

DATI & STATISTICHE
La Carica dei 101: dati, trend e classifiche
SAVE THE DATE
The International Running Expo di Amsterdam



DATI & STATISTICHE
La Carica dei 101: dati, trend e classifiche
SAVE THE DATE
The International Running Expo di Amsterdam
Phantom Jacket
Progettata per runner e hiker che viaggiano leggeri, la Phantom offre una protezione impermeabile affidabile con il minimo ingombro. Estremamente compatta, si ripiega nel palmo di una mano, rivelandosi la scelta ideale per ambienti dinamici e condizioni meteo variabili. Massima efficienza, peso quasi nullo.
THE JAPANESE ALPS, HONSHU | 日本アルプス FOTOGRAFIA: JAKE BAGGALEY
dati & statistiche
10 I La Carica dei 101: dati, trend e classifiche
fansometro
16 I A ognuno il suo passo… anche sui social
save the date
18 I The International Running Expo di Amsterdam
IO APRO PERCHé
20 I Bar Sport di Barolo (CN)
reportage
21 I Run The Night – Karhu x C’è Da Fare
SOCIAL ACTIVATION
22 I L’evento di lancio a Parigi della nuova Neo Vista 2 di Mizuno
scarpa del mese
24 I Neo Vista 2 di Mizuno
focus PRODOTTO
27 I GEL-KAYANO 32 di ASICS
28 I Ghost 17 di Brooks
29 I TerraSkin X03 di X-Bionic
SPECIALE ORBDAYS 2025
30 I Il report dell’11esima edizione
34 I Special guest: Christi Beth Adams di Fleet Feet
36 I Special guest: il trail runner Elhousine Elazzaoui
38 I Workshop: “Nuovi trend nel mondo del running e del trail running”
40 I Presentazioni: KOM Experience di Karhu e Ferrino
42 I Presentazioni: la collezione trail running di Joma
43 I Presentazioni: le ultime innovazioni di Ulysses
44 I Presentazioni: l’evoluzione del brand Atom
45 I Presentazioni: la collezione SS 2026 di Under Armour
run the worlD
46 I Mauritania, Africa
30
18
20 46 34 24 21
No n è solo una questione di passi, ma di direzioni. Il running non si ferma mai, evolve, accelera. Come questo numero di Running Magazine, che inaugura un’edizione speciale bilingue per riflettere un settore sempre più internazionale e aperto al confronto, con un focus ampio sulla straordinaria undicesima edizione degli ORBDAYS, in grado di attrarre operatori e community da tutta il mondo con un format ormai consolidato e apprezzato da tutto il mercato. Se c’è un filo che lega questo numero speciale di Running Magazine è proprio il respiro internazionale che sempre più caratterizza il nostro approccio al settore.
I n queste pagine trovate contenuti in doppia lingua che testimoniano un impegno concreto verso un pubblico globale, ma con radici ben salde in una cultura del running che nel nostro beneamato Paese continua a generare passione, progetti e lavoro. Gli ORBDAYS di Riva del Garda, dei quali vi diamo un ampio reportage, ne sono un ottimo esempio: un palcoscenico che non si limita a mostrare prodotti, ma che crea relazioni, genera dibattiti, accende riflessioni sui temi della responsabilità e sostenibilità, che sa fare rete tra negozianti, agenti, aziende e gli altri operatori di settore.
Come sempre, in Running Magazine raccontiamo questi processi con un occhio sempre attento ai dati: “La Carica dei 101” di quest’anno ci ha restituito un retail che, pur tra difficoltà macroeconomiche e riorganizzazioni necessarie, continua a trovare nella professionalità, nel servizio personalizzato e nella relazione con il cliente i propri punti di forza. Elementi che non conoscono confini e che, proprio come la corsa, parlano una lingua universale. I dati raccontano un 2024 positivo per quasi la metà dei negozi specializzati running, con il 46,5% che ha registrato un aumento delle vendite, mentre il 29,7% ha mantenuto stabilità e il 23,8% ha visto un calo, segno di un settore resiliente ma in costante evo -
Editore MagNet Srl SB
Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO
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Contributors: MANUELA BARBIERI, CRISTINA TURINI, KAREN POZZI, SARA CANALI, BENEDETTA BRUNI, DINO BONELLI
Art Director: ROSANGELA BARNI
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luzione. Nonostante la pressione dell’e-commerce, il running resta un settore legato alla relazione diretta, all’esperienza d’acquisto e alla consulenza tecnica: elementi che non possono essere replicati da un carrello online. Così come assistiamo ancora una volta all’aumento dei camminatori, che conferma la crescita di un pubblico sempre più wellness-oriented. Generando una crescente domanda di prodotti comodi e versatili, segnale di una nuova opportunità di business per il retail specializzato.
N el frattempo, anche la comunicazione si evolve. Social in particolare. Qui per esempio la partita non si gioca più solo sulla quantità di follower, ma sulla qualità della relazione. Il nostro esclusivo e analitico “Fansometro” rivela che su Instagram la vera forza sta in chi è più abile a ingaggiare. E non è detto che a farlo siano sempre e per forza i big brand. Alcune posizioni nelle nostro speciali classifiche, specialmente considerando il parametro appunto dell’ER (Engagement Rate, ossia il livello di interazione) dimostrano che le community verticali e autentiche fanno la differenza. Il benchmark dell’ER 2025 è 0,50% e la metà dei brand analizzati lo supera, segno che “meno follower, più relazioni vere” può essere la strada giusta. La verticalità paga: i profili running-only offrono contenuti mirati e costruiscono relazioni forti, mentre chi presidia con pagine più generiche e trasversali spesso non emerge nelle classifiche qualitative.
È anche in questa prospettiva che è doveroso chiudere sottolineando nuovamente il grande successo degli ORBDAYS: non sono solo esposizioni di prodotto e business (doverosi e necessari) ma hub di relazioni, confronto, networking, esperienze e test sul campo. Un successo che ha valicato i confini italiani e che conferma più che mai come la corsa in ogni suo aspetto, anche in quello più attinente al mercato, significhi anche condividere, investire nella relazione diretta, nell’esperienza sul campo e nell’autenticità dei rapporti.
benedetto sironi benedetto.sironi@mag-net.it
Anno 14 - N. 5 - 2025 - Periodico mensile Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012. Iscrizione al ROC n. 16155 del 23 novembre 2007 Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI.
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Questo numero è stato chiuso il 9 luglio 2025
-mercato-
TOPO ATHLETIC GUIDA IL PRIMO TRIMESTRE DI DESIGNER BRANDS
Designer Brands, Inc. ha registrato un “inizio debole” per il 2025 in un contesto macroeconomico imprevedibile e con un peggioramento del sentiment dei consumatori. Una debolezza tale da spingere gli investitori a disfarsi delle azioni della società, facendo crollare il titolo DBI del 18% nella giornata di martedì 10 giugno. Il ceo Doug Howe ha dichiarato che l’instabilità persistente e la pressione fiscale sulla spesa dei consumatori hanno portato l’azienda a ritirare “per il momento” le previsioni per l’anno. Il brand portfolio dell’azienda, che include Topo Athletic, Keds, Le Tigre, Hush Puppies e altri marchi di calzature, ha registrato un fatturato di 95,9 milioni di dollari nel primo trimestre, in calo del 7,9% su base annua. Howe ha affermato che Topo Athletic ha continuato la sua impressionante traiettoria di crescita, con un aumento dell’84% su base annua, rafforzando il suo slancio come marchio emergente. “Continuiamo a sviluppare la nostra strategia di branding per i nostri marchi all’ingrosso e a investire in quelli chiave come Topo e Keds che sono ben posizionati per una crescita a lungo termine”.
NITAL È IL NUOVO DISTRIBUTORE
DI SHOKZ PER L’ITALIA
Dallo scorso aprile, Nital è il nuovo distributore ufficiale in Italia dei prodotti Shokz, marchio di riferimento nel settore degli auricolari Open Ear. L’azienda subentra nella distribuzione ad Athena che aveva curato la presenza del brand sul mercato italiano fino al 2024. Fondata nel 2011 a New York, Shokz è conosciuta per le sue soluzioni audio all’avanguardia, in particolare per la tecnologia a conduzione ossea, che trasmette il suono attraverso le ossa del cranio, lasciando libero il condotto uditivo. Questo approccio migliora sensibilmente la sicurezza durante attività fisiche all’aperto. Nital, realtà italiana attiva nella distribuzione di marchi internazionali nei settori hi-tech, imaging, robotica, smart-home e outdoor, ha scelto di intraprendere questa nuova collaborazione per ampliare ulteriormente il proprio portafoglio con brand capaci di unire innovazione, qualità e potenziale di crescita. Il segmento degli auricolari sportivi, infatti, rappresenta oggi una delle aree a maggiore sviluppo nel mercato audio.
È USCITO IL SECONDO VOLUME DI SPORTING GOODS INDUSTRY DYNAMICS
Eugenio di Maria di Sport Publiconsulting ha annunciato il completamento di un progetto pensato per aiutare investitori e manager attuali e futuri a prendere le migliori decisioni strategiche nel settore degli articoli sportivi, imparando dai successi e dagli insuccessi del passato. È appena uscito il secondo e ultimo volume di Sporting Goods Industry Dynamics, dopo il primo che era già stato pubblicato a dicembre 2024 e nel quale erano citati anche gli Outdoor & Running Business Days come uno degli eventi di riferimento per l’industry. Insieme, i due volumi analizzano lo sviluppo storico del mercato e le strategie di crescita aziendale adottate lungo tutta la catena di fornitura, con un forte focus sugli ultimi decenni e sulle tendenze più recenti in tema di investimenti, sviluppo prodotto, produzione, marketing e leadership.
Saucony ha inaugurato il suo primo flagship store nel Regno Unito, a Covent Garden. Più di un semplice spazio retail, un hub culturale per la community del running e del lifestyle londinese. Il design è stato pensato per favorire la connessione e la condivisione. Al suo interno, lo store ospita infatti aree dedicate a eventi community, una coffee station, un community wall e 100 armadietti a disposizione dei runner, per offrire uno spazio che sia al contempo funzionale e d’ispirazione. Il momento clou dell’opening che ha anticipato l’apertura ufficiale al pubblico avvenuta sabato 21 giugno è stata la sfida Beat the Bus, carica di adrenalina: oltre 50 runner hanno gareggiato contro un autobus brandizzato Saucony – accompagnato da una performance live del collettivo Keep Hush – attraversando alcuni dei luoghi più iconici di Londra, fino al traguardo davanti al nuovo flagship store.
DECATHLON, IN FRANCIA un NEGOZIO INTERAMENTE DEDICATO AL RUNNING
-aperture-poltrone-
Decathlon ha aperto il suo primo negozio interamente dedicato al running a Bordeaux, nel sud-ovest della Francia. Il negozio, chiamato Decathlon
Running, ha una superficie di circa 160 metri quadrati e vende i marchi di Decathlon, tra cui Kiprun e Kalenji, oltre ai brand running più conosciuti come HOKA, Brooks, ASICS, Saucony, Mizuno e Salomon. Il negozio offre anche un servizio di analisi dell’appoggio del piede per aiutare i clienti a trovare la calzatura più adatta. Il Gruppo ha dichiarato: “Bordeaux è un luogo eccellente per testare questo format: la popolarità della corsa è esplosa nella regione dalla pandemia”.
STEFANO TRENTIN E PIERANTONIO REGENI
DIVENTANO CEO DI SCARPA
SCARPA ha annunciato una significativa evoluzione nella propria governance: a partire dal 1° luglio 2025, Stefano Trentin e Pierantonio Regeni hanno assunto la carica di ceo congiunti. Trentin sarà responsabile delle aree prodotto e mercato, mentre Regeni guiderà amministrazione e operations. Questa nuova configurazione organizzativa rappresenta un passaggio strategico per rafforzare la struttura manageriale dell’azienda, in un momento di forte espansione e trasformazione. Le nomine sono state deliberate dal consiglio di amministrazione che vede ora l’ingresso dei due nuovi amministratori. Il cda include rappresentanti della famiglia Parisotto, azionista di maggioranza, con Sandro Parisotto nel ruolo di presidente, affiancato da Cristina Parisotto ed Emilio Vedovato, e i rappresentanti del partner strategico NUO – entrato nel capitale nel luglio 2024.
ANNA FERRINO NOMINATA CAVALIERE DEL LAVORO DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Anna Ferrino riceve l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, un riconoscimento prestigioso e inaspettato che corona una carriera iniziata con passione oltre 40 anni fa. “La nomina sottolinea l’importanza strategica del settore tessile in Piemonte e il contributo significativo di Ferrino all’economia locale e nazionale. È uno stimolo ulteriore a continuare a lavorare per valorizzare il tessile e il design italiano nel settore outdoor”, ha dichiarato.
PARTE ASSOSPORT ON TOUR 2025, UN MOMENTO DI NETWORK PER LE AZIENDE DELLO SPORTSYSTEM
L’associazione ha aperto ufficialmente le iscrizioni al progetto “Assosport On Tour 2025”, il roadshow voluto dal Comitato di Presidenza di Assosport per valorizzare le aziende associate, favorire il networking, promuovere la conoscenza reciproca e lo scambio di esperienze tra imprenditori. Tre tappe esclusive ospitate da alcune importanti aziende del mondo sportivo, che ci apriranno le porte per scoprire da vicino i loro modelli di business, condividere esperienze e costruire sinergie concrete. Gli incontri sono rivolti alle aziende italiane dello sportsystem, associate e non. Un momento di network importante per creare connessioni con imprenditori e manager del settore, per conoscere da vicino modelli vincenti e per affrontare insieme le sfide del mercato. I posti sono limitati, per questo si invitano gli interessati a iscriversi quanto prima. Per qualsiasi informazione contattare gli uffici di Assosport assosport@assosport.it
Lo scorso 25 maggio a Riva del Garda, in occasione dell’11esima edizione di Outdoor & Running Business Days, è stata presentata la prima ricerca nazionale promossa da Green Media Lab con il supporto di Italian Outdoor Group, dedicata allo stato di maturità ESG del comparto: un’analisi che per la prima volta misura in modo sistematico l’integrazione dei temi ambientali, sociali e di governance nelle strategie e nella comunicazione delle aziende del settore. Lo studio ha preso in esame 20 realtà italiane (Tecnica, Vibram, La Sportiva, Grisport, SCARPA , Montura, Oberalp, F.lli Campagnolo, Ferrino, Aku, Garmont, Manifattura Valcismon/ Karpos Outdoor, Asolo, Garsport, C.A.M.P., Kong, Mondeox, Zamberlan, Crazy, MGM) con fatturato superiore ai dieci milioni di euro, valutandole sulla base di dieci indicatori chiave, tra cui la presenza di un piano strategico ESG, l’adozione di pratiche di eco-innovazione, la gestione della filiera produttiva, la strategia climatica e le politiche di Diversity & Inclusion. A integra -
HOKA UTMB MONT-BLANC SI IMPEGNA A RIDURRE DEL 20% LE SUE EMISSIONI DI CARBONIO entro il 2030
HOKA UTMB Mont-Blanc compie un passo decisivo per ridurre il proprio impatto ambientale e preservare il territorio del Monte Bianco impegnandosi a ridurre del 20% le proprie emissioni di carbonio entro il 2030, sulla base del bilancio delle emissioni del 2024. Per raggiungere questo obiettivo, sta implementando un piano basato su quattro pilastri, sviluppato in collaborazione con Protect Our Winters (POW) e la Pro Trail Runners Association (PTRA): impegno, misurazione, riduzione e compensazione.
SALOMON IMPACT REPORT 2024: SOSTENIBILITÀ E CIRCOLARITÀ AL CENTRO DELLA STRATEGIA aziendale
Salomon ha pubblicato il suo Impact Report 2024, il terzo approfondimento annuale dedicato alla strategia globale sulla sostenibilità. Questa edizione racconta un ulteriore anno di accrescimento nel percorso di trasformazione dell’azienda verso un’industria dell’outdoor e dello sportswear sempre più responsabile. A quasi dieci anni dal lancio della prima strategia di sostenibilità, il Report 2024 traccia un bilancio dei progressi compiuti rispetto agli impegni ambientali e sociali, con un focus particolare sulla circolarità dei prodotti, sul coinvolgimento delle comunità e sulle collaborazioni all’interno del settore. Il documento illustra inoltre come la strategia “Change Our Future” continui a guidare la vision aziendale e come le nuove iniziative stiano contribuendo a prolungare il ciclo di vita dei prodotti e a rafforzare la transizione verso modelli di business circolari.
Al QR Code è possibile consultare l’Impact Report 2024
zione dell’indagine, è stata realizzata anche una fase qualitativa, rivolta alle aziende con le performance ESG più basse, attraverso una survey dedicata. L’obiettivo era indagare le ragioni della scarsa o mancata comunicazione degli impegni ambientali e sociali. Tra le motivazioni più frequenti sono emerse la carenza di risorse economiche, la mancanza di dati strutturati e l’assenza di una solida misurazione dell’impatto. Questi elementi confermano un approccio prudente, legato alla percezione del rischio reputazionale e al fenomeno del greenhushing. Un ulteriore approfondimento in merito alla ricerca è disponibile sul numero 6 di Outdoor Magazine.
Per maggiori informazioni sulla ricerca potete contattarci alla email: info@mag-net.it
GATORADE RACE THE BRIDGE: LA SFIDA TRA LE CREW MILANESI SUL PONTE DELLA GHISOLFA
FIAT È IL NUOVO TITLE SPONSOR DELLA TORINO CITY MARATHON
La prima edizione di Gatorade Race the Bridge si è corsa sabato 12 luglio a Milano sul Ponte della Ghisolfa. Questo format di gara celebra il potenziale nascosto degli spazi urbani, invitando a riscoprire e a ripensare sotto una nuova luce luoghi del vivere comune. Il protagonista indiscusso è stato il ponte della Ghisolfa con un percorso di 6 km in un inedito tracciato. La notte si è illuminata con le luci frontali di migliaia di runner che, partendo da Piazzale Lugano, hanno conquistato il Ponte per poi fare ritorno alla zona di partenza. Gatorade Race The Bridge si è svolta in forma non competitiva aperta a tutti: ciascun partecipante ha ricevuto un pacco gara contenente la t-shirt commemorativa e la luce frontale da indossare durante la corsa.
