rassegna 07-02-13

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Schneck:«Entrol’estate apertaadAlbettone»

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Malonga:«Ivicentininonsonocosì»

L

a comunicazione politica di Berlusconi non è mai casuale. Anche le frasi e gli atteggiamenti che appaiono più spontanei servono a mandare un messaggio. È una premessa d'obbligo se si vogliono analizzare i motivi tecnici delle proposte dell'ex premier: la restituzione e abolizione dell'Imu e il condono tombale. Ci sarebbe anche l'acquisto di Balotelli per il Milan: si dice che valga poco sul piano elettorale (al netto del possibile disappunto degli interisti), però, a detta degli esperti, il distacco fra Ambrosoli e Maroni per la conquista della Regione Lombardia e fra i poli - nel voto locale per il Senato - è modesto. Ma torniamo alle proposte economiche: perché la proposta choc di Berlusconi non è stata confezionata per l'elettorato più giovane (18-34 anni), che è costituito da 12 milioni di persone? Il fatto è che l'Imu e condono tombale sono, salvo rare eccezioni, “questioni da grandi”. È difficile che un diciottenne possegga un appartamento o che possa permettersi un mutuo o addirittura abbia commesso “errorucci” nelle passate dichiarazioni dei redditi, tali da giustificare un condono. Ma se vuole raggiungere il centrosinistra alla Camera, il Cavaliere dovrebbe conquistare anche i voti dei giovani. Il problema è che Berlusconi conosce il mercato elettorale e sa che se un segmento è saturo, non è il caso di insistere. Meglio, invece, puntare sulle fasce nelle quali ha una quota maggiore di fedeli o potenziali elettori. I messaggi fiscali, infatti, sono più adatti a rispondere alle esigenze degli “over 34” e servono sia a conservare e fidelizzare chi vota già per il centrodestra, sia a riacchiappare i consensi di chi è incerto fra Pdl, Monti, Grillo o l'astensione. I giovani, invece, secondo i sondaggisti, oggi votano soprattutto Pd e Movimento 5 Stelle, mentre riservano al Pdl fra il 12,4 per cento (18-23 anni) e il 15,5 (24-34 anni) dei consensi; l'intero centrodestra, secondo uno studio, arriverebbe appena al 18 per cento fra gli elettori di 18-23 anni e al 20,7 per cento nella fascia superiore (24-34 anni): quasi la metà rispetto al centrosinistra. Le proposte choc, inoltre, sono mirate ad un “target” (visto che parliamo di marketing elettorale) tipico di chi vota per il Senato: Berlusconi conta molto non solo sulla conquista delle regioni-chiave per impedire a Bersani di avere la maggioranza assoluta a Palazzo Madama, ma deve fare anche in modo che Monti ottenga meno voti e seggi proprio al Senato, così non ci sarà nessun eventuale governo di riserva Pd-centristi e il Cavaliere tornerà in gioco per un'eventuale “grande coalizione”, nella quale potrebbe conquistarsi un bel posto a tavola. •

Al termine dell’allenamento di ieri, Dominique Malonga, attaccante del Vicenza aggredito nei giorni scorsi da un gruppetto di tifosi, ha commentato l’episodio con serenità: «Sono tranquillo ha detto -, per fortuna non tutti i supporter vicentini sono così».

f GUIOTTO PAG 41

L’AMICHEVOLEINOLANDA

SottotonoBalotellieilFaraone L’ItaliasalvatadaVerratti1-1 f PAG40

L’attaccantedel Vicenza Dominque Malongain azionedurante larecente partitapersa conilCesena

LAPOLITICA. Lacrescita deI Pdlrendeinevitabileun’intesa traavversari.Sel: «Inconciliabili»

Lealleanze spiazzanoipoli

IlpremierpremesulPd:«MollaVendola».Berlusconipunge:«Eccol’inciucio» DUEVILLE. RAGAZZINO SORPRESO A SCUOLA, IL PRESIDE VIETA TUTTO

Dopo le reciproche aperture, Bersani e Monti tornano a punzecchiarsi. Al leader democratico che si era detto disponibile a discutere con il premier dopo le elezioni, rispondesenza mezzitermini Nichi Vendola: «Il centrosinistra e Monti sono inconciliabili». Da parte sua, il capo di Scelta civica alza il tiro: «Se davvero Bersani vuole collaborare, faccia chiarezza nel suo polo». f PAG 3

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MontiallaFiamm lanciailpatto impresa-lavoro f SCORZATO PAG14

Muoreschiacciato durante uncollaudo

Fumoelettronicoa13anni Uno studente tredicenne dell’istituto comprensivo “Roncalli” di Dueville è stato sorpreso mentre fumava la sigaretta elettronica. Gli è stata subito sequestrata e sono stati avvertiti i genitori, ma il

C Capannoni prefabbricati per l’avicoltura

ALMISANO

CAVAZZALE. Orribile finediun operaio di 37anni

preside Nevio Zanivan ha immediatamente inoltrato a famiglie, docenti e personale scolastico una circolare che vieta le sigarette elettroniche nei locali della scuola. f ARMENI PAG 29

Un tecnico, Christian Sinopoli, 37 anni, è morto in un infortunio sul lavoro alla “Fral" di Monticello Conte Otto. L’uomo è rimasto impigliato con la testa sotto un magazzino automatico a scorrimento verticale che stava collaudando dopo averlo montato per conto della sua ditta, la System Logistic di Modena. È stato chiamato il 118 ma all’arrivo dell’ambulanza era già deceduto. f PAG17

Restituiteci l’Italia

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ILCASO. Parlal’attaccantedelVicenzaaggreditodomenicaseradaungruppodifacinorosi

di LUCA TENTONI

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LE PIÙ BELLE CANZONI DEI FESTIVAL DI SANREMO

Messisottosequestro 40milioni“scudati”

f PAG16

Il marketing elettorale del Cav

È IN EDICOLA

aro Berlusconi, ho scelto di rivolgermi a Lei vista la sua dichiarazione: “Restituiamo l’Imu agli italiani”. I suoi avversari e i media si sono concentrati solo sulla parola Imu: «È un’estorsione; usura elettorale». Nessuno però ha voluto analizzare il verbo che Lei temo del tutto inconsapevolmente - ha usato: restituire. Questo vogliamo: non la bacchetta magica, non la finanza creativa, ma, semplicemente, la restituzione di tutto ciò che ci avete sottratto. Restituiteci una classe politica dove sindaci e onore-

di GIANCARLO MARINELLI voli non siano lo scansafatiche, il parassita trombato e la siliconata arrampica letti che cercano uno stipendio, ma il medico che ha curato, l’operaio che ha sgobbato, l’imprenditore che ha dato ricchezza; restituiteci una destra italiana che non sia più sinonimo di comitato d’affari, di cementificazione e di consumismo sfrenati, ma che sia a difesa dei più deboli e degli emarginati, ispirandosi ai suoi maestri, così proditoriamente dimenticati, Croce e Gentile. Restituiteci una sinistra che abbia il coraggio di dare una definitiva martellata alla falce e di falciare per sempre il

martello; una sinistra che si batte per far leggere nelle scuole Penna e Camon e che dice ai sindacati e ai magistrati: «Difendete i lavoratori e la giustizia e non le vostre future carriere in Parlamento». Restituite il Rinascimento ai nostri figli, il felice tramonto ai nostri nonni, le notti, le gonne e le strade senza paura alle nostre donne. Restituite la carta d’identità ad ogni cittadino, dove c’è un nome al posto dell’Iban, un cognome al posto dello Spread, una Casa al posto della Borsa. Tenetevi l’Imu, ma restituiteci l’Italia. •

BASSANO

Ilcircoloincentro eraalucirosse: condannaa4anni f MORO PAG 36


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IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 7 Febbraio 2013

VENETO

CORTINA.Chiesa,scritterazziste

“Musulmanialrogo”,scrittacomparsaegiàcancellatasulla facciatadellabasilicadeiSantiFilippoeGiacomo.Altresono comparseinaltriluoghi,unainvitavaa«bruciare»romeni.

Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: veneto@ilgiornaledivicenza.it

FINANZA. Ancivenetohapresentato i ricorsi contro icalcoli stataliche hanno “sballato”lestime sull’impostaimmobili

Imu,Comunisenza45milioni

REGIONE. Lega-Pdl

Consiglio straordinario suiComuni «Situazionespaventevole:impossibile chiuderei bilanci 2012efare nuoveprevisioni» secessionisti Roberta Bassan

INVIATA A SELVAZZANO DENTRO (PADOVA)

«Difficile presentare il nuovo bilancio senza sapere di che morte si deve morire sul precedente. I nostri ragionieri stanno diventando matti, sindaci e assessori sono in una situazione spaventevole». Fantozzi quasi quasi se la passava meglio. Delle promesse elettorali cavalli di battaglia degli ultimi giorni, della serie tolgo l’Imu sulla prima casa, tolgo l’imposta e restituisco quella dell’anno precedente, aumento le esenzioni, se ne fanno un baffo. Il problema per i sindaci veneti - qualsiasi maglia indossino - è di tirare una riga sul passato che oggi minaccia con prepotenza i bilanci e la sopravvivenza dei Comuni, mentre le scadenze di legge si avvicinano inesorabili. La campagna elettorale non aiuta: «In teoria dovremo avere previsto pure chi vince le elezioni e una volta vinte, se le promesse verranno mantenute» SOVRASTIMA IMU. Aria di sfida ieri a Selvazzano Dentro, sede di Anciveneto, dove si annunciano i ricorsi per l’annullamento dei criteri statali in base ai quali sono stati calcolati i

dati dell’Ici e stimato il gettito Imu. Sovrastimato se è vero che una schiera non da poco di Comuni si sono trovati in saccoccia cifre ben al di sotto di quelle preventivate. Una stima provvisoria di 40-45 milioni che ad oggi mancherebbero alle amministrazioni. Presentati i ricorsi. Venezia aveva una stima di 75 milioni, ma al 31 dicembre si è trovata con un incasso di 71 milioni. Padova ha registrato un “delta” di 5 milioni, a Verona mancano 6 milioni. Certo, ci sarebbe il salvagente, il fatidico fondo di perequazione, oggi trasformato in fondo di solidarietà che al momento è aria fritta, «non è ancora stato quantificato e non trova riscontri sui bilanci». Morale: «Non riusciamo a chiudere il bilancio 2012 e dobbiamo ipotizzare il preventivo 2013. È vero che il legislatore ci dà tempo fino al 30 giugno e poi, come lo scorso anno, si andrà a finire al 30 ottobre, ma intanto il Comune spende e la dirigenza deve firmare gli impegni di spesa e per firmare chiede di approvare un canovaccio di bilancio preventivo. Ma chi lo garantisce? I dirigenti e i revisori dei conti, se sono normali, non lo firmeranno». «CAOS TECNICO». Il presidente

di Anciveneto Giorgio Dal Negro mette le mani avanti: «Il nostro ricorso al Tar Veneto è fondamentale per arrivare a bocce ferme, avere cioè basi sicure su cui chiudere i bilanci». Così Pier Luigi Paloschi, assessore al bilancio del Comune di Verona: «Non sappiamo quanto lo Stato può toglierci come trasferimenti e non sappiamo quali altri soldi ci chiederà». Maria Grazia Peron, capo di gabinetto del sindaco Zanonato di Padova (e assessore al bilancio di Loreggia) sostiene: «Non si riesce a chiudere il bilancio 2012 perché bisogna aspettare il fondo di solidarietà, il cui importo non sarà noto prima di aprile, e non si redige di conseguenza quello del 2013». Insomma lo definiscono un caos, un «caos tecnico» RICORSI. Alla base di tutto in buona sostanza la modifica dei dati contabili Ici, sulla base dei quali lo Stato ha stimato il gettito Imu risultato alterato. Il Comune di Venezia ha imboccato la sua strada e ha fatto ricorso al Tar Lazio. Anciveneto con 38 comuni e, ad oggi altri 17 in suo sostegno, ha inoltrato ricorso al Tar Veneto: l’Avvocatura ha però eccepito sulla competenza del tribunale amministrativo, sarà quindi

Fotonotizia

Frequentileprotestedeisindaci chesi tolgono lefasce. ARCHIVIO

Lacifra

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COMUNICHEHANNO ADERITOAI RICORSI

Leamministrazioni vicentinenellalista dei ricorrentisonoBassano delGrappa, Torri di Quartesolo,Thiene,Rosà, Villaverlae Zugliano.Nella seconda fase del ricorso sonoarrivati insostegno (ad adiuvandum)Bolzano VicentinoeChiampo.

fissata un’udienza-filtro in cui si deciderà quale sarà il Tar che dovrà occuparsi del procedimento. Per quanto riguarda Vicenza, ieri dai vertici di Anciveneto è stato spiegato che il capoluogo berico ha dichiarato che ricorrerà, ma formalmente non si sa se seguirà la via adottata da Venezia o aderirà alla vertenza regionale». CAMPAGNAELETTORALE.Quanto alle promesse elettorali i sindaci non transigono su un punto. «Tolgono l’Imu? Bene, basta che dicano come sostituiscono il gettito. Ben venga se ci danno una percentuale dell’Irpef o dell’Iva. Magari». •

BELLUNO. Allarme

Gestionestrade inpericolo Mancanosoldi dallaProvincia

VENEZIA

BELLUNO

«Per affrontare il tema dei Comuni che si sono espressi con referendum a favore della secessione dal Veneto verso le Province autonome di Trento serve una seduta straordinaria del Consiglio regionale, appositamente convocata». Lo afferma in una nota il vicepresidente dell'assemblea regionale Matteo Toscani (Lega) convinto che «dare una risposta a queste popolazioni sia doveroso anche perché è già trascorso troppo tempo da quando si sono svolte le prime consultazioni». Toscani appoggia così, la richiesta di convocazione straordinaria, sottoscritta dalla Lega Nord. Si tratta della risoluzione 37 presentata dalla Lega Nord, della risoluzione 40 e della mozione 175 delle opposizioni. «Quando il Veneto avrà svolto il suo compito sarà interessante vedere se Trento e Bolzano saranno disposti a passare dalle chiacchiere alle azioni concrete e se Durnwalder e Dellai erano sinceri quando si dicevano disponibili ad accogliere alcuni comuni bellunesi». Piena condivisione sulla seduta anche da parte del capogruppo Pdl Dario Bond. •

Il bilancio di previsione 2013 approvato dalla Provincia di Belluno crea preoccupazione in Veneto Strade. Se non verranno confermati almeno i trasferimenti del 2012 per la rete ex Anas, ovvero 7,8 milioni, la società non sarà in grado di gestire la manutenzione della rete viaria nella seconda parte dell’anno. Lo evidenzia l’ad Silvano Vernizzi: «Le necessità minimali ammontano a 14 milioni, sotto questa soglia il servizio non è gestibile, il costo annuo del solo personale è di quasi 6 milioni». Già lo scorso anno la situazione non precipitò grazie all’intervento della Regione, che ha riconosciuto a Veneto Strade 7 milioni. «Se la Provincia confermasse quanto anticipato alla società, ovvero il riconoscimento di 4,5 milioni nel corrente anno rispetto ai 14 milioni previsti nella convenzione, la situazione non sarebbe gestibile a lungo». Neppure la conferma dei 7 milioni aggiuntivi della Regione, già previsti per il 2013 nella bozza di bilancio, tranquillizzano la società, in quanto «sommandoli ai 4,5 della Provincia, si arriva a 11,5 milioni e non ai 14 necessari». •

INFRASTRUTTURE. «Dellaiparladiprogettoinutileecostoso:e la3a corsiadell’AutoBrennero?»

