rassegna 01-03-13

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La rivoluzione di Benedetto XVI

VICENZA. IlComune valuta ilprogetto ditrasformare l’areacon spettacoliaffidatiaibar

di BRUNO CESCON

La prossima estate Campo Marzo potrebbe diventare zona franca per gli spritz. L’idea è di Federico Contin, che ha già sperimentato a Padova un’iniziativa del genere. «Vogliamo coinvolgere i bar del centro», dice. L’assessore Dalla Pozza aspetta i dettagli del progetto. f LUCIANI PAG 22

LospritzsbarcainCampoMarzo

punti di svolta della storia, le sterzate significative sono rutilanti. Spesso sono bagnate dal sangue dei martiri o dal sacrificio delle vittime. Nel cambio di ritmo del tempo della Chiesa Benedetto XVI ha introdotto un'era nuova con un semplice annuncio di fronte a pochi cardinali, quasi assente il quinto potere dei media. Come se per distrazione e noncuranza avessero deciso di mancare un appuntamento, rifacendosi dopo pochi minuti investendo il mondo digitale e reale. Il sorriso non una insurrezione, uno sguardo smarrito non un pugno energico sul tavolo, una rinuncia, proclamata con voce piuttosto fragile, hanno cambiato l'agire dei papi durato circa seicento anni. Uno dei Pontefici più dolci della storia, seppur rigoroso teologo chiamato a vigilare l'ortodossia del credo, ha introdotto la più piena modernità nella chiesa. Eppure della modernità ha in tutta la sua vita di grande pensatore combattuto proprio la pretesa di relativizzare tutto, di togliere eternità, continuità ad ogni istituzione. È toccato a lui inserire nella condizione del Papato la sensibilità ai limiti dell'esistenza annunciati nella vecchiaia. Già Giovanni Paolo II aveva reso pubblica la malattia degenerativa, faticoso limite della sua incessante missione di Papa. Ma Wojtyla aveva potuto sfidare il confine della vecchiaia. Benedetto XVI ha scelto la condizione di qualsiasi persona che accetta di diminuire le responsabilità coll'avanzare degli anni. A suo modo ha compiuto un atto esemplare. Condiviso da milioni di persone. Ora entra nel nascondimento. Per scelta personale. Per coscienza e responsabilità. Bisogna evitare qualsiasi possibilità, qualsiasi ombra di sospetto su un dualismo di poteri papali. Di un solo Papato ne hanno immenso bisogno la società civile, l'Europa e il mondo intero. Il prestigio di questa figura bianca sta solo nell'essere potenza simbolica di riferimento. Nessuno fuori della chiesa ha interesse a scalfirne l'immagine, magari coinvolgendosi nella contrapposizione tra due papi come all'epoca di Avignone. La sosta impressa alla storia del pontificato dal Papa “emerito", Benedetto, riguarda l'Occidente e il mondo, bisognosi di questa suprema autorità morale. Intanto abbiamo sperimentato lo splendore di una sconfitta apparente. Il cui nome è “virtù della rinuncia". Un messaggio dirompente, che supera ogni rischio. La storia necessita non solo di energia. Abbisogna di valori finali, di trascendente. •

ARZIGNANO

MUSICA

f CASTAGNA PAG36

f AGOSTIe STEFANI PAG57

A10annisupera Paratadistelle iltestperlalicenza peri18anni europeadicomputer diVicenzaJazz

Fondinerisulle grandi opere ArrestatiilcostruttoredelMoseel’exsegretariadiGalan.L’ombraditangenti VATICANO. BENEDETTO XVI LASCIA IL PAPATO E VA A CASTEL GANDOLFO

Arresti eccellenti ieri mattina in Veneto: fermati il presidente della “Mantovani spa” Piergiorgio Baita e l’ad della controllata Adria infrastrutture Claudia Minutillo, già segretaria dell’allora governatore veneto Giancarlo Galan. La Guardia di finanza ha scoperto un fondo nero da 10 milioni e sospetta che possa anche essere stato creato per pagare tangenti. f ZAMBON PAG16

PMALL’ATTACCO

«Berlusconipagò unsenatore»: ilPdlinpiazza f PAG 5

DOPOILVOTO. Il web M5S: «Proroga a Monti»

GrillosfidaPdePdl: «Datelafiduciaame»

Sedevacante,èpre-Conclave Le guardie svizzere hanno chiuso il portone del Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo, a sancire che la Sede Apostolica è vacante. L'ultimo giorno del Papa è finito. Dalle 20 di ieri la chiesa è senza guida,

e la finestra di San Pietro resterà chiusa. «Questo giorno è diverso da quelli precedenti - ha detto Benedetto XVI, Papa emerito - inizia l'ultima tappa del mio pellegrinaggio sulla terra». f PAG 2, 3 e 4

«Se proprio Pd e Pdl ci tengono alla governabilità possono sempre votare la fiducia al primo governo M5S». Con un tweet Beppe Grillo rilancia di nuovo la discussione su come uscire dallo stallo post-elettorale. E lo fa con una mossa a sorpresa. Dopo le frasi insultanti nei confronti di Bersani il messaggio è anche quasi una risposta alla pressione che gli arriva dalla base. f PAG 6

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Gliabusiedilizi adessosipagano anchearate f MANCASSOLA PAG18

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Unainiziativa popolarein CampoMarzo.Il Comunepensa a rilanciareil parcovicentino confeste, spettacolie spritz

VENETO. In manette l’Ad della “Mantovani” e altri tre: frode fiscale a San Marino. Venti indagati

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ome sta sua moglie? Me la saluti tanto», mi dice l’uomo brizzolato. Poi tocca alla ragazza: «Giancarlo, ti sei dimagrito? Io invece ho preso qualche chilo; ho avuto un bambino». Infine il congedo dell’attempata zitella: «Tante cose buone, ragazzo mio, e speriamo di non dover aspettare tanto tempo per rivederci». Da dove ho estratto questi soavi convenevoli? Dalla messa di Natale, dove scambi gli auguri con tutti quei conoscenti che per i restanti 364 giorni non incontri più? Oppure dall’albergo al mare, dove trascorri le tue rituali ferie

estive e dove incontri altri clienti abituali? No; il dialogo è avvenuto nel mio seggio elettorale. Sono uscito e mi sono detto: «Voto da 20 anni e gli scrutinatori sono sempre gli stessi; il presidente, la segretaria, l’addetto al registro». Ci lamentiamo che le facce dei politici non cambiano mai; ma anche i loro “controllori” non scherzano. Scatta l’indignazione: mai come in questo tragico momento economico, non sarebbe giusto impiegare nei seggi coloro che hanno davvero bisogno? Disoccupati, cassaintegrati, studenti? Allora mi sono informato circa

le procedure che portano a giustificare l’ennesima, inamovibile mini casta italiana. Una giungla kafkiana: iscrizioni all’albo, autorizzazione del tribunale, un labirinto di burocrazia. Ma non è che a questi ci tocca pure dare la pensione e il Tfr? Giungo a Venezia, Piazzale Roma; un freddo cane e di vaporetti neppure l’ombra. «Oggi non passano mi dice un arzillo pensionato -; ma non lo sa che quasi tutti i dipendenti Actv sono impiegati al seggio?». Giornata di ferie pagata più pingue obolo elettorale. Kafka, a nostro confronto, era un dilettante. •

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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 1 Marzo 2013

VENETO

VERONA.Stalking:picchiaexefiglia Arrestatoperstalkingun69ennediSommacampagnaritenuto responsabilediattipersecutorineiconfrontidell’exconvivente di45anni,ripiccaperaverinterrottolarelazione.Èaidomiciliari.

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VENETOSCOSSO. Procura diVeneziae Gdf:20 gli indagatie sonoscattate45 perquisizioni

Fondinericostituiti conlemaxi-opere Quattroarrestieccellenti FermatiPiergiorgioBaita della“Mantovanispa” lamanagerClaudiaMinutillo, giàsegretaria dell’ex governatore Galan e altredue persone Martina Zambon VENEZIA

Le manette sono scattate ieri mattina all'alba per Piergiorgio Baita, presidente dell’impresa di costruzioni Mantovani spa che annovera fra le ultime opere realizzate il Passante e l'Ospedale dell'Angelo di Mestre, ma anche il Mose a Venezia. Con lui sono stati arrestati anche Claudia Minutillo, ex segretaria dell'allora governatore veneto Giancarlo Galan e oggi alla guida di un'altra delle imprese che più frequentemente si trovano fra quelle in pista per le “grandi opere" in Regione, la Adria Infrastrutture (di cui è vicepresidente lo stesso Baita), e poi Nicolò Buson, responsabile amministrativo della Mantovani e William Colombelli, presidente della sanmarinese Bmc Broker. L'accusa per tutti è di associazione per delinquere finalizzata all'evasione delle imposte mediante emissione e utilizzo di fatture false. Al centro dell' indagine, infatti, un giro di fatture false di oltre 20 milioni di euro la metà dei quali, però, rientra già in prescrizione (non si esclude, invece, il recupero da parte dell'Agenzia delle entrate). Per i restanti 10 milioni il reato è ancora perseguibile penalmente: da qui la decapitazione di un sistema collaudato che faceva base in un piccolo appartamento nella Repubblica di San Marino ma che rischia di diventare un vero e proprio domino. La Bmc Broker viene definita dalla Finanza “una cartiera", una scatola vuota che ha prodotto per il gruppo Mantovani fatture false per servizi fittizi. La società di Colombelli constava di un ufficio sul Monte Titano di 50 metri quadri, senza fotocopiatrice e con un'unica dipendente, ma che aveva emesso fatture per 10 milioni per “consulenze d’alto livello” che la Mantovani poteva gestire in proprio. In realtà si trattava spesso di semplici ricerche raffazzonate copiando e incollando materiale scaricato da internet. A capo della Bmc c’era Colombelli, sedicente console sanmarinese, con un reddito dichiarato di 12 mila euro ma con un tenore di vita lussuoso, due prestigiose barche, moto

Alcentrouna societàdiS.Marino:unarrestato haregistratole sueconversazioni conidue“registi”

di lusso, una villa sul Lago di Como e un'altra sul ramo di Lecco. Tutti beni sequestrati preventivamente. A Baita sono stati sequestrati, invece, cinque appartamenti a Mogliano Veneto, Treviso, Lignano Sabbiadoro, Venezia Santa Croce e due conti correnti. A Minutillo due appartamenti, a Mestre e Jesolo. A Buson un appartamento a Padova. Per un totale di 8 milioni di euro. Secondo quanto si è appreso, sono una ventina le persone indagate dai finanzieri che hanno eseguito ieri 45 perquisizioni tra le province di Padova, Venezia, Verona, Bologna e Lecco. Le due indagini parallele di Padova e Venezia sono iniziate in sordina con semplici accertamenti. Ai primi controlli c'è stato un maldestro tentativo di sottrarre documentazione

che non è andato a buon fine. E dalle prime verifiche è emerso un sistema collaudato: la Bmc Broker emetteva fatture false per svariati milioni alla Mantovani pagate tramite bonifico su conti bancari sanmarinesi. A stretto giro, gli importi venivano prelevati in contanti per la quasi totalità (esclusa la “percentuale" di Colombelli) per essere poi riconsegnati a Baita e alla Minutillo in Italia ma anche all'estero. L'ex segretaria di Galan ha ricevuto e utilizzato fatture di questo tipo nell'ambito di Adria Infrastrutture per circa 2 milioni. L'operazione delle Fiamme gialle dei Nuclei di polizia tributaria di Venezia e Padova è scattata ieri con l'arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Venezia (titolare è il pm veneziano Stefano Ancilotto) di Baita (64 anni),

