Outdoor Magazine #05-2024

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Salewa
@outdoormag_ Periodico mensilePoste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003Conv. in Legge 46/2004 Art.1 Comma 1 LO/MI In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa
Anno 17 - Num. 5 - 2024

PUNTO IOG

10 I Rinnovata la partnership con ORBDAYS

DATI & STATISTICHE

12 I L’identikit del trail runner

INCHIESTA AZIENDE

14 I Dopo i negozi, parola ai brand

#MONTURAPEOPLE

18 I Il Sentiero della Pace in provincia di Trento

BRAND PROFILE

20 I La lana premium di Rewoolution

21 I I 30 anni di Ternua

24 I Maier Sport, gli esperti dei pantaloni tecnici

INTERVISTE

26 I Marco Busa, brand manager Salewa

#INSIDETHERACE

28 I Ad Annecy, il gotha del trail e mountain running

FOCUS PRODOTTO

30 I Fuga DU di Kailas nelle sue tre varianti

FOCUS TRAIL

31 I Trail Elite Factory di ASICS

FOCUS CLIMBING

32 I 16esima edizione del Melloblocco

34 I Intervista ai fondatori di Rockspot

36 I Stati di Grazia, la nuova puntata del Petzl Legend Tour

38 I La collaborazione tra Climbing Technology e SAAC

VETRINE CLIMBING

40 I Climbing Technology

41 I Brazz, E9, Mountain Equipment

42 I C.A.M.P, EB, Edelrid

Anno
18 24 32 28 21 26 38
17 - Numero 5 - 2024

IL VALORE DEL MEDIO

Importante premessa: oggi questo editoriale vuole in qualche modo essere “un’ode al medio” inteso non nel senso di “mediocre”. Ma alla giusta e saggia via di mezzo, sovente ricca di vantaggi e virtù. Del resto, come già dicevano i latini, con una delle loro ormai celebri locuzioni, “in medio stat virtus” (la virtù sta nel mezzo). Concetto che si presta in maniera ideale a essere applicato anche al momento contingente del mercato outdoor. Vediamo perché.

Innanzitutto dalle numerose inchieste e approfondimenti che abbiamo realizzato negli ultimi mesi (ne trovate evidenza anche su questo numero), è emerso in modo lampante come la fascia dei praticanti più orientata (talvolta ossessionata) dalla performance e dalla prestazione sia rimasta stabile se non in calo. Pensiamo allo scialpinismo, nel quale le “tutine” a livello amatoriale sono addirittura diminuite, come abbiamo evidenziato durante l’interessante tavola rotonda sulla disciplina organizzata nell’ambito dei nostri Winter Business Days lo scorso gennaio e nella nostra rubrica “Inside the race” (si veda nello specifico la puntata nello speciale ski alp del numero 2-2024). Ma è un trend che riguarda un po’ tutto il settore outdoor.

Prendiamo l’ampia categoria del trekking o comunque del cammino. In quest’ambito, negli ultimi anni è cresciuta in modo lampante sia a livello di numeri effettivi che di comunicazione la categoria del fast hiking. Che, se ci pensiamo, è qualcosa di più veloce del trekking classico e più lento del trail running, rappresentando un po’ l’anello di congiunzione tra questi due mondi. I quali si confermano i più importanti in termini di numeri e di incidenza sui fatturati di aziende e negozi. Lo dimostrano anche i dati della nostra inchiesta sul mercato italiano che vi abbiamo presentato

Editore: MagNet Srl SB

Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO

Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI

Contributors: KAREN POZZI, PIETRO ASSERETO, SARA CANALI, ANIA ALLEVA, TATIANA BERTERA, MAURIZIO TORRI, MANUELA BARBIERI

Art Director: ROSANGELA BARNI

Redazione: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Via Tertulliano, 68 - 20137 Milano

Tel. 02.87245180 - Fax 02.87245182 redazione@outdoormag.it www.outdoormag.it

sugli scorsi numeri. E anche questo mese non lesiniamo interessanti dati e statistiche: si veda la ricerca sul trail runner italiano che commentiamo alle pagine 12-13 e che il team di Outdoor Wall presenterà in modo ancor più esaustivo durante l’attesissima decima edizione degli ORBDAYS di Riva del Garda (solo uno dei vari imperdibili appuntamenti della fiera, in scena il 26-27 maggio).

Sul secondo fronte, quello del trekking e affini, appunto, vi rimandiamo all’intero speciale allegato nel quale, tra i numerosi contenuti, trovate sia alcuni numeri sui camminatori italiani che una fotografia presente e futura riguardante le vendite mondiali di scarpe da trekking e hiking. Che si prevedono in forte crescita a livello globale: se nel 2023 incidono per 19 miliardi di dollari si prevede che raggiungeranno i 26 miliardi entro la fine del 2033 con una crescita media annua del 3,1%.

Un trend positivo che, come avevamo sottolineato anche nello speciale dello scorso mese, riguarda anche il climbing in molti paesi, Italia compresa, a giudicare dalla crescita costante dei tesserati FASI, passati dai 37mila del 2020 agli 85mila del 2023, con quasi 500mila praticanti stimati. Molti dei quali solo “indoor”. E in generale senza particolari velleità agonistiche e di performance, ma con tanta voglia di benessere, divertimento, aggregazione. Come conferma l’ottimo e “definitivo” ritorno del Melloblocco, nonché flussi e tendenze riscontrabili nelle principali palestre italiane. Su questo fronte torniamo a parlare di una delle più storiche e rappresentative, la Rockspot di Milano, con la quale vi proponiamo dei dati davvero significativi sulle tipologie di utenti suddivise tra uomini e donne. Il grosso dei praticanti? Ça va sans dire… nella fascia d’età “media”, 30-40 anni.

Benedetto Sironi benedetto.sironi@mag-net.it

Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - Anno 17 - N. 5 - 2024 Periodico mensile. Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007. Iscrizione al ROC n. 16155 del 23 novembre 2007 Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali.

In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: MagNet Srl SB Responsabile dati: Benedetto Sironi

Chiuso in redazione il 20 maggio 2024 Outdoor Magazine @outdoormag_ mag-net-srl

EDITORIALE 4

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BOX AGENCY RAPPRESENTA KLÄTTERMUSEN PER L’ITALIA

OUTBACK ’97 DISTRIBUIRÀ IN ITALIA

IL BRAND FRANCESCE NOGRAD

Il brand entra Klättermusen ufficialmente nel mercato italiano, grazie a Box Agency, agenzia di rappresentanza nata nel 2015, con l’intento di diventare un punto di riferimento per i marchi internazionali. Fondato nel 1975 nel nord della Svezia, Klättermusen è un produttore di attrezzature per l’alpinismo. A ideare il brand fu un piccolo gruppo di arrampicatori locali che si pose come obiettivo quello di combinare alta tecnologia, design e materiali rispettosi dell’ambiente. La filosofia di Klättermusen è infatti il frutto dell’incontro tra la cultura montana e la crescente coscienza ecologica degli Anni ’70. Dalla sua nascita ha lavorato attivamente per ridurre al minimo l’impronta ecologica, promuovendo un’economia circolare funzionale ed efficiente. I prodotti del brand sono creati per durare nel tempo, resistendo anche a situazioni imprevedibili e a un clima spietato.

SCHWAN STABILO OUTDOOR ITALIA SRL SI RAFFORZA CON MAIER SPORTS E GONSO

Schwan Stabilo Outdoor Italia srl rafforza la propria presenza sul mercato italiano con la gestione in aggiunta a Ortovox, di altri due brand del gruppo Schwan-STABILO Outdoor come Maier Sports e Gonso. La filiale italiana, che da novembre 2023 ha trasferito la sua sede principale a Laives (BZ) in zona Produttiva Vurza, 43, ha accolto con entusiasmo la decisione del gruppo di affidarle, a soli due anni dalla fondazione (aprile 2022), anche questi due ulteriori marchi. Maier Sports, brand storico e leader nel segmento dei pantaloni outdoor, godrà di una distribuzione già presente, anche se parzialmente, presso alcuni negozianti specializzati in Alto Adige e Trentino e l’obiettivo sarà quello di allargare la distribuzione italiana. Diverso invece il discorso per Gonso, brand di bikewear, completamente nuovo nel nostro mercato.

La distribuzione italiana del marchio Nograd da parte di Outback ‘97 ha inizio a partire da quest’anno e gli ORBDays di Riva del Garda rappresenteranno l’occasione per scoprire il brand francese che fa dell’abbigliamento per l’arrampicata e la slackline il suo core. Frutto di sensibilità ed esperienza, nato dal gusto per la libertà, la creatività e la verticalità, Nograd dà forma ai dettagli e lavora per ridurre il più possibile il suo impatto ambientale. La sede del brand è situata tra Parigi, la capitale della moda, e Fontainebleau, il tempio dell’arrampicata. Ed è proprio a Fontainebleau che il brand francese progetta i suoi modelli che vengono immediatamente testati nella foresta magica. Outback ’97 è l’agenzia di rappresentanza di Bergamo che si dedica da sempre alle attività legate alla montagna. L’ingresso di Nograd va ad ampliare un portafogli di clienti già corposo.

GARMIN: NEL Q1 FATTURATO RECORD SU TUTTI I SEGMENTI

Il fatturato del primo trimestre di Garmin è cresciuto del 20% anno su anno – con numeri importanti su tutti i segmenti – mentre il reddito operativo è aumentato del 51%. I ricavi consolidati hanno raggiunto i 1,38 miliardi di dollari, un record per il primo trimestre, rispetto ai 1,15 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso. Anche i proventi operativi di 298 miliardi di dollari sono stati una cifra senza eguali, in aumento rispetto ai 197 miliardi di dollari del 2023. Le vendite nette del settore fitness, che includono anche i prodotti bici, sono aumentate del 40% rispetto allo stesso periodo del 2023, toccando i 343 milioni di dollari. Il segmento Auto OEM ha fatto il salto più lungo di tutti, con un +58% (129 milioni di dollari), seguito da fitness, marine a +17% (327 milioni di dollari), outdoor a +11% (366 milioni di dollari), e aviazione a +2% (217 milioni di dollari).

Polartec sottolinea la propria dedizione verso la costruzione di un futuro più sostenibile, perseguendo i tre punti cardine, People, Product e Planet, condivisi per il 2025, tra i quali figurano gli Obiettivi Net-Zero certificati su base scientifica. In accordo con l’impegno volto alla trasparenza e alla sostenibilità portato avanti da Milliken, come sottolineato nella recente pubblicazione del sesto rapporto annuale di sostenibilità, Polartec è orgogliosa di mettere al centro di tutto ciò l’innovazione e la responsabilità ambientale. Il Rapporto di Sostenibilità 2023 di Milliken & Company svela le prestazioni ottenute rispetto agli Obiettivi di Sostenibilità 2025 e agli Obiettivi Net-Zero del gruppo che opera a livello globale in mercati diversificati, illustrando i principali impatti dell’azienda in termini di persone, prodotti, pianeta e le misure adottate in ambito di emissioni zero. Include, inoltre, aggiornamenti su ciascuna delle aree di impatto chiave a cui Milliken e Polartec aderiscono:

People - per la sicurezza dei dipendenti Product - per affrontare le sfide derivanti dalla fine del ciclo di vita delle materie plastiche Planet - nell’acquisto di energia rinnovabile Net-Zero - per diminuire le emissioni entro il 2030.

6 NEWS
POLARTEC PRESENTA IL REPORT DI SOSTENIBILITÀ 2023 DI MILLIKEN & COMPANY

PATAGONIA: IL WORN

WEAR TOUR ARRIVA NELLE FALESIE D’EUROPA

Questa primavera torna il progetto di Patagonia, che vede il suo team per le riparazioni impegnato presso falesie e boulder di tutto il continente europeo. In Italia, arriverà dal 16 al 18 giugno ad Arco (TN). Due officine di riparazione itineranti si recheranno in destinazio ni e festival di arrampicata in Francia, Italia, Germania, Svizzera, Paesi Bassi e Regno Unito e offriranno agli appas sionati di climbing riparazioni gratuite di cerniere rotte, strappi, bottoni, tiran ti e altro ancora, oltre a insegnare alle persone come riparare la propria at trezzatura. L’iniziativa Worn Wear inco raggia i clienti a prolungare la vita dei propri capi, per questo il team di Pa tagonia offrirà riparazioni gratuite per qualsiasi marchio di abbigliamento, in base all’ordine di arrivo. I due veico li originali per le riparazioni sono stati costruiti a mano per essere in grado di viaggiare nei luoghi più difficilmente raggiungibili del Vecchio Continente.

LIFE RE-SHOES: L’INIZIATIVA DI SCARPA PER L’AMBIENTE

Con il fine di ridurre l’impatto globale della produzione, il progetto di SCARPA implementa un nuovo processo per il recupero delle calzature in pelle basato sulla dissoluzione selettiva della pelle per idrolisi. Il liquido ottenuto verrà poi utilizzato per conciare la nuova pelle senza l’aggiunta di sostanze chimiche, mentre la parte rimanente della calzatura verrà riutilizzata separando le diverse componenti. La suola verrà macinata e riciclata nelle suole che andranno a costituire il nuovo modello; i lacci, i tessuti di fodera e rinforzi potranno diventare le nuove solette e i rinforzi interni, con un contenuto di riciclato fino all’80%. Ad affiancare il brand nelle diverse fasi di sviluppo del progetto Re-shoes i partner: Alma Mater Studiorum, Università Di Bologna, Sciarada Industria Conciaria, Rubber Conversion, Innovando ed EPSI – European Platform For Sports And Innovation. La campagna di raccolta di scarpe usate del modello Mojito ha superato la soglia di 1.500 paia di calzature restituite all’azienda da parte dei consumer.

La collezione di BUFF, ispirata all’oceano e realizzata dall’artista Gemma Lessinger, sosterrà la missione di Surfrider di proteggere i mari, le onde e le spiagge del mondo, attraverso la donazione del BUFF COLLABORA CON SURFRIDER FOUNDATION

7 NEWS
www.bvsport.com M CM CJ CMJ N ADV_OUTDOOR.pdf 1 15/02/2024 18:38:34
PER UNA NUOVA LINEA

TEXSTILE PORTA A RIVA DEL GARDA

IL TESSUTO TECNICO MADE IN ITALY

OUTDOOR BY ISPO 2024: THINK OUT OF THE DOOR

Per la terza edizione, il Palavela ospiterà l’evento dedicato alla filiera del tessile sportivo del 27-28 maggiodi cui Outdoor Magazine e Running Magazine sono media partner. Una fiera che vuole rispondere a una domanda mondiale di tessile tecnico che si conferma in continua crescita e che vede nella manifattura italiana un esponente di spicco. Infatti, l’export italiano del settore sta ottenendo delle performance ben superiori alla media mondiale. Il ruolo centrale delle aziende italiane all’interno di questo settore emerge chiaramente scorrendo gli elenchi degli espositori nelle fiere di riferimento, dove spesso rappresentano quasi il 50% del totale. Texstile nasce proprio da queste premesse con l’obiettivo di dare vita a un grande evento di promozione del made in Italy a 360 gradi. In questo senso le aziende della filiera del tessile sportivo che hanno almeno una parte di produzione in Italia, potranno invitare i clienti più importanti e fargli vivere due giorni di business in un ambiente in grado di racchiudere gli elementi simbolo del made in Italy.

Ortovox, oltre a sviluppare prodotti innovativi di alta qualità progettati per contribuire alla sicurezza in montagna, è profondamente impegnato anche nell’ambito della formazione attraverso la condivisione di nozioni e di know-how. L’Ortovox Safety Academy, con il suo programma di corsi online e offline, è una delle più grandi iniziative formative dedicate agli sport di montagna. I corsi di alpinismo sono pensati per consentire ai partecipanti di effettuare uscite su terreni ghiacciati in piena sicurezza, mentre i corsi di escursionismo agile si concentrano sulle tecniche elementari di arrampicata e sulle modalità di progressione su terreni alpini. Il Safety Academy Lab Ice è invece una piattaforma di formazione interattiva e digitale, studiata appositamente per rinfrescare e approfondire le proprie conoscenze sull’alpinismo e offrire una preparazione adeguata per affrontare roccia, firn e ghiaccio.

