Outdoor Magazine - Speciale Trail

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FUSKY © Gaia Panozzo
SPECIALE TRAIL

Editore: MagNet Srl SB - Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO - Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI

Contributors: KAREN POZZI, SARA CANALI, PIETRO ASSERETO, BENEDETTA BRUNI, TATIANA BERTERA, MAURIZIO TORRI, MANUELA BARBIERI Art director: ROSANGELA BARNI

Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Via Tertulliano, 68 - 20137 Milano Tel. 02.87245180 Fax 02.87245182 - redazione@outdoormag.it - www.outdoormag.it

Allegato redazionale di Outdoor Magazine Anno 18 - N. 3/2025

Stampa: Gierre Print Service Srl

Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI

L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: MagNet Srl SB

Responsabile dati: Benedetto Sironi

Chiuso in redazione il 31 marzo 2025

LE DOMANDE

1. Quanto ha influito il settore trail running in percentuale nel fatturato 2024?

2. Qual è l’identikit del trail runner moderno e come si è evoluto negli anni?

3. Nell’ultimo anno c’è stata maggiore richiesta di prodotti entry level/trasversali o di modelli più tecnici/ performanti?

4. Ad acquistare le calzature da trail sono solo i trail runner?

IL MERCATO SECONDO I BRAND

5. Come sta secondo voi il mondo delle gare?

6. Ha ancora senso investire in competizioni e atleti o sono altre le sponsorizzazioni vincenti?

7. Com’è andato il sell in della SS 25 e cosa vi aspettate in termini di sell out?

8. In generale quindi come sta il comparto trail running?

Con l’avvio della nuova stagione, abbiamo intervistato i rappresentanti di alcuni marchi di riferimento del settore trail running per capire lo stato di salute di questa categoria. Un approfondimento sull’andamento del fatturato, l’identikit del consumatore, i prodotti, le tendenze e le sponsorizzazioni di gare e atleti

NNORMAL

SITO LUÍS SALAS, CEO

1. Il 100% del nostro business riguarda i prodotti per il trail running, principalmente scarpe da trail, ma anche capi di abbigliamento. Alcuni consumatori potrebbero utilizzarli per l’escursionismo, le camminate o l’uso quotidiano, ma l’essenza del brand rimane focalizzata sul trail running.

2. Il trail runner moderno incarna una combinazione di resistenza, passione per la natura e uno spirito orientato alla comunità. In passato, il trail running attirava principalmente atleti di endurance alla ricerca di terreni impegnativi e solitudine. Oggi ha un pubblico più ampio, che include atleti più giovani e abitanti delle città in cerca di una fuga dalla vita urbana. I social media e una maggiore consapevolezza del benessere fisico e mentale hanno contribuito notevolmente alla sua diffusione. Questa evoluzione ha reso la comunità del trail più inclusiva, con una partecipazione crescente di donne e famiglie, rendendo lo sport più accessibile e diversificato che mai.

3. Nell’ultimo anno abbiamo osservato un aumento significativo della domanda di prodotti entry level e crossover nel mercato del trail running. Questo trend riflette il crescente interesse da parte di nuovi appassionati e runner occasionali che stanno passando dalla corsa su strada al trail. Questi prodotti offrono versatilità e comfort senza le specifiche tecniche avanzate richieste dai trail runner più esperti. Tuttavia, la domanda di modelli altamente performanti rimane stabile tra gli atleti più esperti, che danno priorità a caratteristiche avanzate e durabilità per affrontare terreni difficili.

4. Le scarpe da trail running non vengono acquistate esclusivamente dai trail runner. Molti clienti le scelgono per la loro versatilità e il comfort in diverse attività outdoor. Gli escursionisti, ad esempio, spesso le preferiscono agli scarponi tradizionali perché offrono un’alternativa più leggera e meno ingombrante, pur garantendo trazione e protezione adeguate. Anche gli appassionati di outdoor e i viaggiatori d’avventura apprezzano la robustezza e il supporto delle scarpe da trail per attività come trekking leggero, backpacking e persino per l’uso quotidiano su terreni accidentati. Inoltre, stanno guadagnando popolarità anche in contesti urbani per l’uso quotidiano. L’attrattiva trasversale di queste scarpe è significativa, poiché sod-

disfano le esigenze di chi cerca calzature durevoli, adatte a tutti i terreni, senza rinunciare a comfort e stile.

5. Il mondo delle gare di trail running è vivace e in crescita. I trail runner continuano a dimostrare grande entusiasmo nel partecipare alle competizioni, che rappresentano non solo una sfida fisica, ma anche un’opportunità di condivisione e connessione con altri appassionati. Molti eventi si sono adattati introducendo misure di sicurezza, partenze scaglionate e opzioni di gara virtuali, il che ha contribuito a mantenere alto il livello di partecipazione. Inoltre, il fascino di esplorare nuovi percorsi e la soddisfazione personale di completare una gara continuano ad attrarre sia atleti esperti che principianti. L’aspetto comunitario e il contatto con la natura garantiscono che le competizioni di trail running restino una parte fondamentale dello sport.

6. Per noi, investire in atleti allineati ai valori di NNormal è una strategia di marketing fondamentale. Qualche settimana fa abbiamo presentato Joyce Muthoni Njeru, un’atleta nigeriana caratterizzata da ambizione sportiva, impegno sociale e rispetto per l’ambiente. È una figura che può ispirare le future generazioni. Inoltre, contiamo su altri grandi atleti come Elhousine Elazzaoui, Dakota Jones, e naturalmente Emilie e Kilian, che rappresentano al meglio i nostri valori.

7. La stagione SS 25 è stata molto positiva per il nostro brand, con una crescita di circa il 40%. NNormal è un’azienda giovane che vuole svilupparsi in modo consapevole, riflettendo attentamente su ogni passo per rimanere fedele ai propri valori.

8. Il trail running, pur essendo ancora considerato uno sport di nicchia, sta vivendo un’importante crescita. Questo sviluppo è dovuto alla sua capacità di offrire un forte legame con la natura e una sfida fisica su terreni vari e spesso impegnativi. Sempre più persone cercano attività outdoor che apportino benefici sia fisici che mentali, rendendo il trail running una scelta sempre più popolare. La comunità inclusiva dello sport e la crescente disponibilità di attrezzature specifiche stanno contribuendo alla sua diffusione tra coloro che cercano avventure fuori dai sentieri battuti.

SCOTT SPORTS NICOLA GAVARDI, COMMUNICATION & PR MANAGER ITALY

1. Scott ha nel suo dna il mondo trail e qui investe la maggior parte delle sue risorse. Per noi il segmento road non è attualmente un focus, anche se non viene dimenticato nella proposta dei prodotti offerti.

2. Il trail runner moderno si è evoluto in brevissimo tempo. Solo se guardiamo a 10 anni fa possiamo notare un cambiamento radicale nelle abitudini, nell’approccio al mercato e nelle scelte. Il trail running è un movimento che comprende parecchie discipline della corsa in montagna: ogni giorno ci interfacciamo quindi con profili interessati alle ultra, alla corsa in montagna, alle gare di skyrunning o semplicemente al door to trail. È un microcosmo complesso ricco di sfaccettature e quindi di altrettante buyer persona. Ricordiamo anche quanto la moda abbia contaminato il settore negli ultimi anni orientando in modo importante gli acquisti sia dei profili più tecnici sia per i neofiti del mondo off-road attratti dal fashion. Perché, parliamoci chiaro, a oggi praticare trail running è anche “cool”.

3. Sicuramente i prodotti trasversali hanno preso il sopravvento. Questa tendenza è dettata dal fatto che il consumatore è alla ricerca di prodotti che siano polivalenti e che possano essere indossati e calzati in svariate situazioni. La contaminazione con l’urban outdoor, il fast hiking o semplicemente il trekking è da considerare con grande attenzione. I prodotti tecnici non sono assolutamente spariti ma restano comunque indicati per chi cerca prestazioni e soprattutto per chi si misura nelle gare più dure, sia nel trail, sia nel mondo dello skyrunning.

4. Come già risposto precedentemente la scarpa da trail è una scarpa per tutti. Qualcuno l’ha già definita la nuova sneaker. SCOTT rimane comunque

BROOKS

MARCO TRIMBOLI, SALES MANAGER PRESSO BROOKS RUNNING ITALIA

1. Il comparto trail tra calzature e abbigliamento rappresenta circa un 10% del nostro fatturato.

2. Sempre di più il trail runner moderno è un amante della corsa offroad come alternativa alla corsa su strada, la parte esperienziale è fondamentale e il contatto con la natura così come il viaggio sono parti integranti della passione che li motiva.

3. Il prodotto entry level è destinato a chi vuole una scarpa molto trasversale, per cui un utilizzo non esclusivo per la montagna, tanto è vero che la versione Gore-Tex del nostro modello base è la più richiesta, in quanto può diventare una scarpa anche per la citta nelle giornate piovose. Inoltre, anche le colorazioni più scure e discrete sono preferite. Detto questo, non vedo un trend incrementale sugli entry level in quanto, come spesso accade, la grande offerta di prodotti premium delle stagioni passate presenti sugli scaffali dei retailer tecnici impatta molto sulle vendite e spesso il cliente piò accedere a modelli molto più performanti a prezzi convenienti.

4. Quello che è molto migliorato negli ultimi anni sul prodotto trail performante sono due caratteristiche fondamentali per l’utente generalista: il comfort e l’estetica. Questo ha aperto il segmento a una utenza più ampia, alcuni modelli sono più apprezzati (e venduti) per l’estetica piuttosto che per la tecnica, e questo aspetto per Brooks presenta dei pro ma anche diversi contro. Mentre è molto apprezzabile quanto questo rinnovato comfort abbia pemesso a molti escusionisti di passare dai classici scarponcini da montagna a modelli da trail running più leggeri e comodi, senza perdere quasi nulla in protezione e grip.

5. Le gare di trail (locali e internazionali) sono sempre estremamente partecipate, segno che la passione dei praticanti è in crescita. Ritengo che le competizioni siano essenziali per questa categoria e servano ai brand per confrontarsi sull’efficacia dei vari prodotti, il campo di gara è il vero metro per giudicare una scarpa e/o un capo tecnico.

concentrata sul suo utilizzo primario che è quello dedicato al mondo off-road.

5. Dopo un calo marcato post-Covid le gare sembrano timidamente riprendersi. Al momento stiamo monitorando la situazione che, come ben saprete, è in continua evoluzione. Le gare premium sono sempre nella “wishlist” dei trailer, mentre soffrono un po’ quelle tradizionali. Per quanto riguarda invece gli appuntamenti agonistici più locali, notiamo un incremento delle attività e dell’interesse anche da parte dei negozi.

6. È una domanda molto interessante, alla quale può essere difficile dare una risposta chiara e netta. La strategia dell’azienda e il raggiungimento degli obiettivi guida questo tipo di approccio. Di base lo sport marketing è imprescindibile per un’azienda che vuole affermarsi nel mondo delle gare. L’obiettivo è trovare il giusto bilanciamento tra gare e atleti cercando di sponsorizzare poco ma bene e puntando sempre a massimizzare il ritorno dell’investimento, che si può esprimere sotto varie forme a partire dalle lead generation per arrivare alla brand awareness.

7. Il sell in avuto è stato sostanzialmente in linea con le previsioni che avevamo fatto per questa stagione sia per quanto riguarda le scarpe sia per il mondo l’abbigliamento dove siamo in continua crescita. Parlare di previsione di sell out è molto complicato, in quanto influiscono numerosi fattori e al momento è un po’ prematuro. Sicuramente la situazione economica inciderà in maniera profonda sui risultati.

8. È in una fase transitoria in cui stanno cambiando molti comportamenti e abitudini. Di sicuro è un comparto in fermento.

6. Come ho detto, gli atleti sono la massima espressione della performance e sono essenziali per lo sviluppo prodotto oltre che per coinvolgere il pubblico e motivarlo a migliorare. Per cui sì, ritengo che abbia senso.

7. La nostra linea tecnica trail è in continua evoluzione. Nelle ultime quattro stagioni abbiamo migliorato tutti i modelli in modo significativo, attraverso diversi accorgimenti tecnici, l’utilizzo di nuovi materiali nella midsole e nuovi linguaggi estetici. In particolare la SS25 ha visto un ottimo risultato di vendita sulla nuova Caldera 8 così come la nuova Casacdia 18 GTX. Siamo convinti che questi miglioramenti verranno apprezzati dai trail runner e siamo ottimisti sulle vendite.

8. In generale, direi che dopo un paio di stagioni particolrmente complesse, oggi il mercato è tornato a essere sano e coerente con la domanda reale. Inoltre, come abbiamo visto, la trasversalità del prodotto tecnico offre una interessante opportunità commerciale per tutti gli operatori del settore.

1 . Il trail running rappresenta una componente chiave per il nostro business e per il mercato delle calzature da corsa outdoor in generale. Negli ultimi anni, il segmento ha continuato a evolversi, trainato da innovazioni e da un crescente desiderio di esplorazione all’aria aperta.

2. Il trail running è sempre più trasversale. È passato dall’essere una disciplina di nicchia, riservata a pochi atleti, a un’esperienza di corsa immersi nella natura, accessibile a un pubblico sempre più variegato. Oggi, oltre agli atleti e agli appassionati di lunga data, è un’esperienza capace di appassionare e coinvolgere anche runner urbani in cerca di nuove sfide e persone che vedono nel trail un modo per riconnettersi con l’ambiente naturale. È uno sport che unisce avventura, benessere e prestazione, con un’identità sempre più inclusiva e trasversale.

3. La domanda è diversificata: da un lato, vediamo un forte interesse per calzature altamente performanti, utilizzate in competizioni e allenamenti molto tecnici. Dall’altro lato, esiste una domanda in forte crescita di modelli versatili, capaci di adattarsi a diversi terreni e utilizzi. È per questo che abbiamo introdotto il segmento del “gravel running”, che condivide con il trail la stessa filosofia di esplorazione e avventura su percorsi misti, ma in modo più ludico e trasversale.

4. No, il pubblico è molto più ampio. Oltre agli appassionati di trail running, vediamo sempre più persone che scelgono queste calzature per il trekking leggero o anche per l’uso quotidiano in città. Il fenomeno gorpcore, che mescola funzionalità e stile tecnico, ha portato le calzature da trail anche al di fuori dei sentieri,

rendendole protagoniste dello streetwear grazie a design innovativi e materiali performanti. Questa contaminazione sta ridefinendo l’uso della scarpa da trail, trasformandola in un’icona di versatilità.

5. Le competizioni restano un elemento centrale della cultura del trail running, anche se negli ultimi anni abbiamo visto un’evoluzione. Oltre alle gare classiche, stanno emergendo formati più esperienziali e meno agonistici, dove l’avventura e la scoperta del territorio sono al centro. La voglia di sfida è sempre forte, ma cresce anche l’attenzione per il lato più esplorativo del trail.

6. Assolutamente sì, ma in modo strategico. Le competizioni e gli atleti restano per noi fondamentali per testare e sviluppare prodotti che siano sempre all’avanguardia. Tuttavia, oggi è altrettanto importante investire in ambassador e community locali, creando esperienze autentiche che avvicinino sempre più persone al trail running.

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8. Il settore sta attraversando una fase di trasformazione interessante. Il trail running non è più solo una disciplina sportiva, ma un modo di vivere l’outdoor, con un pubblico sempre più ampio e diversificato. L’innovazione tecnologica e l’evoluzione delle esigenze dei consumatori stanno modellando il mercato, con una crescente attenzione verso la sostenibilità, l’accessibilità e l’esperienza complessiva legata alla corsa in natura.

LA SPORTIVA

TOBIAS GRAMAJO, PRODUCT MANAGER MOUNTAIN RUNNING & MOUNTAIN HIKING

1. Per rispondere correttamente dobbiamo considerare che in La Sportiva abbiamo due categorie di prodotti da cui attingono i nostri utenti: “mountain running”, il nostro marchio registrato che include le calzature specifiche per il trail e il “mountain hiking”, categoria di prodotti concepita per un approccio alla montagna più escursionistico, ma che propone prodotti adatti alla corsa off road come le intramontabili Ultra Raptor II o le Akyra II. Il mountain running sviluppa oltre il 17% del fatturato aziendale e insieme costituiscono più del 25%.

2. Oggi ci sono due diverse tipologie di sportivi che definiamo trail runner. Quelli che partecipano spesso alle competizioni seguono le tendenze e scelgono prodotti e accessori molto simili a quelli dei migliori atleti della categoria: di qualità superiore e con caratteristiche di performance come il peso, la trazione, il grip. Il secondo gruppo è quello dei trail runner che non partecipano alle competizioni, ma che si focalizzano maggiormente sulla voglia di vivere attività sportive in ambiente di montagna, con lo scopo di sentirsi in forma senza la necessità di un confronto diretto con gli altri o con l’orologio. Scelgono i prodotti con un maggiore focus su comfort, sicurezza e durabilità. I dati di mercato ci dicono che oggi la fetta più grande della categoria è quella dei trail runner “non competitivi”, con circa il 70% sul totale.

3. Abbiamo due diverse tipologie di richieste: dalla fetta più “competitiva” arrivano esigenze di prodotti sempre più avanzati a livello di prestazioni. Per esempio la massima reattività attraverso intersuole di nuova generazione e geometrie con elevato slancio da utilizzare sui percorsi e terreni più veloci, così come la necessità di un battistrada con tassellatura alta e molto artigliata dedicata a condizioni estreme di acqua e fango. Oggi un trail runner di questo segmento dovrebbe avere diverse calzature per potersi esprimere al meglio nelle diverse condizioni. Dall’altra parte ci sono gli utenti meno “competitivi”, che cercano dei prodotti più “trasversali”, in grado di garantire un ottimo livello di performance adattandosi alle diverse tipologie di terreno. In questo caso la richiesta è di avere un ottimo livello di ammortizzamento e protezione insieme a una tassellatura media in grado di gestire bene sia condizioni di asciutto che di bagnato. In nessun caso abbiamo richiesta di prodotti “entry level”, tutti i nostri trail runner ci richiedono quel livello di qualità che contraddistingue La Sportiva.

4. Oggi tra le due categorie di riferimento mountain running & mountain hiking non ci sono più netti confini. L’utilizzo delle scarpe da trail continua a estendersi grazie alle caratteristiche di comfort, unito a protezione e sicurezza nelle diverse condizioni. La più grande fetta di “nuovi” sportivi di montagna cerca un prodotto con questi benefit e con questo tipo di estetica (a discapito dei prodotti di derivazione montagna come gli “scarponcini”). Un “nuovo” segmento in grande crescita è quello dei camminatori su brevi percorrenze, su strade bianche e sentieri o quelli che affrontano i lunghi percorsi come il Cammino di Santiago.

5. Il mondo delle competizioni è in grande salute, sempre più trail runner sono invogliati a partecipare ai grandi eventi dove il numero di pre-iscritti che partecipano al sorteggio aumentano ogni stagione.

