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o d'altri tempi attraversando le Crete Senesi e il Parco Naturale della Val d'Orcia 02 settembre 2018 Fiorentina - Udinese

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3 onti a1calarvi in un'atmosfera d'altri tempi? Allora salite sul Trenonatura che percorre la Editoriale Toghe ferrovia da Siena ad Asciano, fino a Monte Antico, attraversando paesaggi incontaminati Viola Inizio soltanto da sogno, adesso per terra per la conferma raggiungibili con il piedi Treno. a linea turistica Asciano – Monte Antico, nel cuore delle Terre Siena, sial può prendere Gran di bella festa debutto olto speciale: il Trenonatura, grazie al quale si viaggia "indietro nel tempo", ritornando Ma qualcosa ancora non va a oca d'oro (o meglio, di ferro), in cui le mitiche carrozze centoporte sferragliavano dietro di Andrea Vascellari omotiva che sbuffava, fischiava, cigolava e soffiava ininterrottamente all'arrivo inconstazion on la partita contro il Chievo terminata un

Sulla buona strada

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risultato tennistico la Viola ha festeggiato nel migliore dei modi il proprio compleanno.

Speriamo che tale inizio non sia un fuoco di paglia dettato da un avversario che si è dimostrato di scarso valore, anche se tutto induce a pensare che il gioco quest’anno sia basato su schemi più concreti.

Presto potremo comunque verificare se la squadra potrà ambire a lottare per un posto in Europa, considerato che il prossimo avversario (l’Udinese) sulla carta dovrebbe essere di maggior spessore: la riprova sarà presto fatta.

Nonostante il risultato ampiamente positivo alcune pedine nella formazione non hanno convinto e necessitano di soluzioni diverse.

L’impiego di Eysseric ad esempio si è dimostrato sicuramente negativo: oltre ad apparire fuori forma, mai è riuscito a saltare il proprio marcatore o ad effettuare uno scambio con i propri compagni da poter rendere pericolosa l’azione in attacco della propria squadra. Il sostituto è sicuramente a disposizione di Pioli e già dalla prossima formazione si spera che sia operato detto cambiamento.

Milenkovic nel ruolo di terzino, anche se con un eurogol ha ripagato la sua prestazione al limite della sufficienza, pare non essere utilizzato al meglio e forse sarebbe preferibile trovare un'altra soluzione magari spostandolo al centro della difesa.

Il reparto arretrato nel complesso non può essere giudicato vista la pochezza dell’attacco del Chievo ed ogni valutazione deve essere rimandata ad altra occasione. Conseguentemente alcun giudizio si può dare sul portiere Lafont che sebbene in due occasioni si sia reso incerto nell’uscite ha dalla sua, oltre che la giovane età, sicuramente l’emozione di esordire al Franchi, stadio che grazie al tifo ininterrotto dei suoi supporter non lascia indifferenti i protagonisti dell’evento.

o storico a vapore: a, chiusa nel 1994 perchè inutilizzata, è stata ripristinata nel 1966 per essere adibita a line a. A bordo di un treno a vapore si possono percorrere tanti diversi itinerari in mezzo alla na senese, attraversando ampie vallate, audaci viadotti e gallerie, colture e greggi, pievi, e castelli. A tratti saranno previste delle soste in romantiche stazioni, dove si scenderà pe rarsi lungo i sentieri, in vista di una fattoria, per partecipare a sagre e feste, o per percors g.

Fiorentina che ha schiantato il Chievo domenica scorsa voi: rossime partenze in offertaLaper di Mario Tenerani

Con i friulani Pioli dovrebbe riproporre i magici 11 che hanno schiantato il Chievo, forse l’unica novità potrebbe essere Pjaca dall’inizio. Il croato sta recuperando la condizione ed è certamente un talento.

Le prime partite di campionato, nel bene e nel male, vanno sempre pesate nel giusto modo.

Contano solo i punti, questo sì. Ora sarà facile per qualcuno cominciare a far decollare la fantasia verso traguardi di classifica fino a poche ore fa preclusi a qualsiasi considerazione. Sarebbe un errore imperdonabile. Per fortuna c’è Pioli che ha le orecchie tappate, non ascolta le facili illusioni e le adulazioni gratuite. Per la Fiorentina era significativo partire col piede caldo e così è stato. Ci sono ottime indicazioni, ma serve calma, siamo solo all’alba di una stagione tutta da leggere. Magari godiamoci la strada perché sembra buona. Centrare la rotta è decisivo. E adesso è determinante confermare tutte queste buone sensazioni nella sfida con l’Udinese.

07 Ottobre – loMURLO –unIlsogno treno degi Etruschi n inizio così puoi immaginare in a tinte molto ottimistiche, ma forse c’era 13 Ottobre ABBADIA SAN SALVATORE – Festa d'Autunno qualcosa – di magico nell’aria per la Fiorentina. Valanga viola, un set di tennis per disintegrare 21 Ottobre TREQUANDA – Festa dell'Olio il Chievo. E ora – arriva l’Udinese.

La Fiorentina non ha sbagliato niente in questa sfi08 Dicembre SAN QUIRICO D'ORCIA – Festa dell'Olio da e la buona sorte– le ha pure consentito di sbloc-

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care in avvio la gara. Ma quello che è piaciuto di più sono state la velocità di esecuzione, l’intensità della giocata e la determinazione dei viola, lanciati su ogni pallone. Questi sono elementi significativi che lasciano pensare ad un futuro migliore. Mancava Veretout nel mezzo - salterà per squalifica anche la partita con l’Udinese -, mentre in tribuna a tifare viola c’era Badelj, laziale col cuore a Firenze.

Pioli in partenza aveva 8 titolari dello scorso anno, i nuovi erano Lafont, Edimilson e Gerson.

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Tutti i diritti riservati: vietata la riproduzione, Tommaso Borghini anche solo parziale, di contenuti e foto di questa pubblicazione Chiuso in redazione il 29/08/2018 alle ore 13

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SPORTMEDIA GROUP info@brividosportivo.it N° ROC 26744

Redazione redazione@brividosportivo.it

Grafica e impaginazione Rossana De Nicola e Alexandra Barbieri grafica@brividosportivo.it

Stampa Baroni e Gori Foto Massimo Sestini Foto storiche archivio Paolo Melani

Hanno collaborato

Alessandro Rialti, Giacomo Brunetti, Francesca Bandinelli, Giacomo Cialdi, Ruben Lopes Pegna, Duccio Magnelli, Lucia Petraroli

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Appunti di viaggio Entrambi i dirigenti hanno scritto pagine importanti della storia viola. Oggi si trovano di fronte

Corvino-Pradè, la sfida dei direttori di FRANCESCA BANDINELLI

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rotagonisti fuori dal campo. Bravi entrambi, ciascuno con la sua storia. Da una parte c’è l’esperienza di Pantaleo Corvino, della sua storia trascorsa lungo l’Italia, dal Casarano fino alla Fiorentina passando per il Bologna, dall’altra c’è quella di Daniele Pradè, due che in comune, oltre al pallone, hanno pure l’amore per la storia dell’arte. Pantaleo ha all’attivo due semifinali di Coppe, quattro titoli giovanili, un terzo posto, due edizioni di Champions giocate e solo un anno al limite della paura. Daniele non ha mai fallito un approdo in Europa, collezione di quarti posti e un quinto. Meno settore giovanile, ma forse anche meno investimento complessivo (a parte i casi Gomez e Rossi).

