rassegna 06-02-13

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SupermarioeilFaraone: sfidaagliolandesi

na campagna elettorale, condizionata com'è dall'affannosa ricerca di consensi, crea spesso cortine fumogene attraverso le quali è difficile scorgere i reali intendimenti dei suoi protagonisti. È stato così anche questa volta. Ma ora, a venti giorni dal voto, questi intendimenti cominciano a esser chiari e aiutano a delineare gli scenari del dopo-elezioni. Al chiarimento ha ieri contribuito la dichiarazione di Bersani da Berlino: «Noi siamo prontissimi a collaborare con tutte le forze contro il leghismo, contro il berlusconismo, contro il populismo», ha affermato. «E, quindi, certamente, anche con il professor Monti». La risposta di Monti non si è fatta attendere: «Apprezzo la frase di Bersani. Io sarò disponibile ad alleanze con tutti coloro che saranno seriamente impegnati sul piano delle riforme strutturali». I giochi, dunque, sembrano fatti. L'accoppiata Bersani-Monti, al di là delle differenziazioni che emergono dal dibattito elettorale, sarà, con molta probabilità, l'accoppiata del dopo-voto, quella alla quale spetterà il compito di guidare il paese nelle difficili prove che l'attendono. Essa nasce da un obiettivo comune e preciso: quello di mettere definitivamente all'angolo Berlusconi e tutto quello che egli rappresenta e ha rappresentato in questi anni. Una sorta di «santa alleanza» contro colui ch'essi considerano il nemico comune del quale sbarazzarsi una volta per tutte. Si può dire, allora, che dopo le dichiarazioni di ieri del premier uscente (Monti) e di quello che il voto dovrebbe consacrare come il prossimo (Bersani) i giochi sono definitivamente chiusi? È probabile che sia così. Ma sarebbe un errore pensare che non vi siano più margini per sorprese dell'ultim'ora. A mettere i bastoni tra le ruote allo scenario che Monti e Bersani sembrano delineare, potrebbe intervenire un fatto nuovo. Non le mirabolanti promesse di Berlusconi alle quali la maggioranza degli elettori non sembra prestar troppa fede, ma proprio l'intesa di Monti con Bersani potrebbe creare, in quella parte dei potenziali elettori del primo, collocati su posizioni più di destra, una sorta di crisi di rigetto ed uno spostamento verso posizioni di centro-destra e nei potenziali elettori del secondo, soprattutto nella fascia più spostata a sinistra, un rifiuto verso il «montismo» considerato un fenomeno di destra e, quindi, uno spostamento verso le aree estreme (Grillo? Ingroia?). Se ciò accadesse, e in proporzioni rilevanti, tutti i giochi potrebbero riaprirsi. Francamente ci sembra un'ipotesi difficilmente realizzabile. Ma è questa l'ultima la vera incognita delle elezioni in calendario il 24 e 25 febbraio. •

abito+ camicia+ cravatta=

IlPdapre:«Prontiacollaborare».Ilpremier:«Disponibiliperfareleriforme» Il leader del Pd, Bersani, da Berlino apre all’intesa con Monti: «Pronto a collaborare con chi non è erede del berlusconismo, del leghismo e del populismo». Il premier apprezza: «Disponibili per fare le riforme». f PAG 3

PROMESSEELETTORALI

STATIUNITI

f PAG3

f PAG2

Maroni:ilcondonononèinprogramma IlCavaliere:viailfinanziamentoaipartiti

ILCASO. L’attaccante del Vicenzaèstatoaffrontato dadue otre persone

Malongaaggredito datifosiesasperati

L’episodio domenicasera,mentrerientrava acasa

ObamafacausaaStandard&Poor’s: «Colpalorolacrisideimutuisubprime»

MALO. Carabiniereintervieneinextremisesiferisce

Cercalamortea17anni Salvatocolcappioalcollo Un adolescente intenzionato a farla finita è stato salvato in extremis vicino a Schio. Il ragazzo, 17 anni, ieri ha fatto avere a due compagne di classe un pacco con i ricordi di scuola. Le due si sono insospettite, si sono rivolte agli insegnanti che hanno allertatato i carabinieri. Quando è stato trovato, aveva già il cappio al collo.

f SARTORI eDAL CEREDO PAG 26

REGIONEVENETO

IlConsiglio taglialespese di2,4milioni f ERLE PAG6

SARCEDO

VELOD’ASTICO

Mezzomilione con5euro Rapinainvilla: fintamendicante alGratta&Vinci

eralabasista

DominqueMalonga, attaccante delVicenza, èstato aggredito daalcunitifosi

f NERI PAG40

f DALMASO PAG29

Identificata la banda che rapinò l’industriale Luigi Ciscato nella sua villa a Velo d’Astico nel 2011. Si tratterebbe di albanesi che secondo le indagini avrebbero avuto come basista un’immigrata serba di Schio, solita bussare alla villa per chiedere qualche soldo. Nei suoi confronti il Pm ha chiuso le indagini: è accusata di concorso in rapina. f PAG 27

GAMBUGLIANO

Caniinpericolo perunafaida: seminate polpettealveleno f GUIDI PAG34

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di Oscar Wilde

f PAG31

LAPOLITICA.Il leader dei democratici èper intese «con chiunque siacontro Berlusconi»

di OTTORINO GURGO

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L’ultima incognita

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l Pd prevede di spendere 6 milioni di euro per la campagna elettorale. Ma il vero regalo gliel’ha fatto - gratis - chi ha creato il sito “Bersani vittorioso”, che su Internet sta ottenendo più successo della parodia del leader Pd che fa Maurizio Crozza, il quale l’ha paragonato al mago Gargamella dei Puffi. E, in effetti, somiglia parecchio. Il sito è essenziale, una carrellata di fotografie; l’idea che ne sta alla base è originale. È stata pescata una fotografia di Bersani a braccia levate che è inserita in immagini celebri della Storia grazie a un’infinità di fotomontaggi. Il

di ANTONIO DI LORENZO risultato è spesso esilarante. L’effetto comico è duplice: da un lato è divertente il contrasto tra il quadro complessivo e l’inserimento (pensate a Bersani a braccia alzate a fianco dell’immagine dei marines a Iwo Jima che alzano la bandiera americana sulla collina) e dall’altro si scatena la gara a “cerca la figura” perché il Nostro alle volte è inquadrato sullo sfondo, magari mentre a Times Square festeggia la fine della Guerra. Finora sono state postate 250 immagini. Ce n’è per tutti i gusti: dalla celebre foto del bacio di Doisneau (provate a

indovinare chi bacia il giovane al posto della ragazza) a quella di Bersani con i Teletubbies; con i Beatles o assieme ai Led Zeppelin; la sua testa diventa una palla da cricket sulla copertina dello storico album dei Genesis, “Nursery Cryme”; sbuca perfino nell’Ultima Cena di Leonardo, vicino a San Giovanni, sempre con le braccia alzate al cielo. Ancora: il leader è messo al tappeto da Cassius Clay; esulta assieme a Freddie Mercury; è in versione Matrix, oppure diventa Mary Poppins con tanto di ombrello. È l’unico modo in cui il Pd può volare? •

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IL GIORNALE DI VICENZA

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Mercoledì 6 Febbraio 2013

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NeltrevigianoinuovinaticalanomoltopiùdiquantodiminuiscailPiloaumentiladisoccupazione.Il riflessodemograficodellagrandeincertezzasulfuturogiungedaidatidell’Ulss7diPievediSoligo cheevidenziauncalodinascite,nel2012,dell’8,4%rispettoal2011.

CONSIGLIO REGIONALE. Chi èassente prendemeno. Regolenuoveanche perle“missioni” intema di alberghie pasti

Costipolitica: via2,4milioni

Quattrodeliberefannoscattareitetti acompensi, gruppiconsiliari,rimborsi spese Piero Erle «Di fatto dal 1˚ gennaio abbiamo fatto scattare un risparmio di 2,4 milioni di spesa all’anno: 1,1 milioni in meno per il finanziamento ai gruppi, e 1,3 milioni in meno per gli emolumenti dei consiglieri regionali. Le altre Regioni? Quelle a “statuto ordinario” credo siano tutte sulla stessa linea: la legge si applica a tutti e il clima politico è cambiato». Non va a guardare il giardino altrui, il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato (Pdl). Ma in ogni caso il Veneto dimostra di essere ancora in prima linea nel dare una regolata ai conti pubblici. E in questo caso sono i conti pubblici più indigesti ai cittadini: i costi della politica. Con ben quattro diverse delibere l’Ufficio di presidenza del Consiglio ha dato il via libera definitivo all’operazione taglia-costi. ICOMPENSIAICONSIGLIERI.Come noto, per i consiglieri regionali si riduce l’indennità di carica mensile (da 7.700 a 6.600 euro) e si rimodula l’indennità di funzione, cioè i soldi in più per l’incarico ricoperto: il tetto massimo di 2700 euro lordi è per i presidenti di Giunta e

Consiglio. Vicepresidenti, assessori e poi capigruppo, vicecapigruppo, presidenti e vicepresidenti di commissione, e infine membri dell’ufficio di presidenza avranno un’indennità uguale per tutti: 2400 euro. Infine 2100 euro vanno a vicepresidenti, segretari di commissione e revisori dei conti. RIMBORSI E ASSENZE. Cambia anche il sistema dei rimborsi spese, esentasse. Finora c’erano una diaria mensile di 2250 euro, uguale per tutti, un rimborso spese chilometrico per gli spostamenti casa-Venezia, e un rimborso spese forfettario di 2100 euro. Ora invece scatta un unico rimborso spese omnicomprensivo di 4500 euro uguale, per tutti, indipendentemente dalla distanza chilometrica da Venezia. Attenzione però: per chi usufruisce regolarmente di mezzi della Regione, cioè presidenti assessori vertici del Consiglio o altri, il rimborso è ridotto del 10% (cala quindi a 4050 euro). Inoltre si scalano 45 euro per ogni viaggio che un consigliere faccia con mezzi della Regione. In caso di assenza dalle sedute vengono tolti ogni volta 80 euro, che si riducono a 60 per chi ha il rimborso già decurtato per l’utilizzo di mezzi

regionali. Lo stesso: via 80 euro se non si partecipa ad almeno il 20 per cento delle votazioni di una seduta a cui si risulta presenti. Per l’assessore Luca Coletto, che non è consigliere, valgono le stesse modalità. MISSIONI. In caso di missione, che dev’essere autorizzata (ovvio che presidenti e assessori hanno in questo un regime speciale) in treno si potrà andare in prima classe, ma in aereo di norma si andrà in classe turistica. Gli alberghi saranno al massimo a 4 stelle, e per i pranzi il rimborso massimo è di 55 euro in Italia e 75 euro all’estero. Per gli spostamenti in auto si fa riferimento ai costi standard calcolati dall’Aci. Resta gratuito il parcheggio a piazzale Roma e il trasporto in motoscafo a palazzo ferro Fini, ma non più il pedaggio (o abbonamento) autostradale. SPESE PER IGRUPPI. Per i gruppi dei partiti in Consiglio scatta un finanziamento di 5 mila euro per consigliere (quindi il conto totale è 300mila euro al mese) più 5 centesimi ad abitante della regione: in sostanza, per il Veneto la spesa complessiva è di 545 mila euro. La spesa è però suddivisa in parte in base alla consistenza dei

URBANISTICA. Gruppo diesperti allavoro

IlVeneto prepara lalegge chetaglierà ilconsumo di suolo VENEZIA

Ilpresidente Clodovaldo Ruffato interviene inConsiglio regionale

Lacancelleria Èstato stabilitountetto di80 mila europerle spesepostali e di100 mila europerlacancelleria, e massimo4 milioni di fotocopiein biancoe nero, Uncomputer va aogni consiglieree aogni dipendentedei gruppi,un portatileva a ognicapogruppo,con una spesa mensilemassimadi 40 euroa testaperil traffico dati,Uno smartphone va ai solicapigruppo. •

gruppi, per cui alla Lega andranno 149 mila euro, al Pdl 135 mila, al Pd 99 mila, all’Udc, all’Idv e al gruppo misto 33 mila ciascuno, e poi a Bortolussi, alla Sinistra e all’Unione nordest 19 mila euro. PERSONALE.In totale per il personale dei gruppi consiliari saranno spesi 3 milioni e 60 mila euro, suddivisi così: 682 mila alla Lega; 627 mila al Pdl; 488 mila al Pd; 238 mila a Udc, Idv e gruppo misto; 182 mila euro a Bortolussi, Sinistra e Unione Nordest. I gruppi possono anche utilizzare in anni successivi, ma entro fine legislatura, i soldi non spesi nell’anno. •

L’Italia mangia suolo - 8 metri quadri al secondo - e il Veneto è sul podio di questa brutta classifica. Ma in Regione gli incontri di lavoro sulla proposta di modifica delle leggi urbanistiche in vigore per contenere il “consumo del territorio”. Il gruppo tecnico istituito dalla Giunta si è riunito con il vicepresidente Marino Zorzato, assessore al territorio, per proseguire «il percorso che porterà in tempi brevi alla definizione di un quadro normativo in grado di cogliere la sfida, rivedendo politiche e regole per una corretta e armonica disciplina degli interventi urbanistici ed edilizi nel Veneto». Con i tecnici della Regione nel gruppo ci sono: il prof. Bruno Barel che segue l’analisi giuridico-amministrativa della sostenibilità degli strumenti urbanistici in rapporto al consumo del territorio; il prof. Pasqualino Boschetto (Università di Padova) che si occupa dell’analisi urbanistico-territoriale per la sostenibilità di strumenti urbanistici a basso impatto territoriale; Enrico Ramazzina (Ance Veneto) per la rilevazione statistica sulle ten-

Ilvicepresid. Marino Zorzato denze e congiunture del mercato immobiliare nel Veneto; Pierluigi Capuzzo (Collegio dei Geometri) per l’analisi degli esiti degli interventi edilizi del “Piano Casa”. L’obiettivo dichiarato è «limitare il consumo di territorio, in favore di politiche di recupero funzionale e architettonico dello stock edilizio esistente, privilegiando l'aumento dell' efficienza energetica e secondo criteri eco-sostenibili». Gli esperti hanno fatto il punto della situazione territoriale attuale e le tendenze in atto: «Si guarda anche a come poter favorire processi di rigenerazione del patrimonio edilizio, agendo sulla semplificazione procedurale ma anche sull'opportunità di creare azioni di valorizzazione e sostegno delle iniziative locali». •

SANITÀ. AncheaMestre l’Ulss12offre radiologie, risonanzemagnetiche evisite senologichepurein orariserali enel weekend. Zaiaplaude

Visitedinotteinospedale:Veneziaègiàpartita

Ma è polemica sulla denuncia della Corte dei conti: aumentati i debiti delle Ulss verso i privati VENEZIA

Porte aperte anche di notte, e anche di sabato e domenica, in Radiologia e Neuroradiologia degli ospedali di Mestre e Venezia. Una nota annuncia che sono iniziate già da due giorni le prestazioni serali di risonanze magnetiche, tac, raggi e indagini senologiche.

