rassegna 01-02-13

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www.ilgiornaledivicenza.it

VENERDÌ1 FEBBRAIO2013 € 1,20

SCUOLA

MUSICA

Università,indiecianni iscrittigiùdel17%

di FEDERICO GUIGLIA

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ECONOMIAEPOLITICA.Il caso delMontepaschi agitalacampagna. Polemicatra ileader

Banche,duelloMonti-Bersani Mps,l’inchiestasiallarga:ilTarconvocaBankitalia.IlQuirinale:farechiarezza Il caso Montepaschi agita la campagna elettorale. Polemica a distanza tra Monti e Bersani sui rapporti tra banche e politica. Intanto il Tar convoca Bankitalia e scende in campo anche il Quirinale: «Fare chiarezza». f PAG 2

LAPOLITICA

LASENTENZA

f PAG3

f PAG4

IlpremierincassailsostegnodellaMerkel Droga,perlaCassazionenonèreato Berlusconiall’attacco:«Prendeordini» acquistarlaeconsumarlaingruppo

ILCASO. Speranoi docenti che hannoavutouna votazione fra 30e 34,5

Epurei profbocciati fanno ricorso alTar

Concorsone:50vicentiniesclusivoglionorientrare

MAROLA. Sequestratidue quintali dialimenti

Costate avariate Denunciadei Nas Due quintali di carne sequestrati nel blitz in cucina. I carabinieri del Nas hanno sigillato costate, bistecche e braciole pronte per finire sulle tavole dei vicentini che volevano andare a cenare alla nota “Osteria al Maraneo”, che ha sede a Marola di Torri di Quartesolo in via Stradone.

f NERI PAG 40

CASTELGOMBERTO

LaMetalpres chiude Acasain170

Un’immaginescattata aVicenzadelconcorso svoltosipergli insegnanti

f MADRON PAG25

«La Metalpres Cenzato Spa va in liquidazione e i suoi 170 dipendenti in cassa integrazione straordinaria dalla prossima settimana». L’annuncio choc, «con tutti i lavoratori a casa», è arrivato al termine di un’intensa e drammatica giornata a Castelgomberto, fitta di incontri tra sindacati, dipendenti e proprietà.

f ZILLIKEN PAG 39

Unacostatasulla griglia

TORRIDIQUART.

Trentaagiudizio perlabancarotta diMyAir f PAG 21

VICENZACALCIO

ArrivaTiribocchi conCiaramitaro Bremecinporta f PAG 49

Il runner che vince perdendo

I www.cosarosrl.it contatti@cosarosrl.it

TORTE CLASSICHE

f PAG56

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Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza

S

e l'Università è lo specchio di un Paese, e in particolare del nostro, che è figlio di una cultura millenaria e universale in tutto il mondo riconosciuta, lo specchio riflette il tempo sbiadito della crisi: meno 58 mila iscritti negli ultimi dieci anni. Da 338.482 a 280.144. Al contrario delle aspettative moderne, cioè all'esigenza di maggiore e migliore conoscenza in ogni campo, l'aspirazione a studiare meglio e di più in Italia sta diminuendo di anno in anno. Nell'epoca delle difficoltà economiche molti ragazzi preferiscono tentare subito la strada del lavoro, piuttosto che investire altro tempo e molti soldi in studi che, sempre più spesso, non assicurano gli sbocchi sperati. Con il rischio futuro di lasciare l’Università solo a chi può economicamente permettersela. Anche il miraggio delle due o tre lauree, delle numerose specializzazioni in patria o all'estero ormai non basta più per «concorrere» al posto desiderato con ragionevoli possibilità di ottenerlo. Ma a fronte dell'amaro realismo di tanti giovani e tante famiglie al loro fianco, la classe dirigente sta, semplicemente e colpevolmente, a guardare. Nell'ultimo decennio gli investimenti dei governi nella formazione, nella ricerca, nelle scuole d'ogni ordine e grado sono calati, anche quando Lorsignori promettevano il contrario. Un celebre ministro dell'Economia arrivò a dire che con la cultura non si mangia, come se conoscenza e crisi fossero agli antipodi, mentre è vero l'opposto: è proprio quando le cose vanno male, che bisogna premiare e incoraggiare l'insegnamento, che è la prima palestra della vita. Come paradossalmente testimoniano i cervelli che fuggono. La loro buona, anzi, eccellente preparazione in Italia, li rende appetibili in tutto il mondo. Alzi la mano chi conosce un bravo ricercatore italiano che faccia la fame all'estero. Molti, invece, saprebbero indicare nomi e cognomi di giovani in gamba costretti alla disoccupazione in Italia. Oppure a stipendi umilianti. Oppure a subire ogni genere di mortificazione, se inseriti nel sistema baronale e familista che troppo regna, ancora, in ambito universitario e di alto insegnamento. Bisogna cambiare radicalmente marcia. Investire nel sapere è la madre di tutte le battaglie, ed è sorprendente che non una parola sia stata credibilmente spesa sul tema in una campagna elettorale in cui i vari leader di tutto parlano, perfino del neo-milanista Balotelli. Ma la vera partita a cui i chiacchieroni sono chiamati, è la grande fuga delle 58mila matricole. Basta col prendere a calci la scuola e l'Università, che sono la nostra storia e il nostro futuro. •

I QUADERNI DELLA TRADIZIONE

“Baciami?”, eccoilbrano diIreneperSanremo

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Se scompare un intero ateneo

È IN EDICOLA

l gesto sportivo, e lo è davvero, mi è stato segnalato da Arrigo Giacomelli, avvocato vicentino con studio a Milano. È meravigliato del fatto che pochi sulla stampa in Italia si siano accorti di quanto è accaduto a Pamplona, in Spagna, durante una gara di corsa campestre. Ha ragione. Ne stanno parlando sul Web, soprattutto gli addetti ai lavori sui siti di runner. Fondisti e maratoneti mostrano un motivato orgoglio per il loro collega basco Ivàn Fernàndez Anaya, 24 anni, esempio etico di questa disciplina dura e leale, la più simbolica dell’atletica.

di ANTONIO DI LORENZO Cos’è accaduto? Che alla “Burlada”, corsa classica invernale in Navarra, il keniano Abel Mutai, 24 anni , medaglia di bronzo alle olimpiadi di Londra nei 3.000 siepi, si avvii a vincere la gara. Prossimo a tagliare il traguardo, guarda l’orologio, e a pochi metri dall’arrivo quasi si ferma, convinto di essere già arrivato. Ma si sbaglia. Il traguardo è dieci metri più avanti. Alle sue spalle giunge Anaya: capisce quanto sta accadendo, ma invece di sfruttare l’errore di Mutai, accelerare il passo per superarlo e vincere, gli resta dietro. A gesti lo invita a proseguire e

guida il keniota alla linea del traguardo per fargliela attraversare per primo. Esistono le foto a testimoniarlo. La vicenda fa tornare alla mente lo stremato Dorando Pietri, maratoneta sorretto poco prima della vittoria a Londra nel 1908 e poi squalificato. Ma l’analogia è solo nella fatica. A Pamplona Anay ha commentato: «Io non meritavo di vincere, ho fatto quello che dovevo fare. Lui era il legittimo vincitore». Lineare. Ho fatto quello che dovevo: le stesse parole di Giorgio Perlasca per indicare quella “banalità del bene” alla quale non siamo più abituati. •

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IL GIORNALE DI VICENZA

Via Pontedera 33 A/B - LONIGO (VI)

Venerdì 1 Febbraio 2013

VENETO

CONSIGLIO.Zanonconfermato

IlConsiglioregionaledelVenetohaconfermatocomeproprio segretariogeneraleRobertoZanon,59anni,cheèapalazzo FerroFinidal1992ericoprel’attualecaricadal2009.

Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: veneto@ilgiornaledivicenza.it

VERIFICHE. Relazione e novitàdallapresidente DianaCalaciura

CortedeiConti controllipiùfitti agruppieConsiglio Rendiconti esaminati inmodo capillare ogni 6 mesi In caso di anomalie 30giorni per sistemare ibilanci Tasto dolente le partecipate: rendono sempre meno Martina Zambon VENEZIA

L'occhio della Corte dei Conti passerà al setaccio i conti dei gruppi consigliari e del Consiglio regionale del Veneto. L’ha annunciato ieri mattina Diana Calaciura Traina, presidente della sezione di controllo della Corte dei Conti del Veneto, a margine del rapporto sui dati regionali riferiti al 2011 e presentati nell'aula consigliare di Palazzo Ferro Fini. Se, infatti, è stato eliminato il controllo preventivo degli atti di Giunta da parte della Corte dei Conti, «ogni sei mesi le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti trasmettono ai consigli regionali una relazione sulla tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate nel semestre precedente e sulle tecniche di quantificazione degli oneri». Tradotto, il rendiconto di esercizio annuale che ciascun gruppo consiliare dovrà trasmettere alla Corte, sarà esaminato con cadenza se-

mestrale. «Alla luce degli ultimi scandali nazionali - spiega la presidente Calciura Traina il legislatore ha ritenuto opportuno intensificare i controlli della spesa pubblica per i consigli regionali. Certo - ammette la presidente - si tratta di un carico di lavoro aggiuntivo enorme ma confidiamo che altri magistrati siano destinati ai nostri uffici». Per la Corte veneta ci sono cinque magistrati e una ventina di amministrativi, pochi per fronteggiare le nuove norme di controllo, si spera, spiega la presidente Calciura Traina, in un concorso per la magistratura che si sta svolgendo in questi mesi. Cosa significherà, invece, per i gruppi consigliari? Si tratterà, soprattutto, d'essere precisi nell'indicare la voce cui afferiscono i singoli impegni di spesa. La legge prevede un controllo sulla gestione e la regolare tenuta della contabilità ma non solo. Si specifica la documentazione necessaria a corredo del rendiconto che eviden-

zia, voce per voce, le risorse trasferite al gruppo dal consiglio regionale, con indicazione del titolo del trasferimento e le misure adottate per consentire la tracciabilità dei pagamenti effettuati. Una volta compilato, il rendiconto di ogni gruppo sarà trasmesso al presidente del consiglio regionale che lo trasmette al presidente della regione. Entro 60 giorni dalla chiusura dell'esercizio, il presidente della Regione trasmette le informazioni alla Corte dei conti perché si pronunci in trenta giorni con una delibera ad hoc. Il tutto sarà poi reso pubblico per legge attraverso il sito della Regione. In caso di anomalie riscontrate dalla Corte, il gruppo consigliare avrà trenta giorni di tempo per regolarizzare i suoi conti, pena la decadenza, per l'anno in corso, delle risorse erogate dal consiglio regionale e l'obbligo di restituzione delle somme ricevute e non rendicontate. Insomma, i margini “di manovra" per alchimie interne ai

Asettembre

Prorogato ilPiano venatorio

Ipresidenti Diana Calaciura Traina (sezionecontrollo Corte dei conti) e ClodovaldoRuffato(Cons.)

Liteincasa Lega: Bozzavuolele dimissioni diMaroni eTosi «ICONTI DOPO ILVOTO» Tutti loattendevano,vistoche èl’autore dell’espostoalla magistraturasulle spesedel gruppodella Leganord e aveva preannunciato unduro intervento. Iieriin apertura dellasedutapomeridiana del Consiglioregionaleil consigliereleghistaSantino Bozzaha brevementepresola parola.«Caropresidentedel Consiglio,caricolleghi -ha gruppi si riducono al lumicino. Quanto alla relazione della Corte dei conti sulle finanze della Regione, il giudizio è tutto sommato positivo, l'austerity c'è e di vede, l'assessorato al Bilancio ha operato scelte prudenti sul fronte dell'indebitamento diversificando i mutui già accesi. Pure il capitolo delle spese viene considerato positivo dalla Corte che rileva 10

esordito- videvo alcune spiegazioniinmerito a quanto apparsonegli organidi informazioneinquestigiorni. Laelevata tensioneall'interno delmiopartito, ovverola Lega, causatadauna gestione,a mio mododivedere, personalisticachecontinuerò a combattere-l’attacco diBozza è contro FlavioTosi -appartiene ad un dibattitopolitico chenon coinvolgeinnessunmodoil milioni previsti e 9.700.000 euro a consuntivo. Semaforo verde per il patto di stabilità, l'equilibrio di cassa e sul personale che incide sulle spese correnti per il 10,3%. Il tasto dolente, ma non è una novità, è quello delle partecipate che costano sempre di più e rendono sempre di meno. Ad esempio, Veneto Sviluppo è passata da un utile di quasi 5 milioni nel

VERSOLE ELEZIONI. Premier: a “Un Giorno daPecora” su Radio2 il sindaco scaligero punta ancora sul ministro uscente

Tosi vuole Passera.Galan:addio Lega «Flavio pensa già aun nuovopartito, ilsuo sparirà» Enrico Giardini VERONA

Alleati, ma anche avversari. Flavio Tosi, segretario della Lega in Veneto e sindaco di Verona, rilancia Passera presidente del Consiglio in caso di vittoria del centrodestra. Ma smentisce di voler fare il presidente del Veneto, fra due anni: «Abbiamo già un ottimo governatore e non ce n’è bisogno di un altro». Il berlusconiano Galan affossa invece la Lega, ma anche la «sua» Regione Veneto targata Zaia. Poi bacchetta il Pdl: «Dobbiamo recuperare i nostri elettori. Il partito modello bavarese nei piani di Tosi? Lui sa che fra due anni sarà senza un partito. Perché fra due anni la Lega sarà finita». Alleati veneti, ma anche avversari. Il veronese Tosi, sindaco e segretario nazionale della Liga Veneta, e il padovano Galan, già presidente della Regione, per 15 anni, e ministro, ora capolista del Pdl alla Camera Veneto 1 (Verona, Vicenza, Padova e Rovigo). TOSI ALLA RADIO. Tosi conferma dunque di apprezzare Passera e di non volerne sapere più di Berlusconi. Lo dice da

ospite al programma di Radio Due «Un Giorno da Pecora», condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro. Fra l’altro, ha incontrato Passera ieri a Roma. «Do atto a Berlusconi di aver escluso dalle proprie liste persone inopportune. Anche quest'anno, però, siete alleati col Cavaliere, rilevano i conduttori. «Sì, ma lui non è il candidato premier. Se vinciamo le elezioni, Berlusconi non farà il premier. Al momento, non c'è alcun candidato e se si vinceranno le elezioni, si troverà quello adatto». «MEGLIO PASSERA». Passera, dunque, anche se non è di destra... incalzano Sabelli Fioretti e Lauro. Tosi: «Non bisogna essere di destra per fare il candidato, noi della Lega non siamo di destra». E dopo essersi lamentato del fatto che «la Lega è stata estromessa dalla campagna elettorale in televisione», il sindaco nega di volersi candidare fra due anni in Regione. Quindi si ricandiderà Zaia nel 2015? «Direi di sì, mi pare normale». E non è che vuole andare a fare il segretario nazionale della Lega Nord se Maroni diventerà governatore della Lombardia? «No, io

sto facendo il segretario della Liga Veneta e il sindaco di Verona, di cose di fare ne ho già abbastanza». «GALAN:TUTTOCAMBIERÀ».Galan, ex Forza Italia, da noi interpellato al telefono, ammette che «queste campagne elettorali, senza i voti di preferenza, sono una tristezza», ma al tempo stesso sta cercando di far riprendere terreno al Pdl: «Incontro i veneti e quando vedo che cittadini, imprenditori, varie categorie che fin dal 1994 erano erano con noi ci hanno abbandonato, penso che qualcosa abbiamo sbagliato. Che sarà il Pdl futuro? Non so, ma che si vinca o si perda, in Veneto, e per me vinciamo noi, cambieranno tantissime cose e fra la sinistra statalista e la Lega c’è uno spazio enorme, temporaneamente occupato da tantissimi partiti, in cui è possibile costruire. Ma bisogna puntare, a Roma, ad avere solo due grandi partiti». Ma che ne pensa Galan del programma di Tosi di trasformare la Lega in un partito sul modello del Csu bavarese, federato, inclusivo, aperto e alle forze moderate? «Di bavarese non vedo nulla, in questo pro-

Consiglioregionaleed isuoi organi.Ribadisco conforza chedal 26febbraioalla luce deirisultati elettorali sarà necessariocheognuno,a secondadei ruoli, siassuma la responsabilitàpolitica conle conseguentidimissioni del segretarionazionalee federale.Ricordo-ha concluso- ilmottodi Maroni inoccasionede"la nottedelle scope":chisbaglia, paga». 2010 a una perdita di quasi 3,5 milioni nel 2011. Lo stesso vale per Finest che passa da un utile quasi 3 milioni di euro a un meno cinque milioni nel 2011. L’assessore al Bilancio Roberto Ciambetti incassa «il giudizio positivo». «Emerge - dice che l’ossatura è solida, nonostante le difficoltà riversate soprattutto dal Governo centrale sugli enti territoriali». •

Allafine èpassata unanuova prorogadell'attuale Piano faunistico venetorioregionale. Ledoppiette possonocosì tirareunsospirodi sollievo fino al30 settembre.Il sì dell'assembleaa PalazzoFerro Fini(21 sì,11 noe3astenuti) è arrivatosolo neltardo pomeriggiodopounadura opposizionedelPdche, già, si eraoppostoin commissione e secondocuila motivazione squisitamente"tecnica" non reggerebbeecelerebbe, al contrario,un'incapacità di programmazione.Asostenere laproroga, invece,l'asse Lega-Pdl. Il provvedimento, che siapplica ancheper gli organismidi gestione degli ambititerritorialidicaccia, è, di fatto, la seconda proroga dopo quellaconcessaun annofa.Il pianoregionalesulla caccia, infatti,era scadutonel 2012 dopounadurataquinquennale. Perla redazione delnuovo piano,però, sononecessari i pianiprovincialiche,però, mancanoall'appello.«La direttivacomunitaria -spiega DanieleStival assessore regionalealla caccia-impone, peril futuropianoregionale unaseriedidocumentazione aggiuntivacon la stesuradei nuovi strumenticomela Vas (Valutazione ambientale strategica).Secondol'accordo diprogramma,laRegionesi accollala responsabilitàma le Province devono fornire i piani e,al momento, nonneèancora arrivatoneppure uno». • M.Z.