TOP E FLOP Chi prima, chi dopo, sono riusciti entrambi comunque a far quadrare i conti e a... fare dei colpi importanti, alcuni eccezionali. Con Corvino si va da Frey e Toni, da Nastasic a Jovetic, senza dimenticare Babacar e Bernardeschi, che nel settore giovanile ci sono cresciuti.

Pradè ha scovato, tra gli altri, Alonso, portato a Firenze Cuadrado, Savic,

Borre, Lupoli, Kerrison, Bolatti, Semioli, Felipe. Per Pradè lo stesso Suarez, alla fine Gomez, sicuramente e più di ogni altro Benalouane, Konè, Anderson, Richards, Marin, Octavio e pure Tino Costa. Alla fine, per entrambi parlano i milioni di euro portati poi a casa. Tutti e due, per altro, avevano in... canna anche colpi ulteriori, bloccati quasi sulla... porta di casa. Sia come sia, nessuno di loro è stato mai toccato più di tanto dalla contestazione. Bravi, a seconda dei soldi che gli venivano dati per la spesa.

PROFESSIONISTI Ora uno davanti all’altro, mai stati nemici, solo indiscutibili professionisti. Si sono ritrovati di fronte in estate, quando la Fiorentina ha fatto un sondaggio per De Paul, forse più per mescolare le carte del mazzo che per reale interesse, essendo finito nel mirino Marko Pjaca. Non ci sono stati i preRIPARTENZE DIFFICILI In comune supposti. Meglio le difficili ripartenze. A Pantaleo il che a parlare sia dopo Calciopoli e con la penalizzail campo, punzione successiva. Ovvio che Corvino adè Daniele Pr tando magari ad abbia avuto immense difficoltà iniziali una piccola ri(una vera rifondazione), ma anche www.fabbricaitalianadroghe.it Vecino fino a vincita: la Samp l’apporto massimo dei Della Valle «feKalinic. Nel mezzo, c’è riti» con Diego ancora alla cabina di comando. Per di Pradè la scorstato anche qualche Daniele una buona ripartenza successiva, questa, a sa stagione ha operazione meno azuna grande paura (la manita della Juve e la salvezza sempre vinto, zeccata da una parte e sofferta fino all’ultima gara a Lecce) con il tentativo a Marassi e al dall’altra. Nell’era Corvidi fare il salto definitivo (appunto l’arrivo di Gomez Franchi.

C’è da no ricordiamo in modo e Rossi) e poi il ritorno alle «vacche se non magre siPantaleo Corvino rovesciare la tracumulativo Castillo, curamente... tirate». Bravi con i soldi e, questo sì che conta di più, anche senza. dizione, subito.

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02 settembre 2018 Fiorentina - Udinese

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Brividi Sportivi

Lente d’ingrandimento

L’entusiasmo può fare la differenza, prima delle trappole vere

Un’onda su cui fare surf di ALESSANDRO RIALTI

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rriva l’Udinese, occasione per una Fiorentina confortata dall’ampia vittoria sul Chievo di poter scattare in avanti e assestarsi nelle posizioni alte della classifica. Non sarà una gara facile perché i bianconeri friulani hanno qualità ed equilibrio, specialmente a metà campo. Sono abituati a lottare partita dopo partita ed hanno bisogno di punti, ma i viola di Pioli possono davvero utilizzare il rush iniziale della stagione come un’onda sulla quale fare surf.

L’entusiasmo può diventare un compagno fondamentale di una squadra estremamente giovane, rinnovata in metà della rosa e che crede nello spettacolo e nel gioco. Ragazzini di qualità, talenti che la società ha saputo difendere da un mercato che poteva portare milioni di euro snaturando però un progetto, quello costruito dalla coppia Corvino -Pioli

che hanno come sogno l’obiettivo di raggiungere nei prossimi anni vette importanti.

Stefano Pioli

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E’ una squadra che gioca per riuscire ad agguantare un posto in Europa e per farlo ha bisogno proprio di trovare la continuità che i gruppi giovani soffrono nel raggiungere. Per questo la gara con l’Udinese può diventare importante, proprio per dare certezze ad un gruppo che sa di essere divertente, piacevole, verde, ma che deve riuscire a fare il passo in avanti e raggiungere certezze che vadano anche al di là del gioco. I tanti ragazzi di Pioli hanno bisogno di sentirsi non solo gratificati, ma anche difesi dalla città e dalla società. Il tecnico viola vuole trasformare il Franchi in un fortino dentro il quale la nuova Fiorentina sia capace di diventare quasi imbattibile. Per farlo ha bisogno di credere in se stessa e solo risultati, ripetuti, possono darle la sicurezza indispensabile. I sei gol segnati al Chievo possono diventare una sorta di tappeto elastico sul quale saltare per rimbalzare dentro una nuova classifica.

Poi gli uomini di Pioli avranno match più difficili, trappole vere,

come a Napoli contro la squadra di Ancelotti e a Genova nel recupero contro la Samp.

Per questo vincere contro i friulani potrebbe voler dire incamerare energie per affrontare scalate molto più difficili.

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Gabriel Omar era poesia è toccato a noi... a noi soltanto di Massimo Mattei

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ì me lo rammento.

Lui che segna e si butta nella rete.

E noi capimmo perché non è vero che non c'è niente da capire. A volte c'è da capire, eccome.

Era arrivato dopo ferragosto come le giornate che si accorciano e la tristezza per quel che è stato e non può più tornare. Era il 1991. Aveva le espadrillas ai piedi ed i capelli lunghi.

Sembrava Sandy Marton ma ci ha fatto ballare di più. Ha fatto ballare Baresi che ancora lo cerca. Ha zittito il Camp Nou che non è avvezzo a zittirsi, diciamo. Ha oscurato chiunque. Perché il sole decideva lui quando poteva tramontare, per gli altri, naturalmente.

Sembrava un finlandese tanto era serio.

Non saudade e nemmeno nostalgia per la Pampa.

Da Reconquista a piazza Signoria c'è soltanto un lancio lungo, una corsa impazzita, un tiro più forte e la rete che si gonfia.

Ed una città che esplode.

Mai più così.

Poi Roma ed Inter ma è al limite prosa. La poesia è toccata a noi. A noi soltanto.

Grazie centosessantotto volte Gabriel Omar.

Il cognome non importa.

No.