6. Secondo noi ha molto senso investire in questi due mondi: quello delle competizioni ci dà l’opportunità di essere a contatto diretto con la community, condividere l’emozione di una competizione e sapere esattamente di quali prodotti hanno bisogno per potersi esprimere al meglio. Dall’altro lato, il mondo degli atleti è altrettanto affascinante, ci dà grande visibilità nei principali palcoscenici internazionali. Inoltre, gli atleti hanno un ruolo molto importante nelle fasi di sviluppo dei prodotti, si tratta di veri tester di altissimo livello. Grazie ai loro feedback possiamo realizzare i migliori prodotti che poi verranno indossati da tutti.

7. La stagione SS 25 è andata molto bene, continuiamo il percorso di aggiornamento della collezione mountain running con la presentazione del nuovo modello della Prodigio Series: Prodigio PRO, un prodotto con cui facciamo ulteriori passi avanti per posizionarci al meglio nel mercato. Siamo sicuri che con Prodigio PRO andremo a coprire un’ulteriore fetta di mercato. I primi segnali di sell out (il prodotto è arrivato nei negozi a inizio marzo) sono molto incoraggianti e, vista la sua attesa da parte del pubblico, sono arrivati tempestivi anche i primi feedback (estremamente positivi).

8. Il segmento è in ottima salute, in La Sportiva stiamo facendo dei grandi investimenti, strutturando e aggiornando la nostra collezione mountain running. Siamo convinti che nei prossimi anni il trend di crescita avrà la stessa spinta e che noi ci faremo trovare pronti con i migliori prodotti.

1. In Craft, l’incidenza della categoria trail nelle vendite è all’incirca pari a quella del road. Da notare che la prima include anche l’offerta “gravel” che costituisce una caratteristica distintiva del brand.

2. Meno naif e più consapevole rispetto agli albori. Una parte dei praticanti sembra evolversi seguendo il trend delle gare, sempre più “professionalizzate” (sul modello UTMB). Farsi seguire da un coach, da un nutrizionista o praticare cross-training sono abitudini oggi molto più diffuse rispetto al passato. In questo mindset rientra anche la domanda di scarpe e attrezzature che sfruttano i vantaggi della tecnologia a favore della performance. All’altro estremo dello spettro resta uno zoccolo duro di “nostalgici” che privilegia l’aspetto aggregativo ed esperienziale in senso puro. Anche questo gruppo, tuttavia, non rinuncia a un livello sufficiente di garanzia sulla qualità dei materiali.

3. Da un lato, il fenomeno della “professionalizzazione” del runner traina la richiesta di prodotti di fascia alta. Dall’altro, il quadro economico generale porta la sfida di offrire articoli entry-level dotati comunque di una qualità di base che viene data per scontata. Il primo trend ha un impatto diretto nel settore R&D, mentre il secondo è più significativo in termini di volumi commerciali.

4. Hiker, camminatori, nordic-walker hanno già da tempo consolidato l’abitudine di scegliere modelli da trail running come alternativa più vantaggiosa alle pedule tradizionali. L’approccio alla montagna e all’outdoor in generale si è evoluto in una direzione che favorisce questa tendenza. Aggiungerei, nel caso di Craft, anche l’utilizzo cittadino/tempo libero, favorito dal design particolarmente curato, com’è tipico della cultura visiva scandinava.

5. Il comparto è attualmente al centro di una rivoluzione epocale, dovuta all’avvento nel mercato degli organizzatori di un player dotato di standard

1. La categoria del trail running nei primi due anni dall’apertura della filiale Merrell Italia, è stata molto importante e, specialmente nella stagione estiva, ricopre una percentuale rilevante del nostro fatturato. È la categoria con la crescita maggiore e con la maggior trasversalità dal punto di vista distributivo.

2. Come in tutto quello che matura e coinvolge un numero sempre maggiore di persone, muta nel tempo: si rafforzano gli aspetti più tecnici, rivolti a migliorare le prestazioni ma allo stesso tempo si allarga anche il bacino di utenti che hanno un approccio meno focalizzato al crono. Certamente rimangono i runner per i quali la gara e la prestazione sono elementi prioritari, ma mi sembra che il movimento stia sempre di più diventando un momento più votato alla “scoperta”, al godersi dei momenti in un ambiente outdoor e al “viaggio con se stessi”. Un altro aspetto ritengo sia quello relativo all’età degli appassionati: sempre più variegata e ampia, senza dimenticare che sono sempre di più le donne che praticano il trail.

3. La situazione generale non brillante delle tasche del consumatore medio italiano (e non solo) influisce nelle scelte d’acquisto. Più che la ricerca di un prodotto entry level, però, penso che la scelta ricada su un prodotto versatile, che si possa utilizzare in più occasioni, bello, con contenuti tecnici in linea con quelle che sono le esigenze reali di utilizzo e di un brand che rappresenti qualcosa nella testa del consumatore. I dati dicono che in Italia il punto prezzo medio di vendita si sia alzato negli ultimi anni, rimanendo comunque tra i più bassi d’Europa. Da notare che il prezzo medio di vendita di una scarpa trail è molto più alto del prezzo medio delle scarpe outdoor in generale, il che denota una disponibilità del consumatore a spendere qualcosa di più per questo tipo di prodotto.

4. Se i brand attivi trail dovessero vivere solo con i runner farebbero molta fatica. La calzatura trail è per sua natura e definizione una scarpa polivalente. Il look outdoor e sportivo in generale è stato abbondantemente sdoganato e la calzatura è un modo di comunicare uno stile di vita: sono una persona attiva, sportiva, dinamica - uso il mio sportwatch, un guscio e un paio di scarpe running o trail anche nella vita di tutti i giorni. Durante le attività ci sono diversi tipi di consumatori: restano quelli più tradizionali, legati al concetto di “scarponcino”, ma sempre di più la leggerezza e la trasversalità di un prodotto trail sono più che

senza precedenti nel settore. Come ogni “strappo” dello status-quo, questo genera reazioni contrapposte legate ai rischi e alle opportunità che comporta. La gara, di qualsiasi livello e categoria, è un momento irrinunciabile della pratica del trail running, ed è importante che resti la possibilità, per ogni runner, di scegliere la tipologia che preferisce nell’ambito di un’offerta ampia e diversificata.

6. Ha ancora senso a condizione che la sponsorizzazione non si limiti ad “attaccare” un logo su un arco di partenza o sulla maglia di un’atleta. In entrambe le attività, l’obiettivo dovrebbe essere il supporto e la coltivazione di un rapporto autentico con le community di appassionati. Funzione nella quale gare e atleti possono ancora essere fondamentali.

7. Craft continua a crescere, nonostante il quadro fortemente competitivo in cui opera, con pochi player consolidati che si dividono le quote più rilevanti del mercato, da un lato, e un elevato numero di brand esordienti a lottare per le quote residue. A favore del secondo gruppo gioca, però, la consapevolezza da parte dei retailer che è indispensabile proporre ai clienti progetti innovativi, pena il venir meno del proprio ruolo nella distribuzione. Confidiamo in un sell-out anch’esso in crescita grazie ai positivi riscontri degli early-adopter dei prodotti e dell’hype generata dai test e dalle recensioni.

8. Il trail mantiene intatta la sua importanza strategica nel mondo del running soprattutto in termini di ricerca e innovazione. Si ha la sensazione di una crescita del numero dei praticanti e, soprattutto, dell’emergere di una tipologia di runner che concepisce corsa su strada e sterrato (incluso il gravel) come parti di uno stesso contesto, da vivere in libertà e passando da l’una all’altra, senza preclusioni. Per questo, una gamma completa di prodotti per il trail consente di fidelizzare l’utente-runner al brand in modo coerente.

sufficienti per la maggioranza delle attività che un consumatore medio svolge. Ancora una volta ritengo che la polivalenza e il poter spalmare il costo del prodotto su più “giorni di utilizzo” sia una discriminante nella scelta d’acquisto.

5. Le gare sono sempre un momento di confronto e anche di ritrovo per gli appassionati. Alcune diventano iconiche o sono degli appuntamenti fissi anche per i semplici appassionati. Magari non tutti cercano nella gara la prestazione in senso stretto, ma può diventare un momento sociale, di scoperta di un territorio, del piacere di correre in ambiente outdoor. Penso sia comunque bello e importante per il movimento. In ogni sport, la parte race deve comunque essere rilevante, poi ogni partecipante la interpreta a modo suo.

6. Come dicevo prima, siamo marchi sportivi, che offrono prodotti tecnici in cui la ricerca, le tecnologie sono rilevanti e vanno comunicate. Per alcuni brand questo è il fondamento e quindi l’aspetto di comunicazione è allineato e deve necessariamente passare per la competizione e la ricerca della performance e del limite. Penso che questo sia parte del posizionamento, di come ci si vuole porre agli occhi del consumatore. Merrell ad esempio è Title Sponsor di Skyrunner World Series: un circuito di gare molto tecniche ed impegnative. È il nostro modo di dichiarare al mercato l’elevata valenza tecnica dei prodotti e l’impegno reale come brand nello sviluppo della categoria Trail.

7. Il sell in SS 25 è andato molto bene, ed i primi segnali di sell out sono incoraggianti, in modo particolare nei contenitori più tecnici. La comodità e le caratteristiche tecniche dei prodotti sono molto apprezzati dai consumatori, che vedono in Merrell sia l’heritage di un brand storico, sia la novità rappresentata da una collezione e da un prodotto in parte inaspettato per quella che è la storia del brand in Italia.

8. È un comparto che tutto sommato sta bene, si sta evolvendo in modo rapido ma che è anche estremamente competitivo. Ogni stagione si aggiungono nuovi player, alcuni anche molto importanti, che investono fortemente in questa categoria. Questo fa bene al consumatore e al mercato in generale, mentre ovviamente diventa sfidante per noi operatori. Andando ancora a vedere i dati, il trail è comunque uno dei pochi comparti in crescita in stagioni abbastanza piatte.

DATI & STATISTICHE

IL TRAGUARDO DEI GIGANTI

Il tasso di ritiri al Tor des Géants è cresciuto negli ultimi anni. Uno studio ha indagato il livello di preparazione degli atleti di vario livello per capire quali sono le cause e definire la migliore strategia per superare la linea d’arrivo _ di Trail Running Movement

Dal 2010, la partecipazione al Tor des Géants è aumentata di quattro volte. Purtroppo, è aumentata anche la percentuale di ritiri (DNF), che oscilla tra il 45% e il 51,3%. Questo dato ha indotto Trail Running Movement (TRM) a indagare le cause dei ritiri. Dal 2014, infatti, TRM supporta gli atleti nella preparazione alle gare trail endurance più impegnative al mondo. In dieci anni sono stati 181 gli atleti seguiti dai coach TRM in vista del TOR. La richiesta di programmi di allenamento per affrontare il TOR è aumentata del 250% negli ultimi cinque anni.

PARTECIPAZIONE AL TOR DES GÉANTS (2010-2023)

Il 2021 ha registrato il tasso di ritiro più basso, mentre il 2023 ha segnato il record assoluto in termini numerici, con il 51,3% degli atleti che non ha completato il percorso. La gara ha attratto, nel tempo, persone sempre meno esperte e spesso inconsapevoli della reale portata della sfida. Un dato emblematico è rappresentato dai numerosi ritiri già nei primi 50 Km.

NUMERO RITIRATI TOR DE GÉANTS (2010-2023)

L’INDAGINE

Per comprendere meglio il fenomeno, Trail Running Movement ha condotto una ricerca su un campione di circa 100 atleti iscritti alle edizioni 2024 e 2025 del TOR per capire meglio il loro livello. Avendo una grande competenza nei metodi di allenamento, oltre a fornire i risultati oggettivi dell’indagine TRM, offre un punto di vista commentando possibili errori e fornendo consigli utili al fine di definire la migliore strategia per raggiungere il traguardo di questa gara.

METODOLOGIA

Agli atleti, professionisti come principianti, all’esordio sulla distanza, è stato somministrato un questionario online con domande che contemplano tutti gli aspetti della preparazione (almeno secondo il metodo TRM). I risultati del sondaggio sono stati confrontati con tutti i questionari APA (Analisi Potenziale Atleta) che TRM chiede di compilare prima di ogni programma di allenamento. A oggi possiede 170 APA legati ad atleti nazionali e internazionali allenati per il TOR.

I RISULTATI

I risultati confermano quanto già emerso nei dati relativi ai 674 atleti allenati finora, in particolare quelli che si affidano a servizi di preparazione professionale:

- la preparazione per il trail running viene spesso equiparata, erroneamente, alle ultra maratone su strada collinari;

- gli allenatori di corsa su strada propongono programmi adatti a gare trail brevi/medie ma inadatti ad affrontare ultra trail sopra i 100 km;

- i carichi di lavoro risultano insufficienti e privi della struttura necessaria per affrontare gare di endurance come il TOR;

- molti atleti non comprendono l’importanza di scegliere attrezzatura tecnica adeguata alla tipologia di sfida;

- un numero significativo si allena in contesti non montani, senza tenere conto delle difficoltà ambientali e meteorologiche;

- il mito del TOR e la retorica del “super-uomo” portano a un’iscrizione spesso priva di reale consapevolezza e preparazione.

FREQUENZA SETTIMANALE DEGLI ALLENAMENTI

Per valutare il volume di preparazione e il carico di lavoro, è stato chiesto agli atleti quante sessioni di allenamento svolgessero in media ogni settimana. I dati raccolti mostrano che la maggior parte si allena tra quattro e cinque volte a settimana.

Frequenza allenamenti settimanali (con aggregazione)

Numero di risposte

Questo dato suggerisce una certa consapevolezza rispetto alla necessità di allenarsi con regolarità. Tuttavia, non è sufficiente per affrontare con efficacia una gara come il Tor des Géants, che richiederebbe tra le sei e le sette sessioni settimanali, con doppie sessioni negli ultimi tre mesi di preparazione, comprensive almeno di un allenamento di forza. Una quota più ristretta del campione si allena meno di tre volte a settimana: una soglia inadeguata persino per gare di 80 km. Anche tra gli atleti più motivati, manca spesso una base solida su cui costruire una progressione efficace. Questo si traduce in una preparazione incompleta, incapace di sostenere lo sforzo fisico necessario, in particolare a partire dal terzo giorno di gara.

ORE SETTIMANALI DI ALLENAMENTO

Affrontare una gara come il TOR richiede molto più che un numero minimo di sessioni: è fondamentale accumulare un alto volume di ore di allenamento per simulare i lunghi periodi sotto sforzo. Salite e discese tecniche, ore trascorse in quota e gestione della fatica prolungata sono elementi centrali. La maggior parte degli atleti si allena tra sei e 15 ore a settimana: sufficiente per gare corte, ma non per favorire l’adattamento muscolare, tendineo e mentale richiesto dal TOR. Chi si allena meno di cinque ore mostra scarsa consapevolezza della sfida e tende a ritirarsi già nei primi due giorni di gara. Al contrario, chi supera le 15 ore settimanali ha maggiori probabilità di terminare, anche se resta fondamentale valutare la qualità e il contesto degli allenamenti.

Ore settimanali di allenamento

Numero di risposte

CHILOMETRAGGIO SETTIMANALE

Il chilometraggio settimanale è un indicatore concreto del livello di preparazione. Per gare come il TOR non basta accumulare ore: serve costruire resistenza macinando chilometri in salita e su terreni tecnici. La maggior parte degli atleti percorre tra i 31 e i 75 km a settimana, range sufficiente per trail corti e medi ma non per le ultra trail sopra gli 80 km né per un evento come il TOR. Un numero ristretto supera i 100 km settimanali, segno di esperienza e capacità di recupero.

Chi corre meno di 50 km settimanali si presenterà impreparato, indipendentemente dall’impegno. Inoltre, molti atleti, specie quelli che si allenano in città o nel Centro-Sud, percorrono chilometri su terreni inadatti, senza variare sessioni o curare il recupero.

Chilometri settimanali di allenamento

di risposte

Un altro errore molto comune è la concentrazione di lunghi chilometri in alta quota in agosto. Complice la possibilità di allenarsi di più per la presenza di vacanze o spinti dalla preoccupazione di non essere preparati, gli atleti “fanno il piano” di chilometri in alta montagna a ridosso della gara, nel periodo più sbagliato, e spesso si infortunano prima della partecipazione alla competizione.

ALLENAMENTO SUL DISLIVELLO

Affrontare 24.000 metri di dislivello positivo e negativo richiede forza resistente, tecnica, efficienza e lucidità, soprattutto nelle discese. Allenarsi sul dislivello non significa solo accumulare metri, ma anche sostenere ore di sforzo continuo sulle gambe. Alla domanda se si allenano con regolarità su dislivelli significativi rispondono negativamente. Molti atleti dichiarano di non temere il dislivello, ma nella maggior parte dei casi si tratta di una sottovalutazione, non di reale consapevolezza. Alcuni segnalano difficoltà oggettive ad allenarsi per mancanza di tempo o di territori adatti. Tanti cercano di colmare questa lacuna con ripetute in salita, escursioni lunghe nel weekend in bassa montagna o nei casi più originali iscrivendosi ai Vertical vicino a casa pensando di colmare la lacuna, inconsapevoli che l’approccio tecnico è completamente diverso.

Ti preoccupa il dislivello del TOR? Per quale motivo?

GESTIONE DELL’ALIMENTAZIONE

Diversi intervistati dichiarano di contare solo su quello che trovano ai ristori, dimostrando la mancanza assoluta di pianificazione alimentare (causa del 60% dei ritiri nelle gare maggiori di 100 km). L’assenza di una strategia alimentare personalizzata, testata in gara e in allenamenti multi-giornalieri, è evidente nelle risposte. Quasi la totalità degli atleti non ha pensato a un protocollo alimentare o utilizza quello per i trail corti o medi inadatto a gare di questa distanza. Come conseguenza, i problemi iniziano tipicamente dopo i 100 km, quando subentrano crisi gastrointestinali, fame o ipoglicemia. La ricerca evidenzia come pochissimi atleti hanno consapevolezza della necessità di testare l’alimentazione endurance e raffinarla nel tempo (anni). Praticamente nessuno dispone di un piano dettagliato di soste, orari, prodotti, quantità e combinazioni tra cibi solidi e sportivi.

Come gestisci l’alimentazione in gara? Hai dubbi o problemi a riguardo?

DUBBI SU FATICA, SONNO E METEO

La preparazione al TOR è spesso focalizzata esclusivamente sull’aspetto fisico, trascurando la preparazione mentale e strategica, essenziale nelle gare di endurance. Questo approccio, utilizzato nel Metodo TRM, considera fondamentale lavorare su più aspetti sinergicamente per evitare: stress muscolare e infiammazioni; problemi gastrointestinali e ipoglicemia; privazione del sonno e gestione psicologica; crisi fisiche e mentali. Molti degli atleti iscritti, dopo l’euforia dell’accettazione alla gara, iniziano a essere assaliti da dubbi. I più frequenti riguardano: affrontare la distanza di 330 km in autonomia; gestire il sonno e le soste ai ristori; scegliere l’abbigliamento per affrontare condizioni meteorologiche estreme; sopportare una fatica prolungata. Coloro che dichiarano di non avere dubbi sono veterani o atleti al secondo tentativo (spesso ritirati), o inesperti che sopravvalutano la propria preparazione.

COME DIVENTARE UN “GIGANTE”?