VENEZIA. Decisionedel team manager

Stessasquadra pellediversa Loinsulta:fuorirosa VENEZIA

GiancarloGalan eFlavio Tosi,dialogo adistanzatra avversari getto», dice l’ex presidente della Regione. «Conosco Flavio, è intelligente, abbastanza spregiudicato, e sapendo che fra due anni sarà senza un partito, perché non ci sarà più la Lega, ed essendo giovane e appassionato di politica, sta creando qualcosa di nuovo. Che non sarà la Lega». Si è appannata, secondo Galan, l’alleanza veneta Pdl-Lega? «No, si è appannata enormemente la Lega e soprattutto suoi esponenti di spicco», dice, con riferimento a Zaia, «che si stanno rivelando inferiori alla grandezza del compito a cui il desti-

no li ha chiamati». La macroregione del Nord che vuole Maroni convince Galan? «Sono fregnacce», dice, «che hanno solo il sapore di egemonia lombarda sul resto del nord. Il progetto del Veneto, e anche di Verona, è un altro: sfruttare la straordinaria fortuna di essere in una posizione geografica unica, aperta a est e nord est. Il Veneto guarda alla Carinzia, alla Croazia, e ha similitudini più con Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia e semmai con l’Emilia Romagna. La Lombardia è altro, è un sano concorrente». •

Peggio dei “buuh” beceri che arrivano dagli spalti: questa volta l’insulto razzista è partito direttamente dal campo di gioco, e nemmeno tra avversari, ma da un giocatore italiano ad un compagno della stessa squadra, con la pelle diversa, perchè è del Camerun. I dirigenti del Gruaro, la formazione veneziana del campionato di eccellenza dove è avvenuta la vicenda, non l’hanno fatta passare liscia però al proprio tesserato: Marco Michielet, 24 anni, l’attaccante più forte della squadra, è stato messo fuori rosa a tempo indeterminato, con un provvedimento che ha anticipato la sentenza del giudice sportivo che ha inflitto al bomber 5 turni di stop. Tutto è avvenuto domenica scorsa, al termine della gara persa dal Gruaro con i trevigiani dell’Ardita QdP Moriago, che ha reso traballante la situazione di classifica dei veneziani. Michielet, evidentemente nervoso per la difficile situazione della squadra, si era già reso protagonista di un

Boatengnel mirinodegli insulti fallo di reazione, ma era stato graziato dal direttore di gara. Finito l’incontro, mentre stava uscendo dal campo, se l’è presa con un centrocampista della sua squadra, Thierry Ekwalla, un camerunense di 30 anni, arrivato da poche settimane nel club biancorosso, apostrofandolo con parole a sfondo razzista. Frase che il giocatore di colore non ha nemmeno sentito. L’ha udita però l’arbitro, che si è avvicinato all’attaccante mostrandogli il cartellino rosso, e scrivendo poi tutto nel referto. All’episodio ha assistito anche il team manager del Gruaro, che l’ha poi riferito alla dirigenza. Due giorni dopo, in anticipo sulla sentenza del giudice sportivo. •


12 Economia

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 1 Febbraio 2013

ECONOMIA VICENTINA

MADEINVICENZA.Saporiintv

Domenicaalle17.30ealle22esabato23febbraioalle16.30e alle21.30sulcanaledelGamberoRosso(411diSky)lospeciale reportage“IsaporiMadeinVicenza”,eccellenzedicucinaberica.

Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: redazione@ilgiornaledivicenza.it

ILNUOVODECRETO. Passera havarato lanuova circolareil23 gennaio

Pagamentiveloci oravalgonoanche perilavoripubblici Sbalchiero:«ÈstataunavittoriadiConfartigianato» Intantol’associazionevaraanchel’Osservatorio percontrollareequindisegnalarei“casilimite” Matteo Bernardini

Inumeri

Confartigianato Veneto dichiara guerra a chi non paga le imprese. «Pubbliche amministrazioni o privati, sono avvertiti: le norme sui tempi per saldare le fatture valgono per tutti, soprattutto per i lavori pubblici dice il presidente degli artigiani veneti, Giuseppe Sbalchiero - E, da oggi, chi vorrà, potrà segnalare gli enti o i privati ritardatari cronici, in modo concreto, discreto e soprattutto non delatorio, sul sito http://www.confartigianato.it». L’affondo è insomma deciso; una presa di posizione netta che vuole mettere all’angolo chi non paga oppure lo fa dilatando i tempi fino a raggiungere una media di 150 giorni, con punte che vanno anche oltre i 9 mesi, ma che per il settore sanitario superano persino i 300 giorni. Il grido di battaglia degli artigiani regionali non è però isolato. Alla loro azione infatti ora si aggiunge quella del Ministero dello Sviluppo economico guidato da Corrado Passera. Il Dicastero, proprio recependo le sollecitazioni di Confartigianato, ha emanato una circolare relativa ai ritardati pagamenti delle

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IGIORNI DIRITARDOPER I PAGAMENTIDELPUBBLICO

LaP. a. èsempre più lentaa pagareleimprese fornitrici.Il Veneto nella specialeclassifica è ottavo alivellonazionale.

2,5mld

ILCOSTODEGLI ONERIPER I RITARDATIPAGAMENTI

Intotale, inItalia,alle impreseilritardoconcuila Pasalda ipropri debiti comportamaggiori oneri per2,5 miliardi dieuro. Pubbliche amministrazioni in cui chiarisce come, attraverso la nuova disciplina, i conti per i lavori svolti dovranno essere saldati, di regola entro 30 giorni, o al massimo entro 60 se i committenti sono Ulss oppure ospedali. La direttiva, varata il 23 gennaio, si applicherà a tutti i settori produttivi inclusi i lavori pubblici, dove opera-

no le imprese di costruzione che rappresentano uno dei comparti maggiormente colpiti dal grave fenomeno dei ritardi di pagamento del pubblico e delle imprese private. Nell' Osservatorio, disponibile sul sito www.confartigianato.it, gli imprenditori troveranno informazioni sul funzionamento delle nuove norme, consulenza su come far rispettare i propri diritti di creditori e potranno oltretutto segnalare nuovi ritardi e mancate applicazioni della legge. Una sezione dell'Osservatorio è poi dedicata allo strumento della certificazione dei crediti accumulati dagli imprenditori prima dell'entrata in vigore della nuova legge. «La nuova normativa sui tempi di pagamento - sottolinea Sbalchiero - è stata fortemente voluta da Confartigianato ed è un passo avanti per ristabilire etica e correttezza nei rapporti economici sia tra imprese e Pubblica amministrazione che tra imprese committenti e loro subfornitori. Ma la legge non deve restare sulla carta. Va rispettata. L'Osservatorio serve proprio per monitorarne l'applicazione e periodicamente renderemo pubblici i casi dei “cattivi pagatori”». •

AgostinoBonomo (Confart.)

L’immagine di unodeicantieri edili aperti nella nostraprovincia

Prontala “blacklist” dichi nonpagheràentro itermini Sul sito degli artigiani i nomi delle aziende che non rispetteranno i tempi per saldare i fornitori Anche Confartigianato Vicenza ha deciso di varare la “black list” degli enti e dei privati che non pagano i loro fornitori entro i termini di legge stabiliti. «Oggi ci sono aziende in difficoltà non tanto per i debiti accumulati, quanto per i crediti che non riescono a riscuotere. Una situazione allucinante che deve essere assolutamente risolta. Ed è per questo motivo che, periodicamente, metteremo sul nostro sito i nomi dei “cattivi pagatori”». Agostino Bonomo, presidente degli artigiani berici è categorico nel ribadire l’importanza di creare uno strumento che metta fine ai ritardi nella riscossione delle somme dovute da parte della Pubblica amministrazione

o dei privati ai fornitori e ai subappaltatori. «L’Osservatorio voluto dalla nostra associazione vigilerà dunque sull’applicazione della norma varata dal ministero dello Sviluppo economico spiega Bonomo - e allo stesso tempo pubblicherà i dando modo alle aziende di capire quali sono gli imprenditori virtuosi e quali invece quelli che dilatano i tempi e i termini di pagamento». Quindi il presidente degli artigiani berici non nasconde la soddisfazione di aver visto recepita (da parte del governo) una direttiva fortemente richiesta dalla categoria che rappresenta. «Fortemente voluta da Confartigianato, la normativa sui tempi di pagamento - sottolinea Agostino Bonomo - è un passo avanti per ristabilire etica e correttezza nei rapporti economici sia tra imprese e

L’ingegnere saràmanager dienergia Giàin65iscritti alcorsoavviatodall’Ordine conl’Università berica

Pelloso:«Tecnicheeapplicazioni rigorosedevono essereestese allepiccole emedieimprese»

20% attraverso interventi di miglioramento dell’efficienza energetica. Le misure attuali infatti ci consentirebbero di raggiungere appena per il 10% di questo target. Anticipando l’adozione italiana della direttiva - che prevede che i vari Stati si dotino di un regime di certificazione dei fornitori di servizi energetici, audit energetici e altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica - la commissione impianti dell’Ordine degli ingegneri di Vicenza ha iniziato questa settimana un corso di Energy Management (gestione e ottimizzazione dell’energia) applicato al settore industriale e produttivo. Si tratta di un corso di 56 ore alla sede universitaria di ingegneria nel complesso Barche-S.Nicola. Il corso, cui partecipano 65 ingegneri, è diretto da Stefano Pelloso, vicepresidente dell’ordine degli ingegneri di Vicenza e presidente della commissione impianti, e organiz-

zato in collaborazione con Renato Lazzarin, docente di fisica tecnica e gestione dell’energia nella stessa università. Tra i docenti anche Filippo Belviglieri, primo italiano ad essere certificato dall’americana Ashrae nel settore commissioning (ovvero nel processo di gestione di un progetto). L’obiettivo è continuare a porre basi comuni sia tecniche che concettuali tra i diversi attori della progettazione per raggiungere l’integrazione edificio-impianti non solo nel settore civile, ma anche in quello produttivo. «Parlare un linguaggio unico basato su concetti e basi conoscitive e applicative tecniche rigorose - spiega l’ing. Pelloso - diventa oggi necessario non solo per l’ingegnere o il professionista tecnico. Si deve infatti estendere alle categorie di artigiani, installatori, fornitori di servizi e in particolare al settore industriale per immettere sul mercato prodotti

Èunalegge cheauspicavamo, oraperòè necessario rivedereilpatto distabilità

LAPOSIZIONE DELLEIMPRESE. L’iniziativa legataall’Osservatorio voluto dallaConfartigianato

NUOVE DIRETTIVEEUROPEE. Labolletta sullenostre imprese pesail 30% inpiù diquelleestere: bisogna ridurrei costi

Il costo della bolletta energetica in Italia costringe le imprese a colmare in partenza un gap in competitività del 30% rispetto ad altri Paesi europei. È quanto emerge da uno studio di Confindustria dello scorso anno basato su dati Eurostat. Migliorare l’efficienza energetica diventa quindi essenziale e in questo senso accelera anche l’Unione Europea per attuare gli obiettivi del pacchetto clima previsti per il 2020. Con la recente direttiva 27/2012 l’Ue rafforza uno di questi tre obiettivi e cioè ridurre i consumi energetici del

Renderemo pubbliciicasidei "cattivipagatori" monitorandoin questomodola nuovanormativa

LuigiSchiavo(Ance Veneto)

efficienti e competitivi. Si tratta di garantire la migliore efficienza nell’ottica di proporre investimenti con adeguati tempi di ritorno e in grado di offrire risparmi economici che permettano alle aziende di investire in altri settori strategici». Da non dimenticare, peraltro, che la nuova direttiva europea imporrà nuovi obblighi alle aziende: tuttavia, le grandi imprese che attuano un sistema di gestione dell'energia o ambientale che ottenga la certificazione da un organismo indipendente secondo le norme europee o internazionali saranno esentate (a patto che rispettino esattamente le norme europee) da controlli periodici imposti da fine 2015 in poi. Per le piccole e medie imprese, invece, sono previsti sostegni statali per effettuare i controlli energetici e interventi di miglioramento dell’efficienza energetica. • C.Z.M.

L’ing. Stefano Pelloso

Ilprof. RenatoLazzarin

Pubblica amministrazione, sia tra imprese committenti e loro subfornitori. E con l'Osservatorio avremo modo di monitorare l'applicazione della norma; insomma, vigileremo su determinati comportamenti che oggi non sono più né sostenibili, né accettabili» «Comprendiamo le problematiche dei committenti e i limiti del patto di stabilità - conclude il presidente di Confartigianato Vicenza - ma a farne le spese non possono essere solo le imprese». Un concetto ribadito anche dal presidente dei costruttori edili veneti (Ance), il vicentino Luigi Schiavo: «Quella approvata dal governo grazie al lavoro del Ministero per lo Sviluppo economico è una legge che la nostra categoria si auspicava e attendeva. La accogliamo dunque come un passaggio positivo per migliorare una situazione sempre più difficile per

le aziende del nostro comparto». Che ora, però, devono fare i conti soprattutto con il patto di stabilità delle amministrazioni locali. Una regola che di fatto, nel 2013, per la stragrande maggioranza degli enti locali della nostra regione non consentirà di bandire gare d’appalto per opere infrastrutturali e quindi di offrire opportunità di lavoro per le imprese del comparto edile, tra l’altro uno di quelli che sta maggiormente subendo le conseguenze della crisi economica. «La legge per sveltire i pagamenti è molto importante - riprende Luigi Schiavo - però a questo punto non è il solo provvedimento che deve essere preso. È infatti necessario rivedere e sbloccare il patto di stabilità. Solo in questo modo infatti le amministrazioni locali potranno tornare a investire e le nostre imprese a ottenere nuove commesse». • M.B.

AEROPORTI

AGRICOLTURA

SuMontichiari Furlaninuovo oradeciderà presidente ilnuovogoverno diCia Veneto La presentazione da parte del Ministro uscente Passera del Piano nazionale degli Aeroporti, che non prevede un ruolo per lo scalo bresciano di Montichiari sta sollevando diverse preoccupazioni negli ambienti economici veneti. Sul tema interviene anche Franco Miller delegato alla infrastrutture di Confindustria Veneto: «Sono stati investiti quasi 100 milioni di euro solo per potenziare le infrastrutture di Montichiari: ora disponiamo di uno scalo moderno, nel cuore dell’industria padana che risulta adatto ad una specializzazione “cargo”. Montichiari può rappresentare un importante elemento di sviluppo della logistica di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, la parte più industrializzata del Paese». I ministri Grilli e Passera lasciano però intendere che non tutto è perduto e chiariscono ai rappresentanti veronesi che hanno incontrato che le decisioni definitive saranno prese dal nuovo Governo. •

Lavorare perché sia riconosciuto il ruolo e il valore economico dell’agricoltura nel sistema economico: è l’obiettivo di Flavio Furlani, presidente della Confederazione italiana agricoltori di Verona che ieri a Padova è stato chiamato a guidare la Cia del Veneto. Furlani raccoglie il testimone di Daniele Toniolo che ha guidato l’organizzazione regionale dal 2009. Ed è nel segno della continuità che Furlani sembra voler abbozzare la sua agenda: «Primo impegno, una serie di incontri con gli amici di Agrinsieme», annuncia. Si chiama così il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Alleanza delle cooperative italiane del comparto agroalimentare, Fedagri, Legacoop agroalimentare, Agrital, Agci (fuori al momento Coldiretti). Se Cia Veneto, da sola rappresenta il 15% delle aziende agricole venete, con l’aggregazione il peso specifico del mondo agricolo, inteso in senso ampio, supera il 50%.


