovodi Terracina (freddo),Protadio vescovo diBesancon (proteggeigreggi), Guglielmodi Malavalle(fabbricantidi armi e

Primal’arrivo conilcamper poil’arringa 1

abbondanzadi insultie di bottedaorbi.

Ilbigcentrista alSanGaetano «Montipuòrivestire ogniruolo» Elanciaunaproposta ai giovani «Prestitod’onore achi studia» Roberto Luciani

Insettemilapervedere Grillo

2

Lamaschera diVcome vendetta

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Lafollache hariempito lapiazza

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Ilpalcocon icandidatiM5S

Barafùsola:lite, tafferuglio contante personepresenti escatenate e con

Casiniacacciadivotimontiani

TRALOTSUNAMI

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Dialettando

L’INCONTRO. Peril presidentedell’Unionedi Centropossibili intese nelprossimo governo,ma soltantoperleriforme

UNPOMERIGGIO

fa il tifo sia per il politico che per il comico. «Voglio sentire cos'ha da proporre - spiega - lo ritengo un'alternativa, non il meno peggio. Anche se il programma che ha snocciolato non è poi così ricco di proposte e forse troppo leggero per la situazione economica nella quale versiamo. La gente è stanca e ha voglia di cambiare, anche solo per protesta». E se il leader del Movimento a Cinque Stelle non risparmia certo la voce nella sua arringa ai vicentini, Antonio Pulita ha scelto di lanciare lui stesso un messaggio all'uomo politico. «Giura che non andrai con Berlusconi e io ti porterò dei voti buoni», recita il cartello che stringe tra le mani. «Io li conosco - spiega - i meccanismi perversi dei partiti politici. Non ho la certezza che farà meglio dei suoi predecessori, ma se nessuno ci prova non potremo mai saperlo. E poi, siccome quand'ero giovane mio padre votava quello che gli dicevo io, ora è giusto che io faccia la stessa cosa con i miei figli, ascoltandoli». In prima fila, addosso alle transenne, c'è anche Adriana Conzato a farsi sentire a gran voce: «Meglio un salto nel buio con te!». •

prigionieri),Austrebertadi Pavilly (proteggedagliincendi ed èpatrona di sarte,lavandaie lavandaie) eZenone dell’Antiochenachevigilasugliaddetti allepostee sui corrieri.

GX22630

Santiepatroni delgiorno

«Presidente della Repubblica? Monti può fare tutto, intanto speriamo che la gente lo voti». Pier Ferdinando Casini arriva all’Istituto San Gaetano con quasi un’ora di ritardo, salutando francescanamente e scusandosi con la gente che lo aspetta. Negli occhi le bandiere dell’Udc appese dai militanti perfino nei pressi dello stadio "Menti" - chissà, forse anche per fare dispetto a Grillo atteso in piazza dei Signori - mentre la voce e l’accento emiliano si ritrovano a fare i conti con un malanno di stagione. Al tavolo lo attendono il candidato alla Camera Veneto 1 Massimo Pecori, e quelli al Senato Stefano Dall’Ara e Mariano Cuman, rispettivamente segretario e vicesegretario provinciali, nonché il segretario cittadino Roberto Cavazza, ma lui non si siede. Non c’è tempo, Vicenza è tappa intermedia tra Treviso e Verona, principio e fine del tour de force veneto. Il passaggio all’ombra dei Berici dura una mezz’ora, sufficiente però per affondare i colpi e lanciare alcune proposte. ORGOGLIO E GIUDIZIO. «Noi non promettiamo niente. E non siamo la stampella di nessuno. Appoggeremo il prossimo Governo solo se si impegna sulle riforme vere, altrimenti siamo pronti a rimanere all’opposizione». Non mette le mani avanti per bilanciarsi, al contrario rilancia la sfida alle "Grandi Armate" ex bipolari, già portata avanti prima a Prodi e poi a Berlusconi, e rivendica la paternità del governo tecnico. «Siamo stati i soli all’opposizione, abbiamo sofferto di solitudine, ma alla fine ciò che ha fatto Monti è stato il frutto della nostra logica politica». Incalza. Ricorda l’opposizione alla Lega, al federalismo in salsa leghista come alle ronde padane, ci va pesan-

te sui "truffatori delle quote latte", attacca e bolla come "irresponsabili" e "sciocchezze" le promesse del Cavaliere su Imu, sanatorie e lavoro, ma ma pure prende le distanze dall’asse Bersani-Vendola e da una sinistra ritenuta ancora troppo demagogica su Tav e articolo 18. E trova pure il modo per scaldare la platea con un pensierino sul premier e uno sul comico genovese: «Dicono che Monti sia un emissario dei tedeschi, ma per la prima volta siamo andati in Europa senza timori e ottenendo un importante risultato sulla contribuzione netta dell’Italia al bilancio europeo. Per quanto riguarda Grillo, è il termometro che misura la distanza tra i politici e la gente». METÀ DEL GUADO. Per l’esponente dell’Unione di Centro, “il centro estremo" come ama definirlo in internet, la riva non è lontana. «Bisogna però coniugare rigore con umanità e solidarietà». Cosa intende lo spiega a proposito delle cifre sull’abbandono scolastico, 60mila ragazzi che hanno lasciato i banchi non per scelta ma perchè costretti dalla crisi della finanza familiare. «Propongo un prestito d’onore. Lo Stato si impegna a supportare i ragazzi più meritevoli, una volta laureati ed inseriti nel mondo del lavoro, per i primi 5 anni si impegnano a restituire quanto avuto». E non è finita perché subito dopo ecco un assaggio di proposte fiscali: evitare l’aumento a luglio di un punto dell’Iva, detrazioni e detassazioni per le famiglie e riduzione drastica del cuneo fiscale per imprenditori e salariati: «Le buste paga sono troppo basse». E va bene se Monti si porterà via qualche consenso destinato allo scudo crociato, «ciò che importa - sottolinea - è il progetto». Politico ovviamente, trattandosi di Roma sempre meglio precisare l’aggettivo. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Fotonotizia

MagdiAllama SantaCorona LA CONFERENZA. Ieri sera a Vicenza c’era anche Magdi Cristiano Allamdelmovimentopolitico“Ioamol’Italia”.Ilcandidatoalleelezioni politiche ha incontrato i suoi elettori ai Chiostri di Santa Corona spiegandoipunti salientidel programma invista dellevotazioni.