La Fortezza da Basso di Firenze ospiterà dall’11 al 14 giugno la 106esima edizione estiva di Pitti Uomo, uno dei più importanti saloni di brand di moda. Con l’occasione verrà dedicata una sezione ai marchi outdoor; l’obiettivo è intraprendere una nuova prospettiva di lifestyle. Nata dall’incontro tra la passione per gli sport legati alla natura e la ricerca stilistica più avanzata, I GO OUT è una delle sezioni più apprezzate della fiera e presenta una selezione di brand internazionali di abbigliamento, accessori e oggetti per l’outdoor. Alla Sala della Ronda, a questa edizione va in scena con un nuovo allestimento curato da Sebastiano Tosi, designer elvetico capace di spaziare dall’interior design all’advertising, che impiegherà un materiale innovativo come i-Mesh. Nell’installazione I GO OUT concetti provenienti da mondi apparentemente

Outdoor by ISPO 2024, in programma dal 3 al 5 giugno, torna nella sede di Messe München a Riem. Più spazio espositivo e più opportunità: tre padiglioni in 33.000 metri quadrati e un’area esterna sono la cornice ideale per incontrarsi, connettersi e collaborare. People, Product, Planet: sono questi i tre punti cardine della fiera che godrà di diverse aree espositive e interattive. OutDoor by ISPO non solo riunisce i migliori prodotti e le più grandi innovazioni sotto lo stesso tetto, ma fornisce anche una piattaforma per lo scambio di idee e la collaborazione nella ricerca di soluzioni per un’industria sostenibile. Il Sustainability Hub di OutDoor by ISPO funge da punto di riferimento per tutti coloro che sono attivamente impegnati in approcci pionieristici e soluzioni sostenibili, per un futuro prospero e consapevole dell’ambiente. Tra le altre cose, gli espositori potranno presentare l’intero ciclo di vita dei loro prodotti e dimostrare come le risorse possano essere preservate in modo sostenibile.

La Sportiva celebra l’inaugurazione del suo primo negozio al dettaglio negli Stati Uniti a Boulder, in Colorado. Situato al 2100 di Broadway Street, all’incrocio con Spruce Street, la nuova sede è in una posizione perfetta per servire gli appassionati di montagna della zona. Le porte al pubblico sono state aperte il 2 gennaio 2024. La nuova apertura è stata festeggiata dall’azienda con un evento inaugurale che ha riunito la comunità di Boulder e ha contribuito a rimarcare l’impegno del brand nel rafforzamento della propria presenza nel mercato statunitense. L’evento si è tenuto dal 18 al 19 aprile attraverso diverse attività, tra cui musica dal vivo, food truck gourmet e una vasta gamma di vini italiani e bevande di alta qualità. Il fine settimana è stato segnato anche dal primo North America Athlete Summit di La Sportiva, un incontro tra gli ambassador del marchio rappresentanti dell’ampia linea di prodotti dell’azienda.

distanti si confrontano in un unico ambiente. Sul soffitto mesh di fibra di vetro e basalto risaltano in strutture tridimensionali che vanno a giocare sulla percezione dello spazio, a seconda della prospettiva. A terra, panche di legno, juta e cordura incorniciate da elementi naturali enfatizzano l’equilibrio tra uomo e natura, tra

il tecnico sospeso e il naturale che ci circonda. Protagonista del nuovo allestimento è appunto i-Mesh, tessuto tecnico, innovativo, sostenibile e completamente personalizzabile creato per l’architettura, il design e l’arte. Risultato di una tecnologia avanzata – brevettata e pluripremiata – concepita dopo anni di ricerca in molteplici settori, i-Mesh è un tessuto/non tessuto che ha caratteristiche di unicità dal punto di vista della bellezza, resistenza e versatilità, il tutto con una produzione a zero scarti. Inoltre, a giugno la sezione I GO OUT interpreta il diffuso desiderio di un più fresco contatto con la natura puntando anche sulla partecipazione speciale del brand giapponese Snow Peak, leader nel mondo del camping, che presenta la sua collezione sia alla Sala della Ronda che con uno spazio esterno della Fortezza da Basso.

8 NEWS
NUOVA APERTURA DI LA SPORTIVA, LA PRIMA IN AMERICA
VIA ALL’ESTATE CON LA SAFETY ACADEMY DI ORTOVOX
I
OUT: LA SEZIONE DI PITTI UOMO DEDICATA ALL’OUTDOOR
GO

JOB OPPORTUNITIES

SOCIAL MANAGER MANAGER

MagNet srl SB, per azienda settore bike su Milano, è alla ricerca attiva di un social media manager, con almeno due anni di esperienza nel ruolo e provenienza da realtà medio strutturate.

Le attività

Implementare strategie social media mirate ad aumentare l’engagement e l’awareness dei brand della comunità ciclistica. Gestione e cura di contenuti sui vari canali social tra cui Facebook, Instagram, Threads, LinkedIn, YouTube seguendo i trend del settore. Monitoraggio delle metriche di performance per ottimizzare le strategie e raggiungere gli obiettivi stabiliti

Requisiti preferibili

• Esperienza precedente nella gestione dei social media, preferibilmente in un’azienda o agenzia

• Eccellenti capacità di comunicazione e scrit tura creativa in lingua italiana e inglese

• Conoscenza approfondita delle migliori prati che e delle tendenze dei social media

• Capacità di analizzare dati e metriche per trarre insight significativi

• Creatività e capacità di generare idee innova tive Cosa offre l'azienda: Ambiente stimolante e formazione continua. Assunzione a tempo indeterminato full time, Ral commisurata all'e sperienza.

DUE FIGURE JUNIOR

PER LA DIVISIONE SALES

Per brand internazionale di calzature tecniche per alpinismo, escursionismo e altre attività all’aperto, siamo alla ricerca di due figure junior da inserire nella divisione sales. Le risorse, una volta formate, dovranno vendere i prodotti del brand ai negozianti del nord e centro Italia.

Le regioni/città interessate saranno: Berga mo, Brescia, Tre Venezie, Friuli, Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Lazio.

Requisiti preferibili

• Interesse per il mondo sportivo e nello spe cifico forte passione per la montagna, oltre ad avere un’attitudine commerciale

• Ha appena terminato gli studi o ha avuto una breve esperienza lavorativa

• È disponibile per il primo anno ad andare almeno 2-3 volte a settimana presso la sede italiana del cliente in provincia di Treviso

• Dopo il primo anno, invece, si chiederà disponibilità a viaggiare dal centro al nord Italia

Cosa offre il nostro cliente

• Contratto di assunzione, idealmente in ap prendistato, ma verranno prese in conside razione eventualmente anche assunzioni a tempo indeterminato in base all’esperienza e competenza del/la candidato/a

• Compenso fisso + bonus (in relazione alle vendite), rimborso spese di trasferta e mac china aziendale.

VUOI CANDIDARTI?

Scrivi a jessica.conte@mag-net.it

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QUATTRO DIPENDENTI SU DIECI SONO SCONTENTI DEL LAVORO E PRONTI A CAMBIARE

Aumenta la soddisfazione dei lavoratori, ma sono ancora tanti gli “scontenti” della loro vita lavorativa, della situazione economica e della bassa prospettiva di carriera, quindi pronti a cambiare azienda. È quanto emerge dal report annual Salary Guide 2024 presentato da Hays Italia. Lo studio ha coinvolto un campione di 1.348 professionisti, prevalentemente middle e top management, e 828 aziende. Secondo lo studio, quasi 4 dipendenti su 10 sarebbero pronti a cambiare azienda. Nella scelta di nuovo lavoro, oltre alla retribuzione, risultano sempre più importanti la crescita professionale (51%), il work life balance (49%), i benefit (47%) e i ruoli o progetti interessanti (41%). Nel 2024, il lavoro agile, soprattutto l’ibrido, si conferma una realtà consolidata, tanto che molti si licenzierebbero in caso venisse eliminato.

Ferrino Ultimate 35+5 è lo zaino ideale per l’alpinismo in qualsiasi condizione climatica. Pioggia e neve non potranno intaccare il materiale riposto nel vano principale, impermeabile al 100% grazie al sistema HDry®, un processo di laminazione 3D brevettato che, in un unico passaggio, senza bisogno di cuciture e termonastrature, sigilla perfettamente lo zaino e tutte le cuciture, rendendo lo zaino impermeabile e resistente (10.000 mm di colonna d’acqua anche in corrispondenza di cuciture).

HDry è PTFE-FREE, PFAS-FREE e certificata OEKO-TEX STANDARD 100

9 NEWS - AREA TALENT
NEXT LEVEL WATERPROOFING

UN ALTRO ANNO INSIEME

Per la quarta edizione consecutiva, l’Italian Outdoor Group di Assosport rinnova la partnership con Outdoor & Running Business Days di Riva del Garda

_ a cura dell'Italian Outdoor Group

L’evento, cresciuto in maniera importante negli ultimi anni, è diventato un appuntamento da non perdere per le aziende del settore outdoor, una piattaforma per la promozione e i test di prodotto, ma anche un'opportunità unica di dialogo e scambio all'interno di un'industria in continua evoluzione. Saranno due gli incontri imperdibili organizzati dall'Italian Outdoor Group: l’annuale Tavola Rotonda con i negozianti outdoor e l’Assemblea delle aziende del Gruppo. La Piazza IOG sarà inoltre anche quest’anno punto di riferimento per le presentazioni di prodotto che le aziende associate hanno l’opportunità di organizzare. Questi gli appuntamenti che coinvolgono l’associazione:

ASSEMBLEA ITALIAN OUTDOOR GROUP di ASSOSPORT

Lunedì 27 maggio ore 13.30, Sala Presentazioni

L’Assemblea annuale del Gruppo IOG è ormai diventato un incontro consolidato agli ORBDAYS. Come previsto dallo statuto, infatti, l’assemblea rappresenta un momento cruciale per le aziende associate che hanno l’opportunità di confrontarsi sui temi più rilevanti e condividere le proprie visioni e strategie per il futuro. Dopo un consuntivo dell’attività svolta nell’ultimo anno, si discuteranno i progetti futuri del gruppo e si pianificheranno insieme le prossime iniziative, valutando sempre nuovi bisogni e opportunità.

TAVOLA ROTONDA AZIENDE E NEGOZIANTI

Lunedi 27 maggio ore 10.30, Sala Presentazioni

In un’ottica di favorire un costante dialogo tra industria e di-

stribuzione, IOG coglie l'occasione della fiera ORBDAYS per incontrare i negozianti specializzati outdoor. Questo confronto, aperto e collaborativo, favorisce la condivisione di esperienze, la discussione di tematiche di interesse comune, delle sfide e delle opportunità del mercato e la costruzione di relazioni solide e durature tra produttori e rivenditori.

PIAZZA IOG

Forti del successo delle scorse edizioni, la Piazza IOG, uno spazio di 100 mq posizionato al centro del padiglione, fungerà da luogo di incontro e network per le aziende associate, nonché area a loro disposizione per organizzare presentazioni, ospitare clienti, giornalisti e colleghi imprenditori. Un catalizzatore di innovazione e collaborazione all'interno dell'industria outdoor che contribuisce al suo continuo sviluppo e consolidamento come punto di riferimento per gli operatori del settore.

_SCOPRI IL MONDO IOG

Se sei un’azienda outdoor o un negoziante outdoor e desideri conoscere i progetti, i servizi e le opportunità che offre l’Italian Outdoor Group, ti aspettiamo alla Piazza IOG per darti tutte le informazioni.

In un mercato in costante evoluzione è sempre più competitivo, perciò crediamo fermamente che l'unione faccia la forza. Presso la Piazza IOG avrai l'opportunità di incontrare i nostri rappresentanti, scoprire i progetti e le iniziative dell'associazione e comprendere come possiamo collaborare per supportare la tua attività e contribuire al successo del settore outdoor nel suo complesso. Condividere strategie, soluzioni e idee con altri protagonisti del settore non solo alimenta la tua crescita individuale, ma rafforza l'intero sistema outdoor.

Per maggiori informazioni contattare gli uffici di Assosport (ref. Marisa Bosa): assosport@assosport.it - 3497761964

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PUNTO IOG
italianoutdoorgroup.it

CHI È IL TRAIL RUNNER ITALIANO?

Allenamento, gare, scelte d’acquisto: sono alcuni degli aspetti indagati dalla ricerca della piattaforma digitale Outdoor Wall, per conoscere meglio chi corre sui sentieri in Italia di Karen Pozzi

Chi sono i trail runner italiani? Come corrono? Come si allenano? Che cosa leggono, ascoltano, guardano? Outdoor Wall, piattaforma digitale che racconta le storie di chi corre, in collaborazione con Francesco Puppi, atleta di corsa in montagna, ha cercato di dare risposta a queste domande. Fin dalla prima analisi dei dati raccolti, sono state confermate alcune ipotesi: chi corre ha una buona salute mentale, UTMB è la gara che emoziona di più, Kilian Jornet è l’atleta più popolare. Al contrario, altre ipotesi si sono rivelate falsi miti: solo chi corre gare ultra si definisce un ultra runner o che correre è uno sport economico.

CORSA

Perché corri? Da dove vieni? Corri da solo o con altri? Come ti identifichi?

Correre per se stessi

I trail runner sono motivati da se stessi e dalle sensazioni che provano durante la corsa. Le motivazioni sono di natura individuale: la salute mentale, la connessione con la natura e lo stare da soli con i propri pensieri. Correre è importante per sentirsi bene. L’88% valuta la propria salute mentale almeno 7 in una scala da 1 a 10.

Sentirsi parte di qualcosa

Nonostante l’aspetto sociale legato alla corsa per i trail runner sia secondario tra le motivazioni per cui correre, solo il 29% non è parte né di un gruppo Fidal né di un Run Club. Il 42% dei trail runner fa parte di un gruppo Fidal, condizione necessaria per partecipare alle gare. Al contrario i Run Club rimangono una nicchia.

ALLENAMENTO

Quante volte corri? Quanti chilometri corri? Segui una dieta specifica? Segui un piano di allenamento? Corri e basta?

Competere

I trail runner gareggiano relativamente spesso, nonostante la competizione non sia tra le principali motivazioni per cui corrono. Tutti i trail runner hanno gareggiato almeno una volta, su diversi format e superfici. L’importante è tagliare il traguardo, il tempo non è così rilevante.

Applicare il metodo

L’identificazione del trail con le distanze ultra spinge i trail runner ad allenarsi in maniera metodica. I trail runner si affidano a piani di allenamento durante tutto l’anno o in vista di gare specifiche. La corsa viene integrata con altri sport come l’escursionismo, il ciclismo e lo sci.

“Il Trail Runner Italiano siamo noi, è chiunque vada a correre su un sentiero.

Proprio come il sentiero, mai uguale a se stesso, anche noi siamo in costante evoluzione: il progetto di ricerca Il Trail Runner Italiano ne coglie un'istantanea, così da capire meglio cosa si nasconde dietro la prossima curva” Francesco Puppi

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DATI & STATISTICHE

GARA

Quali gare ti emozionano? Come scegli la tua prossima gara? Ultra o sub-ultra? Quanto spesso gareggi?

Il fascino delle ultra

Le distanze ultra sono quelle che più attirano l’attenzione, sia come fonti di ispirazione che a livello di partecipazione. UTMB, TOR e LUT sono le gare più seguite. Il 77% dei trail runner gareggia su distanze ultra la maggior parte delle volte durante l’anno.

ACQUISTI

Come decidi il prossimo acquisto? Quanto spendi? Quali brand vesti?

HOKA flying high

HOKA è il market leader nel trail running italiano, essendo largamente il brand più utilizzato. Il marchio francese si posiziona molto più avanti rispetto ai suoi competitor: Nike, Salomon, ASICS e adidas.