Orasirischiano freniavaricantieri

Coinvoltemolteaziende guidatedallaRegione Zaia:«Fiducianeipm»

LaGuardia di finanzaè stataallasede dellaSerenissima aVerona Nonsolo Mantovani. Nell’inchiestachehatravoltoi vertici dellasocietàguidata da PiergiorgioBaita spuntaun lungoelencodinomi d’aziende coinvolte.Moltesono a partecipazionepubblica, spessoregionale.Un elenco chevedela BmcdiSan Marino emetterefatturefalseverso unaventinadialtresocietà, comeConsorzio VeneziaNuova (Mose),VenetoAcqueeVeneto Strade(tutti i projectfinancing stradali),AutoritàPortualedi Venezia(TerminalAutostrade delMare), Thetis,Passantedi Mestrema anchePalomar (societàdelgruppoMantovani acui èstato affidato l’Arsenale diVenezia),Dolomiti Roccee Talea.Nell’occhio del ciclone potrebberofiniresoprattutto duesocietà, il colosso ConsorzioVeneziaNuova alle

presecon la costruzionedelMose, nelcui consigliodirettivo siede Baita,eVenetoStrade,la società strumentaledellaRegione oggetto,ieri, diunaperquisizione. «Dueannifa èstato avviatoun minuziosocontrollo fiscale, da partedellaGuardia diFinanza.commental’ingegnerGiovanni Mazzacurati,presidentedel Consigliodirettivo -Nessunodel Direttivo haricevuto alcunavviso digaranzia.Quando i contorni dellavicendasaranno piùchiari potròfarmi un’idea.L’ingegner Baitahasempre datoun valido contributotecnicoalle attivitàdel Consorzio».VenetoStradefa saperechenon c’èalcun funzionarioindagato mentre all’AutoritàPortuale: siteme però unrallentamento delprogetto Terminalautostrade delMare vintodaunacordata diimprese fracui anche laMantovani. • M.Z.

prelevato dalla sua casa di Mogliano Veneto e trasferito nel carcere di Belluno. La Minutillo (48 anni) è stata arrestata nella sua casa di Mestre e incarcerata a Padova. Buson, prelevato a Padova, è finito in carcere a Treviso mentre Colombelli è stato arrestato in Liguria dove vive la sua famiglia. La Finanza sottolinea come l'operazione coinvolga i più importanti lavori pubblici realizzati con il sistema del project financing nel periodo che va dal 2005 al 2010 ed ora sono a rischio altre opere in corso d'opera come la piastra per le esposizioni dell'Expo 2015 di Milano, la Nogara-Mare e il traforo delle Torricelle nel Veronese. L'indagine prende le mosse da "Aria nuova" che lo scorso anno aveva portato all'arresto e alla condanna in primo grado a 4 anni per corruzione dell' ex ad della Venezia-Padova Lino Brentan, di area Pd. «È stata importante la collaborazione con la Repubblica di San Marino per raccogliere elementi essenziali: ci consentono di vedere sviluppi ulteriori, i cui risultati ci auguriamo di raggiungere quanto prima» spiega il procuratore capo di Venezia, Luigi Delpino. Che aggiunge: «La chiave di volta è stata l'acquisizione della documentazione extracontabile e le e-mail recuperate sono state come una “pistola fumante”». In più, pare che alle prime avvisaglie di inchiesta, Colombelli, per tutelarsi, avesse preso ad “autointercettarsi" registrando sul proprio iPhone tutte le conversazioni con Baita e Minutillo. Registrazioni finite poi nelle mani degli inquirenti. Fondamentale è stata anche la collaborazione della Svizzera svolta tramite il II Reparto del Comando generale della Guardia di finanza, mentre si attendono risposte da Germania, Croazia e Canada. I finanzieri vogliono capire quale tipo di rapporto ci fosse fra i soggetti coinvolti ma soprattutto vogliono sapere come i fondi neri così creati siamo stati utilizzati, forse per anche per altre finalità, oltre all' evasione fiscale: l'ipotesi potrebbe essere quella di tangenti. Il sodalizio fraudolento fra gli arrestati sarebbe nato nel corso di un viaggio istituzionale nella Repubblica di San Marino organizzato da Galan nel 2005 con il coinvolgimento di un drappello di imprenditori veneti fra cui Baita che, proprio in quell'occasione, avrebbe conosciuto Colombelli legato anche alla Minutillo. «La più assoluta fiducia nell' operato della magistratura» è stata ribadita dal governatore veneto Luca Zaia. Annuncia un'indagine interna anche il presidente dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici (Avcp), Sergio Santoro: «Ci riserviamo di valutare i fatti con il nostro sistema ispettivo». •

L’impresa

«Decisioni abnormisu fattipassati»

Unoscorciodelcantiere delMose di Venezia

«Sorpresaeamarezza»ma anche«abnormitàdeiprovvedimenticautelari assunti dagli inquirenti»:cosìla “Mantovani spa”commental’indagine. «L’impresa haavutonotizia che laProcura dellaRepubblicadi Veneziahaassunto provvedimenticautelari neiconfronti delpresidentedelcda della società,delconsigliere delegatodellacontrollata Adriainfrastrutture spa edel propriodirettorefinanziario. A quantoèdatoconoscere le vicendechehannodato origine aiprovvedimenti risalgonoad alcunianni orsono ehannoda tempoformatooggetto di verifiche eapprofondimentida partedegliinquirenti, nelcorso dellequalisono semprestati fornitii chiarimentiele informazionirichiesti, inspirito dicollaborazione.Destaquindi sorpresaeamarezza l’abnormitàdeiprovvedimenti cautelariassunti. Nell’affermarela propria estraneitàa ogni coinvolgimento inpresunti illeciti,la societàmanifesta la disponibilitàa fornire la più ampiacollaborazione edè fiduciosachei propriesponenti potrannodimostrare l’insussistenzadegli illecitiloro ascrittieilrispetto dellalegge, cuièispirata l’attività sociale».

ILGRANDEPIANO. Lo spostamentodegliaffari daest alVeronese

ConisoldidellaCav lascalataall’Autostrada LaGuardiadifinanzasiè presentataanchenella sededellaSerenissima perNogara-mareeTraforo Dall'asfalto del Passante a quello, più redditizio, delle autostrade. Piergiorgio Baita, presidente della Mantovani Spa arrestato ieri per un giro milionario di fatture false l'aveva annunciato più di un anno fa quando il grande risiko autostradale che aveva nella A4 Holding (ex Serenissima) il boccone più prelibato si era messo in moto: il cambio di strategia prevedeva il passaggio, graduale, dalle grandi opere alle autostrade. E ieri le Fiamme gialle sono sbarcate pure a Verona, alla A4 Holding (Brescia-Padova) per spulciare fra le carte della società di cui, tramite la Venezia-Padova, la Mantovani aveva acquisito un corposo pacchetto azionario chiudendo, di fatto, il cerchio del passaggio dal controllo pubblico a quello privato. Nell'ottica di una ormai necessaria diversificazione dell'attività dopo la saturazione del settore delle costruzioni, la Mantovani, come altre società, ha pazientemente tessuto la trama dell’ingresso in forze nel comparto autostradale. La perquisizione è durata ore, e la ricerca di documentazione ha riguardato la partita della Nogara-Mare, superstrada regionale a pedag-

PiergiorgioBaita

ClaudiaMinutillo

gio promossa dalla Confederazione delle Autostrade del Nord che aveva costituito una società con il Consorzio tecnico Nogara-Mare per elaborare il progetto. L'intervento degli inquirenti cade in una fase particolarmente delicata visto che il Consorzio, in attesa dalla Regione dell'aggiudicazione dell’appalto da 2 miliardi, comprende anche la Mantovani presieduta da Baita e la controllata Adria Infrastrutture guidata da Claudia Minutillo (arrestata ieri). Asfalto e ancora asfalto sempre legato, però, a project financing concepiti nell'era Galan e sopravvissuti nell’era Lega: dall'aggiudicazione con Pizzarotti e Maltauro della gara per il Sistema delle Tangenziali Venete (di fatto

una A4 in parallelo) al Traforo delle Torricelle. Il colpo di mano era stato l'appoggio alla Mantovani di Banca Intesa e Gavio con cui è stato preso il controllo dell'ex Venezia-Padova, scatola vuota dopo l'avvento della Cav per il Passante ma con una disponibilità di 75 milioni ottenuti a titolo di indennizzo proprio da Cav. Con questi fondi la società, ribattezzata non a caso “Serenissima", ha acquisito le quote dei soci pubblici dell'A4 Holding (viaggia verso il 12%) di cui Baita sarebbe diventato consigliere. Un punto di partenza per la Mantovani verso la realizzazione della Valdastico Nord, la terza corsia dell'Autobrennero da Verona a Modena e la Nogarole-Parma. • M.Z.


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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 1 Marzo 2013

TREVISO.Benetton,cabinaanti-crisi Attivareunacabinadiregiaanti-crisiconPrefettura,Provincia diVenezia,Regioneeministeri.ÈlapropostadiFemcaCisl VeneziaperscongiurareilicenziamentinelleaziendeBenetton.

PADOVA.Fibrosipolmonare,richiesta PartedaPadovalarichiestadiinserireformalmentenel registroregionaledellemalattierarelafibrosipolmonare idiopatica.Malattiachecolpisceogniannodecinedipersone.

VENEZIA.Ilrestaurodell’organo

L’organoplurisecolare(operadiFrancescoDacci)dellabasilica diSantaMariadellaSaluteaVeneziaverràrestauratograzie all’interventoColorificioSanMarco.

