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Come al San Paolo

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BS|25 gennaio 2020 editoriale

La Fiorentina di Napoli ha entusiasmato Una Viola da corsa, plasmata dal demiurgo Iachini che sarebbe stupendo rivedere anche oggi Con un Castrovilli che incanta e un Chiesa ritrovato

Cutrone acquisto di spessore Ma il mercato deve continuare

• Mario Tenerani

U

Beppe Iachini

na Fiorentina rinata, trasformata, ad un buon punto del viaggio verso la salvezza, ma la strada da fare è ancora lunga.

Lo ha ricordato in questi giorni alla squadra Beppe Iachini, demiurgo di questa ripartenza viola. La sfida col Genoa va messa nel solco di quelle con Bologna e Spal, confronti decisivi per regolare la classifica e gli scontri diretti. Anche perché dopo ci sarà la trasferta a Torino contro la nemica di sempre.

Chiesa si è ritrovato, Castrovilli sta incantando l’Italia, Pulgar sta tornando quello di Bologna, Benassi è un giocatore in più, Cutrone si è inserito al volo, Vlahovic va a corrente alternata, ma nel mezzo piazza gol bellissimi. Questi sono punti imprescindibili della Fiorentina. I viola offrono un profilo diverso di loro stessi: vanno in campo sapendo quel che fare, consapevoli di quello che stanno facendo. Corrono tanto e bene; vincono i duelli sui primi palloni e quando li

Direttore responsabile Mario Tenerani Tutti i diritti riservati: vietata la riproduzione, anche solo parziale, di contenuti e foto di questa pubblicazione

Caporedattore Tommaso Borghini

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Chiuso in redazione il 22/01/2020 alle ore 13

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Federico Chiesa e Gaetano Castrovilli

perdono vanno con grinta inusitata

mercato. Cutrone è stato un acquisto

a recuperarli; giocano in modo ordi-

di spessore, non ci sono dubbi.

nato. La Fiorentina ha sfondato il Na-

Adesso i ritocchi devono investire

poli sul piano della manovra e della

centrocampo e difesa. Iachini merita

determinazione. E ora col Genoa

questa attenzione perché sta facen-

sarebbe stupendo rivedere i viola

do un lavoro egregio. E Rocco Com-

del San Paolo. Il resto toccherà alla

misso ha fame di soddisfazioni, con

società, rinforzando la Fiorentina sul

tutte le ragioni del caso.

Redazione redazione@brividosportivo.it Grafica e impaginazione Rossana De Nicola e Alexandra Barbieri grafica@brividosportivo.it

Stampa Baroni e Gori Foto Massimo Sestini Foto storiche archivio Paolo Melani

Hanno collaborato Alessandro Rialti, Giacomo Brunetti, Francesca Bandinelli, Giacomo Cialdi, Ruben Lopes Pegna, Daniele Taiuti, Lucia Petraroli, Duccio Magnelli

BS| 25 gennaio 2020

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Lente d’ingrandimento • ALESSANDRO RIALTI

P

er far decollare un altro campionato. La Fiorentina di Beppe Iachini potrebbe davvero far decollare un finale di stagione molto diverso da quanto fatto temere fino a poche settimane fa. Da quando è stato cambiato il proprietario della panchina viola, molto è cambiato. Quattro gare, compreso la temutissima gara di Coppa Italia contro l’Atalanta, e il combattente viola ha inanellato tre vittorie e il pari praticamente a tempo che stava scadendo contro il Bologna. Certo, la sfida-gioiello è stata quella di Napoli, con un clamoroso 0-2 che ha acceso di entusiasmo Firenze. E’ tornata la serenità, ma adesso c’è addirittura la possibilità di un clamoroso colpo di reni. La gara con il Genoa può davvero essere una partita-svolta, di certo il riscatto sancito rispetto al match d’andata, perso pure quello. Una vittoria e la Fiorentina oltre a tirar fuori la testa dall’acqua paludosa in cui era caduta, potrebbe davvero iniziare a guardare un futuro diverso. Una vittoria per tornare nella parte sinistra della classifica. Certo non è facile

Prova di decollo

Questa partita è una grande occasione: vincerla significherebbe dare la svolta a una stagione che pareva paludosa e che invece potrebbe diventare interessante Vlahovic scocca il tiro del 2-0 viola al San Paolo

Contro il Genoa per rimettere in gioco il futuro perché i liguri hanno bisogno assoluto di far risultato, per tentare, a loro volta, di riaffiorare dalla paura retrocessione. La Fiorentina ha però un formidabile alleato, è l’ottimismo che piano piano è affiorato.

Sono riemerse tutte le sue qualità, i suoi campioni.

Su tutti, certo il ritorno di Federico Chiesa ha acceso ogni entusiasmo. Per questo, questa gara è fondamentale, per dare spessore all’ottimismo. Nessuno chiede miracoli, ma vedere crescere ancora i ragaz-

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zini viola darebbe peso all’ipotesi di futuro di un gruppo che pareva essere destinato a naufragare. E’ la gara per riprendere un sogno che sembrava assolutamente interrotto. E’ il futuro che viene messo in gioco, per tutti.

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La strana coppia

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BS| 25 gennaio 2020 Appunti di viaggio

Chiesa-Cutrone, il nuovo tandem piace e ha già segnato gol pesanti E anche il giovane Vlahovic scalpita In attesa del rientro di Franck Ribery

Iachini ha ricostituito la coppia dell'Under 21

Patrick Cutrone

a

Federico Chies

• FRANCESCA BANDINELLI

S

ono la strana coppia, quella che Beppe Iachini ha... ricomposto, andandola a riscovare dai ricordi delle gare di Under 21. E magari, chissà, ispirando anche Roberto Mancini, il ct della Nazionale maggiore che nell'anno dell’Europeo sarà chiamato a fare scelte non da poco tra qualche mese. Federico Chiesa e Patrick Cutrone, dal canto loro, sono pronti a vincere la prima sfida, quella colorata di viola. Il figlio d’arte ha subito ritrovato il gol, per altro al termine di una metamorfosi tattica non da sottovalutare. Il nuovo allenatore lo ha detto subito che per fargli ritrovare la condizione migliore dopo la lunga

serie di infortuni gli avrebbe “accorciato” il campo, inventandolo seconda punta, e lui non ha perso tempo nel farsi trovare pronto. A Napoli, dove resisteva uno degli ultimi tabù da sfatare (club contro cui aveva tentato più tiri, senza mai trovare la rete), ha fatto subito centro, divorandosi la doppietta, è vero, ma poco importa. Anche perché il feeling col nuovo arrivato, quel Cutrone che gli inglesi del Wolverhampton hanno messo troppo presto in naftalina, pare già consolidato. Quello che era un nervo scoperto della Fiorentina, i gol degli attaccanti che stentavano ad arrivare, alla fine si sta trasformando in un valore aggiunto: hanno segnato tutti, pure il giovane Vlahovic, che per altro di reti banali non è affatto in grado di realizzarne.

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L’ex Milan, di contro, ha mandato il pallone a bersaglio alla prima da titolare, in Coppa Italia contro l’Atalanta, la squadra dell’acerrimo nemico Gasperini (nessuno, però al San Paolo ha sottolineato i fischi al minuto 13, quello del ricordo di Astori), e solo per l’intervento del guardalinee - oltre che per una questione di centimetri - non ha fatto il bis nell’ultimo match. Di certo, ha festeggiato il successo dalla panchina, dopo essere stato sostituito, come se in ballo ci fosse stata la finale di Champions League, perché il carattere vincente è anche così che si forgia.