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Gioventù Sulle orme di quella favolosa Fiorentina. Un paragone bello e difficile da sostenere 1 gigliata

I nuovi ragazzi yè-yè

di Tommaso Borghini

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resca, sbarazzina, irriverente e, soprattutto, vincente. La chiamavano Fiorentina yè-yè, l’ultima squadra capace di regalare a Firenze ciò che oggi è solo un sogno proibito: lo Scudetto. Forgiata da Beppone Chiappella, svezzata e smaliziata dal Petisso Pesaola, quella Viola fu protagonista di un’impresa incredibile, conclusa con il trionfo sul campo della Vecchia Signora. Il Tricolore del 1969 fu l’apoteosi di un percorso cominciato nel 1963 che portò, prima del suo apice, 4 quarti posti e un quinto posto. Da Albertosi (che poi fu costretto ad andare via proprio sul più bello, sostituito da Superchi) a De Sisti, passando per Bertini, Orlando, Rogora, Chiarugi, Merlo, Esposito, Ferrante (solo per citarne alcuni). Tutti giovani e tutti, anche chi (come Orlando e Bertini) lasciò Firenze prima dello Scudetto, frutto di un progetto figlio dell’inarrivabile fiuto calcistico di Egisto Pandolfini. La Fiorentina di oggi, con le dovute proporzioni e ben consapevoli che lo Scudetto (ma neppure la Champions) sono alla sua

La Fiorentina dei giovani festeggia con i suoi tifosi

La Fiorentina yè-yè, campione d’Italia nel 1969

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portata, in qualche modo somiglia a quella squadra fantastica. Soprattutto perché è la formazione più giovane dell’intera serie A e per quella freschezza e irriverenza che caratterizzava pure la sua parente più grande. Per quanto visto nella prima giornata di campionato contro il modesto Chievo, ma anche per quanto dimostrato nella scorsa stagione, nel momento terribile della morte del capitano Davide Astori. Una tragedia che ha cementato il gruppo, trasformandolo in una squadra vera, proprio come lo era la Fiorentina yèyè dei favolosi anni ‘60. Ebbene, non possiamo sapere dove potrà arrivare la Fiorentina di Chiesa, Simeone, Milenkovic, Lafont, Pjaca, Edimilson, Gerson e tutti gli altri giovani. Probabilmente molti dei suoi componenti se ne andranno strada facendo, essendoci tanti, troppi prestiti in rosa. E forse non avrà le spalle così larghe per sopportare un paragone così pesante. Di certo non raggiungerà i successi della sua nobile antenata, vissuta in un’era calcistica (purtroppo) definitivamente tramontata. Però vale la pena accompagnarla e sostenerla nella speranza di poterci godere una nuova stagione all’insegna del divertimento e, magari, del ritorno in Europa. Finalmente.

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Il doppio ex

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L’ex mediano: “Con Pjaca in forma il trio viola è super. Nell’Udinese occhio a Fofana”

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Rossitto: “Fiorentina, tridente da paura!”

La Fiorentina è uno scalino sopra, sicuramente può puntare all’Europa League”.

Rossitto festeggia con Torricelli e Bressan di Giacomo Brunetti

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’ultima avventura su una panchina a Pordenone, ma la sua carriera è stata scandita da Udinese e Fiorentina, da calciatore. Fabio Rossitto ha totalizzato complessivamente dieci stagioni con la maglia friulana e tre annate con quella viola, con la quale ha vinto una Coppa Italia nel 2001, partecipando alla storica vittoria di Wembley in Champions League.

E adesso, da doppio ex e da tecnico, analizza con noi la partita tra le due compagini.

Fabio Rossitto come giudica il mercato delle due squadre?

“Sono entrambe società che si basano sulla stessa filosofia, chiaramente con parametri economici diversi. Investono sui giovani, da far crescere e maturare. In queste piazze, i calciatori sono più liberi mentalmente per esprimersi nel miglior modo possibile. A Firenze e Udine possono progredire bene”.

Quali sono gli obiettivi stagionali alla luce di questo ragionamento?

“L’Udinese deve pensare prima di tutto alla salvezza, a raggiungerla il prima possibile: questa deve essere la meta primaria. Solitamente ha sofferto quando il gioco si faceva duro, ma una volta fuori dalla zona calda può lanciare ancor meglio i propri giovani, senza pressioni.

GARAGE DELFINO

L’Udinese ha l’unico allenatore straniero della Serie A: cosa significa? “È un aspetto positivo, ho visto come lavora da vicino e porta innovazioni, specialmente negli allenamenti.

Spero abbia coraggio, il suo calcio sarà giocato con fraseggi e squadra alta. Ho osservato la partita contro il Benevento in Coppa Italia e l’esordio a Parma: ci sono buone basi, nonostante l’eliminazione con i campani”.

E Pioli, invece?

“Un maestro. Sottovalutato.

All’Inter ha fatto bene, non era facile con quella squadra. È molto preparato e fa crescere i giocatori che allena”.

Che partita sarà?

“Sulla carta, la Fiorentina è favorita.

Sarà una gara strana, vedo più avanti i viola ma sarà solamente il campo a decretarne l’esito. Ci sono ancora dei lavori in corso, sarà equilibrata, pendendo però dalla parte dei padroni di casa”.

Se dovesse scommettere, su chi punterebbe tra i singoli?

“Senza dubbio, nella Fiorentina sceglierei Chiesa: non solo perché sono affezionato al padre, ha qualità clamorose. In linea generale, però, scelgo tutto il tridente con Pjaca e Simeone.

Un gran bel tridente, in grado di fare la differenza, che può diventare devastante con il croato in forma.

Nell’Udinese, invece, dopo un’annata al di sotto delle aspettative scelgo Fofana: potenza fisica, ha già segnato, sarà il suo camFabio Rossitto in maglia viola pionato”.

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Il tecnico: “Per il brasiliano è l’anno decisivo. Ancora non mi convince, dimostri di essere continuo”

Cosmi: “Gerson, è solo l’inizio” di Giacomo Brunetti

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llenatore per una stagione dell’Udinese, Serse Cosmi è uno dei simboli del calcio degli anni 2000: svariate panchine girate, tra le quali quelle del Perugia, del Genoa, del Livorno e del Lecce (dove plasmò il Cuadrado che avrebbe fatto sognare Firenze). Specializzato in rimonte, a Trapani hanno addirittura proposto la sua cittadinanza onoraria.

Adesso, invece, analizza con noi la sfida tra la Fiorentina e i friulani.

loro valore, anche realizzativo. Sanno creare problemi alle difese avversarie attraverso i movimenti. Contro questi giocatori per le difese avversarie si intuisce subito che è difficile andare a prendere alti i difensori, possono crearti problemi su un lancio lungo”.

Serse Cosmi, iniziamo dagli obiettivi: sarà Europa League per la Fiorentina?

“Idealmente pensi sempre che la Fiorentina giochi per una Europa League. Il campionato può dirti altro, naturalmente: dietro alle prime sei squadre c’è un lotto di formazioni che possono concorrere per un posto nella coppa europea. Ci sono tanti giovani, magari tra qualche anno esploderanno… ma tra qualche anno forse li avranno già venduti!”.