LEPOLEMICHE INLEGANORD. Bordatetra governatoree segretario

Ancorascintille traZaia e Tosi Pompieriallavoro Nonsi placailclima bollentetra idue leaderdel Carroccioveneto Ilfacciaafacciaprevistomartedì Incorsol’operadei “mediatori” Roberta Bassan Zaia non si è rimangiato una virgola. Tosi non è arretrato di un millimetro. I due enfant prodige della Lega veneta oggi diventati più che mai galli nello stesso pollaio non hanno firmato la tregua. Almeno per il momento. A distanza è proseguita anche ieri la schermaglia: diretta e pungente quella del governatore della Regione, sottile e quasi indifferente quella del segretario veneto. In mezzo un partito, la Lega Nord, sull’orlo di una crisi di nervi che si salva solo per la vittoria di Roberto Maroni alla guida della Lombardia: una vittoria che rende meno ama-

ro il tracollo subito a livello veneto. Due terzi dei voti bruciati in appena due anni, da quando appunto Luca Zaia è stato eletto a furor di popolo governatore del Veneto, incamerando ben il 35% dei consensi targati Carroccio. Naufragati miseramente all’11% con il voto delle politiche. Il governatore del Veneto aveva promesso ai suoi di parlare solo dopo l’esito delle elezioni e così ha fatto martedì nel dopo-giunta mandando bordate al segretario regionale, nonché sindaco di Verona, reo a suo avviso di non aver tenuto insieme il partito, di aver confezionato le candidature in modo quasi dittatoriale, di aver parlato di un nuovo modello politico di riferimento

(la Csu bavarese) a tre giorni dal voto “incasinando” ancora di più l’elettore. Segretario che a sua volta ha reso pan per focaccia sostenendo che «chi ha a cuore il movimento, in buona sostanza, non polemizza sui media». Tutte frasi sparate con l’intermediazione di giornali e tv. Zaia e Tosi non si parlano faccia a faccia da tempo. Ovvero dicono i ben informati - i due uomini di punta della Lega veneta si sono pure visti a ridosso delle elezioni ma senza guardarsi più di tanto. Arriva uno, parte l’altro. Prospettive? A dettarle sembra essere innanzitutto il calendario. Oggi, tanto per cominciare è fissato un ufficio politico in via Bellerio a Milano dove si brinderà alla vittoria lombarda e si stenderanno alcune priorità con la macroregione del Nord obiettivo raggiunto a far la parte del leone. Ma non si potrà non parlare della situazione veneta incandescente: il pollaio è piuttosto effervescente. Maroni è ben in-

LucaZaia eFlavio Tosiai ferricorti. ARCHIVIO formato di tutto tanto che, deposto il calice, sta affrontando anche la partita veneta: «Piccola questione», l’ha derubricata. A Maroni verrà chiesto di continuare a guidare il partito a livello nazionale anche per la sua funzione di garanzia rispetto a situazioni bollenti come quella della (ex) roccaforte veneta. In realtà, a spegnere le scintille in Veneto stanno lavorando i “pompieri”: l’idea è quella di «ripartire da entrambi», come si racconta in ambiente leghista. A remare in questa direzione stanno lavorando leghisti che hanno buoni rapporti sia con Tosi che con Zaia. L’occasione importante è dietro l’angolo: martedì prossimo alle 20.30 nel Padovano si riunisce il direttivo nathional, vale a dire il direttivo regionale in cui Tosi e Zaia non potranno questa volta ignorarsi.

L’odg prevede il bilancio del dopo-elezioni, ma il clima sarà caldo, sarà l’occasione questa volta per entrambi i leader di guardarsi davvero in faccia e dirsi tutto. Quello per esempio che Zaia ha detto al settimanale Espresso in uscita oggi: «Tosi - si legge - aveva una grande occasione per scegliere le liste partendo dalle sezioni e invece ha avocato le scelte a sè e a pochi intimi, modalità che invece di sanare la ferita l’ha trasformata in cancrena». O quello che Tosi ha detto ai microfoni di Antenna Tre Nordest: «Perdere tempo in polemiche pubbliche vuol dire sottrarre energie al lavoro sul territorio». Un gruppo di leghisti «che hanno a cuore l’unità del partito» ha già in mano gli idranti. La prova del fuoco arriva martedì. • © RIPRODUZIONERISERVATA

PADOVA. Marocchino

BELLUNO. Ricerche

Aggredisce lafiglia perchétroppo “occidentale”

Scomparsa dagiorni unadonna aSappada

PADOVA

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Picchiata e umiliata davanti ai coetanei per aver acquisito modi e abbigliamento troppo occidentali: vittima una ragazzina di 14 anni di origini marocchine, finita all’ospedale dopo essere stata aggredita dal padre. L’uomo, riporta “Il mattino di Padova”, è stato denunciato dai Cc per lesioni volontarie aggravate, mentre la figlia è stata curata dai sanitari per trauma cranico e contusioni guaribili in tre giorni. Nei confronti dell’immigrato era già stato emesso nei mesi scorsi un provvedimento di interdizione proprio per tenerlo lontano dalla figlia, contro cui aveva più volte scatenato la sua violenza. La scintilla delle nuove percosse è stata la telefonata con cui l’adolescente annunciava al genitore di volersi fermare in centro a Padova con i compagni, usciti da scuola per uno sciopero. Il padre l’ha raggiunta alla fermata del bus, l’ha strattonata e spinta a terra, riempiendola di offese. L’uomo - raccontano i compagni - a più riprese le ha detto: «Non diventerai mai come loro, non te lo permetterò» e «vado in prigione ma non ti lascio fare quello che vuoi». •

Il Soccorso alpino di Sappada (Belluno) è stato allertato oggi per la ricerca di una donna, dopo che gli operatori degli impianti di risalita del Monte Siera hanno segnalato la presenza della sua macchina, abbandonata da giorni in fondo al piazzale di Sappada 2000. Allarmati dalla prolungata presenza del mezzo, una piccola jeep coperta dalla neve parcheggiata lì dal 16 febbraio, ne hanno infatti segnalato la presenza ai carabinieri che, risaliti al nome della proprietaria, hanno contattato la famiglia. All'interno della jeep, attrezzata di tutto punto per lunghi spostamenti, anche la cuccetta di un gatto, con il quale E.D.C., 39 anni, originaria di Milano, ma residente a Verzegnis (Udine), si spostava nei suoi lunghi viaggi. I soccorritori, con carabinieri, Forestale, vigili del fuoco, stanno verificando al momento l'eventuale presenza della donna, che aveva con sè il gatto quando si è allontanata dall'auto, negli alberghi e nelle baite della zona. Pare dovesse avere con sè anche uno dei suoi due cellulari. Verranno quindi fatte analizzare le celle telefoniche. •


14 Economia

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 1 Marzo 2013

ECONOMIA VICENTINA

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ILREPORT DIUNIONCAMERE. Nel quartotrimestre del2012 i datisono peggioratirispettoalperiodoprecedente. Anchel’occupazione fasegnare un dato negativo

Consumi,altro crolloa fineanno: -7,8% Hannoretto unpo’dipiù soltanto inegozidialimentari, calo netto perinonalimentarie permedie egrandi superficidivendita VENEZIA

Nel quarto trimestre 2012, segnala un report di Unioncamere Veneto, sulla base dell’indagine “VenetoCongiuntura” condotta su un campione di 1.174 imprese con almeno 3 addetti, le vendite al dettaglio hanno registrato una pesante flessione del -7,8% rispetto allo stesso periodo del 2011 (-5,1% nel trimestre precedente). «La marcata contrazione dei consumi - spiega Unioncamere - è ascrivibile a tutti i segmenti, ma la performance peggiore si registra nel commercio al dettaglio dei prodotti non alimentari e i supermercati, ipermercati e grandi magazzini con un calo rispettivamente del -8,4% e -7,9%. Meno pesante la flessione del commercio al dettaglio di prodotti alimentari (-5,8%)». PREZZI. Continua l’aumento dei prezzi di vendita (+0,2%), con variazioni più marcate per il commercio al dettaglio non alimentare (+0,4%) e supermercati, iper e grandi magazzini (+0,2%). In diminuzione, invece, il commercio al dettaglio non alimentare (-0,1%) mentre, per quanto riguarda le dimensioni, la variazione ha evidenziato un aumento maggiore per le medie e grandi superfici (+0,2%). In linea col fatturato, gli ordinativi hanno segnato una netta flessione del -7,1% (era -6% nel terzo trimestre) su base annua. Come nel trimestre precedente, la performance peggiore è stata rilevata per supermercati, ipermercati e grandi magazzini

Lecifre

+0,2%

CONTINUA L’EFFETTO DELL’AUMENTOPREZZI

(-7,9%), seguiti dal commercio al dettaglio non alimentare (-6,9%) e dal commercio al dettaglio alimentare (-4,7%). Per quanto riguarda la classe dimensionale, i più colpiti risultano i punti vendita di media e grande superficie (-7,9%).

Levariazionipiù marcate sonostateregistrate per il commercioal dettaglio nonalimentare.

OCCUPAZIONE. Si arresta la dinamica positiva dell’occupazione, che fa segnare un calo del -0,5% su base annua. Sotto il profilo settoriale, negativi gli andamenti del commercio al dettaglio non alimentare (-2,2%) ed alimentare (-1,7%). Stabile la variazione per supermercati, ipermercati e grandi magazzini. Alla variazione nulla delle medie e grandi superfici, fa da contraltare la variazione negativa nelle piccole (-2,1%).

ILCALO DELL’OCCUPAZIONE SUBASE ANNUA

PREVISIONI. Contrastanti le attese degli imprenditori. Il saldo tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione di ordinativi e vendite è in peggioramento: rispettivamente -55,3 punti percentuali (contro il -42% del trimestre precedente) e - 50,5 punti percentuali (-39,2% nel trimestre precedente). Leggero miglioramento invece per le aspettative sull’occupazione che segnano un -12,3 punti percentuali contro il -13,6% precedente. Anche per i prezzi di vendita si passa dai +10,5% a +7,2 punti. «NUOVA FRENATA». Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto: «Il 2012 si è chiuso con una nuova frenata delle vendite al dettaglio (-7,8% su base annua), che si aggiunge a quelle già eviden-

IlNatalenon hafrenatola contrazioneedè finitol’effettodomenicheaperte ALESSANDRO BIANCHI PresidenteUnioncamereVeneto

-0,5%

Sièprobabilmente arrestatoanchel’effetto dellaliberalizzazionenelle aperturedomenicali.

-50,5% ILSALDO TRAPREVISIONI POSITIVEE NEGATIVE

È laprospettiva perle venditenel primoperiodo del2013. Datoancora peggioreper gliordinativi. ziate nei primi nove mesi dell’anno. Il periodo natalizio, che di solito riserva un po’ di respiro al settore del commercio, non è riuscito a frenare la contrazione delle vendite e la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie italiane non lascia margini di crescita nel breve periodo. I dati confermano inoltre come le aperture domenicali e le liberalizzazioni degli orari dei negozi non hanno sortito alcun effetto sui consumatori, che hanno mantenuto le loro abitudini di acquisto, pur avendo meno reddito disponibile. A questo vanno aggiunte le numerose chiusure di esercizi commerciali che, tra gennaio e dicembre 2012, hanno interessato oltre 4.200 negozi nel solo Veneto (oltre 10 al giorno) con un saldo tra nuove aperture e chiusure risultato negativo di 1.600 unità. In questo quadro di grande incertezza, nel quarto trimestre anche l'occupazione frena (-0,5%), segno che probabilmente gli effetti delle aperture domenicali sulla domanda di lavoro si sono esauriti». •

ACCORDO VENETOBANCAECONFINDUSTRIA. Plafondper gliassociati

Pronti50 milioni perleimpreseberiche Le aziende potranno accedere a finanziamenti agevolati per un importo massimo di 500 mila euro

Un plafond di 50 milioni di euro a sostegno delle piccole e medie imprese associate a Confindustria Vicenza. È infatti questa la cifra messa a disposizione da Veneto Banca. Un plafond che va controcorrente rispetto ai primi dati sul sistema bancario italiano che emergono dall'Abi: a gennaio, i finanziamenti a famiglie e aziende hanno registrato un calo del 3,3% su base annua. La somma stanziata dall'intesa è suddivisa tra la capogruppo Veneto Banca, 20 milioni, e le due società prodotto del Gruppo, Claris Leasing e Claris Factor, 15 milioni ciascuna. Una scelta dettata dalla volontà di rispondere in maniera concreta alle differenti esigenze del mondo imprenditoriale