Raggiungere il traguardo del TOR non è mai frutto del caso. Serve metodo, visione, strategia. La maggior parte degli atleti dichiara di seguire un piano di allenamento e di avere fiducia nel percorso. Tuttavia, questa fiducia è spesso sopravvalutata. Molti ritengono che bastino sei-sette mesi di preparazione, a partire da gennaio, e tre-quattro gare per essere pronti. Pochissimi fanno riferimento a coaching professionale, trail camp, strategie nutrizionali o protocolli di gara. Al contrario, per diventare finisher servirebbe iniziare la preparazione da ottobre dell’anno precedente. L’incertezza legata all’estrazione di febbraio porta spesso a iniziare troppo tardi, compromettendo l’intero processo di adattamento.

di prodotti sportivi. I fondatori sono atleti professionisti internazionali e allenatori certificati SNAQ CONI con 20 anni di esperienza. trailrunningmovement.com _TRAIL RUNNING MOVEMENT (TRM)

Leader nella preparazione di atleti di trail running con una forte specializzazione su metodologie di allenamento per Ultra, Endurance ed Extreme Trail. Nata nel 2009, TRM ha condotto

numerose ricerche di mercato e scientifiche su atleti, la più famosa è la Transpyrenea Extreme 900 km (2016) in concerto con esperti ricercatori del CNR di Medicina di Pisa, SANIS e brand

Numero
Temo gli infortuni in discesa
Non
Non riesco a fare il giusto mix tra barrette/gel e cibi solidi
Mangio quello che trovo nei ristori
Nessun problema di gestione alimentare
Non seguo nessun protocollo alimentare
Uso prodotti specifici per le gare trail: gel e barrette
Ho problemi di gestione oltre 150 km
Uso cibi della dieta quotidiana

LE CALZATURE DEI TRAIL RUNNER

Uno shoe count condotto durante

La Sportiva Lavaredo Ultra Trail by UTMB mostra le preferenze in gara. Il vincitore assoluto rimane HOKA, ma l’analisi

dei dati ci offre altre importanti riflessioni

_ di Karen Pozzi

Lo shoe count, letteralmente conteggio delle calzature, è una pratica che permette di ottenere dati, classifiche e trend relativi ai brand più usati in un determinato contesto. Uno strumento molto utile per i brand per capire il proprio posizionamento e un ottimo punto di partenza per ideare e progettare nuovi prodotti. In questa sede faremo riferimento al mondo del trail running e alle

competizioni, riportandovi un conteggio avvenuto a La Sportiva Lavaredo Ultra Trail by UTMB negli anni 2023 e 2024. I partecipanti della LUT sono un ottimo campione rappresentativo e variegato del mondo del trail running in generale. Provengono da varie nazioni, scelgono tra diverse distanze e raggiungono numeri importanti. La base di calcolo è stata nel 2024 di 4.886 trail run-

(distanze 20, 50 e 120 km)

(distanze 20,

LUT
LUT
LUT

EFFETTUATE SHOE COUNT ALLE GARE?

LA STRATEGIA DEI BRAND

QUALE METODOLOGIA UTILIZZATE? COME VI HANNO

GUIDATO I RISULTATI DEGLI ULTIMI ANNI?

LA SPORTIVA

Tobias Gramajo, product manager mountain running & mountain hiking Effettuare uno shoe count significa conteggiare (calzatura per calzatura) la presenza dei brand e dei loro modelli ai piedi dei runner a una competizione di riferimento. Oltre al marchio e al modello si possono ottenere anche risultati più approfonditi: per genere, fascia di età e andatura. Questo permette di ottenere informazioni importantissime a supporto delle scelte e della strategia futura in termini di prodotto e comunicazione. Rispetto alla metodologia, qualche anno fa si conteggiava direttamente dal vivo scrivendo i numeri a penna su un foglio. Il metodo attuale per noi prevede una ripresa video effettuata qualche km dopo la partenza della competizione. È importante individuare un luogo dove il flusso dei runner sia leggermente diradato per poter avere visibilità su ogni singolo corridore, inoltre bisogna valutare l’eventuale utilizzo di luci in caso di una gara in notturna. Una volta che abbiamo il filmato integrale con tutti i concorrenti, inizia la fase della lettura dove si raccolgono i dati relativi a brand e modelli specifici. Successivamente si passa alla fase di analisi, dove si confrontano i numeri raccolti, se possibile con quelli delle edizioni precedenti, per comprendere le evoluzioni. Effettuiamo shoe count a diverse gare: per il 2025 abbiamo in programma di allargare la copertura a sei/otto gare internazionali europee, più un paio nel mercato USA. La selezione è dettata dalla rilevanza del campione che possiamo incontrare in ogni evento. I dati da noi raccolti sono lo specchio di quella fetta di consumatori più “performance” (quelli che partecipano alle competizioni), dagli atleti élite fino ai runner nella coda del gruppo (quelli che sognano di superare il traguardo di quella gara

ner e nel 2023 di 3.517, numeri che conferiscono una certa validità all’analisi. Il calcolo è avvenuto manualmente e quindi tiene conto del possibile errore “umano”, ma ci permette comunque di ottenere una valida fotografia del movimento del trail.

I RISULTATI DELLA LUT 2024

Nell’ultima edizione, HOKA è stato il vincitore dello shoe count: 1.447 atleti, su un totale di 4.886, hanno indossato le calzature del brand per correre la gara. Un distacco netto dagli altri due brand sul podio, Salomon (600) e La Sportiva (536) che invece tra loro sono molto vicini. La distanza nel quale HOKA ha riscosso maggior successo è quella più lunga (120 km) con 505 atleti conteggiati e a seguire, con soli tre punti in meno, la variante di gara sui 50 km. La tendenza del brand è quindi quella di divenire sempre più forte nelle lunghe distanze dove la scarpa più utilizzata è la Speedgoat. Anche per Salomon la distanza regina è quella di maggior successo con un 13,5% di presenza nella 120 km. Al momento La Sportiva ha perso quantità sulle lunghe distanze per acquisirne sulle brevi, un trend destina-

to però a un cambio marcio visto l’ingresso in collezione per il 2025 di due nuove calzature dedicate alle Ultra distanze. Per quanto riguarda gli altri brand in classifica, sono stati conteggiati più di 200 atleti per ASICS, Brooks e Altra, più di 150 per NNormal e Saucony, più di 100 per SCARPA, New Balance, The North Face, Dynafit e Nike, mentre Topo e adidas non raggiungono il centinaio.

2023 VS 2024

Questo shoe count è stato condotto nel 2023 sulle distanze 20, 50 e 120 km e nel 2024 anche sulla Ultra Dolomites di 80 km. Pertanto nel confronto tra i due anni vengono prese in considerazione solo le tre distanze comuni. HOKA conferma nel 2024 la posizione di leader con il 29,64% sul totale dei partecipanti, ma perdendo il 3,5% rispetto al 2023. Salomon mantiene la seconda posizione ma perde l’1,5% rispetto al 2023 e La Sportiva è sempre più vicina con solo 11 scarpe in meno, confermando il suo terzo posto con un +0,5%. A mostrare una forte crescita tra il 2023 e il 2024 sono ASICS, con oltre 200%, e NNormal con una crescita oltre il 260%.

senza alcuna ambizione cronometrica). Siamo consapevoli che questi dati non rappresentino tutto il mercato: oltre alle competizioni, ci sono milioni di runner che corrono e camminano nel mondo per semplice benessere. Per questo, analizziamo i dati degli shoe count, li incrociamo con dati di vendita del mercato globale e cerchiamo di individuare i vari trend per poter definire così una strategia di prodotto che possa coprire le esigenze di ogni sportivo sia nel mondo delle competizioni che altrove.

NNORMAL

Sito Luís Salas, ceo Sì, monitoriamo gli atleti che indossano le scarpe NNormal in alcune gare. Analizziamo i dati e creiamo profili con informazioni sul numero di scarpe NNormal rispetto ad altri brand, il che ci fornisce numeri molto importanti per le nostre analisi.

SCOTT SPORTS

Nicola Gavardi, communication & pr manager Italy

Al momento non abbiamo in programma queste attività, che devono essere ben strutturate e gestite in outsourcing. Sicuramente, se implementate, possono offrire spunti interessanti per conoscere ancora di più il mercato.

SALOMON

Ilaria Cestonaro, marketing manager Italia

Monitoriamo la presenza delle nostre calzature nelle principali competizioni di trail running attraverso shoe count mirati. Utilizziamo una metodologia di analisi visiva e digitale, spesso supportata dai nostri atleti e ambassador. I dati raccolti ci permettono di comprendere l’impatto del nostro brand nel mondo delle gare e di affinare la nostra strategia di prodotto e comunicazione.

La Sportiva Lavaredo Ultra Trail by UTMB è una delle competizioni internazionali più amate e attese dai trail runner ma è soprattutto un viaggio tra le montagne più belle del mondo, che porta gli atleti nel cuore delle Dolomiti tra sfide fisiche e scenari unici. La gara fa parte di UTMB World Series, un circuito che offre alla comunità mondiale del trail running la possibilità di vivere l’avventura dell’UTMB ad eventi internazionali di altissimo livello che si svolgono in alcuni dei luoghi più belli del pianeta. Partecipando alle gare del circuito, gli atleti possono iniziare il loro percorso verso l’HOKA UTMB Mont-Blanc, che ospita le prestigiose finali delle UTMB World Series e guadagnare le running stones per qualificarsi a questo evento.

© Jan Nyka
EDIZIONE 2025: DAL 26 AL 29 GIUGNO 2025 A CORTINA D’AMPEZZO (BL)
LUT BY UTMB

I VOLTI DEI BRAND

Secondo la nostra inchiesta alle aziende, gli atleti rappresentano un tassello fondamentale nella strategia di sviluppo del mercato trail running. Da una parte contribuiscono allo sviluppo e al test dei prodotti, dall’altra permettono di raggiungere e motivare il consumatore. Ecco alcuni ambassador e team che concorrono al successo del “loro” marchio

BROOKS

Il brand ha presentato la sua squadra ufficiale di atleti élite tra trail e road per la stagione 2025 rafforzando il proprio impegno nel mondo dell’atletica, con un team diversificato che combina esperienza, talento e passione per lo sport.

IL ROSTER BROOKS EMEA 2025 comprende 56 atleti, 32 per il trail, 14 per la strada e 10 legati all’Academy Trail, un programma esclusivo in Francia pensato per supportare i giovani talenti e accompagnarli nella loro crescita fino all’ingresso nel Brooks Elite Team. Tra loro diversi nomi noti tra cui Roberto Delorenzi (Svizzera), campione europeo di Mountain Running Classic Up and Down, 6° nella Golden Trail World Series 2024, vincitore della Skyrunning World Series 2024 e 8° nel ranking mondiale UTMB, e Daniel Pattis (Italia), podio nella Golden Trail World Series 2024, Campione italiano Classic Up and Down e 5° assoluto nella Golden Trail World Series 2024.

LA SQUADRA ITALIANA di trail è composta da Gianluca Ghiano, Daniel Pattis, Vivien Bonzi, Michele Meridi, Alice Gaggi e Cecilia Basso.

CRAFT SPORTSWEAR

Importanti ingressi nell’Elite Run Team del brand. Si tratta di nove atleti che portano talento, passione e determinazione segnando un nuovo capitolo nel mondo del trail running di Craft Sportwear

“Il run team è un pezzo fondamentale del puzzle di Craft in questo momento. I riscontri che gli atleti offrono sono impareggiabili per migliorare il prodotto e i loro successi sportivi sono vitali per costruire il brand” Niklas Moberg, head of brand di Craft

LE NEW ENTRY SONO: David Sinclair (USA), vanta vittorie e record in gare come la Silver state 50-miler e la Mt. Tam trail 50k; Tommy Sullivan (USA), top-10 alla Speedgoat 50k e un’ottima performance alla UTMB CCC del 2024; Mary Denholm (USA), nel 2024 ha vinto la Leadville 100 con il secondo miglior tempo di sempre; Grant Barnette (USA), atleta affermato dell’ultra-endurance, i suoi principali successi sono il 2° posto al Grindstone 100-miler e la vittoria al Telluride mountain race; Jupiter Carera (Messico), noto per la sua velocità ed endurance con un 2° posto alla Black Canyon Ultras (100k) nel 2024; Linus Hultegård (Svezia), star emergente dell’ultra running basato a Goteborg e medico cardiologo part-time; Johan Lantz (Svezia), uno dei top atleti di endu-

TOPO ATHLETIC

Il 2025 segna per Topo Athletic un rinnovato team di atleti élite proiettato sull’off-road, allenato da Fulvio Vable, che si appresta a scendere in campo nelle sfide stagionali con i performanti modelli del marchio fondato da Tony Post.

A trainare la compagine Andrea Elia, di Pasturo in provincia di Lecco, salito sul gradino più alto del podio nel KV Chiavenna Lagunc lo scorso ottobre. Punta di diamante al femminile, Martina Chialvo,

TRA GLI OBIETTIVI 2025 per il team vi è la partecipazione alle Golden Trail World Series, con un focus sulle lunghe distanze e sulle gare del prestigioso circuito UTMB, in particolare sulle finali di Chamonix. Inoltre, Brooks punta ai campionati mondiali in Spagna a settembre, con l’obiettivo di ottenere risultati di alto livello.

rance svedesi; Joacim Lantz (Svezia), ultra-runner riconosciuto per il suo approccio tattico alle gare unito alle spiccate doti di endurance; e infine Elov Olsson (Svezia), che ha cominciato con l’ultra-running nel 2012 per poi competere in alcune delle gare più dure di tutta Europa.

Fanno parte del team Craft Sportswear anche: David Laney (USA), Tim Tollefson (USA), Ida Nilsson (Svezia), Emkay Sullivan (USA), Mimmi Kotka (Svezia), Tommy Rivs (USA), Arlen Glick (USA) e Aroa Sio (Spagna).

di Envie nel Cuneese, è detentrice del titolo tricolore 2024 nella specialità Long Trail (73K) in occasione di UTLO.

Tra le donne anche Valentina Michielli, di Cibiana di Cadore nel bellunese, e la 27enne Beatrice Bianchi di Solto Collina in provincia di Bergamo.

A completare la compagine al maschile, Manuel Bonardi di Carlazzo in provincia di Como, Mattia Barlocco da Locana (TO), Andrea Macchi da Varese, Samuele Raffaelli di Vallefoglia (PU), e infine Francesco Nicola di Biella.

Team élite trail Brooks
Jupiter Carera (Messico)
Joacim Lantz (Svezia)
Andrea Elia, atleta Topo Athletic

Francesco Puppi è entrato nel team di atleti élite di HOKA. Classe 1992, è considerato uno dei migliori atleti di trail running. Vanta la recente vittoria della Transgrancanaria e per due volte il secondo gradino del podio nella competizione OCC targata UTMB. Tra gli altri successi della sua carriera figurano il 1° posto ai Campionati nazionali di trail running UTLO 75 km e il 1° posto nella 50 km della Julian Alps Trail Run by UTMB nel 2024. Nato vicino al lago di Como, in un’area che offre una varietà di fondi e dislivelli, Francesco Puppi ha potuto sviluppare velocità, resistenza e agilità nella corsa su qualsiasi tipo di terreno.

“Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Francesco Puppi nel team di atleti élite HOKA. Francesco ha dimostrato di essere uno dei migliori in questo sport e incarna lo spirito HOKA. Il suo implacabile impegno, la sua impareggiabile abilità e la sua passione per il trail running si allineano perfettamente con il dna del nostro marchio”

Cynthia Van Der Moolen, EMEA marketing director, HOKA

L’isola d’Elba è stata teatro dell’edizione 2025 dell’Athlet’s Meet (11-13 marzo), evento annuale che dal 2021 riunisce i migliori atleti internazionali di trail running appartenenti al Team SCARPA.

Questo meeting è un’occasione unica per gli atleti per incontrarsi, condividere i propri obiettivi e allenarsi insieme in vista della stagione agonistica. Sono stati circa 20 i partecipanti tra cui i campioni Luca Del Pero (terzo ai Mondiali di Trail e Corsa in Montagna 2023 e secondo nella Classifica finale delle Skyrunner World Series 2024) ed Elisa Desco (vincitrice della 50K Lavaredo Ultra Trail 2024), oltre all’elbano Matteo Anselmi (che a gennaio 2024 ha stabilito il record di 4h50’13” sulla GTE - Grande Traversata Elbana, la dorsale che attraversa l’isola da un versante all’altro, lunga 52 km con +2.700 m di dislivello).

Oltre a essere un appuntamento pensato per presentare nuovi modelli di scarpe e gli atleti che entrano a far

“Sono davvero entusiasta di entrare a far parte della famiglia HOKA e di intraprendere questo nuovo capitolo con un brand che non solo è profondamente radicato nel trail running, ma che sta anche avendo un profondo impatto su questo sport e sulla community del trail in generale. Ciò che mi ha colpito di HOKA è il modo in cui mi vede e mi apprezza come persona, non solo come atleta. È questa apertura che crea un legame vero con la mia community. Ho il privilegio di far parte di una squadra al fianco delle leggende del trail running che ammiro di più, come Jim Walmsley, Hayden Hawks, Judith Wyder ed Eszter Csillag, i cui risultati mi ispirano e mi motivano quotidianamente” Francesco Puppi, trail runner

parte del Team SCARPA, l’Athlet’s Meet ha anche valorizzato le bellezze del territorio ospitante, delle sue tradizioni e delle eccellenze locali.

Inoltre, in collaborazione con l’ESA (Elbana Servizi Ambientali, società di servizi di igiene urbana), è stata organizzata una Plogging Run con Erik Ahlstrom, brand ambassador di SCARPA e fondatore di questo movimento che abbina la corsa alla raccolta di rifiuti.

“L’Athet’s Meet di SCARPA è un’occasione imperdibile per celebrare lo spirito di squadra e la passione per il trail running” Marco

L’ultra-runner americano Anton Krupicka ha siglato una nuova partnership strategica con il brand: continuerà la propria attività di global ambassador, a cui aggiungerà un ruolo attivo nello sviluppo dei prodotti La Sportiva, concentrandosi principalmente su calzature e abbigliamento da mountain running e da avvicinamento. L’atleta e icona internazionale di trail running infatti si è unito al team di product development. Giunto al suo undicesimo anno con La Sportiva, Krupicka rappresenterà inoltre il marchio in occasione di eventi, guiderà iniziative destinate alla community e condividerà la sua

visione unica sulle avventure in montagna attraverso la narrazione sui propri canali di comunicazione.