Sarà l’anno di Chiesa e Simeone?

“Non sono da scoprire, nonostante la giovane età hanno già dimostrato il

La grinta di Serse Cosmi

La Fiorentina ha dovuto piazzare vari esuberi durante la finestra di mercato e altri giocatori sono rimasti per mancanza di accordi con altre società. Scelte ormai sbagliate o calciatori da rigenerare?

“L’allenatore vede i giocatori durante la settimana. Pioli comprende con il tempo quanto potenzialmente possano essi migliorare. Spesso i tifosi o gli addetti ai lavori giudicano un calciatore dalle partite, gli allenamenti però ti fanno capire tanto di più”.

A centrocampo, invece, all’esordio ha stupito Gerson, arrivato in prestito secco dalla Roma.

“Devo essere sincero: non mi piaceva e ancora non mi convince del tutto. Ha qualità tecniche notevoli, ma non è mai riuscito a farle vedere con continuità. Tutti si aspettano da lui che dimostri quello per cui è venuto in Italia: di certo sarà l’anno decisivo, a livello personale. È ancora un’incognita che deve rispettare le promesse e le premesse: le prime sono simboliche, le seconde rispecchiano quanto è stato pagato. Potrà farlo solo dando continuità alle prestazioni”.

Parola all’esperto

Pioli dovrà fare a meno di Badelj: come imposterà il centrocampo?

“A volte su un giocatore si costruiscono i reparti; altre volte, invece, si costruiscono i reparti in base a tutti i giocatori che li formano. Pioli sta sostituendo Badelj con un giocatore dalle caratteristiche diverse. Io, per esempio, impiegai sei mesi per capire chi mettere al posto di Liverani: ma io sono duro (ride, ndr), lui sta già dimostrando di averlo capito”.

Il brasiliano Gerson

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Una partita una storia

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L’epopea di Jorgensen, il doppio ex entrato nel cuore dei tifosi viola

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C’era una volta Martino di RUBEN LOPES PEGNA

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arebbe stata quella odierna la partita di Martin Jorgensen, il giocatore che la Fiorentina aveva acquistato in comproprietà dall'Udinese nell'estate del 2004. Non fece molto bene nella sua prima stagione a Firenze l'ala danese come del resto tutta la squadra che si salvò solo all'ultima giornata. Né Fiorentina né Udinese (gli unici due club in cui ha miliMartin Jorgensen tato in Italia) volevano così riscattare il giocatore. Le due società non si trovarono d'accordo sul suo valore e andarono alle buste. Su quella del club dei Pozzo c'era scritto zero euro. Su quella della Fiorentina solo qualche centinaio di euro. Così Jorgensen restò a Firenze. E a trent'anni (è nato nel 1975), con Prandelli in panchina, disputò altre cinque stagioni di grande spessore tanto da diventare uno dei beniamini dei tifosi viola. Ha ricoperto tanti ruoli Martin o meglio Martino come lo chiamavano in tanti in riva all'Arno. Giocò all'ala, da centrocampista, da seconda punta e anche da terzino. Sempre in maniera impeccabile.

Con la Fiorentina è rimasto fino all'estate del 2010 (aveva già 35 anni) quando tornò all'Aarhus, la società danese da cui l'Udinese lo aveva acquistato nel 1997. In Friuli aveva disputato 184 partite di campionato, segnando 30 reti, una anche al Franchi nel match del 13 febbraio 2000 finito 1-1. Jorgensen portò in vantaggio i bianconeri prima del pareggio di Batistuta. Con la Fiorentina Martino ha giocato 151 gare in serie A, realizzando 14 gol. Fu protagonista con i viola anche in Europa. Il 9 dicembre 2009 ad Anfield Road nell'ultimo incontro del girone di Champions League (vinto dalla Fiorentina) segnò la rete del pareggio con il Liverpool prima che Gilardino siglasse quello dello storico successo per 2-1. E il 24 maggio di quello stesso anno, alla penultima di campionato, Jorgensen aveva segnato all'89' a Lecce il gol del pareggio (1-1) che aveva portato la Fiorentina ai preliminari di Champions con novanta minuti d'anticipo. Fu quella una delle tante grandi gioie che regalò ai tifosi viola.

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Andata 19/08/2018

Ritorno 20/01/2019

Chievo - Juventus

2-3 1-2 0-1 0-1 2-0 2-2

6^ giornata

26/09/2018

Ritorno 24/02/2019

Torino - Roma Bologna - Spal Empoli - Cagliari Parma - Udinese

30/09/2018

Atalanta-Torino Empoli-Milan Genoa-Chievo Inter-Fiorentina Juventus-Bologna Napoli-Parma Roma-Frosinone SPAL-Sassuolo Udinese-Lazio

12^ giornata

11/11/2018

Ritorno 03/03/2019

Ritorno 07/04/2019

13^ giornata

Andata 25/11/2018

Ritorno 14/04/2019

Ritorno 27/01/2019

3^ giornata

Andata 02/09/2018

Milan-Roma

Napoli-Milan

Bologna-Inter

SPAL-PARMA

Parma-Juventus

Cagliari-Sassuolo

Fiorentina-Udinese

Fiorentina-Chievo

Atalanta-Cagliari

Frosinone-Bologna

Chievo-Empoli

Genoa-Empoli

Lazio-Frosinone

Inter-Torino

Sampdoria-Napoli

Udinese-Sampdoria

Sassuolo-Genoa

Roma-Atalanta

Torino-Spal

07/10/2018

Ritorno 10/03/2019

9^ giornata

Andata 21/10/2018

Bologna-Torino

Cagliari-Bologna

Chievo-Atalanta

Empoli-Roma

Fiorentina-Cagliari

Genoa-Parma

Frosinone-Empoli

Lazio-Fiorentina

Inter-Milan

Milan-Chievo

Juventus-Genoa

Napoli-Sassuolo

Parma-Lazio

SPAL-Inter

Roma-SPAL

Torino-Frosinone

Sampdoria-Sassuolo

Udinese-Juventus

Udinese-Napoli

14^ giornata

02/12/2018

Ritorno 20/04/2019

15^ giornata

Andata 09/12/2018

Atalanta-Inter

Bologna-Fiorentina

Atalanta-Napoli

Cagliari-Roma

Cagliari-Torino

Chievo-Lazio

Empoli-Bologna

Fiorentina-Juventus Frosinone-Cagliari Milan-Parma Roma-Inter Sampdoria-Bologna Sassuolo-Udinese SPAL-Empoli Torino-Genoa

Empoli-Udinese

Empoli-Atalanta Genoa-Sampdoria

Genoa-Napoli

Inter-Frosinone

Milan-Juventus

Juventus-SPAL

Roma-Sampdoria

Lazio-Milan

Sassuolo-Lazio

Napoli-Chievo

SPAL-Cagliari

Parma-Sassuolo

Torino-Parma

Udinese-Roma

Genoa-SPAL Juventus-Inter Lazio-Sampdoria Milan-Torino Napoli-Frosinone Parma-Chievo Sassuolo-Fiorentina Udinese-Atalanta