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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 1 Febbraio 2013

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ILCASO. Dopola chiusuradelle piscine alCentroSport Palladio

CasoLegionella «Bonificafatta Siapriràa breve» Ladirezionedella struttura: «Effettuatalapulizia sututtalarete idraulica,area fitnesscompresa Esaràverificatoanche l’impiantodi aerazione» Cristina Giacomuzzo La bonifica contro la Legionella è stata eseguita ieri sera su tutto l’impianto idraulico: «Tutte le docce e i soffioni sono stati igienizzati, anche quelli dell’area Fitness, non solo quelli della piscina». Parola del responsabile del Centro Sport Palladio, Graziano Rossetto. Non solo. «C’è l’intenzione - dichiara - di verificare pure l’impianto di aerazione prima di riaprire, per togliere ogni dubbio sulla presenza del temibile batterio. Ma vogliamo tranquillizzare i clienti: non esiste pericolo di contagio». Il giorno dopo l’ordinanza urgente di chiusura delle vasche decretato mercoledì nel tardo pomeriggio, i centralini della struttura di via Vittorio Veneto scottano: c’è preoccupazione per le conseguenze sulla salute di chi frequenta la piscina dopo la notizia della presenza del batterio in alcune docce. Le vasche dell’impianto sono frequentate da almeno 400 persone al giorno tra adulti, bimbi e anziani. L’ANALISI. La contaminazione da “Legionellosi” è stata riscontrata in tre soffioni delle docce nello spogliatoio maschile della piscina. Lo ha accertato l’analisi avviata dall’Ulss 6, Servizio Igiene e sanità pubblica. I controlli sono scattati a seguito di un caso di legionella contratta da un paziente di una Ulss veneziana. Come da protocollo, calcolando i tempi di incubazione, l’azienda sanitaria ha mappato i possibili siti dove ci sia «la ragionevole possibilità» che l’uomo abbia contratto l’infe-

zione. Si tratterebbe di un cliente occasionale, un sub, arrivato nella piscina di via Vittorio Veneto a dicembre. L’Ulss berica, il 14 gennaio, ha effettuato le analisi per la ricerca del batterio e sono risultati positivi alcuni soffioni. «Gli stessi soffioni su cui noi stessi, il 20 dicembre scorso, avevamo effettuato la stessa indagine che aveva dato esito negativo», precisa ancora il responsabile dell’impianto Rossetto. LA CHIUSURA. Riscontrata «nella rete idrica una significativa presenza di Legionella» e, di conseguenza, «il potenziale rischio per la salute», a scopo cautelativo, l’Ulss ha informato il Comune. Il sindaco Achille Variati ha firmato un’ordinanza contingibile ed urgente di immediata chiusura dell’impianto. Ordinanza che è stata recepita alle 18.15 di mercoledì pomeriggio dalla direzione del centro. È quindi scattata la campagna informativa del

«Vogliamo tranquillizzare: nonc’èpericolo dicontagio perchihanuotato inpiscina» «Quelbatterio potrebbeessere anchenel rubinettodicasa Noncreiamo allarmismo»

Centro sport Palladio: sms, circolari alle scuole, e-mail ai clienti per annunciare che “la piscina resterà chiusa”. Senza spiegarne il motivo. Forse per questo ieri mattina erano tantissime le telefonate che arrivavano al centralino della struttura. LA PULIZIA. Sempre ieri mattina la direzione ha contattato una ditta specializzata per una prima valutazione e già ieri sera la «bonifica secondo i termini di legge». Dichiara Rossetto: «Qui dentro lavorano decine di professionisti che hanno a cuore la salute e il benesseredella clientela e, come abbiamosempre fatto, ci siamo sempre attenuti, e lo faremo sempre, a tutte le disposizioni e alle norme previste in tema di controlli igienico-sanitari. Spiace pensare che un episodio come questo, per quanto importante e da noi non sottovalutato, possa compromettere il lavoro di anni generando allarmismo e timore di malattie nei clienti. Malattie che sono difficilmente contraibili. Il pericolo di esposizione al germe della Legionella potrebbe esistere anche nella doccia di casa nostra o in qualsiasi impianto di aria condizionata nei locali pubblici e privati». Entro una decina di giorni - i tempi tecnici per le analisi e le contro-prove da parte dell’Ulss 6 - è prevista la riapertura delle piscine. •

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ITIMORI «Miafigliaè appenauscita dallapiscina, rischia qualcosa?».«Mio figlio si è lavato inquelledocce contaminate:si puòfare qualcosaperprevenire l’infezioneocapire per temposeha contrattola malattia?» Ledomandesonotante e lecite.Iltimore c’è quando siparla di Legionella,ma è giustoridimensionare e capirequando preoccuparsi. Abbiamogirato adAndrea Todescato,responsabile ServizioIgiene e Sanità pubblica,lepiù comuni domandearrivate in redazionee alcentralino delCentro sportPalladio. TEMPIE RISCHI «L’incubazione puòvariare daltipo dibatterio edalla persona:siva dai 2 ai10 giorni-spiega Todescato-. Nonsi puòfarnulla per prevenireo verificaresesi èincappati nell’infezione inanticipo.Ilrischio è comunquebasso. Nonsi puòcontrarreil batterio dalcontatto dell’acqua nellavascadellapiscina». SINTOMI

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LepiscinedelCentro SportPalladio sonotemporaneamente chiuse su ordinanzadelsindaco Variati

L’ULSS 6. Iniziativa delServizio igiene e sanitàpubblica dopo leanalisi

Lettera aimedicidi base «Sorveglianzaspeciale» Cosasuccedequando si contraelaLegionella? «Ilbatteriopuò provocare la“Malattiadel legionario”, laformapiù grave,in praticauna polmonite.E la malattiadiPontiac,una manifestazionepiù leggerachepuò assomigliaread una influenza.In questi giorni dipicco di influenzavera e propria,quindi,non è facile distinguere.Per questo,incaso didubbio, cisi deverivolgereal medicodi basechesaprà darerisposte. Lacategoria èstatasensibilizzata dal serviziodell’Ulssproprio peraumentareillivello di sorveglianza».•

Todescato: «Inviata a tutti i dottori di famiglia una informativa per sensibilizzare» «Abbiamo inviato a tutti i medici di base del territorio una nota informativa per sensibilizzare sul problema per una più attenta sorveglianza». Andrea Todescato, responsabile del Servizio di igiene e sanità pubblica, sa che si ha a che fare con un batterio dai mille volti, insidioso e che è giusto temere ma non demonizzare. Nessun allarmismo, ma giusta informazione, dunque. Il giorno dopo la firma del sindaco Achille Variati, in veste di autorità sanitaria, sul-

L’esterno delCentroSportPalladio di viaVittorio Veneto l’ordinanza urgente di chiusura dell’impianto natatorio di via Vittorio Veneto, l’azienda sanitaria ha attivato tutti i canali per riuscire a tenere alta la guardia, senza però genera-

re inutili allarmismi. «A Vicenza ad oggi non si è verificato alcun caso di legionella e neppure lo prevediamo - sottolinea Todescato -. Questa malattia esplode raramente e attac-

ASSISTENZA. Comune, Ulss6 eIpab conConfartigianatoe Avmad

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“Per conoscere insieme” è ilciclo di incontri che consentirà di approfondire la conoscenza dell'Alzheimer e della tematica dei disturbi cognitivi. I quattro appuntamenti promossi dall'assessorato alla famiglia e alla pace, dall'Ulss6 e da Ipab, con la collaborazione di Confartigianato e dell’associazione Avmad, affronteranno ciascuno una tematica ben precisa e si terranno oggi, il 15 febbraio, il 1˚ e il 15 marzo alle 20.30 al centro servizi della residenza “Monte Crocetta” in

via Biron di Sopra 80. L'accesso è libero. «Il nuovo centro residenziale di Monte Crocetta con l'annesso centro diurno di Villa Rota Barbieri può diventare un preciso punto di riferimento per le famiglie che si trovano ad affrontare la malattia dell'alzheimer - sottolinea l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari -. Questa nuova serie di incontri favorirà non solo l'acquisizione di informazioni utili per orientarsi nell'importante rete dei servizi assistenziali e per ac-

Ilcentrodi Monte Crocetta

quisire nuove conoscenze e competenze, ma offrirà anche l'occasione per venire a conoscenza della nuova realtà che Ipab propone». Il primo incontro si terrà oggi e sarà curato da Sandra Bartolomei che parlerà di “Informazioni sulla malattia, la diagnosi, la cura”. Il 15 febbraio il tema sarà “Conoscere i servizi, supporti e sostegni”: interverranno Rosaria Bonuso e Carla Pampanaro. L'1 marzo Lucia Antoni relazionerà in merito a “Le emozioni dell’assistenza” ed infine il ciclo sarà chiuso da Michelangelo Frison e da Ivano Varo che parleranno del tema “Il familiare che assiste: fatiche e diritti”. Per informazioni si può contattare lo sportello telefonico alzheimer. • © RIPRODUZIONERISERVATA


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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 1 Febbraio 2013

Santiepatroni delgiorno

Lungaevarialalistadeisantipatronie guaritoriricordatioggi:OrsodiAosta (reumatismiemaldischiena);Litinio(gotta), AndreadaSengi(ossessionediabolica); VeridianaoVerdiana(sterilità);Sigeberto

(malattiefemminili);Ella(proteggelemogli maltrattate);BrigidadiKildare(lattivendoli ebovini);SeverodiRavenna(protettore degliuccelli,deifabbricantidiberrettiedi cappelliecombattelasterilità).Santa

Brigidavienesempreraffiguratacon accantoilfuococheleconsorellemonache persecolitenneroincessantementeacceso perricordarelaluminositàcheirradiavadal giacigliodellamonaca.

Dialettando Andarviaalla romana:si dicedi chilasciandola compagniasi dimenticadi

salutaree si dimostra maleducato.

Il Credito Cooperativo della Città di Vicenza

ARTE &GUSTO. ClaudioPerini ha partecipatoalbandoperaprire ilnegozio sotto laBasilica, madopo larisposta positivaè statobloccato

Ilbaccalàè già costato10mila euro Iltitolaredel localeinpiazzaErbe Analisi haricevutolaconfermanel 2011 manonhapotutoavviare ilavori Seincentro «Ètuttofermo dapiù diun anno» sipreferisce Nicola Negrin «Vede quel locale abbandonato con la serranda abbassata in piazza delle Erbe? Io aprirei anche domani il mio negozio del baccalà. Ma è da un anno che non mi dicono niente». Claudio Perini dalla sua pescheria guarda con fare sconsolato la Basilica. Il vicentino d’adozione, ma chioggiotto d’origine, è stato uno dei primi a manifestare il proprio interesse verso il gioiello palladiano. «Sono stato il primo a presentare la domanda per aprire l’attività - precisa - ma dal 2011 non ho più saputo niente».

ca soprattutto anziani e chi presenta patologie importanti a polmoni o cuore. Le persone sane non corrono pericoli o il rischio è basso». La Legionella è un batterio che esiste in natura, ma che tende a concentrarsi nelle docce, negli impianti di condizionamento, nelle saune perché l’acqua tiepida, tra i 20 e i 45 gradi, è il suo l’ambiente ideale. L’infezione da Legionella non si trasmette da persona a persona, ma viene trasmessa da flussi di aerosol di acqua contaminata. La legionellosi può manifestarsi in due forme distinte: la “Malattia del legionario” in pratica una polmonite acuta e la “febbre Pontiac”, un’ infezione che può essere facilmente scambiata per una normale influenza. «Per questo - conclude Todescato - è importante, in caso di dubbio, contattare il medico di base che saprà valutare con scienza e coscienza il quadro clinico e saprà agire di conseguenza». • © RIPRODUZIONERISERVATA

DOMANDA.E dire che Perini ha già presentato il progetto e soprattutto versato la caparra a palazzo Trissino. «Ho circa 10 mila euro fermi in Comune racconta - che come tutti ho consegnato dopo aver partecipato al bando. Ecco, da quel momento è passato un anno e se mi chiede per quale motivo non ho ancora aperto non so risponderle. Nessuno mi ha più detto nulla. Mi sono pure domandato se il mio architetto avesse davvero consegnato la documentazione e ma l’ha ovviamente confermato». ADDIOMOSTRA.Il tempo intanto è passato. Così come la grande mostra in Basilica. «Un’occasione persa», afferma senza mezzi termini il titolare della pescheria in contrà Pescaria. «Io ero pronto - commenta - e avevo pure contattato Marco Goldin spiegandogli il tipo di attività e l’opportunità di ave-

IlComunemi haaiutatomanon èstatofattonulla Enonso nemmenoperché CLAUDIOPERINI TITOLARE BOTTEGADELBACCALÀ

re proprio sotto la Basilica un locale specializzato in baccalà: sarebbe diventato un servizio per la città e soprattutto per i turisti. Una location ideale; basti pensare che durante l’esposizione a un solo ristorante ho fornito 160 chilogrammi di baccalà al mese». Per non perdere mesi preziosi e prepararsi al grande evento, aveva già commissionato il logo a Toni Vedù. «Ma evidentemente - continua - qualcosa non va. Non capisco perché devo combattere per una cosa talmente semplice». IL SILENZIO. Perini precisa di «non avercela con il Comune. Hanno sempre cercato di aiutarmi» tuttavia non ci sta: «Quello che mi dà fastidio è che a un cittadino non venga data risposta entro un anno. Se non va bene la mia gestione sono disposto a mettermi da parte». E continua: «Non so quale sia il problema; mi hanno detto che c’era la questione dello scarico delle acque nere, ma anche questa si sta risolvendo. Aggiungo poi che non cucinerò il baccalà sotto la Basilica ma in altro posto». LE REGOLE. A questo punto la palla passa alla Sovrintendenza. «Con la quale - rassicura Tommaso Ruggeri - non ci sono problemi; anzi, c’è sempre stata grande collaborazione». L’assessore spiega, però, che ci sono delle questioni tecniche da risolvere: «Devono essere rispettati dei requisiti per adattare un locale di questo tipo alla Basilica. Ma parliamo di norme nazionali che consentono di dare l’agibilità». TEMPISTICHE. Regole che fanno fatica ad essere accettate. «Che differenza c’è tra scaldare il baccalà o una pizzetta?». La settimana prossima ci sarà un incontro decisivo: «Speriamo perché devo aprire entro pochi mesi; in estate il baccalà non si vende». •

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on c’è da essere indulgenti nei confronti di uno Stato che i suoi Beni Culturali non riesce quasi mai a tutelarli come dovrebbe, e arriva troppo spesso in ritardo a proteggerli. Ed è chiaro che il sistema delle Sovrintendenze ha da tempo bisogno di una radicale riforma, per esaltare le competenze e provare a spazzare via una burocrazia sempre opprimente e spesso rovinosa. Ma che c'entra la Sovrintendenza con le sorti del baccalà? È forse rea del delitto di anti-vicentinità perché nutre dubbi sull'opportunità di dare licenza a cucinieri e venditori della deliziosa pietanza di operare in Basilica Palladiana? Eppure non risulta che gli uffici veronesi abbiano imposto del resto, come potrebbero? - un diktat sulla somministrazione del manicaretto altrove, anche vicino al monumento. E non è certo colpa dei “burocrati ministeriali" se, in spregio della storia gastronomica vicentina, c'è chi ha pensato anche recentemente di offrire sushi invece di baccalà, non lontano da dove una volta c’era il “regno del ragno", di Araldo Geremia, un altro che ha cucinato quintali di baccalà nella sua bottega a 30 metri dalla Basilica. Se dobbiamo andare alla guerra per difendere il baccalà, cominciamo interrogandoci sui motivi per cui dove un tempo si faceva gastronomia, nel cuore della città, adesso si vendono camicie, scarpe o gadget elettronici. E per una volta, non tiriamo per la manica Andrea Palladio. • © RIPRODUZIONERISERVATA

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Illogo perla bottegadelbaccalà studiatoda ToniVedùin previsione dell’aperturasottola Basilica

L’assessore Ruggeri

«Devonoessererisolte lequestionitecniche» Nessunproblemacon la Sovrintendenza masolo alcune questionitecnichechedevono essererisolte.Tommaso Ruggeriguarda il bicchiere mezzopieno espiegacheda quiai prossimigiorni «cercheremodimetteretutto aposto». L’assessoreal commercio specificache«nonc’è stato nessunrifiuto dapartedelle BelleArti, anzi siamoriusciti a collaborare»ma allostesso tempospiegache«prima di aprirel’attivitàsotto la Basilica palladianaènecessario risolvere esottostare alle normechesono statestabilite. Stiamostudiandotutte le carte perrisolvere inmanierarapida lasituazione.Sicuramente l’incontrodellaprossima settimanasarà utile».