LECIFRE.Il nuovo orario prevede il servizio dalle 20 alle 23 dal lunedì al giovedì e il sabato pomeriggio all’ospedale dell’Angelo. All’ospedale Civile di Venezia invece le aperture extra copriranno 5 ore il sabato pomeriggio e cinque ore la domenica mattina. Il pacchetto di indagini diagnostiche per il 2013 consiste complessivamente in 1.512 prestazioni: 1.032 risonanze magnetiche, 240 tac e 240 mammografie. IL PLAUSO DI ZAIA. Numeri che a dir la verità non appaiono stratosferici, ma che comun-

que passano ai fatti rispetto agli annunci degli ultimi mesi. Tant’è vero che il governatore veneto Luca Zaia interviene subito e promuove il nuovo dg Giuseppe Dal Ben: «Plaudo pubblicamente all’iniziativa adottata dall’Ulss 12 di Venezia, che si pone in linea con quanto da me richiesto con forza ai nuovi direttori generali della sanità veneta al momento del loro insediamento e anticipa un progetto complessivo, al quale sta lavorando l’assessore alla sanità Luca Coletto, che dovrà essere gradualmente esteso a tutte le unità sanita-

rie locali del Veneto». «Miglioramento del servizio, eliminazione degli sprechi ed economicità di gestione, riduzione delle liste di attesa, attenzione al malato e mantenimento del pareggio di bilancio sono gli assi irrinunciabili che ho chiesto contraddistinguano l’azione amministrativa dei direttori generali», aggiunge il presidente. «In questo caso siamo di fronte alla risposta più adeguata alla priorità delle priorità, che per noi sono le liste d’attesa». ILCASO DEBITI. A scaldare il dibattito politico ieri, sul fronte del centrosinistra, è stato invece un altro caso: le analisi fatte dalla Corte dei conti sui debiti delle Ulss. La relazione appena fatta in aula giovedì dalla presidente Diana Calaciura

AVenezia il servizioprevedeoltre 1000risonanze magnetiche Traina è risultata globalmente positiva, ma un articolo del Corriere veneto riporta che nel testo scritto la magistratura contabile veneziana ha comunque espresso forte preoccupazione per il crescere dei

debiti della sanità verso i privati: sono saliti di 385 milioni in un anno, da 2,5 a 2,8 miliardi. È un conto in cui tra l’altro entra anche il passivo per i mutui, nota “piaga” che si è accumulata negli anni e che co-

stringe ad esempio la Regione a tirar fuori anche per il 2013 circa 70 milioni “extra”, cioè fuori dai fondi per la sanità. Comunque sia, Claudio Sinigaglia (Pd) chiede «che il presidente Padrin convochi urgentemente una seduta della commissione sanità per approfondire le cause che, come rileva la Corte dei Conti, hanno portato le Ulss ad una esposizione di quasi 3 miliardi di debiti nei confronti dei fornitori». Anche la Cgil veneta attacca la Giunta Zaia perché non affronta il grave caso dei debiti attuando la riorganizzazione della sanità prevista dal Piano sociosanitario: «Si apra subito un tavolo di confronto sulle schede di dotazione ospedaliera e territoriali coinvolgendo le conferenze dei sindaci e le parti sociali». E Antonino Pipitone (Idv): «Paradossalmente la Regione è tra gli agenti che contribuiscono alla depressione dell' economia veneta». •

ILCASO. Ilsindacato:«LaRegione vuoleassumere un nuovodirigente»

«Tagli adArpav,ma conil trucco» VENEZIA

Calano ulteriori i tagli sull’Arpav, ma nello stesso tempo la Regione prova a far assumere un nuovo dirigente e autorizza spese di consulenza che potrebbero essere risparmiate. E il sindacato quindi insorge. A levare la voce, e non è la prima volta, sono i dirigenti AnaaoSnabi tramite Luca Menini, rappresentante sindacale in

azienda. Sottolinea come l’Arpav «grazie anche all’impegno di tutto il personale, dal 2011 abbia già ridotto in modo significativo i costi di funzionamento, per una quota ben oltre il 10%. Credo che nessun altro ente in Veneto abbia ridotto i costi in egual misura». Ora però con la legge “spending review” di dicembre la Regione impone all’agenzia «ulteriori tagli rispetto al 2012»: si deve ridurre «di almeno il

20 per cento i relativi oneri finanziari». Significa «drastici tagli alle attività e agli organici: i cittadini devono saperlo». A far protestare il sindacato dirigenti però sono 2 delibere che, sempre a fine dicembre, la Regione ha approvato e che fanno invece allargare i cordoni della borsa. La prima riguarda il via libera all’assunzione di 7 nuovi dirigenti: sono destinati a Ulss e Iov, ma viene anche «autorizzata l’Arpav» ad

assumere un dirigente amministrativo per il settore approvvigionamenti. «Siamo sorpresi e stupiti: da verifiche interne non ci risulta che Arpav abbia mai chiesto la copertura di questo posto». Il dg Pepe, peraltro è “autorizzato”: basta che non faccia l’assunzione, se non serve. Altro dubbio: la delibera che prevede un incarico esterno per redarre il Piano regionale rifiuti: «Arpav ha già consegnato alla Regione l’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti. Perché spendere altri soldi?». •


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IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 6 Febbraio 2013

PADOVA.Sorgent.eacquistaMJ2

LasocietàfranceseMJ2èstataacquisitadaSorgent.e,ilplayer padovanodellerinnovabilipartecipatodaAmberEnergia,cui fannocapooltre30societàdelsettoredellagreeneconomy.

PADOVA."Argot"investigaildna

Sichiama“Argot”ilnuovometodoperl’annotazionefunzionale digenomi.Ilprogettoèstatosviluppatodaungruppodi ricercatoridell’universitàdiPadova.

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VERSOILVOTO. APadovail premieruscente,leader di“Scelta civica”

LAPOLEMICA. GiarettaeMarchioron

Monti:«Midicono “rottamatore”: è unasoddisfazione» «L’Imu? È riducibile per famiglie, anziani, disabili Chi governeràpotràfare progetti post-emergenza» Antonella Benanzato PADOVA

No alle promesse che non si possono mantenere, altrimenti si dovrebbe trovare un altro professore per rimettere in sesto il Paese. Mario Monti, presidente del consiglio uscente e leader di “Scelta Civica” inizia il suo tour elettorale in Veneto con una prima tappa a Oderzo in provincia di Treviso, cuore pulsante del leghismo, dove ad attenderlo c'è uno striscione del Carroccio. Il professore sul Nord “tradito” dal “federalismo fallimentare del Prima il Nord” si era comunque già espresso all'auditorium di Pordenone. Nel Veneto della crisi, delle imprese che chiudono e dei suicidi, il premier dimissionario vuole portare una promessa che intende mantenere. Dopo tanti sacrifici richiesti agli italiani, le tasse potran-

no essere ridotte già dal 2013. «Occorre ridurre la tassazione in generale», ha spiegato il presidente del consiglio arrivando alla convention della sua lista al Centro congressi Papa Luciani di Padova dove ad accoglierlo c'era Ilaria Capua, Antonio De Poli e Fabio Gava. «Cominciando da quella che grava sul lavoro, sulle imprese e sulle famiglie». Il premier dimissionario replica così alle proposte del presidente del Pdl Berlusconi che ha parlato di una restituzione dell'Imu sulla prima casa. È proprio sull'Imu, Monti vuole ritornare per dare la sua personale proposta, più moderata: «Noi proponiamo un inizio di riduzione dell'Imu aumentando le detrazioni per i figli a carico, per le persone anziane e con disabilità». Per rilanciare l'economia e dare ossigeno al tessuto imprenditoriale, la ri-

cetta Monti prevede «una graduale riduzione dell'Irpef e dell'Irap» senza alcun aumento dell'Iva e soprattutto senza imporre una patrimoniale o un condono fiscale. Monti trova anche il tempo per rispondere al leader del Pd, Pier Luigi Bersani che apre, da Berlino, a una collaborazione col professore un chiave anti-berlusconiana. «Sarò disponibile ad alleanze con coloro che sono impegnati sulle riforme strutturali - avverte in una visione di prospettiva costruttiva e ottimistica sull' Italia». Il capo del governo tecnico succeduto a quello di Berlusconi, ricorda il “baratro" in cui il paese stava precipitando: «Quando è arrivato il nostro governo abbiamo dovuto mettere a posto i conti del Paese e salvare l'euro. Se l'Italia saltava, saltava anche l'euro e anche i risparmi degli italia-

MultelatteeiCospa «Fuintercettato ildirigentearrestato» «Pronti a querelare tutti coloro che definiscono evasore chi non paga La truffa è stata un’altra»

Ilpremier Mario Monti ha iniziatoieriilsuotour nel Veneto ni». La salita in politica, per il leader di Scelta Civica, non è stato il tradimento che qualcuno ha insinuato bensì un frangente in cui ha «vissuto momenti pensosi e nel contempo amari, si è detto che ho fatto cose immorali e la mia sensibilità personale non mi avrebbe spinto a confrontarmi con tante persone, ma voi stasera mi state dando un primo momento di vera gioia», ha confidato rivolgendosi alla platea affollata del Papa Luciani. Monti, che ha ascoltato anche i giovani, gli studenti giunti ad ascoltare il suo intervento, ricorda di avere ricevuto una laurea honoris causa proprio alla facoltà di Giurisprudenza della cittaà del Santo. «A Padova stasera ho conseguito un altro titolo: sono stato dichiarato rottamatore. Non ditelo troppo a Roma, ma questo mi dà una piccola e inti-

ma soddisfazione». In futuro ci potrà essere anche spazio per rivedere il patto di stabilità dei Comuni virtuosi, fa sapere il premier uscente. «Il governo che verrà si troverà in una situazione di vantaggio». Il nuovo esecutivo, aggiunge il presidente del Consiglio uscente, «non sarà in drammatica emergenza e governerà per cinque anni e non solo uno come noi. Per questo chi governerà potrà e dovrà prendere in considerazione il problema del patto di stabilità». Malgrado la campagna elettorale dai toni accessi, con gli attacchi quotidiani del leader del Pdl, Mario Monti non deve diventare più cattivo: è una parola di saggezza in una giornata convulsa pronunciata dalla moglie del premier, la signora Elsa. «Piu' cattivo? Non credo - conclude - Ha il suo stile, spero lo mantenga». •

«Abbiamo dato mandato ai nostri avvocati di querelare tutti coloro che hanno sostenuto e sosterranno anche in futuro, che gli allevatori multati per le quote latte sono dei delinquenti, degli evasori e dei truffatori»: è l’esordio della nota diffusa ieri da Mauro Giaretta e Ruggero Marchioron, portavoce dei Cospa Veneti. Che ribadiscono la loro contro-accusa: «I veri delinquenti, evasori e truffatori sono tutti coloro che, con la dolosa connivenza degli apparati statali deputati all’applicazione del regime, sono riusciti a far risultare latte fresco italiano del latte di dubbia provenienza o del latte in polvere rigenerato, mettendo in commercio falsi made in Italy e quindi truffando i consumatori, ma anche tutti gli allevatori italiani, che a causa di questa inesistente produzione interna, si sono visti imputare del tutto illegittimamente, dall’inizio del regime, ben 4,5 miliardi di multe, soldi già versati dallo Stato italiano all’Europa e che l’Euro-

MauroGiaretta (Cospa Veneto) pa ora deve restituirci». Giaretta e Marchioron ricordano che esiste un’indagine dei carabinieri, con inchieste aperte (per la verità da molto tempo senza sviluppi) da 60 procure italiane. Ma ricordano anche un elemento di cronaca già emerso qualche tempo fa: un’intercettazione ambientale del luglio 2010 tra l’allora capo di gabinetto del ministero Giuseppe Ambrosio (che come noto è stato arrestato l’11 dicembre per un’altra inchiesta della procura di Roma) e il tenente colonello dei carabinieri assegnati alle Politiche agricole Paolo Mantile: Ambrosio disse al militare che «quell’indagine non “s’aveva da fare” perché mette in crisi in made in Italy». Il vero scandalo, sostengono i Cospa, sta in questo insabbiamento. •

Fotonotizia

L’INTERVISTA. L’ex ministroMaurizioSacconiincorsaperilPdlneipostialtidellalistaalSenato

«Ilcondonoserveasalvare ledittedallesanzioniEquitalia» «Lospread? Non scherziamo,èdovutoacrisieconomica ebanche» bancari sono una buona parte del nostro listino. In questo scenario si aggiunge, per l’Italia, l’incertezza politica amplificata dalle proposte della sinistra di Vendola di tassare i depositi bancari.

Senatore Sacconi, le proposte del presidente Berlusconi impensieriscono i consessi internazionali e fanno aumentare lo spread oltre la soglia Monti.

La restituzione dell’Imu rappresenta l’unica terapia d’urto per anticipare la ripresa. È una tassa ingiusta che, una volta restituita, riavvierebbe subito i consumi, attiverebbe il mercato immobiliare, l’edilizia e le molte manifatture connesse. La tassazione sulla casa in Italia è seconda solo alla Francia. Un dato ancora più incredibile se si pensa che in Germania i proprietari di prima casa sono il 30 per cento mentre in Italia si supera l’80.

Ma non scherziamo, non si può imputare la caduta di tutte le borse europee a Berlusconi. Gli analisti motivano il collettivo andamento dei mercati finanziari con la crisi dell’economia reale che si riflette sui titoli industriali. A questo, si aggiungono le criticità di alcune grandi banche e parte della colpa ce l’ha anche la vicenda Mps. Ricordiamo che i titoli

«ConlaLega siamocondannati arappresentare gliinteressidel Nordel’alternativaallasinistra»

Secondo i sondaggi, la proposta choc del Cavaliere di restituirel'Imuviavrebbefattoguadagnare un punto percentuale.

Sulla restituzione dell’Imu, il sindaco di Verona Flavio Tosi si è dimostrato scettico. A Tosi rispondo con le parole del leader della Lega Nord e candidato alla presidenza della Lombardia, Roberto Maroni, che ha apprezzato molto la nostra proposta.

A proposito della Lega, pensa che resterete alleati anche do-

po questa tornata elettorale, malgrado vi siano dei dissensi interni? Dopo queste elezioni, governeremo insieme tutte le regioni del Nord. E anche se sussistono divisioni interne alla Lega, saremo condannati a rappresentare insieme l’alternativa alla sinistra e gli interessi del Nord produttivo del Paese. Contro le nostre Regioni sarà difficile governare da Roma.

InVeneto,malgradoastensionismoemovimentidiprotestacome i Grillini, contate di mantenere le posizioni?

I Veneti sanno che Roma è sempre stata ostile verso gli interessi di questa terra quando hanno governato la sinistra o le tecnocrazie come Monti. Ecco perché è necessario concentrare il voto sul centrodestra, vincere anche al Senato e bloccare il ritorno della sinistra. Il Veneto sa che solo noi siamo gli avvocati difensori delle ragioni del lavoro, delle imprese e dei contribuenti.

D’accordo, ma il partito più forte potrebbe essere quello dell’astensionismo.

Ritengo comprensibile il disorientamento degli elettori, ma invito a non disperdere il voto e a decidere, anche tappandosi il naso, tra centrosinistra e

centrodestra, le due grandi coalizioni che possono garantire una, anche se ben diversa, governabilità.

Filippae lamascherapiù bella

L’incognita Monti-“Scelta civica”rappresentauninterlocutoreconcuisiavoicheilcentrosinistra dovrete venire a patti.

Come nel 2006, siamo sempre più vicini al peso elettorale della sinistra e, anzi, potremmo capovolgere i pronostici. Per quanto riguarda Monti, ha rifiutato la nostra richiesta di federare tutti i moderati. Ha, invece, diviso ancor più il centrodestra per andare in soccorso della sinistra. Mi auguro che gli elettori capiscano che la vera alternativa al “tassa e spendi” di Bersani-Vendola è solo il centrodestra.