Vuol continuare ad essere chiamato “bomber” e la strada da percorrere la conosce bene. Col Genoa, dopo che a Marassi, all’andata arrivò il secondo ko consecutivo della stagione, non si potrà sbagliare nulla. È stata data una spallata alla classifica, come ha sottolineato il tecnico, ma è ora che i conti devono cominciare a tornare. Ora che sorride Firenze, ora che Commisso è pronto ad investire ancora sul mercato e che è tornata forte anche la voglia di essere sempre più presente al Franchi, con la riapertura della campagna abbonamenti. Dopo i primi sei mesi di rodaggio, la macchina “revisionata” è andata a pieni giri. Tocca a questi ragazzini terribili, aspettando il rientro di “Kaiser” Ribery tenere alto l’onore di una città intera: servono gol, spettacolo e, finalmente, un pizzico di leggerezza. Per volare, anche in classifica.

BS| 25 gennaio 2020

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Parola all’esperto

“Cutrone buon investimento Adesso il centrocampista” • Giacomo Brunetti

“H

o avuto Beppe a Firenze da calciatore e so quali caratteristiche incarna. E' un combattente nato”. A parlare è Oreste Cinquini, dirigente della Fiorentina dal 1994 al 1998: Con lui Iachini ha vissuto parte della sua prima esperienza in viola, prima di farvi ritorno da allenatore e con un compito preciso, risollevare una squadra in concreta difficoltà.

Cinquini, la Fiorentina, vista la prima parte di stagione, è subito intervenuta a inizio mercato con l’acquisto di Patrick Cutrone dal Wolverhampton. Il giocatore è in cerca di consacrazione dopo un 2019 in ribasso...

“Sicuramente è un giovane con una buona esperienza. Pensavo potesse fare meglio in Inghilterra date le caratteristiche fisiche e psicologiche: lotta su ogni pallone e credevo potesse adattarsi al calcio inglese.

Sei mesi sono pochi per ambientarsi, è un discorso che possiamo adattare anche alla storia di Pedro a Firenze. Quando un giocatore cambia abitudini e campionato è difficile imporsi immediatamente.

L’investimento da 18 milioni di euro per Cutrone lo rende futuribile: è un calciatore con determinate caratteristiche e dovranno cucirgli un modulo ad hoc”.

Ha nominato Pedro, che ha vissuto una prima parte di stagione di importanti difficoltà. Quanto incide per una società la scelta di cedere un calciatore dopo così poco tempo e un investimento notevole?

Cinquini: “Beppe combattente nato!”

L’ex dirigente della Fiorentina degli anni ‘90: “Ho avuto Iachini in viola da calciatore e sapevo che avrebbe risolto la situazione Se batte il Genoa l’obiettivo salvezza è centrato” “Purtroppo, Pedro ha avuto un impatto negativo, forse anche al di fuori del campo: come dicevo, cambiare paese non è facile, anche solo per l’alimentazione e per i metodi di allenamento. Vi mostro un esempio facile: Gabigol in Serie A ha fatto male, mentre in Brasile segna a raffica. I giocatori sono strani, si ambientano oppure no, in alcune squadre fanno sfracelli e in altre deludono”.

Dunque è arrivato Cutrone, mentre è sempre più in crescendo Dusan Vlahovic. I due attaccanti possono coesistere?

“Non lo so. Cutrone, rispetto a Vlahovic, fa la fase difensiva: è un giocatore generoso. Vlahovic, da come lo conosco, è più tecnico e con meno esperienza.

Cutrone è sicuramente più pronto, ma il serbo ha un futuro importante e potrà esplodere”.

Non solo attacco: la Fiorentina deve intervenire anche a centrocampo. Ha ceduto Dabo e Cristoforo, la coperta resta corta. Può essere Alfred Duncan il nome giusto?

“Naturalmente è facile dirlo dall’esterno, bisogna essere dentro al Club per conoscere le dinamiche che portano alle varie scelte di mercato. Iachini quando è arrivato ha fatto una scelta: aveva Pulgar e Badelj, ha deciso che poteva giocare solo uno dei due. E anche contro l’Atalanta, in Coppa Italia, ha preferito il cileno. Ha rispolverato Benassi, un calciatore che era mancato. Duncan è un mancino, una dote importante in quella zona del campo.

Quando è andato via dall’Inter, credevo potesse fare di più. Si è fermato un attimo nella crescita, ma è uno che lotta”.

Adesso c’è il Genoa, una partita a cui la Fiorentina arriva con ottimi numeri...

“Con Beppe è stata fatta una scelta ponderata. Ora difficilmente la società si troverà invi- schiata nei bassifondi della classifica: ci sono 3 o 4 squadre che annaspano, possono difficilmente venire fuori. Con un’altra vittoria si configurerebbe un altro tipo di classifica”.

Oreste Cinquini con Malesani ai tempi di Firenze

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BS| 25 gennaio 2020

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Viola amore mio • Daniele Taiuti

C

i sono ruoli nei vari settori della vita dediti al sacrificio, raramente destinati alla gloria.

Tuttavia esistono dei luoghi, e Firenze è uno di essi, in cui la funzione del faticatore soprattutto nello sport e nel calcio in particolare, è esaltata al livello degli attori principali. Alle volte addirittura è maggiormente apprezzata. Questo può sembrare paradossale in una città che fa del gusto per l’estetica uno dei suoi tratti caratteristici, tuttavia è solita applaudire le imprese dello sportivo che andando oltre i propri limiti dà tutto per la causa comune, perché riconosce la bellezza del sacrificio individuale volto unicamente all’interesse della squadra. Ne è un esempio il trattamento di grande affetto che la tifoseria viola ha riservato a Beppe Iachini tornato a Firenze nella veste di tecnico per sostituire Montella; nel capoluogo toscano i suoi tackle hanno lasciato una traccia indelebile, al pari dei colpi da fuoriclasse di alcuni suoi compagni più celebrati dell’epoca, Da Baggio a Batistuta fra gli altri. L’esempio di Iachini non è isolato nella storia viola, vi sono altri gregari facenti parte di gruppi prestigiosi, che a Firenze sono ancora oggi ricordati.

Uno di essi è Armando Ferroni; nella città del Giglio vince quasi uno scudetto nel 1982, con un gruppo composto di campioni come Antognoni e Galli, per citarne alcuni. La parentesi viola, dal 78 al 84, è certamente la più importante della sua carriera, non sono da trascurare però i suoi trascorsi con la maglia del Genoa, dal 88 al 93’, in cui riesce a togliersi delle soddisfazioni. Adesso con lui andiamo ad analizzare il momento della Fiorentina, anche in relazione alla partita in arrivo.

Ferroni: “Altro che salvezza...”

L’ex terzino viola e genoano: “La Fiorentina se la gioca con tutti e con una serie positiva di risultati può aspirare anche a un posto in Europa”

“Per battere i rossoblù servirà pazienza”

Armando Ferroni, la Fiorentina deve solo concentrarsi sul raggiungimento della salvezza in questa stagione?

“Il campionato è lungo. Per me può ancora puntare all’Europa League. Bisogna però effettuare una serie positiva di risultati.