FIAT è il nuovo title sponsor della Torino City Marathon, che si correrà domenica 23 novembre e che è stata promossa a “Silver” nella classificazione di merito della Fidal. Dopo aver legato il suo nome alla manifestazione tre anni fa con il marchio Jeep, il gruppo Stellantis rinnova e rafforza ulteriormente il suo legame con l’evento attraverso uno dei suoi brand più iconici e storici: FIAT. Un passaggio naturale che consolida una visione condivisa, perseguendo lo stesso obiettivo: valorizzare il territorio, promuovere uno stile di vita attivo e sostenere una città che è simbolo di innovazione, storia e movimento. “Non a caso tocchiamo gli stabilimenti storici del brand, veri e propri templi dell’industria italiana: da anni il percorso della maratona abbraccia Mirafiori e da due anni il marathon village è ospitato da Green Pea, che trova spazio al Lingotto”. La FIAT Torino City Marathon 2025 avrà un’apripista d’eccezione: la Nuova Grande Panda che accompagnerà migliaia di runner verso l’ambito traguardo. -road running-
ROSSIGNOL OFFICIAL SPONSOR DELLA PRIMA EDIZIONE DELLO STARS TRAIL LUSENEY
Cresce l’attesa per la prima edizione dello Stars Trail Luseney, gara di trail running che si snoda nella splendida Valle di Saint-Barthélemy fino a raggiungere i pendii della Becca del Luseney, una delle aree più autentiche e selvagge della Valle d’Aosta.
La gara è in programma per sabato 23 agosto su tre percorsi:
• STL50: 51,2 km con 3.300 metri di dislivello positivo, pensata per trail runner esperti;
• STL25: 26,2 km con 1.850 m D+, ideale per chi cerca una sfida tecnica ma più accessibile;
• STL Family: camminata enogastronomica di 2,7 km con 110 m D+, adatta a famiglie, con degustazioni di prodotti tipici lungo il percorso. Rossignol sarà sponsor ufficiale della manifestazione.
ASICS DIVENTA MAIN SPONSOR DI LA THUILE TRAIL
MONTE ROSA WALSERWAEG BY UTMB NEL CIRCUITO MONDIALE CON FRANCO COLLÉ E GIUDITTA TURINI
Franco Collé e Giuditta Turini hanno trasformato la passione per il trail running in un evento internazionale: dal 18 al 20 luglio 2025, Monte Rosa Walserwaeg by UTMB è pronto al suo debutto nel circuito UTMB World Series. Lui è considerato la leggenda del Tor des Géants, con quattro vittorie all’attivo. Lei è una delle più forti sky runner italiane, seconda alla Lavaredo Ultra Trail by UTMB nell’ultima edizione. Per i due atleti valdostani portare la loro gara nel prestigioso circuito UTMB World Series è un sogno diventato realtà. “Sicuramente gli atleti di quest’anno troveranno tante differenze rispetto alle edizioni precedenti”, racconta Giuditta. “Prima tra tutte la zona del Lago Gover che sarà il cuore pulsante della manifestazione con tutti gli arrivi e l’ultra village. L’altra grande novità è il live della gara che sarà trasmesso sui maxischermi e su UTMB Live in tutto il mondo, per chi seguirà da casa”. Monte Rosa Walserwaeg by UTMB non è solo un evento sportivo, ma anche un’occasione per valorizzare la cultura Walser e le tradizioni locali.
ASICS annuncia con orgoglio la nuova partnership biennale con La Thuile Trail. L’edizione 2025, in programma sabato 26 luglio ai piedi del Monte Bianco, segnerà l’inizio di questa importante collaborazione che vedrà il brand giapponese nel ruolo di main sponsor ufficiale della manifestazione valdostana. La Thuile Trail, giunta alla nona edizione, accoglie ogni anno oltre 1.000 runner provenienti da più di 30 Paesi, chiamati a confrontarsi su tre iconiche distanze: 25 km, 42 km e 70 km. Tracciati spettacolari e altamente tecnici, che raggiungono i 3.000 metri di quota, in uno scenario naturale di rara bellezza. “Essere main sponsor di un evento così autentico e apprezzato a livello internazionale ci permette di avvicinarci ancora di più alla comunità del trail running”, ha dichiarato Elena Bosticardo, head of marketing di ASICS Italia. Gianluca de Cristofaro e Lorenzo Bassi, organizzatori de La Thuile Trail, hanno commentato con entusiasmo: “Il fatto che un’azienda di questo calibro voglia legare la propria immagine a La Thuile Trail è per noi motivo di grande orgoglio. Poter contare su una partnership pluriennale ci permetterà di pianificare con serenità e ambizione le prossime evoluzioni dell’evento”.
Brooks Running partner tecnico della Stralivigno 2025
Brooks Running rinnova la sua storica partnership con la città di Livigno, località simbolo dell’outdoor in alta quota. Il momento clou della stagione sarà la Brooks Stralivigno, in programma sabato 19 luglio alle ore 16, di cui l’azienda si conferma partner tecnico ufficiale. Brooks sarà anche protagonista di un calendario di appuntamenti presso il centro sportivo Aquagranda. Inoltre, durante la mattinata di giovedì 17 luglio, alle ore 10, la community avrà l’opportunità di prendere parte a un allenamento in pista guidato da Giulio Molinari, volto di riferimento del triathlon italiano. L’appuntamento si ripeterà martedì 26 agosto, sempre alle ore 10; in entrambi i momenti il brand offrirà la possibilità di provare sul campo i nuovi modelli. Anche a seguito della manifestazione, Brooks continuerà a essere attiva sul territorio per tutta l’estate, con un’ampia gamma di iniziative rivolte a runner, appassionati di montagna e turisti.
Nasce una nuova partnership triennale tra UTMB World Series e Rudy Project. Il brand di Treviso supporterà il più prestigioso circuito mondiale di trail running in qualità di fornitore ufficiale di occhiali
contempo il progresso a lungo termine e offrendo soluzioni sostenibili per vivere e praticare il trail running a ogni livello.
Coinvolgimento sul campo ed esperienza di prodotto Come parte della partnership, Rudy Project sarà presente in eventi selezionati della UTMB World Series, offrendo espe -
Analisi dettagliata della nostra inchiesta esclusiva sull’andamento del mercato running 2024. adidas è sul primo gradino del podio come brand rivelazione
_ di manuela barbieri e alessandro marra
All’inizio di questo nuovo anno - come da tradizione - è tornata “La Carica dei 101”, uno dei contenuti più attesi da tutti i nostri lettori. Diventata ormai marchio di fabbrica di MagNet, la nostra inchiesta esclusiva ospita ben 101 interviste a una selezione di retailer italiani, anello fondamentale della filiera distributiva. Sul piatto, come sempre, oltre alle amate (e temute) classifiche dei brand più venduti, tanti temi “caldi” e interessanti. Come il bilancio dell’annata appena conclusa e le prospettive per quella in arrivo. Importanti spunti di riflessione per tutti gli operatori del settore.
I n queste pagine riportiamo quanto emerso da una nostra analisi e rielaborazione dei dati. Frutto, appunto, delle 101 interviste a una selezione di negozi running presenti sul territorio italiano, nello specifico: : 61 del Nord Italia 26 del Centro 14 del Sud e Isole
V i ricordiamo che le singole risposte sono invece visionabili sui numeri 1, 2, 3 e 4 di Running Magazine usciti nei primi mesi del 2025. Tutti i contenuti sono consultabili anche online, sfogliando o scaricando il magazine dal portale di MagNet al QR Code qui a fianco
Nel 2024 qual è stato l’andamento delle vendite dei negozi running?
Il 2024 si è rivelato un anno positivo per quasi la metà dei negozi specializzati running. Secondo i dati emersi dalla nostra inchiesta:
• il 46.5% degli intervistati (pari a 47 negozi) ha registrato un aumento delle vendite
• il restante campione si dividi tra chi ha mantenuto un andamento stabile (il 29.7%, pari a 30 negozi) e chi invece ha riportato un calo nel fatturato (il 23.8%, pari a 24 negozi)
How did running store sales perform in 2024?
2024 turned out to be a positive year for nearly half of the specialized running stores.
According to the data gathered from our survey:
• an increase in sales was recorded by 46.5% of respondents (47 stores).
• the remainder of the field was split between stores that maintained a stable performance (29.7%, or 30 stores) and those who experienced a decline in revenue (23.8%, or 24 stores)
Quanto hanno inciso in percentuale sulle vendite totali quelle dell’e-commerce?
51 negozi su 101 hanno dichiarato di non vendere online, un dato che evidenzia come il running sia un settore ancora strettamente legato alla relazione diretta con il cliente, all’esperienza d’acquisto personalizzata e alla consulenza tecnica, elementi difficilmente replicabili nel contesto digitale. Dove l’online è presente, assume prevalentemente un ruolo complementare, non sostitutivo.
What percentage of total sales came from e-commerce?
51 out of 101 stores reported that they do not sell online - highlighting that the running sector remains strongly tied to direct customer relationships, personalized shopping experiences, and technical consultations, elements that are difficult to replicate in a digital environment. Where online channels are present, they tend to play a complementary rather than a substitutive role.
Numero di negozi *
Professionalità, formazione e servizio sempre più personalizzato
Professionalism, training, and personalized service
Aumento dei camminatori
Increase in walkers
Maggiore fidelizzazione
Stronger customer loyalty
Iniziative e organizzazione di eventi con gruppi sportivi
Initiatives and event organization with sports groups
Aumento dei praticanti
Growth in active participants
Offerta più ampia
Wider product range
Utilizzo delle scarpe da running per l’uso quotidiano
Use of running shoes for everyday wear
Nuovi clienti
New customers
Passaparola
Word of mouth
Crescita del canale online del negozio
Growth of the store’s online channel
Maggiore utilizzo dei social
Increased use of social media
Apertura di un nuovo punto vendita
Opening of a new store
Meteo sfavorevole
Favorable weather conditions
Ritorno all’acquisto in-store
Return to in-store shopping
Ritorno massiccio alle gare
Strong return to races
Campagne marketing delle aziende
Brand marketing campaigns
Maggiore interesse verso le attività all’aria aperta
Greater interest in outdoor activities
Maggiore qualità dei prodotti
Improved product quality
Scelta dei marchi giusti
Choosing the right brands
Nel 2024, quali sono stati i principali fattori che hanno influenzato negativamente l’andamento delle vendite?
In cima alla classifica delle criticità segnalate spicca l’aumento del costo della vita (12) che ha ridotto il potere d’acquisto dei consumatori e frenato gli acquisti non essenziali. Segue la pressione crescente dell’e-commerce (8). Il quadro che emerge è quello di un settore resiliente, ma sottoposto a dinamiche in continua evoluzione che impongono adattamenti continui e riflessioni strategiche.
In 2024, what were the main factors that negatively influenced sales performance?
At the top of the list of reported challenges is the rising cost of living (12), which has reduced consumers’ purchasing power and slowed non-essential spending. This is followed by the growing pressure from e-commerce (8). The picture that emerges is of a resilient sector - subjected to constantly evolving dynamics that require continuous adaptation and strategic reflection.
Nel 2024, quali sono stati i principali fattori che hanno influenzato positivamente l’andamento delle vendite?
Secondo quanto emerso dalla nostra indagine, a fare davvero la differenza sono stati la professionalità, la formazione e un servizio sempre più personalizzato, elementi indicati da 12 negozianti come fattori chiave del proprio successo. Subito dopo, con 11 risposte, si segnala l’aumento del numero dei camminatori, un dato che conferma il consolidamento di un pubblico sempre più trasversale e wellness-oriented. Seguono la maggiore fidelizzazione della clientela (9) e le iniziative con gruppi sportivi (7), a dimostrazione di quanto l’integrazione con la comunità locale rappresenti un valore aggiunto.
In 2024, what were the main factors that positively influenced sales performance?
According to our survey, the factors that truly made a difference were professionalism, training and increasingly personalized services - elements cited by 12 store owners as key to their success.
Close behind, with 11 responses, was the increase in the number of walkers - data confirming the growth of a broader, more wellness-oriented public. This was followed by stronger customer loyalty (9) and initiatives with sports groups (7), underscoring the value of integration with the local community.
* alcuni negozianti hanno indicato più di una scelta
* some shops selected more than one option
Concorrenza delle piattaforme di e-commerce
Competition from e-commerce platforms
Meteo sfavorevole
Unfavorable weather conditions
Stabilizzazione del mercato Market stabilization
Concorrenza dei centri commerciali
Competition from shopping malls
La guerra The war
* alcuni negozianti hanno indicato più di una scelta * some shops selected more than one option
VOTO AL 2024 DA 1 A 10
Il 2024 è stato promosso dalla maggioranza degli intervistati. Il quadro che emerge è di un anno tutto sommato positivo.
RATING 2024 FROM 1 TO 10
2024 received a passing grade from the majority of respondents.
The picture that emerges is of a generally positive year.
Quali nuovi trend nei comportamenti d’acquisto hanno osservato i retailer?
Su 57 negozi che hanno risposto alla domanda, ben 46 non hanno osservato novità significative rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, alcuni segnali di tendenza emergono, come la crescente vendita di scarpe da running per uso quotidiano. Si tratta di micro-tendenze che potrebbero anticipare evoluzioni più profonde nei prossimi anni.
What new trends in purchasing behavior have retailers observed?
Out of the 57 stores that responded to this question, 46 reported no significant changes compared to previous years. However, some emerging signals are worth noting - such as the growth in sales of running shoes for everyday use. These are micro-trends that may foreshadow more profound shifts in the coming years.
nuovo
Vendita di scarpe da running anche per uso quotidiano Sale of running shoes for everyday use
Aumento richiesta scarpe performanti con piastra Increased demand for high-performance plated shoes
Aumento richiesta scarpe impermeabili Increased demand for waterproof shoes
Aumento di richiesta per il top di gamma Increased demand for top-of-the-line products
Aumento di richiesta per scarpe ammortizzate Increased demand for cushioned shoes
Aumento di richiesta per scarpe veloci Increased demand for fast/racing shoes
Interesse verso la fascia alta Interest in the high-end segment
Vendita combinata di scarpe e abbigliamento Combined sale of shoes and apparel Vestibilità Fit
Camminata, road running e trail running: quali tra queste hanno registrato il maggior interesse e inciso sulla vendita dei prodotti?
La camminata, con 58 segnalazioni, supera sia il road running (47) che il trail (18). Un dato che suggerisce una domanda in crescita di prodotti comodi, versatili e adatti a un uso quotidiano. Un trend che per il retail specializzato si traduce in una nuova opportunità di business.
Walking, road running, and trail running: which of these generated the most interest and had the greatest impact on product sales?
Walking, with 58 votes, surpassed both road running (47) and trail running (18). These data suggest a growing demand for comfortable, versatile products suitable for everyday use - a trend that represents a new business opportunity for specialized retail.
* alcuni negozianti hanno indicato più di una scelta * some shops selected more than one option
SCARPE DA RUNNING: PREFERENZE DEI CLIENTI / RUNNING SHOES: CUSTOMER PREFERENCES
Quali caratteristiche sono diventate prioritarie per i consumatori?
Oggi sono comfort e ammortizzazione a guidare le scelte dei consumatori. Lo confermano i dati raccolti: 15 negozi hanno indicato le maxi suole come la caratteristica più ricercata, seguite da comfort (14) e ammortizzazione (11). Vengono privilegiati i modelli comodi e protettivi, con tomaie morbide e suole generose.
What features have become priorities for consumers?
Today, comfort and cushioning are driving consumer choices. This is confirmed by the data collected: 15 stores identified maxi-soles as the most sought-after feature, followed by comfort (14) and cushioning (11). Customers tend to favor shoes that are comfortable and protective, with soft uppers and generously cushioned soles.
Piastra (in fibra di carbonio, pebax o nylon) Plate (carbon fiber, Pebax or nylon) Traspirazione e asciugatura rapida Breathability and
* alcuni negozianti hanno indicato più di una scelta * some shops selected more than one option
È
ABBIGLIAMENTO:
C’è stato un aumento o una diminuzione rispetto agli anni precedenti?
Il segmento apparel registra segnali di difficoltà: per quasi il 50% dei negozi intervistati, le vendite di abbigliamento tecnico running sono diminuite rispetto agli anni precedenti. Solo 17 punti vendita hanno segnalato una crescita. Il consumatore sembra essere più propenso a investire in scarpe e accessori, piuttosto che nell’abbigliamento tecnico.
4 Depends on the time of year: 4
Has there been an increase or decrease compared to previous years?
The apparel segment is showing signs of difficulty: for nearly 50% of the stores interviewed, sales of technical running apparel have declined compared to previous years. Only 17 stores reported growth. Consumers appear to be more inclined to invest in shoes and accessories rather than in technical apparel.
Nel 2024, per i negozi running qual è stato il brand rivelazione?
Nel corso della nostra inchiesta abbiamo chiesto ai negozianti di indicarci il brand rivelazione. Nel 2024 è stato adidas a conquistare il primo gradino del podio.
Which brand stood out the most for running stores in 2024?
As part of our survey, we asked store owners to name the standout brand of the year. In 2024, adidas claimed the top spot on the podium.
Quanto conta il fattore sostenibilità?
Nonostante l’attenzione crescente da parte dei brand, nell’abbigliamento tecnico running il fattore sostenibilità non incide ancora concretamente sulle scelte d’acquisto. Lo confermano i 66 dei 101 negozi intervistati. A fare la differenza rimangono ancora il comfort, la vestibilità e ovviamente il prezzo.
How important is the sustainability factor?
Despite growing attention from brands, the sustainability factor still does not have a concrete impact on purchasing decisions in technical running apparel. This is confirmed by 66 out of the 101 stores interviewed. Comfort, fit, and—of course—price remain the key differentiating factors.
Quali sono i più utilizzati dai retailer?
Instagram (91) e Facebook (87) dominano, perché immediati, facili da gestire e a portata di tutti. Dietro di loro, il distacco è netto: TikTok si ferma a 15, ma non va sottovalutato poiché potrebbe essere uno strumento molto efficace per i negozi con community attive e per coinvolgere i runner più giovani.