PiazzadelleErbe Inquell’incontrol’assessoreallo sviluppoeconomico parlerà di piazzadelle Erbe,dellabottega delbaccalà, masoprattuttodelle altreattivitàcheattendono ilvia libera.«Parleremo deimercatini assicuraTommasoRuggeri - per capirequaligazebo, adesempio,si potrannoutilizzare». All’ordine del giornoinoltreci sarà il mercato dellafruttaedellaverdura «checontinual’assessore -riporteremo

alpiù prestosotto laBasilica. Comeabbiamo sempreribadito in piazzadelle Erbecisaranno i banchisettimanali delmercato ortofrutticolo;ci sarannoinoltrei fiori».Con la Sovrintendenza si parlerà poi di«attivitàculturali chepotrannoprendereil via proprioall’ombradellaBasilica. Vogliamorivalutare questapiazza eperquestosono necessari incontriserraticon le BelleArti, consideratoche citroviamo accantoaun monumento storico. Daparteloroc’è semprestata massimadisponibilità. Certo,poi cisono quellenorme chevengono fissatea livello nazionale eche devono essererispettate». Eilcaso delbaccalào deglialtri localichehannomanifestato il propriointeresseper approdare sottoil gioiello palladiano.«Una pizzeriaèpiùdelicata -conclude l’assessoreallosviluppo economicoTommaso Ruggeri perchédeveessere studiatauna soluzioneche possaessere in conformitàcon ilocali che dovrannoessere occupati.Ci vuolecompatibilità. Ecercheremo dirisolvere il tutto». • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

INCENTRO STORICO. Ilsindacohaconfermato l’operazione“Via libera”

L’iniziativa “ViaLibera”, lanciata a fine estate, proseguirà almeno fino al 30 aprile. Il sindaco Achille Variati ha infatti prorogato l'ordinanza che consente a ballerini, musicisti, giocolieri, mimi, madonnari, ritrattisti, saltimbanchi di esibirsi in tutto il territorio cittadino senza bisogno di autorizzazioni. «Siamo molto soddisfatti dei risultati della fase sperimentale dell’ordinanza dichiara Variati - perché tanti artisti hanno vivacizzato il centro storico e sono stati accolti

con favore dai cittadini e dai turisti. Con la bella stagione e il passaparola fra artisti, nei prossimi mesi a Vicenza ne arriveranno sempre di più e sempre più talentuosi. Mi piacerebbe che già dalla prossima primavera piazza dei Signori, corso Palladio, corso Fogazzaro e gli altri luoghi simbolo della nostra bellissima città diventassero veri e propri palcoscenici all’aperto dove gli artisti possano esprimere la loro bravura». L’ordinanza autorizza lo svolgimento delle attività

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artistiche gratuite che prevedono solo una raccolta di offerte “a cappello” su tutto il territorio comunale, comprese le isole pedonali e i parchi pubblici dalle 9 alle 14 e dalle 15.30 alle 23 con alcune limitazioni: non è possibile esibirsi nelle vicinanze di luoghi di cura, case di riposo, ospedali, scuole durante lo svolgimento dell'attività didattica, luoghi di culto durante le funzioni religiose. Ogni performance musicale non può durare più di 3 ore nello stesso luogo. Concluso questo arco temporale gli artisti devono spostarsi in un altro luogo a distanza non inferiore a 150 metri. Se non si dovessero attenere a quanto indicato, rischiano sanzioni tra i 25 e i 500 euro. •


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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 1 Febbraio 2013

L’assistenzanellabufera

Undanno enorme

IlCASO. Ilconsiglio di amministrazionehagià dato mandatoailegali

Lareplica

Dopolavisitadegli ispettoridella Regione Veneto

IpabricorrealTar «Quell’ispezione cihadanneggiati» InviateaVenezialecontrodeduzioni suldossier degli osservatoriregionali che avevanodefinito «gravee pregiudizievole»lasituazionedell’istituto Chiara Roverotto La situazione dell’Ipab? «Grave e pregiudizievole». «E noi abbiamo già dato mandato al nostro studio legale di ricorrere al Tar anche per il danno d’immagine che abbiamo avuto in un periodo già difficile per l’assistenza, dobbiamo difenderci da attacchi. E poi, non si può bloccare l’accordo di programma. Sarebbe un danno per la città e per gli anziani di Vicenza». Giovanni Rolando ha messo da parte la sua proverbiale calma, i toni non sono proprio accomodanti, almeno con i giornalisti convocati ieri in contrà San Pietro per annunciare le nuove decisioni dell’ente. Ma andiamo con ordine. Sono bastati due aggettivi per scatenare una bufera all’interno dell’istituto di contrà S. Pietro e per rendere ancora più complessi i rapporti con la Regione. A metterci lo zampino nei mesi scorsi le segnalazioni dell’assessore regionale Elena Donazzan e le denunce del consigliere del Pdl, nonchè ex presidente dell’Ipab, Gerardo Meridio che avevano portato gli ispettori della Regione ad avviare quello che, in gergo, si chiama “procedimento di vigilanza e controllo” che aveva messo in evidenza alcune inadempienze sull’accordo di programma tra Regione, Comune e Ipab in merito alle stime e al piano economico per la realizzazione della prima struttura per anziani prevista a Laghetto (ieri sera c’è stata una riunione con il sindaco e i con cittadini per spiegare anche quel progetto). Ancora, un’ordinanza del presidente per l’incarico di alcune opere che non era-

no di sua competenza all’istituto “Salvi”, una procedura di reclutamento per un posto di assistente sociale in «contrasto con gli atti regolamentati dall’ente» e infine i compensi per la «gestione associata del servizio di segretario-direttore». Insomma, per Venezia, l’Ipab «ha lavorato su più fronti commettendo rilevanti irregolarità». La replica: c’erano quindici giorni di tempo per portare le controdeduzioni e da lunedì 28 gennaio sono depositate sui tavoli del dirigente di palazzo Balbi. Il faldone con le varie delibere corredato anche da una lettera del sindaco Achile Variati nella quale spiega il perché sono state prese alcune decisioni, dovrà essere studiato, controllato, vagliato e alla fine le decisioni verranno prese dall’assessore ai Servizi sociali Remo Sernagiotto. «Abbiamo risposto punto su punto - spiega Rolando - come abbiamo fatto fin dall’inizio anche con il prefetto Fallica, ma

Abbiamo rispostopunto supunto,ma questaèuna bruttavicenda GIOVANNI ROLANDO PRESIDENTEDELL’IPAB

Ibilanci diquestoCda sisonosempre chiusiinpareggio Inpassatono DANIELEBERNARDINI CONSIGLIEREDELL’IPAB

ci sono aspetti che ci lasciano un po’ di amaro in bocca per usare un eufemismo. Nel testo della delibera l’assessore Sernagiotto definisce l’Ipab di Vicenza “in uno stato di precarietà del proprio bilancio, tanto che l’ente era già stato commissariato”. Evidentemente si ignora che il precedente commissariamento riguardava il precedente cda presieduto da Gerardo Meridio», puntualizza Daniele Bernardini. Dal luglio 2010 i bilanci si sono sempre chiusi in attivo o in pareggio senza ricorrere ad artifici contabili». In sostanza ventilare il commissariamento dell’ente, secondo l’attuale presidente del Cda è assolutamente «pretestuoso». Le frecciatine verso Venezia non mancano ancheperchéribadisce Rolando «in queste settimane abbiamo dovuto incontrare sindacati, lavoratori, rappresentanti dei familiari per cercare di tranquillizzare tutti. All’interno dell’Ipab ci sono circa 500 addetti e quasi 800 anziani tra residenti e semiresidenti e abbiamo avuto danni d’immagine non indifferenti. Ecco perché andremo avanti indipendentemente dalla Regione». La prossima riunione è stata fissata con il presidente degli industriali, Giuseppe Zigliotto. L’ultima parola spetta a Venezia: le controdeduzioni sono state inviate. Viste da Vicenza tutto ha una spiegazione. In laguna non si sa. • © RIPRODUZIONERISERVATA

«Abbiamotranquillizzato parenti,famiglie,sindacati eanchetuttiidipendenti» GIOVANNIROLANDO PRESIDENTEDELL’IPAB

Lecarte aVenezia

«Itecnicivaluterannole controdeduzioni,deciderò sulcommissariamento» REMOSERNAGIOTTO ASSESSOREREGIONALE

L’ASSESSORE SERNAGIOTTO L’assessore Remo Sernagiottomanifesta unacalma olimpicasulle vicendecheriguardano l’IpabdiVicenza. «C’èstata un’ispezione- affermasonostatetrovate alcune irregolarità,laleggedice cheilConsiglio di amministrazioneha quindici giorniditempo performulare le controdeduzioni.L’hanno fatto? Lecartesono state consegnatea Venezia . Benissimo-prosegue - si trattadiun atteggiamento logico,normale. Diun primopasso fondamentaleper accertarequando accade all’internodi quell’Ipab». ILLAZIONIPOLITICHE «Chenessunomi venga a parlaredi diatribe politicheocose del genere,hocommissariato un’Ipabgestita daun leghistae un’altraconun presidentedelPdl. Qui prosegue- sidevono rendereconto chei tempi sonocambiati:gli istituti comevenivanoconcepiti anniaddietronon esistono più.Cisonoregolee procedimentichevanno

rispettati.Se gli amministratorinon lo fanno, sipassa al commissario.Leregole sonochiare,ognuno si prendele proprie responsabilità». RICORSOALTAR. «Non mi riguarda.Danno all’immagine?Pazienza. Quandoi tecnici visionerannogliatti mi diranno:lemiescelte guardanoalfatto checi sianoo meno irregolarità. Nonci sono?Tantisaluti. Cisono?Sicommissiona l’ente.Non ci sonovie di mezzo.Per nessuno». • C.R.

Anzianinelle casedi riposo: all’Ipabdi Vicenzace ne sonocirca800con oltre500addetti. ARCHIVIO

NONAUTOSUFFICIENTI. Èstatodeciso unadeguamento all’indice Istat

Centridiurni, viaai rincari Lerette crescono del2,4% Giuliari: «Da due anni gli importi restano uguali» Diminuiscono gli utenti È ancora colpa della crisi Aumentano le rette dei centri diurni socio assistenziali per anziani non autosufficienti del 2,4%. Lo ha stabilito la giunta tenendo conto che l'indice Istat è del 3%. Variano le quote per Villa Rota Barbieri e il centro Bachelet gestiti dal Comune: la prima vede un aumento delle rette giornaliere di 0,63 euro passando quindi da 26,22 a 26,85 ; il secondo invece avrà un aumento giornaliero di 0,57 passando da 23,87 a 24,44 euro. Villa Rota Barbieri, centro diurno specializzato per l'assistenza di malati di Alzheimer, è accreditato per 34 utenti e la presenza media è pari a 31 utenti, mentre quello del centro Bachelet può ospitare 24 persone e la presenza media si attesta sui 22. «Con questo provvedimento cerchiamo di non gravare eccessivamente sulle famiglie mantenendo l'aumento comunque inferiore dell'indice Istat del 3% - ha spiegato l'as-

Ilcentrodiurno di viaBachelet sessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari -. Ricordo che le retta giornaliera è comunque inferiore rispetto alla tariffa prevista dal centro “Ottavio Trento”, gestito da Ipab, che vede un aumento del 2% raggiungendo quindi la quota giornaliera di 34,50 euro». «L'adeguamento è stato attuato con l’accordo dei familiari degli ospiti - prosegue Giuliari - visto che da molti anni questi due centri non procedevano ad un aggiornamento periodico delle tariffe. Dal 2010 abbiamo introdotto la modalità dell'adeguamento soprattutto in vista del passaggio di

questi centri all'Ipab a seguito della firma dell'accordo di programma». «È così avvenuto che nel 2010 l'aumento è stato del 3%, nel 2011 del 2,7% e nel 2012 del 2,4%. Nel corso del 2012 il Comune ha speso per il sostegno di villa Rota Barbieri 456.260 euro e per il centro Bachelet 334.875 per offrire un servizio che risulta essere un vero e proprio sollievo per le famiglie che possono accompagnare il proprio caro in queste strutture dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30». Nel 2012, 7.805 persone hanno usufruito di villa Rota Barbieri con un calo di 652 unità rispetto al 2011 quando invece si sono registrati 8.457 utenti. Al centro Bachelet il calo è stato di 60 unità rispetto ai 5.609 ospiti del 2011 e registrando quindi nel 2012 5.549 presenze. «La diminuzione - precisa Giuliari - dipende dallo stato di difficoltà economiche generali che obbligano a fare dei tagli sulle spese. Pertanto le famiglie hanno probabilmente deciso di utilizzare i centri solo per alcuni giorni della settimana». • © RIPRODUZIONERISERVATA


Cronaca 19

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 1 Febbraio 2013

Versoilvoto.Iprogrammi

Le propostedei partiti e leopinioni dei vicentini inlizza

«Rivedere l’Imu»

«Necessariaunarevisione dell’Imuchetengaconto delredditodellepersone» ROSANNAFILIPPIN PARTITODEMOCRATICO

Ibarbieri delSenato

«Risparmiinsufficientialla lucedellaspendigreview Cancellatounprivilegio» PAOLOFRANCO QUESTORESENATO(LEGA)

LEINTERVISTE AI CANDIDATI. Lasegretaria regionaledel Partito democraticoeassessorea Bassanopotrebbe esserelaprima donnavicentinaeletta alSenato

«Prioritàallavoro, menotasse in“busta”» Marco Scorzato Sarà senatrice: la prima senatrice vicentina. Il quarto posto in lista le dovrebbe garantire l’elezione, anche nel caso in cui il premio di maggioranza al Senato andasse al centrodestra. Rosanna Filippin, bassanese, fa parte di quel plotoncino di candidati vicentini del Partito democratico che vede il Parlamento. Comunque vada, da queste elezioni, incrociando le basi di consenso dei partiti e le posizioni dei candidati nelle liste, sarà il Pd a produrre il maggior numero di parlamentari berici.

Una responsabilità in più nella rappresentanza del territorio, segretario Filippin?

È evidente, ma è una responsabilità che abbiamo fortemente voluto. Da segretario regionale del Pd ho lavorato affinché tutti i territorio del Veneto fossero adeguatamente rappresentati. Nel 2008 Vicenza è stata un po’ penalizzata.

Un po’ frutto delle primarie, un po’ delle nomine. Abbiamo una pattuglia molto qualificata, da Federico Ginato e Daniela Sbrollini, usciti dalle primarie, e dalla sottoscritta ad Alessandra Moretti fino a Giorgio Santini, che sia-

mo stati scelti dal partito.

Qual è la prima risposta che intendete dare a questo territorio?

Un tempo gli argomenti della campagna elettorale erano diversi, oggi il primo tema è assolutamente il lavoro: è la preoccupazione principale dei veneti e dei vicentini, oltre che di tutti gli italiani, sia per il mantenimento dei posti di lavoro, sia in prospettiva futura. Sarà questo il primo impegno dei parlamentari del Pd.

Prioritàallavoro:conqualistrumenti e con quali scelte politiche si concretizza?

Da amministratrice a Bassano ho toccato con mano come un Comune ben gestito possa fare tanto per l’economia: quindi la prima cosa da fare è rivedere il patto di stabilità per sbloccare le risorse dei Comuni, così da far ripartire l’economia locale e responsabilizzare gli amministratori.

E pagare i debiti della pubblica amministrazione verso le imprese?

Noi del Pd vogliamo dire la verità: dire che si può ridurre la spesa pubblica e pagare tutti i debiti con un colpo di bacchetta magica non è serio. Io mi rifiuto di raccontare balle: basta balle.

Se ne dicono troppe?

Chiè

Non tanto in questa campagna elettorale, non ancora almeno, ma negli ultimi anni di racconti fantasiosi ne abbiamo sentiti troppi. Comunque pagare i debiti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese dev’essere un impegno di chi governa.