Ilsen. Maurizio Sacconi

VENEZIA. Entra nel vivo il Carnevale di Venezia: ieri Filippa Lagerbackha partecipatoscherzosamentealle selezionidellamaschera piùbellaaPiazzaSanMarco.El’improvvistacompagineitalo-russa TeatroInstabiledi Venexiaproponeun “tourde scherzi” in gondola.

Per questo avete ventilato la propostadiuncondonotombale sul quale poi Berlusconi ha fatto retromarcia?

Nessuna retromarcia, come è scritto nel nostro programma vogliamo solo intervenire sulle sanzioni e sugli interessi applicati da Equitalia per salvare dal fallimento molte imprese con perdita di lavoro e di entrate tributarie.

E rispetto a un pari al Senato?

La nostra ambizione è quella di vincere. • A.B.

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Fortemente determinati a vincere queste elezioni e convinti di poter “capovolgere" i pronostici come nel 2006. Maurizio Sacconi, candidato al Senato per il Pdl e già ministro del Welfare, invita gli italiani a non disperdere il voto ma a puntare sul centrodestra, unica alternativa alla sinistra, anche “turandosi il naso”.


8 Economia Lazzari Vittorio sas

IL GIORNALE DI VICENZA

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Mercoledì 6 Febbraio 2013

PROSECCO.Sisbloccalariserva LaRegionedelVeneto,d’intesaconilFriuli,haaccoltola richiestadelConsorziodituteladel"Prosecco",svincolandolo stoccaggiodel10%delprodottoimpostoperlegge.

ILNUOVOPROGETTO. “BonBoard” nasceda una societàmilanese chehaindividuato nelVicentino l’area perlanciareil programmache coinvolgegli extracomunitari

Cacciaagliimmigrati: «Futuri manager» Nellaspeciale start upsono coinvolte ancheBanca PopolarediVicenza eConfindustria. Glistranieri impiegatiper gestire lenuovesedi estere dellepmi Matteo Bernardini Una start up che sappia individuare i migliori immigrati italiani di seconda generazione per trasformarli in manager capaci di sostenere lo sviluppo delle piccole e medie imprese all’estero. È il progetto “BonBoard” legato a una nuova società milanese che sta cercando di declinare concretamente, partendo dal territorio berico, l’idea di utilizzare i migliori talenti nati nel nostro Paese da genitori immigrati per dare nuovo impulso all’imprenditoria italiana in terra straniera. Accanto a “BonBoard”, nello sviluppo della start up che ha come partner anche l’ex direttore di Confindustria Innocenza Cippolletta e l’ex presidente di Borsa Italiana, Angelo Tantazzi; ci sono Confindustria Vicenza e la Banca Popolare berica presieduta da Gianni Zonin. «All’idea di creare “business”, in questo piano c’è anche un aspetto socio-culturale molto importante - spiega Luciano Martucci, ex presidente di Ibm Italia, e fondatore di “BonBoard” - Vogliamo infatti valorizzare la mutliculturalità e di accompagnare i figli degli

immigrati in un percorso di crescita per la loro carriera». Di pari passo, però, c’è il contenuto commerciale. I nuovi manager nati in Italia da genitori provenienti da Paesi extraeuropei avranno il compito di sostenere le pmi nell’apertura o nell’organizzazione delle loro attività nei mercati stranieri, soprattutto in quelli più lontani geograficamente (dal Far East ai paesi arabi) o culturalmente come gli stati del Nordafrica. Per il progetto milanese Vicenza rappresenta il punto di partenza. E quindi uno snodo fondamentale. «Ci siamo focalizzati nel Vicentino perché la Banca Popolare ha un disegno lungimirante riguardo l’internazionalizzazione - riprende Martucci - e poi perché il territorio ha un pil rilevante e Confindustria un presidente che tiene in maniera particolare all’export delle aziende associate». Insomma per il lancio di “BonBoard”, che verrà presentato nel corso di una convention proprio nella nostra città a marzo, sembra essere tutto pronto. «L’idea è indubbiamente interessante - osserva il presidente di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto Dal punto di vista culturale sia-

Oltreagli affarinelpianoc’è ancheun importante aspettoculturale LUCIANOMARTUCCI PRESIDENTE“BONBOARD”

mo infatti difronte a una grande trasformazione, che può avere dei risvolti rilevanti anche commercialmente parlando. E credo la società che ha deciso di lanciare il progetto questo l’abbia capito». «Così come ha capito l’importanza del nostro territorio - aggiunge Zigliotto - Del resto siamo più industrializzati della Lombardia e l’internazionalizzazione è insita nel nostro dna, quindi credo sia quasi naturale pensare a noi quando si vuole essere leader in un programma che mira a sviluppare nuovi rapporti con i mercati stranieri». L’altro tassello che chiude il quadro del progetto è la presenza della Banca Popolare berica, che in “BonBoard” ha intravisto delle ottime potenzialità in termini di servizi da offrire ai propri clienti desiderosi di scoprire commercialmente nuovi mercati. «La nostra partecipazione è di fatto un investimento che facciamo sul futuro - conferma il responsabile della divisione Estero di BpVi, Alfonso Santilli - in questo modo pensiamo di poter mettere a disposizione dei nostri clienti un ulteriore servizio. Siamo convinti che poter contare sugli immigrati di seconda generazione per sviluppare dei progetti imprenditoriali possa essere straordinariamente importante». «“BonBoard - conclude Santilli - può essere considerata la ciliegina sulla torta al nostro programma di internazionalizzazione, del resto già collaudato, “Export Pass”». •

L’intesasiglata conUnindustriaTreviso

BpVimetteadisposizione 60milioniperleaziende trevigianecheesportano

Igiovaniimmigratisarannoselezionati perdiventare nuovimanager

Pernoi “BonBoard” rappresentaun investimentoper ilfuturo ALFONSOSANTILLI RESPONSABILE ESTERO BPVI

Siamopiù industrializzati dellaLombardia, l’exportènel nostrodna GIUSEPPEZIGLIOTTO PRESIDENTECONF. VICENZA

Ildirettore generalediBanca PopolarediVicenza, Samuele Sorato,eil presidentedi UnindustriaTreviso, AlessandroVardanega,hanno siglatounaccordo di collaborazionecon l’obiettivo dirafforzareeconsolidareil tessutoproduttivo della provincia diTreviso. In particolare,Banca Popolaredi Vicenza,inrelazione agli oltre 50accordi stipulaticon le bancheestere, ealla possibilità diaccederea tuttele sue corrispondentioltreconfine, favorirà le aziendeesportatrici associatea Unindustria Treviso nell’attivitàdiexport,inquesta primafasesoprattutto verso Cina,IndiaeBrasile, mettendo adisposizionediun importante numerodibanche ditalipaesi specifichelinee dicreditoper unimporto totaledi60milioni dieuro.L’intervento dell’Istituto dicreditoprevedela possibilità pergli esportatoriassociati a UnindustriaTreviso, nelleloro trattativecon i clienti esteri,gli acquirentideiprodottidegli esportatoriitaliani,di poter offrirlorolapossibilità di finanziamentodellelorospese. Inpratica l'acquirenteestero, recandosiinunadelle banche delsuo paeseidentificatedalla PopolarediVicenza, potrà chiederediaccederealla convenzione epoterpagare il suodebito, neiconfronti dell'esportatoreitaliano,a vista,ricevendo dilazioni importantiinquantola Banca

Vardanega(a sin.)eSorato esteraavrà adisposizionela specificalineadicreditoconcessa daBpVi. Èstato inoltreprevisto un plafonddi10milioni dieuro a condizionivantaggiose per permetterealle imprese associatediprovvedere all’adeguamentoantisismico dei capannoni.. «Èun’intesa particolarmente significativa – spiegaAlessandro Vardanega –che rafforzala nostra collaborazionecon la Popolare di Vicenza,una bancaattivae fortementeradicata anchesul nostroterritorio. L’accordopone particolareattenzione alsostegno deiprocessidi ’internazionalizzazionecheèun assetfondamentaleper molte nostreimprese». «Laconvenzione –commenta SamueleSorato– conferma l’impegnodelnostro Istituto a favore delleimpreseedei territori incui opera, fornendorisposte concreteeimmediateinun contestoeconomicocomplesso comequelloche stiamo attraversando.Le aziende devono far leva sul rafforzamento patrimonialeeorganizzativo». •

“MADEINVICENZA”. Previste oltre 100 iniziativee missioniall’estero

«Siapre ilmercato nelMediterraneo» Le imprese beriche scommettono sull’export e Made in Vicenza (l’azienda speciale della Camera di Commercio per l’internazionalizzazione) inaugura il programma di promozione all’estero. Per le prime iniziative è già stato boom di adesioni. La Fiera Middle East Electricity a Dubai ha avuto, per esempio, 11 adesioni e la missione imprenditoriale negli Emirati Arabi e in Qatar conta finora 13 imprese della nostra provincia. Quasi il doppio rispetto al passato. Area del mediterraneo, economie emergenti dei Brics, Golfo Persico e nuovi mercati nel SudEst asiatico: sono queste le principali direttrici del programma di promozione appena inaugurato da Made in Vicenza. Che per il 2013 ha previsto oltre 100 iniziative con l’obiettivo di ampliare le occasioni di business per le imprese e aprire nuovi percorsi ai prodotti vicentini nel mondo.

FilippoDeMarchi Alla fine del 2012 Made in Vicenza si è inoltre certificata in base alla normativa Iso 9001:2008 e questo consentirà all’azienda speciale della Camera di Commercio di migliorare ulteriormente l’organizzazione e l’efficienza dell’attività promozionale e i servizi alle aziende vicentine. «I dati parlano chiaro - dice il presidente di Made in Vicen-

za Filippo De Marchi - nel contesto mondiale attuale le aziende che guardano al mercato estero sono quelle che possono crescere, visto come quello interno non sia, per ora, una via di sbocco e di crescita. Il programma promozionale 2013 di Made in Vicenza è dunque coerente con questa situazione». Dopo la fase di instabilità seguita alle rivolte della Primavera Araba del 2011, quest’anno il bacino del Mediterraneo torna a essere uno dei mercati più interessanti per l’export italiano, grazie alla posizione strategica del nostro Paese e ai buoni rapporti con le nazioni dell’area. È prevista la partecipazione di aziende beriche a importanti fiere in Libia, Algeria e Marocco, oltre all’organizzazione di due missioni nei settori dell’edilizia e delle energie rinnovabili in Turchia che, grazie agli alti tassi di crescita e alla buona domanda inter-

na, è un mercato strategico. A Istanbul è inoltre presente un desk che offre servizi di assistenza e orientamento alle aziende interessate all’area. Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica - i Paesi del cosiddetto gruppo Brics - rimangono anche nel 2013 nel mirino delle iniziative promosse da Made in Vicenza, che punta inoltre a consolidare i rapporti già avviati in alcuni mercati emergenti del Centro e Sud America, come Messico, Perù, Colombia, Panama e Guatemala. Altra area di interesse è quella del Golfo Persico, con diverse missioni e fiere previste negli Emirati Arabi Uniti, in Qatar e per la prima volta anche in Kuwait. Riflettori accesi infine sul Sud-Est asiatico, dove nel 2013 si celebra l’anno dell’Italia in Vietnam, che prevede numerose iniziative mirate a sviluppare i rapporti, anche commerciali, con un paese caratterizzato da un’economia in continua crescita. Le aziende beriche in cerca di nuove opportunità oltre confine potranno avvalersi dei servizi di 12 desk esteri gestiti direttamente da Made in Vicenza e dal Consorzio Camerale per l’Internazionalizzazione. •


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CRONACADIVICENZA

Ilparco Astichello simangia lecase «Confini sbagliati» IltracciatodelComune nel Pianodegliinterventi passerebbesulleporzioni degliedificidell’area «IlComune correggaoppure chiedoidanni» Il confine di zona sul tetto che scotta. «Sì, il confine tracciato dal Comune nel Piano degli interventi taglia in due una casa e un fabbricato. Porzioni di edifici regolarmente costruiti diventano illegittimi, anzi potrebbero essere addirittura abbattuti in quanto situati nell' area classificata a verde pubblico del Parco Astichello. Chiedo al Consiglio comunale di correggere un errore così macroscopico». Antonio Dalla Pozza, dirigente della Provincia in pensione, è indignato, e promette, nel caso il “refuso" urbanistico non venisse eliminato, una "class action" con tanto di conseguenze economiche per il Comune assieme a tutti i vicentini che - dice - «si trovano a subire un'assurdità del genere». Non solo la denuncia. Dalla Pozza non esclude nulla. «Se questo evidente svarione non verrà cancellato pretenderemo un risarcimento. Qui si passa sulla testa dei cittadini. Si colpiscono i diritti della gente. Il danno si può quantificare almeno in 1 milione di euro e si può configurare anche l'abuso d'ufficio». Al centro del "casus belli" la casa in cui Dalla Pozza abita in via Cansiglio 65 e il vicino fabbricato di via Monte Asolone. «È un palese e grossolano errore grafico. La linea del confine di zona nella mia proprietà in via Cansiglio è errata perché classifica come verde pubblico parte dell'area edificabile che era necessaria per costruire la casa di abitazione. Se si perseverasse nell'errore, parte della mia casa diventerebbe abusiva. Ma per i miei vicini di

Tre ore dormono i santi, cinque i mercanti, sette gli uominienoveipoltroni

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ILCASO. Al centro delladisputa alcuni edificidi viaCansiglio65

Franco Pepe

Ilproverbio delgiorno

via Monte Asolone va ancora peggio. Perché la linea di confine fra l'area edificabile e l'area a verde pubblico del Parco Astichello passa esattamente sopra parte del condominio. Si vede chiaramente dalla planimetria fatta da uno dei migliori architetti di Vicenza. In altre parole una decina di appartamenti diventerebbero espropriabili». Insomma, Dalla Pozza dichiara guerra al Comune. I molti “niet" ricevuti non lo fermano. Ha convocato per il 14 febbraio un incontro con un gruppo di professionisti per valutare “le eventuali illegittimità" del Piano degli interventi e sollecita segnalazioni da chi fosse nelle sue condizioni. Nella sua pesante e irata protesta fa ricorso anche all' esperienza maturata a palazzo Nievo fino al 2010 come segretario generale reggente e vicesegretario generale, e, ancora prima, negli anni '70-'80, a quella di dirigente regionale dell'urbanistica e del territo-

Sonopronto allaclassaction Èunpaleseerrore grafico,sirischia l’abusoedilizio ANTONIO DALLAPOZZA RESIDENTEIN VIACANSIGLIO

rio. Per far capire le sue ragioni ha salito più volte le scale del Comune, ha scritto una dettagliata lettera al sindaco, all'assessore all'urbanistica, al presidente del Consiglio, ai consiglieri comunali, al segretario e al direttore generale, ha presentato un'osservazione, che è stata respinta in quanto - così dice la risposta degli uffici - «non migliorativa del disegno generale del Piano e pertanto priva di motivazione sufficiente» . E ora, che il Piano degli interventi approvato dalla Giunta è prossimo ad approdare in Consiglio, chiede che l'assemblea di palazzo Trissino approvi un emendamento con cui rettificare l'"errore grafico": «Il confine va collocato correttamente a 3 metri dagli edifici esistenti applicando la cartografia e la normativa secondo quanto fatto a suo tempo dagli uffici comunali dell'edilizia privata». Dalla Pozza invia pure verso Palazzo Trissino un suggerimento: «Perché i tecnici dell'urbanistica non fanno proprio il lavoro dei colleghi dell'edilizia privata? E poi, perché, con la collaborazione dell' ufficio legale, non rivedono tutte le osservazioni bocciate? Magari, alcune delle circa 500 presentate potrebbero essere state trattate in modo frettoloso come la mia». Dalla Pozza insiste su un elemento dell'ormai “vexata quaestio". «La concessione al fabbricato di via Monte Asolone - spiega - è stata data 10 anni fa dal Comune dopo l'istruttoria degli uffici dell'edilizia privata che individuarono il confine di zona. O è stato commesso un errore allora o il confine è quello e non si discute». • © RIPRODUZIONERISERVATA

