SPORTMANAGER GROUP | IL BRIVIDO SPORTIVO

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FIRENZE ABBRACCIA IL SUO CAMPIONE
STADIO ARTEMIO FRANCHI FIRENZE
22 MARZO 2025
LUCA CALAMAI
Pepito ci ha fatto sognare. Una storia d’amore durata purtroppo soltanto pochi mesi ma capace di regalare momenti unici. Lo confesso, le magie di Giuseppe Rossi mi hanno fatto pensare che la Fiorentina aveva ancora una volta incrociato qualcosa di speciale. La sua eleganza sommata alla capacità di essere micidiale in fase conclusiva mi aveva subito riportato alla mente i colpi da fenomeno di Robi Baggio. E come il Divin Codino anche Pepito aveva però un ginocchio sbagliato. Un nemico cattivo, vorrei dire ingiusto. Capace ancor più che nel percorso di Baggio di rovinare una carriera che avrebbe potuto essere da Pallone d’Oro. Nella storia, breve ma intensa, che lega questo campione ai colori viola ci sono immagini uniche. Momenti di felicità pura. Basta pensare al 4 a 2 rifilato in un Franchi in amore ai rivali storici della Juve. Con la faccia livida in panchina dell’allora mister bianconero Antonio Conte. Ricordi che conserviamo gelosamente nel cuore e che riaffioreranno ovviamente nel giorno del Pepito Day.
Una storia d’amore breve quanto intensa Con ricordi indelebili che custodiamo tutti nel cuore
colori viola sono più che mai i colori del cuore. E allora viva Pepito. Uno di noi. Per sempre.
Direttore responsabile Mario Tenerani
Direttore editoriale
Luca Calamai
Caporedattore Tommaso Borghini
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Grafica e impaginazione Rossana De Nicola grafica@brividosportivo.it
Sta per scoccare l’ora del “Pepito Day”, la serata dedicata a Giuseppe Rossi che ha deciso di dare l’addio al calcio giocato nella città che lo ha amato più di tutte e dentro lo stadio dove ha segnato gol memorabili, come la famosa tripletta alla Juve. Naturalmente stiamo parlando di Firenze e dell’Artemio Franchi dove andrà in scena la sua festa a partire dalle ore 18 del 22 marzo. E saranno tantissimi i campioni che si esibiranno sul tappeto verde dello stadio viola. Nomi che fanno emozionare soltanto a pronunciarli: dal goleador per eccellenza del popolo gigliato Gabriel Omar Batistuta, passando per un altro grande bomber come Luca Toni. Per non parlare dei portieroni Francesco Toldo e Sebastien Frey e degli ex compagni viola Borja Valero, Gonzalo Rodriguez e Joaquin. Ma le sorprese non finiscono qui perché all’evento parteciperà anche Claudio Ranieri, il primo allenatore di Rossi ai tempi del
Parma, e vincitore da tecnico gigliato di una Coppa Italia e di una Supercoppa Italiana. Insieme a lui ci saranno due dei simboli dell’Italia campione del mondo nel 2006 e compagni di Nazionale di Pepito, come Fabio Grosso e Daniele De Rossi. Il parterre azzurro sarà completato da Salvatore Sirigu. I tifosi viola saranno deliziati dalla presenza di altri tre grandi protagonisti del passato della Fiorentina, come Mati Fernandez, Emiliano Viviano e Mario Gomez. Infine, giocheranno l’amichevole anche Marcos Senna e Joan Capdevila, compagni di Rossi ai tempi del Villarreal. Non solo calcio, perché la serata sarà anche all’insegna della musica e del folclore, con la partecipazione degli Street Clerks, gruppo pop rock di Firenze, protagonista a Sanremo nel recente DopoFestival, e non mancherà la tradizione secolare della nostra città con la presenza del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino.