“L’amore di Anton per l’esplorazione e l’ignoto e la continua spinta alla resistenza incarnano al meglio i valori di La Sportiva, fondendo passione e performance tecnica per alimentare l’ingegno e l’innovazione necessari per lo sviluppo dei nostri prodotti”

Jonathan Lantz, presidente di La Sportiva North America

“Il mio fuoco competitivo è ancora vivo. Sono entusiasta di partecipare a eventi come l’UTMB, ma al tempo stesso non vedo l’ora di iniziare questo nuovo capitolo con La Sportiva, collaborando allo sviluppo di nuovi prodotti in un modo complementare al mio approccio alla montagna. Per me, l’attrezzatura è sempre stata uno strumento per muovermi con libertà in ambienti selvaggi, e sono felice di poter condividere la mia esperienza per creare prodotti che permettano agli appassionati di fare altrettanto” Anton Krupicka, trail runner

Ticcò, marketing specialist di SCARPA
LA SPORTIVA
Francesco Puppi con Cristophe Aubonnet, co-fondatore e director of innovation di HOKA
Anton Krupicka, atleta La Sportiva
© Jose
Miguel
Munez

LA STAGIONE È PARTITA CON IL BOTTO

Il movimento è in salute nonostante un calendario gare molto fitto: il mondo race cresce ma attenzione ai costi... _ di Maurizio Torri

Giusto il tempo di spegnere i riflettori sull’epica sfida del Chianti, che in molti hanno definito “la gara italiana dell’anno”, e il challenge by UTMB ha subito sganciato la bomba di una new entry in Puglia, dal 7 al 9 novembre. Numeri alla mano, salgono ora a quattro gli appuntamenti italiani del più prestigioso circuito mondiale del movimento trail. Entrare in questa grande famiglia e godere dei benefici che ne comporta non è semplice. Alcuni dei requisiti fondamentali sono location con un appeal internazionale, livello organizzativo con standard ben definiti e una capacità ricettiva in grado di supportare un gran numero di richieste.

SCELTE AZZECCATE E TUTT’ALTRO CHE CASUALI

Un appuntamento cult come la Lavaredo Ultra Trail a giugno nel Nord Est, una gara emergente il mese successivo nel Nord Ovest (Monterosa Walser Waeg), affiancate alla Chianti Ultra Trail che apre la stagione a marzo in centro Italia e a questa new entry che la chiude al Sud nel mese di novembre appaiono scelte azzeccate che coprono il nostro Paese sia geograficamente sia a livello di calendario. Avere quattro appuntamenti di UTMB World Series rappresenta una grande opportunità per tutto il movimento: attireranno tantissimi stranieri che avranno la possibilità di innamorarsi del nostro territorio e, perché no, ritornarvi anche in altre occasioni.

IL

MOVIMENTO È IN CRESCITA, MA BISOGNA FARE ATTENZIONE

A differenza dello scialpinismo, che si avvia a chiudere l’ennesima difficile stagione, il movimento trail può guardare fiducioso al futuro; almeno per quanto riguarda i numeri dei praticanti. Sempre più gente si avvicina alla corsa in natura, ma soprattutto sembra voler finalizzare i propri allenamenti o le proprie uscite prendendo parte a degli appuntamenti agonistici. Una differenza sostanziale questa con il movimento scialpinistico, dove i praticanti lo fanno sempre più per passione e sempre meno per fini agonistici. Tornando al trail, il calendario non conosce più soste ed è a dir poco inflazionato, ma gli appuntamenti cult sembrano resistere e i pettorali vanno sold out. Uno dei grossi problemi è dato dal momento di crisi che vede le aziende di settore supportare sempre meno gli organizzatori. L’immediata conseguenza? I costi di iscrizione lievitano di stagione in stagione.

ORGANIZZARE, CHE FATICA

Non fosse per il supporto degli enti pubblici, probabilmente gli eventi (grandi e piccoli) avrebbero vita breve. Gli organizzatori più

MAURIZIO TORRI

Giornalista freelance, fondatore del sito sportdimontagna.com, fotoreporter e consulente di comunicazione per alcuni degli eventi più iconici del settore trail, skyrunning e scialpinismo

sgamati hanno imparato ad attingere ai vari bandi alla ricerca di fondi che permettono di mantenere standard qualitativi elevati, altri sono riusciti ad accalappiare degli sponsor extra settore, tutti gli altri fanno fatica. La crescita esponenziale del movimento ha portato alla nascita di nuove gare che sono spuntate come i funghi subissando di richieste le aziende di settore. Queste ultime, spalmando il budget per accontentare il maggior numero di eventi, spesso e volentieri si vedono costrette a fornire qualche premio e solo in poche occasioni la copertura dei pacchi gara.Il contributo economico ora è quasi una chimera; eccezion fatta giustamente per quei top event che muovono migliaia di appassionati. Come devono comportarsi quindi gli organizzatori? La cosa importante è non gravare troppo sui concorrenti, altrimenti si arriverà a un vero e proprio point break. Una gara è come un’impresa: per sopravvivere serve stare al passo con i tempi e adattarsi ai nuovi paradigmi che il mercato ti impone. In tempi di crisi meglio bandire gli eccessi e fare “quel che si può” con quel che si ha a disposizione.

AZIENDE, DOVE INVESTIRE?

Il trail runner sta diventando un po’ come il ciclista: ricerca eventi di un certo livello e tende a identificarsi nella community di chi corre in natura su lunghe distanze acquistando determinati prodotti di mercato che servano a inquadrarlo come membro della crew. Tipici esempi sono occhiali da sole leggeri ed avvolgenti, cuffie a conduzione ossea, scarpe protettive e tassellate, orologi dotati di navigatore satellitare e altre mille funzioni, abbigliamento compressivo, cappellino alla moda. Insomma, se può permetterselo il trail runner spende e contribuisce a tenere vivo il mercato di settore. Giusto quindi che i vari brand supportino gli eventi che servono a tenere attivo il movimento. Le tendenze dei grandi marchi, al momento, sono due: uno sforzo importante per avere massima visibilità in pochi eventi che contano, o piccoli contribuiti distribuiti su più eventi sparsi sul territorio in un lasso di tempo prolungato. Quale sia la giusta strategia, sinceramente non l’ho ancora capito, solo il tempo potrà dircelo. L’unica certezza è che le gare non vanno abbandonate.

© Maurizio Torri

UTMB LOVES PUGLIA (E ANNUNCIA UN NUOVO EVENTO)

Con la gara nel sud Italia, sale a quattro il conteggio di tappe del circuito nel nostro Paese. A conferma del grande entusiasmo per la corsa off road di Sara Canali

Facendo riferimento ai dati forniti dal circuito UTMB World Series, il mercato italiano per il trail running è il sesto a livello mondiale con circa 40.000 runner che hanno un UTMB Index valido. Infatti, ben 7.625 italiani hanno partecipato a una gara UTMB World Series nel 2024. Un successo testimoniato anche dai numeri registrati dal Chianti Ultra Trail by UTMB che, tra il 21 e il 23 marzo 2025, ha riunito 5.000 partecipanti provenienti da 85 nazioni e visto sfidarsi i migliori atleti del mondo confermando, ancora una volta, l’eccezionale entusiasmo dei corridori italiani per gli eventi di trail radicati nel loro territorio. Insomma, da una parte un mercato che cresce di continuo e una passione per l’off road contagiosa, dall’altra la poca propensione a viaggiare all’estero per gareggiare con un dato che sottolinea come, fino al 2023, solo il 9% dei corridori italiani aveva partecipato a una competizione fuori dai confini nazionali. Anche per questo, il circuito UTMB World Series ha deciso di includere al suo interno il quarto evento italiano dopo Chianti Ultra Trail, La Sportiva Lavaredo Ultra Trail e il Monte Rosa Walserwaeg, ovvero il Puglia by UTMB in programma dal dal 7 al 9 novembre 2025. Il nuovo evento offre il perfetto connubio tra bellezze naturali e una ricca storia culturale portando i corridori a esplorare il Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine e la storica città di Castellaneta. Saranno cinque le distanze in programma, dalla 10 km fino alla 140 km, e attireranno il gotha della disciplina, promettendo a tutti un’esperienza di gara senza pari, attraverso splendidi villaggi locali.

L’ALTRA NOVITÀ 2025: IL MONTE ROSA WALSERWAEG

Appuntamento in estate con il Monte Rosa Walserwaeg che, da quest’anno, entra a far parte della UTMB World Series. Dal 18 dal 20 luglio 2025 la Valle d’Aosta si appresta a ospitare un’avventura tra vette maestose ripercorrendo le orme degli alpinisti e delle Guide Alpine, su percorsi inediti sul ghiacciaio del Lys e sull’imponente massiccio del Monte Rosa. Un viaggio epico da Aosta, al Cervino e fino al Monte Rosa nato tre anni fa dall’amore di due ragazzi di Gressoney per la Valle d’Aosta, per il trail running e per le loro montagne: Giuditta Turini e Franco Collé. Le gare proposte saranno quattro: 50 km, 20 km e due nuove distanze in programma per il 2025, una 100Miglia e una 100 km.

Non c’è quattro senza cinque

Abbiamo intervistato Florian Lamblin, direttore esecutivo UTMB International, per capire meglio l’impatto del circuito sulle gare italiane

Quest’anno quattro competizioni UTMB si terranno in Italia: di quali gare si tratta e, in generale, cosa significa per esse far parte del circuito UTMB?

Avremo addirittura cinque gare! Ricordiamo che, oltre al Chianti Ultra Trail by UTMB, la Lavaredo Ultra Trail by UTMB, la Monte Rosa Walserwaeg by UTMB e Puglia by UTMB, c’è soprattutto la Hoka UTMB Mont Blanc, una gara che ci piace ricordare essere italiana fin dalla sua prima edizione nel 2003, con Courmayeur come sede italiana. Partecipare alla UTMB World Series è un modo per una gara di mettere in risalto la sua destinazione iconica, le sue tradizioni, la sua storia, la sua gastronomia. È anche un modo per migliorare i propri standard in termini di esperienza per i corridori, sicurezza, rispetto dell’ambiente e diventare anno dopo anno un punto di riferimento nel proprio Paese. Grazie al suo impatto economico e mediatico, una gara della UTMB World Series ha l’opportunità di restituire al suo territorio e alla sua gente. Grandi novità per il 2025 con l’integrazione della Monte Rosa Walserwaeg e dell’evento in Puglia nella famiglia UTMB. Che cosa vi ha spinto a scegliere queste due gare?

più giovani e neofiti. Infine, daranno anche un gusto diverso alla UTMB World Series offrendo ai nostri corridori l’opportunità di visitare, con un soggiorno prolungato, una vasta parte della Valle d’Aosta, le sue valli e i suoi villaggi, e la Puglia in modo differente, dal punto di vista della storia, delle tradizioni e della sua autenticità. Si è da poco conclusa l’edizione 2025 del Chianti Ultra Trail by UTMB: quali sono i commenti ricevuti su questa competizione e quali sono le vostre impressioni?

Florian Lamblin, direttore esecutivo UTMB International

Questi due eventi offrono ai corridori italiani nuove opportunità per vivere l’esperienza UTMB vicino a casa, riducendo i tempi di viaggio per partecipare a un evento UTMB. Ognuno di questi due eventi porta all’interno del circuito la propria identità, con paesaggi iconici in entrambe le destinazioni e due proposte distinte per rivolgersi a trail runner differenti. Questi eventi includeranno anche distanze più brevi per attrarre corridori

Abbiamo ricevuto commenti straordinari da parte degli atleti e dei tifosi. Inoltre, abbiamo assistito a un incredibile schieramento di atleti di élite con una competizione serrata tra Jim Walmsley, Kilian Jornet e Vincent Bouillard sulla Ultra Trail Chianti Castles, e tra Fiona Pascall, Johanna Antila e Azara Garcia per quanto riguarda la gara femminile. Jim Walmsley ha anche ottenuto il miglior UTMB Index di tutti i tempi. Anche Judith Wyder, Germain Grangier, Davide Cheraz e Francesco Puppi sono stati protagonisti del suo successo. Oltre all’aspetto sportivo, gli atleti hanno riconosciuto la grande atmosfera vibrante che proveniva da questo evento, e l’autenticità di una manifestazione che continua a essere gestito da Matteo Matteuzzi, il nostro direttore di gara, e dalla sua famiglia. L’evento ha rappresentato l’occasione per molti partecipanti di rimanere una settimana o più a Radda, Gaiole o Castellina e godersi la dolce vita della regione del Chianti e della Toscana. Personalmente, sono rimasto molto colpito, nonostante la pioggia, dal pubblico numeroso che faceva il tifo per i corridori. Questa atmosfera è stata davvero unica.

_LE STORICHE ITALIANE DEL CIRCUITO

Il circuito è attualmente composto da 45 eventi in cinque continenti e continua così il suo sviluppo graduale con l’obiettivo di offrire a tutti i corridori, indipendentemente dal loro livello, eventi organizzati in condizioni di massima sicurezza, il più vicino possibile a casa e valorizzando al meglio i territori in cui si svolgono, rispettando l’ambiente. Grazie anche a UTMB for the Planet, una serie di iniziative a sostegno dell’ambiente, gli eventi promossi si dimostrano responsabili per lasciare un impatto positivo sui territori che ospitano le competizioni del circuito. A seguire, le diverse gare italiane nel dettaglio.

LAVAREDO ULTRA TRAIL BY UTMB

La prima edizione ha avuto luogo il 24 giugno 2007, era lunga 46 km e si chiamava “Lavaredo Ecomarathon”. Dall’anno successivo (2008) è stato adottato il nome “Lavaredo Ultra Trail” e il numero chiuso era di 200 iscritti, subito raggiunti. Ma è nel 2012 che partenza e arrivo si spostano definitivamente a Cortina d’Ampezzo con la distanza di 120 km e la prima edizione della 50 km a cui si sono aggiunte la 20 km nel 2015, la 80 km nel 2019 e la 10 km nel 2023. Il record del percorso della 120 km appartiene al tedesco Hannes Namberger (2022), a oggi l’unico ad essere sceso sotto il muro delle 12 ore

(11h 56’ 28”). Dai 10 volontari della prima edizione si è passati ai 600 volontari degli ultimi anni e dai 200 iscritti del 2007 ai 14.300 preiscritti del 2024 provenienti da 90 Paesi diversi e facendo registrare il sold out in tutte le strutture ricettive del territorio.

CHIANTI ULTRA TRAIL BY UTMB Quella del 2025 è stata la settima edizione. La gara è nata nel 2018 e aveva 700 iscritti da 20 Paesi e si sviluppava su tre distanze con partenza e arrivo sempre a Radda: 15 km, 37 km, 73 km. Dal 2021 è stato introdotto il numero chiuso a 2.300 e la nuova distanza da 100 km, la Chianti Castles. Nel 2024 la gara è entrata nel circuito UTMB, con l’introduzione di nuove distanze e la modifica di alcune: la Ultra Trail Chianti Castles da 120 km, la Chianti Castles da 73 km, la Chianti Marathon Trail da 46 km, la Chianti Half Trail da 20 km e la Chianti Wine Run da 10 km. Il numero di volontari è cresciuto in maniera esponenziale passando da 15 a oltre 400 in questa edizione. Alla gara si aggiungono gli eventi collaterali come le degustazioni nelle cantine che sono anche passaggi o ristori per la gara e la Chianti Walk & Taste, la passeggiata enogastronomica in programma la domenica.

UTLAC: UN EVENTO DAL “PEDIGREEN” SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE

Tra novità, numeri in crescita e un impegno forte verso la sostenibilità, l’edizione 2025 del Lake Como Ultra Trail si prepara a conquistare atleti da tutto il mondo _ di Manuela Barbieri

Per l’edizione 2025, l’UTLAC si prepara a consolidare il suo successo proseguendo un cammino che affonda le radici a metà degli anni Novanta, al tempo della nascita del Trofeo Kima. All’epoca, un gruppetto di visionari corridori lariani iniziò a immaginare quella che, in soli tre anni, sarebbe diventata una delle gare più attese nel panorama del trail running. Un sogno che si è realizzato nel maggio del 2022, dopo oltre 20 anni, dando vita a un evento che, edizione dopo edizione, ha visto una

crescita esponenziale raddoppiando il numero di partecipanti, fino a raggiungere i 950 iscritti nel 2024. Il prossimo appuntamento – in programma tra mercoledì 7 e domenica 11 maggio – si preannuncia ancora più entusiasmante. A dare il via alla manifestazione sarà la regina delle distanze, la prova da 250 chilometri. A supportare l’evento, in qualità di main sponsor è Rock Experience e di gold sponsor Tecnica, affiancati da technical sponsor come Salice Occhiali, Kailas, TailWind, Grivel e Coros.

QUATTRO È MEGLIO DI TRE

PARTENZA 7 maggio 2025, h 18:00, Lecco

UTLAC250 ENDURANCE TRAIL:

LA DISTANZA REGINA

Corsa in auto-navigazione GPS e in regime di semi-autonomia che si snoda lungo i sentieri montani che abbracciano il lago di Como.

UTLAC60 ULTRA TRAIL:

LA PIÙ RECENTE DELLA SCUDERIA UTLAC

Corsa in regime di semi-autonomia che si sviluppa lungo i sentieri delle montagne del Triangolo Lariano. Dopo il successo della prima edizione del 2024, andata sold out un mese prima della chiusura delle iscrizioni, l’organizzazione ha introdotto alcune modifiche pensate per migliorare l’esperienza degli atleti: - partenza anticipata alle 7:00 - tempo limite posticipato alle 22:30 a Lecco - percorso semplificato e con dislivello inferiore - maggior numero di ristori, distribuiti in modo più uniforme sul tracciato

UTLAC30 TRAIL:

LA PIÙ “LACUSTRE” DELLE DISTANZE

Corsa di media distanza che si sviluppa tra i sentieri delle montagne del Triangolo Lariano.

UTLAC15 SHORT TRAIL:

LA “DISTANZA PER TUTTI” - NOVITÀ 2025

Corsa di corta distanza che si sviluppa lungo i sentieri del Parco del Monte Barro. Ideale per atleti di tutti i livelli: sia per chi nelle gambe non ha ancora 30 chilometri, sia per quelli più allenati che vogliono testare la propria forma fisica in vista delle competizioni primaverili.

LUNGHEZZA 254 km

DISLIVELLO 12.430 m

TEMPO LIMITE 90 ore

TIPOLOGIA

PARTENZA

LUNGHEZZA

DISLIVELLO

TEMPO

TIPOLOGIA

PARTENZA

LUNGHEZZA

DISLIVELLO

TEMPO

al percorso e alla logistica Larius ssdrls, organizzatore

UN EVENTO SOSTENIBILE

saputo distinguersi per il suo forte impe gno verso la sostenibilità, grazie anche alla particolare orografia del territorio lariano. La conformazione naturale della zona consente, infatti, di evitare l’uso di elicotteri per i rifornimenti ai ristori e alle basi vita e di utilizzare mezzi elettrici, ridu cendo così il proprio impatto ambientale. La sostenibilità è un tema sul quale Larius ssdrls sta spingendo sempre di più. Tra le novità per l’edizione 2025 c’è, per esem pio, anche la tracciatura del percorso con tessuti lavabili e riutilizzabili e la partner ship con il Plogging World Championship per la distanza da 30 km.

950 gli iscritti (20% donne e 80% uomini)

19 le regioni italiane di provenienza

20% gli iscritti stranieri (da 28 nazioni e 4 continenti)

La Sportiva al fianco dei principali circuiti nazionali e internazionali

La Sportiva ha confermato il proprio sostegno nella promozione del trail running e ha rinnovato il ruolo di sponsor di alcune tra le più grandi competizioni di corsa in montagna nel panorama italiano e internazionale.

