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30 settembre 2018 Fiorentina - Atalanta

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Editoriale Calma ed equilibrio. La Fiorentina sta crescendo, aiutiamola tutti

Portatori sani di anima e gioco

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Brividi Sportivi

Un alieno sui campi d’inverno Era un ragazzo di Caldogno

Al Franchi la Fiorentina ha vinto 3 gare su 3

di Massimo Mattei

A

di Mario Tenerani

E’

troppo presto per fare previsioni, meglio assaporare una partita per volta. Il primo vero bilancio andrà fatto come sempre ad un terzo del percorso, in quel momento capiremo di più. Per tanto è consigliabile una buona dose di calma abbinata ad una porzione copiosa di equilibrio. Adesso non resta che godersi una Fiorentina portatrice sana di anima e gioco.

Una squadra che fa quello che sa dopo tanto lavoro sul campo. Non ci sono segreti, alchimie strampalate, solo ingegno e fatica di un allenatore capace e saggio. Al gruppo il merito di capirlo, seguirlo e soddisfarlo.

L’anima è rappresentata da un furore agonistico che da un po’ di tempo non transitava da Campo di Marte.

La famosa gamba, quella che lotta, anticipa e strappa. Il palleggio tedioso è un lontano ricordo così come la velocità ridotta, ora è tutto più rapido, talvolta la Fiorentina pare un flipper.

E’ anche più fisica: ottima la scelta del mercato che ha premiato un aumento di volume dei giocatori. Più chili, più centimetri.

Gioco significa organizzazione e idee: i meriti sono di Pioli che sta facendo davvero un gran lavoro. Allenatore capace e saggio.

E ora testa all’Atalanta, formazione da temere sempre a prescindere dagli alti e bassi. Un’altra partita al Franchi da sfruttare al meglio, dopo ci sarà la trasferta di Roma con la Lazio, quindi la nuova sosta. La Fiorentina di Pioli cresce, aiutiamola tutti.

Direttore responsabile Mario Tenerani Caporedattore

Tutti i diritti riservati: vietata la riproduzione, Tommaso Borghini anche solo parziale, di contenuti e foto di questa pubblicazione Chiuso in redazione il 25/09/2018 alle ore 20

Editore e pubblicità SPORTMEDIA GROUP info@brividosportivo.it N° ROC 26744

Redazione redazione@brividosportivo.it Grafica e impaginazione Rossana De Nicola e Alexandra Barbieri grafica@brividosportivo.it

veva lo sguardo tenero. Non capita quasi mai nel calcio. Aveva l'eleganza di un Cary Grant e la solitudine di un vecchio professore di filosofia. Aveva del Veneto le storie antiche delle sartine di paese e delle donne a mezzo servizio a Milano, non la strafottenza degli arricchiti con i Suv ed i pochi libri. Era arrivato già rotto. Ma anche alla Pietà si cercò di rompere un ginocchio per farla sembrare più umana. Perché quando stoppava la palla umano non era.

E quando al San Paolo quell'altro non c'era prese lui la palla e scartò tutti. "Ha cambiato la maglia El Pibe?" "No, è un ragazzo di Caldogno". Io ho visto giocare Baggio. Io non ho visto Armstrong allunare in quella notte di luglio. Ma ho visto Baggio atterrare come un alieno in tante domeniche d'inverno. Sono stato fortunato. Come chi ama riamato.

Come chi invecchia felice. Come chi vide raccogliere una sciarpa e non togliersela più.

Stampa Baroni e Gori Foto Massimo Sestini Foto storiche archivio Paolo Melani

Hanno collaborato Alessandro Rialti, Giacomo Brunetti, Francesca Bandinelli, Giacomo Cialdi, Ruben Lopes Pegna, Duccio Magnelli, Lucia Petraroli, Daniele Taiuti

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Appunti di viaggio

dal 1927

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Cresciuto nella Fiorentina, il portiere (oggi all’Atalanta) firmò per lo United ad appena 16 anni

Quando Gollini fece infuriare Corvino di FRANCESCA BANDINELLI

L

a sua storia è di quelle, comunque, a lieto fine. Già perché, nonostante l’arrabbiatura veemente di Pantaleo Corvino per quello che lui considerò a tutti gli effetti un… “torto” da parte del Manchester United e di Pierluigi Gollini, lesto a dire di sì agli inglesi prima di firmare il contratto con la Fiorentina, il portiere ferrarese è comunque riuscito a scalare la vetta del calcio.

RICORDI INDELEBILI Ex viola, dunque, anche se solo a livello di Allievi Nazionali, che ha sempre detto di conservare gelosamente i ricordi del periodo fiorentino: «E’ stato un anno bellissimo, intenso, il primo lontano da casa - ha sempre ripetuto -. Il mio procuratore aveva anche parlato per un possibile ritorno, poi sono state prese altre strade. Di certo, rifarei la scelta di partite per Manchester, è stata un’esperienza calcistica molto formativa. Sfido chiunque, a 16 anni, a rifiutare lo United: essere fin da giovanissimo a contatto con giocatori che sei abituato a vedere in dvd ti aiuta a crescere, anche se lì le regole di vita erano militari. Niente cappello e guanti per il freddo, tutti in maniche corte, niente tatuaggi, orologi, chiusi persino i miei profili social». L’Atalanta ha dimostrato di crederci da tempo, fino ad arrivare al riscatto totale del cartellino. Pur es-

sendo entrato in causa nel terzo turno di qualificazione all’Europa League, lo scorso agosto, non è riuscito a coronare il sogno di conquistare la qualificazione alla fase a gruppi, nonostante tre gare senza incassare gol, out solo alla girandola dei rigori. Adesso, torna al Franchi, nello stadio dove sicuramente aveva sognato di esordire coi professionisti, ma che adesso diventa terreno nemico.

In ballo c’è (anche) un piazzamento nell’Europa, una riconferma eventuale per l’Atalanta e un ritorno a cui invece i viola ambiscono da tempo. Di certo c’è che la lista dei baby cresciuti nel settore giovanile del club di Viale Fanti si fa sempre più lunga. Già, perché coi nerazzurri di Bergamo c’è pure Gianluca Mancini, classe ’96, nato a Pontedera e cresciuto a Firenze, finito (suo malgrado) al centro di una vicenda giudiziaria per presunto danneggiamento ai danni della Fiorentina - che ha poi portato al proscioglimento di Atalanta e Perugia - a seguito del suo trasferimento dalla società di Santopadre a quella lombarda.