CAPPELLE DEL COMMIATO Presso le sedi di:

VIALE MILTON (FORTEZZA) VIA CACCINI (CAREGGI)

ONORANZE FUNEBRI 24 H 24

AGENZIE Ag. Careggi - Via Caccini 17 Firenze Ag. Bellariva - Via Aretina 55 r Firenze Ag. Isolotto - Via Mortuli 29 r Firenze Ag. Ponte di Mezzo - Via di Caciolle 3 b Firenze Ag. Torregalli - Via di Scandicci 310 b Firenze Ag. Sesto Fiorentino (Fi) - Via Pascoli 1 Ag. Scarperia (Fi) - Via Roma 14

Ritorno 28/04/2019

Chievo-Bologna Frosinone-Fiorentina

Ritorno 17/03/2019

Atalanta-Sampdoria

Andata

Ritorno 03/02/2019

Juventus-Lazio

8^ giornata

Andata

Bologna-Udinese Chievo-Torino Fiorentina-Atalanta Frosinone-Genoa Inter-Cagliari Juventus-Napoli Parma-Empoli Roma-Lazio Sampdoria-SPAL Sassuolo-Milan

Cagliari-Sampdoria

Andata

7^ giornata

Andata

26/08/2018

2-0 3-2 1-0 2-2 6-1 0-0 2-1 2-2 1-0 3-3

Lazio - Napoli

Sassuolo - Inter 1-0 Atalanta - Frosinone 4-0 - Sampdoria - Fiorentina Milan - Genoa

Andata

2^ giornata

Andata

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23/09/2018

Cagliari-Milan Empoli-Lazio Frosinone-Sampdoria Genoa-Bologna Inter-Parma Juventus-Sassuolo Napoli-Fiorentina Roma-Chievo SPAL-Atalanta Udinese-Torino 10^ giornata

Andata 28/10/2018

5^ giornata

Andata

Ritorno 10/02/2019

Ritorno 17/02/2019

2

2

0

0

11

Inter

1

2

0

1

1

6

2

2

0

0

12

Parma

1

2

0

1

1

3

Spal

6

2

2

0

0

13

Torino

1

2

0

1

1

4

Atalanta

4

2

1

0

0

14

Bologna

1

2

0

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1

Milan-Atalanta

5

Roma

4

2

1

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Cagliari

1

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0

1

1

Parma-Cagliari

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4

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Frosinone

1

2

0

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1

Sampdoria-Inter

7

Udinese

4

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1

0

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Milan

0

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Sassuolo-Empoli

8

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3

1

1

0

0

18

Sampdoria

0

1

0

0

1

11^ giornata

04/11/2018

Ritorno

9

Genoa

3

1

1

0

0

19

Lazio

0

2

0

0

2

10

Empoli

3

2

1

0

1

20

Chievo

0

2

0

0

2

03/04/2019

Chievo-Sassuolo

Empoli-Juventus

Fiorentina-Roma

Genoa-Udinese

Inter-Genoa

Lazio-Inter

Juventus-Cagliari

Milan-Sampdoria

Lazio-SPAL

Napoli-Roma

Napoli-Empoli

Sassuolo-Bologna

Parma-Frosinone

SPAL-Frosinone

Sampdoria-Torino

Torino-Fiorentina

Udinese-Milan

Ritorno

partite totali v n p

6

Torino-Napoli

05/05/2019

g

Napoli

Bologna-Atalanta

16^ giornata

P

Juventus

Cagliari-Chievo

16/12/2018

CLASSIFICA Serie A

2

Atalanta-Parma

Andata

partite totali v n p

1

Lazio-Genoa

Andata

g

Chievo-Udinese

Fiorentina-SPAL

Ritorno

P

Bologna-Roma

Frosinone-Juventus

31/03/2019

CLASSIFICA Serie A

Andata

17^ giornata

22/12/2018

Classifica Marcatori

4^ giornata

Andata

Ritorno 12/05/2019

Andata

NOME

SQUADRA

RETI

RIGORI

1

Benassi

Fiorentina

2

0

2

Gomez

Atalanta

2

0

3

Pavoletti

Cagliari

2

0

4

Rigoni

Atalanta

2

0

5

Zielinski

Napoli

2

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6

Berardi

Sassuolo

2

1

7

De Paul

Udinese

2

1

18^ giornata

26/12/2018

Ritorno 19/05/2019

19^ giornata

Andata 29/12/2018

Atalanta-Lazio

Chievo-Inter

Atalanta-Juventus

Bologna-Milan

Empoli-Sampdoria

Bologna-Lazio

Empoli-Inter

Cagliari-Napoli

Genoa-Atalanta

Cagliari-Genoa

Genoa-Fiorentina

Fiorentina-Parma Frosinone-Milan Inter-Napoli Roma-Sassuolo Sampdoria-Chievo SPAL-Udinese Torino-Empoli

Juventus-Sampdoria

Fiorentina-Empoli

Juventus-Roma

Frosinone-Sassuolo

Lazio-Cagliari

Inter-Udinese

Milan-Fiorentina

Roma-Genoa

Napoli-SPAL

Sampdoria-Parma

Parma-Bologna

SPAL-Chievo

Sassuolo-Torino

Torino-Juventus

Udinese-Frosinone

Ritorno 26/05/2019

Chievo-Frosinone

Lazio-Torino Milan-SPAL Napoli-Bologna Parma-Roma Sassuolo-Atalanta Udinese-Cagliari

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02 settembre 2018 Fiorentina - Udinese

dal 1927

1

Assalto ai friulani

15

Probabili formazioni

FIORENTINA - udinese

02.09.2018, STADIO ARTEMIO FRANCHI, ORE 18.00

Eysseric Gerson

U

n solo dubbio per Stefano Pioli nella seconda uscita casalinga consecutiva in campionato. Dopo la roboante vittoria sul Chievo, il tecnico viola è orientato a confermare quasi in blocco l’undici protagonista del giorno del debutto. La sola incertezza riguarda il terzo elemento che completerà il tridente: Pjaca o Eysseric? Il croato scalpita per una maglia da titolare, ma ancora non ha i novanta minuti nelle gambe. Per questo il favorito sembra essere ancora il francese, con il numero 10 pronto a subentrare nella ripresa. Il resto della squadra anti – Udinese sarà composta da Lafont tra i pali. Milenkovic, Pezzela, Hugo e Biraghi in difesa. A metà campo Benassi, Edimilson e Gerson. In attacco Chiesa e Simeone.

Biraghi

FIORENTINA 4-3-3

Simeone Chiesa

Edimilson

1 Lafont

Benassi

4 Milenkovic 20 Pezzella 31 Hugo 3 Biraghi

Hugo Lafont

24 Benassi 26 Edimilson 8 Gerson

Pezzella

25 Chiesa 9 Simeone 7 Eysseric

Milenkovic

Allenatore: Stefano Pioli

A Disposizione: 97 Dragowski, 5 Ceccherini, 34 Diks, 16 Hancko, 2 Laurini, 14 Dabo, 6 Norgaard, 10 Pjaca, 11 Mirallas, 77 Thereau, 19 Montiel, 28 Vlahovic.