Illeader dell’Udc durantel’incontroal SanGaetano con AntonioDePoli e MassimoPecori. COLORFOTO

ILFORUM. Le associazioniindustrialidi Vicenza,VeronaePadova

Ilrilanciodell’economia Confrontotraicandidati Gli esponenti politici a confronto nel convegno di mercoledì in fiera dedicato allo sviluppo Le Associazioni Industriali di Vicenza, Verona, Padova e Rovigo organizzano un forum (riservato agli associati) con i candidati delle principali forze politiche che si presentano alle elezioni. In vista delle elezioni, Confindustria ha proposto un progetto di rilancio economico e sociale che costituirà anche un metro con cui valutare le azioni e i risultati del prossimo Governo. Lo ha fatto con il documento "Progetto Confindustria per l'Italia: crescere si può, si deve". Le Associazioni Industriali di Vicenza, Verona, Padova e Rovigo discuteranno i contenuti del documento e altro ancora con le principali forze politiche che si presentano alle elezioni, in occasione di un Forum che si terrà mercoledì alle

L’aula delSenato 17, in Fiera a Vicenza (Sala Palladio). All'incontro - strettamente riservato agli imprenditori associati - parteciperanno otto candidati di altrettante liste della Circoscrizione Veneto 1: Franco Bocchini (Fare per Fermare il Declino), Enrico Cappelletti (Movimento Cinque Stelle), Fabio Gava (Scelta Civica con Monti), Alberto Giorgetti (Pdl), Emanue-

la Munerato (Lega Nord), Giorgio Santini (Pd), Stefano Valdegamberi (Udc) e Alessandro Zan (Sinistra e Libertà). I candidati risponderanno a domande sui temi di maggiore attualità e interesse per le imprese, con tempi fissi di risposta per tutti. A condurre l'incontro sarà Luca Ancetti, direttore dell'informazione di Tva Vicenza. «La prossima legislatura sarà chiamata a rispondere alla forte domanda di cambiamento che arriva dal paese e a ridare efficienza e competitività all'Italia con politiche capaci di assumere decisioni fondamentali per la ripresa - osserva il presidente di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto -. L'incontro di mercoledì diventa una preziosa occasione per verificare in modo diretto gli orientamenti delle principali forze politiche del nostro territorio, in particolare nei confronti del mondo produttivo ed economico». • © RIPRODUZIONERISERVATA


14 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA

Domenica 10 Febbraio 2013

ALLUVIONE. È posizionataanord di vialeDiaz lungoil Bacchiglione

Lamini-centrale idroelettrica controlepiene

per decidere» e che l’impianto «è comunque importante perché fornisce energia pulita». Consapevole della necessità di «adeguare gli impianti» Aim non ha ancora stabilito quale sarà il futuro: «È presto per fare una valutazione». «Vedremo cosa si potrà fare specifica l’assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto - ma potrebbe essere una soluzione interessante».

IlGeniocivilesta studiandola possibilitàdiusare lastrutturadiAimper regolareiflussi diacqua Mal’azienda nonhadecisosulladismissione Nicola Negrin È una delle aree più fragili della città. Qualcuno, come l’ormai ex direttore del Genio civile Enzo Zennaro (da pochi giorni in pensione) la definisce come il buco nero del territorio. Servono interventi rapidi per metterla in sicurezza dal punto di vista idraulico. La zona è quella racchiusa tra ponte Marchese e viale Diaz. Da tempo si aspetta un piccolo bacino di laminazione. E in carenza di fondi si studiano soluzioni alternative, come la possibilità di utilizzare una piccola centrale idroelettrica di Aim per controllare i fiumi.

L’INTERVENTO. L’ipotesi è stata avanzata nei giorni scorsi in occasione di un incontro tra il Comune e il Genio civile. Nel corso della riunione si è fatto il punto degli interventi messi in cantiere nel territorio, di quelli che sono già stati appaltati e che sono pronti a partire e di quelli che, invece, si vorrebbe realizzare. Tra questi ecco spuntare la possibilità di utilizzare una vecchia centrale idroelettrica di Aim, ancora in funzione. La struttura si trova in strada ponte del Bo, a pochi passi dalla nuova base americana. «La potremmo sfruttare - commenta Enzo Zennaro per monitorare e regolare il flusso delle acque».

Imanufatti sonodasistemare enel2015scade laconcessione dellasocietà ENZOZENNARO DIRETTORE GENIOCIVILE USCENTE

VERSO IL FUTURO. Prima di considerare definitiva l’operazione è necessario procedere per step. La centrale idroelettrica in primis è di proprietà di Aim «ma la concessione - continua Zennaro - scade nel 2015. È già da diverso tempo che ne stiamo parlando e credo che sia arrivato il momento di prendere una decisione». L’ex direttore del Genio civile, che deve ancora passare il testimone non essendo stato nominato il successore, indica due strade. «Da una parte Aim può rinnovare l’accordo - continua ma deve fare degli investimenti perché il manufatto è molto vecchio». Nel caso contrario «potrebbe farsene carico lo stesso Genio, considerato che la regolazione del corso d’acqua tramite quei manufatti diventerebbe fondamentale per quello che accade a valle». INDECISIONE. Sarà quindi Aim a dover a prendere la decisione finale. L’azienda fa sapere «che ci sono ancora due anni

Lapiccola centrale idroelettrica di Aimsi trova instrada pontedelBo. COLORFOTO

ASant’Agostinoe Colombaretta

ElungoilRetronelavori perlamessainsicurezza Interventi a Nordma anchea Sud.Il colloquio tra Geniocivile eamministrazionehamessoin evidenza la necessitàdi intervenire anchelungol’asta delRetronechedurante gli ultimiallagamentihaportato consé numerosi problemiper i residenti. Giàinquestomomento sista svolgendo l’operazioneperla puliziaelabonifica delfondo delfiume.Le ruspe sono in azioneall’altezza delpontedi viaMaganzaai Ferrovieri e stannoperlustrando tuttoil corsod’acqua. Il progetto,

Unapiena delRetrone voluto efinanziatodalla Regione chehastanziato 3milioni300 mila euro,èstato presentatonel lontano2002. Daallora, tra tribunali,ricorsierevoche,sono

cambiatetreditte esecutrici.Fino allaconsegnafinale avvenuta pocopiù didueanni fa,quando l’impresaGaiardodiUdine si è fattacarico dell’intervento. Perportare a termine l’operazioneladitta esecutrice utilizzaunaruspa eunachiatta. L’intervento nonmira a compiere unasemplice puliziasuperficiale mavuole andare inprofondità, raccogliendosostanzetossiche chevengonopoi stoccate a S.Agostino. Unavolta finitoquesto intervento sipasserà altrove. «Conisoldi dell’operazione commentaildirettore delGenio civileEnzoZennaro -si potranno mettereinsicurezzale zoneche sonovicine aldepuratore di Sant’Agostinoequelle chesi trovano accantoalcasello. Il lavorometterà ordine nel territoriofragile». •

BACINO. Nel frattempo ci sono altre questioni aperte, tra cui il bacino di laminazione di viale Diaz. «La progettazione sta continuando», assicura Tosetto. Il problema, però, è che sono necessari 12 milioni di euro per realizzare l’importante opera che metterebbe in sicurezza buona parte della città, soprattutto dell’area nord. «Le risorse non ci sono - confessa Zennaro - ma ci sono diversi modi per intervenire. In primis per stralci». PRIMO INTERVENTO. Ecco che nel corso dell’incontro tra Genio civile e Comune si è studiata la possibilità di mettere in cantiere un primo intervento nell’area di via Diaz «da circa 2 o al massimo 3 milioni di euro» che garantirebbe in ogni caso una sicurezza parziale del territorio. «Anche in questo caso i fondi non sono immediatamente disponibili - conclude l’assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto - ma se si parla di intervento minore esiste in ogni caso la possibilità di reperirli in tempi molto rapidi. Sarebbe molto più semplice. E in questo modo si andrebbe a dare una risposta alle famiglie che si trovano a nord di viale Diaz e che ancora non sono in totale sicurezza». •

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si, sono stati ritirati dal partito che ha immediatamente provveduto a mandare in stampa la nuova versione della locandina. Quella con il simbolo della Lega compreso. E quelli di Zaia? Niente da fare. Non si cambiano. Al momento restano senza il logo e non saranno toccati prima del 13 febbraio, data ormai imminente. E dire che entrambi sono stati stampati dalla segreteria provinciale della Lega Nord, che ha sede in via dell’Oreficeria. Come si legge nelle locandine stesse. Insomma, sembra che tutto sia una questione di simbolo. Una volta tanto sbandierato e adesso nascosto o alcune volte, come visto, cancellato.