Armando Ferroni (terzo in basso da sinistra) nella Fiorentina 1981-82

Quale sarà la tattica di gara che il Genoa paleserà al Franchi?

“Il Genoa non può permettersi di giocare a viso aperto, e questo può essere un problema per la Fiorentina. I gigliati però sono più forti, e grazie a una gara paziente possono arrivare alla vittoria”.

Poi non deve trascurare la Coppa Italia, la vittoria sull’Atalanta dimostra che se la può giocare con tutti”.

L’attuale 3-5-2 adottato dalla Viola è il modulo più giusto per le caratteristiche dei calciatori?

“Avendo due punte come Cutrone e Vlahovic, sì. È un modulo che, se interpretato in versione offensiva, può dare dei buoni risultati”.

Quali ricordi mantiene in merito ai periodi vissuti con le due squadre?

“Firenze è indimenticabile, però ho ancora il rimpianto per quel campionato del 82, finito come tutti sappiamo. Per quanto riguarda il Genoa ricordo con piacere il primo anno in Serie A con Scoglio, e la Coppa Uefa con Bagnoli”.

L’acquisto di Cutrone di quanto aumenta il valore dei viola?

“Di molto. Concede alla squadra più soluzioni offensive; è un combattente, che possiede un innato fiuto per il gol”.

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Baccini: “C’è troppa paura”

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BS| 25 gennaio 2020 Viola in musica

Il cantautore, tifosissimo rossoblù: “I nostri giocatori bloccati dalla tensione Sarà una gara molto tesa e tattica Il Genoa di oggi è un gran via vai” • Lucia Petraroli

“Ho origini fiorentine Credo che Commisso vi porterà molto in alto” Presidenti a confronto: che idea ha di Commisso e Preziosi?

“Il nostro presidente è contestato da anni, ormai è del tempo che non si fa vedere neppure allo stadio.

La tifoseria del Genoa è molto caliente, da una parte è un bene ma può diventare anche un male... non c'è un progetto di squadra, c'è solo un gran viavai.

Commisso, invece, ha un grande entusiasmo, vuole rilanciare il progetto, ci sono tutti i presupposti per cui possa fare bene”.

Francesco Baccini

I

l popolare cantautore, tifoso genoano doc, si può dire abbia diviso la sua carriera tra calcio e musica.

Sì perché prima di diventare un cantante, Francesco Baccini coltivava, come tanti ragazzi, la passione per il calcio, nel ruolo di portiere, sognando la Serie A. E, ironia della sorte, giocò nei Pulcini della Sampdoria, prima di farlo, però, dovette chiedere il permesso al padre, tifoso sfegatato del Grifone, che poi gli attaccò la passione rossoblù. Baccini ha scritto alcune canzoni dedicate alla sua squadra del cuore, come l’inno per il centenario, inciso insieme agli eroi rossoblù che nel 1992 portarono la squadra in semifinale di Coppa UEFA. Ma attenzione però perché Francesco ci svela una curiosità, sulle sue origini...

Si aspetta qualcosa dal mercato rossoblù?

“Per Iago Falque metterei la firma domani. Servono giocatori di esperienza. Alla Fiorentina ruberei Chiesa!”.

Francesco Baccini, è vero che lei ha origini fiorentine?

“Sì, in me scorre sangue fiorentino, il mio cognome è toscanissimo. Mio nonno era di Scandicci e parlava solo toscano ed io non capivo niente (ride ndr). Poi però, negli anni ‘20, immigrò”.

Ma adesso stiamo vivendo una tragedia greca e abbiamo cambiato 3 allenatori in 3 mesi. C'è molta confusione. La classifica piange e la situazione societaria non è buona”.

Come giudica la prima parte di stagione di Fiorentina e Genoa?

“Deludente, al momento, per entrambe le squadre.

Anche se la Fiorentina sta vivendo un momento di ripresa. Il Genoa, invece, sta peggio. Dopo un buon inizio con Andreazzoli, vincendo anche sulla Fiorentina, sembrava si potesse vivere un anno tranquillo.

Il cambio di panchina era necessario per entrambe?

“Era giusto prendere questa direzione e sia il Genoa, con Nicola, che la Viola con Iachini, sono andate sull’usato sicuro scegliendo ex giocatori che hanno lasciato un segno importante”.

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Che partita sarà tra Fiorentina e Genoa?

“Ci sarà grande attenzione a non perdere da entrambe le parti. La classifica, soprattutto per il Genoa, fa paura e i giocatori si vede che giocano bloccati in campo, con la paura di sbagliare. Sarà una gara molto tattica e un risultato positivo o negativo per le contendenti potrebbe essere decisivo per il prosieguo. Il calcio vive di momenti, come la musica, basta trovare due canzoni giuste o viceversa due partite vinte e tutto si può risollevare”.

Ha in programma una nuova canzone per il suo Genoa?

“Ho fatto già 2 canzoni per il Genoa, una sul centenario, l'altra è l'Inno Genoa che viene sempre proposta allo stadio. Davvero un grande onore”.

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BS| 25 gennaio 2020

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Buon compleanno • Ruben Lopes Pegna

H

a compiuto 65 anni ieri (24 gennaio) Claudio Desolati, l'attaccante nato a Genk in Belgio che ha iniziato la propria carriera nel settore giovanile del Genoa. In serie A, tuttavia, ha debuttato con la Fiorentina da giovanissimo. Esordì il giorno prima del suo diciassettesimo compleanno. Era il 23 gennaio 1972, quando al Comunale Nils Liedholm lo mandò in campo all'inizio del secondo tempo al posto del terzino Longoni nel match con la Sampdoria finito 0-0. Fu l'unica sua presenza in quel campionato. In quello successivo, invece, il tecnico svedese lo schierò solo in sei delle ultime sette giornate. E quello fu il torneo della sua completa affermazione, perché arrivarono anche tre reti, di cui due decisive.

L'esordio in quel campionato avvenne a Firenze il 7 aprile 1973, un sabato pomeriggio. Di fronte c'era la Juve campione d'Italia, che avrebbe di nuovo rivinto lo scudetto. Fu una partita splendida con i viola in vantaggio all'inizio del secondo tempo con Saltutti.

Poi ci fu, poco dopo la mezzora, il pareggio bianconero con Causio su rigore. Ma durò pochissimo.

Infatti, quando, a sei minuti dalla fine, il pallone arrivò sui piedi di Desolati, il ragazzino alla sua seconda presenza in serie A con una finta mise a sedere il mitico Dino Zoff e segnò sotto la curva Fiesole la rete del 2-1, quella che valeva la vittoria. Fu un gol fantastico, il suo primo gol nel massimo campionato ad appena diciotto anni. Desolati segnò ancora una rete il 6 maggio a Terni, dove la Fiorentina battè la Ternana per 1-0. E poi ne realizzò un'altra la settimana successiva al Comunale nel match con l'Atalanta vinto dai viola per 4-0. Il ragazzino, con uno strepitoso finale di campionato, si conquistò il posto da titolare per la stagione successiva (1973/74), quando sulla panchina viola arrivò il giovane Gigi Radice. Desolati giocò 23 partite, realizzando sei reti, ma sbagliò, dopo aver segnato il gol del vantaggio viola, un rigore con la Sampdoria all'ultima giornata al Comunale nel match poi finito 1-1. Quell'errore costò alla Fiorentina la conquista di un posto alla Coppa Uefa.