Dopo il successo di La Sportiva Trail del Marchesato, che si snoda tra sentieri selvaggi e panorami mozzafiato della Liguria, nel corso del 2025 l’azienda trentina sarà al fianco di altre gare. Tra queste: Chiemgau Trail Run, Schwarzach Trail, Lavaredo Ultra Trail, Gran Trail Courmayeur, Ledville Trail 100 Run e Fiemme Ultra Sky (FUSKY).

L’affinità e la vicinanza a questi circuiti si inseriscono in un progetto aziendale più ampio. Negli ultimi anni, infatti, si nota un forte potenziamento degli investimenti nella ricerca e nello sviluppo di materiali e tecnologie volte a supportare gli appassionati del settore delle ultra-distanze. Un impegno che non si limita alla sola sponsorizzazione, ma che si traduce in un costante supporto agli atleti, offrendo

loro prodotti innovativi, tecnici e altamente performanti in grado di soddisfare molteplici necessità in ogni competizione.

“Essere partner di questi circuiti è un’occasione unica per affermare ancora una volta la vicinanza e il supporto a manifestazioni che mettono al centro lo sport e la montagna, che rappresentano il dna della marca. Intendiamo continuare a essere considerati un punto di riferimento nel panorama del Mountain Running, non solo supportando gli atleti con prodotti innovativi e performanti, ma anche ispirando le comunità di appassionati a vivere la montagna con affetto e rispetto”.

Vittorio Barrasso, brand & communication manager di La Sportiva

Golden Trail World Series e Salomon: la passione per il trail running

La Golden Trail World Series riunisce i migliori atleti del mondo su percorsi che attraversano quattro continenti. Per Salomon, la gara non è solo una vetrina, ma un’espressione concreta della passione per la montagna e dell’innovazione nelle calzature da trail. Il 2025 segna un’edizione speciale che enfatizza l’aspetto internazionale della competizione, unificando le competizioni di trail running a livello globale e offrendo agli atleti la possibilità di confrontarsi su palcoscenici di altissimo livello. In Italia, il circuito Golden Trail National Series lascia il posto a un’unica tappa internazionale, che si terrà a Noli il 17 maggio 2025 con il “Golfo dell’Isola Trail”.

Questa gara di 26 km con 1.400 metri di dislivello positivo attraversa sentieri che offrono panorami spettacolari sul Mar Ligure, confermando il valore di Noli come punto di riferimento nel panorama internazionale del trail running. Nel 2023, Noli è stata la sede della finale che ha visto trionfare gli atleti Salomon Rémi Bonnet e Sophia Laukli, rispettivamente nel circuito maschile e femminile. Il GTWS 2025 avrà otto gare regolari, con i tre migliori risultati di ciascun atleta che contribuiranno alla classifica generale. I punti per la finale saranno raddoppiati, come negli anni precedenti. La sede della finale sarà annunciata in seguito.

Fly Up Sport arriva a dieci

La Fly Up Sport di Mario Poletti, che da oltre 15 anni organizza gare trail nella provincia di Bergamo, annuncia una stagione esplosiva. Sia per il numero di gare messe a calendario, ben 10, sia per le novità che bollono in pentola. Tra queste, la più grande è forse la nuovissima Val Taleggio Trail, in programma il 31 agosto. A questa si accompagna anche una nuova distanza marathon sul Trail del Centenario, in programma il 22 giugno, che andrà a toccare in maniera importante il comune di Carona e i rifugi Laghi Gemelli e Calvi. Grande attesa per la Memorial Ultra Scalve Trail (MUST), la cui distanza più lunga si riconferma valevole

per il titolo di Campionato Italiano UltraSkyMarathon. Anche quest’anno le gare Fly Up toccheranno tutte le vallate della bergamasca, a riconferma della volontà più volte dichiarata di valorizzare l’intero territorio, i sentieri e le montagne della provincia. Tante gare, distanze e tipologie, proprio per venire incontro a tutti: dagli esperti sino ai principianti che si approcciano alla disciplina. Tra le competizioni Fly Up trovano infatti spazio le gare trail e le skyrace, con distanze che vanno dai 15 fino ai 50 km circa, così come quelle goliardiche, tra queste la MAGUT Race e la Corsa con Cadùr. La stagione si aprirà ad aprile e si chiuderà a dicembre 2025.

GLI APPUNTAMENTI DEL CIRCUITO

Chiemgau Trail Run (10 maggio 2025 – Marquartstein, Germania)

Schwarzach Trail (24 maggio 2025 – Salisburgo, Austria)

Lavaredo Ultra Trail (26/29 giugno 2025 – Cortina d’Ampezzo, Italia)

Gran Trail Courmayeur (11/13 luglio 2025 – Courmayeur, Italia)

Leadville Trail 100 Run (16 agosto 2025 – Leadville, Colorado, USA)

Fiemme Ultra Sky (FUSKY) (4/5 ottobre 2025 – Cavalese, Val di Fiemme, Italia)

GLI APPUNTAMENTI DEL CIRCUITO

19 aprile – Kobe Trail – 21,3 km / 2.109 md+ – Kobe, Giappone

26 aprile – Jinshanling Great Wall Trail – 24,2 km / 1.489 md+ – Chengde City, Hebei, CINA

17 maggio – Il Golfo dell’Isola Trail – 26 km / 1.400 md+ – Noli, Italia

25 maggio – Zegama-Aizkorri – 42 km / 2.736 md+ – Zegama, Spagna

22 giugno – Broken Arrow Skyrace – 21,7 km / 1.433 md+ – Olympic Valley, USA

29 giugno – Tepec Trail – 32 km / 1.800 md+ – Huasca de Ocampo, Messico

02 agosto – Salomon Pitz Alpine Glacier Trail – 23,5 km / 1.700 md+ –Mandarfen, Pitztal, Austria

09 agosto – Sierre-Zinal – 31 km / 2.200 md+ – Sierre, Svizzera 9-12 ottobre – Grand Final (dettagli in arrivo)

28 giugno

GLI APPUNTAMENTI DEL CIRCUITO
Linzone Trail: 06 aprile
Valzurio Trail: 27 aprile
Trail del Centenario: 22 giugno
Corsa col Cadur:
Magut Race: 12 luglio
MUST: 19 luglio
Val Taleggio Trail: 31 agosto
SAPEL Nè Up&Down: 27 settembre
Val del Riso Trail: 19 ottobre
Monte Misma XMas Trail: 8 dicembre

Tutto pronto per la prima Fiemme Ultra Sky

Organizzato dall’associazione ATPOWER, Fiemme Ultra Sky fa il suo esordio assoluto nel primo weekend di ottobre (4-5 ottobre 2025) con un tetto massimo di 100 pettorali per ogni traccia (200 solo sul percorso da 30 km) per testare la macchina organizzativa e garantire i migliori servizi possibili a ogni concorrente. La gara avrà un unico tracciato, all’interno del quale verranno ricavate le varie distanze. La più breve di 30 km (Fiemme SkyRace) raggiungerà le due sommità del Gruppo dei Cornacci: Monte Cornon (2.189 m) e Dos dei Branchi (2.274 m). La Fiemme SkyMarathon (55 km)

transiterà sulle cime di Pizzancae (2.162 m), Pelenzana (2.210) e Monte Agnello (2.358 m). Si dirigerà poi verso il gruppo del Latemar fino a Cima Valbona (2.691 m). Nel caso della Fiemme SkyUltra le vette raggiunte saranno ben nove: alle precedenti si aggiungono Pala di Santa (2.448 m), Corno Bianco (2.313 m) e Corno Nero (2.439 m), con 5.200 metri di dislivello. Fiemme SkyExtreme sarà davvero la gara regina con i suoi 120 km e un dislivello positivo di 7.700 m: porterà gli ultra runner a misurarsi con la corsa in notturna e con l’asprezza tipica della Catena del Lagorai, toccando quota 11 vette.

Vesuvio Ultra Marathon: di corsa tra antichi fiumi di lava

Il prossimo 30 e 31 maggio torna la Vesuvio Ultra Marathon, una manifestazione organizzata da VUM OUTDOOR che coniuga sport, natura e sostenibilità. La competizione si articola su diverse distanze: Vesuvio Ultra 75 km 4.650 md+, Vesuvio Marathon 50 km 3.700 md+, Trail del Vesuvio 30 km 2.040 md+, e Spartacus Trail di 18 km per 1170 md+. Tutte quante le competizioni si svolgono in semi-autosufficienza con percorsi in ambiente montano e in un’unica giornata (sabato 31 maggio) con partenza differenziata e tempo limitato da barriere orarie. La Vesuvio Ultra Marathon è inseri-

ta nel calendario ITRA (International Trail Running Association National League) e fa parte dell’UTMB index races calendar con: quattro punti ITRA e UTMB INDEX EVENT 80K, tre punti per la 50K, due punti per la 30K e un punto per la 20K. Le gare si svolgeranno interamente nel Parco Nazionale del Vesuvio: Start dal Palazzo Mediceo di Ottaviano per poi transitare nel sottobosco della Carcova e attraversare un paesaggio che si fa sempre più lunare, con antichi “fiumi” di lava e sabbia vesuviana. Il percorso diventa via via più tecnico e selvaggio, per poi tornare “dolce”.

DATE: 7 giugno 2025

LUOGO: Lecco

DISTANZE: 24 km 1.800 md+

SPONSOR TECNICI/PARTNER: ANDE, DF Sport Specialist SITO: resegup.it

DATE: 4-5 ottobre 2025

LUOGO: Val di Fiemme DISTANZE:

SPONSOR TECNICI/PARTNER: MICO, FISky, Fiemme World Cup

SITO: fiemmeultrasky.com

DATE: 31 maggio 2025

LUOGO: Napoli

DISTANZE:

SPONSOR TECNICI/PARTNER: CAI, Soccorso Alpino Italiano SITO: vesuvioultramarathon.it

Resegup, verso la 14esima edizione della skyrace lecchese

Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato per Resegup 2025. La skyrace che unisce i due simboli di Lecco, il lago e il Resegone, è stata presentata venerdì 28 febbraio presso il Polo di Lecco del Politecnico di Milano. Giunto alla 14ª edizione, l’evento si terrà sabato 7 giugno, con 1.200 pettorali disponibili e partenza fissata alle 14:30 da Piazza Garibaldi. Come ogni anno, Resegup affianca il proprio nome a tematiche sociali, ambientali e solidali. Paolo Sala ha annunciato la collaborazione con l’Associazione Italiana Ce-

Torna la 100 Miglia del Monviso

Nel 2025 la 100 Miglia del Monviso lancia la quinta edizione, per una tre giorni dal 18 al 20 luglio e una data di chiusura, il 24 agosto, in direzione di un gigante di 3.841 m nelle Terre del Monviso. 100 Miglia Monviso è supportata da alcuni partner tecnici afferenti al mondo della corsa e dell’outdoor che credono anche nella grande scommessa di un territorio, le Terres Monviso. Tra questi Mico, Ferrino/Silva, Topo Athletic, Dynasprint/Farmacia Santa Maria e Vibram, con la grande avventura firmata Vibram Terres Monviso Running Park. Due vallate, 18 Comuni, oltre 500 volontari, 30 associazioni, migliaia di spettatori. Ac-

canto alla regina, la 100 Miglia Monviso – M160K, altre tre gare che accenderanno i riflettori sulla corsa in montagna: da un lato le collaterali M50K da 50 km e M20K da 20 km, dall’altro lo storico Monviso Trail, a fine agosto, un concentrato di vedute mozzafiato ai piedi del Re di Pietra, con partenza da Crissolo. Infine, per il quarto anno la 100 Miglia Monviso rinnova la sua partecipazione al Campionato Mondiale di Plogging e per la seconda annata rinnova il sodalizio con Find The Cure Italia ODV, confermando la partecipazione delle sue quattro gare al CortoCircuito Solidale di I Run For Find The Cure.

liachia, e anche quest’anno una parte del costo del pettorale verrà devoluta in beneficenza: il contributo sarà assegnato all’Associazione Lecchese per l’Aiuto ai Giovani con Diabete (AGD Lecco). Inoltre, Resegup compie un ulteriore passo avanti nella sostenibilità ambientale, grazie alla collaborazione con Sustainable Stay Hub, azienda specializzata in consulenza per eventi sostenibili. Anche per il 2025, Ande, main sponsor dell’evento, offrirà un prodotto tecnico di alta qualità nel pacco gara.

DATE: 18-20 luglio, 24 agosto

SPONSOR TECNICI/PARTNER: Mico, Ferrino/Silva, Topo

Vibram SITO: 100migliamonviso.eu

IL TRAIL RUNNING PUÒ DIVENTARE DISCIPLINA

A CINQUE CERCHI

Un fulmine a ciel sereno (o quasi!) arrivato qualche mese fa insieme a un comunicato ufficiale di ITRA (International Trail Running Association). Ne abbiamo parlato con il segretario generale Enrico Pollini

Della possibilità che il trail running entrasse a far parte delle discipline olimpiche, se ne parlava già da tempo, ma per svariate motivazioni, che chi conosce bene la disciplina non fatica a comprendere, sembrava una partita persa in partenza. Con milioni di praticanti sparsi in tutto il mondo e ben 70 federazioni che hanno preso parte agli ultimi Mondiali, il trail meriterebbe di essere sul palcoscenico olimpico forse più di altri sport. C’è da dire però che si tratta di una disciplina giovane, non uniformemente regolamentata, che si svolge con modalità e su distanze molto differenti. E, soprattutto, eccezion fatta per le brevissime distanze, poco adatta al format olimpico. Anche la trasmissione televisiva delle gare, richiede un grosso impegno di mezzi, tecnologia ed energie come dimostra il virtuoso esempio dato da gare di alto livello, prima tra tutte UTMB, le cui dirette più importanti sono state trasmesse su YouTube in sette lingue per un totale di 165 ore di contenuti. Sicuramente, proprio come già accaduto per lo scialpinismo, un eventuale ingresso del trail alle Olimpiadi farebbe insorgere i “puristi”, che lamenterebbero lo snaturamento della disciplina. A ogni modo, che piaccia o no, tra plausi e scuotimenti di testa, a oggi lo scialpinismo è olimpico, così come il trail running potrebbe diventarlo nel 2032.

Proprio durante le Olimpiadi di Parigi 2024 l’International Trail Running Association ha emesso un comunicato ufficiale nel quale si diceva disponibile a supportare una campagna affinché il trail running potesse avere un suo esordio nel 2032 in Australia (Olimpiadi di Brisbane). Come riporta il comunicato: “La crescente popolarità, le sfide uniche e la bellezza del trail running meritano un riconoscimento sulla scena mondiale. ITRA si impegna a lavorare in collaborazione con le parti interessate per sostenere l’integrità dello sport nelle Olimpiadi e, allo stesso tempo, allinearsi ai principi e agli obiettivi del movimento olimpico”.

Sicuramente la sfida più grande sarebbe quella di non snaturare la disciplina. Già il super campione Kilian Jornet lo scorso anno, in una intervista rilasciata in occasione di Sierre-Zinal, si è pronunciato esprimendo apertamente tutti i suoi dubbi: “Se il trail running andasse alle Olimpiadi mantenendo le regole attuali, i suoi format e lo stesso spirito, allora ok. Purtroppo ci sono esempi negativi in proposito, come lo scialpinismo o la mountain bike”.

L’INTERVISTA

“L’essenza di questo sport non è negoziabile”

Parla Enrico Pollini, segretario generale ITRA e organizzatore delle gare italiane Ultrabericus e Trans d’Havet

Da cosa deriva questa presa di posizione di ITRA e come mai la scelta di emanare il CS proprio nel momento in cui erano in svolgimento le Olimpiadi di Parigi?

L’idea di portare il trail running alle Olimpiadi era nell’aria da tempo e i mondiali di Innsbruck del 2023 hanno sancito definitivamente il livello della disciplina. Una campagna locale indipendente per le Olimpiadi di Brisbane era già partita e ITRA l’ha condivisa.

L’annuncio è stato dato durante le Olimpiadi di Parigi per cogliere il momentum mediatico sul tema olimpico.

Quale potrebbe essere la formula di gara e per quali ragioni?

L’ideale sarebbe replicare il format delle quattro prove mondiali, ma è illusorio pensare che ci possano essere tutte. Più plausibile che ci siano una prova mountain classic e una trail nei dintorni dei 60K. Se dovesse essere una prova unica, non potrebbe essere inferiore ai 40K e senza giri multipli. Format diversi non rappresenterebbero la disciplina!

Il procedimento potrebbe essere analogo a quello dello skialp, che però ha incontrato tante resistenze in quanto si dice “snaturi” la disciplina. Cosa ne pensi? Personalmente sei pro o contro?

A titolo strettamente personale non sono mai stato particolarmente fanatico del trail olimpico perché credo che la disciplina abbia altri spazi di sviluppo senza dover subire gli inevitabili compromessi che sarebbero necessari per entrare nel programma. Tuttavia è anche vero che le Olimpiadi sono il massimo traguardo per qualsiasi atleta e che consacrano definitivamente uno sport. Il trail running è oggi maturo per questo e il livello degli ultimi due Mondiali lo ha dimostrato ampiamente. Quella del format è, come già detto, una condizione non negoziabile, anche di fatto: non credo che i top atleti impegnerebbero una stagione se la gara olimpica non fosse un vero trail, così come la community non accenderebbe il televisore se ci fosse qualcosa di simile ai multi loop della mountain bike.

Da sinistra, Cesare Maestri, Xavier Chevrier e Alberto Vender ai Mondiali Innsbruck 2023
Cesare Maestri ai Mondiali Innsbruck 2023
Enrico Pollini, segretario generale ITRA
© Marco Gulbert per Fidal

C’ERA BISOGNO DI UN PRODIGIO (PRO)

In un mercato in continua crescita come quello del trail running, La Sportiva era alla ricerca di un modello in grado di rivoluzionare la disciplina con tecnologie di ultima generazione _ di Sara Canali

Il trail running sta crescendo velocemente guidato soprattutto dal segmento delle Ultra: nel 2023 infatti questo segmento ha raggiunto un valore di 8,05 miliardi, con una proiezione di 14,10 miliardi entro il 2033. Anche la partecipazione alle competizioni ha registrato un grande boom a qualsiasi livello, tanto che per molte gare è necessario qualificarsi. Per quanto riguarda l’aspetto professionale, oggi gli atleti élite stanno raggiungendo degli alti livelli di performance stabilendo nuovi record in ogni competizione. In questo contesto, La Sportiva ha risposto proponendo la nuova Prodigio Pro, una calzatura adatta a tutti gli atleti che si confrontano con questa

PRODIGIO PRO

disciplina, promettendo massima reattività e precisione millimetrica.

PIATTAFORMA PRODIGIO - Dopo l’introduzione del modello Prodigio nel 2024, sviluppato per rivoluzionare il settore delle calzature da ultra-distanze, oggi La Sportiva arricchisce la piattaforma con un nuovo modello che ha l’obiettivo di supportare i runner più esperti che vogliono spingersi oltre i propri limiti. Prodigio Pro alza l’asticella e migliora ulteriormente ogni componente già presente nella Prodigio. Veloce, agile e leggera, rappresenta un concentrato di tecnologia e innovazione per garantire performance elevate, comfort e protezione su lunghe distanze.