RAPPER CON I GUANTI Nel mezzo, nel corso dell’estate, si è divertito pure fuori dal campo, con la musica. Ha infatti registrato un

disco - “rapper con i guanti” - il cui ricavato servirà per la sistemazione del campetto dove lui stesso ha cominciato a giocare, a Poggio Renatico, vicino a Ferrara. Ha raccontato la sua vita in rima e si è divertito con l’altra sua passione, con le note musicali perché è così, oltre che con la fidanzata Giulia Provvedi (una delle gemelle de Le Donatella, ndr), i cui scatti più importanti sono stati condivisi sulla sua pagina Instagram. Toccherà a lui, esattamente come un anno fa, cercare di opporsi a questa nuova Fiorentina giovane e coraggiosa.

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La sfida all’Atalanta è pericolosa, ma questa Fiorentina non deve temere nessuno Lente d’ingrandimento

L’esame più difficile di Alessandro Rialti

A

desso il Franchi aspetta la gara sulla carta più complicata. Dopo le vittorie senza se e senza ma con Chievo, Udinese e Spal arriva l’Atalanta, avversaria che dovrebbe essere in perfetta linea con i viola. Che ha aspettative di campionato da posizione da Europa League e un allenatore bravo e insidioso.

Eppure questa Fiorentina non dovrebbe aver paura, rispetto certo, ma nessuna sudditanza perché quello che ha fatto vedere in casa, ma anche a Napoli e Genova, ha raccontato che questa squadra ha potenzialità ancora non totalmente espresse. E’ una squadra che può davvero, come ha detto

Giovanni Simeone

Pioli, lottare alla pari con chiunque.

Non ha progetti altisonanti ma ambizioni sì, perché è proprio strada facendo che si sta dimostrando interessante, divertente e pure vincente. Questo è indiscutibilmente l’esame in casa propria più interessante. Una pericolosa trappola contro una squadra che sa attaccare, improvvisare, sorprendere.

Ma queste sono le doti che pure la Fiorentina possiede, con quel suo tridente che fa paura a tutti, anche alle grandi, che cresce, si affina e promette ancora gol e spettacolo. Per questo la gara di questa domenica è sulla carta una delle più divertenti, perché poggia su due allenatori concreti e due squadre che appaiono capaci di andare oltre le stesse previsioni. Spettacolo assicurato con la Fiorentina che cerca la consacrazione ancora al Franchi, il

p o k e r, il quarto successo nella convinzione che i limiti ancora non siano stati raggiunti.

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30 settembre 2018 Fiorentina - Atalanta

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Parola all’esperto Il giornalista bergamasco: “Fiorentina e Atalanta hanno talento e voglia di vincere. Sara spettacolo”

Jacobelli: “Una gara da Europa” di Giacomo Cialdi

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uesto pomeriggio allo stadio Artemio Franchi andrà in scena la sfida tra Fiorentina e Atalanta, l'ottava contro la settima dello scorso campionato.

Due squadre che anche quest'anno ambiscono a raggiungere l'Europa. Per Xavier Jacobelli analizzare il match e il momento delle due formazioni, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Xavier Jacobelli, giornalista e opinionista simpatizzante per la Dea. Direttore Jacobelli, che giudizio si è fatto della Fiorentina dopo queste prima partite?

«Ho un'ottima opinione dei viola, sono una squadra giovane ma veramente ricca di talento. Sono destinati a crescere, a far sempre meglio. Serve solo un po' di tempo».

Chi le piace maggiormente dei nuovi arrivati in casa viola?

«Con tutto il rispetto per i nuovi arrivati, io stravedo per Chiesa e Simeone, due ragazzi giovani ma incredibilmente talentuosi, che sono certo faranno divertire i tifosi fiorentini, noti per il loro palato fine».

A proposito di attacco, cosa ne pensa del trio Pjaca-ChiesaSimeone?

«E' un tridente bellissimo.

Occorre un pizzico di pazienza per vedere i tre giocatori al top della forma, penso a Pjaca, ma quando lo saranno insieme faranno belle cose. In pochi in Italia possono vantare un trio d'attacco come quello della Fiorentina».

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... E COMUNI LIMITROFI

Dal suo punto di vista, ritiene che esista un problema Veretout oppure pensa che il francese col tempo migliorerà nell'interpretazione del ruolo davanti alla difesa?

«Non c'è nessun problema, il ragazzo ha talmente tanta qualità che non può essere un problema. Pioli sarà bravo a ritagliare per lui la posizione più giusta».

Oggi a Firenze arriva l'Atalanta, un avversario tutt'altro che semplice. Che stagione sta vivendo la squadra bergamasca?

«In questo avvio di stagione ha patito l'esclusione dai preliminari di Europa League ed è incappata in una crisi passeggera, ma attenzione a non sottovalutare i ragazzi di Gasperini: a mio parere la Dea non ha mai avuto un organico così forte e completo negli ultimi otto anni».

Alla luce di tutte queste considerazioni, che gara dobbiamo aspettarci tra queste due squadre? Chi è favorito?

«Sarà una partita bellissima, perché i ventidue giocatori in campo hanno talento, gamba, voglia di vincere. Credo che la Fiorentina parta favorita».

A cosa possono ambire queste due squadre?

«Senza ombra di dubbio devono puntare ad entrare in Europa League, ne hanno i mezzi. Non possono ambire a qualcosa di superiore, le squadre davanti hanno qualcosa in più, ma l'Europa dev'essere l'obiettivo di entrambe».

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Il personaggio

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A Firenze come a Bergamo, Emiliano Mondonico ha lasciato un ricordo indelebile

Ti volevamo un Mondo di bene di Tommaso Borghini

E

ra un grande tifoso della Fiorentina, con la tessera del Viola Club Settebello sempre in tasca. Emiliano Mondonico ci ha lasciati lo scorso 29 marzo, aprendo un vuoto incolmabile nel cuore sportivo della città di Firenze e della tifoseria gigliata. Da sette anni combatteva contro il cancro, lottando con la stessa grinta che lo caratterizzava nei suoi tantissimi anni trascorsi sulle panchine di mezza Italia.

Anche su quella viola che aveva “abbracciato” nel 2003/2004, in serie B, quando l ’impresa-pro mozione pareva impossibile.