Lasagna

UDINESE 4-2-3-1 22 Scuffet 19 Larsen 5 Troost-Ekong 17 Nuytinck 3 Samir

6 Fofana 11 Behrami 72 Barak 10 De Paul 16 Machis 15 Lasagna

De Paul

Machis

Fofana Samir

Barak Behrami Troost-Ekong

Larsen

Nuytinck Scuffet

Allenatore: Velazquez

A Disposizione: 88 Nicolas, 1 Musso, 4 Opoku, 2 Wague, 7 Pezzella, 18 Ter Avest, 21 Pontisso, 23 Pussetto, 9 Vizeu, 77 D’alessandro, 91 Teodorczyk.

16

02 settembre 2018 Fiorentina - Udinese

dal 1927

1

Il personaggio

L’ex viola: “Se si vuole andare in Europa, il Franchi dovrà essere un fortino

Guerini: “Dai giovani vorrei di Lucia Petraroli

H

a Firenze e la Fiorentina nel cuore. Vincenzo Guerini ha speso 12 anni della sua carriera al servizio della maglia viola. Prima come giocatore, dal 1973 al 1976, riuscendo a portare a casa una Coppa Italia nel 1974-1975 (vittoria per 3-2 in finale contro il Milan, gara nella quale ha realizzato una rete). Poi, dopo il grave incidente automibilistico che ha troncato la sua giovane carriera, come allenatore della Primavera, conquistando in 4 anni, dal 1979 al 1983, uno Scudetto e un Torneo di Viareggio. Infine da dirigente, assumendo l’incarico di Club Manager nel 2011, ruolo che ha ricoperto per cinque anni, con una parentesi da tecnico dopo l’esonero di Delio Rossi. Un'esperienza breve, ma intensa e una vittoria, quella di Lecce, che è valsa la salvezza. Oggi, nonostante non faccia più parte della società, continua a seguire con affetto i suoi colori.

Vincenzo Guerini, secondo lei la Fiorentina oggi è più forte della scorsa stagione?

“Ha fatto dei cambiamenti importanti, dopo una stagione travagliata come la scorsa funestata dalla morte di Davide Astori. Questo è un anno zero. Durante l’ultimo mercato si è riacquistata una delle caratteristiche che hanno sempre contraddistinto la storia di questa società, cioè un gruppo giovane, che porterà sicuramente gioie, ma anche dolori.

Perché i giovani possono regalarti grandi prestazioni alternate a cadute. Bisogna dare

Vincenzo Guerini nei panni di allenatore viola

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Guerini a colloquio con Andrea Della Valle

tempo a questa squadra di amalgamarsi, senza eccessive pressioni. Il nuovo tridente d'attacco farà parlare di sé? Sarà l'anno della consacrazione di giocatori come Chiesa e Simeone, giovani nel mirino di grandi società. L’input della famiglia Della Valle era quello di mantenere i propri gioielli e così è stato. L’assenza di Badelj sicuramente inciderà, ma ho fiducia nel lavoro di Corvino che ha scelto ragazzi di spessore. Spero che dimostrino anche attaccamento alla maglia, un valore che nel calcio di oggi si è un po’ perso”.

02 settembre 2018 Fiorentina - Udinese

dal 1927

1

17

inespugnabile. Pioli ha capito Firenze e ha un buon rapporto con la proprietà”

attaccamento alla maglia” Dove può arrivare questa Fiorentina?

“Credo possa essere la sorpresa di questo campionato e che potrà togliersi delle buone soddisfazioni.

Sicuramente può puntare all' Europa League”.

Cosa pensa di mister Pioli?

Guerini con l’ex tecnico

In difesa si è cambiato poco, ma è arrivato un portiere di belle speranze. Che ne pensa?

“Lafont è la sorpresa più piacevole di questo calciomercato. Nel corso dell’estate ha già ha fatto vedere buone cose e chissà che non possa rinverdire i fasti dei grandi portieri viola del passato. Con Pezzella e gli altri titolari, in difesa mi sento sicuro, ma sarà il campo a parlare”.

La Fiorentina, però, dovrà costruire in casa il suo campionato, cercando tra le mura amiche quei punti necessari per scalare la classifica. Il Franchi dovrà essere un fortino. Quindi dovrà fare bottino pieno a tutti i costi”.

Vincenzo Montella

“Il tecnico sta lavorando molto bene, nonostante le gravi difficoltà incontrate nella passata stagione. Conosce bene l'ambiente essendo anche un ex, ha costruito un ottimo rapporto con la proprietà e con Firenze, che è una piazza particolare e molto esigente, ma unica in Italia per l’affetto che riesce a regalare”.

Che partita prevede contro l’Udinese?

“L'Udinese veniva da un campionato non facile, è rimasta scottata. Quindi sarà prudente.

Qual è la sua opinione sui Della Valle?

“Io non posso che spendere buone parole per i Della Valle. Il mio è un giudizio affettivo verso di loro perché mi hanno fatto vivere cinque anni, gli ultimi della mia carriera importante nel calcio, in una città meravigliosa dove già avevo speso dieci anni da calciatore. Loro non hanno mai fatto mancare niente alla Fiorentina, per quanto mi riguarda mi hanno trattato benissimo. Gli anni di Montella, in particolare, sono stati meravigliosi, caratterizzati da un calcio bellissimo, indimenticabile”.

Si può dire che il suo cuore è sempre a Firenze?

“Senz’altro sì. Sono stato tanti anni a Firenze, vivendo tutti i tipi di esperienze: calciatore, allenatore, osservatore e dirigente. Sono arrivato e andato via in punta di piedi da questa città, forse in pochi se ne sono accorti. Ho trovato persone meravigliose dentro e fuori dal campo, anni umanamente importanti di grande crescita. A Firenze è nata anche la mia prima figlia. Avrò nel cuore sempre la città, la Fiorentina e i suoi tifosi”.

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02 settembre 2018 Fiorentina - Udinese

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dal 1927

1

Ciak si gira L’attore, grande tifoso gigliato: “Bando allo scetticismo. La Fiorentina ha talento e voglia di stupire”

Muzzi: “Quest’anno ci si diverte!”

A mio parere sono dei buonissimi proprietari perché, prima di tutto, sono affidabili. Niente a che vedere con altre proprietà del passato della Fiorentina. Il fatto di essere imprenditori comporta che abbiano un lato cinico, che urta lo spirito passionale dei fiorentini. Penso ci voglia maggiore dialogo tra le parti, ma non buttiamo via tutto: negli ultimi quindici anni abbiamo fatto anche belle cose».

di Giacomo Cialdi

V

a in scena domenica pomeriggio la seconda uscita stagionale della Fiorentina: davanti al proprio pubblico, i viola affronteranno l'Udinese con l'obiettivo di vincere per affrontare la sosta con la giusta serenità.