«Nulladatemere» LAREPLICA DELL’ASSESSORE «Maqualeproblema ?Non sitoccherà lacasa divia Cansiglio.Nè sarà mai buttatogiùl'edificio di via MonteAsolone, anchese negliuffici dell'edilizia privata affiora qualche dubbiosulla concessione. Asuotempovennedato unpermesso ediliziodiun certotipo. Potrebbe essercistata qualche formadi abuso.In ogni caso,iproprietaristiano tranquilli.Sulpiano praticononcambia nulla. L'unicaprescrizione riguardail Parco Astichello.Lìnon sipotrà piùedificare.Né garage, néaltro».L'assessore all'urbanisticaFrancesca Lazzarinonarretra diun millimetrosullaquestione giànotain Comune. RISPOSTEPRECISE «Conoscobene ilsignore dellaprotesta. Siè rivolto atutti, a consiglieridi maggioranzae minoranza. Continuaa contestareil provvedimento,eppure gli sonostatedaterisposte precisee documentate dagliuffici eda me personalmente.Lasua osservazionenon è accoglibile.Leregolesono queste».L'assessore Lazzarichiariscei termini amministratividella vicenda:«Stiamo predisponendoun pianodi interventichestabilisce unazonizzazione con determinate caratteristiche urbanistiche.Nella redazionedi questo documentosiamotenuti a rispettaregli indirizzi regionali,iquali impongonoche esso sia costruitosulla basedella Cartatecnica della Regionee non seguendole mappecatastalie,quindi, learee diproprietà. Non tuttisonoinformatisui vincolidi questa procedura.Per questo sonogiuntetante osservazioni.Ma è cosìche sidisponeil piano enon si puòderogare».«La nuova cartografiaè solouna meraindicazione grafica. Ripeto:nonc'è nulla da temere». • F.P. © RIPRODUZIONERISERVATA

UntrattodelparcoAstichello. Il confinetracciato nel nuovo Pianodegli interventiinvaderebbe lecase

URBANISTICA. L’opposizione attaccama lamaggioranza va avanti

Consiglio,no alrinvio Escoppia lapolemica I consiglieri di minoranza non ci stanno: «Non c’è stato il tempo di guardare con calma le osservazioni» «Il Consiglio sul piano degli interventi va rinviato. E bisogna votare ogni singola osservazione». «No. C’è stato abbastanza tempo ed è impossibile valutare punto per punto». Il botta e risposta tra opposizione e maggioranza serve un antipasto di quello che sarà il Consiglio comunale odierno, convocato per approvare il piano degli interventi. La seduta si annuncia bollente. E già prima di entrare in aula ecco scoppiare la bagarre. «Non è possibile e non è concepibile che l’amministrazione non ci conceda altro tempo per visionare il materiale». Ad alzare la voce sono Claudio Cicero, Cinzia Bottene, Patrizia Barbieri, Silvano Sgreva, Francesco Rucco e Marco Zocca.

Bagarreannunciata in aula:la minoranzapensaall’uscita anticipata Tutta la minoranza unita: dalla sinistra alla destra. I consiglieri partono da una richiesta: «Ci sono volute otto sedute di commissioni - dicono per esaminare tutte le osservazioni». L’ultima è andata in scena proprio ieri, con il Consiglio convocato per la giornata

odierna. «Ed è per questo commentano - che abbiamo chiesto di spostare il tutto a lunedì o a giovedì. Ma la nostra richiesta è stata bocciata. Altro che casa di vetro. Quello di Variati è un bunker». La maggioranza, però, non ci sta e rimanda al mittente le cri-

COMMERCIO. Rebeccaattacca il pianoVi.Ver approvatoda Schneck.Lungo l’asse Vicenza-Veronadisponibili 155 milametri disuperficie

Stradamercato, l’Ascom adesso ricorrealTar L’associazione contesta il mancato rispetto della normativa provinciale in tema di pianificazione La Confcommercio di Vicenza ha depositato ieri al TAR del Veneto (il Tribunale Amministrativo Regionale) un ricorso firmato dal presidente Sergio Rebecca e da alcuni operatori dei comuni direttamente interessati, contro il Master Plan Vi.Ver della Provincia di Vicenza. Si tratta del progetto di riqualificazione della "strada mercato" che collega Vicenza con Ve-

rona e che interessa numerosi comuni posizionati su questo asse viario: dal Capoluogo fino a Gambellara. Già ad inizio dicembre Confcommercio Vicenza aveva contestato l'approvazione del Vi.Ver effettuata dal Commissario straordinario Attilio Schneck, nell' esercizio delle funzioni del Consiglio Provinciale, perché il piano rischia di trasformarsi in un via libera alla conversione delle aree produttive in disuso in grandi superfici commerciali. «Sul piatto ci sono almeno 155mila metri quadrati di nuovi iper, centri commerciali e al-

tre strutture della distribuzione organizzata che potrebbero sorgere nell'area - è il commento di Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza - . Un'eventualità che andrà a scompaginare l'assetto distributivo di una ampia fetta del territorio provinciale, senza aver minimamente coinvolto, in tale decisione, chi rappresenta il mondo del commercio vicentino». Tanto più che, secondo Confcommercio Vicenza, tale decisione è stata assunta senza rispettare la normativa in materia di pianificazione urbanistico-commerciale.

Lasede dellaProvincia.L’Ascom ricorre alTarcontro Vi.Ver.

Con il ricorso al Tar, la Confcommercio provinciale contesta in particolare il fatto di non aver rispettato l'iter previsto dalla stessa Provincia. In sostanza, mentre le norme richiedono che nelle strade mercato l'insediamento di grandi strutture di vendita o parchi commerciali avvenga tramite un Pati tematico (Piano di Assetto del Territorio Intercomunale), vale a dire un accordo tra tutti i comuni coinvolti e un confronto con le associazioni economiche e sociali, il Master Plan Vi.Ver salta a piè pari questi paletti. Sono infatti i Comuni che ora, in forza

della decisione del Commissario Straordinario Attilio Schneck, possono liberamente decidere di approvare la nascita di nuovi grandi strutture di vendita, senza la necessità di valutarne l'impatto su un territorio più ampio. «A motivare la nostra richiesta al Tar di annullamento della deliberazione non ci sono solo aspetti tecnici - spiega il presidente Rebecca -. L'area interessata è una delle più urbanizzate e con maggiori necessità di "riqualificazione" di tutto il Veneto. Aver demandato, di fatto, ai Comuni la disciplina di un territorio che aveva la necessità di uno studio esteso a tutta la strada mercato, è a nostro avviso una grave violazione della normativa». • © RIPRODUZIONERISERVATA


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IL GIORNALE DI VICENZA

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Storie diSanti

Armandodi Maastricht cheviene venerato oggiè consideratoilpiù grande evangelizzatore del Belgio(visse dal584 al679)ed hasempre godutodigrande venerazioneda parte dellagentechegli

haaffidatotante categorie da proteggere:fabbricantidi aceto,di birra, dicaffé(baristi), produttori di mostarda ecommercianti di vino.In piùdifende dallapitiriasi. Altri protettori

commemoratioggi.Dorotea oDora (fioraiegiardinieri e controilmal di piedi),Vedasto(afta, emicrania ebimbi gracili,e come sostegnoaibimbigracili chestendano acamminare.

Dialettando Aloco:allocco.Si dicedi personagoffae ancheo di chifalagatta morta

(presentandosicome finto balordo).

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LAPOLEMICA. Fa discutere laconvenzione che riservauna settantina di posti nel parcheggiodel teatrocomunalealle autoprivate degliagenti

Ipoliziotti orapaganolasosta: è lite Areadisponibile finoalle15.30 IlPdl:«Èassurdofarpagare chilavoraperla sicurezza» Variati: «Intesa con laquestura» Gian Marco Mancassola

tiche. «Le minoranze - risponde il capogruppo del Pd, Federico Formisano - utilizzano esclusivamente la tecnica dilatoria e del rinvio fine a se stesso per nascondere la loro incapacità di governo del passato e la loro incapacità di fare minoranza in maniera costruttiva. La commissione territorio ha iniziato a riunirsi sulle controdeduzioni alle osservazioni nella seconda metà del mese di gennaio: sono state convocate otto riunioni per complessive 24 ore di lavoro. La realtà è solo una: la minoranza vuole nascondere la propria insipienza e il fallimento della politica urbanistica di un decennio che ha prodotto solo il mostro del nuovo tribunale e di quello che gli sta per nascere accanto. Noi in aula ci saremo». Resta da capire se ci sarà l’opposizione. «Voteranno da soli - conclude Cicero - noi non ci saremo. Tutta questa fretta solo perché un dirigente va in ferie». «È vero che Bortoli va via venerdì - ribatte Formisano ma tutto questo non c’entra. Bisogna andare in Consiglio perché è arrivato il momento e la minoranza ha avuto tempo a disposizione». • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

Gocce di veleno sul parcheggio del teatro. Il pomo della discordia è la nuova convenzione tra Comune e questura. Colpa del pedaggio e del disco orario, per dirla in gergo automobilistico. Sì, perché l’accordo prevede che una settantina di stalli tra via Battaglione Framarin e viale Mazzini siano riservati alle auto private dei poliziotti. Il documento fissa una tariffa e un orario: l’abbonamento costa 13 euro al mese ed è valido dalle 6 alle 15.30. Dettagli che infiammano il clima a palazzo Trissino, dove il capogruppo del Pdl Francesco Rucco attacca: «È assurdo far pagare la sosta a chi presta un servizio così importante per la città ed è assurdo limitare la validità della convenzione al primo pomeriggio, come se nel resto della giornata la polizia non fosse in servizio». L’ACCORDO. Tutto ha origine nei mesi scorsi, quando la questura decide di mettere ordine al cortile interno, dove da molti anni per consuetudine gli agenti parcheggiavano i loro veicoli privati. Per ragioni di sicurezza, ora è consentito l’ac-

APadova idipendenti dellaquestura nonpagano ilparcheggio FRANCESCORUCCO CAPOGRUPPO DELPDL

cesso ai soli mezzi di servizio. Di qui la richiesta rivolta al Comune: individuare un’area di sosta alternativa. La scelta è caduta sul parcheggio del teatro comunale, «considerato che come si legge nella delibera della giunta - una quota del personale della questura è impegnato in attività direttamente inerenti ad azioni di pubblica sicurezza, che necessitano di immediata e pronta reperibilità». L’area, tuttavia, presenta limiti di utilizzo: deve essere a disposizione degli spettatori negli orari degli show. LAPOLEMICA.Rucco si fa interprete delle esigenze manifestate da molti poliziotti, già confluite in una serie di richieste presentate da alcune sigle sindacali. «Senza andare troppo lontano, a Padova i dipendenti della questura, che si trova in pieno centro storico, hanno un pass per accedere alla Ztl e non pagano la sosta. Stiamo parlando di lavoratori soggetti alla pronta reperibilità. Perché far pagare i parcheggi? Il Comune non può lucrare sulla polizia. La mia proposta è di estendere l’orario del parcheggio almeno fino alle 18 e di non far pagare la sosta. In alternativa, come chiedono i sindacati, potrebbero essere adottate tessere a scalare che prevedano un pagamento collegato all’effettivo consumo». LA REPLICA. «Sono stupito da questa polemica - risponde il sindaco Achille Variati - la convenzione è stata elaborata in base alle indicazioni della questura. Vale la pena di ricordare che non stiamo parlando delle auto di servizio, ma delle auto private degli agenti. Rispetto ad altre categorie di lavoratori, usufruiscono di condizioni favorevoli, considerando anche che in strada dei Cappuccini sono stati eliminati numerosi stalli dalla sosta ordinaria per riservarli alle esigenze della questura». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Ilparcheggio delteatroComunalea disposizionedelle auto degliagentidi polizia. Masolo apagamento e scoppia lapolemica politica.

LOSCONTRO. Lecritiche delPdl,lerepliche dell’assessore Lazzari

IncuboImu, infuga daiterreni edificabili

Zocca: «Danneggiati i piccoli, favoriti i grandi» Lazzari: «Ci hanno lasciato una pesante eredità» Terreni edificabili? No, grazie, meglio agricoli. È l’ultima frontiera della crisi. L’incubo di pagare sorbole in bollettini Imu ha (avrebbe) indotto una dozzina di proprietari a richiedere il declassamento da terreno edificabile a terreno agricolo. La segnalazione arriva dai banchi del Pdl, con i consiglieri Francesco Rucco e Marco Zocca che nel criticare le modalità con le quali l’amministrazione Variati sta esaminando le oltre 500 osservazioni presentate, denunciano: «Sono state bocciate persino le richieste di alcuni piccoli proprietari che non riescono più a pagare cifre altissime di Imu». Francesca Lazzari, assessore alla programmazione e allo sviluppo del Territorio,

Alcuniprivati chiedonodi riclassificareterreniedificabili in agricoli contrattacca: «È falso. In realtà stiamo parlando solo di poche osservazioni su oltre 500, alcune accolte, ed è da appurare se si tratti davvero di paura dell’Imu. Il Pdl fa riferimento soprattutto ad alcune richieste di declassamento dei vincoli collegate a edifici di pregio storico e architettonico, le co-

siddette Rsa4, che richiedono un’attenta analisi del contesto in cui si inseriscono. Non era questa la sede». Più in generale, la tesi di Zocca e Rucco è che la documentazione da oggi in discussione in consiglio comunale «penalizzi i piccoli proprietari e favorisca i grandi costruttori vicini

all’amministrazione». Zocca fa alcuni esempi: «Penso all’area di San Silvestro, all’ex Fro Maltauro, allo stesso Pp10 di Laghetto, dove viene accontentato il quartiere, ma la speculazione rimane perché viene trasferita in un’altra parte della città, per ora non nota, in forma di crediti edilizi. E intanto gli annessi rustici devono tenersi porcili e strutture in lamiera perché i loro progetti non sono nemmeno stati presi in considerazione». Lazzari replica a testa bassa: «Non accetto lezioni da chi ci ha lasciato in eredità macigni che ancora oggi pesano come gli otto Piruea, l’ex Cotorossi, l’area Ftv, il Bando degli interessi diffusi, il Dal Molin. Non tollero strumentalizzazioni di questo genere, non accetto che si parli di amici degli amici: tutto quello che è stato approvato in questi anni è frutto di un’analisi oggettiva con attenzione al territorio. A Laghetto è stata ottenuta un’importante riduzione di cubature, non c’è alcuna speculazione. Piuttosto è stato introdotto un nuovo modo di fare programmazione urbanistica coinvolgendo i residenti del quartiere». • G.M.M. © RIPRODUZIONERISERVATA

NODOALBERA. IlComitatoin protesta ricevutoapalazzo Trissino

«Il sindaco ha preso contatti con la Regione per far sì che l'ente esecutore del progetto della bretella dell’Albera non sia non più la società Autostrada, ma la Regione Veneto con Veneto strade». Questa la novità emersa ieri pomeriggio durante l’incontro richiesto dal Comitato dell’Albera e di Maddalene a palazzo Trissino. Ad annunciarlo l’assessore ai lavori pubblici, Ennio Tosetto, in sostituzione del primo cittadino, malato. Il gruppo di residenti aveva

annunciato la protesta nei giorni scorsi. «La bretella dell’Albera - ha ribadito ieri Sandro Guaiti portavoce del Comitato - è una priorità per la salute dei residenti e non può più aspettare». Il progetto è pronto da mesi, ma non ci sono i soldi. Sono a disposizione 40 milioni di euro, ma per realizzare gli oltre cinque chilometri da Ponte Alto fino a Strada Pasubio, all’altezza del Moracchino, ne occorrono altri 35 milioni. L’ipotesi avanzata da alcuni