Con quale finalità i retailer utilizzano i social media?
Per la maggior parte dei negozi running, i social media rappresentano principalmente uno strumento di promozione dei prodotti, come dichiarato da 66 negozi. La vendita diretta tramite questi canali rimane davvero molto limitata. Per i negozi specializzati, i social media dovrebbero trasformarsi da semplici vetrine a veri e propri canali di relazione, utili per fidelizzare la clientela e costruire community solide.
* alcuni negozianti hanno indicato più di una scelta
* some shops selected more than one option
Which platforms do retailers use most?
Instagram (91) and Facebook (87) dominate, thanks to their immediacy, ease of use, and broad accessibility. Trailing far behind, TikTok stops at 15 - but it shouldn’t be underestimated, as it could prove to be a highly effective tool for stores with active communities and for engaging younger runners.
Sì, ma senza conversione alla vendita : 2 Yes, but without sales conversion: 2
e attività (es: eventi) To promote initiatives and activities (e.g., events) Per vendite dirette For direct sales
Per avere maggiore visibilità To gain greater visibility
Per fare cultura sul mercato To build market awareness
* alcuni negozianti hanno indicato più di una scelta
For what purposes do retailers use social media?
For the majority of running stores, social media primarily serves as a tool for product promotion, as reported by 66 stores. Direct sales through these channels remain very limited. For specialized stores, social media should evolve from simple showcases into genuine relationship-building channels - useful for fostering customer loyalty and building strong communities.
C’è stato un incremento di engagement o vendite provenienti da queste piattaforme?
Il 60% degli intervistati ha confermato di aver registrato un incremento percepibile dell’engagement o delle vendite attraverso i social. Questo dato evidenzia come la maggior parte dei negozi stia traendo beneficio, almeno in parte, dell’uso strategico delle piattaforme social.
Has there been an increase in engagement or sales originating from these platforms?
60% of respondents confirmed recording a noticeable increase in engagement or sales through social media. This highlights how the majority of stores are benefiting - at least in part - from the strategic use of social media platforms.
An exclusive report on 2024 running market sales trends
Retailers represent the essential link in the running distribution chain. It is therefore crucial to gather their perspectives, listen to their requests, and consider their needs. Running Magazine does this all year with its columns “Focus Shop” and “Io Apro Perché” (“Why I am Open”), but it is in the first issues of the year that the recurring “La Carica dei 101” (“The 101 Retailers”) returns - now a trademark MagNet feature. This market survey reviews the year that has just come to an end and outlines expectations for the one just beginning, offering valuable insights for all industry professionals.
Methods - W ith 2024 now closed in the accounting books, what is the sentiment among running shop owners throughout Italy? To answer this question, we interviewed 101 specialized retail stores spread out across the country, specifically: 61 in Northern Italy 26 in Central Italy 14 in Southern Italy and the Islands
T he individual interviews were published in issues 1, 2, 3, and 4 of Running Magazine released in the early months of 2025. All content is also available online, by browsing or downloading the magazine from the MagNet portal to the QR Code on the side.
Per informazioni su come accedere al report completo (in italiano o/e inglese) con tutti i dati dell’inchiesta, contattare la redazione di Running Magazine scrivendo un’email a redazione@runningmag.it
Analisi dei brand più performanti su Instagram e Facebook a livello di numeri e interazioni. La ricerca offre uno spaccato interessante di come i marchi si raccontano sui social e costruiscono (o almeno ci provano) la propria community _ di cristina turini
Cosa ci dicono i numeri
Abbiamo inserito in classifica solo i brand con account profilati running, i vantaggi:
• fan-base più piccola ma mirata. Il profilo @nikerunning (6 mln) vale appena il 2% dei 300 mln del corporate @nike, ma resta il punto di atterraggio per chi cerca solo contenuti running: allenamenti, release di Pegasus, storie di atleti;
• engagement superiore alla media di mercato. Il benchmark 2025 fissa l’ER medio Instagram allo 0,50% Quasi metà dei brand in classifica lo batte, nel dettaglio ecco il podio:
- @brooksrunning 2,01%
- @ s atisfyrunning 3,19 %
- @mounttocoast 3,95%
C ’è quindi una correlazione inversa fra grandezza della community e % di interazioni: meno follower, più conversazione;
• la verticalità è ancora una strategia vincente. ON (2,7 mln) e Skechers (1,6 mln) restano fuori dalla classifica perché usano handle corporate non “running-only”: scelta che massimizza la reach globale, ma li esclude da ranking di settore.
Perché ogni runner merita un canale su misura
Avere un profilo specificamente dedicato al running, separato dal canale corporate generale, permette di parlare in modo diretto e verticale a una community che vive la corsa non come
una categoria di prodotto, ma come una cultura. Questi profili si rivolgono a una nicchia ben definita: runner esperti, trail-lover, appassionati che diventano follower per trovare esattamente quello che cercano: contenuti dedicati al mondo running, senza sovrapposizioni con lo stile di vita o altre categorie merceologiche. Anche la qualità dei contenuti cambia radicalmente. I profili specifici running si concentrano su training tips, recensioni tecniche, backstage di gare, presentazioni di nuovi modelli spiegati da chi li indossa davvero. Il risultato è un feed meno patinato ma molto più autentico, che stimola il coinvolgimento della community e genera un volume importante di contenuti UGC (user generated content). C’è poi un elemento fondamentale che rende questa scelta vincente nel lungo periodo: la possibilità di attivare la community sul territorio. Non solo vetrine digitali, ma veri e propri hub per coinvolgere le persone in eventi reali – test day, club run, workshop – generando un loop virtuoso tra esperienza fisica e conversazione online. La conversione da follower a partecipante, e poi da partecipante a cliente fidelizzato, passa proprio da qui. In un’epoca in cui la quantità è facile da comprare ma la qualità della relazione è sempre più rara, il valore di un account “solo running” sta proprio qui: nel sapere esattamente a chi si parla – e cosa dire per restare rilevanti.
Classifica IG global al 7 luglio 2025 *I brand 361 e Saucony hanno un account EU ma comunque specifico sul running
Essere (ancora) su Facebook nel 2025: cosa significa per i brand running
U na volta era la “piazza” dove qualunque marchio doveva farsi vedere: like a sei zeri, commenti a raffica, reach organica che bastava a riempire gli stadi. Oggi Facebook ha cambiato regole: la piattaforma è soprattutto terreno di paid media, customer-care e community “matura”: pubblico meno teen, più disposto a cliccare su eventi, long-form video, gruppi dedicati ai piani di allenamento.
D entro questo contesto, la classifica racconta due verità: primo dato, la scala rimane mostruosa. Nike Run Club supera i 15 milioni di like, adidas Running segue a distanza ma con un bacino che farebbe gola a qualunque player. Il campionato, insomma, resta a due velocità: i colossi che hanno ereditato il “boom” dei primi anni 2010 e i challenger che faticano a varcare il milione nonostante hype e crescita su Instagram.
Secondo dato, le pagine veramente “running-only” sono poche. Molti marchi – Under Armour (11 mln), Skechers (8 mln), ASICS (4,6 mln) – preferiscono presidiare Facebook con l’handle corporate e concentrare la verticalizzazione sul running altrove (gruppi chiusi, Instagram, TikTok). Il motivo è duplice:
1. economie di scala editoriali. Gestire un unico hub semplifica la produzione di contenuti, la pianificazione ADS e il customer-care.
2. Reach a 360°. Una pagina multi-sport copre un pubblico che va oltre i runner e funziona come “amplificatore” per campagne trasversali (back-to-school, athleisure, footwear generico).
I l rovescio della medaglia è la percezione di “poca specializzazione”: quando i ranking filtrano per discipli -
na, questi brand spariscono o vengono penalizzati.
Perché molti restano global
• L’algoritmo favorisce i big budget. Con la portata organica in calo, la distinzione tra pagina generalista e verticale conta meno se il media-spend è sufficiente a targettizzare i runner all’interno di campagne a pagamento.
• Priorità alle conversazioni “lunghe”. Facebook è ancora la piattaforma regina per gruppi, post di approfondimento e customer-service. Un profilo corporate copre meglio l’intero funnel, dal reclamo post-vendita alla sponsorizzazione di un ultra-trail. Dati & retargeting. Mantenere un unico pixel e un’unica audience semplifica la profilazione: chi ha visitato la pagina per le sneakers casual potrebbe essere convertito con una campagna dedicata alla nuova scarpa da maratona.
E per chi sceglie la via “specializzatA” I marchi che puntano sull’account running-specific (Nike, adidas, Brooks) lo fanno per authority: parlano a chi conosce la differenza tra drop e stack-height, pubblicano piani di allenamento, raccontano le storie degli atleti. Il prezzo da pagare è la dispersione di like, ma il ritorno è un engagement che – seppur basso in assoluto – risulta spesso più alto rispetto alle pagine madre. Nel mondo running, essere presenti non basta più. Conta correre la gara giusta, sul canale giusto, con una strategia che sappia parlare davvero alla propria community.
Everyone runs at their own pace, even on social media
This report analyzes the top-performing global running brands on Instagram and Facebook as of July 2025. It highlights how niche, running-only accounts outperform broader corporate profiles in engagement rate (ER), despite having smaller followings. For example, @ mounttocoast tops the IG ER chart at 3.95%, while @brooksrunning and @nnormal_official follow with 2.01% and 1.81% respectively – well above the 0.50% market benchmark.
Brands like ON and Skechers, which opt for generalist handles, miss out on sector-specific rankings, underlining the value of tailored channels. Vertical profiles allow brands to connect deeply with passionate communities, providing focused content – training tips, gear reviews,
event coverage – fueling authenticity, UGC, and real-life activation (e.g., test runs, workshops).
On Facebook, legacy reach still matters: Nike Run Club leads with 15M likes. However, the platform now serves mostly for paid media, customer service, and long-form engagement with a more mature audience. Corporate pages dominate here due to economies of scale and better data management, although specialized pages still offer higher engagement when targeting expert runners. Ultimately, success in 2025 depends on striking the right balance: not just being present, but activating the right message, on the right channel, for the right audience.
È questo il “goal” di The International Running Expo di Amsterdam, il nuovo trade show europeo dedicato all’industry della corsa. Running Magazine è media partner ufficiale _ di manuela barbieri
The International Running Expo (IRX) - il nuovo trade show europeo dedicato all’industry della corsa organizzato da Raccoon Media Group - è molto più di una semplice fiera: è un momento di celebrazione della comunità globale del running. In programma il 4 e 5 novembre presso il RAI di Amsterdam, IRX vedrà la partecipazione di Running Magazine in qualità di media partner ufficiale e riunirà le figure più influenti del settore. L’obiettivo? Ispirare, educare e connettere.
I partecipanti avranno l’opportunità unica di incontrare dal vivo leggende del running come Dean Karnazes, Susie Chan, Scott Jurek, Arj Thiruchelvam, Colin Jackson, Paula Radcliffe, Dylan Bowman e Yana Strese. Atleti e “leader di pensiero” che, sulle strade, sui sentieri e nei laboratori di ricerca, stanno contribuendo a tracciare e plasmare il futuro della corsa.
Creato su misura per l’intera filiera della running industry - brand, rivenditori, distributori, atleti, allenatori, e giornalisti - IRX rappresenta il luogo ideale per scoprire le ultime innovazioni che stanno rivoluzionando il settore, costruire relazioni e partnership strategiche e celebrare l’energia e lo spirito del running. Tutto ciò insomma che rende la corsa un movimento globale così potente.
Sei un’azienda e vuoi esporre a The International Running Expo di Amsterdam?
Scrivi a redazione@runningmag.it
Leading athletes set to attend The International Running Expo on 4-5 November at the RAI Amsterdam
The International Running Expo (IRX) is more than just a tradeshow; it’s a high-energy celebration of the global running community. Taking place 4-5 November at RAI Amsterdam, IRX brings together the most influential figures to educate, inspire, and connect.
Attendees will have the rare chance to meet running legends in person including Dean Karnazes, Susie Chan, Scott Jurek, Arj Thiruchelvam, Colin Jackson, Paula Radcliffe, Dylan Bowman, and Yana Strese. These are the athletes and thought leaders shaping the future of running, on the roads, the trails, and in the lab.
Whether you’re a brand, retailer, distributor, coach, athlete, or media IRX is the place to discover the latest innovations shaking up the sector, build meaningful industry connections, and celebrate everything that makes running such a powerful global movement.
A Barolo, nel cuore delle Langhe, è nato Bar Sport, un progetto che unisce l’eccellenza del caffè Specialty con la passione per l’outdoor. Il nome richiama volutamente quei luoghi di ritrovo autentici, ma con un format rivisitato in chiave contemporanea _ di cristina turini
Dopo cinque anni di attività della torrefazione Ialty, fondata da Oliviero Alotto, appassionato trail runner e ciclista, l’incontro con Riccardo Bergadano – ex manager londinese – ha dato vita a uno spazio innovativo: una caffetteria con anima tecnica, dove runner, ciclisti e trekker possono trovare non solo un ottimo caffè ma anche prodotti e attrezzatura selezionata con cura e un punto di ritrovo per la community. Il locale unisce vendita, somministrazione e accoglienza in modo fluido. L’offerta retail include brand tecnici come norda, The North Face, Craft e Alive, con una particolare attenzione alla qualità e allo storytelling dei prodotti. Mentre l’esterno si trasforma in spazio sociale, dove rilassarsi dopo un’escursione. “Vogliamo diventare un riferimento nelle Langhe, un punto di partenza e arrivo per eventi, uscite e test prodotto”, racconta Bergadano. Un format europeo, declinato con passione nella bellezza autentica del territorio.
I ntervista a Riccardo Bergadano, socio titolare.
Com’è nata l’idea di coniugare un caffè Specialty con uno spazio dedicato a trail runner, ciclisti e trekker? Qual è la vostra visione? Mi sono trasferito da Londra a Barolo nel 2022 e da subito ho immaginato un negozio che potesse essere un punto di riferimento per l’outdoor nelle Langhe, considerata la grande quantità di turisti e persone della zona che amano il trekking e la bici. L’idea nasce quindi dalla voglia di creare qualcosa di diverso che fosse legato alle mie passioni. L’incontro con Oliviero, insieme ai ragazzi della torrefazione IaIty, è stato un punto di svolta: grazie a Ioro mi sono avvicinato al mondo del caffè Specialty e ha preso forma con entusiasmo questa idea di uno spazio ibrido negozio-caffetteria, che è un format rodato nelle grandi citta europee, ma rimane inesplorato nelle nostre zone.
Descrivi il concept espositivo del vostro spazio. Qual è il flusso ideale del cliente dentro lo spazio?
I l locale ha una metratura ridotta, quindi il flusso è molto semplice, pensato in maniera tale da invogliare chi entra, anche solo per un caffè, a dare uno sguardo ai prodotti esposti, dove si può scegliere tra abbigliamento da corsa, da bici, zaini e scarpe.
Avete scelto di esporre pochi marchi ben curati: che tipo di storytelling create attorno ai prodotti in vendita?
Q uando possibile mi piace promuovere marchi creati da persone di cui conosco la storia e la visione, e che hanno un gusto estetico simile al mio, come nel caso di Alive e Sysum. Quest’uItimo in particolare è un brand nato proprio nel 2025 dall’idea di Wayne Holland, un mio caro amico ultra runner, che ha scelto come punti di forza la qualità e la semplicità. Gli altri brand esposti, alcuni più noti al pubblico appassionato, altri un po’ più di nicchia, sono prodotti che valutiamo e
proviamo personalmente e che crediamo siano un ottimo match per il nostro pubblico.
Lo spazio è anche un punto d‘incontro per la community sportiva. Come si traduce questo nella progettazione degli ambienti? Sono previsti servizi a facilities rivolti agli atleti che passano in negozio?
M entre lo spazio interno è pensato più come espositivo. quello esterno può (e spero sarà) un punto di aggregazione per ciclisti, runner o anche solo chi fa un’escursione tra le coIIine, che offrono moltissimi percorsi tra le vigne, i boschi e i paesi della Langa. Si potrà parcheggiare le bici e fare due chiacchiere davanti a un caffè a una birra.
Quali sono le interazioni fisiche tra la zona food e quella tecnica?
Avete creato punti di contatto tra chi entra per un caffè e chi scopre per caso l’universo outdoor?
D iciamo che le due parti sono praticamente fuse insieme, quindi è impossibile vedere I’una senza rendersi conto dell’altra. Mi piace l’idea che anche chi entra solo per un caffè possa essere attirato da un prodotto e magari decida di iniziare ad avvicinarsi a uno sport outdoor.
Avete scelto brand tecnici come Craft, norda, The North Face e Alive. Quali criteri vi hanno guidato nella selezione?
Sono tutti brand che abbiamo testato e che riteniamo molto validi sia a livello tecnico che estetico. Spero sia una scelta vincente e apprezzata dal pubblico offrire come scarpe da trail norda, e Alive come abbigliamento da bici, entrambi introvabiili in altri punti vendita nella nostra zona.
Le Langhe sono già un territorio vocato aII’endurance outdoor. Come volete inserirvi in questo ecosistema? Vi vedete come punto di riferimento per la zona?
Sì, sarebbe bellissimo diventare un punto di riferimento per tutti gli sportivi della zona, un luogo dove incontrarsi, scambiarsi consigli e perché no, essere il punto di partenza e di arrivo di qualche evento sportivo. Ora apriamo e poi si vedrà!
Pensate di ampliare I’offerta sportiva con servizi a tema?
Sicuramente il test scarpe è qualcosa che ci interessa molto. Anche I’organizzazione di eventi mirati come gravel ride e magari qualche piccola gara trail.
Avete già in mente collaborazioni con altri brand, atleti o festival sportivi per rafforzare la vostra presenza nel mondo outdoor italiano?
Abbiamo un po’ di idee in testa, ma per il momento non vogliamo sbilanciarci troppo. Sicuramente ora è importante partire e creare una community presente e attiva.