A questo punto resta da capire cosa accadrà in vista delle elezioni amministrative che si terranno a fine maggio a Vicenza. Manuela Dal Lago ha già annunciato che ci sarà una lista civica con il suo nome. Il simbolo non sembra una priorità, soprattutto perché, con ogni probabilità, ci sarà una lista del Carroccio a supporto. Il Pdl cittadino nel frattempo ha preso una strada diversa. E, lanciato dalla rimonta firmata da Silvio Berlusconi, ha deciso di presentarsi alle elezioni per palazzo Trissino con il proprio simbolo, minacciando inoltre una corsa in solitaria, in caso di parere contrario da parte della Lega o di vincoli troppo stretti. • NI.NE.

LACURIOSITÀ. Ivolantinicheannunciano gli incontrisonostati stampatiprivi disole delleAlpi e dellascritta Padania

C’eraunavolta ilsimbolodella Lega rio nazionale del Carroccio e sindaco di Verona, Flavio Tosi. Qualcosa di strano? Sì, se si era abituati al passato. Altro che simbolo. Qui il cavaliere con la spada e lo scudo, il sole delle Alpi, i petali e la scritta Padania non compaiono da nessuna parte. Il manifesto è neutro, senza alcun riferimento al partito del Carroccio. Una svista o una dimenticanza voluta? Difficile dirlo con sicurezza. Quel che è certo, per il momento, è che una parte dei manifesti, con quelli che annunciano l’incontro con Flavio To-

Ilmanifesto diTosi, poicorretto

L’annunciodi Zaia

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C’era una volta Alberto da Giussano, lo scudo con la figura del Leone di San Marco, e il sole delle Alpi con i sei petali all’interno del cerchio. C’erano una volta e adesso sono scomparsi. Più che una favola e la realtà che ha come protagonisti alcuni manifesti che sono stati presentati dalla Lega Nord in vista di alcuni incontri in programma a breve.

Le immagini, pubblicate a lato, parlano chiaro. Nelle foto si vedono due manifesti che annunciano altrettanti appuntamenti in programma a Vicenza e a Nove. Il primo, in ordine di tempo, si terrà proprio nel paese bassanese. L’incontro, si legge, è previsto per mercoledì 13 febbraio all’auditorium della scuola media di via Saturno 4. Ospite il presidente della Regione Luca Zaia. Il secondo è invece previsto per sabato prossimo alle 21 al teatro comunale. Protagonista della serata sarà il segreta-

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I manifesti degli incontri con Tosi e Zaia senza logo che è stato aggiunto dopo in quello del segretario


Cronaca 15

IL GIORNALE DI VICENZA Domenica 10 Febbraio 2013

CONTENIMENTODELLASPESA. L’Amministrazione èstataobbligataa tagliarei veicoli chehain dotazione perildecreto sulla spending review

brevi VERSOLE COMUNALI GALASSIEGIOVINE VICECOORDINATORIPDL

Il Pdl ha confermato che alle elezioni amministrative correrà con il proprio simbolo. Il coordinamento cittadino avrà piena autonomia, farà riferimento al regionale, e sarà guidato da Nereo Galvanin, segretario, che ha deciso di formalizzare la nomina del dottor Andrea Galassi e di Silvio Giovine come nuovi vicecoordinatori cittadini.

L’APPUNTAMENTO LOSPI CGIL INVISITA ALCAMPODI FOSSOLI

IlComune vende 14 auto a1.700 euro PalazzoTrissinoharidotto ilproprio parcomezzi mahaincassato dall’astauna cifra misera UnaFiatUnoè stataacquistatacon cinqueeuro Nicola Negrin «Ok, il prezzo è giusto». O forse no? C’è da farsi sicuramente qualche domanda guardando l’esito dell’asta indetta dal Comune per l’alienazione di quattordici veicoli. Certo, il parco mezzi messo in vetrina non era all’ultimo grido. Ma che palazzo Trissino sia riuscito ad incassare solamente la misera cifra di 1.700 euro dalla svendita di automobili, furgoni e motorini lascia comunque qualche perplessità. SPESE CONTENUTE. Più che voluta, in questo caso bisogna parlare di alienazione dovuta. Come anticipato a fine dicembre l’amministrazione è stata costretta a mettere all’asta 14 auto di servizio, dopo aver recepito il decreto sulla spending review firmato dal governo Monti. «Il taglio - aveva spiegato l’assessore al bilancio Umberto Lago - dev’essere del 20 per cento». Da qui l’elenco predisposto dalla giunta e il bando di gara pubblicato a fine gennaio. L’ASTA. Le offerte non sono mancate. Ma il piatto, al momento della chiusura dell’asta, non è stato sicuramente ricco. Il Comune è riuscito a racimolare poco più di 2 mila euro con offerte che per alcuni versi possono considerarsi quasi ridicole. Basta partire

da un numero: 501 euro e cinquanta centesimi. Questa è la cifra più alta che è stata spesa da un offerente, Diego Maruzzo, che si è così portato a casa una Fiat Panda 4x4 immatricolata nel 1998. A seguire ecco i 324 euro messi sul piatto da Caterina Maino che ha acquistato una Kia Joice 16V Monovolume del 2000. FASCIA MEDIA. Si passa poi alla fascia media. A quei veicoli cioè che sono stati venduti per poco più di 100 euro. Tra questi ecco comparire nel verbale di gara un Fiat Ulysse del 1998, che si è aggiudicata Caterina Maino per 130 euro. Ecco poi un Ford Courier del 1997 che è stato venduto per 100 euro tondi a Maurizio Porelli. Stessa cifra per la Skoda Felicia station wagon andata alla Marostica Autodemolizione. Infine, la Fiat Panda del 1995 è stata acquistata da Giuseppe Antoniazzi per 101 euro e 50 centesimi. La Fiat Panda Hobby, del 1999, è andata a Barbara Castellan, che con un’offerta di 150 euro.

L’offertapiùalta riguarda unaPanda4x4 del1995 venduta per501euro

AL RIBASSO. Già fino a qui i prezzi sorprendono. Ma l’asta non è finita. Ed è proprio scorrendo verso il basso l’elenco delle aggiudicazioni che arrivano i colpi di scena. Già, perché tra i pezzi messi in vendita il record spetta alla vettura Innocenti Elba, del 1994, acquistata dalla Marostica Autodemolizione per cinque euro. No, non è un errore di battitura. Nemmeno due etti di un buon prosciutto crudo costano così poco al banco del supermercato. Eppure l’automobile comunale è stata venduta a questa cifra. Stesso prezzo anche per una Fiat Uno del 1995. Spazio anche a tre motorini: due Malaguti e un Piaggio sono stati venduti a 50 euro ciascuno.