L’ultra running non è economico

L’impegno economico tra chi si identifica come ultra runner è più elevato rispetto a chi corre distanze subultra. La spesa annua in calzature, abbigliamento e accessori è più alta rispetto a chi corre distanze più corte, con più di un terzo che spende oltre 500 euro all’anno. I fattori relativi al costo delle gare hanno un peso maggiore quando gli ultra runner devono decidere a che gara iscriversi.

METODOLOGIA

I dati sono stati raccolti tramite un sondaggio distribuito digitalmente tra il 9 settembre 2023 e il 9 novembre 2023.

CAMPIONE

Il campione (900 persone) è stato analizzato nella sua interezza per descriverne le caratteristiche generali. In aggiunta, sono stati praticati dei test di associazione statistica su determinate variabili giudicate di interesse per l’obiettivo della ricerca, dividendo il campione in tre gruppi identificati tramite: sesso, età e identificazione distanza corsa.

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13 DATI & STATISTICHE

1.Fatturato 2023: 29 negozianti hanno dichiarato di aver chiuso l’anno in calo, 40 stabile e 32 in crescita. Per voi come è stato il 2023 in termini di fatturato?

2.Com’è iniziato il 2024? Riuscireste a fare un primo bilancio di metà anno?

3.

Molti negozianti hanno segnalato come una delle problematiche più ricorrenti del 2023 la concorrenza online, spesso attuata direttamente dai siti del brand o da marketplace. “Negozianti e brand dovrebbero essere partner e non concorrenti”. Come rispondete a questa affermazione? Come potete limitare la concorrenza online?

4.I negozianti sono il vostro contatto diretto con il pubblico finale e hanno individuato un aumento dei praticanti di sport outdoor. Anche voi percepite lo stesso?

5.67 negozi hanno dichiarato di aver registrato accumuli di magazzino e molti di loro hanno affermato di dover ordinare meno nel futuro. Questa intenzione si è concretizzata? Com’è andato o come sta andando quindi il sell in della FW 24/25?

6.Qualche negoziante lamenta che i brand richiedano sempre più ordini anticipati con il conseguente rischio di poter prevedere correttamente le vendite di quella collezione. Avete anticipato la fase degli ordini? Qual è il motivo?

7. Alcuni evidenziano assenza di supporto (concessione di resi o dilazione di pagamenti) da parte dei brand nei casi di eccessivo overstock. Cosa rispondete?

8.Per lla nostra inchiesta è emerso quanto le occasioni di test prodotto con il pubblico finale siano una chiave molto proficua per l’aumento delle vendite. Cosa ne pensate? Avete attivato o attiverete iniziative di questo tipo?

9.I clienti sono sensibili ai temi della sostenibilità, ma non sono disposti a spendere di più. I driver di scelta sono altri (prezzo,caratteristiche tecniche, estetica, ecc): questo quanto è emerso in molte risposte dei retailer. Cosa ne pensate e quali azioni realizzate per promuovere la scelta di prodotti a minor impatto ambientale? Cosa deve ancora cambiare per far sì che la sostenibilità diventi un driver di scelta d’acquisto?

10.Quali sono le aspettative per il 2024? 40 negozi prevedono un aumento del fatturato e 36 stabilità. Anche secondo voi il 2024 sarà l’anno della ripresa? Siete ottimisti a riguardo? Che previsioni fate a lungo termine?

11.Che consigli fornireste ai negozianti per emergere nel futuro?

12.Avete altre considerazioni / commenti?

PAROLA ALLE AZIENDE

Completata “La Carica dei 101”, l’inchiesta esclusiva ai negozianti outdoor, è il turno dei brand per un confronto costruttivo a favore del mercato _ a cura della redazione

Sui primi tre numeri di Outdoor Magazine del 2023, abbiamo pubblicato "La Carica dei 101”, la nostra inchiesta esclusiva che coinvolge 101 negozi di outdoor in tutta Italia. L’indagine ha delineato un quadro sull’andamento del mercato del 2023 attraverso la voce di punti

1

Il nostro fatturato 2023 è stabile rispetto al 2022. L’obiettivo era, come sempre, quello di crescere, ma visto che il 2022 era stato un anno eccezionale grazie all’ondata post Covid, riuscire a mantenerlo per noi è un ottimo risultato.

2.Molto difficile dirlo al momento: i saldi sono andati molto bene, con molti riordini dei prodotti fall-winter, ma stiamo consegnando la collezione spring- summer e i dati di sell out al momento in nostro possesso non sono molto positivi. Non è ancora possibile fare un bilancio.

3.Certo, vendendo sul nostro sito ufficiale siamo sicuramente dei concorrenti, ma non sleali, non giochiamo alla guerra dei prezzi. Proponiamo prezzi di listino tutto l’anno su prodotti di alta gamma e carryover e durante i saldi stiamo molto cauti nel fare sconti. Rispettiamo il mercato e i nostri clienti.

4.C’è stato il boom post Covid e la gente, seppur molta è tornata alla vita di prima e alle vacanze al mare, va ancora in montagna. Ma non vedo al momento una crescita ulteriore.

5.Si è concretizzato e gli accumuli ci sono anche nei nostri magazzini. Nel 2022 c’era una mancanza di prodotto e vi erano molti ritardi di consegne quindi in tantissi-

vendita selezionati. Sulla base di quanto emerso abbiamo elaborato delle domande che consentano ai brand di fornire il loro punto di vista e rispondere a eventuali problematiche espresse dai retailer per un confronto costruttivo a favore del mercato.

mi hanno fatto acquisti più elevati per non rischiare di rimanere senza. Purtroppo il sell out non ha rispecchiato il sell in. Soprattutto per la categoria calzature, i negozianti hanno comprato una consistente quantità sulla base dei numeri post Covid ma i nuovi praticanti non comprano scarpe ogni anno.

6.Già nel 2021 abbiamo anticipato le date, al massimo di un mese, rispetto al passato per essere sicuri di avere prodotto disponibile per tempo visti i problemi di trasporto e di sovrapproduzione nelle fabbriche soprattutto in Asia.

7.Non è il nostro caso, il cliente ha sempre la possibilità di fare ordini più tardi (per esempio a settembre per una collezione spring), ma ovviamente non avrà le stesse condizioni di chi acquista nelle tempistiche corrette per il lancio di produzione e che premiamo con una scontistica specifica e dovrà adattarsi a quanto rimasto in magazzino. Chiediamo uno sforzo soprattutto ai clienti più importanti e a loro garantiamo il diritto di reso o la possibilità di cambiare l’ordine effettuato per un mese. Siamo sempre stati flessibili.

8.Dipende dalle categorie strategiche per l’azienda, per l’abbigliamento non proponiamo dei test. Dal 2023 è molto importante il trail running, abbiamo lanciato prodotti

nuovi e ne lanceremo nel 2025 quindi promuoviamo test calzature nei negozi e questo ci aiuta a supportare il sell out.

9.Deve cambiare la mentalità del consumatore che va anche educato a non cercare sempre il prodotto al prezzo inferiore (seppur comprensibile vista la situazione economica), ma quello piu longevo e di qualità. A livello aziendale e di prodotto adottiamo diversi comportamenti sostenibili che per noi sono imprescindibili, ma non sono oggetto di comunicazione perché viene percepito spesso come greenwashing. Mettiamo però a disposizione tutte le informazioni a essi correlate.

10.Speriamo di chiudere ancora in modo stabile, non prevedo un aumento del fatturato. La crescita rimane il nostro obiettivo aziendale e facciamo di tutto per raggiungerla, ma vista la situazione attuale non credo sia possibile.

11.Secondo me dovrebbero ascoltare un po' i consigli dei brand. Noi abbiamo informazioni sul mercato e sulle tendenze prima di loro. Loro invece hanno dati di sell out del presente ed è difficile pensare a quello che sarà il futuro e questo li blocca anche nell’ordinare le novità. Il negoziante dovrebbe avere più apertura e visione a lungo termine e affidarsi un po' più a noi come loro partner.

14 INCHIESTA ESCLUSIVA
LE DOMANDE
_MILLET
Herve Sergio Locatelli, sales & martketing director

Da oltre 40 anni tracciamo la strada dell’innovazione tessile. Per fare meglio. Per creare meglio. Per essere migliori. Per il nostro pianeta, per noi e per i nostri prodotti. Per andare oltre.

Immagini e diritti niklassoderlund©
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1.

Il 2023 è stato per AKU l’anno record di sempre superando il risultato del 2022 che era stato a sua volta un anno record.

2.Il 2024 non sta seguendo la tendenza degli anni precedenti. Era previsto e l’abbiamo già riscontrato con gli ordini per la SS24 che si sono ridotti a causa dell'alta giacenza di prodotto nei magazzini dei negozianti, e non solo.

3.

La logica risposta alla domanda posta è che concordiamo al 100%: negozi e brand non sono concorrenti e dovrebbero, per AKU devono, esssere partner. Per quanto ci riguarda, infatti, siamo e vogliamo essere sempre più vicini ai nostri clienti offrendo il massimo supporto per tutte le azioni che possano portare miglioramenti dei rapporti e del business per entrambi. Bisogna considerare però che un sito internet è globale e ha più visibilità di una vetrina fisica. È perciò logico che un’azienda cerchi di sfruttare questa visibilità per comunicare il proprio Brand a più utilizzatori finali possibili. E questo è un vantaggio anche per lo stesso negoziante.

4.Sicuramente sì. La pandemia, che ormai sembra molto lontana, ha fatto avvicinare al mondo outdoor moltissimi nuovi praticanti e ha fatto appassionare chi già lo era. Di tutti i neofiti molti sono rimasti, facendo crescere il numero totale.

5.Confermo che i livelli di magazzino presenti nel mercato non hanno portato a sell in all’altezza delle stagioni precedenti. Era abbastanza facile prevederlo.

6.Le problematiche di approvvigionamento dovute alla pandemia hanno portato tutte le aziende ad anticipare le campagne vendite. Onestamente ora, pur

SALEWA _AKU

1.Dopo le crescite in doppia cifra degli anni immediatamente post pandemia e la ricaduta positiva su tutto il settore outdoor, il 2023 è stato un anno di leggera contrazione dovuta a una serie di fattori anche esogeni al mercato come l’inflazione stessa. I consumi sono più alti rispetto al periodo pre pandemia anche se la domanda si è stabilizzata e la crescita del mercato outdoor è proporzionalmente più contenuta. Tuttavia, gli ordini basati su una previsione di crescita a ritmi più alti, hanno aumentato le scorte di magazzino dei nostri partner commerciali e l’effetto a cascata che ne è derivato sui nostri magazzini e che in economia viene definito “effetto Forrester”, durerà ancora qualche mese, ma siamo fiduciosi in una ripresa nel 2025. Il mercato outdoor di per sé è in crescita anche se non ai livelli post pandemia, per cui il settore gode di buona salute.

2.L’effetto Forrester ha portato a un rallentamento negli ordini da parte dei clienti. Siamo attualmente leggermente sotto alla crescita attesa, ma non ci discostiamo comunque molto da ciò che avevamo previsto.

3.Come brand e gruppo seguiamo le evoluzioni nelle abitudini di acquisto dei consumatori e la maggiore propensione allo shopping online è una di queste. Di conseguenza, la tutela delle politiche di prezzo è un nostro compito e cerchiamo di tenere i prezzi sui vari canali di distribuzione il più possibile allineati.

4.Confermo, il trend dei nuovi praticanti è in crescita, in maniera più contenuta rispetto alla “sbornia post pandemica”, ma ancora molto confortante per le proiezioni di crescita futura e con molto spazio per attrarre ancora nuovo pubblico urbano.

se alcuni problemi di approvigionamento e produzione persistono ancora, siamo tornati a tempistiche “normali”. Il fatto di avere la produzione della maggior parte dei nostri prodotti in fabbriche di proprietà ci permette di essere meno rigidi con le tempistiche anticipate.

7.Non credo che questi negozianti intendessero come “assenza di supporto” il fatto di avere incondizionatamente la possibilità di reso dell’invenduto o il rimandare sistematicamente i pagamenti dovuti. Questo non sarebbe più collaborazione, ma “scaricare” sul produttore tutti i rischi d’impresa. In AKU paghiamo puntualmente i fornitori e facciamo approvvigionamenti di materie prime per la maggior parte molto prima della raccolta ordini. Sempre con l’obiettivo di “vincere entrambi” abbiamo flessibilità e disponibilità per sederci assieme ai nostri clienti e trovare soluzioni anche per questo tipo di supporto. Non possiamo invece supportare chi decide unilateralmente di non pagare per la merce ricevuta.

8.Siamo sempre stati, e sempre lo saremo, iperdisponibili per test prodotto e formazione anche in collaborazione con i nostri partner. Abbiamo infatti un programma chiamato “TRAIN TEST FEEL” che appunto prevede incontri di formazione, anche presso la nostra sede con visita dello stabilimento produttivo, e test destinati ai negozianti e ai loro clienti, sia italiani che esteri.

9.Concordiamo perfettamente con la risposta data dai negozianti. In Italia certe tematiche non sono ancora driver per l’acquisto dei prodotti. In altri Paesi europei invece questi temi sono già “caldi” e i negozianti stessi decidono i loro assortimenti anche in base a queste tematiche. Questo però è un tema troppo lungo a cui rispondere in poche righe… noi sappiamo che un’industria che prende materie prime e le trasforma

5.Anche qui confermo, si tratta di una conseguenza dell’effetto a cascata di cui sopra e i cui effetti si sentiranno ancora per tutto il 2024 e parte del 2025.

6.Uno degli effetti più importanti sul modo di lavorare degli ultimi anni, nato dal periodo pandemico e dai disagi logistici che si erano creati, è stato proprio il doversi adeguare a nuove tempistiche dettate dalla catena dell’approvvigionamento per ridurre il lead time il più possibile. Quello che sta avvenendo oggi, però, è un allentamento di questa logica e di fatto siamo tornati a dare più tempo alle campagne vendite, posticipando anche i momenti di lancio ufficiale della collezione (kick-off meetings).

7.Il gruppo Oberalp in questo senso ha attuato diverse misure di supporto per i partner commerciali intervenendo con dilazioni o resi nei casi specifici in cui si è reso necessario. Chiaramente sono misure che richiedono un’attenta analisi caso per caso, ma il supporto c’è perchè siamo consapevoli di essere parte di una catena di valore che va tutelata.

8.Sono occasioni molto utili non solo per il lancio di un prodotto, ma anche per interagire con i clienti e far crescere la community. Da questo punto di vista, ci muoviamo su più fronti sia in maniera diretta con le nostre Alpine Campus experiences, sia attraverso eventi di lancio dedicati a stampa ed influencer, sia con la partecipazione ad eventi di product test organizzati dai media.

9.Il punto è che la sostenibilità di un prodotto, soprattutto dai nuovi consumatori, Millenial, Gen Z, ma non solo, e soprattutto nel mondo outdoor che fa proprio dell’ambiente il proprio playground, è ormai data per scontata, intrinseca al prodotto stesso e alle scelte di un’azienda operante nel nostro settore. Non rappresenta quindi una discriminante di scelta di per sé ma una condizione sempre più necessaria, ma non sufficiente, all’acquisto di un prodotto, dove logiche

non può essere “sostenibile”, e quindi, a prescindere dal mercato attuale e dal business più o meno alto che si può generare, AKU continua nella sua “azione responsabile” fatta di azioni concrete nel modo di operare. Come esempio posso citare: il calcolo dell’impronta di CO2 dei nostri prodotti attraverso la pubblicazione di Impacto; pubblichiamo per ciascun prodotto le informazioni sull’origine delle componenti e raccontiamo nella sezione “Behind the Label” il nostro decennale rapporto di partnership con i nostri fornitori e pubblichiamo ogni anno il Bilancio di Responsabilità dove raccontiamo i nostri sforzi in questa direzione.

10.Dopo il record 2023, per il 2024 non prevediamo un aumento dei fatturati a causa del livello di giacenze di prodotto e della situazione di incertezza attuale. L’aumento dei praticanti di sport outdoor porterà sicuramente un beneficio nei sell out e quindi, di conseguenza, da un lato assisterema al ritorno a livelli di stock fisiologici e dall’altra una probabile ricerca di prodotto per riassortimenti. Vediamo il futuro in modo positivo.