Ma quella qualificazione, in realtà, la squadra viola la perse con uno sciagurato finale di campionato (due pareggi e tre sconfitte nelle ultime cinque giornate).

Desolati in quella stagione aiutò anche la squadra Primavera. Fu lui a segnare il gol decisivo a tre minuti dalla fine dei tempi supplementari nella finale con la

Desolati, il ragazzo che mise a sedere Zoff Cresciuto calcisticamente nel Genoa esplose giovanissimo in viola segnando ad appena 18 anni alla Juve Ma i tanti infortuni lo frenarono

Claudio Desolati (al centro) con Antognoni e Roggi

Lazio del torneo di Viareggio vinta dai viola per 2-1 il 25 febbraio 1974. Nel 1974/75, con Rocco in panchina, Desolati giocò 25 partite, segnando 5 reti e poi disputò la vittoriosa finale di Coppa Italia con il Milan all'Olimpico (successo per 3-2 della Fiorentina, il cui allenatore, dopo la fine del campionato era diventato Mario Mazzoni). La carriera di Desolati fu condizionata purtroppo anche da una serie di gravi infortuni. Comunque l'attaccante nato a Genk giocò il 10 dicembre 1975 a Londra con il West Ham la finale di ritorno della Coppa italo-inglese vinta dalla Fiorentina per 1-0 con un gol di Speggiorin, dopo il successo nel match d'andata a Firenze con il medesimo risultato. La squadra, guidata da Carletto Mazzone, si aggiudicò così il prestigioso trofeo in una stagione anonima (nono posto in campionato). Andò molto meglio l'anno dopo (1976/77). La Fiorentina arrivò terza. Desolati, che saltò diverse gare per infortunio, segnò nove reti in 19 partite. Decisivo, proprio per la conquista del terzo posto, fu il successo, alla penultima giornata, al Comunale sull'Inter per 3-0 grazie a una tripletta dell'attaccante viola. Desolati rimase a

Nato in Belgio , il 24 gennaio scorso ha compiuto 65 anni Firenze fino alla stagione 1980/81, iniziata con Carosi in panchina e conclusa con De Sisti. Quell'anno giocò 19 partite, l'ultima a Pistoia (dove si trasferì dopo l'addio a Firenze) il 10 maggio 1981, quando la Fiorentina vinse per 1-0. L'ultimo dei 3 gol di quel torneo lo realizzò a Torino il 30 novembre 1980 nel match con i granata finito 1-1. Portò in vantaggio i viola prima del pareggio di Graziani, che al termine di quella stagione avrebbe sostituito proprio Desolati nel ruolo di centravanti della Fiorentina. Un futuro campione del mondo al posto di un giocatore (152 presenze in serie A con 43 reti) che comunque aveva regalato ai tifosi viola grandi soddisfazioni.