GiuseppeZigliotto

VincenzoConsoli

berico. Le imprese associate all'ente confindustriale vicentino potranno quindi accedere a finanziamenti a tassi agevolati, in base al rating, per un importo massimo di 500mila euro per azienda. L'obiettivo condiviso dal Gruppo Veneto Banca e da Confindustria Vi-

cenza è quello di dare nuova linfa al tessuto imprenditoriale sempre più fiaccato dal protrarsi della crisi. Con questo stesso proposito, Veneto Banca ha recentemente siglato numerose intese con gli attori dei territori in cui è presente, mettendo a disposizione delle

ILCONVEGNO. A ConfindustriaVicenzasiè discusso dellenuove normeapplicate dalgoverno

Pagamentideglientipubblici «Taglia-tempinonretroattivo» Dalpubblicoleimprese avanzanooltre70miliardi Leatteseperriscuoterli sonolepiùlunghed’Europa

Ammontare dei debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese: 70 miliardi di euro. Tempi di pagamento: in media 180 giorni (peggio di Grecia, Spagna e Portogallo). Termini di pagamento tra imprese: 96 giorni nel 2012 contro gli 88 nel 2009. Insomma il

problema dei mancati e ritardati pagamenti è una delle zavorre che sta impedendo la ripresa del tessuto imprenditoriale nazionale e locale. Una difficoltà accentuata poi dalla crisi economica che non accenna ad attenuare la propria morsa e dal patto di stabilità interno che ha praticamente chiuso i rubinetti delle amministrazioni: dalle regioni ai comuni passando attraverso le province. Gli appalti ormai si contano sulle dita di una ma-

no e, comunque, prima di bandirli l’ente pubblico sta attento a verificare che l’importo dei lavori possa essere effettivamente corrisposto. Ed è stato prorio al tema dei “Ritardati pagamenti nelle transazioni commerciali” che Confindustria Vicenza ha dedicato, ieri nella sede di Palazzo Bonin Longare, un convegno. Tra i relatori anche Roberto Travaglini il funzionario che all’interno dell’Associazione degli industriali berici si oc-

cupa del Servizio legislazione e territorio. «Lo Stato ha ora recepito la direttiva europea che fissa in 30 giorni il termine massimo per i pagamenti tra imprese e in 60 quello tra Pubblica amministrazione e aziende private», spiega Travaglini. Il nuovo regolamento non ha però valore retroattivo; le nuove scadenze insomma verranno applicate solo per i contratti stipulati dopo il primo gennaio 2013. Solo nel settore edile,

Escavatore al lavoro inun cantiere ediledellaprovincia nel Vicentino, si stima che le imprese vantino dal settore pubblico (in virtù delle opere realizzate) crediti per almeno 20 milioni di euro. «Il punto è che per migliorare le cose, al di là dei regolamenti e delle direttive, occorre sradicare una cultura assoluta-

mente sbagliata per quanto riguarda i pagamenti (sia tra imprese, sia tra imprese e comparto pubblico) - riprende Roberto Travaglini - In particolare con le amministrazioni locali e statali, c’è in essere un pensiero legato a logiche ottocentesche. E su tutto, poi, pesa il

imprese plafond e competenze nel campo dell'internazionalizzazione. «Non abbiamo mai fatto mancare il sostegno alle imprese - dichiara Vincenzo Consoli, amministratore delegato di Veneto Banca - Consapevoli del nostro ruolo di banca di territorio, dallo scoppio della crisi siamo in prima linea con le aziende e le associazioni di categoria dei luoghi in cui in cui siamo presenti; questo ci ha consentito di rispondere con iniziative concrete e mirate, che abbiamo realizzato grazie alla fattiva collaborazione di realtà che condividono gli stessi nostri obiettivi, come Confindustria Vicenza». «La difficile congiuntura economica ha reso molto problematico l'accesso al credito da parte delle imprese - interviene Giuseppe Zigliotto, presidente degli industriali vicentini -. Proprio per questo stiamo cercando di affiancare le nostre aziende nel rapporto con le banche, aiutandole anche a trovare opportunità di sostegno finanziario per i loro fabbisogni. L'accordo con Veneto Banca offre tre diverse e interessanti opportunità: credito a breve termine, factoring e leasing».

patto di stabilità che internamente non è applicato sempre allo stesso modo. Nel nostro Paese infatti in molti casi sta bloccando la realizzazione delle opere pubbliche». Tanto che ora, specie per le imprese del settore edilizio, si sta aprendo la problematica relativa ai mancati affidamenti. «C’è stata una notevole riduzione degli importi messi in gara per gli appalti pubblici (dalle grandi opere a quelle minori) - termina il responsabile del Servizio legislazione e territorio di Confindustria Vicenza - e questo, assieme ai ritardi nei pagamenti, sta forse diventando uno degli aspetti più significativi della mancata ripresa del nostro tessuto imprenditoriale. Infatti meno gare significano meno appalti e quindi anche meno lavoro». • M.B.


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IL GIORNALE DI VICENZA GX22041

Venerdì 1 Marzo 2013

CRONACADIVICENZA

Ilproverbio

L’uomo si riconosce al bicchiere.

Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: redazione@ilgiornaledivicenza.it

BUROCRAZIA. Via libera dellagiuntaVariati alle sanzioni“spezzatino”

Orasipagaa rate anchelamulta perabusoedilizio L’assessore:«È uneffetto dellacrisieconomica» Dal2008al2012iprocedimenti apertisono 461 mailtrend è innettadiminuzionenegli ultimianni Gian Marco Mancassola Pagare la multa per abuso edilizio in comode rate. Da oggi si può. È l’ultima frontiera disegnata dalla crisi economica, che continua a macinare i suoi effetti collaterali con perfetto spirito democratico senza guardare in faccia nessuno. Così, anche a chi è stato sorpreso a violare le regole dell’edilizia vicentina accade di dover chiedere la parcellizzazione delle sanzioni per saldare il conto. Il via libera alle multe “spezzatino” è stato concesso ieri dalla giunta Variati su proposta dell’assessore all’Edilizia privata Pierangelo Cangini, che riconosce la difficoltà manifestata da un numero crescente di proprietari nel pagare le sanzioni appioppate dal Comune, ma esclude che rateizzare significhi abbonare: «La sanzione resta comunque certa». INUMERI.Il fenomeno dell’abusivismo non si limita a una manciata di casi. Nell’ultimo quinquennio sono stati 461 i procedimenti aperti dagli uffici di piazza Biade. Per la verità, il trend registra un secco decremento: non è escluso che sulla curva discendente ancora una volta ci sia lo zampino della recessione. Nel 2008 sono stati aperti 161 procedimenti, 84 nel 2009, 74 nel 2010, 82 nel 2011 e 60 nel 2012. «Emerge una netta diminuzione del fenomeno - è l’analisi offerta da Cangini - sicuramente frutto dei segnali di fermezza ed equità dati in questi anni dall’amministrazione su questo fronte». Le casse comunali hanno incamerato 200 mila euro nel 2011 e 164 mila euro

nel 2012 sotto forma di sanzioni. In tempi di vacche magre per gli enti locali, non sono cifre disprezzabili. Nell’ultimo anno si sono contate 20 ordinanze di demolizione (di cui solo 6 ottemperate) e 49 ordinanze con sanzioni pecuniarie, di cui 37 regolarmente saldate. Da palazzo Trissino segnalano che «i provvedimenti di demolizione non sempre portano all’effettivo abbattimento dell’immobile abusivo, dal momento che possono essere presentati progetti di sanatoria degli abusi o ricorsi amministrativi al Tar». Per le multe non ancora incamerate, invece, il Comune segnala che «sono stati avviati i procedimenti per il recupero coattivo delle somme». LEORDINANZE.Tra i casi più rilevanti ancora in ballo meritano una menzione l’ordinanza di demolizione per gli edifici abusivi nella Valletta del Silenzio, contro i quali è stato pre-

Aumentano lerichiestedi rateizzare dapartedichi èindifficoltà

PIERANGELOCANGINI ASSESSOREALL’EDILIZIAPRIVATA

sentato un ricorso al Consiglio di Stato, e la maxi multa da 900 mila euro inflitta alla torre Girardi di Vicenza ovest per l’irregolarità degli ultimi due piani. LE RATE. In realtà l’ispirazione per la rateizzazione delle multe è sgorgata da un altro stabile spesso al centro delle cronache. È il residence Campiello di viale San Lazzaro, come racconta Cangini, dove è in corso la regolarizzazione dei 16 appartamenti all’ultimo piano. I proprietari sono stati multati con verbali da 8 mila euro per volumi fuori norma riscontrati nei sottotetti:l’ipotesi della demolizione, in questo caso, è stata scartata per non compromettere l’assetto del condominio. «Alcuni proprietari hanno già pagato - riferisce l’assessore - ma sette di loro ci hanno chiesto di consentire un pagamento a rate». Il provvedimento approvato dalla giunta ammette quindi i pagamenti spezzatino: tre rate per le multe fino a 1.032 euro, mentre da tre fino a un massimo di trenta rate per le sanzioni più elevate, previo accordo con l’amministrazione comunale. La delibera approvata ieri limita questo tipo di beneficio soltanto a chi non risulti in mora nei confronti del Comune. Chi pagherà in ritardo o scorderà di regolare una rata, perderà l’agevolazione. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Icasiaperti VALLETTADEL SILENZIO Nonc’è ancorala parola finesullalungatelenovela dell’abusoedilizioin Valletta del silenzio.Il Comune èpronto a procedereconla demolizionedel fabbricato costruito in violazionedellenorme edilizieinuna zonadi pregiopaesaggistico, ma l’azienda agricolaMaineha chiestoeottenutola sospensivadel provvedimento daparte delTribunale amministrativoregionale. Loha spiegato ierila dirigentedell’edilizia privata del Comune, MichelaPiron, sottolineandoche la sospensivaè arrivata la scordasettimana«proprio pochissimigiorniprima delprevisto abbattimento». L’UDIENZAALTAR Perl’amministrazione comunalesitratta «solodi unrinvio», aggiungePiron, convintachequando ilTar sipronuncerà nel merito darà il vialiberaalla demolizione.«L’udienza è incalendarioaiprimi di marzo»,ricordaPiron. Il

DELDIN. IlComune ritieneche lafalda siastata intaccatadai lavori

Americaniprontiapagare sesaràdimostratoildanno Comune prevede di abbattere lastruttura abusivaaddebitandopoi le speseal privato. VIALETRIESTE Erestainsospesoa seguitodi una seriedi ricorsianchela demolizionedi un palazzo disei pianiabusivo inviale Trieste 94. Anche in questocaso, conclude Piron,«il pronunciamento èattesoperiprimi di marzo». © RIPRODUZIONERISERVATA

Il caso fa discutere a pochi giorni dall’inaugurazione delle prime due palazzine all’interno della base Pochi giorni dopo l’inaugurazione ufficiale delle prime due palazzine all’interno della caserma Del Din, con tanto di rottura di una bottiglia di Prosecco come se si dovesse varare una nave, lo stato maggiore degli americani vicentini si ritrova con l’ennesima grana preannunciata dall’amministrazione comunale vicentina. «Avendo motivo di ritenere che la falda all’altezza dell’ex Dal Molin sia stata danneggiata dai lavori per le realizzazione della caserma - ha detto l’assessore Antonio Dalla Pozza -