Oliviero Alotto, socio di Bar Sport e fondatore caffetteria Ialty
scheda tecnica
Nome: Bar Sport
Indirizzo: Vicolo San Giovanni 1, 12060 - Barolo E-mail: riccardobergadano@ gmail.com
Instagram: @barsportbarolo Gestione magazzino: manuale
Riccardo Bergadano
Titolare: Riccardo Bergadano Nascita dello shop: 2025 Mq totali: circa 60
Discipline trattate: running, trail running, hiking, cycling
MARCHI RUNNING & TRAIL
Calzature: Diadora, HOKA, norda, Salomon, Satisfy, The North Face
Abbigliamento: Alive, Craft, Cotopaxi, Diadora, Elliker, Satisfy, Sysum, The North Face
Altri servizi: caffetteria Specialty and Craft beer
La notte del 27 giugno a Cuneo è andata in scena la prima Run The Night – Karhu x C’è Da Fare: l’evento ha superato ogni aspettativa con 1.500 partecipanti che hanno contribuito a raccogliere 13.000 euro destinati a progetti di supporto psicologico e neuropsichiatrico per i giovani
_ dalle nostre inviate MANUELA BARBIERI E cristina turini
L’atmosfera era quella delle grandi occasioni, e non solo per l’inaspettato numero di adesioni – ben 1.500 partecipanti. L’intera manifestazione si è inserita nel weekend della Granfondo internazionale “La Fausto Coppi”, evento ciclistico di richiamo che ogni anno anima il centro di Cuneo. Piazza Galimberti si è trasformata in un village sportivo, con stand, un palco dedicato all’intrattenimento, alla musica e a tante attività. In questo contesto si è inserita anche Karhu, che con la Run The Night si è fatta promotrice di una visione più ampia dello sport: uno strumento per connettere le persone, raccontare storie e accendere consapevolezza. Cuneo, del resto, non è una città qualunque per il brand: è la città della famiglia Arese, che anni fa ha acquisito e rilanciato con passione e visione lo storico marchio finlandese. Proprio da questo legame profondo con il territorio nasce l’impegno attivo con la gara firmata Karhu, parte integrante del weekend della “Fausto Coppi”, che ha così avuto anche un forte valore solidale: sostenere la raccolta fondi per l’associazione C’è da fare, che si occupa di salute mentale giovanile. Un gesto concreto per dimostrare che lo sport, oltre alla performance, può essere veicolo di inclusione, consapevolezza e cambiamento. Risultato: le medaglie e le maglie sono andate esaurite con anticipo: 1.500 partecipanti hanno corso o camminato per le vie della città, contribuendo a raccogliere 13.000 euro destinati a progetti di supporto psicologico e neuropsichiatrico per i giovani.
L’evento è cominciato alle 19 con la camminata da 5 km. Alle 21, con l’imbrunire, il ritmo è cambiato: lo start della 7 km (sia competitiva che non) e della mezza maratona ha
portato energia per le strade del centro stori co. Il tracciato, disegnato per ridurre al minimo l’impatto sulla viabilità, ha attraversato le vie più suggestive di Cuneo – da via Roma a viale degli Angeli. Il significato profondo di questo evento: correre o camminare nella notte come metafora del percorso interiore che tanti giovani affrontano nel buio della sofferenza psicologica. Una festa che ha unito runner esperti e camminatori, famiglie, volonta ri, semplici curiosi e atleti di alto livello. A tutti i partecipanti è stata consegnata una medaglia, ma soprattutto è stata offerta un’esperienza che è andata oltre il gesto sportivo. Una città in movimento, un messaggio chiaro: si può fare sport per stare meglio e per far stare meglio anche gli altri.
Lo scorso 21 maggio, un selezionato gruppo di creator italiani è volato a Parigi con Mizuno per correre attraverso i luoghi iconici della città con ai piedi le nuove Neo Vista 2. Obiettivo del brand: comunicare in modo autentico a un pubblico giovane e dinamico _ di cristina turini
Un nuovo modo di comunicare, più fresco, diretto e vicino ai linguaggi del running contemporaneo, è stato ufficialmente inaugurato da Mizuno con la prima tappa milanese della Mizuno Social Run. Un evento che ha acceso i riflettori su una nuova community di runner capace di andare oltre il cronometro per abbracciare uno spirito di condivisione, appartenenza e passione. A dominare la scena è la Generazione X, un target sempre più presente nel mondo del running urbano: meno ossessionato dalla performance pura, ma più attento all’estetica, alla sostenibilità e, soprattutto, al senso di appartenenza alla community.
S ull’onda di questo successo, il brand ha deciso di portare questo nuovo linguaggio su scala internazionale. E l’occasione perfetta è stata il lancio della nuova Neo Vista 2, celebrato con un Disclosure Event unico nella splendida cornice di Parigi. Un’iniziativa che ha riunito tutte le country Mizuno dell’area EMEA – Italia compresa – in un incontro pensato per massimizzare l’impatto del lancio e offrire al prodotto una visibilità maggiore.
U n evento esperienziale che ha coinvolto atleti, creator e influencer tra i più seguiti del momento nel mondo della corsa. Figure capaci di raccontare la Neo Vista 2 non solo attraverso contenuti, ma anche e soprattutto tramite la partecipazione attiva, il movimento condiviso e quell’energia collettiva che oggi definisce l’identità di una community sportiva viva e in continua evoluzione.
Cornice dell’evento, naturalmente, i luoghi più iconici e suggestivi della capitale francese, attraversati durante una run che ha unito stile, innovazione e visione. Ai piedi dei partecipanti, la protagonista assoluta: Neo Vista 2, evoluzione di un modello che ha già
conquistato consensi per il suo design pulito, la sua leggerezza e la capacità di offrire un’ottima reattività. Pensata per chi cerca comfort e performance nelle uscite quotidiane ma non vuole rinunciare allo stile, la Neo Vista 2 rappresenta al meglio la nuova direzione intrapresa da Mizuno (ve ne parliamo in modo approfondito nelle pagine 24-25 di questo numero).
Una direzione che guarda al futuro, ma senza di menticare il passato. Perché se da un lato il brand sta costruendo un dialogo più moderno e inclusivo, dall’altro resta fedele a quell’heritage che ha reso Mizuno un punto di riferimento nel panorama internazionale. Dietro a ogni nuovo modello, infatti, restano immutati i valori che da sempre definiscono il marchio: qualità, innovazione, ricerca tecnica e passione autentica per lo sport.
I l lancio parigino ha confermato una strategia ben chiara: quella di raccontare il prodotto non soltanto attraverso schede tecniche o campagne pubblicitarie, ma con esperienze autentiche, capaci di generare connessioni reali con il pubblico. Per Mizuno, oggi più che mai, la performance non è solo un valore atletico, ma anche la capacità di ispirare, coinvolgere e costruire una community globale.
Ed è proprio questa la direzione che il brand sembra voler seguire: un linguaggio nuovo, più inclusivo e contemporaneo, in cui la qualità si fonde con l’identità, il racconto con l’emozione, e la tecnica diventa stile di vita. Senza mai dimenticare – anzi, valorizzando – ciò che ha reso Mizuno un marchio iconico: credibilità, storia e autenticità.
Un totale di oltre 1 milione di impression e più di 300 mila visualizzazioni. Un pubblico di 1,6 milioni di persone con un’età media di 18-24 anni, equilibrata tra uomini e donne
La corsa è in piena espansione, ma in un modo completamente diverso, con una nuova generazione a capo della rivoluzione. Ovunque si guardi si sentono storie di nuovi gruppi di “urban running crew”. Una generazione giovane, dinamica e motivata.
Il target perfetto per una scarpa performante ma al contempo attenta all’estetica
VESTIBILITÀ / a calzino per una miglior tenuta e comfort
TOMAIA / knit, senza cuciture per una miglior tenuta tallonare
informazioni di base
DISCIPLINA Road running
per Uomo / donna / unisex
collezione FW 2025
peso
M 265 g - W 200 g
Uomo
DIFFERENZIALE
8 mm (36,5 / 44,5 mm)
MISURe
M 6 – 12, 13 - W 4 – 9 - U 4 – 12, 13
INTERSUOLA / con mescola a doppia densità, parte superiore in Mizuno Enerzy Next con infuso di azoto (che la rende una scarpa leggera ma allo stesso tempo molto veloce), parte centrale con Piastra Wave a tutta lunghezza in fibra di Vetro per un eccellente ritorno elastico in fase di spinta e, infine, una mescola inferiore in Mizuno Enerzy Next con Base EVA che ne aumenta la stabilità
tre punti di forza
1 / Intersuola a doppia densità
2 / Smussatura tallonare di 5 gradi con tecnologia Smooth Speed Assist
3 / Tomaia Knit, senza cuciture
/ smussatura tallonare di 5 gradi con tecnologia Smooth Speed Assist per una transizione più fluida che aiuta
Comunicazione e Marketing
“La Mizuno Neo Vista è la scarpa che ti fa sentire come se potessi correre il doppio della distanza che tu abbia mai percorso prima, e dà al concetto di comfort un nuovo significato. Oggi ci sono tantissime scarpe divertenti per correre, ma poche regalano la stessa gioia della Neo Vista 2”.
“Una scarpa nata per ispirare i runner, con un design splendido e semplice, con un tocco di giapponesità”.
Il marketing di questa scarpa stimola la massima visibilità, desiderabilità e utilizza un mix completo a 360 gradi:
• presentata ufficialmente al “The Running Event 2024” nella colorazione Mistery
• teaser campaign con Lorenzo Lotti, utilizzo della versione Mistery per la creazione di storie e reels
• evento di lancio europeo il 21 maggio a Parigi, con 100 ospiti tra cui media, influencer e atleti
• campagna digitale “Feel the Run”
• media plan
• test prodotto
• content creation da parte di influencer e media
• attivazioni con i Mizuno ambassador
• prova scarpe durante gli appuntamenti del “For Every Run Tour” (16 eventi) e le “Mizuno Social Run” (6 eventi)
• vetrine dedicate nei migliori store italiani
e Futura
performance
Le canotte a taglia unica Fast (uomo) e Futura (donna) sono realizzate in tessuto ultraleggero per mantenere il perfetto microclima corporeo. La loro struttura a microrete auto ventilante accelera la traspirazione anche nelle attività più intense. Lo strato a contatto con la pelle è realizzato con Dryarn, filato dermatologicamente testato, batteriostatico e perfetto per un utilizzo first layer. L’estrema essenzialità di questi prodotti realizzati a taglio vivo, con totale assenza di cuciture, è fondamentale per coloro che hanno l’esigenza di ridurre al minimo il peso dell’abbigliamento scegliendo tra capi sempre più performanti.
Aquafil - 0464.581218 - info@aquafil.com
Everyday Running, il trio di calzature adidas
Questo modello è dedicato all’atleta appassionato di trail running su lunghe e ultra-distanze. La grande novità della calzatura è la nuova schiuma
XFlowTM, studiata e sviluppata per garantire massima ammortizzazione e ritorno di energia chilometro dopo chilometro. L’ampio toe box e la tomaia traspirante conferiscono comfort anche dopo numerose ore di corsa; la costruzione Wrapping System e la perfetta ergonomia del tallone assicurano stabilità e protezione. La geometria del rocker enfatizza una falcata fluida e progressiva su qualsiasi terreno. Prodigio, una calzatura leggera e super ammortizzante, con un ottimo sostegno del piede anche nelle corse più lunghe. adidas.om
Buff lancia la prima linea di calze tecniche
Buff firma una linea di calze progettate per attività come trail running e hiking. Ispirate ai tessuti dei celebri scaldacollo, sono disponibili in tre varianti tecniche, ognuna pensata per una performance specifica: CoolNet socks: perfette per il running, sono leggere e traspiranti grazie alla tecnologia HeiQ Smart Mint Cooling & Odur. DryFlx socks: ideali per le corse più intense, garantiscono asciugatura rapida, traspirazione e una sensazione di freschezza che dura nel tempo. Merino Light Wool socks: pensate per l’escursionismo e le avventure hiking, sono realizzate in lana merino etica che regola la temperatura e combatte naturalmente i cattivi odori. Tutte le calze sono disponibili in due lunghezze, Crew e Quarter, e uniscono comfort, performance e stile.
Vibram FiveFingers V-Run, massima aderenza al terreno
È la versione a cinque dita perfetta per praticare road running e fitness in generale, ideale per chi desidera passare da una calzatura normale a un allenamento minimalista. Questa scarpa presenta un’intersuola in Vibram Vi-Lite di 4 mm che aumenta il livello di ammortizzazione e una suola sottile per una maggiore sensazione di contatto con il terreno. Inoltre, la presenza della mescola Vibram XS Run sul tacco e sulle dita offre maggiore aderenza durante la corsa. La tomaia è realizzata in materiale leggero e areato, dotato di diversi fori per aumentarne la traspirabilità.
Vibram - 0331.999777 - vendite@vibram.com
Pursuit Ride 2 di Scott, versatili e confortevoli per tutti i runner
Queste scarpe definiscono il nuovo standard per comfort e prestazioni in Scott. Progettate con precisione con la nuova tecnologia Kinetic Nitrogen per l’intersuola e potenziate con la più recente ER3, Evolved Rocker Technology, le Pursuit Ride 2 offrono un’ammortizzazione superiore e un ritorno di energia esplosivo con una falcata più leggera, scorrevole ed efficiente. In allenamento, per aumentare la forza, per accumulare chilometri o per rilassarsi durante una lunga corsa, le Pursuit Ride 2 sono le scarpe su cui puoi contare, grazie alle sue caratteristiche di dinamicità e versatilità.
Scott Italia - 035.756000 - marketing@scott-sports.it
Prodigio Max di La Sportiva, massima ammortizzazione sulle ultra distanze
È la calzatura da mountain running creata specificamente per gli amanti del mondo ultra che ricercano massima ammortizzazione, comfort, protezione e stabilità durante le corse in montagna. Grazie alla nuova mescola XFlow Endurance, Prodigio Max aumenta il livello di resistenza e durabilità. Il pacchetto suola ha una grande superficie di appoggio e un rocker medio per aumentare il livello di stabilità, mentre la suola bi-mescola FriXion Red garantisce durabilità nei punti di maggiore usura nella zona tallonare e maggiore grip nella zona mediale/anteriore. La nuova tomaia Comfort Wire è composta da tessuti in Light TPU morbidi con filati in TPU applicati esternamente per garantire un fit soffice ma con il giusto contenimento.
La Sportiva - 0462.57080 - lasportiva.com
Rocket X 3 di HOKA, prestazioni elevate, maggiore stabilità
Rocket X 3 è una scarpa da gara progettata per aiutare gli atleti a raggiungere i propri obiettivi. Studiato per i runner alla ricerca di prestazioni di alto livello, il modello presenta un’intersuola in schiuma PEBA a doppia densità per una corsa ultra-reattiva, abbinata all’Active Foot Frame per una stabilità ottimale quando si corre a velocità di gara. La piastra in fibra di carbonio favorisce il ritmo, massimizza il ritorno energetico, con un’aletta laterale per una maggiore stabilità. La suola in gomma antiscivolo garantisce aderenza e sicurezza nelle diverse condizioni di gara, mentre la tomaia in maglia warp jacquard a strato singolo migliora la traspirabilità riducendo il peso. hoka.com
Experience Flow 2 di Altra, progettata per essere versatile
Experience Flow 2 è la calzatura dedicata al road running che fa parte della Experience Collection di Altra. Questa scarpa elegante e leggera è progettata per essere versatile e adatta a tutto, dalle corse leggere agli allunghi e ai ritmi medi. È dotata della nuova intersuola in schiuma EGOTM P35, per una spinta più dinamica a ogni passo. È caratterizzata dall’inconfondibile FootShape Fit di Altra, un drop basso di 4 mm e una geometria rocker shape, che favorisce una falcata naturale, fluida e dinamica su ogni tipo di terreno. altrarunning.eu
Con un design dell’intersuola perfezionato e una tomaia rinnovata, la nuova GEL- KAYANO 32 di ASICS offre un’esperienza di corsa ancora più confortevole e stabile, pensata per chi cerca supporto su qualsiasi distanza
P ure GEL / l’inclusione di PureGEL nella zona tallonare garantisce un maggiore assorbimento degli urti, esaltando le transizioni e offrendo un’esperienza di corsa più naturale
4D GUIDANCE SYSTEM / questo sistema collaudato lavora con il movimento naturale del corpo per offrire una stabilità dinamica nei momenti in cui i runner ne hanno più bisogno, guidando il piede verso una falcata più efficiente, garantendo alti livelli di comfort e stabilità anche in condizioni impegnative
INTERSUOLA OTTIMIZZATA / il cuore della novità risiede nella schiuma FF Blast Plus ECO: più leggera e un po’ più rigida rispetto al passato, migliora il supporto senza sacrificare il comfort con 2 mm aggiuntivi sotto l’avampiede. La corsa risulta più soft e protetta nei push-off. Il drop è ora 8 mm, favorendo transizioni flessibili e reattive
in breve L’evoluzione della GEL-Kayano 32
Intersuola più leggera e reattiva, miglior confort sotto l’avampiede, stabilità dinamica evoluta, tomaia più performante e suola duratura. Il modello è ideale per allenamenti quotidiani, uscite rigeneranti e lunghi chilometraggi, con un’attenzione speciale a chi cerca supporto senza rinunciare a comfort e fluidità.
TOMAIA RIPROGETTATA / il mesh ingegnerizzato monostrato è più leggero, traspirante e piacevolmente aderente, riducendo potenziali punti di attrito. La linguetta rinforzata e il “stable tongue wing” garantiscono un fit avvolgente e un buon supporto mediale, adattandosi alla forma
SUOLA / confermata la combinazione tra materiali AHAR+ e ASICSGrip, che assicura una trazione affidabile e una buona durata, sia su asfalto
_L’ultima release della GEL- KAYANO 32 introduce perfezionamenti mirati a potenziare comfort e stabilità, confermandosi un’evoluzione di rilievo all’interno della linea peso /
Con la Ghost 17, Brooks firma un’evoluzione importante per uno dei suoi modelli iconici. Ammortizzazione migliorata, design rinnovato e calzata più fluida la rendono ideale per l’allenamento quotidiano. Un equilibrio perfetto tra comfort, reattività e durata
Scelta come scarpa ufficiale del Giro d’Italia 2025, la nuova Ghost 17 si presenta con il claim “Feel The Energy”, perfettamente in linea con le sue rinnovate caratteristiche tecniche. Questo aggiornamento segna un importante passo avanti, grazie alla tecnologia DNA Loft v3, che fornisce un’ammortizzazione ancora più morbida, reattiva e resistente nel tempo.