IlComitato in Comune. ARCHIVIO

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«Labretella la realizzi Veneto Stradee non l’A4»

consiglieri regionali di spostare i finanziamenti del bilancio veneto dallo stralcio B (fino a Isola Vicentina) a quello progettato è fermo al palo. Rassicura Tosetto: «Stiamo lavorando per snellire le procedure attraverso contatti con la Regione Veneto che dovrebbe gestire la realizzazione dell'infrastruttura stradale al posto della società Autostrada Brescia Padova che necessita dell’intera cifra per poter avviare il cantiere. Confidiamo di firmare il protocollo con la Regione tra la fine di febbraio e i primi di marzo, operazione che potrà darà l'opportunità di procedere con la gara d'appalto a fronte della disponibilità finanziaria stabilita dalla Regione nell' ambito del Piano triennale di interventi». •


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IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 6 Febbraio 2013

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Versoilvoto.Iprogrammi

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Lepropostedei leaderdei partitie deivicentini inlizza ILTOURINCITTÀ. Ilpresidente dellaCamera sostiene ilprofessore

Fini:«Alleimprese servepiùEuropa Stopdemagogia» Illeader diFli: «Io cacciato da Berlusconi quando hodetto basta alleporcherie sulla legalità». Ilnodo alleanze: «Solosu punti specifici dell’agenda Monti» Marco Scorzato «L’Italia ha una nuova storia da scrivere», dice Gianfranco Fini, guardando alle urne del 24 e 25 febbraio. Ma prima di provare a vergare la pagina bianca, il leader di Futuro e libertà e presidente uscente della Camera dei deputati dà uno sguardo all’indietro, al capitolo precedente: «Vorrei ricordare come andarono le cose, tra me e il Pdl - premette Fini, ieri a Vicenza per il suo tour elettorale -. Non sono stato io ad andarmene, sono stato messo alla porta da Berlusconi». E ricorda: «La rottura fu sul tema della legalità: quando Berlusconi fece votare il Parlamen-

Oraserietà: sipossonoridurre laburocrazia eilcuneofiscale matoglierel’Imu èsoloun’illusione

to sulla richiesta che il processo Ruby si svolgesse al Tribunale dei ministri, sostenendo che la signorina era la nipote di Mubarak, la misura per me era colma. A stare zitti si diventa complici delle porcherie». Per quello strappo Fini fu accusato di tradimento dai berlusconiani. Per quello strappo oggi è leader di un partito che deve superare il 2% per approdare in Parlamento. Lui afferma di «non avere timore», e aggiunge: «Berlusconi dice di me “chi gliel’ha fatto fare”: è lì la differenza, lui fa tutto per interesse personale, io no». «PIÙEUROPA».Fin qui il preambolo, per Fini «necessario» perché la nuova storia deve poggiare su basi di «verità, memoria e non di demagogia». Poi c’è la «storia», appunto, che il leader di Fli punta a scrivere: «Una stagione di riforme per il Paese» nella coalizione con Mario Monti e l’Udc, dove egli vorrebbe portare il contributo di «una vera destra europea». Che è il presidente uscente

della Camera dei deputati lo si capisce dalla scorta che lo accompagna e dallo spiegamento di forze dell’ordine. L’incontro di Fini con Giorgio Conte, deputato e ricandidato alla Camera, e con gli altri vicentini candidati nella lista di Fli avviene nella sede di Pantere Servizi, in via Crispi, dove alla fine si ferma a parlare di sicurezza. Se quella di Monti è la “coalizione dei moderati”, Fini ne incarna - e non da ieri - anche il linguagg io. Se il centrodestra tocca la corda dell’euroscetticismo, Fini intona la musica opposta: «Gli imprenditori ci dicono che in Carinzia o in Slovenia ci sono meno burocrazia, defiscalizzazione degli investimenti, agevolazioni, e hanno ragione. Ma la risposta, per il loro interesse e del Paese, non è la fuga dall’euro, ma “più Europa” e più integrazione economica e fiscale». «STOP DEMAGOGIA». Il filo conduttore è «basta populismi, serve serietà». Anche sulle promesse in materia di tasse. «Rimborsare l’Imu? Intanto

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2%

LASOGLIAMINIMAPERUNPARTITO PERAPPRODAREALLACAMERA

Laleggeprevedecheipartitiin coalizionepossanoaccederealla Camerasesuperanoil2%dei consensi.È“ripescata”anchela miglioredellelistesottolasoglia

Analisi Sdoganati edivisi dalCavaliere MarinoSmiderle

S

ono rimasti per tanti anni fuori dall’arco costituzionale, come si diceva all’epoca. Ignazio La Russa e Gianfranco Fini erano i prediletti di Giorgio Almirante, fondatore del Movimento sociale italiano, partito che affondava le radici ideali nel fascismo e che per questo teneva in congelatore il 6-7 % che raccoglieva alle elezioni. Dopo essersi fatti le ossa (e dopo aver rischiato di rompersele durante manifestazioni particolarmente pericolose) nei primi anni 70 al Fronte della gioventù, sia Fini che La Russa hannoscalato insieme le gerarchie del partito. Poi, nel ’95, dopo che Berlusconi aveva provveduto a sdoganare l’Msi appoggiando Fini nella candidatura a sindaco di Roma contro Rutelli, i due ex camerati hanno chiuso la porta al passato per fondare Alleanza nazionale. Altro salto dal predellino nel 2007, con il Cavaliere che dapiazza San Babila di fatto scioglie An e la accoglie nel nascente Pdl. Nel 2010 Fini esce, o viene cacciato, e poi fonda Fli. Qualche mese fa La Russa aderisce a Fratelli d’Italia. I due ieri erano a Vicenza ma non si sono incrociati.La politica travolge anche l’amicizia. • © RIPRODUZIONERISERVATA

GianfrancoFini,leader di Futuroe libertà,con ildeputatovicentino GiorgioConte. COLORFOTO ARTIGIANA ricordo che il Pdl l’ha votata, quell’imposta. E comunque è solo una sparata, non ho trovato ancora un economista che dica che è fattibile». Fini ricorda che l’Imu «nasceva in una fase di emergenza di cui il governo Monti si è fatto carico, con serietà: può essere riformata, con attenzione a giovani coppie e pensionati e con una radicale riforma del catasto; il resto sono illusioni che fanno male all’Italia». È in quest’ottica che vanno visti, dice, i riflessi negativi sui mercati internazionali: «È il segno della globalizzazione, la credibilità di un Paese è importante». E aggiunge: «Gli italiani sono preoccupati? Hanno ragione ma la soluzione non è il voto di protesta a Grillo: lui è il termometro che misura la febbre, ma governare è un’altra cosa», Per Fini «basta chiedere ai cittadini di Parma cosa

pensano oggi del loro sindaco: la maggior parte di loro si è già pentita». PRIORITÀ E (NON) ALLEANZE. Le riforme fattibili, secondo Fini, sono quelle che solleticano poco la pancia e hanno bisogno di un po’ di tempo. «Bisogna ridurre il cuneo fiscale, snellire la burocrazia e agire sulla flessibilità del mercato del lavoro». Quanto alle alleanze post-voto, chi intravvedesse nel Fini-pensiero una mano tesa a Bersani e al Pd si sbaglia. «Non ci alleiamo con Bersani-Vendola né con Berlusconi-Lega, altrimenti lo avremmo fatto prima del voto». Fini ambisce, con la coalizione di Monti, a dettare l’agenda del dopo-voto: «Se qualcuno dovesse chiederci di partecipa-

re a un patto di governo - spiega - lo faremmo sulla base della condivisione di una serie di punti precisi della nostra agenda». Infine un’altra stoccata bipartisan: «Dall’osservatorio privilegiato di presidente della Camera posso dire che, al di là delle dichiarazioni, Pdl e Pd in cuor loro pensavano fosse utile per i loro interessi tornare a votare con questa legge elettorale». Prima dei saluti, una giovane marocchina nata in Italia gli sottopone il tema dei diritti della “seconda generazione” di immigrati. L’occasione per Fini per precisare la sua posizione: «Unbambino che frequenta in Italia l’interociclo delle elementari ha diritto a essere italiano, perché di fatto lo è già». • © RIPRODUZIONERISERVATA

LAPRESENTAZIONE. Fratellid’Italia alzail sipario incittà e tra glispettatori spuntano i berlatiani Hüllweck eFormaggio

LaRussa conCaretta acaccia divoti L’exministrostringe l’alleanza conilmovimento deicacciatori Nicola Negrin “Mai Monti bis”, “Mai con la sinistra”, “Per la caccia e per la cultura rurale”. I poster che campeggiano alle spalle di Ignazio La Russa parlano chiaro. Gli slogan sono quelli del nuovo partito Fratelli d’Italia. Una costola del Pdl «che ogni giorno sta recuperando consensi» e che, soprattutto in Veneto, guarda (e coinvolge direttamente) il vasto bacino elettorale dei cacciatori. Il numeri non mentono: 15 candidati su 30 in Veneto 1 sono rappresentanti dell’Acv. «Ma - precisa l’ex ministro ciò non significa molto, considerato che coinvolgiamo anche realtà ambientaliste. Per questo ci chiamiamo Fratelli d’Italia».

Siamostati noiperprimi aproporre larestituzione dell’Imu aicittadini

ILPATTO.La Russa ha presentato il partito ieri al Caffè Garibaldi. Con lui anche la vicentina Maria Cristina Caretta. Berlatiana, seconda in lista nella circoscrizione 1, e presidente della Confavi, confederazione delle associazioni venatorie. «Sono orgogliosa - commenta - di poter rappresentare le radici e le tradizioni della nostra terra. Qui in ogni caso non ci sono solo cacciatori, ma realtà del mondo imprenditoriale e dell’artigianato. Vogliamo riunire la parte produttiva del Veneto. La caccia è coinvolta solo in parte». «D’altronde riprende Ignazio La Russa nelle nostre liste è presente anche Viviana Beccalossi, ambientalista». La spiegazione, dunque, è servita. «in Veneto abbiamo deciso di stringere un patto con queste realtà, puntando sulle specificità. Così come in Lombardia è stato fatto con altre associazioni, come Italia Vera di Barbara Benedettelli». VOLTI NOTI. E mentre tra gli spettatori si vedono altri berlatiani come Joe Formaggio, sindaco di Albettone, e Enrico Hüllweck, La Russa evita colle-

Grilloe leragioni «BUONAPOLITICA» L’assistloserveun giovane che,nelcorso della conferenzastampadi presentazione,chiede a La Russa«seabbia paura di Grillo».«Nonho paura persinodei leonirisponde- figuriamocidi Grillo.Malei chi è?»«Un cittadino»,replica il ragazzochedàil laal commentodell’ex ministro.«Grillo ha ragionequandodiceche la politicafa schifo,ma non esisteun’alternativa alla politica.L’unicapossibilità èla buonapolitica. Alzare ilditoe criticare nonserve anulla. Senzapolitica c’è anarchia».LaRussa guardapoi alnuovo partitoFratellid’Italiae allecandidature:«È difficileavere inlista personeche fanno politica da30anni e nonhanno maiavutoalcunproblema conlamagistratura.Ecco, invece, noiceleabbiamo. Quandosiparla di liste pulitesipuòfare tranquillamente riferimentoallenostre». • © RIPRODUZIONERISERVATA

MariaCristinaCaretta, presidenteConfavie candidata

IgnazioLa Russa ieriaVicenzaha presentato “Fratelli d’Italia”

gamenti col passato. «Se abbiamo intenzione di puntare su tutti quei cacciatori che si sono presentati al congresso provinciale del Pdl a Vicenza? Questa è storia passata. I congressi del Popolo della libertà non c’interessano».

ro. «Siamo nati per rappresentare la rinascita del centrodestra che non siamo riusciti a costruire - annuncia - visto che sono stati commessi molti errori. Vogliamo essere la scintilla del cambiamento». Da qui il programma in vista delle elezioni. «Partendo dal presupposto che noi siamo diversi da Pdl e Lega ma i nostri voti si sommano - spiega - annunciamo sin da questo momento che se ci saranno accordi con Monti o con la sinistra noi saremo all’opposizione. No alle ammucchiate. Noi non abbiamo ritegno; mentre mi sembra che in questo momento il centrodestra faccia molta attenzione soprattutto

IMU DA RESTITUIRE. Ma è proprio dal Pdl che comincia il discorso del leader di Fratelli d’Italia. «Siamo stati noi i primi a proporre di ridare l’Imu sulla prima casa agli italiani. Cinque giorni prima di Berlusconi. Il problema è che lui ha peggiorato la nostra proposta». L’idea di La Russa è diversa. «Per pagare i cittadini che hanno versato i soldi per la tas-

sa sulla prima casa bisogna utilizzare titoli di stato pagabili a dieci anni. Quando sarà arrivato il momento del rimborso si utilizzeranno i soldi che nel frattempo il Monte dei paschi di Siena dovrà pagare sul prestito che non doveva avere. Gli importi sono uguali: quattro miliardi. Accordo con la Svizzera? Ipotesi surreale». Critica, invece, l’opinione dell’ex ministro sul condono tombale. «Non è il modo migliore per ridurre l’evasione fiscale, anzi. Diciamo che potrebbe andare bene una volta ogni dieci anni». DIVERSI MA ALLEATI. L’obiettivo di “Fratelli d’Italia” è chia-

quando deve attaccare le banche». LE SPESE MILITARI. Il programma del partito passa per le spese militari. «Che vanno ridotte - dichiara - in qualche modo. Magari vendendo una delle nostre portaerei. Utilizziamo poi il 50 per cento dei fondi risparmiati per ridurre il debito pubblico e l’altra metà per addestrare nuovi militari e mandarli nei quartieri, accanto a carabinieri e polizia». E conclude: «Guai a dare risalto al Governo Berlusconi, ma sono stato io, quando ero ministro, a ridurre il numero di eurofighter». • © RIPRODUZIONERISERVATA


Cronaca 15

IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 6 Febbraio 2013

Contoalla rovescia

Sinistra rigida

Siamoentratinelmesecaldodelle elezionieicontinuiappuntamenti lodimostrano.Sivotail24eil25 febbraio.Mancanocioè18giorni all’aperturadelleurne.

«Montièdisperatoehabisogno diqualchespondamanon latroveràdallanostraparte» NICHIVENDOLA ILLEADERDISELIERIAMESTRE

Moderati concorrenti

«AMaroninonvagiùilcondono, Tosinoncredealtagliodell’Imu: PdleLegadivisisututto» ANTONIODEPOLI SEGRETARIOREGIONALEUDC

LEINTERVISTE AI CANDIDATI. Ilcapolistadei grillinialSenato ha45 anni, èalla primacandidatura epromette che sidedicherà all’attivitàparlamentare«a tempopieno»

«Viairimborsiaipartiti,tettoallepensioni» Cappelletti,Movimento 5stelle «Conirisparmi prioritàalle Pmi eredditominimodicittadinanza L’Imusullaprima casava tolta»

Come si concilia il suo passato leghistaconl’adesionealM5S?