Lavolleista Piccinini saràl’Aquila delCarnevale VENEZIA. Il sindaco Giorgio Orsoni ha ricevuto ieri a Ca’ Farsetti,lacampionessadipallavolo, Francesca Piccinini, chedomenica,alle12,indosseràipannidell'AquilaperilVolo, dal campanile di San Marco, promosso nell'ambito delle manifestazioneperilCarnevale2013. •

Valdastico nord, Mainardi bocciailricorso trentinoal Tar «Comefannoaritenere“illegittimo” un puroparere tecnico diVia?» Piero Erle Ricorso al Tar Lazio contro il parere tecnico della commissione Via per l’autostrada Valdastico nord. È l’ultimo passo della Provincia di Trento - votato il 1˚ febbraio dalla giunta guidata dal neo-presidente Alberto Pacher - per cercare di fermare il progetto dell’infrastruttura che da oltre 40 anni dovrebbe dare lo sbocco a nord a una delle province più industrializzate d’Italia. Come noto, il 7 dicembre la commissione nazionale “Via” ha espresso parere ambientale favorevole, ma il Trentino chiede ai giudici di fermare tutto. L’architetto Bortolo Mainardi, commissario dell’Alta velocità Venezia-Trieste ma anche componente della commissione Via nazionale, non ci sta. «Mi domando come faccia la Provincia di Trento a parlare di “plurimi profili di illegittimità” su quello che è un puro parere tecnico, che la commissione rende al ministero dell’Ambiente cui spetta il relativo decreto. Su un parere tecnicoambientale come il nostro - incalza Mainardi - si possono sollevare obiezioni eventualmente per presunte carenze istruttorie o errori valutativi di metodo e di merito sulla valuta-

zione dell’impatto ambientale. Ma a mio parere non ha certo senso parlare di illegittimità. Non per niente in sede di commissione Via il rappresentante della Provincia di Trento ha votato contro adducendo come motivo “carenze progettuali”, parole che celavano la volontà politica della Provincia trentina che da sempre comunque è contraria al collegamento autostradale». Il progetto della Valdastico nord da piovene Rocchette allo sbocco nella zona di Besenello, ricorda Mainardi, «è fatto di 39 chilometri, e di questi ben 30 sono in galleria. Per la commissione Via questo è un impatto ambientale assolutamente non significativo, non negativo, con l’imposizione di una serie di prescrizioni e di varianti migliorative al progetto che abbiamo votato: abbiamo fatto un lavoro di approfondimento per quello che riguarda il rispetto della zona, i materiali da utilizzare e molto altro. Comunque sia, in territorio trentino si tratta di 9-10 chilometri, il 30% dei quali è in galleria. È evidente che non si tratta di un grande impatto». La stoccata finale di Mainardi va all’ex presidente trentino Dellai che ha sempre parlato di Valdastico «inutile e costosa. Mi spiega allora perché

Una“proiezione visiva”delprogetto dellaValdasticonord

Garaper l’A22

BortoloMainardi non dice lo stesso sul progetto della società AutoBrennero, partecipata dalla Provincia trentina, di realizzare la terza corsia dell’A22, con un costo previsto di ben 753 milioni?». •

NUOVO APPELLO LasocietàAutoBrennero hadecisodi ricorrereal Consigliodi Statocontro lasentenzadel Tar Lazio cheaveva rigettato ein partedichiaratoinammissibileilricorso della societàcontro iltesto del bando digara peril rinnovo della concessionedell’A22. Il bandoèscaduto inottobre econl’Anas si sonofatti avanti5 concorrenti internazionalioltre allacordata dell’Autobrennerostessa conIntesa,Unicredit, Serenissimae altri.•


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IL GIORNALE DI VICENZA

VENEZIA.L’ArsenalealComune

Laproprietàdell’ArsenalepassadalloStatoalComune,ad esclusionedelleporzioniutilizzatedalMinisterodellaDifesa. Ierilafirmadelverbaleperlaconsegnaatitologratuito.

TREVISO.Moldavoaggredito

Un25ennemoldavoèstatoselvaggiamentepicchiatoieri,pare davantiadunbar,edèricoveratoall’ospedale,confrattureal voltoealtrepartidelcorpo,2mesidiprognosi.Indagalapolizia.

VERSOLE ELEZIONI. Piazzagremitaa Padovaperil capodei “5Stelle”

Susegana: 373 lavoratori del colosso refrigerazione A Ponzano Veneto sono 228 tra impiegati e tecnici TREVISO

ci col restituire le tre concessioni Tv». Dalla politica alla finanza il passo è breve, anzi è in particolare connessione quando si tocca la vicenda Monte dei Paschi di Siena. Grillo avanza l'ipotesi che per l'istituto di credito ci sia «un buco di 21 miliardi, due volte la Parmalat. È il più grande scandalo finanziario della storia della Repubblica. A capo, poi, ci mettono uno come Profumo cresciuto a pane e Pd...». Per il portavoce del Movimento 5 Stelle Mps deve essere «salvata, nazionalizzata e dentro ci deve essere messa gente normale». Il “grillo parlante” è un vulcano, nel mezzo della calca attorno al palco una signora si sente male. Il comico si preoccupa ma poi stempera con un'altra battuta: «Succede sempre così quando parlo di tasse». È sempre in movimento, si

Lapiazza gremita:erano circain 10mila aseguireGrilloieria Padova sposta da una parte all'altra del palco, le telecamere in diretta lo inseguono. E lo seguono anche, conferma lui stesso, 7 mila persone in streaming su internet. Il comizio entra nel vivo quando il comico pronuncia la parola fisco. «C'è un fisco che non si riesce a capire: voglio avere un rapporto onesto e diretto con l'ufficio delle entrate. Invece, ormai, la gente è spaventata anche dallo Stato». Si spinge anche più avanti: «Voglio la chiusura di Equitalia, ma prima dobbiamo riformare le leggi e poi la chiuderemo». Ne ha anche per il premier uscente Mario Monti:

ABRUXELLES. Oggiedomani i 27 leaderUecercanoun accordo sulfinanziamento2014-20

Mondoagricolo, fiato sospeso Sidecidono leforbicisulla Pac L’ultima proposta della Commissione prevede un ulteriore taglio per gli aiuti diretti, timori in Coldiretti Alessio Pisanò BRUXELLES

Non è un azzardo dire che l'intera Pac-Politica agricola comune dei prossimi anni dipende dal summit europeo di oggi e domani, quando i 27 leader europei cercheranno un accordo sul prossimo quadro di finanziario pluriennale Ue che fissa tutti i capitoli di spesa dal 2014 al 2020, agricoltura compresa. L'Italia dovrà giocare un'attenta partita diplomatica per esorcizzare le perdite che rischia il nostro settore agricolo, caratterizzato da aziende di piccole e medie dimensioni e con produzioni di qualità. Al Parlamento europeo, gli eurodeputati italiani stanno cercando di fare il possibile per tutelare gli interessi di aziende agricole che, come quelle venete, guardano con terrore ad una drastica diminuzione del bilancio e alla convergenza degli aiuti diretti voluta dalla Commissione. Al summit è prevista battaglia visto il nulla di fatto delle precedenti riunioni a fine 2012. La proposta originaria della Commissione è stata bocciata da alcuni Paesi membri che, come Gran Bretagna e

HermanVanRompuy

Lasede delParlamento europeoaBruxelles

Svezia, chiedono sostanziali tagli. Il Presidente del Consiglio europeo, il belga Van Rompuy, ha cercato un compromesso proponendo due bozze di bilancio che cercano di far bastare la coperta europea per tutti. Ma tra i capitoli di spesa più colpiti dalla scure dei tagli rientra proprio l’agricoltura. La proposta originaria della Commissione prevedeva il congelamento del budget agricolo in termini nominali al livello del 2013. In termini reali, ciò si traduce in una riduzione del 12,6% dal 2013 al 2020, ovvero 379 miliardi totali nel periodo considerato, dei quali 286,5 per il cosiddetto “pilastro 1” (aiuti diretti e misure di mercato) e 92 miliardi per il “pilastro 2” (sviluppo rurale). Una bella doccia fredda per i Paesi, come Italia e Francia, abituati a lauti aiuti europei.

Ma la proposta di Van Rompuy è andata addirittura oltre. Spinto da alcuni Stati membri che chiedevano ancora più tagli, Van Rompuy ha presentato una seconda bozza che prevede 277,8 miliardi per gli aiuti diretti all’agricoltura del “pilastro 1”: in pratica è una riduzione del 9% (-8,7 miliardi). Il tutto porterebbe a quasi 40 miliardi in meno per il periodo 2014-2020 rispetto al 2007-2013, cifre al netto dell' inflazione. All'ultimo summit di novembre, l'Italia è riuscita a spuntare un miliardo in più per gli aiuti diretti, un po' di zucchero per mandare giù la piccola della convergenza degli aiuti voluta dalla Commissione per uniformare i finanziamenti tra Paesi Ue, una mossa che avvantaggia quelli dell'Est e penalizza le aziende italiane. Ma ora rischiano di rimane-

re al palo misure volute da Roma per evitare sprechi e inefficienza come il capping (tetto agli aiuti alle grandi aziende), che Paesi come la Germania vorrebbero restassero “volontari”. Ecco che il summit internazionale di domani, come la futura votazione sulla Pac del Parlamento europeo a marzo e il successivo inizio dei negoziati, attirano l'attenzione delle realtà regionali che, come il Veneto, temono di uscire da questa riforma con le ossa rotte. La Coldiretti Veneto spera addirittura che il summit «confermi il budget agricolo in termini reali a livello attuale» e che sia garantito all'Italia «un budget adeguato al valore aggiunto dell’agricoltura nazionale e alle differenze esistenti nei livelli salariali e nei costi dei fattori produttivi». • © RIPRODUZIONERISERVATA

«Gente che parla di spread e di finanza, mentre l'economia è fare cose con meno dispendio di energia come fanno nei politecnici tedeschi». Per Grillo la spending review durerà “25 anni” a meno che non si fermi il debito, «un terzo del Pil va per le cose fatte male e un terzo per rimetterle a posto». Candidature femminili: «Sono poche ma tutte ai primi posti nelle nostre liste. Sono donne normali: non hanno labbra siliconate e culi di gomma. E comunque, qualsiasi alleanza facciano, noi vinceremo”. Sipario, standing ovation: Grillo è atteso a Marghera. •

Crisi nera sul fronte dell’occupazione. Due aziende storiche del Veneto accusano i colpi della crisi e annunciano esuberi. Si tratta delle trevigiane Electrolux e Benetton, marchi consolidati e conosciuti in tutto il mondo. L’Electrolux, colosso della refrigerazione, ha annunciato 1.129 esuberi. Si tratta di 532 nuovi esuberi e 597 previsti nel piano ristrutturazione 2012. Gli esuberi riguarderebbero quattro stabilimenti del gruppo in Italia e sarebbero così ripartiti: 295 tra gli operai nello stabilimento pordenonese di Porcia, 373 in quello trevigiano di Susegana che risulta il più sacrificato, 200 nel sito produttivo di Forlì, 261 a Solaro (Milano). L’azienda - a quanto si è potuto apprendere - non intenderebbe far ricorso a licenziamenti. La trattativa comincerà il 20 febbraio e i sindacati puntano a ridurre gli esuberi attraverso contratti di solida-

APPELLOMEDICI. «Eliminairischidelrisveglio»

Anestesie,ilVeneto ignorailnuovofarmaco Scoppia il caso anestesie per il Veneto. Nella nostra regione si effettuano ogni anno oltre 213mila interventi chirurgici, molti dei quali in anestesia generale. Un gruppo di anestesisti appartenenti alla Società italiana di anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva (Siaarti) segnala che c’è «un farmaco rivoluzionario grazie al quale bastano pochi minuti per tornare a respirare autonomamente» perché «consente il recupero completo della funzione muscolare e respiratoria indipendente-

Anestesie:scoppiailcasoVeneto mente dalla durata dell’anestesia e dalla quantità di miorilassante somministrato». Il farmaco si chiama Sugammadex

rietà biennali per tutti i lavoratori da sei ore al giorno. DaSusegana a Ponzano Veneto, sede storica della Benetton, colosso internazionale dell’abbigliamento. Sono poco meno di 450 i lavoratori in esubero, tra Italia ed estero, nell’ambito di un piano di trasformazione del gruppo Benetton, che prevede anche 280 nuove assunzioni. A comunicare i dati sono state ieri le organizzazioni sindacali, poi confermati dall’azienda, e sono subito state convocate le assemblee nei diversi stabilimenti trevigiani per comunicare la notizia. Nel dettaglio, i dipendenti in forza alle sedi di Ponzano Veneto e Castrette individuati in esubero sono 228, quasi tutti impiegati e tecnici, mentre altrettanti, se non in misura lievemente superiore, sono gli addetti operanti nelle strutture all’estero. Nel piano di trasformazione vi sarebbe la rescissione di una serie di commesse rispetto ad alcune decine di laboratori terzisti in tutta Italia. Il Gruppo Benetton ha sottolineato comunque come, in base ad un piano di potenziamento della rete di negozi, entro il 31 marzo in Italia saranno assunti 280 nuovi lavoratori. •

ed è l’unico in grado di annullare il rischio di “curarizzazione residua”, la complicanza più seria dopo un’anestesia generale». In pratica, è l’alternativa a ore di attesa. Il problema è che il Veneto - forse anche per i costi del farmaco - «è l’unica regione italiana a non aver inserito il sugammadex tra i farmaci a disposizione degli anestesisti». Gli esponenti della Siaarti lanciano quindi un appello che più o meno suona così: “più sicurezza in sala operatoria”. «Gli ospedali che negano il farmaco se ne assumano la responsabilità - prosegue il comunicato - anche perché si apre un problema etico: gli anestesisti che non possono usare questo farmaco devono avvisare i pazienti e indicare strutture alternative». •

THE DANCE SPORT FESTIVAL

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Piazze delle Erbe a Padova gremita per Beppe Grillo. Mentre sulla loggia del Palazzo della Ragione, l'ex ministro dei Beni culturali e capolista alla Camera per il Pdl, Giancarlo Galan, e Laura Puppato, candidata al Senato del Pd sono in collegamento con Rainews e ascoltano le parole del leader “populista”. Per l'ex sindaco di Montebelluna, Grillo ha parole di apprezzamento: «La Puppato mi piace, era anche lei nel 5 Stelle, poi ha fatto la svolta...», spiega con una battuta. Diecimila persone, tra “grillini” e curiosi si sono dati appuntamento nella città del Santo per ascoltare il verbo del comico genovese “prestato alla politica” nella prima tappa veneta del suo “Tsunami Tour”. Dal palco, Grillo annuncia che tra

qualche giorno incontrerà a Treviso i piccoli e medi imprenditori veneti che gli hanno dato importanti suggerimenti per il suo programma, a partire dal “made in Italy”. Grillo urla il suo dissenso e la folla lo osanna, dice di volere «il protezionismo nell'agricoltura e nell'artigianato, costi quel che costi. Dovremo ridiscutere tutte queste cose». La crisi, la disoccupazione, il fisco: il leader del Movimento 5 Stelle passa in rassegna i temi capitali della campagna elettorale. E, come sempre non le manda a dire. «Non esiste più l’antipolitca. Si sono appropriati anche di questo tema. I politici dicono le cose che dicevamo noi. Il Pdl afferma di non volere condannati nelle loro liste, ma allora chi ci mettono?». Poi dal Pdl, passa al suo leader: «Il nano, poi, dice che restituirà tutto, comin-

FEBBRAIO 2013

Electroluxe Benetton annuncianoesuberi Oltre600inVeneto

«Va chiusaEquitalia,maprimarifaremole leggi Lenostrecandidate nonhannolabbra digomma» PADOVA

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CRISINERA. Colpitedue aziendestoriche

TsunamiGrillo nemuove 10mila «Altaldebito» Antonella Benanzato

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Un’organizzazioneitalo-dominicanadeditaaltrafficodicocaina èstatasgominatadallaGdFchehaeseguito5arresti.Ladroga venivaspacciataaSecondigliano,ScampiaeMelitodiNapoli.