U n cambiamento significativo riguarda lo stack height, ora portato a 36 mm nel tallone e 26 mm nell’avampiede, per un drop complessivo di 10 mm, ridotto di 2 mm rispetto alla versione precedente. Questo profilo aggiornato favorisce un’andatura più bilanciata e una falcata fluida, adatta a ogni tipo di allenamento.
I l design si rinnova con un’estetica più slanciata e dettagli funzionali
ottimizzati: la nuova forma del tallone, ispirata alla velocità, conferisce dinamicità al look, mentre gli occhielli rinforzati in PU garantiscono maggiore stabilità e resistenza all’usura.
La tomaia in double jacquard air mesh assicura una perfetta traspirabilità, offrendo allo stesso tempo supporto e comfort. Il collarino riprogettato garantisce una calzata stabile ma naturale, migliorando la sensazione di aderenza nella zona del tallone.
Pensata per chi si allena con costanza e cerca una compagna di corsa affidabile ogni giorno, la nuova Ghost 17 combina comodità, durata e performance. Una scarpa neutra ma strutturata, ideale per affrontare ogni chilometro con energia e leggerezza, su strada o nei lunghi percorsi del proprio allenamento quotidiano.
GHOST 17
DESIGN MIGLIORATO / la nuova tomaia in Air Mesh in doppio jacquard e il collarino rinforzato offrono struttura e comfort aggiuntivi
TRANSIZIONI FLUIDE / l’intersuola di nuova concezione combina le scanalature flessibili e accurate per facilitare la fase di stacco
AMMORTIZZAZIONE MORBIDA E DINAMICA / l’ammortizzazione DNA Loft v3, ottenuta con processo di infusione di azoto, fornisce leggerezza, morbidezza e un comfort ottimale
PESO / 286 g - uomo 254 g - donna
DROP / 10 mm STACK / 36 tallone 26 punta
Brooks Italia - 050.804696 - info@brooksrunning.it
Progettata per affrontare le lunghe distanze e i terreni più tecnici, la nuova TerraSkin X03 di X-Bionic unisce comfort e performance
Grazie all’esclusivo sistema “Skin-to-Trail, la nuova TerraSkin X03 di X-Bionic garantisce armonia tra piede e terreno. A garantire maggior stabilità, trazione e grip - anche sui terreni più tecnici - sono invece le tecnologie brevettate SpeedFrame e SpinWeave.
PESO / 315 g
INTERSUOLA / realizzata in Hi-rebound EVA con frame IPEVA per garantire un ritorno di energia ottimale a ogni passo
TOMAIA / più ampia per offrire un maggior comfort sulle lunghe distanze
SUOLA / composta da una mescola Vibram ad alta durabilità, assicura trazione costante e resistenza all’usura
1. Sistema Skin-to-Trail - La TerraSkin X03 viene fornita con calzini tecnici abbinati che offrono una vestibilità ottimale e avvolgente del piede. Questa combinazione crea una sinergia tra piede e scarpa in grado di offrire un controllo superiore, in particolare su terreni tecnici e impegnativi.
2. Tecnologia Speedframe - La tomaia e la suola della scarpa non sono incollate o cucite insieme, ma collegate funzionalmente grazie a una costruzione unica e brevettata. Le due componenti si avvolgono l’una con l’altra, mentre il piede e il nucleo di ammortizzazione morbido sono sostenuti lateralmente da un telaio brevettato. Questo sistema migliora stabilità e controllo, ottimizzando l’esperienza di corsa.
3. Tecnologia Spinweave - Sviluppata in collaborazione con Vibram, la suola brevettata con tecnologia Spinweave è in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di terreno. Uno studio a lungo termine condotto da CeRiSM – Università di Verona ha dimostrano che i modelli dotati di tecnologia Spinweave offrono il 27% in più di trazione e grip rispetto a due prodotti concorrenti. Merito di un maggiore contatto con il suolo.
Manifattura Mario Colombo & C. - 039.39431 - colmar.com –– per X-Bionic
L’edizione 2025 di Outdoor & Running Business Days si è chiusa con numeri da record, confermandosi come il trade show di riferimento per il mercato outdoor e running, anche fuori dai confini italiani. Più di 3.000 operatori registrati, 130 espositori e 200 marchi, 1.600 retailer e 80 buyer provenienti da oltre 15 Paesi
_ DI KAREN POZZI
L’undicesima edizione degli Outdoor & Running Business Days si è conclusa con numeri da record, segnando un decisivo passo in avanti nel suo processo di internazionalizzazione. Il 25 e 26 maggio, Riva del Garda ha ospitato oltre 3.000 operatori del settore outdoor e running, tra cui 1.600 retailer rappresentanti di 600 insegne, più di 130 espositori e 200 marchi. Buyer, media e operatori esteri hanno confermato la nuova vocazione globale dell’evento, con vari Paesi rappresentati: Germania, Francia, Stati Uniti, Messico, Giappone, Romania, Slovenia, Austria, Moldavia, Ucraina, Spagna, Repubblica Ceca, Croazia, Grecia e Brasile.
IL FORMAT: CONSOLIDATO E SEMPRE PIÙ STRATEGICO
ORBDAYS ha confermato la forza del proprio format che combina test prodotto, workshop, networking e formazione. Un ecosistema dinamico in cui operatori e aziende si incontrano per fare business, ma anche per condividere idee, progetti e confrontarsi su trend e strategie.
IL NUOVO CONCEPT ESPOSITIVO
Negli anni ORBDAYS ha saputo trasformarsi in un vero e proprio trade show, mantenendo però anche la sua anima di evento esperienziale. Nel 2025 si è passati a un layout completamente fieristico con stand preallestiti, un segnale evidente della maturazione e della crescente rilevanza dell’appuntamento. ORBDAYS oggi è un hub fieristico dove i marchi possono presentare in anteprima le proprie collezioni e i negozianti effettuare ordini in un contesto funzionale e ispirato, dove il confronto è il vero motore della crescita.
UN EVENTO INTERNAZIONALE
Tra le novità più importanti del 2025 c'è stata l’apertura ufficiale ai mercati esteri: oltre 80 tra buyer e distributori internazionali hanno visitato la fiera e partecipato a incontri B2B e a sessioni di test prodotto. Risultato di un lavoro coordinato tra MagNet, Italian Outdoor Group e Assosport, rafforzato anche dal programma di incoming di operatori esteri a cura di ICE. Nel pomeriggio del 26 mag -
gio, la delegazione ha preso parte anche a una speciale attività outdoor e successivo retail tour ad Arco con momenti di networking strategico. Strategica anche la presenza in fiera di una delegazione dello Scandinavian Outdoor Group e in particolare del presidente David Nordblad, così come di rappresentanti dell’European Outdoor Group, con i quali MagNet ha avviato un confronto concreto e costruttivo in vista di possibili future partnership.
UNA LINE-UP RICCHISSIMA
Il panorama espositivo ha riunito il meglio del comparto outdoor e running, sia italiano che internazionale. Polartec - main partner storico dell’evento - ha rafforzato la sua presenza con un allestimento ricercato: area relax brandizzata, mongolfiera, igloo e una timeline che ha raccontato la storia e l’innovazione del marchio. Da sottolineare il contributo dei partner istituzionali: Trentino e Riva del Garda Fiere Congressi. Numerosissime le aziende presenti in rappresentanza del meglio dei comparti outdoor e running italiane e internazionali. Una line-up ricchissima, a testimonianza del ruolo che ORBDAYS ha saputo costruirsi negli anni, quello di attrarre sia i grandi nomi del settore che realtà emergenti in cerca di visibilità e networking qualificato.
LA SINERGIA CON L’ITALIAN OUTDOOR GROUP
Confermata anche nel 2025 la storica collaborazione con l’Italian Outdoor Group di Assosport che ha animato la suggestiva Piazza IOG, catalizzatore di relazioni e innovazione all’interno della fiera. Questo spazio centrale ha ospitato incontri tra aziende e retailer, presentazioni di prodotto e anche appuntamenti più istituzionali come il welcoming agli operatori esteri.
VISIONE: I WORKSHOP
Due i momenti di rilievo: un talk in collaborazione con Sterrato dedicato ai run club e ai nuovi trend nel mondo del running, con ospiti d’eccezione come Marco De Gasperi, Maurizio Torri e Filippo Canetta che hanno offerto spunti stimolanti e uno sguardo esperto sull’e -
NUMERI
12.000 mq occupati
3.000 addetti ai lavori
1.600 negozianti
600 punti vendita
200 marchi presenti
100 tra guide alpine, atleti e ambassador
80 buyer di settore
OLTRE 15 Paesi rappresentati
voluzione del settore; e la presentazione della ricerca “Sostenibilità: sono mature le aziende outdoor italiane?”, promossa da MagNet e Green Media Lab, con il supporto dell’Italian Outdoor Group di Assosport. I cui risultati - pubblicati in esclusiva da Il Sole 24 Ore - sono stati discussi in una tavola rotonda con relatori autorevoli come Günther Acherer (ceo di Panorama Diffusion Srl), Thomas Aichner (general manager di Sportservice Erwin Stricker), Andrea Maggiani (fondatore di Carbonsink), Elena Colombo (commercial manager di LaMunt), Alessandro Perseo (global marketing director di Polartec) e Vittorio Forato (marketing manager di AKU).
FORMAZIONE: LE PRESENTAZIONI
Anche nel 2025, ORBDAYS ha dato ampio spazio alla formazione e alle presentazioni su vare tipologie di argomenti, tra novità prodotto, tecnologie, anteprime assolute, dati e statistiche, inside strategici e molto altro. Grazie ai sempre partecipati e apprezzati interventi tra la sala presentazioni e la piazza IOG a opera, tra gli altri, di Ulysses, Dolomite, Under Armour, Salewa, Dynafit, AKU, La Sportiva, Joma, ATOM. Menzione speciale per la coinvolgente presentazione del progetto KOM (Kulture of Mountain Experience) by Karhu e Ferrino con l’intima e bellissima performance musicale del cantautore Alberto Bianco.
LE EXPERIENCE E GLI SPECIAL GUEST
Nonostante l’evento stia diventando sempre più un appuntamento business, conserva intatta la sua anima esperienziale che continua a catturare l’interesse dei partecipanti. Ad aprire le danze è stata la run di Ulysses. A seguire l’hike con Salewa, proseguendo con tanto trail e sessioni compartecipate anche da più marchi come quelle di i-eXe, in collaborazione con Merrell, Julbo e Leki, così come la Social Sunset Trail Run by Altra, Smartwool e Vibram. Immancabili le morning (trail) run con La Sportiva, in contemporanea con quella di Dynafit. Seguite dal trail Joma con Julbo e Gabel, dalla run con BV Sport e Merrell, fino alla Gravel Run by Salomon. Gli amanti dall’arrampicata hanno potuto testare in ver-
ticale i prodotti di Wild Country, Evolv e Petzl in una delle falesie più iconiche di Arco, insieme agli ambassador dei brand, tra cui Federica Mingolla e Laura Giunta. Anche l’area boulder all’interno della fiera, gestita dagli atleti di Spaghetti Boulder by Rock Experience, ha riscosso grande successo. Tra gli ospiti più attesi, l’atleta marocchino Elhousine Elazzaoui, testimonial di NNormal e fresco vincitore della maratona basca Zegama, terza tappa delle Golden Trail Series, circuito che ha vinto nel 2024. Durante l’evento è stato proiettato il cortometraggio The Nomad.
L’ORBDAYS PARTY BY POLARTEC
Anche quest’anno l’immancabile party degli ORBDAYS ha avuto luogo alla Spiaggia degli Olivi a Riva del Garda. Prima la cena vista lago che rappresenta un altro importante momento di incontro e networking, a seguire l’attesissimo show di DJ Aladyn di Radio Deejay che, con le sue performance live e una miscela travolgente di generi musicali, ha fatto ballare tutti, rendendo questo momento un appuntamento imperdibile
UN EVENTO SOSTENIBILE E RESPONSABILE
ORBDAYS ha calcolato e compensato la propria impronta di carbonio grazie alla collaborazione con Climate Partner e Green Media Lab. A testimonianza dell’impegno concreto e costante verso una responsabilità etica, sociale e ambientale. Un percorso che ha portato MagNet, già nel 2020, a diventare Società Benefit e successivamente, nel 2022, a ottenere la certificazione B Corp.
IL FUTURO È GIÀ TRACCIATO
Il processo di internazionalizzazione degli ORBDAYS proseguirà anche nel 2026 con azioni mirate e ancora più strategiche, come l’inserimento di nuovi segmenti merceologici e una possibile estensione della fiera su più giornate. La sfida sarà consolidare il doppio focus, italiano e globale. E non mancheranno ulteriori, grandi novità.
-speciale ORBDAYSreport
The 11th edition of Outdoor & Running Business Days (ORBDAYS), held on May 25-26 in Riva del Garda, closed with record-breaking results, reaffirming its position as the leading trade show for the outdoor and running industries, with increasing international relevance
_ BY KAREN POZZI
The event attracted over 3,000 industry professionals, including 1,600 retailers from 600 stores, 130 exhibitors representing 200 brands, and 80 buyers from more than 10 countries such as Germany, France, the USA, Mexico, Japan, Romania, Slovenia, Austria, Moldova, Ukraine, Spain, Czech Republic, Croatia, Greece, and Brazil.
ORBDAYS confirmed the strength of its format, which blends product testing, workshops, networking, and training, creating a dynamic ecosystem where companies and professionals meet to conduct business and exchange insights on market trends and strategies.
In 2025, ORBDAYS evolved into a fully-fledged trade show with prefurnished stands, marking its maturity and growing significance. The event became a true business hub where brands preview their collections and retailers place orders in a functional and inspiring environment, driven by meaningful interaction.
One major highlight was the official opening to foreign markets, with over 80 international buyers and distributors participating in B2B meetings and product testing. This achievement resulted from coordinated efforts by MagNet, the Italian Outdoor Group, and Assosport, supported by an ICE-led hosting program for foreign operators. On May 26, the international delegation took part in outdoor activities and a strategic retail networking tour in Arco. The Scandinavian Outdoor Group and European Outdoor Group were also key presences, sparking promising discussions for future partnerships.
The event brought together top Italian and international outdoor and running brands. Longtime main partner Polartec showcased a large branded relax area, a hot-air balloon, an igloo, and a timeline depicting its innovation journey. Institutional partners Trentino and Riva del Garda Fiere Congressi played significant roles. Numerous leading companies participated, underscoring ORBDAYS’ appeal to both major players and emerging brands seeking visibility and valuable connections.
The longstanding partnership with the Italian Outdoor Group (Assosport) continued, with the Piazza IOG serving as a central hub for innovation, relationship-building, product presentations, and institutional moments such as welcoming international operators.
Highlights included a talk with Sterrato focusing on run clubs and new running trends, featuring industry experts like Marco De Gasperi, Maurizio Torri, and Filippo Canetta, who provided insights into
sector's evolution. Another highlight was the presentation of the study "Sustainability: Are Italian Outdoor Companies Ready?" promoted by MagNet and Green Media Lab with Italian Outdoor Group’s support and published exclusively by Il Sole 24 Ore. The panel featured key industry figures discussing sustainability readiness in the Italian outdoor market.
ORBDAYS dedicated significant space to training, with presentations covering product innovations, technologies, data, and strategic insights. Sessions were held both in the conference room and at the Piazza IOG, featuring brands such as Ulysses, Dolomite, Under Armour, Salewa, Dynafit, AKU, La Sportiva, Joma, and ATOM. Notably, the emotional presentation of KOM (Kulture of Mountain Experience) project by Karhu and Ferrino included a live music performance by singer-songwriter Alberto Bianco.
EXPERIENCES AND SPECIAL GUESTS
While the event increasingly focused on business, it retained its experiential spirit through activities like runs and hikes organized by Ulysses, Salewa, and others. Popular sessions included the Social Sunset Trail Run (Altra, Smartwool, Vibram), morning trail runs (La Sportiva, Dynafit), and the Gravel Run (Salomon). Climbing enthusiasts tested gear on Arco’s iconic walls with brand ambassadors such as Federica Mingolla and Laura Giunta. The bouldering area, managed by Spaghetti Boulder and Rock Experience athletes, was a big hit. Moroccan athlete Elhousine Elazzaoui, ambassador for NNormal and 2024 Basque marathon winner, was a notable guest; his short film “The Nomad” was screened during the event.
THE ORBDAYS PARTY BY POLARTEC
The much-anticipated closing party was held at Spiaggia degli Olivi in Riva del Garda, starting with a lakeside dinner – an important networking moment – followed by a lively DJ set by DJ Aladyn from Radio Deejay, creating a memorable social highlight with music and dancing.
A SUSTAINABLE AND RESPONSIBLE EVENT
ORBDAYS calculated and offset its carbon footprint through a partnership with Climate Partner and Green Media Lab, demonstrating ongoing commitment to ethical, social, and environmental responsibility. MagNet became a Benefit Corporation in 2020 and earned B Corp certification in 2022.
THE FUTURE IS ALREADY UNDERWAy
The internationalization of ORBDAYS will continue in 2026 with more strategic initiatives, including expanding product categories and potentially lengthening the event duration. The challenge will be to maintain a dual focus, both Italian and global, while preparing for many exciting developments ahead.
SPEED FOR YOUR FLOW.