Per tutti, ma non per il Mondo che riuscì a centrare l’obiettivo instaurando un rapporto fortissimo con la squadra, Riganò su tutti, e conducendola fino alla vittoria nel doppio spareggio con il Perugia che sancì il ritorno in serie A della Fiorentina. Generoso, caustico, a tratti ribelle, Mondonico era un uomo che non accettava le ingiustizie e non aveva paura di manifestare le proprie idee, anche con gesti clamorosi come quella sedia alzata al cielo durante la finale Uefa del suo Torino ad Amsterdam.

Nato a Rivolta d’Adda, da calciatore aveva vestito le maglie di Cremonese, Torino, Monza e Atalanta.

Emiliano Mondonico nei panni di allenatore viola Emiliano Mondonico

nico e Astori

luto fra Mondo

Il bellissimo sa

Da allenatore aveva cominciato proprio con la Cremonese, riportandola in serie A nel 1984, poi l’Atalanta (l’altra squadra della sua vita) che è riuscito a condurre fino alla storica semifinale di Coppa delle Coppe. Un’impresa eroica che lo ha reso immortale anche nella storia della società nerazzurra. Subito dopo l’esperienza con il Torino, esaltante, come il già citato gesto della sedia. Poi Napoli, Cosenza, Fiorentina, Albinoleffe ancora Cremonese per chiudere a Novara. Il suo grande cuore lo portò anche ad allenare gli ex alcolisti e gli ex tossicodipendenti e a commentare in tv e radio, con grande passione, le vicende della sua Fiorentina. Quando fu invitato al Franchi, in occasione dei festeggiamenti per i 90 anni viola, salutò con particolare affetto il Capitano Davide Astori con il quale condivideva l’origine lombarda. A noi del Brivido, prima della sfida contro l’Atalanta al Franchi della scorsa stagione, aveva concesso l’ennesima intervista, con la consueta disponibilità.

“Io in questa Fiorentina ci credo – ci disse – e vedrete che Chiesa esploderà, raggiungendo presto la Nazionale”. Avevi ragione anche stavolta Mondo… grazie per tutto quello che ci hai dato.

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L’ex estremo difensore: “L’alternanza tra i pali è sempre sbagliata. Servono un titolare e un dodicesimo”

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Da una porta all’altra

Ivan: “Lafont è un gran portiere” Andrea Ivan, la Fiorentina è uscita rinforzata dall’ultima sessione di calciomercato?

“La società viola si è resa protagonista di un’ottima campagna acquisti; andando a rinforzare e, soprattutto, a rinnovare una squadra che, adesso, pare trascinata da un entusiasmo diverso rispetto alla stagione trascorsa”.

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di Daniele Taiuti

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Qual è il suo pensiero sui due portieri viola, Lafont e Dragowski?

“Lafont è un portiere giovanissimo, ma già formato. Ha alle spalle più di cento presenze nel campionato francese, e questo la dice lunga sulle sue grandi qualità. Dragowski invece è un portiere da aspettare, perché nelle ultime stagioni è stato impiegato poco. Questo è un fattore altamente penalizzante per un portiere di quell’età che, invece, ha bisogno di giocare con continuità per dimostrare il proprio valore”.

Considera positiva un’alternanza fra i due?

“No, Il ruolo di portiere necessita di gerarchie ben delineate: occorre stabilire subito chi è il titolare e chi, invece, deve occupare la posizione di dodicesimo. Fra di loro ci deve essere sempre collaborazione, mai rivalità!”.

Questo potrebbe rivelarsi un vantaggio non indifferente per la squadra nerazzurra.”

Quali sono i ricordi che, maggiormente, la legano alle due squadre?

“Della Fiorentina, conservo ricordi unici. Rammento con grande gioia le due promozioni consecutive che segnarono il nostro ritorno in serie A. Rievoco poi con piacere anche gli anni trascorsi a Bergamo, dove ho trovato un bellissimo ambiente. Alla società nerazzurra poi sarò sempre grato, perché mi ha concesso di ritornare n e l l a massima serie d o p o qualche anno di assenza”.

ebbene non sia stato protagonista con la Fiorentina in serie A, Andrea Ivan nella sua permanenza in viola è comunque riuscito a ritaL’Atalanta è la principale antagonista della gliarsi un posto nella storia della società gigliata.

Fiorentina nella corsa al settimo posto?

Acquistato nel 2002 dall’allora Florentia Viola, con “Sì, vista la qualità dell’organico a disposiwww.fabbricaitalianadroghe.it le sue parate contribuì in maniera determinante alla zione di Gasperini, credo proprio che la vittoria del campionato di C2. Dopo il ripescaggio squadra del presidente Percassi possa della squadra viola nella serie cadetta da parte della rappresentare l’insidia principale per i giustizia sportiva, Ivan venne riconfermato anche ragazzi di Pioli nella contesa della setnella stagione 2003-04, facendo parte della squatima posizione. A livello tecnico le due dra che seppe riportare la Fiorentina nella massima squadre si equivalgono, tuttavia l’Ataserie. Nella sua lunga carriera, l’estremo difensore lanta può beneficiare di un ambiente fiorentino ha anche militato nelle fila dell’Atalanta, che rappresenta l’ideale per fare calcio, difendendo la porta nerazzurra nel triennio che va privo di pressioni e caratterizzato da dal 2005 al 2008. Con lui adesso andiamo ad analizuna grande armonia fra le varie componenti, dalla società per finire ai tifosi. zare le due squadre.

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Viola in musica

dal 1927

Il cantante, grande tifoso gigliato: “Giovane e bella, questa Fiorentina sa emozionarci”

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Canino: “Viola, non sei… brutta!”

“Dragowski non aveva avuto molte possibilità di mettersi in mostra. Quest’anno, quando chiamato, ha fatto bene.

Però Lafont credo proprio sia un fenomeno, è un grande acquisto. Mi dicono che in allenamento nessuno riesca a fargli gol”.

di Lucia Petraroli

A

lessandro Canino fiorentino doc e violascuro nel cuore.

Calca le scene dell’Ariston di Sanremo, ancora ragazzino, con il suo pezzo “Brutta” che rimarrà nella storia della canzone italiana. Oggi, dopo l’avventura importante in Rai nel programma “Ora o mai più” accanto a mostri sacri quali Marco Masini, Patty Pravo, Loredana Bertè e molti altri, ha un periodo molto intenso a livello promozionale con l’uscita del suo nuovo singolo “Il nostro amore perfetto” che porterà in giro in tutta Italia con nuove date.

Canino, un giudizio sull’avvio del campionato dei viola?