Ilcol. Buckingham mentrepiantanuovialberi alDel Din noi chiederemo i danni agli Stati Uniti». E se il col. David Buckin-

gham, comandante della guarnigione, elogiava l’eccellente lavoro svolto dal gruppo Cmc-

ranti e potrà essere sostituito da altri consiglieri che si saranno resi disponibili a ricevere e conservare le dichiarazioni, oltre che il registro. Il servizio non avrà costi per i cittadini né per il Comune, salvo l'imposta di bollo da 14,62 euro e i diritti di segreteria pari a 50 centesimi a carico del dichiarante. Nel dettaglio, con la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, il cittadino dichiara di aver compilato e sottoscritto un testamento biologico, e per garantire la certezza della data di presentazione e la fonte di provenienza, indica dove l'originale è conservato e il nominativo del notaio o della persona fiduciaria alla quale affida il compito di dare fedele esecuzione alla sua volontà, qualora si trovasse nell'incapa-

cità permanente ed irreversibile di intendere e di volere in riferimento ai trattamenti medici da eseguire. Al dichiarante verrà quindi rilasciata un'attestazione che sarà inoltre inviata ai soggetti interessati. «Finalmente - sottolinea Rosalba Trivellin, esponente dell’associazione “Coscioni” che da più di tre anni si batte per questo traguardo - anche Vicenza si onora di un servizio di profonda laicità, di rispetto della libertà della persona e della sua autodeterminazione. Non è un obbligo per i Comuni, certo, ma diventa tale quando più di 600 cittadini lo chiedono in pieno diritto costituzionale e dopo la votazione favorevole per ben tre volte in Consiglio Comunale». •

LANOVITÀ. Fissatelemodalità peril funzionamento dell’elencoattivatopresso lapresidenza del consigliocomunale

Biotestamento,registro al viada oggi Pecori precisa: «In realtà manca ancora una legge» L’associazione Coscioni: «Vicenza città più laica» Da oggi i vicentini che abbiano depositato un testamento biologico da un notaio o da una persona fiduciaria potranno fissare un appuntamento in Comune per inserire il proprio nome in un apposito registro. Il testamento biologico è il documento contenente la manifestazione di volontà di una persona che indica in anticipo i trattamenti medici cui essere o non essere sottoposta

in caso di malattie o traumatismi cerebrali che determinino una perdita di coscienza definibile come permanente e irreversibile. La giunta ha approvato il provvedimento che fissa le modalità operative di funzionamento del registro-elenco, dando così seguito alla delibera del consiglio dello scorso 15 novembre con cui veniva decisa l'istituzione del registroelenco presso la presidenza del consiglio comunale. «In realtà in questo delicato ambito manca una legge nazionale - spiega l'assessore ai servizi demografici Massimo Pecori -. Gli enti locali quindi

si ritrovano ad essere sollecitati sempre più spesso dalle persone che chiedono tutele. Così ci sono amministrazioni che non fanno nulla perché comunque non sono tenute a farlo e altre che invece si attivano per dare risposte. Il consiglio di Vicenza ha deciso di istituire questo registro-elenco per contribuire alla tutela della piena dignità delle persone e per promuoverne il pubblico rispetto anche in riferimento alla fase terminale della vita umana». Il presidente del consiglio comunale Luigi Poletto è l'incaricato del sindaco ad autenticare le firme dei dichia-

Unmoduloper lacompilazione delregistrobiologico. ANSA

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IL GIORNALE DI VICENZA

SantiePatroni delgiorno

Troviamo un bel mazzo di santi patroni e guaritoriancheoggi.Sant’Albinovescovo diAngersèinvocatocontrogliincesti,debiti e pertosse; Bonavita da Lugo (morto francescano dopo avere svolto il mestie-

re di fabbro) è uno dei patroni della categoria e rimedia ai dolori agli orecchi; san Leone Luca vescovo di Bayonne assieme ai suoi compagni martiri rende inoffensivi gli orsi; san Sultberto è invocato come

protettoredeisofferentidianginapectoris;sanDavidedelGalles(mentrepredicavaunacolombabiancasiposòsullaspalla eilterrenosottoipiedisiinnalzòcomeun pulpito)è unodei partronidei neonati.

Dialettando Avere elborsino lascarsela rota: borsinvuol dire borsettaotaschino,

GX22041

Venerdì 1 Marzo 2013

scarselasignificatasca. Un bruttovizio,quello di scialacquareisoldi.

GX12094

LAGRADUATORIA. Diffuseieria Montecitorioe PalazzoMadamaledichiarazioniIrpef del2012 dituttii parlamentari

Redditionorevoli,vinceFranco Il senatore uscente leghista sfiora gli850milaeurograzieacessioni immobiliari.Calearo(329 mila) eConte (201mila)sono sulpodio Non è più premier, ma è sempre primo: Silvio Berlusconi resta irraggiungibile, lassù in cima alla classifica dei redditi dei parlamentari italiani, diffusi ieri a Montecitorio e Palazzo Madama. In verità il suo è sceso in un anno da 48 milioni di euro a 35 milioni, ma comunque si colloca ben sopra ai 23 milioni d’inizio legislatura (2008). Anche la dichiarazione dei redditi del 2012, quindi, conferma il Cavaliere come il Paperon de Paperoni della politica italiana, trenta volte più ricco del premier uscente Mario Monti, che ha dichiarato 1.092.068 euro.

Ccc, punta di diamante dell’edilizia delle cooperative rosse emiliano-romagnole, l’assessore Dalla Pozza evidentemente non era dello stesso avviso ma, codici alla mano, individuava la responsabilità nel committente. Nessun commento, come sempre, dal quartier generale della Ederle. Di sicuro non hanno gradito il fatto di essere ritenuti responsabili di danneggiamenti senza aver ricevuto una documentazione a sostegno di questa tesi. Dopodiché, c’era perfetta condivisione del concetto espresso dall’assessore: chi rompe paga. Su questo, trapela dal comando, non si discute: se verrà dimostrato che a danneggiare la falda sono stati gli americani, gli stessi americani pagheranno il dovuto senza fare una piega. Chi rompe, paga, appunto. Si aspettano solo una pezza giustificativa da consegnare al Pentagono. Seguirà, eventualmente, bonifico. •

FRANCOALTOP.Una cifra cui si avvicina, nell’anno considerato, un vicentino, il senatore della Lega nord Paolo Franco, che per il secondo anno di fila si conferma il parlamentare berico con il reddito dichiarato più elevato: nel 2011 erano oltre 600 mila euro di imponibile Irpef; lo scorso anno la cifra è salita a 848.083 euro. Soprattutto in tempi come questi, con il vento anti-casta che soffia forte, è bene precisare che quello di cui si parla è ovviamente il reddito imponibile complessivo, che può essere il frutto dell’attività privata o di operazioni economico-finanziarie, cui si aggiunge l’indennità da parlamentare. È così nel caso di Franco che precisa - nella dichiarazione al Senato - che c’è stato «lo scioglimento anticipato il 10 ottobre 2011 della società Framir e del-

Incodatrai vicentinidella scorsalegislatura duedonne: Sbrollini(Pd) eLanzarin(Lega)

Situazione generale Si aprirà una fase di tempo bello con qualche foschia la notte.

la conseguente relativa partecipazione al 50%». Allo stesso modo la somma dichiarata nel 2011 da Franco era anche il risultato della vendita di alcuni terreni di sua proprietà. Nella dichiarazione 2012, Franco segnala anche l’acuisto di un appartamento e posto auto a Eraclea. CALEARO E CONTE SUL PODIO. La dichiarazione dei redditi 2012 registra un incremento rispetto all’anno precedente per Massimo Calearo Ciman, eletto nel 2008 col Pd di Veltroni ma poi uscito dai democratici e approdato, dopo alcune tappe, al gruppo Popolo e territorio. L’imprenditore di Isola Vicentina ha dichiarato 329.243 euro, in crescita di quasi 80 mila rispetto ai 253 mila dell’anno precedente. Sul terzo gradino del podio Giorgio Conte, deputato di Fli, con 201.455 euro, e la segnalazione dell’acquisto della comproprietà al 50% di un immobile residenziale a Costabissara. GLI ALTRI. La legislatura appena conclusa contava altri cinque parlamentari. Nell’ordine decrescente di reddito s’incontrano poi due big della Lega nord, Manuela Dal Lago con 193.645 euro e Stefano Stefani con 170.327 euro. L’imprenditore Alberto Filippi, ex leghista poi espulso, approdato al gruppo Misto e ora della Destra, ha dichiarato 124 .581 euro d’imponibile (nel 2011 erano 460 mila). Algli ultimi due posti c’è un testa a testa al femminile: Daniela Sbrollini, deputata riconfermata del Pd, raggiunge i 123.728 euro e dichiara l’acquisto di una quota di proprietà dell’appartamento in cui risiede; il suo reddito supera di nemmeno 200 euro quello della sua collega alla Camera Manuela Lanzarin, Lega nord (non riconfermata), che si ferma a 123.593. •

Previsioni

del tempo per il fine settimana in tutto il

territorio vicentino

VENERDì

Zero termico 1.800 m

Sole con qualche foschia la notte.

SABATO Spulciandoi dati

gli impegni presi con la firma del Patto dei sindaci che ha l’obiettivo di raggiungere i traguardi fissati dal protocollo di Kyoto: ridurre la CO2 almeno del 20% entro il 2020, aumentare del 20% l'uso delle energie rinnovabili e prevedere un risparmio energetico del 20%. «Abbiamo una grande responsabilità soprattutto nei confronti delle prossime generazioni perché o si segue la strada dello sviluppo sostenibile, o si va verso un punto di non ritorno», prosegue il sin-

Èunaquestione“adue” tra Popolodella libertàeFuturoe libertà,i due partiti cheun tempoerano unacosasola primacheGianfrancoFini e SilvioBerlusconi rompesseroi pontiesi dichiarassero guerra avicenda. Laquestione èquella dellaricchezzadei parlamentarieincimaalla classificadellaCamera,ai primi dieciposti,sicontano quasi eslcusivamente esponentidi questedueforzepolitiche. Alcomandoc’è, come dettoa fianco,Silvio Berlusconi (Pdl) con35.439.981 dieuro dichiarati. Dallasecondaposizione ingiù figuranonell’ordine:Amato Berardi(Pdl) con 3.409.999 euro;AntonioAngelucci (Pdl) con1.992.264 euro;Giulia Bongiorno(Fli)1.930.098 euro;

PAPERINO ÈGiuseppeVatinno(Idv)il deputatopiù poverodi Montecitorio.Subentrato aLeoluca Orlando, eletto sindacodiPalermo, Vatinno,giornalista e consulenteambientale,ha dichiaratoperil 2011un redditodi 16.732euro. Al Senatoil “paperino”è il sindacalistamilanese del PdGiorgio Roilo Roilocon 29.385euro.

ENERGIA. IlComune sirivolgeall’Ueper lanciarelagreen economy

«Un passo molto importante lungo la strada della sostenibilità, un incentivo alla green economy vicentina con 160 milioni di euro di investimenti stimati entro il 2020, uno strumento che può contribuire a ridurre il costo dell’energia per famiglie ed aziende grazie all’aumento dell’efficienza energetica». Così il sindaco Achille Variati commenta l’invio a Bruxelles del Paes, il Piano di azione per l’energia sostenibile elaborato dal Comune, documento realizzato in linea con

Nella“topten”deiricchi èunasfidatraPdleFli

LAMEDIA Èdi215.022.791 euro il redditototale di tuttii parlamentariitaliani nel 2011.Il reddito totaledei senatoriè stato 60milioni 733 mila545euro, e quellodei deputatiè stato di154 milioni 289 mila 246 euro.Il reddito medio diparlamentari italiani nel 2011è stato quindi di221 mila217 euro.