11.Non amo dare “consigli”, tanto meno così generici, ma ovviamente con i nostri partner siamo sempre aperti al confronto per costruire assieme le soluzioni migliori in qualsiasi momento e per qualsiasi necessità.

12. Siamo felici di essere qui a Riva per gli ORBDAYS, di “festeggiare” i 10 anni di questo evento e le 10 nostre presenze. Ritengo però che, nell’interesse di tutti gli operatori – industria / distribuzione / organizzatori – si dovrebbe fare uno sforzo per non moltiplicare eventi che sono dispendiosi in temini di tempo e risorse economiche per tutti gli attori coinvolti. L’incontro “in fiera” è necessario, ma il numero eccessivo degli eventi non fa altro che rendere ciascuno di essi meno partecipato e interessante.

di prezzo, di appeal estetico, di match con il proprio outfit, di emozionalità, fanno ancora la differenza nella scelta finale. Consapevoli di questo, in ogni scelta aziendale a livello gruppo e in ogni nuovo prodotto, inseriamo aspetti di riciclabilità, di eco-compatibilità e/o di upcycling del prodotto che sono ormai condizioni necessarie. Il Salewa Committed, programma di sostenibilità che certifica che un prodotto è stato realizzato nel rispetto di codici etici, sociali ed ambientali molto stretti, è in questo senso una garanzia per il consumatore che ne vede il logo applicato sui capi (ormai presente su più dell’80% dei prodotti in collezione). L’uso di materie prime riciclate dal processo produttivo, l’impiego di materiali naturali come canapa e lana alpina Alpine Wool, l’eliminazione di PFC e trattamenti DWR anche in collaborazione con i partner, il sempre maggior impiego di mono-materialità che facilita lo smaltimento e la riciclabilità di un capo, sono tutti concetti che rientrano nello sviluppo di ogni collezione Salewa, con maggiore enfasi sull’uno o sull’altro aspetto, a seconda della tipologia di prodotto e tecnicità richiesta.

10.Leggendo i segnali del mercato, è probabile che un ritorno alla normalità ci sarà pienamente solo nella seconda parte del 2025, per quest’anno prevediamo un aumento contenuto principalmente per l’effetto di cui sopra.

11.Profondità di gamma, ambiente esperienziale, lavorare su emozioni e concetti di campagna e collezione e grande conoscenza del prodotto anche in chiave comparativa per poter guidare le vendite a seconda del consumatore che hanno davanti. Un altro aspetto fondamentale è intercettare, attraverso tutti questi elementi e uno sguardo anche al di fuori del mondo tecnico outdoor, il nuovo consumatore urbano che adotta logiche molto diverse nella scelta del prodotto, legate a estetica, styling e codici di comunicazione che attirano la sua attenzione.

16 INCHIESTA ESCLUSIVA
Marco Busa, general manager Parla Fabio Furnaletto, sales manager

1

Quest’anno abbiamo registrato un calo di fatturato. Siamo tornati ai livelli del 2021, per noi un anno da record, ma un calo dà sempre una sensazione diversa. Siamo invece rimasti stabili per quanto riguarda i nostri Crazy Stores: lì non abbiamo visto particolari flessioni, anzi è stato un anno positivo.

2.Ci siamo fatti un’idea dell’andamento ma senza tutti i dati non possiamo confermarla. Il sell-in invernale ha subito un ulteriore assestamento, non abbiamo ancora dati precisi se non previsionali dei nostri negozi e stiamo programmando diverse aperture.

3.Siamo d’accordo. Capiamo che tutti brand hanno necessità di trovare canali di sfogo per il proprio stock, ma le politiche estremamente aggressive attuate da molti penalizzano fortemente i negozianti e il mercato in generale. Per quanto riguarda Crazy posso dire che non abbiamo mai usato il nostro e-commerce come un outlet, ma solo come un servizio verso i nostri clienti finali.

4.È complesso dal nostro osservatorio dare una risposta a questa domanda. Possiamo capirlo di più quando analizziamo l’andamento dei nostri stores diretti e devo dire che il 2023 è stato positivo per il retail.

5.Sì effettivamente c’è stato un calo di pre-ordini, comprensibile osservan-

do l’andamento dei magazzini di molti negozi.

6.Abbiamo lavorato duramente per non anticipare gli ordini, ma è indiscutibile che i tempi di acquisto materie prime e delle lavorazioni siano sempre più lunghi. Molti negozi richiedono consegne sempre più anticipate e ordini sempre più ritardati, è ovvio che questo elastico ha un limite. Ho sempre ritenuto che fosse estremamente importante dare modo ai negozi di vendere prima di fare ordini: ricevere ordini più consapevoli è a vantaggio di tutti. Non si può però pretendere di ordinare a marzo per ricevere la merce a luglio (e magari andare in promozione a novembre e in saldo a gennaio), tutto il flusso è poco sostenibile in questo modo.

7.

Capiamo le difficoltà e cerchiamo di essere sempre al fianco dei nostri clienti. Come Crazy cerchiamo di evitare di “drogare” gli ordini per poi ricevere resi e dover svendere la merce online. È anche questa la causa della concorrenza sleale praticata da tanti brand: quando vendi il più possibile al costo di concedere tanti resi, ti trovi costretto poi a liberarti della merce in qualche modo. Cerchiamo di stare fuori da questo giro.

8.Fare i test è sicuramente una maniera per presentare i prodotti e fare community, è molto complesso farlo nel settore abbigliamento per ovvie questioni di gestione dei prodotti.

9.Si andrà sempre più verso l’attenzione all’ambiente, riteniamo che siano tematiche di estrema importanza che tutte le aziende hanno il dovere di perseguire. Siamo anche molto realisti che i temi di sostenibilità siano molto limitati in termini di marketing: per quanto Crazy presti grandissima attenzione in tutta la filiera produttiva e investa grandi risorse in ricerca e sviluppo di materiali, tecnologie e processi sempre più sostenibili, nella nostra comunicazione puntiamo sulla tecnicità e lo stile dei nostri prodotti. Non perseguiamo la sostenibilità perchè ci aiuta a vendere di più, lo facciamo perchè è la cosa giusta da fare.

10.Sarebbe bello saperlo! Credo che la ripresa non sarà generalizzata e contemporanea, ma dipenderà dalle dinamiche di ciascun negozio e ciascuna zona. Già da questo inverno abbiamo visto segnali di ripresa, seppur a macchie, e la mia sensazione è che si tornerà a una situazione stabile sempre in questo modo.

11.Perseguire vastità di scelta ha sempre meno senso in un mondo dominato dall’online, soprattutto per prodotti di fascia medio bassa che i consumatori acquistano tranquillamente su internet. L’opportunità che vedo sta nel puntare in alto, sia come allestimento, che come target che come scelta di prodotti. Tutta la strategia commerciale di Crazy è rivolta a essere un partner per negozianti che ragionano in questo modo!

The Alpinist Way

The pursuit of a raw, no fuss, simple, lightweight approach to both mountaineering and life.

INCHIESTA ESCLUSIVA

SUL SENTIERO DELLA PACE PER UNA NUOVA CONSAPEVOLEZZA

Cinquecento chilometri, dai ghiacciai al clima mediterraneo, dalle praterie alle pareti dolomitiche. Si tratta di un lungo itinerario disegnato ormai alcuni decenni fa dalla Provincia di Trento a cura della redazione

Un sentiero tracciato recuperando trincee, camminamenti, fortificazioni che segnarono il conflitto della Grande Guerra tra il Regno d’Italia e l’Impero d’Austria e Ungheria, al quale il territorio trentino apparteneva da diversi secoli. Con un lungo e impegnativo recupero da parte delle istituzioni locali e la tracciatura e la manutenzione da parte della SAT, sezione trentina del CAI, il Sentiero della Pace torna a splendere di luce nuova grazie all’iniziativa messa in campo da Trentino Marketing, in collaborazione con Montura. Con il coinvolgimento del collettivo di giovani “Và Sentiero”, già artefici del “rilancio” del Sentiero Italia CAI, tutto il tracciato è stato monitorato e rilevato, individuando varianti per i passaggi più complessi che finora avevano impedito una grande affermazione del percorso. Sono state raccolte e rese disponibili nuove informazioni e immagini, oltre ai file già disponibili su Visit Trentino, Outdooractive e sull’app Mio Trentino; sono state individuate con le Apt di ambito tutte le risorse per il soggiorno e l’assistenza. Una grande operazione territoriale che ha coinvolto guide alpine, accompagnatori, rifugi, sezioni SAT, soccorso alpino, il Museo storico della guerra di Rovereto eccetera. Con il contributo determinante di “Và Sentiero” che ha conferito all’iniziativa quella modalità frizzante – “Esplorare, scoprire, condividere” – che ha avuto un grande successo, riconosciuto da premi nazionali ed internazionali. Ultimo in ordine di tempo, il Premio Itas per la migliore guida di escursionismo, dedicata proprio al Sentiero Italia CAI. E una nuova guida vedrà probabilmente la luce il prossimo anno, per descrivere nel dettaglio le oltre 30 tappe che fanno del

Sentiero della Pace uno dei trekking più affascinanti del mondo. Del resto si passa dal più vasto ghiacciaio d’Italia, quello dell’Adamello, alle spiagge del lago di Garda, tra gli olivi e le viti, per risalire poi ai selvaggi paesaggi dei Lagorai, ai boschi di Fiemme, alle pareti delle Dolomiti concludendo il viaggio alla base della “regina”, la Marmolada. Il Sentiero della Pace sarà rilanciato tramite alcuni trekking in cinque weekend lunghi, la prossima estate, con Và Sentiero e le guide alpine del Trentino. Tre di questi trekking includeranno anche un appuntamento culturale di grande rilievo, un nuovo format voluto da Trentino Marketing con Montura per aggiungere un approfondimento formativo e civile ad un’esperienza esaltante come quella del sentiero. Non si può insomma camminare su questi luoghi senza riflettere su che cosa possa significare, oggi e per il futuro, il termine “Pace”. Si inizierà a fine agosto con un appuntamento culturale e canoro alla Campana dei Caduti di Rovereto, luogo di valenza simbolica di valore mondiale. Per proseguire la settimana successiva nella splendida cornice di Arte Sella, con un inedito monologo di Marco Paolini dedicato al rapporto uomo-natura. Si termina poi a fine settembre, sul Pasubio, con uno spettacolo della compagnia Slegati. Un “assaggio” di questa nuova modalità di camminare è stato proposto da Trentino Marketing in occasione del recente Trento Filmfestival, quando i ragazzi di Và Sentiero e l’ambassador Montura Claudio Migliorini hanno accompagnato un gruppo di trekkers tra i forti degli Altopiani di Folgaria, Lavarone e Luserna, terminando il viaggio con un emozionante rappresentazione teatrale al Forte Busa Verle.

_ TRENTO FILMFESTIVAL, MONTURA RACCOGLIE NUMEROSI RICONOSCIMENTI

Partner del più longevo festival di montagna del mondo da 15 anni, Montura coglie questo appuntamento come l’occasione per presentare lo stato dell’arte delle proprie operazioni di sostegno all’attività cinematografica, editoriale e culturale in generale. L’anteprima del film scritto ed interpretato da Erri De Luca – “L’età sperimentale” prodotto da Soul Film - è stata senz’altro uno dei momenti più emozionanti, al quale ha preso parte anche Claudio Marenzi, presidente di Montura. In programma e in concorso erano presenti altri cinque film sostenuti a vario titolo da Montura, più altri due fuori concorso. Quattro i premi vinti: “Monte Corno”, “Keep it burning”, “The ice builders” (2). Ma grande riscontro di pubblico e di critica anche per “Il contrabbando non è peccato”, “Sadpara”, “Enigma” e “Verso la sorgente”.

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#MONTURAPEOPLE
© Va SentieroSara Furlanetto © Va SentieroSara Furlanetto

LA RIVOLUZIONE DELLA LANA

Rewoolution è la linea premium activewear del Gruppo Reda che offre un nuovo paradigma per l’abbigliamento tecnico pensato per lo sport e il tempo libero di Sara Canali

Sono 150 gli anni di esperienza del Gruppo Reda, azienda italiana attiva nella produzione dei più fini tessuti in lana Merino. Ed è proprio da questa forte expertise che è nato Rewoolution, la linea premium activewear che rivoluziona l’abbigliamento tecnico pensato per lo sport e il tempo libero. I capi Rewoolution sono confezionati in pura lana Merino, 100% naturali e responsabili e sono creati per garantire prestazioni sportive nel massimo confort. Sono realizzati con tessuti Reda Active che coniugano la qualità e l'artigianalità made in Italy con l'innovazione tecnologica e l’impegno per la sostenibilità. Infatti gli stabilimenti si trovano in Valdilana in provincia di Biella ed è qui che nascono tutte le tecnologie che fanno della lana Merino il miglior alleato per le attività sportive. Proprio partendo da queste innovazioni, Rewoolution si impegna a dare vita a una vera e propria rivoluzione dell’abbigliamento casual e sportivo, outdoor e indoor, portando tutti coloro che sono atleti, professionisti, appassionati e chi vuole semplicemente vivere la propria vita in modo dinamico e nel massimo comfort, a indossare capi realizzati con materie prime naturali di altissima qualità e dalle ottime performance.

LA PRODUZIONE - Gli stabilimenti Reda sono un centro di eccellenza del made in Italy e un indiscusso modello di produzione sostenibile. Dagli innovativi impianti fotovoltaici, ai sistemi di filtrazione dell’acqua, fino al rigoroso monitoraggio di ciascuna operazione all’interno del proprio stabilimento, Reda testimonia ogni giorno il suo impegno nel campo della sostenibilità. Ogni capo Rewoolution compie un percorso interamente tracciato e tracciabile: dalle fattorie in Nuova Zelanda agli stabilimenti in Italia, dove la materia prima viene lavorata utilizzando energie rinnovabili e processi virtuosi di riciclo e riduzione delle emissioni. I capi della linea sono fatti interamente nel nostro Paese. La materia prima arriva anche dalle tre fattorie di proprietà che si trovano in Nuova Zelanda dove vengono allevate le pecore per la lana, per poi essere lavorata in Italia dove vengono prodotti i tessuti con cui i capi Rewoolution sono realizzati. Un legame indissolubile fatto di rispetto e di condivisione con i territori e le persone che li abitano e che lavorano generazione dopo generazione.

I BENEFICI DELLA CERTIFICAZIONE ZQRX

• Benessere animale

• Sostenibilità ambientale

• Qualità delle fibre

• Tracciabilità

• Responsabilità sociale

“Rewoolution è passione, è storia di una famiglia, è la costante ricerca della qualità, dei dettagli, è il risultato di oltre 150 anni di esperienza nel mondo della produzione tessile di alta qualità. Lo scorso anno abbiamo lanciato la limited edition ‘Otamatapaio Station 1993’ per celebrare i 30 anni della presenza della Famiglia Botto Poala in Nuova Zelanda. Capi esclusivi, numerati, dove la natura incontra la tecnologia, un sensore NFC che si attiva avvicinando lo smartphone e che porta direttamente in Nuova Zelanda dove si può vedere il nostro profondo legame con le fattorie, con le persone con la natura. Scegliere Rewoolution significa abbracciare uno stile di vita dinamico e responsabile, godendo dei vantaggi di capi performanti, sostenibili e realizzati con passione e dedizione” Francesco Botto Poala, ceo di Rewoolution

INNOVAZIONE TECNOLOGICA - I capi Rewoolution sono prodotti con tessuti realizzati con la tecnologia CompACT3, che assicura migliori risultati in termini di resistenza della fibra, elasticità e morbidezza. La ricerca costante dell’innovazione si applica a tutte le fasi produttive, dalla selezione della miglior materia prima fino allo sviluppo di prodotti applicabili a impieghi sempre più diversificati. Altamente traspirante e termoregolante, il tessuto dei capi Rewoolution è privo di pelosità, non punge e riduce la formazione di odori sgradevoli. Scegliere di indossare un capo in 100% lana Merino per l’attività sportiva rappresenta un modo per tutelare l’ambiente e le generazioni future. La lana, infatti, grazie alle sue caratteristiche intrinseche, permette un minor impiego di acqua per i lavaggi riducendone la frequenza, inoltre non rilascia alcun tipo di microplastica nell’ambiente durante i lavaggi. Rewoolution utilizza unicamente lana proveniente dalla Nuova Zelanda, con certificazione ZQRX, 100% naturale, rinnovabile e biodegradabile. La sua produzione è sostenibile, la lavorazione non rilascia infatti alcun materiale nocivo per le acque né per l'ambiente e, una volta dismessa, questa fibra rientra nel ciclo naturale di decomposizione. Rewoolution è il primo brand italiano di sportwear ad aver ottenuto la certificazione BCorp.