“Un bell’avvio, con una squadra molto giovane ma che ha

nde remo canta il suo gra Canino nel 1992 a San

già alle spalle un campionato fatto a buoni livelli. Vedo una squadra molto fresca, un gruppo unito. La società ha lavorato bene sul mercato. Sono tifoso da 45 anni e ho visto passare molte situazioni difficili, ma quello che abbiamo vissuto con la scomparsa di Davide

successo "Brutta"

Astori ha unito la Fiorentina ai tifosi in modo ancora più stretto.

La nostra grande forza è l’attaccamento ai colori viola e questo aiuterà a toglierci delle belle soddisfazioni”.

Nella Fiorentina dei giovani chi l’ha colpita di più?

“Mi ha colpito molto un reparto: la difesa, che cresce di giorno in giorno e che sicuramente si sente addosso la grande responsabilità tramandata da Astori”.

Pezzella nuovo capitano viola è una giusta scelta?

“La deroga per la fascia di Davide Astori è stato un messaggio importante, lasciarla al braccio di Pezzella lo spronerà ancora di più dal punto di vista emotivo. Anche se un po’ tutti in questa squadra si sentono capitani dopo il 4 marzo”.

Canino nel cast del programma Rai "Ora o mai più"

Non solo Lafont, ma anche Dragowski tra i pali ha convinto, è concorde?

Noi siamo

A centrocampo Veretout lo vede più come regista o mezzala?

“Credo possa ricoprire molti ruoli, ha piedi buoni, si impegna molto, sente la responsabilità del vuoto lasciato da Milan Badelj”.

E che dire del tridente viola?

“Abbiamo tre attaccanti imprevedibili e diversi fra loro.

Pjaca che ha una fisicità importante, Chiesa ha una velocità pazzesca e Simeone è imprevedibile. Credo che le difese avversarie siano molto preoccupate”.

Che partita sarà tra Fiorentina ed Atalanta?

“Una partita molto interessante, l’Atalanta è forte e ha un allenatore molto bravo, simile a Pioli che fa lavorare molto bene i giovani. Mi aspetto una partita poco tattica e giocata a viso aperto, con molti gol, a favore nostro ovviamente”.

Tra la famiglia Della Valle e la tifoseria potrà tornare il sereno?

“Rimanderei le contestazioni, se ci dovranno essere, a fine

stagione anche e soprattutto per rispetto ai giocatori. Se la stagione sarà deludente allora sarà giusto contestare, ma farlo ora non ha davvero senso. Andiamo allo stadio e divertiamoci”.

Un giorno le piacerebbe scrivere il nuovo inno della Fiorentina?

“Sono cresciuto con l’Inno di Narciso Parigi e sono molto legato a lui come persona, quindi l’Inno è suo. Detto questo, comporlo sarebbe un sogno, ma sarebbe bello farlo insieme a tutti i fiorentini”.

Per chiudere, ci regala un saluto ai nostri lettori?

“Con piacere: un grande saluto a tutti i lettori di un giornale storico come il Brivido Sportivo. Ai fiorentini dico di tenere sempre in alto il colore viola, a chi verrà intervistato dico di dire sempre la verità”.

Alessandro Canino

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Ritorno 07/04/2019

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Andata 25/11/2018

Ritorno 14/04/2019

Ritorno 27/01/2019

Napoli-Milan SPAL-PARMA Cagliari-Sassuolo Fiorentina-Chievo Frosinone-Bologna Genoa-Empoli Inter-Torino

02/09/2018

Roma-Atalanta

8^ giornata

Ritorno 10/03/2019

Milan-Roma Bologna-Inter Parma-Juventus Fiorentina-Udinese Atalanta-Cagliari Chievo-Empoli Lazio-Frosinone Sampdoria-Napoli Sassuolo-Genoa Torino-Spal

9^ giornata

Andata 21/10/2018

Bologna-Torino

Cagliari-Bologna

Chievo-Atalanta

Empoli-Roma

Fiorentina-Cagliari

Genoa-Parma

Frosinone-Empoli

Lazio-Fiorentina

Inter-Milan

Milan-Chievo

Juventus-Genoa

Napoli-Sassuolo

Parma-Lazio

SPAL-Inter

Roma-SPAL

Torino-Frosinone

Sampdoria-Sassuolo

Udinese-Juventus

Udinese-Napoli

14^ giornata

02/12/2018

Ritorno 20/04/2019

15^ giornata

Andata 09/12/2018

Atalanta-Inter

Bologna-Fiorentina

Atalanta-Napoli

Cagliari-Roma

Cagliari-Torino

Chievo-Lazio

Empoli-Bologna

Fiorentina-Juventus Frosinone-Cagliari Milan-Parma Roma-Inter Sampdoria-Bologna Sassuolo-Udinese SPAL-Empoli Torino-Genoa

Empoli-Udinese

Empoli-Atalanta Genoa-Sampdoria

Genoa-Napoli

Inter-Frosinone

Milan-Juventus

Juventus-SPAL

Roma-Sampdoria

Lazio-Milan

Sassuolo-Lazio

Napoli-Chievo

SPAL-Cagliari

Parma-Sassuolo

Torino-Parma

Udinese-Roma

Genoa-SPAL Juventus-Inter Lazio-Sampdoria Milan-Torino Napoli-Frosinone Parma-Chievo Sassuolo-Fiorentina Udinese-Atalanta

CAPPELLE DEL COMMIATO Presso le sedi di:

VIALE MILTON (FORTEZZA) VIA CACCINI (CAREGGI)

ONORANZE FUNEBRI 24 H 24

AGENZIE Ag. Careggi - Via Caccini 17 Firenze Ag. Bellariva - Via Aretina 55 r Firenze Ag. Isolotto - Via Mortuli 29 r Firenze Ag. Ponte di Mezzo - Via di Caciolle 3 b Firenze Ag. Torregalli - Via di Scandicci 310 b Firenze Ag. Sesto Fiorentino (Fi) - Via Pascoli 1 Ag. Scarperia (Fi) - Via Roma 14

Ritorno 28/04/2019

Chievo-Bologna Frosinone-Fiorentina

Ritorno 17/03/2019

Atalanta-Sampdoria

Andata

Ritorno 03/02/2019

5-3 1-0

Udinese-Sampdoria

07/10/2018

3^ giornata

Andata 2-1 0-3 1-2 1-0 0-1 0-0 1-0 3-0

Juventus-Lazio

Andata

Bologna-Udinese Chievo-Torino Fiorentina-Atalanta Frosinone-Genoa Inter-Cagliari Juventus-Napoli Parma-Empoli Roma-Lazio Sampdoria-SPAL Sassuolo-Milan