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Andata 29/09/2019

Ritorno 23/02/2020

Ritorno

Andata

19/01/20

01/09/19

2^ giornata

Ritorno 26/01/20

3^ giornata

Andata 15/09/2019

0-1

Cagliari-Brescia

2-2

2-3

Atalanta-Torino

3-4

Brescia-Bologna

3-4

Fiorentina-Napoli

2-0

1-0

Bologna-Spal

0-0

Fiorentina-JUVENTUS

1-1

Verona-Bologna

1-1

1-2

Cagliari-Inter

1-2

Genoa-Atalanta

4-0

Inter-Lecce

1-1

2-1

Genoa-Fiorentina

0-1

Verona-Milan

0-1

Parma-JUVENTUS

1-2

4-3

JUVENTUS-Napoli

1-0

Inter-Udinese

3-3

Roma-Genoa

3-1

1-1

Lazio-Roma

2-0

Napoli-SAMPDORIA

0-3

SAMPDORIA-Lazio

1-5

0-1

Lecce-Verona

1-3

Parma-Cagliari

2-3

Spal-Atalanta

2-1

1-0

Milan-Brescia

4-2

Roma-Sassuolo

2-1

Torino-Sassuolo

1-2

4-1

Sassuolo-SAMPDORIA

2-1

Spal-Lazio

1-0

Udinese-Milan

2-3

1-3

Udinese-Parma

1-2

Torino-Lecce

Andata

7^ giornata

06/10/2019

Ritorno 01/03/2020

Andata

8^ giornata

20/10/2019

Ritorno

Andata

8/03/2019

27/10/2019

9^ giornata

Cagliari-Verona

3-1

Atalanta-Lecce

0-0

Brescia-Fiorentina

7-1

Atalanta-Udinese

2-0

JUVENTUS-Spal

2-2

Bologna-Lazio

2-0

Cagliari-Spal

2-1

Bologna-SAMPDORIA

4-0

Lazio-Genoa

0-2

Brescia-Sassuolo

2-1

JUVENTUS-Bologna

1-2

Fiorentina-Lazio

0-1

Lecce Roma

1-0

Fiorentina-Udinese

3-3

Lazio-Atalanta

3-1

Genoa-Brescia

1-3

Milan-Fiorentina

1-2

Genoa-Milan

2-2

Milan-Lecce

0-1

Verona-Sassuolo

2-1

Napoli-Brescia

2-0

Verona-SAMPDORIA

2-0

Napoli-Verona

2-2

Inter-Parma

3-2

Parma-Torino

1-2

Inter-JUVENTUS

5-1

Parma-Genoa

1-1

Lecce-JUVENTUS

1-3

sampdoria-Inter

1-1

Roma-Cagliari

0-0

SAMPDORIA-Roma

2-1

Roma-Milan

1-4

Sassuolo-Atalanta

1-0

Spal-Parma

3-4

Sassuolo-Inter

1-1

Spal-Napoli

1-0

Udinese-Bologna

0-0

Torino-Napoli

1-0

Udinese-Torino

1-1

Torino-Cagliari

Andata

12^ giornata

Ritorno 11/04/2020

Andata

13^ giornata

24/11/2019

Ritorno 19/04/2020

Andata

14^ giornata

01/12/2019

Ritorno 22/04/2020

Andata

15^ giornata

08/12/2019

Brescia-Torino

1-3

Atalanta-JUVENTUS

0-3

Brescia-Atalanta

3-2

Atalanta-Verona

5-2

Cagliari-Fiorentina

2-2

Bologna-Parma

4-3

Cagliari-SAMPDORIA

2-3

Bologna-Milan

2-1

Inter-Verona

1-0

Verona-Fiorentina

0-1

Fiorentina-Lecce

0-0

Inter-Roma

1-0

JUVENTUS-Milan

2-2

Lecce-Cagliari

0-1

Genoa-Torino

3-1

Lazio-JUVENTUS

4-2

Lazio-Lecce

1-1

Milan-Napoli

1-3

Verona-Roma

2-2

Lecce-Genoa

0-0

Napoli-Genoa

3-0

Roma-Brescia

2-1

Inter-spal

0-1

SAMPDORIA-Parma

2-0

Parma-Roma

2-1

SAMPDORIA-Udinese

2-2

JUVENTUS-Sassuolo

2-2

Sassuolo-Cagliari

0-0

SAMPDORIA-Atalanta

1-2

Sassuolo-Lazio

3-0

Lazio-Udinese

0-1

Spal-Brescia

3-1

Sassuolo-Bologna

1-1

Spal-Genoa

1-2

Napoli-Bologna

2-1

Torino-Fiorentina

0-0

Udinese-Spal

0-3

Torino-Inter

0-1

Parma-Milan

1-1

Udinese-Napoli

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Ritorno 26/04/2020

0-4

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Ritorno 15/03/2020

1-1

10/11/2019

Ritorno 02/02/2020

CORSA PODISTICA COMPETITIVA di km 14 e nc km 7

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4^ giornata

Andata 22/09/2019

5^ giornata

Ritorno

Andata

9/02/2020

25/09/2019

Ritorno 16/02/2020

CLASSIFICA Serie A

P

g

partite totali v n p

CLASSIFICA Serie A

P

g

partite totali v n p

2-2

Atalanta-Fiorentina

1-2

Brescia-JUVENTUS

1

Juventus

51 20 16

3

1

11

Napoli

24 20

6

6

8

1-2

Bologna-Roma

2-1

Fiorentina-SAMPDORIA

2

Inter

47 20 14

5

1

12

Bologna

24 20

6

6

8

3-1

Cagliari-Genoa

0-0

Genoa-Bologna

JUVENTUS-Verona

Lazio

45 19 14

3

2

13

Fiorentina

24 20

6

6

8

0-0

Verona-Udinese

3

2-1 2-0

Lazio-Parma

1-0

Inter-Lazio

4

Roma

38 20 11

5

4

14

Udinese

24 20

7

3

10

1-4

Lecce-Napoli

0-1

Napoli-Cagliari

5

Atalanta

35 20 10

5

5

15

Sassuolo

22 20

6

4

10

0-2

Milan-Inter

1-0

Parma-Sassuolo

6

Cagliari

30 20

8

6

6

16

Sampdoria

19 20

5

4

11

1-0

SAMPDORIA-Torino

0-2

Roma-Atalanta

7

Parma

28 20

8

4

8

17

Lecce

16 20

3

7

10

3-0

Sassuolo-SPAL

1-3

Spal-Lecce

0-1

Milan

28 20

8

4

8

18

Spal

15 20

4

3

13

Udinese - Brescia

2-1

8

Torino-Milan

9

Torino

27 20

8

3

9

19

Brescia

15 20

4

3

13

10

Verona

26 19

7

5

7

20

Genoa

14 20

3

5

12

10^ giornata

30/10/2019

Ritorno 22/03/2020

Andata

11^ giornata

03/11/2019

Atalanta-Cagliari

1-2

Brescia-Inter

0-2

3-2

Cagliari-Bologna

1-2

Bologna-Inter

2-1

JUVENTUS-Genoa

1-1

Fiorentina-Parma

4-0

Lazio-torino

1-3

Genoa-Udinese

1-0

Milan-Spal

2-1

Verona-Brescia

2-2

Napoli-Atalanta

2-2

Lecce-Sassuolo

0-1

Parma-Verona

1-2

Milan-Lazio

1-1

SAMPDORIA-Lecce

2-1

Roma-Napoli

1-2

Sassuolo-Fiorentina

0-1

Spal-SAMPDORIA

0-4

Udinese-Roma

0-1

Torino-JUVENTUS

Andata

16^ giornata

15/12/2019

Ritorno 03/05/2020

Andata

Ritorno 05/04/2020

17^ giornata

22/12/2019

Classifica Marcatori

Andata

Ritorno 10/05/2020

Andata

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

NOME Immobile Ronaldo Lukaku Joao Pedro Ilicic Martinez Muriel Berardi Belotti Caputo Dzeko

18^ giornata

05/01/2020

SQUADRA Lazio Juventus Inter Cagliari Atalanta Inter Atalanta Sassuolo Torino Sassuolo Roma

Ritorno 17/05/2020

RETI 23 16 14 13 10 10 10 9 9 8 8

RIGORI 9 5 3 3 0 2 4 0 5 0 0

19^ giornata

Andata 12/01/2020

Ritorno 24/05/2020

2-1

Bologna-Atalanta

5-0

Atalanta-Milan

5-0

Atalanta-Parma

0-2

Cagliari-Milan

3-0

Brescia-Lecce

1-4

Fiorentina-Roma

1-1

Bologna-Fiorentina

1-0

Fiorentina-Spal

1-2

Cagliari-Lazio

4-0

Inter-Genoa

1-2

Brescia-Lazio

2-1

Verona-Genoa

1-1

Fiorentina-Inter

-

Lazio-Verona

2-1

Genoa-Sassuolo

1-1

Inter-Atalanta

0-1

Genoa-SAMPDORIA

2-3

lecce-bologna

4-0

JUVENTUS-Cagliari

1-0

Lazio-Napoli

3-3

Verona-Torino

1-1

Parma-Brescia

0-1

Lecce-Udinese

2-0

Parma-Lecce

3-1

JUVENTUS-Udinese

1-2

SAMPDORIA-JUVENTUS

0-0

Milan-SAMPDORIA

1-2

Roma-JUVENTUS

0-0

Milan-Sassuolo

1-2

Sassuolo-Napoli

1-3

Napoli-Inter

5-1

SAMPDORIA-Brescia

1-2

Napoli-Parma

1-2

Torino-Spal

0-2

Roma-Torino

1-0

Torino-Bologna

3-1

Roma-Spal

2-1

Udinese-Cagliari

0-2

Spal-Verona

3-0

Udinese-Sassuolo

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PRATO

Assalto al Grifone

| 15 |

BS| 25 gennaio 2020 Probabili formazioni

FIORENTINA – GENOA Stadio Artemio Franchi, 25-01-2020 ore 18

N

FIORENTINA 3-5-2

Cutrone

ella sfida del Franchi contro il Genoa, Beppe Iachini, dovendo rinun-

Venuti

ciare allo squalificato Dalbert,

Castrovilli

Chiesa Pulgar

Caceres

dovrà inventarsi una nuova

Benassi

69 Dragowski

Lirola

21 Lirola 22 Benassi 78 Pulgar 8 Castrovilli 23 Venuti

4 Milenkovic 20 Pezzella 22 Caceres

Pezzella

soluzione per coprire la fascia mancina. Nel caso il tecnico

Dragowski

viola decidesse di confermare

25 Chiesa 63 Cutrone

Milenkovic

il 3-5-2, il maggior indiziato per

Allenatore: IACHINI

la sostituzione del brasiliano sarebbe Venuti (con Ranieri in seconda linea, anche perché destinato alla cessione in presti-

A Disposizione: 1 Terracciano, 6 Ranieri, 93 Terzic, 17 Ceccherini, 5 Badelj, 27 Zurkowski, 10 Boateng, 11 Sottil, 18 Ghezzal, 16 Eysseric, 28 Vlahovic.

to). L’altra soluzione porta a una cambio di modulo: un 4-3-3 con lo spostamento di Caceres sulla

GENOA 3-5-2

fascia sinistra in difesa. Cambio

Sanabria

di modulo, al momento della chiusura del nostro giornale,

1 Perin

improbabile. Perciò, davanti a

14 Biraschi 17 Romero 4 Criscito

Dragowski, largo al consueto trio

Milenkovic-Pezzella-Ca-

32 Ankersen 27 Sturaro 20 Schone 15 Jagiello 33 Pajac 19 Pandev 9 Sanabria

ceres. A metà campo, a destra

Pandev

Jagiello

Pajac

Criscito

Schone

Sturaro

Ankersen Biraschi

Romero Perin

Lirola, in mezzo Benassi, Pulgar e Castrovilli, a manca Venuti. In

Allenatore: Nicola

attacco la strana coppia ChiesaCutrone, con Vlahovic pronto a subentrare a gara in corso.