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10 Economia

IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 7 Febbraio 2013

ECONOMIA VICENTINA

SOLON.FotovoltaicoperilSenato

ÈstatoinauguratoaRomadalpresidenteRenatoSchifaniil grandeimpiantofotovoltaicorealizzatodallaSolondiCarmignanodiBrentasull’edificiochefungedaarchiviodelSenato.

Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: redazione@ilgiornaledivicenza.it

Piccolascuolaper futuri manager -5

LANOVITÀ. Ilservizio èpartitoin formasperimentale perseimesi

Eccocomevaanalizzata lacatenadelvalore chefailprezzodeiprodotti

BpVi: gliacquisti sipotrannofare conilcellulare

Dalcaffèaibiglietti perteatri emusei,le speseora sipotranno effettuarescaricando un’“app”sullo smartphonee inserendoilpin dellacarta dicredito Tradizione e futuro. Sono i binari entro i quali si stanno sviluppando le strategie della Banca Popolare di Vicenza. Che da ieri ha lanciato la sperimentazione (fino a giugno) del nuovo servizio, realizzato insieme a CartaSì, grazie al quale si potranno pagare i prodotti acquistati attraverso lo smartphone fotografando i codici a barre “QR”. Scaricando un’ “app” sul cellulare, e digitando poi il proprio pin (sia della carta di credito, sia di una scheda prepagata) si potranno quindi effettuare transazioni di importi fissi (dal caffé al biglietto del cinema o del teatro), e di spese variabili (dove in quel caso sarà prima necessario riportare il prezzo sul telefonino). «È uno strumento assolutamente innovativo che riteniamo possa essere sicuro e semplice - spiega il direttore generale della Banca Popolare di Vicenza, Samuele Sorato - tra l’altro il nostro istituto di credito è apripista di questo servizio che, al termine della sperimentazione, intendiamo “esportare” anche in altre città». Dopo Vicenza, infatti, il progetto, che rende possibile eseguire acquisti anche da flyer o locandine ricevendo i prodotti al proprio domicilio; arriverà

a Milano e Roma. «L’idea è quella di estendere l’applicazione ai taxi, ai garage, oltre che ai cinema e ai teatri o ai parchi divertimento come Gardaland», riprende Sorato. Non a caso Banca Popolare di Vicenza è partner sia della Fenice, sia di Gardaland. «Il sistema che stiamo sperimentando - prosegue il direttore generale della banca presieduta da Gianni Zonin - consente, per esempio, di semplificare l’attesa nell’acquisto di un ticket per uno spettacolo oppure per accedere in altri luoghi eliminando le code». BpVi è tra l’altro il primo istituto di credito che sta sperimentando il servizio (che non prevede alcuna commissione) con CartaSì. «L’iniziativa si colloca proprio in quei filoni di tradizione e futuro che la nostra banca intende seguire - aggiunge Samuele Sorato - ed è per questo che abbiamo deciso di sperimentare il servizio a Vicenza, perché questo è il nostro territorio e qui ci sentiamo a nostro agio. Inoltre il pagamento via smartphone non è dedicato solo al singolo cliente, ma anche alle aziende». Tanto che l’intenzione della Banca Popolare è quella di ampliare gli ambiti innovativi ad altri

settori e applicazioni». Intanto l’Istituto di credito berico sta lavorando per arrivare al pagamento elettronico delle bollette e dei versamenti Recentemente ha poi stretto una collaborazione di partnership tecnologica con Microsoft. «Senza dimentica l’investimento sull’e-commerce - sottolinea il d.g. di BpVi - e la nostra proposta di lanciare su tablet e smartphone le operazioni che si possono concludere attraverso gli sportelli bancari, che hanno anche allungato gli orari di apertura. Insomma stiamo cercando di sviluppare un’area interamente dedicata all’innovazione tecnologica senza per questo dimenticare le radici che ci ancorano in maniera importante al nostro territorio e ai clienti che ci riconoscono grazie alla tradizione nei servizi che sappiamo continuare a offrire». Per comprendere l’importanza del nuovo sistema di pagamento lanciato dalla Popolare di Vicenza è sufficiente pensare che nel 2011 oltre 23 milioni di italiani hanno effettuato almeno una spesa dal proprio cellulare. Prodotti e servizi che hanno fatto registrare un valore relativo alle transazioni di 80 milioni di euro. • M.B.

SILVIO RUDI STELLA*

L Allacassa orasi potràpagare attraversoilcellularesenzacontanti

SamueleSorato

Ilcodice abarredafotografare

Ilmetodo sperimentato daBpVie CartaSì

Iprodottisipagheranno fotografandoilcodice Ilnuovo sistema infasedi sperimentazionedapartedella BancaPopolarediVicenza prevedediscaricareun’ “app” sulproprio cellulare(o smartphone)checonsente di fotografareil codice a barre “QR”delprodotto da acquistareavviandocosìla transazionecommerciale.Il pagamentoavverrà,quindi, inserendoil“pin”della propria cartadicredito(o diun’altra prepagata); operazione da effettuaredopoavere inserito unapassword cheverrà

consegnataal cliente dallabanca. Ilservizio nonprevede alcuncosto dicommissione elaricevutadi avvenutopagamento arriverà al clienteattraversounae-mailo un sms.In temporeale,al venditore, comparirà sul display delproprio registratoredicassail segnaleche lacompravenditaèstata conclusa positivamente.Il sistema può essereutilizzatoper importi fissi (peri qualibasterà fotografareil codicea barre) oppureper importi variabili, nelqual casoè necessariodigitarel’importodel costodeiprodotti.

NUOVOBUSINESS. Labassanese WepNetè natasolodue anni fa, maora ègiàpartner diprimo livello diTelecom Italia

“Sosrecuperodati”:aziendavicentina failprontosoccorsoperharddiskeusb «Tecnichediavanguardia: siritrovafinoal92%» Cinzia Zuccon Morgani È l’eventualità che non ti auguri proprio: l’hard disk del computer che salta per uno sbalzo elettrico o uno shock termico, il cellulare che cade nell’acqua, una Usb con informazioni salvate solo lì dimenticata nella tasca dei pantaloni finiti in lavatrice, il tablet o la macchina fotografica inservibili dopo una rovinosa caduta. Quando si rompono non è tanto del loro valore che ti preoccupi: il vero patrimonio che non puoi permetterti di perdere sono le informazioni che contengono. Ed è proprio sul recupero dati che si è specializzata WepNet. Questa piccola azienda di Bassano nata due anni fa non è solo giovane - 8 tecnici dipendenti e 7 commerciali, tutti tra i 20 e i 30 anni -

ma anche innovativa perché ha saputo fare rete e soprattutto creare un nuovo concetto di business in questo campo. Insieme alla Se.a.r.c.h. di Napoli ha dato vita al progetto “Sos Recupero dati”. Il primo network italiano dedicato al recupero dati conta 500 partner in tutta Italia che, grazie a questa collaborazione, possono offrire ai loro clienti un servizio qualificato di recupero dati. «La differenza rispetto agli altri competitor - spiega l’amministratore delegato di WepNet, Andrea Baggio - è che con i partner si condivide anche parte del know how per poter operare in autonomia, strategia che ha permesso all’azienda di crescere. Nel corso del 2012 gli affiliati sono aumentati del 200%: 62 se ne sono aggiunti negli ultimi 8 mesi solo in Veneto».

Ma il recupero dati non lo fanno un po’ tutti i service in campo informatico? «Fino ad un certo punto», continua Baggio. Spesso in realtà non si va oltre l’intervento sull’hardware o sul software. Nel recupero dati non esiste un “come si fa”, si tratta di un insieme di conoscenze fisiche e magnetiche e di moltissima esperienza. La tecnologia usata è quella russa di Ace Laboratory, ma soprattutto siamo una delle tre aziende in Italia dotate di camera bianca certificata Iso5, un ambiente sterile ed esente da polveri che consente, nei casi delicati, il massimo recupero possibile dei dati perduti. Entro il 2014 apriremo una seconda camera bianca a Bassano che si affiancherà a quella di Se.a.r.c.h». Circa la metà del lavoro di WepNet riguarda il recupero

AndreaBaggio, amm.delegato dati da hard disk di computer danneggiati per conto di piccole aziende e professionisti. Un buon 20% è invece su tablet e cellulari, e il resto su pen drive o secur digital, senza dimenticare il 3% di richieste da parte dei tribunali per analisi forensi su apparecchi sequestrati. Ma quanto si può recuperare dei dati andati perduti? «Se si tratta di Usb e Sd, (come i siste-

mi di memoria delle fotocamere) si può arrivare al 92% di recupero dati - spiega Baggio -. Negli altri casi la media è dell’85% con casi di recupero fino a 6 formattazioni precedenti. Il costo? Dipende ovviamente dalla complessità dei casi: dal centinaio di euro in su, la media è di 400-500 euro, costi sui quali possiamo dire di essere competitivi». Ma se si trattasse di prevenire invece che curare? Molte aziende hanno più livelli di salvataggio dei dati: non basta? «A volte no, perché spesso non sono i guasti tecnici a creare il disastro, ma errori umani». Concentrarsi sull’attività di prevenzione è proprio il prossimo obiettivo di WepNet che recentemente è diventata partner di primo livello di Telecom Italia. «Grazie a questo accordo - conclude Baggio - saremo in grado di offrire a clienti e partner servizi di backup su cloud studiati ad hoc». •

o sviluppo duraturo delle aziende è una necessità per gli imprenditori, dirigenti e professionisti. Il tutto inizia ripensando i prodotti, i servizi e la produttività, includendo nella catena del valore i cluster settoriali, si pensi ai nostri distretti industriali allargati ai territori, alle istituzioni, alle infrastrutture, alle realtà sociali di sostegno, trovando soluzioni adatte e condivise. La catena del valore è uno strumento di analisi e misura dei processi aziendali, scomposti in unità elementari. L’azienda viene divisa in un insieme di attività quali: progettazione, produzione, vendita, logistica e servizio post-vendita connesse ai prodotti e servizi. La catena del valore ed il modo in cui l’impresa svolge le singole attività sono il riflesso della sua storia, della sua strategia, e del modo in cui queste vengono messe in pratica e rappresentano “l’impronta” caratteristica. Si costruiscono catene di valore per singole attività aziendali o per specifici settori. La scelta è legata alla capacità di riuscire ad evidenziare gli elementi di competitività senza dispersioni. Le imprese che appartengono allo stesso settore industriale generalmente presentano catene similari, mentre settori concorrenti hanno catene differenti. Il valore della catena è rappresentato dal ricavo totale che i compratori sono disposti a pagare per quello che un’azienda fornisce loro. Questo permette di analizzare la posizione competitiva dell’impresa nel mercato.

Infatti un’impresa ha profitto se il valore che riesce ad ottenere supera i costi sostenuti nella costruzione del prodotto. Ne consegue che produrre un “valore apprezzato”dagli acquirenti che superi i costi sostenuti è l’obiettivo di qualsiasi strategia. La catena del valore evidenzia il valore complessivo finale che include tutte le attività generatrici di valore e margine conseguente. Le prime sono le attività fisicamente e tecnologicamente svolte. Esse sono i mattoni con i quali un’azienda costruisce un prodotto valido per i suoi compratori. Il margine è la differenza fra il valore totale e il costo totale sostenuto. Ci sono vari modi per misurare il margine. Anche le catene del valore dei fornitori e dei canali attivati comprendono un margine, che è importante isolare per conoscere le origini di costo, dal momento che il margine del fornitore e del canale fanno parte del costo totale sopportato dal compratore. Così si conoscono i costi associati, la loro rilevanza strategica, i punti di forza e di debolezza di ogni singola fase elementare e s’individuano i punti di miglioramento del valore nei processi analizzati. La catena del valore è uno strumento molto sensibile che analizza i vantaggi e gli svantaggi di ogni singola fase; dai cambiamenti di mercato, agli sviluppi tecnologici, alla qualità dei prodotti e dall’apprezzamento dei servizi percepiti dai clienti. In conclusione, misura la sensibilità dei mercati verso la qualità ed i prezzi dei prodotti e verso i servizi attivati e proposti. *Gruppo di Lavoro UCID Regione Veneto (coordinatore Germano de’ Zorzi - autore: rudysilvio.stella@gmail.com)

Il90% delle azienderischiauna multa

Esugliapparecchidismessi varimossalamemoria Nonsolo recuperodati: WepNetsi occupa anchedi cancellazionesicuradei datisu apparecchidariciclare oda smaltire. «Sitrattadiun obbligo previstodalla legge sulla privacy»,spiegaAndrea Baggio,amministratore delegato,affiancato dal direttoretecnico Vincenzo Citarella. «Anchel’aziendache sostituisceun computerriprendeBaggio - ètenuta per leggea dotarsidel certificato dicancellazionesicuradei dati. Unaprocedura che, comesi puòfacilmentecomprendere, diventaparticolarmente importanteper strutture sanitarie,notai,avvocati, bancheechiunquetratti dati sensibilidelle persone». Insostanzanonbasta la sempliceprocedura di cancellazionedeifile o di formattazionedell’harddisk. IlGarante dellaprivacyha infattistabilito chesiesegua unacancellazione sicura

VincenzoCitarella,diret. tecnico mediantediverseprocedure:o si procedecon la distruzione fisica delsupporto,oppurecon l’utilizzo diprogrammidiwiping o file shredding,oppureanche applicandosistemidi sovrascrittura con distruzione definitiva deidati.Si trattadi proceduresicure chepossono rendereinservibile oriutilizzabile ilsupporto stesso. «Nonostantesi rischinomulte a partireda4 milaeuro -concludeil managerdiWepNet-la cancellazionesicuradei datioggi è adottatadaappena il 10%delle aziendeitaliane». • C.Z.M.


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IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 7 Febbraio 2013

AGRICOLTURA.VerticeaLegnaro

Province,Comuniedentiterritorialisonoconvocatistamattina dalle10aLegnaro,sedediVenetoagricoltura,perunvertice promossodallaRegionesuibandidelPianodisvilupporurale.

FNAC.Chiusureecassaintegrazione

Oltreallachiusuradi3centricommerciali,sono302(297impiegatie5quadri)suuntotaledi539idipendentidiFnacItaliache andrannoincassaintegrazione.CoinvoltalasedediVerona.

VINO.Riflettorisul“casoCollis”

«SostenibilitànelSoave:dalleparoleaifatti-ilcasoCollis»èil titolodell’incontrodioggialle8.30nellasalaconferenzedella CantinadiColognola.InteverràilprofessorAttilioScienza.

L’INTERVISTA. Il presidente Roberto Ditri commenta i dati del bilancio 2011 che vedono l’ente fieristico berico trai primissimi a livello italiano

Fierada record:è tra le“top5” Matteo Bernardini Un fatturato, di 29,8 milioni di euro, in crescita del 10,5% rispetto al 2010 e un patrimonio netto di 12,7 milioni. Numeri record riferiti al bilancio 2011 che hanno portano la Fiera di Vicenza tra le “top five” a livello nazionale. Ma l’ascesa dell’ente berico presieduto da Roberto Ditri non sembra arrestarsi, tanto che nell’esercizio 2012 (che verrà approvato dal Consiglio di amministrazione il mese prossimo) il fatturato ha superato quota 30 milioni. «Trovarci così vicini a dei colossi fieristici come Milano, Bologna e Verona non può che farci piacere e renderci orgogliosi», commenta Roberto Ditri. Che di motivi per sorride-

Inumerici rendono orgogliosidel grandelavorodi squadrasvoltoin questianni

re, oltre all’eccellente ranking e a un altro bilancio chiuso col segno "più", ne ha anche altri. «Nei mesi scorsi abbiamo commissionato uno studio al professor Beretta Zanoni per capire l’impatto della Fiera sulla città. E sa cos’è emerso?».

Cosa, Presidente?

Che la Fiera crea un indotto annuo, per la nostra città, di 136 milioni di euro. Di fatto per ogni euro speso tra i nostri padiglioni, 5 finiscono sul territorio. Non mi pare poco. Anzi, con tutto il rispetto (e i complimenti al Comune per l’organizzazione) per la recente mostra in Basilica, quando parliamo di Fiera ci riferiamo a una struttura permanente che ripete determinati numeri ogni stagione.