AVVOCATO RosannaFilippin,50 anni, bassanese,avvocato civilista,specializzatain responsabilitàcivile e dirittodi famiglia,è segretariaregionaledel Partitodemocratico da quasiquattro anni. Peranni è stataanimatrice dell’Azione cattolica,poi consiglieracomunalea Bassanotra il’95 e il’99. Neglianni successivi interrompel’impegno politicodiretto per dedicarsiallaprofessione, fondandouno studio legaleconduecolleghi,in cuituttora esercita. ALLAGUIDA DELPD Tornaall’impegno in politicaa patiredal 2007, quandodiventa ilprimo segretarioprovinciale dell’alloraneonato Partito democratico.Sonogli anni incuila Legae il centrodestraprimeggiano intuttalaRegione,ma il Pdvicentino riesce a conquistareil governo di importantiComuni, da Vicenzaa Bassano.Nel 2009,dopo leprimarie, vieneelettasegretario regionaledelPd,in quota “Letta”. Oraè candidataal Senato,quartainlista dietroa unaltro vicentino, GiorgioSantini.L’elezione èblindata: sarebbela primasenatrice vicentina.

Ecomesifaconquestoenorme debito pubblico?

Serve del tempo, ma bisogna imboccare fin d’ora la strada giusta, che è una sola: una seria spending review.

Tagliare la spesa pubblica, ma da dove partire?

Stilando un elenco delle priorità: non si può fare tutto, bisogna scegliere alcuni obiettivi e concentrarsi su quelli. È come nei conti di una famiglia. E questa revisione della spesa deve tenere conto, prima di tutto, di chi non ce la fa.

In che senso?

RosannaFilippin,candidataal SenatoperilPartito democratico

Ridurrela spesa,mabasta raccontareballe agliitaliani:serve tempopervedere risultaticoncreti

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Renzitornain pista?Èsempre statoconnoi,ilPd èunasquadracon Bersanicapitano eMatteoafaregol

CENTRODEMOCRATICO. La listacentristache sostiene Bersanicandidaanche sei vicentini

Donadi:«Tagliaresprechie spese» Il capolista ex Idv: «Troppe tasse, il welfare eroghi servizi e non solo denaro» Mirijello: «Tanti volti nuovi» Laura Pilastro «Il Veneto e il Vicentino hanno toccato con mano le mancate promesse del centrodestra. È per questo che da qui può partire la volata di Centro Democratico, realtà che da ala destra del centrosinistra potrà in futuro tentare l'offensiva». Usa una metafora calcistica Massimo Donadi - fuoriuscito dall'Italia dei Valori e fondato-

re assieme a Bruno Tabacci di Centro Democratico - per descrivere le potenzialità della “terza gamba” della coalizione che sostiene Bersani, oltrea Pd e Sel. Ieri, il leader della nuova forza politica, capolista alla Camera in Veneto 1 e Veneto 2, era all'Alfa Hotel per la presentazione dei candidati vicentini in corsa con il suo simbolo. I sei nomi berici provengono per la maggior parte dalla società civile: unica presenza vicentina per il Senato è Anna Simeoni, mamma impegnata nel comitato genitori della scuola primaria di Laghetto, in sesta posizione. Per la Camera la squadra è più nutrita:

MassimoDonadi

Marco Mirijello, odontoiatra e coordinatore provinciale del partito è al numero 4, Ci sono poi Ornella Di Biase, medico anestesista dell'Ulss 5 (13˚ posto), il consulente del lavoro Roberto Tessaro (15˚), Mario Frigo, ex consigliere comunale a Vicenza (20˚) e Riccardo Munarini che viene dal volontariato in Croce Rossa (23˚). «Abbiamo voluto legare le candidature a figure nuove, con una forte presenza femminile», spiega Mirijello, il solo con Frigo ad avere alle spalle un'esperienza politica, nel suo caso da ex coordinatore provinciale dell'IdV. «Una lista fresca e piena di passione - ag-

Uno degli interventi obbligatori è il riequilibrio della pressione fiscale, con un’attenzione particolare verso chi arranca: un Paese si tira fuori dai guai se tutti, o quasi tutti, ce la fanno, non se ce la fanno in pochi.

Ridurre le tasse è possibile? E quali tasse prima di tutto?

Allentare la pressione fiscale è possibile ma prima ancora doveroso, oggi è troppo alta. Bisogna fare delle scelte, ripeto: io ritengo prioritario ridurre il cuneo fiscale, la differenza tra ciò che paga il datore di lavoro e ciò che resta in busta paga. Vogliamo lasciare più soldi in tasca ai lavoratori, così si in-

centivano i consumi e l’economia può riprendere fiato.

Si può eliminare l’Imu o sono balle da campagna elettorale?

Il problema dell’Imu è che è stata introdotta in una fase di emergenza, colpendo il patrimonio certo, la casa, ma senza commissurare l’imposta al reddito. Una revisione deve tenere conto della capacità di reddito delle persone.

I sondaggi vedono il Pd in testa, ma Berlusconi in rimonta. E ora che ha portato Balotelli al Milan, c’è chi dice... Mamma mia, spero che gli elettori scelgano il prossimo governo pensando al proprio futuro, non agli acquisti di una squadra di calcio. Comunque sarà la volta buona per vedere se questo Paese ha scelto di archiviare un venetennio o meno. Io ovviamente lo spero.

C’è chi dice, tra i berlusconiani, checonRenzialpostodiBersani il Cavaliere non sarebbe tornato. Condivide?

Non ci credo proprio: Berlusconi per i suoi calcoli ha ucciso le proprie creature, il Pdl e Alfano, figuriamoci se un avversario avrebbe potuto condizionarlo.

Ora Renzi è attivo in campagna elettorale: è tornato utile...

Renzi è sempre stato una risorsa, e ora si mobilita perché fa parte del Pd e vuole contribuire alla vittoria. Essere partito vuol dire essere una squadra: c’è un capitano, Bersani, ma c’è anche Renzi, un attaccante che sa fare gol. • © RIPRODUZIONERISERVATA

ILCASO. Ilquestore leghistaelimina il servizio giunge Donadi - Dove tutti portano un bagaglio di conoscenza del territorio. Centro Democratico rappresenta quella parte capace di parlare alle categorie sociali che il centrosinistra ha sempre faticato a raggiungere». Donadi parla della «contraddizione tutta italiana che vede il nostro Paese, colpito dalla crisi, rimanere l'ottava potenza al mondo per ricchezza prodotta e il terzo per ricchezza privata. Questo però prima del prelievo fiscale. Dobbiamo riappropriarci della nostra ricchezza, eliminando gli sprechi e tagliando la spesa pubblica. È necessario puntare poi su un welfare che eroghi servizi, non solo denaro: permetterebbe di creare un volano economico». •

Bastabarbieri alSenato Francocidàun...taglio

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Il taglio, stavolta, lo hanno subìto loro ed è epocale. Il Senato dice addio ai suoi tre barbieri e alla sua celeberrima barberia, sacrificata sull’altare della spending review. La chiusura ha una firma vicentina, quella di Paolo Franco, senatore leghista, questore di Palazzo Madama. Sua la delibera che dice stop ad un servizio alquanto costoso: i tre barbiere intascavano uno stipendio complessivo di quasi 250 mila euro. In altre parole: chi ha fatto barba e capelli ai senatori, in questi anni, ha guadagnato più di loro. Da oggi il privilegio è aboli-

to. La delibera firmata dal senatore di Chiampo sottolinea che, nonostante dal 2008 il servizio fosse diventato a pagamento e che in questo modo ci siano stati delle riduzioni dei costi e del personale ausiliario impiegato, tali risparmi «appaiono insufficienti alla luce della spending review attualmente in atto». Franco ricorda che il risparmio vero sono stati i 21 milioni del 2012, ma la chiusura è comunque la fine di «un privilegio inutile e offensivo verso i cittadini». •

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Filippin:«Unfisco piùequilibrato conattenzioneachi noncelafa Allentandoilpatto distabilitàper iComuni sirilancial’economia»

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20 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 1 Febbraio 2013

BUROCRAZIA. Itempilunghidell’amministrazione pubblica tra l’attesa infinitaperlo stranieroche chiede didiventare italianoe ledifficoltà delsistema giudiziario

Vuoi lacittadinanza? Quattroannidi coda «Lepratichefermeanche8mesi inprefetturaepoitoccaaRoma» Madredenunciailfiglioviolento «Nessunoprendeprovvedimenti» Alessandro Mognon La legge dice che uno straniero deve aspettare al massimo due anni per diventare cittadino italiano. Così almeno pensa, dopo aver presentato la sua bella domanda con tanto di timbri e carta bollata. È tantino, ma visti i tempi delle pratiche italiche anche l’Europa ha detto che quei due anni vanno bene. Peccato che invece ce ne vogliano quattro. Mentre la documentazione (pronta) si impolvera sugli scaffali della prefettura prima e del ministero poi. Ma può volerci anche troppo tempo per far allontanare da casa un figlio drogato e violento diventato una minaccia per la madre. O per far dissequestrare un’auto da rottamare che per un “equivoco informatico” viene a costare 1000 euro di deposito. Alcuni dei tanti casi in cui a Vicenza (come nelle

altre città), ci si può scontrare con i tempi infiniti della burocrazia. Tempi che però possono riguardare anche cause civili, penali, provvedimenti “urgenti”, comunicazioni. Perfino quelle via mail certificata che, chissà perché, negli uffici pubblici molte volte funzionano male. O non funzionano. Una situazione sconfortante. Come conferma l’avvocato vicentino Silvia Filotto, che di richieste di cittadinanza ne ha presentate un bel numero e dei tempi statali ne sa qualcosa: «È vero, confermo: per una pratica di cittadinanza ci vogliono 4 anni, il doppio di quanto prevede la legge. Un esempio? Prepari le carte, la copia del passaporto, il bollettino da 200 euro, le marche da bollo. Invii tutto alla prefettura. E aspetti. Passano mesi, pensi sia partito l’iter invece scopri che da 8 mesi le carte sono ferme negli uffici della prefettura».

Rivolgersial Tarcostatroppo enonvalelapena Hoanchediffidato unministero SILVIAFILOTTO AVVOCATO

Lavicenda

Emailkoall’ufficioricorsi L’autorestasequestrata

Daqualche annosipuò usarela pec,posta elettronica certificata Sichiamapecesta per posta elettronicacertificata. Grande invenzione,dicevano:basta raccomandatecon ricevutadi ritornoviaposta,orauna mail pecvalecome documento ufficiale.Se laposta funziona, però.Cosìecco unaltro casodi ordinariaburocrazia: A.O.A.è uncittadinoghanese di34anni. Il22 luglio scorsocausa un incidenteinauto adAltavilla. Feritilievi, poca roba.Colpa sua,forse eraanche ubriacoe nonsiferma. Patteggerà, probabilmente,Intanto lasua RenaultMegane viene sequestrataeportataal depositoSambo. Doveper ogni giornodifermo si paganocirca 5euro.Cosìluichiede di portarlavia, arottamare. I carabinieridi Brendolache

eranointervenuti perl’incidente mandanounapecalla prefettura conla richiesta. Calail silenzio. L’avvocatoscoprediquella domandatremesidopo. Invia un’altrapecper chiedereun incontro.Niente. Un’altra. Niente. Va dipersona.Ela funzionaria allargale braccia. «Abbiamoavuto problemicon la posta elettronica».Quindinessuno ha vistoquella richiesta. Laconseguenza?Il ghanese siè vistopresentare uncontoper il depositodell’auto (chenèancor là) damilleeuro.Non hai soldi per pagareedovrà trovareun sistema oquel contoarriverà allestelle. Tuttoquesto, secondol’avvocato, perchéquellapecnonfunzionava, Maallora acosa servela posta certificatase non certifica? • © RIPRODUZIONERISERVATA

Stranieriallepreseconi documenti percittadinanza esoggiorno E poi? Poi passano a Roma. E là un altro bel riposino: «Tra l’altro è da quel momento che partono i 730 giorni previsti per la risposta». Proteste, ricorsi? «Come no: rivolgersi al Tar costa 2-2500 euro e tempi lunghi. Non ne vale la pena. Ho avuto il caso di due fratelli: la pratica era a aperta dal 2009, ho dovuto mandare una diffida minacciando di andare all’autorità giudiziaria. In un caso si è sbloccata. Nell’altro ho scritto mail a raffica ai funzionari a Roma. Niente.

Scrivo 5 mail all’apposito ufficio per le lamentele che non rispondeva. Risultato: “Abbiamo inoltrato la sua mail al capo di gabinetto”. Stop». Caso completamente diverso. Ma anche qui ci sono tempi lunghi e intrichi burocratici. Che in una situazione di rischio ed emergenza è forse più difficile da capire. C’è un giovane vicentino sfortunato che diventa tossicodipendente e violento. Chiede soldi e picchia la madre. La prima denuncia due anni fa quando è ancora

LESTORIE. Due episodiin cittànegli ultimi giorni:vittime donnesole

«Suo nipote ènei guai» El’anziana ètruffata

minorenne, finisce alla procura dei minori di Venezia. È rinviato a giudizio per maltrattamenti. Ma nessuno, dice l’avvocato, prende provvedimenti per tutelare la donna: il figlio non viene allontanato, nessuna richiesta di entrare in un centro di recupero. La madre esasperata chiede perfino la cancellazione della residenza del figlio da casa sua. E intanto due settimane fa il ragazzo si presenta a casa, solite richieste, lei si spaventa e chiama il 113. Ma anche qui non si può fare molto. Anche se c’è quel rinvio a giudizio, se la donna si è già presentata al pronto soccorso più volte con botte e percosse. Una il primo gennaio, un’altra pochi giorni fa. Ha un occhio nero, due costole fratturate e una incrinata. Fa denuncia, l’ennesima. Il giovane da un anno è maggiorenne, il pm si ritrova ora la denuncia in mano da qualche giorno. Tra l’altro c’è anche una richiesta di misura cautelare da parte della questura. «Perché da Venezia non hanno preso provvedimenti? - si chiede l’avvocato Filotto -. Bastava un allontanamento. Oggi come oggi la madre se se lo trova davanti può solo telefonare a me e alla polizia». È vero che dietro a molte di queste situazioni, dalle cittadinanze-lumaca ai casi giudiziari, ci possono essere molte spiegazioni: personale scarso, priorità diverse, tecnologie vecchie. Però sembra una malattia tutta italiana quella delle pratiche complicate ed esasperanti. • © RIPRODUZIONERISERVATA

L’ANNIVERSARIO

Ilsindaco ricorda l’imprenditore Campagnolo

«Gli servono subito soldi» La prima vittima si rifiuta Una 82enne va a prelevare 1.500 euro e se li fa rubare «Sono un amico di suo nipote, mi ha detto di chiamarla perché ha problemi di soldi, gli servono subito 4 mila euro...». Balla colossale. Infatti la prima vittima non c’è cascata, ha subito telefonato al nipote che è cascato dalle nuvole: «Quali soldi?». Ma la seconda anziana contattata dal truffatore di turno invece si è fatta incastrare. E gli ha consegnato uno sopra l’altro i 1500 euro appena prelevati dal suo conto postale per quel nipote che, di problemi economici, proprio non ne aveva. Tutte e due in città, le truffe agli anziani. Quella fallita è dell’altra mattina, in zona viale della Pace: alla donna di 76 anni che vive sola arriva la telefonata del fantomatico «amico del nipote». Che dà l’idea di conoscerlo, cita il suo nome, parla di quella improvvisa emergenza finanziaria e che gli servono immediatamente 4 mila euro in contanti. Ma la donna non ci crede e chiama il nipote che nega. E al truffatore va buca. Lunedì mattina invece l’anziana 82enne che rientra dopo aver fatto la spesa in viale San Lazzaro vede un uomo che la aspetta su un’auto scura davanti casa. Ha 30 anni, parla

Tullio Campagnolo

mi servono più soldi che puoi». Risultato: la donna confusa sale in auto, vanno alle poste, preleva 1500 euro e glieli dà. L’uomo saluta e sparisce. Lei quando torna a casa racconta la storia alla figlia che si mette le mani nei capelli: «Ma mamma che hai fatto?». Poi tutti in questura per fare la denuncia contro ignoti. • AL.MO.