Ilpatrimonio

L’exCentrale delLatte èinattesa

RISPARMIO. Il conto totale è di 1.722 euro. Non un grande affare, si potrà pensare, per le casse del Comune: altro che spending review. In realtà i conti che sono stati effettuati dalla giunta comprendono anche l’assicurazione, il carburante e il bollo di ogni veicolo. Come anticipato dall’assessore al bilancio al termine del 2012, grazie all’eliminazione dei quattordici mezzi, palazzo Trissino potrà risparmiare circa 15 mila euro all’anno. Tenuto conto che la spesa complessiva per la manutenzione del parco auto è di circa 160 mila euro all’anno. •

Ilpatrimonio del Comune non sembraavere un grande appeal.Già neimesi scorsi l’amministrazionehamesso in venditaalcuni immobili disua proprietàma l’asta èandata completamentedeserta. Negozi,appartamentieinteri palazzi.Niente dafare.Il mercatononsembra regalare grossesoddisfazioni. Orasiguarda all’exCentrale delLatte. Mercoledìscade l’avvisodicessione e riqualificazionedell’area.Il Comunesta cercandoun privatocon il qualestipulare un accordoche prevedala cessionediaree edificabili ela realizzazionediopere da destinarealla collettività, ridisegnandocosìun’area strategicadi13.230metri quadratinelquartiere diSan Bortolo.Il valorepostoa base digaraper lacessione dell’area èdi3milionie900 mila euro. L’aggiudicatariorealizzeràsia la parteprivata siaquella pubblica.Quest’ultima,relativa alrecupero deifabbricati, alla realizzazionediunapiazza, di unparcourbano ediparcheggi perlavoristimati in2milioni e 300mila eurodadetrarre dal prezzoofferto. Acarico dell’aggiudicatariosaranno le operedibonifica: 950mila euro. •

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Oggi, in occasione della Giornata della memoria, lo Spi Cgil organizza una visita culturale al Campo di Fossoli e al Museo del deportato di Carpi. L’iniziativa rientra nel progetto “Storia, memoria ed educazione alla legalità” promosso dal sindacato pensionati della Cgil. A fare da guida saranno alcuni studenti dell’Università di Modena.

FRATELLID’ITALIA GIORGIAMELONI OGGIINCITTÀ

Oggi alle 13 al Gran caffè Garibaldi in piazza dei Signori l’on. Giorgia Meloni, Maria Cristina Caretta (capolista alla Camera dei deputati nel collegio Veneto 1) e i candidati a Camera e Senato illustreranno il programma della lista Fratelli d’Italia.

Larimessa delComunedi Vicenzain viaFrescobaldi

Lariorganizzazione MENOAUTO Nonè proprio ilcasodi chiamarlo“affare”.Già, perchése lavendita è stata impostadal decretodel GovernoMonti sulla spendingreview, ilComune nonha incassatoun granché.Con 14veicoli messiall’asta,palazzo Trissino ha recuperato poco piùdi 1.700 euro.Il problemaè cheora è necessariofare iconticon

lariorganizzazione. I mezzidi proprietàcomunalesono100, 39dei qualisono parcheggiati incontrà Soccorso Soccorsetto.Orarimangono menodi 50 automobili.Ed è necessariocoprire isettoriche sonoincarenza, comeiservizi sociali«che- aveva specificato l’assessore-hanno bisogno». A questopuntobisogna fare il calcolodellebiciclette in dotazione. • © RIPRODUZIONERISERVATA

ILCAPOLISTA DI SEL INCONTRO CONPAPE DIAW

Oggi alle 18 nella sala assemblee della Circoscrizione 7 (Ferrovieri) di via Vaccari incontro con Pape Diaw, candidato capolista al Senato in Veneto di Sinistra ecologia e libertà. Si parlerà dei diritti di cittadinanza e del lavoro in Italia e delle proposte della lista. Interverranno rappresentanti dell’Unione immigrati e di associazioni di volontariato.


Cronaca 21

IL GIORNALE DI VICENZA Domenica 10 Febbraio 2013

AGENZIA REGIONALE. Ladeputata Sbrollinieil consigliere regionaleFracasso,del Pd, denunciano:«Coni nuovitaglimeno servizie personale»

L’Arpavtaglia e dice addio atre sedi Arpav, la spending review si abbatte sulle sedi satelliti di Bassano, Thiene, Arzignano. Sarà chiusura. Al loro posto saranno istituiti dei punti di appoggio dove mantenere mezzi e strumenti per essere tempestivamente presenti in caso di necessità. E, intanto, la nuova sede dell’Arpav di Vicenza, in via Zamenhof, è pronta: quando la Regione darà l’ok per il rogito, si ipotizza a primavera, scatterà la rivoluzione e si dovrà dire addio al laboratorio analisi. Tutti i campioni saranno esaminati a Verona o Venezia. Ma i politici vicentini fanno quadrato. La deputata vicentina del Pd, Daniela Sbrollini, e il consigliere regionale, Stefano Fracasso denunciano: «Ora si chiede un ulteriore taglio del 20 per cento nel bilancio di previsione. Sarà il colpo di grazia». LACRISI.L’Arpav è in rosso (deficit da 15,5 milioni di euro) e

AMontebello siègiàchiuso.Le analisi?AVerona esenzaricadute sulterritorio CARLOEMANUELE PEPE DIRETTORE REGIONALEARPAV

il direttore generale Carlo Emanuele Pepe, arrivato dopo il commissariamento dell’ente, si è trovato a far fronte ad un peso di investimenti stratosferici caricati sull’Agenzia, senza averne le disponibilità. Tra questi 42 milioni di euro per nuove sedi (solo 8 milioni coperti da mutuo). Tra queste anche quella di Vicenza in zona Est: investimento da 14 milioni di euro non coperti da mutuo. Si ipotizzava un trasloco già nei mesi scorsi, a settembre. Ma i fondi regionali non sono arrivati. Anzi. Il dg è ancora in attesa di avere il via libera per sottoscrivere il rogito e trasferire gli uffici. Il trasloco della mobilia (usata) è in atto. «La nuova sede di Vicenza - spiega il dg Pepe - è una delle eredità che ho ricevuto. Anche in altre province la precedente amministrazione ha acquistato nuovi immobili, francamente inutili, come a Belluno, tant’è che lì è stato anche messo in vendita, come tanti altri edifici per un valore totale di 17 milioni. Vicenza invece necessitava per lo meno di una ristrutturazione: era la sede messa peggio». LA DENUNCIA. Con il trasferimento degli uffici partirà per il vicentino (66 dipendenti) anche l’attuazione del Piano

Interpellanza

Colombara el’appello alsindaco «Diamofuturoall’Arpav Vicenza.È unarisorsadel nostroterritorio chenonva smantellatanell’indifferenza generale».Così Raffaele Colombara(lista Variati sindaco)inun’interpellanzain cuichiede al primocittadinodi bussareinRegioneper «impedirelachiusura del labroatorioanalisifinchénon venga comprovatal’effettiva convenienza dell’operazione». Itimori diColombara sono molti:«Nelleindagini ambientalièimpensabilenon avere a disposizioneun presidioingrado difornire in etempireali irisultati. Poi giornalmentevengono effettuateaperture di campioni“fiscali” che prevedonola presenzadi chi è oggettodicontrollo.Non avere unasedevicentina comporterà aimprenditoriritardi,spese aggiuntiveedisagi».Di quila richiestaa Variatidimuoversi inRegioneper«impedire la chiusuradellaboratorio» edi «garantireilivelli occupazionali elaqualità professionale sviluppate». Infine,Colombara tornaa chiederel’Osservatorio delle acqueregionali.Adistanza ildg dell’ArpavPepeassicura: «Sì, quellosarà attivatoa Vicenza»

LA REPLICA. Il dg Pepe sulla chiusura del laboratorio di Vicenza rassicura: «A Vicenza resterà “l’accettazione campioni”. Si tratterà di trasferirli nei due laboratori: non vedo problemi o ricadute sull’attività di prevenzione del vicentino. Sulla riduzione del bilancio, non spetta a me esprimermi, ma ai politici rivedere e aggiornare il ruolo e le funzioni dell’Agenzia nata quindici anni fa. Certo è che prevenzione e controllo del territorio sono due settori sui quali bisogna essere lungimiranti». • CRI.GIA.