A Disposizione: 97 Radu, 22 Marchetti, 3 Barreca, 18 Ghiglione, 5 Goldaniga, 85 Behrami, 21 Radovanovic, 28 Agudelo, 23 Destro, 30 Favilli.

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BS| 25 gennaio 2020

| 16 |

Ciak si gira

"A noi servono punti Altrimenti la salvezza si fa durissima"

Solenghi: “E’ tutta un’altra Fiorentina!”

L’attore comico, noto tifoso del Genoa: “Iachini ha cambiato in meglio i viola che adesso sono compatti e badano al sodo I rossoblù dovranno vendere cara la pelle”

• Giacomo Cialdi

N

Tullio Solenghi con Massimo Lopez

ella seconda giornata del girone di ritorno, la Fiorentina si trova di fronte il Genoa di Nicola. Quel Genoa che, un girone fa, mise a nudo tutte le lacune della Viola. Oggi, però, i ragazzi di Iachini non possono commettere passi falsi: la voglia di conquistare i tre punti e dare continuità alle vittorie casalinghe contro Spal e Atalanta (quest'ultima in Coppa Italia) e al colpaccio del San Paolo è troppo forte.

Per parlare delle due squadre e del match del Franchi, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Tullio Solenghi, grande attore e regista nonché tifosissimo del Genoa.

In che senso?

«Mi sembra una Fiorentina molto più compatta, più attenta in fase difensiva, che bada più al sodo. So che Iachini, per molti tifosi, non ha quell'appeal che hanno invece altri allenatori, ma penso sia importante per la Viola fare punti e risalire la china. Ci sarà tempo per pensare all'estetica».

Che gara dobbiamo aspettarci al Franchi?

«E' difficile dirlo. Entrambe le squadre hanno un gran bisogno di fare punti, quindi credo verrà fuori una partita un po' contratta e combattuta. La Fiorentina è decisamente favorita, soprattutto dopo che sembra aver ritrovato fiducia con la vittoria in Coppa Italia e la grande impresa di Napoli, ma nel calcio mai dire mai. Se il Grifone vuol salvarsi, deve vendere cara la pelle ogni domenica. Quindi, che vinca il migliore!».

Solenghi, che Genoa le sembra quello di Nicola?

«Il mister è sulla panchina rossoblù da poche settimane, è difficile fare un bilancio adesso. Dobbiamo lasciargli un po' di tempo per lavorare. Posso dire che in alcuni frangenti ho visto una squadra un po' più compatta, per esempio contro il Sassuolo, anche se la situazione in classifica non è affatto bella. Penso che Nicola abbia portato un po' di sano pragmatismo e stia riuscendo a tirar fuori un po' di quello spirito che, da sempre, contraddistingue il Genoa».

In conclusione, dove vede Fiorentina e Genoa a fine stagione?

«Mi auguro di poter festeggiare la salvezza di entrambe. Per i rossoblù lottare per non retrocedere non è più una novità purtroppo, perciò spero la squadra riuscirà a restare in Serie A. La Fiorentina ha tutto per uscire dal fango della zona retrocessione e, se lo farà in tempi rapidi, potrebbe anche ambire a qualcosa di più. Glielo auguro».

La Fiorentina, invece, che impressione le ha fatto?

«La Viola è partita con un calendario tutt'altro che facile, poi si è ripresa ed ha inanellato una serie di vittorie che facevano pensare potesse davvero lottare per la zona europea. Con l'infortunio di Ribery, però, si è vista la differenza: la squadra ha perso le proprie certezze, è come se avesse perso l'allenatore in campo».

GARAGE DELFINO

Cosa ne pensa dell'esonero di Montella?

«E' stato una conseguenza del brutto andamento della squadra, è stato inevitabile. A mio parere le responsabilità non erano tutte sue. Adesso, con Iachini, mi sembra un'altra Fiorentina...».

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L’alba viola di un giorno vincente

Il 18 maggio 1996 la Viola espugna Bergamo e alza al cielo la sua quinta Coppa Italia In 40mila l’aspettano allo stadio fino alle 4 di notte per un abbraccio collettivo passato alla storia La festa viola con la Coppa Italia

• Massimo Mattei

Q

uel 18 Maggio 1996, la Fiorentina ha un appuntamento a Bergamo, per una finale di Coppa Italia che manca da molto. Troppo.

Il pullman con mister Ranieri e i suoi ragazzi, sale fino alla Lombardia, accompagnato dalle migliaia di innamorati viola che hanno agguantato uno dei 4.000 biglietti concessi dalla società di Bergamo.

4.000. Pochi per il caldissimo popolo viola, che sente l’acquolina del sapore di una gioia a lungo attesa.

Tant’è che si decide di allestire un maxischermo al Franchi, per seguire da Firenze la diretta tv della partita. A Campo di Marte, accorrono in 25.000, molti con le radioline, perché si teme per la qualità del segnale video sul maxischermo e l’era del wi fi e dei super telefoni portatili è ancora molto di là da venire. Ranieri schiera il suo undici: Toldo, Carnasciali,

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| 17 |

BS| 25 gennaio 2020

Brividi Sportivi Padalino, Piacentini, Amoruso, Malusci, Bigica, Cois, Rui Costa, Flachi, Batistuta. L’Atalanta di Mondonico, parte intraprendente, ma senza scoprirsi troppo, obbedendo al credo astuto del suo allenatore.

A metà primo tempo, esultano all’unisono i 4.000 viola all’Atleti Azzurri d’Italia e i 25.000 al Franchi, Flachi infatti raccoglie l’invito di Rui Costa ed insacca da dentro l’area. Ma si è sistemato il pallone con un braccio. Il gol non vale. E l’urlo torna mesto nelle gole. Intanto il portiere bergamasco Ferron si esalta facendo gli straordinari, dinanzi agli attacchi gigliati che si son fatti arrembanti, i padroni di casa rispondono con le polveri bagnate di uno spento Morfeo.

Si arriva alla ripresa e la Fiorentina passa.

Amoruso batte di piede al volo con giustezza un corner di Rui Costa ed insacca il vantaggio. La Coppa prende decisa la via di Firenze. Ma sono anni in cui la parola ‘ciliegina’ è regina nel vocabolario fiorentino. Infatti Batistuta vuole metterci la ciliegina. La sua. A non finire nel tabellino marcatori, il bomber non ci sta. Rui Costa conclude in porta, il portiere ribatte e Bati si avventa con rabbia e scaglia dentro chiudendo gli argomenti. E’ il gol numero 27 della stagione di Bati che si laurea capo cannoniere di Coppa. Intanto nelle strade di Firenze cominciano i primi caroselli. E finalmente il fischio di Pairetto con i giocatori viola che in campo salutarono con gioia i tifosi presenti allo stadio. Ma si sapeva bene che ce n’erano altri, molti altri, in attesa al Franchi.

Dagli spalti, qualcuno se ne era andato, ma sostituito da tifosi che giungevano allo stadio dopo la gara.