«Genio dell’imprenditoria e sportivo vero, Tullio Campagnolo ha dato lustro alla nostra città nel mondo». Così il sindaco Achille Variati ricorda Tullio Campagnolo di cui oggi ricorre il trentennale della scomparsa avvenuta il primo febbraio del 1983: «L’anno scorso la giunta ha conferito a Tullio Campagnolo il titolo di Cittadino Benemerito per le sue azioni meritorie, un riconoscimento per una personalità che ha dato tanto a Vicenza. E nei giorni scorsi il figlio Valentino, che ha preso le redini dell’azienda, mi ha comunicato che sarà organizzata anche la Gran Fondo Campagnolo New York il prossimo 19 maggio. Una manifestazione di grande richiamo internazionale che promuoverà il nome della Campagnolo e di Vicenza nel mondo». •

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Ancoratruffeagli anzianichevivonosoli bene l’italiano e soprattutto sembra grande amico di suo nipote: «Scusi, è lei la nonna di Carlo? Guardi, mi ha detto che gli servono subito 500 euro, deve pagare delle bollette se no gli tagliano la luce...». Non basta: l’uomo fa anche una telefonata, gli passa il cellulare dicendole che è suo nipote, lei gli parla e pensa che quello sia proprio Carlo. Che non lo è ma le dice «sì nonna,


Cronaca 21

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 1 Febbraio 2013

ILCASO. Laprocuraha chiestoil rinvio agiudizio peruna sfilzadi reati: 40capi di imputazioneper ilcrac dellacompagniaaerealowcost

BancarottaMyAir,in30 aprocesso Diego Neri La clamorosa indagine sul crac MyAir arriva alla prova dell’aula. Un anno dopo la chiusura delle indagini preliminari a carico di 39 persone, il procuratore Antonino Cappelleri, con il fondamentale contribuito del pubblico ministero Marco Peraro, ha chiesto al gip di rinviare a giudizio 30 imputati. L’udienza preliminare è stata già fissata al 5 aprile prossimo davanti al giudice Stefano Furlani quando inizie-

Ilpassivo delgruppo erastato quantificato inoltre200 milionidieuro Contestata ancheunamaxi truffa da18milioni agliAeroporti diPuglia

rà la battaglia giudiziaria su uno dei maggiori fallimenti della storia economica vicentina degli ultimi anni. Un passivo di gruppo stimato in oltre 200 milioni di euro (sperperati o fatti sparire), con decine di migliaia di turisti a piedi e centinaia di creditori che reclamano i quattrini attesi dalla compagnia aerea low cost che aveva sede a Torri di Quartesolo. Tre anni fa, in dicembre, scattarono gli arresti: i detective del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Vicenza del tenente colonnello Fabio Dametto fecero scattare le manette a Vincenzo Soddu, 65 anni, amministratore del gruppo, e il figlio Luca, 35, di Thiene, mentre furono 35 in totale gli indagati che poi divennero una quarantina. Fra loro anche l’ex ministro Carlo Bernini, presidente di MyAir, poi deceduto. MyAir.com era atterrata nei mesi precedenti; erano rimasti a casa 320 dipendenti. Il crac riguardava numerose società del gruppo “Flyholding”, come testimoniano gli stati di insolvenza di “MyGo srl”, “Triskel srl”, “Lte international airways sa”, “My Way airlines spa”. Il tribunale di Vicenza aveva stabilito il fallimento di “My Way airlines”, “MyAir. com spa”, “MyGo srl”, “Flyhol-

AS.LAZZARO. Ieri l’interventodei carabinieri

Nove vicentini LuigiAgnolin, 69 anni,di Bassano(avv. Alessandro ZagoneleSurha Predebon);AldoBianchini, 70, Thiene(avv. Daniele Accebbi);TizianoBrazzale, 54,Thiene; Marcello Crestani,65,Zugliano; Elvira D’Alessandro,66,Vicenza (avv. LucioZarantonello e LuisaFiorentino);VincenzoSoddu,65, Zanè(avv. MarioCalgaro e Giovanni Manfredini),suamoglie MauraMiserocchi, 62, eil figlioLuca,36; Gianluigi Zenere,58, Thiene (avv. MauroMeneghini). EEdgardoBadiali, 56,Dakar; GianniBraidot,68, Gorizia; IldebrandoBrollo,48, Noventa di Piave;KurtBuyse, 47,Belgio(avv. Marta Marzotto);Antonino Ciaccio, 61,Negrar; Sergio Ermotti, 52,Svizzera; Guglielmo Fanti,48, Brescia;Dino Fiorindo,52, Treviso; Fabio Gallassi,56, Roma;Carlo AndreaGatti,38, Monza (avv. EnricoAmbrosetti); GoffredoGravina, 39, Catania;Michael Harrington, 51,Londra; Paolo Lardera, 51,Milano;Arturo Nevi, 45,Parma; VincenzoNicastro,65, Milano;FabioParini,58, Svizzera; GiancarloPizzocaro,57, Genova; LuigiPompaninDimai, 48, Cortina;Alberto Rossolini, 46,Carbonera; Andrea Tiron,33, Romania,e FilippoTonolo,47, Varese.

ILLUTTO. Ifunerali

L’ultimo saluto aOmetto Presenti anche iBenetton

Levetratedellabanca dove sonostati affissi ivolantini diprotesta

CasoMonte Paschi Nellasedevicentina volantini di protesta Avvisato dell'episodio dai carabinieri di Vicenza il direttore della banca ha provveduto a rimuovere i fogli nella stessa mattinata. Presi di mira appunto partiti e singoli politici, oltre che il mondo della finanza che con lo scandalo Monte Paschi sta diventando il bersaglio di molte proteste. Nessuna denuncia sembra, dopo l’iniziativa tutta politica firmata da La Destra e Gioventù italiana, solo un po’ di lavoro da parte degli impiegati della banca che hanno dovuto staccare i volantini di protesta dalle vetrate della sede di viale San Lazzaro. •

È stato ricordato da tante persone nella sua Vicenza Oscar Ometto, l’imprenditore vicentino nel commercio del settore orafo, da moltissimi anni compagno di Franca Pin, ex moglie di Carlo Benetton. Un male ha strappato Ometto all’affetto dei suoi cari a soli 61 anni. Ieri il rito funebre, con partenza dall’ obitorio dell’ ospedale Ca’ Foncello di Treviso, città dove risiedeva da molti anni per la natia Vicenza. Alla cerimonia, svoltasi nella chiesa interna del cimitero monumentale di Vicenza, erano presenti anche numerosi esponenti della famiglia Benetton: c’erano Massimo e Andrea, figli di Franca, con i loro bambini. Andrea è vicepresidente esecutivo di VerdeSport. C’era anche Alessandro Benetton, oggi presidente di Benetton group. E poi numerosi amici, che hanno voluto abbracciare Franca. •

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Ierimattina trovatii fogliafirma diGioventùItalianae La Destra Anche a Vicenza la protesta per lo scandalo finanziario che ha come protagonista la banca Monte Paschi di Siena che ha una filiale anche in città. E così ieri la banca è stata presa di mira da alcuni movimenti giovanili della destra che hanno inscenato una protesta. Una trentina di fogli con accuse al Monte dei Paschi di Siena e alla sua gestione sono apparsi ieri mattina sulle vetrate della filiale vicentina della banca in viale San Lazzaro 23. Nei fogli erano contenute anche accuse a politici e partiti con firma congiunta di “La destra" e “Gioventù italiana".

OscarOmetto, 61anni

INCITTÀ/1 EVADEDAIDOMICILIARI INFLITTOUN ANNO

Il giudice Carli ha condannato ad un anno e 20 giorni di reclusione, al termine del processo con rito abbreviato, il cittadino marocchino Abdellatif Tahiri, 44 anni, di Vicenza, via Vico (avv. Rizzato). L’11 agosto scorso il magrebino era stato arrestato perchè era evaso dagli arresti domiciliari, a cui era stato ristretto su ordine del tribunale.

TORRIDI QUARTESOLO NONRISPETTA L’ORDINE ILREATOÈ PRESCRITTO

Unaereo dellacompagnialow costMyAir.com,che avevasedeaTorridi Quartesoloe cheè fallita ding spa” e “Myholding srl”. Il curatore fallimentare Giovanni Sandrini ha chiesto il sequestro di beni per 120 milioni di euro per risarcire i creditori. La procura aveva coinvolto nell’indagine anche coloro che avevano avuto ruoli di amministrazione delle società del gruppo, a partire dall’ex arbitro Luigi Agnolin passando per Elvira D’Alessandro e a vari personaggi di spicco, come Vincenzo Nicastro e Sergio Ermotti, banchiere di livello internazionale. All’epoca dei fatti era vice ad di Unicredit, ed è indagato per una presunta distrazione preferenziale di 795

mila euro dati da “MyAir” alla società aerea di cui era presidente, la svizzera “Darwin Airline, con Soddu vice. La procura ha riassunto in 40 capi di imputazione una vicenda quanto mai complessa, costituita di una serie di bancarotte oltre che della truffa aggravata ai danni della Regione Puglia per l’erogazione di 18 milioni di euro di contributi con la società Aeroporti di Puglia. In questi 12 mesi la procura ha tirato le fila dei ruoli e delle responsabilità. Ha chiesto il processo anche del consulente bellunese Luigi Pompanin

Dimai, mentre non compaiono nell’elenco una decina di indagati. Per loro si presumse possa partire la richiesta di archiviazione. Può sorridere Camillo Cimenti, ex sindaco di Thiene (avv. Marco Dal Ben), con Arianna Soddu, figlia di Vincenzo, Luca Sabbadin, Luigi Braga, l’avvocato Giancarlo Capolino, Lorenzo Lorenti, Andrea Crali, Flavia Cantica e Flaminia Campi. Le difese, che hanno sempre contestato i numeri e la ricostruzione dell’accusa, avranno modo di far valere le loro ragioni. •

Maurizio Rigoni, 59 anni, di Torri di Quartesolo (avv. Pellizzari), è stato assolto per prescrizione. Era accusato di non aver rispettato l’ordine del giudice, che nel 2004 gli aveva comandato di stare con la figlia un fine settimana ogni 15 giorni dopo la separazione dalla moglie, cui la bimba era stata affidata. I fatti risalivano al 2004-2005.

INCITTÀ/2 GUIDAVA EBBRO NONÈPIÙREATO

Ioan Grecu, 51 anni, cittadini romeno domiciliato in città (avv. Balboni), è stato assolto in aula. Era accusato di guida in stato di ebbrezza: il 20 novembre 2009, in città, era stato fermato in bicicletta mentre pedalava con un tasso alcolico pari a 0,71 grammi per litro. Essendo sotto la soglia di 0,80, il fatto non è più previsto come reato.

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L’udienzapreliminare èfissata peril5aprile. Non fannoparte dellalista 10indagati:fra questi l’exsindacodiThiene Cimenti

brevi


24 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 1 Febbraio 2013

BASEUSA. Ieritre congressisti americanihanno visitato ilcantiere

DIOCESI. Alle 20.30

LAVISITA

IlDelDin vuole lamedaglia d’oro perl’ambiente

“Giornata perla vita” Staseraveglia conilvescovo

UFFICIALE Ieri mattina al Del Din tre congressisti americani, Ted Poe, Hank Johnson e Rob Wittman, hanno visitato quella che ritengono diventerà la base militare americana più importante nel suddell’Europa.

LA GRADUATORIA. Argento, Oro e Platino, ecco la valutazione a cui può aspirare un edificio. «Del Din - sostengono gli americani - è in lizza per entrare di diritto in quella ristretta élite di edifici commerciali e residenziali che sono stati certificati Oro. «Siamo estremamente fiduciosi - conclude Tita - di portare a termine la restante documentazione entro il mese di marzo e attendere quindi i primi riscontri nelle settimane successive». •

Domenica 3 febbraio la Chiesa italiana celebra la 35a Giornata per la vita, istituita come momento di preghiera e riflessione sul valore della vita dopo l’entrata in vigore della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza nel 1978. Nella diocesi di Vicenza la Giornata per la vita sarà celebrata con una veglia di preghiera che il vescovo Beniamino Pizziol presiederà stasera, alle 20.30, nella Basilica dei Santi Felice e Fortunato. All’incontro saranno presenti, per offrire una testimonianza, alcune famiglie che, pur vivendo un momento di crisi, non si sono chiuse, ma sono solidali con altre famiglie ancor più in difficoltà. L’iniziativa è promossa da Ufficio per la pastorale, Centro aiuto alla vita e movimento per la vita, in collaborazione con diverse associazioni e movimenti cattolici del territorio. Il Centro di Vicenza opera da oltre 30 anni sostenendo madri e famiglie in difficoltà per una maternità difficile o inattesa. Attraverso i 15 Centri diffusi in tutta la diocesi, nel 2012 ha aiutato 172 mamme a dare alla luce il proprio bambino e ha sostenuto, attraverso forniture di alimenti e altro materiale, più di 500 famiglie con neonati. La celebrazione della Giornata per la vita si concluderà domenica nelle parrocchie con l’iniziativa “una primula per la vita” il cui ricavato andrà a sostegno del Centro di Vicenza. •

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Dopoaver ottenutolacertificazioned’argento oracisono lepremesse perun salto diqualità Conl’Africa infiamme Vicenzadiventa strategica Martedì erano a Gerusalemme per discutere col primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla delicatissima situazione del Medio Oriente, ieri hanno visitato la base Del Din, che sarà presto il più importante insediamento militare americano nel sud dell’Europa. La missione vicentina di tre membri del Congresso, Ted Poe (repubblicano del Texas), Hank Johnson (democratico della Georgia) e Rob Wittman (repubblicano della Virginia), accompagnati dal console generale di Milano, Kyle Scott, testimonia l’at-

Contiamodi portareatermine larestante documentazione entromarzo MARIOTITA RESPONSABILE QUALITÀ

tenzione con cui anche dagli Stati Uniti vengono seguiti i lavori di questa struttura ormai prossima a essere inaugurata. IL RIENTRO. In questi giorni è rientrato alla Ederle la maggior parte dei militari impegnati in Afghanistan e l’operazione Del Din sta entrando nel vivo. “AFRIGHANISTAN”. Il fatto che Vicenza sia sede dello Us Africom, con futura attenzione, quindi, verso il continente nero, implica un futuro piuttosto impegnativo per i contingenti che verranno destinati al Del Din. Non a caso l’ultima copertina dell’Economist titolava “Afrighanistan”, a voler sottolineare la situazione esplosiva venutasi a creare nel Mali e negli altri paesi africani in cui i terroristi di Al Qaeda hanno trovato nuovi rifugi e nuovi alleati. STRATEGIA. I congressisti in visita a Vicenza hanno toccato con mano i progressi di questi

ultimi anni. E potranno tornare in patria con la convinzione, bipartisan, che questa sarà una base strategica per gli anni a venire. AMBIENTE. Al di là delle considerazioni strategico-militari, l’ambizione del comando americano di Vicenza è di raggiungere il più alto livello di riconoscimento di tipo ambientale. Già l’anno scorso era diventata ufficiale la certificazione Leed (Leadership in energia e design ambientale) di livello argento, secondo gli standard previsti dall’Us Green building council. «Grazie all’impegno di tutto il team coinvolto nel progetto - recita una nota diffusa dalla caserma Ederle e un forte desiderio di volere eccellere, sembra possibile ottenere la certificazione di categoria Oro senza costi aggiuntivi per la committenza». L’OBIETTIVO. L’ing. Mario Tita, responsabile per il controllo di qualità del consorzio d’imprese Cmc-Ccc ed esperto LeGV11374

Marino Smiderle

TedPoe

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L’ing. Tita e ilcapocantiere Vincenzi alcollaudo diimpianti alDel Din

HankJohnson

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RobWittman

ed del cantiere, ha spiegato come è stato possibile ambire a questo salto. «A dicembre abbiamo ottenuto l’approvazione completa di tutti i 24 crediti sottomessi per la valutazione del progetto esecutivo». Tenuto conto che da varie parti erano state sollevate obiezioni pesanti circa la sostenibilità del progetto Usa, è intuibile il motivo per cui gli americani tengano molto a queste “stellette”. Perché il programma Leed è di fatto quello che «valuta la sostenibilità del sito, il risparmio idrico, l’energia e l’atmosfera, i materiali e le risorse, la qualità degli ambienti in-

terni e l’innovazione del progetto».