«Non c’è nessuna “grave situazione di monopolio” a vantaggio della società Vicenza Logistic City Center, partecipata per il 55 per cento dal Comune di Vicenza». Così l’assessore Antonio Marco Dalla Pozza, delegato dal sindaco a seguire la società Vicenza Logistic City Center risponde alla consigliera comunale Paola Bastianello che ha presentato un’interrogazione in cui accusa il Comune di non rilasciare a una ditta di trasporti un permesso d’accesso in ztl. «Da tempo il Tar e il Consiglio di Stato si sono da tempo espressi a favore di questa iniziativa. Quanto alla ditta in attesa di risposte - riprende - la sua consociata, come richiesto dalle stesse, ha già ricevuto il 21 dicembre l’autorizzazione richiesta: poiché si trattava di una deroga, è stato necessario un approfondimento che ha dato comunque esito positivo». Dalla Pozza invita Bastianello «a informarsi meglio, prima di diffondere informazioni errate su una realtà che, nata da una felice intuizione della passata amministrazione, e resa sempre più operativa dalla attuale, che ha provveduto anche a far raggiungere alla società il pareggio di bilancio con la determinante azione del consiglio di amministrazione, è oggi un fiore all’occhiello per la nostra città, spesso portata ad esempio in convegni nazionali, ed offre un servizio di qualità». •

© RIPRODUZIONERISERVATA

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LanuovasedeArpav di viaZamenhofabrevesarà aperta. COLORFOTO di riduzione dei costi che Pepe aveva presentato al Consiglio regionale ad ottobre 2011. «Abbiamo dovuto definire un percorso di contenimento della spesa e un efficientamento», commenta Pepe. Un primo passo è già stato fatto: a Montebello la sede staccata è già stata chiusa. Il prossimo passo sarà il laboratorio analisi a Vicenza che verrà soppresso. Su questo Sbrollini attacca: «Questa chiusura costituisce un’aggravante a un sistema di controlli già carente - afferma -. Nel vicentino c’è la falda acquifera più importante del Nord Italia che è anche la protagonista della vicenda della discarica di Vianelle. Se la sede di Arpav chiuderà, come si potranno garantire ade-

INFIERA. Larassegna dell’arredo prendeil viaoggie resterà aperta finoa domenicaprossima

Energiealternativeerisparmio ASpaziocasavincel’ambiente

guati controlli? E il personale che si occupa di prevenzione ambientale che fine farà?» Il bilancio di previsione di Arpav, come detta l’assessorato regionale della sanità, dovrà essere decurtato del 20 per cento. Fracasso, coi colleghi di Consiglio regionale del Pd Piero Ruzzante, Lucio Tiozzo e Graziano Azzalin denunciano: «L’Arpav è sul baratro. La situazione è da tempo critica e questo ulteriore taglio darà il colpo finale. La Giunta ha il dovere di dare risposte e garantire i servizi. E invece il paradosso: da una parte si prospettano esuberi di personale, dall’altra si assumono due nuovi dirigenti. Serve un intervento forte a tutela dei lavoratori e a tutela dell’ambiente.

Chiediamo che, dopo le elezioni, venga convocata un’audizione dei dirigenti Arpav e che sia evitato il taglio».

Fotonotizia Inaugurata lamostra fotografica

Emercoledìinizia ancheSposiamoci, ilsalone dedicato allecoppie Una settimana "casalinga". Apre oggi i battenti Spaziocasa, la fiera dedicata ad edilizia, arredamento e tutti gli aspetti dell'abitare. Alle 11.30 il presidente della Fiera Roberto Ditri e l'assessore regionale allo sviluppo economico Maria Luisa Coppola, taglieranno il nastro dell'edizione 2013 della manifestazione. Saranno 200 le aziende, divise nei diversi spazi dell'esposizione, che metteranno in mostra complementi d'arredo, tecniche costruttive innovative, idee per la riqualificazione energetica degli edifici e ogni possibile proposta legata alla casa. Alle 12 l'associazione Casaclima inaugurerà il gioco “Sostenopoli" dedicato a genitori e figli, mentre alla stessa ora Cna offrirà una degustazione di piatti tipici brasiliani. Alle 17 Antiqua arredamenti presenterà le opere del pittore Paolo Canciani. All'edilizia sostenibile è dedicata tutta l'area “Spaziocomfort", che raccoglierà tutte le aziende che si occupano di sistemi costruttivi verdi, energie alternative, opportunità di ristrutturazione e riqualificazione energetica. A questo tema saranno dedicate anche diverse conferenze proposte da CasaClima di Vicenza e Bas-

Unmomento dellapassataedizione diSpaziocasa. ARCHIVIO sano. Tre quelle interattive che si svolgeranno oggi: dalle 11 alle 11.20 quella dedicata al cappotto termico; dalle 15 alle 15.20 quella sul risanamento energetico e dalle 17 alle 17.20 quella sui sistemi costruttivi. Nel campo delle ristrutturazioni sarà presente in fiera anche Cna Ri-edilizia Team, il cui stand riprodurrà un appartamento con giardino, partendo dal quale referenti e archi-

tetti del team potranno illustrare ai visitatori le opportunità offerte dalla ristrutturazione.Per gli amanti dei giardini, poi, sarà presente la grande area Spazioaperto, con tutte le proposte per la sistemazione del verde e le soluzioni per arredare gli esterni, dai parchi alle terrazze. Moltissime le esposizioni in programma: al padiglione F saranno in mostra porcellane

del Settecento e Ottocento, mentre al B Indagini grafiche di Patrizia Sara Andrea proporrà “Il segno e gli alfabeti nell'arte contemporanea" con selezionate opere di importanti nomi della scena artistica italiana ed internazionale dell' ultimo mezzo secolo e “Arredi inattesi", promossa da Fuoriluogo di Gianna Sartori, proporrà singolari abbinamenti tra mobili e gioiello. Altri eventi saranno l'esposizione arredi di design firmati Casamania; la mostra “Self made Isai" proposta dall'Istituto superiore architettura d'interni “Pier Giacomo Castiglioni" di Vicenza e “Vivere alla Ponti" una collezione di arredi disegnati da Gio Ponti ora riproposti da Molteni&C. Nello spazio antistante l'ingresso ovest la Regione proporrà poi alcune delle eccellenze dei distretti artigiani: ceramica, vetro di Murano e mobile. Da mercoledì prenderà il via anche Sposiamoci, il salone dedicato alle coppie con tutte le indicazioni e i suggerimenti per il grande giorno. Spaziocasa sarà aperto sabato e domenica dalle 10 alle 20, lunedì e martedì dalle 15.30 alle 20, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 22. Ingresso 5 euro, ridotto 3 euro. • M.E.B. © RIPRODUZIONERISERVATA

«LaVeloce nonopera insituazione dimonopolio»