Cagliari-Sampdoria

Andata

7^ giornata

Andata

26/08/2018

2-0 3-2 1-0 2-2 6-1 0-0 2-1 2-2 1-0 3-3

Lazio - Napoli

Sassuolo - Inter 1-0 Atalanta - Frosinone 4-0 1-1 Sampdoria - Fiorentina Milan - Genoa

Andata

2^ giornata

Andata

Tel. 055 41 66 71 Tel. 055 66 09 22 Tel. 055 71 31 695 Tel. 055 43 03 03 Tel. 055 70 73 25 Tel. 055 44 43 16 Tel. 055 84 61 29

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23/09/2018

Cagliari-Milan

2-0 0-2 3-0 0-2 4-1 2-2 2-0 0-1 3-1 1-3

Empoli-Lazio Frosinone-Sampdoria Genoa-Bologna Inter-Parma Juventus-Sassuolo Napoli-Fiorentina Roma-Chievo SPAL-Atalanta Udinese-Torino

10^ giornata

Andata 28/10/2018

5^ giornata

Andata

Ritorno 10/02/2019

Ritorno 31/03/2019

P

g

partite totali v n p

15

5

5

0

0

11

Genoa

6

4

2

0

2

Napoli

12

5

4

0

1

12

Milan

5

4

1

2

1

Fiorentina-SPAL

3

Fiorentina 10

5

3

1

1

13

Atalanta

5

5

1

2

2

4

Sassuolo

10

5

3

1

1

14

Roma

5

5

1

2

2

Milan-Atalanta

5

Lazio

9

5

3

0

2

15

Torino

5

5

1

2

2

Parma-Cagliari

6

Spal

9

5

3

0

2

16

Cagliari

5

5

1

2

2

Sampdoria-Inter

7

Udinese

8

5

2

2

1

17

Empoli

4

5

1

1

3

Sassuolo-Empoli

8

Sampdoria

7

5

2

1

2

18

Bologna

4

5

1

1

3

9

Inter

7

5

2

1

2

19

Frosinone

1

5

0

1

4

10

Parma

7

5

2

1

2

20

Chievo

-1

5

0

2

3

Lazio-Genoa

Torino-Napoli

11^ giornata

04/11/2018

Ritorno 03/04/2019

Chievo-Sassuolo

Empoli-Juventus

Fiorentina-Roma

Genoa-Udinese

Inter-Genoa

Lazio-Inter

Juventus-Cagliari

Milan-Sampdoria

Lazio-SPAL

Napoli-Roma

Napoli-Empoli Parma-Frosinone

SPAL-Frosinone

Sampdoria-Torino

Torino-Fiorentina

Udinese-Milan

Ritorno

CLASSIFICA Serie A

Juventus

Cagliari-Chievo

05/05/2019

partite totali v n p

2

Bologna-Atalanta

16^ giornata

g

1

Atalanta-Parma

16/12/2018

P

Chievo-Udinese Frosinone-Juventus

Andata

CLASSIFICA Serie A

Bologna-Roma

Sassuolo-Bologna

Andata

Ritorno 17/02/2019

Andata

17^ giornata

22/12/2018

Classifica Marcatori

4^ giornata

Andata

Ritorno 12/05/2019

Andata

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

NOME

SQUADRA

RETI

RIGORI

Piatek Defrel Insigne De Paul Benassi Boateng Gomez Immobile Rigoni Ronaldo

Genoa Sampdoria Napoli Udinese Fiorentina Sassuolo Atalanta Lazio Atalanta Juventus

5 4 4 4 3 3 3 3 3 3

0 0 0 1 0 1 1 0 0 0

18^ giornata

26/12/2018

Ritorno 19/05/2019

19^ giornata

Andata 29/12/2018

Atalanta-Lazio

Chievo-Inter

Atalanta-Juventus

Bologna-Milan

Empoli-Sampdoria

Bologna-Lazio

Empoli-Inter

Cagliari-Napoli

Genoa-Atalanta

Cagliari-Genoa

Genoa-Fiorentina

Fiorentina-Parma Frosinone-Milan Inter-Napoli Roma-Sassuolo Sampdoria-Chievo SPAL-Udinese Torino-Empoli

Juventus-Sampdoria

Fiorentina-Empoli

Juventus-Roma

Frosinone-Sassuolo

Lazio-Cagliari

Inter-Udinese

Milan-Fiorentina

Roma-Genoa

Napoli-SPAL

Sampdoria-Parma

Parma-Bologna

SPAL-Chievo

Sassuolo-Torino

Torino-Juventus

Udinese-Frosinone

Ritorno 26/05/2019

Chievo-Frosinone

Lazio-Torino Milan-SPAL Napoli-Bologna Parma-Roma Sassuolo-Atalanta Udinese-Cagliari

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30 settembre 2018 Fiorentina - Atalanta

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Probabili formazioni

ASSALTO AI BERGAMASCHI FIORENTINA - Atalanta

STADIO ARTEMIO FRANCHI, 30.09.2018, ORE 15 Pjaca Gerson

I

n mezzo al tour de force Pioli deve dosare le forze della sua Fiorentina, ma anche inseguire il risultato pieno nel match interno contro l’Atalanta. Per questo il tecnico viola potrebbe confermare la linea difensiva in blocco, con il dubbio sulla fascia sinistra dove il giovane Hancko scalpita per trovare un posto da titolare a discapito di Biraghi.

A metà campo i favoriti sono Gerson, Veretout e Benassi, con Dabo ed Edimilson pronti a subentrare nel caso di difficoltà di recuperi dopo l’impegno di San Siro. In attacco difficile prescindere dal tridente Chiesa-Simeone-Pjaca, anche se Mirallas ha qualche chance di partire dall’inizio su una delle due corsie laterali.

Biraghi

Chiesa Veretout

1 Lafont

Benassi

Pezzella

Lafont

Milenkovic

24 Benassi 17 Veretout 8 Gerson

4 Milenkovic 20 Pezzella 31 Hugo 3 Biraghi

Hugo

25 Chiesa 9 Simeone 10 Pjaca

LA TUA CARR PARTE DA QU Allenatore: Stefano Pioli

A Disposizione: 69 Dragowski, 5 Ceccherini, 34 Diks, 16 Hancko, 2 Laurini, 14 Dabo, 26 Edimilson, 6 Norgaard, 11 Mirallas, 7 Eysseric, 77 Thereau, 28 Vlahovic.