Da Batistuta a Claudio Ranieri, passando per Toni Frey, Toldo e altre sorprese
Decisivo il blitz a New York
Il duro lavoro e il debutto
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C’era una volta il Pepito Rossi viola. Di battesimo fa Giuseppe, ma tutti lo chiamano col soprannome che gli aveva affibbiato il grande Enzo Bearzot per via delle caratteristiche simili a quelle di “Pablito” Rossi. Corre l’anno 2013, mese di gennaio, e Pepito sta attraversando il primo periodo buio della sua carriera, dopo aver fatto faville con la maglia del Villareal con cui aveva frantumato il record di miglior marcatore della storia del club spagnolo. Quel maledetto infortunio al ginocchio destro, rimediato al Bernabeu contro il Real a fine 2011, continua a tormentarlo. La rottura del legamento crociato anteriore ha comportato delle ricadute, costringendolo a ben tre interventi chirurgici. Nel frattempo il Villareal, senza il suo campioncino, è precipitato in serie B e le grandi d’Europa, dopo averlo
corteggiato quando scintillava sul tappeto verde, hanno spostato altrove i loro riflettori. Così la Fiorentina, attraverso un’abile tessitura del suo direttore sportivo di allora, Daniele Pradè (lo stesso di oggi), in collaborazione con il direttore tecnico Eduardo Macia, riesce a metterci le mani sopra. Decisiva è la cena newyorkese del 4 gennaio, nella quale il ragazzo nato nel New Jersey, si convince ad accettare l’offerta gigliata, designando Firenze come il luogo ideale da cui ripartire. L’accordo con gli spagnoli costa al club dei Della Valle 10 milioni subito ed eventuali altri 6 di bonus, con un contratto valido fino al 2017 e una clausola rescissoria attorno ai 30 milioni, segno che la Fiorentina ha deciso di scommettere forte sul suo pieno recupero. Rossi sceglie il numero 49, dedicato alla memoria del babbo scomparso
nel 2010, e continua a sudare per cercare di rimettere piede in campo prima della fine della stagione. Obiettivo raggiunto dopo 5 mesi, perché il 19 maggio 2013, nell’ultima gara di campionato di Pescara, al minuto 63’, mister Vincenzo Montella decide che è arrivato finalmente il suo momento: fuori l’effervescente Cuadrado, dentro lui per una passerella che fa luccicare gli occhi dei tifosi viola. L’idea di poter avere un attaccante del suo calibro, completamente ristabilitosi e pronto a mostrare tutta la sua classe già ai nastri di partenza della nuova stagione, fa sognare un’intera città che fantastica sui traguardi raggiungibili da una Fiorentina molto ambiziosa e pronta ad accogliere un altro attaccante di primissimo piano: il panzer Mario Gomez.
Partite: 42
Reti: 19
Assist: 7
Minuti giocati: 2439
Media gol: 1 ogni 128’
Partite in serie A: 34 Reti: 16
Partite in Europa League: 6 Reti: 3
Partite in Coppa Italia: 2
Debutto:
19/05/2013 Pescara-Fiorentina 1-5
Ultima partita: 20/08/2016 Juventus-Fiorentina 2-1
Triplette 1
20/10/2013 Fiorentina-Juventus 4-2
Doppiette: 2
01/09/2013 Genoa-Fiorentina 2-5
10/11/2013 Fiorentina-Sampdoria 2-1
Presenze Italia: 30
Reti Italia: 7
Presenze Italia Olimpica: 5
Reti Italia Olimpica: 5
Debutto in Nazionale: 11/10/2008 Bulgaria-Italia 0-0
Ultima partita in Nazionale: 31/05/2014 Italia-Irlanda 0-0
Scritto dal nostro direttore responsabile Mario Tenerani, dal nostro direttore editoriale Luca Calamai e dal compianto Alessandro Rialti, I LOVE
PEPITO è il libro redatto nel 2014 che ripercorre in 12 capitoli la storia calcistica e
Presenze Machester United: 14
Reti Manchester United: 4
Presenze Newcastle: 13
Reti Newcastle: 1
Presenze Parma: 20
Reti Parma: 9
Presenze Villareal: 192
Reti Villareal: 82
Presenze Fiorentina: 42
Reti Fiorentina: 19
Presenze Levante: 17
Reti Levante: 6
Presenze Celta Vigo: 29
Reti Celta Vigo: 6
Presenze Genoa: 10
Reti Genoa: 1
la carriera di Giuseppe Rossi, il campione viola che allora tutto il mondo ci invidiava. Dal New Jersey, dove è nato, all’ultima tribolata stagione caratterizzata dagli infortuni e dalla mancata convocazione ai Mondiali 2014 del Brasile, passando per una stupenda fotogallery del fotografo Massimo Sestini, con la prefazione scritta da Andrea Della Valle, all’epoca patron della Fiorentina. 117 pagine piene di storie, racconti, interviste, aneddoti,
retroscena, dietro le quinte, gossip riguardanti la stella Pepito Rossi, il ragazzo dalla faccia pulita, l’atleta che ha unito il tifo in modo trasversale come solo i grandi campioni sanno fare.