E che quindi dovrà essere potenziata?

Guardi, giusto per rispondere a questa domanda, il 28 gennaio abbiamo presentato al Consiglio di amministrazione il nuovo piano industriale strategico che rappresenta l’evoluzione di quello 2011-2015. Il documento fa quindi riferimen-

to allo sviluppo che intendiamo seguire nel periodo 2013-2017

Scusi, ma lei non ha già annunciato l’indisponibilità a continuare a presiedere la Fiera?

Sì, ma questo non significa che abbandonerò definitivamente l’ente. E finché non scadrà il mio mandato proseguirò a lavorare per apportare miglioramenti. Non a caso stiamo pensando alla programmazione del 2014. Inoltre il nuovo piano strategico-industriale io lo vedo come un testimone che il vecchio Consiglio di amministrazione consegnerà nelle mani del nuovo: una sorta di staffetta per rinnovare la logica virtuosa che ci ha contraddistinto finora.

Per raggiungere quali obiettivi?

Il fatto di essere tra le “top 5” a livello nazionale è un fatto straordinario, ma posso dire che già osservando i primi numeri in fase di elaborazione per il bilancio 2012, quella posizione è stata addirittura migliorata. Il nostro obiettivo è quindi quello di fare ancora

OgniannolaFiera crea per lacittàun indotto di 136 milioni.Di fatto perogni eurospesoin Fiera,5 ricadonosulterritorio

29mln

Oraqualisarannoiprossimiappuntamenti in calendario?

Ci sarà l’evento Spazio casa e quello dedicato alla caccia e alla pesca dove attendiamo ottime risposte da parte dei visitatori e di chi arriverà per proporre i prodotti da commercializzare. Detto questo però vorrei sottolineare i numeri di VicenzaOro che a livello mondiale sta avendo un ritorno enorme, persino superiore alle attese che potevano sperare di avere

ILFATTURATO DELLA FIERA REGISTRATO NEL2011

Secondoidati delbilancio 2012,lacifra sarebbe però giàstata superata arrivando oltrequota 30 milioni.

Ilpresidente dellaFiera di Vicenza, RobertoDitri

Ecco, a proposito di eventi, ce n’èuno inparticolarechepossa rappresentare questo grande exploit della Fiera vicentina? Più che di un evento specifico, se permette, parlerei della squadra che li ha programmati e realizzati. Il segreto della nostra Fiera e dei numeri che sa generare infatti è proprio nel team: una rosa di collaboratori e di professionisti straordinari che in questi anni sono riusciti a fare della Fiera di Vicenza un’eccellenza non solo nazionale, ma addirittura mondiale. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Un esempio reale di appartamento ristrutturato “tutto incluso” sarà allestito a SpazioCasa Maria Elena Bonacini

Progettistie operatoriallapresentazione delprogetto curatodalla Cna supposto di fare qualcosa di utile per gli artigiani. Oggi non esistono più spazi per nuove costruzioni e i ridotti finanziamenti spingono a puntare sulle ristrutturazioni. Cna Riedilizia Team vuole favorire il contatto con gli artigiani più esperti e offrire ai cittadini

un’opportunità in più». «Tutti si lamentavano per la crisi - sottolinea Splendore - dicendo che bisognava fare rete. Per ora sono una decina le aziende inserite nel team sperimentale, ma speriamo poi di coinvolgerne un centinaio». «Con questa azione - eviden-

12,7

IMILIONI DIEURO DEL PATRIMONIONETTO

Numeroche ponelaFiera diVicenza traleprime a livellonazionale avvicinandolaaicolossidi Milanoe Bologna

+10,5% LACRESCITA DIFATTURATO DAL2010AL 2011

Un’immaginedellaFiera diVicenza durantel’esposizione orafa

Arrivala casarifatta “chiaviinmano”

ti, responsabile del progetto, i presidenti delle categorie edilizia e impianti Marcello Splendore e Roberto Segalla e gli architetti Pietro Polato e Guido Cabrini, di “+Studi”, realtà che riunisce professionisti dei diversi campi. «Questo progetto - spiega Monaco - parte dal pre-

L’INDOTTOCREATODAGLI EVENTIDELLA FIERA

meglio, anche se sappiamo questo non sarà certo facile. E comunque è fondamentale puntare sempre al massimo e quindi pensare, perché no, di mettere nel mirino anche i numeri di Rimini.

CNA. Artigiani didiversi settorieprogettisti concompetenze specifiche rinunitiin un poolchiamato“Ri-Edilizia Team”

Un Cna-Team per ristrutturare la casa “chiavi in mano”. Si chiama Cna Ri-Edilizia Team, il pool creato dall’associazione per proporre ai vicentini interventi di ristrutturazione “tutto incluso” dal preventivo alle certificazioni. L’iniziativa, che ha avuto un preview in occasione della Fiera del Soco, sarà illustrata al pubblico da domenica al 17 febbraio durante Spaziocasa in Fiera. A spiegare il progetto sono stati ieri Paolo Monaco, direttore Cna, Leonardo Zamperet-

136mln

zia Segalla - nasce la possibilità di proporsi sul mercato sviluppando una filiera associativa, che non proponga più una ristrutturazione solo estetica, ma volta anche al benessere e al risparmio futuro, sfruttando le detrazioni del 55%». In pratica, chi si rivolgerà allo sportello di Cna, o ai referenti presenti in Fiera, potrà, interfacciandosi con una sola persona, usufruire di tutti i servizi necessari per la ristrutturazione. «Si partirà da visita e preventivo gratuiti - spiega Polato - che sarà realizzato in base alle richieste del cliente e al budget a disposizione. Poi identificheremo le aziende più adatte a svolgere quel tipo di lavori e forniremo tutti i servizi: progettazione, direzione lavori, assistenza per concessioni, documenti, finanzia-

menti e certificazioni. E soprattutto il prezzo indicato in preventivo sarà quello finale, senza sorprese». Tutto lo stand di Cna a Spaziocasa sarà quindi strutturato per illustrare questo progetto: «Realizzeremo un appartamento - illustra Zamperetti che possa mostrare cosa siamo in grado di fare grazie al pool partendo anche da un rudere. Saranno poi presenti referenti e un architetto ai quali i cittadini potranno rivolgersi per chiedere informazioni». E per invogliare i visitatori, la cucina sarà funzionante e servirà per organizzare eventi promozionali: domenica 10 una grigliata gratuita preparata dal ristorante brasiliano Maracanà di Dueville, e il 17 una degustazione di vini. Tra i progetti presenti a Spaziocasa ci saranno poi anche la nuova rete di fotografi e creativi, la presentazione di innovativi prodotti del distretto della ceramica e di oggetti realizzati dal riciclo di rifiuti. •

Tra leprimedieci solola Fieradi Genova conun +23,7%,è cresciutapiù di quelladi Vicenzache ha segnatoun +10,5%

VERONA. Amarone

ViniMasi: +6% neiricavi Boomexport VERONA

Bilancio preconsuntivo positivo per il gruppo vitivinicolo Masi: il 2012 segna l’indicatore di redditività Ebitda al 30% e 70 milioni di euro di ricavi consolidati (+6% sul 2011). Il 93% degli utili deriva dal core business della vendita dei vini di pregio delle Venezie - trainati dal prestigio dell’Amarone a produzione invariata: 12,5 milioni di bottiglie. A spingere la crescita del gruppo è l’export, che tocca oltre 90 Paesi: nel 2012 ha raggiunto quota 92% sul fatturato, «La dinamicità dei mercati internazionali - spiega il presidente Sandro Boscaini - ci ha permesso di recuperare il gap interno». GV11348

Ilfatturatonel 2012hasuperatoi 30milioni Predispostoancheilnuovopianoindustriale 2013-17che verràapprovatonelprossimoCda

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IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 7 Febbraio 2013

CRONACADIVICENZA

Il Credito Cooperativo della Città di Vicenza

Ilproverbio

Una testa savia ha la bocca chiusa

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ILTOUR. IlpresidentedelConsiglioe candidatoalle Politiche fatappa nell’azienda diLonigo

Montidettale priorità «Menotasseinbusta Pattoimpresa-lavoro» Ilpremier visitalaFiamm: «Questo èun esempio dirapportida esportare».Eavverte: «Maipiù lapoliticaallegradeidisavanzi,giù ilcuneo fiscale» Marco Scorzato LONIGO

«La crisi c’è, ma aziende come questa dimostrano che può essere superata con un forte accordo tra imprenditori, lavoratori e sindacati, un’intesa in cui tutti si sentono partecipi dello stesso destino». Per il premier Mario Monti, candidato di Scelta Civica in coalizione con Udc e Fli, il modello che si è creato alla Fiamm è un «esempio» che andrebbe replicato «in tutta Italia». «PDL-LEGA? RABBRIVIDISCO».Il professore ieri ha fatto tappa ad Almisano di Lonigo, nello stabilimento dell’azienda che produce avvisatori acustici guidata dall’amministratore delegato Stefano Dolcetta, vicepresidente di Confindustria. Ha visitato anche la nuova “isola di energia”, una delle eccellenze dell’economia vicentina e italiana nell’ambito del fotovoltaico. Un segnale, quello di Monti, lanciato al mondo dell’impresa in questo sprint di campagna elettorale. Ora che le promesse si sprecano e le frecciate volano, il professore lascia ad altri i toni alti. Il massimo che si concede è un commento all’idea che possa tornare una maggioranza Pdl-Lega: «Mi fa rabbrividire». Per il resto prosegue sul solco delle «proposte concrete», delle «riforme necessarie» da fare con «vaste alleanze» e «senza promettere cose impossibili da mantenere». GIOVANI E LAVORO. Monti è accolto da Dolcetta e dai dirigenti della Fiamm, oltre che dal numero uno di Confindustria Vicenza Giuseppe Zigliotto e da Roberto Zuccato, presiden-

te designato degli Industriali veneti; ma si ferma anche a parlare con i rappresentanti dei lavoratori, Fiom compresa, da cui riceve una copia della “lettera aperta”, dai toni molto franchi, preparata per lui. Cerca di tranquillizzarli, il professore, e riconosce al pari della Fiom che «il problema più terribile che abbiamo è la mancanza di lavoro per i giovani. Il governo deve fare la propria parte nello stimolare accordi come questo, che possano favorire la ripresa» e ricorda che il suo esecutivo ha «già agito in questa direzione con l’accordo sulla produttività». «PARTITI COSTOSI». Nel Veneto delle Pmi non può eludere la questione fiscale. «I carichi di imposte possono essere attenuati gradualmente - osserva se le forze politiche hanno il coraggio di ridurre i costi, che vuol dire spesso apparati che hanno a che fare con i partiti. Bisogna ridurre la spesa pub-

«Lacomplessità normativaè pazzesca.Iltaglio deicostiparta dagliapparati legatiaipartiti» Laprossima legislatura: «Alleanzavasta percinqueanni conchivuole fareleriforme»

blica perché non possiamo permetterci di tornare all’allegra politica dei disavanzi». TAV E CUNEO FISCALE. Indietro non si torna, per il bocconiano ed ex commissario europeo. «Bisogna ridurre - aggiunge la complessità normativa che certe volte è pazzesca». Ai microfoni è alquanto sbrigativo, nella sua tappa vicentina, e non s’addentra a spiegare il “come” della sua ricetta. Idem sulle infrastrutture che sono da «migliorare»: per il Veneto ha già indicato come prioritaria «la Tav». Monti detta i tempi della sua “agenda”: «Il cuneo fiscale è il punto da cui partire per ridurre la pressione fiscale, ma bisogna essere coerenti e proseguire la lotta all’evasione per pescare quelle risorse da tradurre in minori aliquote per i contribuenti onesti». CON CHI? Egli si dice «convinto che la legislatura debba avere un programma di 5 anni con una vasta alleanza per le riforme». Vasta alleanza? Con chi? La domanda si ripete da giorni e il professore ri-schiva la risposta diretta: «Certi problemi si possono risolvere solo mettendo insieme le forze, come è stato nel caso del mio governo, per uscire dall’emergenza: un’alleanza vasta tra forze che abbiano in comune la convinzione che bisogna fare le riforme e battersi contro interessi e resistenze». E chi vuol leggere tra le righe... • © RIPRODUZIONERISERVATA

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AcasaMarzotto L’INCONTRO.Attesa, curiositàe un’illusione stemperatadai troppianni dipromesse mancate dalla politica.Moltitra gli imprenditoried i professionisti,provenienti datutto ilVeneto,che attendevanoMonti nelle straordinariema discrete saledicasa Marzotto eranogli stessi chenel 1994avevanosposato con entusiasmoleparole d’ordinedi Berlusconi. Ma cheoggi liquidanoil Cavaliere conun’alzata di spalle.«Venditore di fumo, invent’anninon ha cambiatonulla,con luial governosui mercati esteri

MarioMonti allaFiamm diAlmisano con lamoglie Elsae l’adStefanoDolcetta. ANSA/DAVIDE BOLZONI

L’INTERVISTA. Ilprofessorein visita aVeronaattacca il centrodestra

«Pdl eLega,votiinutili Iotutelo ilcetomedio» tuttoè più difficile»: i commentipiù benevoli. Mase duedecenni fail Cavaliere scaldava davvero glianimi,oggi il Professoreè un po’come unaminestrina da prenderequando siè malati:fa benema non è certoil piattopreferitoda mettereintavola. Destra?Sinistra?Nei commentia mezza voce durantelalunga attesadi Monti, il «fantasma»che invece aleggiava era la parola-incubo: ingovernabilità. Perché ancheaimaggiori imprenditoriveneti e veronesi presenti al convivio-quelli che guidanoleaziendepiù dinamicheed internazionali dell’agroalimentaredella meccanica,dellamoda piùcheil timore dei «cosacchia Palazzo Chigi» oggi spaventa l’ipotesidi unaltro anno inbalia dell’incertezza,dello spreade dei consumiko. Cosìtuttia sentire «l’uomoinloden» che, arrivatoda Marzotto, parlava quasisottovocedi etica,dipolitica nuova,di vicinanzaa chilavora edà lavoro. «Confesso esordiva ilProfessore chehodecisodi impegnarmiperchè inun annoho capitoche ’Italia puòcambiare».Applausi, consensi,ma c’era anche chi,cappotto inmano egià sullaporta,ammiccava:«Il nuovoconFini e Casini?». • © RIPRODUZIONERISERVATA

«Noiescludiamo nuoveimpostepatrimoniali» Maurizio Battista VERONA

Esce dall’incontro privato con il vescovo di verona, mons. Giuseppe Zenti, sorridente e pronto ad affrontare un’altra impegnativa giornata di campagna elettorale in un Veneto che gli sta riservando, come dice lui, molte piacevoli sorprese. Mario Monti, premier uscente e leader di Scelta civica che guida la coalizione con Udc e Fli, ne approfitta per lanciare da qui un appello al ceto medio sul voto utile.

Professor Monti, il Veneto si sta dimostrando attento alla suapropostapolitica:dopoquesti giorni, che idea si è fatto di questaregionechereclamaora molta attenzione da Roma?

È un’esperienza preziosa per me, perché sto conoscendo più delle realtà belle che hanno sofferto e stanno soffrendo in molti casi, piene di desiderio di riscatto, che mostrano la capacità di darsi da fare anche in condizioni difficili. Ho visto realtà imprenditoriali e sindacali, capaci di andare avanti in sintonia; molte realtà sociali di volontariato e di assistenza alle persone con disabilità. Ai miei occhi si è composto un Veneto che ha tutte le forze dell’Italia migliore e che ha bisogno di essere liberato dai pesi che l’Italia peggiore gli ha messo sulle spalle.

Cosaintendeperl’Italiapeggiore?