Lasede dellacommissioneUe

daco. «Il Paes - spiega l’assessore all’Ambiente Antonio Dalla Pozza, che ha firmato il Patto dei sindaci nel 2011 a Bruxelles - rappresenta la naturale sintesi degli strumenti di pianificazione adottati dal Comune negli ultimi anni: il Piano urbano della mobilità, il Piano di assetto del territorio, il Piano degli interventi, il Piano per il contenimento dell’inquinamento luminoso, la crescita della raccolta differenziata, il forte impulso allo sviluppo del fotovoltaico sugli edifici pubblici, la progressiva estensione della rete del teleriscaldamento, un bilancio arboreo tornato ad essere ampiamente positivo e la logistica delle merci in centro storico con i veicoli elettrici della “Veloce”». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Temperature

0° + 9°

Alivello nazionale

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Pianodell’ecosostenibilità Dossierinviato aBruxelles

Temperature

0° + 10°

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Marco Scorzato

Zero termico 1.200 m

Sole con qualche foschia la notte.

DOMENICA Temperature 0° + 9° Zero termico 1.800 m

Sole con qualche nuvoletta sui monti. GaetanoPecorella MaurizioLeo (Pdl)1.827.900 euro;DonatoBruno (Pdl) 1.664.507euro;Giuseppe Consolo(Fli)con 1.478.903euro; MaurizioPaniz (Pdl)1.407.973 euro;alnono postoc’èNiccolò Ghedini(Pdl)con 1.140.901; chiudela classificaGaetano Pecorella,l’unico esponentedel GruppoMisto,con unreddito dichiaratodi 986.856euro. • ©

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Dove andare questo Weekend?

Nella giornata di sabato ci sarà tempo brutto al sud con piogge anche intense. Domenica tempo buono su molte regioni con solo nubi al sud.

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20 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 1 Marzo 2013

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IlVicentinodopoilvoto

IPARLAMENTARIVICENTINI CHESIINSEDIERANNOABREVE

Le soluzioniproposte ele ipotesiper ilfuturo

ILGRANDEREBUS. Leidee deglielettivicentini sulleipotesi di governo

Pd,labaseavverte «NoaBerlusconi SiriprovicolM5S» Sbrollini:«Governocol Cav?Ilterritorio si ribella» Nuoveavances aigrillini, Cappellettifrena:«Solo comeinSicilia».Zanettin (Pdl): «Largheintese» Marco Scorzato È come la storia del muto che dice al sordo: c’è un cieco che ci sta guardando. Pier Luigi Bersani corteggia Beppe Grillo, ma questo non ci sente; Silvio Berlusconi vorrebbe che il Pd bussasse ad Arcore per un governissimo, ma la base democratica - anche a Vicenza urla «giammai»; e allora il capo del Movimento 5 stelle provoca: «Se Pd e Pdl tengono alla governabilità possono sempre votare la fiducia a un governo 5 stelle». Inutile dire che dai due partiti la reazione è stizzita. Ergo: non solo ingovernabilità, ma (apparente) incomunicabilità. Eppure le diplomazie si stanno muovendo, anche se il tempo stringe. Intesa Pd-Grillo o larghe intese Pd-Pdl? O qualcosa di diverso ancora? È il tema nazionale di queste ore ed è il tema di cui si parla anche nel Vicentino. PD, IL PALLINO CHE SCOTTA. La maggioranza alla Camera consegna il pallino in mano al Pd, ma scotta come non mai e soprattutto, per lanciarlo, ci vorrebbe la forza (parlamentare) che i democratici ora non hanno. La prima avance di Bersani verso Grillo è stata respinta,

ma la base del Pd invita «a riprovare». Tra gli eletti vicentini è questa la linea, che poi non è altro che la traduzione dei segnali molto espliciti che arrivano dalla base del partito e non solo. Anche Achille Variati, il sindaco renziano, ha detto «no a pateracchi» con il Pdl, avvertendo che succederebbe una rivoluzione dentro il partito. Lo dice anche Daniela Sbrollini, deputata rieletta: «L’altro giorno, in poche ore, ho ricevuto 55 email dal territorio e tutte mi dicevano “no

L’Italiaèin crisi,dobbiamo cercareildialogo conglielettidel Movimento FILIPPOCRIMÌ DEPUTATO DELPD

Nienteintese pergovernarema inquestigiorni cisaràconfronto traleparti ENRICOCAPPELLETTI SENATOREMOVIMENTO 5 STELLE

alle larghe intese”». Sbrollini, da parte sua, conferma: «No, con Berlusconi è impossibile, non ce la farei e avremmo la rivolta dei nostri iscritti ed elettori». Da debuttante assoluto a Montecitorio, il 25enne Filippo Crimì, renziano del Pd vicentino, è un po’ più prudente ma sufficientemente chiaro: «Il dialogo va cercato in primis con il Movimento 5 stelle, con i suoi eletti, che non solo Beppe Grillo. Con loro potremmo trovare sintonia su una serie di temi, e non penso alla legge elettorale, ma a questioni cruciali per risollevare il Paese che altrimenti rischia di naufragare». E se i 5 stelle rispondessero comunque picche? «Credo che al centro si debba mettere l’interesse del Paese, stilando una serie di punti e su quelli cercare una maggioranza». M5S: MODELLO-SICILIA. Ma è possibile che il Movimento 5 stelle dia un contributo per governare? Enrico Cappelletti, neosenatore vicentino, ribadisce la linea: «Il nostro programma dice no alle alleanze: lo dice Grillo ma è anche l’impegno che hanno condiviso tutti i candidati e tutti i 162 eletti. Ora ci incontreremo, di-

CinqueallaCameraecinqueal Senato:latruppapiùnumerosaè quelladelPd,chehaelettosei rappresentanti;dueileghisti,uno ciascunoperPdleCinqueStelle

Lalettera CAROPARLAMENTARE Èa firma Giovanni Rolando,presidente dell’Ipab,la lettera chea breve riceveranno i neo eletti.L’obiettivo di Rolandoè quellodi «far conoscere,anche attraversouna visita delle strutture,lacomplessa realtàdellesette residenzeperanziani non autosufficientied autosufficienti.E nell’occasionespiegare i programmi,iproblemi da affrontareeda risolvere perilbenessere degli anzianiin una società sempre piùvecchia e con famiglie sempre più corte, inuncontesto digrave crisisociale,economica». LADENUNCIA SpiegaRolando:«Gli ospiti sivedonocostretti a pagarerettesempre più oneroseinassenza dell'adeguamentodelle quotedirilievosanitario checompetono alla Regione.In assenzadella riformadelle Ipab,da almeno15 anniauspicata datuttiinRegione Veneto, maancora alvaglio della QuintaCommissione in RegioneVeneto.Manca anchel’attuazione dell'accordodi programma firmatodalla Regione Veneto-Comunedi VicenzaedIpab inaprile 2012edoggi sospesoa causadella deliberazione/diffida dell'assessoreregionale. LARICHIESTA Rolandochiedeai parlamentari«il sostegno, dall’altodel lororuolo istituzionale,indifesa dellaComunitàIpab di Vicenza,della salvaguardiadella dignità dellepersone non autosufficienti». •

Lospoglio delleschede ha portato consèl’impossibilità di formareilnuovo governo scuteremo, ma non metteremo in discussione gli impegni di base». “Niente alleanze” vuol dire che «non entreremo al governo». Ma non è escluso un sostegno sui temi. E Cappelletti ripete di nuovo la linea: «Modello-Sicilia: lì c’è una maggioranza a geometria variabile, ma abbiamo già dato il nostro voto a diversi provvedimenti della giunta Crocetta», il presidente del Pd. Quanto alle frizioni Bersani-Grillo, il senatore Cappelletti invita a guardare oltre e con un po’ di pazienza. «Bisogna aspettare qualche giorno, ci saranno dei tavoli di discussione, peccato

TENSIONINELCARROCCIO. Lettera del segretario provinciale alla base DONNEVICENTINE. Domani aChiampo

Busettiai militantileghisti «Qualcunoremacontro» Esulta per la Lombardia: «Abbiamovinto».Francoreplica:«Metterelatestasottolasabbiaèsbagliato» «Abbiamo vinto», scrive Maria Rita Busetti, segretario provinciale della Lega nord. Si riferisce alla Lombardia e non al Vicentino, dove il partito ha perso 100 mila voti rispetto al 2008. E ancora: «Sappiamo che qualcuno ha remato contro...», aggiunge con stoccata polemica nei confronti di una fetta di esponenti del Carroccio. Busetti scrive questo in una lettera ai militanti che in poche ore ha riattizzato il fuoco di chi non la pensa come lei, nel partito, e che contesta la linea adottata dai vertici veneti in campagna elettorale. Il governatore Luca Zaia è già andato allo scontro con il segretario veneto Flavio Tosi e le scintille sembrano solo all’inizio. Ora, a pochi giorni dal voto delle politiche e dal flop veneto della Lega nord, il fronte interno al partito si respira

MariaRitaBusetti anche a livello provinciale. Busetti, nella lettera ai militanti, riconosce che «abbiamo pagato a caro prezzo gli scandali interni e sicuramente anche la scelta di correre alle politiche con il Pdl». Del resto il risultato veneto e vicentino non lascia spazio a interpretazioni. «Tuttavia, Maroni aveva detto chiaro che Roma non ci interessava. Volevamo la Lombar-

dia per dare forma reale al grande progetto della Macroregione del Nord. Abbiamo pagato, è vero, ma abbiamo vinto». La segretaria invita a «ricominciare a costruire il percorso sul territorio facendo capire ai veneti che solo cosi riusciamo a salvare il Nord e forse anche il resto». E non si risparmia: «Certo, qualcuno ha remato contro, lo sappiamo, qualcuno non ha fatto campagna elettorale e sappiamo anche questo». Dal fronte bossiano, o forse è meglio già chiamarlo «zaiano», non è stata presa bene. A microfono chiuso, in stile leghista, monta la tensione. Paolo Franco, ormai ex senatore, si tiene alla larga dalla polemica, ma ci tiene a ribadire un concetto: «Mettere la testa sotto la sabbia è sbagliato, oggi è arrivato un tornado che si chiama Grillo e dobbiamo rifondare il nostro progetto: un confronto interno alla Lega è indispensabile. Io da segretario l’ho fatto». • M.SC. © RIPRODUZIONERISERVATA