Verso le 3.00 di notte si contavano 40.000 tifosi viola al Franchi. Tutti in attesa della squadra che doveva tornare da Bergamo. Era un’estasi, un clima gioioso che spingeva all’abbraccio collettivo. I giocatori uscirono dal tunnel dello stadio, alle 4.00.

Accolti da un boato di felicità. I calciatori srotolarono uno striscione che recitava: ‘Per Marione e per noi’.

Imprimendo sulla vittoria della Coppa Italia l’indelebile epitaffio in onore del grande presidente Mario Cecchi Gori. Lentamente, la grande festa s’avviò a concludersi. Era già giorno, quando gli ultimi tifosi, s’avviarono fuori. Era l'alba finalmente di un giorno vincente.

BS| 25 gennaio 2020

| 18 |

Brivido in rosa • BRUNELLA CIULLINI

A

spettando il primo big match del 2020 a Roma contro la temibile squadra giallorossa già vittoriosa al Bozzi all'andata, la Fiorentina si tiene stretto il 2° posto in classifica consolidato dalla goleada inflitta domenica scorsa nel derby alla Florentia San Gimignano. 6-1 il risultato finale della prima gara casalinga del girone di ritorno, mattatrice Tatiana Bonetti autrice di una tripletta che insieme alla doppietta di Ilaria Mauro e alla rete di De Vanna ha messo ko la formazione toscana allenata da Carobbi per il quarto successo consecutivo. Non è la prima volta che la numero 10 viola in questa stagione mette a segno tre gol in una stessa partita, già a dicembre ci era riuscita nella sfida vinta 4-0 con l'Inter. Un rendimento da campionissima che ha spinto l'Assocalciatori a eleggerla quale miglior giocatrice della Serie A del mese di dicembre, riconoscimento certificato dalle brillanti prestazioni offerte e dal numero di gol finora realizzati in campionato, ben 12. Tanto che proprio nell'ultimo fine settimana Bonetti ha raggiunto la juventina Cristiana Girelli in vetta alla classifica delle marcatrici del massimo campionato: il duello fra la squadra bianconera e quella viola, rispettivamente prima e seconda, sta coinvolgendo anche quello altrettanto avvincente per lo scettro di regina del gol.

"E' stato un dicembre ricco di emozioni, e a coronare il tutto c'è questo premio che mi è stato assegnato" il messaggio via social della giocatrice per la quale il direttore generale della Fiorentina Joe Barone, e non solo lui, sta caldeggiando il ritorno in Nazionale. "Tanti tifosi vorrebbero rivederla in azzurro, speriamo che accada presto" l'auspicio del dirigente che a breve dovrà affrontare con Tatiana la questione del rinnovo del contratto in scadenza a giugno. Certo che continuando a giocare a questi livelli, segnando e trascinando la propria squadra, sarà difficile per Commisso e Barone non offrirgli un nuovo accordo e per la ct azzurra Milena Bertolini escluderla dalle prossime convocazioni valide per gli impegni di qualificazione agli Europei

Bonetti-show, momento magico Segna a raffica e dà spettacolo Con lei la Fiorentina Women’s è tornata a sognare in grande E ora si aspetta la chiamata azzurra 2021: un'attaccante-trequartista del livello e dell'esperienza di Bonetti, che nel 2008 ha vinto pure una medaglia d'oro agli Europei Under 19, può continuare a dare un contributo importante all'Italia essendo peraltro, con i suoi 28 anni compiuti a dicembre, nel pieno assoluto della maturità. Nell'attesa cercherà a suon di gol di proseguire su questa strada anche e soprattutto per aiutare la Fiorentina a restare ai vertici del calcio femminile e possibilmente chiudere la stagione vincendo almeno un trofeo, in questo caso la Coppa Italia in cui Bonetti e compagne dovranno a inizio febbraio confrontarsi contro il Milan per i quarti di finale. "Abbiamo tantissima fame di mettere qualcosa in bacheca da qui alla fine, quindi giocheremo ogni partita con il coltello tra i denti - ripete da tempo il tecnico viola Antonio Cincotta - La mia squadra ha tanto carattere, sono orgoglioso di quanto sta facendo in questi ultimi mesi". Oltre che su una Bonetti formato super e una Ilaria Mauro che dopo lo stop sta ritrovando gol e condizione (ma sono ancora ferme ai box per problemi fisici Durante, Clelland e Breitner) la Fiorentina può contare su qualche rinforzo arrivato dal mercato: si tratta del portiere della nazionale colombiana Catalina Pérez Jaramillo, classe '94, originaria di Bogotà. Jaramillo viene dalla squadra statunitense New England Mutiny, ha rappresentato il suo Paese al Mondiale Under 20 a soli 15 anni e dopo le visite mediche si è subito messa a disposizione della squadra viola, partendo dalla panchina. Jaramillo è stata presa per il grave infortunio che ha fermato Francesca Durante operata alla spalla destra il 29 novembre. "Abbiamo preso un portiere giovane ma con esperienza internazionale" il benvenuto dato da Cincotta alla neo viola.

Tatiana Bonetti

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| 21 | BS| 25 gennaio 2020 SCIENZE DELL’ALIMENTAZIONE SALUTE E BENESSERE PSICOFISICO

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Fuorigioco

Grazie a Iachini la sfida col Genoa da scontro salvezza, potrebbe diventare un bel trampolino di lancio per i viola E poi tutti concentrati sulla sfida all’Inter

Iachini catechizza i suoi in allenamento

• Duccio Magnelli

F

E dopo pensiamo a San Siro

iorentina e Genoa, che si sfidano stasera al Franchi alle 18, hanno almeno una cosa in comune: aver esonerato l’allenatore. Con la differenza che in Liguria non si sono accontentati e sono arrivati addirittura al terzo tecnico della stagione. Il presidente Preziosi aveva cominciato con Andreazzoli, un buon allenatore un po’ sottovalutato, poi l’ha sostituito con la meteora Thiago Motta, che è sembrato ancora più ex giocatore che tecnico (e il passaggio non è così immediato). E non c’è nessuna certezza sul fatto che Nicola, l’allenatore attuale, possa arrivare in fondo al campionato. Visti i risultati non eccezionali magari alla fine - in una specie di grottesco e (spesso) abusato gioco dell’oca - si ritornerà all’inizio: ad Andreazzoli.

Ammesso poi che tutto questo basti per salvare il grifone dalla serie B, che quest’anno potrebbe essere una durissima realtà per ambedue le genovesi.

Per quanto riguarda la Viola, a Firenze si è convinti che Iachini arriverà in fondo al campionato e magari anche oltre. Commisso è nuovo del settore e ha riflettuto così tanto tempo prima di esonerare

Montella che altri avvicendamenti sono certamente da escludere. A meno di eventuali scenari apocalittici. Il nuovo proprietario della Fiorentina è stato molto più abile, e fortunato, di certi suoi colleghi che hanno cambiato la guida tecnica in panchina senza ottenere, almeno finora, risultati tangibili. Commisso ha portato a Firenze un allenatore forse non al top secondo i canoni di molti addetti ai lavori, ma convinto che nel calcio l’importante è solo segnare e non far segnare gli avversari. Iachini non crede troppo alle alchimie tattiche e ai fronzoli, è molto pragmatico e concreto e, soprattutto, sbracciandosi e arrabbiandosi anche durante la partita, cerca di trasmettere ai suoi giocatori grinta e determinazione (quello che un po’ mancava a Montella). È merito anche del tecnico se la partita di oggi, che qualche settimana fa qualcuno temeva potesse essere uno scontro salvezza, si è trasformata in un trampolino di lancio verso traguardi quasi insperati: senza volare troppo e rimanendo con i piedi ben piantati per terra, andare avanti in Coppa Italia battendo l’Inter e qualificarsi per l’Europa League. Ma siccome ogni viaggio, anche il più lungo, comincia sempre con un primo passo, intanto bisogna pensare a battere il Genoa. E poi si potrà cominciare a pensare a mercoledì e a San Siro. Buona partita a tutti.