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ATALANTA 3-4-3 95 Gollini 2 Toloi 6 Palomino 5 Masiello

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33 Hateboer 15 De Roon 11 Freuler 8 Gosens

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30 settembre 2018 Fiorentina - Atalanta

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dal 1927

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Brivido nella storia Il 2 maggio 1996 la Fiorentina batte l’Atalanta nella prima finale di Coppa Italia. E’ il preludio al trionfo

Bati-gol e una squadra fantastica

Batistuta ha appena segnato

il vantaggio viola

di Tommaso Borghini

Q

uesta è la storia di una squadra fantastica, capace di stravincere la Coppa Italia, con un percorso netto. Una squadra che faceva sognare i tifosi e che riuscì a mettere in bacheca un trofeo che, a Firenze, mancava da 21 anni. Era la Fiorentina di Batistuta e Rui Costa, ma anche di Toldo, Amoruso, Schwarz e “Spadino” Robbiati. Un concentrato di forza, tecnica e classe, guidato da Claudio Ranieri, allora molto giovane e tra i tecnici italiani emergenti. Ranieri era stato assunto dal vulcanico Vittorio Cecchi Gori tre anni prima per risollevare la squadra da un’incredibile retrocessione in serie B. E il buon Claudio bruciò le tappe, riportando i gigliati in serie A al primo colpo e regalando a Firenze, a stretto giro di posta, un trionfo che mandò in visibilio i tifosi. Quella Fiorentina, dicevamo, fece un percorso netto, vincendo tutte le partite della competizione.

2-1 nel debutto ad Ascoli, 5-0 a Lecce, 1-0 e 2-1 nei

quarti con il Palermo, 3-1 e 1-0 nella semifinale con l’Inter. Avversario della doppia finale, a sorpresa, fu l’Atalanta, ironia della sorte, guidata dal tifoso viola Emiliano Mondonico. La prima partita si giocò al Franchi di Firenze il 2 maggio 1996. Ranieri schierò la seguente formazione: Toldo, Carnasciali, Padalino, Sottil, Amoruso, Piacentini, Rui Costa, Schwarz, Orlando M., Robbiati, Batistuta. Lo stadio era stracolmo e i viola furono accolti in campo con un grande spettacolo di fumogeni e bengala, non solo nelle curve, ma anche in Maratona. Il grande entusiasmo ingessò un po’ le gambe a Batistuta e compagni che, in avvio, rischiarono grosso quando l’atalantino Herrera, sfruttando un errore difensivo, si presentò solo davanti a Toldo che, uscendo a valanga, salvò il risultato. Mondonico, da grande stratega, aveva chiuso tutti gli spazi e la sua Atalanta sembrava in grado di reggere l’urto di una Viola sotto pressione. Il trascorrere dei minuti e il risultato che non si sbloccava, fecero salire ulteriormente la tensione, ma la Fiorentina aveva Batistuta che, come al solito, tolse le castagne dal fuoco.

L’argentino raccolse il corner corto di Rui Costa e, dal limite dell’area, fece partire una rasoiata forte e arcuata che bucò le mani al portiere Ferron. L’urlo del Franchi fece il resto e la Fiorentina cambiò marcia, sfiorando il raddoppio e rischiando solo nel finale quando, sulla conclu-

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sione ravvicinata di Morfeo, salì in cattedra ancora una volta Toldo. L’1-0 proiettò i viola verso la gara di ritorno con un vantaggio esiguo, ma importante. A Bergamo, il 18 maggio, fu l’Atalanta a doversi scoprire per cercare di ribaltare il risultato. E la squadra di Ranieri andò a nozze, segnando con Lorenzo Amoruso e con l’implacabile Bati, per il 2-0 finale che le consegnò il trofeo. A Firenze si scatenò il delirio, 30mila tifosi attesero la Fiorentina allo stadio Franchi fino alle 3 di notte per festeggiare. Per una notte da brividi che, chi ha avuto la fortuna di vivere, non dimenticherà mai.

Ranieri e Mondonico si abbracciano prima di Fiorentina-Atalanta del 1996

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L’ex terzino: “Viola e Atalanta hanno scelto la strada giusta, i baby talenti devono giocare” Il doppio ex

Carnasciali: “Finalmente i giovani” di Giacomo Brunetti

H

a lasciato la propria regione per poi farci ritorno: Daniele Carnasciali è nato in provincia di Arezzo ma, prima di vestire la maglia della Fiorentina, ha peregrinato in giro per l'Italia, formandosi come calciatore nell'Atalanta. La sua carriera, però, è a forti tinte viola.

Sarà nuovamente lotta europea: chi riuscirà ad avere la meglio?

"Tutte e due sono squadre attrezzate per arrivare in Europa League. Dal mio punto di vista, i gigliati sono più costruiti per puntare a questo tipo di obiettivo. Sono stati acquistati giocatori importanti, penso a Pjaca e Gerson, che seppur in prestito vanno ad aumentare il tasso tecnico di una formazione giovane, ma con un anno in più sulla carta d'identità e con Pioli, preparato: nelle prime uscite hanno inoltre fatto bene".

Che idea si è fatto di questa Fiorentina: giovane, lanciata e con un mercato, come diceva lei, fatto anche di prestiti.

"Un po' tutto quello che hai detto.

I soldi disponibili sono questi, devi appoggiarti a prestiti: sebbene valorizzino calciatori di altre società, permettono di rinforzarsi per risultati nell'immediato. Inoltre, è fondamentale che i più forti - come Chiesa e Simeone - siano rimasti. Calciatori importanti e qualche tassello: servono tempo e pazienza".

L'Atalanta, invece, riuscirà a confermarsi?

"Ha fatto un buon mercato, condito dal rinnovo di Gasperini, che significa continuità. Sono al terzo anno di questo ciclo, possono nuovamente disputare un ottimo campionato.

Anche se, analizzando ogni aspetto, la preparazione anticipata per l'Europa League, esauritasi nell'eliminazione, potrebbe nuocere. Hanno messo in campo buone prestazioni come a Roma e passi falsi come con la SPAL. E per l'Europa non scordiamoci la Sampdoria e il Torino".

Daniele Carnasciali in maglia viola

Dall'altra parte c'è Ilicic...

"Lo abbiamo visto a Bergamo.

Non conosco le dinamiche della sua partenza da Firenze, ma sono dell'opinione che se un giocatore non vuol rimanere in una piazza è bene che vada via".