SOLIDARIETÀ. Domaniin Fieraconcertoperraccogliere fondiper costruirecucinenelle scuole

“Mary’s Meals”arrivain città «Sfamiamo 700 milabimbi»

Tra ifondatori delprogetto unadiscendente dell’imperatrice Sissi InItaliaireferentidell’associazionesono due vicentinidiAltissimo “Mary’s Meals”, tradotto significa i “Pasti di Maria”. Si tratta di un’associazione internazionale che nasce da un’idea di Magnus MacFarlane-Barrow più di dieci anni fa con un progetto che si riprometteva di nutrire i bambini in Malawi. Da allora è trascorso molto tempo, l’associazione è diventata una onlus, ha sedi in molti paesi e dal 2011 c’è anche una rappresentativa italiana che ha sede nel Vicentino, precisamente a Molino di Altissino. Ad occuparsene due imprenditori: Moreno Rancan e Cristina Ogisti che nella vita si occupano di automazione industriale e nel tempo libero cercano di raccogliere fondi per l’associazione. «Lo facciamo con il passaparola, distribuendo materiale illustrativo, abbiamo un ufficio anche a Medjugorje dove passano migliaia di persone ogni anno - spiega Cristina -. Ma siamo un’associazione laica. Di fatto raccogliamo fondi per costruire cucine nelle scuole. In questo modo superiamo due problemi: l’analfabetismo che in molti stati dell’Africa e non solo è molto sviluppato e la denutrizione infantile. In sostanza con le mense scolastiche cerchiamo di invogliare più

bimbi ad avvicinarsi ai banchi anche con il cibo, almeno se si presentano hanno la certezza di avere un piatto caldo con cui nutrirsi ». Mary’s Meals si distingue dalle altre associazioni per l’altissima efficienza, 12 euro e 40 centesimi bastano a sfamare un bambino per un intero anno, producendo il cibo direttamente sul posto, aiutando in questo modo lo sviluppo delle piccole economie locali; inoltre garantisce che almeno il 93% delle donazioni ricevute venga utilizzato per i progetti, impegnandosi a limitare al minimo le spese con l’aiuto di oltre 65 mila volontari in tutto il mondo. «Il nostro obiettivo - spiega Cristina - è far sì che nessun bambino al mondo muoia più di fame. Dopo una visita alla sede principale di Mary’s Meals in Scozia, abbiamo visto che non si tratta di un gruppo di ricchi occidentali che vogliono risolvere problemi, bensì un’associazione, sempre più grande, di persone normali, che camminano insieme verso lo stesso obiettivo.Abbiamo costruito una mensa scolastica per 516 bambini in Malawi a Kamwazonde e ne stiamo avviando un altro». Per far cono-

CristinaOgisti e MorenoRancan conla principessaMilona

Ilconcerto INFIERA Domanidalle20.30 nella salaPalladiodella Fiera si esibirannoilcoro “ElVajo” diChiampo,“Ciclamino” di Maranoe “VociColorate” diMolino diAltissimo compostosoloda bimbi. Allaserataci saranno il fondatoree laprincipessa MilonaVonHabsburg. •

scere quanto stanno facendo in Malawi, in Kenya e in altri paesi l’associazione si presenterà domani sera a Vicenza con un concerto nella sala Palladio della in Fiera in via dell’Oreficeria al quale prenderanno parte il fondatore Magnus MacFarlane-Barrow e l’ambasciatrice internazionale la principessa Monika Ilona d’Asburgo, detta Milona dagli amici, discendente da Francesco Giuseppe e da Elisabetta (Sissi) di Baviera. • C.R. © RIPRODUZIONERISERVATA


26 Cronaca

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 1 Febbraio 2013

EDILIZIA. Siriapre lo spinosocasodel vecchio stabiledi SanNicola

MOBILITÀ. Raccolte350 firme diprotesta

ExCinemaBerico Ultimotentativo perfarelapiazza

Ilsindaco ha chiesto di rivedereladistribuzione deibigliettidelbus

Bus,caosbiglietti Variatiordina laretromarcia

Neigiorniscorsiil sindacohaincontrato icomitati chesostengono la battagliaperl’abbattimento esi èimpegnatoacercare una nuovasoluzione Nicola Negrin Chiamarlo colpo di scena forse è esagerato. Tuttavia chi ormai si attendeva i titoli di coda e la fine di una pellicola tanto polemica quanto infinita non può che dirsi sorpreso. Il film va in scena a San Nicola, all’ex cinema Berico. Se n’è scritto, se n’è discusso, ci sono state interrogazioni, richieste e dibattiti. In mezzo a tutto ciò anche la decisione del Consiglio comunale e l’avvio dei lavori per il restauro dell’immobile. In poche parole la storia doveva essere conclusa, ma, a quanto pare, si potrebbe aggiungere un nuovo capitolo al corposo copione. ILFATTO.Tutto comincia (o meglio continua) nella giornata di mercoledì, quando il sindaco Achille Variati e l’assessore all’edilizia privata Pierangelo Cangini incontrano alcuni dei rappresentanti dell’intricata vicenda tra cui monsignor Dovigo, il notaio Gian Paolo Boschetti, e Guido Briganti. Oggetto della riunione: l’ex cinema Berico e la richiesta, da parte di comitati, associazioni e personaggi del mondo della cultura vicentina, di fermare il cantiere e procedere con la demolizione di parte della sala. Una battaglia portata avanti da tempo e che adesso potrebbe riservare nuove sorprese. DOMANDA.«Mantenere la parte est e ovest dell’edificio e ab-

battere la struttura centrale». È questa la volontà di associazioni come Italia Nostra, Fai e Amici dei monumenti, nonché di imprenditori e vicentini, tra i quali i 2.200 che hanno sottoscritto la raccolta firme avviata da Guido Briganti nei mesi scorsi. «Ciò che chiediamo - spiega Briganti - è che si realizzi il progetto pensato da Cevese. Sappiamo che i lavori sono iniziati, ma c’è ancora spazio per intervenire. Come? Sospendendo l’intervento nella parte centrale, che dovrebbe essere abbattuta, e continuandoli a est e a ovest, dove si potrebbero comunque ricavare un appartamento, le due aule e le rimesse. Bisogna solamente trovare un accordo che vada bene al Comune ma soprattutto all’Istituto diocesano per il sostentamento del clero». SOLUZIONE. La strada è in salita e tortuosa. Ma forse è percorribile. Il sindaco non ha chiuso le porte e ha assicurato il suo impegno per eseguire «un’ulteriore ed estrema verifica per controllare se ci siano gli spazi per trovare una solu-

Faròunaltro tentativo pervederesec’è lospazioper soddisfaretutti ACHILLEVARIATI SINDACO DIVICENZA

zione che possa andare bene a tutti». Variati ha ricordato alle associazioni e ai vicentini che si sono schierati in prima linea per la demolizione dell’ex cinema Berico «che la proprietà vanta in ogni caso dei diritti». Mentre l’assessore all’edilizia privata Pierangelo Cangini si cela dietro un «no comment» spiegando come in questo momento «il silenzio valga più di mille parole», il primo cittadino sa che i tempi sono stretti e annuncia che «entro 7 o al massimo 10 giorni» si potrà dare una risposta positiva o negativa alla soluzione. INTERVENTO DEI PRIVATI. Tra le varie problematiche c’è anche quella del vincolo della Sovrintendenza. «Ma a questo - conferma Briganti - ci penseranno le associazioni. Il vincolo che è stato posto sull’ex cinema è errato in quanto costituito senza tener conto della storia del luogo e, a detta di numerosi studiosi di storia dell’arte, riguardante un edificio di scarsissimo pregio». Detto questo c’è poi da capire come intervenire concretamente. Durante l’incontro sembra sia emersa la possibilità di trasferire altrove «i diritti» dell’istituto diocesano, in caso di abbattimento. «Gli stessi privati - conclude sarebbero disposti assieme a una banca a dare poi un aiuto concreto in termini economici per i danni causati dalla sospensione dei lavori e per la modifica del progetto». •

Eccocomeappareal momento attualel’ex cinema Berico

Ilfotomontaggio delcomitato mostralapiazza senza lastruttura

Lastoria PELLICOLAINFINITA Nonsi puòdire chesia una storiasemplice quella dell’ex cinemaBerico.Da tempoleassociazioni chiedonodi demolirela strutturaperdarevita al progettopensatoda Cevese. Matra polemichee richiestenon sonoriusciti, finoa questo momento,a cambiarela situazioneche, invece, ha presola piega opposta.

Dopoche èarrivatoil vincolo dellaSovrintendenza, che ritienelaexsala unimmobile storicoe daproteggere, eil via liberadel Consigliocomunale, laproprietàha avviatoil complessointervento di ristrutturazioneperrealizzare alpostodel cinemadue appartamenti,altrettanteaule perleattivitàdell’Istitutoe alcunigarage.Resta da capire severràfermato. • © RIPRODUZIONERISERVATA

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L’OPERA. IlComune haristrutturato gli spazierifatto il pavimento

Nuovo look per la palestra della scuola Giovanni XXIII L’assessore Tosetto: «Questo è l’inizio di una serie di lavori, in futuro sarà sistemato l’esterno» «Questa scuola ha sempre lottato per avere una palestra». Sono le parole con le quali l'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto riconsegna ai 180 alunni della scuola elementare Giovanni XXIII la palestra completamente rinnovata. Lo spazio era stato realizzato in passato dall'unione di due aule per dotare così l'edificio scolastico di un'area dove fare sport, visto che prima ne era sprovvisto. L'intervento, avvenuto durante le vacanze natalizie in modo da non interferire con le lezioni, ha richiesto una spesa di 25 mila euro, finanziati con la vendita del complesso di San Rocco. La ristrutturazione ha consentito di rifare la pavimentazione, prima in piastrelle e ora

Lapalestra ristrutturata coperta da un rivestimento sportivo in pvc per uno spessore complessivo di nove millimetri. Sono state inoltre installate le coperture per i termosifoni, adeguate le spalliere al muro e ritinteggiate tutte le pareti. «Quello iniziato - spiega Tosetto - è un processo di riqualificazione, dal momento che si dovrà mettere mano anche all’esterno della scuola. Con cir-

Aimdoveva chiudereilrapporto con11rivendite:è statabloccata Un botta e risposta durato poco più di una mattinata. Tanto ha impiegato il sindaco Achille Variati a chiedere, e ottenere, un cambio di rotta ad Aim Mobilità che dalla giornata odierna avrebbe chiuso il rapporto di vendita dei biglietti del bus con 11 rivendite che non rientravano nel piano industriale. Il primo cittadino nella mattinata di ieri ha ricevuto una raccolta firme che è stata organizzata da una tabaccheria di Corso Padova, esclusa dal servizio. Nel documento sottoscritto da 350 vicentini si chiedeva il motivo per il quale l’azienda avesse deciso di interrompere l’erogazione dei biglietti dell’autobus ad alcune attività della città. La risposta è arrivata nel giro di qualche minuto. Nell’ambito della riorganizzazione della distribuzione dei biglietti Aim Mobilità aveva deciso, ai primi di dicembre, di ripensare il rapporto con tutte quelle rivendite che non fatturano più di 4 mila euro al mese. Dall’azienda spiegano che «la media fatturata da un’attività nella vendita dei biglietti è di 11 mila euro». Così, a 11 attività, tra le quali anche quella di cor-

so Padova, il 13 dicembre scorso è stata inviata una lettera nella quale si comunicava «la risoluzione del contratto commerciale a fronte di una razionalizzazione del servizio prevista nel piano industriale». Dopo la raccolta firme, che l’assessore al decentramento Massimo Pecori ha provveduto a consegnare al sindaco, Variati ha immediatamente chiesto ad Aim Mobilità di «fare un'ulteriore riflessione sulla decisione di revocare il servizio di distribuzione dei titoli di viaggio in alcune tabaccherie ed edicole della città, rinviando quindi le revoche previste» già a partire dalla giornata odierna. Aim ha precisato di «riconsiderare di buon grado il rapporto commerciale» tuttavia specifica di non avere ricevuto «riscontri da parte delle attività interessate, dopo che la lettera era stata inviata a inizio dicembre. Si è dedotto che le rivendite avessero accettato di concludere il servizio». Ora si apre un nuovo margine di contrattazione tra le 11 rivendite (su 200 complessive) e Aim Mobilità. I biglietti per il momento saranno ancora venduti. • NI.NE.

GRUPPOPENSIONATI

L’ORDINANZA

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“LaRondine” NellaZtl vietati ÈPegoraro imezzi sopra lanuovaguida le3,5tonnellate

ca 500 mila euro si potrebbe arrivare a un buon livello di sistemazione». Sono inoltre stati sostituiti i vecchi serramenti con strutture nuove in alluminio, assieme alla realizzazione delle porte interne e a una grande porta finestra con maniglione antipanico. Manca ancora lo scivolo da collocare davanti alla porta finestra per colmare il dislivello verso l'esterno, un lavoro che verrà eseguito a breve. Come spiega poi l'ingegner Gianni Fichera, direttore dei Lavori pubblici, il lavoro di ristrutturazione è stato «spezzettato per economia di spesa» in tre diverse ditte: a una gli infissi, all’altra la pavimentazione e a Valore Città l'incarico per i radiatori. «In questo modo - assicura Fichera - ci è stato possibile risparmiare nel complesso della spesa richiesta per l'intervento». • GI.GU.

È Mario Pegoraro il nuovo presidente del Gruppo pensionati “La Rondine”, eletto nei giorni scorsi dai membri del consiglio. Pegoraro, «premiato con la stella d’oro Coni al merito sportivo per la sua lunga attività a favore dello sport vicentino e in seguito anche da Comune di Vicenza per il suo impegno in altri ambiti sociali» è il successore di Giuseppe Danzi, che con la fine del 2012, dopo 26 anni, ha lasciato la presidenza per impegni familiari. Alla presidenza del Gruppo pensionati “La Rondine” Pegoraro sarà affiancato da Gianni Pilotto, nel ruolo di vicepresidente, figura di valore prima nell’attività del calcio giovanile e in seguito valido collaboratore del gruppo stesso. Il Gruppo pensionati è bnato oltre 30 anni fa per aggregare i pensionati, in prevalenza del quartiere di San Pio X, e ha superato da tempo il tetto dei 900 iscritti. •

Da oggi zona a traffico limitato vietata ai mezzi che pesano più di tre tonnellate e mezzo. La novità, condivisa da tempo con le associazioni di categoria che sono state invitate dal sindaco ad informare i propri associati, punta a ridurre l’ingombro dei mezzi che entrano nel delicato contesto del centro storico cittadino. L’ordinanza del sindaco modifica infatti la precedente disposizione che consentiva di entrare in zona a traffico limitato a mezzi pesanti fino a 7 tonnellate e mezzo. È prevista la possibilità di chiedere deroghe motivate dalla temporaneità degli ingressi o dalla mancanza di alternative. Sono esclusi dal divieto i trasporti eccezionali autorizzati, i veicoli degli enti locali, di Aim, di Acque Vicentine e i mezzi con permesso rilasciato prima dell’entrata in vigore dell’ordinanza, fino alla sua naturale scadenza. •

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Cronaca 27

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 1 Febbraio 2013

DOMANIUNCONVEGNO. Ilsindacatosi confrontacon laProvinciae i sindacidi Vicenza,Schio, BassanoeArzignano

Servizipubblici, troppigestori L’analisidell’Irese dellaCgil «InunVeneto giàframmentato ilVicentino detieneilrecord diaziendeper idiversi settori» Piero Erle Acqua, energia, gas, trasporti, rifiuti: servizi pubblici locali. In una parola, tutte le funzioni vitali di cui ha bisogno il corpo di una città, e ogni sua singola cellula (abitante), per vivere ogni giorno. Da un altro punto di vista, però, settori di estrema rilevanza economica e vere e proprie “materie prime” del mercato mondiale. In mezzo, tra la prospettiva locale e quella globale, ci sono loro: i Comuni e le aziende - con i loro lavoratori - cui storicamente è affidato il compito di gestire, con logiche industriali e nello stesso tempo con priorità all’interesse pubblico, questi servizi pubblici locali. Prospettiva sempre più difficile, visto che la legge ormai da un decennio balla in altalena tra gli annunci di gare obbligatorie e gli stop come quello decretato dalla Corte costituzio-