Oggi sembrano possibili anche i traguardi più insperati

TOGHE VIOLA

Chi ben comincia...

• ANDREA VASCELLARI

E

ccoci alla partita con il Genoa. Partita che se si fosse giocata alcune settimane or sono avrebbe prodotto sicuramente per i tifosi Viola qualche preoccupazione maggiore. Posso affermare questo perché nella settimana scorsa due eventi hanno dato nuovo entusiasmo e fiducia sia alla Fiorentina che ai suoi encomiabili tifosi. Mi riferisco alle partite giocate contro l'Atalanta e contro il Napoli che hanno visto la squadra completamente cambiata sia nel gioco che nella vitalità mostrata in campo. Una squadra che grazie all'avvento di Mister Iachini ha ritrovato quell'amalgama che da diverso tempo non si vedeva più. Ora la strada per un campionato più dignitoso sembra sia stata imboccata, il segreto è quello di continuare a crederci ed evitare di mollare quanto fin qui è stato fatto.

Non tutti i problemi sono stati risolti, ma una parte sicuramente. Attendiamo con trepidazione che anche la Società, visti i progressi improvvisamente sbocciati, dia il proprio supporto alla rosa acquisendo i tre elementi più volte preannunciati per integrare gli uomini a sua disposizione, magari piazzando altrove elementi che ad oggi hanno dimostrato di non essere funzionali. Pertanto non meravigliamoci se lasceranno la squadra Boateng, Ceccherini o Badelj, fuori dal nuovo contesto, per sostituirli con altri di maggior movimento e spessore. Essendo comunque il percorso lungo per arrivare alla fine del campionato non posso che Augurare un FORZA VIOLA!

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Catalani, (FI), 28, Cerreto Guidi (FI), Via Piazza Umberto I, 1,A. Rufina (FI), Via Livornese, Catalani, 169, Lastra a Signa (FI), Via 28, C Mugello (FI), via Battisti, Della Fonte, 3, Impruneta (FI), Via Livornese, 128/G, Lastra a Signa (FI), Via Gramsci, 15, Figline Val D'Arno Cesare Cesare 87, Fucecchio (FI), Corso Matteotti, 63, Fucecchio Battisti, (FI) 87, Fucec (FI), Via A. Catalani, 28, Cerreto Guidi Piazza I, 1, Rufina (FI), Via Livornese, 169, Lastradella a Signa (FI), Via PISTOIA: Via PISTOIA: della Madonna, 30,(FI), Pistoia (PT),Umberto Via San Michele, 1, 51031 Agliana Via (PT) Mado Cesare Battisti, Fucecchio (FI), Corso Matteotti, Fucecchio (FI) (SI), Via Casalpiano, 17, Sinalunga SIENA: 87, S.S.SIENA: 222 Chiantigiana, 53035 Castellina63, Scalo, Monteriggioni S.S. 222 (SI), via delle Chiantig Terme Sud, T 46, Loc. erme Sant'Albino, Montepulciano (SI), Via Sud, Delle1,Casette, Colle(PT) Val D’Elsa 46, (SI) Loc. Sant PISTOIA: Via della Madonna, 30, Pistoia (PT), Via San Michele, 51031 64, Agliana AREZZO: Via AREZZO: Crispi, 13, 53035 Arezzo (AR), StradaScalo, Regionale 71, n. 67, Terontola Cortona Via (AR), viaSinalunga Fiorentina, Crispi, 28, Ponte 13, SIENA: S.S. 222 Chiantigiana, Castellina Monteriggioni (SI), Via diCasalpiano, 17, (SI), via delle a Poppi (AR)a Poppi (AR) Terme Sud, 46, Loc. Sant'Albino, Montepulciano (SI), Via Delle Casette, 64, Colle Val D’Elsa (SI) LUCCA: ViaLUCCA: Padre Ignazio (AR), da Carrara, Forte dei Marmi Via Padre Ignazi AREZZO: Via Crispi, 13, Arezzo Strada37, Regionale 71, n. (LU) 67, Terontola di Cortona (AR), via Fiorentina, 28, Ponte LIVORNO: LIVORNO: Largo Caduti sul Lavoro, 22, Piombino (LI), Viale Elba, 89, Portoferraio (LI), Largo via Pel di Lupo, 35, Caduti a Poppi (AR) Rosignano Marittimo Rosignano (LI) Marittimo (LI) LUCCA:PISA: Via Padre Ignazio da Carrara, 37, Forte dei Marmi (LU) Via dei PISA: Mille, 5, Castelfranco di Sotto (PI), Piazza Via Giusti, 4, Castelfrancodei di Sotto (PI), Piazza Fratelli Mille, Cervi, 5, Ca LIVORNO: Caduti sul Lavoro, 22,Rosa Piombino Viale Elba,Basso 89, Portoferraio (LI), via 17/B, Pel diCalcinaia Lupo, 35, 11, Largo Santa Croce 11, sull’Arno (PI), Via Santa Agazzi,(LI), 8, San Miniato (PI), ViaCroce J. Gagarin, (PI), sull’Ar no Rosignano Marittimo (LI) Strada Statale Strada Abetone, 176, Molina di Quosa, San Giuliano Statale Terme (PI) Abetone, 1 PISA: ViaGROSSETO: dei Mille, GROSSETO: 5,via Castelfranco di Follonica Sotto (PI), Piazza Giusti, 31/33, 4, Castelfranco di Sotto (PI), PiazzaBorrani, Fratelli Cervi, Bicocchi, 1/e, (GR), Via Rubino, Grosseto (GR), Piazza Odoardo via 33, Bicocch 11, SantaOrbetello Croce sull’Arno Via J. Gagarin, 17/B, Calcinaia (PI), (GR) Scalo Orbetello (GR)(PI), Via Rosa Agazzi, 8, San Miniato Basso (PI), Scalo PRATO: viaPRA delle Pleiadi, 49, Prato (PO), Via TO: Sandro Botticelli, 87, Prato (PO), via Montalese, delle 653, Montemurlo (PO) Pleiadi, 4 Strada Statale Abetone, 176, Molina di Quosa, San Giuliano Terme (PI) via GROSSETO: via Bicocchi, 1/e, Follonica (GR), Via Rubino, 31/33, Grosseto (GR), Piazza Odoardo Borrani, 33, Orbetellotoscana.synlab.it Scalo (GR) toscana.synla PRATO: Direzione via delleSanitaria Pleiadi, Prato (PO), Botticelli, 87, PratoSanitaria (PO), via Montalese, 653, Montemurlo (PO) Direzione di49, Laboratorio: Prof. Via GianSandro Luigi Taddei di Labora

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