Per l'occasione, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Andrea Muzzi, attore e regista toscano nonché grande tifoso viola.

Muzzi, che sensazioni ha su questa nuova Fiorentina?

«Le mie sensazioni sono molto positive, la squadra mi sembra buona. E lo ha dimostrato nel debutto contro il Chievo. Abbiamo moltissimi giovani di talento che ci faranno divertire. E questa è una bella novità».

Quindi nel complesso non condivide lo scetticismo che imperversa in una fetta di tifoseria?

«Assolutamente no! Scetticismo e pessimismo non mi appartengono.

Lo sappiamo, Firenze è una città che si esalta e si deprime con una velocità incredibile, dobbiamo tenerne di conto. E' una nostra caratteristica».

Quali giocatori la intrigano maggiormente tra quelli arrivati questa estate?

«Mi piace moltissimo Pjaca: credo che tecnicamente possa fare molto bene a Firenze e dare una grossa mano. E' una grande opportunità per lui. E poi ho visto benissimo Lafont, un portierino che presto conquisterà il cuore dei fiorentini. Mi lasci dire però che il mio preferito è Chiesa. Federico è un bel giocatore, ha numeri per diventare un grande.

L’attore, comico

e regista Andrea

Muzzi

E poi mi piace tantissimo il fatto che sia un ragazzo pulito, senza tatuaggi... è una specie di panda rispetto al mondo del calcio di oggi».

In generale, quale crede possa essere l'arma in più di questa Fiorentina?

«A mio parere sarà fondamentale la voglia di sfida. Mi spiego meglio: Pioli in carriera ha quasi sempre faticato nel secondo anno in una piazza, tanti giocatori devono rilanciarsi o confermarsi... ecco, questo spirito di scommessa e rivincita credo possa fare molto bene alla squadra. Quest'anno non dovrebbero mancare stimoli per fare bene».

Poco fa ha citato Marko Pjaca: condivide la scelta di dare a lui la pesante maglia numero 10?

«Partiamo dal presupposto che per me c'è un solo numero dieci: Giancarlo Antognoni. Sono cresciuto con la sua immagine negli occhi e nel cuore, neanche Baggio e Rui Costa, due super campioni, l'hanno scalfita... figuriamoci i giocatori di oggi. Detto questo, non mi scandalizzo per il fatto che la maglia sia andata a Pjaca, mi auguro sia uno stimolo in più per il giocatore».

Che idea si è fatto sul rapporto tra i fratelli Della Valle e Firenze?

«I Della Valle sono imprenditori, con ciò che di buono e meno buono comporta questo termine.

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Veniamo alla partita di oggi pomeriggio: che match si aspetta contro l'Udinese?

«Spero verrà fuori una partita piacevole, ma soprattutto che la Fiorentina vinca. Mi aspetto una grande Fiorentina e una Udinese... un po' più piccola. Lo stadio potrà aiutare i viola in una partita che non sarà certo una scampagnata».

E' un compito ingrato, lo so, ma proviamo a fare una previsione? Dove vede la Fiorentina a fine maggio 2019?

«Ho le idee abbastanza chiare a riguardo: secondo me i ragazzi di Pioli arriveranno al 5° o 6° posto. Mi voglio rovinare e le dico anche come vedo le altre: veder vincere il Napoli e piangere la Juventus di Cristiano Ronaldo sarebbe una scena bellissima e per la quale pagherei, ma penso che i bianconeri alla fine rivinceranno anche quest'anno; dietro di loro Inter, Napoli e Roma. Non credo molto al Milan, soprattutto perché non ho fiducia in Gattuso, vediamo. La Fiorentina diciamo 5°, davanti alla Lazio. Ci risentiamo a fine maggio e vedrà che ci avrò dato!». [ride]

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02 settembre 2018 Fiorentina - Udinese

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Amarcord

è la seconda volta che Fiorentina-Udinese si gioca alle 18. Nel 2012 la decise Jovetic

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A caccia del bis

di RUBEN LOPES PEGNA

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arebbe bello che la sfida odierna finisse come quella dell'anno scorso. Il 15 ottobre 2017, nel match giocatosi alle 12.30, la Fiorentine battè l'Udinese per 2-1 grazie a una doppietta dell'ex Thereau. Sul 2-0 per i viola poi Samir accorciò le distanze.

HA UNA TRADIZIONE FAVOREVOLE LA FIORENTINA NELLE SFIDE CON L'UDINESE IN SERIE A A FIRENZE Nelle 42 partite giocate ha, infatti, ottenuto 27 vittorie e 10 pareggi, subendo 5 sconfitte.

PER LA SECONDA VOLTA SI GIOCA ALLE 18 Era già successo alla prima giornata di campionato sabato 25 agosto 2012. La Fiorentina di Montella vinse in rimonta per 2-1 grazie a una doppietta di Jovetic.

dal 1927

I VIOLA HANNO VINTO LE ULTIME 4 GARE GIOCATE AL FRANCHI Si sono imposti in tre occasioni per 3-0 e nella passata stagione per 2-1. E comunque si sono aggiudicati le ultime 10 partite di campionato a Firenze con i friulani.

L'ULTIMA SCONFITTA VIOLA Risale al campionato 2007/08. La Fiorentina perse per 2-1. Dopo aver rimontato con Pazzini il gol dell'ex Quagliarella subì il secondo gol friulano ad opera di Di Natale.

L'ULTIMO PAREGGIO Risale alla stagione 2004/05, quando sulla panchina viola sedeva l'ex portiere dell'Udinese Dino Zoff. Il match si concluse con il risultato di 2-2 dopo che la Fiorentina era stata in vantaggio per 2-0 con i gol di Bojinov e Ariatti. Ma quell'Udinese, guidata da Spaletti era forte e a fine campionato arrivò quarta e raggiunse anche la semifinale di Coppa Italia, mentre i viola si salvarono solo all'ultima giornata.

Thereau realizzò una doppietta nel match della scorsa stagione

Jovetic festeggiato da Pasqual dopo il gol-vittoria del 2012

LA PARTITA DELL'11 FEBBRAIO 2007 AL FRANCHI SI GIOCO' A PORTE CHIUSE Nove giorni prima era stato ucciso a Catania l'ispettore Raciti durante il derby con il Palermo. Il governo, dopo aver sospeso tutte le gare in programma in quel weekend , decise l'introduzione dei tornelli negli stadi. Occorse un po' di tempo a tutte le società per organizzarsi. E così la gara tra Fiorentina e Udinese come altre di serie A, ma non tutte, si giocò senza la presenza di pubblico sugli spalti. La squadra di Cesare Prandelli si impose per 2-0 grazie alle reti realizzate nel primo tempo da Reginaldo e Pazzini.

LA VITTORIA CON IL MAGGIOR NUMERO DI GOL E IL MAGGIOR SCARTO La Fiorentina l'ha ottenuta nel campionato 1958/59 quando battè l'Udinese per 7-0 con reti di Petris, Lojacono e Montuori e doppiette di Hamrin e Gratton.