Intendo un’Italia che non ha ancora saputo ridurre l’ecces-

MarioMonti alsuo arrivo ieriaVerona. FOTO MARCHIORI

QuiinVeneto hovisto imprenditorie sindacaticapaci diandareavanti inpienaarmonia

so di spesa pubblica, l’eccesso di burocrazia, l’eccesso di regolamentazioni, la carenza di infrastrutture, l’eccesso di tasse, tutte cose che devono essere oggetto di un programma coerente da perseguire con forte volontà riformatrice nel corso dei prossimi cinque anni.

A questo Veneto piegato sotto


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IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 7 Febbraio 2013

Santiepatroni delgiorno

Standoalracconto de "IFioretti" il15 agosto1222 sanFrancesco d’Assisi tenneun celebrediscorsoaBologna. Fra gliascoltatoric’era Rizzierodi famiglia nobileche chieseal Seraficodi entrare

nellafamigliareligiosa. Questo santoche vienecommemoratooggiè uno dei guaritoricontro lafebbre.Suoicolleghi incalendario sonoTeodoroprotettore deisoldati e antidotocontroi disturbi

dellagola,Crisolio alqualeci si rivolge quandosi tagliaun albero esi teme di venire schiacciatidaltronco, Adeuco specialisticanelfartrovare un postodi lavoro.

Dialettando DotorBalazon:personaggio ridicolotrale maschere bolognesichenelle

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INVIAGGIO

commediesipresenta come bravoavvocato main realtà èun azzeccagarbugli.

Il Credito Cooperativo della Città di Vicenza

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NELNORD EST

Imprese,montagna evolontariato neltourdelpremier Il tour di Mario Monti a Nordest ha toccato in due giorni doverse provincediunadelleareepiùproduttive del Paese. Ha incontrato ilmondodell’impresanelVicentinoeaVerona,maancheilmondo del volontariato a Padova, mentre a Trento ha partecipato a un incontroincui sonostatidiscussi i problemi e le esigenze della montagna

AttendonoMonti,tra gli altri,Zuccato,Zigliotto, GervasuttieDolcetta

Lasede dellaFiamm

IlpremierMonti ela moglieElsamentre visitalostabilimento

LEREAZIONI. Lavisitaallo stabilimento diAlmisano èstata l’occasioneperdialogare con i vertici aziendaliecon irappresentanti dei lavoratori

Ilprofunisceoperai e imprenditori LONIGO

il peso delle tasse, che deve delocalizzareopeggiochiuderele imprese perché non ce la fa, che cosa proponete di concreto anche a fronte della relazionedellaCortedeiContichesottolinea come l’eccessivo peso fiscale porti alla recessione? Le prime misure urgenti per il Veneto e le Pmi? La nostra proposta è per quanto riguarda l’Imu che interessa sia le famiglie che l’industria edilizia pensiamo alla riduzione sulla prima casa già dal 2013 aumentando le detrazioni per figlio a carico, persone anziane e persone con disabilità. Poi pensiamo a decisioni già nel 2013 con decorrenza 2014 per quanto riguarda la graduale diminuzione sia dell’Irap sia dell’Irpef. Escludiamo aumenti dell’Iva dopo quello già deciso che scatterà il primo luglio. Ed escludiamo assolutamente nuove forme di imposizione patrimoniale.

Che appello lancia al Veneto?

Vorrei rivolgere una parola al ceto medio di cui si parla poco in questa campagna elettorale. Ceto medio che può essere spaventato dall’idea di un governo di sinistra che vedrebbe come non rassicurante e allora può darsi che il ceto medio cada nelle braccia di chi da destra fa promesse di tutelarlo. Io invito il ceto medio a fare una riflessione importante: che tutela può offrire una coalizione di centrodestra che ha mostrato in passato di produrre qualche disastro?

Quindi il voto utile?

La nostra proposta di Scelta civica lo consideriamo invece il solo voto utile per tutelare i legittimi interessi del ceto medio. Quello dato al centrodestra diventa invece un voto sprecato, perché non potrà avere la maggioranza, non potrà essere parte di una coalizione di governo e non sarà in grado di realizzare le promesse. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Stefano Dolcetta, a precisa domanda, si sbottona: «Sì, Monti avrà il mio voto, soprattutto dopo questa visita». Poi precisa, a scanso di equivoci: è l’endorsement «dell’amministratore delegato di Fiamm, non del vice presidente di Confindustria». Sorprende la franchezza, non tanto la scelta di campo. Stupisce di più sentire che anche tra i suoi dipendenti c’è chi, sull’eventuale voto a Monti, afferma che «ci sta pensando». Per ora, i lavoratori si sentono rassicurati almeno su un fronte, quello delle pensioni, nervo ancora scoperto dopo la riforma di un anno fa: «Gli abbiamo chiesto lumi sull’allungamento dell’età pensionabile “effettiva”, di cui ha parlato nei giorni scorsi, e ci ha detto che non sarà toccata», spiegano alcuni rappresentanti delle Rsu aziendali. PRODOTTI DI MASSA. La visita di Monti alla Fiamm per Dolcetta è stato «un onore». I complimenti incassati rispetto alle relazioni sindacali interne all’azienda gli fanno «sicuramente piacere», ma l’Ad di Fiamm rilancia: «Aziende come la nostra, con questo tipo di rapporti tra imprenditori e lavoratori, in Veneto ce ne sono tante». Per tutte, oggi, la sfida è quella di un mercato sempre più globalizzato e selettivo: «Il problema del Paese è recuperare competitività e bisogna farlo sulle produzioni di massa: certo, di categoria medio-alta, ma non possiamo pensare che il Paese crei ricchezza e occupazione con i prodotti di nicchia». In fondo, è una questione di quantità. «Uno dei problemi è il costo del lavoro: l’accordo sulla produttività fatto dal governo

Ilmanager: «Adessol’Italia devepuntaresu prodottidimassa perrecuperare competitività»

Monti è un passo in questo senso. Ora - conclude Dolcetta - la riduzione del cuneo fiscale potrebbe lasciare più soldi in busta paga ai lavoratori e quindi incentivare i consumi : perché non rilancino le imprese straniere, occorre rendere competitive quelle italiane». OPERAIEDISTENSIONE.Anche i lavoratori hanno la loro agenda, il loro cahier de doléances. Dopo la giornata di ieri, dire che quelli della Fiamm, indistintamente, ora sono più o meno sedotti dal professore sarebbe insensato: ciascuno ha le sue idee, i suoi gusti e giudizi su partiti e leader. Ma il faccia a faccia tra il premier e le tute blu, andato in scena ieri, è un inedito da sottolineare, un momento di “distensione,” e solo il tempo potrà dire se è un “fuoco di paglia” o qualcosa di meno effimero. Del resto gli iscritti Fiom Cgil ricordano ancora che, qualche settimana fa, lo stesso Monti diceva che la loro era una voce sindacale da silenziare. Ma ieri il colloquio c’è stato e i rappresentanti sindacali, tutti, lo hanno definito «positivo». Proprio ieri Monti ha elogiato la bontà delle relazioni tra impresa, lavoratori e sindacato alla Fiamm. Chissà se sapeva che proprio la Fiom, qui, ha la maggioranza delle Rsu e degli iscritti. «Al centro di tutto, da noi, c’è il bene dell’azienda e quindi anche nostro - afferma Giorgio Munari, delegato Rsu della Fim Cisl -. Però è fuori di qui che è dura». «Sì, noi “vecchi” qui lavoriamo bene - concorda Mario Veloteri, della Fiom ma ci sono tanti ragazzi che stanno a casa perché non trovano lavoro, non perché non hanno voglia». «Il voto a Monti? Ci pensiamo», rispondono alcuni operai. Conclude Munari: «Tempo fa, parecchi di noi votavano Lega, ma dopo il nuovo accordo con Silvio molti sono delusi...». • M.SC. © RIPRODUZIONERISERVATA

Dubbie critiche FIOMELAVORO «Siamoconvinti chela possibilitàdi usciredalla crisipassisolo dauna precisasceltapolitica: ridaredignitàal lavoro e rimettereal centro l’occupazionesoprattutto deigiovani». Inizia cosìla letteraaperta della Fiom Vicenzaa Mario Monti. «Mala condizioneè chesi ripristiniilrispetto delle regoleedelle leggi».L’accusaèallìad dellaFiat Marchionneche «si permettedinon rispettare lesentenzedella magistratura.Perquesto è inaccettabilechelei abbia apertolacampagna alla FiatdiMelfi. Noistiamo dallapartedella legalità, leida chepartesta?». La

Fiomchiedepoi lumi su etàpensionabile e flessibilità-precarietàe contestalericette di Monti«insintonia con quelledel governo Berlusconi». FRANCO:«VIOLENTATO ILFEDERALISMO» Montivienecontestato anchedal centrodestra, pervocediPaolo Franco, senatoredella Leganord: «Montiè venuto nel Veneto adire chebisogna riportareindietro le lancettedel federalismoe dell'autonomia.Non occorrevache lo proponessecome programmadi unsuo eventualemalaugurato secondogoverno, in quantoinbuonaparte lo hagià attuatolo scorso anno.Monti hapreso il federalismofiscale eloha violentato:ha messol’Imu sullaprima casa,eliminato laterritorialità dell’Iva per nonparlare del furto delle tesoreriedeglienti locali». •

Lastretta di manotra ilpremier MarioMonti e l’amministratoredelegato di FiammStefano Dolcetta

Ilpremier Monti incontra lavoratorielavoratrici dellaFiammdi Almisano

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Dolcetta(Fiamm): «Sì,lo voto» Etra letuteblu c’èdistensione «Cipensiamo...Ci hapromesso chenon ritoccheràlepensioni»


Cronaca 19

IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 7 Febbraio 2013

ALLASTANGA. Ladecisione del parrocodopo l’intervento dellapolizia richiesto daigenitori

Blitzalbar dellachiesa «C’èdroga,lochiudo» «Inquelcortileci sono troppe personepoco raccomandabili» Icani poliziottohannotrovato alcunigrammi dimarijuana Alessandro Mognon Li hanno visti arrivare e fermarsi tra la chiesa e il campanile, cinque auto con i lampeggianti blu, una decina di agenti e perfino due cani poliziotto. Poi sono entrati dentro al bar della parrocchia. Per quella che potrebbe essere chiamata “operazione mamme impaurite”. Visto che il blitz della polizia dell’altro pomeriggio nel bar della parrocchia della Stanga è nato dalle proteste di un gruppo di genitori, preoccupati perché secondo loro davanti a quel locale ci sono facce poco raccomandabili. E così, fatti i conti, la parrocchia a breve sembra aver deciso di fare a meno di toast e spritz. C’era parecchia gente dentro al bar, l’altro pomeriggio: l’edificio è di proprietà della par-

Ilgestoredel localesidice stupito:mai avutostoriee nessunoèvenuto aprotestare IlConsiglio pastoraleha deciso:adesso verràaperto ilnuovocentro giovanile

rocchia ma la gestione è affidata a un privato. Sale grandi, biliardi, qualche macchinetta, il locale è incastrato dentro a un cortile dietro al campanile e di fronte al campetto da basket. Quando arrivano gli agenti qualcuno si sbarazza di un po’ di marijuana: a nessuno viene contestato nulla, sono i cani che con il loro naso trovano 9 grammi dentro un vaso di fiori e altri 6 dietro a una porta. Il gestore allarga le braccia: «Sono rimasto stupito quando ho visto arrivare quelle cinque auto della polizia - dice Emanuele Ghignato, 35 anni, da due anni gestore del locale che paga l’affitto alla parrocchia -. Mai avuto storie qui, e nessuno è venuto a protestare con me. Nessuna mamma ma neanche il parroco, pensare che è anche passato qui davanti durante quel controllo». Problemi per lui non ce ne sono: «I ragazzi fuori dal bar? Si, sono tutti maggiorenni, non fanno nulla di strano. Al massimo trovo qualche cicca, qualche cane che sporca». Infatti più che con lui di quei frequentatori poco graditi i genitori ne hanno parlato più volte in parrocchia. «Ne abbiamo discusso in consiglio pastorale - spiega don Lino Smiderle -. Il fatto è che una volta erano in due o tre là davanti, non c’era da preoccuparsi. Ma adesso sono molti di più, e vengono anche da fuori». Ma perché proprio davanti a quel bar parrocchiale? «Perché è nascosto dentro la corte, l’unica entrata è dal cancello di fianco al campanile - spiega il sacerdote -. Così se arriva qualcuno

brevi INCITTÀ TENTATOFURTOALBAR CONDANNA: OTTOMESI

Il giudice Carli ha inflitto 8 mesi di reclusione e 675 euro di multa, al termine del processo con rito abbreviato, a Angelo Dal Santo, 33 anni, di Montecchio Maggiore, via Madonnetta (avv. Sambugaro). L’8 luglio scorso l’imputato era entrato negli spogliatoi del bar Castello, in città, ed aveva cercato di portare via qualcosa dalla borsetta di Jessica Troiano e dai pantaloni di Alexandru Zagorodniuc, senza riuscirci perchè venne colto sul fatto dalle vittime.

GRISIGNANO NONHALAPATENTE GLICOSTA UN’AMMENDA

Il cittadino albanese Azem Alshabani, 28 anni, residente a Padova (avv. Gaeta), è stato condannato ieri dal giudice Bordoni a pagare un’ammenda di 3 mila euro. Il giovane doveva rispondere di guida senza patente: il 26 gennaio 2008 infatti l’imputato era stato fermato nel corso di un controllo dalla polizia stradale lungo l’autostrada A4, nel territorio comunale di Grisignano. Alshabani, al volante, non aveva la patente, perchè non l’aveva mai conseguita in vita sua.

Lacortecon ilbardi fianco alcampanile dellaStanga

Ilparroco don LinoSmiderle:basta conilbar,apro uncentrogiovani hanno il tempo di far sparire la droga. perché ora là spacciano. Fosse sulla strada, sarebbe più conplicato». Là vuol dire a qualche metro dall’entrata della chiesa e davanti all’oratorio. Così lo stesso giorno in cui la questura ha deciso di fare quei controlli nelle stazioni ferroviarie di Vicenza e Lerino, ha anche deciso di rispondere a quella serie di lettere e proteste di genitori della Stanga. Stanchi, dicevano, della presenza di quel gruppo di personaggi poco raccomandabili che là fanno base.

LUOGHI DEL CONTEMPORANEO PROSA

«Se tenere quel locale crea solo disagio, tanto vale chiudere - dice don Lino Smiderle -. Problemi di contratto? No, si rinnova ogni tre mesi. Comunque abbiamo già deciso in consiglio: basta con il bar, in quelle stanze apriremo il centro giovani. Questione di mesi. E poi non è che perdere i soldi di quell’affitto ci metta in difficoltà...». Insomma biliardi e cappuccino sacrificati per amore della tranquillità nel cortile della parrocchia. Il bar di fronte, forse, ringrazia. •

COGOLLO GUIDAVA EBBRO PATTEGGIAUNAMULTA

L’automobilista Andrea Storti, 29 anni, residente a Valdagno in via Ancona (avv. Motterle), ha patteggiato davanti al giudice Morsiani e al pubblico ministero Salvadori 18 giorni di arresto sostituiti con un’ammenda di 5.500 euro (pena sospesa); via la patente per 6 mesi. Il 26 febbraio di un anno fa, a Cogollo, Storti aveva provocato un incidente stradale mentre era al volante di un’auto con un tasso alcolico pari a 1,34 grammi di alcol per litro di sangue.