Sono stato in Lega agli albori, tra il ’91 e il ’95-’96. Era il dopoTangentopoli, l’Italia usciva dal Caf e c’era l’illusione di poter cambiare la politica. La spinta popolare mi ha portato in quella direzione.

Poi non è cambiato molto...

Quando la Lega ha instaurato un accordo politico sostanziale con Forza Italia non mi sono più riconosciuto in quel movimento.

Quella Lega ricorda i grillini di oggi, condivide?

Per certi versi sì, entrambe mettono al centro dell’agenda le piccole e medie imprese. Ma ci sono anche delle differenze: il M5S è assolutamente nuovo per le elezioni politiche. Siamo reduci da un fallimento generazionale: chi 20 anni fa pensava di poter sostituire

una classe politica corrotta, oggi si accorge di averla sostituita con una peggiore, che ha aumentato debito pubblico, disoccupazione, precarietà.

Il lavoro è una delle principali preoccupazioni. Quali sono le vostre proposte in materia?

Il 95% dell’economia italiana poggia sulle Pmi. Noi vogliamo rovesciare la piramide, mettere sopra le Pmi e sotto la grande industria che in questi anni ha bruciato troppe risorse. L’Eni fattura cento miliardi, ma produce lo zero virgola qualcosa di gettito fiscale.

Grillo dice che nel programma a 5 stelle c’è tutto: ma non c’è un solo riferimento a “tasse” o “imposte”. Il programma è stato scritto dai cittadini, grazie a un confronto sulla Rete: se non si parla di tasse è forse perché ce ne sono fin troppe.

Ma dove pensate di prendere le risorse per far funzionare lo Stato e i servizi? Faccio alcuni esempi: la cifra a budget per comprare 90 caccia F35 è di 14 miliardi; la Tav Torino-Lione ne costa 22: secondo noi è da sospendere, non perché il progetto non serva, ma non serve oggi, stanti i flussi di merci. E ancora: Monti aveva promesso l’asta per le

Oggi le regole sulle pensioni sono cambiate per tutti quelli che lavorano, esclusi quelli che sono già in pensione. Noi proponiamo un tetto alle pensioni di 4-5 mila euro. Basterebbe questo a finanziare, con oltre 17 miliardi, un anno di reddito di cittadinanza, che è una delle nostre proposte. E poi ci sono i capitali all’estero da tassare.

Uno scudo fiscale?.

CONGRILLO DAL 2008 NeiprimianniNovanta ha avutouna militanzanella Leganord,poi interrotta dopopochianni. Nel2008 erastato certificatodal blogdi Grillo peressere candidatocon“Vicenza a 5 stelle”alleComunali.Alla fine,però,il suonome è rimastoesclusodalla lista ufficiale. NIPOTE D’ARTE Achigli chiedequale siail politicodi riferimento, di ieriodi oggi,risponde pescando...infamiglia: «GuglielmoCappelletti, il cuginodi miopadre,fu deputatoall’Assemblea Costituente.Allorac’era unagrande spintaper rifondarel’Italiasulle maceriedellaguerra. Oggi, conledebiteproporzioni, siamochiamatia un cambiamentoprofondo dellapolitica»

APPUNTAMENTO. Iltourdel senatorefaràtappa nel Vicentino

Scoccal’ora diMonti OggivisitalaFiamm Il premier questa mattina sarà ad Almisano dove incontrerà lavoratori e amministratori Pordenone, Oderzo, Padova e ora Vicenza. Il tour di Mario Monti farà tappa questa mattina ad Almisano di Lonigo. Il presidente del Consiglio uscente visiterà l’impianto dell’Isola di Energia e lo stabilimento dedicato alla produzione degli avvisatori acustici Fiamm. Un incontro che s’inserisce all’interno di tutti gli appuntamenti con le aziende che rappresentano distretti industriali che vengono definiti di strategica importanza per l’economia italiana. «L’essere l’unica azienda veneta inserita in questa specifica agenda di incontri del senatore Mario Monti - specifica l’amministratore delegato di Fiamm, Stefano Dolcetta - è un importante segnale ed un grande riconoscimento per gli sforzi fatti sin d’ora. Il mondo aziendale è uno tra i più importanti mezzi per la ripresa economica dell'Italia e, la scelta del premier ci dà la consapevolezza che un'azienda come la nostra è un importante indica-

Queste sono entrate - o tagli una tantum. Cosa prevedete di duraturo?

IMPRENDITOREGREEN EnricoCappelletti,45 anni,sposato, è ilcapolista delMovimento 5stelle al SenatoinVeneto.Ènato e cresciutoa Padova, dove si èlaureato inScienze Politiche conuna tesisui dirittiumani. Da dieci anni èresidente aVicenza. È sposatoedè titolaredi unasocietà di consulenza chesioccupa di certificazioni"green"di prodotto.

Non certo lo scudo fiscale al 5% del governo Berlusconi: una vergogna, un insulto a chi ha pagato le tasse e un premio ai furbi. Se si parla di un accordo con la Svizzera, lo si faccia come quelli fatti da Gran Bretagna o Germania, con una tassazione al 35%.

E l’Imu? Berlusconi dice che la rimborsa sulla prima casa...

EnricoCappelletti è il capolistadelMovimento5stelleal Senato

Neiprimianni ’90eronellaLega percambiarela classepolitica Oggineabbiamo unadipeggiore

brevi CONFPROFESSIONI ICINQUE PUNTI DELVICENTINO STELLA

Riduzione della spesa; semplificazione burocratica; riforma del fisco; riforma del lavoro; piano per l’inserimento dei giovani nel lavoro. Sono questi i cardini che devono ispirare il prossimo Governo, secondo Gaetano Stella, vicentino, presidente di Confprofessioni.

Berlusconi comeSchettino causailnaufragio epoisioffre dipagarelespese ainaufraghi

Sembra l’improbabile proposta del comandante Schettino, che ha portato al naufragio la Costa Concordia, di rimborsare ai sopravvissuti le spese di pernottamento al Giglio, non con soldi propri, ma della Costa. Comunque è una boutade.

Ma l’Imu si può togliere?

Sulla prima casa è una tassa ingiusta, bisogna trovare un altro modo per incassare quei 4 miliardi.

Ad esempio?

I 4 miliardi di gettito, per un anno, coincidono con l’asta

delle frequenze radio-tv. E comunque parte delle risorse potrebbe derivare dall’eliminazione dei rimborsi elettorali.

Sono 200 milioni l’anno.

Intanto noi rifiutiamo la nostra quota, se lo facessero anche gli altri partiti...

Voi candidati del M5S non aveteesperienzediamministrazionedellacosapubblica.Nonèun handicap?

Non si può essere una forza politica nuova e avere esperienza. Ma siamo fieri di non avere esperienza di voto di scambio, di non aver votato la legge sui rimborsi elettorali, di non avere case a nostra insaputa...

Rifiutate ogni alleanza, ma siete disposti a votare assieme ad altre forze in Parlamento? Se avremo la maggioranza noi, questa è una domanda da porre ad altri.

E se foste minoranza, come dicono i sondaggi?

Non faremo alleanze, ma appoggeremo qualunque proposta fosse in linea con le nostre.

Il programma 5 stelle stabilisceil “divietoper iparlamentari di esercitare un’altra professione durante il mandato”: che farà, rinuncerà al lavoro?

Dedicherò il 100% del tempo all’attività di parlamentare, se sarò eletto. Non si può fare come certi avvocati con l’80% di assenze in aula.

Senatore “professionista”...

(annuisce)... Ma per la durata della legislatura. • M.SC. © RIPRODUZIONERISERVATA

Fotonotizia L’Apiporta icandidati big ateatro DIBATTITO.Apindustriaorganizza per martedì 12 febbraio alle 17,30 al Teatro un incontro con Cappelletti (5 stelle), Galan (Pdl),Gava(Monti),Giannino(Fare),Puppatoe Tosi (Lega).•

RIVOLUZIONECIVILE OGGILUCARELLIE RUFFINIAIFERROVIERI

Lasede Fiammdi Almisanooggi ospiterà il premierMonti tore delle possibilità del nostro Paese di uscire dalla crisi». Monti nella giornata di ieri si è recatto dapprima a Pordenone, dove ha incontrato i candidati di scelta civica, successivamente si è spostato a Oderzo dopo c’è stato l’appuntamento con gli amministratori locali e altri candidati. Infine tappa a Padova, al centro congressi Papa Luciani. Oggi dunque, ci sarà l’incontro ad Almisano di Lonigo. L'Isola di Energia è un impianto per la produzione di energia da fotovoltaico dotato di un sistema per lo storage di

energia che consente un aumento dell’efficienza nell’utilizzo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili e risultati sul fronte della riduzione delle emissioni di CO2 pari a 106 tonnellate/anno. Il business degli avvisatori acustici, forte di una quota del 20 per cento del fatturato complessivo del gruppo, rappresenta uno dei punti forte di Fiamm con valori di market share relativo al mercato di primo equipaggiamento (Oem) molto importanti sia in Europa che in America del Nord (oltre il 50 per cento) e in Brasile (70 per cento). • © RIPRODUZIONERISERVATA

Oggi alle 18,30 in via Vaccari 107, si il Circolo Prc "Scuola Lavoro" di Vicenza presentderà la lista Ingroia. Saranno presenti i candidati Alberto Lucarelli, assessore a Napoli, Daniela Ruffini, presidente del Consiglio Comunale di Padova e Giuliano Ezzelini Storti.

BOLDRIN(FARE) ASCHIO L’ECONOMISTADI GIANNINOPARLA DI CRISI

Venerdì 8 febbraio alle 17, a Schio, a palazzo Toaldi Capra, Michele Boldrin, uno dei fondatori del movimento “Fare per fermare il declino” di Oscar Giannino, parlerà sulla crisi con Nevio Dalla Vecchia (Confartigianato) e Guido Xoccato (Confcommercio).

Via S.F. lampertico, 21 - MONTEGALDELLA (VI) Tel. 0444 737222 - info@francetich.it - www.francetich.it

GT18092

Sarà presto senatore, ma rifiuta già l’appellativo di “onorevole”: «Chiamateci cittadini», dice Enrico Cappelletti, 45 anni, capolista del Movimento 5 stelle al Senato. Un parente, Guglielmo Cappelletti, deputato all’Assemblea Costituente, un impegno giovanile nella Lega nord, e poi un innamoramento per il Grillo-pensiero, da almeno un lustro.

frequenze radio-tv, una partita da 3-4 miliardi di euro...

Chiè


16 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 6 Febbraio 2013

Versoilvoto.Lepolemiche Tra processi ebagarre si saldanoiconti

Filippi &l’Imu

«Garantiamolapropostadi Berlusconiconfideiussione Cimettiamoinostrisoldi» ALBERTOFILIPPI CANDIDATOLADESTRA

GIUSTIZIA &POLITICA. Dopolasentenza della Corted’Appello

Giulia Guglielmi La soddisfazione di Pierantonio Zanettin è doppia: era convinto di averci visto giusto e la Corte d'Appello gliel'ha confermato. «È con legittimo orgoglio e vanto che siamo qui», ha esordito l'ex parlamentare, ora ricandidato per il Pdl. Al suo fianco il sindaco di Romano d'Ezzelino, Rossella Olivo, che lunedì è stata prosciolta

Berlato?Non miconosce enemmenoio conoscolui.Non honulladadirgli ROSSELLAOLIVO SINDACO DIROMANO

con formula piena dopo che la sentenza di primo grado l'aveva condannata a un anno e quattro mesi per tentativo di concussione politica nei confronti dell'ex capogruppo Giampaolo Lorenzato. «Un fatto che - dichiara Zanettin aveva assunto un raggio più ampio a causa delle polemiche strumentali sollevate per le candidature politiche del Pdl». CERTEZZA. Il vice-coordinatore provinciale del Pdl si dichiara molto soddisfatto per la richiesta di annullamento della sentenza da parte del pubblico ministero, perché ciò significa che questa «non può più essere discussa e sarà quindi cancellata definitivamente». Una conferma in più per Zanettin, che non fa comunque

mistero del fatto che «eravamo consapevoli che Rossella Olivo fosse indagata quando l'abbiamo candidata al Senato». Una condanna che però non è stata vista come uno sbarramento: «In primo luogo - prosegue Zanettin - siamo degli avvocati e abbiamo la capacità di discernere se il fatto sia strumentale o politico e questo - sottolinea - era certamente del primo caso». Ma soprattutto, Zanettin richiama a un principio fondamentale del Pdl: «Non siamo un partito giustizialista - afferma - ma abbiamo sempre fatto del garantismo la nostra bandiera. Poi era chiaro che il fatto non fosse ostativo dal punto di vista legale né politico». In conclusione, Zanettin era certo che la questione si sarebbe risolta con segno positivo. «Le

«Iopossoelencarelecose fatteperlacaccia,da Spigolonsoloparole» ELENADONAZZAN ASSESSOREREGIONALE

L’APPELLO. Dopol’annunciodell’assessore

IlPdl mette fine allasfidainterna «Noigarantisti» Zanettincommenta l’assoluzionedel sindacoOlivo «Qualcunohavoluto strumentalizzareil caso Manoinonsiamoun partito giustizialista»

Caccia all’uomo

Idetenuti delSanPio X potranno votare alleprossime elezioni

Zanettinchiude lepolemicheche sononate all’internodelPdl scelte che abbiamo operato assicura - sono consapevoli e opportune. Come se non bastasse, ora abbiamo avuto anche il vaglio della magistratura che ha scagionato del tutto Rossella Olivo». BERLATO.È di una settimana fa il dossier srotolato dal coordinatore provinciale del Pdl, Sergio Berlato, sulla Olivo, presentato in occasione della presentazione dei candidati Pdl per il Veneto alle elezioni politiche. Un'"informativa" che il sindaco di Romano, fresca di proscioglimento, non vuole commentare. «Si vede che Berlato non mi conosce, e io non conosco lui. Quindi non ho nulla da dirgli». Con una postilla, poi, più ad ampio raggio: «Mi piacerebbe - dichiara - che chi ha strumentalizzato queste argo-

mentazioni contro di me, giustificando che era corretto farlo nei confronti dei cittadini, ora pubblicizzasse altrettanto l'assoluzione con formula piena». Della stessa corrente di pensiero è Zanettin: «Sono fatti di una tale evidenza che si commentano da soli». VITAEPOLITICA.Olivo si dichiara soddisfatta «sia dal punto di vista personale che politico». In primo luogo, il sindaco di Romano ammette di essersi «tolta un peso, perché mi considero una brava persona». Per quanto riguarda poi l'aspetto politico, Olivo sostiene che «la soddisfazione è doppia. La sentenza è una lezione per chi sta nella politica, perché questa non si fa nelle aule di tribunale». • © RIPRODUZIONERISERVATA

«Ilvoto èun diritto Eora idetenuti Vanno informati» L’associazioneCoscionichiede didareilvia alleprocedure «Informiamo i detenuti della possibilità di votare». L’associazione Coscioni rivolge una appello al direttore della Casa circondariale. «Apprendiamo con viva soddisfazione tramite - dicono - che l'assessore alla Famiglia e alla Pace Giovanni Giuliari e la garante dei Diritti delle persone private della libertà personale, Federica Berti, sono protagonisti di un'iniziativa per garantire anche ai detenuti del carcere S. Pio X il diritto di voto». Qualche mese fa l'associazione Coscioni con Caritas servizio ai carcerati, Utopie Fattibili, Comunità Giordano e Comitato Dir.Vi. aveva «chiesto a Berti, non più tardi della setti-

mana scorsa, un incontro proprio per proporre la realizzazione del diritto al voto anche ai detenuti alla Casa Circondariale di Vicenza. È ora essenziale che le figure istituzionali, quali il Garante dei diritti delle persone recluse e il direttore della Casa circondariale informino tutti i detenuti avente diritto al voto della procedura esatta da espletare per accedere al seggio elettorale speciale, viste le loro condizioni di limitata libertà e i tempi brevi che ci separano dalle elezioni politiche di febbraio». E conclude: «Parenti e amici devono sostenere i loro cari nell'espletamento di tale diritto». • © RIPRODUZIONERISERVATA