LA FIORENTINA HA SEGNATO IN 2 OCCASIONI 5 GOL ALL'UDINESE A FIRENZE, vincendo entrambe le partite per 5-2. Nel 1961/62, nel giorno dell'esordio di Zoff in serie A, segnarono una doppietta ciascuno Hamrin e Milani e 1 gol Jonsson. Nell'altro successo per 5-2 ottenuto nel 2010/11 realizzarono una doppietta ciascuno D'Agostino e Cerci e una rete Vargas.

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LA NUTRIPUNTURA

I fenomeni naturali e le loro trasformazioni sono sempre state studiate dall’uomo.

L’universo e l’uomo sono come un macrocosmo ed un microcosmo indivisibile.

Questo studio ed osservazione ha permesso agli antichi Saggi di trovare analogie e “risonanze” tra questi fenomeni naturali ed i processi fisiologici e patologici dell’organismo umano.

Per spiegare tali risonanze si sviluppo, intorno al 300 a.C. la teoria dei Cinque Elementi o Movimenti (Wu Xing).

Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua simbolizzano le trasformazioni, le “fasi” energetiche prodotte sulla Terra dalla dinamica Yin e Yang.

La Medicina Tradizionale Cinese considera, da millenni, l’uomo correlato integralmente alle energie dell’Universo in continua trasformazione.

L’uomo porta in sé “il principio del cielo e della terra”, ovvero il dualismo tra le polarità Yin e Yang.

La Nutripuntura trova le sue origini proprio nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC) ed in particolare nell’agopuntura e ne rap-

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presenta, in un certo senso, la versione “occidentale” e attuale della stessa.

La Nutripuntura è una tecnica relativamente recente ed unica che puo essere associata ad altre metodiche nella prevenzione e cura di moltissime alterazioni funzionali, (sia di tipo metabolico, neurotrasmettitoriale, ormonale, immunitario) e delle loro ripercussioni sull’equilibrio psicofisico dell’individuo durante il suo percorso evolutivo. È rivolta al riequilibrio delle “correnti vitali” dell’organismo e al miglioramento dell’equilibrio metabolico cellulare e delle capacità di autoregolazione utilizzando oligoelementi e alimenti.

Nel 2010 come ricercatrice iniziai una collaborazione per la pubblicazione del testo “La Nutrizione Biochimica Invisibile” con l’Istituto Pasteur di Parigi e da questa esperienza iniziai ad appassionarmi e studiare la Nutripuntura. Iniziai le mie ricerche e sperimentazioni comparate tra alimentazione secondo il metodo dei Temperamenti endocrini e la nutripuntura.

“Questa metodica è stata realizzata nelle sue basi teoriche e negli aspetti tecnici dal Dott. Patrick Veret e da un’equipe di ricercatori francesi, in circa vent’anni di studi e verifiche cliniche su base sperimentale, arricchite dalle ricerche condotte presso la facoltà di Parigi-Orsay sulle proprietà emergenti degli oligoelementi in associazioni complesse e dalla sintesi tra le ricerche fatte da Georges Lakhovsky sull’oscillazione cellulare e sui circuiti oscillanti polimetallici capaci di rafforzare il potenziale vitale di alcuni organismi”.

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02 settembre 2018 Fiorentina - Udinese

Fuorigioco

dal 1927

Show al debutto, ma non è il caso di montarsi la testa. Occorre battere l’Udinese

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Buona la prima. E la seconda? di Duccio Magnelli

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l campionato-marmellata, detto anche spezzatino, spalma la sua terza giornata su tre giorni diversi e ben cinque orari differenti. Siamo quasi certi che prima o poi qualche tifoso sbaglierà e arriverà allo stadio il giorno prima. O quello dopo. Un consiglio spassionato è quello di tenere sott’occhio il televideo della tv pubblica (pagina 204), dove sono indicati con chiarezza gli orari delle partite. Inutile consolarsi dicendo “tanto le guardo in televisione” perché dopo l’ultima asta per i diritti televisivi è matematicamente certo che qualsiasi abbonamento abbiate, a qualsiasi cifra, non riuscirete mai a vedere tutte le partite della vostra squadra del cuore (e forse è proprio per questo che a Firenze si sono superati i 20000 abbonamenti allo stadio).

Comunque, detto ciò, riesce abbastanza difficile capire per quale astrusa ragione Fiorentina-Udinese si giocherà al Franchi alle 18. E riesce anche difficile capire - nonostante tutti i luoghi comuni sul fatto che ogni partita fa storia a sé e che la palla è rotonda - come abbia fatto il Chievo visto domenica scorsa al Franchi a mettere in difficoltà, solo una settimana prima, la Juventus. Il 6 a 1 con cui la Viola ha polverizzato i Veronesi dice tutto sullo svolgimento della partita. Aspettiamo con trepidazione e grande curiosità lo scontro con i bianconeri di Torino per chiarirci le idee e capirci qualcosa.

Intanto, per stasera, i tifosi viola dovranno accontentarsi di un bianconero all’apparenza meno travolgente di quello torinese. L’Udinese è squadra abbastanza misteriosa, con giocatori non conosciutissimi, a parte quel De Paul, che non per

I viola salutano il pubblico dopo la goleada al Chievo

niente ha già segnato due gol (fondamentali) per conquistare i quattro punti che i Friulani hanno oggi in classifica. De Paul, in estate, era anche stato dato come possibile arrivo in casa Fiorentina.

Poi non se ne è fatto niente, soprattutto perché il presidente Pozzo è uno che vende a caro prezzo i suoi gioiellini (vedi il portiere Meret, per esempio). Il punto è che, vista la Fiorentina di domenica, ci verrebbe voglia di dire a Pozzo di tenersi

pure i suoi “fenomeni” che noi ci teniamo i nostri.

Ma siccome una rondine non fa primavera, cancelliamo il set giocato col Chievo, facciamo finta che non sia successo nulla e non montiamoci la testa. Solo in caso di altra vittoria con qualsiasi punteggio sarà il caso di pensare alla prossima trasferta di Napoli con una certa fiducia.

Come sempre, buona partita a tutti.

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La percentuale percorsa in modalità elettrica è ricavata dai risultati degli studi sul comportamento energetico di veicoli Toyota HYBRID effettuati a cura del CARe - Centro di ricerca sull'Auto e la sua evoluzione (Università degli Studi "Guglielmo Marconi", Roma) e di ENEA - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (Centro Ricerche Casaccia, Roma), e da quelli ottenuti con il "Test Drive Della Verità" in base ai dati del sistema diagnostico del veicolo (i risultati dei test, effettuati in collaborazione con Driveco, sono consultabili sul sito toyota.it nella sezione "Test Drivedella Verità"). Immagine vettura indicativa. Valori massimi NEDC correlati riferiti alla gamma Yaris Hybrid: consumo combinato 23,8km/1, emissioni C02,96g/km (NEDC- New European Driving Cyde - correlati ai sensi del Regolamento UE2017/1151)