Presenze Real Sal Lake: 7
Reti Real Salt Lake: 1
Presenze Spal: 19
Reti Spal: 3
Presenze: 354
Reti: 130
All’inizio della stagione 2013/14 la lunga sofferenza e i tanti mesi trascorsi nel duro lavoro per ritrovare la miglior forma sembrano finalmente un lontano ricordo. La Fiorentina ha grandi progetti e decide di affiancargli un centravanti degno della sua classe: Mario Gomez. Firenze sogna in grande con la sua nuova coppia di attaccanti che sembrano fatti apposta per giocare assieme. La classe di Pepito e la potenza del tedesco. Il primo e tanto sospirato gol in viola arriva il 26 agosto 2013 quando la squadra
La tripletta alla Juve
è l’apoteosi Ma la sfortuna colpisce ancora
allenata da Vincenzo Montella supera al Franchi il Catania per 2-1. Rossi realizza la prima delle numerose reti che lo portano a scalare la classifica dei cannonieri, fino a conquistarne la vetta. Anche l’intesa con Gomez sembra procedere bene, almeno alla seconda di campionato a Marassi contro il Genoa: la Fiorentina vince 5-2 ed entrambi segnano una doppietta. Ma la sfortuna comincia a fare capolino e colpisce prima il suo compagno, costretto a uscire di scena per un infortunio al ginocchio (che durerà 5 mesi) già alla terza di campionato contro il Cagliari. Tocca, dunque, a Pepito caricarsi i gigliati sulle spalle e il compito non lo spaventa, anzi. Gol e giocate arrivano in serie fino all’apoteosi del 20 ottobre 2013: strepitosa vittoria in rimonta
sulla Juventus di Antonio Conte. Quello è il giorno più bello del Rossi viola, la partita nella quale la sua classe torna a scintillare prepotentemente, proiettandolo per sempre nella storia della Fiorentina. La rimonta dallo 0-2 del primo tempo è tutta sua: tripletta splendida, inframezzata dal gol di Joaquin, per il 4-2 più bello di sempre. Il Pepito-Fenomeno è tornato e Firenze se lo coccola come il campione che può condurla addirittura al terzo Scudetto. Un momento magico che viene bruscamente interrotto nella funesta data del 5 gennaio 2014. Nel corso del derby casalingo contro il Livorno Rossi subisce un fallo dal difensore amaranto Rinaudo. L’intervento non sembra particolarmente duro, ma Pepito si accascia a terra in lacrime. Il ragazzo del New Jersey capisce subito che si tratta di qualcosa di serio e che il destino gli ha ancora una volta voltato le spalle, proprio sul più bello. Ciò che ne segue è un autentico calvario che, in quel momento, neppure lui si immagina lontanamente di dover vivere.
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La speranza del Mondiale in Brasile tramonta sul fil di lana
La diagnosi parla di distorsione al ginocchio con interessamento del collaterale mediale. Pepito dovrà star fuori 4 mesi. Una prospettiva che, però, non cancella la speranza di rientrare in tempo per coronare il sogno di partecipare al Mondiale in Brasile. Il Ct azzurro è Cesare Prandelli, a proposito di cuori viola, e Rossi vuole esserci a ogni costo.
Per questo ricomincia a lavorare forte, come ha sempre fatto perché la sua forza di volontà è enorme come la voglia di non arrendersi a una sfortuna che è tutt’altro che cieca e sembra guardare sempre nella sua direzione. Inizialmente tutto pare procedere per il verso giusto, il recupero avviene nei tempi previsti e Pepito rientra in campionato il 4 maggio, riuscendo pure a segnare 2 gol nelle ultime 3 gare di serie A. L’attaccante viola subentra anche nel corso della finalissima di Coppa Italia contro il Napoli, disputata a Roma e purtroppo persa in un’atmosfera funestata dalla morte di un tifoso partenopeo.
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Prandelli lo inserisce fra i pre-convocati, ma dopo due settimane di allenamenti e test fisici a Coverciano sceglie di escluderlo dalla lista definitiva. Pepito è amareggiato e scattano anche le polemiche sul motivo della sua mancata chiamata. Lui sbotta: “Altro che fuori forma, i valori dei test dicono l’opposto. E chi dice che ho paura dei contrasti mi fa ridere”. La delusione evapora rapidamente perché la voglia di rientrare e farsi valere con la Fiorentina prevale. Ma nel giorno di Ferragosto 2014 la tegola che gli piomba sul capo è un autentico macigno. Il ginocchio cede in allenamento e stavolta non si può evitare l’operazione, l’ennesima. L’intervento si svolge negli Usa, ma la stagione 2014/2015 è compromessa prima di cominciare. La Fiorentina sfiora la finale di Europa League e arriva quarta in campionato e lui è co -
stretto solo a guardare. Eppure non si arrende e con il nuovo tecnico Paulo Sousa pare arrivato finalmente il suo ritorno in grande. Alla presentazione della squadra in Piazza Santo Spirito i tifosi sono tutti per lui.
L’amore è forte e lui vorrebbe ripagarlo sul campo, tornando Il Fenomeno di Firenze. La Fiorentina del tecnico portoghese vola e riesce anche a comandare la classifica per alcune giornate, Pepito scalpita, ma è costretto a mordere il freno. Sousa lo schiera solo in Europa League, dove lui segna 2 gol che non bastano a farlo salire nelle gerarchie. Così alla fine di gennaio 2016 accade ciò che non avrebbe mai voluto accadesse: Rossi saluta Firenze, accettando l’offerta del Levante, in Spagna, dove spera di trovare spazio per dimostrare tutto il suo valore.
“Il mio è un arrivederci, non un addio” dice sconsolato prima di partire. In Spagna segna 6
gol, non abbastanza per convincere il Levante a riscattarlo. Così torna a Firenze, giusto per disputare pochi minuti di una sfida estiva contro la Juve e via di nuovo in Spagna al Celta Vigo dove s’infortunerà nuovamente
Ancora sotto i ferri
Salta la stagione
Poco spazio al rientro
La scelta di partire
in modo grave: così il contratto con la Fiorentina finisce, ma l’amore della tifoseria nei suoi confronti non finirà mai. Quello è eterno e Firenze lo dimostrerà certamente anche nella partita d’addio al calcio giocato che si svolgerà al Franchi il prossimo 22 marzo. Perché Pepito e il viola sono ormai una cosa sola.