LACERIMONIA.È statainaugurata ieri pomeriggio a Vi.Art la mostra delle trenta foto giunte da Annecy per il concorso fotografico“Tipresentolamiacittà”. Durante la cerimonia di apertura, alla quale hanno partecipato l’assessore Ruggeri e il consigliere Federico Formisano, sonostatipremiatiancheivicentinilecuifotosonorisultatevincitricinellamostradelalcittàdell’AltaSavoia. •

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ChiusuraaBassano,Thiene eArzignano. Saràsoppresso ancheillaboratorioanalisi incittà coltrasloconei nuovi uffici

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22 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA

Domenica 10 Febbraio 2013

MALTEMPO. Ilcapodella protezione civilenazionaleGabrielli telefonaa Zaiaper allertaretuttigli entiinteressatiall’ondata digeloprevista

Lanevefaslittarepureilconcorsone Domaniè atteso“Big Snow”: ancheinpianura conprobabili precipitazioni tra i5e i20centimetri Ilministerodecideil rinvio dell’esamedeidocenti A causa del maltempo previsto dalla Protezione civile per i prossimi giorni in tutta Italia, le prove scritte del concorso per docenti, programmate per domani e martedì sono rinviate. E intanto la Regione Veneto dichiara lo “stato di attenzione”. PREVISIONI. «A causa delle avverse condizioni meteorologiche previste dalla Protezione civile per i prossimi giorni - si legge in una nota del ministero dell’istruzione - le prove scritte del concorso per docenti, programmate per domani e martedì, sono rinviate. Le nuove date per lo svolgimento delle prove saranno comunicate sul sito del ministero». In queste ore il ministero sta inviando una e-mail di avviso a tutti i candidati che avrebbero dovuto sostenere la prova scritta. LA TELEFONATA. E che le previsioni meteo non prospettino nulla di buono lo ha confermato direttamente al governatore del Veneto Luca Zaia, il capo della protezione civile. L'ondata di maltempo che è previsto interessi anche il Veneto, principalmente nella giornata di lunedì, è stata al centro di un colloquio telefonico avvenuto ieri mattina tra il capo della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli ed il presidente Zaia. Ne dà notizia lo

stesso presidente, ringraziando Gabrielli per averlo voluto informare direttamente sulla situazione. «Ho immediatamente contattato il nostro assessore alla protezione civile Daniele Stival - informa Zaiache ha attivato tutti i passi necessari perché le strutture del Veneto siano pronte ad affrontare la situazione e ad intervenire per ridurre al minimo i disagi, qualora ve ne fossero». Il responsabile della Protezione civile veneta, Roberto Tonellato, ha già provveduto ad emettere una “prescrizione di protezione civile” per l'intera giornata di lunedì, nel corso della quale sono attese nevicate anche in pianura con possibilità di venti forti. L'intero sistema insomma è allertato e pronto ad intervenire, così come sono state allertate tutte le diverse entità che operano sul territorio, a cominciare da quelle competenti ad intervenire sulla viabilità. MALTEMPODICHIARATO.Nel po-

Tutte lestrutture sonopronte adintervenire perevitaredisagi LUCA ZAIA GOVERNATOREDELVENETO

meriggio di ieri così il Centro funzionale decentrato della Protezione civile della Regione ha dichiarato lo stato di attenzione per neve dalle 8 di lunedì 11 febbraio alle 14 di martedì 12. «La situazione meteorologica attesa prevede - si legge in una nota - in particolare tra il pomeriggio di lunedì e la mattinata di martedì, possibili accumuli significativi di neve, dai 5 ai 20 centimetri, nei fondovalle prealpini, su zone collinari, pedemontane e su gran parte della pianura». Le precipitazioni saranno accompagnate da venti da moderati a sostenuti da nordest sulla pianura centro settentrionale, perlopiù sciroccali sostenuti sulla costa e sul mare. «È tra l'altro raccomandato si legge - agli enti gestori delle infrastrutture stradali e ferroviarie di assumere ogni iniziativa atta a garantire la funzionalità e la sicurezza della viabilità. È altresì richiesta la piena operatività di tutte le componenti del sistema di protezione civile, che si attiveranno secondo quanto previsto dai rispettivi Piani specifici, dichiarando, qualora rilevassero particolari criticità, lo stato di allarme». È attivo il servizio di reperibilità al numero verde 800990009 per la segnalazione di eventuali emergenze. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Prontiimezzispargisale C’è ilpericolodigelate Laneveèprevista per domanie inComune ègiàtutto predispostoper farscattareil Pianoneve. L’assessorato alla protezionecivile, chesegue l’evolversidellasituazione,ha giàallertato Aim ValoreCittà Amcpsaffinché programmi gli interventi previsti dal piano nevecomunale. Inparticolare, seci saràrischiodigelate notturne,l’aziendaprocederà a salaturepreventivedei trattidi stradapiù pericolosi,come i cavalcavia ei sottopassi.Sarà inoltreprontaaduscire sulle stradefin daiprimi fiocchidi

ILLABORATORIO. Mercoledìlapresentazione nell’excircoscrizione7

Inchiestaper conoscere ilquartieredeiFerrovieri “Laboratorio Ferrovieri. Tra l'Arsenale e il Retrone, anatomia di un quartiere” è il titolo dell'inchiesta condotta da Lies (Laboratorio dell'inchiesta economica e sociale), in collaborazione con la Cgil di Vicenza, che verrà presentata mercoledì 13 febbraio alle 20.30 nella sala 30 della circoscrizione 7 dei Ferrovieri, in via Vaccari 107. Il laboratorio, realizzato fra marzo 2012 e inizio 2013, raccoglie video interviste, raccon-

ti e documenti sulle memorie e sul futuro del quartiere, tutti pubblicati nel blog http://laboratorioferrovieri.wordpress.com. È un lavoro parziale, che non pretende di esaurire tutta la ricchezza sociale dei Ferrovieri, ma che in fondo è solo un inizio. Il materiale vuole essere restituito ai cittadini per offrire uno spazio di discussione e confronto a “microfono aperto”. La serata è ad ingresso libero. Un gruppo di tutor dell'asso-

Lasede dellaCgilin viaVaccari

stannoinvitando le persone senza fissadimoraacercare ripari adeguatiinquestenottatedi grandefreddo,utilizzando anche lesale d’attesa dellastazione ferroviaria (alle24 le portedi accessodall’esternovengono chiuse).Pertuttii cittadini l’invito è,incasodi nevicate, diadottare leprescrizioni previste dall’ordinanzacomunale:obbligo disgomberare imarciapiedi ele banchinestradali lungoil confine deifabbricatidiproprietà lasciandounospazio minimoper il passaggiopedonale;sgomberare durantelo sgelo le bocchette di scarico.Sele nevicate perdurano, scattaanchel’obbligo per i conducentidiparcheggiarei propriveicoliinmodo danon ostacolarele operazionidelle macchinesgombraneve.Incasodi violazionedell’ordinanzala sanzioneprevista èdi50euro. •

neve, facendoentrareinazione i mezzidotatidi spargitoridisale, utileadevitarela formazione di stratidinevecompatta,edilame. Nelfrattempo gli operatorisociali