Ultra trail: la performance si costruisce minuto dopo minuto, per ore. Prodigio Pro è progettata per migliorare potenza e velocità anche sulle distanze più lunghe, così puoi concentrarti solo sul tuo passo. La Tecnologia XFlow Speed™ ottimizza la reattività con il massimo cushioning su qualsiasi terreno, mentre la tomaia garantisce flusso di energia costante e controllo grazie al fit avvolgente della Power Wire Technology. Lima secondi a ogni chilometro: scopri Prodigio Pro su lasportiva.com
-speciale ORBDAYS-
Nel 2026 Fleet Feet celebra 50 anni dall’inaugurazione del suo primo punto vendita negli Stati Uniti. Un traguardo importante per il franchising americano. Ne abbiamo parlato con Christi Beth Adams, titolare di sei store Fleet Feet a Nashville, in Tennessee, nostra ospite agli Outdoor & Running Business Days
_ di MANUELA BARBIERI
Nel 1976, a Sacramento, in California, apriva i battenti il primo negozio Fleet Feet. Merito della visione e del coraggio di due insegnanti: due donne in un mondo, quello del retail sportivo, allora dominato quasi esclusivamente da uomini. Una sfida, ma anche un’intuizione vincente. Oggi Fleet Feet conta infatti quasi 300 store in tutti gli Stati Uniti e, in quasi 50 anni di storia, non ha smesso mai di crescere. Del franchising americano abbiamo parlato con Christi Beth Adams, titolare di sei negozi Fleet Feet a Nashville, in Tennessee, dove gestisce un team di 150 dipendenti. Da 19 anni nella running industry, è una runner da sempre.
Come si è evoluto il mercato del running negli Stati Uniti negli ultimi anni?
Sebbene non ami parlare ancora di Covid, è impossibile ignorare l’impatto che ha avuto sulla corsa. Negli anni successivi alla pandemia, abbiamo assistito a un vero e proprio boom del running: chi correva già ha continuato a farlo, ma sono tantissime anche le persone che si sono avvicinate per la prima volta a questo sport o alla camminata. Parallelamente, anche l’industria dei prodotti tecnici ha registrato un’evoluzione significativa. I principali brand del settore hanno investito in qualità e innovazione. Dalle scarpe in carbonio agli accessori intelligenti, ogni marchio ha lanciato sul mercato alcuni dei prodotti migliori di sempre.
Questo boom registrato durante il Covid, in America è continuato? No, al contrario. Dopo la pandemia, con la riapertura delle palestre, una parte di quella spinta si è gradualmente affievolita. Lo scorso anno, inoltre, è stato segnato da un periodo di forte incertezza legato alle elezioni presidenziali. Come spesso accade in occasione di tornate elettorali – soprattutto in quelle di grande rilevanza come questa - la fiducia dei consumatori tende a calare prima, durante e subito dopo il voto. L’“effetto elezioni” è stato evidente: la stagione natalizia ha registrato vendite piuttosto deboli. A ciò si è aggiunto uno degli inverni peggiori degli ultimi anni che ha contribuito ulteriormente al rallentamento dei consumi. Fortunatamente, da qualche mese stiamo iniziando a osservare segnali di ripresa.
Quali cambiamenti hai osservato nel comportamento d’acquisto dei consumatori?
I n realtà, si tratta di un’evoluzione costante. Lavoro in questo settore
da 19 anni e ho constatato che il comportamento del cliente è in continuo mutamento. Mi spiego meglio: una persona si avvicina al running con l’obiettivo di correre 5K, poi magari una mezza maratona, in seguito si interessa al triathlon e infine scopre il mondo del trail running. Il consumatore si trasforma continuamente e il nostro compito è quello di accompagnarlo in ogni fase de suo percorso.
Tra road running, trail running e walking, quali categorie di scarpe stanno registrando la crescita più significativa?
S e consideriamo la quota di mercato in termini di vendite, la risposta varia sensibilmente a seconda dell’area geografica. A Nashville, in Tennessee, per esempio, dove non ci sono montagne, la domanda di scarpe da trail running rimane sempre piuttosto contenuta. Scegliamo di non investire in maniera eccessiva in questa categoria, proprio per la mancanza di un ritorno significativo. Al contrario, in aree come Boulder, in Colorado, dove il trail running è ampiamente praticato, la percentuale di vendite di questa tipologia di scarpa è decisamente più elevata. A livello nazionale, tuttavia, stiamo osservando una leggera crescita in un altro segmento: le scarpe da gara, come quelle dotate di piastra in carbonio. Il loro utilizzo non è più limitato ai corridori élite. Sempre più consumatori, infatti, sono disposti a spendere anche 200 dollari per un paio di scarpe da running altamente performanti.
Avete notato cambiamenti specifici nella domanda di scarpe da running? Quali caratteristiche tecniche – come piastra in carbonio, maxi suole e simili – stanno diventando prioritarie per i vostri clienti? La caratteristica più ricercata oggi è sicuramente il comfort. La maggior parte dei nostri clienti non è composta da runner competitivi, ma da persone che utilizzano le scarpe da corsa per camminare o stare in piedi a lungo durante la giornata. Parliamo di professionisti come, per esempio, medici e insegnanti che, potendo indossare scarpe sportive anche in contesti lavorativi, scelgono modelli più confortevoli. In questo senso, trovo molto efficace e calzante la distinzione tra “mind share” e “market share”. Si parla moltissimo di tecnologie come le piastre in carbonio (mind share), ma nella realtà dei numeri (market share) rappresentano ancora una parte relativamente piccola delle vendite.
Come affrontate la concorrenza dell’e-commerce e dei grandi marketplace online?
È innegabile che oggi esista una forte competizione. Quando ho iniziato a lavorare in questo settore, 19 anni fa, Amazon era ancora una libreria online. Ricordo una riunione in cui si discuteva se e come “andare online”: all’epoca sembrava che l’online potesse mettere a rischio la sopravvivenza dei negozi fisici. Temevamo che l’interazione diretta con i clienti potesse sparire. E, invece, fortunatamente, non è andata così. Ancora oggi siamo convinti che il nostro asset più importante siano le persone. In nostri negozi non sono solo punti vendita, ma veri e propri centri di aggregazione, quasi dei “community hub”, in cui il rapporto umano continua a fare la differenza. È vero, oggi i clienti possono acquistare online, ma quando hanno bisogno di consigli personalizzati, oppure risolvere un problema con un acquisto, sanno di poter contare su di noi: sulla nostra esperienza, sull’assistenza diretta e su una politica di reso chiara e trasparente. In un’epoca dominata dal digitale, crediamo che il valore della relazione personale non solo sia rimasto intatto, ma sia addirittura cresciuto.
Quali sono i punti di forza che vi distinguono come negozio fisico specializzato?
I l nostro modello si basa su un approccio “sit and fit”: accogliamo ogni cliente offrendo competenza, ascolto e consulenza personalizzata. Chi entra in un negozio Fleet Feet non cerca semplicemente un prodotto, ma un’esperienza su misura. La nostra forza non sta tanto nell’avere articoli diversi da quelli reperibili online, quanto nella conoscenza: i nostri collaboratori sono veri e propri educatori, non semplici venditori. Conosciamo bene i nostri clienti, seguiamo il loro percorso, accompagnandoli nella crescita. Questo rapporto lo costruiamo anche attraverso i nostri programmi di allenamento che spaziano da percorsi base fino a preparazioni specifiche per la mezza maratona. Lavoriamo con allenatori certificati e offriamo anche piani di allenamento personalizzati. Chi partecipa a questi programmi tende a diventare un cliente fidelizzato perché sente di far parte di una community. A tutto questo affianchiamo anche l’innovazione tecnologica. Utilizziamo uno scanner 3D dell’azienda svedese Volumental che consente ai clienti di ottenere una mappatura precisa del piede: misura, larghezza, altezza
dell’arco plantare. È un servizio gratuito e molto apprezzato anche per il suo valore educativo: spesso chi si sottopone alla scansione scopre informazioni sui suoi piedi che prima non conosceva. Il valore ag giunto del negozio fisico è proprio questo: un mix di servi zio, consulenza personalizzata e relazione.
Avete osservato cambiamenti nel profilo demografico della vostra clientela? State cercando di attrarre nuovi segmenti, come giovani runner, donne o principianti?
N egli Stati Uniti, al contrario dell’Europa, nei negozi specializzati running la clientela è composta per circa il 60% da donne e per il 40% da uomini. Ed è così anche nella partecipazione alle gare. Fleet Feet, del resto, è stata fondata nel 1976 a Sacramento, in California, proprio da due donne insegnanti, in un’epoca in cui la quasi totalità dei negozi di corsa era di proprietà di uomini. Oggi, il pubblico più giovane si sta rivelando molto deverso rispetto a quello che frequentava i nostri negozi in passato. Tutti i brand, e anche noi, stanno cercando di capire come intercettare e coinvolgere questa nuova generazione. È un target affascinante, ma complesso: non si sente legato e non vuole legarsi a un brand specifico, tende a essere “brand-agnostic” e definisce la propria identità sportiva attraverso la community o il run club a cui appartiene.
Qual è il ruolo delle community running nella strategia di Fleet Feet Nashville? In che modo gli eventi di gruppo o le social run influenzano le vendite e la fidelizzazione?
N egli ultimi 20 anni il panorama delle community running è profondamente cambiato. Se un tempo, negli Stati Uniti, esisteva un unico running club di riferimento, oggi, invece, ogni quartiere ha il proprio gruppo, spesso nato in modo spontaneo grazie ai social media. È sufficiente creare un logo, un profilo online su Instagram e avere un punto di ritrovo per dare vita a una nuova “run crew”. Ora si chiamano così, non più “running club”. “Run Crew” è un termine più giovane che esprime meglio lo spirito informale e inclusivo di questi gruppi. Alcuni organizzano anche corse a tema e cacce al tesoro. Seppur difficile da quantificare in termini di vendite dirette o fidelizzazione, l’impatto di queste iniziative è evidente sul piano del coinvolgimento e del senso di appartenenza che riescono a generare.
Cosa ti ha spinto a partecipare agli Outdoor & Running Business Days? Cosa cerchi in eventi di questo tipo, dal punto di vista del business e del networking? Ho scoperto l’evento grazie al brand Karhu con cui collaboriamo. È stato proprio attraverso questo contatto che ho ricevuto l’invito a partecipare. Non sapevo bene cosa aspettarmi, ma l’esperienza si è rivelata straordinaria, si tratta della mia prima fiera internazionale. Conosco il valore che eventi di questo tipo hanno negli Stati Uniti e sono certa che anche qui in Italia rappresentino un punto di riferimento importante. Occasioni come queste offrono un’opportunità unica per confrontarsi con altri retailer, scoprire le novità e testare nuovi prodotti in un solo luogo. E poi, diciamolo, la location è davvero splendida. Venire in Italia è sempre un piacere.
I n 1976, the first Fleet Feet store opened its doors in Sacramento, California. The credit goes to the vision and courage of two teachers - two women in a world that, at the time in sporting goods retail, was almost entirely dominated by men. It was a challenge, but also a winning intuition. Today, Fleet Feet boasts nearly 300 stores across the United States and, in nearly 50 years of history, has never stopped growing.
We spoke about the American franchise with Christi Beth Adams, owner of six Fleet Feet stores in Nashville, Tennessee, where she leads a team of 150 employees. We also asked her to share how the running market has evolved in the U.S. in recent years, what changes she has observed in consumer purchasing behavior, and how they are tackling competition from e-commerce and major online marketplaces.
Non solo il titolo del cortometraggio prodotto da NNormal, ma anche e soprattutto un ritratto sincero di Elhousine Elazzaoui, il trail runner che agli ORBDAYS ci ha regalato una lezione di umiltà e perseveranza
_ DI SARA CANALI
Da Zegama, nei Paesi Baschi spagnoli, a Riva del Garda, il passaggio è velocissimo. Elhousine Elazzaoui è arrivato agli ORBDAYS con addosso ancora le emozioni di una bellissima vittoria, quella più sognata, sofferta, sperata e, alla fine, conquistata. Nella celebre maratona “alpina” di Zegama-Aizkorri 2025, il marocchino ha fermato il cronometro a 3h43'28", siglando così il quarto tempo più veloce nella storia della gara. Ma soprattutto, si è confermato atleta ai vertici della disciplina, cresciuto dal punto di vista tecnico ma anche mentale che ora può davvero puntare alla testa della Golden Trail World Series. Quando è arrivato nei padiglioni di Riva del Garda, lo ha fatto con una grandissima umiltà, rispondendo alle domande degli appassionati, dedicando parole e sorrisi a chiunque lo fermasse per un saluto, posando per un selfie insieme a tutti. Ma chi è questo incredibile atleta che dal 2024 è entrato a far parte del team NNormal? A raccontarlo è il cortometraggio THE NOMAD che lunedì 26 maggio è stato proiettato nella Sala Workshop degli Outdoor & Running Business Days, richiamando tantissimi appassionati e svelando l'uomo dietro l'atleta.
LA STORIA DI ELHOUSINE ELAZZAOUI
La prima volta che Elhousine Elazzaoui affronta una gara di corsa ha solo 11 anni e di allenamenti, tabelle e dieta non ne sa davvero niente. A raccontarlo è lui stesso. “Ero con i miei genitori in Marocco, eravamo andati a fare delle spese. Quel giorno il paese era in fermento, c'era una gara di corsa dedicata ai bambini. Ho detto ai miei genitori: io vado! Non avevo né un paio di scarpe né un pettorale e così mi hanno fatto partire dopo rispetto agli altri. Nonostante ciò, ho vinto quella gara e insieme la possibilità di tornare l'anno dopo con un pettorale e delle scarpe regalate”. Che quello sarebbe stato il preludio di una carriera tutta da scoprire Elhousine non lo sapeva, ma di sicuro qualcosa in quel momento era scattato dentro di lui. Nel cortometraggio, il ragazzo classe 1992 racconta le sue origini berbere, il suo incredibile amore per il deserto e per la sua vita nomade in completa sintonia con la natura. Ma anche della sua voglia di scoprire il mondo, la scuola che dista 11 chilometri dal suo villaggio e il forte attaccamento alla famiglia. Il fratello gestisce un'agenzia di viaggi tradizionali nel deserto e la famiglia possiede una piccola carovana di dromedari per permettere ai turisti di muoversi più agilmente tra le dune. Anche Elhousine, crescendo, inizia a lavorare come guida turistica certificata in Marocco.
How did your relationship with NNormal and Kilian Jornet begin? He reached out to me, together with the NNormal team, at the end of the 2023 season. I was immediately drawn to them, especially because of their long-term vision and eco-responsible approach, which I really appreciate. Kilian and I are in touch from time to time – he gives me advice and is always available when I reach out to him. -
La carriera di Elhousine Elazzaoui come trail runner professionista inizia nel 2018 all’età di 27 anni, un po’ tardi per un atleta, ma evidentemente il talento del marocchino è tale da portarlo ai vertici del movimento internazionale della disciplina. Poi la vita lo porta in Europa, più precisamente in Svizzera dove i sentieri del Canton Ticino diventano un’opportunità e il trail running una presenza fissa nella vita di Elhousine. Ma è solo da qualche anno che la corsa off road gli apre le porte delle competizioni internazionali permettendogli di dedicarsi a qualcosa per cui si appassiona fortemente e che lo porta a viaggiare e a fare incontri che lo segnano profondamente. Seppur lontano dai deserti marocchini, il tifo che spesso lo accompagna nelle sue gare, lo fanno sentire a casa e lo emozionano. Nel 2024 l’incontro con NNormal e Kilian Jornet, alimenta ulteriormente la sua passione e dedizione per questo sport. La condivisione dei valori che il brand esprime lo portano rapidamente a essere l’Ambassador perfetto per l’azienda. Oggi Elhousine vive in Svizzera e continua ad allenarsi per poter partecipare alle gare che sogna da tempo. Nel recente passato del suo palmares brillano già diverse affermazioni e piazzamenti di rilievo, ma è lo scorso anno ha consacrato definitivamente protagonista del circuito della Golden Trail World Series, considerato da tutti “il campionato del mondo” di corsa in montagna. Elhousine si è aggiudicato la classifica overall, diventando l’atleta da battere nel 2025.
During ORBDAYS, NNormal screened "The Nomad", a film which tells the story of Elhousine Elazzaoui, the trail runner from the desert. It was a chance to get to know the athlete better – fresh off his victory at the 2025 Zegama-Aizkorri – who joined the brand’s team in 2024. The film offers an honest portrait of the Berber runner who, in Riva del Garda, gave us a true lesson in humility and perseverance. Today, Elhousine lives in Switzerland and continues to train hard to compete in the races he’s been dreaming of for years. We had the chance to interview him.
>> L'INTERVISTA
ELHOUSINE ELAZZAOUI
TRAIL RUNNER
Dalla prima gara senza scarpe, alla vittoria della Zegama-Aizkorri 2025. Quanto è cambiata la tua vita e quanto sei cambiato tu?
La mia vita tantissimo, io credo di essere sempre lo stesso. Mi piace la semplicità, stare con gli amici, bere un buon bicchiere di vino e contemplare la natura. Io sono nato nel deserto e a questo sono molto legato. Quella nomade non è una vita che puoi molto programmare: vivi in funzione della natura e per me a volte è difficile seguire delle tabelle di allenamento, decidere che cosa farò domani. Seguo molto l'istinto e quello che mi va di fare. Però è vero che vincere Zegama-Aizkorri rappresenta per me davvero un sogno che si avvera, un obiettivo che ho inseguito in modo molto tenace e oggi sono felicissimo.
Hai iniziato a correre su asfalto, a piedi nudi: quando invece hai capito che il trail running e la corsa in natura erano la tua vocazione?
Per me la corsa in natura è sinonimo di libertà. Mi fa sentire davvero una cosa unica con gli elementi. Tutti pensano che il deserto sia solo sabbia e dune, ma invece c'è altro. In Marocco abbiamo delle bellissime montagne e mi ha sempre affascinato scoprirle. Quando lavoravo nell'agenzia di famiglia ho conosciuto una persona svizzera che mi chiese come era organizzata la mia giornata. Ho risposto che ogni mattina mi alzavo prima di tutti loro per andare a correre e poi cucinavo e preparavo la colazione per il loro risveglio. Mi ha detto che in Svizzera avrei potuto trovare il giusto terreno per allenarmi e far diventare questa passione qualcosa di più. Così ho scoperto che quello che facevo come cosa naturale ogni giorno poteva diventare anche una carriera.
Con te non hai portato solo il tuo talento, ma anche le tue tradizioni. Non è insolito vederti agli eventi pre o post gara con gli abiti tradizionali berberi. Cosa significano per te?