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BRAND PROFILE

SENZA LIMITI O CONFINI

Ternua festeggia quest’anno il 30° anniversario, celebrando un viaggio verso l’innovazione sostenibile e la qualità

Il marchio outdoor spagnolo, fin dalla sua nascita, si è posto come obiettivo quello di essere da sostegno agli amanti delle attività in montagna, anche in condizioni climatiche estreme. Per questo offre prodotti ad alta tecnologia in grado di donare a chi ne fa uso resistenza e versatilità. Tuttavia, Ternua non dimentica il rispetto e si impegna a ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente nella realizzazione degli articoli, utilizzando tessuti e trattamenti quanto più sostenibili possibili. Ma facciamo un passo indietro: la storia del brand è fiabesca e oltremodo interessante. Il suo nome, e con esso il logo e i valori, si ispirano alle vicende dei balenieri baschi, avventurieri sprezzanti del pericolo, che nel XVI secolo si recarono nell’isola di Terranova (Ternua in basco). Questo stesso amore per la scoperta è stato il motore dei fondatori del brand, che già nella loro prima collezione hanno introdotto fodere in pile realizzate con poliestere riciclato da bottiglie di plastica dismesse. Allo stesso modo, nel 2013 il marchio è diventato uno dei primi al mondo a utilizzare piuma riciclata e nel 2018 tutti i suoi capi con trattamento idrorepellente sono diventati al 100% privi di PFC, diventando uno dei pionieri europei e il primo in Spagna a raggiungere questo obiettivo. Se dunque il cuore del brand è la responsabilità, la performance la sua anima. Nei suoi capi Ternua utilizza sia la propria tecnologia, sviluppata dal dipartimento R&D, sia altre conosciute a livello mondiale come StromFleece Pro, PrimaLoft, Pertex o Cordura. Sono prodotti che durano nel tempo e rafforzano l’acquisto consapevole poiché riducono drasticamente lo spreco, purtroppo

tipico dell’industria tessile. Oggi il marchio spagnolo è presente in più di 20 paesi tra Europa, Asia e America. Appartiene all'European Outdoor Group, EOCA (European Outdoor Conservation Association) ed è uno dei fondatori e attuale membro del consiglio direttivo di IGOT, It's Great Out There, associazione no-profit il cui obiettivo è promuovere la pratica delle attività outdoor con il pubblico obiettivo di contrastare i fenomeni di sedentarietà e migliorare così la qualità della vita e la socializzazione delle persone. La sua storia dimostra che la produzione di qualità è possibile e che il cambiamento non è poi così lontano.

PROGETTI CONCRETI E PIONERISTICI

Negli ultimi anni Ternua ha lanciato proposte all’avanguardia nel tentativo di promuovere l’economia circolare sfruttando materiali dismessi e dando loro una nuova vita. Con REDCYCLE Ternua ha riciclato le reti da pesca; NUTCYCLE, invece, è stata l’iniziativa grazie alla quale i gusci di noce sono stati trasformati; è poi arrivato SEACYCLE che ha convertito i rifiuti platici del mare. Il brand spagnolo si è dunque cimentato nel recupero della lana di scarto delle pecore autoctone dei Paesi Baschi per trasformarla in un’imbottitura naturale per le sue giacche (si tratta del progetto ARTILESHELL). A SARETU ha dato nuova vita alle reti da pesca delle tonniere basche cadute in disuso e con WARCYCLE ha trasformato le lenzuola di hotel scartate in magliette di cotone di alta qualità. Al giorno d’oggi tutti i prodotti Ternua portano l’etichetta Commitment, che certifica che ogni capo è stato realizzato con materiali riciclati e biodegradabili attestati bluesign o Oeko-Tex.

LE SPALLE DEI GIGANTI

Ternua ha equipaggiato Alberto Iñurrategi e Kazuya Hiraide durante le loro ascensioni sulle montagne più alte del mondo, con indumenti delle loro linee più tecniche realizzati su misura per loro.

In aggiunta, concedono vantaggi al Club Alpino Francese sull'acquisto dell’abbigliamento e vestono con i loro capi le federazioni montane spagnole.

21 BRAND PROFILE
Kazuya Hiraide su Tirich Mir, Pakistan
>> NXT POWERTEX 3L JACKET >> NXT POWERTEX 3L PANT

>> SS25 NXT COLLECTION

[01] NXT POWERTEX 3L JACKET

[02] NXT HARNESS ORTLES HMS CARABINER

[03] ARIA HELMET

[04] NXT BACKPACK 32L

[05] NXT POLARLITE JACKET NXT DURASTRETCH PANT

[04] [05]
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[03] [02]

SULLE TUE GAMBE

Maier Sport arriva in Italia con Schwan Stabilo Outdoor Italia e porta tutta la sua esperienza nella produzione di pantaloni funzionali per ogni attività outdoor di Sara Canali

Una lunga tradizione di eccellenza nel campo dell'abbigliamento per l’attività all'aperto, è questo il pilastro su cui l'azienda Maier Sports ha costruito il suo nome. Infatti, fin dalla sua nascita, nel 1938 a Colonia in Germania, il fiore all’occhiello è rappresentato dalla progettazione e il confezionamento dei pantaloni outdoor. Proprio questi capi rappresentano la massima espressione di comfort e sono il risultato di centinaia di ore investite a progettare ogni minimo dettaglio, dal posizionamento delle cuciture alla tipologia e alla distribuzione del tessuto. Lo storico brand con sede a Köngen (GER) è oggi distribuito in Italia da Schwan Stabilo Outdoor Italia, filiale del grande gruppo tedesco.

TUTTI I PANTALONI DI MAIER SPORT - 61 taglie e diverse varianti di vestibilità e di girovita. Così ognuno può trovare il suo capo d'abbigliamento perfetto. Pantaloni da escursionismo, trekking o sci con la perfetta vestibilità, è la promessa di Maier Sports che ha l’obiettivo di fornire a tutti gli appassionati di outdoor un abbigliamento sportivo di alta qualità che calzi come una seconda pelle. L'azienda tedesca combina conoscenze tecniche, creatività e abilità artigianale per rendere veramente confortevoli i capi. Tuttavia l'abbigliamento funzionale può essere perfetto solo quando protegge la natura e Maier Sports si impegna a recuperare i tessuti e trasformarli in capi outdoor del futuro. Un sistema sostenibile e circolare che consente di risparmiare risorse e aiuta a proteggere la natura e il clima. La sostenibilità è un obiettivo aziendale generale di Maier Sports e la base di ogni azione consapevole. Durante il processo decisionale, viene sempre tenuto conto dei possibili effetti sull'ambiente, sui clienti, sui partner e sui dipendenti.

LE CARATTERISTICHE

• PFC-free - Pionieri della prima giacca funzionale senza l'uso di sostanze chimiche perfluorurate e polifluorurate (PFC) nel 2014, dal 2019 tutta la collezione Maier Sports è completamente priva di PFC, con un anno di anticipo rispetto alla richiesta di Greenpeace di passa-

re all'uso dei prodotti senza PFC entro il 2020.

• Garanzia di 5 anni - Maier Sports fornisce un'elevata qualità e una garanzia volontaria contro i difetti di materiale e di lavorazione. Con oltre 80 anni di esperienza, le riparazioni vengono eseguite rapidamente dai professionisti del reparto di cucitura a Köngen.

• Promessa di equità - La sostenibilità comprende anche l'aspetto sociale. Quasi tutti i prodotti Maier Sports sono fabbricati nei propri stabilimenti e/o in joint venture in Turchia e in Cina con dipendenti, prevalentemente di lunga data, che hanno contratti a tempo indeterminato e salari equi. Maier Sports è stato un membro della Fair Wear Foundation (FWF) dal 2011 ed è soggetta ai rigidi criteri di questa organizzazione no-profit al fine di migliorare continuamente le condizioni di lavoro nelle aziende produttrici.

• Riciclo delle risorse - Il riciclo può dare un contributo prezioso alla tutela delle risorse. Maier Sports ha iniziato a utilizzare poliestere riciclato in alcune giacche e pantaloni: si tratta di incorporare bottiglie in PET usate o di vecchie reti da pesca che sono state fuse e riciclate per ottenere nuovi filati. Il riciclo ha un ruolo importante anche nelle magliette realizzate in S.Café Ice Café. Questo tessuto funzionale, che allontana rapidamente l'umidità e che ha un notevole effetto rinfrescante sulla pelle deriva da fondi di caffè riciclati.

PRONTI A ENTRARE NEL MERCATO ITALIANO - L’azienda, potendo contare su stabilimenti produttivi di proprietà, è in grado di garantire ai propri rivenditori il costante approvvigionamento della quasi totalità del catalogo. In modo costante tutto l’anno, indipendentemente da modello, taglia o colore. “L'azienda offre ai propri clienti una garanzia di cinque anni, sinonimo di fiducia nella qualità costruttiva dei propri prodotti”, commenta Stefano Finazzi, ceo di Schwan Stabilo Outdoor Italia. “A fine maggio con il nostro team abbiamo visitato la sede dell’azienda in Germania, e nonostante gli ormai 20 anni di esperienza che ho accumulato nel mondo dell’outdoor, sono rimasto sorpreso dalla cura e l’eccellenza con cui vengono progettati i prodotti del brand. Attraverso programmi sofisticati, riusciamo a modellare i capi e creare vestibilità per tutte le forme: una grande sfida che permette di offrire un abbigliamento più vicino alle diverse esigenze, così che tutti possano fare attività outdoor con un abbigliamento performante”. Il lancio del brand Maier Sports in Italia coincide con la partecipazione agli Outdoor & Running Business Days presso Riva del Garda: un’ottima occasione per toccare con mano i prodotti e vedere la collezione SS 25 pronta ad entrare sul mercato.

24 BRAND PROFILE

SI SCRIVE NXT, SI PRONUNCIA “NEXT”

Per la SS 25, Salewa segue il concept del “Fast Mountaineering” sviluppando una collezione tecnica e al contempo leggera che rompe i canoni estetici dell’alpinismo

Una collezione dichiaratamente tecnica, che al contempo risulta essere molto versatile. È questa la promessa di Salewa che, con la sua nuova NXT per la SS 25, propone capi che si adattano perfettamente ad altre discipline, come l’arrampicata e lo speed hiking, pur rientrando nella linea da mountaineering. Leggera ma robusta, precisa ma comoda, minimalista ma multifunzio nale, sono queste le caratteristiche che rendono NXT così versatile, cui si aggiunge un design dall’estetica contemporanea che propone diverse tonalità di grigio ispirate ai colori delle rocce. Inoltre, nella scelta dei tessuti, Salewa ha seguito il principio del design mono materiale, facilitando così il processo di riciclaggio e riducendo di conseguenza i rifiuti e l’impronta ecologica. A parlare della novità di casa Salewa è Marco Busa, general manager del brand.

Come è nata l’idea di NXT?

tecnica e funzionale. La difficoltà è stata quella di riuscire a mantenere sia la tecnicità che la leggerezza, una sfida che però possiamo dichiarare vinta.

In cosa si traduce?

Il tutto è nato per due motivi principali: uno più legato a un’attività mentre il secondo all’evoluzione dell’estetica del brand. In questo momento storico, il fast hiking è in costante crescita e il mercato offre sempre più alternative. La storia di Salewa affonda le sue radici negli sport di montagna con l’alpinismo come focus principale, ma è anche un brand capace di guardare al futuro, traendo ispirazione dalle passioni e dalle aspirazioni degli alpinisti e delle alpiniste di oggi. L’idea è stata dunque quella di unire il mountaineering e lo speed hiking dando vita a NXT che mescola le caratteristiche principali delle due attività con prodotti che garantiscono protezione e resistenza affiancati a design e leggerezza.

Possiamo quindi definirla una collezione “ibrida”?

Il modo di andare in montagna e fare attività tecnica sta andando verso modalità più fast e concentrate nel tempo di una giornata, per le quali si ha bisogno di prodotti nuovi. Possiamo dire che, più che ibrido, è una collezione inedita e futurista che parla un nuovo linguaggio estetico, mantenendo i driver principali fondamentali dell’andare in montagna, quindi la protezione e la resistenza. Si tratta anche di una prima sperimentazione di collezione 100% circolare.

Cosa si intende per collezione circolare?

Si tratta di una sperimentazione in cui tutti i capi sono creati con un solo materiale, dall’etichetta alle zip. Si tratta di nylon con cui sono stati confezionati anche gli accessori. Il claim “maximum performance, reduced impact” è stato coniato per lanciare un messaggio di sostenibilità ma, insieme, per far capire che le prestazioni non vanno a diminuire. Il mono materiale non inficia sull’alta efficienza

Per ottenere il massimo in termini di sostenibilità è necessario ottimizzare anche a livello di scelta colore. NXT è una collezione monocolore per due fattori: una scelta estetica, ma anche legata alla circolarità. Una linea lontana dal classico abbigliamento e attrezzatura di montagna, 100% progressiva, che si propone come tranchant rispetto ai soliti canoni. Per quanto riguarda l’abbigliamento, abbiamo sviluppato il Powertex in nylon; nella calzatura utilizziamo collaborazioni importanti con Gore-Tex e Vibram cui abbiamo aggiunto il tessuto Matryx ad alte prestazioni, leggero, resistente alle abrasioni, traspirante, comodo e in grado di fornire un supporto eccellente. Il vantaggio di utilizzare Matryx è quello di non sovraccaricare la calzatura con protezioni perché la tomaia risulta già super resistente e dare così vita a scarpe più leggere. Infine, negli zaini, abbiamo aggiunto del tessuto aramidico.

Quanto ci è voluto per sviluppare la NXT?

Si tratta di una collezione che esce dai normali tempi di creazione e ha richiesto un tempo molto più lungo. Parliamo di più o meno due anni di sviluppo, anche perché siamo dovuti partire da zero. Ci sono stati svariati tentativi per avere materiali allineati alle nostre caratteristiche di performance.

Qual è il target di riferimento della nuova collezione?

NXT, va a colpire il nostro target ristretto: il progressive mountaineer. Si rivolge a un utilizzatore attento sia agli aspetti di performance, ma anche estetici con la volontà di voler portare un linguaggio nuovo in un mondo conservatore. Negli ultimi anni, il trekking ha avuto un’evoluzione estetica importante, mentre l’alpinismo no. Si colloca in una fascia prezzo medioalta, non al di fuori di quelli che sono i normali prezzi di Salewa, quindi non ha un posizionamento esclusivo.

26 © Mattia Rizzi
Marco Busa, general manager
INTERVISTA

Costituita nel 1977, Sea Shepherd è un’organizzazione internazionale senza fini di lucro, la cui missione è quella di fermare la distruzione dell’habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche nei mari del mondo intero, con l’obiettivo di conservare e proteggere l’ecosistema e le differenti specie.