Perleperdite diretedell’acqua lasituazionea Vicenzaèbuona maorapeggiora GIUSEPPEBARBA RICERCATOREIRES

nale l’anno scorso. ILCONFRONTO.La Cgil Vicenza propone per domani in città, assieme all’istituto Ires di ricerche economiche e sociali, un’analisi della situazione vicentina e un confronto con chi è chiamato in prima linea a gestire la situazione: gli enti locali, Comuni e Provincia. “I servizi pubblici locali: politiche pubbliche e azione sindacale” è in programma domani dalle 9.15 ai Chiostri di S. Corona. Con Marina Bergamin, segretario della Cgil Vicenza (e con lei il segretario veneto Emilio Viafora), ne discuteranno il commissario provinciale Attilio Schneck e i sindaci Achille Variati (Vicenza), Stefano Cimatti (Bassano), Luigi Dalla Via (Schio) e Giorgio Gentilin (Arzignano). Fulcro della giornata, peraltro, sarà l’anteprima dell’ “Osservatorio 2012 sui Servizi pubblici locali” che l’Ires ha elaborato. Il documento sarà presentato ufficialmente il 1˚ marzo a Verona, ma domani Giuseppe Barba dell’Ires presenterà un approfondimento su Vicenza. TANTI GESTORI PER UNA SOLA PROVINCIA. Lo studio dimostra la prima caratteristica particolare di Vicenza: in un Veneto già frammentato, pro-

vademecum OGGI SOLIDARIETÀE CULTURA Alle21nellasede della Societàalpinisti vicentjni invialeTrieste 29/bGino Canellaproietteràmolte fotografiesullasotria della“Befanadi nome Sav”. L’iniziativa,nata nel ’63,havistola Savportare unsegno disolidarietà agli ospitidella casadi riposo Penasadi Vallidel Pasubio. IMOLTI VOLTI DI DIO

prio la nostra provincia presenta un affollamento straordinario di gestori dei servizi pubblici locali: 12 gestori del trasporto pubblico (Aim e Ftv, ma anche dieci aziende private), 5 gestori del gas (Aim, Italgas, Pasubio group, Agsm, Ascopiave), 4 gestori del servizio idrico integrato (Acque Vicentine, Etra, Alto Vicentino Servizi, Acque del Chiampo), 6 operatori per l’Igiene urbana (Aim-Sit, Etra, Alto Vicentino Ambiente, Agno Chiampo Ambiente, Soraris e Utilya). SERVIZIE OCCUPAZIONEDATUTELARE.Le sole aziende del Vicentino, sottolineano Ires e

Cgil, danno lavoro a qualcosa come 2702 persone, con l’occupazione che è pure cresciuta dell’1,5% nel 2011 rispetto all’anno precedente: un patrimonio da tutelare. Quanto ai singoli settori, per l’acqua Vicenza riesce a tenere tariffe e aumenti in media rispetto al Veneto, ma la situazione sta peggiorando ad esempio per le perdite di rete (per la città dal 18 al 21%, a Valdagno e Bassano si è al 40-44%). Per i rifiuti la raccolta differenziata va molto bene e le tariffe almeno per Vicenza sono tra le più basse del Veneto. Per i trasporti la situazione sta peggiorando a vista, soprattutto per la stori-

ca scarsità di risorse pubbliche che impediscono anche di rinnovare molto i mezzi e fanno tagliare servizi, pur mantenendo alte le tariffe per gli utenti. E la ricerca che sarà presentata domani analizzerà anche le criticità dei bilanci delle aziende e i costi per pagare gli amministratori rispetto al fatturato. Con un messaggio chiaro che il sindacato rinnova ai sindaci: trovare il modo di creare alleanze vicentine, per ottimizzare la gestione di servizi essenziali, prima di trovarsi avversari stranieri in casa o di vedere emergere forti deficit di gestione in qualche azienda. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Peril ciclo “Ivenerdì culturali”promosso dall’IstitutoRezzara in collaborazionecon IntesaSanPaolo,alle17 a PalazzoLeoni Montanariè ospitatol’incontro“IlDio diGesù Cristo”conBruno Maggioni.docente alll’Università Cattolica delSacro Cuoredi Milano. Ingressoliberofino ad esaurimentoposti.Segue dibattito. DOMANI MUSICA Domania partiredalle 17 nellasalaconcerti del conservatorio Pedrollo, appuntamentocon“Il sabatoconlamusica antica”. L’ingresso è libero.

ILTABELLONE

Associazioni divolontariato Lapubblicità oraègratuita Un tabellone pubblicitario gratuito per le associazioni di volontariato. È l’iniziativa del Comune che mette a disposizione un impianto pubblicitario bifacciale grande 6 metri per 3, installato nel parcheggio vicino a porta San Bortolo. Per utilizzarlo, le associazioni senza scopo di lucro iscritte all’Albo comunale delle organizzazioni di volontariato sociale e delle onlus del Comune dovranno inoltrare richiesta entro le 12 del 12 febbraio al settore Servizi sociali e abitativi di contrà Mure San Rocco 34, secondo le modalità indicate nell’avviso pubblicato sul sito del Comune, nella sezione Pubblicazioni on-line. «In un momento in cui è chiesto a tutti di dare il personale apporto perché non vengano meno i valori della solidarietà e della coesione sociale - spiega l'assessore Giovanni Giuliari - offrire al volontariato l'opportunità di promuovere un loro messaggio è importante e necessario per favorire una maggiore vicinanza alle loro iniziative e per ricordare l'importanza di impegnarsi a favore delle persone in difficoltà o di partecipare direttamente a campagne di sensibilizzazione su argomenti di grande importanza per la comunità». Nel caso presentino domanda più di tre associazioni, si procederà all’assegnazione per sorteggio. Altrimenti, lo spazio sarà assegnato a turno ai partecipanti per almeno 4 mesi. • © RIPRODUZIONERISERVATA


Provincia 33

IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 1 Febbraio 2013

Galleria Garibaldi, 4 | Telefono 0444.396.340 Fax 0445.380.083 red.thiene@ilgiornaledivicenza.it

LUGO. Protestanogli inquilini diun condominiodi piazza25 Aprile perchécostretti alasciarelamacchina in strada

INIZIATIVE. Comeevitaretruffe erapine

L’Aterhaconsegnatogli alloggi comprensividipostiauto ma difattoibox nonsonomai stati ultimatieora ammuffiscono

Incontrocon ilcomandante nellasede delgruppo EtàSerena

Aspettanoi garageda 4anni Alessia Zorzan Alloggio con posto auto. Questa la promessa fatta ai residenti della palazzina Ater al civico 26A di piazza XXV Aprile, a Lugo, ancora quattro anni fa, al momento delle assegnazioni dei sei appartamenti. Finora, però, le macchine sono rimaste in strada perché la rimessa non è utilizzabile e al loro posto sono comparse muffa e infiltrazioni d’acqua. La segnalazione arriva da alcuni assegnatari, stanchi di aspettare e preoccupati che le infiltrazioni possano comportare problemi strutturali. L’Ater tranquillizza gli animi e assicura che a fine febbraio la situazione dovrebbe sbloccarsi. «Sono quasi quattro anni

L’entepromette: «Entrofebbraio finiremoilavori Faremoanche leverifiche sulleinfiltrazioni»

che abito qui - racconta una residente - e siamo ancora in attesa di poter utilizzare il posto auto del piano interrato. Non sono ancora usciti i vigili del fuoco per le verifiche, quindi ci hanno detto che l’area non è agibile. È un piano abbandonato. Abbiamo dovuto mettere una rete metallica per chiudere la zona a ridosso della porta che conduce agli appartamenti, per evitare che entrassero malintenzionati». L’interrato è collegato infatti con l’esterno. A piedi si entra, in auto no, perché c’è un cancello che i residenti non hanno modo di aprire. «Nessuno ci ha mai dato le chiavi del cancello - aggiunge lasciamo tutti la macchina sul parcheggio pubblico che c’è sul retro, perché non abbiamo alternative. Eppure quando ci hanno assegnato gli alloggi, ci avevano detto che ogni appartamento aveva un posto auto. In effetti ci sono, ma non possiamo usarli e vanno in rovina». Sono evidenti ormai i segni delle infiltrazioni. «Basta guardare il soffitto e i calcinacci che cadono per farsi

Ilsindaco

«Lacasetta dilegno nonsitocca» C’èun’altracosa chedànoia ai residentidellapalazzina priva digarage,mastavoltal’Ater nonc’entra.Sitratta infatti dellacasettainlegno posizionatanellanuova piazza dalComune. Una piccola strutturainlegnosistemata a qualchemetro dal vialettoche conduceai campanellidella palazzina. «Intralciailpassaggio -dicono ancorairesidenti -enon siamo certi chesianorispettate le distanzedi sicurezza.È troppo vicinaallapassaggio». Fermala replicadel primo cittadinoRobertinoCappozzo. «Èunacasetta sistemata da alcunicittadini emessaa disposizionedelleassociazioni cheorganizzanoiniziativein piazza.Tutte le normesono rispettateeoccupa suolo pubblico,nondipertinenza dellapalazzinaAter.Al momentononci sono posti alternatividovemetterla,se la togliamo,dobbiamoeliminarla. Esarebbe unpeccato vistoche èpuntodiappoggioper le manifestazionidel centro». A.Z. © RIPRODUZIONERISERVATA

SCUOLA. L’assessoreregionaleDonazzan risponde alCommissario

«MaSchneck sisbaglia L’Agrario vabene» Coro di dissensi dopo le dichiarazioni del capo della Provincia sull’utilità dei corsi al Ceccato

Attilio Schneck ha le spalle larghe e sa di potersi permettere uscite anche impopolari. Ma quella sull’indirizzo agrario dell’istituto tecnico Ceccato («Sfornerà disoccupati») lo ha esposto al fuoco incrociato di politici, dirigenti scolastici e rappresentanti delle forze produttive. Un bel risultato, non c’è che dire. Ora a intervenire sulla questione è l’assessore regionale alle politiche dell’istruzione, della formazione e del lavoro, Elena Donazzan. «Quello del Ceccato è un percorso molto interessante. Il settore agricolo è in controtendenza e nel 2012 solo in Veneto sono sorte 3 mila nuove imprese, spesso affidate a giovani. Inoltre vi sono grosse opportunità di lavoro nell’agroindustria; nel Veronese questo comparto sta sostenendo l’intera economia». Un concetto ribadito dal dirigente scolastico del Ceccato, Antonio Coccarelli. «I dati mostrano ampie possibilità di occupazione per i tecnici agrari. Lo dicono l'alto numero di insegne della grande distribuzione, che richiedono un control-

L’incontro tenutosiieripomeriggio nella sededi “EtàSerena”. STELLA

Ilcondominio con i garageancora chiusi e in statodi degrado. STELLA un’idea. Speriamo almeno che la piazza qui sopra regga». Il chiarimento arriva dall’Ater. «A ciascuno dei sei alloggi della palazzina è stato assegnato un posto auto - spiega il presidente Valentino Scomazzon - di questi sei, uno è stato realizzato con un successivo appalto, ora concluso, e verrà assegnato prossimamente. L’utilizzo degli altri cinque era condizionato alla realizzazione dei lavori appena com-

brevi THIENE ILMOVIMENTO5 STELLE PRESENTA I CANDIDATI

Stasera, alle 20.45, nella sala riunioni della biblioteca, si terrà l’incontro pubblico organizzato dal Movimento 5 stelle per presentare alla cittadinanza i candidati alle politiche e il programma elettorale. A.D.I.

CALVENE INCONTRO CONL’AUTRICE

Paolo Mutterle

ElenaDonazzan

GianniCasarotto

lo della qualità e della conservazione dei prodotti, e la presenza di numerose aziende di produzione alimentare, che richiedono tecnici in grado di seguire l’intera filiera, dalla materia prima al packaging. Oltretutto questo indirizzo è stato approvato nel 2010 con il parere positivo della Provincia, che al tempo non ricordo da chi fosse presieduta...». Donazzan e Coccarelli difendono pure il Comitato tecnico scientifico, oggetto delle ironie di Schneck. «Da sempre ci si lamenta che il mondo della scuola e quello del lavoro sono separati. Il Cts è una grande novità che crea un legame tra queste due realtà». Per quanto riguarda la richiesta del laboratorio di chimica, il Comune di Thiene l’aveva sostenuta già lo scorso 21 gennaio con una lettera inviata dal

sindaco. «Sono convinto - sostiene Gianni Casarotto - che collaborando potremmo trovare la soluzione al problema, se crediamo nell’importanza di investire sui giovani. Agli arredi può provvedere il territorio, ma i lavori strutturali spettano per competenza alla Provincia in quanto proprietaria dell’immobile, oltre che titolare della gestione delle scuole superiori».Una delega che l’assessore Donazzan metterebbe volentieri in discussione. «La dichiarazione di Schneck mi fa pensare: vale la pena tenere una Provincia in queste condizioni? Mi auguro che il commissario corregga il tiro. Ma a mio avviso tutta l’istruzione, dalla scuola primaria alle superiori, dovrebbe passare sotto la competenza di un unico ente. Cioè della Regione». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Lezionidisicurezza Lapolizialocale fascuolaaglianziani

Stasera, alle 20.30, la sala polivalente della pro loco ospiterà l’incontro con la geologa Maria Antonia Sironi, autrice del libro “La principessa di Gungstang: dall’antico Tibet la storia di una vita senza fine”. A.D.I.

FARA CORSISERALI DIINGLESE

A febbraio iniziano in biblioteca i corsi serali di inglese patrocinati dal Comune. Per principianti lunedì 20.30-21.30; intermedio giovedì 19-20.30; avanzato giovedì 20.35-22.05. E.GU.

MARANO SPETTACOLO TEATRALE “IOSONO CAINO”

Si chiudono con una riflessione sul genocidio con la compagnia “La Piccionaia I Carrara”, e in programma stasera alle 20.45 all’Auditorium, le iniziative per il Giorno della Memoria promosse dal Comune. A.D.I.

pletati. Il 24 dicembre il Comune ha rilasciato il certificato di agibilità che rende possibile l’uso dell’ultimo posto auto realizzato e l’utilizzo dei cinque già esistenti, una volta effettuati i lavori di messa in funzione, il cui completamento è previsto per la fine di febbraio». Noto anche il problema delle infiltrazioni. «Sono già in corso gli accertamenti per individuarne l’origine». • © RIPRODUZIONERISERVATA

Sala piena, ieri pomeriggio, all’incontro “Truffe, furti, rapine: stop”, organizzato nella sede dell’Età Serena di Thiene. Una conferenza pubblica promossa dall’Associazione nazionale artigiani pensionati di Vicenza, rappresentata dal coordinatore Nicola Carrarini, in collaborazione con l’Età Serena, di cui si è fatto portavoce il presidente Gianluigi Busellato. Nel ruolo di relatore, il comandante del Consorzio di polizia locale Nevi Giovanni Scarpellini. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di fornire consigli utili per ridurre i rischi di furti o aggressioni. Il co-

SARCEDO. Domenica alviaquindicicarri

Sfilatacarnevalesca perleviedel centro Si profila un carnevale effervescente quello che domenica aprirà la sfilata di maschere e carri a Sarcedo. Organizzato dal Gruppo Ricreativo Sarcedo e dalla Pro loco con la collaborazione dell’associazione commercianti e con il patrocinio del Comune, la festa più colorata dell’anno, sarà capace ancora una volta di coinvolgere grandi e piccoli in un clima di ironia e divertimento facendo dimenticare per un po’ i problemi quotidiani. Giunta alla trentaquattresima edizione, il GRS , è riuscito a coinvol-

gere carristi da tutto il circondario: ci saranno, infatti, 15 carri e due gruppi a piedi. Il ritrovo è alle 13 in via Veneto. Il corteo alle 13.30 comincerà a sfilare lungo le vie del paese accompagnato dalla banda “Elia Bassani” e arriverà verso le 15.30 nel piazzale di fronte agli impianti sportivi in via Gen. Dalla Chiesa dove i volontari del GRS offriranno crostoli, vin brulé e bibite. Gran finale alle 16 con il rogo della “Vecia”. In caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata al 9 febbraio. • S.D.M.

mandante Scarpellini ha consegnato e illustrato un fascicolo messo a punto dal Consorzio, con le “regole d’oro” da seguire per tutelarsi. Tra le principali, non spingersi in luoghi isolati e poco illuminati, chiudere sempre la porta di casa, chiedere ai vicini di vigilare mentre si è via e diffidare da chi chiede di entrare in casa per qualche controllo. «Secondo i dati del Viminale nel 2012, rispetto al 2011, in Italia si è assistito ad un aumento del 17 per cento di furti in abitazione e del 6 per cento dei borseggi», ha relazionato Scarpellini. • A.Z.

ZANÈ

Firmecontro loshopping domenicale Anche l’Amministrazione comunale di Zanè aderisce all’iniziativa “Liberaladomenica”, la raccolta firme, proposta dalla Confesercenti e sostenuta dalla Cei, contro lo shopping domenicale. Il Comune invita pertanto la cittadinanza a recarsi all’ufficio anagrafe per dare la propria adesione alla legge di iniziativa popolare che mira a riportare nell’ambito dei poteri delle Regioni le decisioni sulle chiusure domenicali dei negozi. • A.D.I. © RIPRODUZIONERISERVATA


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