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SANITÀ. Tanteipotesi, nessuna conferma

DirettoriUlss6 «Nonc’èfretta nomineamarzo» Fontanao Cardonetra ipapabili maildg Angoneseprendetempo Franco Pepe «I direttori? Li nominerò il 31 marzo». Il dg Ermanno Angonese non si sposta dal proposito della prima ora. Vicenza è una delle poche Ulss del Veneto ancora senza terna, ma Angonese non ha fretta. «Per il momento - ripete preferisco che i direttori uscenti mi facciano conoscere i meccanismi dell'azienda». In effetti così stanno andando le cose, anche se uno dei tre, il direttore amministrativo Caterina Dalla Zuanna è in ferie per quasi tutto febbraio e dal primo marzo se ne tornerà a Cittadella. Restano, invece, regolarmente, fino al 31 marzo il direttore sanitario Eugenio Fantuz, che, poi, andrà in pensione, e il direttore dei servizi sociali Paolo Fortuna, che resta in pista per la riconferma. Quanto ai papabili siamo fermi alle previsioni della prima ora per la delicata poltrona della direzione sanitaria. In pole resta sempre Fabrizio Fontana, medico bassanese, quasi 61 anni, una carriera iniziata nel 1995 nella città del Grappa, proseguita poi per 8 anni all'azienda sanitaria di Trento, e, infine fino ad oggi nell'Azienda Ospedaliero-Universitaria “Santa Maria della Misericordia" di Udine. Di Fontana si dice un gran bene. Angonese lo conobbe quando dirigeva l'Ulss bassanese e lo avrebbe già nominato, ma Fontana non ha sciolto ancora la riserva anche perché, al di là di altre motivazioni, a Vicenza verrebbe a prendere 106 mila euro lordi all'anno, uno stipendio largamente inferiore a quello che percepisce a Udine. Se, alla fine, non dovesse arri-

Angonese,direttore Ulss 6 vare, Angonese avrebbe un'alternativa già in casa. È Ennio Cardone, appena tornato con ottime referenze al San Bortolo dopo le due esperienze consecutive di direttore sanitario a Bussolengo e a Cittadella. Incertezza anche sul posto di direttore amministrativo. C'è ancora il nome di Tiziano Zenere, uscente dell' Ulss di Bassano, che, nei giorni scorsi, ha avuto un incontro con Angonese. Ma non c'è nulla ancora di deciso. Fra gli "indiziati" pure Roberto Toniolo, tornato anche lui alla casa madre di Vicenza dopo due tornate di direzione amministrativa a Padova e all'Ulss di Rovigo. Per la direzione del sociale Paolo Fortuna conserva la prima posizione grazie al sostegno del presidente della Conferenza Giuseppe Danieli e di altri sindaci, ma si fa avanti anche la candidatura di Fabio Nicoletti, presidente della cooperativa sociale Aurora, ex consigliere di amministrazione all' Ipab ed ex amministratore di Ipark, ma qualche chance la conserva anche Mariuccia Lorenzi, di ritorno da Bassano. • © RIPRODUZIONERISERVATA

VEN 8 FEBBRAIO 2013 ORE 20.45

ara!

idea e regia di Stéphane Lévy assistente di regia Sophie Kasser con Evi Charalampidou, Olivier Décriaud, Anna Ripoll, Maria Sodermark, Valentina Temussi e Oscar Valsecchi produzione Moveo Teatro Sei persone in cerca di una seconda chance. Sei persone alla ricerca di un spalla su cui poggiarsi, una mano da poter afferrare. Una nuova vita insomma, che rigenera e dà speranza. Questo il tema di Ara! ( Adesso!) tragicommedia sul vivere insieme che il catalano Moveo Teatro ci racconta solo attraverso il corpo, tra mimo e danza, secondo i diktat più rigorosi del Physical Theatre del quale i direttori e registi Stéphane Lévy e Sophie Kasser sono tra i più apprezzati esponenti della nuova onda internazionale. Prevendita www.tcvi.it biglietteria@tcvi.it | 0444324442 Sportelli Banca Popolare di Vicenza partner


16 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 7 Febbraio 2013

INFRASTRUTTURE. IlpresidenteSchneckannuncia che ilpiano finanziariodell’A4Holding èstatoapprovato eabreve verràstabilita l’entità dell’aumento delpedaggio

AmaggiolaValdasticoarrivaadAlbettone Dopol’inaugurazione deltratto finoaLongare sipunta aterminareisuccessivi settechilometri inprimaverae atagliareil nastroperl’estate Cristina Giacomuzzo

nanziario che allora era in attesa di approvazione.

«Valdastico Sud, casello Albettone-Barbarano: sarà aperto entro l’estate». Parola di Attilio Schneck, presidente della società autostradale BresciaPadova che annuncia che, con il piano finanziario approvato dal ministero e il nuovo aumento di capitale praticamente in tasca, si punta a dare nuova linfa al maxi cantiere della Valdastico Sud. «La seconda tratta vicentina potrebbe essere completata per maggio, al massimo in estate - dichiara -. Resta invece ancora il nodo pedaggi: ma dovrebbe risolversi a breve». Tutte le concessionarie hanno visto aggiornare le tariffe a fine anno. E tutte hanno visto un aumento, a seconda degli investimenti effettuati, che è variato dal 2 al 5 per cento. Tutte, eccetto l’A4 Holding per la quale il ministero delle Infrastrutture non si era espresso in mancanza di un piano fi-

VALDASTICO SUD. Dopo l’inaugurazione del primo tratto di autostrada A31 Sud, avvenuta lo scorso settembre, il presidente Schneck torna a dettare i tempi di consegna della maxi opera che permetterà di viaggiare da Vicenza fino a Badia Polesine, nel rodigino. Si tratta di una strada attesa da oltre trent’anni: una striscia di asfalto di 54 chilometri. I primi 5,6 sono stati aperti: dallo svincolo dell’A31 in territorio di Torri di Quartesolo, fino a Montegaldella-Longare. «Adesso stiamo puntando a velocizzare il completamento dell’opera fino al casello successivo, nel cuore della Riviera Berica, cioè Albettone - Barbarano, per altri 7 chilometri di asfalto. Entro il 2014, poi, sarà consegnata l’intera tratta».

Entroil2014 riusciremoa consegnare l’interaoperafino aBadiaPolesine ATTILIOSCHNECK PRESIDENTEA4 HOLDING

IL PIANO FINANZIARIO. I lavori avevano subito un rallentamento a causa della mancanza di liquidità (sono proseguiti solo con i proventi dei pedaggi) che le banche non concedevano visto il mancato rinnovo della concessione dell’A4 Holding da parte di Anas. Concessione mai rinnovata nonostante tortuosi e infruttuosi passaggi al Cipe (Comitato interministeriale). Alla fine la società di Verona

ha deciso per il rinnovo del piano finanziario datato 2007. Dopo mesi, Schneck conferma che questo passaggio è stato finalmente approvato. «Sono stati aggiornati i conti inserendo le nuove opere con i valori attuali. Si è trattato solo di un lavoro di aggiornamento». I PEDAGGI. Un lavoro che a fine anno ancora non era definito nei particolari e quindi il ministero delle Infrastrutture, nel definire i nuovi pedaggi autostradali, ha volutamente tenuto in sospeso quelli dell’A4. «Paradossalmente - spiega ancora Schneck - sarebbe da far causa allo Stato perché con questo ritardo si crea un danno erariale. Gli aumenti dovevano scattare dall’1 gennaio. Aumenti che sarebbero finiti anche nelle casse dell’ente concedente, in parte in Iva e in Irap. Adesso i tecnici stanno valutando i vari meccanismi per riuscire a rientrare con i soldi per i giorni persi». Sul progetto della Valdastico Nord invece Schneck è ottimista: «Il nuovo piano finanziario la prevede. Si tratta di un’opera da 1,9 miliardi di euro. E si farà. Con noi o con un’altra società, ed eventualmente dopo una gara. Ma se così sarà davvero, se ci sarà gara, prima si assisterà ad una serrata battaglia legale». •

Lecifre

1.220

COSTO INMILIONI DIEURO DELLAVALDASTICOSUD

Ilprimotratto delnuovo tratto,da Vicenzaa Montegalda-Longaresi stimasia costatooltre 135 milioni

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ILNUMERODEICASELLI FINOA BADIA POLESINE

Eccoicaselli:Longare, Albettone,Agugliaro, Noventa, S.Margherita d’Adige,Piacenzad’Adige e BadiaPolesine

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ILNUMERODI LOTTI IN CUI ÈDIVISO IL MAXICANTIERE

Silavoradal2005. Sono staterealizzateanche4 areediservizio: una è tra Nantoe Castegnero

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PROVINCEATTRAVERSATE DALLAVALDASTICOSUD

Sono21i Comuni interessatialpassaggio dell’A31Sud chesi collega conlaTranspolesana434

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Ilcartello autostradalecheindica laprima uscita dellanuovaA31 Sud:Longare-Montegaldella. ARCHIVIO

Progettodellabretelladell’Albera

«TuttoaVenetoStrade? Certo,nonsiamogelosi» «Labretella dell’Albera potrebberealizzarlaVeneto Strade?Il sindaco Achille Variati mihatelefonatoper aggiornarmisuquestaipotesi. Nonposso cheessere d’accordo.Non siamogelosi. L’importanteèrealizzare quella strada».Attilio Schneckparla dapresidentedellasocietà autostradaleA4 Holdingeda commissariodellaProvinciadi Vicenza. Suquellavariante- quellache dovrà collegarePonteAlto con laprovincialePasubio all’altezzadellalocalità

CONSIGLIO COMUNALE. Lavotazione sulPiano degliinterventièprevista peroggio domanima l’esitoèscontato

Urbanistica,tuttal’opposizioneva via Destrae sinistraesconodall’aula Bottene:«Metodida ReSole» Variati: «Campagna elettorale» Nicola Negrin «Così non ci stiamo». La votazione finale arriverà solamente nella seduta odierna o al massimo domani. Ma sarà un Consiglio comunale a metà quello che dovrà mettere il timbro definitivo sul Piano degli interventi. Uno dei documenti più importanti dell'amministrazione sarà approvato dalla sola maggioranza. Come annunciato nei giorni scorsi, l'opposizione è passata dalle parole ai fatti. E così ieri, dopo aver partecipato alla discussione e aver ribadito le motivazioni delle proprie scelte, i consiglieri comunali di minoranza, da destra a sinistra, si sono alzati dalla sedie e hanno abbandonato l'aula. Un ammutinamento che non preoccupa il sindaco Variati: «Andiamo avanti lo stesso. Così si comportano da irresponsabili. E non vengano a darmi lezioni di democrazia». CONFLITTO D'INTERESSI. Tutto comincia con una mancata richiesta di sospensiva. «Vorrei sapere - chiede il capogruppo del Pdl, Francesco Rucco - se è stata fatta una verifica sui singoli consiglieri rispetto a una possibile posizione di conflitto d'interesse in alcuni punti

adesso lascerò l'aula. È la prima volta che lo faccio in cinque anni. Se questa è l'immagine con cui pensate di vincere le elezioni sbagliate di grosso». Stesse parole e stesso comportamento per Silvano Sgreva: «Il futuro urbanistico della città merita più coinvolgimento».

del piano degli interventi». «No», ribatte il presidente Poletto. «E allora - annuncia il pidiellino - chiedo se sono stati avvertiti, altrimenti presento istanza di sospensiva». «Le persone - ribatte Francesca Lazzari - sono quelli individuate l'ultima volta». «Prendo atto - dice il capogruppo - ma comunque noi non parteciperemo». Il Pdl se ne va. Compreso Lucio Zoppello che in un primo momento era rimasto «per fatto personale», avendo presentato un'osservazione. ADDIO. Come un domino anche le altre tessere delle minoranza lasciano l'aula. Non prima di avere criticato l'amministrazione. «Non siamo stati messi nelle condizioni di lavorare», attacca Daniele Borò della Lega. «Ho partecipato a tutte le sedute - aggiunge Claudio Cicero - e sono pure andato in Regione per alcuni dettagli. Ho poi chiesto qualche giorno per potermi informare meglio, ma non c'è stato concesso. Mi dispiace. Me ne vado». Arriva poi il turno di Cinzia Bottene: «In questo piano degli interventi non c'è stata alcuna contrattazione. La città che vogliamo è Borgo Berga? O sono 7 mila appartamenti vuoti? Non mi va di sottostare a questi modi da Re Sole. E

IRRITAZIONE. La replica della maggioranza non si fa attendere. Claudio Veltroni, presidente della commissione territorio, attacca la Lega: «Non si sono mai presentati durante le nostre sedute». Marco Appoggi, Lista Variati, conferma di sentire «dell'irritazione dell' aria», mentre Federico Formisano del Pd ribadisce di «non aver capito l'atteggiamento dell'opposizione». Filippo Zanetti, Vicenza Capoluogo, parla di «grande recita».

Continualoscontrosull’urbanistica in consiglio comunale

Lazzari:«Nonsiamo cementificatori» ICRITERI. Oggi il piano degli interventitorneràinaula per l'approvazionedefinitiva,con lecontrodeduzioni alle osservazioni.«I criteri commental'assessore FrancescaLazzari-sonostati stabilitidal Consiglio a

monte.Questa nonè una politicapergliamici degli amici.Cisono dellenorme chevanno rispettate.Ricordo cheabbiamo risparmiatoSau rispettoalle possibilità;e non accettochequalcuno ci dia deicementificatori». •

STRUMENTALIZZAZIONI. Chiusa la discussione Variati ribatte alla critiche. «Posso giustificarli solo perché siamo in campagna elettorale - commenta ma non possono dire di non aver avuto il tempo per studiare. Questo piano è definito da ottobre. Io non ho mai abbandonato l'aula, anche quando ero all'opposizione in Regione. È troppo comodo. Solo Cicero in effetti è sempre stato presente in commissione». Il sindaco non è preoccupato. «Il piano degli interventi sarà approvato senza l'opposizione? Pazienza. Vorrà dire che passerà all'unanimità». • © RIPRODUZIONERISERVATA

AttilioSchneck, presidente Bs-Pd Moracchino- idue enti hanno investitomolto.La Provincia,nei mesiscorsi,halavorato come coordinatriceper laraccolta e definizionedellemodifiche al

progettodelnuovo trattodi strada.Progetto cheèpoi stato messonero subianco daitecnici dell’AutostradaBrescia-Padova. Nonsolo. La societàautostradale hamessosul piatto20 milionidi euro.Altrettantila Regione. Mail costodelpianoaggiornato èlievitatoa 75 milioniei soldi a disposizionenonbastanopiù. Tuttofermo? Almomentosì. Perriuscire a sbloccare ilavoriil sindacoVariatihapropostoalla Regionedicambiareente esecutoredelprogetto: nonpiù la societàAutostrada,ma Veneto Strade.Inquestomodo non sarebbepiù necessarioavere tuttalacifra a disposizioneper partirecon la garad’appalto,ma si potrebbereperirelasomma mancanteanchein corsod’opera. Sommachedovrebbe arrivare dallaRegione(stanziamento dello stralcioBdellavariantefino a IsolaVicentina). •

AMADDALENE. Interrogazione di Guaiti(Pd)

Rondòpericoloso instrada Pasubio Lavori in primavera Tosetto: «Va sistemato l’asfalto quando farà più caldo, oggi in effetti il fondo non è sicuro» Più che risolvere i problemi, la nuova rotatoria lungo strada Pasubio li crea. Il nuovo rondò di Maddalene, il più piccolo dei due, sbarca in consiglio comunale. A sollevare le proteste e a portare in aula le perplessità dei residenti è Sandro Guaiti. Il consigliere del Partito democratico ha presentato un'interrogazione per evidenziare «le segnalazioni e le lamentale dei cittadini, degli abitanti di Maddalene e degli utilizzatori di strada Pasubio». Due sono le questioni. «In primis - chiede Guaiti - vorrei capire per quale motivo il rondò è stato realizzato nella sua forma definitiva e non in quella provvisoria. Solitamente si fanno delle prove: così facendo si aggiusta il tiro. Invece in questo caso l'opera è stata terminata e ora i camion la sfiorano. Così non va bene. Non è rispettoso degli accordi presi e delle promesse fatte». Ma i problemi non sono finiti qui: «Nell'asfalto c'è un avvallamento e si stanno aprendo crepe. Il manto è deteriorato. Si rischia l'incolumità degli automobilisti ma soprattutto dei pedoni». La risposta dell’assessore ai