Sono le mie radici, sono parte di me e mi permettono di mostrarmi per quel -
LE SCARPE DELLA VITTORIA
lo che sono. La vita nomade è dura, ma non voglio rinunciarci anche quando sono in un Paese ricco di comodità come la Svizzera. Ricorda -
“Quando sono arrivato in Svizzera non avevo nessun coach. Mi allenavo seguendo i consigli di un libro scritto da Kilian Jornet. Per me è sempre stato un punto di riferimento sia come persona che come atleta” Elhousine Elazzaoui
re sempre da dove si viene è fondamentale per restare fedeli a se stessi. Il turbante è molto importante per noi perché ci protegge dalla sabbia, dal sole e dal vento. Da sempre i berberi usano questo copricapo per vivere meglio.
Sei sempre stato un runner molto veloce e un po' meno tecnico, mentre nell'ultimo periodo hai dimostrato una grande crescita da questo punto di vista. Quali saranno le tue prossime sfide?
Sicuramente con il tempo mi piacerebbe allungare le distanze, anche se per ora penso di avere qualcosa da dire sulle mezze e le maratone in montagna. Sicuramente sto evolvendo: ricordo che quando ho cominciato a fare gare la parte che meno mi piaceva era la discesa, faticavo a gestirla e mi procurava dolori alla schiena. Oggi invece ho imparato e ha cominciato a piacermi molto. Per questo non escludo di includere all'interno del mio calendario anche gare più tecniche come per esempio il trofeo Kima. Vedremo.
Com'è nato il rapporto con NNormal e Kilian Jornet?
Quando sono arrivato in Svizzera non avevo nessun coach. Mi allenavo seguendo i consigli di un libro scritto da Kilian Jornet. Per me è sempre stato un punto di riferimento sia come persona che come atleta. Mi ha contattato, insieme al team di NNormal, alla fine della stagione 2023 e mi ha subito conquistato soprattutto per la sua visione con ambizioni a lungo termine e un aspetto eco-responsabile che mi piace. Con Kilian ci sentiamo ogni tanto, mi dà consigli e ovviamente è disponibile a rispondere quando sono io a cercarlo.
Correndo in natura, cosa ne pensi dei cambiamenti climatici e quanto influenzano il tuo sport?
Lo vedo tantissimo sulle Alpi svizzere, ma lo vedo soprattutto nel deserto dove ogni anno manca sempre più l'acqua, e per popolazioni nomadi come la mia, sopravvivere diventa durissimo. Ci sembra di star perdendo tutto. Credo fortemente che sia fondamentale prenderci cura del mondo che abitiamo e dove siamo solo ospiti. Il deserto mi ha insegnato tutto questo oltre a un grande senso di resilienza.
Elhousine ha vinto la Zegama-Aizkorri 2025 con le Kjerag 1, la scarpa di NNormal dedicata al trail running che è anche testimone dell'impegno del brand per il pianeta e le prestazioni
TOMAIA eccezionalmente traspirante e resistente in Matryx Jacquard, costituita da filati di poliammide e Kevlar rivestiti individualmente e intrecciati. Prodotta in Ardèche, Francia, il processo di tintura utilizza dal 50 al 95% di acqua in meno rispetto ad altri metodi.
INTERSUOLA in schiuma EExpure che si pone a diretto contatto con i piedi, per la migliore propulsione e compressione possibili, meno scivolamenti e molte meno vesciche.
SUOLA in Vibram Megragrip che è allo stesso tempo super aderente e ultra resistente. Con un adattamento al terreno che rende piedi, muscoli e articolazioni un tutt'uno con la natura.
SUOLA ESTERNA in Vibram Litebase riduce drasticamente il 30% del peso complessivo della suola, riducendone lo spessore del 50%. Pur mantenendo la forma perfetta, i tasselli da 3,5 mm.
PESO: 200 g
KJERAG 1
Il talk organizzato da Sterrato ha coinvolto i relatori in una discussione sulla storia e sui trend per i prossimi anni. Si è parlato di prodotto, comunicazione e community
_ DI KAREN POZZI
Domenica 25, ORBDAYS ha ospitato un talk a tema “Nuovi trend nel mondo del running e del trail running”, realizzato in partnership con Sterrato, la community di trail running italiano di Luca Quattrone e Paolo Comparin. I due hanno guidato la discussione insieme a ospiti d’eccezione: si è parlato di business e di prodotto, ma anche di community, risonanza mediatica e comunicazione. I relatori hanno offerto una prospettiva storica sull’evoluzione del movimento e una visione sul futuro.
Sono intervenuti: Marco De Gasperi, sei volte campione del mondo di corsa in montagna, Maurizio Torri, giornalista e fondatore di sportdimontagna.com, Stefano Lionetti, fondatore di Pizza Run Club, Alessandro Libardi, ideatore della Jurassic Miles, e Filippo Canetta, fondatore del marchio Wildtee e co-proprietario del negozio Runaway di Milano.
LE TEMATICHE EMERSE
Community e fenomeno urbano Milano emerge come capitale italiana, forse persino europea, delle running crew. È normale che ogni giorno della settimana ci sia un allenamento in una crew diversa, mattino o sera. È una dinamica che a Roma, Torino e altre città semplicemente non esiste con la stessa intensità. In questo contesto è nato il Pizza Run Club, fondato da Stefano Lionetti: un progetto volutamente informale, orizzontale e mensile, che riunisce corridori anche appartenenti a crew diverse. Un format semplice: 6-8 km a ritmo facile seguiti da una pizza in compagnia che attira volti nuovi ogni volta, mescola persone, favorisce legami e costruisce una microcomunità inclusiva e vivace.
Collaborazioni tra brand
Un altro tema caldo è quello delle collaborazioni cross settoriali. Si sperimentano partnership tra brand tecnici da outdoor e realtà appartenenti al mondo fashion o lifestyle. L’obiettivo? Espandere la visibilità e raggiungere pubblici nuovi, offrendo esperienze sul campo non solo orientate alla performance, ma anche all’estetica o alla storia di un marchio. L’effetto può essere sorprendente: l’outdoor diventa parte del quotidiano urbano senza perdere autenticità, proprio perché a muovere il tutto è un’idea, più che una logica di margini o vendite immediate.
Comunicazione: autenticità vs intrattenimento
Il cuore di ogni dibattito è sul contrasto tra autenticità e intrattenimen -
to. Da una parte, autenticità significa trasmettere valori veri, rimanendo coerenti con la propria identità; dall’altra l’intrattenimento permette di catturare l’interesse, in particolare delle nuove generazioni. Soprattutto su Instagram, dove vince chi sa “farsi vedere”. L’idea comune a tutti i relatori è che serva equilibrio: l’autenticità crea fiducia e senso di appartenenza, l’intrattenimento attira, suscita emozione e coinvolgimento. Usarli insieme è la chiave per una comunicazione efficace.
Visibilità o competenza?
Agganciandosi a questo punto, quanto conta chi “ne sa” rispetto a chi “si fa vedere”? La visibilità vince, ma è duratura solo se supportata da competenza. Si cita l’esempio di Francesco Puppi che ha conquistato follower e autorevolezza proprio quando ha deciso di mostrarsi davvero tra passione e competenza.
Cosa non funziona più nel trail?
Durante il talk, la domanda su cosa non funzioni più nel settore ha aperto riflessioni articolate da parte dei relatori, con spunti che toccano comunicazione, pubblico, media e identità del movimento.
Fine delle categorie rigide
Per Filippo Canetta, fondatore del marchio Wildtee e proprietario del negozio Runaway di Milano, il problema principale non è che “qualcosa non funzioni”, ma che sia cambiato il pubblico. Un tempo si parlava a un target chiaro, adulto e omogeneo. Oggi il pubblico è trasversale: ventenni e sessantenni condividono la stessa passione, ma con motivazioni e linguaggi diversi. Per questo motivo, il vecchio modello di marketing – basato su target precisi e contenuti segmentati – non funziona più. I brand provano a rispondere con operazioni contrastanti: collaborano con brand di lusso e, allo stesso tempo, con realtà underground, cercando di “prendere tutto” senza un vero piano. Secondo lui, il limite oggi è voler continuare a settorializzare in un mondo che, invece, è fatto di sfumature e sovrapposizioni.
Il ruolo dei media: il contenuto conta più del mezzo Altro tema emerso è la trasformazione dei mezzi di comunicazione. Alessandro Liberti, ideatore della Jurassic Miles (la prima 100 miglia in Italia su percorsi Out&Back da ripetere a loop), riflette sul “declino” dei libri e dell’approfondimento scritto. Filippo crede che non sia il carta -
ceo a essere in crisi, è il tempo di fruizione che cambia. Il libro richiede tempo, mentre oggi si comunica con format veloci e istantanei. Tuttavia, l’approfondimento non è morto, ma si sposta su altri formati: podcast, documentari, contenuti audio, capaci di offrire spessore in modo più accessibile.
L’approfondimento su misura
Maurizio Torri, giornalista e ufficio stampa di diverse competizioni, aggiunge che non funziona più nemmeno la comunicazione “di default”. Un tempo bastava mandare un comunicato stampa di 2.000 battute, mentre oggi il pubblico è selettivo: sceglie cosa approfondire, quando e come. L’immagine emoziona, ma la storia resta fondamentale, purché reale e significativa. Lo storytelling, se ben fatto, coinvolge, fidelizza e dà senso. Il pubblico cerca storie vere, non solo immagini spettacolari o record personali. Le vecchie forme di comunicazione autoreferenziali sono diventate obsolete: oggi serve autenticità, emozione e valore.
Una comunicazione in trasformazione
La conclusione condivisa è chiara: il trail running sta vivendo un’evoluzione. I video “wow” di una volta non colpisco no più. I contenuti devono essere nar rati, vissuti e pensati per creare con nessione con chi li guarda o ascolta. Lo storytelling è centrale, ma deve essere vero, non costruito.
Uno sguardo al futuro
Alla fine del talk, ognuno ha scelto una parola per raccontare il futuro del trail:
• commistione: zioni, discipline e brand;
• introspezione: personale e riflessivo;
• direzione:
ne chiara per il futuro del movimen to;
• controtendenza:
stare autentici e lontani dai modelli olimpici standardizzati;
• storytelling: sempre più essenziale saper racconta re storie con coerenza e profondità.
Lontano dalle Olimpiadi
Prima di concludere è stato Maurizio Torri a toccare un tema importante, le Olimpiadi, affermando: “Se parliamo di futuro, spero il trail rimanga lontano dai Giochi Olimpici. Se ne parla molto in questo periodo, ma per me sarebbe un errore. Lo dico con cognizione di cau sa: vengo dall’esperienza dello scialpi nismo e ho visto cosa succede quando uno sport di montagna viene ridotto a un format televisivo: è stato svilito, trasformato in uno spettacolo veloce, scollegato dalla vera essenza della disciplina. L’hanno reso irriconoscibile. Il trail rischierebbe di fare la stessa fine: semplificato, tagliato, spettacolarizzato. E in tutto questo, si perde l’anima. Se pensate che andare alle Olimpiadi significhi semplicemente vedere una bella gara… vi sbagliate. Potrebbe voler dire, invece, vedere morire lo spirito del trail”.
At ORBDAYS, the talk "New Trends in Running and Trail Running," organized with the Sterrato community, explored the evolution of the sport across business, community, and communication. Milan emerged as the Italian capital of running crews, with inclusive projects like the Pizza Run Club. Speakers discussed the value of collaborations between outdoor and lifestyle brands, and the need to balance authenticity and entertainment for effective communication. Today’s audience is diverse, making rigid marketing models outdated. While media formats evolve, the demand for real stories remains strong. The future of trail running will be narrative-driven, authentic, and kept away from the Olympic spotlight.
M160K 18 LUGLIO SALUZZO
M50K 19 LUGLIO SANFRONT
M20K 20 LUGLIO BROSSASCO
MT26K 24 AGOSTO CRISSOLO
Lo scorso 25 maggio, agli Outdoor & Running Business Days si è svolta la presentazione ufficiale di KOM Experience. Un evento curato da Karhu e Ferrino insieme alla community Dirilievo, che ha saputo raccontare il cuore dell'iniziativa attraverso immagini, parole e musica
_ DI CRISTINA TURINI
Sul palco, il racconto di chi ha creduto nel progetto e lo ha vissuto: Giorgio Rabajoli (Ferrino), Enrico Arese (Karhu) e Luca Quattrone (Dirilievo) hanno condiviso visioni, aneddoti e il valore umano di KOM. La narrazione è stata accompagnata dalla performance acustica di Alberto Bianco, che con la sua voce e chitarra ha regalato un assaggio del sound che riecheggia tra le cime durante l’edizione 2025. Durante la presentazione, la proiezione del video ufficiale ha saputo riportare il pubblico nel cuore dell’edizione precedente, rievocando paesaggi, volti, suoni che definiscono l’anima autentica di KOM. Non solo un evento, ma un’esperienza profonda che intreccia natura, arte e relazione umana. Il filmato ha restituito la forza sensoriale e simbolica di quei giorni in quota, ricordando a tutti che non si tratta di un semplice festival, ma è più una visione: un modo diverso di abitare la montagna, di viverla e condividerla.
Location
Colle della Fauniera, Castelmagno (CN)
Rifugio Fauniera
Sessioni
Sessione 1 - 28–29 giugno 2025
Artista all’alba: Roberto Angelini
Session 2 - 29–30 giugno 2025
Artista all’alba: Davide Boosta
Session 3 - 30 giugno–1° luglio 2025
Artista all’alba: Anna Carol
GIORNO 1 - Il ritrovo è stato al Santuario di Castelmagno nel primo pomeriggio: per un'accoglienza con welcome kit e aperitivo di benvenuto, seguito da un trekking panoramico e photohike verso il Rifugio Fauniera con Simo Cocco, guida escursionistica ambientale certificata e fotografo freelance. Dopo la sistemazione in tenda o rifugio, si è svolto l'aperitivo con DJ set e inizio "Funny Contest". A seguire gare di WATT & Torneo di Mölkky. Dopo cena, spazio all’ascolto e alla riflessione con un incontro
serale speciale sotto le stelle: “Parole in quota”.
GIORNO 2 - Ogni giornata si è aperta con un emozionante concerto all’alba, ad ogni sessione un artista diverso, seguito da colazione in rifugio. Si è proseguito con una rigenerante sessione di yoga immersi nella natura, e attività di orienteering in montagna con il supporto di Garmin. Le attività sono terminate verso ora di pranzo, con rientro al Santuario a partire dal primo pomeriggio, con possibilità di usufruire del servizio navetta e di godersi il rifugio fino al pomeriggio.
Welcome Kit KOM Experience
• Scarpe trail Karhu
• Gilet tecnico Ferrino
• Occhiali outdoor Alba Optics
• Maglia ciclismo Officine Mattio
• Fascia cardio Garmin
• Libro dell’artista ospite serale
• Buono per la manutenzione sentieri con l’associazione Arvinca
KOM – Kulture Of Mountain Si svolge nel cuore delle Alpi Cozie, al Colle della Fauniera, e riunisce per tre giorni appassionati di trekking, bici, musica, scrittura, yoga e avventura in un contesto intimo e selezionato. L’evento nasce per riscoprire la dimensione umana del vivere la montagna. È un invito a rallentare, ad ascoltare. Ogni attività è pensata per creare valore: un trekking diventa occasione di dialogo e scoperta del territorio, un concerto all’alba si trasforma in un rito collettivo, una lettura serale accende pensieri e confronti. Guidati da ar tisti, sportivi, scrittori e performer, i partecipanti vivono un’experience autentica e creativa. Grazie al supporto di brand outdoor come Ferrino, Karhu, Garmin, Alba Optics e Officine Mattio, le attività si arricchiscono di strumenti tecnici e contenuti di rilievo, costruendo una vera “cultura della montagna contemporanea”.
On May 25th, during the Outdoor & Running Business Days, KOM (Kulture of Mountain) Experience was officially presented. An event organized by Karhu and Ferrino in collaboration with the Dirilievo community, which brought the initiative to life through images, words, and music.
On stage, Giorgio Rabajoli (Ferrino), Enrico Arese (Karhu), and Luca Quattrone (Dirilievo) shared their vision, personal stories, and the human value behind KOM. The storytelling was enriched by an acoustic performance of Alberto Bianco, who offered a taste of the music that will echo through the peaks in the 2025 edition.
The official video screening transported the audience back to the heart of the previous edition, evoking landscapes, faces, and sounds that define the true spirit of KOM.
More than just an event, KOM is a profound experience blending nature, art, and human connection. The video captured the symbolic and sensory power of those days in the mountains, reminding everyone that KOM is not simply a festival – it’s a vision: a new way of inhabiting, experiencing, and sharing the mountain.
kom-experience.com
Joma sta puntando con decisione sull’ingresso in Italia nel trail running grazie a una linea off-road diversificata e alla recente sponsorship dell’atleta Caterina Stenta, protagonista a ORBDAYS
_ di BENEDETTA BRUNI
Per l’11esima edizione della fiera di Riva del Garda, Joma ha coinvolto una delle atlete più forti del panorama italiano: Caterina Stenta, recentemente entrata nel team in qualità di atleta. La runner, che proviene dal mondo degli sport acquatici e due volte finalista Golden Trail, dall’ufficialità della sponsorizzazione ha già collezionato diverse vittorie e podi in gare nazionali e internazionali: tre primi posti rispettivamente alla Run for Life Monza, Istria by UTMB 24K e alla Mezza Maratona di Trieste, un terzo gradino del podio alla Dolomiti Beer Trail e un quinto posto ai campionati italiani Fidal Trail corto all’Oasi Zegna 35 km. Per celebrare questo inizio di stagione e presentare la nuova collezione off-road, Joma ha organizzato due eventi collaterali: domenica 25 Marco Piccolo, category manager trail running per la filiale italiana, ha presentato le calzature della collezione trail insieme a Caterina. A seguire, un aperitivo solidale a favore della APS Intensivamente Insieme, che supporta la Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale San Gerardo di Monza, e la consegna delle scarpe per la run di 5 km che si è tenuta la mattina dopo sul trail del Bastione, in collaborazione con Julbo e Gabel.