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LEMIGLIAIADIELETTORIPERSI DALLALEGANELVICENTINO

Rispettoalleelezionipolitichedel 2008inprovinciadiVicenzala Leganordhaottenuto100mila votiinmeno,conuncalodel61% Stavoltas’è fermataa64milavoti

non siano on line». Possibilista, dunque, su una soluzione i cui contorni non sono oggi decifrabili. E conclude ricordando che «questa legge elettorale non l’abbiamo fatta noi». PDL: LARGHE INTESE. Chi invece continua a invocare le larghe intese è Pierantonio Zanettin, senatore del Pdl. Fin dalla sera dello scrutinio, l’esponente berlusconiano aveva indicato quella strada: «Non siamo esaltati dall’ipotesi - afferma ma secondo me bisogna percorrere quel cammino, per una questione di responsabilità. Se anche andassimo a nuo-

ve elezioni ci sarebbe ingovernabilità e non ce la possiamo permettere: piaccia o no dobbiamo fare i conti con i mercati, con le attese delle imprese. Secondo me bisogna provare a trovare delle intese allargate». LEGA OUT. A quel punto, ammesso che il Pd cambi idea, a centrodestra si romperebbe l’alleanza. Lo fa capire Filippo Busin, neo deputato della Lega nord: «Non sono io a decidere, ma non credo che il mio partito entrerebbe in un governissimo, come non l’ha fatto con il governo Monti». • © RIPRODUZIONERISERVATA

ILCASO. Polemichesulsimboloin un suosito

Occupazioneemercati LaDal Lago nelmirino esperteaconfronto «Vuolei voti daitifosi» Atteso anche Bossi Si parlerà delle difficoltà che si incontrano oggi nel mercato del lavoro Difficoltà e potenzialità della donna nel mondo del lavoro’: è questo il tema dell’incontrocena promosso dall’Associazione Donne Vicentine domani. L’appuntamento a Chiampo, alle 20 al ristorante “La Pieve”, dove la presidente Carla Gottardo introdurrà il dibattito. “Le donne - afferma Gottardo - sono le prime vittime della crisi che il nostro Paese e l’Europa stanno attraversando, soprattutto se si considera che il mondo del lavoro è sempre stato ostico per quelle che sono in cerca di un’occupazione e che escono dal mercato”. Tra gli ospiti della serata ci sarà l’on. Manuela Dal Lago, presidente della Commissione Attività Produttive e candidata sindaco per le prossime amministrative che si terranno a maggio a Vicenza. Nel corso della serata ci saranno anche gli interventi del-

l’avv. Catia Rozzanigo, esperta in problematiche sul diritto del lavoro, e Manuela Raniero imprenditrice della vallata del Chiampo. Ospite particolare della serata on. Umberto Bossi fondatore delle Associazioni Padane. Per partecipare alla serata, il costo è di 16 euro, per prenotazioni contattare: 345/0815571 mail: info@associazionedonnevicentine.it. Un momento più conviviale, invece, è previsto per la settimana successiva, a Vicenza in occasione della festa delle donne che si aggiunge al ricco calendario cittadino. L’Associazione donne vicentine, infatti, ha già organizzato una serata in occasione della Festa della Donna. Le volontarie celebreranno la ricorrenza dell’8 marzo nel ristorante “Al Company” a Vicenza, dove ci sarà spazio anche con l’intrattenimento e musica. Anche in questo caso è richiesta la prenotazione, entro il 5 marzo, il costo della serata è di 19 euro. Info: info@associazionedonnevicentine.it 346/6401199

Un biancorosso protesta e Diamanti esterna online Fabris: «Nessun problema anche Variati è con noi» Non se ne perde nemmeno una. A ogni partita del Vicenza, infatti, il candidato sindaco Manuela Dal Lago non fa mancare la sua presenza sugli spalti del Menti. Una fede calcistica incrollabile che, dal 16 febbraio, campeggia anche sulla sua pagina Facebook, oltre che sul sito internet al quale la pagina rimanda. Una copertina che però alcuni tifosi biancorossi non hanno gradito. L'accusa, rivolta attraverso alcune email spedite alla società di via Schio, è presto spiegata: propaganda politica in vista delle elezioni comunali. «Dal punto di vista istituzionale - replica il direttore di gestione del Vicenza, Andrea Fabris - noi non prendiamo le parti di nessuno. Non è certo un mistero che Manuela Dal Lago sia una tifosa del Vicenza, ma lo è da sempre. E con lei abbiamo ottimi rapporti come lo sono quelli con il sin-

daco Variati, il quale in molte occasioni si è dimostrato vicino alla nostra società». La lettura che Fabris propone dell'impiego dello "scudetto" biancorosso ha piuttosto una prospettiva di sostegno verso la squadra: «È un simbolo di tutti, e proprio per questo tutti lo possono utilizzare. Anzi, ben venga se è un modo per dimostrare l'affetto e il legame verso i colori biancorossi». La polemica, però, corre su Facebook. È il caso, ad esempio, del consigliere comunale del Pd Giovanni Diamanti. Il suo post relativo al «tentativo di strumentalizzare il Vicenza Calcio a fini elettorali» contava, fino a ieri sera, 12 "mi piace" e tre commenti favorevoli. Dallo staff della Dal Lago fanno sapere che il sito è solamente di sostegno e staccato dalla campagna elettorale, che deve ancora cominciare. Per quanto riguarda l'utilizzo del simbolo, invece, è visto come una manifestazione del sostegno alla squadra e come indice di un tifo che ha origini ben più lontane». • GI.GU. © RIPRODUZIONERISERVATA


22 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 1 Marzo 2013

TRIBUNALE. Ilpubblicoministero Toniolo dopo tre oredi requisitoriasollecitapene da 4anni a4 anni e8mesi a caricodegliimputati perbancarotta fraudolenta

CracRistocenter,ilpm chiede4condanne «Distratti300 mila euro,ilcasale diDebba,elaparcella dellegale» Ledifese contestanoogni accusa «Sonotutte operazioni regolari» Diego Neri Una spoliazione pianificata, per sottrarre una serie di proprietà ai creditori di una società che, già in crisi, fu privata del suo bene più importante. È la convinzione del pm Antonella Toniolo per la quale il crac dell’immobiliare Ristocenter fu una bancarotta fraudolenta che coinvolse non solo i due titolari, Ilario Marchi e Giampietro Frizzo, ma anche il loro avvocato Paolo Pozza, ritenuto l’amministratore di fatto, e l’impresario Giuseppe Rossi, che si sarebbe appropriato del casale di Debba. Per questo ha chiesto le condanne per tutti, con pene pesanti. PROCESSO. Davanti al collegio presieduto da Maurizio Gianesini (giudici Eleonora Babudri e Barbara Maria Trenti), ci sono Rossi, 45 anni, ex presidente di Aim e impresario della cit-

Allasbarradue immobiliaristi, l’impresario GiuseppeRossi el’avvocato PaoloPozza

Ledifese

tà (difeso dall’avv. Lino Roetta), l’avvocato Pozza, 44 (avv. Umberto De Luca e Michele Carotta), e i titolari di Ristocenter Frizzo, 46, della città (avv. Elena Peron) e Marchi, 60, della città (avv. Massimo Rizzato). Accuse: bancarotta fraudolenta patrimoniale e insolvenza fraudolenta. RICHIESTE. Il pm Toniolo ha esposto per più di tre ore gli esiti delle indagini e del dibattimento, ritenendo che gli imputati, nell’autunno 2009 arrestati, siano responsabili della bancarotta. Per Rossi ha chiesto 4 anni di reclusione; per Pozza, Frizzo e Marchi 4 anni e 8 mesi. INSOLVENTE. I fatti d’interesse per il processo partono dal 2007. Fino ad allora Ristocenter era stata una nota immobiliare. Ma in quell’anno entrò in crisi, soprattutto di liquidità; se è vero che aveva un importante patrimonio (stimato in 13-14 milioni di euro, anche se secondo il pm si tratta di una stima in eccesso), aveva un passivo ingente, soprattutto con le banche. Quando fallì, il curatore Andrea Peruffo, che seguì le indagini con la Tributaria e con la sezione della procura della guardia di finanza del luogotenente Agugiaro,

Ilcasale di Debba,alcentrodel contenderenel processo perla bancarottaRistocenter calcolò in 12 milioni il passivo. Frizzo e Marchi vennero segnalati dalla centrale rischi della Banca d’Italia. «Il bilancio del 2007, in attivo, era falso», sottolinea il pm.

IlarioMarchi

GiampietroFrizzo

PaoloPozza

GiuseppeRossi

Fotonotizia

CONFERIMENTO.Rossi, dopo vari passaggi societari anche attraverso delle fiduciarie, con

DISTRAZIONI.In che cosa consistono per il pm le distrazioni? «I 300 mila euro suddivisi fra gli imputati. Poi i 500 mila euro della parcella, una cifra fuori mercato utilizzata per abbassare il valore dell’immobile», visto che la parcella era riferita non già a prestazioni professionali relative al casale, ma ad altri cantieri. «E soprattutto il casale, perché Ristocenter fu privata del suo bene più prezioso. E di conseguenza i creditori». Rossi voleva trasformare il casale in residenza per anziani e venderlo all’Ipab. Aveva già preso accordi con il presidente dell’epoca Gerardo Meridio e il cantiere fu visitato anche dal sindaco Variati. Ma arrivarono arresti e sequestri, e non se ne fece nulla. Per il pm è la prova della bancarotta che merita 4 anni di cella. Gli imputati scuotono la testa. Spazio alle difese il 18 aprile. • © RIPRODUZIONERISERVATA

SAN LAZZARO. L’altrasera incendioalresidence Campiello

ILCOLPO

I proprietari, due nigeriani, sembra non vivano in città Un vicino: «Sempre via vai di persone a tutte le ore»

ni strutturali, è andato distrutto e il fuoco ha annerito anche la facciata esterna sul retro. Non si può lasciarlo in queste condizioni, bisogna intervenire subito». «Daremo anche il via agli accertamenti dei contatori di quell’appartamento - ha aggiunto l'architetto -, per verificare che tutto sia in regola. Gli allacciamenti abusivi non sono nuovi nel palazzo. C’è chi non paga le bollette, si vede staccare acqua, corrente e gas e riesce a sfruttare i vicini di casa che poi si ritrovano con conti esorbitanti e non sanno cosa fare. Alcuni hanno persino paura di denunciare l’accaduto, perché temono poi ritorsioni. Da anni stiamo facendo di tutto per migliorare la situazione al Campiello, ma la battaglia è dura». •

Hanno tentato di entrare da una porta laterale ma non ci sono riusciti; hanno provato a forzare una finestra ed è andata peggio e, alla fine, hanno preso a colpi di piccone la porta principale. Una volta nella villetta di via Valdorsa hanno “lavorato” con calma. Sapevano che i residenti non c’erano e che nessuno si sarebbe accorto di nulla perché la casa è un po’ isolata. I ladri hanno messo a soqquadro tutte le stanze, circa una decina, aperto i cassetti, i mobili e gli armadi, scegliendo con cura gli oggetti di valore, dalla tv ai gioielli, dall’argenteria alle cornici. Solo a distanza di ore il proprietario, un vicentino di 64 anni, si è accorto dell’accaduto. Era stato fuori città per poco più di un giorno e quando è tornato nella sua casa regnava il caos. A quel punto all’uomo non è rimasto che rivolgersi alle forze dell’ordine per fare denuncia. Oltre al bottino, che non è ancora stato quantificato, ma sicuramente è di alcune migliaia di euro, la banda ha provocato un bel po’ di danni. La porta principale d’ingresso è stata sfasciata e nelle varie stanze, per cercare oggetti di valore, sono stati danneggiati mobili ed elettrodomestici. Alla fine la fuga, senza nemmeno preoccuparsi di portare via gli attrezzi da scasso. •

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Rogoinappartamento Picconate controlaporta Misterosugliinquilini epoirazzia nellavilletta

Lasolidarietà deglialpini va su4 ruote PREMIO.Lasolidarietàcorresu quattro ruote motrici. Con una breve cerimonia svoltasi alla Fergia, la Lega italiana lotta ai tumori di Vicenza ha consegnato il primo premio dell'annuale lotteria,unaPanda4x4,algruppo alpini di Noventa che la girerà alla squadra di protezione civile Ana Basso Vicentino. Nella fotoCiprianoLazzarin,ElisabettaGiacometti,DomenicoInneccoeGiuseppe Galvanin. • F.M.