Lavori instrada Pasubio lavori pubblici Ennio Tosetto non si fa attendere: «Siamo a conoscenza dei problemi del manto stradale - commenta ma al momento non possiamo intervenire, perché le temperature non lo consentono. Quando sarà più caldo allora sistemeremo l'asfalto. Ricordo che abbiamo un accordo con Aim Valore Città che parla chiaro: se una strada non è sicura a causa dell'usura del fondo allora l'azienda deve intervenire subito per ripristinare uno stato di sicurezza». In questo caso, però, sarà necessario attendere: «Adesso non ha senso - conclude Tosetto - ed entreremo in azione in primavera, quando ci sarà più caldo». • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA


20 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 7 Febbraio 2013

ILCASO. Laprocuraha chiestoe ottenutol’archiviazione deinoveindagati fra cuii vertici dellacasadi cura privata

VillaBerica,nessuna truffa Ècadutal’ipotesidei carabinieri delNas dirimborsigonfiati perunpresuntodanno alle casse pubblichedi378mila euro La casa di cura privata Villa Berica, i suoi vertici e i suoi medici escono a testa alta dall’indagine. Non realizzarono alcuna truffa ai danni dell’Ulss e del servizio sanitario, e non vi furono rimborsi gonfiati. Quello che avevano sempre sostenuto è stato sancito nei giorni scorsi dalla decisione del giudice Dario Morsiani, che ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero Antonella Toniolo dopo una lunga e articolata indagine. Per la procura non vi furono reati; oggi sono in corso le trattative per definire in maniera più lineare rimborsi e cifre, e sanare eventuali discrasie del passato. Era il settembre di un anno fa quando la procura inviò 9 avvisi di garanzia, ma il caso

Eranofinitisotto inchiestagli amministratori, ildirettore sanitario eancheildg Estraneialle contestazioni anchetremedici cheoperavano daliberi professionisti

era scoppiato ancora nel giugno precedente, in seguito ad una dettagliata relazione dei carabinieri del Nas di Padova in seguito ad un controllo su scala regionale sulle cliniche private convenzionate. Era stato nella tarda estate di due anni fa quando i militari si recarono all’interno della direzione della clinica privata di via Capparozzo, amministrata dalla famiglia romana Garofalo, per sequestrare 19 cartelle cliniche. In ballo c’erano prestazioni per 378 mila euro per le quali l’Ulss 6, nella tesi accusatoria. aveva versato denaro non dovuto. Vennero indagati Maria Laura, 49 anni, Mariano, 59, e Raffaella Garofalo, 60, all’epoca rispettivamente amministratore delegato, presidente e consigliere di Villa Berica, ma anche amministratori della collegata “Hesperia Hospital” di Modena dove alcuni pazienti erano stati inviati per ulteriori necessità cliniche. Le ipotesi di truffa aggravata e falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale riguardavano anche il direttore generale Michele Malena, 74 anni, il direttore sanitario Roberto Mingardi, di 54, il direttore amministrativo Aldo Giordani, di 56, e i medici Giancarlo Marsiletti, di 73, Umberto Zaglio, di 57, e Alberto Cogo, 50, in servizio a Villa Berica come liberi professionisti. La tesi di partenza degli inquirenti era che in alcune schede di dimissione ospedaliera ci fossero circostanze cliniche

Ilpm Antonella Toniolo Alterminedi una lunga indagine,ilmagistrato ha chiestoeottenuto l’archiviazione.

del tutto difformi rispetto alle cartelle cliniche e ai codici di identificazioni degli interventi, cosicchè non si capiva se i soldi versati dallo Stato per le prestazioni sanitarie fossero congui o meno. Era stata la Corte dei Conti a sollevare dubbi sulla mancata rispondenza fra prestazioni ambulatoriali ed esami prescritti; dubbi erano paventati anche sul trasferimento di pazienti da Vicenza a Modena. Per gli inquirenti il danno per l’Ulss equivale ad un illecito guadagno della casa di cura. Questa ipotesi è sempre stata smentita dagli indagati. Assistiti fra gli altri dagli avv. Giovanni Manfredini, Nando Cogolato, Tonino De Silvestri, Caterina Evangelisti, Paola Sandri e Michele Dalla Negra, si difendevano spiegando che se

L’animaleerascappato da un centrodiippoterapia perdisabili Riportatonelrecintodalla polfer Alessandro Mognon Lei non lo sa quanti pasticci ha creato e quante persone ha coinvolto, solo per il gusto di farsi una passeggiatina in libertà. Tutto perché quella cavalla scappata ieri pomeriggio dal recinto al centro di ippoterapia della Fondazione Massignan di Brendola per farsi il suo giretto ha scelto i binari della linea ferroviaria MilanoVenezia. Hanno frenato tutti i treni, per lei: Freccia bianca, regionali, Etr, merci. Non è durato molto comunque il mini safari per convincere l’animale a uscire dai binari: meno di un’ora, dalle 15.30 alle 16.20. Zona del primo avvistamento: circa un chilometro e mezzo dopo la stazione di Montebello, in direzione Vicenza. Subito parte l’allarme per la polfer di Vicenza. «Ho visto caprioli, pecore, mucche e anche

un torello - dice sorridendo Claudio Spinato, comandante della polizia ferroviaria di Vicenza -, il cavallo mi mancava...». Parte la pattuglia, ma intanto avvisano le ferrovie del pericolo: tutti i treni di passaggio in quel tratto vengono obbligati a “marciare a vista” e a velocità ridotta. Alla caccia (buona) partecipano anche gli agenti della polizia provinciale a cui si aggiungono poi anche i volontari della cooperativa. Così finalmente la rintracciano: lei continua tranquilla la sua passeggiata fra i binari del treno, il problema è che il terreno intorno è fangoso e non è facile starle dietro. La strategia è quella di farla sentire il più possibile tranquilla, insomma evitare che si metta a correre. Gli agenti della polfer e aiutanti vari si armano di pazienza e lentamente cercano di convincere la cavalla a lasciare la ferrovia. Opera-

Aicavalli forsepiace brucare l’erbettachecresce frai binari

FondiInps bloccati «In2.800 senzareddito»

L’associazione Famiglie numerose dalvescovo

qualche incongruenza c’era, era dovuta a meri errori materiali che non prevedono nessun illecito guadagno; e poi che se risultavano pagamenti diversi rispetto a quanto stabilito per casellario, dipendevano dal fatto che si era deciso per un intervento diverso. «La legge prevede che un’ernia vada operata in ambulatorio; ma se il paziente non sta bene, lo si ricovera uno o due giorni. Il medico non può certo mandarlo a casa. Se chiediamo il rimborso per un ricovero giustificato, non può essere una truffa». Di questo avviso è stata anche la procura, che ha valutato anche il fatto che siano in corso degli accordi fra clinica e Ulss. Ma a Villa Berica non vi furono reati. • D.N. © RIPRODUZIONERISERVATA

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LACURIOSITÀ. Ieripomeriggio rallentamenti perun’ora poco dopo lastazionedi Montebello

Cavallaa passeggiosuibinari Trenikosulla Milano-Venezia

L’INCONTRO

Il blocco dei finanziamenti Inps per gli ammortizzatori sociali sta mettendo in crisi 2.800 lavoratori e i sindacati si mobilitano per chiedere al governo di fare chiarezza. A oggi non c’è alcuna nessuna novità su Cassa integrazione e mobilità in deroga 2012 bloccate dall' Inps. E le risorse per l'agevolazione ai reimpiego dei lavoratori della piccola impresa non ci sono ancora. Dopo un nuovo incontro al ministero del Lavoro, non è stato ancora sciolto il blocco delle pratiche cassa integrazione e mobilità in deroga per il 2012. Sono 8.000 (cig in detoga) più 8 mila lavoratori in mobilità interessati in Veneto. Considerando che il dato vicentino, mediamente, si aggira attorno al 18-19% del totale delle richieste, significa che ci sono almeno 2.800 vicentini in attesa di un sostegno al reddito per gli ultimi mesi del 2012. Nessuna novità nemmeno rispetto alle mancate agevolazioni per le assunzioni di lavoratori licenziati dalla piccola impresa: oltre 4.500 in provincia di Vicenza nel 2012. Fabiola Carletto della segreteria Cgil rilancia: «Insieme a Cisl e Uil, ad ogni livello, rivendichiamo: o lo sblocco immediato di tutte le pratiche 2012 inevase; o il ripristino, anche per via amministrativa, delle risorse per finanziare gli sgravi per le imprese che assumano lavoratori licenziati da aziende escluse dalla Cigs». Contestualmente Cgil-CislUil nazionali hanno inviato una richiesta di incontro urgente al ministro Fornero, al presidente Errani e al direttore generale dell'Inps, Nori. •

Ilcomplesso cheospitala casadi cura VillaBerica,in città,al centrodell’indaginedellaprocura

Larichiesta

LAVORO. Laprotesta

Ladelegazione in Vescovado I rappresentanti dell'associazione nazionale Famiglie numerose, che nel Vicentino riunisce 350 nuclei, sono stati ricevuti dal vescovo in occasione della Giornata per la vita. «Ci ha colpito il fatto di sapere che mons. Beniamino Pizziol conosce bene la nostra realtà e che in questi anni ha seguito con attenzione tutte le nostre vicende - interviene Franco Grotto, di Schio, coordinatore di Anfn per la provincia di Vicenza assieme alla moglie Fiorella Ferracin -. Nell'incoraggiarci a proseguire nel cammino intrapreso, il vescovo ci ha raccomandato di farci portavoce delle necessità delle famiglie». Mons. Pizziol si è poi detto convinto di come raggiungere insieme un obiettivo sia molto più importante che risolvere un problema personale. La famiglia si trova spesso isolata nell'affrontare le numerose difficoltà che si presentano quotidianamente; per questo ha incoraggiato i suoi ospiti a continuare a tessere quelle relazioni che permetteranno loro di raccogliere buoni frutti. • B.C. © RIPRODUZIONERISERVATA

URBANISTICA. Domande entromercoledì zione non sempre facile con i cavalli, animali sensibili se non irritabili. Anche se come tutti gli animali usati per la ippoterapia e la pet therapy, sono scelti tra quelli più mansueti e affidabili. Comunque alla fine la fuggitiva decide di averne abbastanza e si lascia accompagnare fuori dalla massicciata. Pericolo cessato, via libera ai treni che tornano alla normalità. Qualche ritardo sulla linea, ma il tratto considerato a rischio-investimento non era molto lungo. Il problema tra l’altro non era solo per salvaguardare la cavalla, ma visto che si tratta di un animale di una certa dimensione in caso di incidente anche un treno rischia qualcosa. Quanto alla cavalla vagabonda, è stata riportata nel suo recinto. Tra gli applausi, a quanto raccontano, dei ragazzini ospiti della cooperativa felici di rivederla. Anche perché chi frequenta il centro di recupero disabili conosce tutti gli animali: gli asinelli, le capre, i cani. E si affeziona. Banali le cause della fuga: pare sia stato un cancelletto del recinto chiuso male, neanche quella cavalla stesse aspettando il momento buono. In fondo su internet gira il video di un cavallo che si apre i chiavistelli dei portoni della stalla da solo, a colpi di muso. Si spera per non andare a farsi un giro sui binari. • © RIPRODUZIONERISERVATA

CentraledelLatte siriqualifica Offertein scadenza Il Comune cerca un privato a cui cedere l’area per far realizzare una piazza e un parco urbano Ex Centrale del latte, l’avviso è in scadenza: offerte entro il 13 febbraio per l'area da riqualificare. Lo annuncia il Comune di Vicenza. Scade infatti mercoledì 13 febbraio l’avviso di cessione e riqualificazione dell’area dell’ex Centrale del latte. Il Comune è alla ricerca di un privato con il quale stipulare un accordo che preveda la cessione di aree edificabili e la realizzazione di opere da destinare alla collettività, ridisegnando così un’area strategica di 13.230 metri quadrati nel quartiere di San Bortolo. Il valore posto a base di gara per la cessione dell’area è di 3 milioni e 900 mila euro. L’aggiudicatario progetterà e realizzerà sia la parte privata, lungo il margine esterno dell’area, sia quella pubblica entro tre mesi dalla messa a disposizione dell’area. Quest’ultima, relativa al recupero dei fabbricati, prevede la

realizzazione di una piazza, di un parco urbano e di parcheggi per lavori stimati in 2 milioni e 300 mila euro da detrarre dal prezzo offerto per l’acquisto dell’area, dovrà essere realizzata dal privato entro 24 mesi dall’approvazione del progetto. A carico dell’aggiudicatario, inoltre, saranno le opere di bonifica quantificate in 950 mila euro. L’aggiudicazione non avverrà soltanto sulla base dell’offerta economica, ma anche in seguito alla valutazione della proposta tecnica, con specifici punteggi relativi al valore tecnico, architettonico e ambientale, alla qualità costruttiva e ai materiali, al verde e agli spazi pubblici, Le offerte che raggiungeranno in tempo gli uffici comunale saranno aperte il giorno successivo, il 14 febbraio, a partire dalle 9.30. Il bando e la relativa documentazione sono pubblicati sul sito del Comune, nella sezione Pubblicazioni on-line, Altre gare e avvisi (http://www.comune.vicenza.it/ albo2/altri.php/299). • © RIPRODUZIONERISERVATA


Cronaca 21

IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 7 Febbraio 2013

RECUPERO. Ilpresidentedell’Ipab avevaconsegnato una letteraaltitolare del dicasterodei Beniculturali perché sioccupassedella struttura

Ilministero“soccorre”villa Rubini Lasettimana prossimaèatteso un sopralluogo dapartedei tecniciinviatidal ministroOrnaghi Rolando:«Si trattadiun segnale importante» Chiara Roverotto Martedì prossimo alcuni tecnici del ministero per i Beni e le attività culturali di Roma faranno un sopralluogo a villa Rubini, per capire come si potrà intervenire in maniera adeguata e, soprattutto, veloce affinché un gioiello dell’architettura veneta, ai piedi dei Colli berici, di proprietà dell’Ipab, venga recuperato. Ma perché Roma si muove? Giovanni Rolando, quando il ministro Lorenzo Ornaghi venne a Vicenza per l’inaugurazione della mostra “Raffaello verso Picasso ” in Basilica palladiana, non perse tempo e gli consegnò una lettera nella quale, oltre a decantare l’eleganza della villa gentilizia veneta, scrisse dello stato in cui si trovava e dei danneggiamenti che, incuria e tempo, avevano provocato. «Una risposta positiva - dice Rolando - e soprattutto, inaspettata quella che arriva dalla capitale. Martedì porteremo i tecnici a San Pietro Intrigogna per il sopralluogo poi, se arriverà qualcosa dal ministero ben venga, altrimenti continueremo per la nostra strada. Il bene è fra quelli alienabili e ci impegneremo per riuscire prima a metterlo in sicurezza, e poi a venderlo, sempre se nel frattempo non ci saranno altre iniziative». Non è la prima volta che Rolando si muove per salvare l’antica dimora alla porte della città: quando Madonna, al secolo Veronica Ciccone, cercava una casa palladiana tra Padova e Verona non perse

tempo. Correva l’anno 2011, l’attuale presidente dell’Ipab si improvvisò anche agente immobiliare pur di portare al centro dell’interesse un gioiello nella campagna vicentina che risale alla seconda metà del Settecento, progettata dallo studioso palladiano Ottavio Bertotti Scamozzi. Se allora, Rolando prese planimetrie, foto e andò direttamente a Venezia dove la popostar risiedeva per mostrarle il maestoso immobile, in questi anni non ha mai abbassato la guardia. Nella frazione alle porte della città sono passati studenti universitari della facoltà di architettura di Ferrara accompagnati da una docente vicentina per un workshop dedicato ai temi della pianificazione del paesaggio, manifestazioni e quanto basta per mantenere vivo l’in-