LASFIDA. Moretti,Creazzo eCassoncriticano leuscite di Berlusconi

IlPdela battagliaImu «L’incassoai Comuni» I candidati al parlamento indicano le priorità «Gli enti locali soffocati dal patto di stabilità» Laura Pilastro «Accorciare le distanze tra il Parlamento e le città, perché è dal territorio che occorre ripartire». Ne è convinta la vicesindaco Alessandra Moretti, candidata del Pd alla Camera che ieri sera nello spazio conferenze del Galla Caffè ha dato appuntamento ai cittadini in occasione di uno dei tanti impegni elettorali del partito. Accanto a lei c'erano Luigi Creazzo, altro candidato vicentino a Montecitorio, e il senatore Felice Casson che corre per il bis a Palazzo Madama. «La demagogia e il populismo attecchiscono ancora in questo Paese», avverte Moretti, riferendosi alle «bugie ripetute e alle promesse fantasmagoriche dei nostri avversari politici, come quella della restituzione dell'Imu». Poi la vicesindaco, a proposito della tassa sulla casa spiega: «Il gettito dell'Imu deve ritornare interamente ai Comuni e occorre alleggerire il patto di stabilità che soffoca gli enti locali. Lo Stato ha messo in ginocchio i Comuni che vedono a rischio la possibilità di erogare i servizi di base». Sono soprattutto i temi del la-

LuigiCreazzo,Alessandra Morettie FeliceCasson. COLORFOTO voro, della disoccupazione, dell'indebolimento del sistema del welfare a tener banco durante la prima parte dell'incontro. «Anche Vicenza che sembrava intoccabile è interessata dal problema della disoccupazione e tra i settori più colpiti c'è proprio il comparto dell'edilizia un tempo florido», dice Creazzo. Mentre all'ex magistrato Casson, va il compito di parlare della macchina della giustizia «in stato comatoso sui cui c'è un problema di risorse finanziarie, ma soprattutto di volontà politica», e del caso Ilva: «Non si tratta solamente di un caso isolato. Per decenni in tante aree d'Italia, anche vicino a noi, ad esempio a Marghera, si è continuato a produrre in modo dissennato senza pensare all'ambiente esterno e alla salute dei lavoratori, fino ad arrivare al ricatto occupazio-

nale. Compito della politica è quello di intervenire prima che si verifichino queste situazioni, invece abbiamo assistito a uno scontro governo-magistratura che si doveva evitare». A vincere un altro scontro, quello elettorale, pensano invece i relatori. «Per farlo è necessario ascoltare il territorio e rafforzare la comunicazione con questo. Tornare all'antico, parlando con la gente, soprattutto adesso che percepiamo uno sfaldamento degli avversari del centrodestra», commenta Felice Casson. E la visibilità, fa notare Alessandra Moretti, conta molto in vista delle elezioni politiche: «Nelle prossime settimane dobbiamo presidiare specialmente la tv. C'è qualcuno che gioca questa carta e in questo è bravo». • © RIPRODUZIONERISERVATA


22 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 6 Febbraio 2013

PALAZZONIEVO. Approvatolo schema dibilanciodi previsione peril 2013che vedeun forte taglio alle entraterispettoai contidel2011

Provincia, loStatosiprende 20milioni «Riusciamoamantenere l’equilibrioe anon sforareilPatto distabilità senza doveraumentare letasseaivicentini egarantendo tutti iservizi» Cristina Giacomuzzo «Non ghe xè schei». Attilio Schneck commenta così il suo primo bilancio da commissario della Provincia di Vicenza. A palazzo Nievo ieri mattina è stato approvato lo schema dei conti di previsione 2013 in attesa del passaggio definitivo, la prossima settimana. I conti della Provincia segnano un meno 21,5 milioni di euro nella entrate rispetto al 2011. Risultato? «Si è riusciti però a chiudere secondo il principio di equilibrio, rispettando il Patto di stabilità e senza pesare sulle tasche dei vicentini. Come? Si procederà solo con l’ordinaria manutenzione. Gli investimenti saranno condizionati a futuri ed eventuali contributi regionali o a vendite straordinarie del patrimonio provinciale». SCENARIO. Quest’anno la Provincia deve far i conti con dei

Chiudiamo con30milioni dieuroincassa chenonpossiamo spendere ATTILIOSCHNECK COMMISSARIOPROVINCIA

tagli nelle entrate tributarie notevoli: lo Stato si tratterrà quota dell’addizionale sul consumo dell’energia elettrica (16,8 milioni di euro), rimborso Iva trasporto pubblico locale (866 mila euro), compartecipazione all’Irpef (2,3 milioni di euro) e si prevede anche un’ulteriore erosione dell’Rca di 1,5 milioni di euro. Totale 21,5 milioni. Come far quadrare i conti? «Sicuramente non alzando le tasse - dichiara Schneck -. Non l’ho fatto negli anni precedenti e non lo voglio fare adesso che la crisi morde». Sono quindi confermate le aliquote dell’Ipt al 20% e quella dell’Rca al 12,5%, tra le più basse se non le più basse d’Italia, così come sono confermate le agevolazioni per i veicoli ad alimentazione “verde”: l’elettrica o il gpl. I VIRTUOSI. «Quadriamo il bilancio - prosegue Schneck- grazie ad una politica iniziata sei anni fa e improntata sul contenimento della spesa e la riduzione del personale, la riorganizzazione degli uffici. Le spese correnti, che nel 2006 ammontavano a 90milioni di euro, nel 2013 non arrivano a 70». Solo per fare qualche esempio, le auto di servizio che all’inizio del mandato di Schneck (2007) erano 43 ora sono 26, le spese postali sono passate da 151mila euro a

47mila euro, il personale è diminuito di 100 unità, da 486 a 386 persone con un risparmio di circa 1milione di euro l’anno. In questi giorni è in corso anche il trasferimento di tutti i dipendenti che occupavano la sede decentrata di Palazzo Folco, a San Marco, negli altri due palazzi della Provincia: la chiusura dello stabile farà risparmiare 300mila euro l’anno tra utenze, servizi di pulizia e manutenzione ordinaria. INVESTIMENTI. Si taglia, ma la coperta è corta. E se è già un risultato essere riusciti a rispettare il Patto di stabilità, far decollare gli appalti sa da miracolo. «Certo - chiarisce Schneck - con un bilancio così non si potranno fare grandi investimenti o progetti, ma sarà possibile mantenere praticamente invariati, rispetto agli anni passati, gli stanziamenti per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade (11,6milioni di euro), delle scuole superiori ( 9milioni di euro), per i servizi socio-assistenziali (2milioni di euro), funzioni che è dovere di un buon amministratore garantire, perché si traducono in sicurezza sulle strade, diritto allo studio e dignità delle persone. Verranno portati avanti i lavori già in corso per garantire il pagamento alle aziende». • © RIPRODUZIONERISERVATA

I concorrenti si contano a migliaia e ci vorranno mesi per le operazioni Ma servono rinforzi Salvatore Nigro Per mandare avanti il concorso a cattedra e reclutare personale idoneo al completamento delle commissioni giudicatrici, anche in vista delle prove scritte fissate per la seconda decade di questo mese, sono stati necessari ben due appelli sia ai presidi che agli uffici scolastici provinciali e regionali. È passato il tempo di quando si operava una dura selezione per le tante domande che si presentavano. Le cause. I concorrenti si contano in migliaia (oltre cinquemila nel Veneto) e ci vorranno mesi per concludere tutte le operazioni. Se tutto va bene, tra scritti ed orale, si andrà a ridosso della prossima estate. Un impegno intenso e prolungato, con ricorsi dei respinti sempre dietro l'angolo. Inoltre il compenso previsto per i commissari è da fame, con cifre che a stento copriranno le spese di viaggio e di vitto. I requisiti. Per presiedere le commissioni si chiedeva un' anzianità triennale di dirigente scolastico in istituti aventi corsi disciplinari in rapporto diretto con le materie del con-

Servonocommissariin vista delleprove scritte delconcorsone

Ilminicorso LEGGEREL’ARTE. Eccocomeleggere un'opera d'artesecondoil prof. LucianoManotto. Un minicorsodi duelezioni, organizzatodall'associazione culturalevicentina"Cultura Insieme",alfinedi forniregli strumentiutili perun approccioautonomo alla letturaconsapevoledell'arte visiva. Ilprimoincontro ha riguardato“Il linguaggio delleimmagini' e lasua

decodificazione”e si èsvolto ieri.«L'intento -si leggenella nota-è quello difornire, attraversouna grammatica visiva basatasuglistudipiù recenti,le competenze fondamentaliperuna prima letturadel messaggio artistico». Ilprossimo incontrositerrà martedì26 febbraio,sempre alle17,30all Polo Giovanile, incontra'Barche 155 (ex Informagiovani). • © RIPRODUZIONERISERVATA

Aprova di“Segway” Ilveicolo peri turisti

Ierilaprovacon i Segway

PalazzoNievo lasededella Provinciacheha approvato loschema dibilancio diprevisione. FOTOARCHIVIO

Nuoveopere

«Gliinvestimenti? Searriverannoisoldi» Ilbilancio diprevisione di previsionedellaProvinciadi Vicenzadel2007prevedeva investimentiper 60milioni a frontediunaspesa corrente di 84milioni dieuro.Oggi lacrisi imponedinonvolarealto. Anzi, dinondecollareproprio. Sono 69i milioniper il 2013per la spesacorrente egli investimenti«dipenderanno daitrasferimenti dellaRegione edall’eventualealienazionedi immobilidiproprietà». Così AttilioSchneck,commissario, cheierihaapprovatolo schema dibilancioper il 2013

SCUOLA. Prove scrittein vista, bisognacompletare lecommissioni

Caccia ai commissari per il maxi concorsone

ILPROGETTO

corso. Ai docenti commissari, invece, bastava, tra l'altro, un servizio di ruolo per almeno un quinquennio. Esonero dal servizio. I dirigenti scolastici e i docenti che hanno inoltrato domanda e che verranno accettati e sorteggiati, hanno dovuto chiedere di fruire o meno dell'esonero dal servizio. In questo caso per la formazione delle commissioni si farà ricorso prioritariamente al personale che nella domanda ha dichiarato di rinunciare a tale esonero. Pensionati. Hanno diritto ad essere commissari d'esame anche i docenti ed i dirigenti in pensione ma con dei limiti ben precisi ed inderogabili, tra cui il collocamento a riposo da non oltre un triennio e il non aver superato il settantesimo anno di età alla data di indizione del concorso, il 24 settembre 2012. La loro disponibilità ad essere nelle commissioni giudicatrici sarà vincolata alla regione di residenza. I disponibili. Gli Uffici scolastici di Venezia hanno già pubblicato l'elenco di quanti hanno risposto al primo appello ministeriale per svolgere le funzioni di esaminatori. Ecco i dirigenti scolastici del Vicentino che sono stati accettati e sorteggiati nella formazione delle commissioni: tre sono delle superiori di Vicenza con Edoardo Adorno del liceo Quadri, Domenico Caterino del Canova, Giuseppe Mauro del Montagna, Susanna Busolo del Pasini di Schio, Anna Rita Marchetti del comprensivo 3 di Bassano, Antonella Peron del Ceccato di Montecchio Maggiore e Gianni Zen del Brocchi di Bassano. • © RIPRODUZIONERISERVATA

AttilioSchneck, commissario all’insegnadellasobrietà. «Perfar capiremeglio le difficoltàdiun amministratoreritorniamoalla cifrasugliinvestimenti nel2007: 60milioni.Oggi incassala

vademecum AUSER Èinprogrammaperoggia partiredalle 16lavisita allachiesae alchiostro di SantaChiara organizzata dall’Associazione“Auser” acura diGiorgio Ceraso. VITA INTANDEM Dalle17.30 nella bibliotecainternazionale LaVigna incontrà Porta SantaCroce, l’associazione“Amicidei parchi”organizza un

incontrosullibro “Una vita intandem.Ecologia come sentimento”. Sarà presente l’autrice SophiaLos accompagnata daCarloPresotto. INFORMALIBRO TornaInformalibro, la pubblicazionecurata dal gruppodi lettura "La Piazzetta","costola" della Casadi Cultura Popolare,a suavoltaemanazione dellaSocietà Generale di MutuoSoccorso. Lapresentazioneavrà luogooggialle18nella salettaLampertico in corsoPalladio. •

Provinciane haa malapena30, ma nonpossiamotoccarliper il Patto distabilità»,precisa. Ese palazzoNievo evita daoltre seimesi le speseper i Consiglierie gliassessori (risparmio stimatodi 300mila euroannui), ha comunqueiniziatouna politicadel risparmioadinizio dimandatodi Schneck,nel2007. Una delle manovredicui vapiù fiero Schneck,riguardala riduzionedel debitoresiduocheè passatoda 222milioni nel2007a 95mila eurolo scorsoanno. Poila riorganizzazionedel personale: oggipesasul bilancio dell’ente soloper il22 per centoa cui va aggiuntolaquota per le partecipate(15per cento): «I vecchi consigli diamministrazione diVi.Abilità,Vi.Energia eFtv. compostiprimadaconsiglierie presidentisono stati sostituiti da unamministratore unico:un modo pervelocizzareespendere meno».