Entrambe le società puntano molto sulla linea verde.

"In tanti si lamentano che l'Italia gioca male: è solo il frutto del nostro campionato.

Spero che la Fiorentina e l'Atalanta continuino così. I giovani devono avere spazio, altrimenti non crescono o cresciamo. C'è stato l'esordio di Sottil a Genova, ma allargherei il discorso anche a Zaniolo, per esempio. Serve pazienza, certo: nelle società contano i soldi e quindi talvolta conviene puntare sugli stranieri".

Carnasciali, accanto a Batistuta e Banchelli, durante i festeggiamenti per la Coppa Italia del 1996

SEMPRE APERTI A CENA SPAZIO GIOCHI PER BAMBINI

È tempo di Fiorentina-Atalanta: che sfida sarà?

"In cuor mio, spero vincano i viola. E li vedo favoriti nello scontro. I giocatori decisivi saranno i soliti: penso a Chiesa e Simeone da una parte, oppure a Zapata nei nerazzurri. Ce ne sono vari validi, capaci di fare la differenza".

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Amarcord Nel 1984-85 il brasiliano segnò la sua prima rete in viola e finì in goleada

La prima volta del dottor Socrates di Ruben Lopes Pegna

C'

è ancora l'amaro in bocca tra i tifosi viola per il modo in cui terminò l'ultima sfida tra Fiorentina e Atalanta giocatasi al Franchi lo scorso 24 settembre in notturna. Freuler, infatti, segnò al 94' il gol del definitivo 1-1 in un incontro nel quale i viola erano passati in vantaggio nel primo tempo con una rete di Chiesa. Poi Sportiello all'inizio della ripresa aveva anche parato un rigore calciato dal Papu Gomez.

L'ULTIMA VITTORIA DELLA FIORENTINA Nella stagione 2015/16 i viola batterono al Franchi i nerazzurri per 3-0 grazie ai gol di Josip Ilicic (passato la scorsa estate all'Atalanta) su calcio di rigore al 4', Borja Valero al 34' e Joan Verdù al 90'. Per Verdù quella fu l'unica rete realizzata con la casacca gigliata. La vittoria con i nerazzurri permise alla Fiorentina di rimanere da sola in testa alla classifica grazie al pareggio dell'Inter a Marassi con la Sampdoria. Il Franchi quella sera (il match si disputò in notturna) impazzì di gioia per la quinta vittoria consecutiva in campionato della squadra di Paulo Sousa. La città cominciò a sognare lo scudetto.

L'ULTIMO SUCCESSO NERAZZURRO Bisogna andare molto indietro per trovarlo, a ben ventisei stagioni or sono. Il 3 gennaio 1993, in un gelido e piovoso pomeriggio, l'Atalanta vinse al Franchi per 1-0 grazie a un gol in contropiede realizzato da Perrone all'8' della ripresa. Fu un gol pesante, che fece arrabbiare il vicepresidente della Fiorentina (che aveva dominato l'incontro ed era stata molto sfortunata) Vittorio Cecchi Gori. Infuriato per l'esito del match, dopo una durissima litigata negli spogliatoi con l'allenatore Gigi Radice, alla fine licenziò il tecnico.

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E i viola, guidati da Agroppi e poi nelle ultime cinque giornate da Chiarugi e Antognoni, al termine del campionato, retrocessero in serie B. LA COPPA ITALIA Nella stagione 1995/96 le due squadre si affrontarono in finale. All'andata al Franchi la Fiorentina battè l'Atalanta del tifoso viola Mondonico per 1-0 con un gol di Batistuta. E si impose poi anche a Bergamo nel ritorno per 2-0 con reti di Amoruso e Batistuta, conquistando il trofeo.

LA SALVEZZA CON L'ATALANTA Battendo i nerazzurri di Mondonico al Comunale per 4-1 il 29 aprile 1990 all'ultima giornata, la Fiorentina di Ciccio Graziani ottenne la permanenza in serie A. Le reti viola furono segnate da Buso, Di Chiara e Baggio su rigore. Inoltre ci fu un'autorete di Prandelli. Quel giorno Baggio realizzò la sua ultima rete in maglia viola e Prandelli, futuro tecnico della Fiorentina, disputò la sua ultima partita prima di appendere le scarpette al chiodo.

LE VITTORIE DELLA FIORENTINA CON IL MAGGIOR SCARTO In due occasioni i viola hanno battuto i nerazzurri per 5-0, nel 1984/85 e nel 1997/98.

Nel 1984/85, con Giancarlo De Sisti in panchina, segnarono Pasquale Iachini, Monelli e Socrates mentre Passarella realizzò una doppietta. Socrates nell'occasione siglò il suo primo gol in campionato con la maglia viola. Nel 1997/98, sotto la guida di Alberto Malesani, andarono in gol 5 giocatori diversi: Padalino, Serena, Oliveira, Il brasiliano Socrates Batistuta e Robbiati.

Toghe Viola

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Se le scelte del Mister fanno la differenza di Andrea Vascellari

L'

incontro dei Viola con la Spal ha dimostrato, sicuramente, una potenzialità della rosa. Non a caso sia la difesa che il centrocampo per non dire degli uomini dell'attacco, hanno espresso chiaramente di essere ben amalgamati e di poter avere delle doti che, se affinate, possono dar fastidio anche a formazioni più blasonate rispetto a quelle fin oggi incontrate. Il fatto che, sia la formazione che ha subito meno goal di tutto il campionato e una delle formazioni che ha segnato più goal su 5 partire finora disputate, denota che i viola non sono per il momento inferiori a squadre che hanno investito nella campagna acquisto decine e decine di milioni in più della Fiorentina. Concetto che è più facilmente sostenibile fra le mura amiche dove il pubblico, in una formazione di giovani, influisce con il proprio incitamento nel dar fiducia ai singoli elementi. Ma l'incontro con la Spal è piaciuto anche per quella intraprendenza e coraggio nelle decisioni del mister Pioli che ha ben compreso, come aveva già fatto con l'incontro esterno con la Sampdoria, di fare sostituzioni con altri giovani (Sottil a Genova, Hancko contro la Spal) che hanno permesso di proseguire nella impostazione del proprio gioco senza sconvolgere l'intera formazione. Oggi non possiamo che sperare che dette caratteristiche elogiate negli incontri delle partite casalinghe siano adottate anche fuori casa dove è indispensabile che la squadra e l'allenatore prendano coscienza e consapevolezza della loro forza e delle loro forti potenzialità effettuando se del caso sostituzioni non per puntare al misero pareggio, ma per far propria l'intera posta in gioco.