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AD ANNECY IL GOTHA EUROPEO DELLA SPECIALITÀ

Con i Campionati Europei di trail e mountain running la stagione entra nel vivo; una vetrina importante, un palcoscenico da sfruttare nel migliore dei modi

_testo e foto di Maurizio Torri

MAURIZIO TORRI

Giornalista freelance, fondatore del sito sportdimontagna.com, fotoreporter e consulente di comunicazione per alcuni degli eventi più iconici del settore trail, skyrunning e scialpinismo

Replicare il successo organizzativo e mediatico di Innsbruck 2023 sembra una mission impossible, ma Annecy, grazie all’esperienza maturata con la Maxi-Race, ha tutte le carte in regola per regalarci una rassegna continentale coi fiocchi. Sui sentieri transalpini, in una delle culle del trail running europeo, saranno 34 gli azzurri selezionati per le gare in programma dal 31 maggio al 2 giugno. In base alle prove di selezione e ai piazzamenti ottenuti nella passata stagione, lo staff federale coordinato da Paolo Germanetto ha convocato 34 atleti (17 uomini e altrettante donne).

IN CAMPO TANTI SPECIALISTI E ALCUNI POLIVALENTI - Si gareggia a livello assoluto nelle prove di salita e discesa, sola salita (ambedue previste anche per gli under 20) e trail, per un totale di 10 titoli individuali in palio tra maschili e femminili. Previsto un doppio impegno per Cesare Maestri, campione europeo in carica nella gara di sola salita e convocato anche per quella di salita e discesa. Tra i polivalenti nella corsa in montagna classica anche Elisa Sortini e Vivien Bonzi. A livello giovanile a bissare saranno invece Anna Hofer e Luca Curioni. Tra i selezionati spiccano anche i nomi di Xavier Chevrier, oro agli Europei nel 2017 e del plurimedagliato mondiale Francesco Puppi schierato nella prova only up. Ovviamente la punta di diamante della squadra azzurra sarà l’altoatesino Andreas Reiterer, argento ai Mondiali dell’anno scorso.

I CONVOCATI

Mountain Classic

Beatrice Bianchi (La Recastello Radici Group), Vivien Bonzi (La Recastello Radici Group), Alice Gaggi (La Recastello Radici Group), Elisa Sortini (Atl. Alta Valtellina), Isacco Costa (La Recastello Radici Group), Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche Leffe), Daniel Pattis (Asv L.C. Bozen Raiffeisen), Alberto Vender (S.A. Valchiese)

Vertical Uphill

Vivien Bonzi (La Recastello Radici Group), Gloria Rita Antonia Giudici (Atl. Valle Brembana), Valeria Roffino (G.S. Fiamme Azzurre), Elisa Sortini (Atl. Alta Valtellina), Xavier Chevrier (Atl. Valli Bergamasche Leffe), Andrea Elia (La Recastello Radici Group), Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche Leffe), Francesco Puppi (Atl. Valle Brembana)

IN CASA SALOMON TANTI BRAND ALLA FINESTRA - La Maxi-Race è evento Salomon, ma sono diversi i brand interessati ai risultati della rassegna continentale soprattutto dopo che dal 2022 la Federazione internazionale ha preso la decisone vincente di unire sotto un unico evento trail e mountain running. In un unico contesto, si possono quindi riunire atleti dalle differenti attitudini che hanno la consapevolezza di giocarsi qualcosa di importante: una medaglia che fa curriculum e la possibilità di un nuovo contratto. Anche se i big del trail running in gara sono tutti più o meno accasati, le prove di Annecy saranno occasione importante per suggellare la nascita di nuove stelle. Importante ricordare che ad aumentare l’attrattività dell’evento vi è il contorno dei 7.000 atleti che abitualmente corrono la gara transalpina. L’avere unito un appuntamento istituzionale a una manifestazione di massa sembra essere l’asso nella manica di questi Campionati Europei.

QUANTO INTERESSANO QUESTE GARE - Lo scorso anno i dati registrati dai live race sono stati incredibili: Trail Long 233.000 visualizzazioni, Trail Short 134.000, Vertical Uphill 90.000 e Mountain Classic 50.000. Come anticipato, replicarli in questa occasione è mission impossible, in primis perché si parla di appuntamento europeo e non mondiale, in seconda battuta perché vi sarà una prova unica di trail su una distanza intermedia di 58 km. Ma anche con le dovute proporzioni l’attenzione mediatica verso questi sport erroneamente definiti “di nicchia” è cresciuta a dismisura. Prova ne sono gli investimenti sempre più importanti da parte di veri e propri colossi di settore e cifre di contratti che fanno impallidire anche maratoneti di ottimo livello. Menzione a parte per il mountain running classic, che ha dalla propria atleti di altissima caratura, ma sembra non avare ancora trovato la chiave giusta per fare breccia sulla massa e di conseguenza su gli sponsor.

Trail Martina Chialvo (A.S.D. Podistica Valle Varaita), Chiara Giovando (Pegarun A.S.D.), Camilla Magliano (G.S. Orecchiella Garfagnana), Giuditta Turini (Polisportiva Sant’orso Aosta), Gianluca Ghiano (A.S.D. Baudenasca), Cristian Minoggio (Sport Project Vco) Andreas Reiterer Asv (Telmekom Team Suedtirol), Andrea Rota (O.S.A. Org. Sportiva Alpinisti)

U20 Mountain Classic Lucia Arnoldo (A.Atl. Dolomiti Belluno), Federica Borromini (Atl. Arcs Cus Perugia), Anna Hofer (Sportclub Merano), Chiara Pedol (A.Atl. Dolomiti Belluno), Gabriel Bazzoli (S.A. Valchiese), Luca Curioni (G.P. Valchiavenna), Francesco Mazza (Atletica Saluzzo), Marco Stupiggia (Atl. Vicentina)

U20 Vertical Uphill Debora Bertagnolli (Atletica Valle Di Cembra), Silvia Boscacci (Pol. Albosaggia), Licia Ferrari (S.A. Valchiese), Anna Hofer (Sportclub Merano), Gabriel Bazzoli (S.A. Valchiese), Vittore Simone Borromini (Toscana Atletica Jolly), Luca Curioni (G.P. Valchiavenna), Paolo Gianola (Premana)

28 #INSIDETHERACE
Andreas Reiterer Alice Gaggi

Greatly improved. Yet the same.

Meet Endurance 2, the upgraded version of the award-winning road shoe that brings a new level of responsiveness to the dedicated runners. Endurance 2 has a new, improved speedier mesh that works in unison with the foot to provide unparalleled comfort and support in every step. The Px Foam midsole provides maximum cushioning, superior feel and extreme energy return yet still being ultra-lightweight. Hit the road and free your energy with Endurance 2–it’s the same, yet greatly improved.

Artcrafts International S.p.A.sales@artcrafts.it

LA TEMERARIA

La Fuga DU di Kailas è una scarpa in grado di offrire massima stabilità su qualsiasi tipo di terreno e in qualsiasi condizione

Pensata per le medio/lunghe distanze, questa calzatura nasce dall’uso convergente di tecnologie avanzate e professionali, studiate appositamente per garantire grip e sicurezza al massimo livello. La suola in Vibram Litebase dona aderenza e leggerezza ed è ridotta del 20% del suo peso complessivo. L’intersuola è realizzata con una doppia densità, una a tutta lunghezza in Eva e un inserto in avampiede in Peba, per aumentare la reattività in fase dinamica. La piattaforma del tallone è stata progettata con una base di appoggio più ampia in modo da incrementare stabilità e supporto. In aggiunta, ai lati della conchiglia tallonare sono stati posizionati due inserti in TPU per migliorare la sicurezza dell’appoggio, al fine di evitare spiacevoli infortuni alle caviglie. Il performance mesh microtraforato rende la calzatura traspirante e fresca. A partire dalla collezione SS 25, saranno disponibili ben tre versioni del modello: Dual BOA System, BOA System e il classico Quick Lace con la doppia chiusura AWS, tipico dei modelli Kailas di alta gamma. La Fuga DU è stata realizzata principalmente per i trail runner più esigenti che richiedono un grado superiore di controllo e stabilità, ma è allo stesso tempo consigliata ai camminatori che cercano una scarpa più leggera e comoda rispetto alle pedule da trekking. Con i suoi 295 g, nella misura 9 US da uomo risulta una soluzione molto trasversale e leggera.

_CARATTERISTICHE

• SUPPORTO PIÙ FORTE PER IL TALLONE / meno pressione sulle articolazioni

• SISTEMA DI SERRAGGIO A DUE SEZIONI / evita le lesioni alle dita dei piedi e fornisce maggiore stabilità

• ALLACCIATURA A GANCIO / per indossare e togliere le scarpe con veloce facilità

• SOLETTA / Kort, antibatterica e inodore

Fuga DU nelle sue tre varianti: sopra nelle foto ambientate nella variante Quick Lace, a fianco in quella BOA System e sotto, in quella Dual BOA System

• PRESA / grip in salita e antiscivolo in discesa grazie alle alette triangolari sull’avampiede

• AREA DI PRESA / aumentata del 15%

• RINFORZO / quattro aree separate che aiutano ad affrontare superfici accidentate

TPU stabilizza la caviglia e previene le distorsioni

s.commerce@sprint-commerce.it - sprint-commerce.it

30 FOCUS PRODOTTO
SS25
EVA foam 20% più leggero 3D
Materiale PEBA 10% più leggero Più del 65% di energia restituita Lunga resistenza allo schiacciamento

NUOVE PROMESSE CERCASI

Si chiama Trail Elite Factory ed è il nuovo progetto lanciato da ASICS per scoprire i futuri talenti della corsa off-road. Obiettivo: formare un team esclusivo di sei ambassador

_ di Manuela Barbieri

Lo scorso aprile ASICS ha presentato Trail Elite Factory, un nuovo progetto ideato dal brand giapponese per scoprire le future promesse del trail running sul territorio italiano. Questi giovani talenti appassionati di corsa off-road entreranno a far parte di un team esclusivo che li accompagnerà e supporterà in un percorso di crescita sportiva, oltre che personale, fondato su valori comuni. Una grande opportunità per chi voglia condividere la propria passione per il trail running, ispirando anche altre persone a fare sport e liberare la mente.

CHI PUÒ PARTECIPARE

Le selezioni sono aperte a tutti i giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni che abbiano, oltre alla passione per la corsa in montagna, anche la voglia di mettersi in gioco e condividere sui propri profili social le esperienze di allenamento e corsa vissute insieme ad ASICS.

COME ISCRIVERSI

Per poter partecipare alle selezioni, che si concluderanno il prossimo 27 ottobre, è necessario prima iscriversi a una delle gare sponsorizzate da ASICS. Escludendo Malcesine Baldo Trail 50k Ultra, che si è già svolta il 4 maggio, le altre sono:

• Trail delle Mura 17km - 31 agosto 2024

• Amastuola Wave Trail 17km - 27 ottobre 2024

Successivamente, occorre compilare il form di iscrizione al casting disponibile online sul sito web asicstrailelitefactory.it, raccontando anche le proprie esperienze nel mondo del trail running.

Se non si è stati selezionati in occasione della gara a cui ci si è iscritti, si può ritentare partecipando a una delle altre competizioni indicate.

COME AVVIENE LA SELEZIONE

Tutte le candidature vengono valutate da una giuria selezionata, tenendo conto anche della creatività e originalità dei contenuti social e della vicinanza ai valori e alla filosofia di ASICS.

ENTRARE NEL TEAM ASICS

I sei runner selezionati firmeranno un contratto di un anno come ASICS ambassador. Beneficeranno di un supporto professionale e personalizzato, coaching da parte di atleti del team e kit di fornitura (abbigliamento e calzature) con le migliori tecnologie del brand.

"Siamo felici di lanciare la prima edizione di ASICS Trail Elite Factory in Italia e sostenere la crescita di giovani promesse del trail running. Saremo al fianco dei sei atleti selezionati con un programma ricco di opportunità, in primis il supporto tecnico grazie ai nostri esperti ed atleti, fino a una fornitura di prodotto che permetterà loro di correre e allenarsi con le nostre migliori tecnologie"

Elena Bosticardo, head of marketing di ASICS Italia

31 FOCUS TRAIL
Il
per
ad ASICS Trail Elite Factory e il regolamento completo sono disponibili sul sito asicstrailelitefactory.it
programma
partecipare

LUNGA VITA AL MELLOBLOCCO

Dopo la timida ripartenza dello scorso anno, quella del 2024 è stata l’edizione delle certezze: l’evento c’è e avrà un futuro.

Grazie agli scalatori, ma anche ai brand partner che hanno deciso di crederci ancora

di Tatiana Bertera

Melloblocco is on fire! 2600 gli iscritti e 8mila presenze stimate dall’8 all’11 maggio tra Val Masino e Val di Mello. Il raduno di arrampicata più numeroso e conosciuto al mondo sembra tornato ai “vecchi fasti”. Tanto per dare qualche numero, stiamo parlando del mitico climbing meeting nato nel 2004 e che, in 16 edizioni, ha fatto registrare 30mila iscritti ufficiali (con una media di 2.300 all’anno) e 100mila presenze stimate. Dall’Italia ma non solo: gli stranieri (di solito il 15% degli iscritti) sono stati circa 3.300, provenienti da 80 nazioni del Mondo. Tra i Paesi più numerosi Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Austria; ma non sono mancati scalatori da Repubblica Ceca, Russia, Slovenia, Romania, Paesi Bassi, Belgio, USA, Ucraina e Bulgaria.

_LA SPORTIVA MAIN TITLE SPONSOR FINO AL 2026

"In questa edizione i Paesi rappresentati, a fronte dei 2.600 iscritti (di cui più del 30% donne), sono stati 30. L’evento è tornato alla grandezza di una volta. Siamo riusciti ad accogliere e ospitare tutti, per pernottamento e posto auto laddove necessario.

Abbiamo altresì incentivato l’utilizzo dei mezzi pubblici per non congestionare la viabilità valtellinese. Il lato ospitalità è qualcosa su cui stiamo lavorando con grande impegno, al di là dell’evento. La macchina organizzativa, rinnovata lo scorso anno, ha rodato e sono certo che nei prossimi anni Melloblocco diverrà un evento sempre più di rilievo. Sono cambiati e si sono evoluti, in queste 16 edizioni, anche gli scalatori, che sono sempre più attenti alle indicazioni che arrivano dall’organizzazione e desiderano (molto più rispetto agli anni addietro) pianificare la loro esperienza" Stefano Scetti, co-organizzatore con Michele Comi e Nicola Noè

I BIG IN GARA - Barbara Zangerl (AUT), Lara Neumeier (AUT) e la nostra Giulia Medici (ITA) sono state le uniche capaci di chiudere gli 8 blocchi gara. Tra gli uomini a salirli tutti sono stati Michael Piccolruaz (ITA), Stefano Carnati (ITA), Simone Tentori (ITA) e Elias Iagnemma (ITA). Menzione speciale per Jacopo Larcher (ITA) che, impegnato in uno dei tanti workshop, ha salito l’ultimo blocco dopo la chiusura dell'evento.

L’azienda ha siglato una partnership della durata di tre anni per un evento ancora più ricco di attività e incontri.

"Melloblocco è più di un evento, è una celebrazione della nostra connessione con la montagna e con coloro che la abbracciano come casa. Siamo orgogliosi di sostenere ancora una volta l’iniziativa e di supportare le climbing communities che raggiungono questi luoghi unici per condividere la passione per il mondo verticale"

Delladio, corporate marketing director di La Sportiva

Il brand della Val di Fiemme, che da sempre fa dell’arrampicata un suo punto di forza, è stato presente all’evento offrendo a tutti i partecipanti la possibilità di testare le proprie scarpette su roccia, un'occasione ampiamente apprezzata e sfruttata dagli arrampicatori. Oltre a questo l’azienda ha dato vita a un ricco palinsesto di incontri con atleti come Melissa Le Nevè, Jacopo Larcher, Mina Markovic, Michele Caminati e Marco Sappa che hanno tenuto una serie di workshop con l’obiettivo di condividere con i partecipanti momenti di svago e formazione sulla disciplina.