Ieri mattina l’assessore Massimo Pecori e i dirigenti dell' assessorato al turismo Munaretto e alla mobilità Andriolo, hanno potuto provare in anteprima lungo le vie del centro storico i “Segway", dei veicoli a batteria e non inquinanti che servono a spostarsi nei centri storici, un veicolo pensato ai visitatori delle città d’arte come Vicenza. L’assessorato la Turismo, infatti, sta collaborando con la Life Tree di Padova e la Segway di Roma per cercare di sviluppare questo nuovo sistema di movimento da sfruttare per il settore turistico. Appena possibile infatti le comitive di turisti che arriveranno a Vicenza potranno noleggiare questi mezzi e girare la città comodamente. «I Segway consentiranno di ampliare gli itinerari che tradizionalmente le comitive seguono in città e permetteranno ad esempio di raggiungere rapidamente parco Querini,Monte Berico, La Rotonda o Villa ai Nani», spiega Pecori. • © RIPRODUZIONERISERVATA

MANIFESTAZIONI. Daoggifino al12 febbraio

Giochie maschere Carnevalein città perbimbie anziani Al parco dell’Ippodromo festa per le famiglie Laboratori in via Toaldo al Salvi crostoli e frittelle Il Carnevale entra nel vivo con tanti appuntamenti per grandi e bambini fino al 12 febbraio. Oggi e venerdì alle 16 le feste di Carnevale nei parchi giochi di via dell'Ippodromo, via Ruspoli e via Bassano allieteranno i bambini e le loro famiglie grazie alla disponibilità dell'Associazione volontariato Vicenza. Sempre oggi al Centro giovani di via Toaldo si potrà partecipare a laboratori di arte culinaria, giochi di squadra, proiezioni guidate tra maschere e origami organizzati dall'associazione Aster Tre. Domani alle 15.30 all'istituto Salvi musica e crostoli di carnevale saranno offerti dal Centro aggregazione anziani dei Ferrovieri. Alle 16.30 gli anziani ospiti del centro diurno Proti assisteranno ad un concerto lirico in costumi carnevaleschi a cura dell'Associazione volontariato Vicenza. Venerdì alle 15.30 ad Anconetta il Gruppo anni d'Argento organizza una festa per gli anziani del quartiere con crostoli, frittelle dolci e lotteria. Alle 20 al centro comunitario della parrocchia dei Ferrovieri sarà un “Venerdì Gnoco-

Uncarrodicarnevale laro”, cena di beneficenza per la Caritas di Vicenza a cura del Gruppo noi Ferrovieri. Alle 20 il bocciodromo di via Rossi 198 ospiterà una “Maratona di pasta” organizzata dal Gruppo giovani dei Ferrovieri accompagnata da una festa di Carnevale. Con il gruppo musicale il Bracco. Il Gran Carnevale dei Bambini con la sfilata di sei mini carri allestiti dalla scuola primaria di Ospedaletto e dalla scuola materna di via Turra accompagnati dal complesso strumentale “A. Pedrollo” di Sovizzo Colle e dalla majorettes di Vivaro allieterà il pomeriggio di sabato 9 febbraio con partenza alle 14.30 dal parco giochi di via Istria. La sfilata sarà preceduta dall' esibizione in un ballo country degli alunni dell'Istituto comprensivo 6. • © RIPRODUZIONERISERVATA


30 Provincia

IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 6 Febbraio 2013

ARZIGNANO E MONTECCHIO MONTECCHIO/1. L’industriache produceva impiantidilavaggioera sortanel 1949.Preoccupazioneperi 137 lavoratori rimasti disoccupati

LaCeccatosi arrende, è fallimento Fineamaraperlastoricaazienda dopo14mesiditentativielotte Lunedìèstata presentataistanza Oraci saràlanominadelcuratore Antonella Fadda La famiglia Dolcetta alza bandiera bianca e chiede al tribunale il fallimento per la Ceccato Lavaggi. Dopo 14 mesi si conclude come tanti temevano, anche se si sperava nel salvataggio, la trattativa infinita per evitare che chiudesse la storica azienda costituita da Pietro Ceccato nel 1949. La notizia è arrivata ieri mattina al presidio, ma la richiesta da parte della proprietà risale a lunedì. Negli ultimi giorni erano state tante le comunicazioni, e conseguenti smentite, sull'intenzione dei vertici aziendali di chiedere l’auto fallimento. Le notizie contrastanti hanno portato all'esasperazione i dipendenti che venerdì

Idebiti complessivisi aggiranosui 26-27milionidi euro,dicui8-9di privilegiati

hanno compiuto un gesto eclatante occupando per due ore la fabbrica. Ora occorrerà attendere che il tribunale nomini un curatore il quale dovrà esaminare il quadro finanziario della società che ha un ingente passivo, con un'esposizione debitoria di 9 di euro di privilegiati e 17-18 milioni di chirografari con banche e fornitori. Il tribunale fallimentare trattandosi di una situazione conosciuta, visto che la prima domanda di concordato di continuità risaliva al maggio 2012, nominerà il giudice delegato e il curatore nell’arco di poche settimane. Ma la parola fallimento era già stata pronunciata a settembre quando il commissario giudiziale Andrea Peruffo, durante l’udienza davanti al giudice Paola Cazzola aveva spiegato che non esistevano più le condizioni per il concordato in continuità richiesto a maggio. In quell’occasione il pm Barbara De Munari aveva presentato istanza di fallimento. La proprietà della Ceccato, a sua volta, aveva rinunciato alla domanda di concordato in continuità presen-

Icommenti alpresidio

Larabbiadeidipendenti «Potevaesseresalvata C’eranoproposteserie»

Volti tiratiierial presidiodavanti allostabilimento. FOTO CASTAGNA tando un nuovo ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato liquidatorio. Il tribunale aveva dato tempo fino a dicembre, e poi concesso un’ulteriore proroga di 60 giorni, per depositare la proposta e il progetto d’affitto di ramo d’azienda. Da dicembre però la società Gestauto prima e l’imprenditore piemontese Alberto Soria dopo, che avevano offerto la propria disponibilità per affittare un pezzo d´azienda, si sono ritira-

ti. Perciò nell’ultima settimana la situazione è precipitata nonostante un ulteriore tentativo in extremis dei vertici aziendali per trovare nuovi investitori ed evitare la morte civile della società. Ma non è bastato per salvare l’azienda. Ora spetterà al tribunale scrivere la parola fine a questa vicenda che tiene tuttora in apprensione i 137 dipendenti che, che sperano negli ammortizzatori sociali. • © RIPRODUZIONERISERVATA

“Ceccatofallita”. I dipendentilo hannoscritto, esottolineato, anchenelcalendarioappeso al presidio.Appenala notiziasi è sparsasonoarrivatiintanti ieri mattinadavanti all'azienda,per parlare,sapere gli ultimi sviluppie, soprattutto, capire cosariserverà il futuro. «Celoaspettavamo,viste le notiziechecircolavano negli ultimigiorni- affermano- mala speranzaèsicuramente l'ultimaa morire.Orala nostra preoccupazioneè saperese la cassaintegrazione straordinariadurerà fino a maggio». Suivoltideidipendenti si leggonorassegnazionee rabbia.«Quest'azienda poteva esseresalvata -proseguono sonoarrivateproposte serie, mala proprietà harifiutato perchédoveva cedere la maggioranzadelleazioni.A cosahaportatoquesta testardaggine?Alfallimento». C'èchi sottolinea chela Ceccatonon è,come altre realtàindustriali, l'ennesima vittimadellacrisi.«Gliordini

MONTEVIALE. Leoperenell’area“Donestra-Callecurta” iniziatea fine2010eranostate bloccateper uncontenzioso

Si allungano i tempi per la realizzazione del parco pubblico “Donestra-Callecurta”, 30 mila metri quadrati di area di proprietà comunale ottenuta nell’ambito di una perequazione. Lavori partiti a fine 2010 e poi bloccati per un contenzioso tra la ditta vincitrice dell’appalto e il comune. Problemi nell’esecuzione del primo stralcio, 170 mila euro di im-

porto su 370 mila complessivi, che il sindaco Giuseppe Danieli contava di risolvere per far ripartire quanto prima il cantiere. Invece il Comune ha ricevuto dall’azienda, la Panormedil di Treviso, una citazione in giudizio, prima udienza a fine aprile, per il pagamento di circa 100 mila euro comprensivi del saldo dei lavori eseguiti, degli interessi e delle riserve relative al periodo di sospensione del cantiere. «Una situazione assurda – dice il sindaco Giuseppe Danieli – la ditta non ha eseguito i lavori come avrebbe

dovuto. E ora pretende di essere risarcita». Il progetto prevede la realizzazione di un parco a verde con una piastra polifunzionale per attività sportive e un piccolo anfiteatro per eventi e manifestazioni. «Sembra che per le opere abbiano utilizzato materiali di scarto – continua il sindaco - la situazione è visibile a tutti. Su 170 mila euro di lavori, comunque non eseguiti come previsto, noi abbiamo già pagato il 90 per cento. A fronte però dell’impegno della ditta a sistemare quanto non realizzato a regola d’arte. Inve-

Unoscorciodelparco. CASTAGNA

Maggiorispese pericontrolli dellapalestra oramaichiusa

tuito che in questi anni è stato particolarmente apprezzato dai cittadini - spiega l'assessore al sociale Carmela Maresca - in quanto ha la funzione di supportare le famiglie aiutandole, grazie alla professionalità di un consulente legale incaricato dall'Amministrazione, a seguire il percorso giuridicoburocratico più adatto a risolvere le loro esigenze». Lo sportello famiglia ha sede in municipio e sarà attivo un giorno a settimana. Per appuntamenti, ufficio interventi sociali, 0444 338240. • CI.CE.

Cambio della guardia ai vertici della sezione Lega Nord- Liga Veneta di Creazzo. A guidare la sezione creatina del Carrocco è stato indicato Massimiliano Dandrea, consigliere comunale e militante dal 2007; è lui il nuovo segretario locale che da poco ha preso il posto del segretario uscente, Daniele Valerio, al timone della sezione. Sono state confermate, invece, le altre cariche del direttivo sezionale: Severino Santacà mantiene il suo posto di vice segretario, mentre Teresa Piccoli, già assessore all'ambiente, il ruolo di tesoriere. «Per il prossimo biennio spiega il neo segretario Dandrea - la mia intenzione è fare in modo che la formazione politica e culturale tipica dell' identità veneta diventi elemento caratterizzante delle nostre azioni e delle nostre proposte politiche e amministrative. In un periodo di disaffezione rispetto alla politica come quello che stiamo attraversando, assumere un ruolo di rilievo all'interno di una formazione partitica è una scelta in controtendenza; ciò nonostante sono consapevole che se si vuol cercare di modificare determinate situazioni non ci si deve solo lamentare, ma soprattutto agire, affidando deleghe e ruoli a persone di fiducia». • CI.CE.

È costato più caro il monitoraggio alla palestra della ex scuola media del paese. La struttura comunale annessa alla vecchia “Pedrollo” era stata nei mesi scorsi interdetta al pubblico in via preventiva per questioni riguardanti i rischi derivanti dalla pericolosità statica dell'edificio. Il tecnico esperto in statica che era stato incaricato dall' Amministrazione comunale aveva riscontrato, tramite l'apposizione dei cosiddetti “vetrini”, alcune anomalie che avevano fatto ritenere di adottare il provvedimento di chiusura definitiva dello stabile. Per le associazioni sportive che all'interno della palestra svolgevano incontri e allenamenti ne era nata una questione per la riorganizzazione degli spazi e degli orari in altre strutture presenti in paese che aveva portato, per alcune società che si sentivano penalizzate, a una protesta che è arrivata fino in Consiglio comunale. Per il monitoraggio della struttura sportiva, oggi chiusa definitivamente, la Giunta ha deliberato nei giorni scorsi di assegnare ulteriori 500 euro ai 1.250 precedenti al tecnico incaricato di tenere sotto controllo l'edificio che aveva redatto la relazione in base alla quale è stata fondata l'ordinanza di chiusura. • M.G.

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ce non hanno fatto nulla. E ora ci citano in giudizio. Forse saremmo dovuti essere più rigidi fin dall’inizio, dalle prime contestazioni. Ma ci avevano assicurato che sarebbero intervenuti. In realtà è il comune che dovrebbe chiedere i danni. Nella piastra polivalente i blocchi di marmo sono stati posati male, in modo disordinato, e si stanno già rompendo. Così come nelle gradinate. Noi ci siamo affidati ad un legale. Abbiamo un’opera incompiuta e non utilizzabile». • L.N. © RIPRODUZIONERISERVATA

È ricoverato all’ospedale di Arzignano il conducente della Toyota che lunedì pomeriggio si è scontrata con un mezzo pesante sulla provinciale Valdichiampo. L’incidente è accaduto verso le 16.15 in via Montorso, in prossimità dell’incrocio con via Rivaltella: per cause ancora in corso di accertamento l’auto, condotta da Giuseppe Fongaro, 77 anni, residente ad Arzignano, che viaggiava in direzione nord-sud, ha sbandato verso sinistra andando a sbattere contro il camion guidato da Mariano Mazzocco, 44 anni di Montorso, che

Assistenza e sostegno alle famiglie in difficoltà. Anche quest'anno lo Sportello famiglia sarà a disposizione, a partire da metà febbraio, dei nuclei famigliari che necessitano di consulenze legali in materia di diritto di famiglia. Il servizio, inaugurato nel 2003, si occupa di separazioni coniugali, atti e documenti post mortem, testamenti e donazioni, relazioni e controversie fra condomini, sfratti e rapporti di lavoro. Nel 2012 sono stati 78 i nuclei famigliari che si sono rivolti allo sportello, 70 nel 2011. «Si tratta di un servizio gra-

LoSportellofamiglia riprendeilservizio

L’auto dopol’incidente. L.N. garo è stato immediatamente soccorso e le sue condizioni non destano preoccupazione. La provinciale Valdichiampo è rimasta comunque bloccata per circa un’ora, il tempo necessario per rimuovere i detriti dalla strada. • L.N. © RIPRODUZIONERISERVATA

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Nuova guida allaLeganord Ilsegretario èDandrea

CREAZZO/1. Offreaiuto ainuclei in difficoltà

procedeva nella direzione opposta. Fortunatamente l’impatto tra i due mezzi, che viaggiavano a velocità moderata, non è stato frontale: lo scontro ha interessato la parte anteriore sinistra dei veicoli, l’auto ha poi praticamente strisciato sulla fiancata del camion, che nel tentativo di evitare l’impatto si è spostato verso destra, e si è fermata qualche decina di metri più avanti, lasciando sulla strada una ruota e altri pezzi. Sul posto sono intervenute le pattuglie della polizia locale “Vicenza Ovest” e due ambulanze del Suem. Giuseppe Fon-

Garantire le corrette operazioni di primo soccorso e formare i dipendenti comunali in materia di prima assistenza sanitaria. Sono gli obiettivi della nuova convenzione annuale stipulata tra il Comune e la sezione castellana dell'Associazione italiana soccorritori. L'accordo nasce dalla necessità di disporre di personale qualificato nel corso di iniziative, organizzate o patrocinate dall'Amministrazione, le quali comportino un notevole afflusso di pubblico, siano localizzate in luoghi particolari o presuppongano condizioni disagevoli. I volontari dell'associazione, dunque, che già da anni operano in tali contesti, saranno presenti, a seconda dei casi, con una squadra di minimo due unità in possesso di certificata formazione e di assicurazione, personale medico e un' ambulanza. L'Amministrazione riconoscerà un contributo annuo di 5.000 euro alla sezione, la quale dovrà assicurare un minimo di servizi corrispondenti almeno a tutti gli appuntamenti delle rassegne teatrali comunali e della stagione estiva al castello di Romeo. Nella convenzione rientra infine la formazione gratuita per tre dipendenti comunali, alla fine della quale sarà rilasciato un attestato. • MA.CA.

MONTEBELLO

ARZIGNANO. L’incidentelungo laValchiampo

In autocontrocamion Anzianoall’ospedale

© RIPRODUZIONERISERVATA

L’Associazione soccorritori vigila sulle manifestazioni

CREAZZO/2

Comuneingiudizioperilavorialparco A citare l’Amministrazione è l’impresa appaltatrice «Assurdo, quelli scorretti sono stati proprio loro»

c'erano,èstata la cattivagestione dell'aziendaaportarci aquesto punto,investimenti azzardati, l'ultimoin Tunisia». Frai lavoratoric'èanche chi è entratonellasocietàseguendo le ormedelpadre echi halavorato allaCeccato per 40anni. «Conla vecchia proprietà, iPugno Vanoni, eradiverso. Producevamo120 impiantial mese,con i Dolcetta solo40,i numeri dicono tutto.E quandoFrancesco PugnoVanoni hapropostodiriprendersi l'aziendahanno rifiutato. Ora siamoincreduli eamareggiati, PietroCeccatosi starà rivoltando nellatomba». «Dopoun annodicordatee imprenditorichesisono presentatievolatilizzati-osserva MorganPrebiancadiFiom- si arrivatiallo scenariopeggiore. Oggipreoccupa la cassa integrazionestraordinaria che scadea maggio eildopo, cioè la mobilità».PerPrebianca anche Confindustriaharesponsabilità: «Nonsièattivata abbastanzaper trovaresoluzioni eper salvare un pezzodistoriadel Vicentino». A.F.

MONTECCHIO/2


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