BEST USE MOUNTAIN RUNNING, ULTRA LONG DISTANCES

Prodigio Pro è la calzatura da Mountain Running per tutti coloro che ricercano un prodotto preciso e reattivo durante gare e allenamenti. Progettata per ultramaratoneti e trail runner che vogliono battere sempre nuovi record, è realizzata con intersuola XFlow Speed che migliora il rimbalzo e assorbe gli urti aumentando la potenza a ogni passo. L’innovativa tecnologia Power Wire con Wrapping System migliora fit, stabilità e trasferimento di potenza per regalare la spinta necessaria sulle lunghe distanze. Inoltre, il collare in maglia avvolge e supporta la caviglia evitando che entrino sassolini. Per donare ancora più sicurezza e stabilità sui sentieri difficili, la calzatura presenta una protezione in gomma nella zona del metatarso: questi inserti laterali proteggono il mesopiede, così da poter conquistare anche i terreni più accidentati senza preoccupazioni. La Prodigio Pro rispecchia anche l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità grazie a un plantare in XFlow Speed elaborato con il 100% di materiali riciclati (derivati dagli scarti dell’intersuola). La tomaia è elaborata con materiale riciclato così come i suoi lacci.

COLLARE / in maglia avvolgente, per supportare la caviglia e prevenire l’ingresso dei detriti durante la corsa

FODERA / realizzata in 3D Mesh, per migliorare il comfort

PLANTARE /

XFlow Speed, realizzato al 100% con materiali riciclati, per ottimizzare il ritorno di energia e la velocità sui sentieri

INTERSUOLA /

XFlow Speed con strato protettivo XFlow Protective Film, per migliorare il rimbalzo, assorbire gli urti e aumentare la potenza a ogni passo

PROTEZIONE DEL METATARSO / con inserti laterali in gomma, per stabilizzare il piede nei punti di pressione anche sui sentieri più difficili e accidentati

TOMAIA / dotata della tecnologia Power Wire che consiste nell’applicazione di più strati di filamenti fissati insieme attraverso un processo di pressione e calore con l’obiettivo di creare un’unica pelle che lavori attorno al piede dell’ultra runner. Presenta inoltre il sistema Wrapping System che assicura un fit preciso e avvolgente, sostenendo e ottimizzando la spinta

/ FriXion White che

SUOLA
assicura massima aderenza al suolo e adattabilità a ogni tipologia di terreno
modello donna

Nel dietro le quinte della progettazione, La Sportiva ha condotto diversi studi di mercato per capire dove e come le persone che si avvicinano al mountain running si stanno muovendo. In questo contesto è nata la piattaforma Prodigio composta da diversi modelli che promettono di rivoluzionare la corsa off road. Ne abbiamo parlato con Tobias Gramajo product manager mountain running & hiking.

Cos’è la piattaforma Prodigio?

Potremo definire così la Prodigio Series: tutto quello di cui hai bisogno per l’ultra trail running. Dai sentieri più facili a quelli più tecnici; dalle facili corse di recupero agli allenamenti di elevata intensità, fino alle più lunghe e dure gare al mondo! All’interno della Prodigio Series è possibile trovare tutto il set di calzature che ogni trail runner dovrebbe avere nella propria scarpiera! La Prodigio, il primo modello presentato nel 2024 e ideale per ogni tipo di trail runner, velocità e terreno è il modello più versatile della gamma, a cui si accosta la performante Prodigio Pro, pensata per battere i propri personal best e fino alla super confortevole Prodigio Max (sarà sul mercato a metà 2025), per correre più a lungo che mai: questa è la Prodigio Series.

In che modo la piattaforma Prodigio ha rivoluzionato il concetto di mountain running per La Sportiva?

Abbiamo reinterpretato in chiave moderna la collezione mountain running di La Sportiva, sviluppando i nuovi prodotti con concetti costruttivi di nuova generazione, utilizzando le soluzioni tecnologiche più avanzate, ma conservando tutto il dna tecnologico e la grandissima conoscenza del contesto montagna del nostro brand.

Quali sono le nuove tecnologie che il modello Prodigio Pro porta sul mercato?

Prodigio Pro introduce diverse nuove tecnologie: partendo dall’anima di ogni calzatura, Prodigio Pro introduce la midsole XFlow SPEED, ovvero un composto a base di PU con trattamento supercritico (con molecole di azoto liquido all’interno), costruita per garantire il miglior comportamento dinamico. Abbiamo realizzato l’intersuola abbinando due composti: un primo strato esterno (o gabbia), in XFlow (lo stesso utilizzato in Prodigio) per garantire un ammortizzamento “bilanciato” che garantisca stabilità, protezione e assorbimento degli urti, unito a un secondo strato posizionato in alto, a diretto contatto con il piede del runner. Il nuovo composto XFlow SPEED garantisce massima reattività e propulsione. Oltre all’intersuola, abbiamo costruito una nuova soletta nello stesso materiale XFlow di 5 mm di stack, per aumentare complessivamente il potere di ammortizzamento e reattività di Prodigio Pro. La seconda grande novità è la nuova tomaia “POWER WIRE”, una novità assoluta per il mountain running. Si tratta di un tessuto estremamente innovativo che raggiunge un elevatissimo livello di leggerezza, resistenza e traspirabilità, costruito con un filato in poliestere rivestito in TPU. Questo rivestimento viene applicato attraverso fusione per calore, ottenendo così una struttura estremamente resistente. Poi, sopra il tessuto base, vengono applicati filati di rinforzo, sempre in TPU, ricamati e ancorati al tessuto base attraverso un nylon ultraresistente, rinforzando

il tessuto base nelle zone dove serve contenimento (come nelle zone intorno all’avampiede) o maggiore protezione (come nella punta della calzatura per proteggere il piede degli urti). In questa maniera si ottiene una tomaia in un unico materiale che garantisce tutto il necessario senza dover aggiungere ulteriori strati, materiali o peso.

Quali richieste di mercato soddisfa Prodigio Pro? Prodigio Pro è la calzatura dedicata alla parte del mercato del mountain running che ricerca un prodotto estremante reattivo e dinamico, ma che allo stesso tempo offra grande ammortizzazione e protezione, per garantire il miglior risultato anche nelle gare ultra più dure e lunghe. Abbiamo cercato il perfetto compromesso nella sua costruzione e per questo motivo abbiamo realizzato un prodotto senza “piastra in carbonio”. Siamo convinti che questa scelta sia quella che permette a Prodigio Pro di comportarsi ad altissimo livello in ogni condizione, sia nei tratti estremamente veloci e poco tecnici, sia in quelli più impegnativi e con pendenze più faticose in salita e soprattutto in discesa, anche dopo tantissimi chilometri.

A quale runner si rivolge Prodigio Pro?

Si rivolge in primis a un mountain runner esperto ed esigente, che esige il meglio dalla propria calzatura. Questo segmento di Trail Runners aspettava da mesi l’arrivo di Prodigio Pro e oggi finalmente l’attesa è terminata. Ci sono poi tantissimi trail runners che sicuramente troveranno innumerevoli benefit nell’utilizzo della nuova Prodigio Pro. Nel tempo abbiamo imparato che ogni trail runner ha una propria “rotazione” di due, tre o più calzature, e siamo convinti che Prodigio Pro ha tantissimi validi elementi per trovare un posto nel cuore di ogni trail runner.

Cosa, secondo te, rende il trail running così attrattivo?

Ci sono diversi elementi che rendono il trail running attrattivo e interessante, ma più di tutti il desiderio di essere a stretto contatto con la montagna! A questo si lega il famoso spirito trail, che dà a ogni trail runner un senso di appartenenza a questa grande community, in cui condividiamo sia la passione per questo sport che l’amore e il rispetto per la natura e per la montagna. Il trail running ci dà la possibilità di viaggiare alla scoperta di nuovi eventi e sentieri in giro per il mondo. Infine c’è un aspetto più individuale, quello della sfida con se stessi, dove il trail running ci offre la possibilità di affrontare sfide che, viste dal di fuori della nostra community, possono sembrare impossibili!

L’INGREDIENTE PRINCIPALE

Vibram presenta Megagrip Elite, il nuovo compound per il mondo outdoor ad alte prestazioni pensato da e per i trail runner professionisti. Il massimo in termini di grip, resistenza e comfort in ogni condizione

Da oltre 80 anni, Vibram è sinonimo di eccellenza e di innovazione nel campo delle suole in gomma ad alte prestazioni. Il focus di ogni processo di sviluppo da parte del reparto R&D è la sicurezza. Grazie a una costante ricerca tecnologica e all’utilizzo di materiali all’avanguardia, l’azienda ha rivoluzionato il mondo dell’outdoor, offrendo soluzioni che garantiscono grip, resistenza e comfort in ogni condizione.

LA NOVITÀ

È da questi presupposti che Vibram aggiunge un nuovo tassello alla sua offerta di compound studiati per la categoria outdoor. Vibram Megagrip, riferimento assoluto per prestazioni di grip su terreni bagnati e asciutti, tocca oggi un nuovo standard con Vibram Megagrip Elite, un’inedita formulazione destinata a un utilizzo in

gara nata dopo anni di ricerca, di test in laboratorio e sul campo con atleti di trail running professionisti.

“La combinazione tra la mescola Megagrip Elite e un design efficace del battistrada offre un’aderenza eccezionale. L’abbinamento con scarpe da gara leggere mi permette di esprimere al meglio le mie capacità, affrontando superfici particolarmente imprevedibili e scivolose.

Posso correre al massimo del mio potenziale e in totale confidenza” Gediminas Grinius, atleta del Trailrunning Team Vibram

L’ESORDIO DI MEGAGRIP ELITE

Il brand Norda è stato il primo a introdurre Megagrip Elite sul mercato, applicandolo all’iconico modello di scarpe da trail running Norda 005

La Norda 005 è una scarpa da trail running ultra leggera e performante pensata per le gare di più giorni e realizzata con una tomaia in Bio-Dyneema, un materiale leggero e indistruttibile. Combinato con nylon riciclato garantisce resistenza e leggerezza, offre traspirabilità impareggiabile e una rapida asciugatura. La linguetta in microfibra scamosciata si adatta al piede ed è dotata di microforature per ridurre la sensazione di caldo. Norda 005 è il primo modello in assoluto a usare l’esclusiva mescola Vibram Megagrip Elite con tassellatura da 4 mm che offre un grip eccezionale su superfici sia bagnate che asciutte, assicurando massima sicurezza e stabilità in qualsiasi condizione.

PESO / 211 grammi

Norda 005

Il viaggio di Vibram nel trail

Risale a circa quindici anni fa la visione di Jerome Bernard, sport innovation marketing global director del brand, rispetto all’esplosione di questo mercato. Una chiara strategia: la partnership con UTMB, la creazione del team atleti, la vicinanza alla community e la continua evoluzione del prodotto e delle sue tecnologie. Un racconto che ci porta fino a Megagrip Elite

_ di Karen Pozzi

Raccontami del vostro legame con il mercato del trail running, com’è nato e come si è evoluto?

Il movimento del trail è esploso in Francia per poi diffondersi nel resto d’Europa. Una quindicina di anni fa, Vibram ha intercettato questo trend e deciso di presidiarlo ancor prima della sua esplosione a livello internazionale con un obiettivo chiaro: affermarsi rapidamente come leader mondiale per le suole ad alte prestazioni e di farlo con una strategia ben definita. Per iniziare non vi era altro modo che sponsorizzare quello che era già all’epoca l’evento di riferimento: UTMB. A Chamonix, Vibram era già molto conosciuto per l’alpinismo, il trekking, l’arrampicata, ma l’esordio nella corsa in montagna rappresenta una grande novità. UTMB è stato il primo step: un laboratorio di analisi e idee che ci ha permesso, e ci permette ancora oggi, di studiare il mondo del trail running e di rispondere a tutte le sue esigenze. Nel 2010 è nato il Team Vibram fondato sulla filosofia “ordinary people being extraordinary”, basata sulla convinzione che anche persone “normali” possono compiere imprese extra-quotidiane, ai limiti dell’estremo. La presenza a UTMB e questa iniziativa ci hanno permesso di avvicinarci alla community che si stava creando, ma soprattutto di capire esattamente quali fossero le sue richieste. Abbiamo da subito capito che dovevamo sviluppare delle tecnologie in grado di cambiare il gioco e così è stato.

Quali esigenze ancora insoddisfatte con quanto presente sul mercato avete intercettato e come avete risposto?

Dalla richiesta di grip, in particolare su roccia bagnata e in discesa è nata Megagrip, dalla leggerezza abbiamo ideato Litebase, l’innovativa tecnologia che garantisce un peso molto basso senza compromettere la tenuta e infine dalla richiesta di massima trazione è nata Traction Lug. Ci sono chiaramente altri driver di scelta del consumatore rispetto a una scarpa da trail quali il comfort, il look, il prezzo per esempio, ma in Vibram sappiamo che quello che proponiamo ai runner oggi è la componente fondamentale, quello che gli serve davvero per poter correre in sicurezza su qualsiasi terreno e a qualsiasi livello, anche da neofita.

Oggi la suola Vibram è spesso il primo driver di scelta per il consumatore indipendentemente dalla marca della calzatura. Come avete raggiunto questo risultato?

Siamo sì un ingredient brand, ma abbiamo un approccio consumer da sempre. Vitale Bramani, quando ha creato la sua azienda Vibram, era prima di tutto un appassionato di montagna e realizzava ciò di cui aveva bisogno. Questa concezione è rimasta molto forte nell’azienda, quindi cerchiamo sempre di dialogare con il consumatore finale e di farlo in più occasioni possibili. Da quando sono giunto in Vibram abbiamo sponsorizzato circa 5.000 eventi sportivi, dove siamo stati fisicamente presenti e dialogato con la community. Inoltre, coinvolgiamo da sempre molti sportivi di tutte le discipline per aiutarci a sviluppare e testare i prodotti.

Quanto conta oggi il mondo del trail running per Vibram? Non abbiamo una risposta chiara, in quanto bisogna considerare che i confini di questo comparto sono sempre meno delineati: la calzatura da trail ha sempre più destinazioni di utilizzo. Detto questo possiamo affermare che il trail running rappresenta per Vibram circa il 10% del suo fatturato. Al di là dei numeri, le dinamiche di questo settore sono in grado di influenzare l’intero mondo dell’outdoor: il concept dei prodotti, la relazione con i consumatori, la supply chain e il tipo di distribuzione.

In che modo il trail, inteso come fenomeno, ha influenzato il resto del mercato outdoor?

Fino a una ventina di anni fa, concepire una suola Vibram presupponeva seguire dei canoni totalmente diversi in termini di design e tecnologie. Vi era un approccio culturale radicato nella camminata. Poi, a partire dalla metà degli Anni 2000, la diffusione del trail e di un modo “veloce” di vivere diverse discipline, ha totalmente ribaltato le esigenze. Abbiamo intercettato in fase iniziale questo cambiamento e intuito ben presto che avremmo dovuto rispondere a una nuova domanda con nuovi bisogni, prima tra tutti la leggerezza, senza nessun compromesso sulla performance di sempre offerta da Vibram, per correre più veloci e più a lungo. Una modalità che si è poi estesa agli altri settori outdoor.

Hai dichiarato che la nuova Megagrip Elite segue l’evoluzione del trail running, in che senso? In che direzione sta evolvendo il trail?

Se alla nascita di questo sport molti lo praticavano solo per stare in mezzo alla natura e divertirsi, oggi una grandissima fetta lo fa per performare, per battere i propri tempi e limiti. Indipendentemente dalla partecipazione alle gare, il trail runner attuale è alla ricerca di prodotti molto tecnici, leggeri e veloci, ispirati dagli atleti, dalla voglia di velocità e in linea con l’approccio agonistico.

Quindi il comparto race nel trail non è in crisi?

Assolutamente no, ma il mondo delle gare sta cambiando. Ci sono gare che nascono e muoiono perché non hanno i requisiti per resistere, ma quelle che si sono affermate fanno numeri importanti. Le gare UTMB World Series, per esempio, aprono l’iscrizione e sono sold out nel giro di una/due settimane e parliamo di numeri di circa 4/5mila runner. Questo è significativo: la gente vuole fare gare, ma vuole fare determinate gare. Questo non significa che resisteranno solo i grandi eventi, ci sarà sicuramente in parallelo un ritorno a quelli meno strutturati, più piccoli e local, ma anche in questo caso quelli che si affermeranno saranno quelli in grado di adattarsi alle evoluzioni del mercato.

Quali sono i maggiori punti di forza di Megagrip Elite?

Megagrip Elite fa parte della famiglia Megagrip alla quale abbiamo cercato di aumentare il livello di grip soprattutto in quella che chiamiamo la safety zone. Questo garantisce una tenuta ancora più alta su un’inclinazione di roccia maggiore. Abbiamo amplificato tutte le già ottime caratteristiche di Megagrip per arrivare a un livello altissimo a favore degli atleti.

Immagina di essere un negoziante: a chi proporresti una scarpa con compound Megagrip Elite?

Le scarpe con Megagrip Elite sono posizionate in una fascia molto alta sia sì in termini di performance sia di prezzo. Il consumatore in target è colui che cerca un prodotto top di gamma soprattutto per il giorno della gara, un runner che si prepara per una grande prestazione, che ha bisogno del prodotto più leggero, ma super performante. Emblematico è il Kima per esempio, una delle gare più tecniche al mondo, a volte pericolose. Megagrip Elite è la suola ideale per questa gara, sia per chi vuole vincerla sia per chi vuole semplicemente arrivare al traguardo ma cerca un prodotto che può aiutarlo in termini di sicurezza.

E se parlassimo ai potenziali brand partner? Perché dovrebbero scegliere Megagrip Elite?

Megagrip Elite è una mescola racing destinata a essere sulla parte alta della piramide, da implementare sulla scarpa top di gamma e la più performante della collezione.

MODA O TREND

CONSOLIDATO?

Negli anni sono parecchi i brand, emergenti e non, che si sono lanciati nel mondo del trail running. A conferma della fertilità di questo segmento di mercato, sempre più importante e strategico

Il Gorpcore, connubio tra moda e outdoor, non è certamente una novità. È ormai consuetudine vedere in contesti urbani persone che indossano prodotti outdoor. Il concetto si sta evolvendo ulteriormente con brand che nascono proprio per questa fetta di mercato, come i canadesi norda: una calzatura estremamente tecnica per il trail running ma di che fatto strizza in maniera netta l’occhio al fashion. Su Outdoor Magazine 7/8, in seguito all’analisi fatta da “A Color Bright”, agenzia specializzata nello sviluppo di brand e start-up scrivevamo che “negli ultimi anni la corsa si è evoluta, uscendo dai binari di un mercato monolitico, per abbracciare un universo composto da brand emergenti che stanno catturando l’attenzione di un consumatore sempre più esigente, legato a un concetto di running volto al benessere, al lifestyle e a un legame distintivo ed esclusivo con una community di nicchia. […] molte realtà performance hanno sfumato i confini con lo streetwear dominato dal gorpcore, mantenendo comunque il concetto di corsa nella sua accezione performante e fornendo una narrativa ben precisa, occupando un proprio spazio unico in questo contesto”. Vi sono invece altri brand che erano presenti nell’universo outdoor ma con un focus su altre discipline. Ora invece, data la fertilità del settore trail, sono sbarcati su questo pianeta. Che sia per moda o per business.