32 © Mattia Rizzi FOCUS CLIMBING

ARRAMPICARE IN CITTÀ

Rockspot nasce nel 2009 per offrire ai climber un luogo indoor dove allenarsi. Oggi la palestra risponde a un'utenza più variegata che, grazie a un’assidua frequentazione, rende questo luogo un vero e proprio osservatorio della disciplina e dei suoi trend. Ne abbiamo parlato con i due fondatori di Karen Pozzi

Il primo numero che salta all’occhio quando si parla di Rockspot è 4.000, questi infatti sono i mq di superficie scalabile. Lead, boulder, speed, sono presenti tutte le specialità olimpiche. Inoltre moon board, tension board, campus board e circuit board completano il quadro. Abbiamo ripercorso la storia della palestra con i due fondatori, Mirko Masè e Paco Dell’Aquila che grazie alla forte frequentazione della palestra hanno una panoramica anche su trend e abitudini dei climber indoor e di questa disciplina che oggi cresce in modo esponenziale.

Come nasce Rockspot?

Ci siamo conosciuti nella palestra Tonic, un tempo chiamata New Trefford, in piazza Udine a Milano, un centro fitness che disponeva anche di un muro per arrampicare e di una zona circuiti. Eravamo arrampicatori outdoor e utilizzavamo la palestra unicamente come strumento di allenamento e preparazione per la falesia. Durante un weekend di pioggia nel 2005, volevamo arrampicare ma non sapevamo dove farlo, così è nata l’idea di creare qualcosa di nuovo, un luogo interamente dedicata alla nostra disciplina. Dopo quattro anni di studio e ricerche, anche sui mercati esteri dove queste realtà esistevano già da tempo, abbiamo aperto al pubblico Rockspot, precisamente era il 21 novembre 2009.

Avete avuto subito una risposta importante?

Sicuramente una risposta che superava le nostre aspettative. Si sentiva prima di noi la mancanza di una struttura così verticale, in tutti i sensi. Nei due giorni dell’inaugurazione abbiamo superato più di mille ingressi, a quel tempo erano tante persone considerando che l’arrampicata era percepita come una disciplina pericolosa, estrema e riservata a pochi eletti. Cos’è poi cambiato negli anni?

Non è cambiata solo la percezione dell’arrampicata, ma anche il fruitore della palestra indoor. Se anni fa solo chi arrampicava in falesia usufruiva della palestra per allenarsi, oggi anche chi non è mai stato su roccia viene ad arrampicare indoor. E noi ci siamo adattati a questo nuovo climber. Anzi negli anni ci stiamo rivolgendo sempre di più ai neofiti con un approccio all’arrampicata molto facile e inclusivo.

Chi è il vostro frequentatore?

Al giorno d’oggi tutti possono arrampicare: dai bambini, agli adulti, alle persone di età già avanzata. I frequentatori spaziano per sesso, età e livello, da noi trova un buon terreno sia l’atleta professionista che chi è alle prime armi. Addirittura l’arrampicata viene usata come terapia per i disabili. Il nostro cliente tipico è il milanese che esce dall’ufficio, ancora in giacca e cravatta, arriva qua, si cambia e inizia a scalare per tenersi in forma. Cerchiamo di parlare a questo tipo di target, ma sempre con una missione un po' romantica, quella di farlo innamorare anche dell’outdoor, infatti alla fine dei nostri corsi andiamo in falesia. Siamo ancora legati alle origini di questo sport - non a caso ci chiamiamo Rock-Spot - e vogliamo portare i nostri clienti dove l’arrampicata è nata.

Parliamo di offerta. Cosa proponete ai nuovi fruitori a livello strutturale?

A livello di strutture seguiamo i trend e oggi siamo alla terza versione

della palestra, perché abbiamo già fatto due ampliamenti. Abbiamo aumentato gli spazi entry-level rispetto alla prima versione della palestra che dispongono di pareti ap poggiate dove si può scalare senza un’enorme forza di mani e braccia. Dall’altra parte i professionisti trovano tutto quello che gli serve per preparare una gara, qui dentro si potrebbero tranquillamente fare le Olimpiadi.

Da quando avete inserito l’autobelay che riscontro vi ha dato?

L'abbiamo inserito nella seconda fase della palestra. Quando ci siamo ampliati nel 2019 abbiamo dedicato un’ampia area all’autobelay ed eravamo gli unici a Milano. È uno strumento molto utile per approcciare all’arrampicata, che ti facilita, perché non hai bisogno di imparare come legarti, impari a metterti un imbrago e non hai bisogno di cercare sempre un compagno di cordata. Quest’area è probabilmente la più utilizzata in assoluto.

Invece per quanto riguarda boulder e percorsi, cosa potete dirmi?

Molte persone che approcciano all’arrampicata partono dal boulder, forse perché è una cosa più giocosa e abbastanza semplice. I circuiti sono pensati per l’allenamento, poi le persone si divertono.

Che rapporti avete con i brand? Come collaborate con loro?

In una palestra come questa, dove ogni giorno si registra l’entrata di centinaia di persone, si possono raccogliere molti dati che possiamo offrire ai brand supportandoli anche nello sviluppo di un prodotto dedicato. Attualmente abbiamo una partnership con La Sportiva, Climbing Technology e Vibram che ci supportano e ai quali lasciamo lo spazio per eventi di test prodotto. Nella nostra storia abbiamo anche collaborato con Montura. Come vedete il futuro della palestra indoor?

Penso che si confermerà sempre di più la strada che abbiamo intrapreso, ovvero quella di rendere l’arrampicata sempre più inclusiva e l’avvicinamento alla disciplina più facile. In ogni caso è importante che indoor e outdoor vadano di pari passo.

“Abbiamo una missione un po' romantica, quella di portare i nostri clienti dove l’arrampicata è nata. Non a caso ci chiamiamo Rockspot e proveniamo dalla roccia” _UN CAMPIONE RAPPRESENTATIVO*

iscritti alla palestra

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FOCUS CLIMBING
Da sinistra, Mirko Masè e Paco Dell’Aquila
Uomini Donne over 60 1.067 222 50-60 3.099 1.211 40-50 6.079 3.144 30-40 14.142 8.783 20-30 11.040 7.909 under 20 4.121 3.198 *
D. Colombo, Sasso Remenno, Val Masino (Italy)
SET
E. Veronese Climbing Technology
MORFO

STATI DI GRAZIA

S“Stati di Grazia vuol dire non avere paura”
Federica Mingolla

iamo stati a Torino, il primo lunedì di maggio, sul bellissimo Monte dei Cappuccini, insieme a Petzl. Il brand francese ha infatti organizzato una serata per partecipare alla première dell’ultima puntata del Petzl Legend Tour: Stati di Grazia. Il cortometraggio vuole rendere omaggio a Walter Bonatti, alle sue vie che sono ancora oggi un miraggio e una sfida per tanti, ma anche alla magia del massiccio del Monte Bianco, e alle pagine di storia dell’alpinismo che lì sono state scritte. Stati di Grazia è un viaggio nella storia e nel tempo, in vetta al Grand Capucin – lungo la via aperta sulla parete est da Walter Bonatti e Luciano Ghigo tra il 21 e il 23 luglio del 1951 – grazie a Federica Mingolla, atleta Petzl che tra queste pareti continua a sognare e a farci sognare.

LA LOCATION - Il luogo scelto per la proiezione, la Sala Degli Stemmi all’interno del Museo della Montagna, non poteva essere più azzeccato. Infatti, in onore del decennale della morte di Bonatti (2011), il Museo, sostenuto dal Club Alpino Italiano, Regione Piemonte, Fondazione CRT, FESR – Fondo Europeo Sviluppo Regionale, è diventato la casa dello sconfinato archivio dell’alpinista. Un’esposizione, anch’essa denominata Stati di Grazia, frutto del lavoro di riordino, catalogazione e digitalizzazione dell’Archivio Walter Bonatti, donato al Museo l’8 agosto 2016 dagli eredi dell’alpinista ed esploratore. La mostra s’inserisce in un percorso strettamente integrato nell’impegno del Museo per l’incremento, lo studio e la promozione delle culture delle montagne.

IL PROGETTO - Curato dal giornalista Angelo Ponta che, insieme a Roberto Mantovani, è già stato referente scientifico per il progetto di riordino dell’Archivio e co-curatore della mostra Stati di Grazia, ha voluto approfondire il tema che dà il titolo alla mostra e che ha come duplice obbiettivo quello di correre lungo l’intera biografia di Bonatti, ma anche rappresentare un nuovo spunto che contribuisca a riflettere sull’interesse e sull’affezione che tuttora circondano il personaggio e lo mantengono ancora così radicato nel dibattito e nell’immaginario collettivi. Molto del fascino che Bonatti continua a esercitare risiede proprio in quella disponibilità a incontrare l’ignoto, per scoprire qualcosa di nuovo e riscoprire qualcosa di antico. La mostra non vuole

Federica Mingolla e Walter Bonatti: presente e passato a confronto

A 13 anni dalla scomparsa di Walter Bonatti, il Museo della Montagna di Torino e Petzl hanno reso omaggio al grande alpinista con una mostra e una nuova puntata del Petzl Legend Tour di Pietro Assereto

tanto ricostruire la storia di Walter Bonatti, quanto mettere in luce quel filo che lega le sue avventure e le sue emozioni, dalla montagna al mondo. Nel farlo si attinge non solo alle immagini, agli oggetti e alle parole che rendono prezioso il suo Archivio, ma anche “riproducendo” alcuni degli ambienti nei quali Bonatti si è immerso, dalle grandi pareti delle Alpi ai confini del pianeta con ghiacci, foreste e vulcani, provando a suscitare nel visitatore qualche suggestione e a sviluppare una partecipazione emotiva al mondo bonattiano.

LA PROIEZIONE - Al termine della visita dell’esposizione, è stato il momento della proiezione di Stati di Grazia, la nuova puntata del Petzl Legend Tour. In questo cortometraggio (disponibile sulla pagina YouTube di Petzl e al Qr Code qui a fianco), Federica Mingolla replica l’ascesa sulla parete est del Gran Capucin con ovviamente mezzi e tecnologie che nel 1951, quando fu il turno di Bonatti, non esistevano: un parallelismo e un confronto tra il presente e il passato che fa riflettere. Il film si apre in un dualismo che affianca a Mingolla l’immagine in bianco e nero di Walter e Luciano che sbucano sul terrazzino del primo bivacco. Finita la visione, è stato tempo di un dibattito con Roberto Mantovani, giornalista e storico dell’alpinismo, Enrico Camanni, alpinista, scrittore e giornalista e Federica Mingolla, atleta Petzl e Guida Alpina.

La

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FOCUS CLIMBING
Walter Bonatti durante un bivacco. Sopra, le prime pedule d'arrampicata usate dall'alpinista nuova puntata del Petzl Legend Tour

VIVERE CONSAPEVOLMENTE LA MONTAGNA

Confermato il sodalizio tra Climbing Technology e l’associazione SAAC per il 2024, con l’obiettivo di diffondere la consapevolezza della sicurezza in ambienti montani, aumentando la sensibilità degli ecosistemi alpini e offrendo opportunità di formazione gratuita per gli sport outdoor di Pietro Assereto

Climbing Technology è sempre in prima linea nella ricerca e sviluppo di prodotti che permettano di vivere la propria esperienza nel mondo sport & outdoor in montagna. Da qui la partnership con SAAC (snow & alpine awareness camps), un'associazione che esiste dal 1998 e prosegue e sviluppa tuttora le sue iniziative insieme a guide alpine e opinion leader del settore per le quali è molto apprezzata dal pubblico. L’associazione è attiva in Tirolo e a Salisburgo: da St. Anton am Arlberg via Ötztal alla Tiroler Zugspitz Arena e Saalfelden-Leogang, oltre al Passo del Brennero, Naturno e Kronplatz. Qui e in molte altre regioni, gli esperti del team SAAC accompagnano amanti di outdoor ad apprendere le regole e i comportamenti riguardo la sicurezza in montagna.

Oggi l’attenzione è rivolta principalmente all’educazione verso i giovani, appassionati di almeno 14 anni (12 anni per i campi "Family"), sui pericoli della montagna, promuovendo una consapevolezza attiva e incoraggiando alla responsabilità individuale. Il progetto risponde alle sfide di una sempre crescente tendenza verso gli sport outdoor come l’alpinismo, l’arrampicata e altre discipline tendenzialmente “off-road”, ossia che si svolgono in cosiddetti terreni d’esplorazione dove la natura fa da padrona. Questo significa non solo un aumento del rischio per la sicurezza del singolo, ma anche un crescente impatto sull'ambiente e sulla natura, oltre a conflitti di utilizzo con diversi gruppi di interesse.

Grazie ai numerosi partner dell’associazione, tra i quali spicca Climbing Technology che fornisce da due anni i propri dispositivi sicuri, semplici e funzionali, è possibile fruire dei corsi SAAC in modalità gratuita. L'associazione SAAC, fino ad oggi e in 26 anni di attività, ha tenuto oltre 700 Camps per più di 30.000 partecipanti e coinvolto guide alpine per un totale di oltre 5.000 giorni in tutta Austria, Germania e Tirolo del Sud. Agli iniziali Basic Camps situati sul SeegrubeInnsbruck, si sono aggiunti oggi con successo 30 "Snow" Camps (per freerider e scialpinisti) dedicati alle tecniche di soccorso in valanga, 24 Campi SAAC Bike & Climb, 16 Campi Via Ferrata e 1 Campo di Arrampicata SAACnd Step, progettato per arrampicatori esperti e della durata di diversi giorni.

Climbing Technology è sempre al fianco di coloro che desiderano approfondire le proprie conoscenze riguardo i rischi che si possono correre in ambiente alpino, grazie ai nuovi caschi Sirio, i set da ferrata Hook It, le imbracature Ascent e i rinvii abbinati Lime B, per scoprire e vivere in sicurezza i migliori sentieri e i luoghi di arrampicata più belli.

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FOCUS CLIMBING

L O S T O R I

D I S T R I B U I T E I N E S C L U S I V A
C O B R A N D E B D I N U O V O I N I T A L I A

FINO IN CIMA

Imbraghi, moschettoni e picche: le novità di Climbing Technology sono tutte realizzate con materiali estremamente resistenti e all’avanguardia per un’esperienza verticale

MORFO BG

Il moschettone ergonomico, dal design dinamico e moderno, in lega leggera ideato da Climbing Technology con sistema di chiusura BriLock (BG). Leggero e forgiato a caldo, è ideale per la costruzione di soste, per il collegamento alle stesse e per le connessioni più critiche. Morfo BG è dotato di un sistema di chiusura BriLock (BG) che unisce la semplicità d’uso di una ghiera a vite alla sicurezza supplementare di un bloccaggio automatico.

Peso / 50 g

ALTIMATE

Altimate è l’innovativa imbracatura modulare a doppia configurazione per alpinismo e scialpinismo. Leggera, impermeabile e completamente apribile, può essere facilmente indossata anche con sci e ramponi ai piedi. Altimate è configurabile in due modalità: Climb configuration e Walk/Ski configuration; il passaggio da una modalità all’altra può essere effettuato senza togliere l’imbracatura. L’innovativo anello di assicurazione senza cuciture ha un ingombro ridotto per agevolare la legatura e l’utilizzo di moschettoni compatti e longe; i punti di attacco sono provvisti di fasce catarifrangenti per una legatura sicura anche in condizioni di scarsa illuminazione mentre i cosciali hanno una doppia possibilità di regolazione e sono provvisti di elastici di sostegno regolabili.

Peso / 150 g in taglia M-L

ABO

Imbracatura mono-fibbia ultraleggera, morbida e avvolgente concepita per l’arrampicata sportiva di alto livello, l’alpinismo tecnico e le competizioni. È realizzata in tessuto anisotropo che garantisce flessibilità e sostegno consentendo di ripartire i carichi in modo ottimale senza l’impiego di imbottiture. L’innovativo anello di assicurazione senza cuciture ha un ingombro ridotto per agevolare la legatura e l’utilizzo di moschettoni compatti e longe; i punti di attacco sono provvisti di fasce catarifrangenti per una legatura sicura anche in condizioni di scarsa illuminazione mentre i cosciali fissi sono provvisti di elastici di sostegno regolabili.