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SANITÀ. Ilvescovo PizziolalSan Bortoloperlagiornata delmalato ciazione Lies ha seguito dieci iscritti al laboratorio accompagnandoli prima attraverso una serie di seminari formativi sul metodo dell'inchiesta. Nei mesi seguenti il gruppo ha lavorato documentandosi attraverso passeggiate nel quartiere e interviste agli abitanti. Le interviste sono state raccolte e montate dai videomaker di Lies, Marina Resta e Walter Ronzani. Il lavoro di tutoraggio, durante i seminari e gli incontri seguenti, è stato svolto da Giulio Todescan e Mirco Corato. Il risultato di questo lavoro è il blog, che si propone come archivio, parziale e in continuo aggiornamento, delle storie che attraversano il quartiere dei Ferrovieri. • © RIPRODUZIONERISERVATA

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Unaabbondante nevicata

Ariainquinata Già22i giorni convalori fuorinorma A questo punto non resta che sperare nella neve. Chissà se i fiocchi previsti per i prossimi giorni riusciranno a rendere più pulita l’aria di Vicenza. Già, perché sembra che il 2013 non abbia invertito la tendenza degli ultimi anni. Nonostante i divieti e i controlli sulle auto più inquinanti, l’aria è ancora cattiva. Ieri un’altra giornata di passione. Con i rilevatori dell’Arpav che hanno segnalato 61 microgrammi per metro cubo di polveri sottili. Un altro tassello che si somma a un mosaico alquanto delicato. Da inizio anno sono già 22 i superamenti del limite consentito dalla legge. E considerato che dal primo gennaio sono trascorsi esattamente 40 giorni, ciò significa che una volta ogni due giorni i vicentini farebbero meglio a passeggiare, correre o andare in bicicletta con il naso tappato e la bocca chiusa. L’amministrazione nei giorni scorsi ha diffuso un messaggio tramite i maxi-schermi che sono stati posizionati in alcune strade chiedendo ai vicentini di lasciare l’automobile in garage e scegliere i mezzi pubblici. In alternativa ecco il trasporto ecosostenibile: passeggiata, bicicletta o corsa. In attesa di capire se i prossimi giorni, con la neve, ci sarà una ventata di aria fresca (nel vero senso della parola) e di abbassamento delle polveri. •

CorsoPalladio sottola neve.Leprevisioniannuncianomaxi precipitazioni perdomani. ARCHIVIO

Lostato diallerta

PM10. Nel 2013

«Vedere nelpaziente sempreunapersona» «La Chiesa vuole al centro dell’azione pastorale sia coloro che soffrono sia chi si prende cura di loro» Franco Pepe Il vescovo Beniamino Pizziol al San Bortolo per la XXI Giornata mondiale del malato. Il corridoio di collegamento fra i due ingressi dell'ospedale trasformato in tempio. Un altare innalzato davanti a pazienti, medici, volontari. Una messa trasmessa da Radio Oreb che ha rinnovato le finalità di questo momento particolare di preghiera e condivisione voluto nel 1992 da papa Giovanni Paolo II, nel ricordo anche della prima apparizione a Bernadette nella grotta di Massabielle, per un richiamo a riconoscere nel volto del fratello infermo quello di Cristo. L'invito, forte e solenne è, perciò, lo stesso delle parole conclusive della parabola del buon samaritano raccontata nel vangelo di Luca. Un invito a prendersi cura di quanti soffrono, rivolto anche dal vescovo di Vicenza durante una cerimonia molto partecipata che ha visto concelebrare, accanto a mons. Pizziol, altri sacerdoti vicini alla vita dell'ospedale fra cui don Aldo De Toni responsabile della pastorale diocesana della salute e fra Luciano superiore

Ilvescovo BeniaminoPizziol dei francescani minori che svolgono servizio spirituale all' interno del San Bortolo. All'inizio il saluto del direttore generale Ermanno Angonese alla sua prima volta in un'occasione - ha detto - «privilegiata» come questa. «Spesso in ospedale - questo il suo pensiero - grazie al lavoro degli operatori, si coniugano assistenza e solidarietà, professionalità e impegno etico per mettere il malato al centro delle decisioni cliniche e gestionali. Non sempre è facile e nemmeno talora possibile. Ma è la direzione da seguire. In questa prospettiva c'è il desiderio di veder crescere, insieme allo sviluppo tecnologico e alla ricerca scientifica, l'attenzione umana, per non dimenticare che il malato richiede in ogni

momento anche rispetto e dignità». Vigorosa e intensa l'omelia del vescovo: «La Chiesa vuole al centro dell'azione pastorale i malati e le istituzioni deputate a curare». Mons. Pizziol ha elogiato lo spessore tecnico e professionale degli operatori del San Bortolo, «bell'ospedale dotato di personale che sa vedere nel malato una persona», mentre «c’è chi non gode di questo privilegio». Il suo riferimento è ai 100 mila profughi siriani riparati in Libano. «Solo pochi di loro - ha detto - potranno essere curati». Ma il riconoscimento morale del vescovo, nell'ottica di una sanità che deve avere uno sguardo universale, è andato anche ai medici del San Bortolo che vanno in Africa per offrire un aiuto gratuito ed efficace impegno: «Qui è presente una dimensione che va oltre». Poi il commento alle letture: la guarigione miracolosa ad opera di Pietro, che assieme a Giovanni sta salendo al tempio, dello storpio che chiede l'elemosina: «Prima di tutto vengono fede e amore». Quindi l'esempio del Samaritano: «Occorre migliorare la fede negli aspetti antropologici e cristiani». Al termine il vescovo ha partecipato, con il dg Angonese, alla riunione del Consiglio pastorale ospedaliero convocato al terzo piano della palazzina uffici. • © RIPRODUZIONERISERVATA


Cronaca 23

IL GIORNALE DI VICENZA Domenica 10 Febbraio 2013

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Unavitatraleroulotte

LEFAMIGLIECHEABITANO NELCAMPODIVIACRICOLI

Ildibattitosulla ristrutturazione dellearee comunali

Iresidentisonounanovantina,tra lorounaquarantinadiminori.Solo 17lefamiglieautorizzatea restare,lealtrenonrientranonel regolamentocomunale

Isoldi daRoma

L’APPELLO. Lefamiglieresidentichiedonopiccoli pezzi diterra

BOOMMEDIATICO Nomadichepuzzavano sull’autobus,una notizia cheha fattoilgiro d’Italia: suimaggiori quotidiani sonocomparsele presedi posizione dell’Amministrazione comunalecheha difeso finoallafineil regolamentoe quindi il comportamentodei controlloriche sisono limitatiadapplicarlo. Moltelettere sonogiunte inredazionee sul sitoweb lanotiziaè statauna delle piùcliccate ecommentate. Orasiaggiunge un altro tasselload una vicenda destinataa fardiscutere. Il ministerohastanziato, ancoraanni addietro, alcunifinanziamentiper sistemareicampi nomadi dituttaItalia. AVicenza perviaCricolisonogiunti 230milaeuro, ma inomadi cheoccupano l’area preferirebberoandarsene inaltrezone. •