ROSSIGNOL

DALL’ATTREZZO DELLO SCI ALPINO A VEZOR

Il celebre brand francese ha presentato Vezor, sviluppata all’insegna dell’eccellenza e della performance. Ogni dettaglio e caratteristica di questo modello è stato pensato e curato nei minimi dettagli, a partire dalla suola Michelin, che garantisce aderenza estrema su ogni superficie, anche la più scivolosa. Questo grazie alla tecnologia “formula”, derivante da uno speciale processo di produzione e combinata con un particolare design del battistrada sviluppato dai tecnici di JV International, licenziatario mondiale delle suole Michelin. Il disegno robusto dei tasselli assicura grip e trazione, mentre le ampie scanalature offrono auto pulizia. Inoltre, il tallone presenta un’apertura che dona alla scarpa maggiore aderenza e flessibilità sui terreni irregolari. La suola esterna è abbinata a un’importante intersuola a doppia densità garantendo elasticità, ammortizzazione e durabilità nel tempo. Il ritorno di energia ottimale nella falcata è consentito invece dalla forma della calzatura e dall’inserto in Diapazon+, posizionato all’interno dell’intersuola. L’innovazione Diapazon+ è stata qui combinata con la tecnologia Sensor 3, per maggiore equilibrio, mentre la tomaia avvolgente ed elastica, insieme al sistema di allacciatura a regolazione multipla a tre zone, permette un fit ottimale e una maggiore protezione intorno alla caviglia.

ARC’TERYX

DALL’ALPINISMO A NORVAN LD 4

L’azienda canadese ha recentemente presentato quattro nuovi modelli - Norvan LD 4, Vertex Speed, Konseal e Norvan Nivalis - e dato il benvenuto nel proprio team a tre nuovi atleti specializzati in mountain running. Focus speciale sulle Norvan LD 4, ideali per le lunghe distanze. Un’evoluzione del modello LD 3, queste scarpe a basso profilo e con un’altezza della suola ridotta rendono la falcata più stabile e reattiva su terreni sconnessi con sas si e radici. Il design lascia ampio spazio per le dita e sostiene tutto l’arco del piede offrendo stabilità e comfort, mentre i tasselli autopulenti hanno un grip eccezionale per affrontare qualsiasi terreno. Sono dotate di tomaia in tessuto resistente e di battistrada in Vibram Megagrip. Il sistema di allacciatura garantisce una calzata sicura e regolabile, mentre il taschino sulla linguetta permette di fissare i lacci in modo che non si impiglino. Presentano delle zone rinforzate flessi bili laminate in TPU per una maggiore protezione e resistenza alle abrasioni.

X-BIONIC

DALL’INTIMO TECNICO A TERRASKIN

Queste scarpe da trail running sono state progettate per offrire un’esplosività e un controllo impareggiabile anche sui terreni più impegnativi. Grazie alla fusione ideale di tomaia e suola, il trasferimento di potenza e stabilità è ottimo e permette di mantenere il controllo anche su terreni irregolari. La tecnologia SpeedFrame fornisce un vantaggio aerodinamico, riducendo la resistenza e aumentando la velocità. Abbinate al carbonio PowerLite, queste scarpe offrono maggiore stabilità e trasferimento di energia, garantendo la potenza esplosiva necessaria per conquistare qualsiasi sentiero. La tecnologia SpinWeave offre un’aderenza che si adatta al terreno, assicurando di mantenere il controllo a prescindere dalle condizioni.

_ di Pietro Assereto
Norvan LD 4 - Arc’teryx
Vezor - Rossignol
Terraskin - X-Bionic

ADIDAS – TERREX SOULSTRIDE RAIN.RDY

Scarpa off-road estremamente confortevole, sviluppata fianco a fianco con gli atleti del brand specialisti delle gare di ultra trail e che dà pertanto il massimo sulle medie e lunghe distanze. La spessa intersuola in EVA realizzata tramite processo di Supercritical Nitrogen Foaming garantisce un’ammortizzazione eccezionale e prolungata. Questa tecnologia prevede il riscaldamento e la pressurizzazione con azoto gassoso al di sopra del punto critico, quando il fluido inizia a penetrare all’interno dell’EVA. A seguito del rapido abbassamento di pressione, il materiale si espande rapidamente per ottenere una midsole schiumosa, che risulta essere estremamente leggera e cushioning, favorendo così l’assorbimento degli urti e la protezione del tallone. Presenta inoltre una toe box particolarmente ampia e confortevole che consente alle dita del piede di muoversi ed espandersi in una posizione più naturale e non costretta che, da un lato, conferisce maggiore stabilità di appoggio e, dall’altro, riduce il rischio di dolori e lesioni anche dopo molte ore di corsa. Questa posizione delle dita più naturale e dinamica aiuta peraltro l’alluce a esprimere il suo ruolo di stabilizzatore del piede.

CRAFT – PURE TRAIL PRO

adidas.it

Avantgarde - 0341.288573 - customer@ande.it

SCOTT – SUPERTRAC RC 3

Per i runner che desiderano una super scarpa da competizione che li faccia correre il più velocemente possibile per superare i propri limiti. Costruito per vincere le gare di ultra trail, questo modello vanta un’intersuola Cr Foam Pro migliorata con l’aggiunta del 15% di Peba, che offre ammortizzazione e stabilità senza precedenti oltre a estrema leggerezza per un rimbalzo esplosivo. Il battistrada, frutto della collaborazione con Vittoria, utilizza la mescola HyperGrip per un’aderenza senza pari su qualsiasi terreno. Realizzata con una tomaia in poliestere ripstop resistente agli strappi e rinforzata con TPU per una durata maggiore, la Pure Trail Pro è progettata per chi cerca avventura e grandi prestazioni. Il team Craft Elite Run ha testato rigorosamente questa scarpa, che è in grado di affrontare i percorsi più impegnativi mantenendo comfort e stabilità, anche senza rock plate.

Sono caratterizzate da un’ammortizzazione leggera per un comfort eccellente. La tecnologia RAIN.RDY impermeabile mantiene i piedi asciutti anche quando si attraversano ruscelli e zone fangose. Intersuola in EVA leggera, ammortizzata e flessibile, con una maggiore quantità di schiuma sul tallone, per un comfort duraturo e un ottimo cushioning in fase di appoggio. Il battistrada è in gomma Traxion grip, con tacchettatura da 3 mm e intagli di flessione che consentono una falcata dinamica oltre che una perfetta aderenza alle asperità del terreno. Il sistema di allacciatura con occhielli in TPU e tiranti in stoffa con laccetti piatti che aiutano a gestire al meglio la pressione sul dorso del piede, regolando perfettamente l’aderenza della scarpa al piede. Artcraft International - 055.68189 - info@artcrafts.it

Questa scarpa ridefinisce gli standard delle calzature da trail e skyrunning. L’innovativa tomaia in Matryx, rinforzata con filamenti in Kevlar, garantisce una durabilità estrema mantenendo la scarpa incredibilmente leggera. Il sistema integrato di calze antidetriti elimina completamente le infiltrazioni di sassi. Il cuore tecnologico della Supertrac RC 3 è rappresentato dall’intersuola in schiuma Kinetic Light, che offre un equilibrio perfetto tra reattività e protezione. La sua formulazione specifica per il trail running assicura un ritorno di energia costante anche dopo molte ore di utilizzo, mentre assorbe efficacemente gli impatti sui terreni più accidentati. L’intersuola Kinetic Light Foam di SCOTT Running è una schiuma innovativa progettata per offrire il massimo equilibrio tra ammortizzazione, ritorno di energia e leggerezza.

Italia 035.756144 - marketing@scott-sports.it

TOMAIA / in poliestere ripstop con rinforzi in TPU
SUOLA / HyperGrip
DROP / 6 mm
/ 300 g
TOMAIA / mesh
SUOLA / Traxion DROP / 10 mm
/ 300 g
TOMAIA / Matryx
SUOLA / nuovo design dei tasselli ispirato agli pneumatici da rally
DROP / 4,5 mm PESO / 255 g
TOMAIA / mesh con TPU seamless
SUOLA / Ande Grip
DROP / 6 mm PESO / 290 g

BROOKS – CALDERA 8

L’ultima evoluzione della scarpa da trail running di punta del brand americano. La calzata aggiornata e la morbida ammortizzazione DNA LOFT v3 offrono un comfort senza pari sulle lunghe distanze, riducendo al minimo l’affaticamento e massimizzando il piacere. La suola in gomma Trail Tack Green assicura un’aderenza eccezionale, garantendo sicurezza e stabilità anche sui terreni più impegnativi. La struttura dell’intersuola protegge il piede dagli impatti, mentre la robusta tomaia fornisce una protezione efficace contro i detriti.

HOKA – TECTON X 3

Tecton X 3 aggiunge delle alette alle piastre in carbonio per una maggiore stabilità nei punti chiave e due strati di PEBA nell’intersuola. La forma e il posizionamento dei tasselli ridisegnati sulla suola Vibram Megagrip con Litebase garantiscono una migliore trazione, mentre la tomaia dinamica permette al piede di distendersi durante la corsa. Infine, un collare in tessuto a maglia si allunga come una guaina per proteggere dai detriti, mentre la leggera tomaia in tessuto Matryx rende questa versione la scarpa del brand più resistente e adatta al trail in assoluto.

/ Matryx

/ Vibram Megagrip Litebase con Traction Lug DROP / 5 mm PESO / 286 g

Hoka Italia - hoka.italy@deckers.com

Madrix è un modello sviluppato per offrire prestazioni top sia in gara che in allenamento. Questa scarpa da trail running brilla per la sua eccellente reattività e un ritorno di energia superiore alla media. Tutto merito dell’intersuola Tpee Lowa Dynatpe, estremamente reattiva, con un drop di 6 mm e un rocker accentuato. Grazie alla sua forma appositamente adattata, il modello Madrix domina senza problemi i passaggi spinti ad alta andatura, ma se la cava altrettanto bene sulle distanze più lunghe: l’architettura del Madrix sostiene la corsa e previene l’affaticamento eccessivo. Inoltre, la suola Vibram Megagrip assicura un’aderenza eccezionale su terreni bagnati e asciutti, offrendo massima sicurezza in ogni condizione.

/

Brooks Italia – 050.8075084 – info@brooksrunning.it Tecnica Group - 0422.8841 - info@lowa.it

È la nuova arrivata nella famiglia NNormal: le sue caratteristiche progettuali emergono in tutta la loro tecnicità quando viene utilizzata negli ambienti più difficili, assicurando a chi le indossa un collegamento stabile e affidabile con il suolo. Appositamente progettata per terreni morbidi, verticali e instabili, il design privilegia il controllo e l’adattabilità, consentendo agli atleti di muoversi liberamente pur rimanendo ancorati al terreno. La tomaia in Matryx Micro offre traspirabilità e leggerezza, così come la protezione in TPU (poliuretano termoplastico) sulla punta e la suola Litebase Megagrip di Vibram garantiscono durata e protezione senza aggiungere peso.

/ 6 mm PESO /

- 039.9193830 - info@b-factory.it

LOWA – MADRIX
NNORMAL – KJERAG BRUT
TOMAIA / QuickAdapt
SUOLA / Green Rubber TrailTack
TOMAIA / 96% tessuto, 4% TPU SUOLA / Vibram Trac Pulse DROP
6 mm PESO / 580 g
TOMAIA / 59% nylon ricilato, 31% gomma, 10% Spandex SUOLA / Litebase Megagrip Vibram DROP
227 g
TOMAIA
SUOLA

La Ultra Glide 3 è una scarpa da trail running progettata per offrire massimo comfort, ammortizzazione e, allo stesso tempo, dinamismo ed energia per sostenere la falcata. L’intersuola è realizzata con energyFOAM che assicura il perfetto equilibrio tra cushioning e reattività. La suola è dotata della nuova geometria wavy relieveSPHERE per diffondere la pressione e ridurre l’impatto ripetuto sul piede. Inoltre, la resistente gomma contaGRIP di Salomon offre un’aderenza eccezionale su ogni tipo di terreno. La tomaia ultraleggera, resistente e traspirante è realizzata con il 50% di materiali riciclati e integra il collaudato sistema sensiFIT e quickLACE, che assicura una calzata avvolgente e regolabile per migliorare la stabilità anche sui terreni più tecnici.

TOMAIA / engineered mesh con fodera interna EndoFit

Amer Sports - 0422.5291 - amersports-italy@amersports-com

SCARPA – RIBELLE RUN 2

Un prodotto apparentemente costruito per conquistare i sentieri di montagna più difficili, che nasconde in sé le caratteristiche di una vera scarpa da corsa con l’iconico fascione in grado di garantire massimo supporto in situazioni di disequilibrio. Ideale per chi è alla ricerca di leggerezza e affidabilità, gode di fascione 3S FRAME all’avanguardia per avvolgere e proteggere il piede e suola con tappi da 6 mm per una maggiore trazione.

/ traspirante e resistente

/ Presa TRN-04

DROP / 4 mm PESO / 285 g

TOPO

– ULTRAVENTURE

Questa scarpa assicura equilibrio e controllo nella rullata, grazie all’ampio spazio in punta, ma al tempo stesso una calzata agile e salda, attraverso un’aderenza sicura nella zona centrale. Ultraventure 4 mantiene il drop di 5 mm e la struttura di 35 x 30 mm della precedente edizione, offrendo la combinazione ideale di ammortizzazione e protezione. La speciale mescola a doppia densità della formula ZipFoam mixa TPU ed EVA, attribuendo maggiore protezione, leggerezza e ritorno di energia. Il plantare Ortholite regala al passo una sensazione di morbida piacevolezza, mentre la suola Vibram XS Trek EVO dal nuovo design è ottimizzata, grazie ad alette più basse e distanziate, per l’uso su terreni da lievi a moderati, con convincenti performance anche sul bagnato.

/ in mesh ingegnerizzato traspirante

/ Vibram Xs Trek Evo

THE

DROP / 5 mm PESO / 295 g

thenorthface.com Option - 0423.6211515 - info@optionsrl.it SALOMON – ULTRA GLIDE 3

Calzaturificio S.C.A.R.P.A. - 0423.5284 - info@scarpa.net

La collezione FW 25 – il lancio è composto da quatto nuove calzature – è nata da anni di innovazioni, test e feedback dettagliati condivisi dagli atleti del team The North Face. Maggiore stabilità, massima propulsione e un comfort senza paragoni per la nuova gamma presentata in occasione dell’ultra maratona Transgrancanaria (TGC) in Spagna. La Vectiv Pro 3 combina la tecnologia di propulsione Vectiv brevettata dal brand con le intersuole aggiornate Dream ad altissime prestazioni e le suole Surface Ctrl ridisegnate per far sì che i runner possano ottenere il massimo dalle proprie performance.

NORTH FACE – VECTIV PRO 3
ATHLETIC
SUOLA / Contagrip DROP / 6 mm PESO / 285 g
TOMAIA / senza cuciture con finitura idrofobica
SUOLA / in gomma SURFACE CTRL
DROP / 6 mm PESO / 294 g
TOMAIA
SUOLA
TOMAIA
SUOLA

PAROLA D’ORDINE: COMFORT

CMP fa all-in e presenta diversi prodotti per la corsa off road che garantiscono comodità e alte prestazioni. Dalla t-shirt alla scarpa, passando per il gilet, la proposta del brand è un outfit completo che accompagna il runner nelle sue passioni.

T-SHIRT TECNICA IN COOL MENTHOL BOOST

Sentirsi bene e a proprio agio anche durante gli allenamenti più impegnativi: con questa promessa, CMP presenta la sua t-shirt multifunzionale in Cool Menthol Boost. Il capo presenta un fitting morbido, adatto a supportare il runner in ogni attività. Mentre il motivo floreale aggiunge un tocco di stile e vivacità, l’innovativa tecnologia Cool Menthol Boost garantisce comfort e freschezza in tutte le situazioni. Il mentolo infatti, attivandosi al contatto con la pelle, sprigiona una piacevole sensazione rinfrescante. Allo stesso tempo, uno speciale polimero reagisce all’umidità formando un sottile strato sulle fibre sintetiche, favorendo la termoregolazione e aiutando il corpo a rimanere asciutto.

PANTALONCINI RUNNING UNLIMITECH

Anche per i pantaloncini della collezione Unlimitech l’obiettivo è quello di garantire il massimo comfort durante le sessioni di running e trail running. Questo avviene grazie all’utilizzo di un tessuto stretch che assicura libertà di movimento e alla fascia aderente ed elasticizzata presente sulla vita che offre una vestibilità sicura e comoda. Il trattamento antiodore aiuta a mantenere una sensazione di freschezza prolungata, mentre la tecnologia dry function permette ai panta loncini di asciugarsi rapidamente. Il modello è dotato di pratico taschino con zip sul retro per riporre piccoli oggetti e di slip interno integrato. Perfetti per chi cerca un capo versatile, traspirante e funzionale per il running e l’attività sportiva.

ZAINO SANTA FE

Quando si tratta di trail di medie distanze con materiale obbligatorio da avere con sé, CMP ha la soluzione. Si tratta dello zaino pratico e leggero da 8L Santa Fe, che permette di trasportare tutto il necessario e tenerlo a portata di mano mentre si corre. Dotato di una tasca posteriore con chiusura a coulisse, utile a riporre l’antivento o eventuali altri ricambi, presenta sulla parte frontale ben quattro tasche elastiche dove riporre i flask o piccoli snack. Sono inoltre disponibili due tasche zippate in cui collocare oggetti di valore. La chiusura a moschettone con fettucce elastiche regolabili permette infine di adattare lo zaino in modo che possa aderire perfettamente al corpo. Disponibile in tre taglie, per raggiungere più vestibilità e garantire comodità di indosso a tutti.

ALTAK WP

Quando si parla di fast hiking e trailrunning, CMP propone la sua scarpa Altak WP, perfetta per performance sulle medie e brevi distanze. La tomaia estremamente leggera e traspirante racchiude una morbida fodera interna in Lycra che dona massimo comfort. Il grip è ottimale, specialmente su terreni pesanti, e la trazione è massimizzata dall’utilizzo della suola CMP FullOnGrip, arricchita da un inserto mediale antitorsione. Il risultato è una scarpa agile e reattiva, adatta per passaggi tecnici e anche per gare di vertical. Una calzatura realizzata interamente da materiali non di origine animale, dotata di trattamento impermeabilizzante PFC free che, insieme alla membrana Clima Protect, permette un utilizzo comodo e sicuro anche in condizioni di bagnato.