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30 settembre 2018 Fiorentina - Atalanta

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dal 1927

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Una partita Pazzini, prelevato dall’Atalanta nel 2005, era considerato un predestinato. Ma faticò a trovare un posto fisso 1 una storia

Lo sguardo del “Pazzo”

E il 6 marzo realizzò il suo primo gol alla Reggina a Firenze quando la Fiorentina si impose per 2-1. Ne segnerà altri due veva 19 anni Giampaolo Pazzini, quando gioprima della fine del campionato, tra cui uno splendido a cò per la prima volta al Franchi con la maglia San Siro con l'Inter. Ma l'anno dopo, con l'arrivo di Cesare dell'Atalanta. Era il 23 settembre 2003 e il cenPrandelli (altro ex atalantino) sulla panchina viola il Pazzo travanti, nato a Pescia ma cresciuto nel settore giovasuperò il bulgaro nelle gerarchie degli attaccanti da affiannile nerazzurro, entrò in campo a sei minuti dalla fine care a Toni, appena acquistato dalla Fiorentina. Alla sua ex al posto di Pinardi nel match del campionato di serie B squadra, l'Atalanta, realizzò tra l'altro una memorabile dopfinito 1-1, grazie ai gol di Di Livio e Budan. Poi disputò pietta al Franchi l'11 novembre 2006 in un match vinto dai viola per intero l'incontro di ritorno finito anch'esso 1-1 grazie a in rimonta per 3-1. In quella stagione segnò un gol anche nell'inun autogol di Santos a favore della Fiorentina e alla rete di contro di Bergamo finito 2-2 ma soprattutto realizzò una storica Gautieri. E sfidò di nuovo la squadra viola nella stagione tripletta con la nazionale Under 21 contro l'Inghilterra nel 2004/05 in serie A a Bergamo. Era il 6 gennaio giorno dell'inaugurazione del nuovo Wembley in 2005 e l'Atalanta vinse 1-0 con una rete un incontro finito 3-3. Il Pazzo resterà a Fidi Budan, subentrato al Pazzo a metà renze fino al gennaio del 2009, quando del secondo tempo. I dirigenti viopassò alla Sampdoria, dopo aver giocala avevano, però, da tempo messo to con la formazione di Prandelli angli occhi su di lui per cercare di riche delle ottime partite in Europa. solvere i problemi di un attacco un Saranno 25 le reti da lui segnate po' troppo sterile. Alla fine di quel in maglia viola in campionato mese di gennaio, negli ultimi giorni (il record nel 2007/08, 9) in 108 di mercato, Pazzini arrivò a Firenze, papartite. E il vizio del gol non lo gato sei milioni di euro. Non pochi per ha perso neppure ora un ragazzo di poco più di vent'anni. Il che a 34 anni è capisuo acquisto, però, fu un po' oscurato tano del Verona in dall'arrivo in extremis di un'altra punta, serie B, tanto che Valeri Bojinov del Lecce, valutato quindici in una delle prime milioni. Divenne il bulgaro la vera star. Il giornate di camPazzo, comunque, esordì in maglia viola pionato ha messo il 13 febbraio al Franchi nel match con il a segno una triParma vinto dalla Fiorentina per 2-1, supletta. bentrando a Riganò.

La tipica esultanza di Giampaolo Pazzini

di RUBEN LOPES PEGNA

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30 settembre 2018 Fiorentina - Atalanta

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Fuorigioco

dal 1927

1

Una domenica alle 15 dal sapore antico, la magia del Franchi può essere l’arma in più

Eravamo in trentamila di Duccio Magnelli

O

ggi è domenica e si gioca alle 15. Un giorno e un orario ormai inusuali, visto il campionato spezzatino. Per una volta torniamo indietro nel tempo, a quando il calcio si guardava allo stadio o si ascoltava alla radio, ed era tutto un risuonare di “Scusa Ameri” e “Scusa Ciotti”. Frasi che niente dicono ai più giovani, ma che a quelli più anziani fanno tornare in mente personaggi ormai diventati un mito.

La partita odierna vede arrivare al Franchi l’Atalanta, chiamata dai suoi tifosi, in modo un po’ enfatico, “la Dea”. L’allenatore è ancora Gasperini, che recentemente ha prolungato il contratto. Curioso, perché il tecnico, a metà agosto, ha definito quello estivo «un mercato triste», adombrando addirittura la necessità per la società di trovare un tecnico più bravo (di lui). «Troppi giovani che non sono ancora pronti», sono state le sue parole. Certo, la cessione di Cristante e Caldara, e anche di Spinazzola, non si subiscono a cuor leggero. Ma erano ampiamente previste.

E fondamentali per la sopravvivenza. Probabile che abbia fatto cambiare idea a Gasperini l’eliminazione dall’Europa League, che con i suoi giovedì “lavorativi” impone alle squadre ritmi forse troppo accelerati.

L’impressione, comunque, è che la squadra sia meno forte dello scorso anno. E che il gap con la Fiorentina della passata stagione sia stato quasi colmato. La partita di oggi potrebbe confermarlo. Anche perché si gioca al Franchi che, almeno per adesso, sembra essere un fortino inespugnabile. Dieci gol fatti, uno

de pubblico

Al Franchi è tornato il gran

solo subìto (tra l’altro segnato da un ex viola e del

Numeri che potrebbero anche sembrare strani, visto

tutto ininfluente ai fini del risultato). Insomma nove

il rapporto non idilliaco fra alcune parti della tifose-

punti su nove. E una superiorità sugli avversari netta

ria e la proprietà. Vero che il clima meteorologico fi-

e indiscutibile. Indubbiamente l’atmosfera euforica

nora è stato clemente, ma Firenze, ancora una volta,

del Franchi è contagiosa: domenica scorsa, con la

ha dimostrato che l’amore e l’affetto che la legano

Spal, si è superata la soglia importante delle 30.000

alla sua squadra di calcio vanno al di là di qualsiasi

presenze (con oltre 21.000 abbonati). Numeri che

polemica. Sentimenti fino a ora ampiamente ripa-

poche società in Italia possono vantare, soprattutto

gati da chi è andato in campo. E speriamo che oggi

in tempi di televisioni così arrembanti e invadenti.

l’incantesimo continui. Buona partita a tutti.

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2017/1151). consumocombinato combinato17,8 17,8km/l, km/l,emissioni emissioniCO CO 22