Dalministero230 milaeuro perlariqualificazione Ifinanziamentidovrebbero servireper lepiazzole iserviziigienici e gli allacciamentiallafognatura «Non vogliamo rimanere qui in via Cricoli. Sono arrivati da Roma 230 mila euro? Il Comune non li deve spendere per riqualificare l’area. Le nostre vite sono ferme, appena consegni un documento a qualcuno, sei segnata per il resto della tua vita. Ho lavorato come cameriera, ho fatto pulizie, ma appena ricevevano i miei dati e collegavano da dove provenivo, mi hanno sempre licenziato o messa nelle condizioni di andarmene». A parlare una madre: quattro figli, il più grande ne ha 16 e il più piccolo poco più di due. «Sono arrivata in via Cricoli nel 1992, da allora sognavamo una sistemazione migliore. Sono trascorsi più di vent’anni e viviamo in condizioni igieniche preoccupanti. Siano noi i primi a dirlo. Ci sono bambini, una roulotte che durante l’alluvione ha rischiato di finire nell’Astichello e ogni volta che piove siamo sempre in allarme. Senza dimenticare i minori, l’ultimo è stato investito mentre attraversava la strada due anni fa, in passato altri episodi non sono mancati». L’APPELLO. La donna ha poco più di trent’anni, la sua roulotte è decorosa, uno dei figli gioca con la play-station. «Vorremmo dire al sindaco che quei soldi arrivati dal ministero non li deve utilizzare per sistemare quest’area. Non servirebbe a nulla. Vogliamo andarcene, chiediamo un pezzo di terra dove avere magari una casetta prefabbricata e poi, in attesa di lavori stabili, puntare sugli alloggi comunali». Vogliono un percorso diverso,

una vita alternativa. «Certo prosegue la donna - altrimenti resteremo segnati per tutta la nostra vita. Invece, non deve essere così. Questo campo deve essere distrutto, cancellato dalla memoria di quelli che hanno trascorso anni e anni della loro vita, senza alcuna speranza. Siamo Sinti, certo, ma soprattutto italiani e chiediamo di non avere alcuna scritta sugli abiti che portiamo. Ci piacerebbe poter vivere e per farlo dobbiamo ricominciare da un’altra parte, in una zona diversa dove non passi il connubio: via Cricoli uguale a zingaro oppure a nomade con tutto quello che ne consegue. Non si tratta solo della polemica sul fatto che puzziamo, i nostri giovani hanno preso posizione al riguardo. Anche noi siamo stanchi di vivere in mezzo al fango, per non usare altre parole. È duro dirlo, ammetterlo, ma da troppo tempo attendiamo una risposta. Ora ci sono questi soldi, ci piacereb-

Nondevono usarequeisoldi Perquesto vogliamoun incontrocon ilsindacoVariati Siamostanchi divivereinmezzo aquestofango Nonc’èsicurezza elosappiamo noiperprimi

be venissero usati in maniera diversa. È un’occasione da non perdere per questo vogliamo parlare con il sindaco. Un incontro con lui è indispensabile, l’assessore Giuliari lo sa da tempo, ma chi decide è Variati». IL PROGETTO. Da anni si dice che i due campi della città non sono in condizioni igieniche accettabili, i soldi arrivati da Roma riguardano solo l’area di via Cricoli: 230 mila euro che dovrebbero servire per bonificare l’intera zona con servizi igienici, piazzole e quanto serve per chi vive all’interno di una roulotte. «Non credo sia possibile cambiare destinazione a quel finanziamento - spiega l’assessore Giovanni Giuliari -. Roberto Maroni, allora ministro dell’Interno, aveva stanziato alcuni milioni per sistemare i campi di tutta Italia e in città sono arrivati i 230 mila euro per mettere in sicurezza l’area e dovranno essere utilizzati per quello. Senza dimenticare - puntualizza l’assessore che il tema delle microaree era stato affrontato quando venne presentato il nuovo Piano di assetto del territorio e le polemiche allora non mancarono. Quell’ipotesi l’avevamo già considerata e il sindaco era d'accordo. Ora per ottenere quella cifra deve essere firmata una convenzione con la prefettura e poi si inizieranno i lavori, ma l’iter sarà lungo. Questo non é che il primo passo, ne seguiranno altri. Capisco - conclude Giuliari - quanto dicono le famiglie, ma non possiamo utilizzare un finanziamento ministeriale come ci pare. Ci sono vincoli da rispettare». • © RIPRODUZIONERISERVATA

GIOVANNIGIULIARI ASSESSOREALLAFAMIGLIA

Lavicenda

Ilno dei nomadi allasistemazione delcampoCricoli Chiara Roverotto

«Ilfondoèministerialee nonpuòessereutilizzato peraltriprogetti»

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Ilcampo di viaCricoli dove viveuna cinquantinadi famiglieRom e Sinti

LALETTERA. L’interventodi alcunigiovani sulregolamento deibus

«Tuttipossonopuzzare nonsoltantonoisinti» «Anche noi come tutti vogliamo viaggi sereni Quando qualcuno disturba basta avere pazienza» Via Cricoli, civico 74. «È questa la nostra condanna. Vivere qui. Partire da qui. È come se avessimo un marchio in faccia». Accettano di parlare alcuni ragazzi Sinti che vivono nel campo cittadino, lo fanno dopo quanto é accaduto sull’autobus che partiva dal parcheggio di interscambio di via Cricoli per raggiungere il centro. A bordo c’erano alcuni ragazzi che puzzavano e gli altri passeggeri hanno chiesto all’autista di far intervenire i controllori, affinché fossero fatti scendere. Ora vogliono parlare anche loro, spiegare. L’appuntamento è al campo: roulotte ammassate, fili della corrente che penzolano, lavatrici, un bagno chimico, ghiaino, macchine parcheggiate, uomini che

Lalettera chealcuni ragazzidel campohannoportato alGiornale parlano, bambini che corrono. All’ingresso ci sono loro, i ragazzi che hanno scritto al nostro Giornale: in una paginetta, hanno riassunto tutto il lo-

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ro disagio. Nessuno di loro vuole dire come si chiama, sono adolescenti, alcuni vanno a scuola, altri no. Sono vestiti come tutti i giovani: jeans, felpa, scarpe da ginnastica e giubbino. «Anche noi prendiamo lo stesso autobus il sabato pomeriggio per andare in centro e ci é capitato di trovarci in mezzo a persone che disturbano. Spesso, a bordo, ci sono gruppi di ragazzi che urlano, che ascoltano la musica ad alto volume, che fumano o che suonano il campanello in continuazione anche se non devono scendere. Allora l’autista alza la voce, ferma l’autobus finché non la smetto-

no» . «Una volta - continua un’altra giovane - una di noi si é seduta vicino ad una signora che puzzava , anche se ben vestita. Ha dovuto alzarsi e mettersi dall’altra parte del bus. Poi, ha detto a sua cugina di non accomodarsi in quel posto. Però, lo ha fatto sottovoce, senza alcun commento. In autobus si può incontrare tanta gente e capita di trovarsi in situazioni del genere, ma non é un dramma. Anche al supermercato, in fila dal medico. Si può sopportare per dieci minuti senza tante polemiche. Hanno detto che i ragazzi fatti scendere erano nomadi del campo di via Cricoli e proprio per questo, un episodio come tanti altri altri, si é trasformato in qualcosa di diverso: quattro ragazzi che nessuno sa chi siano veramente, sono diventati nomadi e quindi tutti i nomadi di viale Cricoli puzzano perché non si lavano. Anche noi, pur essendo giovani e se anche abitiamo nel campo, quando prendiamo l’autobus desideriamo poter fare un viaggio tranquillo, ma immaginiamo che questo sia un desiderio non solo nostro, ma di tutti quelli che salgono sui mezzi pubblici». • C.R. © RIPRODUZIONERISERVATA

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