Sfruttiamo unastrategia europeaperavere piùfinanziamenti sucuicontare GIULIANAFONTANELLA PRESIDENTEVILLE VENETE

teresse su un patrimonio immobiliare sicuramente affascinate, a pochi chilometri dal casello autostradale di Vicenza Est. I passi avanti, però, non sono stati molti, ma Rolando non si è mai arreso e la lettera consegnata al ministro Ornaghi la dice lunga. «Vorrei segnalarle - si legge - l’eleganza semplice ma armoniosa delle facciate del corpo centrale con superficie decorata a bugnato gentile, impreziosito da quattro paraste a tutta altezza di sostegno ai classici frontoni triangolari. Su questi risultano a sud tre statue di acroterio in pietra locale. Alcune danneggiate da un evento atmosferico, ma conservate all’Ipab».Un appello quello di Rolando che ha fatto breccia. Comunque anche l’Istituto regionale per le ville venete si sta muovendo. «Villa Rubini spiega la presidente Giuliana Fontanella - è stata inserita all’interno del progetto “Cultema” che mira a sviluppare una strategia comunale a livello europeo per aumentare gli investimenti sul patrimonio culturale pubblico, potenzialmente trasformabile. L’obiettivo prosegue - consiste nel promuovere e dare massima trasparenza e opportunità di investimento nel recupero e nella valorizzazione, con il coinvolgimento delle comunità locali e dei soggetti interessati». Nel progetto europeo, oltre a villa Rubini, sono state segnalate villa Dal Verme di Agugliaro, villa Capra a Camisano e Margherita a Recoaro Terme. • © RIPRODUZIONERISERVATA

LAPOLEMICA. Variatirisponde aRucco (Pdl) econferma lalinea

«Sostaapagamento ancheperipoliziotti» I sindacati si dividono tra favorevoli e contrari alla proposta del Pdl che invocava la gratuità «Il parcheggio gratis agli agenti di polizia? Non è possibile». Non usa tanti giri di parole Achille Variati per chiudere la polemica nata all'ombra del teatro. Dopo il botta e risposta dell'altro giorno, il dibattito si sposta in consiglio comunale. Ancora una volta il sindaco risponde al consigliere comunale Pdl, Francesco Rucco, che ha presentato una domanda di attualità chiedendo di «riflettere sulla possibilità di prevedere la gratuità del parcheggio per i mezzi privati dei dipendenti della questura». «Niente da fare - replica Variati - dietro alla questura c'è già un'area di sosta gratuita e il costo per il parcheggio del teatro è molto basso. Non fare pagare gli agenti significherebbe concedere un ulteriore privilegio: e non credo che i poliziotti vogliano sentirsi dei privilegiati rispetto a tutti gli altri lavoratori». Rucco chiede inoltre se siano previsti incontri con il questore ma Variati ne-

Parchimetriancheper lapolizia ga: «No, non ci sarà nessuna riunione». «Evidentemente commenta il capogruppo del Pdl - il questore ha sottovalutato il problema. E tra i poliziotti c'è tensione». Nel frattempo i sindacati di polizia si dividono. Siulp e Sap prendono le distanze proprio dal pidiellino. «Nessuno - dicono - ha mai inteso chiedere privilegi né preteso di non pagare la tariffa del parcheggio. Quella che è

stata richiesta è solamente la disponibilità alla risoluzione dei problemi connessi alla peculiarità del servizio che, in effetti, assoggetta gli operatori a una pronta reperibilità. Non accettiamo che ci sia una strumentalizzazione». Rucco risponde di prendere atto che «la mia proposta non va bene a questi sindacati: con ciò provocando grave danno agli agenti di polizia stessi. Chi fa campagna elettorale, semmai, sono proprio queste due sigle sindacali. Così facendo sostengono Variati». Diverso l'atteggiamento degli altri sindacati di polizia (Siap, Silp, per la Cgil, Coisp e Consap): «Equiparare il lavoro del poliziotto alle altre categorie di lavoratori ci sembra impresa ardua - dicono -. Risulta a qualcuno che vi siano tanti altri impiegati pubblici che abbiano l'obbligo di reperibilità e che, chiamati al lavoro, entro un’ora debbano essere sul posto a pena di sanzione disciplinare? Le nostre richieste non sono finalizzate a ottenere un privilegio: secondo noi serve una tariffa a consumo e non con l'abbonamento». • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

VillaRubinia SanPietroIntrigogna di proprietà dell’Ipab:martedì arriveranno itecnici delMinistero

RegioneeComune per gli anziani

L’accordodiprogramma rimaneancoraalpalo Annunciataincoda alla presentazionedel bilanciodi previsionedel2013dell’Ipab, la vistaa Venezia deitecnicie dei dirigentidell’istituto dicontrà SanPietroper controbattere alcuneosservazioni sull’accordodiprogrammatra Comune,Ipab eRegioneche prevedetra gli altri interventi la costruzioneditreresidente peranziani haportato adun ulteriorestallo. La commissioneVtr(Valutazione tecnicaregionale), infatti,ha temporaneamentesospesoil pareresull’unicaosservazione

inattesa chesiconcludail procedimentodivigilanzasull’Ipab voluto daunadelibera del9 gennaioscorso.Insostanza, la Vtr vuolesapere se lavicenda della relazioneispettiva, sullaquale peraltrol’Ipab hagià ampiamente controdedotto,puòinterferire in qualchemodo con l’accordodi programma. «Faccianotuttii controlli,ma in fretta-dichiarano congiuntamentel’assessorealla famiglia eallapaceGiovanni Giuliarieil presidentedell’Ipab Giovanni Rolando- perchéogni ulterioreritardo nell’approvazione

definitiva diquestoaccordo urbanisticopeserà,difatto, sugli anzianinon autosufficienti esulle lorofamiglie». Inattesa delladecisionedella direzionedei servizisociali, in sededicommissione Vtrèstato confermatol’interesse regionale perl’accordo giàdeliberato nel settembredel2011e sottoscrittoadaprile2012esi è datoattoalla regolaritàe correttezzadell’impostazione territoriale-urbanisticadelpiano. Quantoalla questionerelativa aun possibilesbilanciamento a danno dell’Ipab,i tecnici sisono avvalsi di unpareregià espressodalla direzioneregionale urbanistica secondolaquale «eventuali differenzedivaloretra le aree oggettodipermuta si intenderannocompensate nell’ambitodellecomplessive valorizzazioni previste dall’accordostesso». •

DONAZIONI. Incentro

LaCroceverde regaladue defibrillatori allacittà Due defibrillatori da installare in piazza dei Signori e in piazza Castello o Matteotti saranno regalati da Croce Verde Vicenza onlus alla città. La donazione è stata accolta dalla giunta che ha apprezzato la proposta dell’associazione di posizionare questi due strumenti, del valore di circa 1.750 euro l’uno, in un paio tra i luoghi più frequentati del centro. I defibrillatori, posizionati all’interno di un armadietto di piccole dimensioni, collegati alla rete elettrica per essere sempre operativi e “protetti” dai sistemi di videosorveglianza già operativi in centro, potranno essere usati anche da persone inesperte, perché quando entrano in funzione comunicano “a voce” tutte le manovre da eseguire. Fondamentale, è potervi accedere rapidamente, perché se è noto che in caso di arresto cardiaco la scarica erogata da un defibrillatore è il modo più efficace per ristabilire un ritmo normale delle pulsazioni, è altrettanto risaputo che l’intervento deve avvenire in tempi rapidi. Sono poche, le città italiane con defibrillatori installati all’aperto, ma laddove sono stati sistemati, i dati risultano incoraggianti: a Piacenza, ad esempio, dopo il posizionamento di questi strumenti salva vita la sopravvivenza alla fibrillazione ventricolare è triplicata. Anche i cittadini e i turisti potranno contare sui due defibrillatori donati da Croce Verde, ai quali il Comune intende aggiungere altri due apparecchi che potrebbero trovare collocazione in altri luoghi molto frequentati e meta di manifestazioni all’aperto, come contrà Garibaldi e Campo Marzo. •


22 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 7 Febbraio 2013

LACERIMONIA. Una targaa chihaguidato ConfindustriaeAscom

LorenzoMaggio,AchilleVariati e AndreaGallo ierialla cerimoniadipalazzo Trissino

IlComune saluta i“superdirettori” «Ottimolavoro» Maggio:«Lanostra fortuna?Puntare sull’estero» Gallo:«Ho operatonell’interesse dellacomunità» Ieri in sala Stucchi il sindaco Achille Variati ha voluto portare il suo saluto ufficiale ad Andrea Gallo, ex direttore di Confcommercio, e a Lorenzo Maggio, ex direttore di Confindustria in occasione della conclusione della loro attività nelle rispettive associazioni. «È mio desiderio salutare ufficialmente due personalità che, dopo numerosi anni di attività, hanno lasciato la direzione di due grandi associazio-

Sonostati dueprotagonisti importanti dell’economia vicentina ACHILLEVARIATI SINDACO DIVICENZA

ni che rappresentano il mondo economico vicentino, cedendo il posto ai loro successori dallo scorso primo febbraio - ha dichiarato il sindaco Achille Vartiati -. Gallo è entrato in Confcommercio 40 anni fa assumendo il ruolo di presidente per 31 anni; Maggio ha alle spalle 34 anni di militanza in Confindustria dove è entrato con il compito di fondare il settore estero e di gestire le politiche internazionali. Sono quindi stati due protagonisti dell' economia vicentina lavorando per le loro associazioni ma anche per la comunità. Come nel passato così nel futuro lo sviluppo è legato alla produzione e la politica non può certo operare in assenza di produzione di ricchezza. Il periodo trascorso alla guida delle due associazioni è stato sicura-

mente segnato anche da momenti difficili e mi auguro che ora la vita possa essere ricca di responsabilità familiari e affettive. Comunque auspico che non manchino di dare il loro aiuto alla comunità qualora ce ne fosse necessità». «Ringrazio il sindaco per la sensibilità dimostrata convocandoci qui - ha detto Gallo, ex direttore di Confcommercio -. Ritengo di non avere mai lavorato in questi anni solo per l'interesse degli associati ma anche per la comunità». «Questo incontro, per il quale ringrazio il sindaco, è testimonianza del lavoro di anni in cui ho speso le mie energie migliori ottenendone molte soddisfazioni ed è un riconoscimento che va anche a tutta la mia associazione - ha aggiunto Maggio, ex direttore di Con-

findustria -. Per me è stato importante non solo salvaguardare l'interesse degli imprenditori, ma anche della comunità vicentina per la quale abbiamo messo a disposizione le nostre maestranze». Per Maggio, in particolare, l’ultimo decennio passato alla guida di Confindustria Vicenza non è stato semplice. «Quando sono stato nominato alla direzione - racconta - i numeri dell’economia vicentina erano migliori di quelli attuali. Eppure già da allora si percepiva che il trend stava per cambiare. Per questo la decisione fu quella di orientare sempre di più l’attività del tessuto imprenditoriale verso i mercati esteri». E in questo settore Maggio può essere ritenuto un vero esperto. Ha scritto anche diversi volumi al riguardo e questa competenza è stata decisiva al momento della sua scelta alla guida dell’associazione industriali di Vicenza. «Dirlo adesso pare scontato - prosegue - ma le imprese che decisero di potenziare la propria struttura dedicata all’export e all’estero in genere adesso riescono a passare questi anni di magra con più possibilità di resistere e, in molti casi, addirittura di migliorare». Maggio non è tipo da pensione, però. Difficile credere che si limiterà a dedicare il proprio tempo libero alla caccia, il suo hobby preferito. «Effettivamente ho diverse proposte di consulenza - ammette - e se posso cercherò di mettere a disposizione la mia esperienza sperando possa essere utile agli altri. Che è un po’ la filosofia che ho sempre cercato di seguire in tutti gli anni che ho guidato Confindustria Vicenza». Il sindaco ha poi consegnato a Gallo e Maggio una targa accompagnata da una lastra di pietra con incisa la serliana, elemento architettonico che caratterizza la Basilica palladiana. «Il 2012 è stato l'anno della Basilica palladiana che vorrei diventasse simbolo di speranze e di futuro, un augurio affinché la vicentinità possa prosperare», ha concluso il sindaco. • © RIPRODUZIONERISERVATA

vademecum

OCCUPAZIONE. L’azienda dipulizie èin crisi

IlLIBRO DIGIORGIO SALA «Cinquant’anninellacittà -breviappunti diuna storiacivile». Autore l’ex sindacoGiorgioSala, il librosarà presentato oggi alle 17.30al Patronato LeoneXIIIe incontrà Pusterlasiritrovano isuoi

LaManutenservice effettua pulizieanchein casermaEderle

amici«perscambiare con l’interessatoqualche pensierosuanni lontanie sull’ogginella cittàe nel nuovomondo». Aparlarne Lauro Paolettoe Mario Serafin. SPERI Staseraalle19nell’aula francescanadelconvento diS. Lorenzo sisvolgerà un incontroconGiuseppe CelsoMattellini che,peril ciclo“Vocabolario cristiano”, si soffermerà sullaparola “Catechesi” IMOLTI VOLTI DI DIO Domanialle17nelle Galleried’Italiadi palazzo LeoniMontanariil prof. EnzoPaceterrà una relazionesu: “Forme di idolatriasocio-politica”. Organizzal’istituto Rezzara. DANTEALIGHIERI Oggialle16 nelle Gallerie d’Italiadipalazzo Leoni Montanari,ilprof. MassimoCelegato parlerà su:“L’arpa diLug:la fiaba delXXI secolo”. ADOLESCENTI Staseraalle20.30 nel centroDocumentazione pedagogicaincontrosul disagioadolescenziale. conViolae Isopi. •

Idipendenti Manutenservice senzastipendio CisleUil: «Lasocietà nonriesce aliquidaretutto. Si rateizzi» Laura Pilastro Niente stipendio o Tfr da mesi: un copione già visto negli ultimi tempi che si ripete anche nel caso dei lavoratori della Manutenservice. L'azienda, che si occupa di pulizie industriali, civili e di ristorazione, con sede legale a Roma, opera in appalto all'interno dei comando dei Carabinieri e presso la caserma Ederle. A novembre, si era levata la protesta di un gruppo di lavoratrici che avevano deciso di spingersi fin sotto la sede operativa di via Zamenhof per far valere i loro diritti. Ora a quel campanello non risponde più nessuno. Ad aver preso in carico la vertenza sono Cisl e Uil: «L'azienda è in difficoltà economica come tutte quelle che lavorano negli appalti o per conto terzi sottolinea Enrico De Peron, segretario Fisascat-Cisl di Vicenza -. C'è stato un incontro la scorsa settimana in direzione provinciale del lavoro per la presentazione del piano per il recupero delle spettanze, ma la persona che doveva rappresentare l'azienda non si è presentata per motivi di salute».

Intanto, il tempo passa e i lavoratori attendono gli stipendi. «Per quanto riguarda la Ederle, siamo in presenza di regolari pagamenti da parte dei committenti - specifica Giovanni Battista Comiati della Fisascat - Ci sono invece casi di appalti pubblici dove i pagamenti vengono bloccati in presenza di durc non regolare». Prosegue Comiati: «Non ci resta che attendere il prossimo incontro con l'azienda. Oggi questa non ha possibilità di liquidare tutto. Una possibile strategia, almeno nei casi più gravi, è quella di rateizzare. Per quanto riguarda la caserma Ederle, invece, le sofferenze per quanto drammatiche sono più contenute e dovrebbe risolversi dal mese prossimo». Intanto, come afferma Roberto Frizzo della UilTucs, «il comandante della base americana è stato portato a conoscenza della vicenda e ci ha garantito il suo intervento». Chiude Comiati: «l problema di liquidità delle aziende di questi tempi è una costante. In questo periodo sto seguendo solo realtà di questo tipo, che operano in particolare negli appalti dei servizi di pulizie». • © RIPRODUZIONERISERVATA


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