Peso / 135 g in taglia M-L

ASTRA

Piccozza leggera e resistente per escursionismo su ghiacciaio e alpinismo classico. Presenta una testa ergonomica in acciaio inox e un manico dritto in lega leggera con finitura differenziata. La lama dentellata e alleggerita è progettata per un’ottima penetrazione nella neve dura ed è assemblata con la nuova tecnologia bonded che offre maggiore leggerezza e aumenta l’impermeabilità. Astra è disponibile nelle lunghezze da 50 – 60 e 70 cm, con o senza dragonne classica Drag-Tour.

Peso / 500 g nella lunghezza da 60 cm

ASGARD

Piccozza tecnica e polivalente ideata per canali di neve, pareti nord di pendenza moderata e creste di misto. La testa ergonomica è realizzata in acciaio inox e il manico curvo in lega leggera con finitura differenziata. La lama dentellata, robusta e leggera, è progettata per un’ottima penetrazione nella neve dura e nel ghiaccio ed è assemblata con la nuova tecnologia bonded. Asgard è provvista di supporto regolabile per mano (Handy).

Peso / 500 g nella lunghezza da 60 cm

ARPIA

Piccozza leggera e compatta per scialpinismo, freeride ed escursionismo d’alta quota. Presenta una testa ergonomica in acciaio inox e manico curvo in lega leggera provvisto di inserto addizionale in poliammide per impedire l’accumulo di neve. La lama dentellata è progettata per un’ottima penetrazione nella neve dura ed è assemblata con la nuova tecnologia bonded ed è provvista di supporto regolabile per mano (Handy). Arpia è disponibile nelle lunghezze 45 e 55 cm.

Peso / 330 g nella versione da 45 cm

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Modalità Walk/Ski Modalità Climb Astra ASGARD Arpia
VETRINA CLIMBING
climbingtechnology.com

INNOVAZIONE MADE IN ITALY

Con i suoi nuovi crash pads, E9 continua a ridefinire gli standard nel mondo del boulder, dimostrando che la combinazione di qualità, creatività e passione può fare davvero la differenza

Il mondo dell'arrampicata su roccia ha sempre richiesto una combinazione di audacia e attenzione ai dettagli. Questi stessi principi ispirano il marchio, nato dall'intraprendenza e dalla passione di Mauro Calibani, determinato fin dal principio a fare la differenza nel settore dell'outdoor. Uno dei momenti cruciali nella storia di E9 è stato il lancio del primo crash pad in Italia, nel lontano 2000. In un'epoca in cui l'arrampicata su roccia stava guadagnando sempre più popolarità, il marchio introdusse sul mercato nazionale un prodotto per "proteggere" gli arrampicatori durante le loro scalate sui massi. Al tempo i crashpad erano nati da poco e in giro non se ne trovavano. E9 portò questa innovazione nel contesto italiano, contribuendo alla crescita della comunità di boulderisti nel paese. Oggi torna la nuova collezione di crash pads, nata dopo anni di ricerca e di esperienza. Ogni dettaglio è stato attentamente curato, dai materiali di altissima qualità al design unico e accattivante. E9 presenta tre modelli distinti: il Blues e il Jazz, entrambi con chiusura a libro in due

diverse dimensioni per soddisfare le esigenze di ogni boulderista, e il Reggae, caratterizzato dalla chiusura a taco. Alla proposta si aggiungono anche due additional padil Groove e il Break - ideali per partenze da seduti. La cover in ogni modello è realizzata con tessuto Cordura, che garantisce robustezza, 100% impermeabilità e resistenza alle abrasioni. L'assorbimento agli impatti è garantito da strati di schiuma di alta qualità, ogni pad è dotato di zerbino integrato, ideale per la pulizia delle scarpette. Il tessuto gommato sul fondo assicura un'ottima aderenza al terreno, riducendo al minimo il rischio di scivolamenti durante l'utilizzo su pendii scoscesi. I ganci per le chiusure sono in alluminio aeronautico leggero e resistente. L'unicità di questi nuovi prodotti è rappresentata dall'essere delle piccole opere d'arte. Le quattro fantasie - il cervo, gli insetti, le felci e le foglie - e i colori proposti, sono stati appositamente pensati per essere in armonia con la natura e l'ambiente circostante, aggiungendo un tocco di bellezza e originalità a ogni sessione di arrampicata.

MAKALU JACKET, L’ESSENZIALE DI MOUNTAIN EQUIPMENT

Giacca in Gore-Tex a tre strati con membrana in ePE per tutte le escursioni in montagna e sugli sci, che si distingue soprattutto per gli aspetti sostenibili e il prezzo equo. Il robusto materiale esterno è realizzato con componenti riciclati e la finitura idrorepellente è priva di PFC. Due tasche laterali e una tasca sul petto consentono di riporre tutto ciò che è necessario avere a portata di mano durante il tour, mentre il telefono o altri oggetti di valore sono ben protetti nella tasca interna. Il cappuccio si adatta con o senza casco e garantisce sempre una visione chiara. Anche uno zaino pieno o gli sci in spalla per lunghi tratti non possono danneggiare il materiale rinforzato su braccia e spalle. Disponibile in diversi colori per uomo e donna.

Outdoor & Sports Company GmbH - +49 (0)8179.997830 info@mountain-equipment.de

TURCHESSA E OBERLAND:

I DUE MODELLI DI BRAZZ “TRIPLI AL QUADRATO”

Icrash pad a tre strati proposti da Brazz sono studiati per assorbire e dissipare al meglio l'energia della caduta, con possibilità di proteggere il boulderista dall'impatto con corpi estranei nel terreno (sassi, rami, asperità). Oltre alle ante che si chiudono ottimizzando al meglio la grande superficie per il trasporto, a farsi in tre è la miscela interna, ad altissime prestazioni. La leggerezza, l'ergonomia e l'affidabilità sono le caratteristiche principali di questi modelli, con un'attenzione particolare alle esigenze fisiche di ogni atleta. Tra tutti i modelli di BrazzPad i tripli Turchessa e Oberland sono i più comodi e versatili per il trasporto in spalla e in auto. A completare il quadro è la pecorella-zerbino che permette di pulire al meglio le scarpette prima di affrontare la roccia e la finitura dei dettagli delle cuciture della sacca che, grazie alle bordature interne, garantisce una resistenza maggiore agli strappi e all'usura. Ancora una volta, la pecorella Brazz vuole essere uno stimolo alla collaborazione, al pensiero divergente e, soprattutto, alla condivisione etica della passione per l'arrampicata.

41 VETRINA CLIMBING
info@brazz.it - brazz.it
E9 - 0736.391022 - info@enove.it - e9planet.com
Sopra, crash pad Reggae. Sotto, crash pad Blues-Jazz

FALESIA ROSA

Da C.A.M.P arriva Aurora, Imbragatura polivalente al top di gamma disegnata per le donne

L’Aurora è un’imbragatura polivalente al top di gamma, estremamente leggera, traspirante, comoda e compattabile, disegnata specificamente per le donne. La differenza non sta soltanto nei dettagli, coordinati con le versioni corrispondenti del sacchetto porta magnesite Acqualong, del moschettone Nimbus Lock, del rinvio Orbit Express KS e del casco Storm: a rendere unica l’Aurora è il profilo sagomato della cintura, che asseconda perfettamente le caratteristiche del fisico femminile.

L’imbragatura è caratterizzata dall’innovativa costruzione Smart Webbing Technology che, combinando poliestere e fibra monofilamento, garantisce sia un’uniforme distribuzione del peso sull’intera superficie di cintura e cosciali sia una notevole traspirabilità. Ciò si traduce in leggerezza e comfort eccezionali, a cui contribuisce anche l’interno in morbido mesh 3D a sua volta traspirante. I quattro anelli portamateriale sono differenziati per la massima funzionalità: quelli anteriori sono preformati per facilitare l’aggancio e lo sgancio dell’attrezzatura, quelli posteriori sono più flessibili e compatti. Non manca un anello supplementare posteriore, realizzato in cordino semirigido per non intralciare se non utilizzato.

L’Aurora si distingue anche per dettagli come l’anello di servizio in contrasto colore, gli elastici di collegamento dei cosciali muniti di robuste fibbie in plastica a sgancio rapido, i due slot per i moschettoni Hub e l’asola per il sacchetto portamagnesite.

Peso / 300 g

Retro

EDELRID PROPONE PINCH PER LA SICUREZZA DEI CLIMBER

Un nuovo e versatile dispositivo di assicurazione con frenata assistita da utilizzare nell'arrampicata sportiva e su vie lunghe. Il Pinch è il primo dispositivo sul mercato che può essere agganciato direttamente all'anello centrale dell'imbracatura da arrampicata. Grazie alla sua posizione bassa e vicina al corpo, non ha bisogno di essere fissato in posizione quando si rilascia la corda. Oltre alla leva di rilascio, la velocità può essere controllata dalla pressione della mano frenante, il che contribuisce ad aumentare il controllo della corda frenante, soprattutto quando si utilizzano corde sottili e morbide. La funzione antipanico offre una maggiore sicurezza non solo ai principianti. Una caratteristica speciale è il secondo livello di frenatura integrato, che consente l'abbassamento controllato tirando ulteriormente la leva di abbassamento quando si assicurano persone particolarmente leggere o in sistemi con elevato attrito della fune. Gli utenti esperti possono disattivare permanentemente la funzione antipanico utilizzando una vite in dotazione. Un altro vantaggio: se utilizzato su lunghezze lunghe, il Pinch è l'unico dispositivo sul mercato che può essere fissato alla stazione di assicurazione in quattro direzioni diverse con incrementi di 90°. Ciò significa che la leva di assicurazione può sempre essere portata in una posizione in cui può essere azionata liberamente.

Moroder Alpine - info@moroder-alpine.it

C.A.M.P. - 0341.890117 - contact@camp.it

Si tratta di una scarpetta da arrampicata specificatamente progettata per il boulder indoor, outdoor e competizione. Offre molti vantaggi anche per la difficoltà su resina e su falesia. Altamente flessibile, la Nebula 3.0 consentirà tantissime sensazioni pur mantenendo la forza sui piedi, grazie all'iper asimmetria, a un artiglio pronunciato e a una forte tensione nel tallone. Ultra-flessibile, la Nebula è un modello aggressivo, nervoso, di alta gamma, destinato agli scalatori esperti. Che sia su minime aderenze (gomma Daytona da 4 mm) o su micro grip, Nebula garantirà la massima sensazione e precisione, pur mantenendo il comfort ben noto a EB. In termini di chiusura, la Nebula utilizza un potente mono velcro che permette di regolare correttamente e rapidamente la scarpa.

amorini srl - 075.691193 - info@amorini.it

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Fronte
VETRINA CLIMBING
NEBULA DI EB PER MASSIME PRESTAZIONI

TESTE DI MARKETING

I messaggeri dell’impossibile

a cura di Marrano

Un caso letterario scatenato da un vero e proprio demonio si affaccia sulla scena nell’anno 2001, piazzando un potente quanto preciso calcio nei maroni a sua maestà il marketing, blindato all’interno della propria torre foderata di insopportabile autoreferenzialità. Se ne parla un pezzo, se ne vendono molte copie, poi un po’ alla volta tutto torna in silenzio.

Con il libro Lire 26.900, tutt’ora disponibile dopo opportuna conversione del titolo e del prezzo in Euro, il geniale quanto sbalestrato scrittore francese Frédéric Beigbeder ci racconta, tra il vero e l’immaginato, un mondo di sbandati tossicomani operatori del marketing impegnati nel fottere il consumatore, muovendo soldi a palate. Delle vere e proprie teste di marketing, il protagonista per primo, a cui le cose vanno di bene in male e di male in peggio, per effetto dei propri comportamenti depravati. Un quadretto esilarante e molto edificante, che sarebbe potuto diventare l’utile compendio di un esame delle allora emergenti facoltà di scienza della comunicazione. Utile per stroncare sul nascere i tanti, forse troppi, giovani destinati a un futuro fatto prevalentemente di parole vane e immagini fasulle.

I tanti messaggeri dell’impossibile che anche nel mondo dell’outdoor di tanto in tanto fanno capolino, con l’esito di confondere le idee degli amati consumatori, contribuendo a diffondere un immaginario dell’oltre il limite oggi, invero, in buona parte ridimensionato, ma tuttavia ancora sottotraccia o forse trasformato in qualcosa di diverso, perfino peggiore a pensarci bene.

Così, se da un lato nel mondo del Lafuori si vedono sempre meno super atleti insaccati nelle tutine sintetiche correre in piena velocità e instabile equilibrio sulla cresta di un pauroso strapiombo, dall’altro compaiono, anche sulle pagine di questo giornale, degli improbabili e stralunati giovanotti in attesa alla fermata della metropolitana (o del treno o del niente…?), persi dentro informi completi invernali oversize, palesemente inutili dal punto di vista tecnico, ma perfettamente intonati al grigio verdognolo dell’anonimo sfondo cittadino e agli sci da freeride, larghi quanto basta per immaginare il tatone, ovvero il grande bambino un po’ allocco, intento a disegnare curve perfette su un immacolato pendio di neve polverosa. Poi ultimamente è capitato anche di vedere in una vetrina del centro Europa, una

sorta di pigiamone outdoor che manco li cani… addosso a un manichino formato energumeno con un’immagine sullo sfondo in cui non si capisce se, una volta indossato l’innovativo capo spalla, ci si debba mettere a letto in una tenda, predisporsi ad affrontare una ciaspolata sulle Prealpi o più semplicemente ritrovarsi con gli amici per vedere chi è il più ganzo dell’apericena.

Anche questo, a mio giudizio, è un andare oltre il limite, in tal caso della decenza, viene da pensare, considerando da un lato l’inutilità di certi prodotti e dall’altro l’incomprensibilità di certi messaggi, curati nell’estetica, ma rappresentanti una realtà impossibile da immaginare anche nei peggiori incubi generati da una cena fra amici a base di cinghiale e polenta.

Il marketing però deve far sognare e i sogni, si sa, sono spesso irrealizzabili. Quindi tutto torna. Le più raffinate teste di marketing non si danno pace e ogni giorno sono lì pronte a evacuarne un’altra, sempre migliore della precedente. Ha senso attaccarli? No, siamo tutti a favore della pace. Ha senso sensibilizzarli sul fatto di essere un po’ meno visionari e un po’ più realistici? Neanche, perché il rischio di diventare noiosi è subito dietro l’angolo e la noia non è amica degli USP (Unique Selling Points per chi non ha confidenza con i fondamentali acronimi del marketing). Può valere la pena ricordargli però che il loro lavoro potrebbe essere il vero protagonista di un cambiamento tanto utile quanto desiderato, anche da parte delle aziende, che vedono dissolvere il valore dei propri marchi anche a causa di un negoziante e di un consumatore finale sempre più confusi e meno in grado di riconoscere il significato oltre che l’utilità, di ciò che rispettivamente vendono e acquistano. Fare marketing allora significa sì far sognare, ispirare, desiderare, ma può e dovrebbe voler dire anche formare, informare, stimolare in chi acquista il senso di consapevolezza, riducendo in questo modo il rischio di inquinare il mercato con prodotti e messaggi nati morti, autoreferenziali e figli dell’impossibile, buoni solo per una discarica fumante ai margini di una grigia città.

Nota: per inciso, a dicembre 2023 Frederic Beigbeder, autore del libro Lire 26.900 e critico letterario molto controverso, è stato arrestato con l’accusa di stupro... Da allora non se ne è saputo più niente.

LAFUORI

Una pagina pubblicitaria in meno, uno spunto di riflessione in più

Lafuori non è un nuovo brand outdoor fondato da due giovani mountain runners appassionati di climbing

Non è l’account Instagram di un influencer

Non è nemmeno il nome di una falesia segreta di un’isola sconosciuta del Mediterraneo o di un hotspot di Hokkaido dove cade la neve più polverosa del mondo

Lafuori è il titolo del contro editoriale di Outdoor Magazine

Un racconto libero e disincantato dell’outdoor scritto sotto mentite spoglie

43 CONTRO EDITORIALE
>> WILDFIRE NXT MID GTX

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