Zaino Santa Fe
T-Shirt tecnica con Cool Menthol Boost
Shorts Unlimitech
Scarpa Altak WP
Un outfit completo per le trail runner che vogliono correre e divertirsi senza pensieri. CMP presenta una serie di prodotti ad alte prestazioni per tutte le appassionate

SENZA LIMITI

L’offerta di ASICS per il trail running comprende la scarpa Gel-Trabuco 13, per correre con agilità su tutti i tipi di terreno, e la linea d’abbigliamento Fujitrail Collection, leggera e antivento

Le Gel-Trabuco 13 di ASICS sono l’ultima innovazione per le calzature da trail running, create per affrontare ogni tipologia di terreno con facilità. Grazie all’intersuola FF Blast Plus Eco, la scarpa offre un’ammortizzazione avanzata riducendo al contempo l’impatto ambientale. La piastra protettiva anti-urto e la suola ASICSGRIP offrono una trazione superiore, flessibilità e protezione sotto il piede. Dotata di una tomaia migliorata che unisce protezione completa e resistenza, presenta un mesh tecnico con dettagli in ripstop sul tallone e un sistema di allacciatura lace-in-lace per una calzata sicura e adattiva. Abbinata a una linguetta con protezione dalla sabbia, questa configurazione garantisce un lockdown ottimale e maggiore protezione dai detriti del trail. Con un’altezza dello stack ridotta di 0,5 mm, Gel-Trabuco 13 offre un’esperienza di corsa più agile e controllata, diventando la versione più leggera di sempre.

CRAZY PER I CAMPIONI

FUJITRAIL COLLECTION

La linea tra trail Fujitrail Collection è composta da giacche impermeabili, top ultraleggeri e pantaloncini elasticizzati. Almeno il 50% dei materiali principali di tutti questi capi sono realizzati con materie riciclate per ridurre i rifiuti e le emissioni di carbonio.

• La Fujitrail Packable Jacket, è un capo versatile progettato per proteggere dalla pioggia e dal vento, con inserti in mesh aggiuntivi sotto le braccia per regolare la temperatura interna quando si corre.

• I pantaloncini Fujitrail Elite Short presentano la tecnologia Actibreeze che migliora la traspirabilità e la freschezza; inoltre, sono dotati di tasche in mesh laterali, dettagli riflettenti e una fascia ventilata piatta in vita.

• Anche la maglia Fujitrail Elite SS Top include la tecnologia Actibreeze e i dettagli riflettenti ed è realizzata con un comodo tessuto stretch in maglia.

Prosegue la collaborazione tra il brand valtellinese e la nazionale di skyrunning italiana che, oltre a vestire la squadra azzurra, è anche sponsor dei circuiti organizzati da FISky

Dal 2022, la Nazionale Italiana di Skyrunning veste Crazy, affidandosi alla qualità e all’innovazione del brand per affrontare le sfide più estreme. La squadra, composta da 21 atleti senior e 26 under 23, indossa capi tecnici che garantiscono la massima libertà di movimento e comfort, permettendo agli atleti di concentrarsi esclusivamente sulla performance.

Ogni capo – dai pantaloncini alle magliette e canotte – è sviluppato con un fit specifico per uomo e donna, utilizzando tessuti leggerissimi, morbidi e altamente traspiranti, privi di cuciture e arricchiti da dettagli tecnici studiati per offrire il massimo del comfort.

Grazie a questa collaborazione, la Nazionale può contare su un equipaggiamento all’avanguardia, ideale per affrontare le vette più impegnative con leggerezza e sicurezza.

LE DICHIARAZIONI

“Mi sono interessata allo skyrunning fin dalla metà degli Anni ‘90, quando questo sport è nato e si è fatto conoscere anche grazie ai primi ‘eroi’ che percorrevano le montagne a fil di cielo. I primi atleti erano prevalentemente scialpinisti che d’estate si sono avvicinati a questa specialità della corsa in montagna così affine allo skialp; oltre alla performance agonistica, è necessario conoscere l’alta montagna e le sue insidie. Il leitmotiv per questi atleti era ed è ‘velocità è sicurezza’. Mi sono applicata e con alcuni di loro ho trovato delle soluzioni tecniche, valide ancora oggi, di fatto applicate in seguito da tutti gli altri brand. Come per lo scialpinismo, Crazy è stata pioniera fin dal principio a fianco dei primi atleti. Tutto il know-how raccolto in questi anni è raccolto nei capi che forniamo orgogliosamente alla Squadra Nazionale italiana di specialità” Valeria Colturi, founder e designer

“Il presidente Fabio Meraldi e io siamo particolarmente soddisfatti di proseguire il rapporto di collaborazione con Crazy, la prima azienda a produrre abbigliamento tecnico e specifico per lo skyrunning, a testimonianza degli ottimi risultati ottenuti da questa collaborazione iniziata nel 2022. Da allora la Nazionale Italiana nei cinque Campionati Mondiali disputati, fra estivi e invernali, ha ottenuto due secondi posti e tre vittorie” Roberto Mattioli, vicepresidente e CT

VETRINA ABBIGLIAMENTO
Gel-Trabuco 13

LASCIARSI ANDARE

I tessuti Polartec Power Dry e Power Grid sono costruiti in modo da controllare la temperatura e allontanare l’umidità verso l’esterno, garantendo una termoregolazione ottimale per le corse più intense

MILLET

T-SHIRT TRILOGY SKY

La t-shirt a maniche corte Trilogy Sky di Millet garantisce massimo comfort durante le corse più difficili. È realizzata in tessuto Polartec Power Dry, costruito per allontanare rapidamente l’umidità dalla pelle verso gli strati esterni durante l’attività sportiva. Altamente traspirante e ad asciugatura rapida, questo leggero materiale a maglia bicomponente è confortevole sulla pelle, previene la sudorazione e regola la temperatura con un’efficiente tecnologia di gestione dell’umidità. Il taglio studiato di questa maglietta da trail running, privo di cuciture sulle spalle e sotto le braccia, evita l’attrito sgradevole causato dal trasporto dello zaino o i movimenti delle braccia.

PEAK PERFORMANCE

FREELIGHT POLARTEC POWER GRID CREW

Altamente versatile e con un ottimo rapporto calore-peso e traspirabilità, Freelight Polartec Power Grid Crew è un mid-layer abbastanza leggero da poter essere portato sempre con sé. È realizzato in Polartec Power Grid, un tessuto progettato per ottimizzare e regolare la temperatura corporea. L’esclusiva costruzione a griglia del tessuto a maglia bicomponente allontana l’umidità, mentre il design a griglia crea canali d’aria aperti per aumentare la traspirabilità e ridurre l’ingombro, migliorando la termoregolazione. I dettagli minimalisti, come l’orlo inferiore elastico e una tasca sul petto con zip intrecciata, sono funzionali per ogni avventura outdoor.

Polartec - toliom@polartec.com - polartec.com

ESTETICA E FUNZIONALITÀ

Montura offre il corredo ottimale, leggero e traspirante per un’esplorazione senza fine su qualsiasi terreno e condizione atmosferica

SHADOW JACKET – SS 25

Giacca leggera in tessuto Dermizax a tre strati con costruzione ripstop, ideale per la corsa e la bici. La membrana con un’impermeabilità di 20.000 mm e una traspirabilità di 30.000 g/m² tiene all’asciutto senza surriscaldare. Quando non la si indossa, è sufficiente infilarla all’interno della tasca integrata. Dotato di sottile cappuccio con frontino. La tasca sul petto con zip può portare piccoli oggetti, mentre i polsini elasticizzati con fori per i pollici restano sempre in posizione quando si è in movimento.

SCHEDA TECNICA /

• Tessuto nylon rip-stop Dermizax tre strati con membrana 20K/30K

• Tasca con zip e funzione stow pocket

• Cappuccio e fondo rifiniti con elastico

• Peso: 150 g

SHADOW SHORTS – SS 25

AL RIPARO DALLE INTEMPERIE

Pantaloncini in tessuto con trattamento nano-wicking ad asciugatura rapida, ideali per le corse più intense. La fascia in vita elasticizzata con cordino regolabile aderisce bene al corpo e resta in posizione a ogni passo. La tasca posteriore con zip e le tasche posteriori aperte offrono lo spazio necessario per i propri oggetti. Completa le caratteristiche il comodo slip integrato in leggero jersey di poliestere.

SCHEDA TECNICA /

• Tessuto nylon bi-stretch con trattamento nano-wicking

• Vita chiusa con elastico e regolazione tramite cordino

• Slip interno in tessuto jersey poliestere leggero

• Peso: 100 g

- 0445.318911 - montura@montura.it - montura.it

L'innovazione finlandese incontra le prestazioni atletiche d'élite. È così che si distinguono le collezioni Rukka, pensate per superare ogni volta i propri limiti

Da 75 anni, il nome Rukka ha assunto ben altri significati: è uno scudo contro gli agenti atmosferici, il compagno di avventure di ogni atleta e il pioniere della performance. Da un’idea nata nella costa ovest della Finlandia, il marchio è sempre stato al fianco di ogni appassionato di montagna, sotto ogni temporale. I prodotti del brand sono infatti di alta qualità, funzionali, comodi e orientati al top delle performance. Che sia col caldo torrido o un freddo glaciale, pioggia o neve, vento o tempesta, Rukka dà tutti gli strumenti per raggiungere e superare il proprio massimo.

MELKO/MAILE

Giacca per uomo e donna regular fit sfoderata. Il tessuto in 4-way stretch è trattato con una finitura idrorepellente e garantisce massima libertà di movimento. Altri dettagli strutturali e materiali protettivi rendono questo capo funzionale in ogni situazione, indipendentemente dal meteo, come il cappuccio fisso, due tasche anteriori con zip e una laser cut ventilation. Di fatto, la giacca offre venti-

lazione extra in aree dove la sudorazione è più frequente per ottimizzarne la traspirabilità e il comfort.

MUSTILA/MAILUU

T-Shirt per uomo e donna regular fit ultralight, realizzata senza cuciture irritanti. Le caratteristiche particolari del tessuto in 4-way stretch favoriscono massima libertà di movimento e consentono all’umidità di evaporare rapidamente, mantenendo il corpo sempre asciutto.

MATUNI/MAJAA

Pantaloncini da running per uomo e donna con slip interno, dotati di una tasca interna porta chiavi, mentre la vita è elasticizzata grazie a una coulisse. Anche in questo caso il tessuto 4-way stretch assicura libertà di movimento e fa evaporare rapidamente l’umidità che si crea durante l’attività fisica, restando invece sempre asciutti. Presenta inoltre un trattamento antibatterico che mantiene il capo fresco, inodore e comodo a lungo.

info@luhta.it - luhta.com

• giacca Maile
• pantaloncini Majaa
• giacca Melko
• pantaloncini
Matuni
Montura

TUTTI I COLORI DEL TRAIL

Dedicate ai “socks addicted”, coloro che scelgono l’outfit sportivo a partire dalla calza. La proposta di BV Sport è tecnica, ma anche stilosa

Colorate, ma insieme ricche di tecnologia e di soluzioni anatomiche studiate ad hoc per la disciplina: le calze di BV Sport per il trail running non deluderanno le aspettative degli appassionati che le indosseranno per le loro avventure off road. La nuova Trail Ultra è realizzata in Francia e, grazie alla sua soletta anatomica 3D e al supporto stabilizzante a 360°, offre un supporto ottimale e una presa perfetta su ogni terreno. Sono tante le fantasie proposte dal brand francese che presenta delle collezioni a tema: le Nutrisocks a tema cocktail e food e la collezione DBDB con personaggi, ambientazioni e fantasie piene di colore.

CARATTERISTICHE /

• suola Anatomica 3D Ultra Rinforzata combina due tipi di maglie (una spessa e una sottile) per protegge le zone di contatto, ottimizzando la propriocezione e migliorando la stabilizzazione del piede. Il suo obiettivo è quello di ridurre

l’attrito e il surriscaldamento sulla pianta del piede

• una maglia a coste posizionata all’altezza della caviglia supporta e stabilizza senza compressione dell’articolazione

• una maglia in spugna situata a livello dei malleoli e del tendine d’Achille protegge le aree sensibili e assorbe gli urti mentre una maglia leggera e alveolare sulla parte superiore del piede accelera la regolazione termica con una ventilazione ottimale. La stessa, posizionata a livello della punta e del tallone limita il surriscaldamento e l’attrito sulle estremità del piede mentre migliora il comfort e riduce la formazione di vesciche

• rinforzi nell’area dell’allacciaturiducono il surriscaldamento sulla parte superiore del piede in contatto con l’allacciatura e la linguetta della scarpa

• bordo largo a coste funziona come scarico per mantenere il calzino in posizione senza effetto laccio emostatico.

LE INNOVAZIONI AI TUOI PIEDI

Studiate apposta per la corsa off road, Mico presenta le calze da trail M1 e la linea X-Performance con tecnologie all’avanguardia per il miglior supporto

Compagne di viaggio durante le uscite off road, le calze di Mico presentano innovative tecnologie per supportare al meglio il piede. Obiettivo: protezione e comfort in ogni situazione.

CALZA TRAIL M1

Una calza dedicata al mondo del trail con tecnologie pensate appositamente per la disciplina. Mico presenta la M1, che ha una struttura realizzata in maglia di nanoGLIDE a contatto pelle. Si tratta di una fibra a tecnologia avanzata capace di controllare al massimo l’abrasione azzerando la frizione, ovvero il fattore principale che causa calore e vesciche. L’impiego della fibra Lycra, invece, garantisce una calzata stabilizzata e altamente confortevole. Per riuscire a preservare al meglio il piede su terreni sconnessi è stata studiata una speciale struttura di protezione sui tendini interni ed esterni del malleolo, mentre delle speciali fasce bloccanti sono costruite attorno al tallone per schermarlo dagli impatti. Tutto l’avampiede è caratterizzato da una fascia elastica anti-torsione, mentre per garantire che il piede resti asciutto sono stati inseriti dei micro canali ad alta traspirazione sulla parte del collo del piede. La cucitura piatta anti frizione consente un controllo totale della sensibilità nella zona dell’avampiede attorno alle dita.

335.5927456 - info@bvsport.it

CALZA TRAIL LINEA X-PERFORMANCE

Anche le calze da trail della linea X-Performance presentano una costruzione realizzata in maglia in nanoGLIDE in punta, con tallone e soletta a contatto pelle per controllare l’abrasione. La struttura elastica su tutto l’avampiede garantisce un’azione antitorsione con speciale lavorazione in soletta. Inoltre, l’innovativa guaina di supporto al tendine d’Achille assicura stabilità, protezione dagli impatti e un’azione defaticante. Il piede resta sempre asciutto anche in situazioni di sforzo prolungato, grazie a dei micro canali ad alta traspirazione. La soletta anatomica L+R ha una punta ergotoes modellata sulle cinque dita.

Trail Ultra
DBDB - Bee Beer
DBDB - Pop Girl
Nutrisocks - Tequila Sunrise
Nutrisocks - Mojiyo

AUMENTARE IL RITMO

ULTRUN EVO 10 PACK: PROGETTATO PER LA VELOCITÀ

Lo zaino UltRun Evo 10 di Compressport è stato completamente riprogettato per offrire ancora più comfort e velocità. Il nuovo sistema di chiusura sulla parte anteriore è stato semplificato con un elemento elastico a zig zag lineare, che può essere aperto in un istante per togliere e indossare lo zaino in pochi secondi. Le due tasche in rete frontali per l’idratazione sono posizionate più all’esterno e sono collocate in diagonale rispetto al corpo: non solo le borracce si adattano più facilmente, ma l’apertura più ampia sul petto consente alla cassa toracica di espandersi liberamente. Degli inserti in schiuma impediscono gli sfregamenti sul torace, mentre due tasche più piccole con cerniera permettono di riporre gli oggetti in sicurezza. Un ampio scomparto inferiore sulla schiena contiene tutta l’attrezzatura obbligatoria. Sopra a questo, una tasca separata con una comoda linguetta facilita l’accesso alla giacca antipioggia. Le fascette in silicone posizionate in basso trattengono i bastoncini retratti, e un ulteriore sistema di chiusura sotto le ascelle può essere stretto a fondo per ridurre il rimbalzo. Infine, il gilet è traspirante, ergonomico e presenta cuciture morbide.

Pensati per chi ama muoversi velocemente su ogni terreno, gli zaini Talon Velocity da uomo e Tempest Velocity da donna di Osprey sono ideali per il fast hiking, il trail running e il ciclismo. Con un design ispirato ai gilet da corsa, offrono una vestibilità personalizzabile grazie alla regolazione del busto fino a 10 cm. Il pannello flessibile e leggero si adatta perfettamente al corpo, mentre le tasche ben organizzate permettono un accesso rapido all’essenziale, incluse quelle compatibili con soft-flask e porta bastoncini. L’idratazione è sempre a portata di mano grazie alla tasca dedicata alla sacca idrica. Leggero e ideale per il fast hiking, offre agilità, stabilità e comfort, garantendo sempre il massimo supporto e funzionalità: i Velocity hanno infatti uno schienale progettato per privilegiare la libertà di movimento, indipendentemente dal modo in cui si sceglie di raggiungere l'obiettivo. Realizzati con materiali certificati bluesign, uniscono prestazioni e sostenibilità per accompagnare gli sportivi in ogni avventura.

Tempest Velocity donna Talon Velocity uomo Velocità, versatilità e comfort: Talon Velocity & Tempest Velocity di Osprey uniscono la comodità dell’allaccio ispirato ai gilet da corsa con la capienza e la leggerezza di uno zaino da fast hiking

SCHEDA TECNICA /

• chiusura superiore con cordino per comprimere la parte alta dello zaino

• tasche compatibili con borracce morbide da 500 ml con anelli di fissaggio

• sacca idrica esterna

• due attacchi dal profilo ribassato per bastoncini/piccozza

• tasca frontale in rete elasticizzata ad accesso rapido per riporre il casco

• porta bastoncini Stow-on-the-Go dal profilo ribassato

• fischietto d’emergenza sulla cinghia sternale

B-Factory - 039.9193830 - info@b-factory.it

Artcrafts International - 055.68189 - info@artcrafts.it

NAO RL DI PETZL E LA POTENZA LEGGERA

La Nao RL è la nuova lampada frontale ricaricabile di Petzl pensata per diventare la nuova icona di trail e ultra-trail. Garantisce una potenza di 1500 lumen per soli 145 grammi e risulta assolutamente confortevole per merito della fascia elastica che si regola facilmente e garantisce un’eccellente tenuta per tutta la durata dei percorsi. Grazie alla tecnologia Reactive Lighting, la potenza dell’illuminazione si adatta automaticamente alla luminosità ambientale in modo da ridurre al minimo gli interventi manuali e ottimizzare l’autonomia grazie a un sensore di luminosità. L’illuminazione rossa posteriore assicura inoltre di essere ben visti di notte grazie anche alle modalità fissa. Un pulsante indipendente consente di attivarla o disattivarla rapidamente. Ricaricabile mediante una porta USB di tipo C, la batteria può essere utilizzata come batteria di riserva, per ricaricare altri dispositivi elettronici.

I 145 g POTENZA I 1500 lumen

Dinamiche Verticali - 011.2732500 - info@petzl.it

PESO

Ultra trail: la performance si costruisce minuto dopo minuto, per ore. Prodigio Pro è progettata per migliorare potenza e velocità anche sulle distanze più lunghe, così puoi concentrarti solo sul tuo passo. La Tecnologia XFlow Speed™ ottimizza la reattività con il massimo cushioning su qualsiasi terreno, mentre la tomaia garantisce flusso di energia costante e controllo grazie al fit avvolgente della Power Wire Technology. Lima secondi a ogni chilometro: scopri Prodigio Pro su lasportiva.com

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