LA COLLEZIONE TRAIL RUNNING DI JOMA
Gli ORBDAYS sono stati un primo test per raccogliere i feedback del mercato
>> L'IN TERVISTA
CATERINA STENTA, TRAIL RUNNER
>> Il feeling delle scarpe utilizzate e la partnership appena avviata
Com’è andata la run a ORBDAYS?
Credo che sia andata molto bene. C’erano persone di tutti i livelli, il che è stato utile per avere feedback diversi. La corsa che abbiamo proposto era perfetta perché aveva diversi tipi di terreno: asfalto, sterrato, sentieri e anche qualche pezzo tecnico, oltre che svolgersi in un bellissimo contesto con vista sul lago di Garda. I partecipanti erano entusiasti e hanno dato diversi riscontri sulle calzature, tra cui alcune critiche costruttive. Agli ORBDAYS ho avuto anche occasione di conoscere di persona le disegnatrici dei capi Joma, che lavorano in Italia e con cui ho scambiato alcune idee per sviluppare qualcosa di nuovo, ma anche le altre persone dietro la filiale italiana, oltre Marco ovviamente. Sono tutti molto professionali, simpatici e aperti.
Quali scarpe Joma usi e per quali distanze o tipologie di corsa?
Della linea Trail uso le TR-5 e 8 in allenamento, le TR-7 e TR-6 sia nei training che in gara. Negli allenamenti a ripetute sui sentieri uso spesso le TR-6 per sfruttare la piastra in carbonio, mentre per collinari, lenti o corse di recupero preferisco le TR-7, TR-5 e 8, queste ultime specialmente quando allungo un po’ le distanze (30-40 km). Quest’anno in gara ho usato sempre le TR-7 per terreni tecnici o fangosi (per la Dolomiti Beer Trail e la Noli Golden Trail World Series) e le TR-6 per gare un po’ più “corribili” (nell’Istria by UTMB 21 km). Uso molto anche la linea da strada: le R-2000 per i lenti, i recuperi, sia su asfalto che su sentieri facili; della linea col carbonio invece spazio dalle R-1000 alle R-5000.
italiano, ascoltando le voci autorevoli di negozianti e atleti. Durante la run, i partecipanti hanno dunque potuto apprezzare la comodità delle calzature, ovvero le TR-6, TR-7 e TR-8. Il primo modello, la scarpa di Joma performante per antonomasia, si è distinta per la sua piastra in carbonio (la stessa della R-1000) non trop po rigida ma facilmente percepibile dal primo all’ultimo passo, che garantisce propulsione an che in percorsi di media-lunga distanza senza perdere in comodità. La TR-7 è invece spiccata come una proposta dall’animo polivalente, con una tassellatura realizzata per i terreni fangosi ma che ben si adatta anche alle rocce asciutte, sempre garantendo fluidità e stabilità nell’appoggio grazie al phylon anteriore e alla mescola Fly Reactive posteriore. Infine, la TR-8 è pensata per essere indossata molte ore e percorrere svariati chilometri: per questo è stata particolarmente apprezzata la protezione della Fly Reactive e del phylon anteriore, che grazie a una densità importante garantisce un’ammortizzazione ad altissimi livelli.
Le mie preferite sono le R-3000 per gli allenamenti, ripetute, fartlek o medi in piano e anche per gare su strada (come la Mezza Maratona di Trieste).
La collaborazione tra te e Joma è iniziata da poco, perché vi siete scelti e che direzione prenderà il vostro percorso?
Sì, ho firmato a inizio 2025 e sono molto contenta della mia scelta e del rapporto che si sta creando con il marchio. Joma è un’azienda spagnola grande, che nel trail sta investendo molto e ha tanta voglia di fare, ascoltare gli atleti, sviluppare nuovi prodotti con i loro feedback. Mi avevano contattato a fine 2024 perché volevano espandersi in Italia, e dopo esserci conosciuti ho deciso di iniziare questa nuova avventura e lasciare Salomon Italia. Poter collaborare a stretto contatto con l’azienda, contribuire nella realizzazione dei prodotti, essere supportata in molti aspetti, potermi dedicare a questo tranquillamente e professionalmente e avere la possibilità di far crescere la filiale italiana sono tutti elementi che mi danno molta motivazione. Da subito mi sono sentita supportata, il team di atleti internazionale è molto forte e anche questo per me è uno stimolo. Coi prodotti, sia scarpe che vestiario, mi sto trovando molto bene e la scelta è molto vasta. Con il brand farò sia gare nazionali che internazionali, e in più collaboro con Marco per far conoscere sempre di più Joma in Italia: per esempio di recente il Grubla Trail di Trieste, la mia città, è stato sponsorizzato dal marchio. A fine stagione organizzerò anche una clinic di corsa assieme a Joma e Julbo a Tarvisio, nelle Alpi Giulie. Le mie prossime gare saranno il Giir di Mont a Premana, della WMRA, e Sierre Zinal in Svizzera. Conto di fare altre gare del circuito UTMB e cercherò di concludere la stagione con una mezza su strada (se tutto va come dovrebbe essere la mezza di Valencia a ottobre) ma i piani sono flessibili.
Dopo due anni dal suo debutto a Riva del Garda, Ulysses torna agli ORBDAYS per presentare le sue ultime innovazioni. Focus sull’evoluzione della tecnologia brevettata NARS
_ di MANUELA BARBIERI
Un ritorno carico di significato quello di Ulysses agli Outdoor & Running Business Days di Riva del Garda. Luogo dove, due anni fa, il brand aveva fatto il suo debutto mondiale presentandosi per la prima volta al mercato running. Fondata nel 2020 e con sede operativa in Svizzera, Ulysses Sportech SA è un’azienda nata per progettare, ingegnerizzare, produrre e vendere prodotti tecnici per la corsa, in particolare calzature e abbigliamento ad alte prestazioni. In occasione degli ORBDAYS, è stato organizzato il talk “La tecnologia propriocettiva del piede nella biomeccanica del runner, in relazione alle tecnologie Ulysses, a cura di Alessandro Berdini, sport therapist, athletic trainer & Ulysses running expert. Un’occasione importante per i retailer per approfondire la tecnologia NARS, Natural Adaptive Running System, il sistema adattivo di corsa naturale brevettato dall’azienda. Nel corso dell’incontro, Alessandro ha presentato anche alcune delle principali innovazioni introdotte nel 2025, tra cui la nuova intersuola in Eva supercritical, progettata per garantire maggior leggerezza e un comfort superiore.
LA TECNOLOGIA BREVETTATA NARS
CHE ASSECONDA LA BIOMECCANICA DEL PIEDE
La tecnologia brevettata NARS, integrata nella porzione centrale dell’intersuola, è progettata per offrire un sostegno mirato. Come? Supporta efficacemente i runner pronatori e, al tempo stesso, garantisce stabilità anche agli atleti con appoggio neutro. Merito di un meccanismo a compressione progressiva che si attiva solo quando necessario, adattandosi in maniera dinamica all’appoggio del piede. Si tratta si un “funzionamento a domanda”, ossia entra in azione solo in presenza di un reale bisogno, assecondando la naturale biomeccanica del piede senza causare cedimenti.
Secondo la visione di Ulysses, alla base di NARS c’è un principio tanto semplice quanto innovativo: evitare l’irrigidimento della scarpa, tipico dei sistemi anti-pronazione tradizionali. Le soluzioni convenzionali - sostiene l’azienda - tendono a limitare la naturale mobilità del piede, generando squilibri strutturali che, nel tempo, potrebbero causare infortuni.
Il nuovo NARS, rivisto e ulteriormente migliorato, integra una nuova tecnologia a nitro infusione controllata. Questa innovazione consente un appoggio più morbido e naturale perché al momento dell’impatto, il piede non impatta su una superficie rigida. Il risultato è una corsa più fluida, con una transizione piede-terreno che rispetta la biomeccanica naturale del runner.
Ulysses investe costantemente in ricerca e sviluppo. Nel 2025 ha introdotto importanti innovazioni, tra cui:
• intersuola in EVA supercritical (durezza <40 Asker)
• last europeizzato
• nuovo footpad in TPU
• nuovo modello trail con suola in Vibram
Da oltre 60 anni è il marchio di fabbrica di Atom, brand spagnolo di scarpe da road running, trail running e hiking distribuito in esclusiva in Italia da BU Sport _ di manuela barbieri
Quella di Atom è una storia che affonda le sue radici nel cuore della Rioja, in Spagna, dove ha sede Fluchos, storica azienda calzaturiera fondata nel 1962 e oggi guidata dalla terza generazione della famiglia. Con Antonio al timone, nipote del fondatore, oggi Fluchos è una solida realtà di circa 100 dipendenti che, nella sede di Arnedo, produce all’anno oltre 1,3 milioni di paia di calzature civili, facendo della comodità il suo marchio di fabbrica, tanto da aver coniato lo slogan: “Comodidad absoluta”.
B2C AND B2B SITES
Partendo da questa eredità, Antonio, appassionato di trail running e campione di enduro, nel 2020 ha tracciato una nuova rotta, trasferendo l’expertise manifatturiera dell’azienda al mondo della performance. Nasce così Atom, la linea sportiva del gruppo Fluchos, pensata per chi ama correre o camminare con il massimo del comfort e della protezione.
bu-sport.com
b2b.bu-sport.com
SOCIAL REFERENCES
IG: busport.italia
FB: bu.sport.italia
A raccontare l’evoluzione di questo progetto durante gli Outdoor & Running Business Days è stato Pietro Bulleri di BU Sport, distributore esclusivo di Atom per l’Italia. Una realtà giovane e dinamica, con sede in provincia di Treviso, che ha un polo logistico a Venezia e una rete vendita capillare presente su tutto il territorio italiano.
L’ISPIRAZIONE? IL BATTISTRADA
DELLE MOTO DA ENDURO
Nata ispirandosi al battistrada delle moto da enduro, la suola Atom Grip rappresenta uno dei tratti distintivi delle scarpe del brand spagnolo, garantendo grip, aderenza e stabilità anche sui terreni più tecnici e impegnativi. Frutto di una collaborazione con il campio ne di enduro Mario Román, il sistema Atom Grip combina un composto ad alte prestazioni a un design della suola che integra il cloroprene, offrendo un’aderenza superiore su ogni tipo di superficie. Grazie a questa tecnologia avanzata, la suola si adatta a terreni irregolari, umidi o asciutti, assicurando a ogni passo stabilità, controllo e sicurezza. I tacchetti bidirezionali, posizionati strategicamente, ottimizzano la trazione sia in salita che in discesa, garantendo affidabilità e performance anche nelle condizioni più estreme.
LA GAMMA ATOM: 5 MODELLI PER IL ROAD RUNNING, IL TRAIL RUNNING E L’HIKING
ROAD RUNNING
GP Max: la scarpa da asfalto di casa Atom Dotata di una suola a bi-densità, combina una parte superiore morbida per un’ammortizzazione efficace a una base più rigida che garantisce reattività e slancio.
• Peso: 284 (uomo) - 240 (donna) g
• Drop: 8 mm
TRAIL RUNNING
Terra 2.0: la più versatile della linea Ideale per l’uso quotidiano, offre un ottimo equilibrio tra comfort, durata e design.
• Peso: 322 (uomo) - 265 (donna) g
• Drop: 8 mm
• Altezza tacchetti: 4.5 mm
K4: performance su distanze brevi
Con un drop di 6 mm, questo modello è meno ammortizzato ma più preciso, pensato per tratti tec-
nici e veloci. Disponibile anche nella versione con membrana Atom Tex per l’impermeabilità, presenta una suola a doppia densità.
• Peso: 322 (uomo) - 266 (donna) g
• Drop: 6 mm
• Altezza tacchetti: 4.5 mm
Terra Max: performance su lunghe distanze Progettata per ultratrail e gare di lunga durata, garantisce massimo comfort e supporto.
• Peso: 306 (uomo) – 252 (donna) g
• Drop: 6 mm
• Altezza tacchetti: 5 mm
TREKKING
Hard Rally: novità hiking
La new entry della primavera-estate 2026, pensata per l’escursionismo tecnico, unisce robustezza e protezione per affrontare i percorsi più impegnativi.
In occasione degli ORBDAYS, Under Armour ha svelato la nuova collezione running per la stagione spring/summer 2026. Una gamma completamente rinnovata che integra le tecnologie più avanzate, pensata per alzare l’asticella in termini di performance, supporto e design. L’obiettivo del brand americano?
Diventare un punto di riferimento per la nuova generazione di runner
_ di manuela barbieri
Il nuovo approccio Under Armour – svelato al pubblico retail in occasione del grande ritorno del brand americano agli Outdoor & Running Business Days – è costruito su due pilastri complementari. Il più strategico è senza dubbio la linea “Velociti”, pensata per gli atleti che puntano sulla velocità e sulle lunghe distanze. Cinque sono i modelli che compongono la gamma: due dedicati all’allenamento e tre ottimizzati per la gara. Tutti sviluppati in stretta collaborazione con atleti professionisti e con l’obiettivo di offrire il massimo in termini di prestazioni e reattività.
LINGUETTA MICROFORATA
LACCI ANTISCIVOLO
TOMAIA IN TESSUTO LENO WEAVE (tessitura a incrocio che garantisce struttura e traspirabilità con peso ridotto)
SUOLA IN GOMMA THINWEB (leggera e ad alta trazione)
locità. Tra i suoi punti di forza:
• materiali premium studiati per garantire reattività;
• leggerezza e protezione anche sulle lunghe distanze;
• finiture tecniche ottimizzate per i ritmi più sostenuti.
“‘Sblocchiamo’ la migliore versione di ogni atleta, creando soluzioni che non sapevano di aver bisogno, ma di cui non potranno più fare a meno”
PIASTRA IN CARBONIO A TUTTA LUNGHEZZA (visibile)
SHARON LOKEDI SUL PODIO DI BOSTON CON LA UA VELOCITI ELITE 3
Con ai piedi la UA Velociti Elite 3 - le scarpe da maratona più performante del brand americano - lo scorso 21 aprile, Sharon Lokedi ha firmato una prestazione memorabile. L’atleta Under Armour ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il primo posto alla Maratona di Boston 2025, fermando il cronometro a 2:17:22 e stabilendo un nuovo record del percorso. Un risultato
che la conferma tra le maratonete d’élite a livello mondiale. Dopo averla accompagnata alla vittoria nella Mezza Maratona di New York 2025, la UA Velociti Elite 3 si è confermata una scelta vincente nelle competizioni di alto livello, contribuendo a un altro momento chiave nella carriera di Lokedi, vincitrice nel 2022 anche della Maratona di New York.
PESO / 220 g
DROP / 0 mm
BEVEL DEL TALLONE AUMENTATO (per una transizione più fluida e maggior stabilità)
INTERSUOLA HOVR HTPU A DUE STRATI (superiore e inferiore)
Durante la Mauritania Running Experience si corre nel cuore del deserto, tra dune, oasi e città carovaniere.
Un’avventura che unisce sport, natura e cultura in un’esperienza fisica e spirituale unica
_ testo E FOTO Dino Bonelli
In Mauritania, costa nord ovest africana, transita il treno più lungo al mondo. Con i suoi oltre 200 vagoni a cassone per il trasporto del ferro estratto in una grossa miniera incastonata nel Sahara più remoto, può anche arrivare a essere lungo tre chilometri. S eduti sui binari in pieno deserto, sotto il vero sol leone, aspettiamo il lungo convoglio proveniente da Choum, entroterra sahariano, che è andato a scaricare la ghiaia di ferro nel porto di Nouadhibou e, a cassoni vuoti, sta per fare ritorno alla miniera. Sulla via a ritroso del suo lungo percorso che misura oltre 500 chilometri, il treno fa quattro/cinque fermate prestabilite, nel nulla, e in questi stop di una ventina di minuti, anche se non è lecito ma è in qualche modo consentito, chi vuole può arrampicarsi sui vagoni e farsi trasportare all’interno dei cassoni liberi dalla ghiaia ma ancora molto polverosi. Ben bardati e sigillati in ogni dove, noi, piccolo gruppo di atleti aderenti al Mauritania Running Experience, come anche qualche altro giovane del posto e alcuni pastori che caricano pure una cinquantina di capre, saliamo a bordo e viviamo una delle più malferme, polverose, assordanti e frastornanti esperienze che si possano immaginare. In tutto questo, la quiete del deserto circostante e gli splendidi colori del tramonto, sono l’abbraccio spirituale a un’avventura decisamente fisica. Dopo 400 chilometri circa e una decina di ore di ricercata ed estrosa tribolazione, scendiamo e andiamo finalmente a riposare le ossa nel nostro campo tendato itinerante.
La Mauritania Running Experience, by BHS Travel, è una forma di turismo intelligente con la corsa nel menù principale. Si corre tutti i giorni con tappe da 15 a 50 chilometri e talvolta semitappe da 7 a 12 chilometri l’una, sempre con le macchine al seguito, in modo che chi non se la sente, può interrompere la propria fatica in qualsiasi momento e a qualsiasi chilometraggio. Si dorme in un campo tendato gestito da un’impeccabile logistica locale che provvede anche ai vari pasti. Si vive il Sahara nella sua più pura e silenziosa desolazione, e nel restante tempo libero si visitano oasi, la vecchia città carovaniera di Ouadane e le incantevoli dune di Azoueiga, le più alte del paese. Come è facile da immaginare, si corre su sterrati e sabbia, e quando si salgono e poi ridiscendono le dune, anche quelle più piccole, la sabbia oltre che il piano d’appoggio, faticoso e molto allenante, diventa anche l’intero universo che ci circonda, ed è bellissimo.
ENGLISH VERSION
T he Mauritania Running Experience, organized by BHS Travel, is a form of smart tourism with running as the main feature. Participants run a stage each day, covering distances from 15 to 50 kilometers, and sometimes half-stages of 7 to 12 kilometers each. Support vehicles accompany the runners, allowing anyone to stop whenever necessary, at any point along the route.
Accommodation is provided in a tented camp, expertly managed by local logistics teams who also provide all meals. The setting offers an immersive experience of the Sahara in its purest and most silent desolation.
D uring downtime, participants can explore desert oases, the ancient caravan city of Ouadane, and the enchanting dunes of Azoueigathe highest in the country.
Sul prossimo numero andiamo a correre in Cambogia