Veronafiere 2-3 marzo 2013 N O V IT À ! o M e rc a ti n to d e l P ri v a

a

9 fiera del modellismo

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GW14106

2 M A N I F E S TA Z I O N I - 1 U N I C O B I G L I E T T O

w w w. m o d e l e x p o i t a l y. i t

PARCELLA. Uno dei nodi della vicenda è la parcella da 500 mila euro dell’avv. Pozza. «Un importo sproporzionato visto lo stato di insolvenza della ditta spiega il pm -. Nel febbraio 2008 iniziano ad arrivare decreti ingiuntivi, pignoramenti, pressioni dalle banche». Ristocenter era proprietaria del casale di Debba, valore circa 3 milioni di euro. Poichè la ditta era in difficoltà, l’avv. Pozza lo propose prima a Carlo Valle; poi subentrò Giuseppe Rossi con un’offerta migliore.

FRIZZOEMARCHI «GiampietroFrizzova assoltodall’accusadi bancarottafraudolenta perchèmanca del tutto l’elementopsicologicodel reato-ha detto l’avv. Peron-.Frizzo siè totalmentefidatodei consiglidel suolegale, l’avv.Pozza, chegliha suggeritodi conferireil casalediDebba a “Le betulle”nell’interesse di Rostocenter. L’unico obiettivodi Frizzoera quellodi sistemareiconti edi nonfallire, nell’interesseperciò dei creditori.Non acaso, il finanziamentoda 300 milaeuro loutilizzòper coprirealcuni debiti e pagareidipendenti. Sul frontedell’insolvenza, invece, questanon c’èper ilpatrimoniomilionario dellasocietà». L’avv. Rizzato,difensore d’ufficiodi Marchi, ha parlatopochisecondi chiedendocomepena congruaperilsuo assistito3anni. Il18aprile spazioalle difese,congli avv. Roetta (perRossi), DeLuca e Carotta(per Pozza),che contestanopuntoper puntogliassuntidel pm dicendosiestranei:«Ho pagatoilcasale, dov’èla bancarotta?»,chiede Rossi. •

la società “Le Betulle” entrò in possesso del casale. Come? Non con una compravendita, ma con un conferimento. Ristocenter acquisì delle quote de “Le Betulle”, dando in cambio il casale. Quest’ultimo era gravato da un’ipoteca bancaria per 2,7 milioni. Rossi si accollò il debito - poi negoziato con il Medio Credito Trentino per 2,6 milioni - e la parcella da mezzo milione di Pozza. E acquisì il casale. Per il pm, dunque, Ristocenter fu estromessa da “Le Betulle” un paio di mesi dopo. Poi fallì, nonostante un finanziamento bancario di 300 mila euro dopo il pagamento di Rossi.

Claudia Milani Vicenzi “Attenzione non entrare. Telefonare alla polizia”. È il cartello affisso alla porta dell’appartamento 6 del residence Campiello. Quello che è andato completamente distrutto mercoledì sera. Il rogo sembra sia scaturito da un frigorifero, a causa di un cortocircuito e ha ben presto raggiunto tutti i mobili, concentrati in pochi metri quadrati tra cucinino-salotto, camera da letto e bagno. Tanti danni ma nessun ferito. I residenti, quando è scoppiato l’incendio, erano fuori. In realtà non è ancora chiaro chi ci abiti: i proprietari sono due coniugi nigeriani che pare vivano altrove e che devono ancora saldare un conto di quasi 5000 euro per le spese condominiali. «Da poco più di un mese vedo spesso tre, quattro uomini di colore - ha spiegato un residente - ma in realtà in quell’appartamento c’è un via vai continuo». Prostituzione? «No, no - aggiunge - temo si tratti di altro. Tempo fa ho suonato per chiedere che abbassassero il volume della tv e non urlassero. Regnava il caos, era tardi e

L’intervento dipolizia evigili delfuoco mercoledìsera alCampiello io volevo riposare. Sono rimasto esterefatto perché i mobili erano a dir poco lussuosi: divano in pelle, tv nuovo con maxi schermo che deve costare almeno duemila euro... Insomma, un po’ troppo per un monolocale del Campiello». Che nel residence sia difficile capire chi abita nei vari appartamenti non è un mistero. Basta controllare i nomi. Spesso sul contratto ce n’è uno, sul campanello un altro, sul contatore un terzo e sulla porta di casa un quarto. Diventa quasi impossibile stabilire quale sia quello giusto. «Adesso la priorità è scoprire chi occupa l’appartamento bruciato - ha spiegato l’amministratore condominiale Gaetano De Santi - e fare in modo che i proprietari provvedano subito a sistemarlo. L’interno, anche se non ci sono stati dan-


26 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 1 Marzo 2013

Ideapadovana Lospritz sbarca acampoMarzo

Contin,ideatore dell’iniziativanellacittà delSanto: «Trasportiamoqui gli esercizipiù “in” delcentro» DallaPozza:«Valuteremo ilprogetto nei dettagli» Roberto Luciani Infradito, camicia a fiori, bermudoni ed un aperitivo musicale. Come in Riviera, se non fosse però che il mare è lontano 100 chilometri e l'orizzonte non è una romantica vela al tramonto ma l'austera facciata della stazione ferroviaria. Campo Marzo come non lo avete mai vissuto è una proposta arrivata via mail da Padova all'assessore alla sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza. Suggestiva, apparentemente già collaudata e con risvolti persino rivoluzionari per l'estate vicentina, sebbene ancora da costruire. LAPROPOSTA. A spedirla Federico Contin che nella città del Santo, con l'associazione B44, si è già guadagnato il soprannome di "re dello spritz e della notte", ma che all'ombra di Monte Berico ci tiene a ribadire il carattere socio-culturale dell'iniziativa. Mettendo già le mani avanti: «Non chiamate-

la sprizzeria per favore. In realtà è un vero e proprio progetto di riqualificazione di un'area sottoutilizzata dai vicentini. Sarà realizzato con il coinvolgimento di 5 bar possibilmente del centro non in una vendita alternativa di bevande alcoliche ma in un programma che prevede la presenza di artisti di strada, di concertini, di mostre e momenti di socializzazione. Ognuno di loro, tra l'altro, sarà abbinato a una nazione europea (Italia, Francia, Spagna, Grecia e Gran Bretagna) e proporrà musica, sapori e spettacoli di quei Paesi». LEFESTE.Da giugno fino all'arrivo delle prime giostre, a fine agosto, per gli Oto, sette giorni su sette: e se da una parte viale Dalmazia potrebbe diventare una sorta di riminese viale Ceccarini per migliaia di vicentini, dall'altra le polemiche stagionali fra residenti del centro storico e bar "fracassoni" potrebbero miracolosamente ricomporsi. Spiega Contin: «Detto che il target va dai 20

ai 50 anni, l'idea è proprio quella di trasportare qui gli esercizi più frequentati nel cuore di Vicenza, ovviamente limitando al massimo l'impatto acustico. Credo che anche i residenti ne avrebbero vantaggio perché il parco non sarebbe più alla mercé di gruppi e individui poco raccomandabili ma ci sarebbe un controllo costante. La sicurezza è uno dei nostri punti di forza, l'area, recintata e illuminata anche di notte, sarebbe controllata 24 ore su 24, con un'entrata e un'uscita sorvegliate». Il tutto, assicura Contin, a costo zero per il Comune (che incasserebbe anzi il plateatico) grazie pure alla presenza di sponsor. REGOLE.«Naturalmente costituiremo un'associazione ad hoc fra tutti i partecipanti in modo da non incappare in sorprese burocratiche o peggio in multe». Insomma, vista così l'idea ha il suo appeal, ma restano da smussare diversi angoli. Il primo è proprio il bino-

Ilprecedente PADOVA. «Conquesta iniziativa a Padova abbiamorecuperato aree storicamentedegradate trasferendoviogni estate decinedi migliaiadi persone».Partedalontano lapropostalanciata da FedericoContin all’amministrazionedi Vicenza.Sette annifa iniziòconil Naviglio,al Portello, poifu lavoltadel ParcoAppiani.Enon si è fermato,arrivando fino a SottomarinaeMarghera. Esperimentidiventatia quantoparetradizione e purebusinessse èvero cheoral’associazione B44 vuoleestendereanchealla cittàdel Palladiol’idea.

L’arte dellospritz attira moltiappassionati. La prossimaestate potrebbefarebooma CampoMarzo vento massiccio delle forze dell'ordine portò a sanzioni pesanti ai bar organizzatori accusati somministrare bevande con gradazione alcolica superiore ai 21 gradi. Inoltre, proprio sull'onda di questa lunga esperienza, bisognerà verificare che il barista che si trasferisce "stagionalmente" qui chiuda di contro il suo normale esercizio, un po' per etica professionale molto per la "pace sociale".

NUMERI.I numeri che Continsnocciola sembranoconfermarela predilezionedel popolo dellospritzperi giardini estivi:.«Inuna sola estate all’Appianiabbiamo avuto 250milapresenze.Tra l’altrouna manifestazione cosìfalavorare un centinaiodi persone,tutte inregola». POLEMICHE.Disicuronon sonomancate neppure lepolemichee lemultetra mangiafuoco,giocolieri, concorsidi bellezza, musicae sfideda guinness,protagonista il notoaperitivo, ma il gradimentoresta. Comeil derby delgusto, se èvero chei "cugini" amanosostituirenel bicchiereilbitter (Aperol oCamparichesia) congin oCynar. • R.L.

Breakestivo aCampoMarzo. Agiugno potrebbearrivarelospritz mio spritz-comportamenti maleducati, frutto spesso di una incontrollata somministrazione. È l'altra faccia dell' aperitivo, quella che impazza anche sui video e che è stata oggetto di numerosi articoli, perché trasforma un ritrovo allegro in una presenza molesta, tra chi usa pareti e vasi come vespasiani, ragazzi e ragazze che vomitano o urlano. Tra

l'altro non bisogna dimenticare che Campo Marzo è ancora off limits per l'alcol a partire dalle 20 di sera e se è vero che un compromesso andrà in qualche modo pensato è altrettanto innegabile che mai come stavolta l'esperienza e il senso di responsabilità dei gestori faranno la differenza. Padova, in tal senso, docet se è vero che qualche anno fa l'inter-

L’ASSESSORE. E mentre Contin annuncia che la selezione dei locali è già partita, l'assessore Antonio Marco Dalla Pozza preferisce restare prudente: «Da parte nostra abbiamo risposto di sottoporci il progetto quando sarà più articolato. Certamente l'idea è interessante, sarebbero i vicentini con la loro presenza a restituire il parco alla città e alla legalità, però vogliamo capire tutti i passaggi per non arrivare a trasferire il disagio da una parte all'altra». • © RIPRODUZIONERISERVATA

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LAPROPOSTA. Dagiugno alla Festa deiOto una bottadivivacità


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